Oggetto:
153 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi affinché anche i dipendenti amministrativi dell’AUSL di Piacenza possano usufruire dello smartworking, a fronte della situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid - 19, che colloca Piacenza al primo posto per numero di soggetti positivi al virus.
A firma dei Consiglieri: Rancan, Tagliaferri, Stragliati
Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
I sottoscritti Consiglieri regionali
Premesso che:
- L’Emilia - Romagna è la seconda regione italiana per numero di contagiati da Covid - 19. 11.588 i casi di positività, 772 in più rispetto a giovedì 26 marzo 2020. 5.057 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi; aumentano di poche unità (sette in più rispetto a giovedì 26 marzo 2020) le persone ricoverate in terapia intensiva, che sono 308. Crescono, purtroppo, anche i decessi, passati da 1.174 a 1.267.
- Piacenza è la città più colpita della Regione: 2.276 casi di positività (63 in più rispetto a martedì 24 marzo 2020) e 447 decessi (25 soltanto nella giornata di ieri).
- In queste settimane si sono susseguiti: Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Chiarimenti applicativi, Delibere del Consiglio dei Ministri, Ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile e del Ministro della Salute, nonché Ordinanze regionali per contenere e mitigare la diffusione del Covid - 19 e fronteggiare la situazione di emergenza sanitaria dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
- Proprio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha indirizzato una lettera aperta ai cittadini che vivono nelle zone maggiormente colpite dal contagio da Coronavirus, tra cui Piacenza, sostenendo che “ […] Voglio essere onesto, come lo sono sempre stato dal primo giorno di questa emergenza: è ancora presto per dire quando ne usciremo. Le misure sin qui adottate su indicazione del comitato tecnico scientifico, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti. Quello che ora dobbiamo fare tutti, nessuno escluso, è continuare a rispettare le regole, con pazienza, responsabilità e fiducia. È un gesto di altruismo anche per i propri cari, per le persone più fragili e vulnerabili […]”.
Considerato che:
- In data 24 marzo 2020, è stato emanato un ulteriore Decreto del Presidente della Giunta regionale recante disposizioni apposite per i territori di Piacenza e Rimini, fermo restando le misure statali, regionali e comunali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti. Nel Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 48 del 24 marzo 2020, si legge che, sono escluse dall’obbligo di chiusura, tra le altre, quelle strumentali all’erogazione dei servizi pubblici e all’attività delle pubbliche amministrazioni.
- Ad ogni modo, la Regione, già in seguito, alla Prima Ordinanza del Ministero della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione Emilia - Romagna ha potenziato l’utilizzo dello smart - working e si è resa disponibile a supportare l’innovazione tecnologica e organizzativa di Enti Locali e Aziende Sanitarie.
Preso atto che:
- In realtà, da testimonianze, ci risulta che l’Azienda USL di Piacenza non stia agevolando questa modalità di lavoro, nonostante i dipendenti abbiano chiesto formalmente di poter valutare la possibilità e l’opportunità di poter usufruire dello smart - working, alla luce del tipo di servizio fornito dai sottoscritti e dell’aumento di casi di positività tra dipendenti. Gli impiegati amministrativi e tecnici devono avere il diritto di poter lavorare dalle proprie abitazioni.
- L’attività telefonica e di protezione svolta al Telecup sembra essere la più idonea e fattibile da remoto, in quanto già svolta non solo dagli uffici territoriali USL, bensì anche da Farmacie e da Medicine di gruppo. Inoltre, U.O.S.I.T. ha già provveduto ad acquisire e testare una soluzione tecnologica per consentire ai dipendenti di accedere da remoto alla rete informatica aziendale, utilizzando proprie attrezzature, garantendo nel contempo la sicurezza e protezione della stessa rete informatica. L’unico ostacolo sembra quello di collegare il numero verde aziendale (solitamente utilizzato dagli utenti e che risulta collegato tramite un software alle postazioni dei dipendenti che agiscono sui programmi aziendali di prenotazione) a telefoni fissi esterni. È inammissibile che, nella società odierna e con le innumerevoli strumentazioni tecnologiche di cui siamo in possesso, un simile cavillo non permetta di lavorare da remoto e metta in pericolo la salute di diversi lavoratori.
- Vengono riportati anche problemi riguardanti la fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale, che i dipendenti devono procurarsi personalmente in quanto mancanti; mancanza di trasparenza in merito a quali lavoratori si recano ugualmente sul proprio luogo di lavoro, nonostante siano stati a contatto con soggetti positivi; non vengono sempre rispettate le distanze di sicurezza (per quanto riguarda, ad esempio, la sede di Piazzale Milano, gli spazi comuni, gli ascensori nonché i servizi igienici sono comuni ed utilizzati anche dagli operatori di Igiene Pubblica che lavorano sulla positività).
INTERROGANO LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE
Se intende attivarsi, affinché anche i dipendenti amministrativi dell’AUSL Piacenza possano usufruire dello smart - working, a fronte della situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid - 19, che colloca Piacenza al primo posto per numero di soggetti positivi al virus.