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66.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 13 APRILE 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Solidarietà alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 3127

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ricollocazione dei lavoratori della Me.Mo. Srl. di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

COLLA, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 3121

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

DONINI, assessore

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 3130

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'eventuale necessità e/o previsione di ulteriori nuovi punti vaccinali in provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

DONINI, assessore

FABBRI (PD)

 

OGGETTO 3129

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come proseguiranno e come saranno calendarizzate le vaccinazioni delle persone fragili rientranti nelle categorie prioritarie stabilite dal nuovo piano vaccinale nazionale.              A firma del Consigliere: Lisei

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

DONINI, assessore

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 3106

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di coinvolgere nei tavoli di monitoraggio del Patto per il Lavoro e per il Clima anche i soggetti del mondo ambientalista che non l’hanno sottoscritto, in particolare la Rete emergenza climatica e ambientale che ha svolto un importante lavoro di analisi e proposta nella fase preparatoria del Patto. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 3119

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa un eventuale esonero dalla tassa TARI per attività del settore terziario. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

BARUFFI, sottosegretario

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 3122

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo per sostenere le aziende agricole emiliano romagnole che si trovano in forte difficoltà a seguito delle gelate dei giorni scorsi. A firma dei Consiglieri: Rontini, Zappaterra, Caliandro, Fabbri, Montalti, Sabattini, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RONTINI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

RONTINI (PD)

 

OGGETTO 3123

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'utilizzo del superbonus del 110% anche per le strutture ricettive. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3125

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul rilancio del comparto turistico regionale e sulle azioni per garantire la minore diffusione possibile del virus SARS-CoV-2. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 3126

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa possibili misure di sostegno, e relative tempistiche, per il settore agricolo in ordine ai danni causati dalle gelate che si sono recentemente verificate. A firma del Consigliere: Liverani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LIVERANI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

LIVERANI (Lega)

 

OGGETTO 3128

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla possibilità di un sostegno economico per i lavoratori del comparto fieristico. A firma dei Consiglieri: Facci, Rancan, Bargi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FACCI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 2789

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Interventi nei settori della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Modifiche alla legge regionale 3 marzo 2016 n. 3 e alla legge regionale 16 marzo 2018 n. 2”. (17)

(Relazione della commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA, relatrice della commissione

BERGAMINI, relatore di minoranza

BONDAVALLI (BP)

FELICORI, assessore

PICCININI (M5S)

BULBI (PD)

BERGAMINI(Lega)

ZAPPATERRA (PD)

TARUFFI (ERCEP)

BONDAVALLI (BP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettronicche oggetto 2789

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,46

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno a tutti e a tutte. Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 66 del giorno 13 aprile 2021.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane del 30 e 31 marzo 2021.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Petitti): È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la propria assenza gli assessori Corsini e Mammi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. CALIANDRO Stefano
  7. CASTALDINI Valentina
  8. CATELLANI Maura
  9. COSTA Andrea
  10. COSTI Palma
  11. DAFFADÀ Matteo
  12. FABBRI Marco
  13. FELICORI Mauro
  14. GIBERTONI Giulia
  15. IOTTI Massimo
  16. LIVERANI Andrea
  17. MALETTI Francesca
  18. MARCHETTI Daniele
  19. MASTACCHI Marco
  20. MONTALTI Lia
  21. MONTEVECCHI Matteo
  22. MORI Roberta
  23. MUMOLO Antonio
  24. PARUOLO Giuseppe
  25. PELLONI Simone
  26. PETITTI Emma
  27. PICCININI Silvia
  28. PIGONI Giulia
  29. PILLATI Marilena
  30. RANCAN Matteo
  31. RONTINI Manuela
  32. ROSSI Nadia
  33. SABATTINI Luca
  34. SONCINI Ottavia
  35. TAGLIAFERRI Giancarlo
  36. TARASCONI Katia
  37. TARUFFI Igor
  38. ZAMBONI Silvia
  39. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 39 presenti.

 

Solidarietà alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi e colleghe, prima di iniziare i nostri lavori d’aula con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, come concordato nella seduta della Conferenza dei presidenti dei Gruppi assembleari dello scorso 8 aprile, mi pregio di aprire i lavori dell’odierna seduta di aula svolgendo una comunicazione, una comunicazione sull’increscioso fatto che ha coinvolto la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen durante la visita ufficiale ad Ankara.

I fatti e il deplorevole comportamento tenuto dal Presidente Erdogan, ripresi e ampiamente riportati dai mezzi di informazione e dai social network, sono noti. Durante la visita istituzionale dello scorso 6 aprile, mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato fatto accomodare secondo le regole protocollari che presiedono i rapporti internazionali, lo stesso trattamento non è stato riservato alla presidente Von der Leyen, relegata su un divanetto distante dal presidente Erdogan e dal presidente Michel, trattata diversamente in quanto donna. L’inaccettabile umiliazione subìta dalla presidente Von der Leyen, che non può che suscitare una reazione indignata, rappresenta solo un’offesa alla persona, alla donna e alle donne, ma anche uno sfregio profondo al riconoscimento e all’affermazione di quel principio di parità di genere, che l’Assemblea legislativa della nostra Regione, con impegno istituzionale e con attenzione costante, promuove, valorizza e difende, quale organo di rappresentanza democratica regionale nell’esercizio delle sue funzioni, in primis in sede legislativa.

Il comportamento tenuto dal presidente Erdogan, oltre a costituire un anacronistico retaggio discriminatorio nei confronti delle donne, vìola i protocolli diplomatici e offende direttamente l’Unione europea e le sue Istituzioni, considerando che i fatti sono avvenuti durante un incontro ufficiale nei confronti della presidente della Commissione europea, che insieme al presidente del Consiglio europeo rappresenta l’Unione nelle relazioni internazionali e nei rapporti diplomatici.

Se il comportamento del presidente Erdogan è sconcertante e censurabile, a lasciare amarezza è anche il contegno mantenuto dal presidente Michel, da cui ci si aspettava quanto meno un’immediata reazione a fronte della condotta palesemente lesiva dei princìpi di parità e non discriminazione, nonché del ruolo e dell’immagine istituzionale dell’Unione.

È per queste ragioni che l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna stigmatizza il denigratorio comportamento tenuto dal presidente Erdogan, l’insensibilità istituzionale verso quei valori che, invece, dovrebbero rappresentare il cuore pulsante di un Paese che si vuole candidare ad appartenere all’Unione europea, il dispregio dimostrato rispetto al principio della parità di genere, aggravato anche dall’uscita della Turchia dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica.

L’Assemblea legislativa, inoltre, vuole rappresentare vicinanza e solidarietà alla presidente von der Leyen, confermando il proprio impegno per l’affermazione della parità di genere e per il contrasto ad ogni forma di discriminazione. Episodi come quello dello scorso 6 aprile occorso ad Ankara ci consegnano un monito: tanti passi sono stati fatti, tanti altri dovremmo farne. Ecco perché l’impegno delle Istituzioni ad ogni livello deve essere costante e sempre maggiore.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i lavori con lo svolgimento delle interrogazioni.

In attesa di collegarci con l’assessore Colla, perché ha un problema di linea, partiamo con l’interrogazione 3121: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito agli incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza, a firma della consigliera Pigoni.

Risponde l’assessore Donini in aula. Prego, consigliera Pigoni. 

 

[interruzione audio]

 

OGGETTO 3127

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ricollocazione dei lavoratori della Me.Mo. Srl. di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo con le interrogazioni, perché abbiamo riavviato il collegamento con l’assessore Colla, partendo dall’interrogazione 3127: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la ricollocazione dei lavoratori della Me.Mo. Srl. di Gaggio Montano, a firma del Consigliere Taruffi.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su una vertenza, su una situazione che riguarda un’azienda dell’Appennino, della quale abbiamo già interessato la Giunta nei mesi scorsi.

Parliamo della Me.Mo. di Gaggio Montano, realtà nata qualche anno fa a seguito dell’accordo tra Ima, Tre T e Silmac, tre aziende, ovviamente l’Ima ben conosciuta e molto importante nel sistema industriale della nostra Regione, insieme alla Tre T di Gaggio Montano e la Silmac, sita sempre nel Comune di Gaggio Montano, che nel 2016, anche grazie ad un percorso avviato insieme alla Regione, avviarono questa attività, sostanzialmente riallocando una parte dei lavoratori che erano stati oggetto dell’esubero della vertenza Philips Saeco.

La Regione è intervenuta mettendo a disposizione risorse per la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, l’azienda ha avuto un percorso un po’ articolato in questi anni e adesso, anche in base alle comunicazioni svolte dalla proprietà alle organizzazioni sindacali nelle assemblee che si sono tenute nelle settimane e nei mesi scorsi, pare avviato a concludersi questo tentativo di impresa, che era partito comunque in una condizione di difficoltà.

A questo punto si pone nuovamente il problema della continuità occupazionale, intesa tecnicamente come la possibilità/necessità di trovare comunque una soluzione per le persone che sono oggi occupate. Parliamo di una ventina tra lavoratrici e lavoratori, e quindi, vista l’imminenza data anche dalle notizie di stampa che sono apparse nelle settimane e nei giorni scorsi, chiediamo alla Giunta di nuovo un interessamento su questa vicenda, che sappiamo bene essere stata seguita sia nella precedente che nell’attuale legislatura dell’Assessorato allo sviluppo economico.

Chiediamo quindi un nuovo interessamento e un aggiornamento della situazione, proprio per dare tutte le necessarie garanzie di tenuta occupazionale a un territorio che sappiamo essere, da questo punto di vista, particolarmente esposto già prima della pandemia da Covid.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi. Risponde l’assessore Colla. Prego, assessore.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Mi sente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo. Se può alzare un po’ l’audio, è meglio. Grazie.

 

COLLA, assessore: Mi sente meglio adesso?

 

PRESIDENTE (Petitti): Ancora un po’, però meglio. Prego.

 

COLLA, assessore: Bene così?

 

PRESIDENTE (Petitti): Va benissimo, grazie.

 

COLLA, assessore: Grazie a lei, presidente. Ringrazio il consigliere Taruffi.

In merito alla interrogazione presentata dal consigliere Igor Taruffi, sono a riferire che, a seguito dell’intesa siglata presso il Ministero dello sviluppo economico a conclusione dell’impegnativa vertenza Saeco e nel rispetto degli impegni presi in quella sede, la Regione Emilia-Romagna si è da subito attivata per sostenere tutte le iniziative volte alla ricollocazione dei lavoratori in esubero e al sostegno socioeconomico del territorio.

Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi nel novembre 2016 è stato sottoscritto il patto per l’occupazione e le opportunità economiche del territorio delle valli del Reno e del Setta, firmato da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna, Unione dei Comuni, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di condividere azioni volte a contrastare il depauperamento economico del territorio e a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo, un’iniziativa di concertazione fra istituzioni, operatori economici, rappresentanze sociali finalizzata a mettere in campo tutte le opportunità e gli strumenti utili a favorire l’incontro fra domanda e offerta sul territorio e ad accompagnare i lavoratori in un percorso di acquisizione di nuove competenze utili alla loro ricollocazione e riconversione nel mondo del lavoro, intercettando i cambiamenti e le nuove competenze richieste.

Complessivamente sono stati 167 i lavoratori ex Saeco che, a partire dall’inizio del 2017, hanno chiesto di accedere alle attività di accompagnamento e orientamento. Tali persone, nell’ambito dell’attività di accoglienza, hanno realizzato incontri orientativamente individuali, con finalità a ricostruire i loro percorsi professionali. A questo proposito è utile evidenziare che, per la maggior parte, si tratta di persone con una situazione di riconversione professionale importante e con un’esperienza lavorativa ultradecennale presso la Saeco, sempre nella stessa mansione di addetto al montaggio. Altro elemento da rilevare è che una persona su due fra quelle collocate ha dichiarato la propria disponibilità a un nuovo lavoro solo a una distanza massima di quaranta chilometri dalla propria residenza.

Sulla base dei dati del monitoraggio che è stato fatto, reso noto anche dalla Città metropolitana di Bologna, tra i 167 lavoratori ex Saeco che avevano avuto accesso alle attività di accompagnamento e di orientamento 58 erano le persone che stavano svolgendo un’attività lavorativa con i contratti di collaboratore e 4 che avevano avviato nel territorio una propria attività autonoma. Dai dati di monitoraggio a dicembre 2017, sempre sulle stesse 167 persone risulta che complessivamente siano in totale 78 quelle che, alla data del loro licenziamento dalla Saeco, hanno avuto almeno un rapporto di lavoro.

La nascita della Me.Mo., grazie alla disponibilità di imprenditori del territorio, Ima, Silmac e Tre T, si configurava fra le iniziative volte a ricreare occasioni lavorative e occupazionali, con un’occupazione iniziale di 35 persone sia provenienti dagli esuberi Saeco, sia fra i disoccupati di lungo periodo del territorio, che si sono ridimensionate nel tempo agli attuali 21 occupati.

Dalle informazioni recuperate, l’azienda ha registrato un fatturato in perdita e lavora prevalentemente grazie alle commesse delle aziende fondatrici. Attualmente i lavoratori stanno usufruendo della CIG Covid, introdotta dal Governo a favore delle imprese che, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, stanno subendo forti riduzioni degli ordinativi.

Ad oggi non è stato richiesto nessun tavolo di salvaguardia occupazionale né alla Regione Emilia-Romagna né alla Città metropolitana di Bologna, Istituzione competente territorialmente. Sappiamo che i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno avviato un confronto con la proprietà, finalizzato alla ricerca delle soluzioni condivise, per far sì che nessuno dei lavoratori attualmente in forza perda il lavoro o il reddito.

Di concerto con la Città metropolitana e con il Comune di Gaggio Montano, in costante rapporto con le organizzazioni sindacali, stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi e rimaniamo disponibili per un eventuale intervento istituzionale, se richiesto dalle parti, così come previsto dal Patto per il lavoro e Patto per il clima.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Colla per l’attenzione con la quale sta seguendo questa ed altre vicende che riguardano l’Area metropolitana di Bologna ma non solo, ovviamente. Siamo in un momento, come sappiamo, difficile. Saranno mesi ancora più difficili, quelli che ci attendono, da certi punti di vista. Dal momento in cui dovesse essere tolto dal Governo il blocco sui licenziamenti, è chiaro che dal punto di vista economico e sociale andremmo incontro a momenti particolarmente complicati. Io ringrazio, anche… Credo abbia fatto bene, l’assessore Colla, a ripercorrere tutta la vicenda che riguarda questa realtà, Me.Mo., vicenda nata conseguentemente alla chiusura della vertenza Philips Saeco del 2015 e 2016.

Credo anche che questa possa e debba essere l’occasione per fare una riflessione più generale, sulla quale siamo intervenuti spesso e continueremo a insistere. Credo che per chi fa azienda, per chi fa impresa, per le aziende dell’Appennino, anche alla luce dei mesi che abbiamo di fronte, diventi sempre più stringente, sempre più necessario un intervento strutturale che va collocato all’altezza delle politiche nazionali, del Governo.

Io credo che il tema della defiscalizzazione delle aree interne e degli sgravi per le imprese, così come è stato meritoriamente introdotta la decontribuzione a carico delle imprese, per i lavoratori delle aziende del Sud, debba essere introdotto in ugual misura anche per le attività produttive delle aree interne dell’Appennino. Esistono problemi strutturali che necessitano di risposte strutturali.

Lo diciamo spesso: fare impresa in Appennino non è come fare impresa in pianura e in altre realtà del territorio. Esistono difficoltà specifiche di quei territori, difficoltà che hanno a che vedere anche con la morfologia, con la logistica, con i trasporti, altro tema cruciale sul quale ci aspettiamo nel corso di questi mesi e dei prossimi mesi risposte che sappiamo arriveranno, ad esempio per quello che riguarda quel territorio, rispetto all’intervento di una progettazione seria di riqualificazione e ammodernamento della statale 64, decisivo per avvicinare la montagna bolognese alla città.

Infrastrutture e defiscalizzazione, quindi, io credo che siano due temi su cui dovremo intervenire e intervenire con decisione. In ogni occasione che ho, rilancio questo tema, perché credo sia decisivo e credo che la Regione (e concludo, presidente) debba e possa svolgere un ruolo importante anche dal punto di vista propositivo con il Governo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 3121

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 3121: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza, a firma della consigliera Pigoni.

Prego, consigliera.

 

PIGONI: Grazie, presidente, buongiorno a tutti. Mi scuso ancora per prima, ma è saltata la connessione proprio nel momento in cui cercavo di prendere parola.

Abbiamo tutti voglia sicuramente di andare oltre e cominciare a smettere di parlare di didattica a distanza, di cambio di colori, di normative. Per fare questo (ce lo siamo detti più volte) l’unica vera strada è quella di vaccinare tutti, di vaccinare il prima possibile.

Abbiamo apprezzato il cambio di passo del nuovo Governo, del generale Figliuolo che è stato qui in visita proprio la scorsa settimana, ma ancora non basta, occorre essere efficienti, occorre essere organizzati, occorre rimuovere ogni ostacolo possibile, che possa rallentare la nostra campagna vaccinale.

Dobbiamo infatti raggiungere il prima possibile il target nazionale delle 500.000 iniezioni al giorno, indispensabili per uscire definitivamente dall’emergenza.

In quest’ultimo periodo abbiamo riscontrato una positiva e grande disponibilità da parte dei medici e degli operatori sanitari in quiescenza a rientrare al lavoro in veste di vaccinatori per contrastare il Covid-19, ma questo slancio sicuramente apprezzabile rischia di essere vanificato, oltre che dalla confusione e incertezza normativa venutasi a creare sugli incarichi professionali da assegnare, anche dalle questioni burocratiche, dalle pratiche previdenziali e dalle sottoscrizioni di reimpiego, che rendono il reclutamento molto problematico.

La legge nazionale vigente prevede infatti che le aziende sanitarie e sociosanitarie possano attribuire incarichi con scadenza non oltre il 31/12/2022 al personale sanitario collocato in quiescenza, stabilendo però che per chi viene riassunto non può essere erogato il trattamento previdenziale per le mensilità per cui l’incarico è retribuito, quindi in sostanza viene congelato l’assegno previdenziale.

Ciò comporta evidentemente una criticità e come diretta conseguenza parecchie rinunce agli incarichi. Questo non ce lo possiamo permettere in questa fase. Ritengo quindi opportuno che si solleciti urgentemente una modifica delle norme nazionali, per consentire a medici, infermieri e assistenti sanitari in quiescenza che si sono resi disponibili a rientrare e a fare parte del team sanitario che si occupa, appunto, dei vaccini.

A questo proposito, chiedo se la Regione sia a conoscenza dei dati relativi al numero di incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza in base alle richieste e alle necessità evidenziate dalle aziende USL territoriali e se intende attivarsi presso il Governo, le istituzioni competenti e la Conferenza Stato-Regioni per cercare una soluzione e modificare la norma prevista dalla legge nazionale.

Dobbiamo assolutamente provare ad evitare la rinuncia agli incarichi da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari in quiescenza che si sono resi disponibili. Ricordo che proprio dalla capacità di vaccinare tutti velocemente dipenderà l’auspicato, direi ormai agognato, ritorno alla normalità che tutti i cittadini ci chiedono ogni giorno con più insistenza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni. Assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie anche alla interrogazione della consigliera Pigoni, che, se fossi consigliere, sottoscriverei, ma alla quale intendo dare una risposta di verità.

In questo momento noi non abbiamo carenza di personale disposto a vaccinare sia nei nostri hub sia in riferimento ai medici di medicina generale, che non hanno vaccini da somministrare ma che sarebbero disposti a farlo, sia la prossima entrata in campo di farmacisti, che hanno dato una grande disponibilità in Emilia-Romagna, sia anche per questa disponibilità, per ora futura, dei medici competenti delle imprese, che hanno idea e che hanno volontà di vaccinare la loro popolazione lavorativa.

Però il tema che lei pone è molto importante, anzi è strategico perché il fatto che oggi noi abbiamo una potenza, una capacità di vaccinazione molto superiore ai vaccini che abbiamo non ci deve assolutamente far dimenticare il fatto che bisogna potenziare comunque la rete dei vaccinatori per due ragioni: una, per dare anche un cambio alle persone che stanno vaccinando e quindi avere anche una maggiore turnazione; secondo, perché noi attendiamo davvero con ansia che si concretizzi il disegno del Governo e della struttura commissariale di fornire le Regioni di tanti milioni di dosi di vaccini, cosa che ad oggi non è dato riscontrare, ma speriamo nei prossimi mesi.

Quindi, rispondendo alla sua interrogazione sugli incarichi retribuiti accordati da aziende ed enti del servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna al personale sanitario collocato in quiescenza, ad oggi sono pari a 197 unità, di cui 122 riferibili a personale medico e 75 a personale infermieristico.

Gli elementi di criticità evidenziate nell’interrogazione sono reali e condivisi dalla Giunta regionale. La norma, infatti, introduce elementi di incertezza, che possono condizionare negativamente la capacità da parte delle Aziende sanitarie di far fronte, attraverso gli strumenti emergenziali individuati dal legislatore, ai propri fabbisogni di personale collegati all’emergenza epidemiologica e all’efficacia di attuazione del Piano vaccinale. Infatti, non bisogna dimenticare che noi siamo impegnati su due fronti, anzi direi su tre: l’emergenza epidemiologica, la vaccinazione, la difesa e il ripristino di quelle prestazioni sanitarie programmate, che non devono più essere prorogate nel tempo.

Per queste ragioni sono state attivate, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, che ci sembra lo strumento più idoneo, ovviamente, con un quesito specifico, iniziative e interlocuzioni con il Governo finalizzate a ottenere la revisione della disciplina introdotta dalla legge n. 29/2021, a cui lei faceva riferimento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Ringrazio moltissimo l’assessore. È una risposta della quale mi ritengo assolutamente soddisfatta. So che la Giunta ha una grande attenzione in questo. È necessario che noi corrispondiamo alla grande generosità che hanno voluto manifestare i medici, gli infermieri e tutto il personale che hanno deciso di rendersi disponibili a tornare in campo per affrontare questa emergenza pandemica tutti insieme. La necessità, appunto, è quella di essere pronti, come lo siamo stati fino ad ora, ma ancora di più quando finalmente, come diceva l’assessore, avremo tutte le dosi necessarie perché la nostra campagna vaccinale funzioni a pieno regime.

Sono, quindi, assolutamente soddisfatta della risposta. So che abbiamo portato questo quesito al tavolo della Conferenza Stato-Regioni e speriamo che la risposta possa essere positiva, perché non vengano scoraggiate queste persone che hanno così generosamente dato la loro disponibilità.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3130

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'eventuale necessità e/o previsione di ulteriori nuovi punti vaccinali in provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 3130: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’eventuale necessità e/o previsione di ulteriori nuovi punti vaccinali in provincia di Ferrara, a firma del consigliere Fabbri.

Prego, consigliere.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Buongiorno.

Con questa interrogazione io vorrei ripercorrere il percorso che dal Piano strategico nazionale legato alle vaccinazioni, ha portato poi, a caduta, la Giunta regionale a “definire” quelli che sono gli indirizzi relativi all’attuazione del Piano nazionale a livello naturalmente regionale.

L’assessore – la stessa Giunta – si è mosso in maniera molto veloce e immediata per definire una programmazione che prescindesse dall’eventuale fornitura nazionale delle cosiddette “primule”, tra l’altro previste per un periodo non proprio immediato, attivandosi immediatamente utilizzando la grande rete presente sul territorio anche degli enti locali, con alcuni paletti, indirizzi, tra cui quello, naturalmente, di coprire delle sorte di bacini ottimali, attorno ai 40.000-60.000 abitanti, utilizzando per l’appunto strutture esistenti e oggi magari non utilizzate proprio a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid, tra cui palazzetti, strutture fieristiche, sale polivalenti, caserme, eventualmente scuole dismesse e quant’altro.

Nella mia provincia, nella provincia di Ferrara, la concertazione, da quel che mi risulta, è stata molto puntuale e molto allargata agli amministratori locali che sono stati coinvolti all’interno delle Conferenze territoriali sociosanitarie. C’è stato quindi un assoluto e proficuo confronto tra le singole ASL e le Amministrazioni comunali.

Nella stessa provincia di Ferrara, dopo un’ampia discussione e un confronto fra i sindaci e la stessa azienda, si è arrivati all’individuazione di un grande hub provinciale, che è il Centro vaccinazioni presente in Fiera a Ferrara, che è stato anche oggetto di recenti visite che hanno evidenziato con i suoi 16 box realizzati l’assoluta efficacia e anche strategicità di quel luogo, oltre ad alcuni centri straordinari, tra cui quelli nei Comuni di Codigoro, Argenta e Cento, dove sono presenti spazi che rispettano quegli standard forniti nelle linee di indirizzo nazionali e anche nella delibera Giunta regionale.

Oltre a queste strutture, la Direzione generale, sempre in accordo con le Amministrazioni, tenuto conto di quei bacini ottimali, ha attivato anche ulteriori punti e luoghi vaccinali, attivando la rete delle Case della salute, quindi dalla stessa Ferrara a Copparo, Comacchio, Portomaggiore, Bondeno sono stati individuati quelli che sono gli ambiti ottimali. Questo al fine di rispettare quelli che sono i quattro scenari. Ci auguriamo di arrivare sempre di più verso l’ultimo, cioè la possibilità di passare dai 10.000 ai 45.000 quantità al giorno di vaccini.

Detto ciò, posto che secondo me questa concertazione è stata molto ampia e ha ottenuto apprezzamenti ampi sia per la celerità che per la puntualità degli allestimenti, negli ultimi giorni sono giunte lamentele rispetto alla possibile individuazione di punti che non avrebbero ottenuto il parere dell’ASL o che non sono stati tenuti in debita considerazione. Cito il caso del Comune di Comacchio, dove l’azienda ASL ha individuato nella Casa della salute il luogo per realizzare questi punti vaccinali, ma dove dall’Ente locale sono arrivate lamentele rispetto al mancato parere su ulteriori spazi che sarebbero sicuramente più idonei.

Per questo motivo, anche considerato che questa concertazione ormai è datata 2-3 mesi fa e che la situazione è evoluta, interrogo la Giunta per sapere se siano previsti o ritenuti necessari allo stato attuale, stante anche le nuove esigenze, ulteriori punti vaccinali in provincia di Ferrara e se, nello specifico, il Comune di Comacchio o altri Enti locali abbiano presentato delle istanze per individuarne di nuovi ed eventualmente quale sia l’iter stesso, posto che, ripeto, mi risulta che la concertazione sia stata molto ampia e che sia stata messa in capo agli stessi enti locali la possibilità di fare proposte, che poi si sono declinate così come ho detto in premessa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri. Assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche il consigliere Fabbri e rispondo per quelli che sono gli elementi in nostro possesso.

Le fasi preliminari per la redazione del piano di attuazione vaccinale dell’azienda ASL di Ferrara sono state attivate alla fine del 2020 e sono state presentate alla CTSS. In considerazione delle dimensioni della Provincia, che lei conosce molto bene, è molto ampia, della distribuzione della popolazione e dell’organizzazione territoriale, è stata definita una mappa con i potenziali centri, da attivare garantendo una diffusione omogenea e la massima fruibilità.

Tra i requisiti richiesti per i locali da adibire a centro vaccinale, la posizione facilmente raggiungibile con adeguati parcheggi pubblici, le dimensioni tali da conseguire adeguata organizzazione dei flussi, la possibilità di creare zone filtro e di contenere un numero elevato di persone, garantendo il distanziamento e il rispetto della privacy, sono stati i requisiti principali.

Sono state in seguito esaminate diverse proposte provenienti dagli enti territoriali, valutate in base alla rispondenza dei requisiti sopra indicati. È la riprova di quello che diceva lei. Noi non abbiamo mai avuto bisogno di posti, di locali, di strutture. Quelle ci sono. Basta scegliere quelle che hanno i requisiti migliori.

Nel caso di Comacchio, la Direzione aziendale ha chiesto all’Amministrazione comunale di mettere a disposizione una struttura adeguata. La proposta ricevuta non ha soddisfatto le caratteristiche strutturali richieste per ospitare un centro vaccinale, individuate invece in altri Comuni nel medesimo ambito territoriale. Considerato che nell’ambito distrettuale l’offerta è ad oggi comunque adeguata, anche in relazione ai vaccini disponibili, non si prevedono per ora ulteriori sedi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini. Consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Volevo ringraziare innanzitutto l’assessore per il riscontro e anche dichiararmi soddisfatto del riscontro che è stato dato, quindi non c’è stata alcuna volontà di penalizzare un territorio o un Comune che, tra l’altro, è il terzo Comune della provincia di Ferrara, ma semplicemente non sono arrivate proposte adeguate.

Detto ciò, visto che questa interrogazione è un po’ datata, anche la direzione generale, sentita proprio nelle ultime ore, ha confermato la volontà di poter eventualmente individuare uno spazio più idoneo in luogo della Casa della salute, che per dimensioni naturalmente, pur avendo tutti gli standard, offre un numero a regime di vaccinazioni sicuramente inferiore. Però, di fronte a una proposta adeguata sicuramente immagino che ci si potrà mettere a un tavolo per individuare un luogo che possa dare delle prestazioni, delle performance diverse, al netto della neutralità complessiva dei centri vaccinali, che oggi, come abbiamo capito, coprono adeguatamente tutta la provincia.

Rivolgo, quindi, di nuovo un ringraziamento alla direzione generale dell’azienda ASL per questa sua trasparenza e impegno e anche all’Assessorato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

 

OGGETTO 3129

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come proseguiranno e come saranno calendarizzate le vaccinazioni delle persone fragili rientranti nelle categorie prioritarie stabilite dal nuovo piano vaccinale nazionale. A firma del Consigliere: Lisei

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 3129: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere come proseguiranno e come saranno calendarizzate le vaccinazioni delle persone fragili rientranti nelle categorie prioritarie stabilite dal nuovo piano vaccinale nazionale, a firma del consigliere Lisei.

Prego, consigliere.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Assessore, io credo che sulle persone fragili sia ora di un cambio di passo. Glielo dico francamente. Del resto, dopo la scena di ieri, alla Fiera, dove abbiamo visto persone fragili che si sono ridotte con il cartello a elemosinare un vaccino, io spero che sia lei che il presidente abbiate aperto gli occhi sul fatto che la vaccinazione delle persone fragili e il piano di vaccinazione delle persone fragili abbiano, a dir poco, qualche cosa che non vada. Glielo dico perché credo che lei sia una persona sensibile, forse non si è accorto di come stanno operando le ASL – lo dico lasciandole il beneficio del dubbio – perché non è accettabile. Non è accettabile. Già il piano di vaccinazione delle persone fragili è partito in ritardo rispetto a quando doveva partire – diciamocelo chiaramente –, perché è partito ad aprile e noi abbiamo iniziato a vaccinare altre categorie molto prima, categorie peraltro con fasce di età che potevano probabilmente anche non essere vaccinate. Diciamoci le cose come stanno. Ma lasciamo stare, questa è storia passata, mettiamocela anche alle spalle.

Siamo partiti tardi nella vaccinazione delle persone fragili. Siamo partiti tardi, ma anche il metodo è sbagliato, perché le persone fragili oggi sono a casa, che aspettano come disgraziati che gli arrivi un messaggino che gli dica quando potranno essere vaccinate. È un metodo sbagliato, che non gli lascia nessuna dignità.

Ci sono decine di migliaia di persone fragili che non sanno quando diavolo verranno vaccinate, perché non sanno a quale categoria di persone fragili appartengono. Le persone fragili, cioè, si aspettano di sapere quando saranno vaccinate, si aspettano una programmazione. Si aspettano di avere trasparenza e di avere una data, non di rimanere appese, in un limbo, lasciate in un limbo di incertezza, che è quello che sta accadendo oggi.

Le ASL, non si sa secondo quali criteri e non si sa in quale modo, hanno distinto in sottocategorie le persone fragili; mandano sms a queste categorie, chiamando le persone fragili a vaccinarsi. Ma ci sono tante persone fragili che aspettano che gli arrivi un sms, che provano inutilmente a chiamare i loro medici di base, che provano inutilmente a chiamare numeri verdi, che provano inutilmente a chiamare qualcuno, chiedendo “scusate, ma io quando sarò vaccinato?”, e gli viene detto “non lo sappiamo”.

Questo non è un metodo che dà una dignità a queste persone, non è un metodo accettabile. Il metodo è che la persona fragile sappia una data. Tutte le fragilità – ci sono fragilità sicuramente più gravi e ci sono fragilità sicuramente meno gravi – hanno pari dignità. Ogni persona fragile, quindi, a prescindere che la fragilità abbia una priorità maggiore o minore rispetto alla vaccinazione, è una persona fragile, ha diritto di sapere quando verrà vaccinata, e non di rimanere appesa a un burocrate che ha deciso, non si sa bene come e non si sa bene quando dovrà ricevere il vaccino. E deve rimanere lì, provando a chiamare come uno stupido, facendo il giro dei call center; o ridursi a mandare un parente ad elemosinare un vaccino ad una parata di inaugurazione o a qualcos’altro.

Qui serve qualcosa di diverso, secondo me, assessore. Serve qualcosa di diverso perché stiamo parlando di persone fragili, che non possiamo lasciare in attesa di qualcosa che non si sa quando avverrà.

Questo le chiedo, le chiedo che si cambi il metodo, le chiedo che mi si dia una data certa, le chiedo che quei burocrati, quei dirigenti si mettano nei loro panni, nei panni di queste persone fragili, che sono a casa, che non sanno quando verranno vaccinate, perché con le altre persone si è stabilito un altro metodo, chiamano, prenotano e sanno che tra un mese verranno vaccinate, si mettono il cuore in pace, dicono "bene, tra un mese, tra 20 giorni, so che devo fare il vaccino,  mi metto tranquillo, so che quel giorno avrò il vaccino".

Per le persone fragili non è così, non lo sanno: è questo il problema. Le persone fragili, che soffrono, che hanno delle patologie, che vivono molto spesso di ansie, vivono spesso nelle loro paure, rimangono secondo me in una condizione che non è dignitosa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, e grazie al consigliere Lisei per aver posto un tema davvero importante, che probabilmente è riuscito a declinare dal punto di vista della forza e dell’emotività, ma non nei dettagli giusti di definizione, quindi cerco di interloquire con lei per farmi capire ovviamente.

Quando parliamo di persone fragili, noi ci riferiamo a quella categoria importantissima che sono le persone estremamente vulnerabili, che sono citate esattamente come codici di esenzione e quindi sono assolutamente individuabili. Noi abbiamo un elenco, siamo tra le poche regioni che hanno un elenco, che cuba circa 180.000 persone censite, poi ovviamente ne stiamo censendo anche altre e questo elenco è in formazione continua. Noi abbiamo vaccinato, ad oggi, circa 100.000 persone patologiche gravi.

Queste persone patologiche gravi possono essere nelle condizioni di raggiungere un centro vaccinale e quindi si sono prenotate e hanno avuto priorità rispetto ad altre. Ci sono persone invece che sono costrette, perché non possono deambulare, a rimanere al domicilio e di aspettare a domicilio il vaccino. Quel tipo di vaccinazione è stata quella su cui siamo andati più in difficoltà per motivi ovviamente organizzativi, nel senso della catena del freddo dei vaccini, nel senso che si devono fare pochi vaccini in mezza giornata perché le dosi, appena vengono utilizzate, bisogna che finiscano in un tempo ragionevolmente breve, mettendo insieme persone geo-localizzate in un perimetro abbastanza definito. Pensi che io mi sono occupato anche di corsie preferenziali per cercare di velocizzare questa vaccinazione.

Adesso abbiamo due opportunità in più, e cioè alcune ASL, anche importanti dal punto di vista della popolazione assistita, hanno fatto accordi con i medici di medicina generale, per cui possono essere i medici di medicina generale, che peraltro li conoscono benissimo perché i sono loro assistiti, ad andare anche a vaccinare le persone fragili, come avviene attraverso gli accordi che hanno fatto alcune ASL; e poi aspettiamo il 16 il vaccino Johnson & Johnson che, rispetto ai vaccini finora utilizzati, almeno ha il vantaggio competitivo di andare una volta sola a casa della persona e vaccinarla con somministrazione unica. Quindi, noi contiamo di accelerare molto in queste prossime settimane questa popolazione di persone estremamente vulnerabili e fragili, sia quelle che possono raggiungere i centri vaccinali sia quelle che, attraverso l’utilizzo di Johnson & Johnson, attraverso le convenzioni locali con i medici di medicina generale e, mi consenta, anche un po’ il potenziamento dell’attività delle USCA, perché man mano viene meno la curva epidemica man mano le USCA sono meno impegnate ad assistere i pazienti Covid a domicilio e quindi possono essere impiegate anche per la vaccinazione.

Da questo punto di vista, abbiamo buone ragioni di ritenere che con questo scenario vi sia un’accelerazione significativa per le persone vulnerabili, patologicamente gravi e vaccinate a domicilio. Le altre hanno modo di prenotarsi e la data probabilmente la hanno già.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini. Consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, assessore. Mi scuso dell’enfasi, ma ci siamo capiti. Parlavamo degli estremamente vulnerabili, anche perché ne abbiamo parlato anche fuori da quest’aula. So che ha una sensibilità, però le ripeto, assessore, il tema è di dargli certezze nelle date perché oggi non sanno quando e come, molti.

Il problema è questo. Il problema è che sono in un limbo ed è inutile che ce lo nascondiamo. Oggi fanno il giro delle sette chiese per sapere come, dove e quando perché i numeri verdi non rispondono, i medici di base sono nella confusione e gli dicono “non lo sappiamo”. Quindi, oggi sono davvero lasciati da soli, a sé stessi, a chiamare, a mandare mail, e non è bello. Già non è bello per il comune cittadino – diciamoci le cose come stanno – ma per queste persone è ancora più brutto. Allora, è questo il punto che a me fa ancora più arrabbiare. Poi sicuramente ci sarà questa accelerazione. Confido perché, per carità, siamo partiti in ritardo. Però, questo – lo ripeto – fa davvero arrabbiare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3106

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di coinvolgere nei tavoli di monitoraggio del Patto per il Lavoro e per il Clima anche i soggetti del mondo ambientalista che non l’hanno sottoscritto, in particolare la Rete emergenza climatica e ambientale che ha svolto un importante lavoro di analisi e proposta nella fase preparatoria del Patto. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con le interrogazioni. Siamo alla 3106: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’opportunità di coinvolgere nei tavoli di monitoraggio del Patto per il lavoro e per il clima anche i soggetti del mondo ambientalista che non l’hanno sottoscritto, in particolare la Rete emergenza climatica e ambientale, che ha svolto un importante lavoro di analisi e proposta nella fase preparatoria del Patto, a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come ha già riassunto leggendo il titolo di questa interrogazione, nelle premesse ricordo che con delibera della Giunta del 14 dicembre scorso è stato approvato il Patto per il lavoro e per il clima, i cui obiettivi principali sono generare lavoro di qualità, contrastare le disuguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Sempre nelle premesse, ricordo che il Patto è stato sottoscritto dalla Regione insieme ad altri 500 firmatari di varia natura, tra cui le associazioni ambientaliste, Legambiente e la Rete “Comuni Rifiuti Zero”. Per garantire una più efficace attuazione del Patto, sono previsti un monitoraggio e una puntuale verifica dei risultati. Ogni sei mesi, i firmatari del Patto si riuniranno per monitorare lo stato di avanzamento di quanto avviato e valutarne l’impatto, per eventuali integrazioni o modifiche, a partire dai nuovi scenari e nuove criticità che si dovessero manifestare.

Sempre nelle premesse, ricordo che, nella fase di confronto per la stesura del Patto, gli assessori competenti hanno incontrato anche la Rete emergenza climatica ambientale dell’Emilia-Romagna, una rete che raccoglie circa 70 associazioni e comitati, che hanno deciso di unirsi per fare le proprie proposte in materia di contrasto dell’emergenza climatica. La Rete emergenza climatica ha presentato un documento di oltre 700 pagine, ma alla fine ha deciso di non sottoscrivere il Patto, manifestando però la possibilità di poter partecipare al percorso sulle scelte da fare per raggiungere gli obiettivi ambiziosi riguardanti l’azzeramento delle emissioni climalteranti entro il 2050 e il passaggio al 100 per cento di energie rinnovabili al 2035. Sempre nelle premesse, ricordo che nella seduta dell’Assemblea legislativa del 23 dicembre è stata approvata, collegata alla comunicazione del presidente della Giunta sul Patto per il lavoro e il clima, una risoluzione di cui risulto anch’io cofirmataria insieme ai consiglieri Zappaterra, Taruffi e Pigoni. Tra gli impegni chiesti alla Giunta in questa risoluzione c’era il punto “operare per includere tra i firmatari un numero maggiore di soggetti del mondo ambientalista, condividendone gli obiettivi”.

Vengo adesso ai due quesiti. Il primo è chiedere alla Giunta se non ritenga opportuno proseguire il confronto anche con i soggetti del mondo ambientalista che non hanno sottoscritto il Patto per il lavoro e il clima, in quanto portatori di idee e competenze che potrebbero essere utili nella fase di attuazione; questo interrogativo riprende quindi uno dei dispositivi della risoluzione approvata a dicembre. L’altro interrogativo è se in particolare non ritenga utile invitare e coinvolgere la Rete emergenza climatica e ambientale negli incontri di monitoraggio del Patto per il lavoro e il clima, per non disperdere l’importante lavoro di analisi e proposta che ha svolto nella fase preparatoria. Naturalmente, come già ricordato nelle premesse, si partecipa per definizione delle regole del Patto ai tavoli di monitoraggio se lo si è sottoscritto. Non è il caso dell’associazione Reca.

È evidente che da questo punto di vista di regole che sono alla base del Patto, dei rapporti tra i firmatari, non avrebbe alcun diritto di farlo. È solo una domanda, quindi, sull’eventuale opportunità di trovare forme di coinvolgimento solo semplicemente per allargare la base di chi sostiene gli obiettivi del patto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

La consigliera si è data anche le risposte, quindi potrei anche considerare esaurito il mio compito. Lascio comunque agli atti un’articolata dissertazione che ha prodotto la vicepresidente Schlein circa i quesiti e anche la genesi del Patto e le modalità di coinvolgimento delle associazioni, in particolare di quelle dell’ambientalismo, e il confronto che si è prodotto con la Rete emergenza climatica e ambientale, che è stata parte del confronto.

Come ricordava la consigliera, solo una parte delle associazioni ha deciso di aderire, segnalando comunque una novità, una novità dettata dall’agenda. Il Patto ha modificato non solo la sua denominazione, ma ha modificato anche la sua polarità, il tema della transizione ecologica insieme al lavoro, in ossequio non solo agli impegni che la Giunta intende onorare circa l’agenda delle Nazioni Unite, ma anche rispetto all’agenda europea del Green Deal e alla gerarchia di priorità che sono state fissate con il Next Generation, per cui si sta predisponendo il Piano nazionale del Recovery.

In questo senso io considero importante proseguire il confronto con tutte le associazioni, quindi questa è la prima questione. Segnalo che con onestà intellettuale la consigliera ha detto che sono due i quesiti, lo segnalo alla Presidenza a futura memoria. Sì, la risposta è assolutamente affermativa, l’impegno anche ad allargare permane, è già pervenuta una richiesta da parte di una delle associazioni ambientaliste di poter aderire al Patto, e sarà oggetto, come sempre, di confronto tra i sottoscrittori. Questa è la regola che ci si era dati anche nella passata legislatura, ma l’impegno della Giunta è quello di ampliare naturalmente le basi del consenso e della condivisione, in particolare sul fronte delle sensibilità ambientaliste.

Quindi certo, è utile proseguire il confronto, ci sono degli appuntamenti davanti a noi, che secondo me richiedono uno sforzo da parte della Giunta e degli assessorati più direttamente coinvolti, in un dialogo a 360 gradi con la società emiliano-romagnola, per come essa è organizzata.

È evidente che coloro che hanno deciso di sottoscrivere un patto hanno assunto con noi un patto di corresponsabilità, al quale la Giunta si sente pienamente legata e vincolata. Attenzione, non significa condividere necessariamente tutto, significa però mettere in campo tutti gli strumenti utili per ricercare il consenso rispetto agli obiettivi indicati nel Patto.

Ne consegue, credo logicamente, che anche agli strumenti di attuazione, agli strumenti soprattutto di verifica e di accountability rispetto al raggiungimento di quegli obiettivi, debbano essere chiamati i soggetti sottoscrittori. Questo non fa venire meno il dovere della Regione Emilia-Romagna come Istituzione di rendere pubblici naturalmente gli esiti di questi confronti e gli esiti anche di questi monitoraggi, pubblici significa anche validabili e verificabili da parte di tutti, sulla base di indicatori puntuali.

Vedrete presto che nel lavoro che stiamo implementando sulla strategia per l’agenda saranno definiti, in ossequio al lavoro fatto, anche dei target piuttosto precisi.

Questo, secondo me, renderà più agevole a tutti in un qualche modo misurare, monitorare, verificare il raggiungimento degli obiettivi intermedi al 2025 e degli obiettivi di target al 2030, compresa naturalmente anche tutta la galassia di associazioni che meritoriamente si sono riunite in questa Rete emergenza climatica e ambientale, con cui, per quanto ci riguarda, naturalmente il confronto positivo potrà proseguire anche nei prossimi mesi sui diversi appuntamenti dell’agenda istituzionale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi. Consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Ringrazio il sottosegretario per la risposta e colgo naturalmente con favore l’affermazione che la Giunta considera importante proseguire il confronto anche con il mondo ambientalista che al momento non ha aderito al Patto.

Trovo positiva anche la notizia della nuova richiesta di adesione e, quindi, scopriremo chi è questo soggetto quando avrà deciso se sottoscrivere o meno. Comunque, è già una notizia che va nella direzione auspicata, ossia di un ampliamento della base che sostiene questo percorso sicuramente ambizioso e che deve essere poi tradotto nei prossimi programmi che riguardano il nuovo Piano per i rifiuti. Poi ci sarà il Piano per i trasporti, poi quello sull’energia.

Anche questi saranno dei passaggi che potranno vedere coinvolti questi soggetti per definire gli obiettivi e la cornice della programmazione che servirà poi concretamente a sottolineare il cammino per raggiungere l’obiettivo del tutto rinnovabili al 2035, che per essere raggiunto naturalmente deve essere già messo in campo attraverso misure coerenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 3119

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa un eventuale esonero dalla tassa TARI per attività del settore terziario. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’interrogazione 3119: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa un eventuale esonero dalla tassa TARI per attività del settore terziario, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Parliamo di attività produttive, argomento di grande attualità in questi giorni, viste anche le notizie di stampa di ieri a seguito delle manifestazioni che si sono tenute a Roma, di tutte le attività produttive, ma in particolare delle piccole attività produttive, quindi bar, ristoranti e tutte quelle attività che sono state chiuse per un lungo periodo in questi giorni, attività che, non potendo lavorare e avendo grandissimi costi fissi, purtroppo con gli esigui ristori che hanno ricevuto rischiano la chiusura. Fra questi costi fissi ci sono sicuramente anche le tasse, fra queste sicuramente la TARI.

In questi ultimi anni chi ha amministrato, come me, in un Comune si è sempre sentito dire dai livelli superiori, quindi partendo dall’Europa fino, attraverso tutti i livelli intermedi, ai Comuni, che si doveva applicare la regola del “chi più inquina più paga”. Ora, chiaramente, se le attività sono chiuse, non possono certamente produrre rifiuti, e sarebbe corretto tenere conto di questo. Credo sia paradossale, dopo anni di messaggi di questo tipo, oggi far pagare per intero la tassa sui rifiuti alle attività, con il grandissimo rischio di far perdere di credibilità alle Istituzioni.

Vado a leggere puntualmente l’interrogazione che ho presentato. Premesso che questa pandemia ha inciso profondamente su tutta l’economia nazionale, gravando su alcuni settori in maniera devastante, e il perdurare delle restrizioni ha messo e continua a mettere tutti in difficoltà, con una crescita costante del numero di chi rischia davvero di dover chiudere le attività. Ad eccezione di brevi parentesi, bar e ristoranti sono sempre stati visti come pericolosi luoghi di aggregazione e veicolatori del virus e hanno subìto diverse e confuse limitazioni, che non hanno ancora avuto equo ristoro a fronte delle ingenti perdite avute. Si è passati dalla riduzione drastica del 50 per cento dei coperti all’apertura fino alle ore 18, alla chiusura totale durante i mesi del lockdown, all’apertura parziale solo a pranzo, con tavoli da quattro coperti, se non congiunti, alla chiusura con una sola possibilità di asporto. Nonostante le attività economiche, con l’emergenza Covid, siano in profonda crisi e ci sia stata una drastica riduzione delle quantità di rifiuti prodotti, il costo totale della TARI, la tassa sui rifiuti, non arresta la sua corsa, e tra le attività che pagano di più sicuramente ci sono ortofrutta, fiorai, pescherie, ristoranti, pizzerie e pub.

Visto che le imprese del terziario, come, ad esempio, ristoranti, alberghi, hotel, bar, negozi eccetera, già duramente colpiti dagli effetti della pandemia, hanno costi fissi che restano ancora troppo alti e sproporzionati, saranno costretti a pagare la TARI anche se chiusi, o parzialmente chiusi da settimane.

Le imprese nei giorni scorsi hanno manifestato in piazza la crisi profonda del loro settore, e chiedono di tornare a lavorare e di pagare il giusto, secondo il principio europeo che chi più inquina più paga, e di commisurare la TARI ai rifiuti realmente prodotti, che in tutti questi mesi sono praticamente azzerati.

Considerato che il perdurare della diffusione epidemiologica da Covid-19 necessita di misure emergenziali per tutte le attività che sono costrette a chiusure, o a riduzioni di orario, e per quelle che pur rimanendo in esercizio registreranno comunque un calo del fatturato, quindi dei rifiuti prodotti, interrogo la Giunta regionale per sapere: se non ritenga opportuno intervenire a favore di tutte le attività del terzo settore, quali ristoranti, bar, pub, alberghi, negozi, hotel, eccetera, per esonerare, almeno in via proporzionale, la tassa TARI secondo il principio europeo di chi più inquina più paga, considerato che per primi hanno investito per adeguarsi alle prescrizioni anticontagio che risultano fra i più colpiti da questa pandemia, e che ad oggi hanno ricevuto esigui ristori rispetto alle perdite subite. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

È necessario premettere che non è nella facoltà della Giunta regionale, come noto, esonerare gli utenti dal pagamento di un tributo previsto da norma statale.

La TARI, in base alla norma istitutiva “è – recito – dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”. È anche evidente, quindi, come la logica tributaria sottesa alla TARI mal si concili con il principio, ricordato dal consigliere interrogante, che chi inquina paga, che trova invece una più concrete e corrispondente attuabilità nel regime di tariffa corrispettiva puntuale.

Per questa ragione, la Giunta regionale continuerà a sostenere l’implementazione dei sistemi di misurazione puntuale, ponendoli tra le misure strategiche anche nel prossimo periodo pianificatorio che stiamo aprendo proprio in queste settimane.

Tutto ciò premesso, il tema posto dal consigliere interrogante è all’attenzione della Giunta, e si conferma che, come avvenuto anche nel corso del 2020, e per quanto nelle proprie possibilità, intende porre in atto tutte le azioni possibili per cercare di attenuare la ricaduta sugli utenti rispetto alle conseguenze del Covid-19 anche in questo ambito. Si ricorda che nel 2020 la Regione, al fine di supportare concretamente il tessuto economico e sociale regionale colpito dalla crisi economica derivante dalla pandemia, rispondendo alle richieste di sostegno manifestate in proposito da [...] dai Comuni, si è fatta parte attiva adottando specifiche ordinanze in tal senso.

Si segnala inoltre come con il bilancio 2021 a sostegno delle imprese, dai pubblici esercizi alle attività di artigianato, per la somministrazione in particolare e altre tipologie di impresa, siano stati stanziati oltre 40 milioni di euro, che sono stati erogati e sono in corso di erogazione sotto forma di ristori, così come concordato con le rappresentanze sociali.

Si concorda, quindi, sull’esigenza che anche in questo ambito siano assunte misure a favore delle imprese in difficoltà, così come delle famiglie più esposte al protrarsi della pandemia. I Comuni, che hanno competenza su misure relative alla riduzione della TARI, dispongono attualmente di più tempo per determinare le agevolazioni, che sono da deliberare entro 30 giugno.

È evidente che anche i Comuni non fanno miracoli con i loro bilanci, quindi è auspicabile e urgente che dà il Governo venga un impegno chiaro con lo stanziamento di risorse apposite, così anche da salvaguardare i delicati equilibri finanziari nel settore rifiuti.

ANCI ha avanzato per tempo una specifica istanza in tal senso, al fine di assicurare anche criteri di agevolazione omogenei su tutto il territorio nazionale, e questa Amministrazione regionale si è formalmente impegnata a sostenere questa iniziativa dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani. L’orientamento del Governo, da quanto a nostra conoscenza nelle interlocuzioni avute in queste settimane, appare favorevole e orientato comunque a lavorare all’interno del prossimo provvedimento, che si renderà possibile, come noto, con un ulteriore scostamento di bilancio.

Ora, tuttavia, è fondamentale la tempestività, per evitare le incertezze riscontrate lo scorso anno su questo importante fronte. Tutti gli attori coinvolti nella filiera dei rifiuti devono disporre al più presto di informazioni chiare sulle risorse disponibili per le agevolazioni della TARI e sui criteri di riferimento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Mastacchi.

 

MASTACCHI: Grazie per la risposta, mi ritengo parzialmente soddisfatto. La parte di soddisfazione è legata al fatto che il sottosegretario ha comunicato un’attività che va in questo senso, di cui però purtroppo non è scontato il buon fine, perché chiaramente, essendo nel calderone generale dei ristori, non è un’attività puntuale, come a mio parere dovrebbe essere l’intervento, finalizzato con risorse specifiche destinate a questo tipo di intervento.

Spero che si riesca a dare un segnale puntuale, perché è proprio su queste cose che credo che i cittadini e le attività produttive in modo particolare misureranno la credibilità delle Istituzioni nel prossimo periodo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 3122

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo per sostenere le aziende agricole emiliano romagnole che si trovano in forte difficoltà a seguito delle gelate dei giorni scorsi. A firma delle Consigliere: Rontini, Zappaterra, Caliandro, Fabbri, Montalti, Sabattini, Daffadà

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 3122: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo per sostenere le aziende agricole emiliano-romagnole che si trovano in forte difficoltà a seguito delle gelate dei giorni scorsi, a firma dei consiglieri Rontini, Zappaterra, Caliandro, Fabbri, Sabattini, Montalti e Daffadà.

Prego, consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Il tema che oggi, assieme alla capogruppo Zappaterra, cofirmataria nel question time, portiamo all’attenzione dell’aula è quello delle gelate tardive, che nei giorni scorsi hanno flagellato l’agricoltura dell’Emilia-Romagna, colpendo in maniera pesantissima frutteti e coltivazioni, e compromesso le raccolte estive, gelate che dopo le alte temperature delle settimane scorse, che avevano favorito il risveglio della vegetazione, hanno causato alle piante un terribile shock termico con effetti infausti sulle produzioni.

In particolare, il brusco e prolungato crollo delle temperature verificatosi dalla mezzanotte di mercoledì 7 aprile a giovedì mattina, con punte fino a meno 6 gradi anche in pianura, accompagnato un po’ ovunque, anche nella prima fascia collinare, da forti precipitazioni e da neve, ha interessato in maniera estesa tutta la regione e colpito la maggior parte delle produzioni agricole e vitivinicole.

A soffrire particolarmente, come segnalato da tutte le associazioni agricole, sono stati gli alberi di albicocche, susine, pesche, nettarine e ciliegie nei territori che vanno da Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna fino a Bologna, Modena e Ferrara, sia in pianura che in collina, le piante già germogliate di cachi e kiwi, sia giallo che verde, in particolare negli impianti sforniti di sistemi anti brina e reti antigrandine, tutte le specie fruttifere in piena fioritura quali melo e pero.

Per quanto riguarda, invece, il settore vitivinicolo, che l’anno scorso si era in qualche maniera salvato, in Romagna sono in sofferenza i vigneti di Sangiovese e di Trebbiano e quelli di uve bianche precoci, mentre nel territorio modenese le produzioni di Lambrusco e Pignoletto sono state fortemente colpite.

Anche da questa brevissima e sintetica ricostruzione che ho cercato di fare è purtroppo evidente che si è ripetuto quanto già avvenuto nel 2020, situazione aggravata dal fatto che in alcune zone, in particolare in quelle della Romagna, che sono ad alta vocazione frutticola, è stato colpito anche fino al 100 per cento del raccolto o della produzione dell’anno.

Mi preme evidenziare che non tutte le compagnie assicurative sono state tempestive nell’apertura della campagna 2021 e in alcuni casi, nonostante sia stato stipulato il contratto, questo non era ancora operativo quando si è verificato l’evento, perché l’evento si è verificato prima dei dodici giorni dalla sottoscrizione, che, come è noto, è il periodo che generalmente intercorre affinché lo stesso diventi a tutti gli effetti esecutivo.

Queste premesse sono fatte – ci tengo a specificarlo – con la consapevolezza che la Regione Emilia-Romagna si è attivata da subito, mettendo in campo diversi strumenti. È stata, infatti, già attivata la piattaforma on-line per raccogliere tutte le segnalazioni dei potenziali danni alle imprese agricole e permettere così una precisa ricognizione sul territorio. Così come l’assessore Mammi ha manifestato l’intenzione di chiedere al Governo, anche per il 2021, la deroga al decreto n. 102/2004 sulle calamità e chiesto al ministro Patuanelli di convocare tempestivamente il Tavolo nazionale dell’ortofrutta, allo scopo di lavorare sul miglioramento delle condizioni assicurative per incentivare le aziende ad assicurarsi, accelerando anche il confronto sulla proposta di riparto fatta dal Ministero delle politiche agricole per rendere disponibili i 20 milioni di euro ottenuti nel corso del 2020 sul decreto n. 102 e metterli prontamente a disposizione delle imprese, chiedendo inoltre al Governo la disponibilità dei 70 milioni di euro, che, come è noto, sono stati stanziati per le calamità 2019-2020 grazie alla legge di stabilità.

Tutto ciò premesso, andando a concludere, il Partito Democratico, con questa interrogazione, chiede quali ulteriori azioni sia possibile mettere in campo per fronteggiare le criticità evidenziate e se si ritenga opportuno avviare al Ministero delle politiche agricole la richiesta del riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento calamitoso, propedeutica all’attivazione degli aiuti e degli interventi di sostegno previsti dalla normativa nazionale in caso di avversità atmosferiche, dal momento che sembrano esservi le condizioni per farlo.

Chiudo, presidente, con un appello accorato a tutte le Istituzioni affinché venga davvero fatto tutto il possibile in tempi celeri, che fanno la differenza, per sostenere i nostri agricoltori che per il terzo anno consecutivo si trovano alle prese con una situazione estremamente complicata, che si somma alle difficoltà legate all’emergenza pandemica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Nei giorni scorsi, il territorio rurale dell’Emilia-Romagna è stato colpito da fenomeni meteorologici di abbassamento repentino delle temperature che hanno causato gelate diffuse in varie province, e danni di proporzioni molto significative alle produzioni di ortofrutta, come ricordato dalla consigliera interrogante.

Stiamo iniziando a fare una rigorosa ricognizione dei danni, ed è già attiva la piattaforma regionale on line per raccogliere tutte le segnalazioni dei potenziali danni alle imprese agricole, e permettere così una precisa ricognizione sul territorio.

Dalle prime segnalazioni informali delle imprese e delle associazioni agricole, è già evidente che si tratta di una situazione complessa per imprese e produttori. La frutticoltura è un settore in grave sofferenza da tempo, come ricordato dalla consigliera, a causa delle alterazioni meteo dovute al climate change, all’insorgere di nuove fitopatie, alla concorrenza di altri Paesi europei ed extra europei, anche sul mercato nazionale.

La Regione sta già lavorando per trovare il modo di sostenere il sistema ortofrutticolo attraverso investimenti, ricerca, innovazione e attività promozionale. Si è appena concluso il bando regionale finanziato tramite il PSR 2014-2020, che ha messo a disposizione 4,2 milioni di euro di contributi alle imprese, fino ad un massimo di copertura dei costi del 70 per cento, per l’acquisto di materiali dedicati alla prevenzione dei danni causati dalle gelate primaverili.

Le domande sono state 62, suddivise in tutto il territorio regionale. I fondi residui saranno destinati ad altri interventi per la prevenzione dei danni da brina. Verranno anche garantiti dalla Regione altri 4 milioni di euro di risorse per i sistemi antibrina, col programma di sviluppo rurale nel biennio di transizione 2021-2022 attraverso nuovi bandi.

Sono previste inoltre risorse per 60 milioni di euro di investimento, sempre sul PSR, nel biennio di transizione richiamato, destinate alle aziende agricole, utilizzabili attraverso bandi anche per investimenti su strumenti antibrina.

Nel frattempo, la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Assessorato, l’assessore Mammi, si è confrontata con il Ministero e con il ministro Patuanelli, e ha inviato anche una missiva, richiedendo di poter derogare al decreto legislativo n. 102 e di costruire al contempo le condizioni per rendere subito disponibili per le imprese agricole i 20 milioni di euro ottenuti nel corso del 2020, come richiamato dalla consigliera Rontini, tenendo conto nei calcoli di riparto di chi ha avuto effettivamente i danni e li ha certificati, ovvero applicando la stessa procedura che è stata utilizzata da dicembre 2020 per indennizzare le imprese colpite dalla cimice asiatica.

Sempre nell’ambito delle risorse finanziarie, abbiamo richiesto la disponibilità di 70 milioni di euro, che erano stanziati dalla legge di stabilità 2020 per le calamità del 2019 e del 2020.

Già negli scorsi mesi abbiamo presentato al MIPAAF, rimandato anche in queste settimane al ministro Patuanelli, il progetto di rilancio per il comparto ortofrutta, proposto dalla Regione Emilia-Romagna, redatto assieme alle rappresentanze agricole del nostro territorio. Ha una prospettiva di sviluppo triennale, che potrebbe rivelarsi utile per tutto il territorio nazionale, mira a ridurre i costi di produzione, a sostenere gli investimenti necessari per l’adattamento ai cambiamenti climatici, ricerca e nuove tecniche di difesa chimica e biologica, l’attivazione di strumenti per la gestione del rischio, l’incremento della sostenibilità lungo tutta la filiera, la riconversione varietale, la promozione delle eccellenze regionali.

L’obiettivo è portare all’attenzione del tavolo ortofrutticolo nazionale una discussione e azioni conseguenti sul rilancio del settore, che prevedano anche soluzioni sul tema del costo del lavoro e sulla semplificazione delle condizioni di assicurabilità delle aziende agricole interessate alla produzione di ortofrutta, rivedendo il sistema assicurativo non solo per semplificarlo, ma per renderlo sostenibile e interessante, cioè appetibile per le aziende.

La Regione Emilia-Romagna ha inoltre richiesto al coordinatore della Commissione delle politiche agricole della Conferenza delle Regioni l’iscrizione all’ordine del giorno già della prossima seduta di un approfondimento sulle segnalazioni dei danni da gelate al settore ortofrutticolo e viticolo dell’Emilia-Romagna, oltre che naturalmente di altri territori del Paese parimenti colpiti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Cercherò di essere veloce, perché penso di avere quasi esaurito il tempo a mia disposizione, ma, nel ringraziare il sottosegretario per la puntuale risposta, penso che sia doveroso fare qualche ulteriore sottolineatura. Bene ha fatto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che colgo l’occasione per salutare, a cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, bene ha fatto l’assessore a lavorare fino dal suo insediamento ad un serio e concreto progetto di rilancio del comparto dell’ortofrutta, articolato in sei assi strategici, da rendere operativo già da quest’anno, come veniva ricordato.

Dobbiamo certamente attrezzare la nostra agricoltura con sistemi di difesa attiva non più eludibili, per contrastare i cambiamenti climatici, che causano fenomeni meteo sempre più frequenti e devastanti, come è purtroppo sotto gli occhi di tutti noi. Bene, quindi, il bando appena concluso sull’acquisto e l’insediamento dei sistemi antibrina e bene la disponibilità a rifinanziarlo con risorse del PSR 2021-2022, così come io ritengo vada definitivamente modificato il sistema assicurativo nazionale.

Se ne parla da anni, non è mai stato fatto. Il Governo Draghi è sostanzialmente un Governo di unità nazionale. Quindi, se vuole è finalmente nelle condizioni di modificare il sistema assicurativo, anche ragionando sull’obbligatorietà delle polizze, con risorse che potremmo mettere a disposizione della nuova PAC.

Bene ha poi fatto anche il presidente Bonaccini a chiedere la moratoria dei prestiti, dei mutui, dei finanziamenti fino al 31 dicembre, perché le aziende hanno bisogno di essere accompagnate fuori dalla crisi. Infine è, a mio avviso, indispensabile utilizzare le risorse del Recovery Fund per il comparto ortofrutta. Dalla logistica all’innovazione per le aziende, abbiamo bisogno di difendere e sostenere le buone produzioni della nostra terra, insieme al reddito dei nostri agricoltori.

Devono sapere che ora come non mai la Regione è al loro fianco e la risposta del sottosegretario Baruffi mi conferma questa direzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

 

OGGETTO 3123

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’utilizzo del Superbonus del 110% anche per le strutture ricettive. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con le interrogazioni, la 3123: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sull’utilizzo del Superbonus del 110 per cento anche per le strutture ricettive, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Oggi portiamo in quest’aula un question time legato al turismo, un settore che ha sofferto a causa della pandemia. Parliamo in questo caso nello specifico di un provvedimento che, se opportunamente potenziato, potrebbe davvero dare una risposta al rilancio soprattutto dei nostri territori a vocazione turistica. Parliamo del Superbonus 110 per cento, una misura di incentivazione voluta dal Movimento 5 Stelle, introdotta dal decreto-legge n. 34 del maggio del 2020, il cosiddetto “Decreto Rilancio”, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni private. Il meccanismo del Superbonus prevede la possibilità, infatti, di effettuare i lavori a costo zero per tutti i cittadini.

Il Superbonus rappresenta, nei fatti, una misura fondamentale della transizione ecologica, con indubbi vantaggi sotto molteplici punti di vista. Inoltre, è una misura che crea occupazione, fa ripartire un settore, quello delle costruzioni, che sappiamo essere in crisi dal 2008, favorisce anche gli investimenti sul patrimonio immobiliare, che sappiamo in Italia essere in larghissima misura di proprietà dei cittadini privati, favorisce la qualificazione e l’efficientamento del patrimonio edilizio stesso, rendendo più sostenibile il nostro modo di vivere e l’ambiente in cui viviamo.

Che il Superbonus legato alle abitazioni private funzioni è dimostrato anche dai numeri del suo attuale utilizzo. I dati che sono stati resi disponibili da uno studio dell’ENEA e del MiSE, che è stato pubblicato meno di un mese fa, parlano, sul piano nazionale, di oltre 6.500 interventi fra condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti, per oltre 730 milioni di euro ammessi a detrazione, dei quali oltre 500 corrispondono a lavori realizzati. E in Emilia-Romagna gli stessi numeri corrispondono a 596 interventi, per quasi 63 milioni di euro di detrazioni ammesse e lavori realizzati per quasi 50 milioni di euro. Siamo la terza regione per quantità di progetti e risorse e seconda, solo dopo il Veneto, in proporzione ai residenti. Ed è il motivo per cui si sta recentemente discutendo della possibilità di estendere il Superbonus agli immobili considerati strumentali all’attività d’impresa, quali, per esempio, gli alberghi, gli agriturismi e i rifugi.

Questo è un tema che interessa enormemente non solo gli operatori del settore, uno di quelli che, come dicevo prima, è stato duramente colpito dalla crisi, ma interessa anche gli Enti locali, come nel caso dei Comuni di Ravenna e Rimini, in cui anche i sindaci di questi due Comuni hanno sostenuto con forza la richiesta al Governo di estendere il Superbonus 110 per cento, attualmente previsto solamente per le abitazioni private, anche per la riqualificazione delle strutture turistico-alberghiere, parlando di un’operazione che potrebbe – cito testualmente – trasmettere un segnale di fiducia molto importante e consentire una generale e profonda riqualificazione del patrimonio immobiliare alberghiero dell’intero Paese.

La stessa Regione Emilia-Romagna si è mossa in questa direzione. Io avevo presentato un’interrogazione alla quale mi è stato risposto positivamente richiamando la necessità di provvedimenti statali specifici. In questo senso c’è stata un’apertura anche da parte del ministro Cingolani, il ministro per la transizione ecologica, appunto sulla possibilità di estendere il 110 agli interventi sulle strutture alberghiere, ovviamente in una riflessione con il Ministero dell’economia e delle finanze.

Questa apertura è in sintonia anche con la posizione degli amministratori locali, con la posizione di questa Regione, e permetterà, se si riuscirà a concretizzare questa prospettiva, come dicevo, di rigenerare e di riqualificare, anziché cementificare territorio nuovo, e di ammodernare ed efficientare anche le strutture ricettive, riducendone l’impatto energetico e abbattendone anche i costi di gestione.

Le chiedo, quindi, sottosegretario, come intenda sostenere le iniziative del Ministro per la transizione ecologica e del Governo per allargare la platea dei beneficiari del Superbonus, e quali passi intenda compiere la Giunta assieme agli enti locali e all’organizzazione dei settori interessati e alle altre Regioni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie consigliera Piccinini.

Sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

L’Assessorato al turismo della Regione Emilia-Romagna ha da tempo valutato positivamente l’estensione del bonus ristrutturazione del settore ricettivo, presentandola come proposta alla Commissione turismo della Conferenza delle Regioni, la quale ha fatto propria detta proposta inserendola nell’ambito del documento “con argomenti e priorità da sottoporre al ministro da parte della Commissione turismo” presentazione che si è poi svolta il 24 marzo scorso.

Detto strumento si inquadra nel più ampio pacchetto di proposte già formulate, sottoposte al Ministro competente, attinenti ai seguenti temi: lo sviluppo digitale dell’intero settore turistico, l’aggiornamento della normativa e regolamentazione turistiche italiane, tra cui la risoluzione delle problematiche connesse alle concessioni demaniali marittime, il piano di promozione turistica del brand Italia, la costituzione di un nuovo fondo europeo speciale per il turismo, da attivarsi nella programmazione 2021-2027; infine, forme di sostegno e agevolazioni fiscali per il settore turismo ed il bonus vacanze, nell’ambito delle quali sono stati segnalati strumenti per il potenziamento dell’intera offerta turistica italiana e dell’industria privata turistica, che vanno appositamente studiati per le diverse caratteristiche e tipologie di imprese del settore, tra cui il credito d’imposta, la digitalizzazione, il tax credit, il bonus ristrutturazioni.

La sollecitazione della consigliera interrogante appare non solo condivisibile, ma coerente con l’iniziativa assunta dalla Giunta anche in rapporto alla Conferenza delle Regioni e al Governo. Appare senz’altro condivisibile anche la sollecitazione ad intraprendere ogni iniziativa strategica con gli Enti locali e le loro rappresentanze come prassi per la Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Ringrazio il sottosegretario per la risposta, che ovviamente va nel senso da me auspicato.

Non dobbiamo nasconderci che per l’Emilia-Romagna questa possibilità rappresenterebbe un’opportunità enorme anche per aumentare l’attrattività dei nostri territori. In queste ore si fa un gran parlare relativamente al rilancio del turismo delle isole Covid-free, diciamo che per noi questa è una misura ingiusta, che penalizza il nostro territorio e non è la risposta corretta per rilanciare il turismo, nell’immediato serve correre sui vaccini, ma in prospettiva futura servirà anche, dal mio punto di vista, arrivare a concretizzare l’estensione del Superbonus 110 per cento anche alle strutture ricettive.

Questo perché, come dicevo, è un’opportunità che noi abbiamo non solo per intervenire nel momento contingente rispetto a un settore che, come ci siamo sempre detti, ha dovuto subire le conseguenze negative di questa pandemia, ma anche per guardare in maniera strutturale al futuro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 3125

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul rilancio del comparto turistico regionale e sulle azioni per garantire la minore diffusione possibile del virus SARS-CoV-2. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 3125: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul rilancio del comparto turistico regionale e sulle azioni per garantire la minore diffusione possibile del virus SARS-CoV-2, a firma della consigliera Castaldini.

Prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Mi aspettavo l’assessore Corsini, perché evidentemente questo è un tema fondamentale.

Abbiamo parlato di scuole, oggi le scuole tornano di nuovo in presenza in parte, e credo che l’altro tema fondamentale da trattare, perché è profondamente in crisi e perché oggi ha bisogno di risposte da una politica sapiente della Giunta emiliano-romagnola, sia quello del turismo. Ho come la sensazione che, oltre a degli incentivi che mancano per una parte degli operatori turistici, soprattutto quelli della montagna, che evidentemente non riapriranno, c’è da immaginare quale sia l’azione politica, in primo luogo, e poi anche di comunicazione, di aiuti, di incentivi che aiuteranno il turismo a ripartire.

Ieri abbiamo trattato a livello nazionale un tema dove anche il nostro presidente speravo di no, cioè speravo che provasse ad alzare il livello della discussione, un tema sulle isole, tema interessantissimo. È evidente che quando si parla di vaccini e non di prevenzione non si può usare troppo la fantasia. Se i vaccini non ci sono per categorie a rischio, è evidente che la boutade giornalistica nazionale non serve a nessuno. Mi sarebbe piaciuto, lo dico con sincerità. Questa poteva essere la grande occasione per il nostro presidente per raccontarci una traiettoria, per raccontarci in che direzione andremo.

Primo, i protocolli: che cosa cambia, come verranno allestite le nostre spiagge, come si vivrà all’interno degli alberghi, quali sono le soluzioni che si sono pensate. Esiste un sito che si chiama Riviera sicura, dove sono indicate tutte le cose interessanti che la riviera ha fatto e attuato la scorsa stagione. Racconta anche i numeri e il fatto che dentro agli alberghi della nostra riviera romagnola non ci sono stati contagi. Allora questi dati vanno raccontati. Come immaginiamo la sicurezza? Perché in mezzo a tutti i servizi del turismo ci sarà un nuovo servizio che sarà indispensabile, che il cliente guarderà, la sicurezza, la sicurezza nel poter andare nel nostro territorio il più importante, il primo a dover ricominciare.

Allora, forse non servo io evidentemente per suonare la sveglia, ma ricordo a tutti che, ad esempio, la Germania avrà un periodo molto lungo di vacanza dal 23 maggio e potrà decidere se scegliere noi o no. Temo che in questa situazione, con così poca comunicazione, non sceglierà noi. Le faccio un altro esempio. Mettiamo che un turista fuori dall’Emilia-Romagna voglia fare un tampone all’interno delle farmacie, come noi diamo la possibilità di fare ormai da molto tempo, in maniera anche giusta, lungimirante. Ecco, avviso in maniera sommessa che chi è fuori, chi non è residente nella Regione Emilia-Romagna non può andare a fare il tampone in farmacia e, ad esempio, per un tampone molecolare serve una ricetta medica. Anche qui segnalo che chi è residente fuori dalla Regione Emilia-Romagna non può avere quella ricetta qui, se non recandosi al pronto soccorso, che non è il luogo dove tendenzialmente un turista ama in particolare andare a stare durante le proprie vacanze.

Io so che la risposta sarà corposa, affascinante, lungimirante, con una veduta, che a me piace, dall’alto, e non dal basso. Ne sono certa. Però, vi prego, non fate come i protocolli sulla scuola e sui centri estivi, che ancora noi non abbiamo visto. Fate in modo che anche noi, rispetto alle nostre piccole competenze, che non sono così piccole, perché noi oggi siamo votati, qualcuno ci ha preferito, e in teoria il question time dovrebbe essere l’appuntamento più “galante” dell’Assemblea legislativa, ma ho come la sensazione che, invece, sia un momento abbastanza opaco, vissuto con una certa noia, ecco, vi chiedo almeno, oltre alla noia, di condividere con noi tutta la vita futura della Regione Emilia-Romagna, perché quei protocolli, se modificati, vanno condivisi, perché quei protocolli, se sono diversi rispetto all’anno scorso, non solo vanno condivisi, ma vanno almeno – almeno – pensati insieme anche all’opposizione, che in questo modo può dare informazioni a chi ci ha preferito.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Intanto fuori sacco dico che le valutazioni che ha fatto la consigliera sono condivisibili, sono all’oggetto della valutazione e della riflessione che, in seno alla Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, si sta svolgendo, insieme al confronto con il ministro Garavaglia, e hanno prodotto, se stiamo alle cose fatte, e non alle intenzioni, nell’anno passato protocolli che sono stati iscritti al 90 per cento sulla riviera romagnola.

Io credo che con questo spirito continueremo a dare un contributo lontano, come diceva lei giustamente, da fughe e da titoli di stampa – l’abbiamo visto in questi giorni – e dentro la disciplina seria e rigorosa di un piano nazionale di vaccinazione, che è il primo portale per dire al mondo e al nostro Paese come siamo messi, perché saremo misurati su quello. E se oggi siamo in difficoltà è perché siamo in difficoltà su quello. La Germania ci guarda con quella lente, non guarda con le lenti puntuali dei micro-territori, e misura il livello di affidabilità e di sicurezza di un Paese per come si è predisposta la campagna vaccinale e per come ha predisposto protocolli che garantiscano la sicurezza degli operatori e dei turisti.

Ciò detto sottolineo, come noto, che il Governo non ha ancora formalmente presentato il proprio PNRR, la scadenza è il 30 aprile, pertanto non si conoscono al momento gli specifici progetti contenuti nel Piano.

Segnalo che si è svolto un primo incontro la passata settimana; questa settimana positivamente, a partire dalla giornata di domani, inizia un ciclo di incontri, Conferenze Unificate straordinarie con i singoli Ministeri: domani Colao, Brunetta, Cingolani.

Nell’ambito dei preposti organi istituzionali, però, le Regioni hanno condiviso proposte per il rilancio del turismo, compreso il miglior utilizzo delle risorse del cosiddetto Recovery Fund. In particolare, la Commissione turismo della Conferenza delle Regioni nell’ambito del documento che prima ricordavo nell’altra interrogazione, ha illustrato al ministro le proprie proposte su una serie di questioni che prima ho indicato, a partire, naturalmente, dalla possibilità di utile impiego del Recovery.

Ancora: in merito alla digitalizzazione sono state segnalate progettualità che hanno destato anche vivo interesse da parte del Governo del CNEL: una sulla strutturazione e implementazione di un Destination Management System nazionale per la gestione integrata delle informazioni, la promozione e la commercializzazione dell’offerta turistica nazionale; l’altra sul sistema di armonizzazione, raccolta ed elaborazione dei dati statistici in materia di turismo.

È stata inviata anche un’apposita nota, il 9 ottobre scorso, al ministro e al sottosegretario con delega al turismo, anche se siamo ancora in attesa di riscontro. Al fine poi di supportare lo sviluppo delle imprese del settore, a partire da quelle ricettive, si sono indicate forme di sostegno e agevolazioni fiscali appositamente studiate per le diverse caratteristiche e tipologie di attività del settore (le ricordavo prima: crediti d’imposta, bonus ristrutturazioni, digitalizzazione, tax credit) per il potenziamento dell’intera offerta turistica italiana e dell’industria privata turistica.

In ambito promozionale risulta altrettanto importante prevedere investimenti per un grande piano di promozione turistica e posizionamento strategico dell’immagine turistica dell’Italia, come ricordava giustamente la consigliera, nel mondo, quindi, non domestica, puntando su un turismo di qualità, rilanciando i brand più prestigiosi, concretizzando l’Italia come il Paese più desiderato al mondo per la propria identità, il proprio stile di vita, per le eccellenze culturali e artistiche, nonché a livello globale.

A tal proposito si sono chiesti maggior coinvolgimento e condivisione per le attività in atto da parte del Ministero e di ENIT, nonché l’avvio urgente di un confronto in merito al preannunciato piano di promozione. Si è inoltre proposta la costituzione di un fondo europeo speciale per il turismo, lo richiamavo prima, articolato sul modello del FESR – spendo su questo una parola in più – dotato cioè di adeguate risorse comunitarie, da attivarsi attraverso la programmazione 2021-2027 e da inserirsi nei vari accordi di partenariato, dotato di programmi operativi e quindi di regolamenti attuativi.

Sono aperte delle interlocuzioni non solo dentro la Conferenza, che ha condiviso questa proposta, ma anche con il Governo, naturalmente capiamo la complessità di questa iniziativa, eppure non si tratta di un problema domestico anche in questo caso, ma di un problema di scala globale e quindi certamente comunitario.

Per quanto concerne la nuova programmazione POR-FESR, si è in fase di predisposizione degli strumenti, come sapete, che saranno illustrati e approvati nelle sedi istituzionali competenti, a partire naturalmente da questa Assemblea.

Al riguardo, nel rispetto delle linee d’azione definite in sede comunitaria e nel confronto tra lo Stato e le Regioni, che è ancora aperto, si ritiene di proporre alcune iniziative, che abbiamo indicate nei titoli e troverete fra pochi giorni anche nel documento di base, per l’innovazione e la qualificazione delle imprese del settore turistico, per lo sviluppo dei parchi urbani e dei parchi marittimi, in generale sul tema del waterfront, per le azioni di sviluppo delle città e delle aree interne in base a specifiche strategie, rivolte a progetti integrati su turismo, cultura, mobilità sostenibile, strumenti di sostegno alla liquidità e alla qualificazione delle imprese attraverso il Fondo rotativo.

Chiudo, so di aver sforato. In riferimento al primo quesito, infine, occorre ricordare che naturalmente la Regione Emilia-Romagna dovrà attenersi ai DPCM, alla normativa nazionale, essendo la mobilità tra Regioni regolata da atti del Governo, così come per le vaccinazioni si deve attendere il Piano nazionale recentemente definito.

Si sta comunque lavorando ad un accordo regionale con le associazioni di categoria, per consentire ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive di effettuare i tamponi, come richiesto dalla consigliera.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Io non ho grandi capacità, però ho la capacità di leggere negli occhi, e quando io le chiedevo una visione soprattutto sulla Regione Emilia-Romagna, un po’ vedevo un sorriso. Ecco perché: cioè, mi si sta parlando di un progetto oppure di un’idea di turismo che ci sarà fra sette anni. Sono contenta, ma quello che oggi ho chiesto è la situazione fra due mesi dell'apertura della stagione turistica e qual è la visione della Regione Emilia-Romagna e per la Regione Emilia-Romagna, cioè che idea hanno il presidente e l’assessore di competenza sulle azioni direi immediate, con soldi europei che evidentemente non si possono spendere, perché stiamo facendo la programmazione (ricordo che infatti la Sicilia sta spendendo i soldi del vecchio settennato) del turismo quest’anno nella Regione Emilia-Romagna.

Io credo che ci sia bisogno forse di una chiarezza in più, chiedo alla Commissione competente di poterne parlare in maniera approfondita, seria e guardando in faccia i protocolli che abbiamo scritto. Me lo stanno ripetendo tutti che noi abbiamo scritto l’anno scorso i protocolli, dopodiché abbiamo deciso di non scriverne più e di far finta che tutto andasse bene come l’anno scorso, e dove tutto andava molto male.

Allora facciamo un passo successivo e proviamo a condividerli e a capire qual è l’idea della Regione Emilia-Romagna sul turismo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 3126

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa possibili misure di sostegno, e relative tempistiche, per il settore agricolo in ordine ai danni causati dalle gelate che si sono recentemente verificate. A firma del Consigliere: Liverani

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 3126: Interrogazione di attualità, a risposta immediata in aula, circa possibili misure di sostegno e relative tempistiche per il settore agricolo in ordine ai danni causati dalle gelate che si sono recentemente verificate, a firma del consigliere Liverani.

Prego, consigliere.

 

LIVERANI: Grazie, presidente. Oggi purtroppo ci troviamo ad affrontare nuovamente l’argomento gelate. Dico purtroppo perché è il secondo anno consecutivo che vengono colpite grandi e medie aziende, oltre ai singoli agricoltori, cioè persone in possesso anche di un piccolo terreno che è comunque la loro unica fonte di guadagno.

Come sostiene anche una associazione di agricoltori, il problema è anche più drammatico perché coinvolge le stesse aziende che negli anni scorsi avevano subito gelate, allarmandoci ancora di più visto che questi produttori sono senza reddito da almeno due anni, e dico almeno perché non possiamo dimenticare i danni subiti anche negli anni precedenti a causa della cimice asiatica.

È un contesto di crisi reale nel quale i frutteti rischiano di venire eradicati e le aziende di chiudere perché queste gelate hanno compromesso la produzione oltre l’80 per cento in Emilia-Romagna. Tra queste figurano pesche, albicocche, kiwi e tutte quelle produzioni che la nostra terra ci dà la possibilità di possedere. Ritengo giusto sottolineare e ricordare che siamo una terra fortunata per tutto quello che la natura ha da offrirci e per questo dobbiamo ringraziare soprattutto loro, i nostri agricoltori che con passione e dedizione lavorano per garantirci i migliori prodotti made in Italy, uno sforzo che porta a un’eccellenza che dobbiamo mantenere e quindi sostenere.

Approvo fortemente l’iniziativa di un’altra associazione, che si è fatta subito attiva presso la Federazione regionale, firmataria di una lettera inviata alla Regione nella quale si evidenzia come le aziende che non sono riuscite a sottoscrivere polizze assicurative efficaci debbano poter manifestare i danni subiti a causa delle gelate ed essere risarcite attraverso una deroga della legge n. 102/2004, come già accaduto nel 2020, richiedendo interventi immediati a ristoro delle aziende che, per il secondo anno consecutivo, hanno perso raccolto e, quindi, reddito a causa delle gelate tardive.

Non voglio portare avanti più di tanto il mio intervento, anche perché è intervenuta la mia collega Manuela Rontini. Io chiedo alla Regione Emilia-Romagna un forte aiuto a questi agricoltori, perché purtroppo – dico purtroppo, come ho detto all’inizio del mio intervento – si trovano senza una fonte di reddito. Oltre a questa motivazione, l’altra è che noi siamo abituati bene nella nostra regione: questi agricoltori coltivano un cibo di qualità altissima e c’è il rischio vero che nei prossimi anni, se non gli diamo un vero aiuto, queste aziende possano chiudere. Questo io non lo voglio assolutamente, perché conosco tante persone che lavorano in questo settore e sono veramente, veramente in crisi. Chiedo ulteriormente con forza che la Giunta, la Regione possa aiutare queste persone.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Liverani.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFIsottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Come ho detto nel question time di prima, la Giunta è assolutamente in campo al fianco degli operatori e degli imprenditori, con il conforto, il concorso e la sollecitazione delle associazioni agricole. Non sto a ridare conto dettagliatamente degli elementi che ho riportato, ma naturalmente metto a disposizione anche questo testo scritto al consigliere interrogante.

Voglio solo aggiungere che la nostra iniziativa è già assunta sia nei confronti delle altre Regioni, in sede di Commissione delle politiche agricole della Conferenza, sia nei confronti del Governo, rispetto al tema dei ristori, rispetto alla possibilità di sbloccare le risorse che ho prima indicato e metterle immediatamente a disposizione anche dei nuovi bandi, insieme a quelli che abbiamo realizzato, e rispetto alla possibilità anche di sostenere, con le risorse della transizione del biennio 2021-2022, gli investimenti e le tecnologie che le imprese possono realizzare per proteggere sé stesse rispetto al tema della brina.

Approfitto di questa sollecitazione per dire anche come la battaglia che abbiamo fatto, in questo caso non in termini unitari, ma credo che ci darà soddisfazione comunque, rispetto al riparto anche per il prossimo PSR, muove dalla consapevolezza della fisionomia di che cos’è oggi l’agricoltura, come va considerata e come va sostenuta.

Se riusciamo ad avere le risorse sulla base di parametri che la fotografano, in questo caso penso all’ortofrutta per quanto riguarda il nostro territorio ad esempio, per citare un comparto qualificante, diventa più facile poter sostenere le imprese non solo nel momento dell’indennizzo dei danni, in cui ci dovremmo comunque misurare nel tempo, quindi non è un problema che possa essere risolto in quanto tale, ma certamente per metterle in una condizione di protezione. Sono investimenti rilevanti, molto rilevanti, che richiedono anche un riorientamento delle risorse, a partire naturalmente dalle priorità con cui vengono impegnate anche rispetto al nostro Paese.

Così come per il sostegno alla commercializzazione, rilevante anche in questo ambito, in questo comparto, così come (lo cito perché è oggetto in queste settimane di confronto e di lavoro con l’Assemblea) anche rispetto al contributo alla transizione ecologica, al sostegno alla trasformazione energetica e anche al contributo che possono dare al miglioramento della qualità dell’aria. Sono tutti ambiti sfidanti per le nostre imprese, che, se strangolate dai costi derivanti da cattivi raccolti o da danni alle produzioni, non possono essere messi in campo, se invece sostenuti nella trasformazione, possono rilevarsi domani strumenti capaci di generare reddito, che è una delle questioni fondamentali nel comparto.

Ho approfittato per fare queste considerazioni più generali di contesto, naturalmente ho riportato tutti i dati nel testo predisposto dall’assessore Mammi, che le trasmetto immediatamente, consigliere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Prego, consigliere.

 

LIVERANI: Grazie, sottosegretario, per la risposta. Non sono completamente soddisfatto, anche perché va bene la programmazione, sono convinto che è importantissima, quindi guardare al futuro, però ricordiamoci che ci sono persone che lavorano in questo settore che praticamente da due anni non percepiscono uno stipendio, quindi va bene il futuro, ma guardiamo anche quello che è adesso, perché, se non li aiutiamo veramente, è un problema. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Liverani.

 

OGGETTO 3128

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla possibilità di un sostegno economico per i lavoratori del comparto fieristico. A firma dei Consiglieri: Facci, Rancan, Bargi

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, l’interrogazione 3128: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla possibilità di un sostegno economico per i lavoratori del comparto fieristico, a firma dei consiglieri Facci, Rancan e Bargi.

Prego, consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. Velocemente, affrontiamo un tema che abbiamo già affrontato nelle scorse settimane in occasione dell’ultimo decreto Ristori di competenza regionale. Noi sappiamo che vi sono tante purtroppo, troppe categorie di lavoratori che hanno sofferto l’emergenza economica conseguente all’emergenza sanitaria. Starle a elencare non sarebbe ovviamente possibile, però possiamo individuare alcune categorie che più di altre hanno sofferto queste chiusure, per esempio il settore degli ambulanti.

Gli ambulanti sono in Regione Emilia-Romagna circa 8.246, dato al 30 giugno 2020. È un settore che ha registrato a livello nazionale che più del 31 per cento di queste imprese di commercio su aree pubbliche ha registrato perdite superiori al 60 per cento. Questa è la fonte della Federazione italiana venditori ambulanti. Quindi, è un settore, tra l’altro, che è chiuso da marzo del 2020, perché le fiere, i fieristi, quelli diversi dai mercati settimanali, sono chiusi per effetto delle misure di contenimento, di prevenzione eccetera.

Ora, in attesa delle riaperture, che ovviamente auspichiamo intervengano il più velocemente possibile, ma questo dipende da tanti fattori che sono di rilievo nazionale, che cosa può fare la Regione? Che cosa, a nostro avviso, deve fare la Regione? Sicuramente l’unica misura da mettere in campo è la politica dei ristori e la politica dei risarcimenti.

Ricordiamo che a gennaio, all’inizio di gennaio l’assessore Corsini aveva promesso uno stanziamento eccezionale per tutte le realtà che in un qualche modo erano toccate dall’emergenza economica di 40 milioni di euro e di questi 40 milioni 4 milioni erano destinati al comparto fieristico e sagre. Poi questi 4 milioni, che non sono stati ancora nemmeno immaginati, sono diventati un milione in occasione dell’ultimo PdL Ristori. Si è parlato di voler attendere i 9,3 milioni del Decreto Sostegni nazionali di competenza della Regione e di questi 9,3 milioni uno da destinare al settore dei fioristi. Allora, vedete che ci troviamo di fronte, di fatto, a una situazione che era partita con una certa consistenza e che pian piano si assottiglia. È un settore che è chiuso da marzo, che più di altri ha sofferto l’emergenza, la politica delle chiusure e, quindi, l’assenza di lavoro, e noi riteniamo che la Regione possa fare di più e debba fare di più. Sicuramente la tempestività, ma soprattutto noi chiediamo quali misure, di fatto, vorrà mettere in campo, la Regione, anche in maniera diretta tramite ristori, ma anche in maniera indiretta. Per esempio, riteniamo che, come tante altre categorie, la tassa di proprietà sugli autoveicoli, che è di pertinenza regionale, e sappiamo che gli ambulanti hanno il mezzo con il quale, ovviamente, lavorano, potrebbe certamente essere oggetto di un provvedimento di annullamento, il che, anche se non sono ovviamente quelle le risorse che consentono loro di sopravvivere, sicuramente potrebbe aiutare in un contesto complessivo di ristori, oppure anche altri interventi indiretti, come, per esempio, l’annullamento di imposizioni fiscali e tributarie che siano di pertinenza regionale.

Questa è la richiesta che facciamo: quali misure fondamentalmente la Regione intende mettere in campo per garantire questo importante comparto? Comparto, ripeto, che è chiuso da marzo 2020.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Facci.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Le risorse destinate ai ristori nell’anno 2021 per le categorie in difficoltà economiche a causa del permanere della situazione emergenziale in atto sono state assegnate alle Regioni, come è noto, con il decreto-legge n. 41/2021, connesse all’emergenza Covid-19. L’articolo 27 del predetto decreto destina, infatti, alle Regioni a statuto ordinario risorse per complessivi 110 milioni di euro, assegnando all’Emilia-Romagna in particolare 9,350 milioni. Queste risorse saranno destinate da noi, come indicato, per i ristori di diverse categorie economiche in sofferenza, dalle discoteche, ai fieristi, allo spettacolo viaggiante, alle palestre, ai cinema e alle imprese culturali, unitamente ai 4 milioni di euro che abbiamo stanziato di recente con la legge regionale n. 2 in favore di imprese della ristorazione, attraverso una convenzione con Unioncamere, e il bando sarà gestito attraverso una piattaforma telematica.

In tale ambito è prevista una specifica misura per complessivi 1 milione di euro. Adesso ho appreso da dove viene la falsa notizia dei 4 milioni di euro messa in circolazione tra gli operatori del settore, dal consigliere Facci. Qualcuno me l’ha riportata l’altro giorno, mi mancava la fonte primaria, adesso l’ho appresa.

Sono destinate alle imprese che esercitano l’attività di commercio al dettaglio su un’area pubblica nelle fiere, e le attività di ristorazione in forma ambulante, che abbiano subìto nel corso del 2020 un calo di fatturato medio superiore al 20 per cento rispetto al 2019, come concordato con le associazioni di categoria. I tempi stimati (ne abbiamo parlato anche l’altra volta) per il bando sono circa di un mese, quindi ormai siamo in dirittura di arrivo.

Abbiamo avuto modo con l’assessore Corsini di incontrare per la parte bolognese alcune categorie, che avevano manifestato anche la settimana scorsa qui davanti alla Regione, so che l’assessore incontrerà, credo nella giornata di domani, ancora le categorie del settore. Sono arrivate alcune richieste che stanno un po’ nel solco anche delle indicazioni che il consigliere diceva, in particolare sulla certezza della riapertura sia in termini di disposizione normativa (chiedono una puntuale definizione della loro categoria per non ingenerare equivoci, come accaduto in passato), sia rispetto alle condizioni operative, perché questi eventi, manifestazioni, fiere, sagre, eccetera, siano poi effettivamente svolti da parte dei Comuni. Voi sapete che prudenzialmente nell’anno passato moltissime di queste attività sono state sospese, quindi ci siamo impegnati con l’assessore Corsini, attraverso un confronto e un accordo con le categorie interessate, con l’ANCI, a definire anche un aggiornamento dei protocolli e delle modalità attraverso le quali poter autorizzare nel periodo tardo primaverile e spero comunque estivo e nell’autunno questo tipo di attività.

Ci hanno rivolto anche un paio di altre questioni rilevanti per loro, in particolare sul tema della sospensione dei versamenti all’INPS, che sapete cosa significa rispetto al tema dell’adempimento del DURC, così come la proroga per quanto riguarda la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Ci siamo impegnati a raccogliere queste istanze, a portarle in sede di Conferenza e portarle soprattutto al confronto con il Governo, sia per la definizione delle misure del nuovo decreto (penso in particolare a quello sulle misure anti-Covid), sia per quanto riguarda il prossimo decreto che il Governo si è impegnato a varare per il sostegno delle attività economiche.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie. Se la notizia dei 4 milioni di euro è una falsa notizia, allora è la Regione che diffonde false notizie, perché io le ho citato nella mia interrogazione esattamente il comunicato dell’assessore Corsini su pagina del sito internet della Regione tuttora visibile: 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, tra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane. Questo è quello che tuttora c’è sulla pagina della Regione. Quindi, se questa è una falsa notizia, la Regione diffonde false notizie o meglio crea false aspettative.

Sono diventati un milione queste risorse per gli ambulanti delle fiere. Bene, bene per modo di dire, però prendiamo atto. Il problema, come ricordavo in occasione del recente PdL Ristori regionale, è la tempistica, perché noi verosimilmente, uso le parole dello stesso assessore Corsini, entro ottobre definiremo i ristori del PdL che abbiamo votato il 30 e 31 marzo. I denari che oggi si dice verranno messi per il settore fieristico devono ancora arrivare. Sono legati al PdL Sostegni nazionale.

Allora io mi domando, quando a gennaio si è parlato dei 40 milioni, non c’era ancora la destinazione dei 9,3 milioni nazionali da destinare alla Regione, quindi, si è ragionato verosimilmente su altra programmazione, che però evidentemente è cambiata.

Io la chiudo qua. Il punto è che questo è un settore fra quelli maggiormente penalizzati. È un settore che non ha potuto neanche avere delle aperture limitate. È un settore di quelli maggiormente in sofferenza. Pertanto ritengo che sia un discorso anche di equità, di equilibrio nell’ottica di un’azione amministrativa improntata ai criteri dell’imparzialità e della correttezza quello di prevedere una corsia prioritaria e urgente per le categorie maggiormente colpite. Avevo fatto anche proposte di sostegno indiretto, evidentemente non sono state recepite perché nella risposta non sono state neanche prese in considerazione.

Credo che su questo settore, su questa categoria di lavoratori, la Regione possa e debba fare molto di più. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 2789

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Interventi nei settori della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Modifiche alla legge regionale 3 marzo 2016 n. 3 e alla legge regionale 16 marzo 2018 n. 2”. (17)

(Relazione della commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora procediamo con l’ordine del giorno dell’aula. Progetto di legge 2789: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Interventi nei settori della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Modifiche alla legge regionale 3 marzo 2016, n. 3, e alla legge regionale 16 marzo 2018, n. 2”.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità nella seduta del 1° aprile 2021.

È un progetto di legge che è composto da sette articoli.

La relatrice della Commissione, consigliera Marcella Zappaterra, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Fabio Bergamini, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

A questo punto iniziamo con la discussione e con la relazione della relatrice della Commissione, consigliera Marcella Zappaterra. Prego, consigliera.

 

ZAPPATERRA, relatrice della commissione: Grazie, presidente.

In avvio, è doveroso un ringraziamento al collega Fabio Bergamini, come relatore di minoranza, ma a tutti i Gruppi assembleari, che hanno largamente condiviso l’impostazione di questa legge regionale. Credo lo dimostri il fatto stesso che non sono pervenuti emendamenti. È abbastanza emblematico. Quindi, davvero grazie per il lavoro che è stato fatto e anche grazie a tutti i colleghi per non aver considerato questa legge, che è comunque una legge ponte che riguarda il MEIS, ma alcuni altri aspetti, il cavallo di Troia per infilare altri aspetti. A volte capita che uno strumento legislativo possa essere utilizzato anche per sistemare altre questioni. Io credo, invece, che sia assolutamente apprezzabile non aver fatto venir meno il senso di questo progetto di legge, che nasce proprio dalla necessità di modificare e integrare la legislazione regionale nei settori della cultura e della memoria del Novecento, proprio per rendere più efficaci ed efficienti gli interventi in tali ambiti e anche per mitigare gli effetti delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento del Covid.

In particolare, con la proposta di legge che andiamo a discutere si intende agire su tre assi di intervento. Il primo, quello di destinare ulteriori risorse per lo svolgimento delle funzioni riassegnate alla Regione Emilia-Romagna dalla legge n. 7/2020. Si tratta, quindi, del finanziamento degli interventi nel settore del patrimonio culturale, anche a seguito del riordino dell’esercizio delle funzioni già assegnate all’IBACN e ora disciplinate proprio come funzioni regionali. Ci ricordiamo tutti il riordino, l'ha approvato in questo mandato esattamente quest’aula, e l’obiettivo della legge è proprio di rendere disponibili risorse specificamente accantonate.

Il secondo asse di intervento è quello di autorizzare la partecipazione regionale alla Fondazione MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, con sede a Ferrara, istituita con legge n. 91 del 2003 anche al fine di arricchire le attività di ricerca e divulgazione, didattica e formazione, mirate a mantenere viva, rinnovare, approfondire, divulgare la memoria degli avvenimenti e dei processi storici, affinché dalla storia le generazioni attuali e quelle future possano trarre insegnamenti e si possa sviluppare cittadinanza attiva, proprio in coerenza con quanto previsto dalla legge  n. 3 del 2016 sulla Memoria del Novecento.

Il MEIS (credo sia doveroso in fase di presentazione di questo progetto di legge) è nato con l’obiettivo di far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, riconoscendo e valorizzando l’eccezionale continuità di un percorso ininterrotto, ancorché scarsamente conosciuto, nel corso del quale gli ebrei hanno portato alla storia e al tessuto del Paese le proprie tradizioni e un fondamentale contributo culturale, tra periodo di convivenza, interazioni seconde e altre di persecuzioni, cominciate con la chiusura nei ghetti e culminate nella tragedia della Shoah.

A questo scopo il museo, per chi non lo conoscesse, promuove attività didattiche, organizza manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e spettacoli sui temi della pace, della fratellanza fra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse.

La legge istitutiva inoltre (credo che questo vada evidenziato) stabilisce che un reparto intero del MEIS sia dedicato alle testimonianze delle persecuzioni razziali e della Shoah in Italia.

Il MEIS è gestito da una fondazione ed è posto sotto la vigilanza del Ministero stesso. L’articolo 2 della legge istitutiva prevede che alla Fondazione che gestisce il MEIS, oltre al Ministero per i beni e le attività culturali, possano partecipare il Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara, la Regione, l’Unione delle Comunità ebraiche, le Comunità ebraiche stesse, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e altri soggetti pubblici e privati. Attualmente alla Fondazione partecipano il MiBAC, il Comune, l’Unione delle comunità ebraiche e il Centro di documentazione, e sono assolutamente convinta che con questa legge, che recupera la Regione a partecipare alla Fondazione, si colma in qualche modo un gap iniziale che la scelta della Fondazione ha scontato. La dico male, per l’importanza del MEIS che la Regione non sia stata tra i soci fondatori, a mio parere, è stato un elemento di debolezza. Quindi, ringrazio veramente l’assessore Felicori e la Giunta per aver con questa legge colmato questo gap, e poi perché credo che partecipare alla Fondazione MEIS stia pienamente nella mission di questa Regione.

Sappiamo che la nostra Regione, ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto, opera per il riconoscimento e la valorizzazione delle identità culturali e delle tradizioni storiche che caratterizzano le comunità residenti nel proprio territorio. Nello stesso preambolo dello Statuto si sottolinea come la Regione si fonda sui valori della resistenza al nazismo e al fascismo e sugli ideali di libertà e unità nazionale del Risorgimento e si basa sui principi e i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e dall’Unione europea, consapevole del proprio patrimonio culturale, umanistico, ideale e religioso e dei principi di pluralismo e laicità delle istituzioni; opera per affermare i valori universali di libertà, eguaglianza, democrazia, rifiuto del totalitarismo, giustizia sociale e solidarietà con gli altri popoli del mondo e con le future generazioni; opera per affermare il riconoscimento della pari dignità sociale della persona, senza alcuna discriminazione per ragioni di genere, di condizioni economiche, sociali e personali, di età, di etnia, di cultura, di religione, di opinioni politiche, di orientamento sessuale; così come opera per affermare la pace, il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Con la memoria del Novecento, la nostra Regione, in adesione ai principi costituzionali e ai valori fondativi dell’Unione europea, in attuazione del proprio Statuto, della propria Carta statutaria e in armonia con le leggi statali, ha riconosciuto la memoria e il ricordo dei fatti determinanti per l’assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica italiana che hanno segnato la storia nazionale e locale nel corso del Novecento proprio quale elemento di rilevante valore sociale, educativo e formativo della comunità regionale per la sua coesione sociale e la creazione di una memoria collettiva e di un’identità comune nazionale ed europea.

La stessa legge all’articolo 3 individua le finalità, quella di promuovere e sostenere le attività di conservazione, servizio al pubblico, ricerca e divulgazione didattica e informazione, mirate a tenere viva e ad approfondire e divulgare la memoria degli avvenimenti, delle persone e dei luoghi dei processi storici e delle transizioni, affinché dalla storia si possano trarre insegnamenti e sviluppare cittadinanza e senso civico. Quindi, al fine di contribuire, anche attraverso un supporto di tipo economico, all’importante lavoro svolto dal MEIS fin dalla sua creazione, in attuazione dei princìpi e delle finalità soprarichiamate, con questo progetto di legge si modifica la legge regionale n. 3/2016, autorizzando la Regione, ai sensi dell’articolo 64 dello Statuto, a diventare finalmente socio partecipante della fondazione che lo gestisce.

Sempre nel progetto di legge che andiamo ad approvare, si intende modificare la legge n. 2/2018 per rendere più efficienti le misure di sostegno a favore delle bande musicali della regione. Credo sia un segnale importantissimo, perché sostenere le bande è stata una scelta consapevole fondamentale, fatta sempre durante la legge della musica, e certamente in questa fase di Covid rischia di essere inattuabile e inapplicabile come sostegno, perché sappiamo che le bande sono formate perlopiù da persone anziane, alle quali risulta difficile fare le procedure amministrative con l’identità digitale. Consentire ai Comuni di poter sopperire in questa fase è un elemento di semplificazione che va certamente nella direzione di sostenerle in modo concreto.

Non credo di dovermi soffermare in maniera molto specifica sull’esame dell’articolato. Cito molto velocemente gli articoli. Ovviamente, nell’articolo 1 sono esplicitate le finalità della legge.

Nell’articolo 2, la norma rende disponibili le maggiori risorse necessarie per le funzioni già assegnate all’IBC, che adesso sono diventate funzioni regionali. La Giunta, ovviamente, è autorizzata a provvedere con proprio atto all’istituzione di tutti i capitoli appositi.

All’articolo 3 sono apportate le modifiche al titolo della legge regionale n. 3 sulla memoria del Novecento, introducendo la partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.

L’articolo 4 introduce nella legge regionale n. 3 l’ulteriore articolo con il quale si autorizza la Regione a partecipare alla Fondazione e si definiscono le modalità di partecipazione.

Nell’articolo 5 viene inserita la possibilità di trasferire ai Comuni le risorse destinate al sostegno dell’attività di alfabetizzazione musicale svolta dalle bande.

L’articolo 6 introduce la norma finanziaria che riguarda la partecipazione alla Fondazione MEIS e l’articolo 7 dispone l’entrata in vigore della legge il giorno successivo alla pubblicazione.

Chiudo, presidente, dicendo che sono e credo di poter dire siamo soddisfatti di questa scelta, che certamente valorizza il MEIS, che certamente valorizza Ferrara, ma che più in generale rende più efficace l’intervento della legge 3 sulla memoria del Novecento, ed è un tassello fondamentale proprio perché la legge sulla memoria del Novecento venga ulteriormente implementata. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Ora passo la parola al relatore di minoranza, Fabio Bergamini. Prego, consigliere.

 

BERGAMINI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Anch’io naturalmente ringrazio tutti i Gruppi per il lavoro e la condivisione dell’articolato.

Con questo progetto di legge che ci accingiamo a votare in Assemblea, la Regione entra finalmente da protagonista nella Fondazione che gestisce il MEIS, realtà che ha l’importante e imprescindibile compito di valorizzare la vita delle comunità ebraiche e del Novecento, per tramandare alle nuove generazioni la cultura dell’ebraismo fino alle drammatiche vicende della Shoah, passando purtroppo dalle leggi razziali e dalle discriminazioni che hanno segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo.

Queste non hanno però potuto cancellare l’influenza che la cultura ebraica ha avuto nella crescita dell’Europa e di una città come Ferrara, dove sono ancora tangibili per chi percorra semplicemente via Mazzini le tracce dell’antica sinagoga e del Ghetto, una città dove – lo ricordiamo – è ambientata una delle pellicole più importanti del cinema italiano riguardante il nostro territorio, Il giardino dei Finzi Contini, a cura di Vittorio De Sica, la cui versione definitiva è del 1962.

L’influenza del pensiero e della cultura ebraica è rinvenibile in vari aspetti della vita quotidiana ed è necessario continuare a trasmettere alle nuove generazioni l’importanza del contributo che questa cultura plurisecolare ha avuto per il territorio. Penso alla valorizzazione di alcuni siti, alla riscoperta della tradizione e all’approfondimento della conoscenza di questa peculiare religiosità, la quale è stata sdoganata definitivamente da Giovanni Paolo II nel 1986, inaugurando un nuovo percorso nel dialogo tra la cristianità e l’ebraismo.

C’è poi una profonda tradizione letteraria, legata soprattutto al libro ebraico, al centro di un evento che può annoverare già 11 lezioni come la Festa del libro ebraico, che conta già tre suoi partner la nostra Regione, la quale deve continuare ad essere occasione di percorsi di ricerca e borse di studio, così come diceva giustamente prima la consigliera Zappaterra.

Nonostante possa sembrare un tema meno importante nel dibattito di quest’oggi su temi così gravi come la Shoah, vorrei ricordare la stessa tradizione gastronomica ebraica come veicolo di esplorazione del gusto da parte dei turisti nelle nostre città. In alcuni dei piccoli locali della zona del Ghetto, ma non solo, viene ricordato all’interno della carta dei ristoranti come siano presenti i piatti della tradizione culinaria ebraica, entrati di diritto a far parte del patrimonio gastronomico della città e non solo. Penso a una certa cultura culinaria che riguarda il caviale dello storione, tradizione, quella legata al pregiato pesce del Po, che è documentata già all’epoca della Corte estense sulle tavole ferraresi. La collaborazione che sarà inaugurata a seguito di questo percorso legislativo che stiamo compiendo, offre molte possibilità e ha il merito di radunare attorno a un obiettivo concreto una serie di realtà importanti già nominate prima di me, realtà che in passato hanno lavorato per il medesimo obiettivo, ma spesso percorrendo magari binari diversi.

Oggi, finalmente potremo fare un altro passo nella direzione della volontà comune di mettere a sistema quei percorsi e quelle sensibilità che li hanno contraddistinti per arrivare finalmente a riscoprire insieme una pagina indelebile della cultura locale, nazionale e storica del Novecento. Desidero naturalmente in tal senso ringraziare Marcella Zappaterra, relatrice di maggioranza del testo di legge, per il prezioso contributo di idee e competenze che saprà, sicuramente anche in futuro, portare a questo dibattito e al nostro Museo.

Chiudo ringraziando, inoltre, per le doverose iniziative che si vanno qui mettendo in campo anche per le bande musicali, disciplinate, come si diceva, dalla legge 2 del 2018, patrimonio storico e culturale della nostra terra. Ponendo l’attenzione sull’alfabetizzazione musicale non facciamo altro che proseguire una grande tradizione nostrana.

Tornando al tema principale, sono d’accordo che sia pienamente nella mission della Regione partecipare al MEIS. Questo è fuori discussione per i motivi che abbiamo detto. Sono d’accordo, serve uno spunto di ricerca ulteriore per portare l’esperienza ebraica nel futuro e sono d’accordo che il peculiare ebraismo italiano ha tanto da dire e da dare ai nostri giovani. In questo forse siamo stati un po’ carenti in passato e anche con questa legge andiamo a migliorare questa situazione.

Il contributo di idee naturalmente ci sarà in futuro, oltre al contributo economico importantissimo, e noi saremo a disposizione per questa importantissima battaglia culturale, che non ha che fare, lo ricordo, soltanto con la città o la Provincia di Ferrara. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Apriamo adesso la discussione generale. Ho iscritta a parlare la consigliera Bondavalli. Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente, e grazie all’assessore Felicori per il lavoro fatto, perché aderire a una Fondazione per una istituzione del profilo della nostra Regione, una Regione come appunto è l’Emilia-Romagna, costituisce un atto senza dubbio di particolare rilevanza perché significa entrare ufficialmente a far parte di una realtà, in questo caso, di respiro storico-culturale partecipata da più soggetti impegnati a essere protagonisti nell’ambito definito dalla natura del contesto a cui fa riferimento. Dunque, parliamo proprio del MEIS, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, con sede, è stato detto, a Ferrara.

Questa è una scelta forte, per quanto ci attiene pienamente condivisa, avvalorata in prima istanza da ragioni di coerenza, dapprima con quanto contenuto proprio nel preambolo e nell’articolo 2 del proprio Statuto. Nel primo, infatti, vi sono i riferimenti valoriali su cui si fonda la nostra regione, dalla Resistenza al nazifascismo, ai princìpi universali di libertà, eguaglianza e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione. Mentre, l’articolo 2 afferma l’impegno a riconoscere e valorizzare le identità culturali che caratterizzano le comunità presenti nel territorio. La coerenza, oltre che mediante la natura statutaria, si sostanzia anche riferendosi al portato della legge regionale del 3 marzo 2016, inerente proprio alla memoria del Novecento, riconosciuto come periodo storico di valore sociale e formativo per la comunità regionale.

Non credo sia necessario ripercorrere in questa sede il dramma della Shoah, di che cosa ha significato l’olocausto del popolo ebraico in termini di sofferenza e di coscienza collettiva per le generazioni che hanno vissuto la Seconda guerra mondiale e anche, naturalmente, per le generazioni successive, perché ne siamo tutti chiaramente consapevoli. Ma è evidente che, nel momento in cui la maggior parte dei testimoni superstiti a quella immane tragedia per ragioni anagrafiche non è purtroppo più tra noi, sono proprio le Istituzioni a doversi assumere la responsabilità prima di continuare il percorso di testimonianza.

Questo si sostanzia nella decisione della Regione Emilia-Romagna di partecipazione al MEIS, oltre che quale scelta fortemente simbolica, credo, di adesione ai valori su cui è fondata la nostra democrazia, di volontà di custodia della memoria, di sostegno alla diffusione di senso civico e cittadinanza attiva. Ne derivano potenziali riflessi molto significativi sul cammino delle nuove generazioni, nei riguardi delle quali l’affermazione dei princìpi di eguaglianza delle persone senza discriminazione alcuna, nonché del valore della pacificazione come unica condizione possibile nella relazione tra comunità e popoli sono fondamentali, e sono fondamentali sia sul piano formativo che su quello della generazione di fiducia e speranza nell’approdo a una società matura ed equilibrata.

Grazie davvero, dunque, all’assessore Felicori per questa iniziativa che qualifica l’azione complessiva della nostra Regione.

Chiudo con un cenno a un altro contenuto inerente al progetto di legge oggi in discussione, ovvero quello riferito a rendere più efficienti le misure a sostegno dell’azione delle bande musicali della nostra regione mediante la concessione di contributi dedicati ai Comuni.

Chiudo con questo, perché lo ritengo davvero un passaggio importante, perché è finalizzato a riconoscere e accompagnare un vero e proprio patrimonio delle nostre comunità, quello dei corpi bandistici. Queste sono da sempre esperienze di relazione, sono esperienze di educazione e quindi di crescita individuale e collettiva.

Per questo, per quanto ci attiene, diamo il nostro pieno sostegno a questo progetto di legge, di cui oggi stiamo discutendo, ringraziando nuovamente il lavoro dell’assessore Felicori e di tutti coloro che hanno lavorato in questo senso, e grazie anche ai relatori di maggioranza e minoranza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Altri in dibattito generale? Io per ora non ho nessuno segnato a parlare. Se nessuno vuole intervenire, chiedo ai relatori di maggioranza e di minoranza se abbiano considerazioni da apportare. Non ho nessuno neanche tra i relatori iscritto a parlare.

A questo punto, chiedo alla Giunta, all’assessore Felicori se voglia intervenire. Prego, assessore.

 

FELICORI, assessore: Grazie, solo per ringraziare l’Assemblea, la relatrice di maggioranza e il relatore di minoranza, per l’attenzione che fin dai lavori della Commissione hanno dedicato a questa legge.

Ha ragione la consigliera Zappaterra quando dice che compiamo un atto dovuto, che dà pienezza sia alla nostra legge sulla memoria e al nostro discorso sulla memoria, sia insieme alla Fondazione MEIS, in quanto dobbiamo considerare, sia pure per ragioni storiche anche terribili, la presenza di questo museo un privilegio per la nostra Regione e un onore per noi entrare con forza in questa Fondazione.

Concludiamo questo processo legislativo, ma inizia una stagione in cui la Regione è chiamata tutta insieme, con i suoi uffici, col suo livello politico, a contribuire al rilancio di questo Museo. Finita l’epidemia, c’è un forte bisogno che tutta la Regione concorra al rilancio di questo Museo e sono assolutamente convinto che la presenza di questo Museo metterà luce su tutto il patrimonio culturale ebraico nella nostra regione, che è un patrimonio molto ricco e che merita di essere molto più conosciuto in ogni suo aspetto.

Grazie, ancora.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori. A questo punto passiamo all’esame dell’articolato.

Articolo 1. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 36

Favorevoli 36

 

È approvato.

 

L’articolo 1 è approvato.

Passiamo all’articolo 2. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

L’articolo 2 è approvato.

Passiamo ora all’articolo 3. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo all’articolo 4. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto. 

Mettiamo in votazione l’articolo 4.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

L’articolo 4 è approvato.

Passiamo all’articolo 5. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 5.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti  39

Favorevoli 38

Astenuti  1

 

È approvato.

 

L’articolo 5 è approvato.

Passiamo all’articolo 6. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

L’articolo 6 è approvato.

Siamo arrivati all’ultimo articolo, l’articolo 7. Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Consigliera, Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo scusa, ma il mio voto sull’articolo 5 non è corretto. È favorevole, ovviamente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, correggiamo. Grazie.

Articolo 7. Mettiamo in votazione l’articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

L’articolo 7 è approvato.

Adesso passiamo alle dichiarazioni di voto finali sul progetto di legge.

Chi si iscrive a parlare? Consigliere Bulbi. Io ho iscritto a parlare il consigliere Bulbi, non so se… Prego, consigliere. Purtroppo non la sentiamo, consigliere.

 

BULBI: Mi sentite adesso?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo.

 

BULBI: Era per dare il parere favorevole all’articolo 1, perché non mi è partita la votazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Integriamo. Grazie.

Ritorniamo alle dichiarazioni di voto. Qualcuno in dichiarazioni di voto? Consigliere Bergamini, prego.

 

BERGAMINI: Naturalmente, come abbiamo detto in dibattito, per la completa identità di vedute sulla forma, ma anche e soprattutto sulla sostanza di un progetto di legge che non va soltanto a integrare magari una mancanza del passato o, comunque, a completare un lavoro cominciato in precedenza da altre Assemblee, ma dà uno sguardo e una volontà sul futuro sia come investimenti per questo Museo, ma anche e soprattutto, come dicevo prima, puntando magari alla ricerca e alla collaborazione con importanti parti della cultura non solo ferrarese, e penso naturalmente soprattutto alla nostra università.

Naturalmente voteremo a favore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Altri in dichiarazione di voto? Io non ho altri in dichiarazione di voto. Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Ovviamente il nostro voto sarà favorevole convinto, soprattutto perché credo, come ha detto l’assessore Felicori, che davvero, oltre a colmare un gap, questo sarà il punto di partenza di un lungo percorso di valorizzazione attraverso le strategie delle politiche culturali della Regione per valorizzare tutto il comparto dell’ebraismo e della memoria del Novecento, ma anche per consentire all’intera struttura regionale di essere, anche grazie al riordino che abbiamo fatto sull’IBC, pienamente consapevole e protagonista di questo percorso.

Credo che sia stato fatto un ottimo lavoro, soprattutto per la prospettiva.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Per annunciare il nostro voto favorevole e convinto a questo progetto di legge. Come è stato detto sia durante i lavori della Commissione sia questa mattina durante il dibattito in aula, è un progetto di legge che va a colmare un elemento che in qualche modo sana il fatto che la Regione avrebbe dovuto o potuto già dall’inizio essere dentro al momento di fondazione del Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Credo che il fatto che questa Regione si sia dotata nel 2016 di una legge sulla memoria sia stato un fatto particolarmente prezioso e importante. Oggi possiamo completare anche da questo punto di vista con un tassello ulteriore e implementare l’attuazione di quella legge, dare corpo e sostanza a un percorso, che è importante, come è stato detto, per Ferrara, ma non solo, perché segnala una volontà da parte di questa Regione precisa sul solco di quanto è stato tracciato anche negli anni precedenti, nella precedente legislatura.

Il fatto che ci sia una così larga e unanime condivisione di questo progetto di legge è un ulteriore elemento importante e prezioso, che rafforza il lavoro che sta portando avanti l’assessore Felicori, al quale voglio riconoscere anche la presenza importante in Commissione per tutto il corso del confronto che c’è stato in Commissione, ha sempre assicurato la propria presenza e non ha fatto mai mancare la possibilità di confronto con tutti i Gruppi. Credo che oggi questo voto unanime, che si profila in modo così netto, sia un elemento incoraggiante, che segnala, come dicevo, e rafforza il lavoro sulle politiche culturali più in generale, sulle quali peraltro noto con favore il fatto che non sia la prima volta che, discutendo di oggetti che riguardano la politica culturale di questa Regione, si sia riscontrato una larghissima maggioranza, se non addirittura unanimità.

Credo sia un aspetto positivo che va sottolineato, perché quando si incontrano sensibilità differenti (sappiamo che in quest’Aula non mancano i momenti e i motivi di divisione e di scontro) però quando, come dicevo, si incontrano momenti di condivisione è bene sottolinearli, e mi fa piacere che sia il terreno delle politiche culturali di questa Regione quello in cui questa condivisione diventa più plastica, anche perché (esco un attimo dallo stretto tema dell’ordine del giorno) credo che anche in Emilia-Romagna, viste e considerate le difficoltà che il settore cultura ha incontrato ovviamente a causa delle chiusure e delle misure restrittive da Covid, abbiamo necessità di un forte impegno da parte di tutti noi, da parte di tutta l’Assemblea nel sostegno alle attività e alle iniziative che verranno messe in campo e che abbiamo anche discusso (penso al cinema e al programma sull'audiovisivo) nell’ultima Assemblea.

Credo che il sostegno sia importante e quanto mai necessario.

Si diceva un elemento importante per Ferrara, ma non solo, non è necessario ribadire quanto sia significativo quel museo, quella realtà per quello che rappresenta e per quello che è stata la Shoah, anche e soprattutto, vien da dire, nel nostro Paese, elementi questi importanti di condivisione che, ripeto, è bene sottolineare, come credo, anche se non è legato strettamente al tema della partecipazione alla Fondazione Museo nazionale dell’ebraismo, come ha giustamente ricordato la collega Zappaterra, relatrice di maggioranza, che ringrazio per il lavoro svolto, anche il tema relativo all’implementazione delle attività delle bande musicali, che sono realtà molto importanti per il tessuto sociale della nostra Regione. Specie nelle aree periferiche svolgono una funzione, oltre che culturale, anche sociale molto importante e io credo che, da questo punto di vista, aver trovato modo e spazio anche in questo progetto di legge per ribadire e implementare un’attenzione rispetto a quel settore della vita culturale e sociale della nostra Regione sia stato quanto mai opportuno.

Quindi, in chiusura ribadisco il nostro voto favorevole rispetto a questo progetto di legge. Grazie

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi. Consigliera Bondavalli.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Solo per ribadire, peraltro, come già anticipato nel mio intervento, il convinto sostegno e il parere sicuramente favorevole al progetto di legge che stiamo discutendo e per ringraziare ancora l’assessore Felicori, perché questo credo sia un progetto di legge che ha una visione importante. Lo abbiamo detto, aderire a una Fondazione costituisce un atto senza dubbio di particolare rilevanza, e soprattutto a questa Fondazione. Siamo assolutamente in linea con i valori che questa Regione porta avanti da anni.

Quindi, grazie. Parere favorevole da parte del Gruppo “Bonaccini Presidente”.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera. Io non ho altri in dichiarazioni di voto.

A questo punto metto in votazione il progetto di legge della Giunta: “Interventi nel settore della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 41

 

È approvato.

 

Il progetto di legge è approvato.

A questo punto, essendo le ore 12,53, direi che il tempo per aprire un nuovo argomento è ristretto, quindi chiuderei la seduta di oggi.

Ci rivediamo alle ore 14,30.

Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 12,53

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI,  Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Paola SALOMONI.

 

È assente per motivi istituzionali, ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Andrea CORSINI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2789

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Interventi nei settori della cultura e della memoria del Novecento. Partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Modifiche alla legge regionale 3 marzo 2016 n. 3 e alla legge regionale 16 marzo 2018 n. 2”. (17)

 

Titolo: votazione art. 1

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:38

Non votanti: 1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Bulbi Massimo; Zappaterra Marcella

 

Non votante


Petitti Emma

 

Assenti


Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Stragliati Valentina

 

 

Titolo: votazione art. 2

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:37

Non votanti: 1

Assenti: 12

 

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votante

Petitti Emma


Assenti


Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Titolo: votazione art. 3

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:37

Non votanti: 1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votante


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

Titolo: votazione art. 4

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:37

Non votanti: 1

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votante

Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Titolo: votazione art. 5

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si:39

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi  Stefano;  Bergamini  Fabio;  Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini  Luca;  Soncini  Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Piccinini Silvia

 

Non votante

 

Petitti Emma

 

Assenti


Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Petitti Emma; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Titolo: votazione art. 6

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votante


Petitti Emma

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Titolo: votazione art. 7

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:38

Non votanti: 1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votante


Petitti Emma

 

Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

 

Titolo: 2789 - votazione pdl

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:42

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia Zappaterra Marcella

 

Non votante


Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Stragliati Valentina

 

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

3075 - Interrogazione a risposta scritta circa le cooperative sociali di tipo B, che svolgono il servizio raccolta anche differenziata e trasporto dei rifiuti. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3076 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione dei danni subiti dalle aziende agricole, a seguito delle gelate notturne di fine marzo 2021, considerando anche come si possa fare fronte al sempre più frequente verificarsi di eventi atmosferici straordinari come le gelate primaverili e i lunghi periodi di siccità. A firma del Consigliere: Lisei

 

3077 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3078 - Interrogazione a risposta scritta circa l'estensione fino alle 24 della somministrazione dei vaccini al Pala Ponti e se sia possibile aprire nella città di Parma un nuovo centro vaccinale. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3079 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza odierna all’interno delle residenze sociosanitarie assistite, rispetto a quella della fase prepandemica.A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3084 - Interrogazione a risposta scritta circa l'inclusione della priorità vaccinale per il personale di imprese di forniture beni e servizi a strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Lisei

 

3085 -Interrogazione a risposta scritta circa il dissesto idrogeologico nel Piacentino, con particolare riferimento alla frana presente lungo la strada comunale tra Pianello e Montemartino in Alta Val Tidone e il tratto di strada del Comune di Alta Valtidone, località “il Mulino”. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

3086 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla discarica di Finale Emilia (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3087 -Interrogazione a risposta scritta in merito a notizia di infezioni endonosocomiali da Covid-19 con esito infausto presso l'ASMN di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3088 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la zona golenale sita in Pieve di Gualtieri (RE) rientri nel perimetro della Riserva MAB - Unesco e nel caso su quali soggetti insistano le responsabilità e gli obblighi di vigilanza, verifica e controllo a tutela e protezione di detta zona. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3090 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3091 - Interrogazione a risposta scritta per sapere il motivo per il quale alcuni cittadini riferiscono di non avere ricevuto adeguate informazioni prima di essere stati sottoposti alla vaccinazione anti-Covid-19.

A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati

 

3092 - Interrogazione a risposta scritta circa la soluzione dei disagi che sono stati registrati presso il centro vaccinale di Fiorano (MO). A firma del Consigliere: Bargi

 

3093 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'Hub vaccinale di Fiorano Modenese (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3094 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti di controllo con i quali la Regione verifica che, in conformità a quanto previsto nel Bando di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 597/2020, le piante distribuite vengano effettivamente piantate. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3095 - Interrogazione a risposta scritta circa il programma di riapertura completa delle lezioni scolastiche in presenza e il superamento della didattica a distanza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

 3096 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna di screening vaccinale in vista della riapertura delle scuole. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3097 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il possibile sostegno economico alle aziende agricole che abbiano subito danni per le gelate avvenute nel 2020 e nel 2021. A firma del Consigliere: Liverani

 

3099 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di volontari, sottoposti al vaccino anti Covid, per presenziare alle fasi di svolgimento della prova d’esame del concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2020/2023 che si svolgerà mercoledì 28 aprile 2021. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini

 

3100 - Interrogazione a risposta scritta circa il possibile sostegno economico dei centri bowling per i periodi di limitazione o sospensione delle attività a seguito dell'emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Rontini

 

3101 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il sostegno economico per centri estetici e parrucchieri, duramente colpiti dalle chiusure per COVID-19. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Pelloni, Occhi, Marchetti Daniele, Catellani, Facci, Bargi, Stragliati, Bergamini, Rancan, Delmonte, Montevecchi, Rainieri

 

3104 - Interrogazione a risposta scritta circa le prestazioni sanitarie interrotte a causa della pandemia.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3106 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di coinvolgere nei tavoli di monitoraggio del Patto per il Lavoro e per il Clima anche i soggetti del mondo ambientalista che non l’hanno sottoscritto, in particolare la Rete emergenza climatica e ambientale che ha svolto un importante lavoro di analisi e proposta nella fase preparatoria del Patto. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3107 -Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga utile ed opportuna l’istituzione della figura del Garante regionale per i Diritti degli Animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3108 -Interrogazione a risposta scritta sul progetto di un nuovo impianto eolico denominato “Monte Giogo di Villore” ubicato in territorio toscano, interessante sito localizzato nella Provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3109 - Interrogazione a risposta scritta sulla campagna nazionale di controlli sulla corretta adozione delle misure anti contagio sui servizi di trasporto pubblico, realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

3111 -Interrogazione a risposta scritta sulla riapertura delle palestre adibite all’attività sportiva ed addestrativa degli operatori di Polizia. A firma del Consigliere: Lisei

 

3112 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa la carenza di personale infermieristico all'interno delle strutture CRA. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

3115 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione epidemiologica (contagi e vaccinazioni) nelle carceri. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3116 -Interrogazione a risposta scritta sul protocollo per la gestione delle dosi residue di vaccino anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3117 -Interrogazione a risposta scritta sulla riapertura delle scuole in sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3119 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa un eventuale esonero dalla tassa TARI per attività del settore terziario. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3120 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la situazione dei contagi da Covid19 nel carcere di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

3121 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli incarichi retribuiti al personale sanitario collocato in quiescenza. A firma della Consigliera: Pigoni

 

3122 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo per sostenere le aziende agricole emiliano romagnole che si trovano in forte difficoltà a seguito delle gelate dei giorni scorsi. A firma delle Consigliere: Rontini, Zappaterra

 

3123 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'utilizzo del superbonus del 110% anche per le strutture ricettive. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3125 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul rilancio del comparto turistico regionale e sulle azioni per garantire la minore diffusione possibile del virus SARS-CoV-2. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3126 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa possibili misure di sostegno, e relative tempistiche, per il settore agricolo in ordine ai danni causati dalle gelate che si sono recentemente verificate. A firma del Consigliere: Liverani

 

3127 Interrogazione d'attualità a risposta immediata in Aula circa la ricollocazione dei lavoratori della Me.Mo. Srl. di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

 

3128 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla possibilità di un sostegno economico per i lavoratori del comparto fieristico. A firma dei Consiglieri: Facci, Rancan, Bargi

 

3129 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come proseguiranno e come saranno calendarizzate le vaccinazioni delle persone fragili rientranti nelle categorie prioritarie stabilite dal nuovo piano vaccinale nazionale. A firma del Consigliere: Lisei

 

3130 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'eventuale necessità e/o previsione di ulteriori nuovi punti vaccinali in provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

 

INTERPELLANZE

 

3114 -Interpellanza circa la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi (art. 3 della L.R. 18/2016) compreso il contrasto al radicamento nel nostro territorio del reato di finanziamento del terrorismo internazionale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni, Facci, Catellani, Rainieri, Liverani, Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Rancan, Montevecchi, Delmonte, Pompignoli

 

3124 - Interpellanza circa l'avvio di screening per i cittadini che usufruiscono di servizi sul nostro territorio da fuori Regione, con particolare riguardo alle azioni da mettere in campo per permettere la pronta ripresa dell’attività delle Università. A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

3080 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare gli opportuni atti per evitare che nelle stesse categorie merceologiche i provvedimenti di chiusura siano discriminatori e penalizzanti per gli operatori mercatali, rispetto a quelli operanti in altre forme. (02 04 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3081 -Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nel sostegno alla richiesta al Governo e al Parlamento di allargare la platea dei beneficiari del superbonus al 110% previsto dal DL n. 34 del 2020 anche alle strutture ricettive e alberghiere. (02 04 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3082 - Risoluzione in merito alla realizzazione di una manovra straordinaria mirata al sostegno economico immediato attraverso contributi a fondo perduto alle categorie maggiormente colpite dalla “seconda e terza ondata” da Covid-19. (02 04 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3083 -Risoluzione per invitare la Giunta a proseguire nel finanziamento del nuovo impianto “Polla – Lago Scaffaiolo” nella stazione sciistica del Corno alle Scale, anche al fine di permettere il collegamento tra il versante emiliano (Corno alle Scale) e quello toscano (Doganaccia). (02 04 21) A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Marchetti Daniele

 

3089 -Risoluzione per impegnare la Giunta ad approfondire l’impatto che l’invecchiamento avrà sulla società e sull'economia della regione al fine di predisporre ulteriori politiche ed azioni in grado di agire sul mantenimento attivo ed in buona salute della popolazione anziana e dei soggetti che si occupano di loro, ad iniziare dai caregiver. (07 04 21) A firma dei Consiglieri: Maletti, Soncini, Caliandro, Mori, Sabattini, Rossi, Rontini, Montalti, Marchetti Francesca, Pillati, Zappaterra, Tarasconi, Daffada', Costi, Fabbri, Iotti

 

3098 -Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a sollecitare il Governo affinché approvi la proroga dello stato di emergenza per i Comuni del cratere del sisma del 2012. (07 04 21) A firma dei Consiglieri: Costi, Zappaterra, Sabattini, Mori, Caliandro, Fabbri

 

3102 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo di aumentare il plafond del Fondo straordinario "ristori" per il terzo settore e la proroga della scadenza per l’accesso ai prestiti garantiti, così come chiedono le maggiori Associazioni nazionali del settore. (08 04 21). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3103 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi portavoce presso il Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, della possibilità di riaprire da subito quei bar e ristoranti che possano garantire il servizio esterno all’aperto, in dehors e verande, nel rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento. (08 04 21) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3105 - Risoluzione sulla necessità di rendere disponibile un percorso di follow-up tale da garantire alle persone che hanno contratto il COVID-19 un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, in grado di individuare eventuali complicanze a medio e lungo termine. (08 04 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3110 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a sostenere e a promuovere in tutte le sedi deputate l’iter della candidatura di Modena a Città Creativa Unesco 2021 per le Media Arts. (08 04 21)

A firma del Consigliere: Sabattini

 

3113 - Risoluzione per impegnare la Giunta sollecitare il Governo a svincolare la contrattazione integrativa da tetti di spesa e a prevedere stanziamenti specifici finalizzati a riconoscere il maggior impegno del personale sanitario durante la pandemia. (09 04 21) A firma dei Consiglieri: Costa, Mumolo, Caliandro, Mori, Tarasconi, Rontini, Zappaterra, Daffada', Rossi, Iotti

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

2453 -Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dell’impresa Industrie Valentini. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2456 -Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di vaccinazione anti Covid-19 per le persone diversamente abili, i loro conviventi ed i caregivers. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2459 - Interrogazione a risposta scritta circa il vaccino anti-HPV (Human Papilloma Virus). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2462 - Interrogazione a risposta scritta circa la riparazione e manutenzione di protesi, ortesi ed ausili tecnologici previsti dal DPCM 12 gennaio 2017. A firma del Consigliere: Lisei

 

2463 - Interrogazione a risposta scritta circa l’affidamento al difensore civico regionale del ruolo di “Garante per il diritto alla salute”. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2464 - Interrogazione a risposta scritta circa gli allevamenti e la zoonosi. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2467 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisto di “caschi refrigeranti” per i reparti oncologici.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2468 -Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione dei programmi di screening per la prevenzione dei tumori.A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2469 -Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle priorità nella campagna vaccinale anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2473 -Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei terreni dell'ex “Fornace Vigarani” di Ponte Alto, Modena. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2478 - Interrogazione a risposta scritta circa i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl (SISP). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2479 -Interrogazione a risposta scritta circa la vaccinazione anti Covid-19 delle persone affette da malattie polmonari interstiziali ed in particolare da fibrosi polmonare. A firma dei Consiglieri: Rontini, Soncini, Rossi, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Costi, Daffada', Pillati, Bulbi, Sabattini, Fabbri, Tarasconi

 

2480 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo come richiami vivi dei volatili appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriformi. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Bargi, Rainieri, Facci, Montevecchi, Pompignoli, Delmonte, Catellani

 

2486 - Interrogazione a risposta scritta circa il decesso di un neonato al Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2487 - Interrogazione a risposta scritta circa la riattivazione di corsi terapeutici per disabili a Piacenza.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2493 -Interrogazione a risposta scritta circa il benessere degli animali d’allevamento in Emilia-Romagna con particolare riguardo ai controlli effettuati ed alle sanzioni erogate. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2499 -Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione dei percorsi di post-contagio da COVID-19.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2502 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione del vaccino anti Covid19 agli ospiti e agli operatori delle strutture residenziali dedicate alle diverse abilità. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro, Tarasconi, Daffada', Amico, Sabattini, Soncini, Rontini, Bulbi, Mumolo

 

2505 -Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del medico di medicina generale presso la frazione di Migliarina di Carpi (MO), al fine di garantire l’adeguata continuità assistenziale ai cittadini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2506 -Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stato attivato un programma di verifiche e controlli sulle residenze sanitarie assistite e sulle strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, volto ad accertare le condizioni di conformità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2511 -Interrogazione a risposta scritta circa la nomina del Direttore Sanitario Aosp di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2524 - Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento del Covid-19 con cellule staminali. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2526 - Interrogazione a risposta scritta circa misure a tutela delle persone con disabilità uditive. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2527 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di ricomprendere le persone senza fissa dimora tra le priorità previste dal piano vaccinale relativo al Covid-19 nonché circa interventi volti a contenere il rischio di contagio nelle strutture che accolgono le persone senza fissa dimora. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Tarasconi, Marchetti Francesca, Amico, Sabattini, Mori, Rossi, Rontini, Montalti, Daffada', Bulbi, Fabbri

 

2531 -Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento indennitario INPS ad una persona gravemente ammalata residente in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2533 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi della Regione, nei confronti del Governo, per assicurare la vaccinazione di operatori delle carceri, detenuti e persone senza dimora. A firma dei Consiglieri: Amico, Caliandro, Mumolo, Sabattini, Daffada', Tarasconi, Bulbi, Rontini

 

2541 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni a supporto del c.d. “volontariato del soccorso”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2543 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio delle vaccinazioni presso la residenza per anziani "Città di Fidenza" (PR). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2545 Interrogazione a risposta scritta circa le disparità di trattamento generate dal congedo straordinario per quarantena scolastica da Covid-19 introdotto dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126. A firma dei Consiglieri: Rontini, Caliandro

 

2550 - Interrogazione a risposta scritta circa i giorni di apertura dell’Ufficio Postale di Compiano (PR).

A firma del Consigliere: Daffada'

 

2552 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti alla soluzione dei disservizi del Sistema di accoglienza centrale delle ricette dematerializzate gestito dalla società Sogei. A firma dei Consiglieri: Soncini, Costi, Mori, Maletti, Sabattini, Caliandro, Pillati, Daffada', Rontini, Bulbi, Tarasconi

 

2571 -Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di utilizzo delle dosi giornaliere scongelate e diluite di vaccino anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2572 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento delle persone diabetiche tra i cittadini da sottoporre prioritariamente alla vaccinazione anti Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2577 -Interrogazione a risposta scritta circa le misure per fronteggiare la difficile situazione presente nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Cona e il processo di integrazione tra le due Aziende sanitarie del territorio ferrarese. A firma del Consigliere: Bergamini

 

2578 -Interrogazione a risposta scritta circa le giornate di apertura degli uffici postali nel comune di Montecreto e nella frazione di Acquaria (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2585 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione del vaccino Covid a non aventi diritto e le azioni specifiche da mettere in campo per evitare abusi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2586 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione dei cani da assistenza per le persone diversamente abili. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2612 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione del medico di medicina generale della frazione di Migliarina di Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2622 -Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di stimolare un confronto a garanzia di eque condizioni retributive e occupazionali per il personale della ASL della Romagna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2625 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dei Sindaci tra i soggetti appartenenti ai servizi essenziali e, come tali, tra i destinatari con priorità nella programmazione in corso della vaccinazione anti -Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2647 -Interrogazione a risposta scritta per sollecitare il Governo affinché le persone con fibrosi cistica possano essere incluse come prioritarie nell’elenco dei soggetti con disabilità per la somministrazione del vaccino anti Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Daffada', Costa, Mori, Tarasconi, Soncini, Rossi, Rontini, Caliandro, Montalti, Bondavalli, Bulbi, Mumolo, Sabattini, Pillati, Fabbri

 

2758 - Interrogazione a risposta scritta sulla vicenda di allontanamento familiare di una minore, con particolare riguardo all’operato del Garante regionale per l’infanzia. A firma del Consigliere: Facci

 

2761 -Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Regione intenda intraprendere per salvaguardare la continuità occupazionale e le prospettive dello stabilimento della Kemet di Pontecchio Marconi, anche attraverso la convocazione di un tavolo regionale. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2766 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori del settore logistico e dell'e-commerce. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2768 - Interrogazione a risposta scritta su congedi e sostegni per lavoratori e imprese nelle zone con DAD determinata da ordinanze regionali/locali. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2777 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'adozione di misure che permettano lo svolgimento di corsi e lezioni di musica e canto in presenza. A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Rancan, Liverani, Stragliati, Montevecchi

 

2794 -Interrogazione a risposta scritta circa i problemi di connessione alla banda larga nell'appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2807 -Interrogazione a risposta scritta per sapere se il Comune di Comacchio abbia provveduto al pagamento della tassa di concessione regionale dovuta per gli anni d’imposta 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2818 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle modifiche dei criteri per agevolare l’accesso al Superbonus 110% sugli edifici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2821 - Interrogazione a risposta scritta circa un finanziamento per l’evento della Formula Uno a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2825 -Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di fornire abbonamenti gratuiti per il trasporto pubblico locale anche per gli studenti della fascia 14-19 anni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2827 -Interrogazione a risposta scritta sulle votazioni per il Consorzio di Bonifica di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2850 - Interrogazione a risposta scritta circa l’esigenza di assicurare la frequenza scolastica in presenza, almeno per i figli del personale sanitario. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2854 -Interrogazione a risposta scritta sulla possibile frequenza scolastica in presenza per i figli del personale sanitario e dei lavoratori delle categorie essenziali. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

2870 -Interrogazione a risposta scritta circa il fenomeno di istigazione all’odio e alla violenza online, che colpisce le persone LGBTI+. A firma dei Consiglieri: Amico, Mumolo, Fabbri, Sabattini

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alla interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

3018 -Interrogazione a risposta scritta in merito all'ordinanza del Sindaco di Carpi del 22 marzo 2021, riguardante l'attività di raccolta fondi e sottoscrizioni da parte di partiti politici ed altre associazioni di volontariato. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 1 aprile 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità alla interrogazione oggetto n. 2800 

 

2800 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'estensione della didattica in presenza a figli di entrambi i genitori sanitari a scuole di ogni ordine e grado. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 6 aprile 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali alle interrogazioni oggetti nn. 2449 – 2616 – 2631 -2655 – 2742 - 2750

 

2449 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la ristrutturazione delle camere ardenti di Carpi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2616 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui ritardi accumulati dai programmi di screening in seguito alla pandemia da Covid 19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2631 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la vaccinazione dei genitori di figli minori lungodegenti in ospedale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2655 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la situazione di difficoltà di accesso/fruizione dei parcheggi da parte del personale sanitario, nelle aree di sosta dell'Arcispedale Santa Maria Nuova (ASMN) di Reggio Emilia, con particolare riguardo al personale sanitario (medici inclusi) in servizio presso il CORE. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2742 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'acquisto in autonomia di dosi vaccinali anti-Covid da parte della Regione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2750 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’effettuazione di screening per la rilevazione dell'antigene del coronavirus con test non adeguatamente sensibili rispetto a quanto raccomandato dal Ministero della Salute. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 7 aprile 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità sociali alle interrogazioni oggetti nn. 2964 – 2610 – 2619 – 2714 -2790

 

2964 Interrogazione a risposta orale in commissione circa la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’area di proprietà regionale denominata “Oasi di Porto-Trava”. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

2610 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa il polo estrattivo del gesso di Monte Tondo, situato in località Borgo Rivola in Comune di Riolo Terme (RA). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2619 -Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere se la Regione ritenga opportuno potenziare la rete di monitoraggio degli inquinanti dell’aria gestita da Arpae lungo il tracciato del sistema autostradale/tangenziale bolognese e realizzare un’indagine epidemiologica sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla popolazione ivi residente. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Zamboni, Caliandro

 

2714 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il rinnovo della concessione mineraria denominata “Albarola”, per l’estrazione di marna da cemento, ubicata nei comuni di Vigolzone e Rivergaro (PC). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2790 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul PEE - Piano di Emergenza Esterno di Minerbio, redatto dalla Prefettura di Bologna, data la presenza sul territorio di uno stabilimento per attività di stoccaggio di gas naturale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 26/03/2021 al 08/04/2021

 

DPGR n. 41 del 01/04/2021

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R.. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 6 prot. NP/2021/1205 del 12/04/2021)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Emma Petitti

Bergamini - Montalti

 

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