Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I sottoscritti Consiglieri Michele Facci e Giancarlo Tagliaferri
premesso che:
- i buoni pasto (BP) sono, a tutti gli effetti, un titolo di pagamento dal valore predeterminato che viene consegnato dal datore di lavoro (pubblico o privato) al proprio lavoratore dipendente come servizio sostitutivo della mensa, da utilizzare per l’acquisto di pasti o prodotti alimentari, presso appositi esercizi convenzionati con la società emettitrice;
- l’emissione dei Buoni Pasto è gestita prevalentemente, in regime di oligopolio, da 6 grandi società (Edenred, Qui! Ticket, Pellegrini, Day, Sodexo, CIR (Bluticket), il cui ambito di riferimento è rappresentato quasi esclusivamente dalla GDO e dalle catene della ristorazione, stante il consistente volume economico dalle stesse sviluppato;
considerato che:
- di recente, la Regione Emilia – Romagna ha partecipato alla Convenzione per la fornitura del servizio sostitutivo di mensa per le Pubbliche Amministrazioni – mediante buoni pasto cartacei ed elettronici (Buoni pasto ed.8) – Lotti 1, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11 e 12, da utilizzare per il ristoro quotidiano o per l’acquisto di prodotti alimentari, fino al raggiungimento del valore nominale del buono;
- a seguito della nuova convenzione adottata, la Regione ha provveduto a distribuire ai propri collaboratori e dipendenti i nuovi buoni pasto emessi dalla Società Day Ristoservice; tuttavia, tali buoni pasto (che riportano il codice dell’appalto Consip “BP8”) non vengono accettati dalla maggior parte degli esercenti, e ciò probabilmente a causa delle alte commissioni applicate, stante la sussistenza di uno sconto addirittura del 18,57% sul rimborso del buono pasto;
rilevato che:
- nei giorni scorsi, la CAMST, Azienda di ristorazione Italiana, leader all’interno dell’area della Fiera di Bologna, ha provveduto a ridurre in via unilaterale lo sconto riservato ai dipendenti regionali, dal 30% al 15% (con il sottinteso intento di recuperare quasi totalmente la trattenuta del 18,57% sui buoni pasto), nonostante la sussistenza di apposita convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e la Camst (prot. PG/2018/0135937 del 26.2.2018), che stabilisce proprio una scontistica del 30% per i collaboratori regionali presso gli esercizi di ristorazione gestiti da CAMST soc. coop a r.l.;
Tutto ciò premesso e considerato
INTERROGANO
La Giunta per sapere:
- se è a conoscenza del disservizio che si è venuto a creare a discapito dei dipendenti della Regione Emilia – Romagna, a seguito della sottoscrizione della convenzione per la fornitura dei buoni pasto (BP8) per i propri collaboratori, e come intenda intervenire per rendere il servizio dei buoni pasto consono alle esigenze degli utilizzatori, ed effettivamente fruibile dagli stessi;
- come intenda procedere per far sì che vengano rispettati pienamente gli accordi e le pattuizioni di cui alla convenzione sottoscritta dalla Regione Emilia-Romagna e la società CAMST soc. coop. a r.l., in ordine alla scontistica da riconoscere ai collaboratori regionali presso gli esercizi di ristorazione gestiti da Camst;
Il Consigliere
Michele Facci
Il Consigliere
Giancarlo Tagliaferri