Testo:
RISOLUZIONE ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
Premesso che: -
preoccupante ritorno di fiamma per l'inflazione, ad alimentarla sono fenomeni di breve periodo generati dalla ripresa dell'economia mondiale, a partire dal rincaro delle materie prime, dei noli marittimi e della bolletta energetica;
premesso inoltre che: -
nonostante qualche prevedibile misura cuscinetto transitoria approntata dal Governo, l'indice dei prezzi al consumo in ottobre potrebbe mostrare una variazione ben superiore al 3% tendenziale. La media del 2021 potrebbe così avvicinarsi al 2%, con un trascinamento sul 2022 che spingerebbe l'inflazione, senza considerare particolari ulteriori shock, sopra il 3% in modo piuttosto stabile. Per l'Italia quindi, si configurerebbe uno scenario inflazionistico rilevante per almeno 10-12 mesi e analogo profilo mostrerebbe l'inflazione misurata sul paniere dei beni in alta frequenza d'acquisto;
considerato che: -
ci sono fenomeni non rassicuranti e il persistere di questi impulsi potrebbe modificare le aspettative degli operatori. Secondo una analisi dell'associazione dei commercianti ad agosto l'indice generale dei prezzi al consumo (Nic) ha raggiunto il 2%, livello che non si toccava da 8 anni. Per settembre si è osservata un'ulteriore accelerazione al 2,6%. E per il momento sui prodotti finiti non si sono ancora scaricati i rincari degli ultimi mesi. Il nodo è cosa accadrà alle quotazioni delle principali borse merci. Un'accelerazione dei listini o una crisi shock potrebbero andare ad alimentare l'inflazione che arriverà al 4% la prossima primavera, con accentuazioni per quella misurata sul paniere dei beni con alta frequenza d'acquisto;
valutato che: -
è in atto un trasferimento di potere d'acquisto dall'Italia all'estero per materie prime, energia e noli, fenomeno preoccupante perché va ad erodere la capacità di spesa delle famiglie. È una inflazione inattesa che riduce il potere d'acquisto delle famiglie sia per quanto riguarda il reddito che la liquidità cresciuta, secondo Bankitalia, di 100 miliardi tra la fine del 2019 e la prima metà del 2021. E’ una ripartenza fragile e la tutela del potere d'acquisto delle famiglie è un fattore determinante per proseguire sulla strada del rilancio economico;
evidenziato che: -
il metano ha avuto aumenti medi del 50%, l'aumento dei prezzi dei carburanti comporta una ripresa dell'inflazione con conseguente aumento dei prezzi di ogni bene di consumo e perdita del potere d'acquisto, soprattutto dei lavoratori a reddito fisso il Governo Draghi aveva promesso un intervento per evitare l'aumento delle bollette di gas e luce, ma, come dichiarato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Economia Franco, l'esecutivo si limiterà ad aspettare un calo fisiologico del costo dei carburanti previsto per il 2022 del quale non vi è nessuna certezza;
impegna la Giunta regionale
a intervenire su Governo e Parlamento per trovare soluzioni che cancellino gli aumenti già avvenuti e forme di tutele per i redditi dei cittadini che non possono essere falcidiati dalla colpevole inerzia del Governo italiano.