Testo:
RISOLUZIONE ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
Premesso che: -
in Italia i cambiamenti climatici stanno determinando la tendenza alla tropicalizzazione, il moltiplicarsi di eventi atmosferici estremi e sfasamenti stagionali;
l’agricoltura è uno dei settori produttivi maggiormente esposti agli impatti derivanti dalle avversità climatiche. L’aggravarsi degli eventi estremi, l’insufficienza idrica e lo stress termico possono infatti innescare danni anche irreversibili all’agricoltura e ai sistemi agroalimentari;
l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere in Italia oltre 14 miliardi di euro di fatturato in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne a causa di allagamenti, frane e smottamenti;
il settore agricolo dell’Emilia-Romagna è stato particolarmente colpito dagli eventi climatici avversi e dalle conseguenze che essi determinano come l’evento del 7 aprile 2021 in cui le temperature, in alcune province dell’Emilia-Romagna, sono scese sotto lo zero e per un prolungato periodo di tempo. Il gelo ha danneggiato i frutteti già in fiore, le piante di kiwi con le nuove gemme, i meli, i peri e le orticole. Il 9 luglio 2021 un nubifragio si è abbattuto su Imola, Medicina fino a tutto il reggiano, il forte vento e la grandine hanno sradicato piante e provocato allagamenti. Il 26 luglio 2021 la grandine è scesa molto forte causando ingenti danni nel piacentino e nel parmense su vigneti e frutteti;
l’incremento della temperatura influisce inoltre sulla proliferazione di nuovi insetti dannosi per le coltivazioni come ad esempio la cimice asiatica, vorace insetto originario dell’Estremo Oriente, che aggredisce frutteti e seminativi;
le conseguenze dei cambiamenti climatici aggravano la situazione degli agricoltori, già colpiti dai danni provocati da Covid19 dovuti alla drastica riduzione della produzione causata dalla mancanza di manodopera per la raccolta e la lavorazione del prodotto e alle difficoltà legate alla distribuzione a grossisti e supermercati dei vari prodotti agricoli;
il Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN) è un fondo con “l’obiettivo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali o da avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali o eventi di portata catastrofica, da epizoozie, da organismi nocivi ai vegetali …” (art 1 del D.lgs. 29 marzo 2004, n.102). Possono beneficiare degli interventi del FSN solo le imprese che abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile;
ritenuto che: -
nonostante la giusta previsione di un aumento da 105 a 161 milioni di euro per il 2021 del Fondo Solidarietà nazionale per le imprese agricole danneggiate dalle gelate (Decreto legge Sostegni Bis), i rimedi dello Stato per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici sono considerati insufficienti rispetto ai gravissimi danni economici e produttivi subiti dal settore agricolo dell’Emilia-Romagna, costituito per lo più da aziende di piccole o medie dimensioni, molte a condizione famigliare, che non hanno più la capacità di sostenere spese a fronte di mancati guadagni;
molte imprese agricole hanno difficoltà ad accedere agli aiuti del Fondo di Solidarietà Nazionale poiché i danni derivanti dalle calamità naturali non sempre coprono più del 30% della produzione lorda vendibile;
rilevato che: -
il Regolamento Omnibus dell’Unione Europea predispone che “il sostegno è concesso per le polizze assicurative che coprono le perdite causate da avversità atmosferiche […] che distruggano più del 20% della produzione media annua dell’agricoltore […]”;
considerato che: -
il settore primario dell’Emilia-Romagna è un importante riferimento e patrimonio per la comunità regionale e nazionale. Una ricchezza il cui valore si misura anche in 6 miliardi di produzione agricola annua, in oltre 100.000 aziende agricole e relativi occupati e in centinaia di specie e varietà coltivate;
impegna la Giunta regionale
a farsi portavoce presso il Governo affinché:
venga predisposto un aumento di finanziamenti da destinare al settore agricolo dell’Emilia-Romagna, fortemente colpito dagli eventi climatici avversi;
venga ridotta la percentuale da 30% a 20%, in analogia al Regolamento Omnibus dell’Unione Europea, della produzione lorda vendibile, che ha subito danni a causa di calamità naturali, necessaria all’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale, affinché un numero maggiore di imprese agricole possa beneficiare degli interventi di tale fondo;
possa verificare la disponibilità di incrementare la dotazione finanziaria regionale a favore degli agricoltori che hanno subito danni alle produzioni agricole a causa delle eccezionali avversità atmosferiche.