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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 6408

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere alle Ferrovie dello Stato l’immediata soluzione dei problemi di natura logistica e strumentale che minano la sicurezza dei passeggeri, ad affrontare le tematiche specifiche sollevate dalle organizzazioni sindacali della Polizia, nonché a sostenere le richieste del personale delle Forze dell’Ordine per il rafforzamento degli organici e dei mezzi in dotazione. (18 04 18) A firma della Consigliera: Piccinini

Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea Legislativa

 

premesso che

 

  • la sicurezza delle nostre comunità è affidata in primo luogo al personale delle Forze dell’Ordine che da troppo tempo sono costrette ad operare in condizioni gravemente inadeguate per carenze degli organici, dei mezzi, delle sedi e degli strumenti;
  • alcuni snodi nelle nostre città rivestono particolare importanza e delicatezza, come nel caso della Stazione Centrale di Bologna, uno dei principali snodi ferroviari d’Italia, luogo di transito quotidiano per pendolari e passeggeri dell’alta velocità, oltre che luogo di lavoro per diverse categorie, fra le quali anche il personale della polizia Ferroviaria;
  • si sono ripresentati anche negli ultimi giorni casi di infestazione da zecche, annidate sia nei locali e nelle coperte in uso nella sala “fermati”;
  • non è però l’unico dei disagi e disservizi segnalati da troppo tempo dalle organizzazioni sindacali di settore, francamente inaccettabili e tali da umiliare proprio il personale preposto alla sicurezza di tutti, chiamato a svolgere compiti fondamentali: dai servizi igienici e dalle docce inagibili all’inadeguata dimensione della camera di sicurezza , dall’assenza di citofoni per il Front Office e per il campanello d’ingresso nel lato Piazza Medaglie d'Oro, all’assenza di strumenti quali gli scanner  per i bagagli in particolare nell’accesso ai sottopassi;
  • a questi aspetti si aggiunge la cronica carenza di personale, che annulla l’effetto di deterrenza rispetto alla presenza di abusivi e piccoli criminali ormai endemica nella stazione;
  • non si può non ricordare che le prime vittime di questo stato di cose (oltre allo stesso personale della Polizia di Stato impegnato come Polizia ferroviaria) sono proprio passeggeri più “deboli”: anziani, disabili, persone sole, stranieri, verso i quali si dirigono le attenzioni dei malintenzionati, certi di potere comunque scampare a qualsiasi controllo;

 

considerato che

 

  • si riproduce quindi nelle stazioni, anche nell’importantissima Grande Stazione di Bologna il senso e la realtà di insicurezza che si ripropone spesso a bordo dei treni;
  • i normali servizi - ma bisognerebbe parlare di disservizi – di Trenitalia causano a loro volta impropri carichi sul personale della Polfer, come quando (ed un episodio di questa natura si è verificato poche notti fa) risulta assente o largamente carente l’assistenza a terra ai passeggeri rimasti a piedi per cancellazioni o ritardi di treni;
  • la polizia ferroviaria opera in un contesto contrassegnato dalle relazioni fra istituzioni o società nazionali ed Istituzioni territoriali e locali: il servizio ferroviario regionale è svolto da Trenitalia (attraverso il Consorzio CTI in cui opera unitamente a Tper), ed agisce attraverso un contratto di servizio con la Regione, relativo anche ai servizi a terra;
  • la stessa sicurezza territoriale è il risultato dell’azione combinata di più istituzioni e corpi, a cominciare dal Ministero degli Interni;
  • in questo quadro destano fortissima preoccupazione le notizie relative all’incremento degli organici, che nel caso di Bologna dovrebbero essere limitate a sole venti unità, a dispetto del ruolo centrale che la città riveste, anche come capoluogo di regione e fondamentale snodo ferroviario e stradale, oltre che grande polo di attrazione economico ed universitario;
  • anche nel vicino territorio modenese, seconda città e provincia della regione per abitanti, sembrano previsti incrementi ridottissimi: nulla al momento e forse una decina di nuove assegnazioni il prossimo anno, facendo capire con chiarezza che anche questa realtà sembra essere stata abbandonata dalle scelte del Governo;
  • l’inadeguatezza complessiva delle risorse attraverso le quali possono operare le forze dell’ordine mina alla radice qualsiasi azione rivolta alla sicurezza ed annulla le iniziative in favore della legalità: per riprendere il tema della sicurezza in ambito ferroviario è evidente che le stazioni, in particolare le principali, costituiscono un ambito abituale d’attività per la criminalità organizzata, cioè per organizzioni criminali che gestiscono in esclusiva interi “settori” di attività, dallo spaccio al furto, al racket dell’accattonaggio, con pericolosissime implicazioni anche rispetto ai rischi connessi al terrorismo;

 

impegna la Giunta regionale

 

  • a richiedere alle Ferrovie dello Stato Italiane (che agiscono rispetto ai temi richiamati con più società, da Grandi Stazioni a Trenitalia) l’immediata soluzione dei problemi di natura logistica e strumentale che minano la sicurezza dei passeggeri a terra e che comportano incomprensibili disagi per gli operatori della Polizia di Stato;
  • ad affrontare tematiche specifiche affrontate dalle organizzazioni sindacali della Polizia, in riferimento ai servizi di Polfer, come quelli legati alla installazione dei varchi di accesso ai binari ed alla presenza di scanner per i bagagli o gli orari di apertura della sala d’attesa;
  • a verificare il rispetto degli impegni previsti nel contratto di servizio fra CTI (Trenitalia e Tper) e Regione;
  • a sostenere le giuste richieste del personale delle forze dell’Ordine diretto ad ottenere una reale rafforzamento degli organici ed a migliorare i mezzi, le sedi e gli strumenti con cui opera sul nostro territorio;
  • ad affrontare con le competenti amministrazioni dello Stato anche il tema della ricollocazione con funzioni operative degli agenti impegnati in servizi fissi gestibili in altro modo, quali portineria e centralini, consentendo, in questo modo di liberare risorse fondamentali per il presidio del territorio
  • a verificare quanto la situazione descritta incida rispetto agli obiettivi della legge regionale sulla legalità

 

 

La Consigliera

Silvia Piccinini

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