Testo:
RISOLUZIONE ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
Premesso che: -
i contenuti dell’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati il 23 aprile 2020 nel quale si pone l’attenzione all'articolo 3 della legge 44/1999 nella parte in cui prevede la concessione di un'elargizione agli esercenti un'attività imprenditoriale che subiscano un evento lesivo in conseguenza di delitti commessi allo scopo di costringerli ad aderire a richieste estorsive o per ritorsione alla mancata adesione a tali richieste ovvero in conseguenza di situazioni di intimidazione anche ambientale;
considerato che: -
il medesimo ordine del giorno evidenzia, in particolare, che sulla base dell'ultimo controllo della Corte dei Conti sulla gestione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, di richieste estorsive e dell'usura, risulta che per quanto concerne i procedimenti per l'accesso al Fondo, la durata media è di 677 giorni, con picchi fino ad oltre 2.000 giorni mentre la legge 44/1999 prevede una durata complessiva del procedimento non superiore a 90 giorni;
rilevato pertanto che: -
molto spesso, gli imprenditori che hanno denunciato i loro estorsori, subendo danni di tipo materiale e non solo e in attesa di risarcimento da parte dello Stato debbono comunque ricominciare a pagare i versamenti tributari sospesi in assenza di risarcimento, con gravi ripercussioni economiche sulle attività imprenditoriali;
preso atto che: -
l'ordine del giorno citato impegna il Governo, ad individuare le soluzioni, anche normative, opportune e ancor più necessarie oggi, alla luce degli effetti connessi all'emergenza COVID-19 sul tessuto imprenditoriale dello Stato, prevedendo che la ripresa delle riscossioni delle tasse e delle imposte avvenga contestualmente alla corresponsione del risarcimento, senza il pagamento di interessi e sanzioni e con possibilità di rateizzazione;
valutato che: -
il contenuto del suddetto ordine del giorno è stato recepito in un emendamento presentato in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, ma non approvato;
evidenziato che: -
l’incremento di 4 milioni annui del fondo destinato al finanziamento delle imprese danneggiate dall'emergenza COVID-19 e vittime di racket, ad opera del disegno di legge di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, rappresenta un elemento positivo ma comunque non risolutivo, in quanto continuano, comunque,a permanere le distorsioni sopra evidenziate, con conseguenze pesanti in termini di perdita di posti di lavoro e rischi di fallimento per gli imprenditori che hanno scelto di denunciare i loro estorsori;
preso inoltre atto che: -
di una ulteriore problematica emersa, ossia la necessità di un maggiore coordinamento con l'Agenzia delle Entrate affinché vengano posti in essere gli opportuni correttivi che, attraverso una gestione maggiormente accurata del sistema delle informazioni creditizie, consentano agli imprenditori vittime del racket di ottenere dalle banche prestiti talvolta indispensabili;
impegna la Giunta regionale
se intenda farsi carico di sollecitare il Governo a porre in essere le opportune modifiche normative da inserire nel primo provvedimento utile al fine di prevedere che le riscossioni delle tasse e delle imposte da parte dei soggetti vittime di estorsioni avvengano solo contestualmente alla corresponsione del risarcimento previsto dalla legge, senza il pagamento di interessi e sanzioni e con possibilità di rateizzazione;
se intenda promuovere la costituzione di un tavolo di lavoro con l’Agenzia delle Entrate per ricercare le migliori forme di coordinamento dell’attività amministrativa affinché, nel quadro normativo vigente, vengano ottimizzate le modalità di riscossione tributaria e di gestione dei sistemi delle informazioni creditizie, in modo da offrire alle vittime di racket le soluzioni necessarie al proseguimento delle proprie attività imprenditoriali.