141.
SEDUTA DI MARTEDÌ 11 LUGLIO 2017
(POMERIDIANA)
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI
INDICE
Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea
OGGETTO 4660
Interpellanza circa il trasferimento di richiedenti asilo dalla provincia di Gorizia a strutture di accoglienza dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Rainieri)
POMPIGNOLI (LN)
GUALMINI, vicepresidente della Giunta
POMPIGNOLI (LN)
OGGETTO 4631
Interpellanza circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza del ponte sul torrente Idice della S.P. n. 38 "Cardinala", in località Campotto, nel comune di Argenta. A firma della Consigliera: Sensoli
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Rainieri)
SENSOLI (M5S)
DONINI, assessore
SENSOLI (M5S)
OGGETTO 4572
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Legge comunitaria regionale per il 2017» (66)
(Esame articolato e approvazione)
OGGETTO 4573
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Collegato alla legge comunitaria regionale 2017 – Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali. Modifiche alle leggi regionali n. 2 e n. 4 del 2017» (67)
(Esame articolato e approvazione)
(Ordini del giorno 4572/1/3 oggetti 4942 e 4944 - Presentazione e reiezione)
(Ordine del giorno 4572/2 oggetto 4943 - Presentazione e approvazione)
PRESIDENTE (Rainieri)
BERTANI (M5S)
POMPIGNOLI (LN)
BESSI (PD)
POMPIGNOLI (LN)
PICCININI (M5S)
BESSI (PD)
PICCININI (M5S)
TARUFFI (SI)
MONTALTI (PD)
PICCININI (M5S)
TARUFFI (SI)
PICCININI (M5S)
BERTANI (M5S)
POMPIGNOLI (LN)
TARUFFI (SI)
BERTANI (M5S)
MUMOLO (PD)
MARCHETTI Daniele (LN)
ROSSI Nadia (PD)
TARUFFI (SI)
BESSI (PD)
FOTI (FdI)
BERTANI (M5S)
ROSSI Nadia (PD)
PICCININI (M5S)
TARASCONI (PD)
FOTI (FdI)
PICCININI (M5S)
BESSI (PD)
BERTANI (M5S)
CALIANDRO (PD)
BERTANI (M5S)
MARCHETTI Francesca (PD)
BOSCHINI (PD)
BERTANI (M5S)
DELMONTE (LN)
BESSI (PD)
BERTANI (M5S)
PICCININI (M5S)
OGGETTO 4670
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici» (68)
(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)
(Ordini del giorno 4670/1/2/3 oggetti 4945 - 4946 - 4947 - Presentazione)
PRESIDENTE (Rainieri)
SABATTINI, relatore della Commissione
FABBRI, relatore di minoranza
BERTANI (M5S)
BIGNAMI (FI)
TARUFFI (SI)
FOTI (FdI)
SABATTINI (PD)
PRESIDENTE (Rainieri)
Allegato
Partecipanti alla seduta
Votazioni elettroniche oggetti 4572 - 4573 - 4944
Emendamenti oggetti 4572 - 4573 - 4943
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI
La seduta ha inizio alle ore 15,12
PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro aperta la centoquarantunesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.
Sono assenti la presidente Saliera, i consiglieri Molinari, Cardinali e Ravaioli, il sottosegretario Rossi e gli assessori Bianchi e Venturi.
Svolgimento di interpellanze
OGGETTO 4660
Interpellanza circa il trasferimento di richiedenti asilo dalla provincia di Gorizia a strutture di accoglienza dell’Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Rainieri): Partiamo dall’oggetto 4660: Interpellanza circa il trasferimento di richiedenti asilo dalla provincia di Gorizia a strutture di accoglienza dell’Emilia-Romagna, a firma dei consiglieri Pompignoli, Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Rainieri, Rancan.
La parola al consigliere Pompignoli. Prego.
POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Non ricordo quanti minuti ho per l’interpellanza. Sono abituato ai question time. Otto minuti. Forse sono anche troppi.
Parliamo di un tema non sicuramente nuovo alla vicepresidente Gualmini, che abbiamo marginalmente trattato anche questa mattina in risposta al question time del capogruppo Alan Fabbri.
L’interpellanza ha un oggetto specifico. È chiaro che entriamo in un mondo molto generale, ma vorrei stare più che altro in Emilia-Romagna e in particolar modo sulla Romagna.
L’interpellanza riguarda il lancio dell’Agenzia ANSA con cui il 19 maggio sostanzialmente viene riferito che cento richiedenti protezione internazionale da Gorizia sarebbero stati accolti in Regione Emilia-Romagna e nel Lazio.
È un provvedimento che ha creato sicuramente preoccupazione anche alla stessa Regione Emilia-Romagna perché – le do un dato, vicepresidente, del 15 giugno 2017 e parlo della Romagna – il 15 giugno 2017 si parlava di 3.510 richiedenti asilo nelle province di Forlì-Cesena Ravenna e Rimini. È una quantità di richiedenti molto elevata, che ha destato forti preoccupazioni sia ai sindaci, sia alle prefetture. Vista l’enorme preoccupazione, molti di questi sindaci, molti onorevoli, molti soggetti che fanno politica hanno dichiarato sui giornali che questa preoccupazione comincia ad essere molto impellente.
Sostanzialmente le leggo qualche titolo di giornale Il Resto del Carlino con la cronaca di Forlì: “Profughi in città. Nessun nuovo arrivo. Noi abbiamo più strutture per ospitarli”. A Rimini: “Migranti. Siamo a quota 1.170. Rimini chiude le porte. Non ne prenderemo altri”.
Insomma, la questione migratoria è una questione che non possiamo sicuramente risolvere oggi, vicepresidente. È una questione particolarmente complessa e ritengo che, in ogni caso, ci sia la necessità di porre un rimedio e un freno a quella che è la situazione migratoria.
Dopo l’exploit del Segretario del Partito Democratico Renzi, che ha coniato, anzi copiato, un nuovo slogan: “aiutiamoli a casa loro”, devo capire la Regione Emilia-Romagna, sulla base di questa emergenza diffusa e attuale, quali misure intende adottare per arginarla.
La preoccupazione è anche dei sindaci, che rifiutano di ospitare i richiedenti asilo. Rifiutano di ospitarli perché sono già troppo numerosi, perché purtroppo molti sindaci che stanno accogliendo questi richiedenti asilo li inseriscono in strutture ricettive turistiche e alberghiere, che possono compromettere una stagione turistica che stiamo vivendo adesso e più che altro perché abbiamo visto che molti di questi richiedenti asilo vengono inseriti nei centri storici e in questi centri storici creano dei ghetti dove sostanzialmente quelli che sono gli immobili di proprietà, i valori degli immobili diminuiscono fortemente perché questa immigrazione non controllata comporta disagi all’intera popolazione, soprattutto nelle città.
Le chiedo con questa interpellanza, vicepresidente, quali sono le misure che la Regione Emilia-Romagna intende adottare ed eventualmente capire, insieme alle prefetture, organo a mio avviso da abolire, come si intende agire per evitare questa immigrazione incontrollata.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.
La parola alla vicepresidente della Giunta Gualmini. Prego.
GUALMINI, vicepresidente della Giunta: Grazie, consigliere Pompignoli. Ovviamente l’argomento è complesso, ma volentieri lo affronto anche nelle diverse dimensioni che lo caratterizzano. In primo luogo, per quanto riguarda il fatto specifico che lei ha menzionato, che si riferisce a maggio, in effetti, vi è stato un trasferimento di circa un centinaio di migranti da Gorizia alla nostra Regione, alla Regione Emilia-Romagna.
Come lei ben sa, le assegnazioni continuano ad essere tuttora di esclusiva competenza delle prefetture e quindi le prefetture non devono né essere autorizzate dalle Regioni, né tanto meno anticipare o chiedere un preavviso o concordare una specie di preavviso perché formalmente tutti questi aspetti sulle assegnazioni competono a loro.
Dopodiché, noi cerchiamo sempre di mantenere un rapporto di grande collaborazione e anche di frequente collaborazione, anche per essere sempre messi al corrente. Sullo specifico episodio, francamente, siamo stati anche noi allertati quando, di fatto, la decisione era già stata presa.
Mi interessa, invece, di più il discorso generale. Posso dire che quei cento migranti, in realtà, ci risulta che non fossero aggiuntivi rispetto alla quota che solitamente spetta all’Emilia-Romagna, ma che siano stati poi “scontati” – non è un bel verbo – rispetto al conteggio che, di volta in volta, viene rifatto sulle assegnazioni.
Come lei sa, in Emilia-Romagna abbiamo circa 14.000 migranti oggi e continuiamo ad accogliere tra il 7 e l’8 per cento dei numeri di migranti che arrivano sulle nostre coste, secondo quegli accordi, che a mio parere potrebbero anche essere un po’ rivisti, che sono l’intesa del 14 luglio del 2014 e poi i diversi Piani ANCI che via via hanno assegnato delle quote ai Comuni sulla base della popolazione residente.
Non c’è dubbio – lo condivido pienamente, l’ho scritto in diverse parti e l’ho sempre sostenuto, di fatto, fin da almeno due o tre anni – che ci sia un elemento di forte preoccupazione e che, secondo me, siamo arrivati ad un punto di svolta che mi auguro porti a qualche risultato. Questo perché abbiamo notato che nei primi mesi del 2017 c’è stato sicuramente un aumento degli arrivi rispetto ai primi mesi dello scorso anno del 2016.
Considerate che c’è stato un aumento – poi sarà mia cura darle i dati – pari al 18 per cento, che non è proprio una percentuale minima. Al 14 giugno di quest’anno, da gennaio a giugno, si è verificato questo incremento di quasi il 20 per cento.
È chiaro che se lo scenario continua ad avere queste cifre noi potremmo anche superare quella quota di cui si è sempre parlato su base nazionale dei famosi 200.000, che dovrebbe essere il limite entro il quale gestire questi flussi. Si è sempre detto che fino a 200.000 tutto sommato il sistema tiene.
È chiaro che se dovessimo andare molto oltre – lo vedo io benissimo e lo sento tutti i giorni – i nostri sindaci e i nostri amministratori entrerebbero in grandi difficoltà.
Penso che come Regione Emilia-Romagna noi dobbiamo farci sentire in maniera molto chiara e molto forte, e lo stiamo facendo anche nei confronti del ministro Minniti, di cui io francamente condivido la politica migratoria e la svolta che ha impresso sicuramente rispetto – questa è una mia opinione personale – al ministro che c’era in precedenza. Quindi, penso che i decreti che sono stati fatti, in qualche modo, rendano conto anche della serietà e della gravità della situazione in cui ci troviamo.
L’accoglienza deve continuare ad esistere, ma in modo responsabile. Se noi confondiamo la solidarietà con il caos e l’anarchia, di fatto, otteniamo esattamente l’effetto opposto rispetto all’integrazione.
Un’integrazione efficace, vera, che poi è quella che mette alla prova gli amministratori e i sindaci, si fa se si hanno dei numeri tutto sommato gestibili. Se i numeri sono fuori controllo, se cominciamo a parlare – cosa che non è sul tavolo oggi – di caserme, di palestre e di grandi strutture, è chiaro che salta tutto il percorso.
Non sono favorevole a snobbare le insofferenze, le preoccupazioni delle comunità dei cittadini che devono accogliere, che si trovano magari dall’oggi al domani con nuovi ospiti nelle loro comunità, ma bisogna bilanciare ovviamente le esigenze di chi ospita con le esigenze di chi arriva. Non sono favorevole ad una immigrazione a sbarchi illimitati.
Quello che cerchiamo ora di fare è tentare in tutti i modi di cambiare le relazioni e i rapporti a livello europeo. La Regione Emilia-Romagna potrà fare ben poco se il Governo non riesce, con misure a mio parere anche molto dure e molto serie, a invertire il comportamento dell’Europa. Non nascondiamoci che sinora l’Europa ci ha voltato le spalle, sia sulle relocation, sia sull’impegno dal punto di vista dei porti.
Non è accettabile che il 95 per cento delle barche che trasportano migranti sbarchino sulle coste italiane. È inaccettabile. Se si tratta di cambiare Triton, si cambia Triton.
Auspichiamo che ci sia una svolta in questo senso. Alcuni passaggi sono già stati fatti. Ad esempio, sui collocamenti pare che ci siano degli impegni un po’ più robusti da parte degli altri Stati. C’è un elemento di forte preoccupazione. Ci auguriamo di poter avere qualche risultato positivo e qualche cambiamento. Tenderei, però, a non strumentalizzare troppo questo tema.
Penso che qui il cleavage, la cesura non sia tanto tra destra e sinistra, ma sia tra chi si trova a gestire, al Governo e chi si trova, invece, all’opposizione.
Nelle Regioni governate anche dalla Lega o dal centrodestra, in realtà – io ci parlo costantemente –, i migranti arrivano, arrivano eccome, secondo le percentuali che sono state decise, perché quando ti trovi a dover gestire un problema che direttamente incide sul tuo territorio, se sei un amministratore responsabile, non scappi e lo gestisci.
Ritengo, quindi, che ci sia anche probabilmente la possibilità, non dico tutti insieme, di chiedere al Governo italiano di spingere affinché il sistema migratorio, che caratterizzerà i prossimi decenni e che ci porterà ad una società sicuramente più aperta, che è una società che personalmente apprezzo, possa essere, però, un problema condiviso da tutti gli Stati europei. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, vicepresidente Gualmini.
Consigliere Pompignoli, ha quattro minuti.
POMPIGNOLI: Grazie, presidente.
Ringrazio la vicepresidente. Condivido in parte il suo ragionamento e la sua preoccupazione che, come lei ben sa, è la nostra preoccupazione. Da anni ci battiamo su questa questione e credo che qualcosa stia cambiando da un punto di vista del rapporto che c’è tra l’Italia e l’Europa. Dall’altro lato, la Regione Emilia-Romagna, essendo una Regione che ha trazione e colore nel Partito Democratico, debba e abbia la capacità di poter imporre – è quello che lei poc’anzi ci ha detto – al Governo centrale determinate scelte.
È ovvio che la questione dei migranti è una questione assolutamente da affrontare ed è una questione che non può rimanere una battaglia tra l’Italia e l’Europa. Sappiamo che l’Europa ci sta schiacciando, non tiene conto delle richieste del Governo italiano e quindi una soluzione, a mio avviso, deve essere trovata, indipendentemente dagli aiuti o meno dell’Europa stessa. Alcuni Stati hanno affrontato il problema chiudendo frontiere, chiudendo porti.
Lo Stato italiano – è vero che non ha ancora raggiunto la quota di 200.000, ma siamo molto vicini a questa quota – arriverà al collasso; collasso che è sotto gli occhi di tutti, è sotto gli occhi dei sindaci, degli amministratori, delle Regioni che si trovano giornalmente e quotidianamente a dover gestire questa situazione incontrollabile.
Spero, vicepresidente, che la sua idea di un mutamento di rotta possa essere portata avanti anche dal Governo centrale. Spero, ma non credo che si giungerà a questo risultato. Non vorrei che il virare della politica del PD ad una immigrazione controllata non sia solo uno spot ante 2018 (votazione elettorali politiche), ma sia comunque un percorso che debba essere affrontato anche successivamente. Il semplice coniare, come dicevo in apertura, lo slogan “aiutiamoli a casa loro” appare, a sei mesi dalle politiche, come il sospetto che questo tipo di volontà non ci sia, perché non è oggi che c’è la questione dei migranti, ma è una questione aperta da diversi anni.
A sei mesi dalle elezioni politiche avere questo tipo di giro tra quella che era la situazione del PD e la questione come voleva risolverla del PD sui migranti a quella attuale mi dà appunto l’impressione che sia solo uno spot elettorale e non tanto una volontà concreta e diffusa.
Io resto, per quelle che sono le sue opinioni, concorde. Per cui, valuteremo, tempo per tempo, gli effetti che effettivamente il Governo produrrà su questa questione e decideremo, lo decideranno poi gli italiani, se effettivamente quello che state facendo sarà una questione concreta o solamente una questione elettorale.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.
OGGETTO 4631
Interpellanza circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza del ponte sul torrente Idice della S.P. n. 38 “Cardinala”, in località Campotto, nel comune di Argenta. A firma della Consigliera: Sensoli
(Svolgimento)
PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 4631: Interpellanza circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza del ponte sul torrente Idice della S.P. n. 38 “Cardinala”, in località Campotto, nel comune di Argenta, a firma della consigliera Sensoli.
Prego, consigliera Sensoli.
SENSOLI: Grazie, presidente.
Vogliamo portare all’attenzione della Giunta e dell’assessorato la situazione del ponte sul torrente Idice, situato nel Comune di Argenta. È stata segnalata da un nostro consigliere comunale di Argenta la situazione di questo ponte, che fa parte di quei tratti di strada che poi sono passati nel 2001 dalla gestione dell’ANAS a quella regionale.
Il ponte, come è stato ampiamente segnalato e anche dimostrato con delle fotografie, si presenta in uno stato di degrado, usurato, con il cemento sfogliato e il ferro in evidenza. Insomma, si paventa un pericolo per chi transita su quel ponte. Vorremmo capire la Regione se ne ha conoscenza, cosa sta facendo, qual è la situazione e se ha già in previsione delle opere per far sì che, ovviamente, non ci sia pericolo per i cittadini che transitano su quel tratto di strada. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.
Prego, assessore Donini.
DONINI, assessore: Grazie, presidente.
Al fine di rispondere all’interpellanza in oggetto è stata trasmessa, peraltro in data 6 giugno del 2017, una richiesta di informazioni alla provincia di Ferrara. A tal riguardo è pervenuta la risposta della provincia di Ferrara con la quale sono state fornite le informazioni che di seguito riporto.
Intanto, la provincia di Ferrara aveva già fornito, in data 19 aprile del 2017, un’analoga risposta sulla medesima questione alla prefettura di Ferrara e poi anche al consigliere del Comune di Argenta Luca Bertaccini, al Comune di Argenta e alla Regione Emilia-Romagna Difesa del suolo, cioè servizi tecnici e autorità di bacino.
Il viadotto in questione è situato al chilometro 5 della Strada Provinciale 38, strada che collega la Statale 16 alla frazione di Campotto e prosegue verso le province limitrofe di Bologna e Ravenna. Ha una luce complessiva di 80 metri e costituisce un’infrastruttura importante nell’ambito del Comune di Argenta.
Lo stato di degrado dell’opera è noto ai competenti uffici della Provincia, e quindi anche a noi, i quali avevano già provveduto a commissionare una campagna di indagini specialistiche, una verifica di stabilità statica e uno studio di ingegneria di Ferrara nel 2014 dalla quale emerge che, nonostante l’evidente stato di degrado, che lei, consigliera, ha descritto, di alcuni elementi dell’impalcato, la struttura è tuttora in grado di resistere ai carichi cui è soggetta.
La suddetta Amministrazione è ben conscia che l’opera necessiti di interventi di restauro e adeguamento, in quanto la situazione di degrado attuale non potrà che peggiorare con conseguente perdita di funzionalità del ponte.
A tal fine l’ufficio sicurezza stradale, interno alla Provincia, ha predisposto uno studio di fattibilità per la sistemazione del viadotto, prevedendo un importo dei lavori stimato in circa 970.000 euro; importo necessario per il ripristino delle originarie condizioni di sicurezza e l’adeguamento alle vigenti normative in merito di costruzioni.
La Provincia sottolinea che tale impegno economico non è compatibile con le risorse a disposizione dell’Amministrazione, né è possibile, a causa dei vincoli legislativi che regolamentano l’attività delle Province, programmare tali lavori in un prossimo futuro.
L’Amministrazione provinciale si impegna, comunque, a garantire il monitoraggio continuo dello stato del ponte e a porre in opera tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare l’incolumità pubblica, quali limitazioni del traffico ad alcune categorie di veicoli fino all’interdizione totale della circolazione sul manufatto qualora non emerga la necessità.
Allo stato attuale sul ponte è stata introdotta una limitazione di carico che comporta il divieto di transito ai trasporti eccezionali.
Per quanto riguarda le risorse regionali per la manutenzione straordinaria delle strade, com’è noto, a causa dei limiti imposti dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale, legge di stabilità”, non è stato possibile erogare i finanziamenti previsti nel bilancio 2016.
Per l’anno in corso, invece, sono state ripartite, a favore delle province della Romagna (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), secondo il criterio dell’estesa chilometrica delle strade ex statali ricadenti in tali province, rilevabile dall’archivio regionale delle strade (ARS), le somme disponibili a bilancio pari a 1,1 milioni per far fronte ad elevato grado della rete viaria provinciale interessata da grandi afflussi di veicoli e cicloturisti nel periodo estivo.
La Giunta si è, al contempo, impegnata a garantire il reperimento a bilancio, nel rispetto delle norme in materia contabile, delle risorse da destinare alle restanti province e alla Città metropolitana di Bologna, mantenendo il medesimo criterio di riparto e pertanto per un ammontare complessivo di circa 3.700.000 euro, che dovrebbero essere reperiti proprio nella manovra di assestamento di bilancio.
Si rende altresì noto che la prefettura di Ferrara ha attivato, da gennaio, un tavolo tecnico al quale partecipano, tra gli altri, la Regione, la Provincia, i rappresentanti di tutti i Comuni del ferrarese, allo scopo di mappare le criticità esistenti sui ponti e i manufatti, attraversamenti paralleli, canali o fiumi al fine di stilare una graduatoria delle priorità che consenta poi di programmare, in maniera unitaria e utile, i possibili interventi in base alle risorse disponibili.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Donini.
Consigliera Sensoli, prego. Ha sette minuti.
SENSOLI: Grazie, presidente. Sarò anche più breve.
L’assessore conferma anche le risposte che erano arrivate a noi. L’intervento stimato dalla Provincia, se non erro, è di 970.000 euro. Ci auguriamo, quindi, che queste risorse che verranno distribuite tengano conto delle esigenze, non solo dell’estensione chilometrica, ma anche della gravità delle situazioni perché ci ritroviamo spesso e malvolentieri davanti a situazioni di emergenza. Poco fa ci siamo trovati in una situazione a Rimini su un ponte che stava per crollare, adesso ne ritroviamo un altro nel Comune di Argenta e questa è la dimostrazione del pastrocchio istituzionale che è stato fatto con delle Province che non dovevano esistere più, ma che esistono ancora, che però non hanno risorse e che rispondono alle interrogazioni dicendo “vorrei, ma non posso”.
Siccome, purtroppo, non in Emilia-Romagna, ma in Italia è già successo che siano crollati dei ponti, ci auguriamo che si intervenga in fretta prima che poi si vada a intervenire quando ormai la tragedia è avvenuta. Va bene limitare il traffico, va bene tenere la situazione monitorata, ma fatto sta che c’è un ponte che non si sa come è messo. Non diciamo noi che la situazione relativa alle Province e ai relativi finanziamenti, stanziamenti e competenze è un pastrocchio, ma lo dice anche la Corte dei conti affermando le difficoltà che il progetto di riorganizzazione dell’Amministrazione locale ha incontrato nella fase attuativa, in particolare per quanto riguarda il riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province.
Non è un’opinione del Movimento 5 Stelle, ma ormai è una situazione ben chiara e delineata di come questi finti riordini istituzionali o parziali riordini istituzionali, queste modifiche fatte all’ordinamento istituzionale italiano, addirittura poi smentiti dai referendum e dalle volontà popolari stiano creando solamente danni.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.
È così conclusa la parte relativa allo svolgimento delle interpellanze.
OGGETTO 4572
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Legge comunitaria regionale per il 2017» (66)
(Esame articolato e approvazione)
OGGETTO 4573
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Collegato alla legge comunitaria regionale 2017 – Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali. Modifiche alle leggi regionali n. 2 e n. 4 del 2017» (67)
(Esame articolato e approvazione)
(Ordini del giorno 4572/1/3 oggetti 4942 e 4944 - Presentazione e reiezione)
(Ordine del giorno 4572/2 oggetto 4943 - Presentazione e approvazione)
PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo con la discussione dell’articolato sul progetto di legge, oggetto 4572, “Legge comunitaria regionale per il 2017” e sull’oggetto 4573 “Collegato alla legge comunitaria regionale”.
Sull’oggetto 4572 sono state presentate trentuno proposte di emendamento: quattro a firma del consigliere Foti, due a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti, una a firma del consigliere Pruccoli, una a firma del consigliere Pompignoli, due a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, quattro a firma del consigliere Piccinini, quindici a firma del consigliere Bertani, una a firma dei consiglieri Torri e Taruffi, una a firma del consigliere Rainieri.
È stata presentata una proposta di emendamento sull’oggetto 4573, a firma dei consiglieri Boschini e Bessi.
Sull’oggetto 4572 insistono, infine, tre ordini del giorno: il numero 1, a firma della consigliera Sensoli, il numero 2, a firma del consigliere Bertani, su cui insiste una proposta di emendamento a firma dei consiglieri Bessi e Piccinini, e il numero 3, a firma della consigliera Piccinini.
Nomino scrutatori i consiglieri Rossi Nadia, Tarasconi e Sensoli.
Passiamo alla votazione dell’articolato.
Art. 1.
Sull’art. 1 insiste l’emendamento 13, a firma del consigliere Bertani.
È aperta la discussione generale congiunta su emendamento e articolo.
Non essendoci nessun iscritto, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Nessun iscritto in dichiarazione di voto.
Passiamo alla votazione dell’emendamento 13, a firma del consigliere Bertani.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 13.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 13 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.
Art. 2.
Sull’art. 2 insiste l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.
Art. 3.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.
Art. 4.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.
Art. 5.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.
Art. 6.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.
Art. 7.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.
Art. 8.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.
Art. 9.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.
Art. 10.
Nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.
Art. 11.
Sull’art. 11 insiste l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Pompignoli e Marchetti Daniele.
Prego, consigliere Pompignoli.
POMPIGNOLI: Grazie, presidente.
Intervengo solo per illustrare l’emendamento, partendo però da quello che il relatore Bessi ha detto nella sua relazione quando ha sostenuto e ha ringraziato le opposizioni per il lavoro svolto.
Bene. Ha ringraziato per il lavoro svolto bocciando tutti gli emendamenti. Quindi, è un ringraziamento un po’ anomalo: grazie per aver collaborato, ma non ci interessa parlare con voi. Questo è il senso del ragionamento di questa legge comunitaria e/o decreto Milleproroghe.
Fatto questo tipo di ragionamento, l’emendamento, che verrà sicuramente bocciato dal Partito Democratico, riguarda l’articolo 11 e in particolar modo si chiede di introdurre la seguente dicitura “la Commissione assembleare competente per materia”.
All’articolo 3-bis, anziché passare solamente della Giunta regionale, si chiede di fare un passaggio anche in Commissione competente, cosa che è stata approvata in altre leggi. Mai si è posta la discussione di non fare un passaggio in Commissione.
Su questa legge comunitaria, come ho detto all’inizio, non c’è discussione. Per cui, il Partito Democratico se l’è fatta a suo piacere e a suo piacimento, peraltro andando oltre la normativa comunitaria. Però, a prescindere da questo, illustro questo emendamento, e poi illustrerò anche gli altri, dando evidenza del fatto che l’opposizione costruttiva non è assolutamente ben accetta dal Partito Democratico che se la fa, se la canta e se la suona da solo.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.
Consigliere Bessi, prego.
BESSI: Grazie.
In realtà, il “grazie” che avevo specificato alla fine della mia relazione sia ai Gruppi che ai colleghi non era in forma retorica. Partivo dal concetto che, al di là dei punti di vista, credo che nel rispetto del lavoro di ognuno, apro e chiudo una parentesi, forse non sono stato chiaro o preciso, questo è a prescindere dal risultato. Grazie al lavoro che è stato fatto, grazie alla professionalità con cui ognuno ha presentato e ha svolto il suo lavoro – questo non significa che una cosa sia da accettare o meno e non riconoscere questo tipo di professionalità e di rispetto – è dovuto e accade grazie alla storia di questi sessant’anni dopo i grandi sconvolgimenti che ha avuto l’Europa, grazie, secondo me, e lo ribadisco, al progetto europeo che ci ha permesso questi sessant’anni di pace e di democrazia.
Se nelle corde del mio intervento ho lasciato tra le righe qualcosa, non volevo essere né ironico né poco rispettoso del lavoro fatto. Nei contenuti ci sono state delle scelte fatte dalla maggioranza, come avviene in tutte le democrazie e anche in altre Regioni dove governano altre forze politiche si prendono delle decisioni politiche prendendo spunto da un indirizzo, che è quello del Governo di questa Regione, quindi determinando questo tipo di scelte.
Su questo particolare punto, e su altri che verranno, c’è questa filosofia di fondo. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.
Non ci sono altri interventi in discussione generale.
Dichiarazioni di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.
Art. 12.
Sull’art. 12 insistono due emendamenti: l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Pompignoli e Marchetti Daniele, e l’emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.
Discussione generale.
Consigliere Pompignoli, prego.
POMPIGNOLI: Grazie, presidente.
È già stato introdotto l’emendamento dal relatore di opposizione Marchetti in virtù del fatto che con questo emendamento si vuole abrogare o sopprimere l’articolo 12 della legge, in particolar modo dove si vanno a dichiarare le intenzioni del Partito Democratico, ovvero sopprimere le parole “legale ed”, in riferimento alle imprese aventi sede legale nel territorio dell’Emilia-Romagna.
Questo tipo di ragionamento va ad incidere con quelle imprese che ovviamente hanno la sede legale in Emilia-Romagna. Questo potrebbe pregiudicare la radicalizzazione del territorio e dell’economia delle suddette imprese, favorendo chi ha, invece, sedi in altre regioni o addirittura anche in altri Stati, ma unità locali in Emilia-Romagna.
Questa, a nostro avviso, non è sicuramente una questione che debba essere considerata priva di rilievo, ma riteniamo opportuno che debba essere comunque reintrodotta la sede legale e non sopprimerla.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Grazie, presidente.
Su questo articolo abbiamo depositato un emendamento, il cosiddetto emendamento anti-delocalizzazione perché non siamo pregiudizialmente contrari a quanto viene istituito, quindi ad agevolazioni e contributi anche a chi in Emilia-Romagna ha solamente la sede operativa e non quella legale, però a questo va aggiunto anche il provvedimento che cerchiamo di inserire noi attraverso questo emendamento in cui inseriamo sostanzialmente e indirettamente il principio di territorialità della spesa.
Vogliamo sostanzialmente disincentivare la delocalizzazione, che non significa che un’azienda che investe qui non percepisce contributi o agevolazioni per investimenti di cui all’articolo 8 se decide di delocalizzare la produzione determinando, come conseguenza, una diminuzione dell’occupazione del 20 per cento o maggiore per tre anni o più.
Si demandano alla Giunta le modalità di recupero di quanto eventualmente introitato. Questo è un emendamento che pregiudica la votazione dell’articolo stesso.
Vogliamo evitare che queste aziende vengano e poi decidano di delocalizzare.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Consigliere Bessi, prego.
BESSI: Una domanda alla Presidenza in merito all’emendamento dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti: votiamo per il mantenimento del testo?
(interruzioni)
PRESIDENTE (Rainieri): No. Sono due gli emendamenti.
Prego, consigliere Bessi.
BESSI: Vorrei fare una domanda in merito a quello dei colleghi Pompignoli e Daniele Marchetti, il primo presentato. Votiamo a favore del mantenimento del testo, giusto? Chiaramente, dopo cambia il voto da parte...
PRESIDENTE (Rainieri): Essendoci due emendamenti sullo stesso oggetto, lo stesso articolo, non si vota la soppressione. Si vota l’emendamento, e basta.
BESSI: Si vota l’emendamento, e basta. Quindi, votiamo “no”.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Vorrei chiedere il voto elettronico sul mio emendamento.
PRESIDENTE (Rainieri): Sul suo? Okay. Grazie, consigliera Piccinini.
Non avendo nessun altro in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Consigliere Taruffi, prego.
TARUFFI: Grazie, presidente.
Intervengo solo per annunciare il voto favorevole all’emendamento 8.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.
Se non ha finito, le ridò la parola con piacere.
Devo sostituire uno scrutatore. Al posto della consigliera Sensoli, la consigliera Piccinini. Ha vinto il premio.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
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37 |
Assenti
|
13 |
Votanti
|
36 |
Favorevoli
|
17 |
Contrari
|
19 |
Astenuti
|
-- |
PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Montalti, vuole dire qual è il suo voto, visto che ha un problema tecnico?
MONTALTI: Voto contrario.
Inoltre, vorrei segnalare che la postazione non va.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.
Facciamo intervenire i tecnici. Altrimenti, le chiederemo gentilmente di spostarsi.
(interruzioni)
Il dottore l’ha già sistemata? Benissimo.
L’emendamento 8 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.
Art. 13.
Insiste l’emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini.
Discussione generale.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Grazie, presidente.
Ne abbiamo parlato anche in discussione generale del progetto di legge. Per noi, questo è un articolo piuttosto critico. Mi permetto di rispondere a quanto diceva il collega Taruffi, al quale vorrei ricordare che non è il legislatore del Comune di Porretta Terme, Comune montano, ma è il legislatore regionale, e deve fare gli interessi di tutta la regione.
Approvare questo articolo – come dicevamo questa mattina – significa escludere dalla premialità tutti quei Comuni che sono considerati svantaggiati, ma che non sono montani. Sono Comuni sparsi in tutta la nostra regione che stiamo tagliando fuori per dare le premialità solamente ed esclusivamente ai Comuni montani.
Siccome il ragionamento ci può anche stare nel dire che i Comuni montani possono essere considerati più svantaggiati dei Comuni svantaggiati, allora prevediamo una premialità in più, quindi un 9 per cento ai Comuni montani e un 7 per cento ai Comuni che sono, comunque, svantaggiati. Non tagliamoli fuori. Questo è il senso dell’emendamento, che prende in considerazione tutta la regione e non solo il Comune di Porretta Terme o gli altri Comuni montani della regione. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Consigliere Taruffi, prego.
TARUFFI: Consigliera Piccinini, io le lezioni di stile ho smesso di prenderle quando ero alle elementari. Per fare lezioni bisogna essere in grado, bisogna avere un minimo di consapevolezza di sé, della vita e del mondo, altrimenti si parla a vanvera, come spesso a quelle latitudini capita.
Sarà mia cura e sarà mio piacere invitarla nei Comuni non solo dell’Appennino bolognese, ma del resto della montagna a spiegare le sue valide ragioni. Peccato, però, che, come sempre, quando si è qui si dice una cosa e quando si è sui territori se ne dice un’altra. Tipica pratica nella quale siete specialisti, ma che vi lascio assolutamente come prerogativa.
Ripeto: le lezioni di stile, per poterle fare, bisogna avere numeri e titoli. In assenza di entrambi, è meglio tacere.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Il consigliere Taruffi preferisce attaccare personalmente e non rispondere assolutamente nel merito né dell’emendamento né dell’articolo.
In ogni caso, sul mio emendamento chiedo il voto elettronico. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
36 |
Assenti
|
14 |
Votanti
|
35 |
Favorevoli
|
3 |
Contrari
|
21 |
Astenuti
|
11 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.
Art. 14.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.
Art. 15.
Insiste un emendamento che, però, è stato ritirato, a firma del consigliere Foti.
Passiamo alla discussione generale sull’art. 15. Nessun iscritto.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 15.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 15 è approvato.
Art. 16.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 16.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 16 è approvato.
Art. 17.
Insiste l’emendamento 14, a firma del consigliere Bertani, che pone ai voti il mantenimento dell’articolo.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 17.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 17 è approvato. L’emendamento 14 si intende respinto.
Art. 18.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 18.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 18 è approvato.
Art. 19.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 19.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 19 è approvato.
Art. 20.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 20.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 20 è approvato.
Art. 21.
Abbiamo l’emendamento 10, a firma della consigliera Piccinini, per porre ai voti il mantenimento dell’articolo.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 21.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 21 è approvato. L’emendamento 10 si intende respinto.
Art. 22.
Emendamento 11, a firma della consigliera Piccinini.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 22.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 22 è approvato. L’emendamento 11 si intende respinto.
Art. 23.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 23.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 23 è approvato.
Art. 24.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 24.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 24 è approvato.
Art. 25.
Insistono due emendamenti: emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini, e emendamento 15, a firma del consigliere Bertani.
Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Grazie, presidente.
In pratica, si inserisce il fatto che in alcuni casi il parere che rilascia l’Agenzia non sia richiesto nel caso di rinnovo titoli o autorizzazioni, se non vengono modificate opere o programmi di lavori. Questa è una semplificazione che viene introdotta. Noi chiediamo, però, un minimo di garanzia, perché si rischia che negli anni si rinnovino titoli nonostante siano state introdotte nuove tecnologie o vi siano nuovi metodi. In pratica, lasciamo che nel tempo sopravvivano situazioni non più accettabili.
Quindi, chiediamo che il rinnovo sia dato solo in presenza di una dichiarazione che attesti che, nel frattempo, non sono intervenuti BAT o MTD. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Se non ci sono altri iscritti in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun iscritto in dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 12 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma del consigliere Bertani.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 15 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 25.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 25 è approvato.
Art. 26.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 26.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 26 è approvato.
Art. 27.
Insistono sei emendamenti: emendamento 31, a firma dei consiglieri Taruffi e Torri; emendamento 16, a firma del consigliere Bertani; emendamento 17, a firma del consigliere Bertani; emendamento 7, a firma del consigliere Pompignoli; emendamento 18, a firma del consigliere Bertani; emendamento 19, a firma del consigliere Bertani.
È aperta la discussione generale.
Consigliere Pompignoli, prego.
POMPIGNOLI: Grazie, presidente.
Ho notato che al Partito Democratico piace molto il numero tre. Lo mette un po’ a vanvera, per non dire una parola più volgare e scurrile. Lo ha messo nell’urbanistica (il 3 per cento) e negli idrocarburi (il 30 per cento). Piacciono un sacco il 30 per cento e il 3 per cento. Non si capisce da dove derivano questi numeri e perché vengono inserite queste percentuali, messe un po’ così – come dicevo inizialmente – a vanvera.
Preso atto di questo, l’emendamento che ho presentato sostituisce le parole “30 per cento” con “50 per cento”, in riferimento al contributo che deve essere erogato dalla Regione Emilia-Romagna ai Comuni interessati.
È ovvio che, come diceva stamattina il consigliere Bertani, si tratta di poche somme di denaro, ma, seppur poche, io cercherei di alzare il contributo da elargire ai Comuni che oggi si trovano in difficoltà estrema, anziché dare somme – qui parliamo di un 30 per cento – già irrisorie, quindi, praticamente, il nulla.
Credo si debba ragionare su questo emendamento cercando di ottenere un risultato più favorevole per i Comuni, senza penalizzarli per l’ennesima volta su contributi che, ovviamente, questi Comuni potranno utilizzare. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.
Ha chiesto la parola il consigliere Taruffi. Prego.
TARUFFI: Grazie, presidente.
Su questo articolo abbiamo discusso abbastanza questa mattina. Quindi, non ripeterò le motivazioni che ci hanno portato a presentare l’emendamento, che chiede l’abrogazione dell’articolo stesso.
Chiederei solo il voto elettronico sull’emendamento 31.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.
Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Grazie, presidente.
Anch’io chiedo il voto elettronico su tutti gli emendamenti.
Una spiegazione al consigliere Pompignoli in merito al numero tre. È il gioco delle tre carte: da una parte, dico che sono a favore dell’ambiente; dall’altra parte, aiuto le aziende che trivellano. Quindi, gioca di qua e gioca di là, non si capisce da che parte sta il PD. È il gioco delle tre carte.
Noi siamo sicuramente a favore del territorio e contro le trivellazioni. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 31, a firma dei consiglieri Taruffi e Torri, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
37 |
Assenti
|
13 |
Votanti
|
36 |
Favorevoli
|
6 |
Contrari
|
28 |
Astenuti
|
2 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 31 è respinto.
Si proceda alla votazione dell’emendamento 16, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
36 |
Assenti
|
14 |
Votanti
|
35 |
Favorevoli
|
5 |
Contrari
|
19 |
Astenuti
|
11 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è respinto.
Si proceda alla votazione dell’emendamento 17, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
36 |
Assenti
|
14 |
Votanti
|
35 |
Favorevoli
|
5 |
Contrari
|
20 |
Astenuti
|
10 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 17 è respinto.
Si proceda alla votazione dell’emendamento 7, a firma del consigliere Pompignoli, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
35 |
Assenti
|
15 |
Votanti
|
33 |
Favorevoli
|
8 |
Contrari
|
25 |
Astenuti
|
-- |
(Il consigliere Mumolo dichiara voto contrario)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.
Si proceda alla votazione dell’emendamento 18, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
35 |
Assenti
|
15 |
Votanti
|
34 |
Favorevoli
|
6 |
Contrari
|
18 |
Astenuti
|
10 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 18 è respinto.
Consigliere Mumolo, prego.
MUMOLO: Presidente, vorrei semplicemente sapere se è stato certificato anche il mio voto contrario nell’emendamento precedente. Io ho votato, ma non so se risulta.
PRESIDENTE (Rainieri): Facciamo subito una verifica e le do notizia.
(interruzioni)
Consigliere, risulta non presente. Quindi, non ha votato. Se vuole, possiamo dichiarare il suo voto.
Consigliere Mumolo, prego.
MUMOLO: Grazie, presidente.
Chiedo di rettificare il mio voto non in questo emendamento, ma in quello precedente, perché era un voto contrario. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Mumolo.
Consigliere Daniele Marchetti, prego.
MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.
Le chiedo una verifica perché stiamo notando che, comunque, non tornano i conti tra i presenti con diritto di voto, quindi le schede inserite, e gli effettivi voti che risultano dal tabellone. Le chiedo di verificare se le schede inserite corrispondono effettivamente ai consiglieri presenti.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.
Accogliamo la sua richiesta per la prossima votazione che andremo testé a svolgere. Dovremo fare una valutazione attenta dei voti.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 19, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
38 |
Assenti
|
12 |
Votanti
|
37 |
Favorevoli
|
7 |
Contrari
|
20 |
Astenuti
|
10 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 19 è respinto.
Consigliera Rossi Nadia, prego.
ROSSI Nadia: Vorrei, se è possibile, aggiungere il mio voto contrario all’emendamento appena votato.
PRESIDENTE (Rainieri): Lei non ha votato, quindi? No, non può più aggiungerlo. Grazie, consigliera Nadia Rossi.
Consigliere Taruffi, prego.
TARUFFI: Chiedo il voto elettronico anche per l’articolo 27.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’articolo 27, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
38 |
Assenti
|
12 |
Votanti
|
37 |
Favorevoli
|
21 |
Contrari
|
7 |
Astenuti
|
9 |
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 27 è approvato.
Art. 28.
Insistono due emendamenti, che sono identici: emendamento 20, a firma del consigliere Bertani; emendamento 32, a firma del consigliere Rainieri.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Consigliere Bessi, prego.
BESSI: Sempre...
(interruzioni)
Okay. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Sì, consigliere. Lo avrei specificato adesso, al momento della votazione.
(interruzioni)
Va benissimo. Grazie a lei.
Passiamo alla votazione dell’emendamento 20, che è uguale all’emendamento 32. Quindi, la votazione è unica.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 28.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 28 è approvato. Gli emendamenti 20 e 32 si intendono respinti.
Art. 29.
Insiste l’emendamento 21, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 29.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 29 è approvato. L’emendamento 21 si intende respinto respinto.
Art. 30.
Insistono tre emendamenti: emendamento 22, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani; emendamento 28, a firma del consigliere Bertani; emendamento 30, a firma del consigliere Foti.
Discussione generale.
Consigliere Foti, prego.
FOTI: Soltanto per far rilevare che, rispetto alla normativa in esame che prevedeva il coinvolgimento, all’articolo 4, comma 1, dell’Assemblea legislativa per quanto riguarda l’atto di programmazione degli insediamenti delle attività cinematografiche, l’attività viene oggi ricondotta in capo alla Giunta senza neppure un passaggio in Commissione.
Che vi sia una tendenza a spolpare l’Assemblea legislativa l’abbiamo capito tutti, ma che si debba, poi, andare a vedere solo – anche per i consiglieri – l’attività della Giunta per sapere cosa succede in Regione mi sembra un po’ limitativo.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.
Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Concordo con quanto affermato ora dal consigliere Foti, tant’è che uno dei nostri emendamenti riguarda proprio questa richiesta. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 22 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 28, a firma del consigliere Bertani.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 28 è respinto.
Metto in votazione l’emendamento 30, a firma del consigliere Foti.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 30 è respinto.
(interruzioni)
Chiedo l’intervento degli scrutatori.
Consigliera Nadia Rossi, prego.
ROSSI Nadia: Confermo il voto contrario da parte del Gruppo del Partito Democratico.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Nadia Rossi.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Io non so la consigliera Rossi che cosa abbia visto. Io le mani alzate, sinceramente, non le ho viste.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Consigliera Tarasconi, prego.
TARASCONI: Io ero qui in piedi e guardavo il Gruppo. Il Partito Democratico ha votato...
PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Tarasconi, per favore. Chiedo, per cortesia, l’intervento degli scrutatori.
Prego, consigliera Tarasconi.
TARASCONI: Stavo dicendo che io ero in piedi e guardavo il Gruppo, e il Partito Democratico ha votato in modo contrario.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.
Consigliere Foti, per quale motivo chiede la parola? Prego.
FOTI: Io vorrei sapere se è chiaro ai consiglieri che sono pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni e ogni dichiarazione mendace è penalmente rilevante. Allora, faccio vedere il filmato e dimostro come vi siano consiglieri del Gruppo del PD che non hanno alzato le mani.
Se giochiamo, giochiamo. Se facciamo il punto di diritto, facciamo il punto di diritto.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Chiediamo il voto elettronico, così risolviamo la questione e vediamo effettivamente chi vota e chi no.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Accogliamo la proposta della consigliera Piccinini, quale scrutatrice, di ripetere la votazione con il dispositivo elettronico. Ricordo, però, ai consiglieri che hanno l’obbligo di svolgere il proprio mestiere. In questo caso, è quello di votare e di alzare la mano quando è chiesto loro. Questa volta, poiché non ha visto benissimo, la presidenza non si sente di prendere in considerazione altre situazioni. Quindi, faccio ripetere il voto. È già successo altre volte, in altre situazioni. Vorrei che questa situazione non si ripetesse.
Ripetiamo la votazione.
Si proceda alla votazione dell’emendamento 30, a firma del consigliere Foti, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
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42 |
Assenti
|
8 |
Votanti
|
40 |
Favorevoli
|
17 |
Contrari
|
23 |
Astenuti
|
-- |
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 30 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 30.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 30 è approvato.
Art. 31.
Insiste l’emendamento 23, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 31.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 31 è approvato. L’emendamento 23 si intende respinto.
Art. 32.
Insiste l’emendamento 24, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 32.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 32 è approvato. L’emendamento 24 si intende respinto.
Art. 33.
Insiste l’emendamento 25, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 33.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 33 è approvato. L’emendamento 25 si intende respinto.
Art. 34.
Insiste l’emendamento 26, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 34.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 34 è approvato. L’emendamento 26 si intende respinto.
Art. 35.
Insiste l’emendamento 27, a firma del consigliere Bertani.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell’articolo 35.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 35 è approvato. L’emendamento 27 si intende respinto.
Art. 36.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 36.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 36 è approvato.
Art. 37.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 37.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 37 è approvato.
Art. 38.
Insiste l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto. Consigliere Bessi, prego.
BESSI: Accogliamo l’emendamento del collega Foti. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è approvato.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 38.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 38 è approvato.
Art. 39.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 39.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 39 è approvato.
Abbiamo ora l’emendamento… Consigliere Bertani, sull’emendamento?
BERTANI: No, sull’ordine dei lavori.
PRESIDENTE (Rainieri): Prego, allora le do la parola sull’ordine dei lavori.
BERTANI: Presidente, in mattinata avevo sollevato il problema che, secondo me, l’emendamento non era accettabile, articolo 95, comma 6, direi che non è attinente con l’oggetto. Visto che si parla di norme comunitarie, vorrei che qualcuno mi spiegasse le ragioni per cui la legge sull’editoria appena approvata sia attinente alle norme comunitarie. Qualcuno me lo potrebbe spiegare? Secondo me, non è pertinente all’oggetto. Poi, ovviamente, spetta alla Presidenza deciderlo, però secondo me non è attinente. Fra l’altro, non mi pare che sia presente il presentatore, dal quale ci piacerebbe avere almeno una spiegazione sul perché questo emendamento è presentato all’interno della legge comunitaria. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Non ci sono interventi in discussione generale.
La Presidenza si fa carico, dopo aver sentito l’Ufficio Legislativo, di prendere atto che è possibile metterlo in votazione. Poi sul fatto che non sia presente il presentatore, ricordo che non è obbligatorio che il presentatore sia presente in Aula durante la votazione di un proprio emendamento.
Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Io dicevo che magari aiutava la sua decisione la presenza del presentatore, perché magari giustificava l’attinenza del suo emendamento. Lei si assume la responsabilità. Io non sono d’accordo, perché non mi sembra per nulla attinente. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
BERTANI: Vorrei, comunque, intervenire in discussione generale. Siccome i minuti che abbiamo sono…
PRESIDENTE (Rainieri): Mi fa almeno presentare l’emendamento?
BERTANI: Prego.
PRESIDENTE (Rainieri): Sull’ordine dei lavori? Consigliere Caliandro, prego.
CALIANDRO: Un chiarimento: non avevamo già votato questa cosa? Noi pensavamo di averla già votata.
PRESIDENTE (Rainieri): No. È intervenuto il consigliere Bertani sull’ordine dei lavori. Non c’è stato nessun voto. Io ho aperto la discussione generale adesso per il consigliere Bertani, mentre prima il consigliere Bertani è intervenuto sull’ordine dei lavori.
Emendamento 6, a firma del consigliere Pruccoli.
Discussione generale.
Il consigliere Bertani ha chiesto la parola. Prego.
BERTANI: Grazie, presidente.
Visto che a questo punto l’emendamento è in discussione, ribadisco che, secondo noi, è assolutamente ridicolo intervenire su una legge che è stata approvata - mi sembra - nella scorsa seduta. A questo punto interpreto che l’attinenza di questo emendamento è che va a togliere dalla legge sull’editoria, che ci è stata venduta come una legge che serve a preservare il lavoro dei giornalisti e degli editori, i contratti a tempo pieno.
Con quella legge noi dicevamo agli editori che, se volevano ricevere finanziamenti, dovevano avere almeno alcuni dipendenti con contratto a tempo pieno, ebbene oggi questo criterio lo abroghiamo, facendo così cadere l’urgenza e l’importanza che aveva quel provvedimento di legge.
Penso e interpreto che questo lo si faccia per adeguarsi alla normativa europea sulla flessibilità del lavoro.
Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Consigliera Francesca Marchetti, prego.
MARCHETTI Francesca: Rispetto all’emendamento che citava il consigliere Bertani, vorrei fare una precisazione, visto che ha sollevato la questione del lavoro a tempo pieno. In realtà, la lettura che lui ha dato non è corretta, in quanto la soppressione di quel passaggio che viene citato nell’emendamento fa richiamo e ritiene valido il comma precedente, dove sono indicati il tempo pieno e il part-time. Quindi, è un richiamo rispetto a quella che è la validità del comma precedente. Pertanto, invito a leggere con più chiarezza l’articolo e la parte che viene soppressa con quell’emendamento.
Colgo l’occasione, inoltre, per far presente che anche prima abbiamo votato un emendamento del consigliere Bertani e lui non era presente in Aula. Ad ogni modo, considerato che il collega Pruccoli al momento non è presente, ho dato io questo chiarimento rispetto all’emendamento in oggetto.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Francesca Marchetti.
Aveva già detto la Presidenza che anche in assenza del presentatore si poteva tranquillamente votare l’emendamento. Comunque, la ringrazio del suo chiarimento e del suo sostegno alla Presidenza. Grazie.
Consigliere Boschini, prego.
BOSCHINI: Grazie, presidente.
In sostegno alla Presidenza, anch’io ricordo al consigliere Bertani che abbiamo votato, proprio oggi in avvio di seduta, un suo emendamento in sua assenza. Questo lo dico soltanto per ricordarci che è un atteggiamento di correttezza reciproca quello di non andare a cercare travi negli occhi degli altri.
PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Boschini, ringrazio anche lei per la sua precisazione. Penso che abbiamo capito che si possono votare gli emendamenti anche senza la presenza del presentatore.
Consigliere Bertani, prego. Mi auguro che lei non voglia dire la stessa cosa che hanno detto i suoi colleghi. Prego.
BERTANI: Semplicemente per fatto personale, presidente.
Siccome sono stato citato per la mia assenza, mi scuso per essere arrivato lievemente in ritardo. Era l’emendamento 1 al primo articolo. Comunque, non era un emendamento che proponeva un nuovo articolo, ma era semplicemente un emendamento che ribadiva l’estraneità di alcuni articoli al tema, che è la legge comunitaria. Stessa cosa per l’articolo. Quindi, io difendevo il presidente richiamando l’assenza del presentatore Pruccoli e non mi lamentavo della sua assenza. Ogni consigliere può fare quello che vuole. Tuttavia, qualora qualcuno presenti un emendamento che, secondo me, non è attinente, sarebbe importante spiegarlo all’Assemblea. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Ringrazio tutti per le difese fatte in questo momento alla Presidenza, che, com’è noto, spesso non ne ha bisogno. Comunque, vi ringrazio ugualmente.
La parola al consigliere Delmonte. Prego.
DELMONTE: Grazie, presidente.
Intervengo non per ribadire il concetto, assolutamente, ma solo per precisare che, questa mattina, alla presenza del consigliere Pruccoli, ho chiesto chiarimenti in merito all’emendamento e in effetti, dopo un’attenta analisi, ne ho colto il senso, che richiama l’interpretazione poc’anzi data dalla consigliera Francesca Marchetti, in quanto si tratta di un coordinamento non formale, perché è un coordinamento a livello di emendamento, per coordinare la legge rispetto a un articolo che era già precedente.
Detto questo, è evidente che, essendo questo un coordinamento, non ha nessuna attinenza con la legge comunitaria, ragion per cui voteremo contro per la non attinenza.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.
Passiamo, quindi, alle dichiarazioni di voto. Non ci sono iscritti in dichiarazione di voto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 6, a firma del consigliere Pruccoli, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
42 |
Assenti
|
8 |
Votanti
|
41 |
Favorevoli
|
22 |
Contrari
|
14 |
Astenuti
|
5 |
L’emendamento 6 è approvato.
È così terminato l’esame dell’articolato del progetto di legge oggetto 4572.
Passiamo all’esame dell’articolato del progetto di legge oggetto 4573.
Emendamento 29, a firma dei consiglieri Boschini e Bessi, che insiste sull’Allegato A.
È aperta la discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 29, a firma dei consiglieri Boschini e Bessi.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 29 è approvato.
Art. 1.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.
Art. 2.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.
Art. 3.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.
Art. 4.
Non c’è nessun emendamento.
Discussione generale.
Dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.
(È approvato a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.
È così concluso anche l’esame del progetto di legge oggetto 4573.
Passiamo, quindi, alle votazioni dei tre ordini del giorno: ordine del giorno 4572/1, a firma della consigliera Sensoli; ordine del giorno 4572/2, a firma del consigliere Bertani; ordine del giorno 4572/3, a firma della consigliera Piccinini.
È aperta la dichiarazione di voto sugli ordini del giorno. Non ci sono interventi?
Consigliere Bessi, prego.
BESSI: Preannuncio sull’ordine del giorno a firma del consigliere Bertani, ordine del giorno 4572/2…
PRESIDENTE (Rainieri): Sull’ordine del giorno 4572/2 insiste un emendamento a firma dei consiglieri Sassi, Piccinini.
BESSI: No, Bessi e Piccinini.
PRESIDENTE (Rainieri): Scusi, Bessi e Piccinini.
BESSI: Esatto.
Nel dispositivo finale si propone, condizione a cui si vincola il voto del Gruppo PD sull’ordine del giorno, di sostituire nell’impegno della Giunta le parole “rivolte all’utilizzo dei” con le seguenti: “destinate sia alla prevenzione ed al ristoro dei danni subìti dagli agricoltori sia all’utilizzo”. Poi il dispositivo finale continua così come predisposto.
Volevo semplicemente presentare l’emendamento e precisare che il voto favorevole è condizionato all’accoglimento dell’emendamento da parte del proponente dell’ordine del giorno. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.
Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Presidente, solo per dare l’assenso.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Ci sono altri interventi? No.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 4572/1 (oggetto 4942), a firma della consigliera Sensoli.
(È respinto a maggioranza dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 4572/1 (oggetto 4942) è respinto.
Passiamo all’ordine del giorno 4572/2 (oggetto 4943), a firma del consigliere Bertani, su cui insiste l’emendamento a firma dei consiglieri Bessi e Piccinini.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1.
(È approvato all’unanimità dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 4572/2 (oggetto 4943), a firma del consigliere Bertani.
(È approvato all’unanimità dei presenti)
PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 4572/2 (oggetto 4943) è approvato.
Passiamo all’ordine del giorno 4572/ (oggetto 4944), a firma della consigliera Piccinini.
Consigliera Piccinini, prego.
PICCININI: Chiedo la votazione mediante voto elettronico.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 4572/3 (oggetto 4944) a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
42 |
Assenti
|
8 |
Votanti
|
41 |
Favorevoli
|
6 |
Contrari
|
35 |
Astenuti
|
-- |
L’ordine del giorno 4572/3 (oggetto 4944) è respinto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 4572, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
41 |
Assenti
|
9 |
Votanti
|
40 |
Favorevoli
|
25 |
Contrari
|
15 |
Astenuti
|
-- |
PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante «Legge comunitaria regionale per il 2017».
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 4573, con l’uso del dispositivo elettronico.
(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,
con registrazione dei nomi)
PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:
Presenti
|
40 |
Assenti
|
10 |
Votanti
|
39 |
Favorevoli
|
23 |
Contrari
|
15 |
Astenuti
|
1 |
PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante «Collegato alla legge comunitaria regionale 2017 - Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali. Modifiche alle leggi regionali n. 11 del 2012, n. 2 del 2017 e n. 4 del 2017».
OGGETTO 4670
Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici» (68)
(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)
(Ordini del giorno 4670/1/2/3 oggetti 4945 - 4946 - 4947 - Presentazione)
PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, quindi, all’oggetto 4670: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale in materia ambientale e a favore dei territori colpiti da eventi sismici».
Il testo n. 4/2017 è stato licenziato dalla Commissione “Territorio Ambiente Mobilità” nella seduta del 29 giugno 2017.
Il progetto di legge è composto da 45 articoli.
Il relatore della Commissione, consigliere Luca Sabattini, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.
Il relatore di minoranza, consigliere Alan Fabbri, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.
Sono state presentate sette proposte di emendamenti: quattro a firma dei consiglieri Bertani, Sassi; una a firma dei consiglieri Bertani, Sassi, Piccinini, Alleva; uno a firma dei consiglieri Bertani, Sassi, Alleva; uno a firma del consigliere Foti. Ci sono altri emendamenti che sono appena pervenuti, appena saranno disponibili li distribuiremo.
Su tale oggetto insistono tre ordini del giorno: l’ordine del giorno 4670/1, a firma della consigliera Piccinini; l’ordine del giorno 4670/2, a firma dei consiglieri Bertani, Sassi, Piccinini; l’ordine del giorno 4670/3, a firma dei consiglieri Sabattini, Rontini, Tarasconi, Montalti, Caliandro, Campedelli, Calvano, Francesca Marchetti, Poli, Pruccoli, Lori, Boschini, Iotti e Zoffoli.
Passiamo al procedimento. Prego, consigliere Luca Sabattini, relatore della Commissione.
SABATTINI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Direi che alle 17 una buona relazione su un progetto di legge entusiasmante come quello in materia ambientale ci sta tutto, quindi cercherò anche di essere il più breve possibile.
Intanto ci tengo, in apertura, a ringraziare tutti i colleghi, soprattutto quelli della Commissione. Questo progetto di legge ha seguito un iter, come sappiamo, piuttosto accelerato rispetto alla solita tempistica che viene concessa ai provvedimenti di questa natura, legato alla necessità di approvare soprattutto un paio di articoli che si trovano nella parte finale del provvedimento. Comunque, devo ringraziare tutti i colleghi anche per la disponibilità e la collaborazione di queste settimane, fino alla giornata di oggi, che ci ha permesso di accogliere anche nell’iter di discussione diversi contributi da parte di tutti i Gruppi.
Perché un progetto di legge di questo tipo? Perché si è ritenuto necessario aggiornare, in un provvedimento unico e coerente, le leggi regionali in materia ambientale interessate da provvedimenti statali, oltre che introdurre alcuni elementi di chiarificazione e semplificazione del nostro ordinamento. Cito le norme principali che hanno inciso in particolare sulla materia oggetto del provvedimento in esame: la legge n. 221/2015, la legge n. 124/2015 e la legge n. 127/2016. Inoltre, abbiamo colto questa occasione per modificare anche alcune leggi recentemente approvate, e penso soprattutto alla legge sul riordino istituzionale e alla legge sull’economia circolare (legge n. 16/2015), che richiedevano ulteriori aggiornamento del nostro ordinamento.
Ricorderete, inoltre, che i temi che riguardano il terremoto, gli articoli 44 e 45, erano stati precedentemente inseriti anche in un altro veicolo legislativo, ma poi espunti perché non coerenti con il resto dei testi normativi, per cui si è sfruttato questo veicolo per inserire un elemento estremamente qualificante dell’attività regionale, e penso soprattutto all’articolo 44, sul quale tornerò dopo, che riguarda l’assegnazione dei fondi e l’iter di avvio del finanziamento di una scuola a seguito del terremoto che ha colpito il Centro Italia.
Permettetemi, adesso, di fare una carrellata veloce di questo progetto di legge. Esso è composto da quarantacinque articoli dopo il passaggio in Commissione, dei quali farò una presentazione piuttosto sommaria, per poi magari, nel caso, tornarci durante la discussione per porre l’accento sugli elementi maggiormente tecnici.
Nei primi articoli abilitiamo la normativa regionale a dar corso a quanto previsto dalla pianificazione regionale a seguito del Piano forestazione, creando il quadro normativo che deve sostenere la possibilità di procedere alla stesura del Regolamento forestale. Alcuni articoli trattano questa questione, recepiscono ciò che abbiamo già discusso in passato e aggiornano la normativa sul sistema sanzionatorio.
Durante la discussione in Commissione, con riferimento agli articoli 5, 6 e 7, sono stati inseriti interventi a sostegno della gestione della Sacca di Goro.
Altro elemento importante, che non ha visto particolari sottolineature durante la discussione in Commissione, è quello che si riprende all’interno dell’articolo 9: questa modifica normativa permetterà alla Regione, a seguito del venir meno di alcuni trasferimenti statali a favore delle Province, di destinare somme soprattutto a interventi di contrasto al dissesto idrogeologico lungo alcuni assi viari provinciali, cosa che precedentemente, a seguito della bocciatura del referendum costituzionale, che ha determinato come conseguenza la permanenza delle Province all’interno del nostro ordinamento, non era più possibile fare.
Un gruppo importante di articoli riguarda il recepimento di normative sovraordinate, accomunate comunque da un unico filo conduttore, in ordine alla valutazione di impatto ambientale volontaria. Queste modifiche normative, oltre a recepire le norme richiamate in precedenza, vanno nella direzione di cercare di incentivare questa scelta virtuosa, andando a uniformarla a quelle che sono le tempistiche previste per lo screening e sottolineando che anche i provvedimenti di VIA volontaria non avranno una scadenza, proprio nella logica di privilegiare, ai fini della tutela degli interessi pubblici generali, l’assoggettamento volontario alle procedure di VIA, andando inoltre a introdurre alcuni elementi di semplificazione e a eliminare alcuni passaggi per diminuirne il tempo di approvazione.
Un altro gruppo di articoli riguarda le funzioni della nuova Agenzia regionale della Protezione civile. Sono soprattutto aggiornamenti normativi a seguito della legge n. 13 sui riordini istituzionali.
Sono stati introdotti in Commissione alcuni emendamenti relativi alla possibilità di incentivare la creazione di paesaggi protetti al fine di semplificarne la costituzione e di svincolarli dalla programmazione regionale sulle aree protette, con l’obiettivo di individuare una corsia preferenziale, che comunque vedrà, oltre che l’approvazione in Giunta, anche un passaggio all’interno della Commissione consiliare competente.
Uno degli articoli su cui si è sviluppata un’ampia discussione all’interno della Commissione è quello oggi rinumerato come articolo 31. Si tratta di una modifica alla legge n. 16, che ha visto sicuramente il più lungo dibattito all’interno della Commissione e che ha visto presentare da parte della maggioranza alcuni emendamenti rispetto alla proposizione iniziale. Fondamentalmente, con questo articolo la Regione Emilia-Romagna va a definire in modo puntuale il concetto di avvio al recupero.
Tale articolo non si limita a questo, ma introduce all’interno della normativa regionale anche un elemento di salvaguardia, sia per le frazioni secche che per le frazioni umide, di uno spazio, che deve essere garantito mediante bando pubblico, di competenza del concessionario che vincerà le gare di selezione pubblica, al quale lo stesso non potrà partecipare con soggetti a lui collegati. Crediamo che questo possa essere un elemento di chiarimento interpretativo, rispetto alle disposizioni previste dalle norme nazionali, dell’ordinamento regionale, onde evitare che la pubblicazione delle gare possa essere di difficile interpretazione.
Questa salvaguardia prevede questo elemento di novità, che non è previsto all’interno della normativa nazionale, ma che introduciamo noi, che riguarda una percentuale del 30 per cento delle frazioni raccolte in maniera differenziata che deve essere posta, attraverso una procedura di evidenza pubblica, a tutti i soggetti disponibili sul territorio. Collegata alla stessa vi è anche una risoluzione, che probabilmente discuteremo domani, presentata dal Partito Democratico, con la quale proviamo a inserire ulteriori elementi specificativi, di cui chiediamo alla Giunta di farsi carico. Questa scelta è da ricondurre alla volontà della Regione di far fronte responsabilmente alla chiusura del ciclo complessivo dei rifiuti.
Inoltre, sempre durante i lavori della Commissione, abbiamo agito anche su un altro aspetto che riguarda la legge n. 16 e precisamente la ridefinizione del fondo incentivante, andando a specificare come le varie parti vengono alimentate. La faccio molto breve: andiamo a ridefinire come viene frazionato tra Comuni virtuosi e Comuni non virtuosi il 50 per cento, precisando che la parte che riguarda il finanziamento dei centri per il riuso o i progetti per la riduzione del rifiuto, essendo lo stesso finanziamento a disposizione sia dei Comuni virtuosi che di quelli non virtuosi, deve essere prelevato prima della separazione del 50 per cento, che va poi riassegnato alla linea A e alla linea B del fondo stesso.
Altro elemento qualificante del progetto di legge presentato è sicuramente quello che ritroviamo all’articolo 34, dove si va a semplificare la parte che riguarda la pianificazione in ambito ambientale soggetta a VIA, dove anche in Commissione, grazie alla collaborazione e agli emendamenti del collega Foti, abbiamo reintrodotto anche il passaggio preliminare con un atto di indirizzo per fissare gli obiettivi della pianificazione in via preventiva.
Inoltre, e mi avvio a concludere, all’interno del progetto di legge si contemplano anche i temi che riguardano la fattispecie dei contratti di fiume, si prevede la possibilità di utilizzare i corsi d’acqua naturali e artificiali appartenenti al demanio idrico per il vettoriamento delle risorse idriche. Crediamo che sia un’importante novità, che ci permetterà anche una maggiore efficienza della gestione, e che questa nuova integrazione potrà portare anche a una minore necessità - e speriamo che sia così - di costruire nuove condotte di vettoriamento.
Altro elemento sicuramente qualificante è quello che riguarda la ridefinizione delle sanzioni per i gestori degli impianti che trattano rifiuti. Andiamo ad allineare un sistema sanzionatorio più conforme alla parte imprenditoriale, evitando così che le sanzioni previste per i gestori possano essere anche applicate ai soggetti imprenditoriali che gestori non sono, e a ricalibrare le sanzioni in un quantitativo più conforme.
Altro elemento importante, oltre alla scelta di far aderire la Regione alla rete “SprecoZero”, adesione che ritroviamo all’interno dell’articolo 43, riguarda la definizione di sanzioni puntuali legate anche alla programmazione e alla pianificazione del Piano Aria, che riguarda appunto le sanzioni per gli esercenti che non dovessero rispettare le prescrizioni connesse alle chiusure delle porte, sempre nell’ottica di una minore dispersione energetica e della tutela dell’ambiente.
Gli ultimi due articoli, che richiamavo brevemente in apertura, riguardano, il primo, il sisma che ha colpito il Centro Italia. Con questo articolo accordiamo alla Giunta il compito di autorizzare l’Agenzia regionale per la Protezione civile a gestire il conto corrente bancario finalizzato a raccogliere le donazioni da soggetti pubblici e privati, che serviranno, appunto, a finanziare le attività urgenti di soccorso e le attività infrastrutturali nelle aree del centro Emilia. Comunque, credo che su questo ci tornerà anche l’assessore Gazzolo a chiusura della discussione.
Poi vi è un importante articolo che riguarda proprio il nostro terremoto, il nostro evento sismico, quello del 2012. Con l’articolo 45, l’ultimo articolo del PDL, andiamo ad ampliare anche sul 2017 la copertura dei danni economici e finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, causato appunto dagli eventi sismici del maggio 2012, proprio al fine di andare a incrementare il fondo già prestabilito da 15 milioni a 18 milioni di euro.
Più o meno questa è la presentazione di tutto l’articolato. In conclusione, ovviamente, anch’io ci tengo a ringraziare per la collaborazione oltre che l’assessorato, tutti i tecnici e i funzionari che mi hanno aiutato in queste settimane, e ovviamente la vostra disponibilità che mai è mancata sul confronto di merito.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sabattini.
La parola al relatore di minoranza, consigliere Fabbri, prego.
FABBRI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.
Molto velocemente, perché dopo questa eccitante esposizione a quest’ora del consigliere Sabattini, non vorrei prendere altro tempo su un argomento che è sicuramente complicato e molto vasto.
Facevo notare già in Commissione quanto questo progetto di legge sia corposo, dal punto di vista dei contenuti e anche dal punto di vista dei temi trattati: spazia dalle valutazioni di impatto ambientale al terremoto, anzi, mi permetto di dire anche che probabilmente il terremoto è stato utilizzato un po’ come un cavallo di Troia per inserire, all’interno di questo PDL, tanti altri argomenti che vanno ad aggiustare altri provvedimenti, che tra l’altro sono stati presi anche da poco: citava giustamente Sabattini prima la legge n. 16 per quello che riguarda l’articolo 31. Argomenti che molto spesso sono squisitamente tecnici, che prendono ovviamente corpo all’interno di questo PDL anche per cambiamenti di carattere legislativo di enti magari superiori al nostro. Altri cambiamenti, invece, come dicevo prima, cambiano tutto l’assetto, come dicevo, della legge n. 16. Non mi soffermo più di tanto sui vari temi, perché ovviamente, come dicevamo prima, sono tanti, e magari li affrontiamo uno per uno. Soltanto una cosa: per quello che riguarda gli ultimi due articoli legati al terremoto, ci vedono favorevoli, specialmente per quello che riguarda l’inserimento di fondi che vanno a coprire le mancate entrate da parte dei Comuni del cratere sulle tariffe di igiene ambientale degli edifici inagibili.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Fabbri.
Passiamo quindi alla discussione generale. Consigliere Bertani, prego.
BERTANI: Grazie, presidente.
Dopo la legge comunitaria arriva un altro provvedimento un po’ velenoso, nel senso che dentro un bel pacchetto infiocchettato da un bel titolo, si nascondono alcune polpette avvelenate. Il bel titolo è furbetto, perché di fianco alle disposizioni per l’adeguamento normativo in materia ambientale, voi inserite “e a favore dei territori colpiti da eventi sismici”. Quanto pesano le due parti del provvedimento? L’adeguamento normativo in materia ambientale sono quarantadue articoli, due per territori colpiti da eventi sismici, di cui uno riguarda i territori dell’Emilia-Romagna, ma è lo stesso articolo che abbiamo già approvato due volte in questa legislatura, ed è la proroga del Fondo per la gestione rifiuti nei Comuni interessati dal sisma.
Questo provvedimento di per sé è apprezzabile, ma è sempre stato inserito in legge di bilancio o di assestamento, quindi non c’era nessuna necessità di inserirlo all’interno di questo provvedimento. Arrivava nella legge di assestamento e non parlavamo di sisma all’interno di questo provvedimento. L’altro articolo riguarda l’utilizzo dei fondi raccolti sul conto di solidarietà aperto già ad agosto 2016, per destinare i fondi agli interventi di protezione civile. Anche questo si poteva già fare o nel bilancio di previsione, a dicembre – il conto era stato aperto ad agosto, quindi non c’era problema –, oppure potevamo benissimo farlo nella legge di assestamento.
Secondo noi è vergognoso utilizzare nel titolo del provvedimento i territori colpiti da eventi sismici, un po’ come scudo umano, per addolcire le polpette avvelenate che si nascondono nel provvedimento.
Dopo l’antipasto veniamo alle polpette avvelenate. Essenzialmente, come già qualcuno accennava, la discussione più grossa è stata su quella parte che va a snaturare la virtuosissima legge n. 16 sull’economia circolare. L’articolo 31, che era il 22, elimina di fatto il ricorso alle gare per l’affidamento del solo servizio di raccolta dei rifiuti, dando l’intera responsabilità del servizio integrato essenzialmente di nuovo ai grandi player.
Noi da sempre chiediamo di separare la fase di raccolta da quella di smaltimento e recupero. Ebbene, nella legge n. 16, in parte questa cosa si poteva realizzare perché chi vinceva il servizio di raccolta poi doveva vendere la frazione differenziata sul mercato. Visto che fra l’altro la nostra Regione è già finita sotto l’occhio dell’Autorità per la concorrenza riguardo ai rifiuti, proroga indebita degli affidamenti e anche problemi sulla gestione della frazione differenziata da parte dei gestori dei servizi, con questo articolo voi tornate proprio indietro e ingessate di nuovo, perché date di nuovo in mano la materia della differenziata che è importante, a chi fa la raccolta, e non aprite al mercato. Adesso vi siete assestati un attimo, prima eravate sul 25, adesso siete andati sul 30, però essenzialmente, in questo modo, rendete impossibili anche gare con durate di affidamento congrue. Infatti, se noi vi diciamo che tutta la differenziata va messa sul mercato, la durata degli affidamenti sicuramente può essere più breve di cinque, eventualmente prorogabili, a due anni. In questo modo, invece, voi blindate di nuovo le gare e le rendete obbligatorie per almeno quindici anni, quindi blindate di nuovo tutto il sistema dei rifiuti in Emilia-Romagna, dopo aver prorogato le proroghe delle proroghe.
Fra l’altro, secondo me, vincolate anche a fare gare su bacini troppo ampi. Invece, facendo gare più piccole solo sulla raccolta, davate la possibilità di adempiere al codice degli appalti che dice che sui servizi devono avere possibilità di concorrere anche piccole, medie e piccolissime imprese. Ebbene, in questo modo, voi non lo permettete più. Praticamente, rendiamo ancora la gestione del servizio un quasi monopolio, fra l’altro con ATERSIR sottodimensionata, e con risorse insufficienti di personale e di organico che non ha strumenti, e qui abbiamo di nuovo tutta la storia dei PEF, per controllare l’operato dei grandi gestori.
Anche qui, ripeto, premio Nobel di qualche anno fa che dice che nei servizi di quasi monopolio serve un’autorità che abbia degli strumenti importanti, legislativi e di personale per controllare quello che fanno quelli che lavorano nel quasi monopolio, perché altrimenti poi si gestiscono come vogliono loro. Questa modifica legislativa quindi, secondo noi, non è coerente col codice degli appalti, né con le disposizioni dell’autorità garante della concorrenza.
Due, sempre legge n. 16: agite sul fondo incentivante. Il fondo incentivante era previsto inizialmente, anche nella proposta di legge popolare, per premiare i Comuni virtuosi. Si arrivò ad un compromesso, nella legge n. 16, dicendo che questo lo avremmo fatto a partire dal 2020, quando avremmo destinato due terzi e un terzo, adesso dividiamo 50 e 50.
Ebbene, voi oggi tornate ulteriormente indietro, perché dite: togliamo la parte destinata ai centri per il riuso e alle iniziative dei Comuni, quindi su quei 10 milioni andiamo a togliere un milione di euro; rimangono 9 milioni e li dividiamo per 2. Quindi, ai Comuni virtuosi arrivano 4,5 milioni, ai Comuni non virtuosi arrivano 4,5 milioni. Ebbene, abbiamo tolto un ulteriore mezzo milione ai Comuni virtuosi. Secondo noi, questo è un depotenziare ulteriormente la legge n. 16.
Inoltre, e qui invece parlo più in generale del provvedimento, il nostro Statuto ci spinge verso i testi unici. Va bene non fare un testo unico, ma in questa legge, quando inseriamo “diversi adeguamenti normativi”, secondo noi era opportuno inserirli nelle rispettive leggi di riferimento. Inseriamo degli articoli che galleggiano all’interno di questo provvedimento, che sono paralleli ad altre leggi, ad esempio la legge n. 16, e li lasciamo qua pendenti. Un esempio sono gli articoli 40 e 41, che introducono delle sanzioni che fra l’altro riguardano i gestori del servizio rifiuti, o riguardano la tariffa puntuale. Li lasciamo galleggiare qua, per conto loro, mentre andavano inseriti nella legge n. 16.
Ebbene, noi qui proponiamo degli emendamenti, proprio in questo senso. Addirittura, anche all’articolo 39 – non siamo stati a fare un emendamento su tutto –: diamo ad ARPA delle competenze sul demanio marittimo, allora andiamo a scriverlo nella legge n. 13, o andiamo a scriverlo dove si parla di demanio marittimo, non lasciamolo penzolante qua, perché chi deve andare a leggersi o a interpretare le norme della Regione, deve saltellare su più provvedimenti normativi.
Vengo ad alcuni emendamenti, in particolare all’emendamento n. 1. Parliamo, in questo provvedimento, anche del Regolamento di Polizia forestale. Dite cosa deve fare il Regolamento di Polizia forestale. Fra le varie cose che deve fare questo Regolamento, ci venite a dire, ed è bene, che il Regolamento di Polizia forestale deve normare anche l’autorizzazione per il transito nei boschi, nei percorsi fuoristrada, sulle piste e sulle strade forestali, sulle strade interpoderali, nelle mulattiere e nei sentieri. Dopodiché, inserite nell’articolo successivo, le sanzioni. Le sanzioni riguardano solo una parte di quello che definite nel Regolamento di Polizia forestale, quindi non ci saranno sanzioni per chi transita fuoristrada, su piste e strade forestali, su strade poderali e interpoderali, nelle mulattiere e nei sentieri. Questa a noi sembra una stortura che va sicuramente corretta, perché se creiamo un Regolamento di Polizia forestale, e quello deve essere adempiuto, anche le sanzioni devono essere coerenti.
Per finire, presento un ordine del giorno in analogia a quanto facemmo per l’adeguamento della normativa AIA. Siccome qui si fa riferimento più volte alle procedure di VIA e di VAS, quando aggiornammo la normativa AIA facemmo un ordine del giorno che poi fu adempiuto, e richiedemmo che il sito delle richieste AIA fosse aggiornato con la tecnologia dei Feed Rss, in pratica una tecnologia tale per cui che se uno si iscrive a quel sito e clicca l’apposito bottoncino, rimane costantemente aggiornato sulle modifiche di quella pagina, di modo che uno non sia costretto tutti i giorni ad andare a vedere le modifiche che avvengono su quella pagina. È una cosa importante perché i cittadini, le associazioni, ma anche le imprese, sono costretti, altrimenti, ad andare a vedersi giornalmente o settimanalmente se sono state inserite nuove richieste, o se ci sono state delle modifiche.
Ebbene, noi chiediamo che questo sia fatto, come è stato fatto per l’AIA, anche per la VIA e per la VAS. Per questo, ho capito che comunque c’è un lavoro in corso, però chiediamo che sia adempiuto prontamente, perché è un servizio che facciamo di trasparenza e di informazione ai cittadini. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.
Consigliere Bignami, prego.
BIGNAMI: Grazie, presidente.
Giusto due parole per evidenziare come rispetto al testo apprezziamo alcune misure che a nostro modo di vedere si qualificano come vigenze rilevanti per un adeguamento della normativa rispetto alle esigenze che si sono venute a delineare. Per altri aspetti manteniamo una posizione di perplessità su altre norme.
Come già tra l’altro anche rappresentato in sede di Commissione, il nostro orientamento è quello di una sostanziale astensione, pertanto anticipo anche la dichiarazione di voto, fatte salve alcune norme, soprattutto quelle con riguardo al sisma, che riteniamo possano essere utili.
Approfitto della presenza del presidente Bonaccini in Aula anche per evidenziare come a nostro modo di vedere, pur rimanendo ferma l’autonomia con cui egli svolge il ruolo di commissario delegato del Governo, ai sensi della 122, sia necessario anche – considerando che diamo atto alla precedente gestione e anche a quella attuale di aver saputo affrontare, soprattutto a fronte della situazione di emergenza, della fase acuta e post acuta, in maniera più che egregia la vicenda del terremoto – aggiornare e soprattutto rendere più efficienti alcuni strumenti. Penso soprattutto all’ordinanza n. 57. Su questo, nei prossimi giorni procederemo magari a far avere alcuni spunti di riflessione che ci vengono soprattutto dagli operatori e dai soggetti che sono stati coinvolti direttamente dal sisma per provare a migliorare ulteriormente l’apparato complessivo di disposizioni che egli come commissario delegato del Governo ha appunto messo in campo.
In questo senso riteniamo che le disposizioni che riguardano appunto la materia inerente gli eventi sismici, quindi tutto ciò che è conseguito dagli eventi che cinque anni fa hanno scosso la nostra regione, sono evidentemente da supportare, e rispetto a questo saremo evidentemente a favore. Anche rispetto alle singole e specifiche disposizioni, anche in ragione di alcuni emendamenti, uno, in realtà, che abbiamo presentato, l’orientamento è di un sostegno rispetto alle azioni di efficienza della normativa, rispetto alla quale, quindi, il Gruppo di Forza Italia esprime apprezzamento nei confronti sia del lavoro fatto da parte del relatore, a dimostrazione anche che la scelta del relatore a volte è tutt’altro che indifferente rispetto all’esito dell’atteggiamento di voto, sia rispetto alle proposte che la Giunta ha formulato.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.
Consigliere Taruffi, prego.
TARUFFI: Grazie, presidente.
Parto anch’io riconoscendo e ringraziando il lavoro svolto dal relatore, che ha facilitato non poco lo svolgimento dell’analisi di questo testo, che contiene diverse disposizioni piuttosto significative, a partire da quelle relative ai territori colpiti dal sisma.
Ci sono anche altri articoli sui quali ci siamo soffermati, in particolar modo in Commissione. Come abbiamo detto sia in Commissione approfonditamente, sia anche nei contatti che sono intercorsi in queste settimane e in questi giorni, abbiamo però qualche dubbio. Parto tangenzialmente dall’articolo 3, sul quale sono stati presentati in Commissione alcuni emendamenti. Colgo l’occasione qua per ribadire quello che ho detto in Commissione rispetto alla proposta dei colleghi del Movimento 5 Stelle, relativa all’estensione, alla copertura delle sanzioni sulla sentieristica. Vorrei ribadire che credo sia giunto il momento anche di affrontare, colgo l’occasione, anche se non è oggi oggetto della discussione, la legge regionale sulla sentieristica, non fosse altro perché l’applicazione della stessa presenta qualche elemento di perplessità e di dubbio anche da parte di chi è chiamato ad attuarla.
Noi come Gruppo abbiamo depositato a questo proposito, diversi mesi fa, un progetto di legge che credo sia il caso e il momento di esaminare, a partire dal lavoro delle Commissioni. Questo lo dico tangenzialmente, ma tengo a precisarlo, perché motiverà anche un pezzo del nostro voto rispetto agli emendamenti presentati.
Chiaramente, non stiamo a ripetere qui, anche per ragioni di tempo, la discussione che abbiamo fatto in Commissione. Tengo solo a precisare che anche per noi l’articolo 31 della proposta presenta qualche dubbio, qualche perplessità. Avremmo preferito che questa norma fosse affidata ad una discussione diversa da quella che invece abbiamo affrontato, pur consapevoli della necessità di mettere mano ad alcuni aspetti, in particolar modo relativamente alle gare e alla dinamica che abbiamo causato a seguito dell’approvazione della legge sul ciclo dei rifiuti.
Questo articolo, ripeto, non ci convince. Come abbiamo avuto modo di sostenere in Commissione, pensavamo sarebbe stato meglio affidarlo ad una discussione diversa e anche con un altro esito.
Ovviamente, poi, però, quando si valuta un testo bisogna farlo nel suo complesso.
Tengo a ribadirlo: anche grazie al lavoro che si è fatto in queste settimane, grazie alla disponibilità che ci è stata data nel confrontarci su questo testo, al di là degli aspetti puntuali, in particolar modo relativamente all’articolo 31 che ho richiamato, riteniamo di esprimere una valutazione positiva.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.
Consigliere Foti, prego.
FOTI: Io per la verità posso dire poche cose perché ho partecipato poco al lavoro di Commissione, essendo impegnato diversamente, quindi posso solo ringraziare il relatore perché, anche telefonicamente siamo riusciti comunque quantomeno a chiarirci la natura degli emendamenti.
Penso che di questo gli vada dato atto, unitamente alle parole di apprezzamento, cui mio associo, che diceva prima il collega Bignami.
Io penso sostanzialmente che ci sia una parte che mi lascia un po’ perplesso, ma solo sotto il profilo normativo. Dire che si applica la 241 del 1990, ad una legge del 1999 che viene modificata, mi lascia abbastanza perplesso. Lo dico perché nelle procedure questo mi pare fin troppo evidente.
Faccio un’osservazione di merito. Con questa siamo arrivati a 70-75 modifiche della legge del 2015, di riforma istituzionale. Proporrei, a questo punto, di riscriverla, perché non c’è legge nella quale non vi sia un articolo – qui ce ne sono ben due – che modificano la legge regionale n. 13 del 2015. Se non sbaglio sono gli articoli 29 e 30 che modificano segnatamente l’articolo 14 e l’articolo 19 di quella legge.
Direi che la parte più significativa rimane comunque quella sulle disposizioni relative al ciclo dei rifiuti. Tra l’altro, penso che vedremo che il nuovo decreto che è entrato in vigore nei giorni scorsi comporterà anche una modifica o una riflessione sul concetto di rifiuto assimilato. Mi pare, vedendolo così, che qualche discrasia rispetto alle norme che sono in vigore, magari vi possa essere. Io non sto qui poi a discutere, perché ne abbiamo discusso abbastanza col relatore, torno a ripetere, anche se non in Commissione, su quali siano le portate di alcune norme. Approfitto della presenza anche dell’assessore per dire che ATERSIR così non può andare avanti. Il problema di ATERSIR non è un problema di norme o di attribuzione di funzioni. Il problema è semplicemente che le gare che dovevano essere indette continuano a non essere indette e continuano ad essere rinviate.
Io penso allora che non vi sia mala volontà o cattiva volontà da parte dei soggetti interessati, ma che sia loro affidato un compito superiore, probabilmente, alla pianta organica di cui dispongono o, in alcuni casi, anche l’impossibilità di disporre di competenze specifiche volte a raggiungere questo obiettivo, tant’è vero che spesso e volentieri ATERSIR si rivolge poi all’esterno per ottenere alcuni studi o altre valutazioni.
Sotto questo profilo, allora, forse non guasterebbe una verifica della funzione di ATERSIR, soprattutto anche in relazione a un fatto: vi sono degli organi cosiddetti non tecnici, ma che partecipano ai lavori di ATERSIR. Parlo anche di molti Sindaci dei Capoluoghi di Provincia, che quando si riuniscono assentono ad un’impostazione, quando arrivano sul territorio, dissentono dall’impostazione che pure abbiamo condiviso. Penso, al riguardo, che anche in Commissione abbiamo avuto modo di verificare in un recente passato come questa, chiamiamola discrasia funzionale, vi sia e vi sia tutta.
Io personalmente quindi, dico che la partita dei rifiuti, secondo me, in questa parte normativa, ha anche delle forzature, anche se sono fatte a fin di bene. Se sono fatte a fini di municipalizzate o di gestori del servizio, mi lasciamo invece molto più perplesso. Mi è stato assicurato che non sono fatte a favore dei gestori del servizio. Io prendo per buona la buonafede di tutti e accolgo questa tesi. Rimane però il fatto – e questo, assessore, dobbiamo chiarirlo una volta per tutte – che gli scadenziari che sono stati presentati in questi anni circa gli affidamenti dei servizi, sono stati tutti puntualmente disattesi.
Le ragioni, torno a ripetere, possono essere anche meramente di natura tecnica, non voglio pronunciarmi su quando sono venuto in Commissione con degli elaborati che penso neanche con una lente di ingrandimento a un centimetro e mezzo di distanza si riuscivano a codificare da parte degli interessati, tant’è vero che ce li hanno letti e ne abbiamo preso atto sotto il profilo dell’ascolto. Però io penso, lo dico sinceramente, che al di là di tutte le buone intenzioni normative, il tema di ATERSIR vada non solo meditato, ma anche forse rivalutato. Può essere che la scelta “ideologica” fosse buona, ma mi lasciano molto perplesso gli esiti sotto il profilo operativo. Tra le buone intenzioni, le ottime intenzioni e i risultati concreti, secondo me c’è una zona che non voglio definire né grigia, né rossa, né verde, né blu, né gialla. C’è una zona, mi sia consentito, di mancanza di corrispondenza d’amorosi sensi che non ci porta a dire che alle buone intenzioni rispondono l’efficacia e l’efficienza di quella che dovrebbe essere una struttura per gli obiettivi che sono stati dati.
Dopodiché, non voglio utilizzare questa sede né per fare un processo alle intenzioni, né per fare una verifica in corso d’opera dei risultati ottenuti. Penso soltanto che molto onestamente tra di noi dobbiamo avere anche il coraggio di dire che il problema di ATERSIR non è però un problema normativo. Voi potete cambiare le norme finché volete, sul punto, ma secondo me, il problema è in radice. Se lo si vuole affrontare, senza pregiudizio alcuno, lo si affronta; se si vuole difendere, a prescindere, una struttura, si può anche fare, ma poi non sono io che scrivo le lettere nelle quali si fa la messa in mora dell’Agenzia, ma le firme il presidente Bonaccini, minacciando commissariamenti laddove non vengano messi i servizi a gara. Allora: non si può avere due parti nella stessa commedia. Si decida quale parte si vuole avere nella commedia, e poi almeno sapremo esattamente qual è la funzione di ognuno.
Lo dico perché a dispetto dell’Agenzia di protezione civile, che pure aveva delle criticità forti al nostro insediamento, se si guarda già il conto consuntivo di quest’anno, ci si rende conto che ad esempio alcune criticità in un anno sono state fortemente eliminate. Erano criticità palesi, oggi ce ne sono ancora una serie, ma io quando vedo che si fa un miglioramento sono portato a ritenere che sia sulla strada giusta. Quando trovo, ahimè, una costante, mi lascia molto più perplesso, e proprio queste sono le ragioni che ho utilizzato in questo intervento, non dico per mettere il dito nella piaga, ma per riproporre all’attenzione una situazione che si sta perpetuando da un po’ di tempo a questa parte. Grazie.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.
Non avendo più nessuno iscritto a parlare, chiudiamo la discussione generale.
Chiedo ai relatori se vogliono replicare. Vedo prenotato il consigliere Sabattini.
Prego, consigliere Sabattini.
SABATTINI: Ho svolto la parte istituzionale, adesso svolgo la parte un pochino più politica. Oltre a ringraziare tutti per il lavoro fatto, credo che ci sia da fare almeno qualche puntualizzazione. Per quello che riguarda l’aver inserito all’interno del provvedimento gli articoli relativi al sisma, hanno sicuramente accelerato l’iter. Penso ad un’accelerazione che più o meno possiamo quantificare in una seduta di Commissione ulteriore, e non tanto altro. Mi sembra uno sforzo, per costruire una cosa di questo tipo, non particolarmente conforme… Sarebbe stato uno sforzo troppo grosso rispetto all’obiettivo raggiunto, quindi semplicemente l’inserimento di quegli articoli sul terremoto all’interno dell’articolato è dovuto al fatto che in un altro provvedimento normativo ci è stato riconosciuto che non potessero essere inseriti in quello, però l’urgenza c’era.
Veniamo all’intervento del consigliere Bertani, che ringrazio, perché sicuramente mi facilita l’intervento, anche perché è lo stesso intervento che le associazioni ambientaliste hanno fatto in Commissione ambiente, in udienza conoscitiva, quindi mi sono preparato anche con tutta la parte giuridica, aspettandomi una cosa di questo tipo.
Prima di tutto occorre mettere in fila le fonti normative. Non si può, cioè, a seconda del risultato che si ha in mente, scompaginare quello che è scritto nel diritto da sempre. Cioè, ci sono fonti normative di livello superiore e fonti normative che stanno a livello inferiore. Ricordo quindi che le norme statali prevedono che la durata dell’affidamento non sia inferiore ai quindici anni, è previsto nell’articolo 203 del decreto n. 152 del 2006. La Corte costituzionale ha sancito che l’indicazione della durata degli affidamenti è espressione della tutela della concorrenza, quindi è precluso alle Regioni disciplinare nella stessa materia.
Il richiamato principio della proporzione fra durata e intensità degli affidamenti è tra l’altro previsto attualmente all’interno del codice degli appalti. Ricordo che qui non stiamo parlando di appalti di servizi, ma parliamo di concessioni, per cui vi è una ulteriore differenza. Il provvedimento del 2012, la legge di stabilità all’articolo 23-bis prevedeva, fra le altre cose, che nella disciplina degli affidamenti fossero previste forme di ammortamento degli investimenti per la durata degli affidamenti strettamente proporzionale e mai superiori ai tempi di recupero degli investimenti stessi. La riforma Madia conteneva analogo principio, tenendo ferme, tuttavia, le norme speciali di settore. In più, ora il legislatore statale nell’individuazione della durata non inferiore ai 15 anni, ha già svolto una ponderazione delle intensità degli investimenti in relazione alla durata del servizio del ciclo dei rifiuti.
Ma io qui credo che cercando di arrampicarsi su quel tema della durata si voglia fondamentalmente andare a sottolineare un’altra battaglia assolutamente legittima: quella della scelta fatta dalla Regione Emilia-Romagna, diversi anni fa: l’individuazione degli ambiti in una maniera differente. Ricordo a tutti che noi abbiamo un ambito regionale dove abbiamo individuato ambiti provinciali. Ricordo anche qui le disposizioni della Madia, l’individuazione di ambiti piccoli, il voler ritornare, cosa assolutamente lecita, ad un’organizzazione del servizio integrato complessivo con le piccole municipalità, come esistono in tante parti del Paese. È sicuramente un’osservazione che ci sta, però non c’entra assolutamente nulla la discussione sull’articolo 31. È una battaglia politica che vede, io credo, dei buoni risultati portati dal nostro modello in Emilia-Romagna, sulla gestione integrata del ciclo dei rifiuti, che è una gestione strutturata e anche incentivata con le leggi che si sono susseguite. Parlo di quelle di stampo nazionale, parlo della 25/99, con tutto un rafforzamento di quelle gestioni, delle aggregazioni che partivano dalle vecchie municipalità, per arrivare a soggetti che oggi vedono, in diverse parti d’Italia, player che gestiscono in maniera industriale. Ma non tutti alla stessa maniera: io credo che anche il ruolo delle Istituzioni su questo abbia sicuramente inciso in questi anni. Come continuiamo a incidere anche quando con i vari provvedimenti normativi c’è sempre una maggior volontà. Ricordo circa un anno fa, quando abbiamo fatto un’importante discussione sul Piano rifiuti, anche quanto ci siamo soffermati, sia sul tema della tracciabilità, sia su quello del monitoraggio delle attività e della tracciabilità degli stessi.
Invito quindi il consigliere Bertani a fare una battaglia a scena aperta, senza richiamare il codice degli appalti o possibili non rispetti normativi. La battaglia è: proviamo a continuare a sposare il modello emiliano, fatto in questa maniera, oppure guardiamo al modello siciliano della raccolta dei rifiuti, che ovviamente abbiamo come punto di riferimento, che guarda alle piccole municipalità e ai piccoli bacini. Perché? È giusto farla così, la battaglia, è la stessa cosa che ho detto alle associazioni ambientaliste quando sono venute in udienza conoscitiva. Ripeto: ringrazio, perché chiaramente mi hanno permesso di prepararmi anche sull’intervento di Bertani.
Il concetto che andiamo ad esprimere qui è una definizione chiara. Speriamo non sia necessario ulteriormente il chiarimento del concetto dell’avvio al recupero. Credo, ulteriormente, che questa individuazione, anche del nostro ordinamento regionale, quindi l’individuazione di questa quota del 30 per cento sia anche quella che secondo noi potrà anche garantire i soggetti che non sono strutturati, ovviamente, come i gestori, considerato che le gare sono gare aperte, può venire tranquillamente un gestore da un’altra parte d’Italia o d’Europa, nel nostro bacino, ma dovrebbe garantire una maggiore competitività, anche per i soggetti più piccoli.
A supporto di questo, anche l’ordine del giorno va proprio in quella direzione, quindi andando a specificare come sarebbe importante che la Giunta desse un’indicazione di massima della durata dei sub-affidamenti per quello che riguarda questo 30 per cento, e parliamo solo della parte di pre-valorizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, la raccolta non c’entra.
Ricordo che la separazione rimane quella. C’è comunque separazione tra lo smaltimento e la raccolta. La valorizzazione, come citava Bertani, rimane comunque fuori dal ciclo dei rifiuti. Qua parliamo di pre-valorizzazione, è un’altra cosa. Ma la normativa, come mi ricordano spesso anche i tecnici in assessorato, quando vado un po’ in sconforto, sulla parte dei servizi pubblici locali è una normativa estremamente complessa, ci vuole tanto tempo e tanto studio per riuscire a comprendere appieno.
Per concludere, l’ordine del giorno che abbiamo presentato come Partito Democratico va proprio in quella direzione. Tutela, durata almeno indicativamente di 36 mesi per i sub-affidamenti delle frazioni sia secche che umide, un’attenzione e una valorizzazione all’interno dei bandi gara per quello che riguarda la tutela ambientale, quindi anche la parte dei trasferimenti e il trasporto dei rifiuti.
All’interno dell’ordine del giorno, credo che correttamente abbiamo sottolineato quanto è anche importante in tutta la gestione del ciclo integrato dei rifiuti la cooperazione sociale. Sarebbe importante che anche all’interno delle procedure che ATERSIR farà, queste vengano tenute in considerazione.
Sul tema sentieri, ne abbiamo discusso in Commissione, c’è una discussione aperta. Non possiamo votare quel tipo di emendamento perché non sarebbe conforme all’altra normativa, ma credo che i colleghi che si stanno occupando di questo tema avranno di che discutere nelle prossime settimane.
Chiudo su un tema centrato dal consigliere Foti. Sul tema di ATERSIR non ci dobbiamo nascondere. Considerate che ATERSIR è un’Agenzia dei Comuni, non è un’Agenzia o una sub- Agenzia regionale. Sicuramente, la concezione con la quale era stata pensata non era sbagliata, però oggettivamente dobbiamo rimisurarci sul fatto che probabilmente non è lo strumento più indicato, così com’è. Non è solo una questione di personale, è proprio il concetto con il quale è concepita che merita un ulteriore approfondimento. Ce lo siamo detti diverse volte: io credo che sia venuta puntualmente la necessità di rifare questa discussione, anche lasciando da parte quelli che possono essere i preconcetti di ognuno di noi, o i rapporti che si sono avuti in passato.
Da ultimo – prima me ne ero dimenticato –, per quello che riguarda il fondo incentivante, la logica della legge n. 16 era sicuramente quella di premiare i virtuosi, ma ricordo che noi, se vogliamo pensare di riuscire veramente a tutelare il nostro ambiente ed essere veramente una Regione virtuosa, bisogna che facciamo in modo che tutti i Comuni arrivino agli obiettivi che ci siamo fissati. L’obiettivo della legge n. 16 non è premiare tanto pochi, ma è cercare di fare in modo che tutti arrivino agli obiettivi generali e importanti che ci siamo posti.
PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sabattini.
Abbiamo così concluso i lavori di questa giornata, che riprenderanno domani mattina alle ore 9,30, con l’eventuale replica del relatore di minoranza e poi le conclusioni della Giunta.
Buona serata.
La seduta è tolta.
La seduta ha termine alle ore 17,57
ALLEGATO
Partecipanti alla seduta
Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50
Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:
Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Hanno partecipato alla seduta:
il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;
gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.
Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI, gli assessori Patrizio BIANCHI, Sergio VENTURI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Valentina RAVAIOLI.
Votazioni elettroniche
OGGETTO 4572 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Legge comunitaria regionale per il 2017»” (66)
Votazione emendamento 8 a firma della consigliera Piccinini
Presenti: 38
Favorevoli: 17
Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 20
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 12
Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 9 a firma della consigliera Piccinini
Presenti: 36
Favorevoli: 3
Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.
Contrari: 21
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Astenuti: 11
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 14
Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.
Votazione emendamento 31 a firma dei consiglieri Taruffi e Torri
Presenti: 37
Favorevoli: 6
Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 28
Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Astenuti: 2
Enrico AIMI, Tommaso FOTI.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 13
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 16 a firma del consigliere Bertani
Presenti: 36
Favorevoli: 5
Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 19
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Astenuti: 11
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 14
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 17 a firma del consigliere Bertani
Presenti: 36
Favorevoli: 5
Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 20
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Astenuti: 10
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 14
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Gian Luigi MOLINARI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 7 a firma del consigliere Pompignoli
Presenti: 36
Favorevoli: 8
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Matteo RANCAN.
Contrari: 26
Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Non votanti: 2
Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI.
Assenti: 14
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 18 a firma del consigliere Bertani
Presenti: 35
Favorevoli: 6
Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 18
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA.
Astenuti: 10
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 15
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Paolo ZOFFOLI.
Votazione emendamento 19 a firma del consigliere Bertani
Presenti: 38
Favorevoli: 7
Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 20
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Astenuti: 10
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 12
Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione articolo 27
Presenti: 38
Favorevoli: 21
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Contrari: 7
Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Astenuti: 9
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 12
Piergiovanni ALLEVA, Galeazzo BIGNAMI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 30 a firma del consigliere Foti
Presenti: 42
Favorevoli: 17
Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Contrari: 23
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Non votanti: 2
Stefano BARGI, Fabio RAINIERI.
Assenti: 8
Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.
Votazione emendamento 6 a firma del consigliere Pruccoli
Presenti: 42
Favorevoli: 22
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Contrari: 14
Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.
Astenuti: 5
Enrico AIMI, Tommaso FOTI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 8
Galeazzo BIGNAMI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.
Votazione progetto di legge oggetto 4572
Presenti: 41
Favorevoli: 25
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Contrari: 15
Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 9
Galeazzo BIGNAMI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Gian Luigi MOLINARI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.
OGGETTO 4573 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Collegato alla legge comunitaria regionale 2017 – Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali. Modifiche alle leggi regionali n. 2 e n. 4 del 2017» (67)
Presenti: 40
Favorevoli: 23
Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Contrari: 15
Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.
Astenuti: 1
Piergiovanni ALLEVA.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 10
Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.
OGGETTO 4944 “Ordine del giorno n. 3 collegato all’oggetto 4572 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Legge comunitaria regionale per il 2017". A firma della Consigliera: Piccinini
Presenti: 42
Favorevoli: 6
Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.
Contrari: 35
Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.
Non votanti: 1
Fabio RAINIERI.
Assenti: 8
Galeazzo BIGNAMI, Alessandro CARDINALI, Gian Luigi MOLINARI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.
Emendamenti
OGGETTO 4572 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Legge comunitaria regionale per il 2017»” (66)
Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:
«All’articolo 15, comma 1, lettera a), del presente progetto di legge le parole “o più” sono soppresse.»
(Ritirato)
Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:
«All’articolo 2, comma 3, del presente progetto di legge la lettera c) è abrogata.»
(Respinto)
Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:
«All’articolo 38, comma 1, del presente progetto di legge le parole “articolo 28” sono così modificate “articolo 37”.»
(Approvato)
Emendamento 4, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti:
«All’art. 11 (Modifiche all’articolo 56 della legge regionale n. 8 del 1994) che introduce il comma 3-bis, dopo la parola “(ISPRA)” sono aggiunte le seguenti:
“e la Commissione assembleare competente per materia”.»
(Respinto)
Emendamento 5, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti:
«L’art. 12 (Modifiche all’articolo 8 della legge regionale n. 41 del 1997) è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 6, a firma del consigliere Pruccoli:
«Al titolo IV dopo l’articolo 39 è aggiunto il seguente nuovo articolo:
“Art. 39 bis
Modifiche dell’articolo 3 della legge regionale n. 11 del 2017
1. Al comma 2: lettera a) punto 2, lettera b) punto 2, lettera c) punto 2, lettera d) punto 2, lettera e) punto 1, lettera f) punto 1, lettera g) punto 2 le parole: “con contratto a tempo pieno” sono soppresse.
2. Al comma 2: lettera a) punto 2, lettera b) punto 2, lettera c) punto 2, lettera d) punto 2, lettera e) punto 1, lettera f) punto 1, lettera g) punto 2 le parole: “a tempo pieno e” sono soppresse.
(Approvato)
Emendamento 7, a firma del consigliere Pompignoli:
«Al comma 2 dell’art. 27 (Contributo ai Comuni dell’Emilia Romagna territorialmente interessati da concessioni di nuove coltivazioni di idrocarburi) le parole “30 per cento” sono sostituite dalle seguenti:
“50 per cento”.»
(Respinto)
Emendamento 8, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:
«Nell’articolo 12, dopo il comma 1, è inserito il seguente:
“2. Dopo il comma 4 dell’articolo 8 della legge regionale n. 41 del 1997 sono inseriti i seguenti:
“5. Le imprese beneficiarie dei contributi di cui al presente articolo non devono procedere a delocalizzazioni al di fuori del territorio regionale della produzione del sito destinatario degli interventi tale da determinare una riduzione dell’occupazione di almeno 20% per un periodo di almeno tre anni.
6. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge comunitaria per il 2017 la Giunta regionale stabilisce con specifica direttiva le modalità di verifica di quanto disposto al comma 5 ed i meccanismi per il recupero dei benefici accordati”.»
(Respinto)
Emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini:
«Al comma 1 dell’articolo 13, di modifica del comma 2 dell’articolo 9 della legge regionale n. 41 del 1997, dopo le parole “nelle aree” sono inserite le seguenti: “beneficiarie di fondi strutturali comunitari e fino a nove in quelle”.»
(Respinto)
Emendamento 10, a firma della consigliera Piccinini:
«L’articolo 21 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 11, a firma della consigliera Piccinini:
«L’articolo 22 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini:
«Il comma 2 dell’articolo 25 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 13, a firma del consigliere Bertani:
«Nella lettera b) del comma 1 dell’articolo 1 sono cancellate le parole “, del turismo”.»
(Respinto)
Emendamento 14, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 17 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 15, a firma del consigliere Bertani:
«Nel comma 2 dell’articolo 25, di sostituzione del comma 4 dell’articolo 17 della legge regionale n. 13 del 2015, al termine di quest’ultimo, è aggiunto il testo seguente:
“In questi casi il gestore dell’impianto dovrà dichiarare che le tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione in uso hanno performance in linea con le migliori tecniche disponibili (MTD o BAT ‘Best Available Techniques’) tra quelle tecnicamente realizzabili ed economicamente sostenibili per ogni specifico contesto.”»
(Respinto)
Emendamento 16, a firma del consigliere Bertani:
«Nella rubrica dell’articolo 27 è cancellata la parola: “nuove”.»
(Respinto)
Emendamento 17, a firma del consigliere Bertani:
«Nel comma 1 dell’articolo 27 le parole:
“la Regione destina una quota dell’aliquota di cui all’articolo 20 del suddetto decreto, corrisposta ai titolari di concessioni di nuove coltivazioni di idrocarburi”
sono sostituite dalle seguenti:
“la Regione destina a partire dal 2018 una quota dell’aliquota di cui all’articolo 20 del suddetto decreto, corrisposta ai titolari di concessioni di coltivazioni di idrocarburi”.»
(Respinto)
Emendamento 18, a firma del consigliere Bertani:
«Il comma 3 dell’articolo 27 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 19, a firma del consigliere Bertani:
«All’articolo 27, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:
“4-bis. Le nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi non sono in ogni caso compatibili con gli strumenti di pianificazione di cui all’articolo 8 della legge regionale n. 26 del 2004.”»
(Respinto)
Emendamento 20, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 28 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 21, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 29 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 22, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:
«L’articolo 30 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 23, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 31 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 24, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 32 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 25, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 33 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 26, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 34 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 27, a firma del consigliere Bertani:
«L’articolo 35 è soppresso.»
(Respinto)
Emendamento 28, a firma del consigliere Bertani:
«All’articolo 30, la parola: “la Regione” è sostituita dalle seguenti: “l’Assemblea legislativa, su proposta della Giunta.”»
(Respinto)
Emendamento 30, a firma del consigliere Foti:
«Al comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale 28 luglio 2006, n. 12 (Disciplina della diffusione dell’esercizio cinematografico), di cui all’articolo 30, comma 1, del presente progetto di legge, dopo le parole “ed urbanistica della Regione” sono integrate le seguenti parole “, sentita la competente Commissione assembleare,”.»
(Respinto)
Emendamento 31, a firma dei consiglieri Taruffi e Torri:
«L’articolo 27 è abrogato.»
(Respinto)
Emendamento 32, a firma del consigliere Rainieri:
«L’articolo 28 è abrogato.»
(Respinto)
OGGETTO 4573 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Collegato alla legge comunitaria regionale 2017 – Abrogazioni di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali. Modifiche alle leggi regionali n. 2 e n. 4 del 2017» (67)
Emendamento (1) - 29, a firma dei consiglieri Boschini e Bessi:
«Nell’elenco 3 dell’Allegato A l’ultimo capoverso è soppresso.»
(Approvato)
OGGETTO 4943 “Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 4572 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Legge comunitaria regionale per il 2017". A firma del Consigliere: Bertani”
Emendamento 1, a firma dei consiglieri Bessi e Piccinini:
«Nel paragrafo “impegna la Giunta” le parole “rivolte all’utilizzo dei” sono sostituite dalle seguenti:
“destinate sia alla prevenzione ed al ristoro dei danni subiti dagli agricoltori sia all’utilizzo,”.»
(Approvato)
IL PRESIDENTE |
I SEGRETARI |
Rainieri |
Rancan - Torri |