Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
Per sapere, premesso che -:
con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è stato dichiarato per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 25 del 28 febbraio 2020, avente ad oggetto "Costituzione Unità di crisi regionale COVID-19 in particolare al punto "di stabilire che per le attività di approvvigionamento di lavori, beni e servizi funzionali per fronteggiare l’emergenza di cui al presente provvedimento, il Soggetto Attuatore si avvale della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria e dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile";
a fronte del Decreto Legge Gualtieri n. 9 del 2 marzo 2020 (art. 34), la Protezione Civile è autorizzata, fino alla fine del periodo di emergenza, ad acquistare dispositivi di protezione individuali ed altri dispositivi medicali, nonché a disporre pagamenti anticipati dell’intera fornitura (art. 34, comma 1). Inoltre, è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche, quale dispositivo idoneo a proteggere gli operatori sanitari e risultano utilizzabili anche mascherine prive del marchio CE previa valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (art. 34, comma 3);
il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 ha individuato diverse tipologie di procedure di valutazione in deroga, per le quali si suggerisce di consultare gli art. 15 e 16. La deroga prevista alla procedura ordinaria di certificazione dei dispositivi medici riguarda soltanto la tempistica e non gli standard tecnici e di qualità dei prodotti. A tale scopo
all'interno dell’Istituto Superiore di Sanità è stato creato il “Gruppo di lavoro dispositivi medici COVID-19” incaricato di effettuare una valutazione per l’utilizzo in deroga, limitatamente a questo periodo di emergenza, di maschere facciali ad uso medico anche prive del marchio CE;
considerato che -:
il Gruppo di lavoro è già attivamente operativo mantenendo contatti con il Ministero della Salute, la Protezione Civile, Confindustria Dispositivi Medici ed altri organi;
se al prodotto risulta applicabile l’art. 15 comma 2 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 l’Istituto Superiore di Sanità è l’ente competente per la procedura di valutazione in deroga. A tal proposito si invita a consultare approfonditamente la Nota esplicativa per la Procedura di importazione e/o produzione in deroga di maschere facciali ad uso medico predisposta dell’ISS;
se al prodotto risulta applicabile l’art. 15 comma 3 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 l’INAIL è l’ente competente per la procedura di valutazione in deroga. Se al prodotto risulta applicabile l’art. 16 comma 2 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 per questa tipologia non è richiesto l’intervento l’Istituto Superiore di Sanità;
rilevato che -:
molte Regioni come ad esempio il Veneto e la Toscana hanno già provveduto o stanno provvedendo a stabilire accordi con le imprese presenti sul territorio che si stanno riconvertendo per produrre materiale sanitario e che soprattutto la Regione Puglia si sta attivando in tal senso creando ciò che il sole 24 ore definisce il "modello Puglia" al seguente link:
https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-creare-filiera-italiana-mascherine-sull-onda- modello-puglia-ADh5tnD
interroga la Giunta regionale per sapere
se sia stato applicato un piano strategico o comunque un confronto con l’Istituto Superiore della sanità in merito alle domande pervenute o per accelerare il riconoscimento delle stesse, volto a censire e mappare tutte le società che operano nella Regione Emilia - Romagna che producono o che hanno riconvertito le loro aziende per offrire dispositivi di protezione
individuale (DPI) e in generale dispositivi medici, necessari alla gestione dell’emergenza generata dal virus Covid-19;
se sia stata fatta una valutazione ponderata sulle imprese a cui ci si è rivolti, quali siano stati i criteri e specialmente, se ci si sia rivolti a società produttrici e non a società che facciano semplicemente da intermediari;
se siano state contattate in forma ufficiale, anche aziende della Regione Emilia - Romagna che si sono proposte per convertire la loro produzione;
quando arriveranno e a quali strutture sanitarie andranno i dispositivi medici indicati nelle determinazioni inserite nella presente interrogazione e con quale ripartizione