Testo:
INTERPELLANZA
Ai sensi dell’art. 115 del regolamento interno
Il sottoscritto Consigliere del gruppo Lega Nord Emilia e Romagna
Massimiliano Pompignoli
Visto:
che nei giorni scorsi sono stati pubblicati dai media cesenati alcuni articoli da cui emerge che, secondo quanto esposto dal presidente della Lega fibrosi cistica Romagna, pur essendo l’ospedale Bufalini “centro di riferimento” per tutta la Romagna dei circa 200 pazienti affetti da questa patologia, di cui circa 100 di età superiore ai 18 anni, mancherebbe una figura di riferimento per i pazienti adulti, cosa che comprometterebbe “gravemente assistenza e qualità delle cure”, mentre, al contrario, nell’altro centro regionale, quello di Parma, questa figura sarebbe prevista;
oltre a ciò, sarebbero emerse perplessità anche sull’impiego dei fondi (circa 50.000 euro annui) destinati all’ospedale di Cesena vincolati a progetti di ricerca su questa malattia;
Considerato:
che, a stretto giro di posta, è giunta la replica dell’Asl Unica della Romagna, pubblicata dai media, che, tuttavia, appare non rispondere alle problematiche: nonostante sia attivo dal 1997, come si legge nella replica, e sia stato riconosciuto centro Hub di riferimento regionale per la diagnosi e la cura della patologia non sembra sia ancora dotato delle figure specifiche necessarie. Insomma, l’Azienda starebbe ancora “lavorando allo sviluppo di un modello organizzativo più strutturato che preveda anche un potenziamento dell’organico”;
che sembra poco esaustiva e chiara la risposta sull’utilizzo dei fondi per la ricerca, visto che si parla di una partecipazione a non meglio identificati “progetti multicentrici italiani di ricerca” e di una “borsa di studio per lo svolgimento di una ricerca clinica sullo stato nutrizionale dei pazienti, su cui è ancora in corso il reperimento delle risorse professionali necessarie”;
che è stata pubblicata in data odierna (15 gennaio 2018) la controreplica del presidente della Lega Fibrosi cistica Romagna che mette in dubbio e smentisce le dichiarazioni fatte dell’Asl nel comunicato, “omettendo “parte della realtà - scrive - e addirittura affermando il falso”;
che il presidente della Lega fibrosi cistica Romagna si sofferma analiticamente sui punti toccati dall’Azienda contestandoli, spiegando, per esempio, che “addirittura” da novembre 2017 “il servizio” sarebbe stato “ridotto e alcuni pazienti adulti non hanno potuto ricevere controlli”, e proprio “nel periodo invernale, quando possono esserci maggiori complicazioni per chi soffre di patologie respiratorie la situazione diventa più grave e vergognosa”, che “gli studi multicentrici di cui parla la direzione non sono ricerca” e che nella delibera regionale del 28 novembre 2016, dove si attribuiscono al Bufalini i fondi per la ricerca (200 mila euro dal 2088 al 2012), si prevede che questi fondi non possano “trovare impieghi diversi da quelli stabiliti e che l’azienda ospedaliera che li riceve deve produrre una relazione sul loro impiego” alla Regione stessa;
Interroga la Giunta e l’assessore alle Politiche per la salute per sapere:
- se quanto espresso in premessa corrisponda al vero;
- se non consideri estremamente grave e da approfondire nel modo più trasparente ed esaustivo la situazione sul Centro fibrosi cistica dell’Ospedale Bufalini di Cesena, Hub di riferimento della Romagna per circa 200 pazienti, di cui circa la metà adulti;
- quale giudizio esprima sulle dichiarazioni rilasciate dall’Asl alla stampa, puntualmente contestate dal presidente della Lega fibrosi cistica Romagna, tese a minimizzare le carenze del Centro denunciate nei giorni scorsi, senza tuttavia convincere vista la evidente mancanza di dati e l’evasività nel descrivere i servizi erogati;
- se intenda venire a relazionare al più presto nella competente commissione, alla presenza dei soggetti interni e esterni interessati al Centro fibrosi cistica della Romagna, sulla reale situazione del centro stesso;
- se corrisponda al vero che l’ospedale Bufalini ha ricevuto 200 mila euro (relativamente agli anni dal 2008 al 2012) per la ricerca attraverso una delibera regionale, se siano state prodotte una o più relazioni sull’utilizzo dei fondi, in caso di risposta negativa, per quali ragioni non siano state redatte le relazioni, a chi ascrivere le responsabilità della mancata redazione, se i fondi siano stati comunque utilizzati e a quali scopi e per quali motivi l’assessorato alle Politiche per la salute non si sia attivato, in tempi utili, per verificare l’attività, l’eventuale inadempienza e i supposti ritardi dell’Asl Unica della Romagna in relazione al Centro cesenate.
Massimiliano Pompignoli