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68.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 22 MARZO 2016

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2319

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'ampliamento dello stabilimento dell'azienda ILPA, sito nel Comune di Valsamoggia, e la sistemazione della relativa area, con particolare riferimento alla struttura denominata "Mulino di Mezzo". A firma del Consigliere: Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

CALIANDRO (PD)

DONINI, assessore

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 2377

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'incremento della operatività di termovalorizzatori operanti a Forlì, con particolare riferimento alla relativa Conferenza dei Servizi, alla tutela della cittadinanza ed alla compatibilità ambientale. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

POMPIGNOLI (LN)

PRESIDENTE (Soncini)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 2378

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare ed i tempi di realizzazione dei lavori di sistemazione del movimento franoso riguardante, nel tratto compreso tra Riola e Ponte Verzuno nel territorio del Comune di Grizzana Morandi, la Strada Provinciale n. 62/1. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

TARUFFI (SEL)

GAZZOLO, assessore

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 2379

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela della cittadinanza a fronte della richiesta di incrementare la quantità di rifiuti da trattare presso un inceneritore sito a Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

POMPIGNOLI (LN)

GAZZOLO, assessore

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 2380

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da porre in essere ed i controlli da svolgere per evitare il ripetersi dei maltrattamenti e delle violenze cui sono stati sottoposti anziani, minori e malati in strutture operanti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Soncini)

FOTI (FdI)

VENTURI, assessore

FOTI (FdI)

 

Ricordo delle giovani studentesse Erasmus vittime del grave incidente avvenuto in Catalogna

PRESIDENTE (Soncini)

 

OGGETTO 2000

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Ordinamento turistico regionale – Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica» (29)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 2000/1 oggetto 2397 - Presentazione e ritiro)

(Ordini del giorno 2000/2/3/4 oggetti 2398 - 2399 - 2400 - Presentazione)

PRESIDENTE (Soncini)

ROSSI Nadia, relatrice della Commissione

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

SENSOLI (M5S)

BAGNARI (PD)

FOTI (FdI)

TARUFFI (SEL)

SERRI (PD)

LORI (PD)

BERTANI (M5S)

CORSINI, assessore

BONACCINI, presidente della Giunta

SENSOLI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

SENSOLI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

PARUOLO (PD)

SENSOLI (M5S)

BERTANI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

SENSOLI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

BERTANI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

SENSOLI (M5S)

SENSOLI (M5S)

ROSSI Nadia (PD)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Soncini)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Gli emendamenti all’oggetto 2000 sono pubblicati in allegato al resoconto integrale della seduta pomeridiana del 22 marzo 2016

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,45

 

PRESIDENTE (Soncini): Dichiaro aperta la sessantottesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute:

 

antimeridiana del 23 febbraio 2016 (n. 60);

pomeridiana del 23 febbraio 2016 (n. 61);

antimeridiana del 24 febbraio 2016 (n. 62);

pomeridiana del 24 febbraio 2016 (n. 63);

antimeridiana dell’1 marzo 2016 (n. 64);

pomeridiana dell’1 marzo 2016 (n. 65);

antimeridiana del 2 marzo 2016 (n. 66);

pomeridiana del 2 marzo 2016 (n. 67);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Soncini): Do comunicazione delle giustificazioni relative alle assenze di oggi.

Hanno comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, quindi non saranno presenti per motivi istituzionali, la presidente Simonetta Saliera e il consigliere Delmonte.

Hanno, inoltre, giustificato la loro assenza il consigliere Boschini, la consigliera Tarasconi, la vicepresidente Gualmini e l’assessore Bianchi.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Soncini): Iniziamo i lavori di questa tornata con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 2319

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l’ampliamento dello stabilimento dell’azienda ILPA, sito nel Comune di Valsamoggia, e la sistemazione della relativa area, con particolare riferimento alla struttura denominata "Mulino di Mezzo". A firma del Consigliere: Caliandro

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Prendiamo in esame l’oggetto 2319: Interrogazione, a firma del consigliere Caliandro, di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l’ampliamento dello stabilimento dell’azienda ILPA, sito nel Comune di Valsamoggia, e la sistemazione della relativa area, con particolare riferimento alla struttura denominata “Mulino di Mezzo”.

Do la parola, per l’illustrazione, al consigliere Caliandro.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

Si tratta di un’interrogazione che riguarda il territorio di Bologna, in particolar modo il Comune meglio conosciuto come Valsamoggia, frutto di una grande trasformazione nel corso di questi anni. La motivazione per cui, come Gruppo del Partito Democratico, intendiamo interrogare l’assessore Donini è quella di comprendere cosa sia accaduto tra il 2010 e il 2016 in quello che un tempo era il Comune di Bazzano, oggi Valsamoggia, rispetto all’attività di un’importante realtà economica di quel territorio.

Occorre evidenziare che siamo in presenza di un’azienda leader da più di cinquant’anni nel settore degli imballaggi e dell’alta qualità in plastica. Questa azienda dà oggi la possibilità a 540 lavoratori di avere un posto fisso e di avere la certezza del proprio futuro e realizza anche un ulteriore indotto di 100 dipendenti. Si tratta, quindi, di comprendere quali siano i motivi per i quali ci troviamo oggi a discutere sull’opportunità, in un momento di grande crisi, di continuare ad insistere e a sviluppare nel nostro territorio realtà ricche e capaci di dare un futuro al territorio stesso.

Dal 2010, nel Comune di Bazzano, infatti, esiste un accordo tra il Comune e la società ILPA che ha permesso uno sviluppo e una crescita della stessa azienda, successivamente ratificato e accolto con un intervento del 26.09.2013 sull’ampliamento e la riqualificazione dello stabilimento stesso, nuovamente ripreso nel 2015 attraverso un accordo comunale su una richiesta di variante urbanistica. A tale richiesta è successivamente seguita una deliberazione, che è stata impugnata da alcuni cittadini perché – è questo l’oggetto della richiesta, assessore – il TAR si pronunciasse rispetto alla delibera di ampliamento che avrebbe toccato l’oggetto del nostro interesse, ovverosia il vecchio Mulino.

In un certo senso, occorre mettere in fila le cose. Il TAR si è espresso respingendo questa richiesta. Solo successivamente, nel 2016, il Ministero dei Beni culturali, attraverso la Soprintendenza, ha stabilito di intervenire su questo procedimento – a quanto ci risulta – senza prestare attenzione alla discussione principale, ovverosia se le nuove volumetrie realizzate abbiano o meno interesse culturale da tutelare rispetto a un interesse importante come quello del quale ci stiamo occupando, cioè il lavoro delle persone e lo sviluppo del territorio.

Il senso di questa interrogazione è, dunque, quello di conoscere le intenzioni della Regione e sapere in che modo il nostro Ente ha intenzione di tutelare i posti di lavoro di queste famiglie che, chiaramente, chiedono soltanto di poter avere un’occasione. Ci troviamo, onestamente, in un corto circuito di relazioni tale per cui delle due l’una: o le Amministrazioni e il TAR in questi anni non hanno colto il senso fondamentale di quest’opera oppure c’è stata un’approssimazione e una leggerezza nelle valutazioni di questo settore.

Chiediamo, quindi, a questa Giunta di indagare, di rispondere e di verificare quale possa essere il modo per ottemperare alle diverse esigenze, senza mai pregiudicare, però, quel fondamentale diritto al lavoro previsto in Costituzione all’articolo 1 e all’articolo 4, che noi amministratori dobbiamo tenere sempre presente nel corso del nostro mandato, anche andando molto al di là della contesa politica. Non dobbiamo riaffermare individualità, non dobbiamo riaffermare forze di campo rispetto ai partiti politici, ma abbiamo il dovere di difendere i posti di lavoro e lo sviluppo del nostro territorio.

Pertanto, le chiedo, assessore, la Regione quali iniziative ritiene di poter intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, per portare il piano di razionalità ad un buon esito della vicenda.

Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Do la parola all’assessore Donini per la risposta.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, presidente Caliandro, per il quesito che mi pone e che mi consente, in sintesi, di esprimere una valutazione sulla vicenda che riguarda il piano di sviluppo aziendale dell’ILPA e sull’avvio di istruttoria di vincolo dell’edificio ex Mulino per notevole interesse pubblico.

Questa Amministrazione, come lei sa bene, presidente Caliandro, non ha competenza sulla procedura avviata dalla Soprintendenza delle Belle arti e paesaggio di Bologna. Questo, però, non ci ha impedito, insieme alle Istituzioni locali, ai rappresentanti sindacali di impresa, ai lavoratori tutti, oltre che alla stessa ILPA, di chiedere con forza, insistenza e fiducia alla Soprintendenza di Bologna di non apporre il vincolo a quell’edificio ormai ridotto in macerie e inserito in un contesto di area produttiva artigianale dismessa e degradata. Abbiamo chiesto, invece, assumendo l’iniziativa noi, che venga fatto al più presto un sopralluogo, in modo che si possa constatare in modo oggettivo ciò che è evidente a tutti coloro che conoscono il sito, ossia che non vi sia alcuna ragione di tutela nei confronti degli immobili esistenti.

Siamo certi che la Soprintendenza di Bologna osserverà direttamente sul posto la consistenza degli edifici, il contesto in cui sono collocati e valuterà con obiettività le ragioni di merito sull’ipotesi di vincolo, che a noi pare assurda e sproporzionata e che avrebbe come conseguenza quella di impedire il piano di sviluppo aziendale presentato e autorizzato.

Nella fase economica che stiamo attraversando, presidente Caliandro, il fermo forzato del progetto di recupero dell’area industriale dismessa e degradata, su cui dovrebbe sorgere il nuovo stabilimento ILPA, metterebbe, infatti, in discussione un importante investimento produttivo dell’azienda, che nell’ultimo decennio ha quasi raddoppiato il numero dei propri dipendenti, gettando, di fatto, nell’incertezza centinaia di lavoratori che risiedono prevalentemente nel comprensorio di Bazzano, Vignola, Spilamberto, Castelfranco e Crespellano.

L’intervento che si vuole realizzare, che comprende anche la completa bonifica ambientale di tutto il comparto, ha ottenuto tutte – ripeto, tutte − le necessarie autorizzazioni ed è immediatamente cantierabile, dopo che si sono concluse positivamente anche le Conferenze dei servizi e che il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato rigettando le inconsistenti richieste di sospensiva degli ultimi irriducibili oppositori al progetto. Ricordo, ovviamente, che anche la Soprintendenza di Bologna è stata invitata alle Conferenze dei servizi, nelle quali si è valutato e validato il progetto, che speriamo possa trovare al più presto la realizzazione tanto attesa dal territorio.

Presidente Caliandro, io ho osservato molte volte, in questi anni, quel sito produttivo, constatandone un degrado sempre maggiore e sempre più esteso. Ben venga, quindi, l’investimento e la riqualificazione dell’area proposta dall’ILPA, perché in quel luogo l’unico bene pubblico degno di essere tutelato è il lavoro di centinaia di persone, il lavoro vero, il lavoro di qualità e la grande capacità di impresa dimostrata in tanti anni di attività.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Caliandro per la replica. Ha un minuto a disposizione. Prego.

 

CALIANDRO: La ringrazio, presidente.

Intervengo solo per esprimere la mia gratitudine all’assessore Donini per l’accuratezza con la quale sta seguendo questa vicenda, che mostra una sensibilità rispetto al nostro territorio che deve essere mantenuta sempre vigile, anche quando vi è il rischio di possibili frizioni tra altre Istituzioni, ben consapevoli − l’assessore e questo Gruppo − che la nostra priorità è rappresentata dalla tutela dei lavoratori. Pertanto, sono ben lieto di sapere che la nostra Giunta è all’opera per cercare di mantenere una posizione di soluzione, ma non una soluzione da Ponzio Pilato, come in alcuni casi è stato paventato.

La ringrazio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Caliandro.

Abbiamo esaurito l’oggetto 2319.

 

OGGETTO 2377

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'incremento della operatività di termovalorizzatori operanti a Forlì, con particolare riferimento alla relativa Conferenza dei Servizi, alla tutela della cittadinanza ed alla compatibilità ambientale. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2377: Interrogazione del consigliere Bertani di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'incremento della operatività di termovalorizzatori operanti a Forlì, con particolare riferimento alla relativa Conferenza dei Servizi, alla tutela della cittadinanza ed alla compatibilità ambientale. 

Risponderà, per la Giunta, l’assessore Gazzolo.

Do la parola al consigliere Bertani per l’illustrazione.

 

POMPIGNOLI: Le interrogazioni su questo argomento le trattiamo separatamente o possiamo...

 

PRESIDENTE (Soncini): Sì. Le trattiamo separatamente.

La parola al consigliere Bertani. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Oggi ci muoviamo, come consiglieri, da diversi schieramenti su questo argomento. Spero che anche i consiglieri di altri schieramenti si attivino su questo importante tema. Nella zona industriale di Coriano, a circa tre chilometri dal centro di Forlì, sussistono due inceneritori. Un inceneritore è entrato in funzione nel 1976, poi aggiornato nel 2009, di Hera Ambiente, e brucia rifiuti urbani; l’altro inceneritore è quello di Mengozzi Rifiuti Sanitari, entrato in funzione nel 1991. Il Comune di Forlì, quindi, è sottoposto a queste due importanti e pesanti fonti emissive.

Oggi la ditta Mengozzi ha chiesto l’incremento della portata oraria da 4.000 chilogrammi ora a 5.000 chilogrammi ora. Vi sono state diverse osservazioni, presentate nel merito della procedura, che riguardavano la richiesta di non aumento della portata, in quanto ritenuta eccessiva, che corrisponde anche a una potenzialità annua già importante, già aumentata nel tempo. Le obiezioni si riferivano alla bassa temperatura dei fumi e al camino basso, quindi a un’incidenza ancora maggiore di rischio di ricaduta degli inquinanti sulla vicina città densamente popolata. Altre obiezioni riguardano il sistema di configurazione del trattamento dei rifiuti reflui.

Anche il Comune di Forlì si è attivato e ha chiesto una consulenza esterna al DICAM, il Dipartimento di Ingegneria. Alla fine di tutto ciò, la Conferenza dei servizi ha convenuto su tutte le richieste dell’azienda Mengozzi, ossia di aumentare del 25 per cento la portata oraria, ma allargando lo spettro dei rifiuti inceneribili e concedendo alcune deroghe sul trattamento dei reflui. Il Comune di Forlì ha manifestato contrarietà a questo progetto. A questo punto, sinceramente, non ho capito se ci è o ci fa. Ad ogni modo, ha manifestato contrarietà. La Conferenza dei servizi, però, ha ritenuto di non assumere come parere contrario quello del Comune.

Adesso la palla arriva in Regione. Voglio ricordare − come ho già accennato − che l’inceneritore di rifiuti sanitari è insediato in un’area fortemente urbanizzata, densamente popolata e vi è anche una petizione firmata da più di 5.000 cittadini che si manifesta contraria a questo progetto di modifica. Secondo noi, il caso presenta grosse perplessità. Pensiamo ad ARPA. A seguito di quella modifica, chi svolge l’istruttoria diventa controllore. Stiamo andando, come Regione, nella direzione dell’economia circolare. Pertanto, non si riesce a capire bene dove andiamo a parare.

Assessore, le chiediamo se non sia il caso di non assumere direttamente, senza muovere foglia, l’esito della Conferenza dei servizi, che ha ritenuto il tutto ambientalmente compatibile, ma che ha anche rimandato alla Regione tutte le obiezioni del Comune di Forlì, che, però, non ha accettato. Che cosa volete fare?

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

La posizione del consigliere Bertani è nota alla Giunta, perché trasmessa dal tavolo delle associazioni ambientaliste del Comune di Forlì il 4 marzo scorso. Altrettanto noto è che la Giunta ha ben presente la situazione territoriale di Forlì ove sono ubicati in stretta vicinanza due inceneritori (uno per rifiuti urbani e uno, quello in esame, per rifiuti speciali), tanto è vero che la Regione ha siglato un accordo, assunto con delibera di Giunta regionale 2161, del 21 dicembre 2015, con le Amministrazioni territoriali ed Hera per consentire il solo trattamento dei rifiuti urbani nell’impianto di Hera per massimo 120.000 tonnellate ed ha escluso, proprio per la presenza del secondo inceneritore di Mengozzi, nell’impianto di Hera l’arrivo di rifiuti extraregionali anche in caso di emergenze conclamate.

La Giunta dialoga costantemente con il territorio e con il Comune di Forlì e, proprio per questo motivo, sta effettuando le proprie verifiche per giungere al provvedimento conclusivo di VIA. Confermo al consigliere che il rapporto ambientale conclusivo della Conferenza dei servizi della procedura di VIA, sottoscritta in data 24 febbraio 2016, è stato inviato alla Regione Emilia-Romagna con nota acquisita a protocollo del 9 marzo 2016. I verbali delle Conferenze di servizio sono disponibili, in quanto atti del procedimento di Valutazione ambientale.

Posso confermare che il rapporto ambientale risponde a tutte le tematiche inerenti la richiesta di miglioramento degli impianti di abbattimento e l’introduzione di flessibilità oraria del carico rifiuti proposto dalla società Mengozzi Spa. Il rapporto ambientale enuncia, sostanzialmente, che è stata respinta la richiesta di incremento orario. La potenzialità complessiva è rimasta invariata. È stata concessa esclusivamente una maggiore flessibilità operativa del 20 per cento, a fronte di una significativa riduzione delle emissioni fino al 40 per cento. Si introduce un sistema di controllo partecipato anche con l’università, che potrà intervenire di anno in anno sull’autorizzazione sulla base dell’effettiva efficienza dell’impianto.

Per quanto riguarda la decisione della Regione sull’istanza di VIA, si fa presente − come precisato dal consigliere − che la legge regionale n. 13/2015 prevede espressamente, anche per i procedimenti già avviati presso le Province e non ancora conclusi alla data del 1° gennaio 2016, il fatto che l’ARPAE svolga istruttoria, comprensiva della conduzione della Conferenza dei servizi, per l’approvazione del progetto prevista dalla legge regionale n. 9/1999. Il provvedimento di VIA, successivo alla conclusione della Conferenza dei servizi di VIA, deve essere approvato dalla Giunta regionale, deve prendere atto dell’istruttoria e della conclusione dei lavori della Conferenza dei servizi, deve considerare le autorizzazioni già rilasciate dagli Enti partecipanti alla Conferenza e può richiedere una riconvocazione della Conferenza dei servizi sono nel caso in cui possano essere lesi interessi pubblici non presi in considerazione dalla Conferenza dei servizi stessa.

Posso, dunque, confermare al consigliere Bertani che nelle prossime settimane daremo conto, con il Comune di Forlì, dell’esito delle verifiche della Giunta in atto, affinché siano assicurate tutte le risposte ai 5.000 cittadini della regione firmatari secondo un principio di responsabilità che la Giunta ha ben chiaro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani per la replica. Ha tre minuti a disposizione. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Intanto, oggi non parliamo dell’inceneritore di Hera, ma di quello di Mengozzi. Inoltre, i documenti relativi ai verbali della VIA, in realtà, ancora non sono stati pubblicati sul sito della VIA. Io ho dovuto fare un accesso agli atti per averli. Una maggiore rapidità di pubblicazione per tutti i portatori di interesse potrebbe essere importante.

Il problema è che, ad oggi, con la modifica che abbiamo apportato, ARPA, da una parte si occupa dell’istruttoria, dall’altra parte rilascia le abilitazioni e da un’altra parte ancora effettua controlli. Il Comune di Forlì (ma non solo) deve richiedere una consulenza esterna. È come se non sussistesse più questo rapporto di fiducia fra le varie Istituzioni. La stessa cosa avviene a Imola: i cittadini svolgono le analisi per conto proprio, perché non si fidano più di ARPA. C’è qualcosa che non funziona. In tal senso, a mio parere, va fatta una riflessione. Mi sembra di essere nello spettacolo di Grillo, quando Grillo parla con il suo ologramma. In questo caso, ARPA si pone le domande e si dà le risposte. Il problema è che quello di Grillo è uno spettacolo comico. Il rischio, in questo caso, è la tragedia, perché giochiamo sulla pelle e sulla salute dei cittadini.

Quello che vi chiediamo − lei ci ha detto che lo state facendo – è di approfondire questa istruttoria. Prendere l’uscita di quella Conferenza dei servizi, e basta, secondo noi, non è sufficiente. Noi facciamo sempre la figura di quelli che vogliono spegnere gli inceneritori. Ovviamente, non abbiamo la bacchetta magica. Noi vi avevamo proposto un piano di spegnimento. Voi questo piano di spegnimento non lo volete nemmeno prendere in considerazione, ma dite che spegnerete qualche inceneritore. Dallo spegnere qualche inceneritore all’aumentare la portata di un altro, di strada ne passa. Vi chiediamo, dunque, di riflettere bene, perché esistono altre strategie. Lo sapete. Ad aprile, tra l’altro, Paul Connett verrà a Forlì. Assessore, invitiamo lei e i suoi tecnici a venirlo ad ascoltare; magari, qualche spunto lo ricavate. Ciò che vi chiediamo è di ascoltare quei 5.000 cittadini – e non solo − e la loro domanda di salute. Non possiamo aumentare non la portata dell’inceneritore, ma il carico di rischi ai quali questi cittadini da trent’anni sono sottoposti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Abbiamo esaurito l’oggetto 2377.

 

OGGETTO 2378

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare ed i tempi di realizzazione dei lavori di sistemazione del movimento franoso riguardante, nel tratto compreso tra Riola e Ponte Verzuno nel territorio del Comune di Grizzana Morandi, la Strada Provinciale n. 62/1. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2378: Interrogazione, a firma del consigliere Taruffi, di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare ed i tempi di realizzazione dei lavori di sistemazione del movimento franoso riguardante, nel tratto compreso tra Riola e Ponte Verzuno nel territorio del Comune di Grizzana Morandi, la Strada Provinciale n. 62/1.

L’interrogazione è a firma del consigliere Taruffi, al quale do la parola per l’illustrazione. Risponderà, per la Giunta, l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliere.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su una tematica che avevamo già sollevato con un’interrogazione lo scorso anno a marzo. Il tema riguarda il tratto di strada Riola Camugnano Castiglione sulla Strada Provinciale 62, sul quale permane un forte stato di criticità a causa di un movimento franoso che coinvolge quel pezzo di strada particolarmente significativo per quella parte di montagna, in quanto collega, di fatto, la Porrettana, tutta la parte alta del crinale, versante Camugnano Castiglione, quindi tutta la parte dell’Appennino bolognese. In quel tratto di strada insistono, oltretutto, alcune aziende che, ovviamente, subiscono i problemi in modo più consistente per la mancata viabilità.

In questo momento, la strada è aperta, ma il movimento franoso − almeno in base alle segnalazioni che arrivano, anche da parte degli Enti locali − con le recenti piogge si sta nuovamente verificando. Siccome lo scorso anno si era detto che sarebbe stato portato avanti un intervento significativo, di circa 850.000 euro, per la sistemazione complessiva dell’area, vorremmo capire a che punto ci troviamo, proprio perché la preoccupazione delle Amministrazioni locali coinvolte del territorio e, ovviamente, di chi vive in quel luogo è piuttosto elevata, anche in considerazione del fatto che l’altro anno il periodo di interruzione, a causa del movimento franoso, è stato piuttosto lungo e significativo e ha recato non pochi danni, anche dal punto di vista economico, alle imprese che vi operano.

Dal momento che in montagna non sono tantissime le imprese che continuano a operare, credo sia necessario fare tutto il possibile per consentire loro di proseguire nella propria impresa, oltre che, ovviamente, per garantire a tutti i cittadini la viabilità.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta.

 

GAZZOLO, assessore: Ringrazio il consigliere Taruffi, che mi permette di comunicare in anticipo quella che penso sia una buona notizia per il territorio. La situazione di forte criticità relativa alla Strada Provinciale 62/1 Riola Camugnano Castiglione è oggetto di grande attenzione da parte della Regione, considerata anche la strategicità dell’infrastruttura per la viabilità montana bolognese, e rientra fra le priorità proposte dal Ministero dell’ambiente ai fini dell’erogazione del finanziamento. L’intervento è, infatti, inserito tra le proposte di finanziamento, già approvate dalla Giunta, che riguardano la terza rimodulazione dell’accordo di programma stipulato con il Ministero dell’ambiente nel 2010, per un totale di oltre 145 milioni di euro da risorse statali e 81 milioni regionali. Allora erano 64 milioni.

La rimodulazione consente di rimettere in circolo un totale di oltre 13 milioni di euro, di cui oltre 11 milioni di risorse da rimodulare e circa 2 milioni di euro di economie, con i quali saranno realizzati diciannove nuovi interventi prioritari a livello regionale valutati sulla base delle segnalazioni dei soggetti attuatori, condivisi con i territori interessati e inseriti nella banca dati del Ministero ReNDiS per la costruzione del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Tra questi, rientra l’intervento di sistemazione del movimento franoso al chilometro 28, SP62, Riola Camugnano Castiglione, realizzazione di drenaggio per la raccolta delle acque sotterranee e costruzione di opere di sostegno della sede stradale con fondazioni profonde, per un importo di 850.000 euro − come precisava il consigliere − con un livello di progettazione già definitivo.

Subito dopo la pausa pasquale, è stato convocato il Comitato di indirizzo e controllo, che approva definitivamente le rimodulazioni proposte dal punto di vista tecnico. Ciò consentirà di arrivare alla firma del terzo accordo integrativo tra il commissario Bonaccini e il Ministro dell’ambiente, riuscendo, così, a fornire una risposta importante ai territori, soprattutto a quelli montani, particolarmente colpiti dagli eventi meteo-climatici degli ultimi anni.

Mi preme sottolineare che la firma del terzo accordo integrativo costituisce una parte importante della strategia più complessiva di azioni strutturali che la Regione e il Ministero stanno mettendo in atto. Di tale strategia fa parte l’accordo per le Aree metropolitane siglato a novembre. Per la Regione si tratta di oltre 100 milioni di opere per la tutela del territorio e della Città metropolitana di Bologna, della costa, dove si sta già realizzando il terzo macro intervento di ripascimento per la bassa ravennate e la città di Parma.

La prima tranche di interventi cantierabili entro un anno ammonta a 27,28 milioni di euro e trova copertura sui fondi CIPE statali.

Altro importante strumento è l’accordo relativo al cosiddetto Piano Clima, firmato proprio in questi giorni, che finanzia con i proventi delle aste delle quote di emissione CO2 interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nelle aree montane. Per la Regione Emilia-Romagna si tratta i due interventi, a Farini e a San Leo, per un totale di 3 milioni di euro.

Questi strumenti confermano l’impegno della Regione nel proseguire e dare attuazione a un piano strutturato di prevenzione con un orizzonte pluriennale; piano nel quale la montagna assume senza dubbio un elemento di rilievo anche per gli obiettivi che questa Regione si è posta attraverso il Piano regionale per la montagna, a partire dalla difesa sino alla valorizzazione di questo territorio.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Taruffi per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Ha tre minuti. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Gazzolo per la panoramica che ci ha offerto rispetto agli interventi sulla difesa del suolo e il dissesto idrogeologico che, come si sa, sono interventi per noi molto importanti. Attendiamo con fiducia anche l’intervento rispetto alla segnalazione che abbiamo avanzato. Sappiamo tutti l’importanza che hanno le infrastrutture per l’Appennino, specie in un momento, come dicevo prima, di difficoltà complessiva anche del tessuto industriale. Attendiamo con fiducia, ma vigileremo sull’esecuzione concreta di quell’opera di cui quel territorio ha estremo bisogno.

Attendiamo fiduciosi gli interventi che, subito dopo Pasqua, verranno realizzati.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Abbiamo esaurito l’oggetto 2378.

 

OGGETTO 2379

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela della cittadinanza a fronte della richiesta di incrementare la quantità di rifiuti da trattare presso un inceneritore sito a Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2379: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela della cittadinanza a fronte della richiesta di incrementare la quantità di rifiuti da trattare presso un inceneritore sito a Forlì, a firma del consigliere Pompignoli.

Risponderà per la Giunta l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli per illustrare l’interrogazione in oggetto. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Sarà un’illustrazione e anche una breve dissertazione su quanto già detto dall’assessore Gazzolo. Credo, infatti, sia equivalente la risposta data al consigliere Bertani rispetto alla mia. Desta un po’ preoccupazione quanto detto dall’assessore Gazzolo in quanto, a mio avviso, a mio parere, nonostante le verifiche, le procedure in corso, da quello che è emerso, da quello che ha detto l’assessore Gazzolo, credo che la Regione non possa fare altro che una presa d’atto di quello che è stato il risultato della Conferenza di servizi; presa d’atto che equivale ad autorizzare l’aumento della portata oraria dei rifiuti dell’inceneritore Mengozzi.

A integrazione rispetto a quanto detto dal consigliere Bertani in merito alla possibilità di questo aumento, che io ritengo ormai già assodato, da quello che si evince dalla risposta data dall’assessore Gazzolo, l’area dov’è insediato questo inceneritore è un’area dove ci sono, a meno di due chilometri, due scuole elementari, due scuole medie, due asili nido, due scuole materne. Stiamo parlando di due inceneritori che sono comunque vicini in un territorio ad alta densità abitativa e inceneritori che fondamentalmente bruciano trecentosessantacinque giorni all’anno. Aumentare la portata non complessiva delle 32.000 tonnellate e aumentare la portata oraria è preludio di un’autorizzazione che la ditta Mengozzi stipulerà per aumentare la quantità complessiva, anche perché ricordiamo che l’inceneritore Mengozzi si è aggiudicato l’appalto per bruciare tutti i rifiuti ospedalieri emiliano-romagnoli.

Questo è il primo passo per bruciare più rifiuti. Il secondo passo sarà quello di chiedere l’aumento della portata complessiva. Il Piano dei rifiuti sarà oggetto di discussione più avanti. È evidente che se l’idea della Regione era quella di andare a spegnere via via gli inceneritori questa autorizzazione – il Comune di Forlì lo ritengo responsabile, perché da un lato fa delle osservazioni critiche e dall’altro non si presenta neanche alla Conferenza di servizi nei momenti decisivi, per puntare i piedi e dire “no” a questa autorizzazione – è il preludio per aumentare la portata complessiva.

Forlì è una delle poche zone in Italia, e forse anche in Europa, che ha due inceneritori. Sappiamo benissimo cosa comporta bruciare rifiuti tossici e rifiuti urbani. Sappiamo benissimo quali sono le malattie che ne possono derivare. È oltretutto vero che questi due inceneritori sono in un centro abitato dove, come dicevo prima, ci sono scuole materne e scuole per l’infanzia. La posizione della Regione è, di fatto, incomprensibile.

Valuteremo e verificheremo, però alla fine si tratterà di prendere atto di quanto ha deliberato la Conferenza di servizi.

Risulta grave, a mio avviso, la posizione della Regione. La posizione della Regione deve essere, invece, una posizione a tutela della salute e dell’ambiente e non a tutela degli inceneritori. Questa deve essere la posizione assolutamente decisa che la Regione deve prendere.

Sulla base di quello che ha detto l’assessore non è chiara l’intenzione, non è decisa l’intenzione, perché, di fatto, non si farà altro, come dicevo in precedenza, che approvare e prendere atto di quello che la Conferenza dei servizi ha deciso. Sulla base di questo, non so se l’assessore Gazzolo vorrà replicare, ma immagino che la risposta sarà quella che ha dato al collega Bertani prima.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Do la parola all’assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie.

Non me ne vorrà il consigliere Pompignoli se riprendo i passaggi di quanto ho già sottolineato prima, perché così forse potranno essere anche espresse più chiaramente alcune differenze rispetto a quanto è stato detto. In tre minuti vorrei fare alcune precisazioni.

Vorrei sottolineare nuovamente che la Giunta ha ben presente la situazione territoriale di Forlì. Sono ubicati nelle strette vicinanze due inceneritori, uno per rifiuti urbani e uno (quello in esame) per rifiuti speciali, tanto è vero, lo ribadisco, che la Regione ha siglato a Forlì un accordo assunto con delibera di Giunta regionale con le Amministrazioni territoriali ed Hera per consentire nell’impianto di Hera il solo trattamento di rifiuti urbani per un massimo di 120.000 tonnellate e ha escluso, proprio per la presenza del secondo inceneritore di Mengozzi, in tale impianto l’arrivo di rifiuti extraregionali anche in caso di emergenze conclamate.

Inoltre, proprio per questa ragione mi sembra chiaro, per tutte le volte che la Giunta è stata presente a Forlì, che dialoga costantemente con il territorio e con il Comune di Forlì e proprio per questo sta effettuando le proprie verifiche, per giungere al provvedimento conclusivo di VIA.

Confermo al consigliere che il rapporto ambientale, come ho detto prima al consigliere Bertani, è stato acquisito dalla Giunta ed è stato protocollato il 9 marzo 2016; posso confermare che il rapporto ambientale risponde a tutte le tematiche inerenti le richieste di miglioramento degli impianti di abbattimento e introduzione di flessibilità oraria del carico rifiuti proposto dalla società Mengozzi e in particolare sottolineo che il rapporto dà conto di un esito, che ho provato a riassumere per brevità, che sostanzialmente respinge la richiesta di incremento orario. La potenzialità complessiva è rimasta invariata. Si è ammessa esclusivamente una maggiore flessibilità operativa del 20 per cento, a fronte, però, di una significativa riduzione delle emissioni fino al 40 per cento.

Si introduce, fra l’altro, un sistema di controllo partecipato anche con l’Università, che potrà intervenire di anno in anno sull’autorizzazione sulla base dell’effettiva efficienza dell’impianto.

Per quanto riguarda, invece, la decisione della Regione sull’istanza di VIA, faccio presente nuovamente, visto che il consigliere ci tiene, che la legge regionale n. 13/2015 prevede espressamente, anche per i procedimenti già avviati presso le Province e non ancora conclusi (questo procedimento è in corso da oltre due anni) alla data del 1° gennaio 2016, il fatto che l’ARPAE svolga un’istruttoria comprensiva della conduzione della Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto previsto dalla legge regionale n. 9/99, appunto previsto dalla legge n. 13/2015.

Il provvedimento di VIA, successivo alla conclusione della Conferenza di servizi di VIA, deve essere approvato dalla Giunta regionale, deve prendere atto dell’istruttoria della conclusione dei lavori della Conferenza di servizi, deve considerare le autorizzazioni già rilasciate dagli Enti partecipanti alla Conferenza e può richiedere una riconvocazione della Conferenza di servizi  solo nel caso in cui possano essere lesi interessi pubblici non presi in considerazione dalla Conferenza di servizi stessa.

Mi preme confermare, consigliere Pompignoli, quanto già confermato al consigliere Bertani, con una sola sottolineatura. Ci tengo a rassicurare il consigliere che la Giunta non è a conoscenza – quindi non corrisponde al vero quanto detto – di una futura richiesta della società Mengozzi sull’aumento della quantità annua da incenerire.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Pompignoli per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. Le resta un solo minuto. Prego.

 

POMPIGNOLI: Solo per capire dall’assessore Gazzolo quanto durerà la valutazione della Regione per dare o meno l’autorizzazione. Qual è il tempo necessario affinché la Regione possa dare la valutazione di impatto ambientale e quindi l’autorizzazione alle richieste dell’inceneritore Mengozzi? Si dice che ci sarà una procedura di verifica, ma vorremmo capire i tempi sostanziali di autorizzazione da parte della Regione, quindi di valutazione della Regione. Chiedo se l’assessore Gazzolo può rispondermi.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Abbiamo esaurito l’oggetto 2379.

 

OGGETTO 2380

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da porre in essere ed i controlli da svolgere per evitare il ripetersi dei maltrattamenti e delle violenze cui sono stati sottoposti anziani, minori e malati in strutture operanti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all’oggetto 2380: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da porre in essere ed i controlli da svolgere per evitare il ripetersi dei maltrattamenti e delle violenze cui sono stati sottoposti anziani, minori e malati in strutture operanti sul territorio regionale, a firma del consigliere Foti.

Risponderà per la Giunta l’assessore Venturi.

Do la parola al consigliere Foti per illustrare l’interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Intervengo molto brevemente.

Signor assessore, lei come me avrà visto le immagini raccapriccianti relative - da ultimo - alla situazione di Villa Matilde, in provincia di Parma. Nei mesi scorsi vi erano state le immagini altrettanto raccapriccianti, sempre in provincia di Parma, di Villa Alba. Ci sono anziani che vengono maltrattati e picchiati. Penso che il ripetersi, anche sul territorio regionale magari nei confronti, in alcuni casi, di minori, di vicende di questo tipo non possa essere più ulteriormente tollerato.

Do atto all’assessore di essersi espresso molto duramente non appena è venuto a conoscenza di quest’ultimo caso che, francamente, non è solo clamoroso sotto il profilo dei fatti descritti, ma è anche veramente raccapricciante sotto il profilo dei metodi utilizzati. Io penso che, al di là della possibile installazione di telecamere, che peraltro necessitano, per avere un principio di obbligatorietà, probabilmente di una legge dello Stato, si debba cercare anche di agire sulla formazione del personale, perché mi pare che proprio dal personale venga un ben preciso messaggio, in questo caso negativo, seppure limitatamente a una parte del personale medesimo, che evidentemente non sta adempiendo le funzioni che viene chiamato a svolgere.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Venturi per la risposta.

 

VENTURI, assessore: Grazie, consigliere, per il question-time al quale è difficile rispondere perché evidentemente ci sono persone che non hanno più un limite morale, etico. Avranno dei genitori, avranno dei parenti, penseranno al mattino, quando vanno a lavorare, che nella stessa situazione ci potrebbe essere un loro caro? Evidentemente no.

Comunque, Villa Matilde è una casa-residenza per anziani ubicata in provincia di Parma, a Bazzano, gestita dalla cooperativa sociale KCS, che ha sede ad Agrate Brianza, in provincia di Bergamo, ed è autorizzata per settantaquattro posti.

L’azienda sanitaria di Parma aveva – dico “aveva” perché la convenzione è stata sospesa con effetto immediato – una convenzione per ventiquattro posti tra quelli autorizzati destinati a pazienti anziani con patologie psicogeriatriche, quindi anziani con malattie psichiatriche.

Se dovessimo fare una graduatoria della debolezza dei cittadini di fronte a un evento del genere siamo di fronte ai cittadini più deboli e più indifesi che possano essere ricoverati in una struttura di questo tipo.

In questi anni i pazienti sono ovviamente stati regolarmente visti e controllati da parte del personale medico ed infermieristico dell’azienda, con una media di accesso ogni dieci giorni. Naturalmente nel corso di tali accessi non sono emerse criticità particolari e tanto meno indizi di quanto stava accadendo. Sembra di capire, anche dalla narrazione della conferenza stampa e da quello che successivamente è stato pubblicato sui quotidiani di Parma, che ci sia stata una segnalazione da parte di una tirocinante che faceva il corso pratico per operatore sociosanitario, che avrebbe parlato con il direttore della struttura e poi, non soddisfatta, avrebbe deciso di rivolgersi a una sede più deputata direttamente ad andare a controllare e a verificare.

In seguito ai fatti accaduti, l’azienda USL ha sospeso, in via cautelare, la convenzione e sta organizzando un trasferimento in tempi rapidi delle persone ospitate in sedi idonee ad accoglierle, previo accordo con familiari, tutori e amministratori di sostegno.

Inoltre, l’azienda si riserva di agire nelle sedi opportune per tutelare i propri assistiti e la propria funzione istituzionale. I fatti, come ho già detto, sono di una gravità estrema, intollerabili in seno a una comunità regionale come la nostra.

Sono stati perpetrati atti di violenza nei confronti di persone fragili, deboli e incapaci di denunciare la situazione.

Nonostante la continua attenzione da parte dell’azienda territoriale sanitaria è necessario ripensare sicuramente, nell’ambito dell’assistenza, a meccanismi di vigilanza da un lato e di qualità e umanizzazione dall’altro e insistere nella umanizzazione delle cure.

Con riferimento alla videosorveglianza tramite le telecamere, devo ricordare anzitutto che l’eventuale utilizzo di tali strumenti deve avvenire nel rispetto della legge e, in particolare, del codice in materia di protezione dei dati personali, di provvedimenti specifici del Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza e delle normative a tutela dei lavoratori.

L’assessorato alle politiche per la salute si impegna ad incrementare, attraverso le aziende USL – abbiamo già parlato con tutti i direttori generali venerdì, il giorno stesso in cui è successa questa cosa –, le visite ispettive senza preavviso e abbiamo dato anche indicazione di collaborare con le forze dell’ordine, in particolare con il NAS, preposte ai controlli.

Inoltre, ci impegniamo a incentivare e monitorare attivamente l’applicazione di misure organizzative per garantire un’adeguata assistenza alle persone più fragili, migliorando ulteriormente la selezione del personale attraverso la formazione continua, la garanzia per familiari e volontari della possibilità di partecipare alla vita delle strutture, la garanzia della possibilità per utenti, familiari, tutori e amministratori di sostegno di essere ascoltati e di presentare proposte e reclami, che è probabilmente il metodo più sicuro. Occorre incentivare la collaborazione di queste persone a presentare denunce, anche informalmente, alle aziende sanitarie, in modo tale che possano fare il loro lavoro anche attraverso il coinvolgimento della magistratura inquirente e delle forze dell’ordine.

Questi obiettivi potranno essere raggiunti anche attraverso la revisione dei requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture socio sanitarie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha tre minuti a disposizione.

 

FOTI: Con l’assessore indubbiamente condividiamo il giudizio sulle persone che si sono rese protagoniste di siffatti delitti contro la persona e lo hanno fatto nel peggiore dei modi possibili. Torno a ripetere, infatti, che se la violenza già non ha senso nei confronti di chi può difendersi, ancora meno ce l’ha nei confronti di chi non può difendersi.

Penso che sia giusto che le visite ispettive vengano fatte senza alcun preavviso, perché è l’unico modo che ci può essere per controllare. Può dare fastidio a coloro i quali operano perfettamente secondo legge, però è l’unico modo attraverso il quale si può andare a verificare se funziona o non funziona qualcosa nelle strutture medesime, perché evidentemente l’essere troppo signori sotto un certo profilo ha come risposta quella di essere troppo furbi, o troppo delinquenti, sotto un altro profilo.

Penso anche - lo dico sinceramente, assessore - che la formazione del personale sia un’altra delle chiavi di lettura fondamentali e importanti, fatta salva una cosa che nessuno può insegnare a nessuno: se uno ha un’umanità o non ha un’umanità non l’acquisisce a scuola. Non l’acquisisce neanche se gli diamo tutte le nozioni possibili. Fa parte della fisiologia di un carattere o di una personalità e credo che alcune persone abbiano dimostrato di avere una personalità quantomeno turbata.

L’ultima osservazione a cui mi permettevo di far riferimento era quella dell’estrema ratio delle telecamere. Sappiamo benissimo che è consentito installarle nel rispetto della normativa vigente. Sono dell’avviso che abbiano più la funzione di deterrente che di altro. Certo è che purtroppo questi gesti e questi atti, anziché essere tali da poterci far commentare che una rondine non fa primavera, non sono più una rondine. Si verificano in modo molto più numeroso di quanto noi stessi possiamo pensare, anche in strutture dove francamente nessuno avrebbe mai pensato che potesse accadere.

La vigilanza è dovuta e penso che qualsiasi iniziativa sul punto che l’assessore vorrà assumere, per sempre più verificare esattamente come vadano le cose in questi ambienti, non possa che essere condivisa, non solo sotto il profilo tecnico, ma anche sotto il profilo politico, da tutta l’aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Abbiamo esaurito l’oggetto 2380 e, con esso, lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata in aula.

 

Ricordo delle giovani studentesse Erasmus vittime del grave incidente avvenuto in Catalogna

 

PRESIDENTE (Soncini): Prima di procedere, invito l’aula ad alzarsi. Chiedo un momento di silenzio, che sia un abbraccio di affetto e commozione, per le famiglie di Valentina, Elena, Francesca, Serena, Elisa, Lucrezia, Elisa, giovani ragazze italiane decedute nel tragico incidente in Catalogna, impegnate nel percorso Erasmus a dare il meglio di sé nella costruzione del loro e del nostro futuro.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Soncini): Siamo in apprensione anche per i fatti di Bruxelles e in attesa di notizie certe. Nel pomeriggio, o domani, ricorderemo anche questo fatto.

 

OGGETTO 2000

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Ordinamento turistico regionale – Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica» (29)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 2000/1 oggetto 2397 - Presentazione e ritiro)

(Ordini del giorno 2000/2/3/4 oggetti 2398 - 2399 - 2400 - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Riprendiamo i nostri lavori con la parte ordinaria del nostro ordine del giorno. Siamo all’oggetto 2000, progetto di legge d’iniziativa della Giunta, recante: “Ordinamento turistico regionale - Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica”.

Il Testo n. 3/2016 è stato licenziato dalla Commissione “Politiche economiche” nella seduta del 16 marzo 2016 con il seguente titolo: “Ordinamento turistico regionale - Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo-commercializzazione turistica. Abrogazione della legge regionale 4 marzo 1998, n. 7.

Il progetto di legge è composto da 21 articoli e da scheda tecnico finanziaria.

La relatrice della Commissione, consigliera Nadia Rossi, ha presentato relazione scritta.

Il relatore di minoranza, consigliere Massimiliano Pompignoli, ha preannunciato di svolgere relazionale orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Do la parola alla relatrice della Commissione, consigliera Nadia Rossi, che ha venti minuti di tempo.

 

ROSSI Nadia, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. In una giornata un po’ difficile e con diverse emozioni ci apprestiamo a votare questa nuova norma.

Forse in maniera anomala, vorrei iniziare questo intervento leggendo uno degli stralci del messaggio che il Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti ha pubblicato a luglio, in occasione dell’annuncio del tema della Giornata mondiale del turismo.

Nel testo si legge: “Siamo in una fase di mutamento, in cui cambia il modo di spostarsi e di conseguenza anche l’esperienza del viaggio. Chi si muove verso Paesi diversi dal proprio lo fa con il desiderio, più o meno consapevole, di risvegliare la parte più recondita di sé attraverso l’incontro, la condivisione e il confronto. Il turista è sempre più alla ricerca di un contatto diretto con il diverso nella sua straordinarietà. Si è ormai affievolito il concetto classico di turista, mentre si è rafforzato quello di viaggiatore, ovvero colui che non si limita a visitare un luogo, ma in qualche modo ne diventa parte integrante. È nato il cittadino del mondo. Non più vedere, ma appartenere. Non curiosare, ma vivere. Non più analizzare, ma aderire, non senza il rispetto di ciò e di chi si incontra”.

Ancora prosegue: “Un miliardo di turisti, se bene accolto, può trasformarsi in un’importante fonte di benessere e di sviluppo sostenibile per l’intero pianeta. Nel viaggio si cela anche un desiderio di autenticità che si concretizza nell’immediatezza dei rapporti, nel lasciarsi coinvolgere dalle comunità visitate. Il settore turistico può essere un’opportunità. Anzi, un miliardo di opportunità anche per costruire strade di pace, un miliardo di occasioni per trasformare il viaggio in esperienza esistenziale, un miliardo di possibilità per diventare gli artefici di un mondo migliore, consapevoli della ricchezza racchiusa nella valigia di ogni viaggiatore, un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità”.

Perché questa premessa? Perché quando parliamo di turismo parliamo in effetti di tutto questo: di economia, di cultura, di sviluppo sostenibile, di condivisione. Se c’è un errore fondamentale che il nostro Paese ha commesso negli anni è stato proprio quello di non dare il giusto valore ad un comparto che, se adeguatamente sostenuto, potrebbe rappresentare il motore più potente e performante per una vera crescita nel nostro paese sotto molti punti di vista.

Quando si parla di turismo, infatti, si parla di un settore che racchiude le più grandi dinamiche di cambiamento della società, dall’organizzazione del lavoro, ai servizi ai cittadini, dagli stili di vita, alla qualità urbana.

In Italia, al contrario, da sempre diamo il turismo per scontato, quasi fosse una conseguenza inerziale e naturale del grande patrimonio artistico, naturalistico e culturale che abbiamo la fortuna di possedere. È un giacimento di ricchezza che ci rende unici al mondo, ma che ancora non sappiamo valorizzare a dovere e che anzi talvolta tendiamo anche a sminuire, relegando le politiche turistiche ai margini dell’agenda.

Eppure, in un contesto internazionale che lentamente tenta di uscire dalla crisi economica che in maniera diversa ha toccato tutti i segmenti industriali, il turismo è l’unico settore che continua a crescere, e lo fa anche in maniera consistente.

Il 2015 è stato un altro anno favorevole per il turismo internazionale. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, gli arrivi internazionali sono stati 1,184 miliardi, con un incremento pari al 4,4 per cento, ovvero 50 milioni in più rispetto al 2014.

L’Europa, che si conferma l’area più visitata del mondo, ha raggiunto quota 609,1 milioni di arrivi, con circa 28,8 milioni di turisti in più rispetto al 2014.

L’Italia, forte della dote di bellezza che può vantare, dovrebbe essere tra i primi Paesi a godere dei vantaggi di questa tendenza che, secondo gli esperti, nei prossimi dieci anni vedrà almeno due miliardi di persone mettersi in viaggio. Il nostro Paese, invece, sembra ancora non essere capace di cogliere l’occasione, continuando ad accontentarsi di quanto naturalmente è in grado di attirare, cullandosi sulla forza della sua storia e della sua bellezza.

Sul fronte degli arrivi internazionali, quelli che concretamente incidono in maniera maggiore sul PIL del settore, nel 2014 l’Italia si conferma al quinto posto per gli arrivi dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina, mentre scende al settimo posto per gli introiti; un esempio: nel 2014, i turisti internazionali in Spagna sono aumentati del 7 per cento, da noi del 2 per cento. I competitor corrono e l’Italia passeggia, nonostante resti una meta tra le più amate e desiderate.

In questo quadro, che vede l’Italia tentennare, la nostra regione è sempre stata in controtendenza, dimostrandosi all’avanguardia e rendendosi protagonista di scelte legislative innovative per la nostra comunità economica del turismo, molte volte portata ad esempio in altre realtà del nostro Paese.

Non a caso, la stessa legge regionale n. 7, approvata nel 1998, che oggi ci apprestiamo a superare, è stata a lungo il punto di riferimento per tutti gli operatori del settore, attivi sia nel territorio regionale, sia oltre i nostri confini; un approccio che ha portato risultati che tuttora ci consentono di essere tra i leader in Italia.

I dati del 2015 dell’Osservatorio regionale sul turismo di Unioncamere Emilia-Romagna ne sono la conferma. Colgo l’occasione per ricordarli. Nell’ultimo anno sono state registrate oltre 46 milioni di presenze turistiche, più 3,2 per cento rispetto al 2014, e circa 8,8 milioni di arrivi (più 5,1 per cento). Vi è un incremento complessivo di presenze che ha superato il milione e mezzo, con la riviera adriatica dell’Emilia-Romagna che ha chiuso l’anno con un aumento del 5,9 per cento degli arrivi, pari a 184 milioni di persone e del 3,2 per cento di presenze, pari a 37 milioni e 510mila.

L’aumento ha riguardato comunque tutti i comparti dell’offerta turistica: oltre alla riviera, città d’arte e affari, anche Appennini e terme. In termini assoluti, c’è stato in regione un incremento complessivo di presenze che ha superato il milione e mezzo, considerando anche il movimento prodotto dalle ultime forme di ospitalità della sharing economy, ovvero i portali B&B o Holiday Lettings, che ne sono proprio un esempio.

Sono numeri importanti che ci consegnano performances migliori di regioni come Sardegna e Sicilia, risultato di in un mix di ingredienti sapientemente mischiati: la capacità dei nostri imprenditori di innovare e di competere sui mercati, un’efficace impianto normativo a supporto e un’avanzata organizzazione dell’offerta turistica.

La legge n. 7, quasi vent’anni fa, pose le basi per far spiccare un primo salto di qualità alla nostra filiera turistica, consentendoci tra l’altro di investire, solo negli ultimi anni, dieci milioni per la promo commercializzazione, attraverso APT e le unioni di prodotto, sui mercati internazionali e nazionali, e di promuovere le tre eccellenze: Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley.

Soprattutto, la legge n. 7 ha saputo creare un rapporto proficuo e virtuoso tra le componenti pubbliche e il privato. Oggi però non possiamo chiudere gli occhi davanti ai limiti e ai segnali di stanchezza che questa legge ci ha riconsegnato, diventati maggiormente evidenti negli ultimi tre o quattro anni, in particolare nei progetti di promo commercializzazione.

Già nel 2013 abbiamo dato un primo segnale di cambio di marcia con la costituzione del distretto turistico della costa, a testimoniare la necessità sempre più impellente di affrontare le sfide del mercato turistico attraverso il sistema territoriale. Non potevamo dunque accontentarci. Al contrario, abbiamo bisogno di dare un’accelerata e di cambiare approccio se vogliamo davvero raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ambizioso ma decisamente alla nostra portata: portare a due cifre l’incidenza del turismo nel PIL dell’Emilia-Romagna, che ora si aggira intorno all’8,7 per cento e vale circa 11 miliardi, puntando soprattutto su aumento di presenze dei visitatori internazionali.

Arriviamo a questa discussione in aula dopo numerosi passaggi di approfondimento e di discussione sui territori, con le categorie economiche, con gli operatori e dopo l’udienza conoscitiva tenutasi il 16 marzo scorso. Tali incontri sono tutti serviti a raccogliere contributi e suggerimenti importanti.

Per questo mi sento di ringraziare l’assessore Andrea Corsini, per l’impostazione che ha voluto dare sin dall’inizio al provvedimento. Ringrazio anche la dottoressa Paola Castellini per il prezioso supporto tecnico, al dott. Ricciardelli e tutti i tecnici, tutti i collaboratori che hanno sostenuto questo percorso in modo attivo. Devo riconoscere anche il confronto costruttivo che abbiamo avuto con i colleghi di minoranza, proprio per poter raggiungere, nel miglior modo e quanto prima, l’obiettivo che tutti quanti ci prefissiamo.

Nell’affrontare il tema della riforma turistica, in effetti siamo partiti da un presupposto: ci siamo chiesti cosa vogliono oggi i viaggiatori. Può sembrare anche banale, ma di fatto non lo è. Non si è partiti da quello che abbiamo da offrire, ma da quello che in realtà i viaggiatori possono aspettarsi da noi.

Ne “Le città invisibili” Italo Calvino scriveva: “Di una città non apprezzi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”. Volendo piegare le parole di Calvino alla strada che stiamo percorrendo, possiamo dire che la nostra regione conta più di sette e più di settantasette meraviglie: dalla nostra costa e spiagge, alle perle racchiuse nell’entroterra, dall’enogastronomia di altissima qualità e in grandissimo sviluppo, al talento ingegneristico che ci ha reso terra dei motori, dal patrimonio culturale, a quello naturalistico.

Oltre tutto questo, però, dobbiamo rispondere alle domande dei viaggiatori, desiderosi di esperienze complete e complesse a 360 gradi, sia dal punto di vista dell’offerta, sia dal punto di vista dei servizi, che da quello della sostenibilità. Il viaggiatore oggi cerca bellezza e cibo, ma non può fare a meno della logistica, dell’accessibilità, dei trasporti, dei servizi, della sicurezza e dell’efficienza.

L’Emilia-Romagna ha in dote un patrimonio di esperienze da offrire come pochi altri al mondo. Espressione di questo modo di concepire la vacanza è il progetto Via Emilia – Experience the Italian Lifestyle, prodotto turistico che partendo proprio da Rimini e arrivando a Piacenza tocca tutte le sue eccellenze regionali, dall’enogastronomia della Food Valley, ai brand della Motor Valley, dalla Wellness Valley, alle città d’arte con i loro monumenti patrimonio UNESCO.

L’innovazione della nuova legge del turismo sta proprio qui: passare da una vision esclusivamente incentrata sui prodotti e pochissimo sulle destinazioni, ad una vision dove la destinazione e il territorio assumono un ruolo strategico ed integrato al prodotto. Ciò permette agli stessi ambiti territoriali di affrontare il mercato con tematiche variabili di prodotto e di destinazione ed essere quindi realmente competitivi sui mercati che vogliamo aggredire, appunto quelli internazionali.

Questa è la base della presente riforma di governance turistica che, valorizzando il protagonismo fondamentale dei privati, vuole rispondere sia all’esigenza dei mercati, sia alle nuove modalità di fruizione turistica, sia alle capacità dei territori di trovare un sistema di coagulazione tra i soggetti pubblici e privati, per avviare politiche programmatorie di valenza turistica. Si tratta quindi di superare i campanili, quegli stessi campanili che in passato hanno portato, allora con ottimi risultati, a puntare sui prodotti turistici (costa, città d’arte, Appennino verde e terme), poi declinati in iniziative promozionali e commerciali, tipo vacanza attiva, bike hotel, family hotel, circuiti delle terme o delle settimane bianche, invece che sulle destinazioni.

Oggi, con questo testo di legge, collochiamo questi importanti prodotti nell’ambito di una destinazione turistica di Area Vasta. Le destinazioni saranno individuate dai territori stessi, Città metropolitana e ambiti provinciali. È un testo, quindi, in linea anche con le nuove funzioni conferite agli Enti locali dalla legge di riordino istituzionale n. 13, del 30 luglio 2015.

Da questa legge ci aspettiamo tanto, a partire ad esempio da un aumento del PIL turistico delle città d’arte, soprattutto dell’Appennino, per il quale il turismo svolge un ruolo strategico e al quale è necessario dedicare risorse finanziarie adeguate alla promozione dei suoi straordinari territori.

La filiera necessita inoltre di lavorare sul tema del Po che attraversa la nostra regione, operando anche in sinergia con le altre regioni, in modo particolare sul delta del Po, valorizzando il suo immenso patrimonio ambientale per intensificare i servizi turistici e valorizzare i percorsi fluviali.

La legge esplicita un ruolo fondamentale per l’APT regionale, in particolare nel ruolo di coordinamento per prodotti tematici trasversali che riguardano più destinazioni turistiche, Appennino e Parchi naturali; terme e benessere; città d’arte; congressuale, convegni e eventi; Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley.

Un altro aspetto innovativo e particolarmente rilevante della nuova legge riguarda la concertazione fra soggetti istituzionali e rappresentativi, pubblici e privati, del settore turistico; concertazione che avverrà tramite una cabina di regia, a cui spetterà il compito di concertare le linee strategiche per lo sviluppo delle attività di promo commercializzazione turistica e che sarà composta, oltre che dai rappresentanti degli Enti locali, dalle Camere di Commercio, dall’imprenditoria turistica, dai Gruppi di azione locale anche dall’assessore ai trasporti, settore di importanza strategica.

Come già detto, il tema dell’accessibilità e della mobilità sono elementi essenziali della competitività di un sistema territoriale, ma non basta. La norma prevede infatti anche la presenza nella cabina di regia degli assessori alla cultura e all’agricoltura, a conferma proprio di un nuovo modo di approcciare al segmento turistico, affrontando le sue complessità e sviscerando le mille opportunità che offre.

Concludo con un passaggio del gigante della cultura che l’Italia ha perso a febbraio, Umberto Eco. In occasione della cerimonia del suo commiato, il ministro Franceschini ha ricordato la sua lectio magistralis tenuta ai Ministri della cultura riuniti a Expo nella Conferenza internazionale organizzata dall’Italia. In quella circostanza, tra i tanti spunti di riflessione che lasciò ai ministri riuniti ad ascoltarlo, disse che la diffusione della cultura e della conoscenza reciproca dei patrimoni culturali dei vari Paesi può costituire uno degli elementi di salvezza per un mondo, sempre più globalizzato. In un mondo in cui le diverse culture vivono in continuo contatto, Umberto Eco ha sottolineato come l’incremento dei trasporti e del turismo, a cui vorrei aggiungere anche le migrazioni, permette alle persone di conoscere le bellezze della cultura di altre popolazioni sconosciute prima di allora.

Invito tutti ad essere davvero orgogliosi di quello che abbiamo, di ciò che abbiamo fatto, di ciò che la nostra cultura e ingegno hanno permesso di costruire nella nostra buona terra e credo che la sfida più importante sia proprio quella, guardando al futuro, di lavorare insieme in modo trasversale, proprio per raggiungere gli obiettivi che si prefissa questa legge.

 

PRESIDENTE (Soncini): Ringrazio la relatrice della Commissione, consigliera Nadia Rossi.

Do la parola al relatore di minoranza, consigliere Pompignoli, che ha venti minuti a disposizione.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Ne utilizzerò meno. Grazie, presidente.

Ci apprestiamo ad approvare questa legge sul turismo. È una legge che necessitava assolutamente di essere approntata, in virtù del fatto che la norma del 1998 era sicuramente obsoleta rispetto ai dettami e alle nuove realtà turistiche. In particolare, il modo di fare turismo è cambiato. Lo abbiamo detto e lo ha affermato anche la relatrice di maggioranza. Pertanto, era necessario cercare di adeguare i tempi alle normative.

Così è stato fatto attraverso questa legge del turismo, che ha ricevuto più consensi che dissensi. Dalle varie audizioni che abbiamo fatto con gli stakeholders sono emersi, anche dal punto di vista dei Sindaci presenti sul territorio romagnolo, molte elogi. Poche invece sono state le critiche, o quasi nessuna.

È una legge che è arrivata un po’ a spron battuto, nel senso che si è cercato di approvarla in tempi brevi, tanto che la prima bozza è stata oggetto di diversi emendamenti, non soltanto dalle opposizioni, ma anche dalla stessa Giunta che, in corso d’opera, ha portato una serie di migliorie a mio avviso anche dal punto di vista tecnico, che necessitavano, per arrivare oggi ad una legge un pochino più completa. È il primo banco di prova della legge sul riordino istituzionale. La valuteremo. Verificheremo esattamente se questa legge porterà i benefici auspicati dallo stesso assessore Corsini.

La norma, però, a nostro avviso mostra alcune perplessità, in parte aggiustate in corso d’opera. In particolar modo, nel ridisegno degli organi apicali che andranno a integrare le funzioni della Regione sul turismo, avevamo presentato una richiesta in sede di Commissione, poi bocciata. Oggi invece la stessa maggioranza ha fatto proprio l’emendamento secondo cui i vertici delle varie destinazioni turistiche, anche quelli dell’APT, devono sottostare alla legge Severino. È un rafforzativo. Sappiamo che la legge nazionale deve essere comunque rispettata dalla legge regionale e questo è stato in qualche modo accettato dalla stessa maggioranza.

Da questo punto di vista, però, non sono stati indicati alcuni aspetti a mio avviso importanti, in particolar modo per quanto riguarda le destinazioni turistiche. Non c’è un’area territoriale. Non sono ben definite. Quali e quante saranno le destinazioni turistiche in Emilia Romagna? Si è ha parlato di Aree Vaste a livello provinciale. Le Province non ci sono più e quindi quali saranno esattamente i confini? Non è delineato in questa legge quante saranno e come saranno attivate queste destinazioni turistiche.

Il ragionamento che abbiamo fatto in Commissione è anche quello di consentire una partecipazione democratica, come accade spesso ed è accaduto anche per il demanio marittimo, alla stessa assemblea, e non dare alla Giunta regionale potere autoritario su tutto, con un passaggio oltre che nella Commissione assembleare competente, anche in una Commissione, come può essere la Commissione uno, che è quella di garanzia, entro cui discutere le scelte che la Giunta regionale dovrà fare in merito al turismo.

Ci diceva l’assessore Corsini che, sulla base di questa legge, arriveranno 10 milioni di euro per sostenere la promozione commerciale delle località emiliano-romagnole dell’Appennino e della costa. Ci saranno in più 20 milioni di euro dai fondi strutturali per la riqualificazione delle strutture alberghiere ricettive, però non sappiamo come verranno distribuiti.

In questa legge – e noi chiedevamo anche questo – occorre cercare di capire come verranno distribuiti gli stanziamenti che deriveranno sia dai fondi strutturali, sia dalla Regione stessa, alla legge sul turismo.

Alla prima battuta che facemmo in Commissione due, dissi che non avrei voluto che questa fosse una legge spot, una legge elettorale, in virtù del fatto che le amministrative stanno avanzando. Non c’è il bollettino ufficiale che ha decretato la data delle elezioni amministrative, ma orientativamente a giugno si andrà a votare. Guarda caso si va a votare a Rimini e a Ravenna e guarda caso questa legge cerca di essere approvata entro breve tempo, per dare poi la possibilità, nei tre mesi successivi alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna, di pensare come distribuire questi fondi. Non vorrei che questa legge venisse utilizzata per andare a promuovere sul territorio, per accaparrarsi voti dal punto di vista amministrativo, soprattutto su Rimini e Ravenna. Questo è il mio pensiero. Non dico che sia il pensiero dell’assessore Corsini che evidentemente ha cercato di portare avanti questa legge in tempi rapidi per delineare e ridefinire l’assetto turistico emiliano-romagnolo.

È chiaro che in tema di assetto turistico, si parla molto più di Romagna, rispetto all’Emilia. Abbiamo il discorso legato alla Wellness Valley. Abbiamo tutta la zona turistica in cui la Romagna la fa da padrona da anni a livello nazionale e quindi necessitava, come dicevo all’inizio, un adeguamento ai tempi che, dal 1998 al 2016 sono assolutamente cambiati, così come il modo di fare turismo.

Queste sono le critiche che abbiamo portato noi in Commissione e che avanziamo anche oggi. Dovevano essere chiariti determinati aspetti che sono stati lasciati alla discrezionalità della Regione, che deciderà poi come applicarli, sia per quanto riguarda le Aree Vaste e le destinazioni turistiche, sia per quanto riguarda l’APT servizi. Come detto in Commissione, la stessa doveva necessariamente essere normata in questa legge, decadendo la legge che la istituiva.

Inoltre, essendo nelle norme transitorie finali una salvaguardia all’attuale ATP Servizi, qualora questa non dovesse più essere messa in funzione, con la nuova legge verranno determinati i compiti, le competenze e i modi secondi i quali verranno nominati i dirigenti e i vertici dell’APT servizi.

Pertanto, da un lato riteniamo che sia giusto approvare questa legge e dall’altro lato non riteniamo opportuno che i correttivi che volevamo apportare a questa legge non siano stati applicati dalla Giunta. Quindi, nonostante vi siano più elogi rispetto alle critiche, pensiamo che queste ultime debbano sollecitare la Giunta ad una riflessione sulle considerazioni e le osservazioni svolte dalle opposizioni che saranno costruttive, perché è necessario dare una nuova forma di turismo all’Emilia Romagna – e credo che si vada su questa direzione con l’approvazione di questa legge – e adeguare i tempi alle nuove forme di turismo di cui oggi l’Emilia Romagna abbisogna.

Ritengo che questa legge sia positiva, ma spero anche che l’assessore Corsini e tutta la Giunta considerino le nostre critiche come costruttive per adeguarle nel corso del tempo dell’approvazione dei decreti attuativi che daranno seguito alla legge sul turismo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pompignoli.

Apro il dibattito generale sull’intero provvedimento.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Sarò molto breve.

In realtà molto di quello che è stato già espresso dal collega Pompignoli è condiviso anche da noi. Quello su cui abbiamo cercato di incentrare il nostro lavoro e il nostro contributo, in merito a questo progetto di legge, riguarda la trasparenza, la legalità e soprattutto i rapporti tra il pubblico e il privato.

Come sempre, infatti, quando si vanno a intrecciare pubblico e privato, ci sono dei forti rischi e la nostra preoccupazione è che questa collaborazione, che deve essere fatta a favore dei cittadini, non vada creare gli ennesimi poltronifici –  perdonate il termine – che spesso ci siamo trovati di fronte quando si vanno a intrecciare partecipazioni pubbliche in società private e quando si vanno a creare collaborazioni tra enti e società partecipate, in maggioranza o meno, dall’ente pubblico, in questo caso dalla Regione.

Il nostro interesse principale è che vengano tutelati i territori. Una pecca presente all’interno di questo progetto di legge è la mancanza rispetto alla tutela dell’ambiente. Su questo sono arrivate diverse sollecitazioni. Secondo noi, questa era una parte che andava inserita e che troviamo lacunosa all’interno di questo progetto di legge, che ci auguriamo vada a valorizzare veramente i territori e i mercati in generale e che non diventi uno strumento per far diventare la Regione una sorta di “affittacamere”. Ci sono arrivate anche queste preoccupazioni.

Il giudizio da parte nostra non è completamente negativo, anche se ci sono diverse criticità su cui siamo andati a lavorare. Anche oggi abbiamo presentato diversi emendamenti e presenteremo anche degli ordini del giorno al riguardo; eventualmente li illustrerò man mano.

Le destinazioni turistiche che verranno create – e anche qui solleviamo la perplessità riguardo a quante e quali saranno – sicuramente non devono inficiare le particolarità dei singoli territori, ma anzi tutelarne, non solo le eccellenze, ma anche le tipicità.

Faccio l’esempio della Romagna, forse perché soprattutto il territorio riminese, dal quale provengo io, ha una situazione molto particolare, in quanto racchiude, come ho detto più volte, il sunto di tutto quello che è il turismo a livello regionale. Abbiamo infatti la costa, la montagna, l’enogastronomia e la cultura. Quindi, ogni singolo valore espresso all’interno del territorio deve essere portato al massimo della sua promozione.

Ci piace parlare più di promozione, che di commercializzazione del territorio quando parliamo dell’attività che deve svolgere la Regione. La commercializzazione è giusto che la facciano i privati, quali entità economiche presenti sui territori; la promozione è giusto che provenga dalle politiche che delinea la Regione stessa.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ricordo che siamo in discussione generale. Se qualche consigliere desidera iscriversi, lo invito a farlo.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

A me preme innanzitutto sottolineare il lavoro serio di confronto e di coinvolgimento che è stato svolto sui territori dall’assessore Corsini. Tra l’altro, l’elevata partecipazione e il contributo attivo dei diversi soggetti all’udienza conoscitiva che si è tenuta all’inizio di marzo ne è proprio la dimostrazione.

Voglio anche sottolineare il lavoro politico di preparazione e di confronto che è stato condotto dalla relatrice Nadia Rossi in Commissione Politiche economiche, dove il testo del progetto di legge ha ricevuto il via libera con il voto favorevole della maggioranza, ma anche l’astensione delle minoranze, accogliendo anche diversi emendamenti presentati.

È la prova lampante, questa, che anche su dei temi così importanti la maggioranza non si limita al confronto di bandiere, ma intende ragionare e confrontarsi sul merito delle questioni essendo aperta ai contributi validi che provengono dall’intero arco politico che è rappresentato in quest’aula.

Il progetto di legge, come ben sappiamo, interviene sull’organizzazione del sistema di promo-commercializzazione turistica, che passa dalla proposta di prodotti di eccellenza a quella di un intero territorio, le cosiddette “destinazioni turistiche”. La gloriosa – lasciatemela chiamare in questo modo – legge n. 7 è stata in grado di proporre e dare vita a un’organizzazione profondamente innovativa dell’offerta turistica, producendo negli anni diversi effetti positivi, il principale dei quali è rappresentato dalla forte integrazione fra pubblico e privato, un elemento fondamentale da portare come patrimonio nella definizione delle politiche turistiche che scaturiranno da questa nuova legge, una visione cooperativa (mi verrebbe da dire) delle politiche turistiche in grado di unire il pubblico e il privato in uno sforzo congiunto in grado di valorizzare un territorio come l’Emilia-Romagna e le sue tante eccellenze, sforzo congiunto, ma ovviamente con competenze ben precise, che comunque non sono state lasciate andare ognuna per la propria parte.

Questa visione concertativa trova nuovo slancio in questo progetto di legge e si concretizza nell’articolato 8 in nuove sedi e in nuovi strumenti, come la cabina di regia regionale, all’interno della quale si svolge la concertazione fra i soggetti istituzionali rappresentativi pubblici e privati del settore turistico, con il coinvolgimento anche, come stabilito dall’articolo 9, di altri assessorati di importanza strategica per il settore turistico, come quelli dei trasporti, dell’agricoltura e della cultura, l’idea quindi di considerare e di lavorare attivamente su tutti quegli aspetti collegati che possono produrre effetti positivi sul turismo.

Anche a livello locale lo strumento della concertazione assume un ruolo di rilievo, dal momento che il progetto di legge all’articolo 12 prevede la nascita di destinazioni turistiche di Area vasta, anch’esse coordinate da una cabina di regia. Si tratta di una scelta che dà coerenza e concretezza e che rappresenta il primo importante banco di prova sulle previsioni della legge n. 13 sul riordino istituzionale, ma che non si limita a svolgere un compito coerente con una normativa regionale. Qui si propone una visione e una volontà di promuovere dal punto di vista turistico la nostra terra in maniera compatta, valorizzando tutte le sue potenzialità e peculiarità.

La crisi economica di questi anni se, da un lato, ha creato problemi anche al settore turistico, dall’altro ha evidenziato un’evoluzione del mercato e la rapida trasformazione delle modalità di viaggiare, per le quali è necessario individuare una migliore capacità di risposta del sistema turistico regionale a chi ricerca in maniera sempre più assidua non solo luoghi ma anche esperienze, come sottolineava bene prima la relatrice Nadia Rossi. E in tutto questo la nostra regione, con la propria storia, le proprie tradizioni, l’amore per il proprio territorio – non a caso successivamente si parla anche di Pro loco –, ha molto da proporre e offrire. Tutto ciò può consentire di rendere il settore turistico un asse di sviluppo strategico fondamentale, puntando alla valorizzazione dei territori in chiave di marketing turistico, integrando al meglio i nostri prodotti di qualità con le possibilità di turismo in regione e con le tante opportunità offerte dai nostri territori, che diventano attori primari del sistema.

In base alla nuova legge alla Regione competono, inoltre, gli interventi per la promozione in Italia e all’estero dell’immagine dell’offerta turistica regionale, nonché per lo sviluppo qualitativo dell’attività di comunicazione e di commercializzazione turistica con lo sviluppo di un sistema informativo turistico regionale e la promozione dei processi di digitalizzazione a sostegno dell’offerta turistica regionale, promovendo una rete digitale integrata a supporto del sistema informativo, sostenendo progetti di digitalizzazione delle promozioni turistiche, eccetera.

Penso che noi dobbiamo cogliere tutte queste opportunità con la massima attenzione e correttezza, ma non possiamo perdere tempo. Per questo dobbiamo procedere con velocità, non per altri motivi.

Nel 1998 fu costruito un impianto incentrato sulle unioni di prodotto, perché allora era il prodotto l’elemento essenziale da vendere sui mercati, ma anche perché in quel modo si voleva passare dal protagonismo dei singoli campanili, come ha ben evidenziato l’assessore Corsini durante l’udienza conoscitiva, a una visione incentrata, appunto, sul prodotto e sulla cornice delle politiche regionali.

Oggi è il momento di compiere un ulteriore passo avanti, dando risposte in grado di conciliare le necessità di transizione istituzionale che stiamo vivendo e di cogliere opportunità di sviluppo per il nostro sistema economico e, in questo caso, per il settore turistico, aumentando l’attrattività e il livello di internazionalizzazione dell’offerta turistica dell’Emilia-Romagna, per arrivare a superare il 10 per cento del PIL regionale facendo diventare l’Emilia-Romagna una regione sempre più attrattiva e aumentando il valore economico prodotto dalle imprese turistiche della filiera e dall’indotto del turismo nella nostra regione, allungando i flussi turistici e uscendo dalle catene (chiamiamole così) dei canonici tre mesi della stagione balneare.

In questo dovremmo utilizzare la visione accademico-scientifica che tende a parlare dei diversi turismi, ciò che noi individuiamo come prodotti trasversali, vale a dire Appennino e parchi naturali, terme, città d’arte, Motor Valley, cicloturismo, turismo della memoria, ecomusei, turismo religioso dei pellegrinaggi, quello delle rievocazioni storiche. In tutto questo APT Servizi svolgerà un ruolo fondamentale di coordinamento per questi prodotti tematici trasversali, che riguardano più destinazioni turistiche, al fine di delineare le politiche generali di questi prodotti trasversali e di avviare azioni coordinate in particolare per i mercati esteri, diventando elemento fondamentale di qualificazione, di diversificazione e di messa in gioco di tutto ciò che i tanti splendidi angoli della nostra regione possono offrire per rendere ricca e attrattiva la nostra offerta turistica.

Dobbiamo avere sempre più consapevolezza che il turismo è un settore non di svago o di divertimento per chi ci lavora, ma è un settore economico a tutti gli affetti, è un’industria strategica per il nostro Paese e per la nostra regione, perché i numeri del turismo sono i numeri di una grande industria, possono offrire opportunità di lavoro qualificato, valorizzando e qualificando il capitale umano che vi opera, sviluppando e radicando competenze internazionali di destination and digital management. E da questo punto di vista mi permetto di sollecitare la declinazione concreta di questo principio in maniera trasversale, come quando per esempio – e mi rifaccio ad alcune considerazioni che sono emerse durante l’udienza conoscitiva in particolare dal Comune di Ravenna – elaboriamo bandi che mettono a disposizione risorse per lo sviluppo delle aree produttive. Non dobbiamo dimenticarci l’importanza di consentire anche alle aree alberghiere, termali e ricettive di poter concorrere all’acquisizione di risorse per l’innovazione e la digitalizzazione.

Proprio grazie all’introduzione delle destinazioni turistiche, il territorio diventa elemento centrale dell’organizzazione turistica regionale, delle politiche di promo-commercializzazione e delle azioni che gli attori pubblici e privati dovranno sviluppare all’interno della nuova organizzazione. Al centro, quindi, i territori con i loro prodotti di eccellenza, e il territorio, come è emerso anche durante l’udienza conoscitiva, diventa il fulcro di tutta una serie di politiche della mobilità, di promozione e di sostenibilità ambientale che serviranno anche per aumentarne in generale la competitività e per migliorare la qualità del vivere quotidiano dei nostri cittadini.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bagnari.

Rammento che siamo in discussione generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Signora presidente, io non so se vi siano finalità recondite dietro l’approvazione di questo progetto legge, a me pare però di dover dire che il tema del turismo è tema importante per l’Italia e naturalmente per questa regione, e - sotto questo profilo - cercare di massimizzare la presenza turistica nel nostro territorio, anche e soprattutto in relazione non solo alla presenza importante della costa ma anche all’esistenza di una serie di città e di luoghi d’arte che fanno parte significativa dei giacimenti culturali di questo Paese, mi sembra indispensabile.

Faccio presente, al riguardo, che il settore turistico straniero in Italia registra - sono dati che risalgono allo scorso anno, più o meno - l’afflusso di oltre cinquanta milioni di persone, per oltre centottanta milioni di presenze, il che ovviamente rappresenta un dato essenziale e fondamentale anche per il prodotto interno lordo.

Il turismo è una ricchezza naturale. Noi non dobbiamo inventarci nulla. Abbiamo città d’arte davvero bellissime. A mio avviso, dobbiamo solo avere la capacità di renderci conto che non siamo più in “regime di monopolio”. In altre parole, se prima l’appello poteva essere “va bene tutto, perché tanto dove vuoi che vadano”, oggi purtroppo non è più così. E proprio per questo io penso che serva una sburocratizzazione del settore e un dinamismo nuovo nel settore anche, assessore, prestando particolare attenzione ai social network. Del resto, sui social network ormai si forma spesso e volentieri l’immagine di un prodotto turistico. E purtroppo vi sono anche situazioni - le mettevo in evidenza in Commissione - di strumenti molto utilizzati dai turisti che non sempre sono all’altezza del servizio che offrono. In più di un’occasione ho ribadito che TripAdvisor può rappresentare uno strumento di orientamento, ma non è il Vangelo della qualità dell’offerta, ad esempio, enogastronomica italiana.

Penso, inoltre, che questa sfida sotto il profilo del turismo imponga anche un salto di qualità anche ai nostri operatori, perché non siamo più e non possiamo più essere solo quelli che offrono per cinquant’anni di fila stessa spiaggia, stesso mare, stesso ombrellone. La sfida è diversa, la competizione è diversa, e io ritengo che anche la qualità debba essere diversa.

Prima la signora presidente ha giustamente commemorato le vittime della tragedia che si è consumata avantieri in Spagna. Tuttavia, penso anche che questa caccia sempre all’offerta last minute non sia il massimo o la stella polare di una stagione turistica. Questo voler sempre rincorrere la minimizzazione del prezzo, questo ricorso eccessivo a dire che altrove sono più bravi perde alla fine di valore: se altrove sono più bravi perché non rispettano le regole del gioco, è chiaro che poi i costi sono inferiori. È lo stesso ragionamento che potremmo fare per i nostri agriturismi: andate negli agriturismi toscani o emiliano-romagnoli e poi negli agriturismi europei e vedrete la differenza. E non è una differenza teorica, bensì una differenza pratica e significativa a nostro favore.

Noi quindi dobbiamo avere l’orgoglio, sia come regione che come Paese, di poter offrire un prodotto turistico che sia pienamente all’altezza della sfida dei tempi attuali. Debbo dire che spesso e volentieri all’offerta non sappiamo dare la giusta evidenziazione. Spesso e volentieri si va in una città d’arte e si trova la metà dei musei o chiusi o chiusi in certi orari, per cui si riesce a vedere la metà del percorso che ci si era riproposti. A volte la cartellonistica è qualcosa di quantomeno incomprensibile. A volte vi sono disfunzioni che impediscono di riuscire a trovare qualcuno che ti sappia dare un’informazione precisa. Comunque, se questi sono problemi di natura organizzativa e, quindi, possono essere superati, abbiamo il grosso vantaggio di avere realtà che di per sé sono momento di attrazione per i turisti.

Anche sotto il profilo di Expo, stupidamente molti pensavano che la gara fosse tra chi avrebbe portato più cinesi sul nostro territorio, chi più tedeschi e chi più francesi. Io penso, invece, che il vero grosso risultato di Expo sia stato anche il turismo italiano che è tornato a riscoprire l’Italia, che è un turismo un filino più prezioso perché è quel turismo che torna più frequentemente. Se, ad esempio, una persona si reca a New York, non ci torna comunque a prescindere. Invece, se una persona si reca in una zona bella dell’Italia, può tornarci anche l’anno seguente, due anni dopo o tre anni dopo, dando così un senso al nostro percorso.

Queste sono le ragioni per cui penso che l’assessore competente abbia fatto bene a presentare questo progetto di legge, perché comunque dà un segnale. È chiaro che, come tutti i segnali, ha bisogno di un seguito. Del resto, non è che si approva una legge e già a partire dal giorno dopo si è risolto il problema del turismo. Fosse così facile, sarebbe sufficiente approvare un insieme di leggi per risolvere il problema dell’economia italiana. Però, penso che anche gli operatori del settore si debbano sentire orgogliosi di poter accettare una sfida, dal momento che sono stati messi a loro disposizione gli strumenti adeguati per poter affrontare questa sfida. D’altronde, se la Regione mette mano al portafoglio, gli imprenditori hanno il dovere di mettere mano alle idee. Perché non basta il soldo, ma ci vuole impegno, ci vogliono idee e ci vuole anche concretezza, che invero non manca a questo territorio, un territorio che è ovviamente, sotto il profilo turistico, sbilanciato verso la costa, ma che può anche vicino alla costa essere a sua volta fonte di attrazione turistica. Già ho avuto modo di ribadire questo concetto durante l’intervento che ho svolto sul progetto della memoria. Ricordiamoci che noi abbiamo anche tutta una storia di razionalismo, di futurismo, di arte moderna e di gallerie in questa regione che non tutte le città italiane possono ospitare e vantare. Il caso più significativo, a mio avviso, degli ultimi due o tre anni è stato la mostra sugli Etruschi che si è tenuta a Bologna. Ebbene, tutto ciò dimostra che, se si offre un prodotto di qualità, si ottengono risultati strepitosi. Peraltro, da noi è bello venire anche perché c’è un buon clima, perché c’è un ottimo servizio enogastronomico, perché c’è un eccellente rapporto qualità/prezzo.

Assessore, io non so se alla fine di questa consiliatura il turismo in Emilia-Romagna sarà aumentato o meno per via di questo progetto di legge, ma so che noi avevamo il dovere di superare una fotografia del passato, che è stato comunque un ottimo passato, per costruire una fotografia di un turismo che guarda al futuro. Lei sa che esistono nuove tecnologie con cui affrontarsi e che esiste anche un nuovo tipo di turismo. Infatti, mentre prima la tipologia della stagione turistica prevedeva dei lunghi periodi di sosta, oggi non è più così. In una città d’arte il turista si ferma massimo 2-3 giorni. Non si ferma certo per dieci giorni.

Se vogliamo guardare lo spaccato delle città d’arte oggi in Italia, esse rappresentano oltre il 50 per cento della presenza turistica straniera. Le località marine rappresentano il secondo grande punto d’attrazione con il 18 per cento di presenza di turisti stranieri che vengono in Italia. Mi pare che sia un combinato disposto che, se opportunamente vagliato e armonizzato, possa dare risultati e soddisfazioni decisamente molto positive.

Personalmente ci credo alla sfida, perché gli elementi di un sistema che ha lavorato bene nel corso degli anni possono oggi permetterci di raccogliere alcuni frutti rispetto ad altre regioni italiane che hanno pensato che fosse sufficiente il luogo, intorno al quale poi tutto sarebbe ruotato. Non è vero. Si ruota attorno a un sistema, si ruota attorno a una serie di proposte, si ruota attorno ai pacchetti di proposte. La Regione faccia la sua parte, ma - aggiungo io - i privati non abbiano paura di fare la loro, perché solo in una partnership veramente innovativa pubblico-privato possiamo continuare non soltanto a raggiungere i risultati raggiunti fino ad oggi, ma a rendere questa regione qualcosa di più di un centro d’attrazione turistica; possiamo farla diventare un villaggio globale del turismo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Credo sia doveroso ringraziare l’assessore Corsini e la relatrice Rossi per il lavoro svolto e per la proposta che arriva oggi in Assemblea, una proposta completa che tocca i punti che necessitavano di essere presi in considerazione, anche alla luce del fatto che venivamo da una legge datata, ormai, del 1998, che necessitava di una rivisitazione abbastanza profonda.

Chiaramente, il turismo in questa regione è un asset strategico fondamentale: 8,7 per cento del PIL, 22 per cento di turisti stranieri, 46 milioni di presenze annuali, 30.000 imprese che operano nel settore. Sono numeri molto importanti che testimoniano e raccontano quello che conosciamo della nostra regione e della sua capacità di operare su questo settore che, ovviamente, può beneficiare di tante bellezze paesaggistiche e tante eccellenze che − elemento fondamentale − non sono delocalizzabili, a differenza, purtroppo, di altri asset strategici che hanno fatto grande questa regione, che hanno portato il nome dell’Emilia-Romagna in giro per il mondo e che, purtroppo, nella competizione del mercato globale rischiano di essere non più allocati in Emilia-Romagna. Parliamo di un asset che non potrà essere delocalizzato, perché la costa, le città d’arte, le terme, l’Appennino si trovano qui, non altrove. Dobbiamo avere la capacità di valorizzarle e di promuoverle al meglio, ed è una sfida molto importante e molto impegnativa.

Diceva bene il consigliere Foti: una legge non risolve i problemi, ma una buona legge può consentire di tracciare un percorso e di dotare le Istituzioni, gli Enti locali e i privati di strumenti per operare al meglio. Questa legge credo tocchi questi aspetti e introduca innovazioni significative, importanti. Penso all’introduzione delle destinazioni turistiche e alla cabina di regia. In altre parole, vi sono passaggi che prefigurano, dal nostro punto di vista, una gestione complessiva, a supporto degli interventi dei privati, utile e significativa.

Questa è la regione dei motori, è la regione della gastronomia, del benessere. Le eccellenze sono molte e non sempre sono valorizzate al meglio. Vi sono anche aspetti, alla fine, non secondari in termini di accoglienza sui quali dovremmo lavorare. Ovviamente, parlo a livello generale della nostra regione. Non sempre i livelli di accoglienza sono quelli che ci aspetteremmo o che vorremmo avere. Credo che su questo si possa e si debba intervenire migliorando le strutture, ma anche lavorando sulla vera e propria cultura dell’accoglienza, che magari in alcune parti della regione è più sviluppata e in altre un pochino meno. Il lavoro della Giunta, così come il nostro, dovrà essere orientato in tal senso.

Parlavo delle nostre potenzialità e della diversificazione del nostro territorio. Quando si parla di turismo sulla costa è un conto; quando si parla di turismo sull’Appennino è un altro. Quantomeno, sono diverse le necessità di chi si reca sulla costa per un certo tipo di turismo e di chi, invece, si reca sull’Appennino o va verso altre mete. Tenere conto di queste diversità credo sia fondamentale. Ad ogni modo, è altrettanto importante aiutare − lo dico proprio in questi termini – il territorio a lavorare insieme. Solo cercando di aiutare il territorio a lavorare insieme si può portare avanti la competizione, la sfida globale che dobbiamo affrontare. Purtroppo, come diciamo spesso in tanti ambiti (a maggior ragione va detto oggi), non in tutto il territorio regionale vi è l’abitudine, la consuetudine di lavorare insieme. Parlo di Istituzioni, parlo di privati. Si fa ancora fatica. Specie nei territori dell’Appennino, si fa fatica a lavorare in modo coeso, il che diventa un elemento penalizzante per quei territori che, chiaramente, nelle dinamiche generali, rischiano di perdere terreno.

Un’attenzione particolare l’assessore Corsini, insieme alla Giunta, dovrà rivolgerla anche a questo elemento. Vedo anche l’assessore Petitti. Parlavamo del riordino istituzionale di quest’estate. Su questo tema, su come definire concretamente le aree vaste e su quali funzioni possono giocare i vari territori all’interno delle aree vaste verterà buona parte della realizzazione di questa legge. Noi vediamo aspetti positivi che vogliamo incentivare e sostenere, proprio perché riteniamo il turismo un asset strategico fondamentale.

In conclusione, anche perché se faccio troppi complimenti all’assessore Corsini ci rimango...

 

VOCE: Non esagerare.

 

TARUFFI: Da qualche parte c’è la fregatura.

Pongo un tema. Oggi ci dedichiamo a una rivisitazione profonda per ottenere una nuova legge sul turismo e superare quella del 1998. Anche per le ragioni territoriali che spesso rappresento, cioè quelle delle città termali, credo sia arrivato il momento di modificare − lo dico sia all’assessore Corsini che all’assessore Gazzolo − la legge n. 32/1988, ossia quella sul termalismo. Anche quella è una legge ormai desueta che non risponde più alle esigenze del mercato e del mondo d’oggi e che fissa alcuni monopoli. Se è vero che non esiste più il monopolio (come diceva il collega Foti: dove volete che vadano le persone?), non deve esistere più neanche il monopolio sullo sfruttamento o, meglio, sull’utilizzo di alcuni beni fondamentali, come l’acqua termale.

Mi esprimo in questi termini perché credo che quello sia un aspetto importante, in continuità con ciò che stiamo facendo oggi. Le innovazioni che introduciamo oggi devono avere naturale conseguenza anche sulla modifica di quella legge, proprio perché quello è un altro asset fondamentale su cui poter investire e un altro asset non delocalizzabile. Insisto su questo punto. Quando parliamo di occupazione e di lavoro dobbiamo sapere che ci sono alcuni ambiti sui quali possiamo intervenire concretamente e altri su cui possiamo fare meno. Questo è un ambito su cui possiamo intervenire, anche perché ne abbiamo le competenze.

Mi farò promotore, sicuramente, di una proposta per modificare la legge n. 32/1988, proposta che andrà condivisa, chiaramente, con la Giunta e con la maggioranza. Ci tengo molto perché credo sia un aspetto fondamentale superare alcuni monopoli oggi desueti. Lo dico da una parte che di certo non può essere tacciata di eccessiva attenzione nei confronti delle ragioni del mercato. In questo caso, sicuramente, un intervento è necessario.

Proprio per le cose che dicevo prima, per la strategicità del settore e per l’importanza che riveste, specie per alcune aree che, magari, sono rimaste...

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Soncini): Scusate. C’è un brusio di sottofondo in aula che non aiuta. Grazie.

 

TARUFFI: Proprio per la strategicità che riveste il settore, presenteremo una proposta che proverà a introdurre la liberalizzazione – mi esprimo nel modo più chiaro possibile − dell’utilizzo delle acque termali, per dare modo ai privati (e non solo) di utilizzare al meglio una risorsa fondamentale a beneficio della collettività. Alcune aree di questo territorio, diversamente, rischiano di non potercela fare. L’attuale assetto è penalizzante nei confronti dello sviluppo turistico che, invece, noi vogliamo garantire e sostenere anche attraverso questa legge.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Serri. Ne ha facoltà.

 

SERRI: Grazie, presidente.

Molti argomenti sono già stati affrontati, ma mi preme ugualmente fare alcune precisazioni. Anch’io voglio partire sottolineando il metodo utilizzato per arrivare alla giornata di oggi, alla giornata di approvazione della nuova legge sull’ordinamento del sistema turistico. Credo che il metodo utilizzato sia stato importante, in quanto ci ha portato all’ascolto, al confronto, al dialogo. Nei mesi scorsi, vi sono state tantissime occasioni di incontri sui territori che hanno coinvolto sia i livelli istituzionali sia le imprese del settore, il mondo delle associazioni, e via elencando.

Penso che questo sia un elemento da non sottovalutare. Tale elemento, oggi, ci permette di arrivare all’approvazione della nuova legge con i migliori auspici e nelle migliori condizioni. Lo dico soprattutto perché il perno, l’anima di questa proposta di legge è rappresentata dalla volontà di sollecitare e creare le condizioni per un forte protagonismo dei territori. Pertanto, il fatto di avere anticipato l’approvazione con un percorso di partecipazione forte credo non sia stato secondario. Una forte partecipazione del territorio rappresenta l’anima di questa legge e ciò che distingue il sistema previsto nella legge precedente alla legge n. 7, che è stato un caposaldo e che allora fu veramente una legge innovativa, soprattutto per l’integrazione che prevedeva fra il pubblico e il privato, un’integrazione sottolineata anche in questo nuovo percorso, in cui il privato non può mancare quale protagonista e regista di questa nuova fase di sviluppo turistico.

Parlare di turismo − lo dicevano anche altri colleghi – vuol dire parlare di un settore importante. Si tratta di 30.000 imprese. Io aggiungo, però, che si tratta di un settore che ha una propria valenza, una propria ricaduta e che rappresenta un traino economico non solo per le imprese turistiche. Quando il turismo si sviluppa e cresce ha ricadute anche su altre attività e altri settori.

Oggi apriamo un percorso nuovo, una nuova stagione che − come veniva detto in premessa − coglie le innovazioni, il nuovo modo di fare turismo. Partiamo da quello che il turista, il viaggiatore si aspetta di trovare, cercando di far trovare un territorio accogliente in grado di offrire tutte le proprie nuove potenzialità. La nostra regione ha potenzialità, come veniva ricordato in diversi interventi. Noi possiamo veramente parlare di eccellenze che, in alcuni casi, sono anche riconosciute fra i brand più famosi al mondo. Parliamo di alcune esperienze nel settore automobilistico, parliamo senza ombra di dubbio delle nostre città d’arte, del bel canto. Qualcuno riconosceva la nostra come una delle regioni in cui si mangia meglio al mondo. Abbiamo forti peculiarità ed eccellenze che in questo nuovo percorso possiamo ulteriormente valorizzare, anche come elemento di traino di interi territori.

Qualcuno diceva anche che non tutti i territori sono cresciuti nello stesso modo. Credo che anche questo sia un elemento assolutamente da sottolineare e da tenere in considerazione per il futuro e per il lavoro che ci aspetta nel nuovo sistema di sviluppo turistico. Rispetto a questo, credo si tratti di una raccomandazione, di un qualcosa che dobbiamo tenere a mente. Vi è un tema di crescita culturale che non si è sviluppato allo stesso modo in tutti i territori. Anche nella formulazione dei Regolamenti, nelle fasi successive all’approvazione della legge, la preoccupazione di creare condizioni affinché siano sollecitati anche quei territori che hanno potenzialità e che possono rendere più attrattivo l’intero territorio credo sia un elemento da tenere assolutamente in considerazione.

Credo che vi siano anche elementi innovativi rispetto al passato. L’avere riconosciuto anche aree vaste di questo territorio come patrimonio UNESCO-MAB credo sia un altro elemento di forte valore da utilizzare proprio in termini di promozione del nostro territorio.

Con questa legge si apre una fase nuova, una fase che veramente deve essere caratterizzata da un protagonismo importante dei livelli presenti sul territorio, da quelli istituzionali a quelli dell’associazionismo, a quelli del settore privato e delle attività produttive, nell’ottica di saper cogliere il nuovo e di saper sviluppare ulteriormente questo settore che credo possa darci soddisfazione in termini di crescita economica e di occasioni di lavoro, temi tanto a cuore a questa Regione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Serri.

Siamo in discussione generale.

Ha chiesto di parlare la consigliera Lori. Ne ha facoltà.

 

LORI: Grazie, presidente.

Sarò molto breve. Rischio di ripetere concetti che già sono stati espressi, ma credo sia molto importante sottolineare questa nuova opportunità che oggi ci viene offerta con l’approvazione della legge sul turismo, un’opportunità che vuole ripensare il settore in una logica complessiva che tenga conto delle opportunità di diversificazione offerte dal territorio nel suo complesso, da Piacenza a Rimini, un nuovo approccio che punta alla valorizzazione dell’aspetto esperienziale attraverso la promozione dei luoghi e delle eccellenze, siano queste prodotti o servizi. Pensiamo alla Food Valley, ma anche al Wellness e a tanto altro che è già stato illustrato.

I nuovi strumenti previsti in questo progetto di legge tendono proprio alla valorizzazione dell’eccellenza a partire dai territori. Come è stato già precisato, abbiamo partecipato attivamente ad un percorso fortemente condiviso: territori che hanno dato − ci auguriamo sia sempre così; le premesse ci sono tutte − una forte collaborazione che coinvolge sia il settore pubblico che gli operatori privati, in una logica di costante rafforzamento delle sinergie, ma anche delle competenze di tutti gli attori in campo.

L’obiettivo è anche quello di innalzare, là dove necessario, il grado di professionalità, in particolare nell’accoglienza. Particolarmente innovativa è anche la composizione della cabina di regia regionale che definirà le governance del programma turistico, una cabina di regia che ha elementi di innovazione − anche questo è stato detto − in particolare là dove si pone con forza l’obiettivo di integrare competenze, ma anche visioni e ottimizzare l’efficacia della rete, quindi l’Assessorato al turismo, ma anche l’agricoltura, i trasporti, la cultura, il sistema dei parchi e altri attori, in una logica che ci auguriamo possa consentire una promozione turistica dal macro al micro. Una visione, quindi, che determinerà il saper cogliere esperienze, anche molto specifiche, alcune delle quali già presenti e attive sui territori. Penso, per esempio, alla Strada dei vini e dei sapori e al sistema dei parchi, che recentemente hanno avuto importanti riconoscimenti.

Mi pare, quindi, che in questo nuovo quadro vi siano tutte le condizioni affinché luoghi non storicamente vocati al turismo, come alcune parti dell’Appennino, ad esempio, possano trovare una nuova vocazione e una nuova opportunità di sviluppo, offrendo ai nuovi turisti proposte attraenti e uniche come lo è la nostra terra.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Lori.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Intervengo per sottolineare alcuni aspetti che, secondo noi, all’interno di questa legge, non sono stati ben enucleati. Già li anticipava la consigliera Sensoli. A noi dispiace che non siano stati accolti – oggi li ripresenteremo – alcuni nostri spunti che riteniamo importanti riguardo alla trasparenza, all’inconferibilità degli incarichi e al merito. Questo perché veniamo da una stagione difficile, e ne sono l’esempio le Unioni di prodotto, dove la trasparenza non è sempre stata il fiore all’occhiello di questo strutture. Dove girano i soldi e dove girano gli incarichi, secondo noi, è sempre importante mettere questo faro di attenzione: follow the money.

A noi piacerebbe che all’interno di questa legge fosse ben chiara la trasparenza. Ovviamente le APT e le destinazioni turistiche saranno Enti pubblici e quindi soggiaceranno alle norme sulla trasparenza. Noi chiediamo qualcosa di più, chiediamo che almeno siano a un livello regionale. Quello regionale non è il cento per cento, ma secondo noi può essere un livello accettabile. Oggi se uno va sul sito di APT Servizi per trovare le concessioni, le attribuzioni di vantaggi economici, ad esempio, si trova di fronte a duecentocinquanta pagine HTML da sfogliare una per una, mentre in Regione basta fare una ricerca e vengono fuori tutti i dati. A nostro avviso questo è un aspetto importante.

Altro aspetto è l’inconferibilità del merito, nel senso che non vogliamo che questi nuovi enti diventino la porta girevole per i politici che escono dal mandato. Questo è importante. C’è già la legge Severino che in qualche modo mette un paletto. In Commissione avevamo chiesto cinque anni, ma qualcuno ci ha detto che ce l’abbiamo con i politici. Abbiamo ripreso i termini della legge Severino estendendola a due anni perché, secondo noi, è importante che questi enti non diventino la porta girevole dei politici.

Altro aspetto è il merito. Quando si vanno a scegliere incarichi all’interno dei Consigli di amministrazione di queste APT e delle destinazioni turistiche chiediamo che si scelga per merito e quindi si proceda per selezione pubblica. Rimane sempre l’indicazione politica, però ovviamente noi vogliamo che prima venga valutato in merito.

Accogliamo, invece, con favore il fatto che due nostri spunti siano stati accolti, in particolare uno sul turismo sociale e sul turismo che riguarda le fasce più deboli, quindi un accenno in legge è stato messo. Purtroppo, secondo noi, manca (e lo riproponiamo) il fatto che anche in cabina di regia queste categorie vengano rappresentate. Infine, c’è il discorso della legalità. Avevamo proposto emendamenti in Commissione che non sono stati accettati, però arriviamo alla fine a una condivisione su un ordine del giorno che sottolinea l’importanza della legalità nel settore turistico, soprattutto nel settore alberghiero, dove il rischio di radicamento è un rischio effettivo che noi vogliamo assolutamente prevenire.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

È prevista, in conclusione di dibattito, la replica dei relatori, se vogliono replicare, e poi le conclusioni della Giunta.

I relatori si iscrivono per la replica? No. Naturalmente non sono obbligati.

A questo punto do la parola, per le conclusioni della Giunta, all’assessore al turismo e commercio, Andrea Corsini, e successivamente al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

La parola all’assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Giungiamo questa mattina alla tappa conclusiva di un percorso lungo e impegnativo che la Giunta ha avviato durante l’estate del 2015, con un testo che è stato oggetto di un confronto molto diffuso sui territori regionali. Abbiamo fatto circa sessanta assemblee nei territori da Piacenza a Rimini, incontrando oltre seicento protagonisti del turismo regionale, seicento stakeholder, ricomprendendo naturalmente in questo numero i soggetti pubblici, gli Enti pubblici, i Comuni, le Province, i Parchi, ma anche tutti i protagonisti della filiera privata del turismo che, naturalmente, insieme agli Enti pubblici, giocano un ruolo fondamentale nelle politiche di promo-commercializzazione turistica in questa Regione.

Successivamente, durante il percorso in Commissione, il testo è stato ulteriormente modificato, arricchito, migliorato in diversi aspetti, in diversi punti fondamentali, in diversi articoli che costituiscono l’ossatura di questa nuova normativa regionale sul turismo e di questo naturalmente ringrazio tutti i Gruppi assembleari di maggioranza e di minoranza, che, attraverso il loro contributo costruttivo, hanno fatto sì che questa mattina si discuta una legge che rispetto al punto di partenza è stata migliorata e arricchita in molti suoi aspetti.

È stato detto in diversi interventi che noi veniamo da una fase che è iniziata nel 1998, ovvero dalla legge n. 7, che ha dato a questa Regione un ruolo di primo piano nelle politiche nazionali turistiche, una legge che allora ha consentito alla nostra Regione di essere un passo avanti rispetto alle altre, una legge che nel 1998 ha introdotto principi che fino a quel momento era difficile anche discutere, era difficile anche pensare che potessero essere introdotti in una normativa.

Penso, ad esempio, soprattutto al rapporto fra il pubblico e il privato, che prima di allora non dialogavano rispetto alle politiche turistiche. È una legge che ha consentito a questa Regione, nonostante gli anni difficili che abbiamo attraversato dal punto di vista economico, di andare avanti. Il turismo è un settore economico importante e strategico per questa Regione, quindi anche il turismo ha risentito degli effetti della crisi economica. Tuttavia, è una legge che dopo quasi vent’anni, diciotto anni, ha bisogno di essere profondamente modificata. Ecco perché abbiamo deciso non di riformare la legge n. 7, ma di proporre un nuovo impianto normativo che così come nel 1998 ha consentito a questa Regione di essere all’avanguardia nelle politiche turistiche nazionali, credo che anche oggi, dopo l’approvazione e soprattutto dopo l’applicazione di questa legge, consentirà alla nostra Regione di essere, ancora una volta, un passo davanti alle altre Regioni in materia di politiche turistiche e più complessivamente di organizzazione turistica, di governance turistica rispetto al tema fondamentale. Naturalmente non è l’unico settore che determina le fortune di questo comparto economico, ma è sicuramente uno dei più importanti, che è quello della promozione e della commercializzazione turistica.

Sarebbe stato più facile, più comodo sicuramente (qualcuno l’ha anche detto durante questo percorso di confronto della legge), dopo un 2015 particolarmente positivo in termini di numeri – i numeri sono importanti quando si misurano gli effetti di un settore economico e i numeri positivi del 2015 sono stati detti più volte anche durante il dibattito di questa mattina, oltre quarantasei milioni di presenze, un milione e mezzo di presenze turistiche in più rispetto al 2014 –, sarebbe stato più facile andare a una riforma parziale della legge n. 7, a una modifica, una qualche modifica che aggiornasse il testo vigente. Invece, abbiamo deciso che occorreva, dopo diciotto anni, voltare pagina, costruire le condizioni, attraverso un nuovo testo, per ridare slancio e impulso al turismo regionale, a un settore industriale importante. Lo dico spesso e mi piace usare questo termine non perché il turismo produce dei pezzi di ricambio, ma perché il turismo per i numeri che ha, numero di occupati, numero di imprese, ricchezza generata sui territori, quindi prodotto interno lordo, può essere considerato un distretto di carattere industriale.

Se vogliamo dare un’ulteriore spinta e uno slancio a questo settore, che nonostante l’ottima legge n. 7 ha denotato negli ultimi anni segnali di stanchezza, di appiattimento, avevamo bisogno e abbiamo bisogno di un nuovo impianto normativo che costruisca le condizioni affinché questo slancio e questa innovazione che abbiamo bisogno di mettere nel sistema turistico possano trarre lo spunto e ci siano le condizioni affinché questo slancio, questa rinnovata competitività del nostro sistema possa esplicitare tutte le sue potenzialità attraverso un impianto normativo nuovo e rinnovato.

Proprio per superare la frammentazione, per superare la cristallizzazione che questa legge aveva generato rispetto alle politiche turistiche, abbiamo deciso di introdurre questo cambiamento che ci porterà a costruire delle politiche di promozione turistica non solo sui grandi prodotti turistici di questa Regione, quelli tradizionali che hanno fatto le fortune di questi territori, ma anche i nuovi prodotti turistici che incontrano la domanda, la nuova domanda di turismo esperienziale, di turismo motivazionale, di turismo delle passioni che sono alcune delle nuove frontiere della domanda turistica internazionale.

Naturalmente non abbandoneremo le politiche di prodotto, ma dovremo innestare sulle politiche di prodotto un nuovo concetto, una nuova cornice su cui costruire politiche di integrazione fra i prodotti. La nuova cornice, l’elemento di forte discontinuità rispetto al passato, rispetto alla legge n. 7, è l’introduzione delle destinazioni turistiche, quindi dei territori di area vasta che rappresenteranno il fulcro delle nuove politiche turistiche regionali e lo facciamo perché la legge n. 13, approvata lo scorso anno dall’Assemblea legislativa, ci consente oggi di ragionare in termini diversi rispetto al passato e quindi di ragionare in termini di funzioni coordinate su area vasta. Non è solo un principio di carattere istituzionale, ma diventa una necessità assoluta se parliamo di promozione turistica, perché siccome uno dei nostri obiettivi è quello di superare il 22 per cento di turisti internazionali che scelgono le nostre destinazioni, per poter fare questo, sull’onda anche della straordinaria esperienza, come ci ricordava il consigliere Foti, di Expo 2015, che più che generare delle presenze turistiche nel corso del 2015 per noi ha rappresentato una straordinaria vetrina per mettere in mostra le nostre grandi eccellenze, i nostri grandi prodotti, i nostri territori, i nostri brand che rappresentano una parte fondamentale del made in Italy nel mondo.

Se vogliamo superare e quindi elevare il ranking internazionale della nostra Regione dal punto di vista dell’incoming turistico, abbiamo bisogno di superare questa percentuale troppo bassa per le potenzialità del nostro territorio e per farlo dobbiamo liberarci dei campanilismi a livello di promozione territoriale che questa legge, purtroppo, non è riuscita a superare, ovvero quella attuale. Si tratta di una promozione turistica che non ha confini, non ha barriere amministrative. Un turista cinese, statunitense, anglosassone, ma anche tedesco – è lì che dobbiamo guardare – non conosce le differenze amministrative, le barriere geografiche che separano una Provincia dall’altra, ma riconosce e sceglie soprattutto una destinazione per trascorrere un’esperienza all’interno di questo territorio, un’esperienza totalizzante, cioè vedere più cose in più giorni passando dalla costa fino ai Castelli del Ducato. È questo quello che noi dobbiamo cercare di fare con la nuova legge regionale: valorizzare le enormi potenzialità, le tante potenzialità di questo territorio.

D’altronde in questa Regione non abbiamo quelle che i tecnici, i sociologi del turismo chiamano le destinazioni killer, cioè quelle destinazioni come Firenze, come Roma, come Venezia che da sole catalizzano milioni di presenze. Non abbiamo queste destinazioni e neanche Rimini lo è da questo punto di vista. Quindi, dobbiamo giocare le nostre carte sulla valorizzazione dei territori, delle eccellenze dei territori dei grandi prodotti integrati fra loro. Questa è la sfida che credo questa legge metta di fronte a tutti noi.

Dentro la cornice istituzionale della legge n. 13, la legge sul turismo, sull’organizzazione turistica, sulla promo-commercializzazione turistica regionale, rappresenta davvero, come ha ricordato mi sembra il consigliere Bagnari nel suo intervento, il primo banco di prova delle funzioni coordinate su area vasta.

L’attuale legge n. 7 poggia la propria architettura su due pilastri: le Province da una parte dal punto di vista istituzionale e i prodotti dall’altra dal punto di vista della promozione turistica. Oggi siamo in una fase nuova perché le Province stanno scomparendo dall’ordinamento istituzionale, i prodotti da soli non sono più sufficienti se decontestualizzati dalla destinazione e allora noi per raccogliere queste sfide e soprattutto questi cambiamenti sia di carattere istituzionale, sia legati al mercato e all’incrocio fra la domanda e l’offerta turistica, proviamo a costruire un modello, un nuovo modello che ci consenta, dopo diciotto anni, di guardare al futuro con fiducia e di costruire le condizioni affinché questo comparto turistico, questo pezzo importante della nostra economia, che oggi rappresenta circa l’8,7 per cento del PIL regionale, con oltre 30.000 imprese, possa dare un contributo decisivo anche nei prossimi anni per la crescita economica della nostra Regione.

Vengo all’ultima considerazione. Noi abbiamo riscontrato durante il confronto, il dibattito e gli approfondimenti che abbiamo sviluppato in questi mesi, un ampio consenso che è stato testimoniato anche durante l’audizione nelle scorse settimane di tutti gli attori, i soggetti protagonisti del turismo.

Con la legge abbiamo generato un pezzo importante, ma la strada è ancora lunga, perché dopo la legge dobbiamo costruire i decreti attuativi, dobbiamo riempire di contenuti lo scheletro che la legge prefigura, l’indirizzo che la legge dà alle politiche regionali turistiche. Fra l’altro questa legge mette in capo alla Regione, alla Giunta, all’Assemblea un ruolo di indirizzo politico ancora più forte rispetto ad oggi e mette in capo l’APT Servizi, che dovrà anche strutturarsi per far fronte a questo nuovo impegno, un ruolo di coordinamento ancora più forte rispetto alle politiche promozionali di carattere regionale. Mette in capo ai Comuni, soprattutto ai Comuni capoluogo, ma non solo, un nuovo protagonismo, perché una delle caratteristiche di questa nuova legge è il protagonismo che noi assegniamo ai territori, un protagonismo che deve sempre stare all’interno di una cornice di carattere regionale, ecco perché il ruolo di indirizzo politico della Regione assume una valenza ancora più forte rispetto alla situazione attuale, quindi un protagonismo dei Comuni, degli Enti locali, dei territori, positivo all’interno di una cornice dove la Regione determina le linee di indirizzo e dentro la quale i Comuni, con il loro protagonismo, devono assolutamente stare.

Concludo dicendo che, dopo l’auspicata approvazione della legge, ci sarà naturalmente un periodo di ulteriore coinvolgimento, confronto e concertazione con gli Enti locali, con le associazioni di categoria, con i soggetti pubblici che noi abbiamo voluto rendere protagonisti rispetto alla fase attuale delle nuove politiche turistiche. Penso, ad esempio, ai grandi parchi ambientali della nostra regione, che entreranno nella governance delle politiche turistiche per dare anche più forza ad alcuni territori che oggi sono più relegati rispetto ai grandi flussi turistici in materia di politiche di promozione e che, quindi, dovranno giocare un ruolo più attivo, se vogliamo raggiungere gli obiettivi che indicavo in precedenza, ovvero aumentare il numero delle presenze, aumentare la quota di internazionalizzazione della nostra regione. Abbiamo voluto conferire ancora più forza ai prodotti a rete, ai prodotti trasversali, alle città d’arte, al circuito termale. E sono d’accordo con il consigliere Taruffi quando afferma che, dopo un certo numero di anni, è necessario rivedere la legge sul termalismo, in quanto non è più adeguata a dare risposte efficaci a una domanda che si rivolge a quel tipo di prodotto, che è cambiata profondamente negli anni.

I territori, quindi, diventano protagonisti, i soggetti privati diventano protagonisti, e quindi da domani inizia una fase in cui bisognerà operare di concerto con i soggetti pubblici e privati e i grandi protagonisti del turismo regionale. Non a caso abbiamo voluto introdurre nelle politiche di governance anche la presenza degli assessorati all’agricoltura, alla cultura e ai trasporti, proprio perché in questo modo si sostanzia e si dà valore alla nuova centralità che noi vogliamo assegnare ai territori e alle destinazioni, non solo come elemento di promozione turistica ma anche come ambiti sui quali sviluppare politiche legate alla mobilità, legate alle grandi infrastrutture strategiche, legate alle politiche di valorizzazione ambientale.

L’auspicio è che il consenso e in molti casi anche l’entusiasmo che si è generato attorno a questa riforma si traducano, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in una collaborazione ancor più positiva rispetto all’attuazione della legge, perché una volta approvata la norma bisogna provare a costruire tutti i necessari presupposti perché anche nella fase di applicazione si possa esercitare un impulso importante e fondamentale alla crescita economica di un settore così importante per la nostra regione come quello turistico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Corsini.

Do la parola al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Prego, presidente.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie. Credo che il dibattito abbia rilevato l’efficacia dell’azione dell’assessore Corsini e l’impronta che le ha dato in questi mesi.

Noi abbiamo scommesso molto sul tema della filiera turistica. Ricorderete che già in campagna elettorale e poi naturalmente anche in aula in occasione della presentazione del programma ebbi a dire che avremmo provato a incrementare la percentuale dell’8,6 per cento, che era il contributo che il comparto turistico dava all’intero PIL regionale, e che avremmo approvato in primavera questa legge, come in effetti sta avvenendo, visto che siamo proprio all’inizio della primavera. Del resto, sapete bene che il rispetto dei tempi ci vuole caratterizzare nell’azione di governo.

È evidente che anche noi siamo legati a fattori che oggi drammaticamente, con dolore e sgomento ci ripropongono una questione che certamente ha a che fare con il tema dei flussi e della mobilità delle persone e della loro libertà. Ed è altrettanto evidente che siamo legati anche al tema climatico, che come sempre accompagna una parte dell’incremento o meno del turismo, anche se su questo aspetto non possiamo certo intervenire.

Io credo che sul turismo occorra fare una scommessa come Paese. Sono tra coloro che pensano – lo dico da Presidente della Regione Emilia-Romagna e da Presidente della Conferenza delle Regioni – che nella riforma del Titolo V sia giusto prevedere che la promozione del turismo all’estero torni in capo allo Stato. Lo dico perché l’Italia nei prossimi anni deve vincere la scommessa di aumentare di milioni le presenze dei turisti che arrivano nel nostro Paese, che da solo detiene più del 60 per cento delle bellezze artistiche, architettoniche e culturali del mondo e che non ha ragione di avere meno turisti di altri Paesi che quelle bellezze e quelle caratteristiche non hanno.

È una scommessa, perché puntare sulla bellezza, sul nostro territorio, sui suoi gioielli, sulla sua cultura, sulla sua arte, sui suoi luoghi può diventare per il nostro Paese un volano straordinario per consentirgli di uscire definitivamente dalla crisi, creare attrattività, che poi ha una diretta conseguenza sulla nostra ossessione, che è l’occupazione. Per fare questo abbiamo bisogno di un’immagine del Paese positiva. E quando abbiamo scommesso su Expo è stato su questo che abbiamo scommesso. Qualcuno di voi ci diceva di restare a casa. Di restare a casa, non di partecipare con sobrietà. Per fortuna che ci siamo stati! Sapete che la Regione Emilia-Romagna è stata giudicata da tutti la regione che è stata più presente per qualità e quantità, al netto ovviamente della Lombardia (ci mancherebbe altro!). L’abbiamo fatto non da soli, né per spocchia, e l’abbiamo fatto convinti delle potenzialità del territorio dell’Emilia-Romagna, delle sue eccellenze. E non mi riferisco solo ai prodotti agroalimentari, che comunque rappresentano, insieme al tema dell’agricoltura, della sostenibilità e del cibo, un elemento cardine per una regione che esporta oltre 5,5 miliardi di euro soltanto per quel comparto, che avete visto insieme a tutto il resto della manifattura ha superato i 55 miliardi di euro nel 2015, garantendo un incremento ovviamente anche della crescita della nostra regione.

È una scommessa che abbiamo fatto insieme ai territori, come ho sentito ribadire in diversi interventi. Questa è la vera peculiarità della nostra regione: hanno partecipato più o meno tutti i Comuni, le Unioni dei Comuni, i Consorzi e l’hanno fatto con l’idea che la nostra regione, come ho spesso ripetuto nei miei interventi, deve superare il policentrismo che l’ha fatta grande, ma che nel processo di globalizzazione in atto rischierebbe di essere una palla al piede.

Noi abbiamo una grande opportunità, e questa opportunità è data dal fatto che siamo geograficamente e peculiarmente una regione nel cuore del Paese e della sua parte produttiva, ma soprattutto uno snodo infrastrutturale che ci aggancia direttamente all’Europa. Ed è peraltro un passaggio obbligato per l’Italia. Abbiamo deciso di scommettere sul sistema regionale da Piacenza a Rimini o da Rimini a Piacenza (vedete voi come impostarlo): il mare, la montagna, i castelli, i borghi antichi, i centri storici, i duomi, i musei, l’arte, i paesaggi, che determinano anche il tema del benessere, il termalismo, la voglia di motricità, il wellness. Oggi che abbiamo anche due grandi opportunità: il riconoscimento MAB (Man and the Biosphere) UNESCO nel Delta del Po insieme al Veneto e nell’Appennino Tosco-Emiliano insieme alla Toscana. Ancora, la musica, i motori, il cibo. Ebbene, se voi fate uno shakeraggio di questi elementi, ne viene fuori qualcosa di straordinario. Non so quante regioni in Europa e nel mondo riescano a mettere insieme questi elementi.

Non saremo mai Venezia, Firenze o Roma, ma possiamo essere qualcosa che, senza un solo nome, mette insieme l’intera Emilia-Romagna. Questo è l’elemento su cui io credo dobbiamo scommettere e su cui a Expo abbiamo già scommesso portando il brand “Via Emilia – Experience”, che indica una via che esiste ormai da qualche millennio che tiene in fila le più straordinarie città della nostra regione, che comunque accorpa anche quei capoluoghi che non sono lungo l’asse della Via Emilia, come Ravenna e Ferrara, che ricordo ospitano siti UNESCO, che tengono insieme un patrimonio che, se lo sapremo valorizzare (Wellness Valley, Motor Valley, Food Valley ), potrà essere un elemento che nel mondo troverà una sua connotazione favolosa. Dovremo promuoverlo. Ed è per questo che è decisiva la nostra presenza ma – badate – non a tutte le fiere. Oggi le tecnologie e i moderni mezzi di comunicazione ci permettono anche di arrivare laddove non ci vai fisicamente. Tuttavia, ci sono alcune fiere decisive, importanti, internazionali. L’assessore Corsini sarà a Mosca nei prossimi giorni. Per la prima volta saremo a Buenos Aires, a seguito dell’accordo che abbiamo siglato insieme all’Università di Bologna in occasione della nostra recente visita, confermando una collaborazione e un protocollo d’intesa con la Provincia di Buenos Aires, che conta venti milioni di abitanti, ovverosia la metà di tutto il territorio argentino, laddove sapete bene che insiste il 40 per cento di cittadini che hanno origini italiane. Ma a Buenos Aires c’è una fiera che è tra le principali di tutto il Sudamerica.

Saremo, insomma, in tutto il mondo a partecipare alle fiere principali, dove proveremo a farci conoscere, perché bisogna avere anche la cura e l’intelligenza di saper scommettere laddove cambiano i mercati. E sono tra coloro che pensano che sia giunto il momento di trovare un qualche accordo con la Russia per riaprire opportunità commerciali, economiche e turistiche, se è vero che Rimini ha pagato a caro prezzo quel blocco dimezzando i turisti russi in quella città. E parliamo di molte presenze. Però, abbiamo visto che si aprono nuovi mercati: il raddoppio dei polacchi; il ritorno, dopo otto anni di calo, dei mercati di lingua tedesca. Non a caso, proprio a Rimini siamo andati a promuovere quel tipo di mercato, con il consenso di tutte le parti in causa, operatori turistici, albergatori, altri stakeholder, amministratori locali. C’era un parterre che si distingueva non certo per l’appartenenza politica ma, semmai, per l’appartenenza a una scommessa, quella di passare dalla costa adriatica al brand della Romagna perché, come qualcuno ha affermato, non c’è solo il mare, per il quale l’intervento, come avevamo promesso un anno fa, di ripascimento costiero verrà realizzato, al fine di offrire ai nostri turisti le spiagge nelle migliori condizioni possibili. Del resto, chi va oggi lì non fa come facevo io, che stavo stanziale per i giorni che il portafoglio mi permetteva, pochi o molti, ma fa hotel, spiaggia e qualcos’altro.

Ci sono bellezze in tutto il territorio straordinarie. Questo vale tanto per la Romagna quanto per il resto dell’Emilia. Vale per un territorio che mette insieme talmente tante eccellenze che quando le elenchi a memoria qualcuna te la dimentichi di sicuro.

Noi abbiamo scommesso un milione di euro sulla promozione. Partirà un nuovo treno da Monaco, a iniziare dal mese di giugno per finire a settembre, che due volte alla settimana porterà direttamente i turisti tedeschi qui, e viceversa. Abbiamo scommesso lì perché c’è l’opportunità nei mercati di un nuovo spostamento di presenze, di persone, ma la scommessa la stiamo vincendo un po’ dappertutto. I dati incrementali di quei 1,6 milioni di presenze in più, cioè di chi si ferma a dormire almeno una notte, ci dicono che le presenze di turisti provenienti da tutto il mondo crescono, nonostante il dimezzamento russo, e che torna a crescere il dato italiano. Questo per due motivi. Il primo, che gli italiani stanno un po’ meglio, decidono di fare qualche giorno di vacanza in più oppure ci tornano dopo un po’ che non ci erano più andati. Non si capirebbe, altrimenti, come mai il dato è cresciuto in Appennino o nelle città d’arte, laddove, soprattutto in Appennino, la presenza straniera è molto minore che da altre parti. Quindi, l’altro elemento è proprio quello a cui faceva riferimento anche il consigliere Foti: una scommessa sulla promozione del mercato italiano, che non è poca cosa, peraltro, per un Paese che è abituato a muoversi, a spostarsi.

C’è la scommessa di arrivare, tra qualche anno, a 50 milioni di presenze. Quello è il traguardo a cui vorremmo tendere. Sono numeri che non si raggiungono da tantissimi anni. Erano numeri che si registravano negli anni d’oro, e noi vogliamo puntare proprio a quei numeri. Quest’anno siamo arrivati a 46.500. Nei prossimi anni vogliamo arrivare a quei numeri. Certo, la presenza di turisti è connessa ai fattori che richiamavo all’inizio del mio intervento, per noi imponderabili. È anche legata ai temi dell’economia, ovviamente: noi scommettiamo sulla crescita del nostro Paese e della nostra regione. E stiamo lavorando proprio per darle un profilo nel quale, oltre alla promozione, si riescano a valorizzare ulteriormente talune eccellenze.

Guardate, sulla Motor Valley io credo che possiamo fare una scommessa straordinaria. Essere riusciti a mettere insieme i musei pubblici, le collezioni private, i circuiti, le fabbriche, gli eventi è una cosa straordinaria da offrire al turista, al visitatore. Questo permetterà che nel mondo ognuno di quei marchi venga riconosciuto e direttamente associato al loro luogo di provenienza.

Analogamente si potrà fare per la Food Valley. Ci crediamo e vogliamo investire. Non a caso, a maggio a Parma verrà aperto CIBUS, che rappresenterà un’occasione formidabile per il nostro territorio. Con la Giunta andremo il 29 nel Parmense per partecipare all’ultima delle dieci tappe e poi ripartiremo con due valorizzazioni in prospettiva sempre di territorio montano. Ci inventeremo una collina a Ferrara e altri luoghi turistici. Nei prossimi giri che effettuerà la Giunta valorizzeremo in ogni territorio quelle peculiarità anche turistiche che possono stare dentro il ragionamento che sto provando a organizzare.

È evidente che per conseguire questi traguardi servono infrastrutture competitive. C’è poco da fare. Auspichiamo innanzitutto che il People Mover sia pronto fra tre anni, in modo da potersi agganciare in soli otto minuti ai due Hub più straordinari, che peraltro rappresentano un’alternativa all’uso della gomma e del mezzo privato (aeroporto e treno). Dal punto di vista competitivo sarà una occasione formidabile. Così come lo sarà l’infrastrutturazione della Cispadana, collegata alla Ferrara Mare e all’autostrada del Brennero. In poche parole, l’Europa sarà un’ulteriore opportunità, insieme alla soluzione dell’attraversamento centrale del corridoio di Bologna, quindi non mangiando territorio vergine ma intervenendo per fare in modo che quello non diventi un imbuto che fagociti la competitività economica e turistica di questa regione tra dieci anni. E chi dice che non è d’accordo né con l’una né con l’altra infrastruttura obiettivamente non sa di cosa parla. Farebbe bene a guardarsi allo specchio e chiedersi se è lucido. Io penso che su questo dobbiamo scommettere e investire, come peraltro stiamo già provando a fare.

In conclusione, mi sento di dire che oggi abbiamo una grande opportunità. La legge precedente, come ricordava l’assessore Corsini, è stata una legge innovativa per il Paese, non per l’Emilia-Romagna. Ha avuto un grande merito: inventarsi la valorizzazione del prodotto. Ebbene, noi non abbandoniamo quell’idea, ci agganciamo però il territorio, che è la premessa di tutto il ragionamento che stiamo provando a sviluppare.

Ho molto apprezzato gli interventi, un po’ tutti, e ringrazio maggioranza e opposizione per aver espresso valutazioni e mosso anche qualche critica. Tutto sommato, però, mi pare di avvertire un apprezzamento complessivo nei confronti di un progetto di legge, su cui investiamo, che dovremo verificare anno per anno, che non è intoccabile e su cui eventualmente potremo intervenire qualora i cambiamenti delle società o dei mercati indichino la necessità di una correzione. È un progetto di legge su cui investiamo perché sia un contributo vero alla crescita di questa regione, della sua ricchezza e soprattutto dell’occupazione.

È evidente che a tutto questo si aggancia la sfida anche per il comparto turistico degli interventi sulle strutture. Ne ragioneremo anche in futuro. C’è il tema della modernizzazione dell’intero comparto su cui occorre investire. C’è il tema più complessivo dell’offerta. Ad esempio, c’è la novità dei Room & Breakfast, di cui non credo ad oggi si sia riusciti a segnare realmente le presenze. Le scopriremo presto e vedrete che le presenze e gli arrivi in questa regione sono di più di quelle che stiamo indicando.

Dobbiamo scommettere sull’offerta complessiva di un territorio nel quale si articoli l’eccellenza che rappresenta, in maniera sempre più robusta, l’idea che abbiamo della società unica di gestione dei sistemi fieristici che, sapete, sono un pezzo del marketing del territorio, della promozione.

In questa regione si tengono fiere che non hanno eguali nel mondo. Da Cersaie, a Cibus, a Eima, a Cosmoprof e lo stesso Macfrut si attestano tra le prime nel mondo e in Europa. Abbiamo in diversi comparti, dal cibo, alla meccanica, alla manifattura, alla moda, all’agroalimentare, al Wellness, fiere che attirano turisti o imprese, operatori economici, da tutto il mondo.

Penso che un sistema che metta insieme in un’unica gestione tutto questo, nella collaborazione e non nella competizione, ci potrà far essere oggettivamente più forti. Lo dico sapendo che è una scommessa importante che credo, se colgo il senso degli interventi, non troverà alcuna contrarietà in questa aula. Lo considero, se così sarà, un grande merito, ma comunque sarà, sarà importante. Abbiamo bisogno di condividere coi territori una parte degli investimenti che dovremo fare nei prossimi anni.

Insomma, mi pare un grande lavoro quello che è stato fatto. Adesso gli dobbiamo mettere le gambe. Abbiamo impostato un lavoro che credo sia molto positivo. È persino una svolta complessivamente, nell’organizzazione della promozione.

Abbiamo terreno fertile, impostato molto bene nel passato e in questi anni, ma certamente oggi vogliamo guardare al futuro con la convinzione che possa esserci, come è stato nel 2015, una nuova e costante crescita e che quel traguardo dei 50 milioni di presenza tra qualche anno ci faccia dire che non solo avevamo visto giusto, ma che può essere un bel contributo per un nuovo pezzo di economia e di occupazione per la Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, presidente della Giunta Bonaccini.

Chiudo la discussione generale.

Vi comunico la presentazione delle proposte di emendamento. Le proposte di emendamento sono 23: due a firma dei consiglieri Nadia Rossi, Caliandro e Pompignoli; sedici a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; una a firma del consigliere Bertani; una a firma del consigliere Sassi; una a firma della consigliera Sensoli; una a firma della consigliera Piccinini; una a firma dei consiglieri Paruolo e Nadia Rossi.

Sono stati presentati quattro ordini del giorno: uno a firma del consigliere Foti, successivamente ritirato; uno a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; uno a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Piccinini e Sassi; uno a firma dei consiglieri Nadia Rossi, Sensoli, Foti, Sassi, Francesca Marchetti, Bagnari, Sabattini, Taruffi, Caliandro, Lori, Ravaioli, Serri e Calvano.

Nomino scrutatori i consiglieri Lori, Sensoli e Poli.

Passiamo all’esame dell’art. 1.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2.

Sull’art. 2 insiste l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

Apro il dibattito discussione generale congiunto sull’art. 2 e sull’emendamento.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Riguardo l’emendamento, in Commissione era già sorto il dubbio su “sentita la Commissione” o “sentito il parere della Commissione”. Per noi è più corretto dire “sentito il parere della Commissione”, in quanto dà concretezza al confronto della Giunta con la Commissione stessa e oltretutto il parere viene inserito anche negli atti di Giunta. Inoltre, va anche a riprendere quello che è stato già fatto in altre leggi regionali, come la n. 14 del 2015.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

È iscritta a parlare la consigliera Nadia Rossi. Prego.

 

ROSSI Nadia: Rispetto a questo emendamento, ma anche ad altri che sono stati presentati sempre in questo senso, siamo assolutamente per accogliere, considerato che il confronto costruttivo con la Giunta e la sessione della Commissione è assolutamente importante e fondamentale nel momento in cui si parla dei principi fondanti di questa legge, ma non quando si tratta di operatività, anche perché è importante semplificare; cosa che immagino voglia tutta l’aula.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 2 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 3.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 3 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 4.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 4 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 5.

Sull’art. 5 insistono tre emendamenti: emendamento 4, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; emendamento 5, a firma dei consiglieri Sensoli, Bersani e Sassi; emendamento 6, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

Apro il dibattito generale congiunto sull’articolo 5 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Presidente, riguardo l’emendamento 6, visto che si parla anche di coordinamento tra i vari assessorati, compreso quello fondamentale ai trasporti, riteniamo corretto che anche le linee-guida triennali costituiscano un documento di riferimento per la programmazione regionale in materia di trasporti.

Anche il presidente Bonaccini ha citato diverse linee programmatiche, per noi poco condivisibili, che ha la Giunta in merito ai trasporti, quindi riteniamo essenziale che venga inserita questa programmazione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare la consigliera Nadia Rossi. Ne ha facoltà.

 

ROSSI Nadia: Rispetto all’emendamento 6, è stata sottolineata da quasi tutti gli interventi prima la presenza dell’assessore competente in materia di trasporti all’interno della cabina di regia. Credo che sia una presenza importante che va in questo senso, anche perché effettivamente i trasporti hanno già delle loro linee guida, che indubbiamente devono tenere in considerazione le necessità e le esigenze del settore del turismo, ma ovviamente anche tante altre. Quindi, è bene che questo quadro rimanga invariato.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 5 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 6.

Sull’art. 6 insistono quattro emendamenti: emendamento 7, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi; emendamento 23, a firma dei consiglieri Paruolo e Nadia Rossi; emendamento 8, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi; emendamento 9, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi.

Apro il dibattito generale sull’articolo 6 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.

 

PARUOLO: Presidente, era solo per chiarire. Si tratta, nei fatti, di un emendamento che coordina il testo con quello della legge sulle Pro Loco, in discussione in aula subito dopo. Si tratta di recepire la dicitura che, nell’articolo della legge sulle Pro loco, che discuteremo, parla di strutture associative delle Pro Loco maggiormente rappresentative sul livello regionale.

Qui c’è in più il tema che riguarderebbe le branche provinciali di dette strutture. Mi è sembrato più chiaro scriverlo nel modo esitante dalla correzione, così non si corre il rischio che il “maggiormente rappresentativo” possa essere attribuito alle Pro Loco, ma venga correttamente attribuito alle strutture associative, perché di quello parla la definizione della legge sulle Pro Loco. Dico questo per chiarire l’interpretazione autentica. È un coordinamento con la legge che discuteremo ed è scritto in questo modo per chiarire che, quando parliamo di maggiore rappresentatività, ci riferiamo alle strutture associative, non distinguendo fra Pro Loco più o meno rappresentative, perché non è questo il tema.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Paruolo.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: In merito all’emendamento 7, riteniamo di dover inserire anche le associazioni di promozione sociale tra i soggetti che possono presentare e ai quali la Giunta eventualmente può decidere di stanziare fondi per quanto riguarda la valorizzazione del territorio, in modo tale da non escludere nessun soggetto dalla possibilità di ricevere questi contributi.

Riguardo l’emendamento 23 e l’emendamento 8, francamente oggi mi sembra di giocare al gioco di trovare le differenze. Non vedo infatti per quale motivo sia stato presentato un emendamento praticamente identico al nostro.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli

Apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Intervengo motivando la votazione all’emendamento 9. Come anticipavamo prima in discussione generale, quello che ci interessa è che nella programmazione turistica dei programmi provinciali, quindi delle destinazioni turistiche, ci sia attenzione anche ai temi, ai prodotti o alle destinazioni cosiddette minoritarie.

L’esempio lo facevamo prima per quanto riguarda la destinazione Romagna. La costa è preponderante. Bisogna fare attenzione nella programmazione che non venga assorbito tutto lì, ma che ci sia un’interazione anche con i prodotti o con i luoghi che vanno anch’essi valorizzati.

Quindi, chiediamo che quando si fa programmazione venga assicurata adeguata attenzione ai diversi prodotti e alle diverse offerte del territorio di riferimento.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Nadia Rossi. Ne ha facoltà.

 

ROSSI Nadia: Rispetto all’emendamento 9, credo sia un principio condiviso prima ancora dalla legge stessa che ci apprestiamo ad approvare, quindi non c’è assolutamente nessuna difficoltà a metterlo per iscritto, anche se di fatto nel PTPL il compito è proprio quello di assicurare l’adeguata attenzione ai diversi prodotti e offerte del territorio che rappresentano.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi .

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 23, a firma dei consiglieri Paruolo e Nadia Rossi .

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 23 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi .

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 9 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 6 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 7.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 7 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 8.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 8 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 9.

Sull’art. 9 insistono due emendamenti: emendamento 10, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi; emendamento 11, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi.

Apro il dibattito generale sull’articolo 9 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Nell’intento di volere inserire chiaramente un’attenzione al turismo sociale ed accessibile, ci sembra corretto che all’interno della cabina di regia ci sia anche un rappresentante delle associazioni di persone con disabilità, in modo tale che questa categoria che ha necessità, gioco forza, di una particolare attenzione possa avere una voce concreta in capitolo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare la consigliera Nadia Rossi. Ne ha facoltà.

 

ROSSI Nadia: Rispetto a questa tematica vorrei ricordare alla consigliera Sensoli che abbiamo già affrontato il discorso anche in sede di Commissione, dove abbiamo raccolto la volontà di indicare la sensibilità, che comunque la Regione Emilia Romagna ha sempre espresso, in modo preciso, tra i principi di questa legge. Quindi, quando si parla di turismo, si parla di turismo accessibile e sociale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Apro le dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 10 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 11, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Sassi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 11 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 9 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 10.

Sull’art. 10 insistono cinque emendamenti: emendamento 12, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; emendamento 1, a firma dei consiglieri Nadia Rossi, Pompignoli e Caliandro; emendamento 13, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; emendamento 14, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi; emendamento 15, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

Apro il dibattito generale sull’articolo 10 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Illustro un attimo i nostri emendamenti. In particolare, come già accennavo in discussione generale, ci interessa la normativa sull’inconferibilità e l’incompatibilità. Chiediamo di estendere a due anni i termini individuati dall’articolo 7, perché in alcuni casi può essere ridotta ad un anno. Questo ci interessa particolarmente perché come abbiamo detto non vogliamo le porte girevoli.

L’altro aspetto, presente nell’emendamento 14, è quello di sottolineare, quando si va scegliere l’eventuale amministratore unico, o i vari amministratori, che la Regione nominerà all’interno del Consiglio di Amministrazione, compreso il presidente, che ci sia una selezione pubblica e l’analisi di esperienze acquisite delle competenze professionali. Purtroppo, è troppo frequente il caso che quando la Regione deve scegliere degli amministratori, nelle sue controllate e nelle sue partecipate, non guardi alla competenza, ma alla fedeltà o alla storia dei vari soggetti.

Inoltre, quando si parla di utili reinvestiti, come abbiamo già detto in Commissione, le parole “la maggioranza” sono troppo vaghe. Proponiamo un valore che ci sembra adeguato, ossia quello di almeno il 60 per cento; altrimenti scrivendo “la maggioranza”, si potrebbe interpretare in “almeno il 50 per cento”, ma non sono sicuro che sia così interpretabile. Quindi, proponiamo “almeno il 60 per cento”.

Infine, la trasparenza. Anche qui, come accennavo prima, andando sul sito di APT Servizi, al momento, accedere alle erogazioni che APT fa, non è semplice perché bisogna sfogliare decine e decine di pagine. Chiediamo allora che per tutti questi nuovi enti – lo proponiamo adesso, ma anche per le destinazioni turistiche – si faccia riferimento agli standard di trasparenza adottati dalla Regione, anche perché è un attimo utilizzare gli stessi strumenti gestionali, le stesse forme e le stesse basi dati. Quindi, non sarebbe difficile quindi adeguare queste nuove strutture a questi standard.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Nadia Rossi. Ne ha facoltà.

 

ROSSI Nadia: Grazie, presidente. Rispetto a questi emendamenti, che per la maggior parte, non solo questi ma anche altri presentati, riguardano la trasparenza, tengo a sottolineare che già la Regione, le partecipate e il nuovo ente pubblico a finalità turistica, la nuova destinazione turistica, sono sottoposti a un regime di trasparenza, prevista dalle norme vigenti statali.

Peraltro, tali norme, in un momento come questo, stanno attraversando probabilmente una fase di cambiamento. Accogliendo altri emendamenti, o l’ordine del giorno proposto delle minoranze, si rischia appunto di delineare un quadro normativo con regimi di trasparenza differenziati. Seppure si voglia fare sempre maggiormente chiarezza, il limite non c’è mai. Dunque, riuscire a vedere anche una linea guida che possa essere utile a tutti, credo sia la parte più semplice e chiara per tutti.

Per quanto riguarda il tema degli utili APT, quindi l’emendamento 12, è indicata la maggioranza per il semplice fatto che non è sempre costante la percentuale che, di anno in anno, si riesce a rinvestire. Quando si parla di maggioranza, è chiaro che si parla appunto del 50 più 1 per cento. Può essere 60, 70 o 80 a seconda degli anni, di utili che possono essere reinvestiti. Si lascia una forbice non perché non si voglia essere dettagliati, ma proprio perché è inutile andarsi a legare con lacci e lacciuoli, per poi magari trovarsi in difficoltà quando invece non ce n’è assolutamente bisogno.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Aggiungo una puntualizzazione. La maggioranza degli utili non va definita perché può variare, perché non tutti gli anni – ha detto appena la consigliera Rossi – si può sapere quanto reinvestire. Va bene. Perfetto. Ciò significa che la quota che noi non reinvestiamo nei programmi va distribuita tra i soci. Peccato che APT, pur essendo una S.r.l., quindi una società privata con tutto il diritto di redistribuire gli utili ai soci, ha una funzione pubblica.

Quindi, chiediamo almeno il 60 per cento, perché ci sembra una quota congrua – e siamo stati anche troppo buoni a ripensarci, visto il commento di oggi – possa essere reinvestito sui territori. Se vogliamo fare attività per guadagnarci sopra non usiamo i soldi pubblici.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 12 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Nadia Rossi, Pompignoli e Caliandro.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 1 è approvato.

A questo punto, l’emendamento 13 è precluso.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 14, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 14 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani e Sassi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 15 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 10 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 11.

Sull’articolo 11 insistono quattro emendamenti: emendamento 19, a firma del consigliere Sassi; emendamento 20, a firma del consigliere Bertani; emendamento 21, a firma della consigliera Piccinini; emendamento 22, a firma della consigliera Sensoli.

Apro il dibattito generale sull’articolo 11 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare la consigliera Sensoli. Ne ha facoltà.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Qui parliamo dei rapporti tra la Regione e l’APT. Anche qui secondo noi c’è una lacuna, una crepa, un qualche cosa in cui ci si può insinuare perché una durata poliennale va da due all’infinito.

Per far vedere che per noi è il principio che conta e non è tanto la quantificazione, abbiamo proposto provocatoriamente più emendamenti, dicendo: “Dateci un range di tre, cinque, dieci, quindici o venti, fate voi”. Non potete però parlare di durata poliennale che sia di un paio, cinque o sette unità. Non si sa. Lo decidiamo e vediamo come va.

La legge deve dare delle linee, ma allo stesso tempo deve dare anche dei paletti. Definiteli voi, ma dateli; altrimenti è il caos.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Sensoli.

Ha chiesto di parlare la consigliera Nadia Rossi. Ne ha facoltà.

 

ROSSI Nadia: La legge n. 7, che ha compiuto il diciottesimo anno di età, in realtà ha sempre funzionato esattamente con questi parametri, ovvero con una convenzione poliennale tra Regione e APT. Non mi sembra ci siano stati caos particolari. Credo che abbia funzionato bene.

Sicuramente deve essere in qualche modo superata con il provvedimento di oggi. Sembra quasi in realtà una caccia alle streghe, tanto per capire in che modo riuscire a mettere il paletto o la bandierina. Secondo noi la Regione ha l’autonomia per potersi gestire con APT nel modo migliore in cui crede e sia ovviamente funzionale e utile per il sistema turistico regionale, esattamente come è andata per gli ultimi diciotto anni.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Non c’è nessuna caccia alle streghe. Ci sembra importante il fatto. Nella prima nostra stesura abbiamo messo tre anni. Probabilmente può essere che conveniate che è un termine troppo ristretto. Cinque anni a noi sembra un termine ragionevole. Ovviamente, dieci e quindici anni li abbiamo messi in maniera provocatoria, perché a noi non sembra un termine ragionevole, però ci sembra importante, visto che stiamo cambiando la legge.

Evidentemente qualche aggiustamento va fatto, visto che la legge è stata fatta e questo mi sembra un aggiustamento che ha un senso. Non è per cacciare nessuno. Ci sembra semplicemente un emendamento di buonsenso. Non dare un termine ad una convenzione non mi sembra una buona idea.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Bertani.

Apro le dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Intervengo sull’ordine dei lavori.

Ritiro l’emendamento che riguarda i dieci e quindici anni.

 

PRESIDENTE (Soncini): È della consigliera Piccinini.

Consigliera Piccinini, lei è d’accordo? Glielo devo chiedere.

 

PICCININI: Sì, sono d’accordo.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Piccinini.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 20, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 20 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma della consigliera Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’emendamento 22 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Soncini): L’art. 11 è approvato.

La seduta antimeridiana è conclusa. Riprenderemo i lavori alle ore 15 con le interpellanze e successivamente con l’esame dell’articolato.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,05

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta ai sensi dell’art. 65, comma 2 del Regolamento interno la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e il consigliere Gabriele DELMONTE.

 

Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, l’assessore Patrizio BIANCHI e i consiglieri Giuseppe BOSCHINI e Katia TARASCONI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 2000 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Ordinamento turistico regionale – Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica»” (29)

 

Gli emendamenti all’oggetto 2000 sono pubblicati in allegato al resoconto integrale della seduta pomeridiana del 22 marzo 2016.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

2277 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 16 luglio 2015, n. 11 (Norme per l'inclusione sociale di Rom e Sinti) e alla legge regionale 5 luglio 1999, n. 13 (Norme in materia di spettacolo)". (03 03 16) A firma del Consigliere: Foti

2303 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Mirabello e Sant'Agostino, nella Provincia di Ferrara" (delibera di Giunta n. 215 del 22 02 16)

2304 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Bettola, Farini e Ferriere nella Provincia di Piacenza" (delibera di Giunta n. 216 del 22 02 16)

2305 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Ponte dell'Olio e Vigolzone nella Provincia di Piacenza" (delibera di Giunta n. 292 del 29 02 16)

2306 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Campegine, Gattatico e Sant'Ilario d'Enza nella Provincia di Reggio Emilia" (delibera di Giunta n. 293 del 29 02 16).

2317 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 24 marzo 2004, n. 6 (Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l'Università)". (09 03 16) A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2326 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante "Modifica alla Legge regionale 21 dicembre 2012, n. 21 'Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza'". (10 03 16) A firma del Consigliere: Bignami

2376 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Disposizioni in materia di fusioni dei comuni". (18 03 16) A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

2278 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l'Azienda Ospedaliera Sant'Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Bignami

2279 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da attuare per contrastare l'utilizzo di droghe da parte dei giovani, con particolare attenzione anche ai controlli da effettuare presso gli Istituti scolastici. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2282 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire e scongiurare la diffusione della scabbia, con particolare riferimento al mondo della scuola. A firma del Consigliere: Bignami

2283 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la frana di Via Serra a Verucchio e la realizzazione del relativo progetto del Servizio Tecnico di Bacino. A firma della Consigliera: Sensoli

2284 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per apportare modificazioni al DPCM 159/13 volte a tutelare, anche in riferimento alle graduatorie ISEE, le persone con disabilità e le famiglie numerose. A firma della Consigliera: Piccinini

2285 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione, ed i relativi costi, riguardanti la realizzazione di microaree familiari destinate ai nomadi. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2288 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai disagi per l'utenza, e specialmente per i pendolari, causati dalla soppressione del treno "Freccia Bianca" nella fascia oraria 18-19. A firma del Consigliere: Pompignoli

2289 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti lo screening per la diagnosi precoce dei tumori, con particolare riferimento alle donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2290 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione del principio di "Perequazione urbanistica", con particolare riferimento al Comune di Cattolica. A firma della Consigliera: Sensoli

2291 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per la cittadinanza residente nelle vicinanze dell’area ferroviaria contigua a Via Talami, causati dalla stessa, a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Sassi

2294 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di soccorso ed il decesso di un paziente a Lizzano in Belvedere (BO), con particolare riferimento ai tempi, ai mezzi ed alle procedure impiegati. A firma del Consigliere: Bignami

2295 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi denunciati dalle organizzazioni agricole, con particolare riferimento alla Organizzazione Interprofessionale relativa al Distretto del Pomodoro da Industria - Nord Italia. A firma del Consigliere: Foti

2296 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impatto dello schema di Decreto del Presidente della Repubblica riguardante la sicurezza degli ascensori. A firma del Consigliere: Foti

2297 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l’applicazione della normativa sulla taglia minima, pari a 25 millimetri, delle vongole, e la tutela degli operatori del settore. A firma del Consigliere: Foti

2298 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la regolamentazione urbanistica, con particolare riferimento al “lotto intercluso” nel perimetro del territorio urbanizzato ed alla situazione esistente nel Comune di Gazzola. A firma del Consigliere: Molinari

2299 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare, nelle zone vicine a farmacie, strutture sanitarie e scuole, le donne in stato di gravidanza e le puerpere tramite la predisposizione di “Parcheggi rosa”. A firma della Consigliera: Gibertoni

2301 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare le tradizioni proprie delle festività cattoliche, evitando discriminazioni nei confronti di chi professa tale fede e crede nei relativi rituali, quali la benedizione degli istituti scolastici. A firma del Consigliere: Bignami

2309 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l'economia sommersa ed illegale ed i conseguenti danni causati ai soggetti che operano in modo legittimo. A firma del Consigliere: Foti

2310 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'alienazione del "Centro Termale il Baistrocchi" di Salsomaggiore Terme, con particolare riferimento anche ai relativi atti ispettivi. A firma del Consigliere: Rainieri

2311 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la manutenzione ed il controllo degli argini del fiume Arda, con particolare riferimento al relativo rischio idrogeologico ed al Comune di Cortemaggiore. A firma del Consigliere: Rancan

2312 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare, alla luce della relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia, per combattere l'infiltrazione mafiosa sul territorio regionale, anche tramite l'istituzione di specifiche commissioni d'inchiesta sui legami tra tale organizzazione ed il jihadismo/terrorismo islamico. A firma del Consigliere: Bignami

2313 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rassicurare la cittadinanza a fronte dell'ipotesi di dar corso a perforazioni, per la ricerca di idrocarburi, a Budrio. A firma del Consigliere: Foti

2314 - Interrogazione a risposta scritta circa i trattamenti sanitari obbligatori effettuati sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Alleva

2315 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa, i costi e le procedure riguardanti la rimozione di veicoli presso l'Ospedale S. Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2316 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi e la situazione riguardanti il trasporto pubblico locale nell'area riminese. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2319 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'ampliamento dello stabilimento dell'azienda ILPA, sito nel Comune di Valsamoggia, e la sistemazione della relativa area, con particolare riferimento alla struttura denominata "Mulino di Mezzo". A firma del Consigliere: Caliandro

2320 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione di dispositivi dissuasori o rallentatori della velocità, a tutela della cittadinanza, nel tratto della strada statale 63 che attraversa il paese di Monteduro. A firma del Consigliere: Delmonte

2321 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le procedure riguardanti i Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) relativi al territorio regionale. A firma del Consigliere: Alleva

2322 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità riguardanti l'Ospedale di Bentivoglio, con particolare riferimento alla situazione in cui opera il relativo personale. A firma del Consigliere: Bignami

2325 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento della sperimentazione intrapresa dall'Ausl di Modena per il Servizio di Emergenza Territoriale. A firma del Consigliere: Bargi

2327 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla selezione finalizzata all'individuazione del Direttore dell'Agenzia regionale del lavoro. A firma della Consigliera: Piccinini

2328 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero dei presidi ospedalieri rispetto alle esigenze della popolazione residente con particolare riferimento alla provincia di Piacenza ed alla situazione riguardante Fiorenzuola e Castel San Giovanni. A firma del Consigliere: Rancan

2329 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire ai pazienti la disponibilità del farmaco denominato Methotrexate. A firma della Consigliera: Sensoli

2330 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la ricostruzione di un immobile sito nel Comune di San Felice sul Panaro. A firma della Consigliera: Gibertoni

2332 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare in merito al settore riguardante il demanio marittimo e le relative concessioni. A firma del Consigliere: Bagnari

2333 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisizione al patrimonio immobiliare regionale della ex chiesetta dedicata a S. Antonio, ora in stato di abbandono e sita lungo la strada provinciale che collega Fusignano ad Alfonsine, che durante la Seconda guerra mondiale divenne la retrovia ed il cimitero del Battaglione Lupo della "X Flottiglia Mas". A firma del Consigliere: Foti

2334 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione organizzativa, procedurale ed il personale riguardanti il "Pronto soccorso" nelle AUSL regionali, con particolare riferimento alle relative "linee guida" ed alla presenza di un medico a bordo delle autoambulanze. A firma del Consigliere: Bignami

2336 - Interrogazione a risposta scritta circa gli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti speciali operativi nel Comune di Castel San Pietro Terme, con particolare riferimento alle relative autorizzazioni e controlli. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Marchetti Francesca, Poli

2338 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata sostituzione di materiale rotabile e convogli che hanno superato i limiti massimi di utilizzazione con treni nuovi, con particolare riferimento alla ferrovia Modena-Sassuolo. A firma del Consigliere: Bargi

2339 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ultimare le opere sostitutive dei passaggi a livello della ferrovia Parma-La Spezia nel territorio del Comune di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

2340 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela ambientale e l'informazione pubblica relative ad un impianto di rigassificazione situato al largo di Porto Viro, tra le Province di Ferrara e Rovigo. A firma dei Consiglieri: Montalti, Rontini, Zappaterra, Pruccoli, Bagnari, Zoffoli, Calvano

2341 - Interrogazione a risposta scritta circa carenze di organico riguardante il reparto di Medicina Interna "Bolondi" dell'Ospedale S. Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

2342 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere, al fine di migliorare l'erogazione dei servizi sanitari, l'"Information & Communication Technology" (ICT), con particolare riferimento alla situazione riguardante il territorio modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

2343 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attività riguardante lo sfruttamento della concessione estrattiva "Mirandola", con particolare riferimento al sito di Campo Cavone ed agli eventi sismici verificatisi. A firma del Consigliere: Gibertoni

2344 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti selezioni pubbliche di dirigenti medici presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant'Orsola Malpighi. A firma del Consigliere: Bignami

2345 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e costi riguardanti la valorizzazione del Parco fluviale del Secchia. A firma dei Consiglieri: Bargi, Delmonte

2346 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti la nomina di un dirigente medico presso l'Azienda Ospedaliera Università di Parma. A firma del Consigliere: Foti

2348 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere la realizzazione di un collegamento autostradale tra la Valle del Reno e la Valle del Setta, con innesto sull'autostrada A1. A firma del Consigliere: Foti

2350 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti questioni relative al Tribunale di Ravenna. A firma del Consigliere: Bignami

2351 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire il pericolo di esondazione del torrente Stirone, con particolare riferimento alla confluenza dello stesso con il fiume Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

2352 - Interrogazione a risposta scritta circa l'evoluzione del settore fieristico regionale, con particolare riferimento alle società che non parteciperanno ad eventuali processi di fusione. A firma del Consigliere: Foti

2353 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche legate alla presenza del batterio denominato legionella nelle tubature dell'Ospedale di Baggiovara. A firma del Consigliere: Bargi

2354 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche che affliggono la linea ferroviaria Modena-Sassuolo, con particolare riferimento all'utilizzo di autobus in luogo dei treni. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

2355 - Interrogazione a risposta scritta circa l'armonizzazione delle modalità di rilascio dei contrassegni e di accesso e sosta dei veicoli elettrici nelle aree ZTL. A firma del Consigliere: Sassi

2357 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di Valutazione Integrata dell'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute e lo stato della salute dell'aria nella Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

2358 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione dei criteri di rotazione del personale non dirigente nelle aree a rischio corruzione, con particolare riferimento al Piano Regionale Anticorruzione, alla riclassificazione dei processi che prevedano la concessione di benefici ed al tempo di permanenza nelle funzioni delle Posizioni Organizzative sottoposte alla relativa normativa. A firma del Consigliere: Bignami

2359 - Interrogazione a risposta scritta circa la redazione, la presentazione e la valutazione relative ai bandi riguardanti il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, con particolare riferimento all'assegnazione dei conseguenti finanziamenti. A firma del Consigliere: Bignami

2361 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di accoglienza di controllo e di smistamento sul territorio di immigrati clandestini e di richiedenti asilo. A firma del Consigliere: Bignami

2362 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche da attuare in merito alla gestione di rifiuti prodotti da terzi da parte di uno stabilimento sito a Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Bignami

2363 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inserimento lavorativo di un soggetto con disabilità disoccupato, tramite reiscrizione nel sistema informativo del lavoro con conservazione della anzianità di iscrizione pregressa. A firma della Consigliera: Gibertoni

2365 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa, e l'applicazione delle relative disposizioni, riguardanti l'individuazione dei dirigenti regionali cui attribuire la responsabilità delle posizioni subapicali. A firma della Consigliera: Piccinini

2367 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i malfunzionamenti riguardanti i dispositivi che erogano i titoli di viaggio a bordo dei mezzi pubblici di TPER. A firma del Consigliere: Bignami

2369 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per favorire la presenza delle Forze di Polizia sul territorio regionale e l'operatività delle diverse specializzazioni, con particolare riferimento al contributo assicurato dalla Polizia postale. A firma della Consigliera: Sensoli

2370 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare, anche tramite sostegno economico, il comparto suinicolo che sta attraversando un periodo di crisi progressiva. A firma del Consigliere: Foti

2371 - Interrogazione a risposta scritta circa l'organizzazione del servizio di Pronto Soccorso a Zocca ed a Montese, con particolare riferimento alla presenza sui mezzi di soccorso solamente di infermieri ed alla tutela dei soggetti che vengono soccorsi. A firma del Consigliere: Bignami

2372 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Verbale di intenti sottoscritto tra l'AUSL di Bologna e le OO.SS. in merito al regolamento per l'attribuzione delle funzioni di coordinamento delle strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Bignami

2373 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la realizzazione del magazzino automatico denominato il "Cubo di Valsamoggia". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Bargi

2374 - Interrogazione a risposta scritta circa la collocazione abitativa riguardante migranti nel territorio del Comune di Cadelbosco di Sotto (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

2375 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante i mezzi di soccorso medicalizzati nella Provincia di Modena, con particolare riferimento alla tutela sanitaria della cittadinanza nelle zone di Zocca e di Montese. A firma della Consigliera: Gibertoni

2377 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa procedure riguardanti l'incremento della operatività di termovalorizzatori operanti a Forlì, con particolare riferimento alla relativa Conferenza dei Servizi, alla tutela della cittadinanza ed alla compatibilità ambientale. A firma del Consigliere: Bertani

2378 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare ed i tempi di realizzazione dei lavori di sistemazione del movimento franoso riguardante, nel tratto compreso tra Riola e Ponte Verzuno nel territorio del Comune di Grizzana Morandi, la Strada Provinciale n. 62/1. A firma del Consigliere: Taruffi

2379 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la tutela della cittadinanza a fronte della richiesta di incrementare la quantità di rifiuti da trattare presso un inceneritore sito a Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

2380 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da porre in essere ed i controlli da svolgere per evitare il ripetersi dei maltrattamenti e delle violenze cui sono stati sottoposti anziani, minori e malati in strutture operanti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanze

 

2293 - Interpellanza circa le azioni da attuare per evitare la crisi delle attività di allevamento suino e bovino, con particolare riferimento alla concessione di una moratoria sui mutui e sui prestiti, al riposizionamento debitorio ed ai fondi di garanzia. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Rancan

2308 - Interpellanza circa i contenuti da prevedere nella riforma della normativa riguardante il demanio marittimo, con particolare riferimento al tema delle concessioni demaniali balneari ed alla convocazione del relativo tavolo di confronto richiesto dalla Conferenza Stato-Regioni. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

2281 - Risoluzione per impegnare la Giunta a partecipare al Governo ed alle Commissioni parlamentari competenti la propria contrarietà nei confronti dello schema di decreto legislativo attuativo della direttiva 2014/17/UE, con particolare riferimento al comma 3 dell'art. 120 quinquiesdecies che, qualora approvato, comporterebbe il rischio per le famiglie italiane che accendano un mutuo per l'acquisto di una casa, di vedersi private della stessa in caso di mancato pagamento di alcune rate. (04 03 16) A firma del Consigliere: Foti

2286 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte al rispetto della normativa riguardante la destinazione del 50% delle entrate derivanti da sanzioni comminate tramite autovelox alla manutenzione e messa in sicurezza delle strade. (04 03 16) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2287 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché contrasti il turismo procreativo di cittadini italiani in altri Stati, con particolare riferimento a pratiche mercantilistiche rispetto al corpo delle donne ed all'elusione della genitorialità naturale legata all'atto del concepimento. (04 03 16) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Marchetti Daniele, Rancan, Delmonte, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Bargi

2292 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proporre modifiche delle norme regionali riguardanti la promozione della cittadinanza sociale e la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che recepiscano la sentenza del Consiglio di Stato n. 842/2016 escludendo, ai fini della valutazione della situazione economica dell’assistito, eventuali indennità di carattere previdenziale e assistenziale considerate esenti ai fini IRPEF, emanando inoltre direttive per la copertura dei costi dei servizi. (08 03 16) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2300 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a favorire la diffusione degli stalli di sosta con strisce rosa riservati alle gestanti ed alle puerpere in prossimità di farmacie, strutture sanitarie, scuole e centri commerciali per tutelare la libertà delle donne in gravidanza, la loro salute e quella del nascituro, prevedendo inoltre la gratuità del parcheggio in specifiche zone tramite l’esposizione di un apposito contrassegno. (08 03 16) A firma della Consigliera: Gibertoni

2302 - Risoluzione per invitare la Giunta a pronunciarsi in merito al mantenimento ed al potenziamento, a Villanova sull'Arda, della struttura monospecialistica di Medicina Riabilitativa con funzioni di hub sovra aziendale e sede di Unità Spinale, smentendo inoltre l'ipotesi di trasferimento dell'attività di riabilitazione e di recupero ora svolta a Villanova sull'Arda a Fiorenzuola d'Arda, una volta ultimato il "blocco B" della realizzanda struttura ospedaliera. (08 03 16) A firma del Consigliere: Foti

2307 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo la pubblicazione della carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il sito nazionale dei rifiuti radioattivi, di disporre la sospensione di ogni attività nell'impianto di Caorso divenuto di fatto sito di stoccaggio provvisorio degli stessi, di attivarsi per la rapida convocazione del "Tavolo della trasparenza" per la dismissione di detto impianto nucleare, intervenendo inoltre presso i Ministeri competenti affinché vengano assicurate la partecipazione e l'informazione della cittadinanza in merito alle decisioni riguardanti il combustibile nucleare. (08 03 16) A firma del Consigliere: Foti

2323 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso l'AUSL unica della Romagna al fine di accogliere l'appello contenuto in una petizione sottoscritta da genitori riminesi, ravennati, lughesi, cesenati e riccionesi per l'istituzione del servizio di guardia medica pediatrica in altrettanti Comuni del territorio, al fine di garantire continuità assistenziale e prestazioni sanitarie in ogni giorno della settimana, anche festivo, ed ogni qualvolta sia necessaria assistenza pediatrica "fuori orario". (09 03 16) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

2324 - Risoluzione per impegnare la Giunta a condannare il comportamento di un Assessore del Comune di San Giorgio di Piano e per chiedere, al Sindaco dello stesso, la sospensione delle relative deleghe. (10 03 16) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2337 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte, in sede nazionale, all'approvazione di norme che prevedano, per i pensionati colpiti dal blocco di cui all'art. 24, comma 25, del D.L. n. 201/2011 (L. n. 214/2011) la restituzione completa degli importi maturati e la ricostruzione del trattamento pensionistico, con effetti sugli importi degli assegni vita natural durante, inclusa la rivalutazione sull'importo rivalutato per gli anni successivi. (11 03 16) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

2347 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare l'AUSL Romagna al fine di garantire con continuità un presidio medico con competenze anche pediatriche operativo anche nei giorni e negli orari privi di tale servizio, attivando i conseguenti progetti formativi sulla clinica, sulla terapia e sui percorsi assistenziali legati alla fascia pediatrica, garantendo inoltre la disponibilità telefonica od anche domiciliare di un medico formato in tale settore. (15 03 16) A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Montalti, Caliandro, Rontini, Cardinali, Pruccoli, Bagnari, Rossi Nadia, Lori, Serri

2349 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare con l'Ufficio scolastico regionale la predisposizione di una campagna di promozione e insegnamento della storia locale dei diversi territori emiliano-romagnoli, sensibilizzando la popolazione in merito al valore socio-culturale delle peculiarità storico-geografiche dei singoli contesti, coinvolgendo a tal fine associazioni culturali e soggetti che possano apportare un contributo in termini operativi e di conoscenze, verificando inoltre la possibilità di sottoporre ai dirigenti della scuola secondaria di primo grado l'inserimento della storia locale nei programmi scolastici, anche quale insegnamento facoltativo extracurricolare. (15 03 16) A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

2356 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché, in accordo con le autorità tunisine, vengano rafforzate le clausole volte a garantire la tracciabilità e la trasparenza dell'origine dell'olio proveniente dalla Tunisia a regime agevolato, e affinché vengano contrastate le frodi nel mercato dell'olio di oliva, favorendo, inoltre, interventi a sostegno dell'economia tunisina. (16 03 16) A firma dei Consiglieri: Rontini, Bagnari, Pruccoli, Serri, Torri, Caliandro, Rossi Nadia, Lori, Zoffoli

2364 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare uno studio di fattibilità per l'estensione alle ore notturne del servizio di elisoccorso (HEMS e HEMS/SAR) sul territorio regionale, prevedendo inoltre un'azione di censimento e valutazione dell'idoneità aeronautica come "Sito Operativo HEMS" delle aree pubbliche presenti sul territorio, quali aree verdi, campi sportivi, piazzole. (18 03 16) A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Calvano, Lori, Prodi, Zoffoli, Campedelli, Tarasconi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Pruccoli, Marchetti Francesca, Rontini, Montalti, Cardinali, Bagnari, Torri, Taruffi

2366 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rimuovere ogni elemento che ostacoli l'iscrizione al Registro Regionale delle Associazioni di promozione sociale di tutte le realtà associative che operino sul territorio regionale indipendentemente dalla loro sede legale, quale l'Ente Nazionale Sordi, prevedere un tavolo di confronto rivolto agli operatori nel campo dell'assistenza ai non udenti, informando inoltre in merito alle risorse ad essi destinate. (18 03 16) A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2368 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a valutare una rivisitazione della Legge regionale 24 marzo 2004, n. 5, "Norme per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati modifiche alle leggi regionali 21 febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2" in cui è stata normata l'istituzione della Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati nelle parti in cui determina la composizione della stessa per favorire la parità di genere in tale organismo, intervenire inoltre nelle sedi di raffronto Regione/Comuni affinché anche nella composizione delle consulte comunali venga accolta la parità di genere. (18 03 16) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

1865 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il personale, le consulenze e gli incarichi relativi all'ERVET. A firma del Consigliere: Foti

1868 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'Ospedale S. Anna di Cona. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani, Gibertoni

1869 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante la raccolta dei farmaci non scaduti ed altre criticità relative alla organizzazione degli esercizi farmaceutici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1878 - Interrogazione a risposta scritta circa la distribuzione d’acqua, durante i pasti, ai degenti nelle strutture ospedaliere regionali. A firma del Consigliere: Bignami

1879 - Interrogazione a risposta scritta circa la proposta di concentrare a Bologna parte delle attività attualmente svolte dal Centro trasfusionale del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Foti

1881 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga disporre una attività di analisi e studio volta ad individuare l’incremento della mortalità sul territorio regionale, così come rilevato dall’ISTAT per i primi otto mesi dell’anno 2015 A firma della Consigliera: Sensoli

1885 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale giudizio la Giunta esprima in merito alla richiesta di autorizzazione presentata da Sogliano Ambiente Spa e volta alla apertura di una discarica denominata “Ginestro 4” nel Comune di Sant’Arcangelo. A firma del Consigliere: Foti

1886 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione e gestione del People mover da parte di una società di scopo costituita anche dalla Cooperativa “Consorzio Cooperative Costruzioni” che sarebbe una Società tecnicamente in liquidazione. A firma del Consigliere: Bignami

1888 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda intraprendere presso Trenitalia per risolvere i disservizi relativi al comfort termico e se intenda sottoporre a verifica il contratto di servizio sottoscritto con il Consorzio trasporti integrati (Trenitalia e TPER) relativamente alle condizioni di comfort del viaggio. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

1896 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Regione intenda affrontare il tema dell’inquinamento ambientale, considerato che i dati ArpaER, riferiti al 30 dicembre 2015, riportano, per il comune di Modena, un indice della qualità dell’aria mediocre con superamento della concentrazione di PM10 rispetto al valore limite. A firma della Consigliera: Gibertoni

1900 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e finanziamenti riguardanti la fusione dei Comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice. A firma del Consigliere: Bignami

1901 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione delle figure professionali tecnico-amministrative nell'ambito della sanità regionale, con particolare riferimento all'ASL unica della Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

1904 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere e tutelare le persone affette da autismo. A firma del Consigliere: Foti

1909 - Interrogazione a risposta scritta circa l'estensione dei contributi previsti per le giovani coppie alle domande ritenute ammissibili ma non finanziabili. A firma del Consigliere: Fabbri

1914 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento dell'autonomia dell'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1916 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'autorizzazione del "Nuovo Centro Donazione Sangue di San Pietro in Casale". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1918 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione di box situati lungo le sponde del fiume Reno, a Casalecchio, ed il trasferimento dei cani ivi presenti in strutture idonee. A firma del Consigliere: Bignami

1919 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la nuova caserma dei Carabinieri di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

1921 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti lo smaltimento di rifiuti speciali extra provinciali nel termovalorizzatore di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

1927 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure concorsuali riguardanti la Direzione di una Unità Operativa presso l'Ospedale di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Bargi

1928 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il disavanzo relativo all'AUSL di Forlì. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Gibertoni

1931 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della normativa riguardante la certificazione energetica degli edifici. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Rainieri, Pettazzoni, Marchetti Daniele, Pompignoli

1932 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di segnalazione ed informazione relative alle limitazioni della circolazione stradale adottate dai Comuni. A firma del Consigliere: Bertani

1941 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo dei contributi e la situazione riguardanti un'area di riequilibrio ecologico situata nel Comune di Cento. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1943 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti eventuali insediamenti edilizi nelle vicinanze della cinta muraria della Certosa di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1945 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione delle nutrie sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pompignoli, Bargi

1951 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione ed il monitoraggio relativo alla normativa riguardante l'istituto dell'amministratore di sostegno. A firma del Consigliere: Paruolo

1954 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare relativamente ad una baraccopoli abusiva sorta in Via Modena, a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

1957 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il complesso immobiliare denominato "Ex Clinica Beretta" ed il relativo stato di degrado. A firma del Consigliere: Bignami

1962 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e questioni riguardanti l'affidamento del servizio di ristorazione scolastica. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

1964 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione dei servizi sul territorio, con particolare riferimento alla chiusura della filiale di una banca, nel Comune di Fontanelice. A firma del Consigliere: Bignami

1973 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una dipendente dell'AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1974 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per celebrare il "Giorno del Ricordo" tramite attività dirette a diffondere e valorizzare il patrimonio storico, culturale e politico della memoria del martirio e dell'esodo istriano, giuliano e dalmata. A firma del Consigliere: Foti

1977 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione di parte civile della Regione Emilia-Romagna in un procedimento penale. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sassi

1979 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a seguito delle problematiche riguardanti l'Ospedale di Cona (FE), con particolare riferimento alla presenza della legionella nell'impianto idrico. A firma della Consigliera: Sensoli

1986 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire e risarcire i danni causati dalla fauna selvatica, con particolare riferimento a quelli causati alle aziende ed agli allevatori dai lupi. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Pompignoli, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

1995 - Interrogazione a risposta scritta circa le metodologie di calcolo dei costi riguardanti la gestione del servizio rifiuti urbani ed assimilati nell’ambito della Città Metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1996 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare i fenomeni di criminalità comune, i “reati predatori” e quelli connessi alla droga, anche in relazione alla provenienza dei relativi autori. A firma del Consigliere: Bignami

1997 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle problematiche riguardanti la fruizione del servizio di pediatria nelle zone di Montefiorino, Frassinoro e Palagano. A firma del Consigliere: Bargi

2002 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire la commercializzazione di indumenti che risultino pericolosi, con particolare riferimento ai composti del cromo. A firma della Consigliera: Gibertoni

2003 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, in applicazione della normativa vigente e specialmente alle persone con disabilità, la fruizione effettiva e concreta del diritto alla mobilità e di quello all'istruzione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

2007 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure che ACER Ferrara ha posto in essere nella gestione dell'iter di vendita degli immobili ex IACP, con particolare riferimento alla situazione riguardante Porto Garibaldi. A firma del Consigliere: Bignami

2008 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dello zuccherificio di San Quirico di Trecasali (PR) ed il rilancio del settore saccarifero. A firma del Consigliere: Rainieri

2014 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire e contrastare la diffusione delle nutrie sul territorio. A firma del Consigliere: Foti

2017 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti europei per il sostegno all'agricoltura percepiti dalla Regione Emilia-Romagna ed i relativi controlli. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

2021 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere operative le apparecchiature di audio-vestibologia dell'AUSL di Modena, presso l'Ospedale di Carpi. A firma della Consigliera: Gibertoni

2022 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della restrizione delle prescrizioni di esami e dell'attività diagnostica disposta dal Ministero della Salute. A firma della Consigliera: Sensoli

2024 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alle utenze insolute e per superare la sistemazione di persone, a seguito del sisma, nei moduli abitativi prefabbricati provvisori. A firma del Consigliere: Alleva

2025 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento di attività di promozione sociale in un immobile sito a Busseto. A firma del Consigliere: Rainieri

2026 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abolizione della scissione dei pagamenti dell'IVA per le forniture nei confronti della Pubblica amministrazione ("split payment"). A firma del Consigliere: Foti

2028 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti la soppressione dell'ambulatorio di chirurgia della mano operante presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli (BO). A firma del Consigliere: Bignami

2032 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di una campagna informativa volta a sostenere l'immagine dei prodotti DOP, con particolare riferimento alla Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

2033 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire e contrastare la diffusione della TBC in Emilia-Romagna, con particolare riferimento ad un caso verificatosi a Imola. A firma del Consigliere: Bignami

2034 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure concernenti l'unificazione di consorzi-fidi e/o l'accentramento delle relative funzioni nella città di Bologna. A firma del Consigliere: Foti

2039 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disagi dei cittadini terremotati che ancora vivono nei moduli abitativi provvisori (MAP), con particolare riferimento alle bollette relative all'energia elettrica. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bargi

2040 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attività svolta dallo sportello "SOS Giustizia" a partire dal 2013. A firma del Consigliere: Bignami

2042 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per analizzare la relazione esistente tra l'attività sismica ed il concomitante riscaldamento delle acque di alcuni pozzi ed altri fenomeni. A firma della Consigliera: Gibertoni

2043 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi di allestimento della nuova sala dedicata allo svolgimento dei lavori delle Commissioni assembleari. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

2044 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti una campagna di marketing riguardante salumi IGP della Provincia di Parma, con particolare riferimento ai prodotti DOP della Provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

2045 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la Macroregione Adriatico-Ionica e l'adesione alla Macroregione Alpina da parte dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

2051 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa riguardanti le visite per il rilascio. A firma del Consigliere: Rainieri

2059 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti gare per l'affidamento di servizi di ristorazione scolastica, con particolare riferimento all'indicazione della provenienza delle derrate alimentari. A firma del Consigliere: Bignami

2060 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure, i progetti ed i finanziamenti riguardanti, a seguito del sisma, gli Ospedali di Carpi e di Mirandola. A firma della Consigliera: Gibertoni

2062 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori delle aree di servizio e degli autogrill presenti nel precedente tracciato della Variante di Valico. A firma del Consigliere: Taruffi

2063 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi, le modalità, le categorie ed i rimborsi riguardanti gli abbonamenti agevolati relativi al trasporto pubblico locale, con particolare riferimento a Start Romagna S.p.A. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli, Gibertoni, Piccinini

2070 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione del progetto formativo "W L'amore", realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, durante l'anno scolastico in corso ed in quelli successivi. A firma del Consigliere: Torri

2071 - Interrogazione a risposta scritta circa il ricovero, presso una struttura residenziale socio-riabilitativa di Budrio, di un soggetto con precedenti penali. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Marchetti Daniele

2080 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda Open.Co e di cooperative operanti nel settore della filiera del legno. A firma del Consigliere: Torri

2081 - Interrogazione a risposta scritta circa la delega delle funzioni e delle attività precedentemente svolte, a livello provinciale, dai centri di documentazione (CEDOC). A firma della Consigliera: Gibertoni

2082 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione, nelle scuole per l'infanzia e nelle case di riposo, di telecamere a circuito chiuso per lo svolgimento di funzioni di vigilanza e di prevenzione a tutela dei minori e degli anziani ospitati. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

2083 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e problematiche connesse alla mancanza di un magazzino dei farmaci presso il nuovo polo ospedaliero di Cona (FE). A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

2086 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti l'utenza della linea ferroviaria Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Torri

2093 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative poste in essere per eliminare e prevenire, nella preparazione di pasti nelle mense scolastiche, ogni rischio di soffocamento. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

2099 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevedere, nelle stazioni ferroviarie e nelle autostazioni, appositi spazi destinati al deposito ed alla custodia delle biciclette. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

2103 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per promuovere e sostenere i servizi di politica attiva del lavoro rivolti alle persone con disabilità e la relativa inclusione sociale. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Bessi

2106 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione dell'accessibilità, da un sito web della Regione Emilia-Romagna, ad una campagna pubblicitaria denominata "diventa un giocatore sociale". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

2125 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di captazione idrica riguardante le acque di sub-alveo del fiume Trebbia. A firma del Consigliere: Foti

2184 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche ed il procedimento riguardanti la richiesta di ricerca di idrocarburi denominata “Fontevivo” nella Provincia di Parma, con particolare riferimento alla tutela della popolazione e del territorio. A firma del Consigliere: Rainieri

2187 - Interrogazione a risposta scritta circa l'istanza, denominata "Fontevivo" e depositata dalla Pengas Italiana srl, volta alla ricerca di idrocarburi nei territori dei Comuni di Polesine Zibello, Busseto, Soragna, San Secondo Parmense, Sissa Trecasali, Torrile, Parma, Fontevivo, Fontanellato, Fidenza, Salsomaggiore Terme, Noceto, Medesano e Collecchio. A firma del Consigliere: Foti

2199 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di ripristino della impermeabilizzazione del tetto dei locali dedicati alla Medicina Nucleare dell’Ospedale di Cona. A firma del Consigliere: Fabbri

2213 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione, per ragioni sanitarie e di decoro, di materiale rotabile e convogli in stato di abbandono presso la stazione di Bondeno (FE). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 118, comma 1, del Regolamento interno dell’Assemblea:

 

2243 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la Presidenza del Corecom. A firma del Consigliere: Bignami

 

Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi con nota del 15 marzo 2016, prot. 13436, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere all’interrogazione in oggetto, ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

2260 - Interrogazione a risposta scritta circa la cessione di frequenze televisive, con particolare riferimento alle azioni da attuare per evitare il monopolio informativo. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea Rossi con nota del 15 marzo 2016, prot. 13408, ha comunicato che la Giunta regionale non intende rispondere all’interrogazione in oggetto, ritenendo che il contenuto sia estraneo ai propri compiti di istituto.

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, comma 1, lett. i)

 

La Giunta regionale ha comunicato, ai sensi dell’art. 46, lettera j, dello Statuto di aver proposto ricorso avanti la Corte Costituzionale, tramite la deliberazione n. 264 del 29/02/2016 ad oggetto: “Conflitto di attribuzione in merito alla nota del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare 1/2/2016, n. 1528. Nomina Prof. Avv. Franco Mastragostino e Avv. Adriano Giuffrè C. Cost. 1/2016.”

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 25/02/2016 al 17/03/2016

 

DPGR n. 32 del 29/02/2016

L.R. 11/2010. art. 5 comma 3, ridefinizione dei componenti la Consulta del settore edile e delle costruzioni e nomina della Segreteria organizzativa.

DPGR n. 38 del 03/03/2016

Designazione di un componente effettivo e uno supplente nel Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio di Ferrara.

DPGR n. 43 del 11/03/2016

Modifica della composizione della Conferenza regionale dei Comuni aventi sede universitaria, istituita con Decreto del Presidente g.r. n. 243/07, ai sensi dell'art. 5 della L.R. 15/07 e ss.mm.ii.

DPGR n. 46 del 16/03/2016

Sostituzione di un Consigliere nella Camera di Commercio di Forlì Cesena.

DPGR n. 47 del 17/03/2016

Rettifica per mero errore materiale del Decreto n. 14 del 01 febbraio 2016 di nomina di Monti Corrado in sostituzione di Buda Pierino nel Consiglio della Camera di Commercio di Forlì-Cesena.

(Comunicazione n. 27 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2016/7433 del 21/03/2016)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Soncini

Rancan - Torri

 

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