Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
Per sapere, premesso che:
sono circa 12.400 in Emilia-Romagna, secondo i dati di Unioncamere, le imprese agricole guidate da donne, oltre una su cinque corrispondenti al 21,8% del totale regionale (se ne contano 216mila in tutta Italia);
il dato che emerge, ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa Annamaria Dini, vice presidente vicaria nazionale di ‘Donne in Campo’, in un panorama regionale (e nazionale) in cui le imprese agricole sono in flessione, è che le aziende agricole ‘in rosa’ vanno in controtendenza e resistono all’esodo;
“il fatto che attualmente un’azienda agricola su tre sia condotta da donne – spiega Sofia Trentini, coordinatrice regionale di Donne in Campo – è un aspetto di grande importanza e significa che le imprenditrici possono dare un contributo concreto e fattivo ad un’agricoltura che si trova alle prese con una preoccupante crisi strutturale che ha bisogno di una reale politica di sviluppo, di nuove energie e capacità imprenditoriali”;
una crescita costante si registra anche nello svolgere attività innovative, come ad esempio l’agriturismo (520 aziende in Emilia-Romagna) e le fattorie didattiche (287), le cui imprese per il 35% del totale sono condotte da imprenditrici e aumenti importanti anche nel settore biologico, nelle produzioni di ‘nicchia’ Dop e Igp, nell’ortofrutta e nella vitivinicoltura;
donne guidano oramai anche imprese di medie dimensioni, con una nuova attenzione e una particolare sensibilità verso il rispetto dell’ambiente e del territorio.
Se la Giunta non voglia individuare appositi contributi, con bando pubblico, per premiare e incentivare le aziende agricole Emiliano-Romagnole guidate da donne, come in passato già fatto per i giovani, al fine di contribuire alla realizzazione degli obbiettivi delle aziende agricole in rosa.
I consiglieri
Giancarlo Tagliaferri
Fabio Callori
Michele Facci