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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 2023

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a revocare, con effetto immediato, la propria ordinanza 12 novembre 2020, n. 226, recante “Ulteriore ordinanza ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in tema di misure per la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da covid-19”. (18 11 20) A firma dei Consiglieri: Rancan, Montevecchi, Occhi, Stragliati, Marchetti Daniele, Pompignoli, Bergamini, Rainieri, Facci, Bargi, Pelloni, Catellani, Delmonte, Liverani

Testo:

R I S O L U Z I O N E

ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

 

L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Premesso che:

̶            il D.P.C.M. 3 novembre 2020, pubblicato nel Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 275 del 4 novembre 2020 - Serie generale, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19»”, prevede l’introduzione di restrizioni graduate in fasce sulla base della gravità del contagio nelle diverse realtà territoriali, affidando al Ministro della salute, tramite propria ordinanza, l’inserimento delle Regioni nelle diverse fasce;

̶            in sede di prima applicazione la Regione Emilia-Romagna era stata classificata nella cosiddetta “zona gialla”;

̶            in data 12/11/2020 il Presidente della Regione Emilia Romagna, in accordo con i Presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia-Giulia, onde prevenire l’eventuale riclassificazione della Regione, con la conseguente applicazione di maggiori restrizioni per le attività economiche, ha emanato l’ordinanza n. 226 recante “Ulteriore ordinanza ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in tema di misure per la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da covid-19” tesa a creare una sorta di livello intermedio;

̶            venerdì 13 novembre, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14) con cui ha istituito due nuove zone rosse, Campania e Toscana, e tre arancioni, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche;

̶            L'ordinanza - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre - ha suscitato diverse reazioni., con ordinanza del Ministro della salute, è stato disposto il passaggio della Regione Emilia-Romagna in “zona arancione”;

 

considerato che:

̶            con il mutare di fascia di rischio le misura contenute nell’ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna 12 novembre 2020, n. 226, sono andate ad integrarsi alle restrizioni previste dal D.P.C.M. 3 novembre 2020 per le cosiddette “Zone Arancioni” rendendo queste ultime più stringenti con conseguente penalizzazione delle attività produttive coinvolte;

 

considerato inoltre che:

̶            lo scopo dichiarato dal Presidente della Giunta regionale al momento dell’emanazione dell’ordinanza 12 novembre 2020, n. 226, era quello di creare un regime intermedio avente lo scopo di tutelare il funzionamento della rete ospedaliera, pur consentendo di evitare l’applicazione di misure eccessivamente rigide nei confronti di un tessuto economico già pesantemente provato;

̶            con l’adozione dell’ordinanza del Ministro della salute di riclassificazione delle misure emergenziali adottate sul territorio della Regione Emilia-Romagna viene a cadere il presupposto che stava alla base dell’ordinanza 12 novembre 2020 n. 226 adottata dal Presidente della Regione, ovvero il prevenire l’inserimento del territorio regionale in “zona arancione”, scongiurando misure maggiormente lesive per il nostro tessuto economico. 

 

visto che:

̶            il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, sulla base del sopracitato presupposto, ha immediatamente revocato l’ordinanza emessa di concerto con i Presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Veneto;

 

Giudica

 

ingiusta e per molti aspetti incomprensibile la scelta operata dal Governo di inserire la Regione Emilia-Romagna in “zona arancione” solo poche ore dopo aver assentito all’emanazione dell’ordinanza 12 novembre 2020, n. 226.

 

Impegna il Presidente e la Giunta:

 

a revocare, con effetto immediato, la propria ordinanza 12 novembre 2020, n. 226, recante “Ulteriore ordinanza ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in tema di misure per la gestione dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da covid-19”.

 

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