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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato)

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Oggetto n. 4278
Presentato in data: 22/11/2021
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024". (Delibera di Giunta n. 1911 del 15 11 21)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2022-2024

 


RELAZIONE

 

Premessa

Il progetto di legge di approvazione del bilancio di previsione 2022-2024 è stato costruito in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2022 approvato a giugno e nella Nota di aggiornamento al DEFR, approvato dalla Giunta regionale il 25 ottobre 2021.

 

1. Situazione economica generale

La Banca d’Italia, nel suo aggiornamento congiunturale sull’economia della Regione Emilia-Romagna pubblicato a novembre, rileva che nel primo semestre del 2021 si è registrata una crescita dell’economia regionale favorita dall’accelerazione della campagna di vaccinazione e dal graduale allentamento delle restrizioni e l’aumento risulta leggermente superiore a quello medio nazionale.

Gli indicatori disponibili suggeriscono che la crescita sia proseguita nel terzo trimestre. Anche le aspettative per i mesi finali dell’anno e gli inizi del 2022 appaiono favorevoli, sostenute dalle prospettive della domanda e dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). I rischi al ribasso sono legati soprattutto al permanere delle tensioni nell’approvvigionamento di materie prime e di input intermedi; rimangono le incertezze relative agli sviluppi della pandemia, seppur attenuate dai progressi della campagna vaccinale.

La presentazione della manovra di bilancio si pone quindi come argine alle difficoltà e tensioni possibili, puntando al sostegno dei settori o degli ambiti che in alcuni casi appaiono più vulnerabili e che in altri possono rappresentare un elemento di potenziamento e sviluppo ulteriore dell’economia regionale.

 

2. Rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo: manovre di finanza pubblica.

L’11 novembre è stato approvato l’accordo in Conferenza Stato-Regioni in base all’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale dispone, al comma 1, che Governo, Regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, in attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa, possono concludere accordi al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune.

Anche quest’anno quindi è stato approvato l’accordo connesso alla legge di bilancio dello Stato 2022 prima della sua presentazione in Parlamento.

I punti qualificanti dell’accordo sono:

Fondo Sanitario Nazionale (FSN)

Il Fondo viene fissato in 124.061 milioni di euro nell’anno 2022, in 126.061 milioni di euro nell’anno 2023 e in 128.061 milioni di euro nell’anno 2024 con un incremento rispetto al 2021 (122.061 milioni) rispettivamente di 2, 4 e 6 miliardi di euro, in parte vincolati anche con riferimento all’emergenza Covid-19 (Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, proroga dei rapporti di lavoro flessibile, potenziamento dell’assistenza territoriale, abbattimento delle liste di attesa, aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera, aggiornamento del tetto di spesa farmaceutica (ospedaliera), aggiornamento dei LEA,  assistenza psicologica ,  indennità per il personale dei servizi di Pronto Soccorso, funzionamento delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA)).

Ad integrazione del Fondo:

-          incremento di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024 del fondo per il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di farmaci innovativi, già previsto a legislazione vigente nell’importo di 1 miliardo di euro annui;

-          incremento di 194 milioni di euro per l’anno 2022, 319 milioni di euro per l’anno 2023, 347 milioni di euro per l’anno 2024, 425 milioni di euro per l’anno 2025, 517 milioni di euro per l’anno 2026 e 543 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027 per aumentare e stabilizzare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici.

Edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico

L’attuale fondo (32 miliardi di euro) è incrementato di 2 miliardi di euro. L’accesso alle risorse aggiuntive è destinato prioritariamente alle Regioni che abbiano esaurito, con la sottoscrizione di accordi, la propria disponibilità a valere sul fondo vigente. È autorizzato l’utilizzo del fondo:

- per costituire una scorta nazionale di dispositivi di protezione individuale (DPI), di mascherine chirurgiche, di reagenti e di kit di genotipizzazione per una spesa di 860 milioni di euro;

- per lo sviluppo di sistemi informativi utili per la sorveglianza epidemiologica e virologica e l’acquisizione di strumentazioni utili a sostenere l’attività di ricerca e sviluppo correlata ad una fase di allerta pandemica per una spesa di 42 milioni di euro

Versamento ristori minori entrate da lotta all’evasione

Semplificazione delle procedure per il versamento annuale dei ristori ricevuti dalle Regioni a statuto ordinario nel 2020 per le minori entrate derivanti dalla lotta all’evasione connesse all’emergenza Covid-19,

Rinegoziazione anticipazioni di liquidità Regioni

È prevista la possibilità per le Regioni di richiedere la rinegoziazione dei piani di ammortamento relativi alle anticipazioni di liquidità dello Stato ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge n. 35 del 2013 per far fronte ai pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2012.

Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) per la non autosufficienza

Il Fondo per le non autosufficienze è integrato per un ammontare di 100 milioni di euro nel 2022, di 200 milioni di euro nel 2023, di 250 milioni di euro nell’anno 2024 e di 300 milioni di euro a decorrere dal 2025 per il finanziamento:

- dei servizi socioassistenziali volti a promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza delle persone anziane non autosufficienti, comprese le nuove forme di coabitazione solidale delle persone anziane (assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, servizi sociali di sollievo e di supporto per le persone anziane non autosufficienti e le loro famiglie)

- dell’accesso ai servizi sociali e ai servizi sociosanitari da parte delle persone in condizioni di non autosufficienza attraverso Punti Unici di Accesso (PUA) presso i quali operano equipe integrate per la valutazione multidimensionale dei bisogni assistenziali e composte da personale adeguatamente formato e numericamente sufficiente

Trasporto pubblico locale

Il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale è integrato per un ammontare di 100 milioni di euro nel 2022, di 200 milioni di euro nel 2023, di 300 milioni di euro nell’anno 2024, di 350 milioni di euro nell’anno 2025 e di 400 milioni di euro annui a decorrere dal 2026.

Si auspica che la sottoscrizione dell’accordo Stato-Regioni sulla Legge di Bilancio 2022 recepisca anche alcuni punti fondamentali, quali:

- l’incremento delle risorse per il Fondo investimenti RSO di cui 70% ai comuni del proprio territorio (c. 134 – 135 legge 148/2018;

- il cofinanziamento dell’onere sostenuto dalle regioni per l’esercizio della funzione di concessione degli indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, trasferita alle regioni in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112. per gli Indennizzi emotrasfusi. 

Le Regioni inoltre chiedono il rifinanziamento del fondo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni e delle Province autonome di cui all’articolo 111, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. Il fondo, ancorché utilizzabile nel biennio 2020 e 2021, è risultato incapiente per alcune regioni già per l’esercizio 2020 e non è sufficiente a coprire le minori entrate 2021 soprattutto a fronte del crollo degli accertamenti derivanti dall’attività di controllo. I rendiconti 2020 approvati, e nella maggior parte dei casi anche parificati dalla Corte dei Conti, evidenziano importanti scostamenti di entrata per alcune regioni che ovviamente si ripercuotono anche sugli equilibri nell’esercizio 2021.

Per quanto riguarda la spesa sanitaria, le Regioni e le Province autonome stanno registrando un significativo scostamento sulla spesa sanitaria a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria anche nell’anno 2021 che attualmente non è coperto da finanziamenti in decreti emergenziali. Per questo motivo era stata evidenziata:

- l’importanza di rafforzare ulteriormente la flessibilità nell’utilizzo delle risorse emergenziali messe a disposizione di ogni singola Regione e Provincia autonoma superando i vincoli, le priorità e le limitazioni poste della normativa emergenziale stante - il perdurare nel 2021 di una fase eccezionale e non di una gestione ordinaria della “Sanità”;

- la necessità di un finanziamento eccezionale per l’anno 2021 per salvaguardare gli equilibri del sistema sanitario nazionale per garantire un livello di finanziamento corrispondente alla tipologia ed al volume degli interventi emergenziali e di ripresa delle attività ordinarie.

 

2.1 Disegno di legge delega al governo per la revisione del sistema fiscale

Le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno, inoltre, svolto un’indagine conoscitiva sulle caratteristiche di una riforma fiscale finalizzata a rivedere il sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche ed in generale la struttura del sistema tributario, in ottica di sostegno alla crescita economica. Le Commissioni hanno approvato un documento conclusivo (30 giugno 2021) che ha analizzato le criticità dell’attuale sistema tributario italiano e delineato i principali obiettivi della riforma, proponendo gli strumenti per conseguirli.

A seguito del lavoro parlamentare, il 5 ottobre 2021 il Governo ha approvato un disegno di legge delega per la revisione del sistema fiscale che risponde alla necessità di semplificare l’architettura e la nomenclatura del sistema tributario nazionale. L’attuale sistema fiscale italiano fonda le sue basi nella riforma del 1973 e nel “ritocco” del 1997. Appare pienamente condivisibile intervenire per rendere moderna la fiscalità italiana in un contesto di appartenenza all’Unione Europea. I principi cardine della riforma sono:

•stimolo alla crescita economica attraverso una maggiore efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del carico fiscale sui fattori di produzione;

•razionalizzazione e semplificazione del sistema fiscale, anche attraverso la riduzione degli adempimenti e l’eliminazione dei micro-tributi;

•preservazione della progressività del sistema fiscale;

•contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.

Per quanto riguarda la finanza regionale, le prospettate modifiche ai principali tributi regionali portano quindi con sé alcune criticità:

•la riduzione dell’autonomia finanziaria regionale, come delineata dalla legislazione attuativa dell’art. 119 Cost. (L. 42/2009 e D. Lgs. 68/2011) per due motivi: 1) la sostituzione dell’addizionale regionale IRPEF con relativa sovrimposta, il cui gettito risentirebbe maggiormente degli interventi dello Stato sui tributi oggetto di compartecipazione (le regioni risentirebbero delle decisioni centrali su base imponibile, aliquote e detrazioni dell’IRPEF nazionale, mentre con l’attuale addizionale non risentono delle scelte statali su aliquote e detrazioni); 2) la sostituzione graduale dell’IRAP senza specificare le modalità alternative di finanziamento, potrebbe aumentare il carattere di finanza derivata delle regioni qualora non sia attribuito un nuovo tributo;

•la mancata esplicitazione nel disegno di legge delega della garanzia, anche con le nuove sovraimposte, degli attuali livelli massimi di flessibilità fiscale aggiuntiva delle regioni (che andrebbe emendato in tal senso) e che possono risultare fondamentali per l’adeguamento dei fabbisogni di risorse o per gli equilibri di bilancio;

•la redistribuzione di carico fiscale tra gli attuali soggetti passivi e quelli dei tributi sostitutivi, in particolare per l’ipotizzato passaggio da IRAP a sovraimposta IRES, la quale presenta una platea di contribuenti molto differente. L’IRAP, infatti, interessa tutte le attività produttive private e tutti gli enti pubblici, mentre l’IRES solo le società di capitali e una limitata quota di enti pubblici;

•l’introduzione di nuove normative regionali che permettano di conseguire un gettito corrispondente a quello derivante dall’applicazione delle manovre vigenti, in un contesto in cui, soprattutto nell’ipotesi di passaggio da IRAP a sovraimposta IRES, la struttura della nuova base imponibile si presenta molto diversa;

•l’impatto sui gettiti potenzialmente ottenibili dall’applicazione di ulteriori manovre da parte delle regioni, con perdite o guadagni per i vari enti nel passaggio alle nuove forme di imposizione, in ragione della differente distribuzione territoriale del gettito tra i tributi vigenti e le sovraimposte sostitutive.

Le Regioni hanno quindi presentato alcuni emendamenti allo scopo di coordinare il sistema impositivo con il rispetto dell’autonomia finanziaria degli enti territoriali ed in particolare con i principi previsti dalla L. 42/2009 e dal d.lgs. 68/2011, auspicando l’applicazione dell’art 119 Cost. e non il ritorno alla finanza derivata (sistema dei trasferimenti).

 

3. Il pareggio di bilancio

Dal 2015, anticipando il principio di pareggio di bilancio previsto dalla Legge 243/2012 in applicazione della Legge Costituzionale che ha introdotto tale obbligo in Costituzione, le regioni a statuto ordinario sono assoggettate ad un nuovo sistema di vincoli del patto di stabilità interno. Sono state abrogate le precedenti norme basate sul solo controllo dei tetti di spesa per introdurre norme basate sull’equilibrio del bilancio.

Con la legge 12 agosto 2016, n. 164, sono state apportate modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali. In particolare, a decorrere dal 2017, ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, viene richiesto ai predetti enti di conseguire l’equilibrio fra le entrate finali e le spese finali, espresso in termini di competenza.

L’art. 9, comma 1 della Legge n. 243/2012 dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia nella fase di previsione che di rendiconto un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Il successivo comma 1-bis specifica che:

• le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011;

• le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

Il citato art. 9 stabilisce altresì che per gli anni dal 2017 al 2019, con la Legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, l’introduzione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa tra le entrate e le spese finali.  Dal 2020, in via definitiva, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

La legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (L. 145/2018), ha disposto che, a partire dal 2020 le disposizioni dell’articolo 1, comma 820 si applicano anche alle regioni a statuto ordinario

La legge di bilancio 2019 prevede inoltre che a decorrere dall’esercizio 2021 per le Regioni cessino di avere applicazione i commi 465 e 466, da 468 a 482, da 485 a 493, 502, da 505 a 508 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, i commi da 787 a 790 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e l’articolo 6-bis del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, con il conseguente utilizzo dei prospetti e delle aggregazioni di entrata/spesa previsti dal d.lgs 118/2011 come anche esplicitato nella circolare n.5 del 9 marzo 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali di cui agli articoli 9 e 10 della legge 243/2012.

 

4. Il bilancio regionale

Il Bilancio è stato predisposto a legislazione vigente (ovvero sulla legge di bilancio dello Stato per il 2021).

La manovra di bilancio 2022-2024, si pone un duplice obiettivo: da un lato fronteggiare l’emergenza ancora in corso, dall’altro creare le condizioni per la ripartenza economica e sociale della regione. Per questo i principi ispiratori della manovra possono essere così sintetizzati: attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato, priorità alla programmazione dei fondi europei 2021-2027, promozione di politiche di investimento da realizzare prevalentemente in autofinanziamento, mantenimento della spesa sociale e consolidamento nel prossimo triennio le iniziative intraprese nel 2021 a tutela delle categorie e delle fasce maggiormente colpite dalla crisi, consolidamento del livello dei servizi, utilizzo delle risorse del PNRR messe a disposizione delle regioni. Il tutto in invarianza della pressione fiscale e con il contenimento delle spese di funzionamento.

Per il 2022 infatti la Regione Emilia-Romagna manterrà invariata la propria leva fiscale autonoma, quindi non aumenterà la pressione fiscale, pur garantendo l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale. Contribuirà a tale obiettivo il contenimento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa, attraverso l’innalzamento dell’efficienza, l’implementazione dei processi di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa.

L’incremento della spesa del personale nel bilancio 2022-2024 è dovuto alla necessità di assicurare la copertura delle spese derivanti dall’applicazione del rinnovo contrattuale 2019-2021 del comparto, dal completamento del piano dei fabbisogni 2021/2023, in particolare per quanto attiene alla necessità di prevedere la copertura delle posizioni dirigenziali di servizi regionali vacanti causa pensionamenti, ed infine per garantire le assunzioni con spese coperte da entrate legate al PNRR per il dissesto idrogeologico, la gestione del RUNTS, la gestione dei fondi comunitari ed infine per la gestione in convenzione della proroga dello stato d’emergenza per la conclusione degli interventi di ricostruzione.

Le spese per il funzionamento dell’ente sono state definite tenendo conto di alcuni possibili aumenti dovuti al rincaro del costo dell’energia e delle materie prime mentre, in particolare, le spese per la manutenzione delle sedi di lavoro e dei beni patrimoniali regionali sono state modulate in linea con gli obiettivi messa in sicurezza e avvio di azioni “green”, di razionalizzazione degli spazi di lavoro, di riduzione della molteplicità delle sedi di lavoro regionali e di contenimento della spesa pubblica legata al pagamento dei canoni per le sedi in locazione, attraverso strategie logistiche che soddisfino i fabbisogni dell’Ente massimizzando lo sfruttamento degli spazi delle sedi di lavoro.

L’attuazione degli obiettivi del programma di mandato prevede innanzitutto la definizione del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che nella passata legislatura ha già prodotto un forte impatto in termini di riduzione della disoccupazione e che potrà quindi dare un impulso importante al rilancio sociale ed economico della regione e al miglioramento climatico ed ambientale dell’Emilia-Romagna.

Nell’ottica del rilancio e dell’accelerazione degli investimenti pubblici, per favorire la crescita dell’occupazione e del reddito, la manovra di bilancio 2022-2024 recepisce quanto previsto nell’accordo del 15 ottobre 2018 con il Governo e recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2019 (L. 145/2019). Prevede inoltre la pianificazione e l’attuazione degli investimenti pubblici previsti nell’accordo con il Governo del 5 novembre e nella prossima programmazione europea, dai Fondi strutturali al Recovery Plan.

Nel contesto definito dai principi ispiratori è possibile individuare alcune specifiche priorità di spesa:

consolidamento e potenziamento degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali finanziati già dal 2010 a fronte della riduzione delle risorse statali, confermando gli interventi già introdotti per l’azzeramento o la riduzione delle rette degli asili nido e per il sostegno al pagamento degli affitti e sostenendo, in relazione agli effetti della pandemia da Covid-19, le gestioni pubbliche dei servizi alla persona;

completamento dei programmi dei fondi strutturali della programmazione 2014-2020 e avvio della programmazione europea 2021-2027. L’approvazione e la conseguente attuazione dei POR-FESR ed FSE e l’attuazione del FEASR, determineranno nel prossimo triennio interventi, dal sostegno alle imprese e agli investimenti pubblici fino alle politiche formative, per oltre 1 miliardo di euro;

strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesione sociale anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo, (attrattività ed internazionalizzazione, sistema fieristico e della formazione oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica);

salvaguardia e potenziamento del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale sia per il settore autofiloviario che ferroviario, anche attraverso interventi volti all’elettrificazione delle ferrovie e gli incentivi all’intermodalità ferro+bus;

investimenti, in particolare attraverso contributi agli enti locali, contro il dissesto idrogeologico a favore delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale, per la valorizzazione e la tutela del patrimonio pubblico, per la qualificazione delle aree montane e delle aree interne;

incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

Le politiche per la sanità e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione.

A livello nazionale nell’ambito della legge di Bilancio 2022, in corso di predisposizione, dovrebbe trovare conferma un incremento di risorse pari a complessivi due miliardi, con misure tuttavia che hanno già una precisa finalizzazione. Pertanto, non si conosce allo stato attuale il livello di finanziamento che verrà ripartito alle Regioni a titolo di fabbisogno indistinto, in quanto manca la proposta di riparto delle risorse, inclusa la mobilità interregionale e internazionale, da approvarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni. In attesa che si completi il quadro finanziario nazionale di riferimento vengono, pertanto, previsti per il 2022 e per i successivi esercizi 2023 e 2024, gli stanziamenti sulla base di quanto segue:

del riparto del FSN 2021 approvato con Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 152/CSR del 4 agosto 2021;

delle risorse aggiuntive assegnate alla Regione Emilia-Romagna con il decreto-legge n. 34/2020 convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, legato all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (tabelle allegati B e C) con decorrenza dal 2021.

Per quanto concerne le risorse correnti per la sanità, il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale di parte corrente, tenendo conto delle risorse aggiuntive da decreti emergenziali e incluso il saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie a titolo di mobilità interregionale e internazionale, viene quantificato in 9.029 milioni di euro per il triennio 2022-2024.

Per quanto concerne la mobilità sanitaria interregionale, si prevede per il 2022, in continuità con l’esercizio 2021 definitivo, un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 315,028 milioni di euro, a fronte di un accredito per mobilità attiva di 534,933 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 219,905 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2023 e 2024.

Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, si prevede per il 2022, un saldo presunto pari a 7,079 milioni di euro, a fronte di un credito per mobilità attiva pari a 15,541 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 8,462 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2023 e 2024. 

Come pay-back ‘ordinario’ delle aziende farmaceutiche, in relazione ai presunti incassi a tale titolo, si prevede per ogni esercizio del triennio 2021-2023 un importo di 15,241 milioni di euro per lo sfondamento del tetto di spesa.  L’importo iscritto è parzialmente compensato da un accantonamento (di 241 mila euro) a titolo di “Fondo per crediti di dubbia esigibilità”.  Sono inoltre previsti ulteriori 10 milioni di euro a titolo di payback farmaceutico per lo sfondamento del tetto di prodotto.

Non sono previsti al momento stanziamenti per il versamento delle somme a ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti anche in considerazione dei numerosi contenziosi sulle somme oggetto del bilancio 2021.

Non sono compresi nella cifra stanziata a bilancio la cosiddetta quota vincolata di Fondo sanitario nazionale (riferibili anche ai Fondi per il rimborso alle regioni del costo per i farmaci innovativi e oncologici innovativi e agli Obiettivi prioritari di piano sanitario) che verrà iscritta con atto amministrativo in concomitanza con i riparti alle Regioni.

Per quanto concerne le risorse regionali, l’impegno finanziario della Regione riguarda:

-          il finanziamento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza per 80 milioni di euro per l’anno 2022, tenuto conto dei 9 milioni di euro aggiuntivi oggetto della seconda variazione di bilancio 2021 in corso di approvazione;

-          la copertura della manovra per l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose per 8,5 milioni di euro per l’anno 2022, mantenuta anche per i successivi esercizi 2023 e 2024;

-          la copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011 delle Aziende sanitarie per 20 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2023 e 2024;

-          la copertura dei contributi alle ASP e altre forme pubbliche di gestione dei servizi alla persona di cui alla L.R. 11/2021 per euro 4 milioni;

-          l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora per euro 100 mila;

-          il sostegno ai progetti per l’autismo per un importo di euro 700 mila.

Viene inoltre assicurato per l’anno 2022 il finanziamento di 1,425 milioni di euro alla Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, soggetto aggregatore per gli acquisti in sanità. Per i successivi esercizi 2023 e 2024 lo stesso finanziamento è previsto per un importo rispettivamente di 2,65 e 3,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022 in relazione alla normativa in materia di Codice dei Contratti che prevede la corresponsione di corrispettivi ai commissari di gara nominati obbligatoriamente attingendo dall’albo ANAC (attualmente sospesa fino a giugno 2023 dal decreto semplificazioni).

A sostegno delle farmacie rurali di cui alla L.R. n. 2/2016, si conferma la previsione per gli anni 2022-2024 di 400 mila euro.

Sono inoltre stanziati sull’esercizio 2022 euro 238 mila per lo svolgimento del concorso regionale per il conferimento di sedi farmaceutiche, a fronte di una entrata per la partecipazione al concorso di 125 mila euro.

Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario, sono state stanziate, sia per la quota di finanziamento statale sia per il cofinanziamento regionale (5%), le risorse relative all’Accordo di Programma V fase 1° e 2° stralcio, come aggiornato dall’Intesa Rep. Atti n. 157/CSR del 14 settembre 2020, che ha assegnato ulteriori 21 milioni di euro al finanziamento di due interventi già previsti nell’Accordo stesso, secondo la seguente articolazione:

-          anno 2022 - quota statale euro104.307.964,22 e quota regionale euro 5.489.892,85

-          anno 2023 - quota statale euro 185.300.000,00 e quota regionale euro 9.752.631,58

-          nulla a carico dell’esercizio 2024.

Inoltre, per il programma regionale degli investimenti in sanità di cui all’art. 20 legge 67/88 sono inoltre stanziati 160,975 milioni di euro di contributi statali per il Nuovo ospedale di Piacenza, il nuovo ospedale di Carpi e il Materno infantile dell’ospedale di Ravenna; a questi si aggiunge il cofinanziamento regionale del 5% pari ad euro 8.472.368,42.

Per le politiche di welfare circa 21 milioni sono destinati al Fondo sociale locale, destinati alla programmazione territoriale realizzata dagli EE.LL. attraverso i Piani di Zona distrettuali in coerenza con l’impianto, i contenuti e le trasversalità individuate nel Piano sociale e sanitario, con un’attenzione particolare alle azioni di contrasto alle disuguaglianze aumentate per effetto della pandemia. Inoltre, in relazione agli effetti della pandemia da Covid-19 sui servizi alla persona, sarà rifinanziato un fondo per il sostegno alle gestioni pubbliche.             

Le politiche educative sono orientate a consolidare il sistema di educazione e istruzione per sostenere il percorso educativo dei bambini in età 0-6 anni. Tale sistema educativo (dato da servizi educativi per bambini in età 0-3 anni e scuole dell’infanzia in età 3-6 anni) costituisce anche una importante risorsa per supportare la conciliazione dei tempi di lavoro e cura delle famiglie e sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Sul sistema educativo 0-6 possono convergere politiche integrate che tengono in attenzione i cambiamenti e le attuali trasformazioni sociali. Si mantengono i livelli di stanziamento di risorse (circa 25 milioni) per dare continuità allo sviluppo dei servizi.

Le politiche per la transizione ecologica sono orientate al raggiungimento dell’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e passare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035. A tal fine sarà necessario sviluppare prioritariamente scenari economicamente, socialmente, ambientalmente e tecnicamente sostenibili, in grado di definire obiettivi intermedi di mitigazione ed assorbimento che dovranno essere messi in atto dalle politiche settoriali.  Incrementare inoltre la produzione e l’utilizzo delle energie rinnovabili e il loro accumulo, anche in forma diffusa, unitamente ad una valutazione periodica dell’efficacia, in base ai risultati ottenuti, consentirà nel tempo di affinare e rivedere tali scelte ed azioni fino a raggiungere l’obiettivo di neutralità.

Il percorso della Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile prosegue con le attività di monitoraggio periodico ed aggiornamento previsto nella Strategia Regionale approvata, la cui implementazione potrà essere accompagnata da attività di formazione e disseminazione verso gli enti locali regionali nell’ottica di una maggiore diffusione, territorializzazione ed uniformità dei target ed indicatori contenuti nel documento regionale.

Sul piano delle politiche abitative a fronte dello sforzo prioritario nei confronti della riduzione della povertà nel nostro territorio regionale, è previsto uno stanziamento annuo di 11 milioni di euro per politiche per il sostegno alla locazione destinato a famiglie in difficoltà, articolato sia nel fondo affitto ex L431/98, sia attraverso un programma di intervento con caratteristiche più strutturali, a partire dalle migliori esperienze sperimentate dai territori regionali, attraverso l’attuazione di formule tipo Agenzie Casa, che interessi i patrimoni esistenti e sottoutilizzati. Si tratta di un programma di lavoro ambizioso, certamente complesso, da cominciare ad attuare in una forte partnership istituzionale con i Comuni, rivolgendolo progressivamente anche ad altri enti ed a soggetti privati che possano utilmente sostenere le finalità del programma. Nel 2021 si proseguirà inoltre, sempre in materia di sostegno alla locazione, la misura dedicata alle rinegoziazioni dei canoni, avviata nella seconda metà del 2020.

Sono inoltre confermate risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la continuazione di iniziative di formazione e sensibilizzazione sul tema dell’accessibilità e della fruibilità degli spazi, coinvolgendo in un percorso formativo e di sensibilizzazione gli enti locali, affinché progressivamente, anche all’interno dei lavori in atto sulla formazione dei nuovi strumenti urbanistici, di adeguate programmazioni funzionali a eventuali successivi cofinanziamenti di interventi specifici in materia.

Inoltre, con ulteriori risorse da avanzo vincolato, è prevista la prosecuzione del Programma Straordinario ERP avviato nel 2020 e finalizzato al recupero di alloggi ERP non utilizzati, per la loro celere messa a disposizione a nuovi nuclei familiari in graduatoria. Il finanziamento di questo programma consente da un lato di rispondere ad un aumento della richiesta abitativa, aggravata dalla emergenza sanitaria causata dal COVID -19 e dall’altra di supportare il rilancio della filiera edilizia. Si dovrà inoltre assicurare, sempre parte investimenti, la quota di cofinanziamento prevista dalla Giunta Regionale ai progetti del Programma PIERS ricandidati al Programma Nazionale per la Qualità dell’Abitare, ed in esso poi finanziati.

Per quanto riguarda le politiche giovanili, si prevede il consolidamento del sistema delle politiche attraverso il programma regionale sulle politiche rivolte ai giovani, che per l’anno 2022 prevede l’emanazione del Bando triennale 2022-2024 per un importo previsto per l’anno 2022 di € 1.200.00,00 di spesa corrente con l’obiettivo di valorizzare le attività legate ai temi aggregazione, Informagiovani, “proworking”, tessera regionale youngERcard e protagonismo giovanile, ma anche di promuovere progettualità innovative, in particolare al mondo delle web radio e sostenere attività a valenza regionale a favore della creatività giovanile. Si prosegue inoltre con la seconda annualità del bando L.R. 14/08 di spesa investimento per un importo complessivo di € 480.000,00 che si pone l’obiettivo di qualificare gli spazi di aggregazione giovanile anche dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche e strumentali.

Per quanto riguarda le politiche per la promozione della Cittadinanza europea nel 2022 verrà presentato all’Assemblea legislativa il nuovo programma triennale delle iniziative in materia di promozione della Cittadinanza europea, come previsto dal Titolo II bis “Promozione e sostegno della cittadinanza europea e della storia dell'integrazione europea “della L.R. 16/2008. In stretto raccordo con la programmazione strategica regionale, le risorse del bilancio 2022-2024 consentiranno di confermare l’intervento in questo ambito al fine di favorire il più ampio coinvolgimento dei soggetti interessati e un’efficace attuazione e diffusione dei progetti di promozione della Cittadinanza europea e delle sue opportunità realizzati da Comuni, Unioni di Comuni, associazioni e fondazioni, con una particolare attenzione anche al rafforzamento delle competenze delle autonomie territoriali in materia di progettazione, gestione e rendicontazione di progetti europei alla luce della nuova programmazione dei fondi SIE 2021/2027.

Nell’ambito delle politiche per la cooperazione internazionale negli ultimi anni i progetti di cooperazione internazionale sostenuti dalla Regione hanno cercato di rispondere alle conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid- 19. Sono stati realizzati progetti di tipo sanitario, educativo, di sicurezza alimentare che si sono focalizzati sulla tutela dei diritti con particolare attenzione ai minori e alle donne. Il tema della solidarietà come interesse collettivo ci spinge sempre più a prestare attenzione a paesi con sistemi socioeconomici e sanitari estremamente fragili. Spesso a questi fattori si associa un contesto territoriale di precarietà ambientale dove gli effetti dei cambiamenti climatici sono più difficili da mitigare. Per questo motivo la cooperazione internazionale acquisisce sempre più una importanza strategica nelle politiche degli enti territoriali e per raggiungere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, quindi come l’anno scorso aumenteranno le risorse destinate a queste politiche.

Il bilancio 2022-2024, in particolare rispetto alla parte dedicata allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, si caratterizza per l’avvio della nuova importante programmazione dei fondi strutturali europei 2022-2024 che prevedono per l’Emilia-Romagna una dotazione complessiva di oltre due miliardi di euro, equamente distribuiti fra i programmi FESR ed FSE+.

Sono state pertanto previste le risorse per i co-finanziamenti che vedono un impegno molto importante della Regione, pari ad un 18% della dotazione complessiva prevista.

Si tratta di programmi ampi e articolati che intrecciano le grandi sfide contenute nel Patto per il lavoro e per il Cima e che riguardano nel FESR ricerca, innovazione, digitalizzazione, competitività delle imprese, lotta ai cambiamenti climatici, sviluppo territoriale; nel FSE+ formazione, accompagnamento al lavoro, alte competenze e inclusione sociale.

Gli interventi coinvolgeranno imprese, pubbliche amministrazioni ma anche tutto l’ecosistema della ricerca, innovazione e digitalizzazione, del terzo settore per accrescere partecipazione e coesione sociale e territoriale e garantire il massimo protagonismo della società regionale alla realizzazione della nuova programmazione.

A ciò si accompagna un impegno straordinario della Regione sulla L.R. 14/ 2014 sull’ attrazione degli investimenti in Emilia-Romagna che finanzia non solo progetti di ricerca ma anche laboratori di ricerca, riqualificazione energetica delle imprese, formazione in un contesto di forte crescita occupazionale connessa all’insediamento o agli ampliamenti delle imprese.

I programmi della L.R. 14/2014 si inseriscono nel quadro di sviluppo sostenibile delineato dalla Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027, garantendo un incremento della competitività, delle specializzazioni industriali regionali e una traiettoria di sviluppo coerente con gli ambiti tematici prioritari identificati dalla Regione Emilia-Romagna.

La Regione ha previsto inoltre il co-finanziamento degli Accordi di innovazione e dei Contratti di sviluppo, in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, che rappresentano ad oggi lo strumento nazionale più importante per finanziare grandi investimenti a sostegno della competitività delle nostre filiere.

Sono state poi previste azioni per sostenere i processi di internazionalizzazione delle imprese e dei consorzi export, nonché azioni di sistema, a cui si accompagneranno anche nuove iniziative di internazionalizzazione del nostro sistema della ricerca, dell’innovazione e dell’alta formazione; inoltre, verranno accompagnate con azioni di sistema i processi di qualificazione delle imprese artigiane, della cooperazione, così come sono previste le risorse per i diversi osservatori e per le importanti iniziative sulla promozione della sostenibilità delle imprese.

Rispetto al grande tema dell’energia sono previste le azioni di accompagnamento alla nuova programmazione 2022-2024 che avvia ora il proprio iter di adozione, collocando poi gli interventi attuativi principalmente all’interno della nuova programmazione europea che vedo oltre il 30% delle risorse destinate alle energie rinnovabili, efficientamento energetico, resilienza, infrastrutturazioni verdi urbane, mobilità sostenibile.

Nell’ambito della realizzazione dell’infrastruttura del Tecnopolo di Bologna, Area ex Manifattura Tabacchi, sono state previste le risorse per completare gli interventi avviati e per procedere con il project financing sull’importante edificio Ballette dedicato ad attività di ricerca sia pubblica che privata. Dopo l’insediamento di ECMWF, della nuova macchina Leonardo da parte di CINECA ed INFN, delle aree dedicate e ENEA, ART-ER, del nuovo edificio destinato alle attività di ricerca internazionale, si tratta di completare l’intervento con la creazione di  una nuova infrastruttura per l’insediamento anche di iniziative di ricerca e innovazione delle imprese, prevedendo inoltre le attività di servizio necessarie al complesso del tecnopolo e la costruzione della nuova centrale a servizio di tutta l’infrastruttura.

Sono state poi previste e accantonate le risorse per l’avvio del percorso volto a sostenere la capitalizzazione del sistema fieristico regionale, in linea con il percorso di unificazione avviato a livello regionale. Si tratta di un impegno importante di accompagnamento al processo di riorganizzazione e rilancio del sistema fieristico regionale, reso particolarmente urgente per gli effetti prodotti dalla pandemia COVID-19 sull’attività fieristica.

Anche con questo bilancio viene garantito il sostegno agli strumenti per il credito, complementari alle misure attive a livello nazionale, che si accompagneranno alle misure previste nella nuova programmazione FESR 2022-2024.

Viene poi previsto il sostegno ad ART-ER per le attività consortili che coinvolgono tutti i soci del consorzio e per l’attività di assistenza tecnica alla Regione Emilia-Romagna nei diversi ambiti della ricerca, innovazione, sostenibilità, sviluppo territoriale, Osservatori del mercato del lavoro e dinamiche economiche.

È stato, infine, previsto uno stanziamento aggiuntivo per finanziare i progetti a sostegno dei processi di sviluppo e qualificazione degli Enti di formazione professionale accreditati, al fine di ampliare ed innalzare competenze, attraverso laboratori, tecnologie, attrezzature, nuovi spazi, le attività formative offerte, in stretta relazione con il sistema dell’istruzione, della ricerca, dell’innovazione e delle imprese.

Il bilancio di previsione per il 2022, e il triennale 2022-2024, si colloca in un contesto ancora interessato dal Covid-19 che ha fortemente colpito il mondo della scuola, dell’università e le famiglie del nostro territorio, con effetti molto significativi sull’offerta educativa, di istruzione ed universitaria toccando ancora una volta le famiglie, gli studenti e i servizi di ospitalità della nostra regione.

Sono stati apportate riduzioni laddove possibile mantenendo però principalmente invariato il Diritto allo Studio ed il finanziamento ai Comuni per quanto riguarda il trasporto scolastico. Sono state appunto confermate anche per il triennio 2022, 2023 e 2024 le risorse per favorire l’accesso e la frequenza all’istruzione (LR.26/01) oltre che le risorse per le borse di studio scolastiche, le quali giocano un ruolo fondamentale nella nostra regione.

È stato confermato il finanziamento per i percorsi di alta formazione post-universitaria già assegnato con bando per le annualità 2022 e 2023 con un ulteriore stanziamento sull’anno 2024 per l’avvio di nuovi percorsi. Altresì trova conferma anche il finanziamento relativo alla LR 12/03 per le spese per l’anagrafe dell’edilizia scolastica, per l’avvio di progetti speciali dedicati agli studenti per attività extrascolastiche e per le scuole di musica.

Il finanziamento più importante, come ogni anno, è relativo all’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.GO nel triennio 2022/2023/2024, con l’impegno di integrare queste risorse con quelle del FSE per assicurare la copertura e l’obiettivo politico del 100% delle borse di studio universitarie; obiettivo imprescindibile che la nostra regione porta avanti da anni.

Per quanto riguarda le nuove progettualità sono state destinate risorse per soddisfare gli impegni presi per la candidatura nell’ambito della United Nations University e del Coordinamento per la Decade degli Oceani promosso dall’ONU.

L’emergenza Covid-19, non ancora definitivamente risolta, ha avuto un impatto pesante sul sistema delle attività economiche, sociali, culturali; un impatto che per il mondo dello sport è stato deflagrante e ha causato il blocco delle attività sportive di base e di rilevanza nazionale per molti mesi. Questa situazione, che poteva causare danni irreparabili all’organizzazione e all’attività di centinaia di associazioni sportive e società sportive dilettantistiche, è stata mitigata dall’oculata e flessibile gestione del bilancio regionale 2021.

La Regione ha infatti costruito, durante tutto il 2021, un programma di interventi straordinari a sostegno dell'attività sportiva che, anche nel periodo di emergenza Covid-19 e nonostante le tante limitazioni, ha svolto una funzione strategica e fondamentale per la promozione e tutela della salute e del benessere psicofisico, per la promozione di valori educativi e sociali oltre che per la creazione di sani stili di vita.

Il corposo impegno finanziario regionale al sistema sportivo regionale è stato pertanto costruito in modo organico e finalizzato a sostenere tutti i soggetti e le categorie più colpite e per contrastare i danni diretti e indiretti provocati dall’emergenza Covid-19.

Il Bilancio di previsione 2022 e pluriennale 2022-2024 viene proposto come strumento finanziario strategico per riprendere con forza la strada del consolidamento di una vera e propria ‘cultura dello sport’ e per accompagnare società e associazioni sportive dilettantistiche dell’Emilia-Romagna verso condizioni operative normali e, conseguentemente, ottimali dal punto di vista della capacità di riorganizzare, riassociare, riaggregare le tantissime persone (in particolare giovani e anziani) che la pandemia ha allontanato dalla pratica motoria e sportiva. Un bilancio vocato a raggiungere l’obiettivo prioritario (che la pandemia ha inevitabilmente rallentato) di far diventare la Regione Emilia-Romagna “la terra dello sport”. Una terra dove è pienamente garantito l’accesso alla pratica motoria e all’attività sportiva a tutti i cittadini, dai bambini agli anziani in nome dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita.

L’anno 2021, nonostante le tante criticità, ha evidenziato che si tratta di un obiettivo sicuramente raggiungibile e che può diventare strategico anche per favorire, oltre all’aggregazione sociale e alla lotta all’emarginazione, anche l’attrattività territoriale e l’aumento del valore aggiunto economico. Per queste ragioni, il bilancio del settore sport è stato pensato e proposto in forte sinergia col bilancio per la promozione turistica e il conseguente sostegno ai territori e alle destinazioni turistiche.

Il quadro sopradescritto dovrà comunque presentare i necessari elementi di flessibilità per poter far fronte ad una evoluzione della situazione emergenziale determinata dal COVID-19 che, ad oggi, presenta ancora margini di indeterminatezza. Per questo motivo sarà necessario mantenere il livello organizzativo e le capacità operative dimostrate dalle strutture regionali durante l’anno 2021.

Per il raggiungimento dei sopracitati obiettivi il Bilancio di previsione 2022 e pluriennale 2022-2024 dovrà prevede un significativo stanziamento di risorse regionali per il settore sport.

Le linee di intervento strategiche

Azioni di promozione di grandi eventi sportivi

Gli obiettivi raggiunti nell’anno 2021, nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza Covid-19, sono stati straordinari. L’Emilia-Romagna è diventata la vetrina mondiale per manifestazioni di levatura internazionale: la Formula 1 di automobilismo, il Mondiale di  Moto Gp con due Gran Premi disputati nel Circuito di Misano, il Giro d’Italia, hanno fatto conoscere la Regione in tutto il mondo sia per le bellezze del suo territorio e l’offerta di servizi e prodotti turistici di alta qualità, sia per le ottimali capacità organizzative e operative espresse da tutti i soggetti, pubblici e privati, che in questi anni hanno fatto crescere il sistema sportivo regionale fino a portarlo a livelli di eccellenza.

Le risorse messe a disposizione nel bilancio di previsione 2022 e pluriennale 2022-2024 sono finalizzate alla realizzazione di una proposta progettuale altrettanto significativa e caratterizzata da un altissimo livello qualitativo delle gare, da un forte grado di diffusione sul territorio regionale, da un elevato numero di atleti partecipanti alle manifestazioni e, auspicando la fine dell’attuale fase di emergenza sanitaria, da un consistente valore aggiunto all’economia turistica.

Anche per il triennio 2022-2024 la funzione di forte attrattore territoriale e di fattore di arricchimento dell’economia turistica è considerata elemento essenziale per perseguire gli obiettivi prefissati che possono essere raggiunti affiancando alla leva finanziaria un forte impegno organizzativo e collaborativo con tutti i soggetti che a vario titolo operano nell’ambito del sistema sportivo regionale. Queste le direttrici operative:

-          sinergia con CONI, CIP, EPS e con le Federazioni Sportive Nazionali per creare le condizioni organizzative necessarie all’organizzazione sul territorio regionale degli eventi più significativi per le discipline sportive più diffuse;

-          attenzione a manifestazioni dedicate ai giovani per incentivare una cultura sportiva caratterizzata da un forte contenuto etico e sociale e per promuovere un nuovo concetto di competitività, lontano dai parossismi odierni;

-          sostegno all’organizzazione e alla promozione di eventi relativi a discipline sportive emergenti e/o di nicchia;

-          eventi estivi con componenti di forte animazione e socializzazione di interesse per le città e le piazze, per rivitalizzare il senso di partecipazione e di appartenenza alle comunità cittadine;

-          la promozione e il sostegno all’organizzazione di grandi eventi sportivi capaci di svolgere

Promozione della pratica motoria e sportiva

L’attuazione della L.R. 8/2017 permette ogni anno di attuare una programmazione strategica, resa possibile dall’impegno finanziario regionale e dai conseguenti stanziamenti di bilancio.

Si conferma quindi il sostegno alle manifestazioni e competizioni sportive per la ripartenza dello sport di base in ogni parte del territorio regionale e per un pieno rientro alla normalità in condizioni di massima sicurezza;  contestualmente si riconosce l’importante lavoro delle realtà associative che organizzano le centinaia di eventi che, oltre ad essere una opportunità di aggregazione e socializzazione per migliaia di persone, rappresentano una occasione di sviluppo per tutto il territorio regionale. 

Si conferma inoltre, a complemento strategico del sostegno agli eventi sportivi, la promozione della pratica motoria e sportiva, per erogare contributi a progetti che individuano nello sport un fondamentale strumento di salute, di educazione e di inclusione sociale, di prevenzione, mantenimento e recupero della salute. Attività orientate al miglioramento del benessere fisico, psichico e sociale della persona e realizzate da enti pubblici, associazioni, istituzioni scolastiche, aziende Usl. La Regione intende valorizzare e rafforzare gli strumenti per garantire l’accesso alla pratica motoria e all’attività sportiva a tutti i cittadini, dai bambini agli anziani in nome dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita.

Qualificazione e innovazione degli impianti sportivi

Il 2022 rappresenterà l’anno durante il quale sarà portata a compimento la maggior parte di progetti di riqualificazione del patrimonio regionale dell’impiantistica sportiva finanziati coi contributi assegnati e concessi nel periodo 2018-2021. Si prevede di terminare i lavori di oltre cinquanta interventi diffusi su tutto il territorio regionale.

Contestualmente, la Regione intende accogliere le istanze di tanti comuni che hanno segnalato la necessità di un ulteriore sostegno finanziario a parziale copertura dei costi per la realizzazione di un altrettanto significativo numero di interventi, per mettere in sicurezza e innovare decine di impianti sportivi non più adeguati ad accogliere la domanda: palazzetti, piscine, spazi polivalenti, piste di atletica, palestre che devono essere rese più accoglienti, più sicure e più funzionali.

Per quanto riguarda l’attuazione della legge regionale 5 del 2018, gli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2022-2024 riguardano la coda del Programma Straordinario di Investimento per i Territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid e i Territori Montani e Aree Interne che prevedevano un investimento assistito da una contribuzione regionale pari a circa 40 milioni.

La successiva programmazione riguarda il sostegno al piano di riordino territoriale. A questo fine sono stati stanziati in bilancio 5 milioni di euro destinati agli investimenti delle Unioni di comuni avanzate con particolare attenzione alla promozione della digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione.

La principale finalità che il bando si pone è quella di mettere a disposizione delle Unioni di Comuni risorse specifiche affinché possano dispiegare, in questa fase di ripresa, uno sforzo eccezionale per realizzare interventi di valenza strategica a favore delle proprie comunità e dei propri territori, dando attuazione all’impegno assunto dalla Regione con la previsione inserita nel nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 (D.G.R. n. 853/2021). Il bando concede risorse in conto capitale in aggiunta ai contributi correnti ordinari annuali, previsti dal PRT. La Regione intende sostenere la resilienza dei territori attraverso la codecisione all’interno delle Unioni e sollecitare l’impegno di queste ultime al miglioramento costante dei servizi e alla crescita della gestione associata di funzioni.

Il bando ha attuato una procedura negoziale bottom up, attraverso sistemi di codecisione attuati con una Conferenza tra Regione e Unioni, che permette di accompagnare la programmazione unionale con una maggiore attenzione ai diversificati fabbisogni dei territori all’interno della stessa Regione, in modo che si possano creare più investimenti di sviluppo territoriale, definiti e regolati dai rappresentanti delle filiere istituzionali locali, dalle Unioni e dai loro Comuni con il compito di rilanciare le infrastrutture territoriali e sociali.

Nel settore delle politiche di promozione della sicurezza urbana ed integrata, le risorse regionali del bilancio 2022/23 sono finalizzate ad attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003, mediante il sostegno di interventi locali di prevenzione integrata volti al miglioramento delle condizioni di vivibilità e sicurezza del territorio. Si tratta di promuovere azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Ancora, iniziative di controllo di vicinato, più illuminazione nei giardini pubblici, sui marciapiedi e lungo le piste ciclabili anche installando, con attenzione all’ambiente, lampioni a led. Sistemi di controllo video e allarmi per scuole e centri sportivi. E, con una particolare attenzione agli aspetti sociali e culturali, progetti di street art rivolti ai giovani, apertura di empori solidali, restauro di murales artistici, recupero di spazi per realizzare attività ricreative e culturali, misure a sostegno delle vittime di reati. Inoltre, uno stanziamento specifico viene dedicato agli interventi urgenti per la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale in coerenza con il modello di prevenzione integrata enunciato all’art. 1 e ss. del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48.

Sempre in un’ottica di prevenzione integrata verrà sostenuto il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini nella progettazione e animazione degli interventi finalizzati al presidio sociale e culturale degli spazi pubblici e il pieno coinvolgimento di operatori sociali che possano intervenire in strada per la promozione della salute nei contesti notturni, in un'ottica di mediazione sociale a complemento degli interventi della polizia locale. Una particolare attenzione verrà dedicata alla introduzione sperimentale, in accordo con le locali Prefetture U.T.G., della figura degli “Street Tutor” - disciplinata dall’art. 9 della L.R. 24/2003 e ss.mm. - in un’azione di mediazione sociale nelle aree e negli spazi pubblici adiacenti ai pubblici esercizi nello specifico contesto dell’attività di prevenzione dell’epidemia Covid 19.

Con riferimento alle Polizie Locali, l’obiettivo principale è quello di proseguire nella promozione, nel corso del corrente mandato, un modello di sviluppo che le renda sempre di più parte integrante della comunità, cogliendo il valore della loro capillare presenza in quasi tutti i comuni del territorio e del rilevante ruolo di prevenzione rispetto a molti problemi che caratterizzano oggi le nostre città tra i quali non va dimenticato il contributo ai controlli per la prevenzione della diffusione dell’epidemia da Covid-19. Per fare questo è necessario un rafforzamento ed un ammodernamento delle strutture di Polizia Locale, sia in termini quantitativi che qualitativi, che si potrà realizzare attraverso: interventi a sostegno del rafforzamento dei Corpi nonché al sostegno alla formazione degli operatori. Tali obiettivi potranno essere perseguiti, attraverso appositi accordi di programma o bandi, principalmente mediante: a) il sostegno progetti di sviluppo anche dal valore sperimentale/innovativo; b) un’attenzione particolare verso l’attuazione di progetti da parte delle Unioni di Comuni; c) sostegno alle attività formative della Scuola interregionale di Polizia Locale.

Sempre in un’ottica di valorizzazione delle Polizie Locali, attuabile attraverso accrescimento della professionalità e della qualità dell’operato del personale, si prevede il completamento delle azioni riferite all’edizione 2021 del corso concorso unico regionale per selezionare gli agenti di Polizia Locale e la contestuale valutazione, nel corso del 2022, congiuntamente agli Enti Locali, dell’attivazione di una terza edizione andando, in questo modo, ad un consolidamento e messa a sistema di tale procedura.

Per quanto attiene le politiche di prevenzione del crimine organizzato, l’obiettivo generale, con gli stanziamenti programmati per il 2022/23, è quello di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, in particolare fra i giovani, rafforzando i legami con Enti locali e Centri di ricerca che lavorano sistematicamente su tali temi.

Si intende inoltre sostenere il radicamento di strutture di aggregazione per la conoscenza dei fenomeni: Case della legalità, Osservatori locali sulla criminalità organizzata, Centri di documentazione e favorire l’uso di banche dati informatiche già presenti a livello locale (e/o regionale) per “incrociare” informazioni utili per il monitoraggio dei fenomeni sospetti, in raccordo con l’osservatorio regionale operante ai sensi dell’art. 5 L.R. 18/2016.

Una moderna politica di contrasto alla criminalità organizzata va inoltre condotta concentrando gli sforzi non sul solo fronte della repressione ma, prima ancora, sul contrasto di tipo patrimoniale. In questo ambito un ruolo centrale viene assunto dalle politiche sostenute dalla Regione di valorizzazione per finalità sociali o istituzionali dei beni immobili confiscati al crimine organizzato.

In sintesi, attraverso nuovi accordi di programma con enti pubblici sarà possibile promuovere:

Misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell'educazione, dell'istruzione (degli studenti) della formazione (di professionisti);

Interventi per la prevenzione dell'usura;

Azioni finalizzate al recupero dei beni immobili confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali o istituzionali;

Assistenza e aiuto alle vittime innocenti dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata;

Politiche a sostegno delle vittime dell'usura e del racket.

Nel campo delle politiche culturali, le risorse stanziate dal bilancio per il triennio 2022-2024 consentono la prosecuzione degli interventi mirati al perseguimento degli obiettivi di mandato. In coerenza con la strategia di specializzazione regionale 2021-2027, che conferma nelle industrie culturali e creative uno dei driver di innovazione e di sviluppo più rilevanti, proseguono in particolare le azioni mirate a creare in questo settore nuove imprese e nuova occupazione.

Il settore cinematografico e audiovisivo potrà beneficare nel 2022 di un aumento di risorse per il Fondo di sostegno alla produzione, destinato a valorizzare il territorio regionale come luogo di accoglienza delle produzioni nazionali e ambiente favorevole alla crescita delle imprese locali. Sono confermati anche per i prossimi anni gli interventi nel settore della promozione della cultura cinematografica, nell’impegno per i festival, nel sostegno alla Cineteca di Bologna, nella qualificazione del ruolo delle sale cinematografiche.

Risorse crescenti sono destinate anche allo sviluppo del settore musicale in cui si darà ulteriore impulso a progetti regionali di alfabetizzazione musicale, di produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, di formazione e circuitazione di nuovi autori, anche all’estero, di sviluppo di reti e circuiti di locali di musica dal vivo.

Col bilancio 2022-2024, a favore del teatro, della danza e del circo contemporaneo sono confermate risorse a sostegno dei più qualificati progetti di produzione, programmazione e promozione, secondo le linee di indirizzo che saranno approvate dall’Assemblea legislativa con la nuova programmazione per il triennio 2022-2024. Nel 2022 sarà inoltre sottoscritto un nuovo accordo triennale con il Ministero della Cultura per il consolidamento delle residenze artistiche, in attuazione di una recente Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata.

Sempre nel settore dello spettacolo dal vivo, ATER Fondazione proseguirà il proprio impegno nel rafforzamento della rete dei teatri gestiti e del circuito multidisciplinare; svilupperà inoltre la funzione di sostegno alla circuitazione nazionale e internazionale delle migliori produzioni emiliano-romagnole. Gli altri enti partecipati ERT - Teatro Nazionale, Fondazione Toscanini e Fondazione della Danza avranno l’opportunità di proseguire negli impegni produttivi, con l’obiettivo di una maggiore circolazione nazionale e internazionale delle produzioni.

Nel settore della promozione culturale, dopo l’esperienza positiva dei festival “Fuori” e “Scorre” del 2021, la Regione sarà impegnata anche nel 2022 nella realizzazione e nella promozione del cartellone estivo degli spettacoli e degli eventi che si svolgeranno nella montagna e nelle aree di interesse naturalistico. Restano confermate le risorse a sostegno delle iniziative e dei progetti di promozione culturale promossi da associazioni, comuni e unioni di comuni, in forma semplice o associata.

Per ciò che riguarda la memoria del Novecento in Emilia-Romagna, la Regione proseguirà il proprio impegno da un lato a sostegno dei progetti di valorizzazione promossi da comuni, unioni di comuni, associazioni e istituzioni, con particolare attenzione ai luoghi della memoria, dall’altro lato a sostegno dei programmi di attività degli Istituti storici del territorio regionale, favorendone il coordinamento.

Nel campo del patrimonio culturale, le risorse stanziate dal bilancio 2022-2024 consentiranno di proseguire con azioni di valorizzazione non solo rivolte agli istituti culturali (musei, archivi e biblioteche civici, statali, diocesani, industriali, universitari) ma anche al patrimonio culturale diffuso, con rinnovato impulso verso i beni naturalistici e il paesaggio.  Si sosterranno progetti e interventi che prevedano l’utilizzo di tecnologie innovative per promuovere l’accesso a nuovi segmenti di pubblico ed in particolare per lo sviluppo di soluzioni che favoriscano l’accessibilità e il godimento del patrimonio culturale.

Nel corso del 2022 l’approvazione della legge regionale per la valorizzazione delle Case e degli studi degli illustri dell’Emilia-Romagna consentirà di sperimentare un percorso di accreditamento ad essi dedicato con un sostegno ai programmi di attività volti ad incrementare la fruizione pubblica di questi contesti di grande rilievo per la nostra regione.

Sulla base della legge regionale a sostegno dell’editoria del libro approvata nel mese di ottobre 2021 la Regione avvierà la propria opera di promozione, rafforzamento e innovazione a favore dello sviluppo del settore, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.

Si promuoverà l’aggiornamento e l’implementazione della catalogazione, rafforzando l’attività di digitalizzazione del patrimonio afferente a musei, biblioteche e archivi storici.

La Regione continuerà ad assicurare la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle infrastrutture informatiche a supporto della catalogazione, della gestione dei servizi e della pubblicazione dei dati, anche in una logica di fruizione integrata delle risorse e dei servizi di biblioteche, archivi storici e musei, in modo da favorire la consultazione dell’intero patrimonio regionale

Le risorse previste nel bilancio per il sistema bibliotecario assicureranno una programmazione che intende mettere in grado le biblioteche di interpretare al meglio la contemporaneità, di reinterpretare il proprio ruolo nelle comunità e di avviare i necessari adeguamenti organizzativi e operativi imposti dagli ecosistemi digitali. L’organizzazione bibliotecaria dovrà spostare il baricentro delle reti territoriali dai tradizionali servizi SBN ai servizi alle comunità e trasformare il proprio assetto da insiemi di Poli a insiemi di comunità organizzate in rete. L’obiettivo sarà avviare un servizio bibliotecario regionale configurato come sistema territoriale ‘multi-scala’ in cui l’allocazione dei servizi sui livelli territoriali è effettuata sulla base dei principi di convenienza e di adeguatezza.

Ogni risorsa disponibile sarà usata per la crescita negli usi delle biblioteche digitali, con azioni prioritarie dedicate alle biblioteche scolastiche, in un’ottica di sviluppo di quanto già realizzato.

Per il miglioramento dei servizi archivistici si farà riferimento a due assi strategici quali nuove tecnologie e digitalizzazione da un lato e studio e progettazione di pratiche cooperative su base territoriale o tipologica, dall’altro. In generale verrà incentivata con risorse e strumenti disponibili la generazione di nuova conoscenza digitale, di servizi e di prodotti innovativi grazie anche alla produzione e rielaborazione dei dati aperti (open data e linked open data) del patrimonio informativo sui beni culturali di interesse regionale.

L’organizzazione museale regionale dovrà trasformarsi nell’arco del triennio in un sistema museale regionale costituito da comunità organizzate in reti o sistemi, con dimensioni e contenuti della cooperazione che siano espressione delle dinamiche territoriali. Tali processi dovranno accompagnare e sostenere l’implementazione dei nuovi livelli minimi uniformi di qualità dei servizi. Le risorse saranno destinate a sviluppare la piattaforma di accreditamento garantendo il sostegno ai musei per l’adeguamento ai livelli uniformi di qualità del Sistema Museale Nazionale, oltre che a potenziare le attività di comunicazione anche attraverso i social media.

Relativamente alle politiche di educazione alla pace ed alla cittadinanza globale, il 2021 si è concluso con la presentazione in Assemblea Legislativa del nuovo programma triennale della L.R. 12/2002 “Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”. Si punta a favorire innanzitutto il coordinamento degli interventi promossi da diversi soggetti (pubblici e privati), il raccordo con gli interventi di cooperazione internazionale già promossi dalla Regione, lo sviluppo del tema dell’educazione alla cittadinanza globale, nonché alla valorizzazione del ruolo delle Scuole di Pace regionali. In tale senso, e in continuità con gli anni precedenti dato il proprio ruolo di socio fondatore, le risorse del bilancio regionale consentiranno anche di supportare la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole nella realizzazione del suo programma annuale di attività, come previsto dalla L.R. 35/2001.

Per quanto riguarda le politiche per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale, l’elemento emergente e prioritario continua ad essere l’emergenza COVID, per affrontare la quale proseguono le azioni affinché il sistema del TPL contribuisca ad agevolare l’accesso ai servizi, individuando anche nelle proposte del bilancio di previsione 2022-2024 azioni e risorse a supporto del sistema dei trasporti, sia per quanto riguarda la fruizione che le condizioni di erogazione di tali servizi.

Fra le azioni più rilevanti attivate figura il finanziamento dell’iniziativa GRANDE (TPL gratuito per under 14), cui si è affiancata nel corso del 2021 l’iniziativa SALTA SU tesa ad allargare la platea dei beneficiari sino alla fascia under 19, per coprire la cui stima previsionale relativa ai beneficiari con reddito ISEE inferiore a 35.000, si prevede lo stanziamento di risorse pari a 26 milioni di euro.

Per ciò che riguarda i progetti di finanziamento infrastrutturale relativi alla manutenzione straordinaria e l’ammodernamento della rete ferroviaria, si confermano le azioni già avviate con il progetto complessivo di elettrificazione delle linee ferroviarie regionali prevendendo  inoltre risorse aggiuntive per la manutenzione straordinaria e il rinnovo di impianti di proprietà regionale e di adeguamenti tecnologici del materiale rotabile regionale per un totale nel triennio pari a 70,350 milioni di euro. È stato inoltre inserito un ulteriore voce finanziaria sull’esercizio 2023 pari a 20 milioni di euro per il rinnovo del materiale rotabile, per la precisione si tratta del cofinanziamento necessario all’acquisto di 10 convogli ferroviari a 4 casse del valore complessivo di 65 milioni di euro.

Con riferimento all’ambito della viabilità, logistica e sicurezza si evidenziano i seguenti interventi:

vengono confermate le risorse per le attività di navigazione interna, con un incremento figurativo pari al passaggio di quote di oneri di personale attualmente sostenuti dalla Regione. Si conferma il finanziamento della seconda annualità della misura di incentivi per il trasporto delle merci su ferrovia, con lo stanziamento annuale di 1 milione di euro.

prosegue lo stanziamento di risorse per la manutenzione della rete viaria di interesse regionale, per 4,5 milioni di euro nel 2022; a ciò si associa il potenziamento delle risorse destinate a studi, analisi funzionali alla progettazione degli interventi.

si riconferma il finanziamento per la realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana per un complessivo di 100 milioni di euro nel triennio, per quanto attiene le spese di investimento;

si consolida lo stanziamento complessivo destinato alle attività dell’Osservatorio Sicurezza Stradale, per quanto riguarda le attività necessarie a potenziare la diffusione della consapevolezza sul versante della sicurezza stradale, unitamente a risorse aggiuntive pari a 100.000 euro per il potenziamento dei servizi di sicurezza stradale.

L’emergenza sanitaria derivante COVID-19, che ha prodotto effetti negativi un po’ su tutti i comparti produttivi, a causa delle limitazioni dei flussi a livello nazionale e globale, ha inciso negativamente soprattutto sulla filiera del turismo, segnando profondamente il sistema turistico del Paese e quindi anche della nostra Regione.

Oltre a portare a conclusione le azioni avviate a fine 2021 di sostegno e ristoro alle imprese turistiche e commerciali in difficoltà, occorre concentrare, già dal 2022, le risorse e le azioni della prossima programmazione triennale su strategie e politiche che puntino al rilancio del settore turistico e commerciale per il futuro, cogliendo e amplificando i segnali di ripresa all’uscita dalla crisi pandemica e mettendo in sinergia le grandi opportunità derivanti dalle  risorse del PNRR e delle risorse della prossima programmazione POR-FESR.

In relazione al turismo, nel triennio 2022-2024 si rende pertanto necessario attivare misure volte a promuovere ed incentivare la ripartenza degli investimenti  delle attività turistiche ed azioni di promozione per il rilancio del settore, ma anche mettere in campo, in  un orizzonte di più largo respiro, strategie di rilancio per riposizionare il turismo regionale nei nuovi scenari, valorizzando gli asset strategici, quali il turismo balneare e i prodotti tematici trasversali (Appennino e parchi naturali, Terme e benessere, Città d’Arte, congressi, convegni ed eventi, Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley).

Con le risorse stanziate al bilancio 2022-2024 si prevede pertanto, di agire lungo due direttrici principali:

Rafforzamento delle azioni di promo-commercializzazione turistica attraverso APT servizi e le Destinazioni turistiche, con campagne mirate ai flussi di turismo nazionale, ma anche con unazione mirata e strategica sui mercati internazionali (europei in particolare) per ricollocarci con tempestività nei nuovi scenari turistici internazionali. Al riguardo si ravvisa che si avvierà la programmazione in base all’applicazione delle nuove linee guida strategiche triennali recentemente approvate dalla Giunta. Sarà inoltre data continuità, con le opportune innovazioni e semplificazioni, al bando contributi per le azioni co-marketing dei privati ed al finanziamento del sistema turistico regionale di cui alla LR 4/2016.

Qualificare ed innovare l’offerta turistica per un turismo sempre più sostenibile e di qualità, con azioni di sostegno agli investimenti dei privati per la qualificazione e linnovazione delle strutture turistiche, ricettive e balneari.

A tal fine nel 2022 verrà attivato un fondo speciale, costituito nel 2021 e rafforzato con il bilancio 2022-2014, in attuazione della L.R. 40/02 recentemente modificata, per consentire una ampia gamma di interventi regionali di agevolazione a favore delle attività ricettive, finalizzati alla riduzione dei costi dei finanziamenti bancari, sia per esigenze di liquidità, sia per investimenti. Grazie a questo nuovo strumento, si potranno attivare interventi sotto forma di concessione di contributi in conto interesse e in conto garanzia.

Si ravvisa altresì che per l’innovazione del settore rivestirà particolare importanza l’attivazione e lo sviluppo in collaborazione con le Associazioni di categorie, gli Enti di ricerca e le Università, specifici cluster per l’innovazione nel settore del turismo e della economia urbana.

Proseguiranno inoltre le azioni di sostegno in materia di turismo in attuazione alle altre norme regionali del settore:

avvio e gestione dei bandi per i contributi alle proloco (L.R. 5/2016) ed alle rievocazioni storiche (L.R. 3/2017);

sostegno al sistema delle garanzie per il turismo e il commercio di cui alla LR 40/02;

programmazione e gestione dei contributi per la riqualificazione del sistema sciistico in attuazione della LR 17/2002, destinando le risorse sia al sostegno delle spese di gestione che agli investimenti realizzati dai soggetti gestori pubblici e privati;

programmazione gestione dei contributi per la riqualificazione e la sicurezza dei porti regionali (LR 19/1976);

Per quanto concerne il settore del commercio si ravvisa che l’emergenza sanitaria da COVID-19 si è inserita ed ha aggravato pesantemente un contesto già molto provato, per quanto concerne  in particolare i piccoli esercizi commerciali, dagli effetti negativi della crisi economica, legata da un lato al perdurare del calo dei consumi interni a livello nazionale e, dall’altro, alle modificazioni degli stili di acquisto e all’avvento dei grandi operatori del mercato on-line che operano a livello globale.

Pertanto, si ravvisa la necessità di operare per un rilancio del settore, da un lato, con l’adozione di misure volte a supportare gli esercizi commerciali, le attività di commercio su aree pubbliche e gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nella fase di riavvio e, dall’altro, attraverso l’innovazione delle politiche regionali per la qualificazione e lo sviluppo del settore.

Pertanto nel 2022 si intende avviare una riforma si intende innovare complessivamente le politiche regionali di sostegno e sviluppo del settore, avviando la riforma della principale legge regionale di settore, la LR 41/1997, innovando sia gli strumenti di incentivazione alla qualificazione e innovazione degli esercizi commerciali, ma anche potenziare ed innovare le azioni di promozione delle aree commerciali, agendo anche sulla governance attraverso nuovi strumenti quali l’attivazione di cluster del commercio che mettano in rete azioni ed attori, pubblici e privati, per promuovere e favorire l’innovazione e la competitività del sistema.

Si darà parallelamente continuità in attuazione della LR 41/1991 alle azioni di incentivazione dei progetti degli Enti locali per la promozione e valorizzazione dei centri storici e dei centri commerciali naturali e delle aree mercatali ed al bando per l’insediamento e sviluppo degli esercizi polifunzionali nell’ambito delle aree soggette a fenomeni di rarefazione commerciale (zone montane, rurali e nuclei abitati con popolazione inferiore ai 3000 abitanti).

Si darà altresì continuità alle attività degli osservatori regionali del turismo e del commercio.

Proseguiranno infine, attraverso la programmazione biennale, le azioni per la promozione del consumerismo in base alla LR 4/2017.

Per l’Agenda Digitale l’obiettivo è la creazione di un sistema digitale diffuso a supporto della crescita di infrastrutture materiali, come la fibra ottica, e infrastrutture immateriali, come le competenze necessarie ad utilizzare le tecnologie.

L’Agenda Digitale nel bilancio triennale 2022-2024 trova la conferma degli stanziamenti già in corso e quindi disponibilità per il consolidamento delle infrastrutture la cui realizzazione e gestione è in capo a Lepida ScpA, nello specifico per il 2022 sono previsti importanti interventi sulle scuole della regione, con fondi nazionali, per il collegamento in fibra ottica dei plessi degli istituti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado oltre che degli ITS e IeFP. Sono finanziati interventi indirizzati all’ampliamento della rete EmiliaRomagnaWiFi, con particolare riferimento alla Costa romagnola e ai luoghi dello Sport a cui si aggiungeranno risorse nazionali frutto di un accordo con il MiSE. Sarà sviluppato e messo a disposizione l’Osservatorio della connettività per dare informazioni dettagliate su stato dell’arte e programmi di intervento in ambito di collegamento in banda ultra-larga del territorio.

Nel corso del 2022 andranno a maturare le sperimentazioni in ambito di sensoristica Internet of Things legate al progetto SensorNet e Rete IOT per la Pubblica Amministrazione che oggi coinvolge alcuni territori e implementa sensori che misurano dati legati a traffico, parametri ambientali, welfare, meteo e altro. Nel corso del prossimo anno proseguiranno anche gli interventi indirizzati al contrasto del gap di genere in ambito digitale con iniziative di sensibilizzazione nell’ambito del programma “Women in Tech” Emilia-Romagna. Nello spirito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna – Data Valley Bene Comune saranno sviluppati nel corso dell’anno dei Test Before Invest in cooperazione con altri Assessorati ed Enti del territorio, iniziando dall’ambito dei servizi museali, turismo e sentieristica.

Nel corso del 2022 saranno avviate le verifiche utili ad attivare interventi per la connettività in fibra ottica delle sedi della Sanità, su fondi PNRR. Sempre per il 2022 sono individuate risorse per le piattaforme regionali di identità digitale e i pagamenti digitali in relazione ai sistemi nazionali SPID e PAGOPA, e nello specifico per garantire la gratuità del servizio di identità digitale LEPIDA ID SPID. Sono previste inoltre risorse per supportare gli EE.LL. nella predisposizione di strategie territoriali, Agende Digitali Locali, e progettazioni operative coerenti con gli obiettivi di Data Valley Bene Comune. Proseguiranno le attività legate alle Comunità Tematiche dell’Agenda Digitale che ad oggi coinvolgono quasi 1000 operatori delle Pubbliche Amministrazioni regionali.

In attuazione di quanto previsto nelle Linee di Indirizzo per la Trasformazione Digitale, nel 2022 si opererà per proseguire lungo il percorso di innovazione digitale, dei dati e della tecnologia dell’Ente stabilizzando alcune delle modalità sperimentate nel periodo emergenziale Covid ed in particolare proseguendo le iniziative di interoperabilità con Enti nazionali (controllo green pass, ANPR, Casellario Giudiziale, ISEE), adeguando le applicazioni gestite per assicurare l’utilizzo di SPID, implementando un sistema di monitoraggio on line della attività di lavoro (Digital Workplace) e forme di supporto nella gestione dei rapporti con l’utenza (ERRI) e nuove funzionalità nell’App dAPPERtutto utilizzabile per la prenotazione degli spazi per favorire la rotazione del personale in presenza, migliorando l’approccio e gli strumenti per la gestione documentale (Digital Working). Saranno inoltre potenziati gli strumenti di videoconferenza per consentire lo svolgimento di riunioni miste presenza/on line e integrata per circa 1.000 unità la disponibilità di dotazioni mobili ai collaboratori che sottoscriveranno gli accordi per lo svolgimento dell’attività in modalità smartworking ordinario secondo quanto previsto nella disciplina del PIAO.

Vengono rafforzate le misure di tutela del patrimonio informativo dell’ente, anche attraverso creazione di un CERT regionale che possa svolgere, in prospettiva, anche un ruolo di supporto nei confronti degli EE.LL. del territorio.

In applicazione delle metodologie di service design sperimentate nel corso del 2021, si darà corso alla realizzazione della piattaforma unica per la gestione dei bandi di finanziamento erogati dall’Ente con l’obiettivo di semplificare la gestione del processo standardizzando le modalità di pubblicizzazione e superando la frammentarietà delle applicazioni attualmente in uso. Proseguiranno inoltre le iniziative di data analytics e le sperimentazioni che prevedano l’utilizzo di tecnologie avanzate basate sull’ Intelligenza Artificiale e big data che, partendo dal catalogo regionale dei dataset pubblicato nel 2021, consentano la realizzazione di use case a carattere previsionale.

In continuità con le attività già in corso, le azioni sui sistemi informativi geografici regionali si focalizzeranno nel 2022 sull’avvio della costruzione di un dato altimetrico di dettaglio a livello regionale e l’aggiornamento delle ortofoto invernali. Sarà inoltre realizzata, in sinergia anche con l’Università di Bologna, la nuova rete geodetica regionale materializzata, e sviluppato il sistema di monitoraggio del territorio da interferometria satellitare. A supporto delle attività di integrazione tra banche dati verrà completato il rilevamento delle vie e della numerazione civica georeferenziata nonché revisionato ed aggiornata la base dati dei sentieri.

Sarà data continuità alle iniziative di consolidamento e rafforzamento delle attività statistiche pubbliche a sostegno delle politiche regionali e locali. Particolare attenzione sarà dedicata alla identificazione di nuovi algoritmi per le previsioni demografiche e alla messa a disposizione di dati statistici sia di base che attraverso lo sviluppo di indicatori. Sarà potenziato l’utilizzo di dati provenienti dal Sistema Statistico Nazionale. Sarà curata la diffusione dei risultati del Censimento generale dell’Agricoltura del 2021 a supporto delle decisioni e delle politiche del settore.

Prosegue inoltre l'azione a supporto dei processi di trasformazione digitale, con particolare riferimento a iniziative strategiche di revisione delle modalità di lavoro dell'Amministrazione e di sviluppo di un nuovo approccio ai processi chiave dell'Ente che saranno ripensati alla luce delle più innovative tecnologie, della crescente diffusione dello Smart Working e del lavoro in mobilità. Nell'ambito del Centro di Competenza per la trasformazione digitale, coordinato dalla DGREII, i cambiamenti in atto saranno raccordati con il più ampio processo di miglioramento continuo dell'organizzazione e di sviluppo delle competenze necessarie.  

Infine, per quanto riguarda il Polo archivistico e gestione documentale (di seguito ParER) nel 2022-2024 consoliderà l’esperienza della conservazione dei documenti amministrativi e sanitari ampliando il numero degli Enti e Aziende Sanitarie versanti e potenziando l’infrastruttura di conservazione. Si stima che a fine 2022 si raggiungeranno 2,3 miliardi di documenti in conservazione versati da circa 1500 Enti ed Aziende sanitarie.

In tema di riordino territoriale e istituzionale, con riferimento ai contributi alle Unioni per incentivare le gestioni associate delle funzioni comunali, si conferma lo stanziamento del 2021 a sostegno del Programma di riordino triennale 2021-2023, per supportare le Unioni nel consolidare l gestione a livello amministrativo delle funzioni conferite ed incentivare le funzioni strategiche per la gestione e la realizzazione delle progettazioni legate al PNRR e ai fondi europei. Uno sforzo finanziario notevole, quindi, a supporto di enti investiti dalla l.r.13/2015 di importanti funzioni a tutela e sviluppo dei territori, ai quali la Regione attribuisce un ruolo strategico di crescita del sistema degli enti locali. Il 2022 in particolare sarà il secondo anno del Programma di riordino territoriale triennale (PRT 2021-2023), e delle altre iniziative, di durata biennale, a favore di comuni e unioni più fragili quali il bando per il finanziamento di Temporary Manager a supporto della riorganizzazione e del miglioramento delle gestioni e il bando facilitatori a supporto della governance tra le Unioni in fase di ristrutturazione. Si prevede una revisione delle risorse nel 2023, durante l’ultima annualità del Programma.

Per le fusioni di Comuni, si confermano le previsioni del 2021. Dal 2024 l’importo scenderà per il venir meno dei contributi previsti ad un comune fuso.

Per il 2022 si confermano le risorse a bilancio quale contributo annuale alle associazioni regionali delle autonomie locali (Anci, Upi, Uncem) in funzione di nuove progettualità di sistema.

Confermato nel bilancio 2022 e successivi lo stanziamento previsto ai sensi della L.R. n. 11/2019 per la concessione di contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno richiesto ed ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

Con riferimento all’esercizio delle funzioni e attività previste dalla L.R. n. 13/2015 in capo alla Città Metropolitana, alle Province, alle Destinazioni Turistiche, all’AIPO, all’ARPAE, all’Agenzia Lavoro e agli enti-parco, non viene meno per il 2022 l’impegno finanziario della Regione, anche in correlazione a un monitoraggio dell’attuazione della legge 13 per verificarne il livello di coerenza con gli obiettivi istituzionali della Regione e degli Enti stessi, e alla luce del consolidamento istituzionale avvenuto dal 2015 a oggi nonché delle prospettive di riforma che si aprono.

In attuazione della legge regionale 15/2018 sulla partecipazione, nel corso del 2022 le risorse messe a bilancio consentiranno di finanziare il Bando annuale in attuazione della legge con risorse confermate. Si implementeranno ulteriori semplificazioni amministrative e azioni di supporto per agevolare enti e associazioni beneficiari. In attuazione della medesima legge, la Giunta si impegna in azioni di sviluppo delle competenze del personale impiegato in attività di partecipazione su temi chiave e con percorsi formativi dedicati declinati in un programma annuale. Si svilupperà inoltre una nuova piattaforma per la partecipazione digitale, ora in sperimentazione grazie a una collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica, quale strumento che consenta alla Regione Emilia-Romagna di realizzare processi partecipativi e di consultazione con gli stakeholder sulle politiche regionali.

In tema di giustizia, per tutto il 2022 proseguiranno le attività del progetto “ER4Justice – Next Generation” che ha visto - grazie alla collaborazione di Fondazione CRUI, degli Atenei regionali e degli Uffici giudiziari del distretto - l’attivazione di un programma di borse di ricerca applicata dedicate all’innovazione digitale ed organizzativa del sistema Giustizia, nonché di un laboratorio di ricerca per l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale in campo giudiziario. Proseguiranno, poi, le attività legate al progetto PON Governance - Capacità Istituzionale 2014/2020 “DigIT-ER” sulla rete regionale di Uffici di Prossimità, nonché il lavoro di sviluppo di una proposta di servizi a listino afferenti alla piattaforma regionale di giustizia digitale (gestione TSO/ASO; procedure istituti protezione giuridica; opposizioni alle sanzioni amministrative, ecc.) dedicati alle amministrazioni territoriali, con particolare focus sulle Unioni di Comuni. Tale attività viene realizzata in collaborazione con Lepida ScpA ed utilizzando lo strumento del Contratto di Servizio.

La voce più consistente degli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2022-2024 dall’Assessorato agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca – Direzione generale agricoltura, caccia e pesca, è rappresentata dal cofinanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020 che è stato prorogato fino al 31.12.2022, e dall’accantonamento della quota regionale per la nuova programmazione.

Tali risorse sono destinate prioritariamente:

al rafforzamento delle capacità competitive e di sostenibilità economica dell'impresa agricola e delle imprese agroalimentari, alla promozione della diversificazione dell'attività agricola ed al rafforzamento delle filiere, al sostegno ed all'incremento del ricambio generazionale nel settore agricolo;

allo sviluppo di una agricoltura sostenibile, in grado di ridurre gli impatti negativi sull’ambiente naturale delle attività agricole, contrastare i cambiamenti climatici e di preservare la biodiversità agricola e nella rete natura 2000;

alla qualificazione delle aree montane per contrastarne l'abbandono, a promuovere interventi per l'accessibilità alla banda larga e l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali; a promuovere lo sviluppo locale partecipativo con una programmazione specifica attraverso l’operato dei GAL;

al trasferimento della conoscenza e al trasferimento tecnologico partendo dalle necessità d'innovazione delle imprese per applicare le migliori pratiche e tecnologie.

Al fine di sostenere il mantenimento della produzione bieticola e garantire le necessarie rotazioni degli ordinamenti colturali, è stata prevista l’attivazione per gli anni 2022, 2023 e 2024 di un regime di aiuto in de minimis per le imprese agricole che coltivano barbabietola da zucchero, anche in considerazione della particolare efficacia della coltura nello stoccaggio del carbonio e come migliorativa della fertilità dei terreni.

Per le attività di miglioramento genetico del bestiame è stato autorizzato, per l’anno 2022, un finanziamento integrativo che si aggiunge alle risorse statali trasferite per la realizzazione dei programmi annuali per la raccolta dati in allevamento tesi alla realizzazione dei programmi genetici, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2001 (Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle Regioni ai sensi dell' art. 4, comma 1, del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143).

Un’ulteriore azione a sostegno delle aziende agricole è costituita dal finanziamento dei Consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese, tramite gli organismi di garanzia, per la concessione di contributi a favore delle imprese agricole con priorità per quelle colpite dalla cimice asiatica e da altre fitopatie in un’ottica pluriennale.

Nell’ambito della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) un altro obiettivo importante è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi e dalla realizzazione di un sistema informativo integrato che renda più efficiente l’intero processo di gestione e pagamento dei contributi. In quest’ottica l’investimento nel potenziamento dei sistemi informativi agricoli costituisce un fattore determinante di successo e un obiettivo qualificante delle politiche regionali in materia di agricoltura, da perseguire in stretto raccordo con l’Organismo pagatore AGREA.

Altro obiettivo fondamentale nell’ambito delle politiche condotte dall’Assessorato è costituito dalla promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna che, oltre a costituire un patrimonio culturale da preservare, rappresentano un elemento di competitività e attrattività territoriale da giocare in sinergia con altri settori (turismo, attività produttive) a vantaggio dell’intera economia regionale. A tal proposito occorre ricordare che l’Emilia–Romagna è la regione più rappresentativa a livello nazionale ed europeo per le produzioni agroalimentari di qualità, sia come numero di denominazioni che come valore, visto che il 46% del valore dei primi dieci prodotti certificati DOP e IGP italiani è determinato da produzioni emiliano – romagnole.

Per questa ragione è fondamentale proseguire nell’impegno finalizzato alla diffusione della cultura enogastronomica regionale e della conoscenza, in Italia e all'estero, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, ottenuti con tecniche rispettose della salute dell'uomo e dell'ambiente. Si evidenzia inoltre che tra gli obiettivi di valorizzazione, un obiettivo specifico riguarda il patrimonio tartufigeno regionale. È stata inoltre prevista una contribuzione alle imprese per la realizzazione di progetti per la promozione economica dei prodotti agricoli e alimentari.

Altro importante obiettivo che si vuole perseguire è l’innovazione nel settore agricolo attraverso la predisposizione di una nuova legge che sostenga la ricerca.

Sono state inoltre previste attività di promozione e sviluppo degli agriturismi e della multifunzionalità delle aziende agricole.

Il settore Fitosanitario rappresenta un altro ambito di intervento regionale di importanza fondamentale, senza il quale sarebbero messi a rischio l’import e soprattutto l’export di molte produzioni regionali. Le attività di controllo e contenimento delle nuove malattie e il supporto tecnico necessario per soddisfare i protocolli di importazione ed esportazione al di fuori dell’Unione Europea vengono svolti in applicazione delle normative comunitarie e nazionali.

L'attività della Regione Emilia – Romagna in materia faunistico – venatoria è da sempre orientata al conseguimento dell'obiettivo generale di ripristinare il necessario equilibrio tra fauna selvatica ed attività agricola e forestale attraverso una efficace gestione venatoria e lo svolgimento delle attività di prelievo in controllo e di prevenzione. Rispetto a questo settore c’è da sottolineare che a partire dal 2016 la Regione ha assunto, per effetto del riordino istituzionale, la gestione diretta di una serie di attività. Tra le principali azioni, si evidenziano, contributi per interventi di prevenzione ed indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo, contributi in conto capitale per investimenti in prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica e l’acquisizione di servizi di raccolta, trasporto, cura, riabilitazione e liberazione della fauna selvatica in difficoltà, di cui alla legge regionale 8/1994;

Per quanto riguarda il settore della pesca sono stati predisposti gli stanziamenti dei capitoli relativi alle quote di competenza della UE (50%), Stato (35%) e cofinanziamento regionale (15%) per l’attuazione delle attività riguardanti il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Le principali linee di azione sono rivolte a:

-          promuovere e favorire un’acquacoltura e una pesca sostenibili sotto il profilo ambientale, efficienti in termini di risorse, innovative, competitive e basate sulle conoscenze.

-          promuovere l’attuazione della Politica Comune della Pesca.

-          aumentare l’occupazione e la coesione territoriale.

-          favorire la commercializzazione e la trasformazione.

-          favorire l’attuazione della Politica Marittima Integrata (PMI).

Per il settore della pesca si sottolineano inoltre le attività in cui la Regione è subentrata a seguito del riordino istituzionale quali per esempio la gestione degli incubatoi e delle acque interne.

A seguito dell’approvazione della Lr. n. 14/2021 “Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale. modifiche alle leggi regionali n. 2 del 1998, n. 40 del 2002, n. 2 del 2019, n. 9 del 2021 e n. 11 del 2021” sono state stanziate le risorse per gli anni 2022 e 2023 per i seguenti interventi:

-          assicurare la sicurezza del potenziale produttivo nelle aziende agricole;

-          sostenere il sistema organizzativo frutticolo regionale;

-          contributi per il sostegno delle imprese agromeccaniche,

-          contributi per il sostegno alla coltivazione del riso,

-          misure di sostegno a favore della produzione della “Pera dell’Emilia-Romagna” IGP;

-          interventi di promozione dei mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli, finalizzati al miglioramento delle condizioni socioeconomiche degli imprenditori agricoli e alla valorizzazione delle produzioni agricole locali.

Per le politiche inerenti alla difesa del suolo, della costa e di prevenzione e messa sicurezza del territorio, alla prevenzione e tutela ambientale e alla protezione civile, la manovra di Bilancio 2020-2024 complessivamente mette a disposizione come risorse regionali sulla prima annualità circa 61,7 milioni di euro.

All’interno di quest’importo significative sono le risorse a destinare ad interventi di difesa del suolo e della costa intesi come attività volte alla prevenzione e alla sicurezza del territorio, che ammontano a 11,9 milioni di euro e per 16,87 milioni di euro per azioni di sostegno al sistema della protezione civile, diretto e indiretto.

All’interno delle attività prioritarie per la prevenzione e alla sicurezza del territorio sono state previste risorse finalizzate alla prevenzione, e alla mitigazione del rischio idraulico, idrogeologico e costiero. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria della rete idrografica superficiale, di consolidamento e sistemazione dei versanti e della costa, azioni per fronteggiare situazioni di grave pericolo e per realizzare interventi di somma urgenza. Prosegue inoltre il finanziamento teso a garantire la manutenzione ordinaria della rete idrografica, dei versanti e della costa, nell’ottica di proseguire nella strategia di prevenzione dai rischi naturali. Risultano altresì finanziati all’interno di quest’importo il servizio di piena, indagini geognostiche e rilievi finalizzati alla predisposizione di progetti esecutivi, l’aggiornamento della carta geologica, pedologica e dei rischi.  

Nel corso del 2022 si attiverà un rilevante investimento di ripascimento dei tratti danneggiati della Costa (cosiddetto “Progettone Costa”): è in corso la progettazione per lavori che saranno finanziati con risorse regionali pari a 22,860 milioni di euro.

Oltre alle risorse di diretta derivazione regionale, risultano ulteriori fondi, pari a 17.2 milioni di euro nelle disponibilità del Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, il Presidente della Giunta Regionale, per la realizzazione di interventi volti al ripristino della funzionalità della rete idrografica, naturale e di bonifica. Sono altresì di prossima assegnazione da parte del MITE ulteriori risorse per circa 20.9 milioni di euro per interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico.

Si conferma il sostegno al sistema della Protezione Civile Regionale, proseguendo l’azione per rendere diffuse ed omogenee le condizioni di operatività ed intervento efficace ed efficiente, attraverso il potenziamento del coordinamento e del presidio territoriale sia con le istituzioni che con il mondo del volontariato e dell’associazionismo risultano elementi strategici e fondamentali per affrontare eventuali condizioni di emergenze sul territorio, unitamente a investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature a disposizione per gli interventi.

L’impegno sul versante delle Politiche ambientali si concentra in maniera significativa con la messa a regime unitamente all’implementazione del quadro delle azioni previste nell’ambito della iniziativa “4.5 milioni di alberi in Emilia-Romagna, un albero per ogni abitante” avviata nel corso del 2020: a tal fine vengono stanziate risorse per un importo pari a circa 2,250 milioni di euro nel 2022 e 3,250 nel 2023, oltre ad azioni di monitoraggio della iniziativa.

In particolare, saranno sostenuti investimenti di rimboschimento da parte dei comuni in aree di pianura, e proseguirà la distribuzione da parte dei vivai accreditati delle piantine ai cittadini che ne faranno richiesta.

Viene confermata la copertura finanziaria alla iniziativa “Bike to Work” per un importo pari a 3,7 milioni di euro, da stanziare sul 2022, in quanto a seguito del bando uscito nel corso del 2021, per la sola parte inerente le iniziative rivolte ai comuni con popolazione inferiori ai 50.000 abitanti, la programmazione temporale delle spese presentate dai comuni copre perlopiù l’annualità 2022 e quindi occorre prevedere il necessario stanziamento.

Proseguirà l’azione per sostenere le attività di bonifiche siti inquinati stanziando risorse destinate a supportare la progettualità necessaria per quantificare gli oneri di bonifica per quegli enti locali che si trovano a dover affrontare situazioni di elevata criticità sul proprio territorio.   Inoltre, nel corso del 2022 saranno attivati specifici fondi ministeriali pari a euro 5.047.168,25 destinati alla realizzazione di interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti orfani ricadenti nel territorio regionale.

Nell'ambito delle politiche destinate alle azioni di prevenzione della produzione di rifiuti si riconfermano le risorse pari a 5 milioni di euro che contribuiscono a definire il “Fondo Economia Circolare” finalizzati all’assegnazione di premialità ai comuni che risultano maggiormente virtuosi dal punto di vista degli obiettivi fissati sia dalla legge che dal piano regionale rifiuti. L’obiettivo nel medio termine del periodo è quello di andare ad aggiornare le strategie afferenti al tema dell’economia circolare, in funzione anche dei risultati ottenuti e di fabbisogni di intervento emergenti.

Per quanto attiene gli enti strumentali si confermano gli importanti e fondamentali contributi per la gestione di Arpae, mettendo a disposizione 17,4 milioni di euro, si evidenzia che tale voce pur figurando come incrementale per Arpae lo è solo in maniera figurativa in quanto oneri di personale per circa 3,4 milioni di euro sono tuttora sostenuti dalla amministrazione regionale, e saranno definitivamente gestiti dalla Agenzia. Per cui tratta di uno spostamento della spesa sostenuta ora dalla Regione ad Arpae.

Per quanto riguarda le politiche per la montagna, la proposta contiene un pacchetto organico di risorse regionali relative alla prosecuzione di importanti azioni a supporto delle politiche a favore delle aree montane, che complessivamente risultano essere pari a 7,99 milioni di euro.

Nello specifico viene confermato lo stanziamento di 5 milioni di euro per ciascun anno per il Fondo Regionale della Montagna (dunque 15 milioni di euro nel triennio 2022-2024) destinato al finanziamento di interventi per lo sviluppo delle zone montane ad opera delle forme associative dei comuni montani.

Alle politiche di sostegno agli interventi svolti dagli enti pubblici, nel corso del 2021 è stata affiancata una specifica azione regionale a sostegno delle imprese localizzate nei comuni montani, destinandovi risorse pari a 2,5 milioni di euro. Sulla base di tali risorse è stato emanato un Bando per l’assegnazione di contributi per imprese localizzate nei comuni montani che ha ottenuto un rilevante successo: risultano pervenute 431 domande attualmente in fase di istruttoria, consentendo di fare emergere un importante dinamismo in termini imprenditoriali nelle zone montane. Al fine di andare incontro al maggior numero possibile di richieste pervenute e validate a seguito della istruttoria, con la manovra di Bilancio 2022-2024 vengono messe a disposizione ulteriori risorse pari a 2,5 milioni di euro, determinando in tal modo il raddoppio del plafond destinato alla iniziativa, che raggiunge complessivamente i 5 milioni di euro.

Sono state altresì previste due voci finanziarie a supporto di due specifiche iniziative legislative che l’Assessorato ha intenzione di portare avanti nel corso del 2022, che riguarderanno l’attivazione di specifici strumenti di sviluppo dell’economia montana, quali i Biodistretti, e la valorizzazione di esperienze innovative quali le Cooperative di Comunità, che svolgono il ruolo di presidio e sono strumenti per l’erogazione di importanti di servizi delle zone montane, a supporto delle politiche di rafforzamento della coesione sociale e territoriale.

Significativo l’incremento messo a disposizione per la manutenzione dei percorsi escursionistici, che vede più che raddoppia la quota di risorse passando da 180.000 a 360.000 euro.

Si segnala, inoltre, che collateralmente alle risorse regionali saranno destinate risorse statali per il potenziamento delle infrastrutture a supporto della telefonia mobile nelle zone montane non coperte dal servizio pari a 700.000 euro per ciascun esercizio.

È importante proseguire con l’azione di sostegno agli enti locali per l’implementazione della L.R.24/2017, inerente all’innovazione delle politiche di pianificazione del territorio. Per sostenere l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali, viene messo a disposizione 1 milione di euro per un nuovo bando rivolto agli enti locali. Unitamente a tale azione si sviluppano azioni di supporto e coordinamento finalizzati alla analisi e alla implementazione delle previsioni di pianificazione del territorio.

Per sostenere il quadro complessivo delle esigenze dei territori ricompresi in aree naturali protette, ivi compresa la Rete Natura 2000, cui complessivamente viene destinata una quota di risorse regionali pari a 9,5 milioni di euro, è necessario garantire supporto alla funzionalità dei relativi Enti di Gestione. La prima linea di azione proposta riguarda un incremento della dotazione dei contributi di funzionamento degli Enti di Gestione, che, negli ultimi anni, a seguito della trasformazione delle province e alle difficoltà più generali degli enti locali, si sono dovuti basare unicamente sui trasferimenti regionali oltre alle competenze su valutazioni di incidenza attribuite con la LR 4/2021. La seconda linea di azione è la conferma del finanziamento del Programma Straordinario di Investimenti, che mette a disposizione 1,2 milioni di euro per ciascuna annualità del periodo 2022-2024. Vengono garantite le principali voci a supporto delle politiche di gestione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale: dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei vivai regionali, alla attività inerenti ai piani di assestamento forestale, alle risorse destinate alla vigilanza ecologica e al contrasto agli incendi boschivi.

Prosegue l’azione di sostegno agli enti locali per l’implementazione della L.R.24/2017, inerente all’innovazione delle politiche di pianificazione del territorio, a copertura di iniziative e bandi avviate negli anni precedenti. Unitamente a tale azione si sviluppano azioni di supporto e coordinamento finalizzate alla analisi e alla implementazione delle previsioni di pianificazione del territorio. Particolare attenzione è stata posta nel potenziamento delle attività informativo-informatiche finalizzate a gestire in maniera sinergica e coordinata con il sistema degli enti territoriali i processi di pianificazione, implementazione, controllo e monitoraggio degli interventi edilizi.

Un rilevante sostegno finanziario a beneficio di interventi di rigenerazione urbana si svilupperà già a partire dal 2022 e sino al 2025, con la messa a disposizione di 27 milioni di euro provenienti da assegnazioni dello Stato a valere sul comma 134 dell’art.1 della legge 30 dicembre 2018, n.145. Si tratta di risorse che saranno assegnate alle amministrazioni locali per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana e sociale.

Per sostenere le politiche per le pari opportunità, in piena continuità con il 2021, vengono stanziate risorse per oltre due milioni di euro, che saranno utilizzate per supportare enti locali, associazioni, organizzazioni e onlus nella promozione, elaborazione e realizzazione di progetti e attività destinati al conseguimento delle pari opportunità, al contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate al genere, come di quelle derivanti dall’orientamento/identità sessuale.

A tali risorse, dal 2022, si aggiunge lo stanziamento di ulteriori euro 300.000, per integrare il “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” (ai sensi dell’art. 1 comma 1 e art.  2 comma 2, D.P.C.M. del 17 dicembre 2020), istituito per favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione, nonché i percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà


Art. 1

Stati di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Per l’esercizio finanziario 2022 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.879.389.029,60 e di cassa per euro 17.507.757.439,01 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.879.389.029,60 e pagamenti per euro 17.385.574.570,64 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

2. Per l’esercizio finanziario 2023 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.929.149.121,48 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.929.149.121,48 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

3. Per l’esercizio finanziario 2024 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.651.309.970,02 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.651.309.970,02 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

Art. 2

Allegati al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio:

 

a) il prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 1);

 

b) il riepilogo generale delle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

c) il prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

d) i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

e) il quadro generale riassuntivo delle entrate (per titoli) e delle spese (per titoli) (allegato 5);

 

f) il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 6);

 

g) il prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione ed elenco analitico delle quote accantonate (a/1) (allegato 7);

 

h) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato (allegato 8);

 

i) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 9);

 

j) il prospetto dei limiti di indebitamento (allegato 10);

 

k) la nota integrativa (allegato 11) recante i riferimenti di cui ai successivi allegati 14 e 16;

 

l) l’elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 12);

 

m) l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste (allegato 13);

 

n) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 14);

 

o) l’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2022 - 2024 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 15);

 

p) l’elenco degli impegni assunti negli esercizi precedenti al 2016 finanziati mediante ricorso all’indebitamento (allegato 16).

 

Art. 3

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2022 è determinato per l'esercizio medesimo in euro 670.000.000,00.

 

Art.4

Attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011

 

1. Per l’attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari, con proprio atto, le variazioni inerenti la gestione sanitaria per l’iscrizione delle entrate, nonché delle relative spese.

 

Art. 5

Rinuncia all'esecuzione di crediti di modesta entità

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre la rinuncia ai crediti che la Regione vanta in materia di entrate di natura non tributaria, quando il costo delle operazioni di accertamento, riscossione e versamento sia valutato eccessivo rispetto all'ammontare delle singole partite di credito, ed a condizione che queste ultime non superino singolarmente la somma di euro 12,00.

 

Art. 6

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei mutui e prestiti già autorizzati negli anni precedenti

 

1. In applicazione dell’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 118/2011 è autorizzato, per l’anno 2022, il ricorso al debito, per far fronte ad effettive esigenze di cassa, fino all’importo complessivo di euro 627.866.889,72, a copertura del presunto disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2021 determinato dalla mancata stipulazione dei mutui autorizzati dall’art. 6 della legge regionale 29 dicembre 2020, n.13 (Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023) rideterminati dall’art. 5 della legge regionale 29 luglio 2021, n.9.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo, oneri fiscali esclusi, e per la durata massi­ma dell'ammortamento di trenta anni.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2022.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'as­sunzione dei mutui e prestiti obbligazionari predetti con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dalla presente legge.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di inte­ressi dei mutui è garantito dalla Regione mediante la iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per la effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare incarico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L’onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo, comprensivo dei corrispondenti oneri fiscali, trova la copertura nel bilancio di previsione, nell’ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50, Programmi 1 e 2.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2024 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo risultino meno onerose di quanto previsto al comma 6, o che le operazioni stesse in tutto od in parte debbano essere dilazionate nel tempo, od avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sulla entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rien­trano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 7

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti è autorizzato il ricorso all’indebitamento rispettivamente per euro 79.766.474,69 nel 2022,  euro 77.292.631,58  nel 2023 ed euro 119.300.000,00 nel 2024, nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, con particolare riferimento all’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n.243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione), nel rispetto dell’articolo 3, commi da 16 a 21-bis, della legge 24 dicembre 2003, n.350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Legge finanziaria 2004’) e dell’art. 62 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 nonché all’osservanza di quanto recato dall’art. 62 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 4,5 per cento annuo e per la durata non superiore alla vita utile dell'investimento.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione 2022 - 2024.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre l’indebitamento con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dal presente articolo.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante l'iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per l'effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare in carico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L'onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo trova la copertura nel bilancio di previsione 2022 - 2024, nell'ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50 Debito pubblico, Programma 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari e Programma 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2024 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 risultino meno onerose di quanto previsto al presente articolo, o che le operazioni stesse in tutto o in parte debbano essere dilazionate nel tempo, o avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sull'entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 8

Disposizioni relative all'accensione di anticipazioni di cassa

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto l'accensione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa, disponendo nello stesso atto le conseguenti variazioni di bilancio.

 

Art. 9

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2022.

 


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