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Legislatura XI - Progetto di legge (testo presentato)

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Oggetto n. 7656
Presentato in data: 16/11/2023
Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026". (Delibera di Giunta n. 1965 del 13 11 23)

Presentatori:

Giunta

Testo:

 

Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026

 


RELAZIONE

 

Premessa

Il progetto di legge di approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 è stato costruito in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale 2024 approvato a giugno e nella Nota di aggiornamento al DEFR, approvato dalla Giunta regionale il 30 ottobre 2023.

 

1. Situazione economica generale

Unioncamere Emilia-Romagna, nel suo aggiornamento della situazione della congiuntura dell'economia regionale della Regione Emilia-Romagna pubblicato a fine settembre, rileva che la crescita dell’economia regionale dovrebbe bruscamente rallentare nel 2023 (+1,1 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e dell’effetto della stretta monetaria in corso.

Ma il rallentamento sarà meno ampio di quanto precedentemente previsto, per effetto del trascinamento derivante dal più elevato ritmo di crescita fatto registrare alla fine dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno, tanto che la stima della crescita è stata ulteriormente rivista al rialzo di tre decimi di un punto percentuale. La fase di rallentamento economico dovrebbe protrarsi anche nel 2024, ma risulterà moderata e permetterà una crescita del Pil dello 0,8 per cento.

Nonostante un sensibile rallentamento, anche nell’anno in corso saranno ancora e di gran lunga le costruzioni a trainare l’aumento del valore aggiunto reale con un ritmo di crescita doppio rispetto a quello dei servizi, mentre l’industria subirà una recessione in termini reali. Nel 2024 invece, si avrà una ripesa dell’attività industriale, un rallentamento ulteriore della crescita dei servizi, mentre sarà il settore delle costruzioni a passare bruscamente in recessione.

La presentazione della manovra di bilancio avviene, come definito nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF), in una situazione economica e di finanza pubblica in peggioramento rispetto a quanto previsto solo la scorsa primavera e ciò per il convergere di diversi fattori, legati principalmente alla contrazione della crescita dell’economia europea e del commercio mondiale, all’incertezza generata dalla guerra in Ucraina e dall’elevata inflazione. Proprio quest’ultimo fattore, seppure comune a diversi Paesi a livello internazionale, ha un peso significativo per le famiglie italiane che vedono, già in presenza di livelli di reddito inferiori a quelli degli altri principali Paesi europei, erodere significativamente il proprio potere d’acquisto.

 

2. Rapporti finanziari tra i diversi livelli di governo: manovre di finanza pubblica.

In base all’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il quale dispone, che Governo, Regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, in attuazione del principio di leale collaborazione e nel perseguimento di obiettivi di funzionalità, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa, possono concludere in sede di Conferenza Stato-Regioni accordi, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune, anche quest’anno è stato siglato l’accordo Stato - Regioni funzionale alla stesura della legge di bilancio 2024 prima della presentazione del disegno di legge in Consiglio dei Ministri. La Conferenza Stato-Regioni del 18 ottobre ha sancito l’accordo tra il Governo e le istituzioni regionali in materia di interventi strategici a favore delle Regioni e Province autonome.

Le linee essenziali dell’accordo sono:

-          Incremento del vigente livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard cui concorre lo Stato, per 3.000 milioni di euro per l’anno 2024, 4.000 milioni di euro per l’anno 2025 e 4.200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2026;

-          rideterminazione del limite di spesa indicato all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, da applicare ai contratti e agli accordi vigenti nell'esercizio 2012, ai sensi dell'articolo 8-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, per l'acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati per l'assistenza specialistica ambulatoriale e per l'assistenza ospedaliera, nel valore della spesa consuntivata nell'anno 2011 incrementata di 1 punti percentuale a per l’anno  2024, 2 punti percentuali per l’anno 2025 e 3 punti percentuali a decorrere dall’anno 2026, fermo restando il rispetto dell'equilibrio economico e finanziario del servizio sanitario regionale;

-          incremento del Fondo di cui all’articolo 200 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 di 500 milioni di euro per l’anno 2023, al fine di compensare in via definitiva la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2022 e conseguente alle limitazioni alla capienza massima dei mezzi adibiti ai servizi di trasporto pubblico disposte in relazione all'emergenza sanitaria da COVID-19;

-          previsione di un contributo di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di concorrere agli oneri sostenuti dalle Regioni per l’esercizio della funzione di concessione degli indennizzi in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, trasferita alle stesse regioni in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

-          assegnazione alle regioni a statuto ordinario di contributi per investimenti diretti nel limite complessivo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028;

-          impegno delle regioni al rispetto, anche da parte dei loro enti strumentali, degli indicatori previsti per l’applicazione delle misure di garanzia di cui all’art. 1, commi 859 e segg. della legge n. 145/2018;

-          impegno delle regioni, per gli ambiti di propria competenza, a dare attuazione alla Riforma 1.15 del PNRR “Dotare le pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale accrual”, nel rispetto dei criteri definiti dalla Struttura di governance di cui al decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233.

Successivamente, in data 10.11.2023, la Conferenza delle Regioni nel prendere atto dell’inserimento nel decreto-legge 18 ottobre 2023, n.145 degli articoli concordati nell’Accordo Governo – Regioni del 16 ottobre 2023, sia in materia di Trasporto Pubblico locale per i minori ricavi dovuti alla pandemia, che del contributo per gli indennizzi agli emotrasfusi, rileva come nel ddl “Bilancio dello Stato 2024” sia previsto - rispetto all’Accordo Governo-Regioni - un ulteriore contributo di finanza pubblica a carico delle Regioni a statuto ordinario di 350 milioni di euro annui dal 2024 al 2028. Contributo aggiuntivo a quello già previsto dalla Legge 178/2020 di 196 milioni di euro (di cui circa 175 milioni per le regioni a statuto ordinario) annui dal 2023 al 2025, aggravando così il già precario equilibrio dei bilanci regionali dovuto a caro energia, minori entrate e altri contributi, oltre alle criticità economiche dovute alla compensazione del rinnovo dei contratti pubblici.

 

3. Il pareggio di bilancio

Dal 2015, anticipando il principio di pareggio di bilancio previsto dalla Legge 243/2012 in applicazione della Legge Costituzionale che ha introdotto tale obbligo in Costituzione, le Regioni a statuto ordinario sono assoggettate ad un nuovo sistema di vincoli del patto di stabilità interno. Sono state abrogate le precedenti norme basate sul solo controllo dei tetti di spesa per introdurre norme basate sull’equilibrio del bilancio.

Con la legge 12 agosto 2016, n. 164, sono state apportate modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti Locali. In particolare, a decorrere dal 2017, ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, viene richiesto ai predetti enti di conseguire l’equilibrio fra le entrate finali e le spese finali, espresso in termini di competenza.

L’art. 9, comma 1 della Legge n. 243/2012 dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia nella fase di previsione che di rendiconto un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Il successivo comma 1-bis specifica che:

• le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2,3,4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011;

• le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

Il citato art. 9 stabilisce altresì che per gli anni dal 2017 al 2019, con la Legge di bilancio, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, l’introduzione del fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa tra le entrate e le spese finali.  Dal 2020, in via definitiva, tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali.

La legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021 (L. 145/2018), ha disposto che, a partire dal 2020 le disposizioni dell’articolo 1, comma 820 si applicano anche alle regioni a statuto ordinario.

La legge di bilancio 2019 prevede inoltre che a decorrere dall’esercizio 2021 per le Regioni cessino di avere applicazione i commi 465 e 466, da 468 a 482, da 485 a 493, 502, da 505 a 508 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, i commi da 787 a 790 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e l’articolo 6-bis del decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, con il conseguente utilizzo dei prospetti e delle aggregazioni di entrata/spesa previsti dal d.lgs 118/2011 come anche esplicitato nella circolare n.5 del 9 marzo 2010 del Ministero dell’Economia e delle Finanze concernente chiarimenti sulle regole di finanza pubblica per gli enti territoriali di cui agli articoli 9 e 10 della legge 243/2012.

 

4. Il bilancio regionale

Il Bilancio è stato predisposto a legislazione vigente (ovvero sulla legge di bilancio dello Stato per il 2023).

La manovra di bilancio 2024-2026, si pone un duplice obiettivo: da un lato fronteggiare l’attuale contesto di decelerazione della crescita economica a fronte permanenza di fattori oggettivi di incertezza nel quadro economico e finanziario, dovuti al perdurare del conflitto in Ucraina ed alle persistenti, anche se in flessione, tensioni sui prezzi  e garantire l’equilibrio economico finanziario e la sostenibilità della programmazione sanitaria oltre che la continuità dell’esercizio delle altre funzioni proprie regionali, dall’altro creare le condizioni per la ripartenza economica e sociale della regione. Per questo i principi ispiratori della manovra possono essere così sintetizzati: attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato, garantire la programmazione sanitaria, priorità alla programmazione dei fondi europei 2021-2027, promozione di politiche di investimento da realizzare prevalentemente in autofinanziamento, rafforzamento della spesa sociale, consolidamento del livello dei servizi, utilizzo delle risorse del PNRR messe a disposizione delle regioni. Il tutto in invarianza della pressione fiscale e con il contenimento delle spese di funzionamento.

Per il 2024 infatti la Regione Emilia-Romagna manterrà invariata la propria leva fiscale autonoma, quindi non aumenterà la pressione fiscale, pur garantendo l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale. Contribuirà a tale obiettivo il contenimento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa, attraverso l’innalzamento dell’efficienza, l’implementazione dei processi di digitalizzazione e la semplificazione amministrativa.

A fronte delle previsioni nel ddl “Bilancio dello Stato 2024” di un ulteriore contributo alla finanza pubblica a carico delle regioni a statuto ordinario di 350 milioni di euro annui dal 2024 al 2028 (art.88, c.7) che si aggiunge al contributo alla finanza pubblica di 196 milioni di euro (di cui circa 175 milioni per le regioni a statuto ordinario) posto a capo delle regioni dal 2023 al 2025 dall’art. 1 comma 850 della Legge 178/2020, si è provveduto, a salvaguardia degli equilibri del bilancio a prevedere, già in sede di previsione, l’accantonamento delle somme a carico della Regione, quantificate prudenzialmente, in attesa del riparto, in 44,8 milioni di euro annui.

L’incremento della spesa del personale nel bilancio 2024-2026 è dovuto alla necessità di assicurare la copertura delle spese derivanti dall’applicazione del rinnovo contrattuale 2022/2024 del comparto e della Dirigenza e al rinnovo contrattuale della Dirigenza per gli anni 2019/2021 così come previsto dall’art. 10 del DDL Bilancio 2024, e dal completamento del piano dei fabbisogni 2024/2026. Gli aumenti contrattuali, a organico invariato, sono parzialmente compensati con economie consolidate relative alle spese per buoni pasto, straordinari e trasferte significativamente ridimensionate grazie al 92% di lavoratori in smart working e alla diffusione dei metodi di lavoro a distanza. Una parte delle maggiori spese trova inoltre copertura con risorse di terzi, in particolare per il personale assunto per i progetti di prevenzione del dissesto idrogeologico, per la ricostruzione sisma 2012 e l’emergenza alluvione.

Le spese per il funzionamento dell’Ente sono state definite tenendo conto da un lato delle stime al ribasso dei costi dell’energia (rispetto al rincaro verificatosi nel 2022), dall’altro degli effetti dell’inflazione per beni e servizi, per una spesa complessiva di circa 18,7 milioni annui (di cui 12 milioni per beni e servizi per l’Ente, 2,7 milioni per energia e utenze e 4 milioni per assicurazioni).

Anche per il triennio 2024-2026 è necessario garantire le risorse necessarie per la fornitura di beni e servizi destinati alla sicurezza dei lavoratori ed al funzionamento dell’Ente, tra cui i servizi di vigilanza, facchinaggio e pulizie, i noleggi di stampanti multifunzione e auto aziendali, gli interventi destinati a favorire la mobilità aziendale (abbonamenti bus e treno), la fornitura dei beni di consumo (carta, cancelleria, ecc.), le utenze e i canoni, ecc. Si è tenuto conto, nelle stime, dei possibili aumenti di costi connessi al rincaro delle materie prime.

Da rilevare, per quanto riguarda i servizi assicurativi, che occorre rinnovare molte polizze in scadenza e i premi sono considerevolmente più alti, soprattutto a causa del grave evento calamitoso dell’alluvione di maggio 2023. È stata prevista una fornitura straordinaria di mobili e arredi connessi al trasferimento presso le sedi del Fiera District, per la realizzazione di spazi di coworking e per le sedi istituzionali di Bruxelles e di Roma, in attuazione delle politiche del piano di razionalizzazione. 

Con riferimento alle sedi di uffici regionali si deve dare continuità alla copertura delle spese per gli oneri di locazione, i canoni di godimento, le spese condominiali, dando seguito alle azioni già intraprese per perseguire gli obiettivi di razionalizzazione degli spazi di lavoro e la riduzione della molteplicità delle sedi di lavoro regionali per il contenimento della spesa pubblica legata al pagamento dei canoni per le sedi in locazione, attraverso strategie logistiche che soddisfino i fabbisogni dell’Ente massimizzando lo sfruttamento degli spazi delle sedi di lavoro. In particolare, l’applicazione di una politica di rotazione sulle postazioni di lavoro ed un utilizzo “SMART” degli spazi di lavoro (anche attraverso l’utilizzo dell’APP che consentirà uno sfruttamento più efficiente delle risorse disponibili) permetterà una riduzione del numero di postazioni con conseguente riduzione del costo unitario (costi/dipendente).

Nello svolgimento delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio regionale e dei beni assunti in locazione per fini istituzionali l’obiettivo è la messa in sicurezza dei beni e l’avvio di azioni “green” sul patrimonio immobiliare regionale: nel triennio è pertanto da prevedere un aumento delle spese relative alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dovute alla necessità di rinnovare il contratto di Global service e di prevedere interventi straordinari sul patrimonio in proprietà al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza in primo luogo per i lavoratori,  tenendo conto dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. Il contributo regionale alla transizione “green” si esprime in particolare in 2 importanti azioni che l’amministrazione sta già portando avanti: la creazione della Comunità Energetica della Regione Emilia-Romagna (CER) e la ristrutturazione ai fini energetici dell’edificio di Via Aldo Moro 50-52 sede della Giunta Regionale e dell’Assemblea Legislativa.

Per quanto riguarda la CER, la cui costituzione formale è prevista nel corso del 2024, essa è frutto di un insieme concertato di azioni, parte delle quali già in corso, tra cui la realizzazione di una serie di impianti fotovoltaici sulle coperture di edifici regionali che verranno messi nella disponibilità della CER (Moro 30, Terza torre, Moro 50-52).

Per quanto attiene l’edificio di Via Aldo Moro 50-52, il più energivoro tra tutti quelli di proprietà regionale, la ristrutturazione riguarderà una serie di interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e alla riduzione delle emissioni quali, ad esempio: la sostituzione degli infissi, l’isolamento delle superfici opache, la leddizzazione di tutti i corpi illuminanti, il rifacimento delle linee di adduzione del riscaldamento, ecc. 

L’attuazione degli obiettivi del programma di mandato prevede innanzitutto la definizione del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, che nella passata legislatura ha già prodotto un forte impatto in termini di riduzione della disoccupazione e che potrà quindi dare un impulso importante al rilancio sociale ed economico della regione e al miglioramento climatico ed ambientale dell’Emilia-Romagna.

Nell’ottica del rilancio e dell’accelerazione degli investimenti pubblici, per favorire la crescita dell’occupazione e del reddito, la manovra di bilancio 2024-2026 recepisce quanto previsto nell’accordo del 15 ottobre 2018 con il Governo e recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2019 (L. 145/2019). Prevede inoltre la pianificazione e l’attuazione degli investimenti pubblici previsti nella programmazione europea 2021-2027, dai Fondi strutturali al Recovery Plan.

Nel contesto definito dai principi ispiratori è possibile individuare alcune specifiche priorità di spesa:

-          potenziamento, in continuità con l’anno 2023, degli interventi sullo stato sociale e le politiche di contenimento tariffario, attraverso il fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali finanziati già dal 2010 a fronte della riduzione delle risorse statali, confermando gli interventi già introdotti per l’azzeramento o la riduzione delle rette degli asili nido e per il sostegno al pagamento degli affitti;

-          attuazione della programmazione europea 2021-2027;

-          strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesione sociale anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo (attrattività ed internazionalizzazione, sistema fieristico e della formazione oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica);

-          salvaguardia e potenziamento del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale sia per il settore auto-filoviario che ferroviario, anche attraverso interventi volti all’elettrificazione delle ferrovie e gli incentivi all’intermodalità ferro+bus;

-          investimenti, in particolare attraverso contributi agli enti locali, contro il dissesto idrogeologico a favore delle infrastrutture viarie e del trasporto pubblico locale, per la valorizzazione e la tutela del patrimonio pubblico, per la qualificazione delle aree montane e delle aree interne;

-          incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

Le politiche per la sanità e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione.

Per quanto riguarda il fabbisogno sanitario nazionale standard, cioè il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) cui concorre lo Stato, si sottolinea che ad oggi non è ancora formalizzato il quadro finanziario nazionale di riferimento per l’anno 2023, e che pertanto sono stati presi a riferimento gli stanziamenti del Bilancio di Previsione 2023-2025 che a loro volta sono commisurati al livello di finanziamento dell’anno 2021.

Pertanto, in attesa della formalizzazione del quadro finanziario nazionale di riferimento per l’anno 2023 gli stanziamenti per il 2024 e per i successivi esercizi 2025 e 2026, sono stati definiti sulla base delle seguenti Intese intervenute in sede di Conferenza Stato-Regioni per l’esercizio 2021, ossia:

- Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 152/CSR del 4 agosto 2021, di riparto fra le Regioni del FSN 2021, come modificata dall’Intesa Rep. Atti n. 203/CSR del 21 ottobre 2021 e dall’Intesa Rep. Atti n. 206/CSR del 28 settembre 2022;

- Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 153/CSR del 4 agosto 2021, di riparto alle Regioni delle quote vincolate alla realizzazione degli Obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2021;

- Intesa Stato-Regioni Rep. Atti n. 154/CSR del 4 agosto 2021, di riparto delle quote premiali per l’anno 2021.

Per quanto concerne le risorse correnti per la sanità, il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale di parte corrente, incluso il saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie a titolo di mobilità interregionale e internazionale, viene quantificato in 9.030 milioni di euro per il triennio 2024-2026.

Per quanto concerne la mobilità sanitaria interregionale, sempre sulla base delle Intese sopra richiamate, si prevede per il 2024, un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 315,028 milioni di euro, a fronte di un accredito per mobilità attiva di 534,933 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 219,91 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2025 e 2026.

Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, si prevede per il 2024, un saldo presunto pari a 7,079 milioni di euro, a fronte di un credito per mobilità attiva pari a 15,541 milioni di euro e di un addebito per mobilità passiva di 8,462 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2025 e 2026. 

Tali stanziamenti saranno rivisti a seguito dell’Intesa in Conferenza Stato-Regioni di riparto delle risorse per il finanziamento del SSR per l’anno 2023. In particolare, per quanto riguarda il FSR indistinto, lo stanziamento sarà portato a 9.643 milioni di euro comprensivo di circa 138 milioni di euro in relazione al contributo dei maggiori costi energetici e di circa 127 milioni di euro in relazione ai maggiori saldi di mobilità sanitaria interregionale ed internazionale.

Per quanto riguarda le risorse derivanti dai meccanismi del pay-back farmaceutico “ordinario” proveniente dalle aziende farmaceutiche per lo sfondamento del tetto di spesa e del tetto di prodotto, si prevedono incassi per un importo di 17,102 milioni di euro per ciascuno degli esercizi del triennio 2024-2026.  L’importo iscritto è parzialmente compensato da un accantonamento (di 202 mila euro) a titolo di “Fondo per crediti di dubbia esigibilità”. 

Non sono previsti al momento stanziamenti per il versamento delle somme a ripiano dello sfondamento del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti in quanto, alla data di predisposizione del Progetto di Legge non è stata adottata la relativa Determinazione da parte di AIFA; le eventuali risorse per il 2024 saranno iscritte nel corso dell’esercizio medesimo quando formeranno oggetto di un atto formale da parte di AIFA.

Non sono compresi nelle somme stanziate a bilancio le quote vincolate del Fondo sanitario nazionale, riferibili anche ai Fondi per il rimborso dei farmaci innovativi e agli Obiettivi prioritari di piano sanitario, che verranno iscritte con atto amministrativo o in sede di assestamento in concomitanza con i decreti nazionali di riparto alle Regioni. 

Per quanto concerne le risorse regionali destinate alle politiche per la sanità, l’impegno finanziario della Regione riguarda:

      la copertura della manovra per l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose di cui alla DGR n. 2076/2018, per 8,5 milioni di euro per l’anno 2024, mantenuta anche per i successivi esercizi 2025 e 2026;

      la copertura degli ammortamenti non sterilizzati relativi agli anni 2001-2011 delle Aziende sanitarie per 20 milioni di euro; tale stima viene mantenuta anche per i successivi esercizi 2025 e 2026;

      l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora per euro 100 mila, ai sensi della L.R. n. 10/2021.

Viene inoltre assicurato per l’anno 2024 l’intero finanziamento alla Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, soggetto aggregatore per gli acquisti in sanità, per un importo di 1,845 milioni di euro. Per i successivi esercizi 2025 e 2026 lo stesso finanziamento è previsto per un importo di 1,9 milioni di euro.

A sostegno delle farmacie rurali di cui alla L.R. n. 2/2016, si conferma la previsione per gli anni 2024-2026 di 400 mila euro.

Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario sono state stanziate sul triennio 2024-2026 le risorse per il cofinanziamento regionale (5%) dei seguenti interventi, per un complessivo di 29,523 milioni di euro:

      Accordo di Programma V fase (riproponendo sul 2024 stanziamenti già previsti negli esercizi precedenti al netto delle somme già impegnate); la progettazione degli interventi posti a base di gara è in corso di definizione e dovrà essere completata entro gennaio 2024;

      Accordo di Programma VI fase finalizzato al finanziamento degli interventi previsti nella D.A.L. n. 127/2023 “Interventi dell'Accordo di Programma per il settore degli investimenti sanitari, ai sensi dell'art. 20, L. n. 67/88 - VI fase”;

      Accordo di Programma VII fase finalizzato al finanziamento degli interventi in edilizia sanitaria che saranno approvati con delibera dell’Assemblea Legislativa nel corso del 2024;

      Sistemi di Videosorveglianza a circuito chiuso nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità di cui al DM Salute del 31 dicembre 2021;

      Apparecchiature sanitarie MMG finalizzate a garantire l’espletamento delle prestazioni dei medici di medicina generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS) di cui al DM Salute del 29 luglio 2022.

Sono stati inoltre stanziati euro 21.166,74 quale cofinanziamento regionale del 40% per l’attuazione del progetto europeo NCPeH Plus di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 1375/2023.

Per quanto riguarda l’area sociosanitaria è previsto il finanziamento del sistema dei servizi sociosanitari per anziani e disabili attraverso il Fondo Regionale della Non Autosufficienza (FRNA) che viene alimentato in buona parte da risorse regionali ad integrazione delle risorse provenienti da FSR, cui si aggiungono gli ulteriori fondi nazionali destinati ad anziani e disabili (FNA, Dopo di Noi, Caregiver).

Nel 2024 sono previste risorse per  finanziare  la rete ‘storica’ dei servizi sociosanitari (strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, assistenza domiciliare) e a fianco dei servizi  tradizionali dare continuità anche a risposte flessibili  messe in atto negli ambiti distrettuali per  favorire la permanenza delle persone al domicilio come l’accoglienza temporanea di sollievo, interventi e contributi per la regolarizzazione e la qualificazione del lavoro di cura svolto dagli assistenti familiari, gli interventi per l’adattamento dell’ambiente domestico, ma anche interventi a bassa soglia e di prevenzione, come i programmi di contrasto all’isolamento delle persone anziane e della promozione del loro benessere fisico e sociale.

In tema di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, si continua nel sostegno del fondo sociale locale per la programmazione associata a livello distrettuale delle politiche di welfare (in coerenza con le scelte condivise negli ultimi anni e con le LR n.21/12 e LR n.12/13).

Per le politiche di welfare circa 24,3 milioni sono destinati al Fondo sociale locale, e ai programmi finalizzati, destinati alla programmazione territoriale realizzata dagli EE.LL. attraverso i Piani di Zona distrettuali in coerenza con l’impianto, i contenuti e le trasversalità individuate nel Piano sociale e sanitario, con un’attenzione particolare alle azioni di contrasto alle disuguaglianze, infatti, per tale misura, nel 2024 si prevede un lieve incremento di risorse

Tale situazione ha richiesto e richiederà per il futuro prossimo, un grande sforzo al sistema dei servizi pubblici, in particolare ai servizi sociali, sanitari ed educativi, al fine di poter accompagnare famiglie e singoli in un momento tanto delicato e i cui effetti si protrarranno nel medio e lungo periodo. Vi è quindi un’oggettiva necessità di sostenere politiche attive di aiuto alle famiglie con figli piccoli o adolescenti e più in generale il sistema dei servizi regionale e territoriale sviluppatosi in questi anni, nell’ottica di promuovere il benessere e la coesione nella nostra comunità regionale.

Pertanto, la Regione intende mantenere nel 2024 lo stesso livello di servizi destinato alle persone, dando continuità alle azioni di welfare compiute in questi anni, proseguendo nella strada intrapresa di innovazione e adattamento degli strumenti al nuovo scenario affinché realizzino sempre di più un welfare di prossimità, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni e per le famiglie, così come per le persone fragili

Sono in lieve aumento le risorse dedicate a fronteggiare i bisogni emergenti conseguenti alla situazione di crisi sociale e alla realizzazione di azioni di contrasto alle disuguaglianze, nell’ambito del Fondo sociale regionale. Conferma delle risorse destinate agli interventi per le persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, promossi dai Comuni sede di carcere, nonché delle risorse per il sostegno di interventi e servizi a favore delle persone senza dimora, con particolare attenzione alle problematiche legate alla povertà, anche in conseguenza dell’aumento dei costi energetici.  Continuità agli interventi destinati alle vittime della tratta attraverso il co-finanziamento al Fondo nazionale anti-tratta.

Le politiche educative sono orientate a consolidare il sistema di educazione e istruzione per sostenere il percorso educativo dei bambini in età 0-6 anni. Tale sistema educativo (dato da servizi educativi per bambini in età 0-3 anni e scuole dell’infanzia in età 3-6 anni) costituisce anche una importante risorsa per supportare la conciliazione dei tempi di lavoro e cura delle famiglie e sostenere la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Al fine di dare ulteriore impulso allo sviluppo dei servizi educativi 0-6, si aumentano le risorse complessivamente a disposizione grazie all’integrazione a valere su PR FSE+ 2021/2027 - PRIORITÀ 3.

Sempre nell’ottica di dare ulteriore impulso ai servizi educativi 0-6 si sostiene una misura rivolta all’azzeramento delle rette dei servizi educativi 0-3 nei comuni montani.

Nel quadro del consolidamento dei finanziamenti destinati  al sistema di educazione e istruzione 0-6 (servizi educativi 0-3 e scuole dell'infanzia) e al mantenimento dei fondi per i Centri per le famiglie, il bilancio di previsione costituisce la base per una forte iniziativa di  sostegno e qualificazione dei servizi, prevedendo altresì la conferma del finanziamento ai progetti per le giovani generazioni, anche in attuazione del Piano regionale pluriennale per l’adolescenza, e dei fondi indirizzati al Servizio Civile mantenendo l’attenzione anche alle famiglie numerose.

Viene, inoltre, incrementato lo stanziamento delle risorse destinate all’associazionismo e al volontariato per lo sviluppo di progetti locali e regionali con l’obiettivo di realizzare interventi che possano rispondere a bisogni emergenti nell’attuale contesto sociale ed economico, in sinergia con le risorse provenienti dal livello nazionale.

Per quanto riguarda le politiche per i caregiver, prosegue il percorso di attuazione della LR 2/2014 per promuovere il riconoscimento della figura del caregiver familiare e garantire uniformemente ascolto, informazione, orientamento e, sulla base della valutazione dei bisogni specifici, interventi personalizzati di sollievo e sostegno nell’ambito delle programmazione territoriale integrata, sociosanitaria, sociale e sanitaria, consolidando e qualificando gli interventi previsti nell’ambito dei Fondi per la non autosufficienza (FRNA, FNA) e sviluppando progettualità innovative e specifiche tramite il “Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”. Per quest’area si prevede di utilizzare risorse nazionali.

Sul piano delle politiche abitative viene data continuità alle misure per limitare il disagio abitativo sempre più diffuso, da un lato attraverso la rinegoziazione dei contratti di locazione, dall’altro rilanciando le misure di attuazione del Patto per la Casa Emilia-Romagna. Prosegue anche l’impegno per il ripristino di alloggi sfitti attraverso interventi di recupero edilizio del patrimonio ERP da attuarsi celermente e da mettere a disposizione dei nuclei presenti nelle graduatorie comunali. Infine, sono garantite le misure di accompagnamento ai Comuni i cui territori sono stati colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 per il ripristino di alloggi ERP.

Per quanto riguarda le politiche giovanili la programmazione regionale tiene conto di quanto emerso dal forum Youz-Generazione di idee che prosegue con l’edizione 2023-2024. In attuazione della L.R. 14 del 2008 è prevista l’attuazione dell’ultimo anno del Bando triennale 2022/2024, per un importo previsto per l’anno 2024 di 1,2 milioni di euro con l’obiettivo di valorizzare i progetti finalizzati ad attività nell’ambito dell’aggregazione, del Forum partecipativo YOUZ, del protagonismo/YoungERcard, del disagio giovanile, degli Informagiovani/proworking, delle Webradio giovanili e per progettualità innovative e creatività. Sono state inoltre stanziate le risorse finalizzate agli investimenti per ripristinare gli spazi di aggregazione e gli Informagiovani danneggiati dall'alluvione nell’anno 2024 mentre per gli anni 2025 e 2026, saranno destinate a spazi di aggregazione giovanile rivolto a Unioni di Comuni e Comuni capoluogo di provincia.

Le azioni a favore dei giovani rivestano un ruolo molto importante nelle programmazioni europee sia FESR che FSE + mettendo a disposizione molteplici risorse che sosterranno i progetti imprenditoriali dei giovani, la formazione delle competenze, il diritto allo studio universitario e le iniziative di alta formazione e di inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Alle risorse derivanti dai fondi europei, si aggiungono le risorse del Fondo Nazionale per le Politiche giovanili, in attuazione delle Intese ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali concernente la ripartizione per l’anno 2023 del “Fondo per le politiche giovanili” di cui all’art. 19, comma 2, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n.  248” in corso di definizione in sede di commissione tecnica politiche sociali.

Per quanto riguarda le politiche per la promozione della Cittadinanza europea le risorse stanziate dal bilancio 2024-2026 consentiranno di proseguire con le azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità regionale, con una particolare attenzione alle giovani generazioni, mediante il sostegno di progetti ed interventi promossi da parte di enti pubblici e dell’associazionismo territoriale. Una particolare attenzione verrà dedicata, come previsto nel programma triennale di cui alla L.R. 16/2008 attualmente in vigore, anche al rafforzamento delle competenze delle autonomie territoriali, con un focus sulle Unioni di Comuni e sulle Province, in materia di progettazione, gestione e rendicontazione di progetti europei alla luce della nuova programmazione dei fondi SIE 2021/2027.

Nell’ambito delle politiche per la cooperazione internazionale le risorse previste permetteranno di cofinanziare progetti di cooperazione internazionale utilizzando gli strumenti individuati dal documento di indirizzo strategico pluriennale approvato con deliberazione assembleare n. 63/2022.

Sulla L.R. 4/2022 “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina” si continuerà a sostenere progetti di aiuto umanitario e di eventuale ricostruzione in caso di cessazione della guerra.

Si continuerà inoltre ad utilizzare fondi nazionali (finanziati dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dal Maeci) europei ed internazionali che prevedano partenariati diffusi per rafforzare la dimensione internazionale della regione e per creare sinergie valorizzando le buone pratiche emerse dai progetti regionali. Nel 2024 la regione proseguirà l’implementazione del progetto R-Educ finanziato da AICS in partenariato con 6 regioni italiane che vede la nostra regione capofila sul tema dell’Educazione alla Cittadinanza Globale.

Il bilancio 2024-2026, in particolare rispetto alla parte dedicata allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, si caratterizza per la piena attuazione della programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 nonché per il raggiungimento al 2025 del target di spesa previsto che significa una previsione - nel prossimo triennio - per l’Emilia-Romagna di una capacità di impegno e spesa elevata, superiore a 600 milioni di euro, in coerenza con il Piano finanziario 2021-2027.

Sono stati pertanto previsti 108 milioni di euro di euro per i co-finanziamenti del Programma Regionale FESR, pari ad un 18% della dotazione complessiva che si aggiungono ai co-finanziamenti per le annualità 2022-2023 (pari a 33 milioni di euro).

Si tratta di un programma ampio ed articolato che intreccia le grandi sfide contenute nel Patto per il lavoro e per il Clima e che riguardano ricerca, innovazione, digitalizzazione, competitività delle imprese, energia e lotta ai cambiamenti climatici, sviluppo territoriale.

Gli interventi coinvolgeranno imprese, pubbliche amministrazioni ma anche tutto l’ecosistema della ricerca, innovazione, digitalizzazione, transizione ecologica, del terzo settore per accrescere partecipazione e coesione sociale e territoriale, garantendo il massimo protagonismo della società regionale.

Ciò si accompagna alla importante azione di sistema svolta attraverso il fondo consortile della Società in-house ART-ER, pari a 3 milioni di euro nel 2024 che, come noto, comporta un impegno significativo anche delle Università e dei Centri di Ricerca che partecipano alla Società.

Per quanto riguarda il programma FSE PLUS 2021-2027, la cui dotazione è pari a 1.024 milioni di euro, si tratta di mettere in attuazione tutte le principali azioni del programma FSE PLUS con una previsione di ulteriori impegni di spesa nel prossimo triennio di oltre 600 milioni di euro che si sommano ai circa 150 milioni di euro già impegnati nel 2022-2023.

Sono stati pertanto previsti nel triennio 2024-2026 oltre 114 milioni di euro per i co-finanziamenti del Programma Regionale FSE PLUS, pari ad un 18% degli impegni previsti.

Nel FSE PLUS, al centro delle politiche della programmazione 2021-2027 sono previste le attività di formazione, istruzione e istruzione professionale, formazione e accompagnamento al lavoro, creazione di alte competenze, inclusione sociale e formazione permanente. Verranno coinvolti gli enti di Formazione, l’Agenzia per il lavoro e la Rete attiva per il lavoro, gli Istituti Tecnici Superiori, le Università, gli enti locali, le Associazioni per le diverse azioni di sistema previste dal Programma anche in coerenza con la legge regionale 2/2023 per la formazione, permanenza e attrazione dei talenti. In particolare, verranno messe in campo azioni per il placement universitario e per la partecipazione a reti e azioni di livello nazionale ed europeo.

Sono state inoltre stanziate risorse pari a 13,2 milioni di euro per i nuovi bandi 2024-2026 sulla legge regionale 14/2014 sull’attrazione di investimenti, che si aggiungono alle risorse già impegnate sulle annualità 2024/25 a seguito del bando 2022 (11,4 milioni di euro).

Sono poi previste le risorse per la copertura sia dell’accordo fra la Regione Emilia-Romagna e le Università di Parma, Ferrara, Modena – Reggio Emilia e Bologna per la realizzazione del Progetto Food-ER con 1milione di euro l’anno, sia del sostegno ad Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – con 400 mila euro l’anno – per la realizzazione del progetto denominato CENTRO DI COORDINAMENTO PER LA RESILIENZA DELLE COSTE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI.

Sono inoltre previste le spese per la partecipazione della Regione alle Associazioni e Reti europee, fra cui Vanguard, Nereus, Hydrogen Europe, Chimica e per la partecipazione annuale alle attività della Fondazione Italia-Cina.

Rispetto alle attività di internazionalizzazione, sono previste le attività per fiere e imprese, nonché per la partecipazione a EXPO 2025 per complessivi 6,3 milioni di euro. Sono inoltre stanziate le risorse per dare continuità alle attività previste in collaborazione con Unioncamere Regionale per 340 mila euro per ogni annualità 2024-2026.

Il bilancio 2024-2026 prevede inoltre 1,3 milioni di euro nel triennio per l’attuazione delle leggi su artigianato e cooperazione, nonché 100 mila euro all’anno per l’attuazione della legge del pane.

Per la responsabilità sociale delle imprese, in linea con quanto previsto dalla legge Regionale 14 del 2014 sono invece previsti 1,05 milioni di euro nel triennio.

Sono infine stanziate risorse per servizi informativi di assistenza ai sistemi Sfinge e Sifer pari 260 mila euro nel biennio 2024-2025.

Rispetto al grande tema dell’energia è importante proseguire l’attività prevista dai PAESC con 1 milione di euro nel biennio 2024-2025 nonché dare continuità alla collaborazione con ANCI per accompagnare i Comuni verso gli investimenti per l’efficientamento energetico, rinnovabili, adeguamento sismico, nonché nel ruolo attivo per la promozione delle comunità energetiche.

Le risorse previste per l’assistenza tecnica al Piano energetico regionale sono pari a complessivi 1,2 milioni euro nel triennio 2024-2026 e comprendono anche le risorse per le collaborazioni con RSE e l’avvio dei lavori per il Quadro Conoscitivo Piano Energetico 2030.

Questo bilancio ha stanziato inoltre risorse pari a 6 milioni di euro nel biennio 2025-2026 per la LR 5/22 ai fini della promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili e degli auto-consumatori di energia rinnovabili.

Infine, per l’organizzazione di eventi legati ai Programmi attività produttive ed energetico, sono previste risorse pari a complessivi euro 1,2 milioni di euro nel triennio.

Per la LR 2/2023 “legge Talenti”, è stata aumentata l’autorizzazione di spesa portandola a 1,5 milioni di euro per gli esercizi 2024 e 2025 e 947 mila euro per l’esercizio 2026, ciò anche al fine di accrescere l’attrattività dell’offerta e dei servizi universitari al fine di formare e trattenere talenti.

Per il completamento della infrastruttura Tecnopolo Manifattura di Bologna sono previsti investimenti sul 2024 per 23 milioni di euro, principalmente per finanziare:

- il completamento bonifica amianto nell’edificio C1 (5,5 milioni di euro);

- la realizzazione degli spazi nel capannone Botti 4 (2,4 milioni di euro;

- la progettazione della vecchia centrale, da destinare a servizi di ristorazione e la progettazione del nuovo edificio a L per attività di Citizen science in collaborazione con il Comune di Bologna (0,7 milioni);

- interventi pulizia, sistemazione esterna, arredi anche in funzione degli appuntamenti internazionali previsti per metà 2024 e per inizio 2025 (1,7 milioni);

Le ulteriori risorse sono destinate al completamento degli interventi in corso, fra i quali è prevista la realizzazione dell’edificio per attività di ricerca internazionale che sarà sede del nuovo Istituto dell’Università delle Nazioni Unite.

Rispetto ai fondi strutturali sono state previste importanti azioni sul 2024, in particolare per  l’economia circolare, con un primo bando di 10 milioni di euro, a cui seguiranno le ulteriori misure per circa 14 milioni di euro, le risorse per le comunità energetiche pari a 6 milioni di euro, le risorse per i progetti STAMI per oltre 40 milioni di euro, le risorse per la biodiversità per 10,5 milioni di euro, lo sviluppo e assunzione di talenti S3 per un primo stanziamento di 10 milioni di euro.

Sono inoltre in avvio i fondi rotativi per risorse complessive pari a 31,8 milioni sull’energia e 16,6 per le nuove imprese, a cui si aggiungono i co-finanziamenti delle banche pari al 25%. È inoltre in fase di avvio anche l’operazione basket bond per 100 milioni di euro, di cui 25 a garanzia su risorse FESR.

Rispetto al tema della formazione e lavoro oltre alle attività previste nel Programma Regionale FSE PLUS, negli esercizi 2024 e 2025, sono stanziate risorse per dare continuità ai progetti finalizzati all’orientamento e alla partecipazione alle attività formative dei centri di formazione accreditati a totale partecipazione pubblica e dei Comuni come richiesto dall’Assemblea legislativa per un importo pari a 1,4 milioni di euro per ogni annualità.

È inoltre previsto uno stanziamento per il 2025 per finanziare i progetti a sostegno dei processi di aggregazione e innovazione egli Enti di formazione professionale accreditati pari ad euro 400.000 nel biennio 2024-2025, a seguito dell’ulteriore stanziamento di 200.000 euro sul 2025.

Prosegue anche nel triennio 2024/2026 il finanziamento delle borse di dottorato in memoria di Marco Biagi e di Guido Fanti.

È inoltre in piena attuazione la programmazione GOL su risorse PNRR con l’iscrizione di ulteriori 70 milioni di euro sulle annualità 2023-2024 (di cui 63 milioni nel 2024) che si sommano ai 55 milioni già previsti sul 2022-2023. Si tratta di azioni per orientamento/formazione e accompagnamento al lavoro strutturate sui diversi cluster di utenza previsti dalla programmazione stessa.

Sono inoltre previste risorse del PNRR per la formazione con il sistema duale che vede per il 2024 uno stanziamento di 13 milioni di euro.

Sulla legge statale 144/99 per l’obbligo formativo assolto con istruzione e formazione professionale sono state allocate risorse statali sugli esercizi 2024 e 2025 per complessivi 22 milioni di euro (11 milioni di euro per ogni annualità).

Infine, per il fondo disabili sono a disposizione per le annualità 2024, 2025 e 2026, 35 milioni di euro annui al fine di dare continuità e potenziare ulteriormente le azioni di accompagnamento e inserimento lavorativo.

In merito alle relazioni internazionali l’obiettivo generale degli stanziamenti previsti per il triennio 2024-2026 è quello di offrire strumenti per la realizzazione e il rafforzamento delle attività di partenariato internazionali dell’amministrazione regionale e dei suoi territori, con il fine di creare opportunità di sviluppo economico attraverso progettualità di rete e di accrescere le competenze in tutti gli ambiti del governo regionale e locale, favorendo l’internazionalizzazione degli attori coinvolti.

Il bilancio di previsione per il 2024, e il triennale 2024-2026 si collocano in un contesto sociale di aumento della fragilità che colpisce le famiglie del nostro territorio, con effetti molto significativi sull’offerta educativa, di istruzione, ed universitaria.

Complessivamente le risorse per il diritto allo studio scolastico e universitario sono, di conseguenza, previste in crescita e pari a 28,7 milioni nel 2024, a 31,93 milioni di euro nel 2025 e a 31,2 milioni di euro nel 2026, dettagliate come segue.

Sono state confermate anche per il triennio 2024, 2025 e 2026 le risorse per favorire l’accesso e la frequenza all’istruzione (L.R. 26/01) in particolare per i benefici del diritto allo studio scolastico per poter confermare un sostegno alle famiglie che hanno evidenziato un peggioramento delle condizioni economiche.

Rispetto alla L.R. 26/01 vediamo un ammontare pari a 3,2 milioni di euro per il 2024 necessari per sostenere gli studenti in condizioni economiche disagiate nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e per ridurre il rischio di abbandono scolastico, rimuovendo ostacoli di ordine economico, sociale e culturale. In particolare questo importo consente, nonostante l’aumento degli studenti idonei, di rispettare l’impegno previsto negli Indirizzi regionali del diritto allo studio per il triennio 2022-2024, ossia garantire la concessione dei contributi per i libri al 100% degli studenti iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado in difficili condizioni economiche risultanti idonei per il solo a.s. 2023/2024 confermando l’importo del beneficio dell’anno precedente (162 euro per studenti con ISEE fino a 10.632,94 e 102 euro per studenti con Isee tra 10.632,95 a 15.748,78 euro).

Per quanto riguarda invece le risorse per borse di studio scolastiche queste sono pari a 3,1 milioni di euro nel 2024 – con un piccolo incremento rispetto al 2023 per concedere le borse di studio regionali a tutti  gli studenti del primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado e dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in difficili condizioni economiche (con ISEE fino a 15.748,78 euro) nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione con lo stesso importo dello scorso anno scolastico.

È stato ridotto il finanziamento per i percorsi di Alta Formazione post-universitaria sull’anno 2024 e 2025 a euro 650 mila per l’avvio di nuovi percorsi garantendo un’offerta complessiva che potrà valorizzare l’integrazione e la complementarità con le attività ammissibili a finanziamento a valere sulle risorse del PR FSE+, individuando percorsi condivisi con gli Atenei che consentano di aumentare l’attrattività internazionale.

Trovano conferma anche i finanziamenti relativi alla L.R. 12/03, sia nella componente dovuta all’anagrafe dell’edilizia scolastica, che permette di consolidare il Liceo degli sport invernali che grazie anche agli interventi strutturali vede una continua crescita degli studenti iscritti.

Il finanziamento più importante, come ogni anno, è relativo all’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori ER.GO pari a 19 milioni di euro nell’esercizio 2024 e di euro 20 milioni per le annualità 2025.

Per quanto riguarda le nuove progettualità sono stati destinati 2 milioni di euro per l’anno 2024, 2025 e 2026, che andranno a finanziare la United Nations University di cui si sta completando la scrittura dell’accordo di sede e che vede poi i passaggi parlamentari e assembleari di ratifica dell’accordo stesso.

Infine, sono stati previsti ulteriori 270 mila euro per sostenere la convenzione con il Senseable City Lab del MIT di Boston, per la realizzazione di una prima fase propedeutica alla realizzazione del Senseable City Lab in Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda le politiche per lo sport, il Bilancio regionale 2023 per il Settore Sport ha permesso di voltare definitivamente pagina rispetto alle misure straordinarie di mitigazione dell’impatto della pandemia da Covid-19.

L’alluvione del mese di maggio 2023 ha fatto registrare rilevanti effetti negativi sul sistema regionale anche in ambito sportivo: società sportive hanno visto le proprie attrezzature compromesse dalle acque e dal fango; impianti sportivi sono stati resi inagibili e gravemente danneggiati; eventi, anche di grande richiamo, sono stati annullati per impossibilità o inopportunità ad essere svolti. Nonostante ciò, il sistema regionale ha dimostrato, anche in questo ambito, grande capacità di resilienza e volontà di ripartire immediatamente.

Il 2023 è stato l’anno di avvio delle attività di organizzazione e promozione del Grand Départ del Tour de France, che, nel 2024, vedrà la sua partenza in Italia, con tre tappe, da Firenze a Rimini, da Cesenatico a Bologna e da Piacenza a Torino. È attuatore del progetto sul territorio nazionale un partenariato di Enti pubblici che prevede la partecipazione anche della Città Metropolitana di Firenze e della Regione Piemonte. La Regione Emilia-Romagna svolge il ruolo di capofila e sta tenendo i rapporti con ASO, la società francese organizzatrice, e gestendo il coordinamento delle attività comuni.

Unitamente al Grand Départ del Tour de France, il 2024 vedrà svolgersi in Emilia-Romagna, a Cervia (RA), un altro evento di livello assoluto, l’Open d’Italia di golf, che costituisce un’altra eccezionale quanto inedita occasione di promozione e attrattività turistica, con particolare riferimento alla Romagna.

Questo scenario si riflette nelle previsioni per il Bilancio di previsione pluriennale 2024-2026.

Per il settore sport, l’obiettivo strategico di lungo periodo si conferma quello di fare dell’Emilia-Romagna una terra dove è pienamente garantito l’accesso alla pratica motoria e all’attività sportiva a tutti i cittadini, in nome dell’universale diritto alla salute e alla pratica di sani stili di vita, nonché delle rilevanti opportunità di relazione e crescita che l’ambito sportivo è in grado di assicurare. Al tempo stesso, i grandi eventi sportivi si vanno sempre più consolidando con asset strategici di promozione territoriale a 360° facendo dell’Emilia-Romagna una vera e propria “Sport Valley” nel panorama nazionale e internazionale. Per il raggiungimento degli obiettivi indicati, il Bilancio di previsione 2024 e pluriennale 2024-2026 complessivamente confermano uno stanziamento significato, in linea col precedente triennio.

      Azioni di promozione di grandi eventi sportivi

Per l’annualità 2024 e in generale per tutto il triennio 2024-2026, la linea di intervento descritta sarà consolidata a partire dalle collaborazioni in essere di maggior rilievo e continuando a ricercare eventi di standing assoluto, che diano ulteriore forza alla Sport Valley Emilia-Romagna.

Inoltre, grande rilevanza avranno, nel corso del 2024, le azioni connesse all’organizzazione del Grand Départ del Tour de France. Alle attività di ispezione e verifica in loco dei percorsi, degli spazi per le partenze e gli arrivi e delle location per la realizzazione degli eventi collaterali, effettuate nel 2023 dalla società francese organizzatrice, dovranno seguire, nel corso del prossimo anno, i risvolti organizzativi in capo agli Enti pubblici italiani che costituiscono la Comunità Ospitante, sia per gli aspetti tecnici, infrastrutturali e logistici, sia per la comunicazione e l’organizzazione degli eventi di accompagnamento alla manifestazione.

      Promozione della pratica motoria e sportiva

Per il triennio 2024-2026 si confermano i contributi a sostegno degli eventi, delle manifestazioni e delle competizioni sportive dilettantistiche organizzate dagli operatori dello sport regionale (associazioni e società sportive, Federazioni sportive, Enti di promozione sportiva ecc.), finalizzate alla diffusione dello sport di base sul territorio regionale e all’attenzione alla salute e al benessere psico-fisico tramite la diffusione e la pratica di sani stili di vita.

Si confermano anche i contributi per la realizzazione di progetti di promozione della pratica motoria e sportiva di respiro biennale, rivolti in particolare ai giovani, alle fasce più deboli (portatori di disabilità, anziani) e finalizzati a combattere fenomeni di emarginazione, discriminazioni di genere e di provenienza. Su questa linea di intervento, molto importante è anche il coinvolgimento degli Enti locali e la collaborazione con il sistema scolastico regionale.

      Qualificazione e innovazione degli impianti sportivi

Per gli oltre 140 progetti di riqualificazione, messa in sicurezza, efficientamento e ampliamento del patrimonio regionale dell’impiantistica sportiva finanziati coi contributi assegnati e concessi nel periodo 2018-2021, il 2023 era previsto come l’anno di conclusione dei lavori. Se per molti progetti così è stato, gli anni complessi dell’emergenza Covid-19, della guerra in Ucraina tuttora in corso e degli aumenti del costo dell’energia, con le ricadute generali sull’inflazione e sul costo dell’energia, hanno prodotto significative difficoltà per gli Enti locali e le imprese coinvolte nella realizzazione degli interventi, con ritardi, revisioni dei quadri economici delle opere e ridefinizione dei progetti. Per i progetti a cui è stata concessa una proroga, il 2024 sarà pertanto dedicato alla conclusione dei lavori.  Allo stesso modo, si procederà alla realizzazione degli ulteriori 19 progetti finanziati, ai sensi della L.R. 5/2018, nel 2022.

Infine, in relazione alle risorse che lo Stato metterà effettivamente a disposizione della Regione nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), il 2024 sarà l’anno per progettare e mettere in campo una nuova misura di sostegno all’incremento, alla riqualificazione, all’ampliamento e all’efficientamento dell’impiantistica sportiva regionale.

Nel settore delle politiche di promozione della sicurezza urbana ed integrata, le risorse regionali del bilancio 2024-2026 saranno finalizzate ad attuare gli obiettivi previsti dalla L.R. 24/2003 (art. 6), mediante il sostegno a interventi locali di prevenzione integrata volti al miglioramento delle condizioni di vivibilità e sicurezza del territorio. Si tratta di promuovere azioni di riqualificazione ed animazione degli spazi pubblici, l’estensione delle misure di controllo del territorio, il potenziamento di sistemi integrati di videosorveglianza e la diffusione di conoscenze qualificate sulla percezione di sicurezza e le vittime di reato. Ancora, iniziative di controllo di vicinato, più illuminazione negli spazi pubblici - giardini pubblici, marciapiedi e piste ciclabili, ecc. - anche installando, con attenzione all’ambiente, lampioni a led, sistemi di controllo video e allarmi per scuole e centri sportivi. E, con una particolare attenzione agli aspetti sociali e culturali, progetti di street art rivolti ai giovani, apertura di empori solidali, restauro di murales artistici, recupero di spazi per realizzare attività ricreative e culturali, e, non da ultimo, misure a sostegno delle vittime di reati in coerenza con la Direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo. Inoltre, uno stanziamento specifico viene dedicato agli interventi urgenti per la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale in coerenza con il modello di prevenzione integrata enunciato all’art. 1 e ss. del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48.

Sempre in un’ottica di prevenzione integrata, verrà sostenuta la partecipazione dei cittadini nella progettazione e animazione degli interventi finalizzati al presidio sociale e culturale degli spazi pubblici e il pieno coinvolgimento di operatori sociali affinché possano intervenire in strada per la promozione della salute nei contesti notturni, in un'ottica di mediazione sociale a complemento degli interventi della polizia locale. Una particolare attenzione verrà dedicata al consolidamento della sperimentazione, in accordo con le Prefetture U.T.G. presenti sul territorio, della figura degli “Street Tutor” - disciplinata dall’art. 9 della L.R. 24/2003 e ss.mm. - in un’azione di mediazione sociale nelle aree e negli spazi pubblici adiacenti ai pubblici esercizi.

Con riferimento alle Polizie Locali, l’obiettivo principale è quello di proseguire nella promozione di un modello di sviluppo che le renda sempre di più parte integrante della comunità, valorizzandone la capillare presenza in tutti i comuni del territorio e il rilevante ruolo di prevenzione rispetto a molti problemi che caratterizzano oggi le nostre città. Per fare questo è necessario un rafforzamento ed un ammodernamento delle strutture di Polizia Locale, sia in termini quantitativi che qualitativi, che dovrà essere sostenuto attraverso interventi a sostegno del rafforzamento dei Corpi, nonché della formazione degli operatori. Tali obiettivi potranno essere perseguiti, attraverso appositi accordi di programma o bandi, principalmente mediante: a) il sostegno a progetti di sviluppo, anche dal valore sperimentale/innovativo; b) un’attenzione particolare verso l’attuazione di progetti da parte delle Unioni di Comuni; c) il sostegno alle attività formative della Scuola interregionale di Polizia Locale. In particolare, nel corso del triennio 2024-2026, a seguito di una procedura di ricognizione che sarà avviata entro i primi sei mesi del 2024, come da previsione normativa, si prevede di lanciare un percorso di supporto alle strutture del territorio finalizzato al raggiungimento dello status di corpo di Polizia Locale, attraverso la formula degli accordi di programma.

Sempre in un’ottica di valorizzazione delle Polizie Locali, da perseguire attraverso l’accrescimento della professionalità e della qualità dell’operato del personale, nel corso del 2024 si prevede il completamento, congiuntamente agli Enti Locali, della terza edizione del corso-concorso regionale per il reclutamento dei profili di agente di polizia locale, tendendo, in questo modo, ad un consolidamento e messa a sistema di tale procedura.

Per quanto attiene le politiche di prevenzione del crimine organizzato, l’obiettivo generale, con gli stanziamenti programmati per il 2024-2026, è quello di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, in particolare fra i giovani, rafforzando le relazioni con Enti locali e Centri di ricerca che lavorano sistematicamente su tali temi.

Si intende inoltre sostenere il radicamento di strutture di aggregazione per la conoscenza dei fenomeni: Case della legalità, Osservatori locali sulla criminalità organizzata, Centri di documentazione; al tempo stesso proseguiranno la promozione e il sostegno per l’utilizzo di banche dati informatiche già presenti a livello locale (e/o regionale) per “incrociare” informazioni utili per il monitoraggio dei fenomeni sospetti, in raccordo con l’osservatorio regionale operante ai sensi dell’art. 5 L.R. 18/2016.

Infine, si prevede di supportare i Comuni nel dotarsi di strumenti informatici finalizzati a facilitare l’identificazione dei fenomeni criminosi, in particolare quelli relativi all’evasione tributaria. Nel dettaglio, si prevede di promuovere lo strumento del “Cruscotto informatico Legalità”, piattaforma dinamica per il monitoraggio dei fenomeni di interesse per la legalità del territorio che segue il paradigma “data driven administration”, abilitando analisi, valutazioni e politiche basate su dati oggettivi, certificati, verificabili e misurabili.

In sintesi, attraverso nuovi accordi di programma con Enti pubblici sarà possibile promuovere:

-          Misure a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell'educazione, dell'istruzione (degli studenti) della formazione (di professionisti);

-          Interventi per la prevenzione dell'usura;

-          Azioni finalizzate al recupero dei beni immobili confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali o istituzionali;

-          Assistenza e aiuto alle vittime innocenti dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata;

-          Politiche a sostegno delle vittime dell'usura e del racket.

Nel campo delle politiche culturali, le risorse stanziate dal bilancio per il triennio 2024-2026 consentiranno, in primo luogo, di consolidare le programmazioni pluriennali previste dalle leggi di settore, in secondo luogo di implementare alcuni nuovi ambiti di intervento previsti dalle norme in materia culturale approvate dall’Assemblea Legislativa nel corso del 2023, in stretta connessione con gli obiettivi di mandato. Il 2024 sarà caratterizzato in particolare dal rinnovo per il triennio 2024-2026 dei programmi in materia di cinema e audiovisivo e di sviluppo del settore musicale.

Nel settore cinematografico e audiovisivo, il nuovo programma e l’utilizzo di risorse FESR ad integrazione del Fondo di sostegno alla produzione consentirà di supportare ulteriormente la crescita delle imprese locali e del territorio regionale quale contesto in grado di accogliere le produzioni nazionali e internazionali. Nel 2024 sarà perfezionato l’ingresso della Regione nella Fondazione Cineteca di Bologna e saranno confermati gli interventi a favore della promozione della cultura cinematografica, con attenzione ai festival principali e alla qualificazione delle sale cinematografiche.

Circa gli interventi per lo sviluppo del settore musicale, con la programmazione triennale 2024-2026 saranno definiti indirizzi per il sostegno ai locali di musica dal vivo, previsti dalle norme specifiche che hanno integrato la LR n. 2 del 2018 e saranno definite le priorità negli interventi a supporto dell’alfabetizzazione musicale, della produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, della circuitazione di nuovi autori, dello sviluppo di reti e circuiti di locali di musica dal vivo e di promozione dell’industria musicale grazie in particolare all’attività della Emilia-Romagna Music Commission.

Nei settori del teatro, della musica, della danza e del circo contemporaneo è confermato il sostegno dei progetti di produzione, programmazione e promozione selezionati per il triennio 2022-2024 sulla base delle linee di indirizzo approvate dall’Assemblea legislativa agli inizi del 2022. Nel 2024, inoltre, verrà data attuazione alla terza annualità dell’accordo triennale sottoscritto con il Ministero della Cultura per il consolidamento delle residenze artistiche, in attuazione dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata.

Sempre nel settore dello spettacolo dal vivo, ATER Fondazione procederà nel rafforzamento della rete dei teatri gestiti e del circuito multidisciplinare; consoliderà inoltre la funzione di sostegno alla circuitazione internazionale delle migliori produzioni emiliano-romagnole. Fondazione Nazionale della Danza, riconosciuta quale Centro Coreografico Nazionale, svilupperà produzione e distribuzione dei propri spettacoli a livello nazionale e internazionale, grazie ad un recente accordo con il MAECI e implementerà azioni finalizzate alla diffusione e alla conoscenza del linguaggio coreografico. Gli altri enti partecipati Emilia-Romagna Teatro Fondazione e Fondazione Arturo Toscanini avranno l’opportunità di proseguire negli impegni produttivi, con l’obiettivo di una maggiore circolazione nazionale e internazionale delle produzioni e, per la Toscanini, anche di una più forte presenza nei teatri della regione.

Nel settore della promozione culturale, l’Assessorato sarà impegnato nell’attuazione della nuova legge in corso di approvazione da parte dell’Assemblea, che supererà, ammodernandolo, l’impianto della LR n. 37 del 1994. Uno specifico programma individuerà le linee di intervento e le priorità per il primo triennio di attuazione. Con esso, sarà confermato il sostegno delle iniziative e dei progetti promossi prioritariamente da associazioni, istituzioni culturali, Comuni e Unioni di Comuni.

Nel 2024 sarà confermato, inoltre, il sostegno ai carnevali storici iscritti all’Albo regionale attraverso uno specifico avviso per la concessione dei contributi e mediante azioni di supporto e promozione del cartellone regionale dei carnevali storici.

Per la ristrutturazione dei teatri e dei beni architettonici di proprietà degli enti locali, infine, ma non per minore importanza, sono stanziate risorse complessive pari a 10 milioni di euro. 

Nel campo del patrimonio culturale, le risorse stanziate dal bilancio 2024-2026 consentiranno di proseguire con azioni di sostegno e promozione non solo rivolte agli istituti culturali (musei, archivi e biblioteche civici, pubblici e privati convenzionati) ma anche al patrimonio culturale diffuso, con rinnovato impulso verso i beni architettonici, i luoghi della memoria, i beni naturalistici e il paesaggio. Si sosterranno prioritariamente progetti e interventi che prevedano la digitalizzazione del patrimonio culturale e l’utilizzo di tecnologie innovative per promuovere l’accesso a nuovi segmenti di pubblico ed in particolare per lo sviluppo di soluzioni che favoriscano l’accessibilità e il godimento del patrimonio culturale. L’obiettivo inoltre di rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane, e di ridurre tutte le forme di inquinamento è ciò che ha ispirato il bando Fesr 2021-2027  rivolto a Comuni e loro società in house, Unioni di Comuni, Città metropolitana di Bologna, Province e altri soggetti pubblici, che intende sostenere attraverso la realizzazione di infrastrutture verdi e blu un nuovo modello di pianificazione e progettazione, anche urbana, più attento alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico. Nel corso del 2024 prenderanno avvio i progetti selezionati sul bando già pubblicato.

Nel corso del 2024 si darà continuità alla fase di attuazione della legge regionale per la valorizzazione delle Case e degli studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna attraverso l’apertura di una nuova finestra di riconoscimento e un conseguente bando finalizzato a sostenere attività e progetti ad essi destinati. Sarà inoltre portata a termine la ricognizione dei cimiteri storici e monumentali ai fini di un loro censimento nell’ambito del catalogo regionale PatER e verrà riproposto il bando per il sostegno alle attività di promozione culturale dei cimiteri riconosciuti come previsto dalla legge regionale n. 21/2022.

Sulla base della legge regionale a sostegno dell’editoria del libro approvata nel mese di ottobre 2021, la Regione consoliderà la propria opera di promozione, rafforzamento e innovazione a favore dello sviluppo del settore, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Ciò grazie a un incremento delle risorse e alla ricalibrazione degli interventi sulla base dell’esperienza dei primi due anni di applicazione della legge. Saranno inoltre definite e impostate politiche di intervento in termini di filiera del libro (anche digitale) e della lettura (anche digitale).

Proseguirà l’attività di catalogazione del patrimonio culturale, in particolare rivolta ai beni museali e, tra i beni immobili, ai mulini storici in area emiliana, rafforzando contestualmente gli interventi di digitalizzazione del patrimonio afferente a musei, biblioteche e archivi storici grazie all’avvio dei progetti ricompresi nell’investimento dedicato nel PNRR e nel bando Fesr 2021-2027, i cui esiti si dispiegheranno nel 2024 e ancor più nel 2025.

La Regione continuerà ad assicurare la manutenzione ordinaria ed evolutiva delle infrastrutture informatiche a supporto della catalogazione, della gestione dei servizi e della pubblicazione dei dati, anche in una logica di fruizione integrata delle risorse e dei servizi di biblioteche, archivi storici e musei, in modo da agevolare la consultazione dell’intero patrimonio culturale regionale.

Le risorse previste nel bilancio per il sistema bibliotecario consentiranno di sostenere progetti e interventi finalizzati a mettere in grado le biblioteche di interpretare al meglio la contemporaneità, di reinterpretare il proprio ruolo nelle comunità e di avviare i necessari adeguamenti organizzativi e operativi imposti dagli ecosistemi digitali. L’obiettivo sarà avviare un servizio bibliotecario regionale configurato come sistema territoriale ‘multi-scala’ in cui l’allocazione dei servizi sui livelli territoriali è effettuata sulla base dei principi di convenienza e di adeguatezza.

Il bilancio 2024-2026 prevede una quota significativa di risorse per lo sviluppo del sistema archivistico regionale. Da questo punto di vista progetti e interventi faranno riferimento a tre assi strategici: la reingegnerizzazione e lo sviluppo di talune componenti del sistema informativo archivistico regionale (Archivi-ER); l’intensificazione delle attività di censimento e descrizione dei patrimoni archivistici storici accompagnata dove possibile dalla loro digitalizzazione; l’incentivazione di pratiche cooperative su base territoriale. L’obiettivo è il ridisegno entro 2025 del sistema archivistico regionale.

In generale proseguirà, con le risorse e gli strumenti disponibili, la generazione di nuova conoscenza digitale, di servizi e di prodotti innovativi grazie anche alla produzione e rielaborazione dei dati aperti (open data e linked open data) del patrimonio informativo sui beni culturali di interesse regionale. L’intera filiera del patrimonio culturale, inoltre, sarà oggetto di interventi integrativi dei progetti di digitalizzazione finanziati per la prima volta e con risorse molto significative in ambito PNRR e FESR.

L’organizzazione bibliotecaria regionale, comprendente anche gli archivi storici, sarà estesa a pieno titolo a biblioteche e archivi di istituzioni e associazioni impegnate nelle attività di conservazione, ricerca, divulgazione finalizzate a mantenere e divulgare la memoria degli avvenimenti e della storia del Novecento nell’ambito di politiche uniformi di conservazione e valorizzazione dei patrimoni documentari. Gli interventi, nel loro complesso, saranno indirizzati in tre ambiti: patrimoni e istituti, luoghi, eventi. Un impegno particolare sarà rivolto, in particolare, ad offrire, insieme al network internazionale facente capo a Liberation Route a cui la Regione ha aderito con la legge regionale 16/2022, iniziative significative con uno sguardo speciale ai giovani in vista del 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale.

L’organizzazione museale regionale sarà rafforzata, nell’arco del triennio e nell’ottica del sistema museale regionale, attraverso azioni che favoriscano logiche di rete, con dimensioni e contenuti della cooperazione che siano espressione delle dinamiche territoriali. Incentivare la collaborazione fra enti e condividere risorse e programmazione, mettere in rete conoscenze ed esperienze tra diverse istituzioni, identificare obiettivi comuni, sono alcune delle azioni con cui i musei possono affrontare al meglio le sfide contemporanee in ambito culturale. Per incoraggiare questi processi di cooperazione, oltre a dare continuità a percorsi già in atto di formazione e accompagnamento operativo per gli operatori culturali, si sosteranno uno o due progetti di creazione di nuove reti museali sulla base di quello che il territorio regionale saprà esprimere.

Relativamente alle politiche di educazione alla pace ed alla cittadinanza globale, le risorse stanziate dal bilancio 2024-2026 consentiranno di incrementare il numero di progetti e proseguire con azioni di sensibilizzazione rivolte alla comunità regionale, con una particolare attenzione alle giovani generazioni, mediante il sostegno – previo avviso pubblico - di progetti ed interventi promossi da enti pubblici e associazionismo territoriale. Come indicato nel documento di indirizzo triennale L.R. 12/2002 attualmente in vigore, una particolare attenzione verrà dedicata a favorire il raccordo con gli interventi regionali di cooperazione internazionale, allo sviluppo del tema dell’educazione alla cittadinanza globale anche attraverso la partecipazione a progettualità promosse a livello nazionale ed europeo, nonché alla valorizzazione del ruolo delle Scuole di Pace regionali. In tale senso, e in continuità con gli anni precedenti, le risorse del bilancio regionale consentiranno anche di supportare la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole nella realizzazione del suo programma annuale di attività, come previsto dalla L.R. 35/2001.

Per quanto riguarda le politiche per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico locale, proseguono le azioni affinché il sistema del TPL contribuisca ad agevolare l’accesso ai servizi, individuando anche nelle proposte del bilancio di previsione 2024-2026 azioni e risorse a supporto del sistema dei trasporti, sia per quanto riguarda la fruizione che le condizioni di erogazione di tali servizi. Per i servizi sono stanziate anche le risorse del  Fondo Nazionale Trasporti, previste in via precauzionale per  387 milioni di euro, in quanto l’art. 17 del DL 104/2023 convertito nella legge 136/2023 ha apportato sostanziali modifiche al criterio di riparto del Fondo nazionale trasporti che risulterebbe più sfavorevole per la nostra Regione, la quale prevede di compensare l’onere dei servizi stanziando proprie risorse per 63 milioni di euro, e ulteriori 20 milioni destinati alla manutenzione ordinaria della infrastruttura ferroviaria regionale.

La Regione fin da subito riconoscerà l’adeguamento inflattivo agli operatori di trasporto pubblico, in base agli indicatori nazionali di inflazione programmata.

Per quanto riguarda i servizi di trasporto pubblico, si conferma a livello generale l’impianto degli anni precedenti, con l’aggiunta di servizi ferroviari passanti e notturni come previsto dal Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese, per un totale, a partire da giugno 2024, rispettivamente di 11,5 milioni di euro/anno e fino a 1 milione di euro/anno.

Fra le azioni più rilevanti attivate figura il finanziamento dell’iniziativa SALTA SU che garantisce il trasporto pubblico gratuito sul percorso casa-scuola a tutti gli alunni dele scuole elementari e media inferiori e agli studenti delle scuole superiori con ISEE fino a 30mila euro/anno, si prevede lo stanziamento delle risorse a saldo dell’anno scolastico 2023-2024, con l’obiettivo di assicurare le risorse come acconto della campagna 2024-25.

Per ciò che riguarda i progetti di finanziamento infrastrutturale relativi alla manutenzione straordinaria e l’ammodernamento della rete ferroviaria, si confermano le azioni già avviate con il progetto complessivo di elettrificazione delle linee ferroviarie regionali prevendendo  inoltre risorse aggiuntive per la manutenzione straordinaria e il rinnovo di impianti di proprietà regionale e di adeguamenti tecnologici del materiale rotabile regionale per un totale nel triennio pari a 69 milioni di euro.

Nel triennio inoltre sono previste risorse regionali pari a 18,5 milioni di euro finalizzate a coprire i maggiori costi del progetto PIMBO 2° lotto, ovvero l’interramento di una tratta urbana della ferrovia Bologna-Portomaggiore, nell’ambito dello sviluppo del Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese. Sempre a riguardo del SFM nel triennio 2024-26 sono individuate inoltre risorse per circa 18 milioni di euro destinate alla realizzazione di un primo lotto funzionale del raddoppio della linea Casalecchio-Vignola nella tratta Casalecchio-Vialunga.

 È in corso, in continuità con l’annualità precedente e si concluderà nel 2025, un adeguamento del materiale rotabile all’elettrificazione delle linee regionali, che consiste nell’acquisto di 10 treni elettrici per un importo pari a 60 milioni di euro coperto per circa il 50% da risorse regionali e la parte rimanente con risorse statali, tra cui PNC.

Con riferimento all’ambito della viabilità, logistica e sicurezza si evidenziano i seguenti interventi:

- vengono confermate le risorse per le attività di navigazione interna, ivi compreso l’incremento collegato al passaggio di quote di oneri di personale attualmente sostenuti dalla Regione;

- si prevede un nuovo stanziamento pari a euro 5 milioni di euro per la messa in sicurezza dei ponti comunali, di cui euro 1 milione di euro per l’esercizio 2024 e 4 milioni di euro per l’esercizio 2025, ad integrazione degli stanziamenti operati con l’art. 10 della LR 24/2022 (Legge di stabilità), al fine di poter scorrere la graduatoria del bando attivato nel 2023 per la realizzazione di interventi di ripristino o consolidamento di ponti insistenti sulla rete viaria;

- si prevede lo stanziamento di risorse sulle annualità 2024, 2025 e 2026 di complessivi 7,14 milioni di euro per consentire la copertura di alcuni interventi quali: nuova convenzione per la “Realizzazione dell'interconnessione della A14dir con la SP 253R San Vitale nel Comune di Bagnacavallo in località Borgo Stecchi”, manutenzione straordinaria della rete provinciale di interesse regionale ed il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”.

La nuova convenzione che si andrà a sottoscrivere per la “Realizzazione dell'interconnessione della A14dir con la SP 253R San Vitale nel Comune di Bagnacavallo in località Borgo Stecchi, si rende necessaria per recepire il contributo integrativo di Autostrade per l’Italia discendente da un’ottimizzazione progettuale volta a comprendere anche parti dell’infrastruttura di competenza di ASPI.

L’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna riveste grande importanza, in quanto si tratta del tratto terminale, in Comune di Bologna, della Nuova Galliera, asse portante del Quadrante Nord di Bologna, previsto dal PRIT a supporto della mobilità del Nodo bolognese, già finanziato dalla Regione nel 2007 e aperto al traffico nel 2018. L’ultimo lotto consiste nel raddoppio di una strada comunale esistente, sulla quale si riversa il traffico della Nuova Galliera e, in futuro, dell’Intermedia di Pianura in corso di approvazione, e che pertanto non ha la capacità sufficiente a supportare tali volumi di traffico.

Si riconferma con la ricollocazione temporale allineata al triennio 2024-2026 il finanziamento per la realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana per un complessivo di 98 milioni di euro nel triennio, per quanto attiene le spese di investimento.

In relazione al turismo, nel triennio 2024-2026 le risorse e le azioni saranno concentrate su strategie e politiche che puntino al rilancio del settore turistico e commerciale per il futuro, cogliendo e amplificando i segnali di ripresa all’uscita dalla crisi pandemica e tenendo in considerazione  il grave impatto sul territorio e sulle imprese, anche di questi settori, dell’aumento del costo dell’energia e delle materie a causa dall’instabilità internazionale, dell’aumento dei tassi di inflazione e del calo dei consumi interni e più recentemente dai gravi eventi alluvionali accorsi sul territorio della Romagna nel maggio del 2023.

A tal fine si opererà mettendo in sinergia le risorse regionali con le opportunità derivanti dalle risorse del PNRR e dalle risorse della programmazione PR-FESR 2021-2027.

Con le risorse stanziate al bilancio 2024-2026 si prevede pertanto, di agire lungo due direttrici principali:

  1. Rafforzamento delle azioni di promo-commercializzazione turistica attraverso APT servizi e le Destinazioni turistiche (DT) ed il Territorio Turistico Bologna-Modena (TT), con campagne mirate ai flussi di turismo nazionale, ma anche con un’azione mirata e strategica sui mercati internazionali per rilanciare il turismo straniero. Nel triennio 2024-2026 sono stanziati a tal fine complessivamente 57,5 milioni di euro (€ 32 milioni per APT; 25,5 milioni per le DT e il TT). Nel 2024 sono previsti 12 milioni attraverso APT e 8,5 milioni per le DT e il TT;
  2. Qualificare ed innovare l’offerta turistica per un turismo sempre più sostenibile e di qualità, con azioni di sostegno agli investimenti dei privati per la qualificazione e l’innovazione delle strutture turistico-ricettive.

Sarà incrementata l’azione di supporto e sviluppo al settore turistico  attraverso gli strumenti di agevolazione al credito, proseguendo e potenziando il sostegno al sistema delle garanzie per il turismo di cui alla LR 40/02 attraverso i consorzi fidi e proseguendo l’azione messa in campo nel 2023 del fondo speciale in accordo con la BEI, in attuazione della L.R. 40/02,  per consentire una ampia gamma di interventi regionali di agevolazione a favore delle attività ricettive, finalizzati alla riduzione dei costi dei finanziamenti bancari,  sia per esigenze di liquidità, sia per investimenti.  Per detti interventi sono stanziati: 7,5 milioni annui nel triennio 2024-2026, di cui 2.5 milioni nel 2024.

Con risorse del POR FESR 2021-2027 sono stati altresì stanziati 45 milioni per dare attuazione alla misura “1.3.4 Sostegno all’innovazione e agli investimenti delle imprese del turismo, dei servizi e del commercio, delle imprese culturali e creative” per bandi a favore delle imprese turistico-ricettive per investimenti volti alla riqualificazione, ammodernamento delle strutture e al miglioramento e all’innovazione dei servizi offerti, per sostenere la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta, rendere il settore più innovativo, digitale e attento agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza. Il bando è stato emanato nel 2023.

Proseguirà altresì nel triennio il coordinamento e la gestione del Progetto di valorizzazione turistica delle aree del Delta del Po, progetto integrato che nasce dalla proposta presentata congiuntamente da Regione Emilia-Romagna e Regione Veneto,  in collaborazione con i rispettivi Parchi regionali del Delta del Po ed è stato finanziato  per  complessivi di 55 milioni di euro (di cui 30 milioni per interventi in regione Emilia-Romagna) nell’ambito del Piano di Investimenti Strategici su siti del patrimonio culturale, edifici ed  aree naturali del Ministero della Cultura (Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR). nel triennio 2024-2026 sono previsti a bilancio oltre 26 milioni di euro.

Si ravvisa infine il sostegno volto all’organizzazione e promozione di grandi eventi turistici sportivi, che costituiscono attrattori di particolare significatività.

Proseguiranno inoltre le azioni di sostegno in materia di turismo in attuazione alle altre norme regionali del settore per le quali nel triennio sono stanziati oltre 10 milioni di euro.

Per quanto concerne il settore del commercio si ravvisa che con la LR 12/2023 “SVILUPPO DELL'ECONOMIA URBANA E QUALIFICAZIONE E INNOVAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE E DEI SERVIZI. ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 10 DICEMBRE 1997, N. 41 E MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE 5 LUGLIO 1999, N. 14” è stata portata a compimento la riforma della principale legge per il sostegno e lo sviluppo della rete commerciale e distributiva (LR 41/1997).

Per l’attivazione delle misure previste dalla nuova legge regionale, per le quali dovranno essere approvate le DGR attuative, sono stanziati al bilancio 2024-2026 nel triennio 25,85 milioni di euro di risorse regionali, di cui 2 milioni nel 2024, 11,25 milioni nel 2025 e 11,6 milioni nel 2026. A dette risorse si aggiungono le risorse per le misure che continueranno in dette annualità ad essere attuate tramite la LR 41/07 per complessivi 6,39 milioni di euro nel triennio, di cui 4,69 milioni nel 2024 e 1,7 milioni nel 2025. Pertanto, le risorse complessive (LR 41 e nuova legge) destinate a dette misure ammontano ad oltre 31 milioni nel triennio, di cui 6,69 milioni di euro nel 2024, 12,95 milioni di euro nel 2025 e11,6 milioni di euro nel 2026.

Per l’attuazione delle misure della legge si aggiungono altresì le risorse comunitarie stanziate nel PR-FESR 2021-2027 nell’azione 1.3.4: nello specifico delle risorse destinate alle imprese commerciali, per complessivi 18 milioni di euro, nel 2024 sarà attivato un primo bando rivolto a supportare le imprese del commercio e dei pubblici esercizi incentivando investimenti per l’ammodernamento e la qualificazione delle strutture, per il miglioramento e l’ampliamento delle attività offerte.

Proseguiranno infine, attraverso la programmazione biennale, le azioni per la promozione del consumerismo in base alla LR 4/2017.

Per l’Agenda Digitale l’obiettivo si conferma quello della creazione di un sistema digitale equamente diffuso a supporto della crescita di infrastrutture materiali, come la fibra ottica, e infrastrutture immateriali, come le competenze necessarie ad utilizzare le tecnologie.

L’Agenda Digitale nel bilancio triennale 2024-2026 trova la conferma degli stanziamenti già in corso e quindi disponibilità per il completamento delle infrastrutture la cui realizzazione e gestione è in capo a Lepida ScpA. Nello specifico per il 2024 sono previsti importanti interventi indirizzati all’ampliamento della rete EmiliaRomagnaWiFi, su cui sono stanziati 2 milioni di euro, con particolare riferimento al progetto di copertura del waterfront della Costa romagnola previsto per la maggior parte degli interventi nei luoghi dello Sport che sono individuati nei palazzetti dello sport dei principali centri della regione a cui si aggiungono risorse nazionali frutto di un accordo con il MEF. Sarà implementato e migliorato l’Osservatorio della connettività per dare informazioni dettagliate su stato dell’arte e programmi di intervento in ambito di collegamento in banda ultra-larga del territorio con particolare riferimento al Piano Italia a 1Giga finanziato con il PNRR.

Nel corso del 2024 si amplieranno le sperimentazioni in ambito di sensoristica Internet of Things, con uno stanziamento di 150 mila euro, legate al progetto Rete IOT per la Pubblica Amministrazione che oggi coinvolge diversi territori e implementa sensori che misurano dati legati a traffico, parametri ambientali, welfare, meteo e altro il tutto anche in sinergia e cooperazione con il progetto finanziato con fondi EU ER2DIGIT, European Digital Innovation Hub. Proseguono le azioni indirizzate al contrasto del gap di genere in ambito digitale con iniziative di sensibilizzazione nell’ambito del programma “Women in Tech” Emilia-Romagna e il consolidamento del progetto Ragazze Digitali che nel 2023 ha visto una seconda edizione regionale che ha coinvolto oltre 300 ragazze. Nel consolidato spirito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna – Data Valley Bene Comune saranno sviluppati anche il prossimo anno dei Test Before Invest in cooperazione con altri Assessorati ed Enti del territorio.

Sempre per il 2024 sono individuate risorse pari a 1,2 milioni di euro per la continuità dei servizi delle piattaforme regionali di identità digitale e i pagamenti digitali in relazione ai sistemi nazionali SPID e PAGOPA, e nello specifico per garantire la gratuità del servizio di identità digitale LepidaID SPID. Continueranno le attività di supporto agli EE.LL. nella predisposizione di strategie territoriali, Agende Digitali Locali, e progettazioni operative coerenti con gli obiettivi di Data Valley Bene Comune.

Proseguirà nel 2024 il percorso di innovazione digitale dell’Ente, oltre a garantire le funzionalità stabili di infrastrutture ed applicazioni informatiche per tutto l’Ente, verranno consolidati nel 2024 nuovi servizi finalizzati ad ottimizzare la modalità di lavoro, l’integrazione e semplificazione dei processi. Sono per questo previsti interventi di miglioramento per circa 1 milione di euro per l’adeguamento delle dotazioni individuali, l’estensione a più Strutture del CRM implementato e sperimentato nel 2023, l’integrazione nella nuova Intranet (New Orma) dei siti di struttura e l’aggiornamento dei sistemi di gestione degli istituti contrattuali. Verranno inoltre realizzati nuovi servizi di integrazione dei sistemi interni con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Ulteriori 500 mila euro sono destinati all’implementazione di servizi a supporto della gestione del patrimonio immobiliare, alla introduzione di sistemi per la riduzione dei costi di gestione, con particolare riferimento al controllo delle temperature nei locali e alla riduzione degli spazi attualmente occupati da documentazione cartacea mediante attività di scarto.

Particolare attenzione verrà dedicata al potenziamento dei sistemi informativi geografici regionali che consentirà lo sviluppo della cartografia digitale di base e dei sistemi per la gestione e fruizione dei dati geografici e prodotti cartografici digitali, in particolare prevedendo azioni per la progettazione di una nuova infrastruttura geodetica, la realizzazione della nuova altimetria di dettaglio del territorio regionale e l’aggiornamento del database Topografico regionale su aree prioritarie e su aree colpite da emergenze, lo sviluppo di strumenti di cooperazione con gli EE.LL., dei portali geografici e dei servizi dell’archivio cartografico regionale.

Saranno inoltre svolte le attività previste dai progetti finanziati con fondi PNRR che prevedono interventi per il miglioramento dell’accessibilità e usabilità di 2 servizi rivolti ad utenza esterna, l’esposizione su PDND di almeno 30 servizi regionali (API), l’integrazione di 12 servizi regionali nell’App IO, la migrazione di 3 servizi regionali su PagoPA, l’erogazione di servizi di prevenzione e supporto in materia di sicurezza informatica da parte del costituito CSIRT regionale agli Enti del territorio, il potenziamento dei sistemi di sicurezza interna regionale.

Particolare attenzione verrà dedicata al potenziamento dei sistemi informativi geografici regionali, attualmente gestiti con circa 2,6 milioni di euro, integrati nel 2024 dell’importo di circa 370 mila euro che consentirà lo sviluppo della cartografia digitale di base e dei sistemi per la gestione e fruizione dei dati geografici e prodotti cartografici digitali, in particolare prevedendo azioni per la progettazione di una nuova infrastruttura geodetica, la realizzazione della nuova altimetria di dettaglio del territorio regionale e l’aggiornamento del database Topografico regionale su aree prioritarie e su aree colpite da emergenze, lo sviluppo di strumenti di cooperazione con gli EE.LL., dei portali geografici e dei servizi dell’archivio cartografico regionale.

Sarà data continuità alle iniziative di consolidamento e rafforzamento delle attività statistiche pubbliche a sostegno delle politiche regionali e locali con uno stanziamento confermato in circa 500 mila euro. Particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di strumenti per l’analisi dei dati su musei, biblioteche e turismo, all’ampliamento della consultazione del patrimonio statistico regionale e al potenziamento dell’utilizzo di dati provenienti dal Sistema Statistico Nazionale.

In considerazione dell’incremento dei servizi erogati e richiesti dagli enti produttori (attualmente oltre 1.500 con oltre 2,7 miliardi di documenti versati) circa 200 mila euro sono destinati nel 2024 al potenziamento dell’infrastruttura tecnologica del Polo archivistico regionale (ParER), che attualmente impegna circa 2,65 milioni di euro, per l’attività di conservazione dei documenti amministrativi e sanitari svolta per Enti del territorio ed anche fuori territorio regionale.

Saranno inoltre svolte le attività previste dai progetti finanziati con fondi PNRR, che prevedono interventi per il miglioramento dell’accessibilità e usabilità di 2 servizi rivolti ad utenza esterna, l’esposizione su PDND di almeno 30 servizi regionali (API), l’integrazione di 12 servizi regionali nell’App IO, la migrazione di 3 servizi regionali su PagoPA, l’erogazione di servizi di prevenzione e supporto in materia di sicurezza informatica da parte del costituito CSIRT regionale agli Enti del territorio, il potenziamento dei sistemi di sicurezza interna regionale.

In tema di riordino territoriale e istituzionale, si ritiene di confermare lo stanziamento a sostegno del Programma di riordino territoriale triennale anche per il periodo 2024-2026 (da ora in avanti PRT) per dare continuità al consolidamento amministrativo delle Unioni di Comuni coerentemente con il percorso intrapreso con l’ultimo PRT.  Il PRT rappresenta uno sforzo finanziario notevole che supporta le Unioni di Comuni da un lato e dall’altro accelera e rafforza i processi associativi al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini ed imprese e di intercettare le nuove opportunità post-pandemia emergenti dal PNRR, dalla nuova programmazione europea 2021-2027 e dal “Patto per il lavoro e per il clima”. A supporto del PRT si continuerà a facilitare il percorso di rafforzamento amministrativo delle Unioni di Comuni rendendo sistematiche misure già sperimentate, dai Temporary Manager agli Esperti Facilitatori e ai Change Manager, nell’ottica di implementare un percorso che risulta fondamentale al fine di affrontare in modo efficace ed efficiente le molteplici sfide sopra indicate con particolare riguardo ai temi organizzativi, del digitale, della trasformazione green.

Per le fusioni di Comuni, l’importo erogato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2024 rimane stabile, con l’eccezione del contributo relativo al Comune di Valsamoggia che come previsto dall’art. 5 della l.r. 1/2013 (istitutiva del Comune di Valsamoggia) vedrà il proprio contributo passare a 210 mila euro per i prossimi cinque anni.

Per il 2024 si confermano le risorse a bilancio quale contributo annuale alle associazioni regionali delle autonomie locali (Anci, Upi, Uncem) in funzione di nuove progettualità di sistema.

Confermato nel bilancio 2024 e successivi lo stanziamento previsto ai sensi della L.R. n. 11/2019 per la concessione di contributi ai Comuni e alle Unioni di Comuni che hanno richiesto ed ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

In continuità con l'obiettivo della promozione della stabilità istituzionale e finanziaria degli enti locali (comuni) il 2024 vedrà la piena attuazione della legge regionale 24 novembre 2022, n.20 sull'istituzione di un fondo di erogazione per i comuni in squilibrio finanziario e la completa realizzazione degli accordi di programma con i Comuni beneficiari del contributo. L’obiettivo è prevenire nei comuni situazioni di dissesto finanziario e favorire l'adozione di misure mirate al superamento delle situazioni di squilibrio. L'erogazione del contributo, a seguito della sottoscrizione di un apposito accordo di programma col Comune beneficiario, è finalizzata al ripristino dell'equilibrio finanziario e al sostegno dei servizi essenziali.

Per quanto riguarda l’attuazione della L.R. 5/2018 e dei relativi Programmi Straordinari di Investimento, nel Bilancio di Previsione 2024-2026 sono stati stanziati 6 milioni di euro destinati agli investimenti delle Unioni di comuni avanzate, con particolare attenzione alla promozione della digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione, oltre ai 3 milioni di euro già assegnati sul triennio per l’allargamento della graduatoria del bando a sostegno dell’impiantistica sportiva.

Per quanto riguarda le risorse per le Unioni avanzate, come previsto dalla norma, verrà attivata apposita procedura di concertazione e successiva assegnazione. La principale finalità che il bando si pone è quella di mettere a disposizione delle Unioni di Comuni risorse specifiche affinché possano realizzare interventi di valenza strategica a favore delle proprie comunità e dei propri territori, dando attuazione all’impegno assunto dalla Regione con la previsione inserita nel Programma di riordino territoriale 2021-2023 (D.G.R. n. 853/2021).

Grazie alla programmazione delle risorse FSC 2021-2027 saranno finanziate ulteriormente, rispetto ai fondi strutturali europei, ATUSS e STAMI. Tali disponibilità potranno essere utilizzate a supporto dei PSAL, in collegamento alle strategie territoriali integrate previste dal Documento Strategico Regionale 2021-2027. Successivamente all’approvazione da parte dell’Assemblea dell’Atto di Indirizzo, lo strumento attuativo della legge regionale 5 del 2018 garantisce tempestività nelle procedure di individuazione degli interventi, ma soprattutto all’attuazione degli stessi, e ciò grazie alla negoziazione con le autonomie locali, pertanto intercettando direttamente i fabbisogni funzionali delle amministrazioni.

In attuazione della legge regionale 15/2018 sulla partecipazione, le risorse stanziate dal bilancio 2024-2026 consentiranno di finanziare il Bando annuale per la realizzazione di progetti partecipativi promossi a livello locale, sia da organizzazioni pubbliche che private. Saranno implementate ulteriori semplificazioni amministrative e azioni di supporto per agevolare enti e associazioni beneficiari. Si svilupperanno ulteriori applicazioni della nuova piattaforma digitale di e-democracy, PartecipAzioni, anche attraverso la messa a disposizione della piattaforma regionale ai beneficiari del bando annuale e nell’implementazione delle sperimentazioni di utilizzo da parte delle diverse strutture regionali. A supporto della diffusione e consolidamento delle competenze nell’uso della piattaforma PartecipAzioni, saranno attivate specifiche azioni formative e di accompagnamento verso le organizzazioni che ne faranno uso.

Nel corso del 2024 saranno inoltre attuate specifiche attività di consultazione e partecipazione dei territori regionali al fine di produrre le analisi e le valutazioni previste per la Clausola valutativa legge regionale 15/2018.

Si conferma, inoltre, il ruolo strategico della comunicazione istituzionale. Dopo due anni e mezzo di pandemia ed emergenza sanitaria, a partire dal 2020, seguiti da periodi altrettanto duri a causa della guerra in Ucraina, dei rincari dei prezzi energetici e dell’inflazione più in generale, istituzioni e società regionali sono chiamate a un nuovo sforzo di coesione per una nuova ripartenza.

Il punto di riferimento dell’azione regionale sono, ancora una volta, gli obiettivi individuati nel programma di mandato della Giunta e nei documenti regionali di programmazione: lavoro e crescita sostenibile, transizione ecologica e digitale, scuola, formazione e nuove competenze, sanità del territorio, inclusione sociale, piena parità di genere, protagonismo delle nuove generazioni, ricucitura delle disuguaglianze territoriali, cultura ed economia della creatività.

In tema di giustizia, nell’ambito del Patto regionale per la Giustizia in fase di rinnovo con il competente ministero, con le risorse di bilancio 2024-2026 verrà data continuità specificatamente a due attività: 1) quelle legate al progetto del programma Operativo Complementare PON Governance - Capacità Istituzionale 2014/2020 “DigIT-ER” relativamente agli Uffici di Prossimità; 2) quelle realizzate, in collaborazione con Lepida ScpA mediante lo strumento del contratto di Servizio, afferenti alla manutenzione e sviluppo del punto di accesso al processo civile telematico ed alla diffusione dei servizi di giustizia digitale già presenti a listino e disponibili per gli enti soci (gestione TSO/ASO, procedure istituti protezione giuridica, flussi di stato civile ed entrate), con un particolare focus sulle Unioni di Comuni.

La voce più consistente degli stanziamenti previsti per il triennio di previsione 2024-2026 dall’Assessorato agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca – Direzione generale agricoltura, caccia e pesca, è rappresentata dai cofinanziamenti per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014 – 2020 e per il Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del piano strategico della Pac 2023-2027.

Tali risorse sono destinate prioritariamente ai seguenti obiettivi specifici:

      OS1: Sostenere un reddito agricolo sufficiente e la resilienza del settore agricolo in tutta l’Unione al fine di rafforzare la sicurezza alimentare a lungo termine, e la diversità agricola, nonché garantire la sostenibilità economica della produzione agricola nell’Unione;

      OS2: Migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende agricole, sia a breve che a lungo termine, compresa una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione;

      OS3: Migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore;

      OS4: Contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi, anche riducendo le emissioni di gas a effetto serra e migliorando il sequestro del carbonio, nonché promuovere l’energia sostenibile;

      OS5: Promuovere lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali, come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche;

      OS6: Contribuire ad arrestare e invertire il processo di perdita della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi;

      OS7: Attirare e sostenere i giovani agricoltori e nuovi agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale sostenibile nelle aree rurali;

      OS8: Promuovere l’occupazione, la crescita e la parità di genere, compresa l'imprenditorialità femminile in agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile;

      OS9: Migliorare la risposta dell’agricoltura dell’UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi alimenti di alta qualità, sicuri, nutrienti prodotti in modo sostenibile, la riduzione degli sprechi alimentari, nonché il miglioramento del benessere degli animali e la lotta contro le resistenze antimicrobiche.

Per le attività di miglioramento genetico del bestiame è stato autorizzato, per gli anni 2024, 2025 e 2026, un finanziamento integrativo che si aggiunge alle risorse statali trasferite per la realizzazione dei programmi annuali per la raccolta dati in allevamento tesi alla realizzazione dei programmi genetici, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2001 (Individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire alle Regioni ai sensi dell' art. 4, comma 1, del decreto legislativo 4 giugno 1997, n. 143).

Un’ulteriore azione a sostegno delle aziende agricole è costituita dal finanziamento dei Consorzi fidi, per favorire l’accesso al credito delle imprese, tramite gli organismi di garanzia, per la concessione di contributi a favore delle imprese agricole con priorità per quelle colpite dalla cimice asiatica e da altre fitopatie in un’ottica pluriennale.

Nell’ambito della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) un altro obiettivo importante è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi e dalla realizzazione di un sistema informativo integrato che renda più efficiente l’intero processo di gestione e pagamento dei contributi. In quest’ottica l’investimento nel potenziamento dei sistemi informativi agricoli costituisce un fattore determinante di successo e un obiettivo qualificante delle politiche regionali in materia di agricoltura, da perseguire in stretto raccordo con l’Organismo pagatore AGREA.

Altro obiettivo fondamentale nell’ambito delle politiche condotte dall’Assessorato è costituito dalla promozione delle eccellenze enogastronomiche della Regione Emilia-Romagna che, oltre a costituire un patrimonio culturale da preservare, rappresentano un elemento di competitività e attrattività territoriale da giocare in sinergia con altri settori (turismo, attività produttive) a vantaggio dell’intera economia regionale. A tal proposito occorre ricordare che l’Emilia–Romagna è la regione più rappresentativa a livello nazionale ed europeo per le produzioni agroalimentari di qualità, sia come numero di denominazioni che come valore, visto che il 46% del valore dei primi dieci prodotti certificati DOP e IGP italiani è determinato da produzioni emiliano – romagnole.

Per questa ragione è fondamentale proseguire nell’impegno finalizzato alla diffusione della cultura enogastronomica regionale e della conoscenza, in Italia e all'estero, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, ottenuti con tecniche rispettose della salute dell'uomo e dell'ambiente. Si evidenzia inoltre che tra gli obiettivi di valorizzazione, un obiettivo specifico riguarda il patrimonio tartufigeno regionale. È stata inoltre prevista una contribuzione alle imprese per la realizzazione di progetti per la promozione economica dei prodotti agricoli e alimentari.

Altro importante obiettivo che si vuole perseguire è l’innovazione nel settore agricolo attraverso la norma a sostegno della ricerca in agricoltura.

Sono state inoltre previste attività di promozione e sviluppo degli agriturismi e della multifunzionalità delle aziende agricole.

Il settore Fitosanitario rappresenta un altro ambito di intervento regionale di importanza fondamentale, senza il quale sarebbero messi a rischio l’import e soprattutto l’export di molte produzioni regionali. Le attività di controllo e contenimento delle nuove malattie e il supporto tecnico necessario per soddisfare i protocolli di importazione ed esportazione al di fuori dell’Unione Europea vengono svolti in applicazione delle normative comunitarie e nazionali.

L'attività della Regione Emilia – Romagna in materia faunistico – venatoria è da sempre orientata al conseguimento dell'obiettivo generale di ripristinare il necessario equilibrio tra fauna selvatica ed attività agricola e forestale attraverso una efficace gestione venatoria e lo svolgimento delle attività di prelievo in controllo e di prevenzione. Rispetto a questo settore c’è da sottolineare che a partire dal 2016 la Regione ha assunto, per effetto del riordino istituzionale, la gestione diretta di una serie di attività. Tra le principali azioni, si evidenziano, contributi per interventi di prevenzione ed indennizzo dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole ed alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo, contributi in conto capitale per investimenti in prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica, l’acquisizione di servizi di raccolta, trasporto, cura, riabilitazione e liberazione della fauna selvatica in difficoltà, di cui alla legge regionale 8/1994 e le attività per l’attuazione dei piani di controllo dei fossori e dei cinghiali;

Per quanto riguarda il settore della pesca sono stati predisposti i primi stanziamenti dei capitoli relativi alle quote di competenza della UE (50%), Stato (35%) e cofinanziamento regionale (15%) per l’attuazione delle attività riguardanti il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA) 2021-2027 che è stato approvato dal tavolo delle regioni in data 19 ottobre 2023. Le principali linee di azione sono rivolte a:

      Promuovere la pesca sostenibile e il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche;

      Promuovere le attività di acquacoltura sostenibile e la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, contribuendo alla sicurezza alimentare nell'Unione;

      Consentire un'economia blu sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne e promuovere lo sviluppo di comunità della pesca e dell'acquacoltura;

      Rafforzare la governance internazionale degli oceani e consentire mari e oceani sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile.

Per il settore della pesca si sottolineano inoltre le attività in cui la Regione è subentrata a seguito del riordino istituzionale quali per esempio la gestione degli incubatoi e delle acque interne.

Sono state inoltre accantonate nei fondi per provvedimenti in corso di approvazione risorse per un provvedimento legislativo per i settori agricoli da rilanciare.

Inoltre si segnala che per quanto attiene i consorzi di bonifica, le risorse stanziate verranno utilizzate per interventi di adeguamento di opere di bonifica e irrigazione necessari per mitigare gli effetti dei sempre più ricorrenti periodi siccitosi ed eventi alluvionali, per la manutenzione straordinaria su opere pubbliche di bonifica montana necessarie per la prevenzione del dissesto, per fronteggiare il fenomeno della subsidenza, per interventi di somma urgenza, per completare la progettazione di opere strategiche (Invaso Val d’Enza).

Per le politiche inerenti alla difesa del suolo, della costa e di prevenzione e messa sicurezza del territorio, alla prevenzione e tutela ambientale e alla protezione civile, la manovra di Bilancio 2024-2026 complessivamente mette a disposizione un rilevante pacchetto di risorse regionali.

All’interno di quest’importo significative sono le risorse destinate ad interventi di difesa del suolo e della costa intesi come attività volte alla prevenzione e alla sicurezza del territorio e per azioni di sostegno al sistema della protezione civile, diretto e indiretto.

All’interno delle attività prioritarie per la prevenzione e la sicurezza del territorio sono state previste risorse per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrografica superficiale, di consolidamento e sistemazione dei versanti e della costa e interventi di somma urgenza per fronteggiare situazioni di grave pericolo.

Parte dei finanziamenti sono, altresì, destinati a garantire il servizio di piena e alla realizzazione di indagini geognostiche e rilievi finalizzati alla predisposizione di progetti esecutivi. Ulteriori risorse sono finalizzate all’aggiornamento dei quadri conoscitivi alla base delle cartografie geologiche, pedologiche e dei rischi, in particolare, per il completamento delle conoscenze geologiche all’interno del Progetto statale di cartografia geologica nazionale-CARG e per la prevenzione del rischio sismico.

L’importo complessivo disponibile nel bilancio regionale - triennio 2024 – 2026 per il settore della bonifica idraulica, montana e irrigazione ammonta a complessivi euro 8,174 milioni.

Inoltre, sono stanziate risorse per complessivi 8,1 milioni di euro; le risorse stanziate verranno utilizzate per interventi di adeguamento di opere di bonifica e irrigazione necessari per mitigare gli effetti dei sempre più ricorrenti periodi siccitosi ed eventi alluvionali, per la manutenzione straordinaria su opere pubbliche di bonifica montana necessarie per la prevenzione del dissesto, per fronteggiare il fenomeno della subsidenza, per interventi di somma urgenza, per completare la progettazione di opere strategiche (Invaso Val d’Enza).

Si conferma il sostegno al sistema della Protezione Civile Regionale, proseguendo l’azione per rendere diffuse ed omogenee le condizioni di operatività ed intervento efficace ed efficiente, attraverso il potenziamento del coordinamento e del presidio territoriale sia con le istituzioni che con il mondo del volontariato e dell’associazionismo  che risultano elementi strategici e fondamentali per affrontare eventuali condizioni di emergenze sul territorio, unitamente a investimenti per l’ammodernamento delle attrezzature a disposizione per gli interventi.

Per quanto riguarda le Politiche ambientali fine 2023 è stato approvato il bando diretto a sostenere i cittadini residenti nei Comuni delle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini proprietari di un veicolo di categoria M1 o ciclomotore1 o motociclo2 danneggiati o resi inservibili dagli allagamenti dovuti all’esondazione dei corsi d’acqua in conseguenza delle forti e prolungate piogge verificatesi nel mese di maggio 2023. Pertanto, nel corso del 2024 si proseguirà nella gestione di tale azione, per cui è stato previsto l’utilizzo di 27 milioni di euro.

Proseguirà l’azione per sostenere le attività di bonifiche siti inquinati stanziando risorse destinate a supportare la progettualità necessaria per quantificare gli oneri di bonifica per quegli enti locali che si trovano a dover affrontare situazioni di elevata criticità sul proprio territorio.

Per quanto riguarda le azioni destinate ad incentivare la rimozione e smaltimento dell’amianto da edifici di proprietà pubblica e privata, prosegue l’attuazione del programma di interventi di bonifica dall’amianto in edifici scolastici e ospedalieri finanziati nell’ambito del PSC MASE EX PO “AMBIENTE” FSC 2014-2020. A fine 2023 è stato attivato un programma di finanziamenti rivolto alle imprese presenti sul territorio regionale, con lo scopo di promuovere la realizzazione di interventi di bonifica amianto da immobili sede di lavoro per il personale addetto alle attività produttive, terziarie e commerciali delle imprese pari a 4 milioni di euro che vedrà l’esplicazione gestionale nel 2024.

Per quanto attiene gli enti strumentali si confermano gli importanti e fondamentali contributi per la gestione di Arpae, mettendo a disposizione 16,8 milioni di euro, cui si aggiungono 200 mila euro annui per il finanziamento delle attività di educazione ambientale, e prosegue la gestione delle politiche inerenti alle iniziative afferenti al Bike to Work.

Infine, per quanto riguarda le politiche per la transizione ecologica si conferma l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e passare al 100% di energie rinnovabili entro il 2035. A tal fine sarà necessario sviluppare prioritariamente scenari economicamente, socialmente, ambientalmente e tecnicamente sostenibili, in grado di definire obiettivi intermedi di mitigazione ed assorbimento che dovranno essere messi in atto dalle politiche settoriali.

Proseguirà il percorso della Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile con le attività di monitoraggio periodico ed aggiornamento previsto nella Strategia Regionale approvata, tenendo conto dei contributi più recenti degli organi statistici ufficiali e degli impatti degli eventi calamitosi che dal mese di maggio 2023 hanno colpito la maggior parte del territorio regionale.

Per quanto attiene alle politiche per la montagna, gli interventi programmati e realizzati fanno riferimento a tutte le azioni atte a diminuire le disuguaglianze esistenti con le zone di pianura e con la restante parte di territorio regionale. Ridurre queste disuguaglianze consente di aumentare la vivibilità dei territori di montagna, sostenere la qualità della vita per le persone che li abitano e favorirne il ripopolamento.

Fra le diverse attività che sono state previste, in particolare, si evidenziano quelle atte al mantenimento di una buona rete viaria territoriale. I collegamenti stradali nei territori montani risultano essere elementi fondamentali di inclusione fra le varie comunità presenti e i capoluoghi ubicati prioritariamente lungo l’asse della via Emilia. Il miglioramento, sotto il profilo manutentivo, di questi collegamenti consente di garantire, a chi vive in montagna, di ridurre i tempi di percorrenza fra frazioni e comuni e di muoversi con un più alto livello di sicurezza stradale. Non di meno incide fortemente per garantire una maggior accessibilità ai servizi pubblici e collettivi. Peraltro, il prossimo esercizio sarà caratterizzato dalla necessità di intervenire nuovamente sulla rete viaria, soprattutto al fine di ripristinare i danni causati dagli eventi alluvionali del maggio 2023.

Facilitare la mobilità è altresì un fattore importante per supportare la permanenza delle attività economiche presenti, nonché condizione sostanziale per favorire l’insediamento di nuove realtà. Di riflesso, una buona rete viaria permette di favorire l’accesso ai territori montani a supporto dello sviluppo del turismo slow o di carattere culturale e ambientale.

Al fine di dare seguito a queste programmazioni si sono stanziati, sul triennio 2024 – 2026 15 milioni di euro derivati dal bilancio regionale a cui si aggiungeranno parte degli 8,96 milioni di euro derivati dal Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane per l’annualità 2023 da assegnarsi nell’annualità 2024.

Con il Bando Montagna, nella sua seconda edizione, sono state finanziate 175 domande con le risorse disponibili pari a 5 milioni di euro. Attualmente è in corso la fase 2 del bando relativa alla presentazione della domanda di liquidazione del contributo e rendicontazione delle spese sostenute. A tutt’oggi sono state liquidati 95 beneficiari.  Il bando prevede il suo completamento nel 2024.

È importante proseguire con l’azione di sostegno agli enti locali per l’implementazione della L.R.24/2017, inerente all’innovazione delle politiche di pianificazione del territorio. Prosegue, inoltre, l’impegno per l’attuazione del bando di rigenerazione urbana 2021.

 A supporto delle politiche di gestione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale vengono garantite ed attuate le seguenti attività: dai fabbisogni di beni e servizi ordinari, necessari alla produzione delle piantine a interventi manutentivi ordinari e straordinari sui beni mobili e immobili funzionali all’attività dei vivai regionali e alla gestione del Demanio forestale regionale. Per rilanciare la produzione vivaistica forestale pubblica, è infatti necessario prevedere trasferimenti a Enti convenzionati per la gestione collaborativa da parte delle strutture vivaistiche pubbliche ritenute strategiche per il territorio regionale.

Per quanto riguarda il progetto “4,5 milioni di alberi – Mettiamo radici per il futuro”, oltre a proseguire con la distribuzione delle piante da vivai privati accreditati, sono previste ulteriori risorse per l’attivazione nel 2024 di un nuovo bando per imboschimenti dedicato alle imprese e ai Comuni.

Confermati altresì l’attuazione dei programmi operativi relativi alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri Forestali, di cui alla specifica convenzione, e il supporto per nuovi bandi di finanziamento di piani di gestione forestale dei boschi delle altre proprietà pubbliche, dei privati e dei consorzi forestali.

Sarà garantita la funzionalità degli Enti di gestione delle aree protette - ed il Programma degli investimenti - e la gestione della Rete Natura 2000. In merito ai siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità e come Riserva MaB, si proseguirà con le azioni di coordinamento e valorizzazione.

Proseguirà la collaborazione con le Guardie Ecologiche Ambientali per il servizio di vigilanza ecologica volontaria, sia per la gestione ordinaria che per gli investimenti in attrezzature, e si proseguirà nella manutenzione dei percorsi escursionistici e il rilancio del percorso dell’Alta Via dei Parchi (AVP).

Per quanto concerne gli interventi di tutela degli alberi monumentali, sia pubblici che privati, con le risorse stanziate si concorre alle spese di gestione degli esemplari arborei tutelati dalla regione (circa 600).

Relativamente al sostegno delle Aree Interne nel triennio 2024-2026 la regione è impegnata nell’attuazione delle strategie di sviluppo, in stretta collaborazione con le coalizioni locali beneficiarie. Delle 9 STAMI trasmesse alla Regione tra luglio e settembre 2023, 3 sono state approvate, 3 sono state istruite positivamente e in attesa di approvazione e 3 sono in istruttoria. Tutte le 9 strategie entreranno in attuazione nel corso del 2024 e i relativi investimenti, finanziati dai programmi regionali FESR e FSE+, saranno realizzati secondo i cronogrammi definiti dai soggetti attuatori con l’Autorità di Gestione.

Per quanto riguarda l'attuazione della legge regionale 12 del 2022 “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”, le risorse allocate nel bilancio 2024-2026 saranno utilizzate, previo avviso pubblico e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, per contributi in favore delle cooperative di comunità.

Per sostenere le politiche per le pari opportunità, per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate al genere, vengono stanziate risorse per due milioni di euro, per ognuno degli anni di bilancio, che saranno utilizzate per sostenere enti locali, associazioni, organizzazioni e onlus attraverso bandi biennali di cui alla LR 6/2014.

A tali risorse, dal 2022, si aggiunge lo stanziamento di euro 1,3 milioni di euro, per ognuno degli anni di bilancio, per integrare il “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” (ai sensi dell’art.1 comma 1 e art. 2 comma 2, D.P.C.M. del 17 dicembre 2020), istituito per favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione, nonché i percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà.

Al fine di garantire accoglienza e protezione delle donne vittime di violenza e dei loro figli/e minori nell'ambito di un progetto personalizzato di uscita dalla violenza di genere, è inoltre stato stanziato 1 milione di euro per finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di interventi relativi ad alloggi da destinare a soluzioni abitative temporanee per donne vittime di violenza per l’accompagnamento verso la semi-autonomia abitativa.

 


Art. 1

Stati di previsione delle entrate e delle spese

 

1. Per l’esercizio finanziario 2024 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 17.134.946.429,08 e di cassa per euro 18.529.702.444,57 e autorizzati impegni di spesa per euro 17.134.946.429,08 e pagamenti per euro 18.487.561.093,79 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

2. Per l’esercizio finanziario 2025 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 16.357.877.383,47 e autorizzati impegni di spesa per euro 16.357.877.383,47 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

3. Per l’esercizio finanziario 2026 sono rispettivamente previste entrate di competenza per euro 15.917.977.374,69 e autorizzati impegni di spesa per euro 15.917.977.374,69 in conformità agli stati di previsione delle entrate e delle spese allegati alla presente legge.

 

Art. 2

Allegati al bilancio

 

1. Sono approvati i seguenti allegati al bilancio:

 

a) il prospetto delle entrate di bilancio per titoli e tipologie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 1);

 

b) il riepilogo generale delle entrate per titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 2);

 

c) il prospetto delle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 3);

 

d) i prospetti recanti i riepiloghi generali delle spese rispettivamente per titoli e per missioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4);

 

e) il quadro generale riassuntivo delle entrate (per titoli) e delle spese (per titoli) (allegato 5);

 

f) il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 6);

 

g) il prospetto esplicativo del risultato presunto di amministrazione ed elenco analitico delle quote accantonate (a/1) (allegato 7);

 

h) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato (allegato 8);

 

i) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 9);

 

j) il prospetto dei limiti di indebitamento (allegato 10);

 

k) la nota integrativa (allegato 11) recante i riferimenti di cui ai successivi allegati 14 e 16;

 

l) l’elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie (allegato 12);

 

m) l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste (allegato 13);

 

n) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con ricorso al debito e con risorse disponibili (allegato 14);

 

o) l’elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2024-2026 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio (allegato 15);

 

p) l’elenco degli impegni assunti negli esercizi precedenti al 2016 finanziati mediante ricorso all’indebitamento (allegato 16);

 

q) l’elenco dei nuovi provvedimenti legislativi finanziabili con i fondi speciali (Allegato 17).

 

Art. 3

Fondo di riserva del bilancio di cassa

 

1. Il fondo di riserva di cassa destinato a far fronte al maggiore fabbisogno di cassa che si manifesti nel corso dell'esercizio 2024 è determinato per l'esercizio medesimo in euro 800.000.000,00.

 

Art.4

Attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118 del 2011

 

1. Per l’attuazione del titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari, con proprio atto, le variazioni inerenti la gestione sanitaria per l’iscrizione delle entrate, nonché delle relative spese.

 

Art. 5

Rinuncia all'esecuzione di crediti di modesta entità

 

1. È autorizzata la rinuncia ai crediti che la Regione vanta in materia di entrate di natura non tributaria, quando il costo delle operazioni di accertamento, riscossione e versamento sia valutato eccessivo rispetto all'ammontare delle singole partite di credito, ed a condizione che queste ultime non superino singolarmente la somma di euro 15,00.

 

Art. 6

Rinnovo delle autorizzazioni alla contrazione dei mutui e prestiti

già autorizzati negli anni precedenti

 

1. In applicazione dell’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 118/2011 è autorizzato, per l’anno 2024, il ricorso al debito, per far fronte ad effettive esigenze di cassa, fino all’importo complessivo di euro 400.296.295,76, a copertura del presunto disavanzo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2023 determinato dalla mancata stipulazione dei mutui autorizzati dall’art. 6 della legge regionale 27 dicembre 2022, n. 25 (Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025) rideterminati dall’art. 5 della legge regionale 28 luglio 2023, n.11.

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 6,5 per cento annuo, oneri fiscali esclusi, e per la durata massi­ma dell'ammortamento di venti anni.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2024.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere all'assunzione dei mutui e prestiti obbligazionari predetti con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dalla presente legge.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di inte­ressi dei mutui è garantito dalla Regione mediante la iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per la effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare incarico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L’onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo, comprensivo dei corrispondenti oneri fiscali, trova la copertura nel bilancio di previsione, nell’ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50, Programmi 1 e 2.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2026 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 del presente articolo risultino meno onerose di quanto previsto al comma 6, o che le operazioni stesse in tutto od in parte debbano essere dilazionate nel tempo, od avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sulla entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rien­trano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 7

Autorizzazione all'indebitamento per il programma triennale degli investimenti 

 

1. Per l'attuazione del programma regionale degli investimenti è autorizzato il ricorso all’indebitamento rispettivamente per euro 94.118.409,04 nel 2024, euro 86.957.805,60 nel 2025 ed euro 113.124.362,69 nel 2026, per far fronte a effettive esigenze di cassa , nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia, in particolare degli articoli 40 e 62 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), dell’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n.243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione) e dell’articolo 3, commi da 16 a 21-bis, della legge 24 dicembre 2003, n.350 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ‘Legge finanziaria 2004’).

 

2. I mutui saranno stipulati ad un tasso effettivo massimo del 6,50 per cento annuo e per la durata non superiore alla vita utile dell'investimento.

 

3. È autorizzata a tal fine l'iscrizione degli stanziamenti necessari in appositi capitoli negli stati di previsione della spesa e dell'entrata del bilancio di previsione 2024-2026.

 

4. La Giunta regionale è autorizzata a contrarre l’indebitamento con propri atti deliberativi nei limiti, alle condizioni e con le modalità previste dal presente articolo.

 

5. Il pagamento delle annualità di ammortamento e di interessi dei mutui è garantito dalla Regione mediante l'iscrizione nel bilancio di previsione della stessa, per tutta la durata dei mutui, delle somme occorrenti per l'effettuazione dei pagamenti. La Regione può dare in carico al proprio tesoriere il versamento a favore degli istituti mutuanti delle rate di ammortamento dei mutui alle scadenze stabilite.

 

6. L'onere relativo alle rate di ammortamento dei mutui di cui al presente articolo trova la copertura nel bilancio di previsione 2024-2026, nell'ambito degli stanziamenti iscritti negli appositi capitoli di spesa, distinti per quota di rimborso di interessi e del capitale, afferenti alla Missione 50 Debito pubblico, Programma 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari e Programma 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari.

 

7. Le rate di ammortamento relative agli anni successivi al 2026 trovano copertura con le successive leggi di bilancio.

 

8. Nel caso in cui, in sede di contrazione dei mutui, le operazioni finanziarie di cui al comma 1 risultino meno onerose di quanto previsto al presente articolo, o che le operazioni stesse in tutto o in parte debbano essere dilazionate nel tempo, o avere una durata inferiore a quella autorizzata, i riflessi corrispondenti sull'entità degli stanziamenti annui, così come la diversa decorrenza e durata nel tempo, saranno annualmente regolati con legge di bilancio.

 

9. Le spese per l'ammortamento dei mutui, sia per la parte di rimborso del capitale sia per la quota interessi, rientrano fra le spese classificate obbligatorie.

 

Art. 8

Disposizioni relative all'accensione di anticipazioni di cassa

 

1. La Giunta regionale è autorizzata a disporre con proprio atto l'accensione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa, disponendo nello stesso atto le conseguenti variazioni di bilancio.

 

 

Art. 9

Entrata in vigore

 

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2024.

 

 

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