Espandi Indice

Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4431

Share
Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Parlamento e in tutte le sedi opportune affinché la proposta di legge "Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari" abbia un percorso parlamentare il più rapido possibile, scevro da approcci ideologici e volto ad assicurare quella libertà di scelta e quella dignità che la legge in discussione vuole. (06 04 17) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

Testo:

RISOLUZIONE

 

l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Premesso che

  • la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea prevede, all'art. 1, che «La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata», all'art. 3 che «Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica» e all'art. 4 che «Nessuno può essere sottoposto a [...] trattamenti inumani o degradanti»;
  • in base alla Costituzione italiana «la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo» (art. 2), affermando così il principio fondamentale di tutela della persona umana e quindi della sua dignità, su cui si fonda anche il principio di uguaglianza, con l'affermazione che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale» (art. 3). Il riferimento alla dignità dell'uomo è poi più volte ripreso nella Costituzione, in particolare, per quanto in questa sede più interessa, all'art. 32, laddove afferma che qualunque trattamento sanitario «non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana» e tale principio è stato più volte richiamato dalla giurisprudenza costituzionale;

 

Considerato che

  • la tutela dei diritti inviolabili dell'uomo e della dignità della persona, contenuti anche in numerose dichiarazioni e carte internazionali, sono principi cardine anche nel delimitare i confini della vita umana, soprattutto in presenza del progresso della scienza e della tecnica e che da essi discende il diritto di ogni essere umano a morire con dignità;
  • secondo il Rapporto Eurispes 2015 il 55,2% degli italiani sono favorevoli all'eutanasia e il 67,5% al testamento biologico;
  • il vuoto legislativo sul testamento biologico nel nostro paese ha a che fare anche con la mancata ratifica della cosiddetta Convenzione di Oviedo, il primo trattato internazionale sulla bioetica, redatto e sottoscritto nel 1997 su impulso del Consiglio d’Europa. La Convenzione prevede che «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione», è entrata in vigore nel 1999 e l’Italia l’ha recepita nel 2001, ma il Parlamento non ne ha mai votato la ratifica né ha adeguato il suo ordinamento ai principi del trattato, quindi tecnicamente non ne fa ancora parte;
  • in assenza di una legislazione italiana in materia, molti cittadini italiani sono costretti a un' "emigrazione di fine vita" verso paesi in cui sono consentiti il rifiuto dei trattamenti sanitari e l'eutanasia, ciò creando un'ulteriore discriminazione nei confronti di chi vive in una condizione di solitudine e disagio economico tali da non consentirglielo;
  • il 13 settembre 2013 è stata presentata alla Camera dei deputati una legge di iniziativa popolare - promossa nell'ambito della campagna Eutanasia Legale promossa dall'associazione Luca Coscioni - sottoscritta da 67.121 cittadini;
  • da tale proposta e da altre presentate da diverse forze politiche è scaturito il disegno di legge “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”, attualmente in discussione alla Camera, che per l’associazione Luca Coscioni, pur contenendo alcune formule ambigue, rappresenta comunque «una buona base di partenza»;
  • tale disegno di legge sarebbe pronto per arrivare in aula, ma la data della discussione è già stata rinviata per ben tre volte, dopo oltre un anno di dibattito e decine di audizioni in commissione Affari sociali;

 

Considerato inoltre che

la storia di Fabiano Antoniani – l’uomo di Milano cieco e tetraplegico che è morto il 27 febbraio scorso grazie a una procedura di suicidio assistito in Svizzera – ha riaperto la discussione sul testamento biologico, l’eutanasia e, in generale, su quanto alle persone sia concesso il diritto all’autodeterminazione e quindi, in ultima istanza, a scegliere se rifiutare le cure o decidere di mettere fine alla propria vita;

 

Visto che

  • sono molti i Comuni della nostra regione in cui è stato istituito il registro dei Testamenti Biologici, nella speranza che venga al più presto approvata una legge che normi in maniera chiara l'argomento;
  • anche l’allora presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, nel suo intervento di apertura del 32esimo Congresso dell'ANM ha denunciato - "Le persistenti lacune legislative in materie delicate quali i rapporti di convivenza e il fine vita, oggetto di casi giudiziari anche drammatici, vedono il giudice affrontare ancora, da anni, un impegno difficile e solitario, a fronte di una richiesta di giustizia che viene da una società in continua evoluzione";

 

Tutto ciò premesso e considerato

 

Impegna la Giunta Regionale

 

ad attivarsi nei confronti del Parlamento e in tutte le sedi opportune affinché la proposta di legge “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari” abbia un percorso parlamentare il più rapido possibile, scevro da approcci ideologici e volto ad assicurare quella libertà di scelta e quella dignità che la legge in discussione vuole garantire.

 

 

Igor Taruffi

 

Yuri Torri

 

Espandi Indice