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52.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2498

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'utilizzo di fonti rinnovabili e di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer per il funzionamento dei data center previsti nel Tecnopolo di Bologna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 2544

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la mancata realizzazione e il completamento dei progetti di connessione fibra in numerosi comuni dell'Appennino modenese. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

SALOMONI, assessore

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 2546

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione del ponte sul fiume Enza tra gli abitati di Sorbolo e Brescello. A firma del Consigliere: Iotti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

IOTTI (PD)

PRIOLO, assessore

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 2549

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il potenziamento della banda ultra-larga per l'accesso alla rete internet, con particolare riguardo ai territori montani e alle zone svantaggiate. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

SALOMONI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 2554

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che si ritiene di mettere in campo in termini operativi e di stanziamento di bilancio per fronteggiare l'incremento dei movimenti franosi. A firma del Consigliere: Occhi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

OCCHI (Lega)

PRIOLO, assessore

OCCHI (Lega)

 

OGGETTO 2560

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei lavoratori del gruppo Ferrarini. A firma dei Consiglieri: Amico, Sabattini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

BARUFFI, sottosegretario

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 2561

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la centrale di stoccaggio gas a Minerbio. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 2562

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’erogazione dei contributi previsti per i medici dell’emergenza 118 (MET) e di tutte le altre figure mediche, sanitarie e sociosanitarie coinvolte nell’assistenza durante le diverse fasi del COVID-19. A firma del Consigliere: Bergamini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BERGAMINI (Lega)

DONINI, assessore

BERGAMINI (Lega)

 

OGGETTO 2563

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i contagi nella popolazione scolastica durante la ripresa dell’attività didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

(Ritirata)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 2565

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di medici di base nelle aree periferiche della Regione, con particolare riguardo a Massa Finalese e Migliarina di Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Mori, Rossi, Sabattini, Rontini, Tarasconi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTI (PD)

DONINI, assessore

COSTI (PD)

 

OGGETTO 2566

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’erogazione di prestazioni riabilitative e di idrokinesiterapia alle persone diversamente abili nell'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TAGLIAFERRI (FdI)

DONINI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Rainieri)

LISEI (FdI)

RANCAN (Lega)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 2087

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Incremento della partecipazione regionale alla Società PIACENZA EXPO S.P.A." (15)

(Relazione della commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARASCONI, relatrice della commissione

RANCAN, relatore di minoranza

TAGLIAFERRI (FdI)

COLLA, assessore

TARASCONI (PD)

COSTI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 2264

Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare in via immediata protocolli e/o linee guida, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute in data 30 novembre 2020, finalizzati a garantire la ripresa delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Pelloni, Pompignoli, Montevecchi, Liverani, Bargi, Catellani, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Delmonte, Rainieri, Bergamini, Rancan

(Discussione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FACCI (Lega)

MALETTI (PD)

TAGLIAFERRI (FdI)

LISEI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2574 2575 2087

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,59

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 52 del giorno 2 febbraio 2021.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 19 gennaio 2021.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Petitti): Hanno giustificato la propria assenza il Presidente della Giunta Bonaccini e l’assessora Lori.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CASTALDINI Valentina
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. DELMONTE Gabriele
  14. FABBRI Marco
  15. FELICORI Mauro
  16. LISEI Marco
  17. LIVERANI Andrea
  18. MALETTI Francesca
  19. MARCHETTI Daniele
  20. MARCHETTI Francesca
  21. MASTACCHI Marco
  22. MONTALTI Lia
  23. MONTEVECCHI Matteo
  24. MORI Roberta
  25. MUMOLO Antonio
  26. OCCHI Emiliano
  27. PARUOLO Giuseppe
  28. PELLONI Simone
  29. PETITTI Emma
  30. PIGONI Giulia
  31. PILLATI Marilena
  32. POMPIGNOLI Massimiliano
  33. RONTINI Manuela
  34. ROSSI Nadia
  35. SABATTINI Luca
  36. SONCINI Ottavia
  37. STRAGLIATI Valentina
  38. TAGLIAFERRI Giancarlo
  39. TARASCONI Katia
  40. TARUFFI Igor
  41. ZAMBONI Silvia
  42. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Presenti 42 consiglieri.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 2498

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'utilizzo di fonti rinnovabili e di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer per il funzionamento dei data center previsti nel Tecnopolo di Bologna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2498: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’utilizzo di fonti rinnovabili di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer per il funzionamento dei data center previsti nel Tecnopolo di Bologna. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente. Come anticipato, questa interrogazione riguarda la fornitura di energie da fonti rinnovabili per alimentare e coprire i consumi del Tecnopolo di Bologna che si appresta a diventare uno dei data center più dotati, più ricchi di centri di calcolo d’Europa.

Il punto è: come si coprono i consumi elettrici, che sono molto ingenti, di questo data center? Nelle premesse ricordo che il Tecnopolo di Bologna è stato concepito come un vero e proprio hub di livello nazionale ed europeo di Big data climatologia Human Habitat e ospiterà, tra l’altro, la nuova sede del data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, quello che, al momento, ha sede a Reading e che verrà trasferito per il fatto che il Regno Unito esce dall’Unione europea.

Questo Centro vede concentrati in un’unica area data center ad elevate prestazioni. Oltre a quelle che ho già ricordato, c’è il Centro Leonardo e poi verranno ulteriormente aggiunti anche Centri che riguardano biobanche, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, il Competence Center Nazionale Direct per Industria 4.0.

Sicuramente si tratta di una concentrazione che arricchisce non solo Bologna, ma tutta la Regione Emilia-Romagna di potenti centri di calcolo. Tra l’altro, c’è appunto quello legato alle previsioni meteo a breve termine. Ovviamente, i centri di calcolo sono uno strumento formidabile a supporto della ricerca, a supporto quindi anche dello studio per arrivare a individuare tecnologie che ci aiutino a tenere sotto controllo, per esempio, i cambiamenti climatici. Sappiamo che i nuovi obiettivi dell’Unione europea sono quelli di arrivare al 2030 a meno 55 per cento di emissioni climalteranti.

In questo contesto, ripeto, di importanza, di valore che ha questo data center, non possiamo non porci la domanda: ma come lo alimentiamo? Dobbiamo poi essere coerenti, tanto più nell’alimentazione di un centro di calcolo che serve, appunto, a monitorare i cambiamenti meteo.

Tenendo conto che la stessa Commissione europea ha sottolineato che i datacenter e il settore delle telecomunicazioni hanno un’impronta ecologica rilevante e che occorre, dunque, aumentare l’efficienza energetica, il recupero e il riuso dell’energia dispersa e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, al fine di raggiungere la loro neutralità climatica entro il 2030, quindi tra dieci anni. Ci sono alcune multinazionali, come Google e Amazon, che si stanno già dotando di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili.

Ricordato che abbiamo la possibilità di ricoprire il tetto del Tecnopolo con pannelli fotovoltaici, ma anche di utilizzare l’adiacente area del deposito TPER per creare una tettoia, anch’essa ricoperta di pannelli fotovoltaici, che tra l’altro potrebbe avere anche la funzione di proteggere i mezzi di TPER in caso di avverse condizioni meteo.

Tutto ciò premesso e ricordato che ci sono già tecnologie in uso per il recupero del calore disperso nel processo di raffreddamento dei computer, chiedo alla Giunta regionale quale percentuale del consumo energetico necessario per garantire il funzionamento dei potenti datacenter previsti nel Tecnopolo di Bologna verrà coperta da fonti rinnovabili; in particolare, se sia stata presa in esame l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici del Tecnopolo nelle aree limitrofe e anche l’utilizzazione di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer, per utilizzarlo per il teleriscaldamento degli ambienti del Tecnopolo e di eventuali altri edifici limitrofi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Come richiamato dall’interrogante, è in corso di realizzazione un hub su Big data e climatologia che va a dare concretezza ai progetti della Data Valley attraverso l’insediamento di tre tra i supercomputer HPC distanza oggi in Europa.

L’area richiamata dell’ECMWF è, quindi, solo parte di un compound di diversi lotti, alcuni già in fase di completamento, altri appena partiti, altri ancora in fase progettuale, il cui tema dell’approvvigionamento energetico può essere visto sia nel suo complesso che per singole realizzazioni.

Il Tecnopolo nasce sul sedime dell’area ex Manifattura Tabacchi di Bologna, di circa 100.000 metri quadrati, con un complesso di edifici esistenti pari ad una superficie lorda di circa 90.000 metri quadrati. Dopo il decreto di vincolo da parte del Ministero dei beni ambientali e culturali del 2010, la Regione Emilia-Romagna ha indetto nel 2011 un concorso di progettazione internazionale, il cui obiettivo generale prevedeva una soluzione progettuale di tipo urbano, che, utilizzando gran parte delle strutture edilizie esistenti, ne valorizzasse la specificità, modificando l’originaria destinazione in quella di ricerca polivalente, dotato dei necessari servizi e aperto anche all’utenza esterna, richiedendo una sostenibilità ambientale intesa in senso complessivo, dalla sicurezza strutturale antincendio alla protezione dall’inquinamento acustico, fino al sistema del verde ambientale, al riciclo dei materiali di risulta, al risparmio energetico complessivo dell’involucro edilizio degli impianti e con un significativo impiego di fonti rinnovabili.

La Regione ha poi avviato la realizzazione dell’opera per lotti funzionali. Io dò conto ad esempio di un lotto, quello che ha citato l’interrogante, e poi c’è una scheda tecnica che invece enfatizza tutti i dati da lei richiesti per l’intero complesso del Tecnopolo.

L’insediamento del data center delle previsioni meteo del Centro meteo europeo per le previsioni a medio termine è previsto negli edifici esistenti, capannone Botti ed ex officina, sarà sede della centrale elettrica meccanica, nonché un nuovo fabbricato destinato a centrale tecnologica di raffreddamento. Infine le linee esterne attiguo al servizio esclusivo del data center, per un complesso di circa 14.000 metri quadrati su un sedime di 21.000.

L'intervento è in via di ultimazione con la fase del test commissioning finale. Nello specifico, i supercomputer, data room e data storage room, saranno ospitati all’interno di due dei cinque capannoni Botti e l’infrastruttura di calcolo prevede una potenzialità di circa 100 megawatt.

Il progetto del nuovo data center meteo europeo ha come obiettivo l’ottenimento di altri standard ambientali, tra cui la certificazione LEED. Il sistema di refrigerazione per il raffreddamento del data center è stato pensato con una sequenza di tre dispositivi di raffreddamento con quattro drive cooler della potenza di 1758 kW ciascuno, un sistema di geotermia a ciclo aperto con potenza complessiva di 1,5 megawatt, otto unità frigorifere, una di backup, una di predisposizione con potenza pari a 925 kW ciascuna.

L'energia termica recuperata dallo smaltimento dei carichi dei super calcolatori sarà in parte recuperata dai sistemi a pompa di calore acqua-acqua reversibili a servizio delle batterie delle unità di trattamento aria primaria, che forniscono il servizio di condizionamento degli uffici caldo e freddo e il raffrescamento del data old e data storage e dei locali quadri elettrici.

Questo recupero consentirà di minimizzare i consumi elettrici dei compressori e delle pompe di calore unitamente alla produzione dell’impianto fotovoltaico. La proposta progettuale prevede l’utilizzo di acqua di falda in sinergia con i drive coooler, per ridurre al massimo l’intervento dei compressori e quindi aumentare la disponibilità di energia per i data center mediante il sistema integrato di scambiatori e i sistemi di pompaggio con sfruttamento della risorsa geotermica a ciclo aperto.

A differenza dei normali impianti di scambio geotermico che possono essere utilizzati anche per produrre calore, il sistema in progetto sarà utilizzato solo per raffreddare, perché i supercomputer del data center che lavoreranno di continuo avranno bisogno di un costante raffreddamento durante tutto l’anno. A seguito delle prove di pompaggio e re-immissione effettuate sui pozzi di prova, sono stati individuati gli acquiferi più produttivi e definite le portate e le modalità di prelievo e restituzione al fine di garantire un funzionamento efficiente dell’impianto geotermico.

Sono previsti due sistemi di scambio geotermico afferenti ai due acquiferi posti a diverse profondità, ciascuno dotato di due pozzi di prelievo di acqua di falda e tre pozzi di restituzione. Pertanto, è un sistema complessivo di quattro pozzi di presa e sei di resa con portata complessiva di punta pari a 75 litri al secondo e potenza termica complessiva di 1,5 megawatt.

Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico installato sul coperto degli edifici vincolati capannoni Botti B1, B2, B3, quelli cioè destinati al data center, lo stesso è costituito da un generatore fotovoltaico composto da 1.008 moduli fotovoltaici e da 12 inverter con potenza nominale complessiva di 352 kW picco, per una produzione di 426,182 kW ora, distribuiti su una superficie di 2.548 metri quadrati sull’intera copertura dei capannoni interessati dal Centro meteo.

L’impianto consente una riduzione annua di emissioni inquinanti rispetto a un impianto termoelettrico pari a 320,14 chilogrammi di anidride solforosa, 403,02 chilogrammi di ossido di azoto, 12,30 chili di polveri sottili e soprattutto 238,23 tonnellate di anidride carbonica. Poi c’è una scheda analitica per ogni altro intervento che compone il Tecnopolo.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie a lei.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Molto brevemente. Ringrazio il sottosegretario per la super dettagliata risposta che mi ha dato. Direi che gli interventi sono previsti, quindi mi dichiaro soddisfatta in attesa comunque di leggere il dettaglio della risposta così puntuale. Da quello che ho percepito, pur nella lettura ovviamente accelerata, perché le pagine da leggere erano tante, ho sentito geotermia, ho sentito fotovoltaico, recupero di calore e quindi, al di là di una presa d’atto più puntuale, mi posso dichiarare soddisfatta.

Grazie.

 

OGGETTO 2544

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la mancata realizzazione e il completamento dei progetti di connessione fibra in numerosi comuni dell’Appennino modenese. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2544: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la mancata realizzazione e il completamento dei progetti di connessione fibra in numerosi comuni dell’Appennino modenese, a firma della consigliera Pigoni.

Prego, consigliera.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Buongiorno a tutti. Da notizie riportate dalla stampa si è appreso che tra i 17 comuni dell’Appennino modenese la connessione fibra è stata attivata solo a Pavullo e in questi giorni a Sestola. Gli altri 15 Comuni possono contare solo sulle limitate prestazioni della vecchia ADSL. Open Fiber, incaricata di realizzare la rete in fibra, ha iniziato i lavori per poi lasciarli incompiuti quasi dappertutto.

Premesso che gli amministratori locali di Riolunato, Pievepelago, Lama Mocogno, Fiumalbo, Polinago, Prignano sulla Secchia, Frassinoro, Montecreto, Fanano, Montefiorino, Palagano, Guiglia, Montese e Zocca lamentano numerosi e continui problemi nell’esecuzione dei lavori, se non la sospensione dei lavori stessi senza nessuna spiegazione.

Considerato che gli incentivi dello Stato e della Regione sulle prime e seconde case, sui progetti di vita e lavoro nel territorio montano stanno incentivando sempre di più una riscoperta dell’Appennino di tutta la nostra regione, non soltanto dell’Appennino modenese, riscoperta che, però, rischia di essere fortemente rallentata dalla mancanza di connessione. L’attuale mancanza di una rete internet performante, oltre ad essere essenziale per la didattica scolastica a distanza, non permette a privati e aziende di sfruttare sul territorio dell’Appennino modenese le opportunità dello smart working.

Dato atto che nell’attuazione delle linee di mandato della Giunta regionale 2020-2025, approvate dall’Assemblea, tra gli obiettivi vi rientra quello di assicurare tempi certi per la banda ultra-larga per imprese e cittadini e per il superamento del divario digitale oggi esistente.

Dato atto che la Regione Emilia-Romagna ha introdotto azioni e misure per garantire piena vivibilità nei territori montani, rafforzando i servizi necessari, come scuole, trasporti, sanità, investendo sul ripopolamento di questi territori, incentivando le giovani famiglie a tornare a vivere e lavorare in montagna.

Si interroga la Giunta per sapere se sia a conoscenza di quanto apparso sulla stampa e di quanto denunciato dagli amministratori locali e, ovviamente, se intende attivarsi intervenendo efficacemente su tutti i soggetti coinvolti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Risponde l’assessora Salomoni. Prego, assessora.

 

SALOMONI, assessore: Grazie, consigliera. Rispondo per confermare che la Giunta è, chiaramente, a conoscenza del ritardo di Open Fiber in tutti i territori dell’Emilia-Romagna, non solo nel modenese, ovviamente, e sta tenendo monitorata la situazione sia direttamente che attraverso Lepida, in modo da poter effettuare ogni azione necessaria a semplificare l’ottenimento dei permessi e la realizzazione delle infrastrutture.

La Giunta ha anche attivato un tavolo di monitoraggio, attraverso il quale in questi mesi abbiamo incontrato Open Fiber, e ha cercato di spostare la verifica sulle attività in corso dai lavori effettivamente in corso alla progettazione, in modo da poter comprendere quanto siano realistiche anche le idee di consegna che Open Fiber prevede per il nostro territorio.

Ad oggi, quello che possiamo dire è che, oltre ai Comuni che ha citato, ce ne sono altri 4 (Frassinoro, Montefiorino, Montecreto e Palagano) che sono in parziale vendibilità o in collaudo, quindi le fibre dovrebbero essere disponibili ai cittadini in tempi veramente brevissimi.

Ne abbiamo altri 7 che sono previsti entro il 21 e infine 5 sul 22 e 2 che prevedono un’infrastruttura a copertura radio, che prevediamo possano essere collegati in tempi in tempi discretamente rapidi perché la tecnologia ha un più semplice dispiegamento.

Io le darei in allegato l’elenco puntuale e ci tengo a cogliere l’occasione per dire a tutta l’Assemblea che noi pubblicheremo i dati che Open Fiber passa a Regione, in modo tale da avere contezza dello stato effettivo dei lavori e della concessione effettiva dei permessi territorio per territorio, in modo da poter dare una risposta agli enti rapida e il più possibile precisa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Prego, consigliera Pigoni.

 

PIGONI: Grazie, presidente, e grazie, assessora, per questa puntuale risposta (mi scuso, ogni tanto con la mascherina è un po’ complicata la lettura).

La risposta, come dicevo, è stata sicuramente molto puntuale, è ovvio che questo è un servizio essenziale per far rivivere veramente la nostra montagna, è un impegno per tutta la Giunta e anche per l’Assemblea, che abbiamo voluto prendere in modo importante anche nel corso dell’ultimo bilancio, quindi credo che sia fondamentale fare tutto quello che è in nostro potere per velocizzare la connessione e quindi molto bene anche le tempistiche che mi ha detto adesso e che leggerò senz’altro nello scritto di questa interrogazione. Grazie.

 

OGGETTO 2546

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione del ponte sul fiume Enza tra gli abitati di Sorbolo e Brescello. A firma del Consigliere: Iotti

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2546: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione del ponte sul fiume Enza tra gli abitati di Sorbolo e Brescello, a firma del consigliere Iotti.

Prego, consigliere.

 

IOTTI: Grazie, presidente. L'interrogazione riguarda quanto accaduto anche nella scorsa settimana, riguardante la piena del fiume Enza fra le province di Parma e Reggio, in particolare per quello che riguarda il ponte promiscuo; promiscuo nel senso che è forse l’unico rimasto nell’Emilia-Romagna ancora ospitante, sede stradale e sede ferroviaria, sede stradale di prove di competenza delle province di Parma e Reggio e il ponte ferroviario di gestione della FER della Regione Emilia-Romagna.

La segnalazione è questa: ad ogni piena, quindi ad ogni situazione di allerta, anche senza criticità idrogeologica sulle sponde fluviali, il ponte viene regolarmente chiuso come se fosse una normalità. Ricordo che la strada interessata, ex strada statale della Cisa 61, ora appunto provinciale, collega due province, ma ha un traffico di circa 30.000 mezzi al giorno ed è, di fatto, attualmente il terminale di quel tratto della Cispadana che termina a Brescello. Oggi, quindi, la situazione è particolarmente paradossale. Ad ogni piena un ponte viene regolarmente chiuso come se fosse la norma, con disagi evidentissimi su una viabilità che collega la città di Parma, la Bassa parmense e la Bassa reggiana, senza che questo susciti alcuna problematica e alcuna situazione paradossalmente mirata alla soluzione.

Abbiamo assenza di una progettazione che sia risolutiva e sostitutiva del manufatto. Il manufatto ricordo che viene chiuso perché un ponte ad arco in mattoni, quando il livello delle acque raggiunge le arcate diventa tecnicamente spingente e quindi la forza delle acque tende ad alzare il piano stradale e a togliere staticità del ponte stesso; un ponte che risale al secolo scorso rifatto solo dopo i bombardamenti negli anni Cinquanta. Quello che è davvero drammatico è una situazione per la quale non c’è una soluzione in atto, non c’è nulla che lo metta tra le priorità delle due province. Per questo io interpello la Regione per capire cosa fare e per andare ad una soluzione. Aggiungo che il positivo e condiviso Piano di elettrificazione ferroviaria della linea non può in alcun modo essere effettuato su un manufatto che ormai non ha alcun livello di sicurezza e che deve essere sostituito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Iotti. Assessore Priolo, prego.

 

PRIOLO, assessore: Buongiorno ai consiglieri in aula.

Rispondo brevemente al consigliere Iotti. Con riferimento al ponte sull’Enza, situato sulla strada provinciale 62 R della Cisa, che collega l’abitato della località di Sorbolo a Levante in Comune di Brescello al Comune di Sorbolo di competenza della Provincia di Parma e di Reggio Emilia. Per ciò che concerne la parte stradale e di competenza di FER e per ciò che concerne la parte ferroviaria in affiancamento si informa che la criticità connessa all’insufficienza della sua sezione idraulica è ben nota, come peraltro ha testé sottolineato il consigliere. Tale criticità comporta, infatti, la periodica chiusura del ponte in caso di eventi alluvionali gravosi, purtroppo sempre più frequenti, con gravi ripercussioni sulla viabilità a livello provinciale.

Al fine di risolvere la problematica, nella banca dati nazionale relativa agli interventi per la difesa del suolo (schede ReNDiS) era stata inserita la richiesta di finanziamento di un nuovo ponte di attraversamento collocato a sud dell’attuale ponte e di due tratti stradali di collegamento dello stesso con la strada provinciale 38 in provincia di Reggio Emilia e con la strada provinciale 73 in provincia di Parma, per un totale di circa 16 milioni di euro.

Gli stessi attraversamenti stradali e ferroviari sono stati inseriti anche nell’elenco delle priorità territoriali in occasione della ricognizione sui ponti del bacino del fiume Po effettuata a seguito del decreto ministeriale n. 1/2020, con cui il Governo ha destinato ingenti somme per la messa in sicurezza di ponti esistenti e la realizzazione di nuovi in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza nel bacino del Po. Purtroppo, però, non hanno beneficiato del finanziamento statale, in quanto gli esiti della valutazione, basata su numerosi criteri condivisi con le Amministrazioni provinciali rappresentate da UPI nel Tavolo di confronto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non hanno portato a ritenere prioritario tale intervento, poiché le criticità ‒ e l’ha sottolineato il consigliere ‒ non sono dovute a un degrado strutturale, ma sono legate a problematiche di deflusso idraulico.

Però l’impegno della Regione a trovare una soluzione della problematica è proseguita ‒ siamo un po’ testardi ‒ e la richiesta di finanziamento è stata recentemente ribadita come prioritaria nell’ambito della proposta regionale per il Recovery Plan, avanzata a fine settembre al Ministero dell’ambiente, all’interno della quale è inserito anche l’intervento sul contiguo ponte della linea ferroviaria Parma-Suzzara, con un costo di 12 milioni di euro, portando, dunque, ad un complessivo di circa 28 milioni la risoluzione del nodo viario ferroviario.

In tutti i modi, consigliere, stiamo cercando soluzioni nella speranza che vengano finanziati. I progetti esistono e attendiamo che il Governo risponda.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Priolo.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Grazie, mi ritengo assolutamente soddisfatto. Intanto sono dati che non erano a conoscenza, quindi questo è un fattore positivo anche per quello che riguarda la programmazione.

Sono piuttosto sorpreso dalla valutazione fatta dall’UPI, se non parla di degrado strutturale, forse è andato un archeologo industriale a fare la valutazione e la stima, un ponte in mattoni risalente ormai al secondo dopoguerra, che quindi si avvicina ai 70 anni di età, altro che degrado strutturale! Ad ogni piena, l’arco in mattoni viene invasato dalle acque, e la corrosione dei mattoni stessi è evidente.

Questa è una scelta di tutt’altra natura ed un pretesto, comunque, visto che la Regione si è positivamente attivata per trovare altre risorse, credo che questo sia utile e positivo. Inviterei comunque le Province a farsi carico anche di un eventuale intervento diretto anche con i Sindaci, che si lamentano ogni volta di questa situazione in atto.

Credo però che andrebbe fatto come ulteriore passo, al di là poi che arrivino o no i finanziamenti, anche l’approfondimento progettuale, perché tutt’ora non si sa bene cosa sia stato progettato, anche perché ha influenze sul territorio e sulla viabilità circostante.

In ogni caso grazie, Assessore Priolo, mi ritengo soddisfatto.

 

OGGETTO 2549

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il potenziamento della banda ultra-larga per l’accesso alla rete internet, con particolare riguardo ai territori montani e alle zone svantaggiate. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2549: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il potenziamento della banda ultra-larga per l’accesso alla rete internet, con particolare riguardo ai territori montani e alle zone svantaggiate, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie. Buongiorno, presidente.

La motivazione che sta alla base di questa interrogazione è la situazione che è emersa durante la pandemia, durante questo periodo di lockdown, il problema che ha fatto appunto emergere la difficoltà che le persone in montagna hanno a lavorare in smart working, ma in particolare anche per gli insegnanti che devono utilizzare la banda larga per la DAD, la didattica a distanza.

Alla base di questo c’è anche l’importanza che è emersa del tema dello sviluppo della montagna. Nei mesi scorsi la Regione ha emanato dei provvedimenti per finanziare i giovani ad insediarsi in montagna, quindi è stato emesso un bando, che fra l’altro ha avuto anche un grande successo, quindi, paradossalmente, il Covid se da una parte ha creato disagi e problematiche, dall’altra sta valorizzando il territorio montano.

È chiaro che le persone che si insediano in montagna ci possono rimanere, possono stare in montagna solo se trovano i servizi di base necessari e quindi devono avere chiaramente le strade fisiche, ma è importantissimo anche il tema delle strade informatiche. Questo periodo ha fatto venire a galla in tutta la sua importanza questa difficoltà. Quindi, è importantissimo un impegno da parte della Regione per sbloccare questa sgradevolissima situazione che sta limitando lo sviluppo della montagna. Oltretutto, non solo la difficoltà allo sviluppo per la banda larga, ma i gestori attuali, in particolare TIM, che è il gestore della rete fisica, sta mettendo in grande difficoltà chi usufruisce dei servizi anche dal punto di vista dei servizi minimi di base che stiamo utilizzando.

Vado, quindi, a leggere il testo dell’interrogazione.

Premesso che l’emergenza sanitaria in atto e la conseguente crisi economica hanno reso ancora più evidente la necessità di accelerare il percorso di innovazione e digitalizzazione della nostra Regione, con un’attenzione particolare alle zone in particolare montane che oggi sono carenti di infrastrutture digitali all’avanguardia; visto che a ottobre 2019 Raffaele Donini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore ai trasporti e infrastrutture, affermò che entro il 2021 la banda larga sarebbe arrivata in tutto l’Appennino, centri principali e frazioni, sostenendo che nel 2021 saremmo stati la prima regione ad assicurare a tutti i cittadini l’accesso al web veloce ed affidabile; assicurare a tutti i cittadini l’accesso ad internet con la connessione veloce ed affidabile da almeno 30 megabyte è ormai considerato un vero e proprio diritto e come tale va assicurato a tutti gli emiliano-romagnoli per poter garantire competitività e uguali possibilità a tutti i territori della nostra regione; considerato che il presidente Bonaccini negli obiettivi di programma di mandato ha evidenziato che è essenziale disporre di connettività a banda larga per la nostra Regione e si è impegnato con incentivi, agevolazioni, supporti ed iniziative alla connettività diffusa di comunità indirizzata a famiglie ed imprese dei Comuni di montagna o in situazioni di difficoltà, con il supporto dell’Assessorato alla montagna; dopo la realizzazione delle dorsali per il collegamento tra un punto della rete Lepida e la zona non ancora raggiunta in fibra ottica, è indispensabile che si eseguano i lavori di cablaggio affinché i cittadini possano, poi, attivare le utenze internet.

Interrogo la Giunta regionale per sapere se sono stati realizzati gli obiettivi infrastrutturali relativi alla banda ultra-larga dettati dall’Agenda digitale europea, che prevedevano per il 2020 la copertura a 30 megabyte per il 100 per cento della popolazione, la copertura a 100 megabyte per l’85 per cento della popolazione, la copertura di 200 aree produttive in banda ultra-larga, la copertura del 100 per cento delle scuole in banda ultra-larga e la copertura del 100 per cento dei Municipi in banda ultra-larga e quali siano le motivazioni di eventuali ritardi e i tempi per conseguire gli obiettivi, con specifico riferimento ai territori montani e alle zone svantaggiate.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Assessora Salomoni, prego.

 

SALOMONI, assessore: Gentile consigliere, comincio dalla fine, cioè da quali siano le motivazioni di eventuali ritardi e i tempi per conseguire gli obiettivi, con specifico riferimento ai territori montani e alle zone svantaggiate. Come dicevamo prima, il Piano nazionale della banda ultra-larga ha registrato alcuni rallentamenti nell’avanzamento dovuti a una molteplicità di fattori, da ricorsi sulla gara a ritardi della concessione dei permessi, a ritardi di progettazione. Questi ritardi sono stati segnalati ripetutamente da parte, intanto, del presidente Bonaccini, anche a nome della Conferenza delle Regioni. Quindi, dal punto di vista politico si è fatto il possibile perché Open Fiber fosse richiamata ai propri obiettivi. Dal punto di vista più tecnico-operativo, come dicevamo prima, abbiamo aperto un tavolo di verifica diretta della loro progettazione, in modo che alcune delle motivazioni vengano a cadere, quelle legate ai permessi, per esempio, e quelle legate ai ritardi di progettazione.

Riguardo ai dati che chiedeva, risulta, dai dati Agcom, che in Emilia-Romagna il 70 per cento delle famiglie è coperta a 30 megabit; di questi, il 39 è coperto a 100 megabit. Il Piano nazionale banda ultra-larga prevedeva una copertura stimata, che a questo punto dovremmo immaginare essere completata per il 2022, a seconda dei dati ad oggi forniti da Open Fiber, che porta il 100 per cento delle unità immobiliari a 30 megabit e l’80 per cento delle unità immobiliari a 100 megabit. Ovviamente, questo obiettivo è al di sopra di quanto richiesto dall’Agenda digitale europea, ma non è raggiunto in questo momento.

Riguardo alle aree produttive in banda ultra-larga, quindi alla copertura di 200 aree produttive, abbiamo infrastrutture in 250 aree industriali, di cui 125 sono state finanziate con il FESR, alcune con il FEASR e altre con altre iniziative.

Per quanto riguarda la copertura del 100 per cento delle scuole in banda ultra-larga, risultano connessi all’incirca 1.200 plessi scolastici sui 2.000 plessi presenti in Regione (circa, ovviamente) e ci sono stati assegnati 23 milioni e mezzo, quasi 24 milioni di Fondi FSC per arrivare a copertura di tutte le scuole mancanti entro il 2022.

Per quanto riguarda la copertura del 100 per cento dei Municipi in banda ultra-larga, tutti e 328 Municipi sono collegati, 313 in fibra e 15 con wireless a banda larga.

Direi che ho concluso e lascio i dati per suo...

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Ringrazio l’assessore per la risposta, che chiaramente mi soddisfa molto nella chiarezza e nella trasparenza, meno dal punto di vista dei risultati.

Io vorrei sottolineare due aspetti. Il primo aspetto è il presidio della Regione, chiaramente come immagino sia già fatto, sull’attenzione su Open Fiber, che venga richiamata alle sue responsabilità, ma in particolare su un altro tema che è meno formale, ma molto più importante dal punto di vista dei servizi minimi. Credo quindi che sia importantissimo che la Regione faccia pressione sul gestore della rete, affinché almeno garantisca i servizi minimi che oggi non sono garantiti, perché è sufficiente un guasto sulla rete fisica dell’attuale rete che va a bassa velocità per togliere completamente i servizi magari a un piccolo imprenditore che non riesce più a lavorare o a un insegnante che non riesce più a fare la didattica a distanza.

Un richiamo forte quindi ad intervenire da questo punto di vista, poi è chiaro che il ritardo sulla esecuzione del piano mi rendo conto che non sia semplice da realizzare, però credo che l’attenzione forte della Regione possa sollecitare attraverso lo Stato al mantenimento degli impegni che questi gestori hanno preso. Grazie.

 

OGGETTO 2554

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che si ritiene di mettere in campo in termini operativi e di stanziamento di bilancio per fronteggiare l’incremento dei movimenti franosi. A firma del Consigliere: Occhi

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2554: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni che si ritiene di mettere in campo in termini operativi e di stanziamento di bilancio per fronteggiare l’incremento dei movimenti franosi, a firma del consigliere Occhi.

Prego, consigliere.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Premesso che il territorio dell’Emilia-Romagna presenta caratteristiche geologiche morfologiche che lo rendono particolarmente suscettibile ai movimenti franosi; considerato che in gran parte si tratta di frane quiescenti di tipo complesso che si sono attivati in tempi preistorici, ma che possono avere delle fasi di riattivazione in seguito a eventi meteorologici particolarmente gravosi, intensi e continui nel tempo; rilevato che gli eventi atmosferici degli ultimi mesi, come ad esempio la neve sulle nostre montagne e i fenomeni meteorologici (neve, acqua), con il relativo aumento della quantità di acqua nelle falde, genera quindi un aumento delle sovrapressioni interstiziali all’interno del corpo di frana e che quindi porta alla riattivazione di questi movimenti anche quiescenti da tempo; osservato che nell’ultimo periodo si è generato un notevole incremento degli eventi di frana, come nel 2013, anche quell’anno fu un anno eccezionale per la riattivazione di questi movimenti, a seguito anche allora di una meteorologia particolarmente sfavorevole e intensa, dall’inizio dell’anno si sono registrate quindi diverse riattivazione di movimenti franosi in concomitanza di queste forti precipitazioni, in particolare nevose.

Queste frane hanno determinato chiusura di arterie stradali, strategiche e rischiano, in altri casi, di ostruire il deflusso di corsi d’acqua come ad esempio nel Comune di Berceto e in diversi comuni dell’Appennino parmense.

I Comuni e le agenzie territoriali hanno, infatti, attivato meccanismi di pronto intervento utilizzando anche somme in urgenza.

Considerato che il 2021 si preannuncia quindi un anno eccezionale anche per la riattivazione dei grandi movimenti franosi e quiescenti, si interroga la Giunta per sapere se e quali azioni si ritiene di mettere in campo in termini operativi e di stanziamento di bilancio, cioè di fondi regionali, statali ed eventualmente anche europei di cui a disposizione, per fronteggiare questo incremento parossistico degli eventi franosi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Risponde l’assessore Priolo. Prego.

 

PRIOLO, assessore: Buongiorno, consigliere. La sua interrogazione mi offre l’occasione per tornare comunque a fare il punto sulla frana che si era attivata ad inizio anno in località Vaccarezza di Castellonchio, come ha detto lei, nel Comune di Berceto.

Il dissesto ha raggiunto il letto del torrente Baganza restringendo lo spazio di deflusso a circa tre metri di larghezza, in corrispondenza della località Molino di Vaccarezza.

Lo scorso 5 gennaio ho incontrato il prefetto, il sindaco e i tecnici della Protezione civile per valutare i provvedimenti da mettere in campo e invitare i Comuni di Berceto e Calestano a predisporre un servizio di evacuazione dei residenti nelle zone immediatamente vicine e degli allevamenti in caso di peggioramento del fenomeno.

L’agenzia, come lei ha sottolineato, ha immediatamente avviato una somma urgenza per ripulire l’alveo, evitando l’ostruzione, con un investimento di 100.000 euro. Questo intervento, probabilmente, andrà avanti fino a tutta questa primavera.

Al tempo stesso, la frana è stata sottoposta a una costante osservazione, in collaborazione con il Comune di Berceto stesso, per tenere monitorata la sezione di deflusso e intervenire in caso di invasi d’acqua potenzialmente pericolosi per le aree a valle.

Quella descritta ‒ come lei ha detto ‒ è una delle principali situazioni di criticità aperte sul territorio a causa del maltempo del mese di dicembre, verificate attentamente grazie al lavoro fondamentale dell’Agenzia regionale. In seguito agli eventi meteo straordinari, il presidente Bonaccini, come ho sottolineato anche qua in aula, ha trasmesso al Governo la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Negli ultimi giorni dell’anno il Consiglio dei ministri l’ha deliberata, accompagnandola a quello stanziamento dei primi 17.600.000 euro, fondi che saranno utilizzati per costruire un Piano di interventi per fronteggiare le conseguenze di nevicate e piogge. Nell’emergenza non abbiamo soltanto il tema di Modena, ma abbiamo fatto una mappatura estesa degli eventi che abbiamo avuto a dicembre.

Al tempo stesso, ricordo che il bilancio 2021 della Regione prevede anche uno stanziamento di 3.100.000 euro per interventi di somma urgenza rivolti agli enti locali.

Detto questo, proprio per quello che dice lei, cioè la possibilità che ci sia un incremento parossistico degli eventi franosi, vorrei ricordare che l’Emilia-Romagna, con quasi 80.000 fenomeni franosi censiti, è già oggi la seconda in Italia, dopo la Lombardia, per diffusione ed estensione di frane in Italia. Come ha detto lei, molte sono in quiescenza, precisamente il 50 per cento di queste. Quindi, è sempre più spesso necessario fare i conti con le conseguenze del cambiamento climatico in atto e con gli eventi che determina, un cambiamento che va affrontato con azioni di mitigazione, prevenzione e adattamento. Ed è questa la strategia che sta pianificando la Regione, nell’ambito della quale gli investimenti verdi, quelli per la difesa del suolo, sono una componente fondamentale del programma di mandato, centrato prima su tutto sugli interventi strutturali di prevenzione da attuare nel breve e nel medio-lungo termine.

Attualmente, nel 2020, abbiamo ricevuto uno stanziamento di 33,5 milioni attribuiti dallo Stato alla Regione, a cui si affianca comunque l’impegno per le opere urgenti di messa in sicurezza finanziate con fondi di Protezione civile al verificarsi di calamità naturali e per la cura del territorio, con la manutenzione di corsi d’acqua, versanti e litorali; un campo nel quale la Regione punta comunque a raddoppiare le risorse da 50 a 100 milioni di euro in cinque anni.

Ci troviamo di fronte a una sfida inedita, quella del cambiamento climatico, e serve l’impegno di tutti e una strategia complessiva che vada dagli interventi strutturali alla manutenzione ordinaria, straordinaria e alla prevenzione.

Su questo siamo impegnati, e siamo impegnati anche con i progetti strutturali che abbiamo presentato per il Recovery Plan anche in questo caso, così come siamo impegnati in questo momento nella fase tra l’adozione e l’approvazione del Piano di gestione rischio alluvione, all’interno del quale tutti questi temi sono posti sotto osservazione e che verrà approvato da parte dell’Autorità di Bacino alla fine di questo anno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Occhi, prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, mi dichiaro parzialmente soddisfatto.

Ovviamente gli interventi straordinari che necessitano in questo momento comunque straordinario che si verifica, come vi dicevo, ogni tot anni, perché l’ultimo era stato nel 2013 con eventi particolarmente intensi. È necessario comunque anche lavorare a una più rapida riorganizzazione di quello che è l’Agenzia di Protezione civile, così come è nelle linee di mandato e anche nel programma di bilancio di quest’anno dell’Agenzia, perché è necessario che anche i fondi vengano vincolati rapidamente e anche gli enti siano più rapidi nel cantierare le opere, proprio perché è una stagione particolarmente intensa, particolare, che si verifica, come dicevo, ogni tot anni, e non solo nella zona di Berceto. Negli ultimi giorni, anche dopo che ho depositato questa interrogazione, si susseguono giorno dopo giorno interruzioni di strade, anche strade provinciali in montagna, quindi importantissime per la viabilità, sono tanti i Comuni (la Val Baganza già detta, ma Tornolo, Terenzo, Varano de’ Melegari, Calestano, questi in provincia di Parma, ma anche nel reggiano, in tutto l’Appennino) quindi sicuramente c’è una grossa necessità di fondi, ma anche, come diceva lei, assessore, di interventi strutturali e straordinari anche per eliminare le cause scatenanti.

In particolare opere di drenaggio, che sono quelle anche ai margini delle strade, perché gran parte di questi movimenti franosi si sono verificati ai margini delle strade, e a volte è proprio l’acqua che si infiltra nel terreno e, non riuscendo a essere drenata, causa problematiche di questo tipo, oltre alle frane crescenti di cui parlavo prima.

È quindi necessario anche fare un’opera di manutenzione straordinaria di tutte le opere di viabilità dei nostri Comuni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2560

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei lavoratori del gruppo Ferrarini. A firma dei Consiglieri: Amico, Sabattini

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2560: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione dei lavoratori del gruppo Ferrarini, a firma del consigliere Amico.

Prego, consigliere.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Ferrarini è un marchio storico della salumeria emiliana e oggi impiega circa mille dipendenti nelle due sedi di Reggio Emilia e Langhirano e di Casatenovo di Lecco.

Il gruppo, con un giro d’affari di circa 350 milioni di euro, è presente in oltre trenta Paesi del mondo. Il gruppo Ferrarini è attualmente in una situazione di concordato in continuità nel quale si stanno fronteggiando due cordate: il gruppo Pini-Amco e il gruppo Bonterre. I dettagli sono riportati nel testo scritto della presente interrogazione e sono stati anche oggetto di un altro atto ispettivo. Quello che oggi ci interessa, essendo ancora in valutazione da parte dei tribunali di Bologna e Reggio Emilia la procedura concordataria, non è tanto la bontà dell’una o dell’altra proposta bensì la questione dei rapporti tra proprietà, lavoratori e rappresentanze sindacali.

Dal 2020 i rappresentanti sindacali FLAI-CGIL della sede di Rivaltella, secondo quanto riferiscono gli stessi alla stampa, subiscono pressioni da parte di alcuni responsabili e operai dell’azienda che li invitano a convincere i dipendenti aderenti al sindacato a simpatizzare per una delle due cordate; pressioni subdole che culminano in una raccolta firme per rieleggere i rappresentanti sindacali all’interno dell’azienda.

Spesso la firma viene ottenuta anche da dipendenti stranieri con scuse inaccettabili e poco veritiere.

Il 9 ottobre 2020 – riferisce la CGIL – in concomitanza con lo sciopero generale del comparto agroalimentare, i dipendenti della ditta Rivaltella, senza i sindacalisti FLAI, vengono invitati a partecipare a un’assemblea nello stabilimento di Parma dove si tiene un incontro con i referenti della Pini-Amco che vogliono convincere i lavoratori a sostenere la loro cordata e denigrano il sindacato assente.

Queste azioni trovano esito il 2 dicembre 2020, quando si svolgono le elezioni anticipate delle rappresentanze sindacali. La CGIL passa da quattro rappresentanti a uno, mentre crescono esponenzialmente le altre due liste. Il 14 ottobre Nicola Comparata, operaio in servizio nello stabilimento parmense di Lesignano Bagni, delegato sindacale FLAI-CGIL, dichiara ai giornali che all’interno della Ferrarini i lavoratori devono sopportare un continuo clima di pressione aggiungendo che il problema è voler a tutti i costi convincere i lavoratori che la scelta migliore sia Pini organizzando incontri con i dipendenti con la scusa del titolo informativo senza avvisare le organizzazioni sindacali.

Nicola Comparata, da dieci anni dipendente della Ferrarini e da oltre due delegato FLAI-CGIL, il 28 dicembre è stato licenziato per insubordinazione. Era stato sospeso a fine novembre dopo un acceso diverbio con il responsabile della produzione che lo aveva sorpreso a utilizzare il cellulare durante l’orario di lavoro, cosa non permessa dal Regolamento aziendale. Un licenziamento dietro il quale sembra configurarsi un comportamento antisindacale che minaccia la democrazia nei luoghi di lavoro.

Il 22 gennaio Antonio Gasparelli, segretario FLAI CGIL di Parma, dichiara alla stampa che i lavoratori hanno subìto decurtazioni di diverse mensilità che stanno ancora aspettando e che si vogliono coinvolgere in azioni che nulla hanno a che vedere con i percorsi che sono stati fatti dai giudici e dai tribunali, per andare verso la conclusione del concordato. La Regione Emilia-Romagna si è impegnata negli anni passati nella stipula e nell’attuazione del Patto per il lavoro, recentemente rinnovato con il Patto per il lavoro e il clima. Questo impegno ha sempre presupposto un principio di reciprocità tra le parti che lo hanno sottoscritto, promuovendo ambiti di concertazione che portassero il territorio regionale a un’occupazione di qualità. Questa occupazione di qualità si ottiene sia attraverso condizioni contrattuali salariali sia istituendo un clima di relazioni positivo con i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali.

La proprietà di Ferrarini Spa ha espresso per diverso tempo la vicepresidenza di Confindustria, che figura tra i firmatari del Patto al pari delle sigle sindacali. Per questo chiedo quali azioni intende intraprendere la Regione per tutelare le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Ferrarini e per garantire il libero esercizio della rappresentanza sindacale, nel rispetto dei princìpi di concertazione e collaborazione enunciati nelle premesse del Patto per il lavoro e nel recente Patto per il lavoro e per il clima.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego, sottosegretario.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

In merito all’interrogazione in oggetto, sono a riferire che fin dal 2018, come sono state depositate le richieste di concordato in continuità da parte della capogruppo Ferrarini e della controllata Vismara e successivamente dalla società agricola Ferrarini, l’assessorato si è attivato incontrando tutte le parti ‒ proprietà, rappresentanti dei lavoratori, organi delle procedure ‒ per verificare che venissero messe in campo tutte le azioni necessarie a garantire la continuità produttiva ed occupazionale di un’impresa storica e centrale nel settore della trasformazione agroalimentare, presente nelle province di Reggio Emilia e Parma, oltre che nella provincia di Lecco, con circa un migliaio di dipendenti che, anche durante questo periodo concordatario, ha comunque garantito produzione e occupazione.

Il tavolo di gestione della vertenza si è spostato fin da subito presso la sede del Ministero dello sviluppo economico per ragioni di rilevanza territoriale, visto che sono coinvolte sia la Regione Emilia-Romagna sia la Regione Lombardia, tavolo al quale abbiamo sempre partecipato sottolineando sia la strategicità dell’azienda, che opera in un settore di eccellenza dei prodotti italiani commercializzati in tutto il mondo, sia il forte impatto occupazionale e di competenze da salvaguardare.

Comprendiamo la complessità delle procedure che si intreccia fra la capogruppo e la controllata, la portata del piano concordatario per garantirne la continuità. Gli interessi ad oggi manifestati dimostrano peraltro che il settore è molto appetibile, ma che ci sono le condizioni per una soluzione in continuità.

Esprimo tuttavia preoccupazione per i tempi della procedura e per le incertezze che la accompagnano, e per queste ragioni abbiamo chiesto al Ministero di convocare il tavolo con la presenza delle Regioni per comprendere lo stato della vertenza, tanto più oggi, dopo le impugnazioni legali in corso, che hanno portato alla richiesta in Cassazione di un pronunciamento sulla competenza territoriale fra il Tribunale di Reggio Emilia e quello di Bologna.

Come Regione non entriamo nella competenza giuridica della vicenda, ma abbiamo assolutamente bisogno di conoscere tempi e aspetti della procedura, come si intenda procedere e quale ruolo intenda esercitare il Ministero per accompagnare questa vertenza all’auspicata soluzione in continuità, prevista fin dall’inizio.

Anche per questa ragione ritengo sia necessario da parte di tutte le parti in causa evitare ogni azione unilaterale, che possa inasprire o compromettere una soluzione positiva. Il dialogo con le rappresentanze sociali costituisce la strada per uscire insieme dalla crisi, il personale e le competenze presenti in azienda rappresentano un valore inestimabile, la garanzia per chiunque subentrerà nella proprietà che ci sia continuità nell’eccellenza.

Pertanto invitiamo ancora una volta ad astenersi da azioni individuali nei confronti dei dipendenti e dei rappresentanti sindacali, soprattutto quando i rappresentanti sindacali – aggiungo io – oltre a non essere responsabili della situazione che si è determinata, sarebbero invece gli indispensabili alleati per garantire il futuro dell’impresa.

Concludo assicurando al consigliere interrogante non solo la massima attenzione da parte dell’assessore competente Colla, ma anche dall’assessore all’Agricoltura Mammi, la stessa Presidenza si è interessata alla vicenda e la sta seguendo passo passo e sarà nostra cura tenere informati il consigliere interrogante e l’Assemblea sugli sviluppi della vicenda. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie. Grazie, sottosegretario, mi dichiaro soddisfatto della risposta, perché il richiamo all’alleanza necessaria per garantire continuità e qualità del lavoro non solo attraverso le imprese, ma attraverso anche le rappresentanze sindacali credo che sia un tratto distintivo dell’operato di questa Regione negli ultimi anni, e questo richiamo anche in quest’Aula è sicuramente di buon auspicio.

È chiaro che l’interesse di tutti, in primo luogo per quanto riguarda i lavoratori, è soprattutto quello di mantenere una continuità lavorativa, a prescindere da quelle che saranno le cordate che risulteranno aggiudicatarie del procedimento concordatario che i tribunali determineranno, è ovvio che questa procedura prima arriva a un suo esito, meglio sarà. Accolgo favorevolmente l’attenzione prestata dall’intera Giunta rispetto alla condizione del Gruppo Ferrarini, che riteniamo debba trovare una soluzione positiva anche per permanere all’interno del territorio emiliano-romagnolo, garantendo così anche una continuità territoriale per quanto riguarda la qualità del marchio in oggetto. Grazie.

 

OGGETTO 2561

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la centrale di stoccaggio gas a Minerbio. A firma della consigliera: Piccini

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2561: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la centrale di stoccaggio gas a Minerbio, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Portiamo oggi qui in aula il progetto di sovrapressione, voluto da Snam Stogit con l’avallo più o meno esplicito dei Sindaci che si sono succeduti nel Comune di Minerbio.

Si tratta, come tutti sappiamo, di un sito di estrazione di gas naturale, che una volta esaurito si è trasformato nella più grande area di stoccaggio d’Italia, una delle più grandi d’Europa, in un comune di 9.000 anime circa.

Sennonché, nel dicembre del 2012, Stogit S.p.A., la società di Snam che gestisce questo sito, presenta al ministero un progetto per aumentare la pressione del giacimento e comprimere il gas al 107 per cento della pressione originaria. Perché? Per aumentare la capacità di stoccaggio di circa 420 milioni di metri cubi.

Ora, questo è un tema che abbiamo trattato già nella Commissione di venerdì, una seduta che ha portato a una risoluzione, votata in maniera congiunta da tutte le forze politiche presenti, che si sono dette concordi nel superare la sovrapressione, persino anche azione di Calenda, che quel progetto invece lo aveva avallato.

Perché ne parliamo oggi? Perché a seguito di quella seduta io mi sono ritrovata, anche abbastanza inspiegabilmente, sul giornale, gli attacchi della Sindaca di Minerbio, che si meraviglia del fatto che il Movimento 5 Stelle finalmente abbia preso una posizione sul progetto di sovrapressione, giustifica la regione e chiede alla sottoscritta di sollecitare il ministro affinché dia una risposta definitiva a una nota che la regione ha mandato due anni fa.

Io comprendo questa Sindaca, che evidentemente vuole portare a casa il progetto, e quindi si trova un po’ in imbarazzo di fronte all’esito della Commissione di venerdì. Però, tengo a ribadire in questa sede che intanto il Movimento 5 Stelle ha sempre partecipato agli incontri sul territorio: ci sono andata io, quindi lo so molto bene. Sempre io stessa sono in contatto e ho interloquito più volte col Comitato che questo impianto, che questo progetto non lo vuole. Non so dove fosse la Sindaca all’epoca. Sicuramente, se lei questo progetto lo vuole portare a casa, noi no. Però, alla fine di tutto, credo che ciò che interessa ai cittadini, ciò che conta sono gli atti degli enti interessati e non gli attacchi un po’ scomposti evidentemente davanti all’ipotesi che quel progetto possa sfumare.

Tralascio il tema dei rischi più volte sollevati anche dal dottor Armaroli del CNR, che è a capo del comitato e il tema delle mancate informazioni all’interno della Commissione ICHESE che è stata oggetto anche di una puntata di Report. In ogni caso, agli atti rimane che quella richiesta trovò il parere favorevole, nel marzo del 2017, siamo sotto il Governo Gentiloni, il Movimento 5 Stelle era all’opposizione, da parte dell’allora ministro all’ambiente Galletti e nell’aprile del 2018 dal MiSE, ovvero dal ministro uscente Calenda.

Dopodiché, nei mesi e negli anni successivi è arrivato il PNIEC, il Piano nazionale energia e clima, che ha giustamente rivisto le priorità prevedendo un maggior ricorso a fonti rinnovabili e riducendo la dipendenza dalle fonti fossili. Non solo, quindici giorni fa in Commissione ambiente al Senato è stata approvata una risoluzione che chiede di migliorare ancora di più il PNIEC e adeguarlo alle nuove sfide previste dall’Unione europea, che riguardano la transizione ecologica e la decarbonizzazione.

Come dicevo, bisogna ridurre la dipendenza dalle importazioni e aumentare il ricorso alle fonti rinnovabili.

Credo che oggi ci siano già le condizioni per potersi esprimere senza dover aspettare il Ministero dello sviluppo economico. Pertanto, chiedo alla Giunta se intenda esprimere la propria contrarietà rispetto al progetto Stogit di esercizio sulla pressione fino al valore del 107 per cento, negando quale che sia la risposta del MiSE alla nota del maggio del 2019 della Regione, l’intesa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

In merito alla richiesta relativa al diniego dell’intesa regionale per l’esercizio di sovrapressione dello stoccaggio di Minerbio di seguito si ricostruisce il percorso relativo all’autorizzazione.

Il Ministero, all’epoca dell’industria del commercio dell’artigianato, con decreto ministeriale del 5 maggio 1999, ha attribuito la titolarità della concessione Minerbio e stoccaggio che interessava una superficie di 68-61 chilometri quadrati interamente in provincia di Bologna ad ENI.

La concessione è stata confermata con decreto ministeriale del 27 settembre 2001. Su richiesta di ENI, quello che era diventato il Ministero delle attività produttive ha trasferito, con decreto ministeriale del 2002, la titolarità della concessione alla società Stogit Stoccaggi Gas Italia Spa a decorrere dal 31 ottobre 2001. La Stogit nel 2011 ha chiesto al Ministero dello sviluppo economico ‒ l’ha inviato ancora ‒ l’autorizzazione per l’esecuzione in regime di sperimentazione di prove di iniezioni finalizzate alla verifica dell’idoneità all’esercizio in sovrapressione, fino ad una pressione statica di fondo massima del giacimento, cosiddetta “Pmax”, pari al 107 per cento della pressione statica di fondo originaria dello stesso P, per il ciclo di stoccaggio 2011-2012. Il Ministero dello sviluppo economico nel 2011 ha concesso l’autorizzazione. Durante l’anno termico 2011-2012 gli impianti della concessione sono stati esercitati in via sperimentale in sovrapressione, raggiungendo una potenza massima di 106, in quanto non si è avuta la possibilità di gas dei clienti per raggiungere la pressione di progetto massima di 107.

I risultati ottenuti con le prove soprarichiamate hanno evidenziato la fattibilità operativa di esercire il giacimento in sovrapressione. Pertanto, la Stogit in data 21/12/2012 ha presentato al Ministero dello sviluppo economico istanza per l’ampliamento della capacità di stoccaggio del giacimento di Minerbio mediante incremento della pressione in esercizio, fino al valore massimo pari al 107 della pressione statica di fondo originaria, e al Ministero dell’ambiente la richiesta per la pronuncia di compatibilità ambientale del progetto.

Con delibera n. 829/2016, la Regione ha rilasciato il parere in merito alla valutazione di impatto ambientale del progetto di ampliamento. La Regione ha espresso parere favorevole con prescrizioni di merito alla sovrapressione e ha stabilito che, considerato che la sperimentazione del regime di sovrapressione è stata fatta fino al 106 e non al 107, la pressione di esercizio non potrà superare quella raggiunta nel corso della sperimentazione stessa.

Il Ministero dell’ambiente, con decreto n. 55 del 14 marzo 2017, ha rilasciato il parere positivo di compatibilità ambientale con prescrizioni del progetto proposto da Stogit, che prevede l’incremento della pressione di esercizio fino a valori massimi pari a 107. In seguito al rilascio della valutazione ambientale per l’esercizio in sovrapressione, il MiSE in data 23 aprile 2018 ha chiesto l’intesa per il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio in sovrapressione fino al valore richiesto pari a 107. Nel maggio 2019, con lettera inviata all’allora ministro Di Maio, abbiamo chiesto di conoscere la posizione del Ministero in merito all’esercizio del giacimento di Minerbio in sovrapressione. Tale richiesta è giustificata dal fatto che il procedimento per l’esercizio in sovrapressione era stato avviato prima dell’approvazione del PNIEC, che in merito alla sicurezza dell’approvvigionamento del gas prevede, da un lato, la riduzione della dipendenza delle importazioni mediante l’incremento delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e, dall’altro, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, evidenziando che la Regione si sarebbe espressa solo a valle dell’acquisizione della posizione del Ministero.

Non risulta ad oggi che il MiSE si sia ancora espresso in merito, quindi la Regione, prima di esprimersi sull’esercizio in sovrapressione dello stoccaggio di Minerbio, è intenzionata ad aspettare un riscontro da parte del MiSE sulla coerenza dell’intervento con la nuova strategia energetica e si impegna a condividere con l’Assemblea la risposta del Ministero stesso.

Evidenzia anche che la propria posizione sarà in ogni caso il frutto della valutazione e contemperazione di tutti gli interessi coinvolti, a partire naturalmente da quello della sicurezza, facendosi anche carico delle preoccupazioni espresse dai territori.

La Giunta ha preso atto positivamente della valutazione, anzi della risoluzione approvata (mi pare all’unanimità) dalla Commissione e quindi si sente politicamente impegnata anche a dare riscontro a quell’atto di indirizzo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Accolgo favorevolmente la chiosa finale del sottosegretario, che ha preso qui oggi un impegno nel dare seguito a quell’atto politico, che abbiamo votato con un lavoro anche propositivo fatto in Commissione anche dai colleghi delle forze politiche che ci hanno lavorato.

È chiaro che dal mio punto di vista credo che non ci sia bisogno di aspettare il MiSE per sapere se quel progetto è strategico o meno, perché si tratta evidentemente di una decisione politica.

Il problema vero però è che questa Sindaca con cui io non ho mai avuto purtroppo il piacere di interloquire, che non ho mai conosciuto, di cui però mi ritrovo i suoi attacchi sui giornali, ciò che questa Sindaca non dice è che il suo predecessore, da cui non mi risulta abbia mai preso le distanze, ha firmato un accordo che prevede, stando anche a quanto mostrato all’epoca dalla puntata di Report, che se il progetto non verrà portato a termine, il Comune dovrà restituire 700.000 euro promessi e 700.000 euro già incassati (parliamo di 1 milione e mezzo di euro).

Questo è il vero nodo, un contratto capestro che è stato firmato. Non vorrei che questa scelta condizionasse in qualche modo anche le scelte future della Regione. Sicuramente, però, questo spiega il maldestro tentativo della prima cittadina del Comune di Minerbio di cercare di scaricare le responsabilità su altri.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2562

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’erogazione dei contributi previsti per i medici dell’emergenza 118 (MET) e di tutte le altre figure mediche, sanitarie e sociosanitarie coinvolte nell’assistenza durante le diverse fasi del COVID-19. A firma del Consigliere: Bergamini

 

PRESIDENTE (Petitti): Oggetto 2562: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’erogazione dei contributi previsti per i medici dell’emergenza 118 (MET) e di tutte le altre figure mediche, sanitarie e sociosanitarie coinvolte nell’assistenza durante le diverse fasi del COVID-19, a firma del consigliere Bergamini.

Prego, consigliere.

 

BERGAMINI: Buongiorno, presidente. Buongiorno, colleghi. 

Abbiamo presentato questo question time con carattere d’urgenza perché speriamo che oggi sia scritta una pagina nuova nel riconoscimento effettivo, e non solo cerimoniale, del personale medico e sociosanitario impegnato nell’assistenza dei pazienti affetti da Covid-19.

Per il riconoscimento economico di chi si è sacrificato sono state spese molte parole. La Regione, in vari momenti aveva annunciato che sarebbero state stanziate risorse molto importanti. All’inizio si parlò addirittura di 65 milioni di euro, insieme al Governo, tra le numerose figure professionali impegnate nell’assistenza, accanto a medici infermieri, OSS e personale dei reparti Covid e non Covid, oltre ad autisti, soccorritori, personale tecnico e amministrativo. Mancano tuttora all’appello i medici del servizio di emergenza 118 MET.

In diversi momenti, durante la scorsa estate, uno specifico quesito riguardante questi ultimi era stato posto anche nei periodici confronti con il dottor Manghi, il quale ci aveva rassicurato sul fatto che si stavano superando i problemi legati al riconoscimento delle figure dell’emergenza territoriale: “per i medici convenzionati dell’emergenza – ci è stato detto a settembre – è stata predisposta una proposta da sottoporre alle rappresentanze. L’erogazione sarà comunque garantita”, questo mi viene detto.

Dopo alcuni mesi, nel pieno di una nuova fase dell’emergenza che non sta sottraendo al proprio dovere gli stessi professionisti che da un anno sono in prima linea contro il Covid, vorremmo sapere dall’assessore Donini e dall’amministrazione quale sia lo stato dell’arte dell’erogazione dei contributi previsti per i medici dell’emergenza 118 MET e di tutte le altre figure mediche, sanitarie e sociosanitarie.

Inoltre, chiediamo se ci sia tra le intenzioni della Giunta quella di creare un fondo dedicato per sostenere il pagamento delle ore straordinarie nel corso dell’emergenza Coronavirus. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere. Assessore Donini, prego.

Verifichiamo se c’è un problema con il collegamento.

 

DONINI, assessore: Presidente, mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo. Prego.

 

DONINI, assessore: Non mi abilitavano alla risposta.

Grazie, presidente. Grazie al consigliere Bergamini.

La Giunta regionale ha promosso numerose iniziative per sostenere l’impegno e lo sforzo assicurato dal personale sanitario nel fronteggiare l’emergenza pandemica. In attesa delle opportune soluzioni di natura più strutturale, attraverso i nuovi contratti collettivi nazionali di lavoro, la Giunta ha definito autonomamente alcune misure per remunerare l’impegno lavorativo degli operatori; misure che restano ancora non frequenti in Italia. Con delibera n. 362 dell’8 aprile scorso ha orientato a questo fine le risorse per 64 milioni di euro, quindi quei 65 milioni di euro che lei diceva, in realtà, ci sono, sono quei 64 milioni di euro, di cui circa 40 stanziati dal bilancio regionale corrispondenti a circa 1.000 euro per dipendente. Questa è stata la priorità recepita anche dopo controlli di legittimità dal confronto con le organizzazioni sindacali, definendo i contributi attraverso un’adeguata combinazione di diversi strumenti retributivi (ad oggi gli unici ammissibili), tenendo conto dei diversi livelli di coinvolgimento e responsabilità e del diverso livello di diffusione del contagio su base provinciale, con l’accordo di tutti i sindacati.

In merito ai medici dell’emergenza territoriale, il cui rapporto di lavoro è regolato dagli accordi collettivi nazionali, noi stiamo ancora svolgendo un’azione, un ragionamento più ampio per definire quale sia lo strumento giuridico più adatto affinché anche essi abbiano il riconoscimento che è loro dovuto.

La tematica è prioritaria e sarà ulteriormente approfondita nei tavoli di confronto degli accordi regionali per il rafforzamento delle attività territoriali legate alla pandemia, ovviamente in attesa di necessarie misure nazionali sull’argomento.

Quindi, siamo sempre orientati a definire questa situazione in senso positivo. Speriamo di poter avere presto gli strumenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Bergamini, prego.

 

BERGAMINI: Ringrazio l’assessore, naturalmente, per la risposta, che spero mi arrivi in forma scritta.

Per quanto riguarda i medici in quella situazione particolare in cui si trovano in tutte le province dell’Emilia-Romagna, mi sembra di capire che ci siano difficoltà proprio nell’erogazione di un contributo che, comunque, è stato deciso. Questa è una cosa importante. Sono molti mesi che aspettano. Mi auguro che questo strumento giuridico venga trovato, anche se mi sembra un po’ strano che solo per loro non si sia trovato.

Mi auguro, naturalmente, che, una volta che questo strumento giuridico verrà trovato, vengano presi in considerazione anche questi mesi ‒ fatemi usare una parola magari non adatta ‒ di arretrati in cui hanno lavorato, ma sono stati gli unici a non ricevere questo contributo.

Grazie.

 

OGGETTO 2563

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i contagi nella popolazione scolastica durante la ripresa dell’attività didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

(Ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti): L’interrogazione 2563 è stata ritirata.

 

OGGETTO 2565

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di medici di base nelle aree periferiche della Regione, con particolare riguardo a Massa Finalese e Migliarina di Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Mori, Rossi, Sabattini, Rontini, Tarasconi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2565: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sulla carenza di medici di base nelle aree periferiche della regione, con particolare riguardo a Massa Finalese e Migliarina di Carpi, a firma della consigliera Costi e altri.

Prego, consigliera.

 

COSTI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione è proposta da me e dalla collega Maletti, ma è firmata anche dalla collega Mori e dalla collega Rossi.

Si stanno moltiplicando in regione i casi di ambulatori di medici di medicina generale che sono chiusi nelle aree periferiche, questo in un momento ‒ lo sappiamo tutti ‒ molto complicato, perché il Covid ha riportato alla luce proprio l’importanza dei servizi territoriali, quelli di prossimità, quindi l’importanza, soprattutto per le zone più decentrate, parlo della montagna, ma anche delle aree della bassa pianura, di avere queste figure.

Si sono create ultimamente in provincia di Modena situazioni molto difficili, in modo particolare, da alcuni mesi, a Massa Finalese, che è una frazione molto popolosa del Comune di Finale, dove l’andata in pensione di un medico di base non ha trovato la sostituzione nella frazione e si è aperta in quest’ultimo periodo anche il caso di Migliarina di Carpi.

Noi sappiamo benissimo che ci sono delle regole, i medici di medicina generale sono figure convenzionate, riteniamo però che in questo momento, di concerto con l’ASL, sia importante mettere in atto ulteriori azioni volte a coprire questo vuoto assistenziale.

Interroghiamo quindi la Giunta per sapere quali azioni intenda attivare per risolvere questi problemi già aperti, ma anche per prevenire futuri problemi analoghi. Grazie mille.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Risponde l’assessore Donini.

Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, e grazie anche alla consigliera Costi.

L’azienda ASL è al lavoro per garantire una soluzione adeguata alle problematiche prontamente rilevate dalle consigliere interroganti.

Riguardo ai territori indicati, in questi giorni i cittadini coinvolti stanno ricevendo le comunicazioni, in cui sono indicate le modalità per scegliere un nuovo medico. L’azienda sta inoltre predisponendo una soluzione tempestiva per i pazienti con difficoltà di spostamento, istituendo un presidio di comunità assistenziale con la presenza di un medico USCA oppure di guardia medica.

Per intervenire sulla tematica in maniera più strutturale, però, a febbraio sarà ripresentato il bando di zona carente, per individuare un nuovo medico a tempo indeterminato, dopo il tentativo infruttuoso dell’anno scorso.

L’azienda, in caso di carenza di alcune zone geografiche, non ha la facoltà di obbligare un medico di medicina generale ovviamente ad aprirvi un ambulatorio, né di imporre ai medici di assistenza primaria in graduatoria un incarico, anche se fosse a tempo determinato, per prendere in carico quei pazienti.

Si tratta però comunque di problematiche prioritarie, su cui prosegue il lavoro comune per individuare le necessarie soluzioni con alcune azioni già operative. È stata infatti prolungata da 6 a 12 mesi la durata degli incarichi a tempo determinato, al fine di coprire le assenze di medici sino ad assegnazione delle relative titolarità. È inoltre prevista la possibilità di incaricare a tempo indeterminato anche i medici in corso di formazione specifica in medicina generale, con un massimale di scelte fino a 500 pazienti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Ringrazio l’assessore Donini, per la risposta sempre molto puntuale.

Chiedo all’assessore, se è possibile – mi pare di aver capito che si sia trovata una soluzione temporanea per la frazione di Migliarina – estendere questa soluzione transitoria anche alla frazione di Massa Finalese. Comprendo benissimo le difficoltà in cui la Regione si trova ad operare rispetto ad una categoria, ripeto, convenzionata e che non ha un contratto di dipendenza con l’azienda.

Infatti io credo, e termino questa mia risposta di soddisfazione rispetto a quanto detto dall’assessore anche con un appello ai medici di medicina generale, perché comprendano che in questo momento c’è bisogno, anche da parte loro, di uno sforzo maggiore per accettare anche luoghi probabilmente più disagiati e aprire ambulatori anche in quelle zone frazionali o periferiche che oggi necessitano sia di molta assistenza sanitaria, ma anche della tranquillità di avere una figura come il medico di medicina generale presso la loro frazione, il loro luogo di vita.

Grazie, assessore.

 

OGGETTO 2566

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sull’erogazione di prestazioni riabilitative e di idrokinesiterapia alle persone diversamente abili nell'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, la n. 2566: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sull’erogazione di prestazioni riabilitative e idrokinesiterapia alle persone diversamente abili dell’ASL di Piacenza, a firma del consigliere Tagliaferri.

Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente.

Gentili consiglieri, gentile assessore, credo di non aver mai proposto un tema di più scottante attualità come quello che vado ad illustrare oggi, ma che, e ciò è origine di grande sconforto e irritazione da parte mia e di molte altre persone oltre a me, è un problema che scandalosamente non è stato ancora risolto, nonostante si sia interessato pochissimi giorni fa anche il difensore civico regionale.

Il tema è semplice nella sua allarmante gravità: una struttura privata accreditata di Piacenza, il Centro Inacqua fornisce diversi servizi all’AUSL, in particolare, prestazioni riabilitative di idrokinesiterapia. Ora, penso che tutti converranno sull’importanza dell’idrokinesiterapia ai disabili di ogni età. Dal dicembre scorso l’AUSL di Piacenza, con una inspiegabile decisione del tutto unilaterale e soprattutto del tutto immotivata, concede le terapie solo ai minori disabili, ma esclude, in maniera del tutto discriminatoria, gli adulti, quando mi pare che il diritto alla salute e alle cure mediche sia propugnato dalla Regione Emilia-Romagna senza differenze di età.

Indignate per questo trattamento, che non è stato accompagnato da alcuna spiegazione, molte famiglie di disabili hanno preso carta e penna ed hanno iniziato a raccontare questa storia di ordinaria discriminazione e prepotenza. Il difensore civico della Regione Emilia-Romagna è lodevolmente intervenuto in favore delle persone discriminate, ribadendo come le terapie in acqua per le persone disabili sono cure a tutti gli effetti e il diritto alle medesime deve essere garantito in base a leggi nazionali e Convenzione ONU, che riserva alle persone con disabilità un’attenzione mirata e particolare.

Un imbarazzatissimo direttore dell’AUSL di Piacenza ha quindi giustificato molto a posteriori, dopo diversi mesi, la scelta presa, nascondendosi, in maniera inqualificabile, dietro i protocolli Covid. Badate bene, non sono un negazionista, come sapete, e sono perfettamente consapevole della pandemia in corso, solo mi chiedo, e lo ribadisco a chiara voce, perché queste precauzioni non siano parimenti vietate nel caso di terapie individuali al costo di 50 euro. Questo tipo di rapporto, invece, sembra essere ampiamente incentivato dall’AUSL di Piacenza, tanto da erogare un contributo di 10 euro per ogni seduta singola. Qui non c’è il problema del Covid, quando pagano 50 euro e quando la Convenzione non viene rispettata.

Senza perdermi in ulteriori polemiche, mi chiedo dove sia la ratio applicata da certi dirigenti dal momento che sono già stati riaperti i centri diurni dove vige un rapporto continuativo tra utenti ed educatori per ogni necessità quotidiana.

Potrei dilungarmi, ma il tempo contingentato non lo permette, parlandovi dei sospetti che mi balzano alla mente per questo strano, davvero strano, comportamento, ma mi limito ad esternare la mia più totale contrarietà e biasimo non solo per l’accaduto, ma soprattutto per il silenzio del competente Assessorato regionale che non si è sentito in dovere di intervenire sulla questione motu proprio.

Mi spiace che l’assessore Donini non sia in presenza, perché sono certo che la faccia potrebbe diventare rossa. Ora pretendo una risposta per queste persone che rappresentano la fascia più debole e bisognosa della nostra società e la pretendo esaustiva e risolutiva. Per favore, lo dico in modo molto accorato, non occorrono molte parole. Mi basta sentir dire “ci dispiace molto per l’accaduto”, “ci scusiamo con le famiglie e le persone disabili discriminate da questa vicenda e promettiamo che non si ripeterà”. Tutto il resto, come cantava un personaggio a me caro, è noia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Tagliaferri. Inacqua Centro Medico e Termale è una struttura privata accreditata che fornisce all’azienda ASL di Piacenza prestazioni di medicina fisica e di riabilitazione. I costi dei contratti con queste strutture private accreditate sono registrati su capitoli di bilancio che afferiscono alla specialistica e non riguardano il Fondo disabilità, essendo prestazioni di questo tipo rivolte anche ad altri ambiti, ad esempio quello ortopedico.

L’emergenza sanitaria in atto ha comportato la sospensione di queste attività. Ad oggi sono riprese solo le prestazioni a favore dei pazienti della neuropsichiatria infantile. La scelta di non allargare la riapertura a tutte le categorie di pazienti deriva da un’attenta valutazione rischi-benefici, che lei contesta, ma che l’azienda conferma. È, infatti, molto difficile mantenere efficaci barriere e separazioni nel corso dello svolgimento delle sedute, nelle quali la difficoltà di utilizzo dei Dispositivi di protezione individuale e la vicinanza tra operatori e pazienti è oggettivamente un’importante condizione di rischio in una fascia di età in cui le conseguenze del contatto risultano essere spesso gravose.

Sarà possibile riprendere queste attività quando la situazione ‒ speriamo al più presto ‒ a livello epidemiologico e gli effetti della campagna vaccinale in cui questa categoria in particolare sarà presto coinvolta lo consentiranno.

Per quanto concerne l’attività privata erogata dal Centro, l’attività ASL di Piacenza non ha alcuna competenza in merito e non ha attivato alcuna forma di incentivo o rimborso a favore di chi usufruisce di prestazioni in regime totalmente privato.

Sono disponibile, consigliere Tagliaferri, anche facendo riferimento, magari con trascrizioni, a quello che lei ha dichiarato oggi in aula e mettendo a disposizione la risposta che abbiamo convenuto con l’azienda di Piacenza, a favorire anche un incontro chiarificatore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Assessore, io la ringrazio per la disponibilità ovviamente, che penso sia dovuta in questo caso, non certo per rispetto a me, ma per rispetto alle famiglie e ai disabili che sono stati vilipesi da questa situazione davvero imbarazzante.

Queste sono le risposte che mi ha dato anche direttamente Baldino quando l’ho interpellato, cercando in maniera davvero molto accorata di risolvere questo problema. Questo problema non riguarda poche persone, sono circa 40-50 i disabili interessati e certamente anche il ritardo con il quale è stata data una risposta dal direttore sanitario, solo a seguito dell’intervento del difensore regionale, e non certo alle famiglie alle quali aveva promesso che dopo qualche giorno, nell’incontro che hanno avuto credo a luglio o agosto, avrebbe dato una risposta a breve, la risposta la stanno ancora aspettando, quindi credo che le famiglie vogliono sentire direttamente anche da Baldino come la pensa, non solo leggerlo dalla risposta al difensore civico. Chiedo anche che su questo tema ci si possa incontrare con l’Assessorato, per vedere se si può accelerare la ripresa della convenzione. Chiedo anche tutti i miei colleghi piacentini, con i quali sicuramente abbiamo una spiccata sensibilità nei confronti di questi soggetti più deboli (tutti noi credo siamo molto attenti a queste dinamiche), di farsi portavoce insieme a me di questa esigenza che le famiglie e che i disabili stanno manifestando a gran voce.

Sono quindi completamente insoddisfatto della risposta, che è la stessa risposta che ha dato l'AUSL di Piacenza, però se ci mettiamo sempre in mano ai burocrati... mentre la politica dovrebbe avere una funzione anche di attenzione particolare e superare determinati balzelli che possono essere originati da problemi di bilancio o da situazioni che magari non si conoscono al momento.

In ogni caso, chiedo un intervento politico forte della Giunta per cercare di ovviare a questa situazione.

Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Lisei, sull’ordine dei lavori.

 

LISEI: Grazie, presidente. Avevo chiesto la parola ai sensi dell’articolo 74, in particolare, in riferimento al comma 6. Devo fare un richiamo sul Regolamento. In particolare, io credo che il Regolamento disciplini in maniera abbastanza precisa le modalità di convocazione dell’assemblea. Gli articoli 63 e 64 disciplinano come deve essere convocata l’Assemblea, in particolare il giorno, gli orari e come l’Assemblea deve essere convocata.

L’orario d’inizio lavori è convocato alle ore 9,30; viene sempre convocato alle 9,30. Ma già da più di un’occasione che anche all’interno della Capigruppo rilevo che i lavori iniziano invece sempre alle ore 10. Anche oggi, per l’ennesima volta, come Fratelli d’Italia, abbiamo rilevato bonariamente, all’interno della Capigruppo, che nonostante l’orario di inizio dei lavori sia fissato alle ore 9,30, si inizia sempre dopo. Anche oggi, per l’ennesima volta, rileviamo che l’appello è iniziato alle ore 10, e l’Assemblea è iniziata quindi alle ore 10,15. Secondo me, è una violazione del Regolamento, perché ai sensi dell’articolo 63 e dell’articolo 64, la convocazione dell’aula è alle ore 9,30.

Io non voglio entrare nella polemica, perché noi riteniamo, tra l’altro, come Fratelli d’Italia, che l’orario dell’Assemblea potrebbe essere addirittura più lungo, perché noi crediamo che bisognerebbe proseguire i lavori dell’aula fino alle ore 19, l’abbiamo chiesto formalmente anche nell’ultima Capigruppo, e auspichiamo che i lavori dell’aula siano addirittura più dilatati; ma quantomeno, che vengano rispettati gli orari di inizio e di fine lavori, così come indicati nella convocazione delle sedute.

Lo dico ufficialmente qua, e chiedo ufficialmente qua, e chiediamo, come Fratelli d’Italia, perché questo intervento lo faccio anche a nome dei colleghi Barcaiuolo e Tagliaferri, coi quali ci siamo confrontati, perché quantomeno venga rispettato il Regolamento. Credo che come aula non diamo neanche un buon esempio verso l’esterno: magari, qualche cittadino disgraziato si collega per seguire i lavori dell’aula alle 9,30, sperando di sentire di cosa stiamo dibattendo, e dice: come mai l’aula non è convocata alle 9,30, e guarda i lavori che non ci sono perché noi con grandissima comodità iniziamo l’appello alle ore 10, invece che alle ore 9,30, orario di convocazione dei lavori, normalmente.

Fa un po’ sorridere che ci dibattiamo per difendere i diritti dei lavoratori, quegli stessi lavoratori che se alle 9,30 devono essere lavorare, non è che se la possono prendere comoda e iniziare alle 10, perché se si presentano alle 10 a lavorare, il datore di lavoro gli fa una sanzione verbale.

Non è che la politica può ergersi a paladina dei lavoratori, e poi prendersela comoda e iniziare a lavorare quando le pare, perché si chiama “orario di inizio lavori” e siamo lavoratori anche noi.

Cerchiamo di dare il buon esempio e se ci diamo un orario di inizio lavori quell’orario di inizio lavori, che è previsto dal Regolamento, quantomeno rispettiamolo. Vi chiedo - è un dovere, credo, che abbiamo tutti – di rispettare quantomeno gli orari che ci diamo. Chiedo che il Regolamento venga rispettato. È per questo che ho fatto richiesta di parola ai sensi dell’articolo 74, comma 6, del Regolamento. È un richiamo formale al rispetto del Regolamento, al rispetto dell’orario dei lavori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Lisei.

Consigliere Rancan, sull’ordine dei lavori o sul progetto di legge? Prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Solo per fare una considerazione, anche a seguito di quello che veniva riportato dal collega Lisei, perché pensiamo che i richiami che sono stati fatti dall’opposizione, ma anche da alcuni Gruppi della maggioranza durante l’interlocuzione in Capigruppo, siano importanti e fondamentali per dare delle regole chiare al gioco che stiamo giocando, perché poi gioco non è. Ovviamente, ciò che serve è cercare di darsi un metodo di lavoro che possa durare da qui ai prossimi quattro anni, che possa però dare anche una concretezza e una serietà a quello che stiamo facendo.

Varie volte in Capigruppo abbiamo discusso di poter essere presenti il più possibile all’inizio delle sedute. Ricordo anche che per quanto riguarda i question time non si necessita di numero legale, quindi eventualmente si può tranquillamente iniziare alle 9,30 con i question time, senza dover aspettare che la maggioranza venga a garantire il numero legale. Quindi, il mio è un invito in primo luogo alla Presidenza a far rispettare queste tempistiche, perché è già stato fatto in altre in altre occasioni che l’appello venisse fatto a seguito dei question time, perché tanto non è previsto, ripeto, il numero legale per la partenza dei question time.

Specifico anche la possibilità, per quanto riguarda il Gruppo della Lega, come è stato già riportato in altre sedi, vedi la sede predisposta, che è la Capigruppo, anche a dilatare la discussione riducendo addirittura eventualmente anche la pausa tra le 13 e le 14,30 anche di 30 minuti, perché può essere anche più agevole il lavoro.

Pensiamo che delle regole chiare e sicuramente una presa di coscienza sul fatto che almeno i question time possano iniziare alle ore 9,30 in punto non sia una richiesta tanto campata per aria, ma possa essere una richiesta di metodo sensata e concreta per dare un’economicità ai lavori che può essere utile non solo alle opposizioni, non solo alla maggioranza, non solo alla Giunta, ma a tutti quanti per far vedere che qui ci siamo e qui stiamo lavorando per tutti i cittadini. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Se non ci sono altri interventi per quanto riguarda l’ordine dei lavori, vorrei dire ai colleghi Rancan e Lisei che faremo nostra, come Ufficio di Presidenza, questa ulteriore situazione, che si protrae da anni. Da legislature, direi. Come Ufficio di Presidenza, abbiamo più volte sollecitato i colleghi a mantenere un rispetto degli orari. Giovedì abbiamo l’Ufficio di Presidenza. Guardo anche i questori e i colleghi dell’Ufficio di Presidenza. Rimarcherò alla Presidente e a tutto l’Ufficio questa situazione. In Capigruppo, poi, spero di poter dare, insieme all’Ufficio di Presidenza, una valutazione a questa vostra richiesta.

Grazie.

 

OGGETTO 2087

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Incremento della partecipazione regionale alla Società PIACENZA EXPO S.P.A.” (15)

(Relazione della commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, al progetto di legge 2087, d’iniziativa della Giunta: incremento della partecipazione regionale alla società Piacenza Expo Spa, con delibera di Giunta n. 1708 del 23 novembre 2020.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Politiche economiche nella seduta del 26 gennaio 2021.

È un progetto di legge composto da quattro articoli.

La relatrice della Commissione, consigliera Katia Tarasconi, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Matto Rancan, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Su questo oggetto sono state presentate le seguenti proposte di odg: la n. 1, a firma Tarasconi, Tagliaferri, Rancan e Stragliati; la n. 2, a firma Tagliaferri, Stragliati, Tarasconi e Rancan.

La parola alla relatrice, consigliera Tarasconi. Prego.

 

TARASCONI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente.

Innanzitutto, ringrazio l’assessore, gli uffici e la presidente della Commissione Politiche economiche per il lavoro che abbiamo svolto in queste settimane. Credo non sia un segreto. Tutti sappiamo che fino a poco tempo fa, in realtà, per la Regione Emilia-Romagna, era prevista l’uscita da Piacenza Expo. Poi, però, è successo qualcosa. È arrivato il Covid. L’emergenza sanitaria ha provocato dei danni economici ad alcune filiere, danni ingenti, tra cui, ovviamente, anche tutto il sistema fieristico.

Che cosa è successo? È successo che, ovviamente, andando a vedere la situazione attuale, credo si sia fatta una scelta assolutamente consona rispetto al periodo odierno, quindi in coerenza e in aggiunta alla crescita di una politica di marketing territoriale efficace attraverso il sostegno strategico promozionale del territorio tutto emiliano-romagnolo e quindi anche piacentino, si è scelto di andare ad aumentare la presenza della Regione all’interno dell’ente Fiera.

È cambiato tutto il contesto economico-sociale, c’è stato un mutamento che è sotto gli occhi di tutti, quindi è ovviamente necessario anche un mutamento della strategia regionale, ritenendo al momento strategica la presenza dell’Istituzione Regione Emilia-Romagna nella società Piacenza Expo.

Questo per dire che è un progetto di legge, come diceva lei, presidente, fatto di quattro articoli, perché fondamentalmente stiamo parlando del fatto che aumenta la presenza della Regione Emilia-Romagna all’interno dell’ente Fiera.

Credo che però sia necessaria una riflessione rispetto a questo impegno che si prende la Regione Emilia-Romagna, impegno tra l’altro economicamente importante, e la riflessione che mi viene da fare è che i maggiori stakeholder per quanto riguarda la Fiera di Piacenza, quindi parlo di Comune e Camera di Commercio, devono impegnarsi al massimo perché, avendo la delega allo sviluppo economico, hanno nella Fiera uno strumento efficace per il marketing territoriale e di sostegno ai distretti produttivi locali.

Occorre cambiare visione, a fronte di un cambiamento epocale, come dicevo poc’anzi, in atto, noi abbiamo l’obbligo di cambiare completamente la nostra visione: la Fiera non solo come un contenitore di eventi, ma uno dei player, dotato di professionalità, per promuovere il prodotto Piacenza.

In una città dove si stanno perdendo purtroppo centri decisionali importanti, manteniamo almeno degli strumenti di servizio (parlando della perdita di strumenti importanti ovviamente mi riferisco alla Camera di Commercio di Piacenza, per la quale si sta facendo la fusione).

Credo sia giusto questo intervento da parte della Regione e vorrei anche sottolineare che non c’è un tema di "ha vinto il Centrodestra, ha vinto la Regione", ma abbiamo lavorato tutti con l’intento di fare qualcosa di giusto per il territorio in una situazione mai vista prima, con una pandemia in atto, con le carte che sul tavolo sono state completamente rimescolate rispetto semplicemente ad un anno fa.

Eviterei quindi qualsiasi tipo di enunciazione trionfalistica da parte di qualcuno, ma credo che insieme ci sia l’obbligo di lavorare, come dicevo prima, nella speranza che questo aumento da parte della Regione Emilia-Romagna porti allo sviluppo di nuovi servizi, cioè che il Documento di programmazione pluriennale fatto dall’ente Fiera, da Piacenza Expo, abbia in sé davvero quello che serve per poter fare meglio in un futuro, e non sia la partecipazione della Regione ovviamente volta ad un tema di ripianamento di debiti che purtroppo ahimè effettivamente ormai oggi ci sono. Ringrazio ancora tutti.

Ringrazio il collega di minoranza, con il quale credo abbiamo lavorato bene, il collega Tagliaferri, la collega Stragliati: li cito semplicemente perché essendo tutti e quattro di Piacenza, è ovvio che a tutti e quattro sta a cuore quello che succede all’interno dell’ente Fiera.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Ovviamente, il mio intervento parte con un ringraziamento ai consiglieri, alla relatrice di maggioranza, alla presidente della Commissione, alla Giunta, all’assessore Colla, a tutti i tecnici e a tutte le strutture che ci hanno supportato in questo operoso lavoro, ringraziando anche il Comune di Piacenza, che sicuramente è stato parte attiva di questo passaggio, di questo incremento di quote, se non a livello economico, sicuramente dal punto di vista politico, strategico e di condivisione del progetto, che sicuramente è stato un attore importante in tutto questo. Ovviamente, oggi cosa succede?

Succede che con un piccolo progetto di quattro articoli noi andiamo ad incrementare la partecipazione della Regione all’interno della nostra Fiera. Faccio un piccolo inciso: mi permetto di utilizzare questa parola, “fiera”, per ricordare in questo momento di crisi, in questo momento di difficoltà, tutti quei fieristi che non sono, magari, parte di una fiera, proprio come la conosciamo e della quale stiamo parlando oggi, ma anche di quegli ambulanti fieristi, che purtroppo sono un settore messo in crisi da diverso tempo da questo Covid, che ancora oggi sono in completa difficoltà e sono totalmente fermi, praticamente, ormai da un anno.

Sicuramente, questo è un percorso importante, che è stato fatto tutti insieme. Ricordo ovviamente che è stato anche approvato un nostro emendamento al DEFR su questo punto, ricordo anche che c’è stata un’ottima interlocuzione con tutti gli organi politici di questa Assemblea, ed è un passaggio molto importante, per la nostra Piacenza, che sicuramente è la provincia un pochino più piccola della nostra regione.

Io non mi vergogno di dire, e anche qui sicuramente sapete come la penso per quanto riguarda il ruolo di Piacenza, che noi vediamo decentrata non solo a livello territoriale, ma anche a livello di coinvolgimento da parte delle politiche regionali. Sicuramente oggi qui un piccolo tassello per far vedere che la Regione è vicina a Piacenza oggi lo mettiamo, ed è un orgoglio perché lo stiamo mettendo tutti insieme. Penso che questo possa essere qualcosa di valorizzante, perché questo si inserisce anche in un contesto, che è quello post Covid, che dovrebbe vedere le forze politiche collaboranti per far riprendere nel modo migliore il proprio territorio.

A fronte di un dibattito serio, di un dibattito credibile sicuramente noi, come Lege e come opposizione, non abbiamo mancato di dare i nostri contributi e le nostre idee.

Ovviamente è importante per tutto il territorio perché, come sappiamo bene, al di là delle fiere e dei grandi eventi che vengono organizzati in Piacenza Expo solamente per citarne qualcuno ormai è nota e famosa la Fiera di vignaioli indipendenti piuttosto che il Geofluid, piuttosto che l’Apimell, piuttosto che il Seminat, noi sappiamo bene che all’interno della nostra Fiera c’è necessità di andare a costruire e di investire per aumentare l’indotto, per consolidare l’indotto attuale, perché intorno a una Fiera non girano solamente gli espositori, ma gira anche tutto un mondo produttivo, tutto un mondo di costruzione che deve cercare di essere tessuto della nostra società e della nostra economia e, perché no, anche per attrarre da altre regioni, ma anche da altri Paesi europei e non solo aziende e know-how che potrebbero sicuramente andare a incrementare quello che oggi già come Regione noi abbiamo.

Il processo che è partito qualche settimana fa per andare ad approvare questo progetto di legge, perché questo è un progetto di legge che dà a Piacenza un risultato importante, sicuramente è qualcosa di straordinario che stiamo facendo per aumentare questa partecipazione, che deve essere improntata nella misura anche di rafforzare un sistema regionale che deve essere, secondo il nostro punto di vista, al di là dell’ente che possa essere aggregato o meno, ma sicuramente il più capillare possibile, per aiutare più territori possibili, per coinvolgere più situazioni possibili.

Con questo, ovviamente, concludo la mia relazione, anche perché si tratta davvero, come ho detto all’inizio, di un progetto di solamente quattro articoli. Però, sicuramente, tutti i contributi sono stati utili. Ciò che mi piace ricordare, come dicevo ieri, è che oggi magari si è fatto un piccolo tassello in più tutti insieme per avvicinare la Regione a una provincia che troppe volte è stata considerata o si è sentita ai margini della nostra regione. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Assessore, ci siamo. Tra pochi minuti, grazie al voto di tutti noi, la Fiera di Piacenza vivrà una nuova stagione.

Il territorio piacentino aspettava da tempo questo momento. È un successo di tutti noi, di tutta l’Assemblea legislativa. Ringrazio per la sensibilità l’assessore Colla e per l’impegno la collega relatrice di maggioranza Katia Tarasconi, pragmatica e mai faziosa, e il collega relatore di minoranza Matteo Rancan. Insieme abbiamo dimostrato di cosa può essere capace un’Assemblea legislativa. Insieme abbiamo dimostrato di cosa può essere capace un territorio come quello piacentino quando si lavora insieme.

Mi preme, però, e non me ne vogliano i colleghi di maggioranza, ricordare che questo successo avviene ora, e se avviene ora, forse, ci sono dei motivi. Quanto sto per dire non pretendo che sia condiviso da tutti, ma è una riflessione che offro a quest’aula. Ascoltare le minoranze non è un segno di debolezza, ma di intelligenza. Quindi, complimenti alla Giunta. Quanto sta avvenendo sulla Fiera di Piacenza ne è la dimostrazione. Ascoltare un sindaco, come la nostra, Patrizia Barbieri, in maniera serena, senza chiedere nulla in cambio, senza alzare la voce se si è delusi dalle scelte dell’interlocutore è stato positivo per tutta la Regione.

Da qualche anno Piacenza ha ripreso il passo giusto e il risultato sulla Fiera si vede. Questo risultato è anche frutto del lavoro e dell’impegno degli amministratori locali piacentini. Senza nulla togliere, poi, al ruolo, ovviamente estremamente importante e decisivo, della Giunta e anche di noi consiglieri.

Ripeto quello che ho detto in Commissione. Lo dico senza polemica. Solamente per un incoraggiamento futuro. Se anche sul contrasto al Coronavirus e sul piano vaccini antinfluenzali e anti-Covid ci aveste ascoltato, come per la Fiera, non leggeremmo ogni giorno titoli di giornali come “caos vaccini”, le preoccupazioni sui disabili e dei loro cari. Sulla Fiera di Piacenza c’è stata la giusta dose di comunicazione e tanti fatti. Abbiamo comunicato i fatti, ma non le promesse. Eppure, senza suonare la fanfara e promettere ciò che promettere non si poteva, siamo anche riusciti ad andare sui giornali, ognuno con le sue idee, per carità, senza strafare, senza raccontare storie ai cittadini che poi non si avverano. Diciamolo. Offriamo al presidente di questa Regione e ai suoi assessori il “modello Piacenza”: pochi annunci e tante cose concrete. È un metodo che abbiamo tenuto a battesimo e speriamo che non vada perso. Così come non deve andare disperso l’afflato unitario che ha contraddistinto il nostro lavoro di questi mesi.

Dobbiamo lavorare ancora per fare della Fiera di Piacenza il fulcro dell’attività fieristica nel bacino padano, a cavallo tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia. È quello che durante le audizioni in Commissione ci ha spiegato il direttore generale di Confagricoltura. È una sfida che possiamo e dobbiamo vincere.

Complimenti a tutti, e grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ha chiesto la parola l’assessore Colla. Prego.

 

COLLA, assessore: Non sono più tesserato di niente, però libero.

Grazie, presidente. Ringrazio la consigliera Tarasconi e il consigliere Rancan anche per la qualità della discussione su un passaggio che ritengo molto importante, ma anche strategico sia per Piacenza che anche per la Regione Emilia-Romagna.

Provo a motivare perché, come ha detto già la consigliera Tarasconi, un cambio di rotta. Noi abbiamo deciso di fare un’operazione perché c’è stato un cambio di scenario inedito. Dentro a un cambio di quella portata, noi abbiamo definito una nuova strategia, che ovviamente, come sapete, non si fermerà solo a Piacenza, ma riguarderà tutto il sistema delle fiere della nostra Regione. Se ci pensate, tutte le fiere per loro natura sono mondialiste e globaliste, ma le dobbiamo tenere con un radicamento territoriale, l’identità territoriale sta nel mondo, l’Emilia-Romagna ha questo tratto, è mondialista, globalista, ma ha radicamento territoriale in grado di dialogare e di stare nelle filiere del mondo.

Le fiere devono rappresentare un emblema unitario, economico, sociale, istituzionale, che ci permette di avere relazioni splendide per attrarre investimenti, per attrarre valore aggiunto, per attrarre relazioni, che sono fondamentali nella tenuta economica della nostra Regione.

La Fiera di Piacenza, se ci pensate, ne dico tre per affermare la forza di quest’idea globalista. La prima: se io vedo Geofluid, ha un’identità territoriale, è una fiera internazionale, ma ha l’identità con l’energia. Se io vedo la grande fiera su tutto lo sviluppo commerciale della logistica, dell’innovazione della logistica, quella fiera ha un’identità con il suo territorio. Se io vedo la fiera sull’enogastronomia dei vini, ha un’identità territoriale stupenda, perché se io prendo le vallate, la Val d’Adda, la Val Nure, la Val Trebbia, la Val Tidone, quelle vallate rappresentano un emblema naturale perfetto per attrarre la bellezza e le persone che vogliono scoprire un territorio stupendo.

In questo scenario, però – diciamoci la verità – le fiere rappresentano anche la possibilità di mettere in evidenza professioni, e rappresentano, soprattutto per le piccole e medie imprese e per le nostre filiere, un’opportunità eccezionale.

Le multinazionali sono in grado di star loro, nel mondo. Ma quanto alle filiere – non dimentichiamo, nel sistema economico, la morfologia della nostra Regione –, il 90 per cento sono imprese fino a 15 dipendenti.

Quelle imprese hanno bisogno di un investimento pubblico istituzionale, hanno bisogno di essere prese per mano e di essere messe nel mondo. Le fiere devono rappresentare anche questa grande opportunità.

Ovviamente, se ci pensate, se ci pensiamo, rappresenta anche un grande sviluppo del terziario. Dentro le fiere si studiano e si sviluppano i servizi per le imprese e per il sistema, e attorno si alimenta, quando ci sono le fiere, io spero nella loro ripresa al più presto, a condizioni di sicurezza, che abbiamo alberghi, abbiamo ristoranti, abbiamo allestitori, permettetemi di ricordare, abbiamo su queste filiere degli allestitori che hanno delle competenze splendide, sono in grado di farti degli scenari ad hoc su ogni filiera produttiva. In questo scenario, il tema non sono solo i 600.000 euro che stanziamo, pure importanti, perché su un finanziamento di 2,5 milioni di aumento di capitale, quello per soci è 1,5 milioni, la Regione decide 600.000 euro.

Abbiamo avuto la relazione con il Comune di Piacenza, siamo in piena sintonia. Grande vuol dire anche condivisione su un punto: sul piano industriale, lo sviluppo della Fiera di Piacenza. Noi pensiamo che quelle risorse siano un punto di partenza per sostenere quel piano industriale che permette di avere nuove fiere, che permette di stare su filiere innovative, ma non ci fermeremo lì, perché l’internazionalizzazione, le risorse che abbiamo messo sull’internalizzazione delle fiere sono per tutte le fiere, quindi anche per Piacenza, le risorse che metteremo sulla formazione anche della riconversione delle competenze sono anche per Piacenza, come per tutte le fiere. C’è un progetto di sistema, in questa regione, sul sistema delle fiere.

In questo scenario, per quanto ci riguarda, la fiera è un’identità unitaria anche della discussione economica e di sviluppo di quel territorio. Se si sviluppa di più Piacenza, si sviluppa di più anche l’Emilia-Romagna. Il fatto, sulla fiera, di avere questa discussione unitaria, significa darle un tratto di grande importanza. In questo scenario, se ci pensate, Piacenza ha un legame molto forte. Io non ho mai pensato che Piacenza fosse una dépendance della Lombardia, non è così, non può essere così. La strada è… Quello stupendo tapis roulant che è la via Emilia, collega nella storia, parte da Piacenza, arriva fino a Rimini, un legame identitario molto forte. Anzi, Piacenza guardiamola con la sua fiera in questa discussione come un legame identitario su territori strategici per la nostra regione e anche corridoi. Se io guardo Milano, vado sul Sempione, vado nella Mitteleuropa. Se guardo il Piemonte, vado a Lione, vado dentro alla Francia. Se guardo più in basso ci sono i porti. Piacenza e quella fiera possono rappresentare una nuova discussione anche sui grandi corridoi europei, sulle grandi opportunità che Piacenza può dare a Piacenza, ma può dare a tutta la nostra Regione. Questo è il significato della discussione che noi abbiamo fatto come Giunta e abbiamo portato con grande trasparenza all’Assemblea, nelle Commissioni.

Ho partecipato alle Commissioni, ho visto grande correttezza e tutti abbiano capito che Piacenza rappresenta, con questa legge, anche un punto di partenza di posizionamento di questa Regione. Avremo modo di vederci ancora su questo scenario, sulla strategia della Fiera di questa Regione, ma permettetemi un punto. Comunico qui che come Regione, come Giunta, chiederemo immediatamente al Governo che quell’assetto di 405 milioni che sono stati stanziati per il sistema Fiera e che ha perso l’80 per cento nel 2020, tutte le fiere nel mondo…

L’operazione che è stata fatta in Germania è molto importante, non vediamola al negativo, di aprire rispetto al de minimis, rispetto agli aiuti di Stato. Io spero che ci sia un Governo al più presto perché noi faremo la dichiarazione di andare a fare un’operazione di finanziamento, di sostegno con le risorse che il Governo ha stanziato. Diversamente, se il vincolo è il de minimis, non risolviamo il problema del sistema fiere. Questa è una grande opportunità per rilanciare il grande progetto del sistema fiere, grandi e piccole, della nostra regione.

Penso che dopo l’operazione tedesca ci siano tutte le condizioni per fare un’operazione di sistema Paese. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Colla.

Siamo ancora in discussione generale. Qualche collega vuole intervenire? Nessun intervento in discussione generale.

Chiedo ai relatori se vogliono replicare. Il relatore di maggioranza no, il relatore di minoranza no.

Passiamo all’esame dell’articolato.

Articolo 1. Nessun emendamento.

Dibattito generale. 

Dichiarazioni di voto sull’articolo 1.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 38

Favorevoli 36

Contrari 0

Astenuti 0

 

Prendiamo nota del voto del consigliere Mastacchi: favorevole.

Presidente Bonaccini, favorevole; consigliera Rossi, favorevole; consigliera Tarasconi, favorevole.

 

È approvato.

 

L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 39

Favorevoli 38

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’articolo 2 è approvato.

Aggiungiamo il voto della consigliera Tarasconi, favorevole. Se ci sono altri, siamo qua.

Passiamo all’articolo 3, nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo all’articolo 4. Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 4.

La votazione è aperta.

Votazione chiusa.

 

Presenti 39 

Favorevoli 37

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’articolo 4 è approvato. 

Passiamo ora al dibattito generale sugli ordini del giorno, ricordo, il numero 1 a firma Tarasconi, Tagliaferri, Rancan, Stragliati, Rontini e il numero 2, a firma Tagliaferri, Stragliati, Tarasconi e Rancan.

Ha chiesto la parola la consigliera Tarasconi. Prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente. Brevissimamente per dire che abbiamo voluto fare questo ordine del giorno, insieme anche ai colleghi e ovviamente anche ai colleghi dell’Assemblea, proprio per rimarcare la necessità che c’è di avere una specializzazione del prodotto fieristico, oltre a tutto il discorso che facevo prima, perché ci sono delle peculiarità sul territorio piacentino, vedi ad esempio Apimell o Tomato World o la stessa Geofluid. Ci sono alcune fiere di cui parlava l’assessore che hanno delle caratteristiche molto specifiche rispetto a quello che è il territorio e che quindi sicuramente possono essere anche da traino rispetto a tutto il resto della Regione. Una cosa vorrei sottolineare, come diceva prima l’assessore, non è Piacenza e basta, non è solo il tema dell’ente Fiera di Piacenza, ma è il sistema fieristico regionale che tutto insieme sicuramente può avere beneficio dal fatto che ogni fiera all’interno della sua comunità abbia alcune eccellenze e che quindi serva anche da traino per tutto il resto.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Ricordo che siamo in dibattito generale sugli ordini del giorno. Se non ci sono altri interventi in dibattito generale sugli ordini del giorno, passiamo alla dichiarazione di voto congiunta sul progetto di legge e sugli ordini del giorno. Cinque minuti per Gruppo.

Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Grazie, presidente.

Per esprimere, oltre al voto favorevole sugli ordini del giorno e sul progetto di legge, anche la soddisfazione per il contenuto di questo progetto, soprattutto per la celerità con cui si è riusciti a portare a termine il percorso. Di questo va dato atto, chiaramente, a tutta l’Assemblea, maggioranza e minoranza.

Credo sia un atto molto importante. Investiamo ‒ come diceva l’assessore ‒ 600.000 euro, quindi una quota molto consistente. Noi avevamo, credo, una quota di 116.000 euro prima, precedentemente. Credo sia una scelta giusta. Già veniamo da un periodo precedente dove si era rifatto il settore delle fiere. L’Emilia-Romagna è rimasta, assieme a un pezzo del Veneto e a un pezzo della Lombardia, l’unica regione ad avere una forte presenza di quartieri fieristici.

Il mondo è cambiato. Oggi ci troviamo in una situazione completamente diversa. Non è venuta meno, però, la validità delle fiere e dei quartieri fieristici come strumenti di internazionalizzazione non solo delle imprese, ma anche dei nostri territori e come punto di accesso del mondo presso i nostri territori.

Questa scelta credo sia importante, perché ci permette, da Piacenza a Rimini, di avere una copertura territoriale di questi punti di accesso, di questi punti di internazionalizzazione. Sono molto felice che oggi, come ieri, perché sono persona informata sui fatti, si sia fatta la scelta di andare in perfetta sintonia in primo luogo con le Istituzioni locali. Il Comune, la Camera di Commercio, la Provincia hanno un ruolo fondamentale rispetto allo sviluppo dei propri territori. Credo che questo sia un altro valore aggiunto. Questo è stato sempre un tratto del lavoro della Giunta attuale, ma anche della Giunta precedente.

È chiaro che siamo in un momento ‒ lo diceva prima l’assessore ‒ complicato. Le fiere non saranno più, probabilmente, come prima. Quindi, oggi abbiamo un doppio salto mortale da fare: sostenerle, e bene. Io sono veramente contenta della scelta che stiamo facendo. Giustissimo quello che ha detto l’assessore. Bisogna superare il de minimis, perché le nostre fiere oggi hanno bisogno di avere le risorse per resistere, ma anche per rinnovare la propria modalità di essere nel mondo e di supportare le nostre filiere imprenditoriali.

Probabilmente troveremo un mondo più rarefatto di fiere a livello internazionale, perché non è che il problema abbia colpito solo l’Italia, ha colpito anche altri, quindi avremo bisogno soprattutto di reinventarci, ritrovare anche la voglia di investire su fiere nuove, su modalità nuove di porsi rispetto ai quartieri fieristici, perché credo che noi abbiamo la capacità, l’intelligenza, le Istituzioni tutte e soprattutto un tessuto imprenditoriale che, rispetto a questa sfida, non sono secondi a nessuno.

Ci sono anche le istituzioni che hanno capito benissimo che questo è l’indirizzo, per cui oggi compiamo un altro tassello di una scelta importante, che l’assessore ci ha già spiegato in Commissione e anche in altri momenti di confronto, per darci una infrastruttura regionale dedicata alla internazionalizzazione delle imprese, dei sistemi territoriali e punti di accesso del mondo presso di noi. Per costruire cosa? Per costruire chiaramente posti di lavoro, buoni posti di lavoro, per costruire ricchezza, possibilmente poi da redistribuire in modo equo e corretto. per cui votiamo convintamente sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Costi.

Prendiamo atto che la presidente Zappaterra non era riuscita a votare all’articolo 4 e aggiungiamo il voto.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, mettiamo in votazione gli ordini del giorno, a cominciare dall’ordine del giorno n. 1, a prima firma Tarasconi.

La votazione è aperta.

Votazione chiusa.

 

Presenti 43

Favorevoli 42

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno n. 1 è approvato.

Passiamo ora alla votazione dell’ordine del giorno n. 2, a prima firma Tagliaferri.

La votazione è aperta.

Votazione chiusa.

 

Presenti 41

Favorevoli 40

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno n. 2 è approvato.

Passiamo ora alla votazione del progetto di legge n. 2087.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 43

Favorevoli 40

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Il progetto di legge 2087 è approvato.

Passiamo, ora, agli atti di indirizzo.

 

OGGETTO 2264

Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare in via immediata protocolli e/o linee guida, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute in data 30 novembre 2020, finalizzati a garantire la ripresa delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Pelloni, Pompignoli, Montevecchi, Liverani, Bargi, Catellani, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Delmonte, Rainieri, Bergamini, Rancan

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Come d’accordo tra i due presentatori degli oggetti 967, Piccinini, e 2264, Facci, con i Capigruppo in aula, passiamo ora alla risoluzione 2264, che impegna la Giunta ad adottare in via immediata protocolli e/o linee guida, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero della salute in data 30 novembre 2020, finalizzati a garantire la ripresa delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice nel territorio regionale, a firma dei consiglieri Facci, Pelloni, Pompignoli, Montevecchi, Liverani, Bargi, Catellani, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Delmonte, Rainieri, Bergamini e Rancan.

È aperta la discussione generale.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione vuole provare a dare una risposta a un problema che riteniamo essere molto importante e, per certi aspetti, drammatico. Sappiamo qual è stato il tributo, in termini di vite umane, che le persone ospiti all’interno delle strutture residenziali hanno dovuto pagare a causa delle complicazioni legate alla pandemia. Sappiamo perfettamente che i maggiori focolai si sono verificati all’interno di strutture di questo tipo. Le cause non tocca a noi stabilire e decidere quali siano state, ma sicuramente in più parti d’Italia vi sono state indagini a livello di magistratura per cercare di individuare le esatte responsabilità.

Il nostro piano, però, di valutazione... Con questa risoluzione noi vogliamo affrontare un aspetto completamente differente, vogliamo porre l’attenzione sull’aspetto umano, sull’aspetto della...

Scusate, chiedo scusa, vi ho proprio qua davanti e faccio fatica. Grazie.

Dicevo che vogliamo porre con questa risoluzione l’attenzione alla persona, allo stato di salute di soggetti in condizione psicofisica sicuramente menomata, altrimenti non sarebbero ospiti di queste strutture, o persone con gravi disabilità.

In questo contesto già precario di deficit si colloca l’impossibilità per queste persone da tempo di ricevere le visite dei propri parenti, dei propri conoscenti, impossibilità motivata – sottolineo giustamente – dalla necessità di prevedere misure di prevenzione e di sicurezza per tutti, a partire dagli stessi ospiti delle strutture sociosanitarie, per il personale, misure di contenimento della pandemia.

Il problema però è che, a causa di queste limitazioni sicuramente molto severe, vi è stato un accertato peggioramento delle condizioni psicofisiche patologiche degli ospiti.

Senza stare a dilungarmi troppo nella risoluzione che ha affrontato vari aspetti, mi limito a richiamare quello che secondo noi è il dato più importante: le disposizioni del Ministero della salute dei 30 novembre 2020, disposizioni che pongono la giusta attenzione sulla necessità di evitare un ulteriore (leggo testualmente) "decadimento psico-emotivo delle persone ospitate con un rischio di peggioramento di patologie di tipo organico". Il Ministero della salute ha dettato queste disposizioni generali dando delle indicazioni precise alle quali i gestori delle strutture sociosanitarie avrebbero dovuto tenere fede o avrebbero dovuto adeguarsi: “Poiché l’isolamento sociale e la solitudine rappresentano motivo di sofferenza e importanti fattori di rischio nella popolazione anziana per la sopravvivenza, lo stato di salute fisica e mentale, in particolare per depressione, ansia e decadimento cognitivo o demenza, come documentato da ampia letteratura scientifica, debbono essere assicurate le visite dei parenti e dei volontari per evitare le conseguenze di un troppo severo isolamento sulla salute degli ospiti delle residenze”.

Direi che in queste poche parole, ampiamente significative, del Ministero stia il senso di questa risoluzione, perché non ci risulta che queste disposizioni siano state pedissequamente osservate a livello di strutture dirigenziali, a livello istituzionale, a livello di Direzioni sanitarie di queste strutture. In alcuni casi hanno cercato di introdurre misure, come la stanza degli abbracci, ma sono delle iniziative lodevoli, che vanno nella direzione di favorire il contatto fisico, ma sono estemporanee, sono isolate. Non c’è stato nulla, non ci risulta nulla, e non abbiamo avuto alcun tipo di riscontro a seguito di questa nota, di queste disposizioni o linee guida diramate dal Ministero già oramai alla fine del mese di novembre scorso. Si dice che è necessario che tutte le strutture residenziali approntino adeguate misure perché ad ogni ospite sia data facoltà di collegarsi regolarmente in modalità digitale con i propri congiunti e amici. Deve essere favorita la ripresa delle attività sanitarie e sociosanitarie eventualmente sospese. Vanno sviluppate e diffuse buone pratiche nella gestione dei contatti e della rete sociale degli ospiti. Le direzioni sanitarie devono, perciò, predisporre un piano dettagliato per assicurare la possibilità di visite in presenza e contatti a distanza in favore degli ospiti delle strutture.

Ci sollecitano soluzioni tipo “Sala degli abbracci”, dove un contatto fisico sicuro può arrecare beneficio agli ospiti in generale e agli ospiti cognitivamente deboli in particolare. Devono comunque essere previsti adeguati protocolli, eccetera. Poi si prevedono test antigenici per i visitatori, test da effettuare direttamente in loco, test molecolari per lo screening del personale delle strutture e i nuovi ingressi di assistiti.

Un aspetto non secondario è riservato agli hospice. Sappiamo la loro funzione importante, la loro natura. La possibilità delle visite deve essere quanto più possibile favorita e applicata, proprio per la natura che hanno gli hospice, che sono, sostanzialmente, delle strutture di fine vita.

Su questo documento, su queste disposizioni noi chiediamo che sia fatta, da parte della Regione, chiarezza su quali devono essere i comportamenti, le regole cui tutte le strutture debbono attenersi. È chiaro che se da parte del Ministero vengono individuate misure e precise regole, ma non vi è alcun tipo di ulteriore indicazione, ulteriore specificazione da parte della Regione, quindi da parte di tutte le strutture sociosanitarie che la Regione ha in capo, se non vi è alcun tipo di conseguenza, lasciamo la discrezione e la buona volontà alle singole realtà di adottare questa o quella misura. No. Non può essere così. Noi dobbiamo garantire a tutti pari dignità. Stiamo parlando di persone che sono, forse, le più colpite, dal punto di vista personale, in questa fase pandemica e di emergenza.

Pertanto, la risoluzione ‒ molto semplice ‒ in conclusione chiede di impegnare la Giunta ad adottare in via immediata protocolli e/o linee guida sulla scorta delle indicazioni che ha fornito il Ministero della salute, per garantire l'effettiva ripresa delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie e hospice nel territorio regionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliera Maletti, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente. La Regione Emilia-Romagna già con l’accreditamento nell’anno 2009 ha fornito dei criteri molto chiari rispetto all’accudimento delle persone fragili che sono ospiti delle strutture residenziali, rispetto a un tema di benessere fisico, psicologico, garantendo dignità e relazioni.

Da qui si sono definite delle metrature, si sono definiti dei parametri, si sono definiti dei minuti di assistenza da parte di personale sanitario, personale sociosanitario, ma anche per quanto riguarda un tema di logopedisti e tutto un insieme di fisiatri, di strutture professionali, proprio per mantenere il più possibile le capacità residue di queste persone attive e anche per garantire nuove relazioni con i loro familiari.

Noi assistiamo in questi mesi, ormai quasi da un anno, a un dover prendere tutto un insieme di misure che vuol dire trovare l’equilibrio tra garantire il benessere fisico e garantire a volte il benessere anche relazionale.

Come è stato detto dal collega Facci prima, infatti, purtroppo nelle CRA ci sono state le più grandi contaminazioni tra persone e anche tanti decessi, perché sono persone che non sono più autosufficienti, hanno delle difese immunitarie più basse, sono in un contesto comunitario, e questo non aiuta, anzi, abbiamo visto anche su di noi che ci è stato chiesto di avere meno relazioni possibili o comunque averle con modalità diverse dall’essere in presenza.

Questo ha riguardato anche le persone ospiti delle CRA, logicamente con maggiori difficoltà, perché noi facciamo una videochiamata e riusciamo a relazionarci, molte persone che sono ospiti non riescono, noi cerchiamo di sopperire in altre modalità ad un abbraccio, una persona che è ospite in una CRA fa più fatica anche a fare dei ragionamenti razionali rispetto a queste privazioni che abbiamo avuto tutti, ma che loro subiscono molto di più.

Come viene evidenziato anche nella risoluzione presentata anche dal collega Facci, sia a livello nazionale che regionale, come ho detto prima, hanno preso provvedimenti per tutelare la salute fisica un momento e appena si allentava questa paura sono state fatte delle procedure e degli atti per cercare di tutelare quella relazionale. Aumentava il rischio fisico e si tornava indietro. Ecco, si è cercato trovare un punto di equilibrio tra queste due esigenze.

La Regione, come ho detto prima, ha sempre richiamato oltre al rischio per la salute delle persone con disabilità e delle persone anziani, fragili o non autosufficienti, particolarmente vulnerabili rispetto al Covid-19, il rischio di isolamento e peggioramento della qualità di vita di queste persone e dei loro familiari o amici, che si trovano quindi in una situazione di duplice fragilità e bisogno, non solo sul versante della prevenzione e cura, ma anche del sostegno e dell’inclusione sociale, invitando i soggetti gestori, per quanto attiene alle residenze, a intensificare l’impegno per garantire l’esercizio delle relazioni affettive significative, garantendo comunque in ogni situazione le comunicazioni fra ospiti e i propri cari.

Abbiamo visto il periodo natalizio, che è stato straziante. Anch’io sono venuta in contatto anche di tanti familiari che facevano fatica e fanno fatica. Qualcuno capiva anche che era per tutelare il proprio congiunto, altri, invece, soprattutto per persone che non riuscivano magari con la videochiamata, facevano molta fatica.

Al fine di garantire le visite dei familiari in sicurezza, a novembre la Regione ha previsto, nell’ambito degli screening di comunità, la possibilità di utilizzare i test antigenici rapidi per i familiari parenti e visitatori degli assistiti nelle strutture residenziali per le persone anziane e con disabilità. Si è provveduto anche a trasmettere le circolari del Ministero della salute, protocollo 9245 Covid-19, del 30 novembre 2020, proprio recanti le disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie e hospice, e indicazioni per i nuovi ingressi nell’evenienza di assistiti positivi nella struttura, e anche il protocollo 9442 Covid-19 del 4 dicembre 2020, recante disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali per persone con disturbi mentali e per persone con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, richiamando l’attenzione in particolare sulle visite dei familiari, rispetto alle quali si è richiesto un orientamento uniforme a tutela dei diritti delle persone anziane con disabilità ospiti delle residenze e dei loro familiari.

Come già previsto a giugno, con ordinanza del presidente della Regione, si è ribadita la necessità che ogni struttura abbia un Piano visite specifico, in cui siano declinate le misure igieniche da rispettare e i dispositivi di protezione da utilizzare, le indicazioni per il tracciamento degli accessi, la possibilità di misure personalizzate per situazioni particolari in cui è necessario adattare le modalità e le azioni previste per garantire comunque il benessere psicosociale dei residenti, per mitigare i disagi causati dalle misure di prevenzione introdotte per contrastare la pandemia.

I soggetti gestori sono stati sensibilizzati ‒ anche perché sono loro che hanno la responsabilità ultima ‒ e invitati a richiedere alle aziende USL la possibilità di utilizzare test antigenici rapidi per i visitatori degli ospiti e delle proprie strutture. Diverse aziende USL hanno messo a disposizione anche l’Igiene pubblica delle USCA proprio per fare anche questi test antigenici, secondo le modalità operative concordate con le USL stesse, che garantiscono anche la possibilità di formare e abilitare operatori sanitari delle strutture stesse.

Credo che oggi, che siamo a febbraio, nei territori della nostra regione si stia ultimando la seconda vaccinazione degli ospiti e del personale delle CRA. Per cui, al più presto si potrà accedere nelle strutture e visitare i propri familiari e amici, anche con un certo livello di tranquillità dal punto di vista sanitario.

Pertanto, con il fatto che la Regione ha già dato comunque disposizioni, oltre al fatto di mandare la direttiva del Ministero della salute di novembre, ma anche chiedendo di fare Piani di visita specifici in ogni struttura, la Giunta ha già dato risposta alle esigenze richiamate nella proposta in oggetto.

Per questo, noi voteremo contro questa risoluzione, però capiamo che le motivazioni per le quali è stata fatta sono condivisibili, perché le persone nelle CRA vanno tutelate e poter relazionarsi con propri familiari e amici diventa un fattore significativo e importante per il loro benessere psicologico, ma anche fisico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Mi vedete?

 

PRESIDENTE (Rainieri): La vediamo e la sentiamo. Se poi abbassa il microfono, la sentiamo ancora meglio, lo abbassa dall’orecchio.

 

TAGLIAFERRI: Presidente e colleghi, la scorsa estate, quando sembravano tutti più interessati a riaprire le discoteche che a dare la mazzata finale al virus, il direttore scolastico regionale, dottor Versari, prontamente invitato dalla presidente Francesca Marchetti, intervenne in Commissione Cultura. Ci disse una cosa molto semplice: "questo virus non è una guerra, è come un terremoto, solo che nei terremoti normali vengono giù le case, con il Coronavirus sono venute giù le persone".

Si riferiva ovviamente agli studenti, specie ai più piccoli, alle prese con la didattica a distanza, e tutto quello che sappiamo, o per meglio dire quello che non sappiamo, visto che la scorsa settimana, rispondendo a una mia interrogazione in Commissione, la signora assessora alla scuola Salomoni ha dovuto ammettere che la Regione non si è curata di contrastare la didattica a distanza, non avendo ancora fatto studi seri, anzi ad oggi non esiste proprio nessuno studio sulla dispersione scolastica in questi due anni di scuola on line.

Il fulcro del discorso del direttore Versari vale però anche per l’altra fascia debole della popolazione, i nostri anziani, che, oltre alla paura del Coronavirus, stanno facendo i conti con la disperazione della solitudine.

Da troppo tempo non possiamo né vedere, né abbracciare i nostri cari, non lo possono fare, solo videochiamate o telefonate, davvero troppo poco, nessun computer, nessuno smartphone può sostituire una carezza o un abbraccio.

Noi siamo a favore di tutte le misure necessarie per contrastare e combattere ogni situazione negativa causata dal maledetto Coronavirus, quindi pensiamo che sia stato giusto ridurre i contatti personali, perché un atto d’amore non diventi la trasmissione del virus, tanto più subdolo quanto più si è anziani, ma quello che non accettiamo è che una burocrazia intestina e una politica menefreghista lascino nella solitudine i nostri nonni.

Bisogna trovare le modalità per permettere le visite in presenza, guardate, non servono degli scienziati, basterebbe avere un vero assessore al welfare e non un ologramma, come è diventata (mi dispiace dirlo) la signora vicepresidente della Giunta Elly Schlein. Ha iniziato la legislatura in presenza costante e poi è andata via via dissolvendosi nel nulla.

Basterebbe che la signora vicepresidente avesse trovato in questi mesi il tempo di leggere un paio di giornali e ascoltare il telegiornale regionale. La soluzione del nostro problema si chiama “stanza delle coccole”, un ambiente sicuro dal punto di vista sanitario, in cui, ben protetti da teli e dispositivi di sicurezza individuale, gli anziani e i loro parenti possono vedersi, parlarsi di persona e anche abbracciarsi con in mezzo solo un telo di plastica. Non ci sarà il calore umano di un vero abbraccio, ma di sicuro ci si scalda il cuore molto di più rispetto a una videotelefonata.

Peccato che queste strutture, se le vogliamo vere e ben strutturate in primo luogo dal punto di vista della sicurezza sanitaria, costino molti soldi. Un’Amministrazione seria, invece che buttare milioni di euro in pubblicità per le vacanze in Riviera nel 2020, quando era chiaro che sarebbe stato meglio concentrarsi sulle giuste distanze, come si è visto dalla seconda ondata dello scorso agosto, quando il virus era ancora pericoloso, o in eventi sportivi settembrini che ben si sapeva sarebbero stati a rischio, dicevo, una Amministrazione intelligente avrebbe usato le risorse pubbliche per favorire la realizzazione delle stanze delle coccole nel maggior numero di strutture per anziani possibile, appunto un’Amministrazione oculata e seria.

Non criticherò in questa sede l’assessore regionale alla sanità Donini perché so che è impegnatissimo alle prese con i mille problemi delle campagne vaccinali antinfluenzali e anticoronavirus, ma voglio essere chiaro: l’Emilia-Romagna ha diritto a un vero assessore al welfare. La signora vicepresidente non lo sta facendo come questo stato di emergenza richiede. Capiamo i suoi imbarazzi ad essere qui con noi, sono risapute le sue ambizioni internazionali che mal si conciliano con questa modesta Assemblea legislativa e i diritti degli anziani. Ci sono state anche altre note vicende nazionali e internazionali che l’hanno vista protagonista sulla stampa. Però, così non va. Siamo l’Emilia-Romagna e meritiamo un assessore al welfare che prenda a cuore i problemi e li risolva. Mi dispiace sottolineare questo e sono convinto che intellettualmente avrebbe tutte le capacità per sostenere il ruolo. Spero che quanto detto perlomeno possa servire da stimolo e si cerchi realmente di risolvere i problemi, non con la solita campagna comunicativa fatta solo per vendere fumo e chiacchiere. Non è più tempo di chiacchiere. Questo lo ripeto da tempo. È tempo di fatti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Credo, oggettivamente, che a distanza di tanto tempo si potesse fare qualcosina di più. Non dico che l’impegno non ci sia stato, non dico che le difficoltà non ci siano state. Non dico che non si sia profuso l’ingegno nel cercare di trovare soluzioni. Dico che ad oggi i risultati non ci sono stati. E lo dico a ragion veduta. Mia nonna ha 94 anni e si trova in una casa di riposo. Non la vedo da non ricordo più neanche io quanto tempo. L’ho vista da un iPad. Mia nonna non capiva neanche che cos’era un iPad.

Se la soluzione è vedere una persona anziana tramite un dispositivo tecnologico, che una persona anziana non sa neanche che diavolo è e fa fatica anche a riconoscere, per le proprie capacità cognitive, un proprio caro... A volte fanno fatica a riconoscerlo in presenza, soprattutto quando non lo vedono da tanto tempo. È impensabile risolvere questo tipo di difficoltà con dei dispositivi tecnologici.

Purtroppo, questo è un dramma nel dramma. E lo dico avendone parlato ormai con tanti comitati che stanno nascendo, con tante persone che stanno affrontando questa difficoltà. Forse, e dico “forse”, perché in realtà non li abbiamo neanche sottratti al pericolo di morte... Il Covid nelle case di riposo sta girando comunque. Nonostante abbiamo, forse anche giustamente, impedito ai familiari di vedere i propri cari, il Covid è comunque entrato e sta girando nelle case di riposo. Lo vediamo tutti i giorni. Nonostante questo, sicuramente abbiamo privato persone anziane all’interno delle case di riposo, la gran parte delle quali ha degli stati di demenza senili molto avanzati, le abbiamo sottratte al contatto con i propri familiari e alla interazione, che è fondamentale per mantenere vive alcune capacità cognitive, cioè il contatto con la realtà, il contatto e l’interazione umana. Non soltanto per una ragione di affetto, è chiaro che l’affetto per i propri cari è fondamentale ed è fondamentale per il legame parentale, ma proprio perché l’affetto consente di mantenere per quel poco vive le capacità cognitive che hanno. Quindi, la sottrazione di queste capacità cognitive all’interno delle case di riposo, che di per sé sono già una sottrazione dei propri ambienti domestici... Lo dico perché sono situazioni che ho vissuto. Sono situazioni diverse dall’ambiente domestico della persona anziana che vive all’interno della propria abitazione e che, quindi, ha un legame con i luoghi nei quali è sempre vissuto, quindi sono persone che per diverse ragioni sono sottratte dai propri ambienti domestici e inserite in un contesto differente, quindi hanno necessità di mantenere un contatto e una relazione con i propri familiari, e li abbiamo comunque fatti regredire maggiormente.

Credo che qualcosa di più si potesse fare, è chiaro che individuare delle soluzioni forse è complicato, è chiaro che alcune strutture, alcune case di riposo probabilmente non hanno gli spazi, ci siamo anche confrontati con la paura che hanno avuto e hanno alcune strutture di incorrere in alcune responsabilità nella diffusione, quindi credo anche che nell’applicazione dei protocolli che sono stati dettati dalle Istituzioni alcune strutture abbiano adottato delle misure ancora più restrittive rispetto ai protocolli stessi che sono stati adottati.

Ritengo però che la soluzione non potesse essere mettere delle persone anziane con tali fragilità e con tali patologie nelle condizioni di vedere i propri cari di fronte allo schermo di un iPad, anche solo pensare che questa potesse essere la soluzione credo francamente che sia stata una scelta inadeguata, a maggior ragione a fronte di una situazione attuale nella quale la possibilità di accedere a una serie di test così variegata ci consente di conoscere in tempi molto ristretti, con una buona dose di scientificità, le nostre condizioni di esposizione al virus.

Così come anche la semplice possibilità di predisporre delle stanze in condizioni di sicurezza tali da poter vedere la persona quantomeno fisicamente, magari separata da plexiglas, non dico come avviene in carcere con i detenuti, però se c’è una barriera in plexiglas che separa quantomeno il mio caro mi vede fisicamente, ci parlo fisicamente ed è già diverso che vederlo su un IPad di 10 centimetri e capisce che d’altra parte c’è il proprio caro.

Dico francamente che nella buona fede, perché non metto in discussione che ci sia stata buona fede e buona volontà sicuramente nella ricerca di soluzioni, ma dico che le soluzioni che sono state individuate sino ad oggi, a mio modesto avviso, sono state del tutto inadeguate.

Credo che oggi ci sia all’interno di queste strutture una strage nella strage. Lo dico molto brutalmente, però questa, secondo me, è la situazione che c’è. Sono assolutamente convinto che quando i propri cari entreranno e potranno entrare in quelle case di riposo non troveranno più le persone che avevano lasciato e non so se quelle condizioni sono condizioni equiparabili a uno stato di vita, perché non rivedere più la persona che avevi lasciato e vedere un’altra persona che è in uno stato praticamente vegetativo, che non riconosce più i propri affetti non so se si può considerare a tutti gli effetti uno stato di vita, è qualcosa sulla quale non sarà mai sufficiente l’attenzione sul quale metteremo luce, sulla quale le Istituzioni metteranno luce. Quindi, bene ha fatto il collega a presentare la risoluzione, alla quale ovviamente voteremo favorevolmente, così come ha anche anticipato il collega Tagliaferri che mi ha preceduto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Sono le ore 13. Sospendiamo i lavori dell’Assemblea della sessione mattutina, che riprenderanno alle ore 14,30.

 

La seduta ha termine alle ore 13.01

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena Ethel SCHLEIN.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Barbara LORI.

 

Votazioni elettroniche

OGGETTO 2087

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Incremento della partecipazione regionale alla Società PIACENZA EXPO S.P.A.". (15)

 

Titolo:2087 - votazione art. 1

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena;  Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Felicori Mauro; Rainieri Fabio


Assenti


Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Petitti Emma; Sabattini Luca; Zappaterra Marcella

 

 

Titolo:2087 - votazione art. 2

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo;  Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Rainieri Fabio


Assenti


Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mori Roberta; Petitti Emma; Sabattini Luca; Zappaterra Marcella

 

 

Titolo:2087 - votazione art. 3

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 41

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Rainieri Fabio


Assenti


Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Petitti Emma; Sabattini Luca; Zappaterra Marcella

 

 

Titolo:2087 - votazione art. 4

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 39

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi  Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Bessi Gianni; Rainieri Fabio


Assenti


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Sabattini Luca

 

 

Titolo:2087/1 (ogg. 2574) - votazione odg (cons. Tarasconi e altri)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 42

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Petitti Emma

 

 

Titolo:2087/2 (ogg. 2575) - votazione odg (cons. Tagliaferri e altri)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio


Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Lisei Marco; Petitti Emma; Sabattini Luca

 

 

Titolo:2087 - votazione pdl (Piacenza Expo Spa)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 3

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Mastacchi Marco; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo


 

Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Maletti Francesca; Petitti Emma

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del regolamento interno

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

PETIZIONI

 

2437 - Petizione popolare in materia di servizi per l'infanzia in Emilia-Romagna alla luce dell'interruzione conseguente l'emergenza COVID-19. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 44 del 25 06 20)

 

2547 - Petizione popolare per chiedere il pieno coinvolgimento delle Assemblee elettive nell'attribuzione di "forme e condizioni particolari di autonomia", (in applicazione del terzo comma dell'articolo 116, della Costituzione). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 5 del 28 01 21)

 

INTERROGAZIONI

 

2453 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dell’impresa Industrie Valentini. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2454 - Interrogazione a risposta scritta circa misure per agevolare la ripresa della didattica in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado e nei centri di formazione professionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2455 - Interrogazione a risposta scritta circa le previsioni del regolamento edilizio del comune di Bologna relative al c.d. “superbonus 110%”. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2456 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di vaccinazione anti Covid-19 per le persone diversamente abili, i loro conviventi ed i caregivers. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2457 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per addivenire alla sospensione del canone Tosap/Cosap. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2458 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di ricomprendere la ricostruzione del ponte sul rio Castello a Folli di Ferriere (Piacenza) nell’elenco degli interventi prioritari per l’annualità 2021. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

2459 - Interrogazione a risposta scritta circa il vaccino anti-HPV (Human Papilloma Virus). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2460 - Interrogazione a risposta scritta circa il cantiere Centro Ferriere di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2461 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'incendio avvenuto nel deposito autobus di Seta (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) a Reggio Emilia e relative ripercussioni sul servizio di trasporto pubblico. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2462 - Interrogazione a risposta scritta circa la riparazione e manutenzione di protesi, ortesi ed ausili tecnologici previsti dal DPCM 12 gennaio 2017. A firma del Consigliere: Lisei

 

2463 - Interrogazione a risposta scritta circa l’affidamento al difensore civico regionale del ruolo di “Garante per il diritto alla salute”. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2464 - Interrogazione a risposta scritta circa gli allevamenti e la zoonosi. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2466 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organizzazione di eventi e competizioni di danza di interesse nazionale volti ad aggirare le misure dirette ad impedire la diffusione del contagio da Covid-19.

A firma della Consigliera: Piccinini

 

2467 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisto di “caschi refrigeranti” per i reparti oncologici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2468 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione dei programmi di screening per la prevenzione dei tumori. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2469 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle priorità nella campagna vaccinale anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2472 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasposto pubblico locale, con particolare riguardo al questionario TPER per gli studenti della Città metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2473 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei terreni dell'ex “Fornace Vigarani” di Ponte Alto, Modena. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2474 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’insediamento di un nuovo allevamento avicolo in San Mauro Pascoli (FC). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2475 - Interrogazione a risposta scritta circa Il progetto del nuovo polo logistico in Altedo (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2476 - Interrogazione a risposta scritta circa la lottizzazione di iniziativa privata “Rio Vedreto” in Bertinoro (FC). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2477 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicazione di nuovi bandi volti alla diminuzione dell’IRAP nelle aree montane e svantaggiate. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2478 - Interrogazione a risposta scritta circa i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl (SISP). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2479 - Interrogazione a risposta scritta circa la vaccinazione anti Covid-19 delle persone affette da malattie polmonari interstiziali ed in particolare da fibrosi polmonare. A firma dei Consiglieri: Rontini, Soncini, Rossi, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Costi, Daffada', Pillati, Bulbi

 

2480 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Bargi, Rainieri, Facci, Montevecchi, Pompignoli, Delmonte, Catellani

 

2481 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa misure di sostegno per le imprese ed i lavoratori del comparto dei bus turistici. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Rainieri, Facci, Pompignoli, Occhi, Delmonte

 

2483 - Interrogazione a risposta scritta circa la tratta ferroviaria Pontremolese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2484 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione, nei casi di esigenze connesse ai servizi alla persona, del divieto di spostamento fuori comune consentendolo nell’ambito della propria Provincia. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Rainieri, Pompignoli, Catellani, Liverani, Bargi, Delmonte, Rancan, Facci

 

2485 - Interrogazione a risposta scritta circa l’evento “Domenica ecologica” previsto da Seta spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2486 - Interrogazione a risposta scritta circa il decesso di un neonato al Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2487 - Interrogazione a risposta scritta circa la riattivazione di corsi terapeutici per disabili a Piacenza.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2489 - Interrogazione a risposta scritta sulle multe per accesso in ZTL nel comune di Bologna – RITA Via Ugo Bassi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2490 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto “ParmaNutri”. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Stragliati

 

2492 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impiego di metodi non cruenti per il contenimento delle nutrie.              A firma della Consigliera: Piccinini

 

2493 - Interrogazione a risposta scritta circa il benessere degli animali d’allevamento in Emilia-Romagna con particolare riguardo ai controlli effettuati ed alle sanzioni erogate. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2494 - Interrogazione a risposta scritta circa F.I.CO. Eataly World. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2495 - Interrogazione a risposta scritta circa la Pianificazione dello Spazio Marittimo in Emilia-Romagna.

A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini, Caliandro, Sabattini

 

2496 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione della tassa automobilistica nonché circa possibili esenzioni per specifici soggetti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2497 - Interrogazione a risposta scritta circa il problema della microcriminalità in centro storico a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2498 - Interrogazione d'attualità a risposta immediata in Aula circa l'utilizzo di fonti rinnovabili e di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer per il funzionamento dei data center previsti nel Tecnopolo di Bologna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2499 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione dei percorsi di post-contagio da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2500 - Interrogazione a risposta scritta sulla formazione professionale durante l’emergenza sanitaria Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2501 - Interrogazione a risposta orale in Commissione sull'obbligo di indossare mascherine, certificate come presidi sanitari, chirurgiche o FFp2, nelle situazioni più a rischio di contagio da covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

2502 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione del vaccino anti Covid19 agli ospiti e agli operatori delle strutture residenziali dedicate alle diverse abilità. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro, Tarasconi, Daffada'

 

2503 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui possibili provvedimenti "salva-infanzia" per regolamentare e limitare l'utilizzo dei dispositivi elettronici, delle app e degli smartphone tra i giovanissimi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2504 - Interrogazione a risposta scritta riguardo un negozio etnico a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2505 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del medico di medicina generale presso la frazione di Migliarina di Carpi (MO), al fine di garantire l’adeguata continuità assistenziale ai cittadini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2506 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stato attivato un programma di verifiche e controlli sulle residenze sanitarie assistite e sulle strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, volto ad accertare le condizioni di conformità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2508 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando regionale ristori. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

2509 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo sgombero della sede della Fondazione Cetacea di Riccione e la necessità di una soluzione urgente che le permetta di riprendere le sue attività, in particolare il recupero e la cura delle tartarughe spiaggiate o ferite. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2510 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le misure da porre in essere rispetto all'eventuale intervento di manutenzione straordinaria per la galleria del Signorino, lungo la SS64 Porrettana.              A firma del Consigliere: Taruffi

 

2511 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del Direttore Sanitario Aosp di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2512 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di riqualificazione di piazza Malatesta a Rimini, progetto pianificato all’interno del comparto "Museo Internazionale Fellini". A firma del Consigliere: Montevecchi

 

2513 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilascio di Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2515 - Interrogazione a risposta scritta circa il rimborso dei titoli di viaggio o abbonamenti ferroviari non fruiti causa COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2516 - Interrogazione a risposta scritta circa statistiche e risultati inerenti il progetto “Bike to work”. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2517 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e la valorizzazione della Stazione Sperimentale per l'industria delle Conserve Alimentari (SSICA) - Fondazione di Ricerca. A firma della Consigliera: Pigoni

 

2518 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i disagi causati ai pendolari dai lavori di adeguamento della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2519 - Interrogazione a risposta scritta in merito al palaghiaccio di Fanano (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2521 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione e le prospettive occupazionali e produttive dell'azienda Kemet Electronics Italia Srl (ex Arcotronics) Pontecchio Marconi nel comune di Sasso Marconi (BO) nonché circa l’attivazione di un tavolo regionale di concertazione. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2524 - Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento del Covid-19 con cellule staminali.A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2525 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dei rifiuti inerti provenienti da lavori edili svolti in economia all’interno delle abitazioni private anche alla luce del D.Lgs. n. 116 del 2020. A firma dei Consiglieri: Rontini, Sabattini, Caliandro, Daffada', Tarasconi, Montalti

 

2526 - Interrogazione a risposta scritta circa misure a tutela delle persone con disabilità uditive. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2527 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di ricomprendere le persone senza fissa dimora tra le priorità previste dal piano vaccinale relativo al Covid-19 nonché circa interventi volti a contenere il rischio di contagio nelle strutture che accolgono le persone senza fissa dimora. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Tarasconi, Marchetti Francesca

 

2528 - Interrogazione a risposta scritta circa la qualificazione delle stazioni e delle fermate della rete ferroviaria regionale, con riguardo anche alla situazione presente nella stazione di Budrio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2529 - Interrogazione a risposta scritta circa il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2530 - Interrogazione a risposta scritta circa Hera spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2531 - Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento indennitario INPS ad una persona gravemente ammalata residente in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2532 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti relativi al nodo idraulico modenese anche ai fini dell’accesso al recovery fund. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2533 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi della Regione, nei confronti del Governo, per assicurare la vaccinazione di operatori delle carceri, detenuti e persone senza dimora. A firma del Consigliere: Amico

 

2536 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione emergenziale del personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna con particolare riguardo alle Progressioni economiche orizzontali (PEO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2538 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa opere a difesa della costa emiliano romagnola, con particolare riguardo al litorale di Bellaria Igea Marina (RN). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2541 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni a supporto del c.d. “volontariato del soccorso”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2542 - Interrogazione a risposta scritta circa il focolaio da virus Covid-19 sviluppatosi in uffici dell'Unione Terre di Castelli. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

2543 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio delle vaccinazioni presso la residenza per anziani "Città di Fidenza" (PR).               A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2544 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la mancata realizzazione e il completamento dei progetti di connessione fibra in numerosi comuni dell'Appennino modenese. A firma della Consigliera: Pigoni

 

2545 - Interrogazione a risposta scritta circa le disparità di trattamento generate dal congedo straordinario per quarantena scolastica da Covid-19 introdotto dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. A firma della Consigliera: Rontini

 

2546 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione del ponte sul fiume Enza tra gli abitati di Sorbolo e Brescello. A firma del Consigliere: Iotti

 

2548 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa l’attuale scenario occupazionale del comparto imprenditoriale e produttivo del territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Taruffi, Zappaterra

 

2549 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il potenziamento della banda ultra-larga per l'accesso alla rete internet, con particolare riguardo ai territori montani e alle zone svantaggiate. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2550 - Interrogazione a risposta scrita circa i giorni di apertura dell’Ufficio Postale di Compiano (PR). A firma del Consigliere: Daffada'

 

2551 - Interrogazione a risposta scritta circa la pericolosità idraulica del fiume Taro nei Comuni di Fornovo Taro e Medesano (PR). A firma del Consigliere: Daffada'

 

2552 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti alla soluzione dei disservizi del Sistema di accoglienza centrale delle ricette dematerializzate gestito dalla società Sogei. A firma dei Consiglieri: Soncini, Costi, Mori, Maletti

 

2554 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che si ritiene di mettere in campo in termini operativi e di stanziamento di bilancio per fronteggiare l'incremento dei movimenti franosi. A firma del Consigliere: Occhi

 

2555 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti ad attenuare i disagi conseguenti ai lavori di adeguamento della linea ferroviaria Bologna-Prato. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2557 - Interrogazione a risposta scritta in merito al Canale Gobbino (Comune di Comacchio - FE). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2558 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali protocolli si vogliano adottare per consentire che il GP di Formula Uno a Imola, in programma per il 16-18 aprile, si possa svolgere con la presenza del pubblico sugli spalti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2559 - Interrogazione a risposta scritta sul movimento franoso che interessa la sponda sinistra del torrente Varacola che interrompe la SP21 di Parma tra Bardi e Borgo Val di Taro. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

2560 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione dei lavoratori del gruppo Ferrarini. A firma del Consigliere: Amico

 

2561 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la centrale di stoccaggio gas a Minerbio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2562 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’erogazione dei contributi previsti per i medici dell’emergenza 118 (MET) e di tutte le altre figure mediche, sanitarie e sociosanitarie coinvolte nell’assistenza durante le diverse fasi del COVID-19. A firma del Consigliere: Bergamini

 

2563 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i contagi nella popolazione scolastica durante la ripresa dell’attività didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2564 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le problematiche relative alla sindrome da sensibilità chimica multipla. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2565 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di medici di base nelle aree periferiche della Regione. A firma delle Consigliere: Costi, Maletti, Mori

 

2566 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’erogazione di prestazioni riabilitative e di idrokinesiterapia alle persone diversamente abili nell'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

INTERPELLANZE

 

2482 - Interpellanza circa il progetto "Partecipare la Democrazia. Storia del PCI in Emilia-Romagna". A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2488 - Interpellanza circa difficoltà nei collegamenti viari con la regione Toscana nell’alta valle del Reno e misure di sostegno per le attività economiche e commerciali coinvolte. A firma del Consigliere: Facci

 

2514 - Interpellanza sulla Fondazione Emiliano-Romagnola per le vittime di reati. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

 

2553 - Interpellanza circa la dispersione scolastica a seguito dell’impiego della didattica a distanza (DAD). A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

2470 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo a indicare puntualmente nel piano vaccinale l’ordine di priorità individuato per categorie e patologie. (21 01 21) A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Pigoni, Taruffi, Zamboni, Soncini, Tarasconi, Mori, Bondavalli, Rossi, Paruolo, Caliandro, Costi, Pillati, Marchetti Francesca, Maletti, Montalti, Rontini, Costa, Amico, Sabattini, Daffada', Bulbi

 

2471 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale all’utilizzo dei termini “padre” e “madre” negli atti di propria competenza. (22 01 21) A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei, Tagliaferri

 

2491 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agevolare l’impiego dei medici del lavoro per vaccinare i lavoratori. (25 01 21) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini, Pelloni

 

2507 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad interagire e collaborare con la Regione Lazio e l’Ospedale Spallanzani, affinché sia possibile sviluppare e realizzare un vaccino italiano. (26 01 21) A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

2520 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale e l’Assemblea legislativa a sollecitare il Governo italiano ad adoperarsi, d'intesa con gli altri Paesi dell'Unione Europea, per far cessare la tratta, la schiavitù sessuale e le indicibili violenze cui sono attualmente sottoposte le donne curde. (27 01 21) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Mori, Caliandro, Tarasconi, Montalti, Pillati, Zamboni

 

2522 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a introdurre, nelle visite medico-legali di accertamento dell’invalidità civile, cecità civile, handicap e disabilità, per quanto riguarda le commissioni AUSL, la possibilità di prevedere, in sicurezza, visite di accertamento de visu anziché in modalità telematica. (27 01 21) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini

 

2523 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad aggiornare “l’Accordo regionale tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali”, riconoscendo tra le categorie beneficiarie delle tariffe agevolate Mi Muovo Insieme e del Fondo regionale per la mobilità le persone indigenti senza fissa dimora, individuate dai servizi sociali. (27 01 21) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Amico, Tarasconi, Mori, Pillati, Zamboni

 

2534 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché intervenga presso i vertici di Trenitalia per garantire il futuro industriale e occupazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle Officine di Manutenzione di Bologna e di Rimini. (28 01 21)               A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Rossi, Zamboni

 

2535 - Risoluzione per impegnare la Giunta all’adozione di misure a sostegno del settore Moda. (28 01 21) A firma dei Consiglieri: Rossi, Bulbi, Daffada', Costi, Pigoni, Costa, Maletti, Pillati, Soncini, Mori, Rontini, Montalti, Zappaterra, Sabattini, Iotti, Tarasconi, Fabbri, Amico, Taruffi, Caliandro, Marchetti Francesca, Bondavalli, Zamboni

 

2537 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a realizzare un monitoraggio e una contestuale mappatura dei distaccamenti del Corpo dei Vigili del Fuoco presenti sul territorio e a proseguire nel sostegno economico a favore della manutenzione ordinaria e/o straordinaria delle sedi dei distaccamenti volontari dei Vigili del Fuoco. (28 01 21) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2539 - Risoluzione per impegnare la Giunta all'adozione di misure di sostegno alle attività coreutiche ed alla loro didattica, nonché allo sviluppo di un "sistema danza". (28 01 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2540 - Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire l'acquisizione di competenze da Green Manager, promuovendo corsi di formazione per l'attuazione della transizione ecologica negli enti pubblici e nelle imprese private dell'Emilia-Romagna. (28 01 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

2556 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assumere le azioni necessarie alla validazione delle cosiddette “mascherine ad uso sportivo”, onde consentire una rapida riapertura, in tutta sicurezza, di palestre e centri benessere, (29 01 21) A firma dei Consiglieri: Liverani, Occhi, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bargi, Rainieri, Pompignoli, Facci, Bergamini, Catellani, Rancan, Delmonte, Montevecchi

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

1443 - Interrogazione a risposta scritta circa gli insegnati di sostegno per alunni con disabilità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1974 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuale situazione e le prospettive del settore agro-pesca.

A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Liverani, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Catellani, Rainieri, Rancan, Delmonte

 

1975 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni a supporto delle strutture socio riabilitative che operano nel settore delle dipendenze, in relazione al rischio di contagio da Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1976 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi di ampliamento dei Pronto soccorso dell’Ospedale di Vaio a Fidenza e dell’Ospedale Santa Maria a Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

 

1978 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dei minori nei fascicoli sanitari elettronici (FSE) dei genitori. A firma dei Consiglieri: Rontini, Tarasconi, Costa, Montalti, Caliandro, Pillati, Zappaterra, Soncini, Bulbi, Rossi, Daffada', Sabattini, Fabbri

 

1983 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attività finanziaria svolta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. A firma del Consigliere: Bargi

 

1984 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di comunicazione dei casi di positività al Covid-19 tra istituti scolastici ed Aziende Sanitarie Locali (ASL). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1988 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Villa Maria. A firma del Consigliere: Taruffi

 

1991 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna di vaccinazione antinfluenzale. A firma dei Consiglieri: Facci, Catellani, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni

 

1992 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità di vaccino antinfluenzale per le persone che non rientrano nella c.d. fascia protetta.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1993 - Interrogazione a risposta scritta circa l’accessibilità delle prestazioni medico sanitarie per la prevenzione e cura di patologie oncologiche durante l’emergenza da Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

1995 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dell’emergenza Covid nelle Case di Riposo della Romagna. A firma del Consigliere: Liverani

 

1996 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di DPI riscontrata in particolare dagli odontoiatri. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

1997 - Interrogazione a risposta scritta circa una segnalazione relativa ad un contatto diretto con un soggetto positivo al Covid-19, inoltrata all’Ausl di Piacenza in data 5 novembre 2020. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2001 - Interrogazione a risposta scritta circa l’iter previsto da parte delle Aziende sanitarie locali per l’effettuazione alle donne in gravidanza degli esami volti alla ricerca del virus Covid–19. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

2003 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione di casi di positività al Covid-19 nelle scuole. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2005 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dell'operato dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle ASL. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2006 - Interrogazione a risposta scritta circa la continuità dell’attività clinica ambulatoriale, nel più scrupoloso rispetto delle regole di sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2010 - Interrogazione a risposta scritta circa le linee guida che la Regione intende emanare e porre alla base del proprio intervento in materia di malattie rare, con particolare riferimento alla Sindrome di multisensibilità fattoriale. A firma del Consigliere: Lisei

 

2011 - Interrogazione a risposta scritta circa la cancellazione o la riduzione dell'IVA su tutti i generi da asporto. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri

 

2019 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione degli ambulanti del mercato La Piazzola di Bologna nonché circa la costituzione di una cabina di regia per la gestione dei mercati in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2022 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento della medicina territoriale per la presa in carico dei pazienti affetti da patologie croniche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2024 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni del ritardo con il quale è stata disposta la messa in quarantena di un'intera classe nella Scuola Secondaria di Primo Grado di Alseno (Piacenza). A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

2028 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impiego di mascherine trasparenti di supporto alle disabilità uditive. A firma del Consigliere: Lisei

 

2033 - Interrogazione a risposta scritta circa la discarica Tre Monti di Imola (Bo) ed un cedimento stradale. A firma del Consigliere: Lisei

 

2036 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aumento della dotazione organica di personale Usca all'interno della rete di continuità di cura. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2042 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione degli ambulanti del mercato La Piazzola di Bologna a seguito delle misure di prevenzione al Covid-19 del novembre 2020. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2053 - Interrogazione a risposta scritta sulla "Sindrome da post-Covid". A firma del Consigliere: Lisei

 

2056 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impiego delle risorse di cui al d.l. n. 19 del 17 marzo 2020 per l’erogazione di incentivi in favore del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale in conseguenza della emergenza epidemiologica da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2057 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di identificazione delle persone sottoposte al test c.d. tampone e comunicazione del suo esito. A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele, Montevecchi, Stragliati, Catellani, Occhi, Bargi, Facci, Pelloni, Pompignoli, Bergamini, Rainieri, Rancan, Delmonte

 

2071 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti dell'elettrosmog sulla popolazione e sugli affetti da elettrosensibilità. A firma del Consigliere: Lisei

 

2072 - Interrogazione a risposta scritta circa l’anagrafe dei centri privati che erogano vaccini in regime di solvenza e delle prestazioni erogate. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2073 - Interrogazione a risposta scritta circa l’approvvigionamento delle scorte di vaccini antinfluenzali. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Bergamini, Pelloni, Stragliati

 

2074 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di misure volte a ridurre l’esposizione all’elettrosmog. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2079 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibile chiusura dei plessi scolastici di Castel del Rio (BO) da parte dell’Ausl di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2080 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti ad assicurare agli operatori della sanità posteggi gratuiti in prossimità delle strutture sanitarie del Comune di Bologna nonché circa interventi di potenziamento del TPL. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2082 - Interrogazione a risposta scritta circa l’erogazione del contributo regionale c.d. "bonus edicole" a favore dei titolari delle rivendite di giornali e riviste. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2098 - Interrogazione a risposta scritta circa provvedimenti a favore del piccolo commercio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2102 - Interrogazione a risposta scritta circa provvedimenti ed azioni volti alla ripresa della didattica in presenza nelle scuole. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2140 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione della LR 24/2017 "Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio". A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2197 - Interrogazione a risposta scritta circa i collegamenti ferroviari pomeridiani tra Piacenza e Voghera, soppressi durante il lockdown e non ancora ripristinati. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

2201 - Interrogazione a risposta scritta circa la durata dei periodi indennizzati ai cittadini evacuati dalle proprie abitazioni a causa dell'alluvione dovuta alla rottura dell'argine del fiume Idice nel Comune di Budrio nel novembre 2019. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Caliandro

 

2216 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato degli attraversamenti stradali dell'Autostrada A15 in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

2223 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà di utilizzo della telefonia mobile, anche per la connessione a internet, nelle località di Scambio, San Savino e Rossetta, nel Comune di Fusignano (RA). A firma della Consigliera: Rontini

 

2237 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dei treni veloci che interessano Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

 

2240 - Interrogazione a risposta scritta sul nuovo progetto di centrale Enel Teodora di Porto Corsini (RA) e l'impatto sull'ecosistema circostante. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2241 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno a maestri e scuole di sci nonché circa la riapertura degli impianti sciistici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2242 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripresa delle lezioni scolastiche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2255 - Interrogazione a risposta scritta circa il ponte Samone in provincia di Modena. A firma del Consigliere: Pelloni

 

2274 - Interrogazione a risposta scritta sull’esclusione della società TPER dalla gara per l’affidamento della gestione del Piano di Sosta e dei servizi complementari a Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2276 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle tempistiche relative agli accrediti per gli agricoltori dei risarcimenti danni derivanti da cimice asiatica. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2308 - Interrogazione a risposta scritta circa il rapporto economico fra il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano e il Rifugio Pratizzano, situato all'interno del Comune di Ventasso (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

 

2363 - Interrogazione a risposta scritta circa l'elettrificazione della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2392 - Interrogazione a risposta scritta circa l’estensione dei provvedimenti di ristoro finanziati dal bilancio 2021 alle agenzie di viaggio aperte nel 2020. A firma della Consigliera: Montalti

 

2420 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione del TAR inerente la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 20 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alle interrogazioni oggetti nn. 2173 – 2175 – 2263 – 2269 - 2403:

 

2173 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa gli atti pianificatori del Comune di Langhirano relativi all’area circostante il castello di Torrechiara. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2175 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la compatibilità del nuovo PUG del Comune di Bologna con le previsioni temporali della L.R. 24/2017, nonchè circa l’adozione di un ulteriore proroga per l'entrata in vigore delle nuove disposizioni urbanistiche. A firma dei Consiglieri: Facci, Pompignoli, Marchetti Daniele

 

2263 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la chiusura della filiale del Banco BPM situata in Ligonchio nel Comune di Ventasso (RE). A firma della Consigliera: Bondavalli

 

2269 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'individuazione dell'area topografica nella quale costruire il Polo logistico di Altedo (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2403 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la chiusura dell'agenzia del Banco San Geminiano e San Prospero situata nel Comune di Montecreto (MO). A firma della Consigliera: Pigoni

 

In data 26 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alle interrogazioni oggetti nn. 2168 – 2314:

 

2168 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’accordo relativo al Poligono militare di addestramento “Foce Reno” in Casal Borsetti (RA) con particolare riguardo ai limiti alla attività di pesca. A firma del Consigliere: Fabbri

 

2314 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di inserire tra i metodi di prevenzione finanziabili dal bando di cui alla delibera di Giunta 1796/2020 anche la cd. “irrigazione antibrina”, strumento largamente diffuso nell’agricoltura emiliano-romagnola. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

 

In data 28 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità alla interrogazione oggetto n. 2391:

 

2391 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni di contrasto alla dispersione scolastica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alla interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

2410 - Interrogazione a risposta scritta circa i riflessi della crisi del Governo della Repubblica in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2415 - Interrogazione a risposta scritta circa il divieto di affissione di manifesti della associazione ‘Pro Vita e Famiglia’ nonché circa la garanzia del rispetto della libertà di espressione e di opinione. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Liverani, Catellani

 

2484 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione, nei casi di esigenze connesse ai servizi alla persona, del divieto di spostamento fuori comune consentendolo nell’ambito della propria Provincia. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Rainieri, Pompignoli, Catellani, Liverani, Bargi, Delmonte, Rancan, Facci

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera m) dell’art. 68:

 

- La Programmazione dei lavori dell’Assemblea legislativa, ai sensi dell’art. 16, del Regolamento interno, per il periodo febbraio-aprile 2021, è stata approvata nella riunione dei Capigruppo allargata ai Presidenti delle Commissioni assembleari svoltasi in data 21 gennaio 2021.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 15/01/2021 al 28/01/2021

 

DPGR n. 4 del 19/01/2021

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della LR. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 6 del 27/01/2021

L.R. n. 8/1994 - art. 32 ter. Proroga dell'incarico di Commissario straordinario dell'ATC BO03.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 2 prot. NP/2021/337 del 1° febbraio 2021)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti – Rainieri

Bergamini – Montalti

 

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