Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
Per sapere, premesso che:
il fine settimana trascorso è stato caratterizzato dall’esondazione del fiume Reno che ha creato particolari criticità a Borgo Panigale, Castel Maggiore, Funo di Argelato, Persiceto e nelle zone limitrofe;
oltre ad alcune strade e abitazioni invase dall’acqua e fango, sono stati almeno una decina i ricoverati per ipotermia;
dopo l’allarme di Coldiretti e Confagricoltura per gli ingenti danni il presidente della regione, Stefano Bonaccini, ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza per i danni del maltempo, non solo nel bolognese a causa dell’esondazione ma anche nel Piacentino per il gelicidio, nel Reggiano per alcune frane e nel Modenese per arginature da ripristinare;
le cause dell’esondazione, piogge e disgelo a parte, sono probabilmente ascrivibili anche alla presenza di molti detriti nel letto del fiume Reno e alla scarsa manutenzione degli argini, in uno dei quali, presso Castel Maggiore dove l’argine ha ceduto, c’era un cantiere fermo da mesi;
dal 2017 sono stati inseriti in Emilia Romagna i cosiddetti ‘Contratti di fiume’ per integrare la mitigazione del rischio idraulico con una corretta gestione delle risorse idriche, sono sette di cui tre già operativi: Medio Panaro (dicembre 2012), Valmarecchia (febbraio 2017) e Patto di Rii dell’Appennino Reggiano; quattro in corso di definizione: Trebbia (avviato nel 2013), Reno e Bologna città d’acqua (luglio 2016), Media valle Po (accordo interregionale con Cremona, Lodi e Piacenza avviato a dicembre 2016), Santerno (luglio 2017) e Lamone (novembre 2017).
Quali siano i motivi per cui il cantiere nell’argine di Castel Maggiore fosse fermo da mesi e non sia stato ultimato prima del periodo più a rischio per le precipitazioni e lo scioglimento delle nevi invernali;
Se non si ritenga necessario, piuttosto di intervenire sempre in emergenza per far fronte a simili calamità, operare di più e meglio in fase di prevenzione, con la pulizia degli alvei e la puntuale manutenzione e messa in sicurezza degli argini.
Il presidente
Giancarlo Tagliaferri