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160.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5680

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per risolvere i malfunzionamenti di linea telefonica ed Internet in alcune zone della provincia di Ravenna, al fine di tutelare la relativa utenza. A firma del Consigliere: Bagnari

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BAGNARI (PD)

DONINI, assessore

BAGNARI (PD)

 

OGGETTO 5690

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per sostenere i lavoratori, coinvolti nel processo di cassa integrazione, della Società Gardesa Assa Abloy, sita nel Comune di Cortemaggiore (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RANCAN (LN)

COSTI, assessore

RANCAN (LN)

 

OGGETTO 5691

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa iniziative per garantire tutele ai dipendenti dell’azienda Amazon Italia logistica srl di Castel San Giovanni (PC). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

BIANCHI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 5692

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assunzione di una posizione presso Governo e Parlamento, affinché non venga approvato l’emendamento relativo al DDL 2960 riguardante il Parco del Delta, ma invece si acceleri il suo passaggio a Parco nazionale. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 5693

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assicurazione di adeguati contributi - in collaborazione con gli enti locali del territorio piacentino - alle iniziative dell’Ente di Piacenza e Cremona per l’istruzione superiore (E.P.I.S.). A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

BIANCHI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 5634

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l'esercizio finanziario 2017» (74)

(Iscrizione all’ordine del giorno, relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

BOSCHINI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

BOSCHINI, relatore della Commissione

MARCHETTI Daniele, relatore di minoranza

TARUFFI (SI)

PARUOLO (PD)

BERTANI (M5S)

MARCHETTI Daniele (LN)

BOSCHINI (PD)

GUALMINI, vicepresidente della Giunta

FOTI (FdI)

TARUFFI (SI)

BERTANI (M5S)

MARCHETTI Daniele (LN)

BOSCHINI (PD)

PRODI (Gruppo Misto)

 

OGGETTO 3489

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'". A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 3489/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

FOTI, relatore

MOLINARI (PD)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 5287

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 luglio 1999, n. 14 (Norme per la disciplina del commercio in sede fissa in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114) e alla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della l.r. 7 dicembre 1994, n. 49)". A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Poli, Rontini, Taruffi, Torri, Tarasconi, Zappaterra, Serri, Lori, Montalti, Calvano, Caliandro, Zoffoli, Iotti, Ravaioli

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 5634

Ordine del giorno 3489/1 “Non passaggio all’esame degli articoli”

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,11

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centosessantesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 17 ottobre 2017 (n. 153);

pomeridiana del 17 ottobre 2017 (n. 154);

antimeridiana del 18 ottobre 2017 (n. 155);

pomeridiana del 18 ottobre 2017 (n. 156);

antimeridiana del 14 novembre 2017 (n. 157);

pomeridiana del 14 novembre 2017 (n. 158);

antimeridiana del 15 novembre 2017 (n. 159);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini. Sono, inoltre, assenti i consiglieri Aimi, Bessi, Sensoli e Soncini e gli assessori Mezzetti e Venturi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5680

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per risolvere i malfunzionamenti di linea telefonica ed Internet in alcune zone della provincia di Ravenna, al fine di tutelare la relativa utenza. A firma del Consigliere: Bagnari

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): La prima interrogazione è l’oggetto 5680, a firma del consigliere Bagnari: Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per risolvere i malfunzionamenti di linea telefonica ed internet in alcune zone della provincia di Ravenna, al fine di tutelare la relativa utenza.

La parola al consigliere Bagnari.

Risponde l’assessore Donini.

Prego, consigliere Bagnari, ha la parola.

 

BAGNARI: Grazie, presidente.

Sarò piuttosto breve nell’illustrare l’interrogazione. Il tema, come è stato anticipato da lei, è quello dei disservizi provocati da Telecom nelle linee telefoniche fisse e nel funzionamento della rete web, che hanno colpito prevalentemente la provincia di Ravenna, mi è sembrato di capire dalla stampa regionale anche altre zone. Noi siamo stati sollecitati, come consiglieri regionali, e parlo anche a nome dei colleghi Bessi e Rontini, su problemi che già da ottobre, come rappresentato in un’altra interrogazione presentata dalla collega Rontini, avevano colpito la collina della provincia di Ravenna, Brisighella, poi dal 7 novembre ancora zone della collina, come Casola Valsenio, e altre zone della pianura, come Piangipane, Massa Lombarda e il comune di Bagnacavallo.

A questi disservizi che sono stati segnalati più volte ai numeri preposti di Telecom da parte dei cittadini non ha corrisposto una risoluzione veloce dei problemi, se non dopo alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni amministratori locali, che hanno dovuto farsi carico di questo tipo di problemi per cercare di attirare l’attenzione di Telecom. Ci sono stati alcuni interventi, ma a tutt’oggi torniamo a segnalare alcuni problemi, per esempio, nelle zone di Riolo Terme, nella frazione di Borgo Rivola, oppure, come è successo proprio in questi giorni, situazione messa in risalto anche dalla stampa di ieri, in alcune zone di Bagnacavallo da parte di cittadini e imprese. È evidente che questi disservizi causano difficoltà di contatti a persone anche anziane e ad aziende, il che comporta problemi alle persone nella loro vita quotidiana, ma anche danni economici alle aziende che sono interessate da questo tipo di problemi.

Nell’interrogazione, pertanto, chiedo alla Giunta se sia al corrente di questa situazione, che cosa si possa fare per cercare di “imporre” una soluzione alle aziende che erogano questo tipo di servizi, in questo caso a Telecom, in altri casi anche ad altre aziende, e soprattutto come si possa intervenire per fare in modo che si prevengano in futuro problemi di questo genere.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

La parola all’assessore Donini. Prego, ha tre minuti.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere.

Credo che lei abbia fatto bene a sollevare in quest’Aula questa situazione, per quanto le competenze, ovviamente, non siano della Giunta e della Regione Emilia-Romagna, che non ha responsabilità e competenza dirette in materia di servizi di comunicazione e connettività erogati da operatori privati, come Tim, perché comunque la situazione sui territori è stata vissuta come un disagio importante. Quindi, è giusto interrogarsi sia sulle cause di questo disagio sia su quanto in futuro si possa fare per evitare che disagi del genere possano ripetersi.

Dietro sua sollecitazione, mi sono fatto promotore, come da prassi, attraverso Lepida Spa, per attivare un contatto con Tim al fine di verificare natura, stato e condizione attuale dei disservizi segnalati. Tali informazioni sono state reperite puntualmente, anche sulla base dell’esistenza di un Comitato paritetico tra Regione Emilia-Romagna, Lepida Spa e Tim, che appunto lavorano su altri fronti, e si è verificato che i disservizi registrati nel comune di Massa Lombarda sono effettivamente iniziati il giorno 7 novembre, la soluzione, raggiunta il 22 novembre, è stata resa difficoltosa dai temporali del 12 e 13 novembre e ad oggi il 90 per cento delle linee è di nuovo operativo, ma persistono difficoltà, che stanno risolvendo per i casi residui. Nel territorio di San Michele in Piangipane, invece, i disagi verificati sono successivi ai temporali del 12 e 13 novembre e si sono risolti il giorno 23 novembre. Tuttavia, sono ancora in corso verifiche su eventuali residui di problematiche. Nella giornata del 24 novembre è iniziato un intervento per risolvere i disservizi nel comune di Riolo, proseguito anche nella giornata del 25, poi interrotto a causa di ulteriori problemi. Il disservizio a Bagnacavallo prevede la necessità della sostituzione, invece, di un cavo nella zona residenziale, anche se già oggi nella maggior parte delle abitazioni è stato ripristinato il servizio e per la zona artigianale sono stati avviati i lavori di riparazione il giorno 27 novembre. Nella giornata del 25 novembre, infine, è stato effettuato un intervento a Casola e le linee sono state riparate. La riparazione si è conclusa nella giornata del 27 novembre.

La società Lepida Spa, su mio mandato e su sua sollecitazione, consigliere Bagnari, mantiene attivo il contatto con Tim per verificare l’avanzamento degli interventi e la risoluzione delle problematiche segnalate. L’accesso alla rete internet e agli strumenti di comunicazione, infatti, è oggi un elemento imprescindibile per svolgere le attività professionali, produttive, lavorative, formative, educative e sociali, ed è per questo che l’Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna è impegnata, come è ben noto, a far sì che tutte le condizioni di accesso alla rete migliorino in modo significativo su tutto il territorio regionale.

Per queste ragioni, siamo disponibili a fornire, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, i benefici che questo tavolo di lavoro con Tim produrrà sul territorio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Bagnari. Ha tre minuti di tempo.

 

BAGNARI: Grazie.

Intanto ringrazio l’assessore Donini, che, come sempre, si fa carico di questo tipo di segnalazioni e cerca di attivare tutti gli strumenti possibili per arrivare alla soluzione concreta dei problemi. È vero quello che dice, su molte questioni non abbiamo una competenza diretta come Regione e tengo a sottolineare che, in effetti, molte cose dovrebbero essere risolte tramite il contatto con i call-center e con i numeri messi a disposizione da parte delle aziende, ma purtroppo, non succedendo questo e ricevendo spesso cittadini, aziende e amministratori pubblici stessi risposte poco consone ai problemi che vengono segnalati, è necessario che la politica si attivi.

L’assessore ha fatto una panoramica di quanto è stato attivato grazie all’impegno della Regione, della politica e di Lepida, comunque mi preme sottolineare che desideriamo essere informati continuamente, anche nei prossimi mesi, su quello che succederà e su quello che produrrà questo tavolo di lavoro, che credo possa essere utile e su cui chiedo all’assessore di riferirci il più possibile in tempo reale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

 

OGGETTO 5690

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per sostenere i lavoratori, coinvolti nel processo di cassa integrazione, della Società Gardesa Assa Abloy, sita nel Comune di Cortemaggiore (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5690: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per sostenere i lavoratori, coinvolti nel processo di cassa integrazione, della Società Gardesa Assa Abloy, sita nel Comune di Cortemaggiore (PC), a firma dei consiglieri Rancan e Foti.

La parola al consigliere Rancan.

Risponderà l’assessore Costi.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Per quanto apparso già più volte sul quotidiano Libertà di Piacenza, l’ultima mercoledì 22 novembre, da parte dei lavoratori viene denunciata una situazione problematica della società Gardesa Assa Abloy, sita in Cortemaggiore. Si tratta di un’azienda che ha sempre ricoperto un’importanza strategica sul territorio comunale, considerato che è un’azienda leader nella costruzione di porte blindate e avvolgibili, che ha sempre dato lavoro a tante persone e che ha sempre contribuito concretamente allo sviluppo del nostro territorio. Che cosa si prospetta adesso? Si prefigura una situazione alquanto problematica, che prevedrebbe la cassa integrazione per 85 dipendenti ed esuberi per 12 dipendenti.

Ciò che sta succedendo non è tanto una crisi dell’azienda, situazione che in questo caso viene chiarita anche dalle notizie apparse sulla stampa, quanto un processo di meccanizzazione messo in atto per aumentare la produttività dell’azienda. Questo cosa determinerà? Che all’interno di questa azienda verrà aumentato il processo meccanico e, di conseguenza, diminuito il lavoro degli operai. Questo è un grosso problema, anche perché molto probabilmente in alcuni settori all’interno di questa azienda sette operai verranno sostituiti da una macchina, ma comunque verranno riassunte tre persone di una cooperativa. Quindi, fondamentalmente verranno lasciati a casa dei lavoratori, per poi essere riassunti. Dunque, un po’ di illogicità sembra esserci.

Con questa interrogazione, in conclusione, intanto intendiamo esprimere la nostra solidarietà a tutti quei lavoratori ai quali è stata offerta una buona uscita o un prepensionamento e che sono in difficoltà in questo momento, e inoltre chiedere come la Regione intende muoversi per garantire copertura ai lavoratori e consentire a Gardesa di continuare a ricoprire un ruolo strategico sul territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

Risponde l’assessore Costi. Prego.

 

COSTI, assessore: Grazie.

Io parto informando che la vicenda dell’azienda oggetto dell’interrogazione è già all’interno di una procedura formale, prevista per legge, e che il 20 novembre scorso, presso la sede del centro per l’impiego di Piacenza, è stato firmato il verbale di esame congiunto in sede istituzionale dall’azienda Assa Abloy, dalle organizzazioni sindacali FIM-CISL, FIOM-CGIL e dalle RSU dell’azienda. Tale accordo, quindi già siglato tra le parti, prevede una CIGS per riorganizzazione della durata di sei mesi, dal 23 novembre 2017 al 22 maggio 2018, per un numero massimo di 80 dipendenti su 85.

L’azienda ha dichiarato che il programma di riorganizzazione è incentrato su un piano di investimenti di circa 700.000 euro per introdurre una serie di automazioni per semplificare ed efficientare i processi, le tecnologie di produzione, nonché i sistemi gestionali.

Per permettere un proficuo utilizzo del personale, le parti – ripeto, siamo già in sede operativa e istituzionale, hanno già siglato un accordo – hanno concordato di avvalersi di alcune azioni di sostegno alla CIGS, tra cui anche l’apertura di un procedimento di licenziamento collettivo con il criterio esclusivo della non opposizione al licenziamento con incentivo, al fine di concedere, in applicazione alla normativa vigente, opportunità incentivate di ricollocazione presso terzi. Questo è quanto hanno stipulato.

Le parti hanno anche concordato di incontrarsi periodicamente durante il periodo di CIGS, al fine di monitorare l’andamento del piano di riorganizzazione.

La Regione, in questo caso, come in tutti i casi dove sono già istituiti dei tavoli tra le parti, come prevede la nostra legislazione, vista chiaramente la complessità, sta continuando a seguire la vicenda – noi la stiamo seguendo attraverso la nostra Agenzia regionale del lavoro, che territorialmente è competente – proprio per seguire questa vertenza e raggiungere l’obiettivo, proprio come diceva lei, consigliere, e come ci auguriamo anche noi, di garantire la continuità produttiva e la massima tutela occupazionale, ovviamente con gli strumenti di cui dispone la nostra Regione. Vorrei ricordare, però, che questo lo possiamo fare sempre nel rispetto dei ruoli e delle competenze delle parti in causa.

Ho sottomano anche il verbale che è stato siglato, in modo tale da poterla mettere a conoscenza completa della vicenda, comunque le ribadisco che continueremo a seguire questa vertenza, come stiamo seguendo tutte le altre.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Costi.

La parola al consigliere Rancan, che ha quattro minuti.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Assessore, che vi sia stato un accordo istituzionale tra le parti è un bene, aggiungo però che i lavoratori forse non erano a conoscenza di questo accordo, o comunque…

 

(interruzioni)

 

Le RSU hanno firmato, però i lavoratori, su Libertà, in data 22 novembre, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Noi siamo stati completamente abbandonati. Perché ci ignorano in questo modo?”. Qualcosa che non va c’è. A quanto pare il tavolo istituzionale è stato aperto, sono stati presi degli accordi, però forse questi accordi ai lavoratori non vanno bene. Quindi, vi è uno scollamento tra gli accordi che sono stati assunti e le reali esigenze dei lavoratori.

Mi permetto, comunque, di ribadire, come in parte ha sostenuto l’assessore Costi, che riteniamo importante continuare nella collaborazione e nel monitoraggio di questa situazione, che è vitale per l’intero territorio piacentino, e crediamo che sia necessario organizzare un tavolo con l’azienda per poter concretamente intervenire in modo da andare incontro alle esigenze dei lavoratori.

I lavoratori hanno bisogno di essere ascoltati. È questa la denuncia ed è per questa ragione che abbiamo presentato, questa mattina, questo question time. Non abbandoniamo questi lavoratori. Del resto, già si ventilava un possibile depotenziamento e una possibile meccanizzazione di Gardesa Assa Abloy, ipotesi che poi si è concretizzata. Speriamo che tutto possa finire per il meglio, ragion per cui chiediamo un’attenzione costante da parte della Regione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

 

OGGETTO 5691

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa iniziative per garantire tutele ai dipendenti dell’azienda Amazon Italia logistica srl di Castel San Giovanni (PC). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5691: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa iniziative per garantire tutele ai dipendenti dell’azienda Amazon Italia logistica srl di Castel San Giovanni (PC), a firma dei consiglieri Taruffi e Torri.

La parola al consigliere Taruffi.

Risponderà l’assessore Bianchi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Io e il collega Torri abbiamo ritenuto opportuno, visto che la natura del question time è quella di proporre alla nostra attenzione argomenti di attualità, sottoporre alla Giunta una vertenza che è emersa nei giorni scorsi con un valore e un’importanza molto rilevanti dal punto di vista non solo concreto, ma anche simbolico, nel nostro territorio regionale, nella fattispecie nel Comune di Castel San Giovanni, nel Piacentino, dove ha sede da ormai più di dieci anni lo stabilimento della Amazon Italia Logistica srl, centro di distribuzione tra i più importanti in Europa, che afferisce a una realtà che ha una dimensione mondiale, trattandosi di uno dei grandi colossi dell’e-commerce, con sede a Seattle, negli Stati Uniti, vertenza che ha portato all’onore delle cronache e della ribalta, anche nazionale, uno dei comparti che nella nostra regione merita di essere messo sotto la lente d’ingrandimento per le condizioni di lavoro che in esso sono maturate e per le condizioni di lavoro a cui sono sottoposte le lavoratrici e i lavoratori di quel settore. Nella fattispecie, lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni è coinciso con la giornata del Black Friday, che dal punto di vista dei consumi rappresenta sicuramente una giornata molto particolare per il contesto italiano, ma non solo. Anzi, com’è noto, l’abbiamo mutuata, come purtroppo tante altre cose, dagli Stati Uniti.

Ebbene, le condizioni lavorative che vengono denunciate dalle sigle sindacali, che unitariamente hanno proposto lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno aderito a questa giornata di mobilitazione, sono per certi aspetti non solo discutibili, ma perfino inaccettabili per quanto riguarda gli orari di lavoro, i carichi di lavoro e soprattutto – anche qui tocca ricordarlo con forza – le tipologie contrattuali che vengono adottate in quella realtà, come in tante altre della nostra regione, che tendono sempre più a una precarizzazione e a un’eccessiva flessibilità, a cui vengono sottoposte le lavoratrici e i lavoratori.

Parliamo di numeri molto importanti: lo stabilimento si snoda su 25.000 metri quadrati, ha 3 chilometri di scaffali, conta oltre 4.000 dipendenti e fattura miliardi di euro. Insomma, è una realtà molto importante che afferisce a un comparto, quello della logistica e dell’e-commerce, che per la prima volta ha visto una mobilitazione così intensa e così significativa. Quindi, crediamo che la Giunta regionale debba assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare quelle lavoratrici e quei lavoratori e rimettere al centro delle nostre attività realtà come questa. Per queste ragioni, chiediamo quali interventi intenda mettere in campo la Giunta per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori il pieno sostegno e cercare condizioni di lavoro diverse per quella realtà, che per noi è una realtà che, ripeto, consideriamo inaccettabile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Bianchi. Prego, assessore, ha tre minuti.

 

BIANCHI, assessore: Vi ringrazio, consiglieri, per aver formulato queste richieste nella vostra interrogazione, che fa riferimento a una vertenza che, come ha detto giustamente il consigliere Taruffi, sta acquisendo un valore simbolico molto alto. Abbiamo un’impresa che, da un lato, rappresenta oggi a livello mondiale il massimo della tecnologia, il massimo della novità e il massimo dell’innovazione, e che, dall’altra parte, presenta condizioni di lavoro che sono state stigmatizzate dai sindacati, tutti, come realmente al limite della sopportazione.

Come lei sa, noi non abbiamo poteri diretti di carattere ispettivo su questa materia, purtuttavia abbiamo da tempo attivato un rapporto sia con l’INAIL sia con l’Ispettorato interregionale del lavoro affinché venissero compiute tutte le verifiche necessarie per verificare le effettive condizioni di lavoro. Al riguardo, mi permetta una riflessione personale, consigliere. Ritengo che questa situazione sia veramente inaccettabile. Non è possibile immaginare che si debbano accoppiare livelli di alta tecnologia a livelli di bassa tutela dei diritti. Questo, almeno nella nostra regione, non deve essere accettato.

Del resto, proprio perché riteniamo che la tutela del lavoro e della sicurezza del lavoro debba essere al centro di tutte le nostre attenzioni, come lei sa, abbiamo richiesto, in occasione della proposta presentata al Governo di maggiore autonomia ai sensi degli articoli 116 e 117 della Costituzione, di avere maggiori poteri anche ispettivi proprio in questa materia. Le rinnovo, quindi, non soltanto tutta l’attenzione della Giunta, la solidarietà della Giunta e mia personale ai lavoratori, la grandissima attenzione per questa vicenda, che rischia di essere iconica della nuova condizione in cui ci si ritrova, ma le ricordo anche tutta la nostra attenzione per richiedere maggiori poteri in ambito di autonomia negoziale in modo da poter disporre di strumenti efficaci ed effettivi e da poter intervenire su condizioni di questa natura.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Bianchi.

La parola al consigliere Taruffi, che ha due minuti.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Raccogliamo le parole dell’assessore Bianchi, che sicuramente nel tono e nel merito sono molto diverse e hanno espresso un giudizio netto su una vicenda, che raccogliamo positivamente, rispetto alle parole spese da chi ricopre incarichi molto importanti nel panorama politico italiano – mi riferisco al Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi –, che proprio in quei giorni era in giro per la nostra regione, che prima dice di non conoscere i termini della vertenza e le ragioni dello sciopero – bontà sua! – e dopo interviene su Libertà, in data 27 novembre, dicendo “ho stima di Jeff Bezos – il chairman di Amazon –, uomo geniale, che sta provando a cambiare la carta stampata e che ha fatto gli investimenti in Italia che gli avevo chiesto, ma di fronte allo sciopero, senza entrare nel merito delle condizioni di lavoro, mi chiedo come si possa regolare il rapporto tra pochi che hanno tanto e i tanti che lavorano nelle grandi aziende”. Ecco, se c’è una cosa di cui non abbiamo proprio bisogno sono queste dichiarazioni di persone che si candidano a ricoprire ruoli politici importanti che pensano di non dover entrare nel merito di queste vicende. Io credo che questo sia uno dei problemi che ha la politica in Italia e che sia una delle ragioni per cui si maturano scelte diverse a livello nazionale, perché io credo che sia un dovere entrare nel merito, sia un dovere dire da che parte si sta, e mi pare che questa intervista spieghi bene da che parte sta il Segretario del Partito Democratico. Sicuramente non sta dalla parte di quelle lavoratrici e di quei lavoratori che hanno incrociato le braccia in un comparto, ripeto, che già da anni soffre di una condizione di sfruttamento (bisogna chiamare le cose con il loro nome), che è davvero inaccettabile.

In conclusione, mi preme sottolineare che, se Amazon rappresenta un punto di eccellenza dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, contestualmente ci riporta indietro, almeno dal punto di vista delle condizioni lavorative, alla situazione egregiamente descritta in un grande film di Charlie Chaplin, di cui consiglio la visione, se non l’ha fatto, anche al Segretario del Partito Democratico, che è Tempi moderni. Temo che, a forza di andare avanti e di pronunciare parole che riguardano il futuro, più che portare il Paese nel futuro lo stiamo portando in un passato che pensavamo superato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 5692

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assunzione di una posizione presso Governo e Parlamento, affinché non venga approvato l’emendamento relativo al DDL 2960 riguardante il Parco del Delta, ma invece si acceleri il suo passaggio a Parco nazionale. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5692: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assunzione di una posizione presso Governo e Parlamento, affinché non venga approvato l’emendamento relativo al DDL 2960 riguardante il Parco del Delta, ma invece si acceleri il suo passaggio a Parco nazionale, a firma del consigliere Bertani.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliere Bertani, ha la parola.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Anche qui facciamo un tuffo nel passato, in quanto vige una legge del 1991 che dice che il Parco del Delta del Po doveva nascere Parco naturale interregionale del Delta del Po, doveva scaturire da un accordo fra Regione Emilia-Romagna e Regione Veneto, in assenza del quale sarebbe dovuto sorgere un parco nazionale. Ebbene, quella legge è rimasta parzialmente inattuata, dal momento che i due parchi regionali in realtà sono stati istituiti, anche se con grosse difficoltà e grosse differenze fra la gestione dei due, non sempre ottimale, e ci si ritrova oggi in legge di stabilità un emendamento presentato da alcuni parlamentari del PD che propone l’istituzione del Parco del Delta del Po. Non si parla più né di parco naturale né di parco nazionale. Secondo noi e secondo diverse associazioni ambientaliste, questa posizione non fa altro che snaturare l’idea originale e creare di fatto un parco fantasma, un parco che, invece, avrebbe bisogno di un forte rilancio, un parco che, a nostro giudizio, è essenziale per la regione Emilia-Romagna.

Chiedo, quindi, all’assessore se ha intenzione di prendere posizione contro questo emendamento, che per noi è estremamente pericoloso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Gazzolo. Ricordo che ha tre minuti.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliere Bertani, definire il Parco regionale del Delta del Po, istituito con legge regionale n. 27/1988, dimenticato, preda del bracconaggio e di appetiti edilizi è un’affermazione per nulla veritiera e anche poco rispettosa.

La Regione Emilia-Romagna, i sindaci e la comunità del parco non si sono mai dimenticati del valore di quest’area umida, fra le più importanti d’Europa. In questi anni, la Regione e gli Enti locali hanno lavorato per consolidare la gestione dell’area protetta, come dimostrano i piani territoriali già approvati per cinque stazioni del parco, più quello in approvazione per la sesta stazione, i regolamenti, nonché le misure di conservazione e i piani di gestione per i siti della rete Natura 2000 interessati da questo territorio.

La Regione sta predisponendo il rinnovo della convenzione triennale, attraverso la quale assegna contributi per la manutenzione del complesso vallivo di Comacchio. Due anni fa ha assegnato un contributo di 1 milione per spese di investimento. Inoltre, in questi ultimi due anni ha accresciuto il proprio contributo per le spese di gestione. Due mesi fa la Giunta ha approvato il Regolamento presentato dal parco per l’attività venatoria dell’area contigua, il quale prevede una ulteriore riduzione della pressione venatoria.

Inoltre, il parco è partner della Regione in un progetto INTERREG, che ha come capofila la Regione e coinvolge altri tre parchi regionali e sette parchi europei, finalizzato a definire le soglie di carico turistico sostenibile nelle parti naturalistiche più delicate dell’area protetta.

Rigetto anche ogni forma di strumentalizzazione di presunte azioni di bracconaggio, di cui, fra l’altro, non abbiamo segnalazioni recenti da parte dei Carabinieri forestali. Forse il consigliere Bertani si riferisce all’importante lavoro svolto da ISPRA, in collaborazione con il Parco regionale del Veneto, per mettere in campo misure a contrasto di attività illecite all’interno delle aree vallive private interdette all’accesso. Seppure l’analisi non riguarda la parte emiliana, nell’obiettivo di una gestione unitaria rappresenta questo lavoro un risultato prezioso per un sistema di monitoraggio più efficace ed efficiente.

Nel merito del quesito, nel 2015 è stato raggiunto lo straordinario riconoscimento di riserva MAB UNESCO, che ha avviato una collaborazione positiva fra i due parchi e le due Regioni, insieme agli enti locali, rafforzando la convinzione che serva un’unica governance attraverso la nascita di un parco interregionale.

È una scelta in linea con quanto la Regione Emilia-Romagna ha previsto all’articolo 18 della legge regionale n. 13/2015 votata in quest’Aula. L’emendamento al DDL 2960 in discussione ha, dunque, un solo e chiaro obiettivo, il rilancio del Delta del Po e della sua governance.

Il consigliere Bertani parla di un rischio di abbassamento del livello della tutela naturalistica ambientale. Non è così, perché ci sono già. Al contrario, è un’opportunità per raggiungere l’obiettivo da anni perseguito, quello di superare una condizione di duplicazione gestionale amministrativa, che è causa di diseconomie, difficoltà operative e disomogeneità nella programmazione, tale da limitare le potenzialità competitive a livello mondiale di quest’area straordinaria.

La governance unitaria della Riserva della Biosfera UNESCO ha dimostrato che si possono ottenere risultati importanti, come, ad esempio, il Forum mondiale dei giovani UNESCO che si è tenuto a settembre scorso, quando però i due parchi hanno lavorato insieme.

Per questo l’emendamento ci offre una nuova e importante opportunità sul fronte della tutela della biodiversità, della promozione, valorizzazione e crescita del Delta del Po. Non coglierla sarebbe miope e significherebbe fermare la crescente volontà delle Regioni e ripercorrere una storia che lei ha citato già vissuta che, nonostante quanto disposto dalla legge nazionale n. 394/1991, non ha ancora consentito l’istituzione di un parco interregionale.

La proposta di costituire un unico parco del Delta del Po partendo dal basso e dalla capacità dei territori di partecipare in modo attivo alla definizione del modello gestionale è l’unica soluzione realmente capace di corrispondere all’assoluta peculiarità di questa grande area e delle sue specifiche esigenze, nella direzione equilibrata di una crescita sostenibile. 

Concludo informando il consigliere Bertani che un parco interregionale non è un parco fantasma, perché l’unico parco interregionale attualmente esistente in Italia è quello del Sasso Simone e Simoncello, che abbiamo sostenuto insieme alla Regione Marche e istituito insieme alla Regione Marche.

La governance di questo parco funziona molto bene e sta dimostrando che se c’è la volontà si può far funzionare un parco tra più Regioni senza la necessità di istituire un parco nazionale.

Per riuscirci – e chiudo con un auspicio – è importante che anche le associazioni ambientaliste dialoghino non solo con il Governo, ma anche con la Regione per mettere in campo un vero lavoro di rete con il contributo di tutti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani, che ha cinque minuti.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Non sono affatto soddisfatto e non sono affatto d’accordo con l’assessore perché in quell’emendamento si parla di parco. Punto. Non si parla né di parco naturale, né di parco interregionale. È un parco. È per quello che viene definito parco fantasma, perché nel nostro ordinamento esiste il parco nazionale, esistono i parchi naturali ed esistono i parchi interregionali. In Italia ne esiste uno.

Quel parco interregionale sono ventisei anni che attende di nascere. Quindi, probabilmente, qualche problemino c’è, assessore. Non è che lei mi può dire: “Stiamo facendo tutto. Ormai è pronto”. Dov’è che è pronto? Sono ventisei anni che la legge è lì. Fra l’altro, è profondamente innaturale andare a utilizzare un emendamento in legge di bilancio, perché se lei ci dice che questa questione va concertata, infilare un emendamento in legge di stabilità non è certamente concertazione. Quindi, il rischio di questo parco e di quell’emendamento c’è, e non lo dice solo il consigliere Bertani, lo dicono più di venti associazioni ambientaliste. Il tema, quindi, c’è. Infilare in una legge di bilancio un emendamento di questo tipo, secondo noi, è una forzatura. Secondo noi la Regione dovrebbe prendere posizione, anche perché emendamenti in quella legge di stabilità che magari riguardavano guarda caso i vitalizi e che invece avrebbero spostato dei finanziamenti e dei fondi sono stati rigettati perché non attinenti alla legge di stabilità.

Noi riteniamo che sia irresponsabile trattare questo tema, che è delicato, sul quale ci possono sicuramente essere visioni diverse – per me la soluzione è il parco nazionale, per lei è il parco interregionale –, ma scrivere un emendamento di corsa e buttarlo lì è pericoloso, perché toglie diverse tutele, diverse particolarità, toglie il focus dalla tutela della biodiversità togliendo il fatto che è naturale e quindi mette in pericolo quell’area. Quindi, il tema c’è tutto e a me dispiace che lei, invece, non voglia prendere questa posizione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 5693

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assicurazione di adeguati contributi – in collaborazione con gli enti locali del territorio piacentino – alle iniziative dell’Ente di Piacenza e Cremona per l’istruzione superiore (E.P.I.S.). A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5693: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assicurazione di adeguati contributi – in collaborazione con gli enti locali del territorio piacentino – alle iniziative dell’Ente di Piacenza e Cremona per l’istruzione superiore (E.P.I.S.), a firma del consigliere Foti, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Bianchi.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, mi pare che oggi sia il Piacenza day, perché è la terza interrogazione che riguarda il territorio piacentino. Quindi, non possiamo sicuramente dire che non è al centro della nostra attenzione questo territorio.

Assessore, mi permetto di sottolineare come l’iniziativa che è stata assunta legittimamente dalla Regione Lombardia, dagli enti locali della provincia di Cremona e dalle Fondazioni (una Cariplo e l’altra di natura privata, che pure ha sede a Cremona) per ristrutturare un comparto immobiliare molto prestigioso l’ex convento di Santa Monica, laddove verranno collocati una serie di studi universitari indubbiamente importanti, non può far dimenticare la storia della facoltà di agraria dell’Università Sacro Cuore che ha sede a Piacenza, che ha una storia che risale ormai a settant’anni fa. I settant’anni ricorreranno nel 2018, quando festeggeremo il settantesimo anniversario della istituzione dell’EPIS, che fu lo strumento attraverso il quale venne edificata la facoltà di agraria a Piacenza. Stiamo parlando di una facoltà che ha iniziato a fornire laureati all’Italia nell’anno accademico ‘52-’53.

Non voglio fare competizioni con altri territori, ma devo ricordare che a Cremona il campus universitario si aprì la prima volta nel 1984. Mi paiono due cose abbastanza differenti. In ragione di ciò, però, e vado subito alla conclusione, vi è un problema abbastanza evidente che va affrontato. La sede della facoltà è a Milano, Regione Lombardia, e i campus sono uno in Regione Lombardia, a Cremona, e uno in Regione Emilia-Romagna, a Piacenza.

La Regione Lombardia, ovviamente, ha contribuito, anche in questo caso per 1.700.000 euro, ma è solo una prima tranche, per quanto riguarda il campus di Cremona. Io penso che una collaborazione positiva della Regione con EPIS, con gli enti locali piacentini, per vedere la possibilità di allargare anche a Piacenza, che è punto di eccellenza, la gamma dell’offerta universitaria possibile, sia un impegno a cui la Regione, indipendentemente dai confini, non possa sottrarsi. Diversamente, è una facoltà che devono mantenere solo i piacentini e basta, perché per la Regione Emilia-Romagna è fuori regione la facoltà, per la Regione Lombardia è fuori regione il campus e alla fine noi possiamo dichiararci Provincia autonoma.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Assessore Bianchi, prego. Ha tre minuti.

 

BIANCHI, assessore: Grazie, consigliere Foti, di aver ricordato a tutti la lunga, lunghissima storia del polo piacentino, costituito sia dalla Cattolica sia dal Politecnico. Come lei sa, anche in virtù di un intervento importante di questa Assemblea, le due sedi fanno parte strutturata e strutturante del sistema delle università dell’Emilia-Romagna, tant’è vero che i due rettori fanno parte della Conferenza Regione-università.

In questa sede abbiamo un dialogo continuo con il rettore della Cattolica. Il rettore della Cattolica non solo ci ha garantito la volontà di continuare a permanere a Piacenza e anche di sviluppare le sue attività, ma è un rettore con il quale abbiamo ragionato e stiamo ragionando da tempo su diverse cose insieme con gli enti locali.

Mi faccia fare tre considerazioni. Il polo piacentino, sia il Politecnico, ma soprattutto agraria, hanno partecipato in maniera massiccia a tutti i nostri bandi sia del FESR che dell’FSE proprio per lo sviluppo della ricerca nel settore agrario presente sul territorio. Noi da tempo interveniamo, e interveniamo in maniera massiccia sostenendo le attività di ricerca della facoltà di agraria. Lo stiamo facendo convinti, perché questo contributo che la facoltà di agraria sta dando alla ricerca nel settore agricolo e nel settore food è assolutamente di primissima qualità.

La presenza del Tecnopolo, sponsorizzato proprio dalla collega Palma Costi attraverso i fondi FESR di intervento sulle altre competenze che stiamo facendo sull’FSE, vede assolutamente presente non solo agraria, ma tutto il polo di Piacenza.

Per quanto riguarda il polo di Piacenza ricordo anche che vi è un tema di diritto allo studio. Sul diritto allo studio vi è il problema delicato che ovviamente questo fa riferimento alle sedi che sono in Regione Lombardia, ma noi siamo intervenuti da tempo per sostenere il diritto allo studio proprio degli studenti che vogliono venire a Piacenza e che vengono a Piacenza.

Lo abbiamo fatto fino a un certo punto intervenendo a favore delle due fondazioni che sostengono Cattolica e Politecnico. Negli ultimi anni, dovendo affrontare il problema che questi, essendo soggetti privati, avrebbero dovuto partecipare a dei bandi, abbiamo ritenuto di dare direttamente al Comune di Piacenza le risorse per il diritto allo studio.

Tra l’altro, io ho parlato a lungo, dall’estate in poi, sia con il sindaco che con il vicesindaco, che ha la delega per l’università, e abbiamo convenuto, insieme, di consolidare gli interventi. Ad esempio, cito l’intervento che insieme stiamo facendo sul Collegio Morigi, ma anche sul nuovo collegio che sta per essere apprestato dal Comune, proprio per dare maggiore possibilità a tutti gli studenti che vogliono venire a Piacenza di sviluppare una propria presenza, una propria vita.

Ricordo, inoltre, che con la Regione Lombardia stiamo sviluppando, anche a seguito di questa convergenza sul 116, una fortissima attenzione. Proprio con il collega Del Gobbo, che si occupa in Regione Lombardia di università, abbiamo ricordato quanto è fondamentale, sia per noi che per loro, la presenza di Piacenza che, come lei ha ricordato, sono sedi di università strutturate su Milano, ma sono per noi parte strutturante delle nostre attività. Quindi, anche la Regione Lombardia ha ben chiara la funzione fondamentale che ha Piacenza, di cerniera fra i due sistemi universitari.

Non soltanto le confermo, quindi, che c’è un nostro interesse, ma le confermo che, parlando con Del Gobbo, apprezziamo che l’Università Cattolica apra altre attività a Cremona. Però, le ricordo che la costituzione, la costruzione di una nuova facoltà va ben oltre le disponibilità che ci sono state sia a Cremona sia da Regione Lombardia per quelle attività.

Una struttura che è in piedi da settant’anni vuol dire che ha un’attività di ricerca, di didattica, di infrastrutture, di organizzazione che sicuramente non si risolve nel fatto che in termini di territorio la Regione Lombardia, il Comune e una fondazione privata hanno deciso di investire qualche milione nell’attivare e nel riattivare funzioni che, tutto sommato, sono presenti a Cremona.

Il valore di Piacenza è chiarissimo. Il valore delle attività di Piacenza lo abbiamo riconosciuto e lo riconosciamo in continuità con la partecipazione loro a pari titolo con le altre sedi presenti nel nostro territorio a tutte le nostre attività di sostegno della ricerca e della didattica. È chiaro che abbiamo dovuto trovare una soluzione particolare, specifica per quanto riguarda il diritto allo studio. Siamo in collegamento continuo sia con il Comune che con il Rettorato. Se vi sono delle iniziative che anche la fondazione, l’ente, che sicuramente ha avuto un valore storico e ha un valore attualmente fondamentale, che riconosco, ci vogliono proporre siamo pronti a parlarne, ma come stiamo facendo, con continuità, nell’ambito della Conferenza Regione-università.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Bianchi.

La parola al consigliere Foti, che ha due minuti a disposizione.

 

FOTI: Assessore, io non metto in dubbio l’attività che è stata svolta. Se non sbaglio lei il 6 dicembre avrà un incontro anche con il vicesindaco di Piacenza, che avrà come probabilmente fondato motivo di proporle qualcosa in ordine a Politecnico e Università Cattolica. Qui, però, mi permetto di dire che io ho citato, non ho potuto farlo in questa sede, ma in questa lunga interrogazione sì, molte delle premesse degli atti assunti dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Cremona, dal Comune di Cremona nei quali atti lei potrà chiaramente intendere come non vi sia soltanto un problema di restyling del campus universitario, ma di un voler legittimamente puntare su settori di ricerca che sono carne, dolce e lattiero caseario, che, se me lo consente, sono tre settori che abbracciano poi la gran parte delle materie della facoltà di agraria.

Aggiungo che avendo già a suo tempo una serie di specializzazioni per le quali era nato il campus di Cremona, oggi, mi spiace doverlo dire, non è il caso. Si dice che non c’è competizione tra le facoltà. No, non ci sarà magari competizione perché non c’è sovrapposizione di corsi, ma a lungo andare vi sarà una competizione rispetto a quello che è un campus con delle sue specificità e un campus con altre specificità, ma con una tradizione molto, ma molto inferiore.

Io non sono mai stato campanilista, ma conoscendo i miei polli ho vaga l’idea di cosa si rischi, tant’è vero che, e non è facile, sarebbe di gran lunga auspicabile una collaborazione Politecnico-facoltà di agraria tenendo presente che, ad esempio, in materia di meccanica agraria vi potrebbe essere un interessante corso di laurea da prospettare e che coinvolga le due facoltà.

Io la ringrazio, assessore, perché lei ha assicurato l’impegno della Regione. Mi auguro che questo impegno si possa concretizzare, oltre che nei rapporti quotidiani che lei ha, anche con la eventuale proposizione da parte di EPIS, ma forse anche una collaborazione a un’idea da parte della Regione per far sì che la facoltà di agraria di Piacenza possa continuare ad avere quel ruolo centrale e fondamentale per il quale venne realizzata.

Qui stiamo parlando di una facoltà che venne pensata in tempo di guerra. Fu nel 1943 che il Prefetto di allora con Padre Gemelli, sotto i bombardamenti delle città italiane, pensarono alla necessità di realizzare una facoltà di agraria. Fu nel 1948, quando l’Italia era ancora sotto gli effetti dei bombardamenti, che si raggiunse un accordo per costituire un ente, poi riconosciuto come ente morale, che potesse dare il via alla costruzione dell’Università Cattolica a Piacenza. Fu nel 1949 che il presidente della Repubblica Einaudi pose la prima pietra e nel 1952 partì il primo corso universitario. Mi pare che in termini di concretezza sul punto il territorio piacentino sia da prendere ad esempio da parte di tutti i territori limitrofi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 5634

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l'esercizio finanziario 2017» (74)

(Iscrizione all’ordine del giorno, relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ho un’informazione e una richiesta per l’Assemblea.

È pervenuta una richiesta, a firma del sottosegretario Andrea Rossi, di iscrizione di un nuovo argomento. L’argomento è l’oggetto numero 5634: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2017”, delibera di Giunta numero 1828 del 17.11.2017.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali nella seduta del 27 novembre 2017.

È composto da due articoli.

Il consigliere Giuseppe Boschini è il relatore della Commissione.

Il consigliere Daniele Marchetti è il relatore di minoranza.

Hanno preannunciato di svolgere relazione orale ai sensi dell’articolo 91, comma 2, del Regolamento dell’Assemblea legislativa.

A questo punto sottopongo l’argomento come richiesta di iscrizione all’Assemblea, sottoponendola al voto. Prima devo nominare gli scrutatori: Campedelli, Marchetti Francesca e Gibertoni.

Un intervento a favore e un intervento contro alla richiesta di iscrizione del nuovo argomento. Un intervento a favore?

Consigliere Boschini, prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Credo che sia un oggetto di grande importanza e urgenza che fra l’altro consente di rendere disponibili risorse che, altrimenti, rischiano di andare in avanzo. Credo sia fortemente sostenibile per il bene della corretta gestione anche dell’ente prendere in esame con urgenza questo dispositivo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Non vedo interventi contro.

Metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di iscrizione del nuovo argomento, cioè dell’oggetto 5634.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta di iscrizione dell’oggetto 5634, è accolta.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’inversione dell’ordine del giorno, nel senso che nella stessa richiesta il sottosegretario ha richiesto che fosse il primo argomento della mattinata, quindi il primo punto dell’ordine del giorno.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’inversione dell’ordine del giorno.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta di inversione dell’ordine del giorno è accolta. 

Pertanto, il primo argomento che affrontiamo è proprio l’oggetto 5634.

Do immediatamente la parola al consigliere Giuseppe Boschini, relatore della Commissione.

Prego, consigliere Boschini.

 

BOSCHINI, relatore della Commissione: Grazie, presidente.

Il progetto di legge che prendiamo in esame, e che reca “Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2017”, non è soltanto, in senso stretto, una variazione di bilancio perché in senso più proprio più che una manovra complessiva di assestamento del bilancio rappresenta una manovra mirata, mirata sostanzialmente a rafforzare un capitolo specifico, un unico capitolo, che è quello relativo ai fondi per la non autosufficienza, quindi ai fondi regionali per la non autosufficienza con un incremento del valore di 16,5 milioni, quindi un incremento anche rilevante. Qual è il tipo di manovra che sostiene questo incremento del fondo regionale per la non autosufficienza?

Sostanzialmente, vengono prese risorse regionali libere, interamente risorse regionali, quindi non ci sono contributi di fondi statali, europei, eccetera; risorse che su varie missioni risultavano attualmente non impegnate e che quindi, considerato che siamo ormai alla fine del mese di novembre, rischiano seriamente di finire in avanzo di amministrazione. Questo anche perché, lo ricordiamo, con i principi dell’armonizzazione contabile si sono collegati in maniera più stretta i principi della spesa di cassa e di competenza e di conseguenza è fortemente importante, insomma, anzi è necessario che le risorse che vengono programmate dal punto di vista della competenza nel 2017 trovino riscontri in attività, in azioni amministrative, in impegni che avvengono entro l’anno solare medesimo.

Questo naturalmente ingessa un po’ la pratica della gestione del bilancio, come sanno purtroppo anche i nostri uffici amministrativi, però, al tempo stesso, la rende più controllabile, più verificabile e rende meno facile gli spostamenti da un anno all’altro. Ecco, allora, che con questa operazione noi recuperiamo risorse non impegnate, risorse regionali libere per oltre 16 milioni e le mettiamo a disposizione di un capitolo importante come quello della non autosufficienza. Non c’è bisogno che spieghi a voi e a chi ci ascolta qual è l’importanza del fondo regionale della non autosufficienza.

Fra l’altro siamo fra le poche Regioni che affiancano ai fondi nazionali risorse proprio di carattere regionale per sostenere quello che fanno i Comuni con questo fondo, i Comuni, i distretti, i territori, e cioè il lavoro di assistenza e di sostegno a tutte le persone non autosufficienti di questa regione (anziani, disabili, eccetera). Attraverso questa operazione noi cosa consentiamo? Consentiamo nel 2018 la certezza di un avvio tempestivo delle attività legate al fondo della non autosufficienza da parte dei Comuni, dei distretti, eccetera e lo facciamo mettendo a disposizione questi 16,5 milioni che poi sapremo da bilancio se saranno in qualche modo un effettivo ampio incremento del fondo per la non autosufficienza o se dovranno essere comunque riconsiderati nell’ambito del bilancio.

A questo punto la provenienza di queste risorse, senza entrare nel dettaglio di tutti gli elementi, perché evidentemente sarebbe un elenco molto lungo, che comunque nell’allegato del progetto di legge è specificato nella parte di variazione, fra i più importanti naturalmente ci sono oltre 9 milioni che provengono da forme di sostegno alle situazioni di difficoltà, di povertà per la nostra regione e, l’abbiamo già detto chiaramente nella fase di dibattito delle Commissioni, più in specifico anche da quel che riguarda la legge per il reddito di solidarietà.

Su questo è bene essere chiari, per evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni. Il fatto di mettere a disposizione risorse che provengono dai milioni stanziati sulla legge per il reddito di solidarietà non significa che questa misura non sta funzionando. Ha fatto. Ci sono stati comunicati i dati importanti, anche nei giorni scorsi, in Commissione, dall’assessorato competente, che ci confermano che l’avvio di questa misura, che è avvenuto soltanto da due mesi, è comunque un avvio positivo e intenso, anche se naturalmente sappiamo che ci sono state problematiche connesse soprattutto alla necessaria, ma io ritengo fondamentale integrazione con le analoghe misure nazionali, quindi con il SIA e a breve – fra l’altro è sui giornali oggi – con l’integrazione con il REI, con il reddito di inclusione, che andrà (credo che sia anche un merito del Governo attuale) a incrementarsi con ulteriore risorse e dal 1° gennaio ulteriormente a sovrapporsi dal punto di vista della risposta ai bisogni al nostro reddito di solidarietà.

Le due azioni sono assolutamente integrate fra di loro, lo sono dal punto di vista del software di gestione, delle domande e quindi per l’utente non appare nulla di diverso che il rivolgersi ai propri servizi territoriali per chiedere questo tipo di sostegno. Alle spalle c’è un lavoro amministrativo molto, molto intenso e che in parte ha anche determinato un rallentamento rispetto ai tempi inizialmente previsti sulla valutazione delle domande, che sono comunque davvero numerose. 

Mi pare che si possa dire che, pur in presenza di un avvio positivo e utile del RES, non ci deve stupire che alcune risorse siano rimaste disponibili. Mi sembra un fatto positivo non farle andare in avanzo, metterle a disposizione di un’altra politica sociale. Quindi, nessun insuccesso, nessuna crisi, nessun problema clamoroso sul RES.

Dal punto di vista di altre missioni, segnalo, per esempio, la missione 15, che contribuisce a questa manovra per 1,6 milioni. È la missione legata alle politiche del lavoro, alla formazione. In questo caso, sono risorse che provengono prevalentemente dai fondi regionali destinati al cofinanziamento delle politiche del lavoro. Anche qui, contribuiscono diverse voci: formazione, assegni di ricerca, la legge regionale n. 14, l’avvio al lavoro, tutte misure che, naturalmente, nel corso dell’anno possono avere criteri di armonizzazione e qualche spostamento, perché magari non tutte le azioni formative o tutte le azioni previste per il sostegno e l’avvio al lavoro sulla legge regionale n. 14 hanno potuto realizzarsi. Sappiamo che anche sull’accreditamento dei servizi per l’impiego i tempi si sono, in parte, allungati. La conseguenza è che alcune risorse, a questo punto, possono essere messe a disposizione, invece che andare in avanzo.

Ne cito soltanto alcuni. Penso, per esempio, ai 315.000 euro legati alla nuova legge sull’urbanistica, quindi al sostegno ai Comuni per l’adeguamento alla nuova legge urbanistica, che dobbiamo ancora approvare e che, quindi, a questo punto, non ha senso mantenere sul 2017. Oppure penso a ulteriori risorse che sono legate, per esempio, alla revisione dei contratti di servizio del trasporto pubblico locale e ferroviario, per circa 110.000 euro. Altre vengono, per esempio, dal fatto che l’Osservatorio regionale sullo sport partirà solo nel 2018. Naturalmente, adeguandoci al principio dell’armonizzazione, ciò che non parte nel 2017 vede i costi relativi messi a disposizione e non semplicemente tenuti, perché andrebbero in avanzo.

In generale, diverse risorse vengono da azioni trasversali. Oltre 2 milioni riguardano le spese generali della Regione. Penso alle diverse missioni e ai capitoli riguardanti il personale, in particolare incarichi professionali non attivati perché, magari, legati a singoli progetti che non si sono realizzati o si sono realizzati con tempi un pochino più allungati, o altri risparmi legati ai cofinanziamenti sui progetti europei delle attività produttive. Altri Comuni hanno rinunciato ad un progetto dopo averlo presentato. Insomma, si tratta di normali fattispecie amministrative che avvengono nel corso della gestione di un anno e che, credo, in maniera virtuosa è giusto recuperare perché non vadano in avanzo. Attraverso l’attribuzione al capitolo del Fondo regionale della non autosufficienza li mettiamo prontamente a disposizione per le attività di assistenza sul territorio. Credo che questa sia un’operazione tutto sommato positiva. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola al consigliere relatore di minoranza, Daniele Marchetti. Ha venti minuti. Prego.

 

MARCHETTI Daniele, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Sarò molto più breve rispetto al relatore di maggioranza Boschini, che è entrato nel dettaglio di questo progetto di legge. È giusto, però, ripercorrere il percorso che abbiamo seguito. Si era partiti con una fretta eccessiva. Eravamo arrivati in Commissione con l’input della Giunta di portare avanti il prima possibile questo progetto di legge, senza passare, ovviamente, nelle altre Commissioni, ma bene o male siamo riusciti a rallentare un po’ la corsa e a portare il testo perlomeno in tutte le sedi consultive. Devo dire che ci siamo riusciti e che siamo restati ugualmente nei tempi prestabiliti. Un percorso nelle varie Commissioni consultive che ci ha dato modo di approfondire ulteriormente e nel modo migliore il tema trattato.

Con questo progetto di legge, come veniva ricordato poc’anzi, andiamo a raccogliere, a racimolare tutti quei fondi che non sarebbero stati utilizzati in tutti i settori, in tutti i capitoli del nostro bilancio, dall’agricoltura alla cultura, alla formazione, turismo, welfare e così via; un’operazione che ha portato al recupero di 16 milioni di euro che, come veniva ricordato dal consigliere Boschini, verranno poi riversati sul Fondo regionale per la non autosufficienza.

Detta così, nessuno avrebbe qualcosa da dire. Per carità, è sempre importante aumentare i fondi destinati alle fasce più deboli, quali anziani e invalidi, però il problema emerso durante le Commissioni che si sono tenute è che gran parte di questi fondi provengono dal reddito di solidarietà. 9 milioni di euro erano stati stanziati per questo strumento che aveva come obiettivo quello di aiutare le persone che vivono in povertà, persone residenti nella nostra regione, ma che, evidentemente, è partito con il piede sbagliato. È stato detto, sì, che il reddito di solidarietà è partito con qualche mese di ritardo per via dei meccanismi che abbiamo dovuto mettere a punto per metterlo al pari dello strumento nazionale, ma quello che io definisco “fallimento” sta proprio qui, nella scelta di appiattire il nostro strumento regionale a dei criteri, a dei parametri di uno strumento nazionale, che tra l’altro verranno anche modificati. Quindi, di conseguenza, sicuramente dovremo modificarli anche noi. Secondo noi, l’errore è stato proprio quello di voler creare uno strumento parallelo ad uno strumento già esistente a livello nazionale.

Avremmo potuto scegliere una formula più disegnata sulle caratteristiche della nostra regione, mentre abbiamo cercato di seguire quello che già c’era. In questo modo, abbiamo portato al rallentamento, che è sotto gli occhi di tutti, che ha portato a questi 9 milioni di euro che sono rimasti. A mio avviso, quando un’istituzione si mette in testa di affrontare il problema della povertà e le rimangono 9 milioni di euro che aveva stanziato proprio per questo obiettivo le cose sono due: o non ci sono più persone in difficoltà oppure qualcosa è andato storto. Ovviamente, la risposta è la seconda: qualcosa è andato storto. Siamo partiti in ritardo perché, evidentemente, sono state fatte delle scelte sbagliate.

Noi all’epoca, quando abbiamo discusso sul reddito di solidarietà, prima con la legge regionale e poi con il Regolamento, avevamo avanzato delle nostre proposte che, a nostro avviso, avrebbero garantito un utilizzo migliore di questo strumento. Mi auguro che in futuro anche la maggioranza di questa Regione possa venire incontro alle proposte che avanzammo a suo tempo, cercando di ridefinire questo strumento. Si dice: “Va bene, questi 9 milioni di euro li mettiamo nel Fondo regionale per la non autosufficienza”. Rimane sempre nel welfare. Però è anche vero che il Fondo regionale per la non autosufficienza viene distribuito sul territorio con parametri ben precisi. Ci si basa sul numero di persone anziane e di invalidi presenti sul territorio. Ci sono delibere del 2007 e del 2009 che dettano le linee guida per il suo utilizzo. Ci sono delibere che stabiliscono la compartecipazione del Fondo regionale per la non autosufficienza nelle rette mensili dei centri diurni, dei centri residenziali, dei servizi a domicilio per gli invalidi e per gli anziani. Quindi, non è uno strumento così elastico, tant’è che è intenzione dell’assessorato rivedere queste delibere che dettano le linee guida proprio per questo strumento.

Io ho un timore. Sì, noi mettiamo queste risorse nel Fondo regionale per la non autosufficienza, ma temo – spero di essere smentito un domani – che queste risorse rimarranno lì, magari non riusciranno ad essere spese nel migliore dei modi e non arriverà, effettivamente, qualcosa in più ai cittadini. Ripeto: essendoci già delle delibere ben definite e non andando a cambiare il sistema a monte, possiamo aggiungere tutte le risorse che vogliamo, ma non so quale beneficio riusciremo a garantire ai nostri cittadini.

Il problema è proprio questo, e l’ho detto anche in Commissione. È un tema assolutamente delicato. Sul Fondo regionale per la non autosufficienza abbiamo sempre posto un’attenzione particolare, perché capiamo la delicatezza e l’importanza di questo tema, però siamo sicuri che non sia assolutamente questo il modo di trattare questo argomento. Qui non ci troviamo di fronte a una scelta lungimirante e programmata di una Giunta che decide di aumentare il Fondo regionale per la non autosufficienza perché ha deciso di garantire qualcosa in più. Ci troviamo di fronte ad una scelta obbligata perché sono rimaste risorse, in gran parte programmate per il reddito di solidarietà, che non potevano essere utilizzate in altro modo. Quindi, “va bene” per modo di dire. È questo che noi contestiamo. Contestiamo la mancanza di lungimiranza proprio nella programmazione di questi strumenti ed è per questo che ieri in I Commissione, al termine di tutte le Commissioni consultive, abbiamo votato contro questo provvedimento. Abbiamo votato contro perché, a nostro avviso, lo ribadisco, non è questo il modo di affrontare queste tematiche.

Qui ci troviamo di fronte ad una scelta obbligata: fondi che non potevano essere spesi in altra maniera e che sono stati messi lì perché altrimenti andavano persi. Non ci troviamo di fronte alla volontà della Giunta di garantire un aiuto maggiore agli invalidi e agli anziani in difficoltà sul nostro territorio. Se un domani vedremo la volontà di migliorare questi strumenti, visto che da due anni sentiamo parlare di una revisione delle linee guida per il Fondo per la non autosufficienza, bene, ma ad oggi, a nostro avviso, non ci sono le condizioni per valutare positivamente questo provvedimento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

È aperta la discussione generale. Venti minuti per consigliere, come tempo massimo.

Siamo in discussione generale. Chi chiede la parola?

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Partiamo da una considerazione generale. Questo provvedimento, in buona sostanza, per la parte principale recupera risorse da una voce di bilancio, sulla quale ovviamente dirò qualcosa di molto preciso, che per ragioni varie – di cui parlerò – sono rimaste inutilizzate. Queste risorse vengono aggiunte al Fondo per la non autosufficienza. Dal punto di vista generale, noi ovviamente non possiamo che essere favorevoli ad una manovra che aumenta risorse destinate al Fondo per la non autosufficienza, che ovviamente, come si può ben comprendere, è una delle voci di bilancio per noi più importanti e alla quale teniamo sempre con particolare attenzione.

C’è un “però” in questo ragionamento. Essendo anche incidentalmente primo firmatario della legge che porta come titolo “Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito”, che è il capitolo di bilancio che finanzia questa legge dal quale vengono attinte le risorse, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni sulla legge e sul bilancio. Sulla legge ci siamo confrontati più e più volte in Commissione, anche con il collega Marchetti, relatore di minoranza. Io considero le Commissioni strumenti e luoghi di discussione importanti, parimenti a quest’Aula. Quindi, quando discutiamo in Commissione, penso, presumo e credo che ci ascoltiamo, che ci comprendiamo. Se qualcuno dice delle inesattezze, che vengono corrette, chi le ha dette deve avere l’onestà intellettuale di prenderne atto e di non ripetere pedissequamente lo stesso discorso come se non fosse successo nulla. Lo trovo un modo di lavorare che svilisce la Commissione stessa. Capisco che in Commissione non ci sono tutti i giornalisti qui presenti e che non c’è l’attenzione mediatica qui presente, quindi ripetiamo le stesse cose in modo pedissequo anche quando siamo in Aula. Ogni tanto, per valorizzare il lavoro che facciamo, per valorizzare il confronto cui diamo luogo in Commissione, cerchiamo di prestare attenzione alle cose che diciamo e, magari, di aggiungere altre critiche. Vivaddio, la libertà di critica per fortuna esiste. Nessuno pensa di essere perfetto. Sicuramente di errori se ne fanno tanti. Magari indichiamo altri errori, che pure ci saranno. Non indichiamo sempre gli stessi, che peraltro non sono errori, altrimenti si fa un po’ di confusione.

Ogni tanto bisogna anche stare ai fatti quando si discute di politica. Stando ai fatti, noi abbiamo approvato in quest’Aula la legge che reca “Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito” nel dicembre del 2016. Dopo una lunga discussione e un lungo confronto in Commissione, abbiamo approvato quel testo di legge. Qualcuno ha detto che le soglie di accesso sono troppo basse. Qualcun altro ha detto che le risorse che avevamo destinato al bilancio non erano sufficienti. Qualcun altro ha detto che la platea di riferimento alla quale daremo queste risorse è ristretta. Qualcun altro ha detto che non è corretto il metodo attraverso il quale vengono ridistribuite queste risorse. Insomma, di osservazioni ne sono state fatte tante. Alla fine, quella legge è passata con l’astensione di una parte dell’opposizione e il voto contrario di un’altra parte.

Io, che ero il firmatario, il collega Caliandro, che era il relatore per la maggioranza, e la vicepresidente Gualmini, che ovviamente, per conto della Giunta, ha le deleghe di riferimento sul tema, abbiamo sempre detto una cosa, con assoluta tranquillità: stiamo introducendo uno strumento innovativo, qualcosa che prima non c’era. Nessuno pensa – lo ribadisco – di essere perfetto, di avere la scienza infusa. Quindi, assumiamo il provvedimento, che comunque ha una valenza importante, e nell’attuazione concreta di questo strumento vedremo se e quando sarà necessario introdurre correttivi per rendere ancora più precisa, ancora più funzionale e ancora più puntuale l’applicazione di questo strumento a cui teniamo molto, perché segna e ha segnato un colpo in una direzione che andava e va in controtendenza rispetto alle politiche non solo regionali, ma nazionali che abbiamo visto in ambito di politiche sociali negli ultimi anni.

Quindi, si aggiungevano e si aggiungono risorse a un capitolo di spesa. Anzi, è stato istituito un capitolo di spesa che prima non c’era per finanziare uno strumento normativo che prima non c’era, che ha come obiettivo il contrasto alla povertà e il sostegno alle persone che si trovano in una situazione di difficoltà economica. Questo è il quadro. Ci siamo detti: verificheremo cammin facendo quello che sarà necessario modificare. Abbiamo fatto un provvedimento e abbiamo avanzato una proposta innovativa con umiltà, sapendo che nella vita è difficile prevedere con esattezza assoluta quello che accadrà dopo. Di solito lo fanno i maghi, i ciarlatani e i puffaroli. Io non mi iscriverei a nessuna di queste tre categorie. Quindi, più umilmente direi che si può correggere quello che facciamo, però bisogna dare tempo alle cose per verificare in che direzione stanno andando.

Il Regolamento che dà attuazione a quella legge è stato approvato da quest’Aula nel marzo del 2017. Dopodiché, poiché bisognava incrociare alcuni elementi operativi che non dipendevano dalla volontà politica, ma dalla concreta attuazione tecnica, siamo partiti – purtroppo questo è avvenuto – a metà settembre. Da metà settembre e solo da metà settembre i cittadini che si trovano nella fascia di reddito che abbiamo individuato nella legge possono recarsi presso gli uffici, gli sportelli sociali dei Comuni di residenza per inoltrare la richiesta di accesso a questo strumento. Metà settembre. Siamo alla fine di novembre. Sono passati due mesi e mezzo. Io mi chiedo, per giudicare una legge in modo così liquidatorio e definitivo, a quale delle tre categorie che ho richiamato prima si iscrive il consigliere Marchetti. Diventa difficile, altrimenti, riuscire a capire di che cosa stiamo parlando.

Le 6.000 domande che sono arrivate, le 6.000 richieste di accesso allo strumento ricevute in due mesi e mezzo, anche con una capacità, una veicolazione delle informazioni forse insufficiente (sono convinto, quindi, che nel corso del 2018 queste domande aumenteranno significativamente, perché il passaparola, ovviamente, funzionerà come elemento di diffusione anche della notizia), queste 6.000 domande – dicevo – dimostrano tutto il contrario, cioè che, pure nel contesto che ho descritto, la domanda è significativa. Quindi, effettivamente, abbiamo colto nel segno. Poi dirò come possiamo migliorare. Abbiamo colto nel segno. 6.000 domande per nucleo familiare probabilmente corrispondono a 13.000-14.000 persone coinvolte già oggi in questo precorso. Sono convinto che nel 2018 aumenteranno significativamente.

Siccome bisogna guardare quello che succede attorno, è chiaro che se il Parlamento, per ragioni che adesso non voglio approfondire (elezioni o meno non mi interessa; io in questo momento voglio stare ai fatti), promuove un’iniziativa legislativa che va in questa direzione, giusta o sbagliata, migliore o peggiore che sia, non possiamo dire che non ci riguarda. Viviamo in Italia. Capisco che qualcuno vagheggi la Padania, però la Padania non esiste. L’Emilia-Romagna si trova in Italia. Quindi, se il Governo nazionale, il Parlamento nazionale approvano un provvedimento noi non possiamo non fare i conti con questa realtà. Bisogna incrociare i due strumenti e fare in modo che le risposte siano più efficaci e puntuali possibili per il cittadino che necessita di questo intervento. Lo dovremo vedere nel 2018, partendo sempre dalla considerazione che ho detto prima: miglioriamo se e dove possibile quello che c’è da migliorare, comprese le soglie di ingresso (il provvedimento nazionale pone delle soglie più alte rispetto a quelle che abbiamo posto noi, quindi è un elemento di valutazione) e la durata del provvedimento. Noi abbiamo pensato ad un limite di dodici mesi. Il provvedimento nazionale, ad esempio, è a diciotto.

Quando qualcuno fa una cosa che può essere utile, al di là di chi la propone, può essere utile discutere e valutare se, ad esempio, può tornare comodo anche a noi modificare questi due aspetti. Nel corso del 2018, con grande umiltà, ma anche con grande serietà, se si porrà il caso, sarà opportuno fare anche questa riflessione. Ripeto: è un chiaroveggente, un puffarolo o un ciarlatano chi pensa di sapere esattamente quello che accadrà a prescindere dall’applicazione concreta della realtà.

Nel quadro che sto definendo, e torno al punto dal quale origina la discussione, va da sé che noi nell’atto di assunzione di quella legge abbiamo apportato, come è doveroso fare, ovviamente, una scheda finanziaria che predisponeva il finanziamento dello strumento per il triennio oggetto della nostra legislatura, quindi gli anni 2017, 2018 e 2019, per un importo pari a 35 milioni annui, a cui si aggiungevano quelli provenienti dal Governo, che ovviamente, però, non sono nella nostra disponibilità. Quindi, noi ci occupiamo di quello che tocca a noi.

Quando abbiamo approvato la legge, abbiamo detto: “Metteremo 35 milioni. Poiché approviamo la legge a dicembre, poiché approveremo il Regolamento nel corso dell’anno, poiché ci vorranno un po’ di mesi per farlo partire, sappiamo che, probabilmente, quei 35 milioni non li utilizzeremo tutti nell’anno 2017”. Lo sapevamo già, tant’è che – lo ricorderanno il consigliere Marchetti e tutti i consiglieri di quest’Aula – assieme a quel provvedimento legislativo approvammo un ordine del giorno che diceva: “Attenzione, qualora quei 35 milioni non dovessero essere tutti spesi per le ragioni di cui sopra, teniamoli comunque a finanziamento di interventi afferenti all’ambito del welfare”. Oggi stiamo facendo questo, diamo corso a quello che abbiamo detto che avremmo fatto. Mi sembra un elemento di coerenza interna tra quello che si dice e quello che si fa. Siccome sapevamo che tutti non li avremmo spesi, bene che quelle risorse rimangano in quel comparto, per la non autosufficienza. Fin qui, nulla da ridire.

Poi c’è un punto che, invece, ho sollevato e continuo a sollevare. Questo, e non altro, è la lettura e il percorso che abbiamo fatto come Gruppi di maggioranza e come Aula nel rapporto con la Giunta. In quella scheda finanziaria c’era scritto 35, 35 e 35 e abbiamo approvato insieme un ordine del giorno che diceva che se non li spendiamo tutti, li mettiamo a finanziamento di altri interventi. Non abbiamo mai detto, però, che la cifra complessiva sarebbe stata diversa da quella che avevamo pattuito, concordato e portato nelle schede finanziarie, cioè 105 milioni in tre anni.

È qui che interviene la seconda parte della riflessione. Come ho detto nelle Commissioni, va da sé che, in un gentlemen’s agreement fra persone che hanno ruoli e responsabilità politiche e istituzionali, questo è il quadro, questo è il percorso, quindi quelle devono essere le risorse. Se quest’anno, per le ragioni che ho richiamato, noi passiamo da 35 a 26 milioni non succede nulla di irreparabile, perché comunque quelle risorse vengono destinate per un capitolo altrettanto importante, come avevamo detto. Però nel 2018 e nel 2019 è evidente che dovremo correggere quella cifra per far tornare il complesso delle risorse destinate a questo strumento, ai 105 milioni che abbiamo dichiarato nella presentazione in Aula, alla stampa e in tutte le sedi che avremmo messo a disposizione.

Siccome questa condizione, in questo momento, non è definita in modo incontrovertibile, questo pacchetto che sto dicendo adesso, è evidente che noi in Commissione abbiamo posto il problema ed è altrettanto evidente che nel corso di questa discussione attendiamo dalla Giunta e da chi per conto della Giunta opera su questo specifico ambito, quello del bilancio, una sincera e affidabile assicurazione su quanto ci siamo detti. Chiaramente, in base alla risposta, valuteremo il comportamento da tenersi. Come abbiamo detto in Commissione, sul provvedimento in quanto tale nulla da dire, tant’è che in tutte le Commissioni in cui il provvedimento è passato abbiamo espresso un voto favorevole. Non abbiamo espresso un voto favorevole, ma ci siamo astenuti in Commissione sanità e in Commissione bilancio per la ragione che ho – penso, in modo chiaro e trasparente – ricordato qui.

Sappiamo che il bilancio di previsione è arrivato con un po’ di ritardo. Anche in questo caso, dobbiamo dircelo. A livello nazionale, la programmazione che viene fatta e la modalità con la quale il Governo sta conducendo il percorso della legge finanziaria non aiutano le Regioni. Non è, ovviamente, imputabile alla volontà di chi segue il bilancio o della Giunta della Regione Emilia-Romagna se siamo arrivati un pochino in ritardo. Sicuramente è perché da Roma si fa fatica, tante volte, a capire dove si va a finire, quindi qual è il quadro complessivo nel quale ci muoviamo. Però, in assenza di un quadro, che per noi deve essere certo e affidabile, ripeto, non penso che la politica debba fare gli accordi dal notaio. Esistono i rapporti di fiducia. Esistono i rapporti politici. Esistono condizioni attraverso le quali anche in un gentlemen’s agreement – come ho detto prima – chiaro e trasparente ci si dice come stanno le cose. Se si va in una direzione, è un conto. Se non si va in una direzione, è un altro conto. Non vorrei trovarmi fra un anno, eventualmente, a dover rifare la stessa discussione, magari per un’altra ragione. Preferisco che a questo strumento siano assicurate le risorse che avevamo definito.

Ho dato alcuni spunti. Parlo anche con i colleghi consiglieri di maggioranza, con il relatore e con gli altri componenti delle varie Commissioni. Penso – come ho detto – che gli interventi possano anche essere modulati. Pacchetto di risorse; modifiche della legge; se necessario, innalzamento delle soglie; prolungamento del periodo. Come sempre, in politica, quando si fanno le leggi e i provvedimenti, le soluzioni, se si vuole, si possono trovare in un pacchetto che, però, deve trovare la condivisione di chi è stato tra i promotori e, quantomeno come Gruppo, primo firmatario di quel provvedimento che caratterizza, insieme ad altri, ovviamente, questa legislatura.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola al consigliere Foti.

Poi si prepari il consigliere Paruolo.

Il consigliere Foti ha rinunciato.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

Abbiamo avuto diverse occasioni di affrontare questo provvedimento nei giorni scorsi, perché abbiamo avuto l’iter della legge in diverse Commissioni, quindi ho già avuto occasione di sentire.

Per la quarta volta ho sentito il consigliere Taruffi ribadire il suo ragionamento. Io gli ho risposto una volta soltanto, in una Commissione, però mi sembra doveroso riprendere il discorso brevemente anche qui in Aula.

Lui ha svolto tutta una serie di premesse e a un certo punto ha detto: potrei fermarmi qui. Se si fosse fermato lì, io avrei trovato del tutto conseguente e condivisibile la sua esposizione.

Invece è andato avanti, negando le premesse che aveva fatto e che io richiamo, perché sono molto d’accordo. C’è una legge che vuole intervenire su un problema molto delicato, parlo del reddito di solidarietà, cioè il sostegno a delle persone che sono in grave difficoltà, e che speriamo di poter aiutare a rialzarsi attraverso uno strumento di aiuto che possa dare impulso e possa permettere nuovamente a loro di camminare con le proprie gambe. È uno strumento che non nasce evidentemente con la presunzione di essere perfetto, ma che dovrà essere applicato per cercare di capire se riesce a essere effettivamente efficace, o se potranno esserci dei miglioramenti, dei correttivi, un fine tuning che potrà essere adottato, oppure anche un tuning di livello più alto.

È iniziato per una serie di problematiche implementative, soltanto da alcuni mesi, come ha richiamato anche il consigliere Taruffi, quindi abbiamo bisogno di lasciare che l’operatività prosegua per poter dare poi un giudizio motivato.

Io mi fermo qui rispetto al ragionamento del consigliere Taruffi. Quando avremo gli elementi, e lo potremo, credo, fra qualche mese, dando un lasso di tempo congruo per l’applicazione della legge, quando avremo gli elementi per poter valutare l’efficacia del provvedimento, per poter vedere se ci sono delle ulteriori cose che possiamo fare, allora potremo anche decidere se intervenire sia con correttivi, sia con criteri che possono essere variati, sia eventualmente mettendo mano alla dotazione finanziaria.

Per adesso, è bene che prosegua con l’impegno che era stato preso, quindi io credo che sia auspicabile che possa avere il finanziamento che era stato previsto, e questa è una cosa che vedremo in sede di bilancio. Non abbiamo gli elementi adesso per poterlo confermare, però certamente anch’io concordo su quello. La riflessione da ragioniere che fa in coda al suo intervento il consigliere Taruffi, della serie “però alla fine devono tornare i 105 milioni di euro”, è un ragionamento che nega un po’ le premesse che aveva fatto.

Io dico: guardiamo nel merito, vediamo e valutiamo, a seconda delle possibilità. Se la legge riuscisse a essere, nella sua applicazione, massimamente efficace, e ci fosse la possibilità di metterci anche delle risorse ulteriori, credo che nessuno di noi potrebbe essere nella condizione preconcetta di dire che non si vuole investire su uno strumento che può effettivamente risultare particolarmente efficace.

Questa è la parte del ragionamento che ha fatto il collega Taruffi e che condivido. Faccio più fatica quando si trasforma in quello che dice “siccome non si sono spesi adesso su questo 9 milioni di euro, me li dovete rimettere subito”, oppure “no, eventualmente faccio una dilazione con ratei annuali, purché il conto torni”. Credo che questo svilisca un po’ la premessa che aveva fatto e che invece io condivido pienamente.

Io sono per dire: siamo tutti insieme, non è che la legge sia di qualcuno. È vero che il consigliere Taruffi l’ha firmata, ma l’ha votata quest’Aula, io come tanti altri l’abbiamo votata, io come tanti altri siamo, credo, del tutto titolati e interessati a valutare che la sua applicazione possa essere effettivamente efficace e ad analizzare i dati quando li avremo disponibili, pronti, a quel punto, ad intervenire per variare, qualora ci dovesse essere l’opportunità condivisa di fare delle variazioni, sia sui criteri che sono stati individuati, sia sulla dotazione finanziaria. Fino ad allora credo che sia serio che la legge possa proseguire nel suo periodo di prima applicazione con la dotazione finanziaria che era stata prevista. Questo è quello che seriamente possiamo secondo me impegnarci a fare.

Chiudo ricordando che stiamo peraltro discutendo invece il fatto di spostare la dotazione finanziaria che non è stata utilizzata, su altre cose importanti. Non vorrei che passasse il messaggio che solo il RES è importante; anche il fondo per la non autosufficienza è una cosa fondamentale, che è entrata nel DNA di questa Regione. Il fondo per non autosufficienza è stato definito in modo corposo da questa Regione, già da molti anni, e costituisce una delle caratteristiche per le quali la nostra Regione si contraddistingue per un livello di welfare effettivamente molto alto rispetto, in particolare, alle persone con disabilità e alle persone che hanno delle difficoltà.

Tra l’altro, questo è uno dei motivi per cui esiste anche un fenomeno migratorio, per cui ci sono persone che scelgono di venire ad abitare nella nostra regione per poter fruire dei livelli di welfare di cui disponiamo, e questo ci richiama all’importanza di far sì che la battaglia perché queste cose possano crescere anche a livello nazionale, sia fatta, perché non possiamo accontentarci che ci siano queste cose importanti soltanto nella Regione Emilia-Romagna, ed è per questo che credo sia da salutare con una nota positiva il fatto che si stia parlando finalmente anche di dare un’attenzione e un riconoscimento ai caregiver, altro elemento su cui questa Regione ha legiferato negli anni scorsi, anticipando una tendenza che a questo punto sta diventando effettiva anche a livello nazionale.

È una crescita complessiva, nella quale non esistono soltanto una scatola e le altre sono meno importanti, sono diversi tasselli di un mosaico che dobbiamo riuscire a graduare sempre meglio, per cercare di far sì che ci sia la possibilità di sostenere chi è in difficoltà da vari punti di vista, sia dal punto di vista sanitario e dall’autonomia personale, per quel che riguarda più specificamente il fondo per la non autosufficienza, sia dal punto di vista della povertà, per quel che riguarda il RES, tutti tasselli di un mosaico che dobbiamo arrivare a comporre con capacità ed efficacia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Paruolo.

Io ho iscritto il consigliere Daniele Marchetti, ma in quanto relatore, gli darei la parola alla fine della discussione, come normalmente ai relatori.

Ho iscritto il consigliere Taruffi, il quale avrebbe due minuti, e il consigliere Bertani.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Ringrazio il consigliere Taruffi della cortesia.

Intanto, come diceva il consigliere che mi ha preceduto, di questa cosa abbiamo parlato tanto. Io dico grazie alle opposizioni, che ne abbiamo parlato tanto, perché in Commissione la prima volta che ci fu presentato questo provvedimento sembrava che si arrivava, si nominava il relatore, si votava e si andava tutti a casa. Probabilmente, perché dentro c’erano un paio di dati sui quali giustamente ci stiamo soffermando in tanti. Attenzione quindi, quando si fa una variazione di bilancio, perché questa essenzialmente è una variazione di bilancio, è vero, specifica, mirata, ma è una variazione di bilancio. Si rispettano i tempi e si fanno tutte le trattazioni che vanno fatte.

Ringrazio i colleghi perché alla fine comunque si è arrivati al punto di passare in ogni Commissione e di vedere le poste di bilancio che sono state spostate.

È vero che alcune poste di bilancio non erano più utilizzabili, quindi okay a fare una ricognizione di questo tipo. Però è vero che ci sono delle voci importanti, sulle quali bisogna fare sicuramente una riflessione. Una è su 1,650 milioni di euro delle politiche del lavoro. Secondo me, una riflessione sul fatto che non siano state utilizzate è importante; l’altra, più importante, sulla quale sono già intervenuti i colleghi, è quella del RES.

Sul RES, caro Taruffi, noi eravamo quelli che si sono astenuti perché evidenziavamo dei limiti. I limiti principalmente erano la soglia, perché quella soglia che era stata scelta era troppo restrittiva e noi dicevamo che non ci avrebbe permesso di spendere i fondi stanziati che fra l’altro noi non ritenevamo sufficienti.

L’altra critica che abbiamo fatto successivamente è stata sulla lungaggine con la quale il provvedimento è stato attuato. Il problema di andare a interfacciarsi con INPS e di cercare di inseguire il SIA, che poi ci è sparito da sotto il tavolo, ha allungato ulteriormente i tempi. Su questo noi eravamo critici. Lo so che è antipatico fare quello che dice “lo avevamo detto”, però purtroppo in qualche modo l’avevamo previsto.

Ma se errare è umano, perseverare è diabolico. Quindi, sicuramente il fatto che sono rimasti quei 9 milioni di euro è un errore. Quell’errore va corretto, quindi bisogna sicuramente ripensare il RES, così com’è stato attuato.

L’invito quindi è di rimetterci sopra, di riprendere in mano anche la nostra proposta di legge, perché in Regione Emilia-Romagna si è cominciato a parlare di reddito di cittadinanza, poi cambiato in reddito di solidarietà, grazie al Movimento 5 Stelle. Questo io lo vorrei umilmente ricordare, perché quel tema l’abbiamo portato noi al centro del dibattito, sia qui, sia in Parlamento.

Bene. Il SIA è sparito, adesso c’è il REI. Qualcosa del SIA corregge, anche se ancora, secondo noi, rispetto al reddito di cittadinanza è una misura insufficiente, però sicuramente il RES a questo punto va ripensato, sicuramente ripartendo dalla soglia, sicuramente riprendendo in mano anche alcune cose che dicevamo noi.

Un altro di quegli aspetti, che fra l’altro io ho sentito criticare, usandola come critica verso la nostra proposta, assolutamente una critica infondata, era quella di dire “voi volete fare puro assistenzialismo”. Qualcuno in quest’Aula, e fu il presidente, disse “la nostra non è una misura assistenzialistica”, ma neanche la misura che proponeva il Movimento 5 Stelle era una misura assistenzialistica. Il rischio però è che il RES si trasformi in misura assistenzialistica, perché su quei numeri delle domande che sono state fatte, io ancora non ho, però spero avremo, i dati dei progetti di attivazione che sono fatti su quelle persone. Noi abbiamo le agenzie del lavoro che secondo me sono bloccate su questo, ancora non sono bene attive. Quindi non rischiamo, su questo sono d’accordo anch’io, che diventi una misura assistenzialistica.

Il RES, il reddito di cittadinanza, il REI deve essere una misura di attivazione, però deve essere una misura efficace e quindi dare dei soldi, non delle mancette, e deve dare la possibilità di attivarsi.

Su questo la critica è forte, perché quei soldi andavano spesi e si andava attivati per tempo. L’invito è però a darci da fare. L’altro invito è questo, e su questo sono d’accordo con Taruffi: non possiamo dire “purtroppo quei 9 milioni li abbiamo persi, quindi sul reddito rimangono i 35 milioni nei prossimi anni”. No. Quei 9 milioni vanno ritrovati e rimessi, altrimenti il REI, il RES, chiamatelo come vi pare, rischia di essere un palliativo, un pannicello caldo.

L’altro aspetto, infine, è quello della destinazione al fondo per la non autosufficienza. Voglio far notare che i fondi per la non autosufficienza non sono mai abbastanza, però il fondo per la non autosufficienza di quest’anno era in linea con quello degli anni precedenti: poco, perché è sempre poco, ma in linea con quello degli anni precedenti.

Anche qui quindi sottolineo la non programmazione, nel senso che qui abbiamo dovuto fare una manovra, spostando dei soldi da un bisogno a un altro bisogno, non perché c’è una programmazione, ma perché giustamente c’è un’attenzione ai bisogni, quindi li sposto da un bisogno a un altro bisogno, però non è che si era pensato che il fondo della non autosufficienza era poco, quindi si cercava di prendere risorse. Il fondo per la non autosufficienza è quello da anni. Quest’anno, siccome c’era questo avanzo, si è dovuta fare questa scelta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ho più altri iscritti, se non, in chiusura, il consigliere relatore, Daniele Marchetti, che però non vedo.

Concludiamo la discussione sull’argomento con il relatore di minoranza che ha chiesto la parola, Daniele Marchetti, il relatore di maggioranza, consigliere Boschini, e poi gli interventi richiesti dalla vicepresidente Gualmini e dall’assessore Petitti.

Poi procediamo, invece, con l’articolato.

Prego, consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Proprio due minuti per dare alcune risposte al consigliere Taruffi, che comunque mi ha tirato in ballo, dal momento che a suo avviso non ci sarebbe rispetto per il lavoro delle Commissioni perché io verrei qui in Assemblea a ripetere le stesse cose che ho detto in Commissione.

È ovvio che io mi presenti qui in Assemblea a dire le stesse cose, perché la penso esattamente così. Penso che ci siano stati dei problemi sul reddito di solidarietà, penso che ci siano stati dei problemi nella definizione dei meccanismi, nei requisiti che la maggioranza che governa questa Regione ha previsto, quindi rimango della mia idea. Poi è chiaro, io rispetto l’idea di tutti, non è che mi metto qui a discutere e a dire che io ho la verità in tasca. Sto dicendo che a mio avviso, e a nostro avviso, perché parlo a nome del Gruppo Lega Nord, la nostra visione è questa: ci sono stati dei problemi, sono rimasti 9 milioni di euro che dovevano essere destinati al contrasto alla povertà. Sono rimasti in cassa, e questo è un problema. Come ho detto prima questo vuol dire che o non ci son più cittadini che vivono sotto la soglia di povertà nella nostra Regione, o non siamo riusciti a spendere tutte queste risorse.

Ci sono stati dei problemi nell’avviare questo strumento, perché come ho detto prima si è appiattito tutto paragonandolo più o meno ad uno strumento già esistente, e questo ha rallentato tutto il meccanismo, però noi continuiamo a restare della nostra idea. Non è una mancanza di rispetto del lavoro delle varie Commissioni, anzi, io per primo, come relatore di minoranza, chiesi il passaggio in tutte le Commissioni proprio per sviluppare ulteriormente quella discussione. Se posso, quindi, vorrei esprimere la mia idea, visto che non siamo in Unione Sovietica –  poi non so se il consigliere Taruffi ha nostalgia di certi regimi, però per carità, penso che sia una persona democratica che rispetta anche le idee degli altri consiglieri, come io faccio nei confronti delle sue valutazioni e delle posizioni che ha tenuto all’interno di quest’Aula.

Apro e chiudo una parentesi, rispondendo sempre al consigliere Taruffi: visto che secondo lui c’è qualcuno che insegue la Padania, gli vorrei ricordare che a parlare di Padania per primo fu Guido Fanti, presidente della Regione Emilia-Romagna, quindi si informi un pochino meglio.

Io non sto inseguendo nessuno, questa idea la lanciò qualcun altro che magari politicamente è molto più vicino a lei.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola al consigliere, relatore Boschini. Prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente.

Credo che il dibattito non si debba trasformare surrettiziamente in un dibattito sul RES, anche se credo di essere stato anch’io chiaro nella mia premessa, nell’indicare anche qual era la provenienza di una parte di queste risorse. Non mi sembra che ci siano stati infingimenti su questo, mi sembra anche di essere stato esplicito nel richiamare il fatto che stiamo parlando di una misura che comunque si è avviata.

Adesso, io ho sentito molte interpretazioni. C’è chi dice che il problema riguarda le soglie di reddito, c’è chi parla di problemi connessi ad un presunto appiattimento sulle misure nazionali, eccetera. Io mi sento di dire due cose: penso che l’integrazione con le misure nazionali sia stata una scelta corretta, perché quando si hanno a disposizione due cespiti per fare lo stesso lavoro, sarebbe sbagliato fare i due lavori senza che la mano destra sappia cosa fa la sinistra, quindi è evidente che sia fondamentale integrare le risorse che vanno ad agire sulle stesse problematiche, quindi, sostanzialmente, sulla povertà assoluta.

Dal punto di vista anche degli utenti è molto importante questa integrazione, perché oggi concretamente noi siamo nella situazione che una persona che ritiene di aver diritto ad un sostegno al proprio reddito, si rivolge ai suoi servizi sul territorio, ai servizi sociali comunali e lì presenta una domanda unitaria, non deve mettersi lui, magari con l’appoggio di qualche patronato o cose del genere a chiedersi se è leggibile per il RES, se è leggibile per il SIA, o se domani è leggibile per il REI. Può fare una domanda unica, e questo dà la possibilità poi ai servizi di orientarlo su una soluzione o sull’altra, e per lui di fatto non è necessario sapere cosa c’è alle spalle dal punto di vista normativo. Credo che per utenti spesso anche fragili, questo sia un approccio importante, per cui il fatto di avere speso del tempo a integrare le due fonti finanziarie, mi sembra importante.

Quanto al tema delle soglie e ad altre cose che richiamava in particolare il collega Bertani, io non so come lui faccia a sostenere queste cose, nel senso che noi non abbiamo i dati, ad oggi, e giustamente, perché dopo due mesi sarebbe prematuro.

Ieri, in Commissione, la vicepresidente Gualmini si è comunque impegnata a consegnarceli in maniera organica, attraverso una ricerca che verrà fatta insieme all’Università di Modena e Reggio Emilia, mi pare che sia stato detto questo. A quel punto forse sapremo se le domande riguardano persone che hanno una certa soglia di reddito, com’era la composizione dei nuclei familiari, insomma, potremo esprimerci su queste cose.

Rispetto al fondo regionale della non autosufficienza e alla mancanza presunta di programmazione che veniva richiamata, anche su questo credo di non aver detto nulla di diverso. Non ho detto, cioè, che questo è frutto di chissà quale ripensamento organico sulle misure da attuare sul fondo regionale della non autosufficienza. Ho detto chiaramente, e c’è peraltro scritto nella legge e nella delibera, che questo consente un avvio tempestivo del fondo regionale di non autosufficienza, starei persino per dire, fosse anche nelle more dell’approvazione di un bilancio regionale, un avvio tempestivo fin dal primo gennaio 2018. Questo è un obiettivo valido e degno, a prescindere dal fatto che si faccia una riprogrammazione organica che in questo caso non avviene, appunto perché non è necessaria, del fondo regionale della non autosufficienza.

Mi pare che alcuni dei temi affrontati, fin dalla mia premessa, fossero già chiari: nessuno aveva l’ambizione di dire che era chissà quale operazione di riprogrammazione del fondo regionale della non autosufficienza, ma che è finalizzata ad un anticipo e ad un avvio tempestivo fin dal primo gennaio, così come sul RES credo non ci siano stati infingimenti o atteggiamenti di copertura; al tempo stesso, però, non ci fa piacere che vengano date letture magari diverse.

Chiudo dicendo questo: do atto oggettivamente all’opposizione dell’atteggiamento responsabile che ha tenuto, in particolare nel percorso di Commissione. Ho avuto occasione di farlo in quella sede, ma lo ripeto volentieri oggi in Aula, perché naturalmente ci siamo mossi con dei tempi che hanno richiesto e hanno potuto essere adottati soltanto perché c’è stato un atteggiamento, credo responsabile e collaborativo. Da parte nostra c’è stata la disponibilità ad entrare nel merito in tutte le Commissioni, a volte l’abbiamo realizzata meglio, a volte meno bene, però nella sostanza mi sembra che l’impegno da parte nostra ci sia stato. È un impegno che spero possa proseguire anche sul bilancio, perché anche lì avremo tempi molto contingentati, quindi magari unendo responsabilità, disponibilità e trasparenza da parte nostra come maggioranza, questi obiettivi possono essere raggiunti non per gli interessi di una parte, ma per il bene della gestione dell’ente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola alla vicepresidente della Giunta Gualmini. Prego.

 

GUALMINI, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente.

Intervengo brevemente perché sono francamente molto delusa, lasciatemelo dire, rispetto agli interventi che ho sentito, semplicemente per la falsificazione della realtà a cui ho dovuto assistere. Io ho molto rispetto per tutti i consiglieri, anche per quelli di minoranza, in particolare per Marchetti e Bertani, ma non mi aspettavo, francamente, ci tengo ad evidenziarlo, che si potessero strumentalizzare situazioni di fatto, quantomeno anche per rispetto di tutte le persone della macchina regionale che hanno lavorato a questo provvedimento.

Io ho ascoltato quattro cose assolutamente non vere, che quantomeno non mi risultano. Primo: che stiamo assistendo ad un dramma straordinario perché assistiamo ad un trasferimento di risorse da un capitolo di bilancio ad un altro. Questa è una Regione che ha la migliore capacità di spesa e di impegno di tutte le Regioni italiane, questo deve essere molto chiaro. Analizzando tutte le voci di bilancio, se uno ha la voglia e la pazienza di farlo, si vede che i singoli capitoli vengono impegnati e quindi spesi con percentuali che vanno dall’85 al 100 per cento. L’idea che si debbano trasferire dei residui, in questo caso, tra l’altro, molto frazionati, molto minuti, perché le norme sul bilancio lo richiedono, non mi sembra che delineino lo scenario apocalittico di una regione che, ripeto, ha la migliore capacità di spesa in Italia.

Perché c’erano più risorse sul reddito di solidarietà? Perché è una misura nuova. È evidente che se non l’avessimo fatta, non si sarebbe creato questo esubero di risorse, non ci sarebbe stata la necessità, del tutto oggettiva e assolutamente di buonsenso, di trasferimento.

Ora, io sfido chiunque, con una partenza di questa misura per motivi estremamente seri e complessi che rivendico, perché nessuno ha la bacchetta magica, nessuno fa le cose improvvisando e io men che meno. Se la misura è partita a fine settembre, perché i Comuni si sono adeguati via via secondo le loro forze, in due mesi noi abbiamo avuto 6.100 domande. Io voglio capire perché questo sarebbe un errore: cioè, dove sta l’errore, dove sta il fallimento perché 6.100 persone si sono riversate agli sportelli in due mesi a fare domanda? È evidente che c’è stato un ritardo, usiamo le parole nel loro senso, perché lo studio e la messa in atto di nuove politiche pubbliche richiede cinque, sei, sette, otto passaggi, analisi di fattibilità. L’abbiamo fatta per capire le stime. Io non mi metto a lanciare nuovi strumenti per stare dietro e accarezzare il pelo dei cittadini, senza capire prima in che contesto siamo: analisi di fattibilità, stime di tipo econometrico, legge regionale, Regolamento di attuazione, le intese con i ministeri e la convenzione con INPS. O si ha la capacità di dire che governare oggi e farsi carico di problemi complessi richiede competenza, complessità, pazienza e tempo; oppure, ci diciamo che semplicemente facciamo le cose schioccando le dita, o facciamo sempre quelle, perché se non cambiamo niente è del tutto evidente che avremo speso il 100 per cento delle risorse.

Quindi, non è un errore, per il semplice fatto che in due mesi 6.100 domande non possono essere oggettivamente un errore. Semplicemente, la misura è partita a fine settembre.

Secondo dato: sarebbe stato meglio, io colgo dall’Aula l’invito, aver fatto una misura diversa da quella nazionale. Quindi, io colgo da quest’Aula l’invito a complicare la vita e a rendere la vita un inferno a cittadini fragili, non sono cittadini con quattro lauree e cinque dottorati, posto che questi titoli significhino qualcosa. Quindi, una misura diversa, con moduli, percorsi, schede, intese interistituzionali diverse e anche quella nazionale, tanto per accentuare una burocrazia italiana che notoriamente è molto leggera.

Il reddito di solidarietà e lo sforzo disumano per star dietro le misure nazionali consentono esattamente quella flessibilità che lei, consigliere Marchetti, richiama. Bisogna capirsi. Se noi non avessimo fatto un’integrazione, lo stanziamento nazionale sarebbe stato utilizzato dal 20-25 per cento dei cittadini emiliano-romagnoli, perché siamo fortunati, nel senso che i tassi di povertà assoluta sono inferiori. Quindi, aver dato un’integrazione ha aperto una finestra su persone che altrimenti sarebbero state escluse. Poi valuteremo, monitoreremo, leggeremo, cambieremo, ma sia chiaro questo punto: abbiamo integrato per dare la possibilità di allargare la platea come altre Regioni con molto buonsenso, perché qui si tratta di buonsenso, né di governo, né di opposizione, ma di buonsenso, hanno fatto, semplicemente perché questa strada della lotta comunque a condizioni di disagio andava presa e va presa perché anche in Emilia-Romagna c’è un bisogno di questo tipo, e rivendico il fatto che il welfare si debba modificare, si modifica ogni cinque, sei, sette anni, perché i bisogni vanno anticipati, possibilmente.

Sia ben chiaro, quindi, che il reddito di solidarietà ha dato flessibilità alla possibilità di intervenire contro situazioni di disagio.

Terzo punto. Non siamo stati lungimiranti. Non siamo stati lungimiranti perché avremmo dovuto, evidentemente qualcosa… Cioè, io parto con una misura nuova, la vedo due mesi e nello stesso tempo avrei dovuto già cambiare le soglie di reddito, cambiare la legge, il Regolamento che avevamo appena messo in pratica?

È evidente che nello stanziamento che noi abbiamo accantonato, abbiamo agito per eccesso probabilmente, consentitemelo. Preferisco che queste risorse siano state trasferite al Fondo per la non autosufficienza, che ha tutta una sua nobiltà, piuttosto che lasciare i cittadini senza soldi, come è avvenuto, o senza la possibilità di erogare la Carta acquisti, come è avvenuto in alcune Regioni. È stata una stima per eccesso, che evidentemente consentirà sugli altri anni di arrivare a degli aggiustamenti.

Non accetto, quindi, che si dica che tecnicamente ci sono stati errori, per il semplice fatto che in due mesi sfido chiunque a capire, a fare un’analisi di monitoraggio sul funzionamento pieno di questa misura. Comincio a pensare invece che la misura funzioni molto bene e che ci sia il tentativo di strumentalizzazione di uno strumento tecnico, perché a me non interessa piantare bandierine, questa cosa è stata fatta insieme, Giunta e Consiglio; mi interessa l’efficacia della misura per il semplice fatto che altrimenti perdiamo la faccia. Vedo che comincia a funzionare; probabilmente sta destando degli appetiti che cominciano a vedersi anche in quest’Aula, con un lavoro defatigante, complesso, che ci siamo accollati sul groppone, come maggioranza, Consiglio e Giunta.

Ultima cosa: il monitoraggio dei dati per serietà l’abbiamo fatto fare all’Università di Modena, perché l’avete chiesto voi. Ora, o c’è una risoluzione del Consiglio che chiedeva di assegnare il monitoraggio in maniera seria ad un ente esterno; oppure, me lo sono sognato. Quindi da parte mia non è neanche corretto sparare i dati ogni settimana, ogni due giorni – a Rimini due, quattro, settecento, ottocento. Ritengo che sia più corretto avere l’analisi dell’ente esterno che voi avete richiesto, presentarla ai consiglieri e poi ufficializzarla. È chiaro che il totale noi ce l’abbiamo, qualche dato l’abbiamo, perché le cose le verifichiamo. Mi sembra più serio fare un monitoraggio dopo un po’ che la misura è partita, perché altrimenti veramente ci prendiamo in giro.

Mi scuso quindi se mi sono infervorata, ma francamente ho sentito cose che non avrei voluto sentire. Capisco tutto, però questa misura è un tentativo di introdurre un nuovo corso d’azione, con i servizi dei nostri Comuni, che stanno lavorando moltissimo. Attenzione, perché un numero superiore di domande i nostri servizi potrebbero non reggerlo. Le forze politiche che hanno un’aspirazione al Governo, come è giusto che tutte le forze politiche abbiano, devono anche fare i conti con una macchina amministrativa che devi tenere coinvolta, perché non è che la politica si inventa le misure da un giorno all’altro, e poi funzionari e dirigenti eseguono, così, tout-court, e magari mandi ai servizi sociali, nel giro di un giorno, 300 persone, sperando che i moduli vengano compilati immediatamente. Attenzione, perché governare significa tenere dentro la macchina amministrativa che deve eseguire e mandare avanti i nostri indirizzi.

Io penso che abbiano fatto i salti mortali. Cioè, 6.100 domande in due mesi, per me, vi dico la verità, sono salti mortali dei nostri servizi sociali che approfitto anche per ringraziare.

Ribadisco infine, con un tono molto più calmo, che siamo assolutamente a disposizione per cambiamenti, variazioni. Ho anche detto che il REI, opinione soggettiva, è stato introdotto troppo presto. Io non l’avrei introdotto così presto perché si rischia una stratificazione eccessiva. Siamo disponibili a qualsiasi cambiamento, ma lasciateci il tempo di vedere come vanno le cose. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, vicepresidente della Giunta Gualmini.

Abbiamo terminato la discussione generale. Ora iniziamo la discussione congiunta sugli articoli.

Il consigliere Foti è prenotato, immagino. La discussione generale si è conclusa, come ho detto nel frattempo, con la controreplica dei relatori e con l’intervento della Giunta.

Ora entriamo in discussione generale sugli articoli. Le darei la parola, in particolare sull’articolo 1.

Discussione congiunta sugli articoli. È aperta la discussione sull’articolo 1.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, mi era chiaro a che punto fossimo del dibattito. Debbo rilevare soltanto una cosa: per l’ennesima volta, anche se evidentemente non tutti l’hanno avvertito, ci è stato spiegato che questa Regione è prima anche per quanto riguarda la miglior capacità di spesa.

Posso dire, allora, che è ultima nel presentarci lo schema di bilancio per il prossimo triennio? Posso dire che ad oggi non abbiamo uno straccio di documento in mano? Posso dire che non sappiamo se e quando si aprirà la sessione di bilancio?

Spiace che la vicepresidente, che evidentemente dal presidente ha ereditato il fatto di esser sempre primi, sia uscita. Ma questa è la dimostrazione dell’attenzione che si presta all’Assemblea. Però mi sia consentito dire che c’è un limite al ridicolo. Come c’è un limite rispetto a questa proposta di legge che, vorrei ricordare persino in Commissione tutti hanno riconosciuto avere quantomeno un titolo fuorviante.

Ci sono state spiegate in tutte le salse le ragioni per cui è stato fatto. Bene. Peccato che il pomeriggio del giorno in cui esaminava e si iniziava l’esame di questo disegno di legge, lo stesso argomento fosse stato affrontato in Commissione – è qui presente il presidente Zoffoli –, senza che vi fosse alcun rilievo al riguardo.

L’ha detto chiaramente la vicepresidente Gualmini, in un passaggio: dato che non riuscivamo a spenderli lì, li abbiamo messi qui. Cioè, il fondo della non autosufficienza è, nella sua visione, una specie di discarica dove si può depositare quando lo si ritiene, qualcosa, anche sotto il profilo economico.

Io pensavo, in realtà, che fosse stata una scelta di campo, perché è cosa diversa dire: avevamo destinato le risorse alla legge che ha avuto, per “n” motivi, un sovradimensionamento, chiamiamolo così, sotto il profilo della stima necessaria quanto all’impegno economico, e quindi abbiamo pensato che il canale privilegiato non potesse altro che essere quello della non autosufficienza. Ma neanche quando si toppa e si toppa pesantemente si ha il minimo non dico dell’umiltà, ma della lealtà, che è cosa diversa dall’umiltà, di dire: rebus sic stantibus abbiamo deciso che il fondo della non autosufficienza fosse uno di quei fondi che potevano essere implementati.

Invece, ci siamo – scusatemi – piacevolmente intrattenuti sugli effetti di una legge in vigore da qualche mese e applicata da qualche settimana, quasi che non vi fosse invece una clausola di verifica puntuale, prevista nella medesima, e il fondo per la non autosufficienza è diventato soltanto un argomento per dire: “C’erano un po’ di soldi da piazzare e li abbiam piazzati lì”.

Debbo dire peraltro che così è stato anche in Commissione nella discussione perché giustamente chi ha fatto la variazione di bilancio mi ha fatto una questione meramente tecnica. Dice: “Avevamo questi capitoli, sapevamo che su questi capitoli avremmo avuto – chiamiamole così – delle economie, abbiamo deciso di utilizzarli”.

Quanto al resto ci è stato semplicemente detto: “Visto che ci sono se diventa legge entro il 31 dicembre li possiamo impegnare”. Poi, ne verranno impegnati, se si terrà presente la proporzionalità di cui alla delibera affrontata nella mattina presidente Zoffoli, se andranno tutti in Romagna, andranno tutti nella città metropolitana, andranno tutti non so dove, aspettiamo che abbiano finito i collegi per sapere dove vanno i soldi. Non è un buon criterio? Tanto, guardate, a Piacenza potete evitare di darglieli perché siete sotto di 20 punti, su tutto il resto vi potete attrezzare.

Ecco, io penso che non sia un ragionamento serio nonostante che torno a ripetere che in sé il provvedimento non ha trovato delle opposizioni di sorta, abbiamo detto conveniamo che se si può implementare il fondo della non autosufficienza lo si implementi anche se il metodo seguito non ci pare il migliore, ma vorrei dire alla vicepresidente Gualmini se le sembra serio – all’assente vicepresidente Gualmini – che oggi noi siamo in Aula e il parere del Revisore dei conti è stato reso ieri. Infatti se tanto mi dà tanto allora lo metto immediatamente a verbale, nessuno si illuda di discutere il bilancio di questa Regione senza che per tempi congrui ci sia stato consegnato il parere del Revisore dei conti. Sarà anche un’Aula sorda e grigia e ubbidiente da parte della maggioranza ma ci sono dei limiti oltre i quali non si può andare. 

Signora presidente, mi rivolgo direttamente a lei perché lei oltre a essere persona di maggioranza, persona di schieramento, è anche un primus inter pares all’interno di questa Assemblea che sul punto del bilancio non può accettare ciò che sta accadendo anche se nessuno ha il coraggio di alzare il tiro e dirlo chiaramente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ricordo che siamo in discussione sull’art. 1.

Non ho altri iscritti in discussione.

Procediamo con le dichiarazioni di voto sull’art. 1. Poi procederemo sull’art. 2 e alla votazione per intero della legge, con dichiarazione di voto. Non c’è nessuno che abbia chiesto di intervenire in dichiarazione di voto su questo articolo.

Procediamo, quindi, al voto. 

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1 (Fondo regionale per la non autosufficienza).

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2 (Entrata in vigore).

Se nessun consigliere chiede di intervenire, passiamo alla votazione dell’art. 2.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 2 è approvato.

Procediamo con la dichiarazione di voto sull’intero progetto di legge.

Chi chiede la parola? Cinque minuti per Gruppo.

La parola al consigliere Taruffi. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ho condiviso per larghi tratti, direi in modo integrale, l’intervento della vicepresidente Gualmini in ordine alla legge: “Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito”. Credo che nel mio intervento prima e nel suo dopo sia stato chiarito con dovizia di particolari quello che è lo stato dell’arte e qual è l’inquadramento nel quale ci muoviamo. Ora con una battuta voglio dire al consigliere Marchetti che non ho nessuna nostalgia dell’Unione Sovietica, non fosse altro perché probabilmente sarei stato uno dei primi a scomparire perché essendo notoriamente vicino alle cause dei dissidenti probabilmente sarei stato fra i primi a essere epurati.

Con una battuta me la cavo. Non me la cavo invece con una battuta sul merito del provvedimento e qui torniamo sulla variazione di cui parliamo.

Sia negli interventi in Commissione, sia prima abbiamo cercato di segnalare quale potesse essere un punto di caduta. Al momento non avendo ricevuto risposte se non l’intervento del consigliere Paruolo che adesso per onestà devo anche ringraziare per la trasparenza con la quale ha posto il tema e ha segnalato anche in Commissione il suo punto di vista che evidentemente diverge dal mio e quindi bisognerà che a un certo punto si trovi una sintesi se vogliamo trovarla. È chiaro che questa è una discussione che riguarda il bilancio di previsione del 2018 e del triennio 2018-2019-2020 e credo però che i termini di quella discussione siano stati abbastanza chiari e abbastanza espliciti anche nel corso di questo dibattito.

Ora io come ho detto in Commissione preferiamo stare dalla parte dei bottoni e quindi evitare di segnalare un precedente che poi eventualmente potrebbe essere in qualche modo utilizzato anche in futuro, quindi in assenza di un cenno di risposta, di un impegno in questa che comunque è l’Aula dell’Assemblea legislativa, come abbiamo votato sull’articolo 1 noi ci asterremo su questo provvedimento per le ragioni che ho motivato.

Ovviamente il dibattito lo riprenderemo in sede di approvazione del bilancio di previsione 2018-2020, le posizioni sono chiare, non penso che le misure di contrasto alla povertà di sostegno al reddito siano la cifra intorno alla quale tutto deve girare, penso però che sia un provvedimento importante che come hanno rivendicato in tanti, in tanti abbiamo contribuito a scrivere e in tanti abbiamo contribuito a veicolare sui territori perché al netto di chi quello strumento e quel progetto lo ha sottoscritto, al netto di chi lo ha votato, tutti quanti giustamente sui territori lo abbiamo speso come una conquista come un passo avanti e come un elemento progressista di questa Regione.

Quindi credo sia interesse di tutti trovare una soluzione nei termini che io prima ho cercato di indicare in una serie di ragionamenti che possono e devono essere messi in campo in ordine anche alla modifica della legge stessa. Tuttavia – e così rispondo in chiusura ai colleghi Bertani e Paruolo – al collega Bertani voglio ricordare, senza anche qui piantar le bandiere perché non è che mi interessi particolarmente, però nel programma elettorale che noi avevamo portato alla discussione quando ancora militavamo in Sinistra, Ecologia e Libertà uno dei punti programmatici era esattamente questo, quello cioè dell’inserimento di una forma di reddito minimo in Emilia-Romagna. È una discussione quella sul reddito che ha tanti padri perché è una discussione che precede anche la fondazione del Movimento 5 Stelle, di cui non c’è dubbio il Movimento 5 Stelle per questa discussione è stato un detonatore importante. Tuttavia quell’idea esisteva prima e non credo che qualcuno possa dire: “È roba nostra”. Penso che in tanti possano dire abbiamo spinto per andare in quella direzione.

Al collega Paruolo voglio dire solo – e chiudo – che non si tratta di fare discussioni premature o di aggiungere o togliere risorse, si tratta solo di dare coerenza agli strumenti che abbiamo votato insieme perché nella legge, ripeto, c’era una scheda finanziaria che portava un importo complessivo di 105 milioni di euro nel triennio. Io penso né più né meno che quella cifra bisogna trovare il modo per mantenerla. Non si tratta di aggiungere, né togliere niente. Si tratta di dare coerenza. Io non sono neanche un grande ragioniere ma so quando si dà coerenza alle cose che si dicono oppure no. Punto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola al consigliere Bertani. Dichiarazione di voto, naturalmente cinque minuti.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Io intanto riconosco a Taruffi il ruolo di piccolo padre così ci sta bene vista la sua provenienza. Se fossero stati accettati gli emendamenti e le proposte del Movimento 5 Stelle, secondo me sul reddito non ci saremmo trovati in questa situazione.

A me dispiace che la vicepresidente si scaldi per quello che dicono le opposizioni, ma il ruolo dell’opposizione è rilevare le criticità e su questo noi riteniamo che le criticità c’erano, ci sono e ci sono tutte e visto che siamo propositivi diciamo che quelle criticità vanno risolte. La macchina dei servizi sociali va ringraziata, se non riesce a reggere e non è dimensionata per questo problema che è un problema che c’è perché in Emilia-Romagna la povertà c’è e definire una soglia di 3.000 euro vuol dire lasciare fuori persone che anche loro sono in povertà e quindi vuol dire: primo che non è dimensionato bene il provvedimento, secondo non sono dimensionati i servizi. E su quello si agisce. I servizi stanno lavorando e hanno lavorato bene, però se non dimensioniamo bene e non abbiamo bene in mente perché quello studio diceva altre cose rispetto poi alle scelte che sono state fatte (lo studio dell’Università di Modena) e queste secondo noi sono le conseguenze.

Per quanto riguarda poi il provvedimento, come abbiamo già annunciato in Aula, noi ci asteniamo perché comunque destiniamo delle risorse a un bisogno. Rimane il dubbio che questo bisogno sia stato visto all’ultimo momento appunto per non lasciare delle risorse.

L’altro tema che rilanciamo anche noi è: “Il bilancio della Regione Emilia-Romagna ancora non c’è”. Questo è grave perché poi sicuramente ci saranno delle ripercussioni – prima Boschini parlava di tempi contingentati – ci saranno tempi contingentati che non permetteranno né all’opposizione ma neanche alla maggioranza, perché è anche a tutela della maggioranza, di potere analizzare bene il provvedimento e di poter portare proposte emendative. Questo sarà un problema e oggi è già un problema.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Sono iscritti per dichiarazione di voto: Daniele Marchetti, Boschini e Prodi.

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Intervengo molto velocemente, solo per fare alcune precisazioni visto che ho già anticipato prima che, come Lega Nord, voteremo contro questo progetto di legge, però non vorrei che passasse il messaggio che la Lega Nord è contro all’aumento del Fondo regionale per la non autosufficienza.

Il punto non è assolutamente questo, l’abbiamo ribadito più volte. Il punto è che, per errori politici, sono rimaste delle risorse economiche che vengono destinate ad un altro capitolo altrettanto importante come il fondo regionale per la non autosufficienza, ma senza aver dietro una programmazione seria. Infatti sul fondo regionale per la non autosufficienza è in corso un dibattito già da due anni circa, visto che sarebbero da rivedere tutte le delibere che regolamentano questo fondo.

Al momento non c’è ancora nulla quindi il nostro timore è che queste risorse siano destinate alla non autosufficienza perché non ci sono alternative, perché non si potevano destinare in altri settori e quindi noi contestiamo questo. Contestiamo che per errori politici della maggioranza che governa questa Regione si cerchi comunque oggi in fretta e furia di mettere una pezza senza avere una visione lungimirante ed è quello che dicevo prima. Quindi il punto è questo.

Noi, come abbiamo già fatto ieri in Commissione, voteremo contro a questo progetto di legge per questi motivi: non perché siamo contro all’aumento del fondo regionale per la non autosufficienza, ma perché ci sono degli errori a monte che noi contestiamo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola al consigliere Boschini. Prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente.

In realtà, ritengo di avere già ampiamente esaurito molti degli argomenti che sono stati ulteriormente ribaditi adesso, ma volentieri ci torno per dire che non mi pare che questo provvedimento sia stato presentato con trombe altisonanti, per dire stiamo facendo chissà quale operazione lungimirante.

Invece mi pare che questa sia l’obiezione che costantemente viene mossa e mi pare veramente in qualche modo sproporzionata rispetto al significato che è un altro, è un significato di corretta gestione amministrativa di un ente. Io penso che questo sia un obiettivo assolutamente degno di essere considerato e menzionato in quest’Aula. Vale a dire un ente che fa – credo che sia una cosa anche opportuna – una revisione dei livelli di impegno alla luce delle regole sull’armonizzazione e mette a disposizione per altre politiche… Fra l’altro mi fa piacere che tutti ne riconoscano l’importanza ancorché poi non arrivino a dare il voto per il loro sostegno ma tutti riconoscono l’importanza delle politiche per la non autosufficienza, chi fa questo tipo di revisione amministrativa secondo me sta facendo un’operazione che dal punto di vista della correttezza gestionale e anche politico è un’operazione corretta e che credo vada valutata per quello che è, cioè un’operazione da questo punto di vista di revisione di una serie di cifre che rischiavano di andare in avanzo amministrativo.

Poi se invece vogliamo impegnarci in una discussione su chi è il padre del RES al 100 per cento, al 70 per cento, al 60 per cento, se il RES dovrebbe avere una soglia di 3.000 euro, di 6.000 euro, credo che non sia tanto questa la sede anche perché – lo ribadisco – non abbiamo oggi i dati che invece spero potremo analizzare presto e quindi entrare nel merito del RES per dire se con una soglia diversa avremmo avuto un diverso livello di impegno. Sono anche un po’ curioso però di questa impostazione perché il RES è una misura che deve durare 12 più 12 mesi e di conseguenza mi sembra strano auspicare che dopo i primi due mesi siano già impegnate tutte le risorse visto che i bisogni crescono anche in corso d’anno, si manifestano quando le persone perdono il posto di lavoro e di conseguenza il reddito e quindi sarebbe forse persino sbagliato mi vien da dire avere impegnato tutto dopo due mesi.

Sul perché non si è partiti qualche mese prima abbiamo già lungamente discusso. Anche su questo ribadisco che mi pare che l’integrazione con altre misure come il SIA non sia sbagliata, questo dibattito credo lo potremmo rifare presto perché nella misura in cui il REI, se non leggo male, porta soglie di accesso vicino ai 6.000 euro con tutta una serie di altre condizioni penso che il range di copertura del reddito sarà comunque nella logica di una politica integrata, un mezzo molto più flessibile dei nostri attuali 3.000 euro.

Comunque non mi sembra questa la sede per fare la discussione per i motivi che ho detto. Non perché non sia importante prendere atto che 9 di questi 16 milioni vengono dal RES, ma perché nel merito credo di avere già argomentato per quali motivi oggi queste risorse sono disponibili e non a titolo di un fallimento. Peraltro si tace invece sulle altre risorse che sono invece originate dalla normale e corretta gestione – parliamo di altri 7 milioni per arrivare a 16 e mezzo – che sono credo invece un elemento di gestione virtuosa e attenta il fatto che vengano messe a disposizione.

Non diciamoci che questa operazione sul fondo della non autosufficienza ha un valore di assoluta neutralità, anzi mi ha fatto piacere che qualcuno riconosca, pur non votandola, che sarebbe stato importante incrementare queste risorse e anche su questo non sono state fatte annunci altisonanti, ma è stato detto che serve a garantire qualsiasi siano le condizioni di avvio nel nostro bilancio che il primo di gennaio siamo sicuri che le attività della non autosufficienza sui Comuni e sui territori sono assolutamente garantiti.

Sul bilancio ho già detto. Siamo consapevoli di non essere in tempo, al tempo stesso penso di avere annunciato, offerto trasparenza e disponibilità al confronto per cercare con questo di contemperare le esigenze che per me sono sacre della minoranza, di poter intervenire e discutere su quel bilancio. Quindi se riusciremo a far quadrare l’esigenza di stringere i tempi con la maggiore possibilità di discutere nel merito di entrare e di avere trasparenza io credo che questa sarà l’operazione che la maggioranza cercherà di offrire e se ci saranno le condizioni porteremo a termine anche il bilancio nei tempi dovuti. Con queste condizioni mi pare che non soltanto sia fondamentale e motivato l’appoggio del Partito Democratico a questa legge, ma spero che possa essere presa in considerazione da tutti l’importanza di sostenere il fondo di non autosufficienza –  ribadisco – senza perderci in polemiche su altre cose che faremo al momento opportuno e sui dispositivi giusti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola alla consigliera Prodi. Prego.

 

PRODI: Intervengo molto brevemente.

Innanzitutto volevo ringraziare l’assessorato e anche la vicepresidente Gualmini per la serietà e la competenza che hanno speso in questi mesi per far partire questo che è un provvedimento necessario ma anche che sicuramente sta trovando e troverà risposte a quella che è una domanda molto seria che viene dai territori. Questa è la premessa.

In riferimento poi al provvedimento odierno alcune cose erano state date per scontate ma così non sono. In questo momento non ci sono risposte concrete alle richieste di mantenere comunque l’impegno finanziario complessivo che si era posto su questo dispositivo, anche modulandolo come suggeriva il collega Taruffi poi con interventi che possono essere definiti in divenire.

Si sarebbe auspicata una risoluzione più concreta in merito alle soluzioni che sono state proposte. Mi associo, quindi, al voto di astensione, però è un momento di sospensione costruttiva per ragionare poi insieme perché questo è un provvedimento troppo importante per passare attraverso dei setacci di bilancio.

Sono molto fiduciosa che ci saranno poi tempi ulteriori e modi per riprendere questo tema in sede di bilancio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

In dichiarazione di voto non ho più nessun iscritto, per cui procediamo alla votazione dell’intero progetto di legge. 

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 5634, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

40

 

 

Favorevoli

 

24

Contrari

 

8

Astenuti

 

8

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2017». 

 

OGGETTO 3489

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante ‘Statuto della Regione Emilia-Romagna’”. A firma del Consigliere: Foti

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 3489/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo, anche se non credo che ci siano più i tempi. Adesso sento il relatore.

Passiamo all’oggetto 3489: Progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri recante “Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante ‘Statuto della Regione Emilia-Romagna’”, a firma del consigliere Foti. 

Mi permetto di chiedere, visto che il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali nella seduta del 24 ottobre con parere contrario e il relatore della Commissione è il consigliere Tommaso Foti, se vuole fare la relazione. Ha solo quindici minuti rispetto ai venti che le spetterebbero. Glieli concederei fino alle 13.05. Oppure, se preferisce, può fare la relazione dopo, in apertura. A sua scelta. Cosa preferisce?

 

FOTI: Presidente, facciamola adesso così almeno ce la siamo tolta. Io mi limito solo a illustrare un fatto. Si chiede la modifica di una norma…

 

PRESIDENTE (Saliera): Aspetti che le do la parola ufficialmente.

La parola al consigliere Tommaso Foti, relatore della Commissione. Prego.

 

FOTI, relatore: Qui un po’ di stanchezza.

Io mi limito soltanto ad osservare che la proposta di legge sulla quale qui relaziono prevede una modifica statutaria che prevede la soppressione di un istituto che in realtà in questa Regione figura soltanto nello Statuto ma non ha mai avuto una forma di attuazione alcuna.

Osservo, peraltro, che nella seduta del 17 ottobre mi è stato detto che vi era un accordo rispetto al contenuto di questo provvedimento ma non c’era stato il parere della Commissione. Siamo andati in Commissione e la risposta è stata che la maggioranza ha votato contro.

Ovviamente, adesso c’è il solito taglia-gola del non passaggio all’esame del provvedimento, la democrazia è una questione di numeri, avete i numeri quindi è una questione vostra.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: La ricostruzione del collega Foti è corrispondente al vero, noi però non siamo tagliatori di gole notoriamente e anche nella discussione in Commissione abbiamo colto il suggerimento logico anche mutuato dal percorso del recente tentativo fallito di riforma costituzionale.

Proprio per questo motivo anche in base ad un confronto con il legislativo, anche in base ad un confronto anche con l’assemblea il cambio dello Statuto che ovviamente sarà un cambio legato alle evoluzioni legate al 116 e di conseguenza anche del percorso che è stato avviato da parte della Giunta stessa terrà in considerazione come suggerimento e comunque anche come provvedimento logico da parte di questa maggioranza la modifica e quindi la soppressione del CREL che ricordiamo, come è stato anche discusso all’interno della Commissione, è puramente un’opportunità prevista dallo Statuto, non è mai stata attivata e non ha mai comportato anche per scelte dalla stessa Amministrazione regionale alcun costo.

Quindi di conseguenza anche proprio alla luce di queste considerazioni, pur bocciando e quindi arrivando alla non discussione del pdl e comunque anche in collegamento a quanto fatto già in Commissione recepiamo quello che è il suggerimento per quanto riguarda quelli che saranno anche gli sviluppi successivi legati allo Statuto stesso e ci impegniamo come maggioranza a cogliere questo suggerimento, questo auspicio derivante anche dai banchi della minoranza in quelli che saranno i passaggi successivi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Molinari.

Non ho altri iscritti in discussione generale. Chiedo al consigliere Foti se vuole replicare.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Presidente, cosa posso dirle e cosa posso dire. È dal 2005 che questo articolo dello Statuto c’è e non è mai stato attuato, quindi penso all’evidenza che sia un articolo inutile. Se bisogna aspettare la prossima riforma istituzionale per togliere l’inutilità capisco perché in Italia la gente ha sempre meno fiducia nelle istituzioni.

Torno a ripetere, però, che mi piego alla cosiddetta voluttà popolare.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ora procediamo con la dichiarazione di voto sull’ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma del consigliere Poli Roberto.

Cinque minuti per Gruppo come dichiarazione di voto. Nessun iscritto? Procediamo per alzata di mano alla votazione sull’ordine del giorno numero 3489/1.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3489/1 di “Non passaggio all’esame degli articoli”.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 3489/1 di “Non passaggio all’esame degli articoli” è approvato.

 

OGGETTO 5287

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 luglio 1999, n. 14 (Norme per la disciplina del commercio in sede fissa in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114) e alla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della l.r. 7 dicembre 1994, n. 49)”. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Poli, Rontini, Taruffi, Torri, Tarasconi, Zappaterra, Serri, Lori, Montalti, Calvano, Caliandro, Zoffoli, Iotti, Ravaioli

 

PRESIDENTE (Saliera): Passiamo all’oggetto 5287: Progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 luglio 1999, n. 14 (Norme per la disciplina del commercio in sede fissa in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114) e alla legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. Abrogazione della l.r. 7 dicembre 1994, n. 49)”, a firma dei consiglieri Cardinali, Molinari, Poli, Rontini, Taruffi, Torri, Tarasconi, Zappaterra, Serri, Lori, Montalti, Calvano, Caliandro, Zoffoli, Iotti, Ravaioli. 

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Politiche economiche nella seduta del 30 ottobre 2017, il progetto di legge è composto da sette articoli, il relatore della Commissione è il consigliere Gian Luigi Molinari che ha preannunciato di svolgere la relazione orale, il relatore di minoranza, consigliere Gabriele Delmonte, che ha preannunciato anch’esso di svolgere la relazione orale.

Sono state presentate cinque proposte di emendamento: due a firma del consigliere Foti, due a firma del consigliere Delmonte e una a firma del consigliere Bertani.

È stato, inoltre, presentato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Daniele Marchetti, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli, Molinari e Cardinali.

Daremo la parola al relatore della Commissione, Molinari, in apertura dei lavori, alle ore 14.00, dopo naturalmente le interpellanze. Prima le interpellanze e poi la relazione.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,54

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Emma PETITTI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’art. 65, comma 2 del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Massimo MEZZETTI, Sergio VENTURI e i consiglieri Enrico AIMI, Gianni BESSI, Andrea LIVERANI, Raffaella SENSOLI e Ottavia SONCINI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 5634 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l'esercizio finanziario 2017» (74)

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 24

Mirco BAGNARI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 8

Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 8

Andrea BERTANI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Andrea LIVERANI, Roberta MORI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI.

 

Ordine del giorno

 

OGGETTO 3489/1 “Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli, del progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: «Modifiche alla legge regionale 31 marzo 2005, n. 13 recante 'Statuto della Regione Emilia-Romagna'». A firma del Consigliere: Poli”

 

«L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all’oggetto;

 

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”;

 

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

 

Ai sensi dell’art. 92 del Regolamento

 

delibera

 

il non passaggio all’esame degli articoli.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

5634 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l'esercizio finanziario 2017". (Delibera di Giunta n. 1828 del 17 11 17)

5674 - Progetto di legge d’iniziativa consiglieri recante: "Modifiche alla Legge Regionale 5 luglio 1999, n. 14 - Norme per la disciplina del commercio". (23 11 17) A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Pompignoli

5678 - Progetto di legge d’iniziativa consiglieri recante: "Disciplina dei Centri Massaggi di esclusivo benessere". (24 11 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5687 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Qualificazione e tutela dell'impresa balneare". (24 11 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5688 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative". (24 11 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

5617 - Petizione popolare circa la richiesta di rendere obbligatoria la presenza del defibrillatore semiautomatico nelle istituzioni pubbliche e nei luoghi pubblici ove vi sia una elevata concentrazione di persone. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 89 del 15 11 17)

 

Interrogazioni

 

5606 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato delle procedure riguardanti la progettazione e la realizzazione della quarta corsia nel tratto autostradale Modena Nord-Piacenza Sud (A1 Milano-Napoli). A firma del Consigliere: Foti

5607 - Interrogazione a risposta scritta circa l'iter procedimentale riguardante il recupero della caserma dei Carabinieri sita in via Carducci, nel Comune di Concordia (MO). A firma del Consigliere: Aimi

5608 - Interrogazione a risposta scritta circa i posti letto presenti nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5609 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti la tutela della Villa Lonardi di San Donnino (MO). A firma del Consigliere: Gibertoni

5610 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere lo stato di degrado della superstrada Ferrara-Mare, sul tratto tra Comacchio e Ostellato. A firma del Consigliere: Fabbri

5611 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disagi per l'utenza che utilizza il trasporto ferroviario, con particolare riferimento agli eventi atmosferici e dalla mancanza di manutenzione degli impianti relativi. A firma della Consigliera: Piccinini

5614 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare le risorse di bilancio originariamente previste per il servizio ITC. A firma del Consigliere: Foti

5618 - Interrogazione a risposta scritta circa le competenze e le procedure riguardanti la vigilanza ed il controllo sull’abitabilità e sull’igienicità degli alloggi, con particolare riferimento all’AUSL di Imola e ad ACER. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5619 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere nei confronti di HERA a seguito dell’interruzione della fornitura di acqua potabile causata dalla nevicata del 13 novembre 2017. A firma del Consigliere: Bignami

5620 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare l’interruzione del Servizio Vaccinale della Casa della Salute di Busseto, Fontanellato e Salsomaggiore. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

5621 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per proseguire l'azione di contrasto nei confronti dello spreco alimentare, anche di natura domestica. A firma dei Consiglieri: Montalti, Rontini, Tarasconi, Pruccoli, Zoffoli, Paruolo

5622 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il ripetersi di disservizi a seguito di eventi atmosferici, peraltro previsti, con particolare riferimento alla fornitura di acqua potabile ed energia elettrica nelle zone appenniniche. A firma del Consigliere: Foti

5623 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare disservizi, presso l'AUSL di Area Vasta Emilia Centrale e Romagna, riguardanti l'approvvigionamento e la distribuzione di ausili sanitari. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5624 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le problematiche di sicurezza e manutenzione dell'archivio cartaceo dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5625 - Interrogazione a risposta scritta circa l'interruzione della linea telefonica e della erogazione della corrente elettrica presso il distretto sanitario di Borgo Tossignano (Imola), a causa di eventi atmosferici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5627 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per porre rimedio ai disservizi e ai problemi di sicurezza verificatisi sulla linea ferroviaria Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Foti

5628 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da assumere circa i disservizi che si verificano nella tratta ferroviaria Mantova-Modena. A firma del Consigliere: Foti

5630 - Interrogazione a risposta scritta circa la percentuale di alunni stranieri presenti nelle scuole, con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena e ad un caso di violenza nei confronti di una insegnante. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5631 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte allo stato di abbandono in cui versa un immobile dell’AUSL di Ravenna, in via dei Fossi, precedentemente sede del servizio SERT. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5632 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aggiornamento degli standard formativi, nell’ambito della formazione regolamentata, riguardanti la figura di agente di affari in mediazione. A firma della Consigliera: Rontini

5635 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’attività di uno stabilimento per la produzione di ceramiche sito a Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

5636 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti l’accensione di una torcia dell’impianto di stoccaggio di gas naturale sito a San Potito, a Cotignola (RA). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5637 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti le opere di difesa delle sponde del torrente Tidone a valle dello scarico di superficie della Diga di Molato. A firma del Consigliere: Foti

5638 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la costruzione di una centrale idroelettrica sul torrente Para, nel Comune di Verghereto (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

5639 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di degrado della Montagnola di Bologna, con particolare riferimento allo spaccio di droga ed ai reati posti in essere da stranieri. A firma del Consigliere: Bignami

5640 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e rimborsi riguardanti cartelle esecutive emesse dai Consorzi di Bonifica. A firma della Consigliera: Gibertoni

5641 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione del nuovo ponte, in sostituzione dell’attuale guado, sul fiume Santerno, in località Carseggio nel Comune di Casalfiumanese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5642 - Interrogazione a risposta scritta circa l’individuazione del percorso educativo e di addestramento dei cani di assistenza alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5643 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per uniformare l’assistenza per i malati diabetici in tutta la Romagna, con particolare riferimento alla presenza, a Rimini, di un retinografo presso il reparto di diabetologia. A firma della Consigliera: Sensoli

5644 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità, segnalate dal Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani dell'Emilia-Romagna, riguardanti le carenze di medici operanti nel settore dell'emergenza-urgenza. A firma della Consigliera: Sensoli

5646 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disservizi riguardanti la tratta ferroviaria Fidenza-Cremona. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Rancan

5647 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione delle infezioni negli ospedali, con particolare riferimento alla esternalizzazione dei servizi di pulizia. A firma del Consigliere: Bignami

5651 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere progetti di abbellimento delle strutture stradali, ferroviarie e delle reti di comunicazione. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

5652 - Interrogazione a risposta scritta circa l'aggiornamento delle linee guida riguardanti le indicazioni tecniche per l'esercizio delle attività di tatuaggio e piercing. A firma della Consigliera: Piccinini

5653 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni causati dalle nevicate nelle zone appenniniche e le azioni da attuare per evitare che tali situazioni si ripetano, con particolare riferimento alla fornitura di energia elettrica. A firma del Consigliere: Bargi

5654 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far cessare le problematiche ed i disagi per l'utenza della linea ferroviaria Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Torri

5655 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione delle competenze del Difensore civico regionale nel settore del diritto alla salute. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5656 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del servizio di trasporto, tramite pulmini, che accompagnava i pazienti oncologici agli ospedali di Ravenna e Forlì ed all'Irst di Meldola, al fine di usufruire di terapie intensive non disponibili presso l'ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

5657 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la sicurezza all'interno ed all'esterno dell'HUB di Via Mattei, a Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5658 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, a seguito della nevicata del 13 novembre 2017 e dei relativi disagi per la cittadinanza, per evitare blocchi della circolazione stradale, come avvenuto a Pavullo e nelle zone limitrofe del Modenese. A firma della Consigliera: Serri

5659 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le azioni da attuare, a seguito della nevicata del 13 novembre 2017, per evitare il ripetersi di danni e disagi per la popolazione, specie per quanto riguarda l'erogazione della corrente elettrica. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

5660 - Interrogazione a risposta scritta circa l’errata somministrazione di un farmaco contenente ketamina ad una paziente, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bazzano (BO). A firma del Consigliere: Bignami

5661 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per limitare l'esodo di pazienti con problemi odontoiatrici verso mete low cost, operanti all'estero. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5662 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione, anche tramite provvedimenti di natura legislativa, di contributi volti a favorire la partecipazione ai corsi per l'acquisizione della qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS). A firma del Consigliere: Foti

5664 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l’attribuzione di servizi interni di un liceo di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

5665 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione della L.R. n.5/2001 in riferimento all’erogazione del servizio di formazione professionale. A firma dei Consiglieri: Foti, Bignami

5668 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza, sul territorio regionale, dell’isotopo radioattivo rutenio 106 le relative cause e concentrazioni. A firma della Consigliera: Gibertoni

5669 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dell’Ufficio Tecnico di Savigno. A firma del Consigliere: Bignami

5670 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare i disservizi per gli utenti del servizio di trasporto locale gestito da SETA S.p.A. A firma del Consigliere: Torri

5672 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per separare, nei sistemi di emergenza sanitaria, i momenti di intervento territoriale da quelli ospedalieri di Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

5673 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per migliorare i livelli di sicurezza all'interno dei Pronto Soccorso, anche alla luce dell'episodio avvenuto presso quello di Bazzano. A firma del Consigliere: Bignami

5675 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire i danni ed i disagi causati da eventi metereologici, specie se prevedibili come la nevicata del 13 novembre 2017, con particolare riferimento alle zone dell'Appennino reggiano. A firma del Consigliere: Delmonte

5677 - Interrogazione a risposta scritta circa la risoluzione delle problematiche in essere tra la società Amazon ed i relativi dipendenti che sciopereranno in occasione del “Black Friday”. A firma del Consigliere: Rancan

5679 - Interrogazione a risposta scritta circa un incarico riguardante l’Istituto Rizzoli (IOR). A firma del consigliere: Marchetti Daniele

5680 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per risolvere i malfunzionamenti di linea telefonica ed Internet in alcune zone della provincia di Ravenna, al fine di tutelare la relativa utenza. A firma del Consigliere: Bagnari

5681 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripetersi di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti a Copparo (FE) ad opera di richiedenti asilo ospitati presso la cooperativa Camelot. A firma del Consigliere: Fabbri

5682 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli operati dai gestori dei servizi di trasporto pubblico e sull’effettivo pagamento delle multe comminate. A firma della Consigliera: Sensoli

5683 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia di stampa secondo cui l'ASL di Ferrara avrebbe richiesto all'Azienda Ospedaliera di Cona di traferire dei pazienti lungodegenti dall'Ospedale alle strutture accreditate del territorio, in particolare alla Casa di Cura "Quisisana". A firma del Consigliere: Taruffi

5685 - Interrogazione a risposta scritta circa le autorizzazioni all'esercizio di impianti di acquacoltura in mare per tutta la costa della regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bertani

5686 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori di ultimazione del nuovo Polo pediatrico di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

5689 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare i disagi ed i disservizi gravanti sugli utenti e sui pendolari delle linee ferroviarie Milano-Piacenza e Milano-Mantova. A firma del Consigliere: Foti

5690 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da porre in essere per sostenere i lavoratori, coinvolti nel processo di cassa integrazione, della Società Gardesa Assa Abloy, sita nel Comune di Cortemaggiore (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Foti

5691 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa iniziative per garantire tutele ai dipendenti dell’azienda Amazon Italia logistica srl di Castel San Giovanni (PC). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

5692 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assunzione di una posizione presso Governo e Parlamento, affinché non venga approvato l’emendamento relativo al DDL 2960 riguardante il Parco del Delta, ma invece si acceleri il suo passaggio a Parco nazionale. A firma del Consigliere: Bertani

5693 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’assicurazione di adeguati contributi - in collaborazione con gli enti locali del territorio piacentino - alle iniziative dell’Ente di Piacenza e Cremona per l’istruzione superiore (E.P.I.S.). A firma del Consigliere: Foti

 

Interpellanze

 

5615 - Interpellanza circa procedure riguardanti la Soc. Coop INDACOO di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

5629 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere, anche in ambito normativo, al fine di evitare il ripetersi di episodi di violenza fisica e verbale nei confronti di bambini e degli altri soggetti indifesi. A firma del Consigliere: Foti

5645 - Interpellanza circa procedure e problematiche riguardanti i lavori da effettuare per contrastare i rischi idrogeologici relativi al torrente Senio (RA), anche tramite casse di espansione. A firma del Consigliere: Bertani

5684 - Interpellanza circa il mantenimento di un’Area Veterinaria specifica con figure specialistiche veterinarie di appoggio per le 3 aree funzionali previste dalla normativa di settore. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Risoluzioni

 

5599 - Risoluzione sulla Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità - COM (2017) 563 final del 5 ottobre 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012.

5612 - Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare il percorso di attuazione del Piano Energetico Regionale per una diffusione sempre più strutturata e qualificata dell'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili quali il solare fotovoltaico, a continuare la diffusione di informazioni attraverso il notiziario "Energie in Comune" ed il portale della Regione, a sostenere il completamento del percorso di adesione al Patto dei Sindaci anche al fine di introdurre nei PAES il tema della mitigazione e dell'adattamento al cambiamento climatico, valorizzando inoltre la diffusione degli Sportelli energia e delle Agenzie per l'energia a livello territoriale. A firma dei Consiglieri: Montalti, Iotti, Rontini

5633 - Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare, anche in relazione alla nuova normativa comunitaria, l'adeguatezza e l'efficacia della regolazione dell'istituto del whistleblowing, alla luce dell'esperienza finora acquista, assicurando meccanismi che garantiscano terzietà, imparzialità, l'assenza di azioni di mobbing nei confronti di chi avanza segnalazioni e il rafforzamento dei meccanismi diretti ad acquisire elementi documentali o probatori,  a prevedere che nei nelle procedure interne siano sempre ascoltati anche i segnalanti, a prevedere tavoli di confronto con gli Enti regionali e gli Enti locali, favorendo inoltre analoghe iniziative nei confronti del privato attraverso rapporti con le associazioni imprenditoriali e sindacali. (17 11 17) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini

5648 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire, nella fase di negoziazione del bilancio dell'Unione europea e di definizione della nuova Politica agricola comune post 2020, una adeguata disponibilità finanziaria per interventi destinati allo sviluppo della Organizzazione Comune di Mercato dei prodotti ortofrutticoli con l'obiettivo di favorire una maggiore organizzazione della fase agricola e un rafforzamento delle relazioni tra i soggetti dell'intera filiera, ad intervenire presso il Governo per promuovere l'emanazione di norme finalizzate al consolidamento ed all'ampliamento dell'operatività delle Organizzazioni interprofessionali e la trasparenza dei mercati, richiedendo inoltre una puntuale verifica dei risultati delle iniziative attualmente in essere a livello nazionale in materia di promozione ed educazione alimentare. (21 11 17) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Montalti

5650 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad individuare misure dirette a favorire, in accordo con gli Enti locali e i soggetti proprietari delle infrastrutture, progetti partecipati finalizzati all'abbellimento di manufatti relativi ad opere stradali, ferroviarie e delle reti di comunicazione ed energetiche che insistono in Emilia-Romagna, a favorire l'impegno attivo e la partecipazione diretta dei cittadini alla definizione degli interventi di carattere artistico, ambientale o di arredo urbano individuati come più opportuni, sostenendo altresì l'apporto di artisti, scuole, Accademie del nostro territorio, e contribuendo alla definizione di un nuovo spazio di "made in Emilia-Romagna" (21 11 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

5663 - Risoluzione per impegnare la Giunta, qualora non vi sia alcuna altra soluzione percorribile per mantenere attivi i punti nascita di Castelnovo ne' Monti (RE), Pavullo nel Frignano (MO) e Borgo Val di Taro (PR), ad avviare una gestione della gravidanza a basso rischio nei suddetti punti nascita, approvando un progetto pilota regionale, mantenendo e potenziando tutti i servizi pre e post parto attualmente presenti nei suddetti punti nascita. (22 11 17) A firma del Consigliere: Alleva

5666 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad individuare nelle materie oggetto di negoziazione con il Governo per la definizione della proposta di Intesa per il riconoscimento alla Regione Emilia-Romagna di "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia" anche le competenze di cui all'Allegato 1, ad operare per l'acquisizione delle risorse necessarie al finanziamento delle funzioni attribuite alla Regione, anche in riferimento alle materie dell'elenco di cui all'Allegato 1,  ad operare affinché l'Intesa con il Governo precisi il complessivo assetto delie potestà normative, con la definizione di rapporti tra legislazione, potere regolamentare e funzioni amministrative, inserendo clausole di garanzia a favore dell'autonomia ottenuta rispetto alle successive leggi statali, anche di stabilità o di coordinamento della finanza pubblica, in osservanza del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, affinché siano salvaguardati livelli adeguati di risorse finanziarie, per non vanificare l'autonomia conseguita. (22 11 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Gibertoni, Sassi, Piccinini

5667 - Risoluzione per impegnare la Giunta a operare per l’adozione, anche nella Regione Emilia-Romagna, di una disciplina che promuova e sostenga la lotta all’omofobia come azione necessaria per la convivenza e la pratica dei valori di libertà e di rispetto delle persone propri della nostra terra, a valutare la costituzione a parte civile nei procedimenti relativi a violenze, aggressioni ed atti omofobi, attivando inoltre tutte le misure a sostegno delle possibili azioni legali tentate da associazioni, enti e singoli contro gli autori di atti omofobi. (22 11 17) A firma della Consigliera: Sensoli

5671 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere economicamente, attraverso le risorse della Legge Regionale 27 marzo 2017, n. 4, le associazioni dei consumatori e utenti che agiscano a tutela, anche in sede giurisdizionale, degli abbonati emiliano-romagnoli del servizio ferroviario danneggiati dagli aumenti degli abbonamenti determinati dall’introduzione di nuovi e contestati elementi nella formula di calcolo dei relativi importi. (23 11 17) A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi, Taruffi, Alleva

5676 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la proposta di candidatura all'Unesco del ballo folkloristico romagnolo quale "patrimonio immateriale dell'umanità", continuando inoltre a supportare la promozione culturale e turistica del ballo folkloristico romagnolo, anche potenziando le sinergie attuabili entro il più vasto contesto delle azioni di valorizzazione del settore musicale previste dal PDL attualmente in discussione. (23 11 17) A firma dei Consiglieri: Rontini, Ravaioli, Montalti, Zoffoli, Poli, Sabattini, Rossi Nadia, Molinari, Cardinali, Campedelli, Serri, Iotti, Marchetti Francesca, Caliandro

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

5051 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche, verifiche e procedure riguardanti la discarica di rifiuti "Tre Monti" di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5060 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le garanzie finanziarie relative al settore dello smaltimento e recupero dei rifiuti. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Piccinini, Bertani, Gibertoni

5061 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a seguito di una moria di pesci verificatasi nel torrente Fossa, a Fiorano (MO). A firma del Consigliere: Bargi

5080 - Interrogazione a risposta scritta circa le perdite d’acqua che hanno portato a far chiudere i canali di scorrimento in Val Trebbia e che si possono arrestare intubando i canali in Val d’Arda. A firma del Consigliere: Foti

5085 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvenuto superamento della soglia massima del danno tollerabile per distretto individuata nel documento di adeguamento del Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Parma. A firma del Consigliere: Foti

5086 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di raccolta differenziata, compresa l’installazione di nuovi cassonetti, per il comune di Imola e per i Comuni del Circondario. A firma del Consigliere: Bignami

5088 - Interrogazione a risposta scritta circa le risultanze prodotte dalla sperimentazione dell’assistenza ospedaliera per intensità di cura sul territorio regionale. A firma delle Consigliere: Sensoli, Piccinini

5097 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere se la Giunta intenda relazionare in merito all'impatto acustico ed ambientale che avrà la realizzazione del Nodo di Funo (Bo) sulla vivibilità della zona circostante con la realizzazione dell'opera denominata "Passante di Mezzo”. A firma del Consigliere: Bignami

5098 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta se venga monitorato e quale sia lo stato idrologico degli affluenti del fiume Enza in questi mesi estivi rispetto al Deflusso Minimo Vitale estivo fissato per questi corsi d’acqua; considerato quanto denunciato sugli organi di informazione da Legambiente Val d'Enza, in queste ultime settimane, sui corsi d'acqua della collina e della montagna reggiana e cioè che stanno vivendo una fase di sofferenza acuta evidenziata da continue morie di pesci a causa della scarsità d'acqua nei torrenti, anche a quote elevate. A firma del Consigliere: Torri

5102 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla dichiarazione dell'Assessore Gazzolo sul Piano regionale di gestione dei rifiuti e per sapere se, oltre alla discarica di Baricella che era prevista in chiusura, sono preventivati ulteriori ampliamenti di discariche che il Piano prevedeva in chiusura. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5103 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere il motivo per il quale la Giunta non ritiene di acquisire l’elenco degli affidamenti di Hera presi in esame da ANAC, anche in ragione delle gravi censure in cui il sistema appalti di Hera risulta essere incorsa. A firma del Consigliere: Bignami

5105 - Interrogazione a risposta scritta in merito al concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni dell'organico della scuola dell'infanzia e primaria, su base regionale e per chiedere alla Giunta se intenderà intervenire presso il Governo per assicurare efficienza e imparzialità nell’amministrazione scolastica, a fronte di errori nell’assegnazione dei punteggi segnalati da docenti e organizzazioni sindacali. A firma del Consigliere: Gibertoni

5111 - Interrogazione a risposta scritta, in merito ad un avviso pubblico nell'ambito di procedimenti indetti ai sensi dell'articolo 177, comma 1, del decreto legislativo n. 50/2016 per l'affidamento, nelle Provincie di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, dei Servizi di gestione dei centri di raccolta rifiuti; spazzamento manuale, meccanizzato e combinato e servizi collaterali allo spazzamento; raccolta rifiuti solidi urbani stradale e porta a porta. A firma del Consigliere: Foti

5112 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla procedura aperta per l'affidamento del «servizio di raccolta rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi e lavaggio contenitori», riferito al Lotto 3, in territorio di Parma. A firma del Consigliere: Foti

5125 - Interrogazione a risposta scritta, in merito all’incendio che si è sviluppato all'interno della discarica di Imola nel pomeriggio del 12 agosto 2017, per chiedere alla Giunta  quali sono le cause; in che area della discarica si è sviluppato l'incidente e il tipo di materiale colpito dalle fiamme; se l'incidente ha causato danni ambientali rilevanti nella zona e se la stessa area possa ritenersi pericolosa per i cittadini; se ritiene che i servizi di allerta (vedi Allert System, il servizio di sms del Comune di Imola) possano essere utili in casi come quello riportato. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani

5132 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla tipologia di risarcimento che la Regione potrebbe chiedere al responsabile del danno arrecato al rio di Gaggio nella zona di Fontanellato, per gli sversamenti di liquami nelle sue acque che avrebbero prodotto una moria di pesci. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5134 - Interrogazione a risposta scritta sul programma MaB (l'Unesco ha riconosciuto due riserve MaB: "Appennino Tosco-Emiliano" e "Delta del Po", che riuniscono i territori deltizi di Emilia-Romagna e Veneto) e sui progetti innovativi, finalizzati ad inserirsi in maniera significativa nella rete internazionale delle riserve MaB, per la realizzazione dei quali, la Regione Emilia-Romagna ha istituito un apposito fondo annuale. A firma del Consigliere: Bignami

5140 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intende procedere ad una profonda riforma di Atersir o alla sua abolizione. A firma del Consigliere: Foti

5143 - Interrogazione a risposta scritta per sapere, a seguito della circolare del MIUR circa la documentazione relativa alle vaccinazioni da presentare per le iscrizioni alle scuole di ogni grado, quali iniziative abbia assunto la Giunta per un’immediata definizione delle procedure da seguire per dare piena attuazione alla legge 119/2017, evitando iter burocratici che, violando il diritto alla privacy, diventino fonte di contenziosi. A firma del Consigliere: Foti

5149 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di sostenere le modifiche alla legge regionale 23 dicembre 2009, n. 23 al fine di evitare il fenomeno del nepotismo all’interno delle strutture del servizio Sanitario regionale, nonché sulle possibili misure finalizzate a evitarne la diffusione e circa l’opportunità di regolamentare la procedura delle assunzioni temporanee attraverso Agenzie interinali. A firma della Consigliera: Gibertoni

5154 - Interrogazione a risposta scritta circa l’azzeramento, nei PEF, delle sovracoperture dei costi sostenuti, dal 2013 al 2015, da alcuni Comuni del bacino di Bologna per il servizio rifiuti e per sapere quali siano le conseguenze sui costi della TARI e sulla nuova gara per l’affidamento del servizio. A firma del Consigliere: Bignami

5156 - Interrogazione a risposta scritta circa l’incarico del Direttore Amministrativo dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR). A firma del Consigliere: Bignami

5157 - Interrogazione a risposta scritta circa le indagini sulle società attuatrici dell’intervento denominato “Programma di riqualificazione urbana ‘Comparto via Pasubio’” (PRU Pasubio) della città di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

5159 - Interrogazione a risposta scritta circa il contratto d’affitto di ramo d’azienda siglato tra il Consorzio AMI (Con.Ami) e Herambiente per la gestione della discarica “Tre Monti di Imola”, nonché sull’opportunità di indire una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento della gestione dei servizi ivi svolti. A firma del Consigliere: Bignami

5163 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impianto di smistamento dei rifiuti sito nel comune di Baricella. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5167 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato della rete idrica nella frazione di Campolo, comune di Grizzana Morandi. A firma del Consigliere: Bignami

5169 - Interrogazione a risposta scritta circa la deliberazione della Giunta n. 1234 del 24 luglio 2017, in merito alla costituzione di parte civile della Regione nel procedimento riguardante la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980. A firma del Consigliere: Foti

5170 - Interrogazione a risposta scritta circa le lamentele sollevate dagli abitanti della frazione Pittolo, comune di Piacenza, riguardanti il fetore emanato da un tratto di canale di bonifica. A firma del Consigliere: Foti

5173 - Interrogazione a risposta scritta circa l’origine e la pericolosità di odori nauseabondi rilevati in frazioni del comune di Nonantola. A firma della Consigliera: Gibertoni

5174 - Interrogazione a risposta scritta circa il finanziamento delle opere di bonifica dell’ex area Razzaboni, nel Comune di San Giovanni in Persiceto. A firma della Consigliera: Piccinini

5176 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’attività di informazione sui farmaci da parte degli informatori scientifici. A firma del Consigliere: Bignami

5180 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione, a Bomporto, di un argine a protezione del relativo centro abitato. A firma della Consigliera: Gibertoni

5186 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il Decreto legislativo n. 104 del 16 giugno 2017, in materia di valutazione d'impatto ambientale (VIA). A firma della Consigliera: Gibertoni

5192 - Interrogazione a risposta scritta circa l'azzeramento dei premi di produzione dei vertici amministrativi dell'USL di Ferrara e la regolamentazione dei turni dei relativi operatori sanitari. A firma della Consigliera: Sensoli

5193 - Interrogazione a risposta scritta circa la macellazione rituale riguardante festività celebrate da comunità islamiche, con particolare riferimento al territorio imolese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5198 - Interrogazione a risposta scritta circa la mappatura ed il contrasto della criminalità organizzata nigeriana operante sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5199 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire, ai pazienti affetti da diabete mellito, il pieno accesso a cure sperimentali e l'utilizzazione di dispositivi di cura e di automonitoraggio. A firma del Consigliere: Bignami

5204 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eguagliare il numero di borse di studio per le scuole di Specializzazione e per il Corso di formazione Specifica in Medicina Generale al numero di neo medici. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

5205 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura di scuole di specializzazione in medicina e favorirne l'accreditamento, con particolare riferimento alla situazione esistente a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

5208 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per favorire la distribuzione diretta dei farmaci e l'utilizzo di quelli equivalenti e biosimilari. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

5214 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e questioni riguardanti la nomina del Direttore del Distretto Pianura Ovest. A firma del Consigliere: Bignami

5221 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la regolamentazione dello svolgimento dell'attività di volontariato. A firma della Consigliera: Piccinini

5222 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti l'utilizzazione dell'acqua della diga di Mignano ai soli fini domestici, con particolare riferimento alle azioni da attuare per risolvere i problemi di approvvigionamento idrico nel territorio piacentino. A firma del Consigliere: Foti

5225 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi necessari per effettuare vaccinazioni, con particolare riferimento ad un caso verificatosi a Budrio. A firma del Consigliere: Bignami

5226 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per consentire l’accesso alle strutture dei conservatori e degli istituti musicali alle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Piccinini

5227 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l’efficacia dei provvedimenti sanzionatori in materia di reati ambientali e di abusi nella raccolta dei funghi e dei tartufi, con particolare riferimento alla Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

5228 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’AUSL di Romagna, con particolare riferimento alla soppressione della “UOC sviluppo sistemi relazionali”. A firma del Consigliere: Pompignoli

5230 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione dell'attività degli informatori scientifici sui farmaci. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Delmonte

5232 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'informazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie ai fini scolastici. A firma della Consigliera: Sensoli

5233 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attività dell'Aeroporto di Rimini, i dati riguardanti i passeggeri nello stesso transitati e le strategie di marketing poste in essere. A firma della Consigliera: Sensoli

5237 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in merito all'approvazione della normativa riguardante l'istituzione di un unico Parco del Delta del Po. A firma del Consigliere: Foti

5239 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l'agibilità delle piste di atterraggio destinate all'elisoccorso sanitario. A firma del Consigliere: Fabbri

5242 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa per gli esami di densitometria ossea presso l'AUSL di Ferrara e l'Ospedale di Cona. A firma della Consigliera: Sensoli

5246 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare l'erosione delle spiagge, con particolare riferimento ai Lidi ferraresi ed all'installazione di barriere frangiflutti. A firma del Consigliere: Fabbri

5247 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti il progetto di ampliamento della discarica di rifiuti di Baricella (BO). A firma del Consigliere: Bignami

5251 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'attività libero-professionale intramuraria del personale medico operante nel Servizio Sanitario, con particolare riferimento ai relativi compensi. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi, Sensoli

5253 - Interrogazione a risposta scritta circa notizie riguardanti la chiusura del reparto di Ortopedia dell'Ospedale di Bazzano e le azioni da porre in essere per far fronte alle conseguenti problematiche. A firma del Consigliere: Bignami

5254 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le modalità di consegna domiciliare di ausili sanitari. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5255 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per giungere alla trasformazione in Centro Operativo antimafia dell'attuale Sezione Operativa dislocata a Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

5258 - Interrogazione a risposta scritta circa le cause di tassi di mortalità superiori alle medie in alcune zone del territorio regionale, con particolare riferimento all'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5259 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'organismo deputato alla verifica dell'appropriatezza prescrittiva riguardante le prescrizioni dei medici di base. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5269 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della malaria e tutelare la cittadinanza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5271 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’istituto bancario CARIFE. A firma del Consigliere: Fabbri

5272 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione di casi di malaria nel territorio regionale e le azioni da attuare per contrastarla, con particolare riferimento ad episodi verificatisi a Imola e Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5275 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare l'abbandono di rifiuti contenenti amianto nel territorio regionale, con particolare riferimento a quelli rinvenuti nel Parco di Monte Sole. A firma del Consigliere: Bignami

5277 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti le situazioni relative ai prestiti sociali effettuati dalle cooperative. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

5279 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per prevenire la diffusione della malaria e di altre malattie, con particolare riferimento all'immigrazione. A firma del Consigliere: Pompignoli

5284 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità, nel territorio regionale, di cannabis per uso terapeutico. A firma della Consigliera: Gibertoni

5288 - Interrogazione a risposta scritta circa le quantità di rifiuti conferiti nella discarica di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5289 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi pubblici destinati dalla Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Giovanni XXIII. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

5290 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l'incremento degli infortuni sul lavoro, con particolare riferimento a quelli mortali. A firma del Consigliere: Bertani

5291 - Interrogazione a risposta scritta circa gli incarichi e le spese riguardanti l'attività di tutela legale della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

5297 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti incarichi relativi alle strutture dello IOR. A firma del Consigliere: Bignami

5305 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela della salute dei cittadini che abitano in prossimità dell’inceneritore di Raibano di Coriano di Rimini. A firma della Consigliera: Sensoli

5307 - Interrogazione a risposta scritta circa la collocazione di richiedenti protezione internazionale in un immobile ubicato nel quartiere residenziale a San Michele Tiorre, nel Comune di Felino (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

5310 - Interrogazione a risposta scritta circa la quantificazione del numero ottimale di Aziende sanitarie da prevedere nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5314 - Interrogazione a risposta scritta circa la convocazione della "Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile". A firma del Consigliere: Foti

5315 - Interrogazione a risposta scritta circa i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio di Bologna e provincia, ivi inclusi quelli inseriti in progetti SPRAR, quelli che si sono visti riconoscere una forma di protezione internazionale, quelli accolti nelle strutture definite dalla Delibera di Giunta regionale n. 1904/2011, nonché circa i costi sostenuti dal Comune di Bologna e dall’area metropolitana. A firma del Consigliere: Bignami

5323 - Interrogazione a risposta scritta circa i trasferimenti di pazienti, tramite ambulanze, tra AUSL, con particolare riferimento a quelli tra Imola e Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5332 - Interrogazione a risposta scritta circa i criteri di nomina, valutazione e rappresentanza dei componenti del “Comitato di Indirizzo per la Malattia Diabetica”. A firma del Consigliere: Bignami

5333 - Interrogazione a risposta scritta circa i prodotti alimentari e di cosmesi contenenti il biossido di titanio. A firma della Consigliera: Gibertoni

5335 - Interrogazione a risposta scritta circa il lavoro svolto da un collaboratore dell’Ausl di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5344 - Interrogazione a risposta scritta circa il sito di compostaggio di via Riga Bassa a Crevalcore (Bo). A firma del Consigliere: Pettazzoni

5366 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il potenziamento del sistema autostradale e tangenziale di Bologna, con particolare riferimento all'ampliamento della sede stradale. A firma della Consigliera: Piccinini

5373 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti alloggi ACER siti a Imola, in via Manfredi. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5376 - Interrogazione a risposta scritta circa i termini di apertura dell'anno scolastico. A firma della Consigliera: Gibertoni

5380 - Interrogazione a risposta scritta circa la posticipazione al 20 settembre, nell'ambito del calendario regionale, dell'inizio della raccolta del Tuber mesentericum. A firma del Consigliere: Torri

5381 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere la situazione di degrado riguardante l'area del liceo Monti di Cesena, sito nel piazzale Sanguinetti. A firma del Consigliere: Pompignoli

5382 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il progetto "Mi muovo in bici" con particolare riferimento alla situazione esistente a Rimini. A firma della Consigliera: Sensoli

5384 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per monitorare e studiare il fenomeno della radicalizzazione islamica sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5386 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni contrattuali relative ai dipendenti delle imprese cooperative, con particolare riferimento a quelle sociali ed agli stipendi corrisposti ai dipendenti delle stesse. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

5391 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da attuare per evitare la chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d'Arda. A firma del Consigliere: Foti

5392 - Interrogazione a risposta scritta circa corsi di arabo, urdu ed inglese per gli studenti, ed i relativi genitori, attivati presso una scuola di Pontelagoscuro (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

5393 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche connesse a cumuli di materiali situati nel comune di Galliera (BO). A firma del Consigliere: Bignami

5395 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per superare la crisi dei collegamenti infrastrutturali tra Emilia-Romagna e Lombardia nel tratto compreso nella provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

5399 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per avviare un tavolo di confronto con la Regione Lombardia per risolvere la grave situazione di isolamento causata, nella provincia di Piacenza, dalla chiusura al traffico di ponti sul fiume Po. A firma del Consigliere: Foti

5400 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione del parco rotabile inadeguato ed obsoleto con nuovi convogli nelle linee ferroviarie ferraresi, con particolare riferimento a quella che unisce Ferrara a Codigoro. A firma del Consigliere: Calvano

5405 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dei Centri per l'Impiego ed i piani di rafforzamento delle politiche attive del lavoro. A firma dei Consiglieri: Molinari, Tarasconi, Cardinali, Rontini

5409 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche connesse ad occupazioni avvenute nell'Università degli Studi di Bologna, con particolare riferimento alla tutela delle attività delle associazioni studentesche. A firma del Consigliere: Bignami

5410 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adempimento di disposizioni relative a clausole valutative previste dalla legislazione regionale in materia di intervento pubblico nel settore abitativo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5420 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un collegamento tra il casello di Barberino del Mugello e la Panoramica in direzione Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

5430 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni ed i costi riguardanti il Centro regionale contro le discriminazioni. A firma del Consigliere: Foti

5434 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per promuovere l'inserimento di persone con disabilità nel mercato del lavoro. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

5440 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela degli imprenditori e delle organizzazioni agricole interessate relativamente al percorso di una pista ciclabile di collegamento tra i Comuni del Nuovo Circondario Imolese. A firma del Consigliere: Bignami

5443 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la "teoria del gender" nell'ambito scolastico, ed i relativi progetti e contributi. A firma del Consigliere: Pettazzoni

5445 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino del collegamento tra il casello autostradale di Barberino di Mugello e la "Panoramica", in direzione di Bologna. A firma del Consigliere: Foti

5447 - Interrogazione a risposta scritta circa disservizi riguardanti TPER, con particolare riferimento alla disponibilità di autobus dotati della pedana che ne consente l'utilizzo da parte di persone costrette in carrozzina. A firma del Consigliere: Bignami

5449 - Interrogazione a risposta scritta circa la costruzione di un nuovo edificio ove trasferire la scuola "Manara Valgimigli" di Bagno di Romagna, o la ristrutturazione della vecchia sede dell'istituto. A firma del Consigliere: Pompignoli

5472 - Interrogazione a risposta scritta circa la composizione del tavolo tecnico-istituzionale relativo al progetto per combattere l'emergenza idrica in Val d'Enza. A firma del Consigliere: Delmonte

5492 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano che prevede la chiusura delle biglietterie delle stazioni ferroviarie e in particolare di quella di Lugo. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini

5499 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione in cui si trovano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, gestiti da ERAP Marche, nei sette comuni dell’Alta Valmarecchia passati alla Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Rossi Nadia

5512 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino della precedente funzionalità della biglietteria della stazione di ferroviaria di Lugo. A firma del Consigliere: Foti

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere all’interpellanza sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

5584 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza dei visitatori del parco agroalimentare FICO di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 09/11/2017 al 22/11/2017

DPGR n. 177 del 09/11/2017

L.R. 8/2017 - Dgr 1463/2017 - Nomina della Conferenza sullo sport

DPGR n. 179 del 13/11/2017

Costituzione del Consiglio di amministrazione dell'IPAB "Colonia agricola G. Del Bianco", con sede a Misano Adriatico (RN)

DPGR n. 190 del 21/11/2017

Surroga componente del Consiglio di amministrazione dell'IPAB "Opera pia beato Amato Ronconi" di Saludecio (RN)

(Comunicazioni n. 56 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/2410 del 27/11/2017)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

 

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