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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 997

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Oggetto:
Testo presentato:
997 - Interrogazione a risposta scritta sulle misure adottate al fine di agevolare e sostenere l’economia del settore agroalimentare durante l’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.

 

 

premesso che: -

 

l’emergenza sanitaria dovuta a Covid-19 non ha certo risparmiato il settore agroalimentare. Nello specifico il settore lattiero-caseario è quello che finora ha sofferto di più, con una contrazione dei prezzi di burro e polvere di latte del 15% circa da febbraio a oggi, lo si apprende per mezzo stampa grazie ad un articolo pubblicato su Il Sole24 ore pubblicato in data 29/05;

 

premesso inoltre che: -

 

dal Governo è stato destinato un fondo pari a 500 milioni di euro attuato tramite il Decreto rilancio (D.L. n. 34/2020) mentre dalla Commissione europea è giunta la possibilità di destinare all’emergenza Covid i fondi dei programmi di sviluppo rurale non ancora impegnati che ammontano, per il nostro Paese, ad un totale di 1 miliardo di euro;

 

considerato che: -

 

durante una seduta della Commissione consiliare III, sono state snocciolate una serie di azioni e di provvedimenti con l’obiettivo di sopperire alle ingenti difficoltà che stanno affliggendo il settore agricolo. Il primo settore che ha avuto difficoltà è quello del latte, per il quale sono state attuate alcune azioni, tra cui attivare il bando “indigenti”, finanziato dal Decreto Legge Cura Italia, nonché attivare una misura già fatta nel 2016 con fondi comunitari, per indennizzare i produttori di latte colpiti da perdita di reddito e per compensare una riduzione della produzione, ovvero una un politica di contenimento delle produzioni al fine di evitare sovrapproduzioni e quindi pesanti ricadute sui prezzi. Per il settore suinicolo la Regione Emilia Romagna, congiuntamente alla Regione Lombardia ha richiesto l'approvazione del DM Fondo suinicolo nazionale, che dovrebbe mettere a disposizione 5 milioni di euro per il comparto, promuove il bando indigenti anche per carne, propone politiche di riduzione della produzione del prosciutto crudo di Parma estendendola al prosciutto cotto. Si sono più volte sottolineate le difficoltà del settore del florovivaismo, dell'ortofrutta e del vino, proprio nel settore vitivinicolo la carenza di manodopera più volte ribadita dallo scrivente, dovuta come noto, all'impossibilità di accogliere personale dell'estero;

 

considerato inoltre che: -

 

le quotazioni dei maiali si sono quasi dimezzate dall’inizio della pandemia scendendo a poco più di 1€ al Kg. In Italia sono presenti 5 mila allevamenti, che oggi sono a rischio. Di questi 630 si trovano nel reggiano, parmense e piacentino, dove vengono allevati circa 1.190.000 suini, ossia quasi il 28% della produzione emiliano romagnola. A tal proposito Coldiretti ha lanciato l’allarme sottolineando come la situazione per gli allevatori, che non vedono ripagati nemmeno i costi per l’allevamento, sia divenuta insostenibile. Gli alimenti per gli animali, dal mais alla soia, hanno infatti registrato incrementi che hanno raggiunto picchi del + 26%;

 

valutato che: -

 

ad emergenza ancora in corso ci si trova innanzi ad una situazione nella quale molte attività hanno dovuto fermarsi e altre stanno proseguendo con difficoltà non solo organizzative, ma soprattutto finanziarie ed economiche. A fronte di ciò si sottolinea come sia diventato essenziale fornire alle imprese agroalimentari la possibilità di disporre di risorse liquide, fondamentali a garantire la loro continuità imprenditoriale;

 

interroga la Giunta per sapere

 

quali sono gli aggiornamenti riguardo le misure promosse e avanzate dalla Regione Emilia Romagna per il comparto agricolo, in particolare per il settore del lattiero-caseario, dell'ortofrutta, del vino e in generale sulla carenza di manodopera;

 

quali misure aggiuntive sono state promosse al fine di agevolare e sostenere l’economia del settore agroalimentare durante l’emergenza Covid-19;

 

se intenda indicare quali azione la Regione ha intrapreso per calmierare e fissare i prezzi delle materie prime, specie gli alimenti per gli animali;

 

quali eventuali risultati sono stati raggiunti finora;

 

a quanto ammontano le perdite del settore agroalimentare in Emilia Romagna e in modo particolare indicare se l’Horeca è stato sostituito in tutto o in parte con l’aumento del consumo del fresco;

 

a quanto ammonta la diminuzione dell’import, con particolare riferimento al mercato emiliano romagnolo;

 

al fine di elargire aiuti al settore agricolo, quali azione intende intraprendere la Regione Emilia Romagna per sostenere i prezzi e le produzioni interne;

 

quante risorse economiche sono state stanziate al fine di elargire aiuti alle imprese agroalimentari e zootecniche;

 

nel caso siano avvenute delle speculazioni fuori norma, quali azione sono state  intraprese nei confronti di chi ha speculato sul latte;

 

l’elenco, se possibile, di quante e quali aziende in Emilia Romagna abbiano fatto richiesta di agevolazioni messe a disposizione per l'emergenza Covid.

 

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