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92.

 

SEDUTA DI GIOVEDÌ 22 LUGLIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3696

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella Legge 157/1992 la figura del coadiutore volontario. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca, Pelloni, Rancan, Daffadà, Costi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Bargi, Stragliati, Catellani, Bergamini, Occhi, Delmonte, Zappaterra, Facci, Fabbri, Bulbi, Rontini, Bessi, Mori, Tarasconi, Costa, Sabattini, Montalti, Pigoni, Caliandro, Bondavalli, Gerace, Rossi, Mastacchi

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 2812

Risoluzione in merito al regime delle zone agricole svantaggiate, con particolare riguardo alla delimitazione del Comune di Valsamoggia, località di Castello di Serravalle. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

MASTACCHI (RCPER)

RONTINI (PD)

MASTACCHI (RCPER)

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 3591

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro, Mumolo

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 3105

Risoluzione sulla necessità di rendere disponibile un percorso di follow-up tale da garantire alle persone che hanno contratto il Covid-19 un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, in grado di individuare eventuali complicanze a medio e lungo termine. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e approvazione I e III parte)

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

ZAMBONI (EV)

PICCININI (M5S)

CALIANDRO (PD)

MALETTI (PD)

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 3213

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il confronto con il comitato per l’oasi di Torriana e Montebello e a prevedere misure dirette a valorizzare le eccellenze turistiche della Valmarecchia e del territorio del Comune di Poggio Torriana, in particolare sul piano naturalistico, ambientale e storicoartistico. A firma della Consigliera: Piccinini

(Rinvio dell’argomento in Commissione)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3578

Risoluzione per invocare misure a sostegno del settore calzaturiero. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Caliandro, Rossi, Mori, Costi, Zappaterra, Tarasconi, Fabbri, Sabattini, Costa, Marchetti Francesca

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BULBI (PD)

 

OGGETTO 1796

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l’attivazione di sportelli informativi a supporto della maternità, nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Catellani

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

MONTEVECCHI (Lega)

STRAGLIATI (Lega)

MORI (PD)

BARCAIUOLO (FdI)

PELLONI (Lega)

CATELLANI (Lega)

MONTEVECCHI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetti 36962812 - 3591 – 3105 – (3213) Rinvio in Commissione – 3578 - 1796

Emendamento oggetto 3591

Comunicazioni ai sensi dell’art. 69 del Regolamento Interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,41

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 92 del giorno 22 luglio 2021.

Hanno giustificato la loro assenza i consiglieri Delmonte e Soncini e l’assessore Corsini.

Procediamo con l’appello nominale.

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CATELLANI Maura
  9. COSTA Andrea
  10. COSTI Palma
  11. DAFFADÀ Matteo
  12. FABBRI Marco
  13. FACCI Michele
  14. GERACE Pasquale
  15. GIBERTONI Giulia
  16. LIVERANI Andrea
  17. MALETTI Francesca
  18. MARCHETTI Daniele
  19. MARCHETTI Francesca
  20. MASTACCHI Marco
  21. MONTALTI Lia
  22. MONTEVECCHI Matteo
  23. MORI Roberta
  24. MUMOLO Antonio
  25. OCCHI Emiliano
  26. PARUOLO Giuseppe
  27. PELLONI Simone
  28. PETITTI Emma
  29. PICCININI Silvia
  30. PIGONI Giulia
  31. PILLATI Marilena
  32. RONTINI Manuela
  33. SABATTINI Luca
  34. STRAGLIATI Valentina
  35. TAGLIAFERRI Giancarlo
  36. TARASCONI Katia
  37. TARUFFI Igor
  38. ZAMBONI Silvia
  39. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Anche la consigliera Tarasconi è presente. Quindi, 39 presenti.

Iniziamo i lavori di oggi dallo svolgimento delle risoluzioni.

 

OGGETTO 3696

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella Legge 157/1992 la figura del coadiutore volontario. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca, Pelloni, Rancan, Daffadà, Costi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Bargi, Stragliati, Catellani, Bergamini, Occhi, Delmonte, Zappaterra, Facci, Fabbri, Bulbi, Rontini, Bessi, Mori, Tarasconi, Costa, Sabattini, Montalti, Pigoni, Caliandro, Bondavalli, Gerace, Rossi, Mastacchi

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dalla risoluzione 3696, risoluzione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo della specie di fauna selvatica, la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella legge n. 157/1992 la figura del coadiutore volontario, a firma dei consiglieri Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca e altri. Ricordo che in dibattito generale ogni consigliere ha un tempo massimo di 10 minuti. Apriamo, quindi, il procedimento di discussione. Chi si iscrive a parlare? Dichiarazioni di voto? Io non ho nessuno neanche in dichiarazione di voto. A questo punto mettiamo in votazione la risoluzione 3696. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 32

Favorevoli 29

Astenuti 3

Contrari 1

 

È approvata

 

OGGETTO 2812

Risoluzione in merito al regime delle zone agricole svantaggiate, con particolare riguardo alla delimitazione del Comune di Valsamoggia, località di Castello di Serravalle. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo alla risoluzione 2812, risoluzione in merito al regime delle zone agricole svantaggiate, con particolare riguardo alla delimitazione del Comune di Valsamoggia, località di Castello di Serravalle. La risoluzione è a firma del consigliere Mastacchi. Dibattito generale. Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Scusi, non sono riuscita a collegarmi. Volevo aggiungere il mio voto contrario alla risoluzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, aggiungiamo il voto contrario della consigliera Zamboni. Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie. Segnalo che non funziona la prenotazione, anche oggi, con il tasto di chiamata.

Presidente, buongiorno. Un’illustrazione rapidissima. Riguarda lo stralcio di alcune zone del territorio del Comune della Val Samoggia dalle zone svantaggiate, stralcio apparentemente inspiegabile perché si tratta proprio di alcuni mappali puntuali, quindi non di una zona omogenea che può essere considerata svantaggiata o non svantaggiata, ma proprio una macchia di leopardo in mezzo a una zona svantaggiata, che ha comunque delle caratteristiche omogenee con le altre che la circondano, scelta che purtroppo condizionerà le aziende che sono su quel territorio, perché saranno penalizzate dal punto di vista delle indennità compensative, dei contributi, di tutte le attività di sostegno che l’agricoltura può avere in quelle aree.

Fra l’altro, anche dal punto di vista della scelta non si riesce a capire, poiché la strategia è stata quella di implementare e quindi di aggiungere zone alle aree svantaggiate (sono state infatti aggiunte, rispetto alla cartografia precedente, parecchie aree interne ad esempio della Provincia di Ferrara e sono state aggiunte anche aree sulla Provincia di Bologna e dell’Appennino), purtroppo all’interno delle vecchie aree, quindi aree che erano già considerate svantaggiate, sono stati tolti questi piccolissimi mappali, cosa che non si capisce e non si spiega.

Si chiede quindi alla Regione di intervenire per sanare questa stortura e dare agli agricoltori di quel territorio la possibilità di usufruire dei benefici derivanti dall’essere all’interno di queste zone, per cui si chiede una revisione della delimitazione del Comune di Valsamoggia in località Castello di Serravalle per i fogli catastali 26 e 35, al fine di rettificare la loro delimitazione.

Si tratta quindi di due mappali, una cosa inspiegabile, che non trova giustificazione da nessun punto di vista. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi. Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Il tema posto dalla risoluzione del consigliere Mastacchi, cioè la revisione di una porzione del territorio di Valsamoggia identificata in due singoli, specifici fogli catastali, il 26 e il 35, in località Castello di Serravalle, ci pare di difficile accoglimento.

Questo perché la delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, è stata attuata in ottemperanza agli articoli 31 e 32 del Regolamento UE n. 1305 del 2013, e l’Italia, come gli altri Stati membri, ha proceduto alla revisione della delimitazione delle zone.

La metodologia per la revisione di tale delimitazione è stata definita per l’Italia dal Ministero per l’agricoltura ed è stata applicata dal CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, un organismo interministeriale, con il supporto della Rete rurale nazionale all’intero territorio italiano, secondo determinati standard comuni.

La Regione Emilia-Romagna, proprio al fine di salvaguardare quanto più possibile i territori dei Comuni parzialmente delimitati come montani, e di quelli derivati da fusioni di Comuni diversamente classificati, ha richiesto e ottenuto che in questi casi l’articolo 32, comma 3 del sopracitato Regolamento prevedesse che il rispetto di tali condizioni fosse garantito a livello delle unità amministrative locali, o a livello di un’unità locale chiaramente definita che copra un’unica zona geografica contigua avente un’identità economica e amministrativa distinta.

Grazie a questa previsione, per il Comune di Valsamoggia è stato possibile definire le zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, adottando come unità territoriale minima di valutazione il foglio di mappa. In virtù di questa previsione, 38 fogli di mappa della Sezione D, cioè dell’ex Castello di Serravalle di Valsamoggia, e 79 dell’intero Comune, sono stati classificati come zone soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle zone montane. Pertanto, anche la classificazione dei fogli catastali 26 e 35, cui si riferiva nello specifico l’atto del consigliere Mastacchi… Anche questa è una discussione che abbiamo avuto più volte in aula, nelle riunioni della Capigruppo, con la stessa Presidenza dell’Assemblea legislativa. Scusate se mi permetto, apro e chiudo una parentesi: ci sarebbe da valutare quali sono gli atti e le risoluzioni che portiamo in quest’aula, che è l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, non il Consiglio di uno dei tanti Comuni dell’Emilia-Romagna. Scusate, oramai ci conosciamo, sapete che sono sempre schietta e diretta.

Chiudo la parentesi e torno a noi per dire che pertanto, la classificazione dei due specifici fogli catastali, il 26 e il 25 del Comune di Valsamoggia, sono stati classificati tra le zone non soggette a significativi svantaggi biofisici. È stata, la classificazione, condotta coerentemente con le normative europee, con la metodologia definita a livello nazionale, utilizzando una base dati di adeguata accuratezza e risoluzione spaziale. Da allora nulla è cambiato per quanto attiene i criteri nazionali. Quindi, ad oggi ci pare non sussistano motivi per avanzare richiesta di rivalutazione della classificazione di tali fogli.

Pertanto, alla luce degli approfondimenti che abbiamo fatto e che ho cercato velocemente di sintetizzare qui, il Gruppo del Partito Democratico voterà in maniera contraria a questo documento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini. Dichiarazioni di voto? Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Intanto faccio un commento rispetto alla coerenza degli atti da portare in Assemblea o da non portare in Assemblea. Su questo bisognerà che ci sia un chiarimento, perché quelli che arrivano in Assemblea non sono coerenti e vengono bocciati perché non di competenza dell’Assemblea; quelli che, a mio parere, sono coerenti non arrivano in Assemblea e in Commissione per un’attività di ostruzionismo, in questo caso nei miei confronti. Questo sarà oggetto di una discussione, credo, in un’altra sede. Per cui, su questo mi riservo di fare approfondimenti.

La descrizione fatta dalla consigliera Rontini sulla carta non fa una grinza. In effetti, la procedura assolutamente non fa una grinza. Si tratta, però, di capire, andando a guardare fisicamente sui posti e la cartografia, quale sia la logica. Se è vero che quello che è stato descritto è corretto, andando a guardare la cartografia non si capisce perché due fogli, solo due fogli, che non fanno neanche una delimitazione territoriale coerente... Perché se si sposta una linea verso l’alto o verso il basso si coinvolgono più mappali, più fogli, non si coinvolgono solo due fogli. Quindi, non si riesce a capire quale sia stata la logica.

Credo che il compito di un amministratore regionale sia anche quello di entrare un po’ nel dettaglio, quindi di occuparsi delle attività che riguardano anche i Comuni, i singoli casi. All’interno di questo territorio le aziende ‒ in particolar modo le aziende agricole ‒ che operano su quel territorio troveranno una penalizzazione molto importante. Per cui, andremo a spiegare loro qual è il motivo per cui l’azienda a fianco, magari anche in un territorio meno svantaggiato, rientra e invece quella di quel territorio più svantaggiato dal punto di vista fisico rientra. Mi sembra una narrazione un po’ strana, formalmente corretta, ma nei fatti strana.

Prendo atto della posizione della maggioranza, del Partito Democratico in questo caso, e comunque io chiaramente preannuncio il mio voto favorevole alla risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consideriamo ancora il dibattito generale aperto perché ci sono dei consiglieri che si sono iscritti a parlare nella chat. Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Ho fatto richiesta di intervento perché io credo che quello che è stato esposto da parte del collega Mastacchi e soprattutto la risposta della collega Rontini meritino un approfondimento.

Il tema di merito lo condividiamo. Ringraziamo il consigliere Mastacchi per avere portato all’attenzione del Consiglio una problematica che fondamentalmente individua una disparità di criteri e una disparità di trattamento di una zona di fatto montana, una zona assolutamente di interesse e, se vogliamo, pone anche un interrogativo su quali debbano essere i criteri per tutelare le zone montane.

Tutti i giorni in aula ci preoccupiamo e diciamo di volerci preoccupare della montagna, diciamo di volere sostenere le attività in montagna, poi, è quello che dicevano ieri nel dibattito generale sul DEFR, se andiamo a vedere le applicazioni pratiche vediamo che non sempre questa coerenza sussiste.

Ora, senza tornare […], qui si tratta di una esclusione di due fasce territoriali da una considerazione che avrebbe determinato dei vantaggi in termini di fiscalità e in termini di opportunità. Il fatto che siano escluse, quindi, questo determina minori opportunità per delle aree che sono comunque, nell’obiettivo e nel programma della stessa Amministrazione regionale, strategici.

La replica della collega Rontini lascia un po’ perplessi. Da una parte la questione della asserita forzatura procedurale, nel senso che siamo la Regione Emilia-Romagna e dobbiamo occuparci di cose fondamentalmente dell’intero territorio e non di due mappali sperduti della Valsamoggia.

Credo invece che, sebbene questo possa avere anche una sua astratta fondatezza, quello legato al non occuparci dei particolari, ci dobbiamo occupare delle conseguenze quando queste sono negative o non sono coerenti con la dichiarata volontà di sostenere comunque i territori di periferia/montani, perché questo è il punto.

Il consigliere Mastacchi con la sua risoluzione evidenzia una disparità di trattamento, ovviamente è un particolare di un contesto più ampio, ma una disparità di trattamento che mette in luce la contraddittorietà di molte politiche della Regione, quindi la competenza dell’Assemblea legislativa a parlarne c'è tutta.

L’altro aspetto che la collega tende a giustificare motivandolo al contrario è che gli uffici hanno svolto un'indagine corretta, puntuale e precisa, hanno stabilito che quei territori non devono essere considerati zone svantaggiate e quindi non devono rientrare in quella categoria, pertanto ci fidiamo sostanzialmente dell'analisi effettuata.

Il punto, a mio avviso, è che queste non sono le tavole di Mosè scolpite, quindi credo che, se ci sono delle osservazioni, se ci sono delle indicazioni di situazioni non coerenti, situazioni potenzialmente pregiudizievoli, sia nostro compito segnalarle e portarle all’attenzione.

È la risoluzione lo strumento più adeguato? Non lo so, sicuramente non è vietato presentare una risoluzione sul tema, sicuramente se dobbiamo evidenziare che sul territorio non sempre c’è coerenza con le politiche per la montagna, credo che la sede della discussione sia questa, lo strumento tutto sommato non sia impedito, quindi la discussione è giusto che venga fatta ed è giusto, naturalmente... Ho sentito le parole ultime del collega Mastacchi, che appunto […]; sicuramente deve essere approfondita questa questione sul fatto che sul territorio non c’è coerenza, e ci sono aree svantaggiate e altre che invece sono considerate normali, e questo è un problema.

Sarebbe forse interessante a questo punto, e lancio una proposta al collega stesso che la risoluzione l’ha presentata, di fare una mappatura generale, proprio perché faccio fatica a pensare che se questo è il metodo, il caso di Valsamoggia sia un caso isolato. Questo per capire se effettivamente sui territori c’è effettiva attenzione, effettiva considerazione delle criticità. Se vogliamo aiutare la montagna, le attività in montagna, la famosa resilienza, il famoso sostegno alla residenzialità, bisogna che ci siano però azioni adeguate, in fila una dopo l’altra, per sostenere questo obiettivo, se questo è l’obiettivo che volete raggiungere.

La risoluzione quindi vedrà il voto favorevole del Gruppo della Lega. Ringrazio il collega Mastacchi per aver portato all’attenzione questa problematica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Facci. Altri in dichiarazione di voto? Io non ho nessuno iscritto a parlare. A questo punto, mettiamo in votazione la risoluzione 2812, a firma Mastacchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 23

Favorevoli 14

Astenuti 2

 

È respinta.

 

OGGETTO 3591

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro, Mumolo (Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 3105

Risoluzione sulla necessità di rendere disponibile un percorso di follow-up tale da garantire alle persone che hanno contratto il COVID-19 un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, in grado di individuare eventuali complicanze a medio e lungo termine. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e approvazione I e III parte)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’oggetto 3591, risoluzione che impegna la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro e Mumolo, a cui è abbinata la risoluzione 3105, risoluzione sulla necessità di rendere disponibile un percorso tale da garantire alle persone che hanno contratto il Covid un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, a firma della consigliera Piccinini.

Sull’oggetto 3591 insistono due proposte di emendamento a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo e Francesca Marchetti.

A questo punto...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Non è un problema. Correggiamo: Maletti. A questo punto, prima di entrare in dibattito generale, consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Buongiorno a tutti. Buongiorno, presidente.

Intervengo sull’ordine dei lavori. Ci siamo imbattuti per caso nella relazione sul rendiconto della Regione della Corte dei conti. Per caso. Per puro caso, grazie anche al lavoro dei nostri consiglieri e dei nostri uffici. Siccome penso che questa possa essere una lettura interessante per tutti i consiglieri, ma anche per la Giunta, perché ad oggi non mi risulta che la Giunta sia in possesso di questo, difatti non è ancora stata trasmessa copia nemmeno ai consiglieri, chiedo che, quindi, a questo punto, siccome almeno siamo riusciti ad averla, ovviamente dopo la votazione sul rendiconto, perché non è stato possibile averla prima, chiedo ‒ dicevo ‒ che venga acquisita agli atti del Consiglio. La lascio alla Presidenza così che la possa, poi, trasmettere a tutti i consiglieri e anche alla Giunta, perché sul rendiconto della Regione nemmeno la Giunta ci risulta averlo. Lo consegniamo con piacere alla Presidenza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. A questo punto, passiamo alla discussione delle due risoluzioni, una discussione congiunta. Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

La risoluzione che presenta questa mattina Europa Verde riguarda la sindrome cosiddetta “post Covid” o “long Covid”, ossia il persistere anche nelle persone guarite clinicamente…

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo un po’ più di silenzio perché sennò non riusciamo ad ascoltare gli interventi. Grazie. Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Quindi riguarda la sindrome cosiddetta long covid o post covid, cioè quell’insieme di sintomi prolungati anche dopo la guarigione clinica dal covid-19.

Si tratta di sintomi che possono riguardare vari apparati del corpo umano e possono naturalmente riguardare anche disturbi di natura psicologica, soprattutto in chi è stato ricoverato per lunga permanenza nei reparti di terapia intensiva.

Il punto è che non solo c’è questo disagio prolungato anche dopo la guarigione, ma che questo disagio può cronicizzare. Quindi, i danni sono due. Uno è evidente sulla vita dei pazienti, che vedono la propria quotidianità impedita da questo persistere dei sintomi, ma riguardano anche l’impatto sul sistema sanitario regionale, nel nostro, caso ma nazionale in generale, ossia il fatto che, se si cronicizza hanno questi sintomi, anche le cure diventano, da un lato, più invasive e anche più costose. Ecco perché la stessa OMS ha invitato i decisori politici a sostenere i pazienti affetti dalla sindrome long covid, molti dei quali riferiscono appunto di sentirsi stigmatizzati, di aver ricevuto una assistenza disarticolata e frammentata e di aver lottato per ottenere una diagnosi. Non mi sto riferendo alla nostra Regione, ma sto riportando queste osservazioni dell’OMS.

Va ricordato, e lo evidenziamo nella risoluzione, che a livello internazionale è in corso un importante studio, promosso dall’Università di Oxford in collaborazione con l’OMS e che per l’Italia è coordinato dall’Unità Operativa Ricerca e Innovazione dell’Azienda ospedaliera - Universitaria di Parma. L’obiettivo è proprio quello di valutare le conseguenze fisiche e psico-sociali a lungo termine che la malattia può provocare nei pazienti considerati clinicamente guariti. In base al protocollo di questo progetto verrà somministrato ed è già in via di somministrazione un questionario online volto a valutare la qualità di vita percepita dai pazienti dopo la dimissione dall’ospedale.

A Parma si prevede, con questo progetto di indagine, di coinvolgere circa 1.500 persone dimesse nel 2021, le quali saranno seguite per tre anni, con la collaborazione delle strutture cliniche e dell’ospedale impegnate nel trattamento della malattia. A livello regionale, la Regione Toscana, con la deliberazione n. 744 del 2020, ha già approvato le linee di indirizzo regionali per la presa in carico dei pazienti guariti da Covid-19, con le quali vengono definite le modalità organizzative del percorso di assistenza post guarigione. Questa delibera fornisce le prime indicazioni sui criteri clinici di riferimento e i relativi protocolli diagnostici per i servizi territoriali ospedalieri, impegnati nell’attività di sorveglianza dei pazienti clinicamente guariti da Covid-19, allo scopo di meglio rispondere alle loro esigenze di assistenza a medio e lungo termine.

Alla luce di quanto emerge a livello nazionale e internazionale, alle persone che hanno contratto la malattia e che sono clinicamente guarite dovrebbe quindi essere rivolta grande attenzione e prestata un’assistenza sanitaria specialistica post Covid. Questo è un appello che è stato sollevato anche dall’autorevole Istituto Ramazzini di Bologna, fondato, come si ricorderà, dall’oncologo di fama mondiale Cesare Maltoni. L’Istituto Ramazzini ha quindi richiamato l’attenzione su questi effetti di lunga durata e sulla necessità di curarli al primo manifestarsi e ha proposto un programma di sorveglianza per le persone che hanno contratto il Covid-19.

Va inoltre considerato che l’esigenza di conoscere il decorso post guarigione clinica dei pazienti che hanno contratto il Covid-19 rappresenta un ambito di particolare interesse anche per le evidenti ricadute sulla programmazione delle risorse e dei servizi di cura e assistenza del Sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, in risposta alla sindrome Long Covid. Come dicevo in apertura, curare meglio i pazienti significa anche evitare le cronicizzazioni, che sono tanto più pesanti per la vita delle persone e sono anche più costose da affrontare in termini di spesa sanitaria pubblica.

Occorre quindi puntare sul potenziamento della riabilitazione per questi pazienti. Secondo Sandro Iannaccone, che è primario dell’Unità di riabilitazione, disturbi neurologici cognitivi e motori del San Raffaele di Milano, abbiamo la certezza, dopo un anno di pandemia, che, quanto più questa cura è precoce, tanto più rapida e completa è la ripresa.

Fatte tutte queste premesse, questa risoluzione impegna la Giunta regionale, in questa fase - si spera - di graduale uscita dall’emergenza sanitaria grazie all’accelerazione della campagna vaccinale, a implementare programmi di cura e assistenza specifici destinati alla sorveglianza e alla cura delle persone con postumi del Covid-19, ponendo particolare attenzione ai risvolti anche psicologici in coloro che sono stati ricoverati o posti in isolamento, e al persistere di sintomi a carico di vari apparati, prevedendone l’aggravarsi fino alla cronicizzazione.

Voglio ringraziare in particolare i consiglieri Caliandro, Maletti e Mumolo, che hanno subito aderito a questa risoluzione. Ringrazio in particolar modo la consigliera Maletti, con la quale abbiamo presentato due emendamenti che sono stati sottoscritti anche dai consiglieri Mumolo e Caliandro. Il primo emendamento, lo illustro in sede unitaria rispetto alla risoluzione, aggiunge alcune specificazioni rispetto a quello che si sta facendo in Regione, ossia che l’Agenzia sanitaria sociale regionale sta già da tempo analizzando, sulla base dei dati regionali, insieme alla Regione Veneto, gli esiti clinici a lungo termine di tutti i pazienti Covid-19, e che l’Azienda ospedaliera universitaria di Bologna sta seguendo le coorti di pazienti Covid-19 con un protocollo di verifiche cliniche a intervalli regolari.

L’emendamento riguarda una riformulazione della parte di impegno, che è quella che ho letto, quindi, sollecitare il Sistema sanitario pubblico regionale a implementare i programmi di cui sopra; inoltre, si richiama anche la necessità di incrementare le azioni di promozione e di realizzazione della campagna vaccinale come forma, quindi, di prevenzione, in ogni caso, del diffondersi dell’epidemia.

Grazie ancora quindi ai consiglieri del Partito democratico che hanno collaborato a questo lavoro.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Altri in dibattito generale congiunto sulle due risoluzioni? Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Abbiamo voluto abbinare alla risoluzione della collega Zamboni anche la nostra risoluzione, che è sicuramente un po’ datata. È di aprile, però io credo che l’intenzione, gli obiettivi siano comunque validi. Sappiamo che questa emergenza ci ha messo davanti ad una patologia ancora sconosciuta, ed è quindi evidente la necessità di monitorarne attentamente le fasi del decorso, dalla guarigione clinica dei pazienti.

La letteratura scientifica ad oggi definisce alcune condizioni cliniche a breve e a lungo termine che interessano la persona al termine della malattia. Si fanno alcuni esempi: la sindrome da post terapia intensiva, con effetti anche sulla ripresa delle attività quotidiane; la sindrome da post affaticamento virale, in cui permangono un senso di spossatezza e affaticamento; il danno permanente d’organo, ai polmoni e al cuore; il “long Covid”, che è una condizione di inquadramento in cui permane una moltitudine di sintomi, anche diversi, dopo l’infezione.

Per questo motivo è particolarmente importante che il nostro sistema sanitario monitori, come dicevo prima, anche il post guarigione. Per questo motivo abbiamo previsto, all’interno di questa risoluzione, una serie di impegni, come dicevo prima, alcuni dei quali probabilmente sono anche superati, essendo questa una risoluzione ormai datata. Però l’obiettivo credo sia largamente condiviso anche da parte della maggioranza. Quindi, se necessario, proveremo eventualmente a votare per parti separate i punti che rimangono ancora in piedi. Credo ci sia ‒ ed è questa la cosa importante ‒ una condivisione di massima all’interno di quest’aula.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Altri in dibattito generale? Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente.

La scelta di sottoscrivere la proposta che la collega Zamboni ha fatto è maturata all’interno del Gruppo del Partito Democratico attraverso un percorso di consapevolezza dell’importanza dell’argomento. Anche la discussione che si è originata rispetto all’iniziale titubanza è figlia del fatto che si è cercato di affrontare con quello che deve essere l’atteggiamento politico di cautela rispetto a dei temi, ma anche di decisione di saperli prendere. Per questo ho molto apprezzato la proposta della collega Zamboni, perché in maniera molto coraggiosa ci propone di avere un’asticella più alta, come in altre realtà era accaduto, e ci dà la possibilità di affrontare temi collegati alle patologie psicologiche che esistono nell’insicurezza sociale che questa grande pandemia ha creato nei nostri cittadini, rispetto alla quale la responsabilità di chi amministra la Cosa pubblica diventa ancora più evidente.

Non è di secondaria importanza, infatti, che sul tema delle ricadute sociali, dell’insicurezza e delle patologie, dei casi di psicologia diffusa, di massa, insista non soltanto il caso della pandemia. Penso al caso degli adolescenti, alla loro cura, all’intervento che evidentemente il welfare deve fare in quella chiave e in quella direzione, e non di secondaria importanza, quindi, è stata la scelta di voler sostenere questo impegno, perché significa indicare nel settore socio-sanitario una piena consapevolezza che esiste un mondo più vasto, più fragile, che non si dichiara, ma che va monitorato perché le fragilità, e questo è uno dei temi dei quali ci siamo occupati anche ieri seppur in una accaldata conclusione di lavori, è il tema che rappresenta un po’ tutto in questa fase.

La fase della fragilità emotiva, così come quella della fragilità sociale, sono delle fasi in cui la politica o si rende responsabile e portatore di un progetto nuovo, di un’idea più inclusiva oppure non fa delle scelte. Allora noi assistiamo certe volte a una discussione che è quella dei negazionisti. Bene, noi non possiamo negare che non ci siano patologie sociali diffuse da pandemia. Abbiamo il dovere di affrontarle. È   positivo che la maggioranza abbia deciso insieme, nella sua versione allargata, di farlo e ci dobbiamo dare degli obiettivi che sono diversi.

Tornando, quindi, alla conclusione di questo intervento che vuole essere breve, ma incisivo, la scelta è quella di non catalogare le fragilità. Ieri la collega Maletti, nel bell’intervento che ha fatto sulla legge sulle ASP, ha evidenziato l’importanza non soltanto strutturale del ruolo dei primi interventi di assistenza alla persona, ma quella che è la necessità di ridefinire il nostro ruolo in un ridefinito mondo sociale di welfare.

Per questo, questo provvedimento mi piace. È in sintonia con i LEA nazionali. È in sintonia con gli orientamenti che altre Regioni hanno preso su questo argomento e può essere da stimolo a migliorarci.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Caliandro. Altri in dibattito generale?

A questo punto chiedo se qualcuno vuole intervenire sugli emendamenti. Dibattito generale sugli emendamenti. Ricordo che ci sono due proposte di emendamento a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo, Maletti. Consigliera Maletti, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Intanto un ringraziamento alle consigliere Zamboni e Piccinini per avere presentato queste due risoluzioni e anche ai consiglieri Caliandro e Mumolo che hanno sottoscritto la risoluzione della consigliera Zamboni.

Hanno posto un tema che c’è, c’è tutto, come diceva anche il consigliere Caliandro. Noi oggi siamo ancora in una fase della pandemia che ci richiama a chiedere alle persone di vaccinarsi, che è fondamentale, e siamo anche impegnati sia con la sanità territoriale che con quella ospedaliera a prestare le cure alle persone che si ammalano.

Diventa però fondamentale, insieme sia alla sanità territoriale che a quella ospedaliera, definire anche tutto un insieme di percorsi per i postumi che ci sono rispetto a questa pandemia, soprattutto per le tante persone che in Emilia-Romagna si sono ammalate e oggi continuano ad avere un insieme di patologie soprattutto croniche.

Per questo sono state definite delle indicazioni regionali sull’organizzazione dei follow up dei pazienti con pregressa infezione da SARS Cov 2, e a questo è seguita in ogni Azienda dell’Emilia-Romagna la definizione di alcuni protocolli per coinvolgere i singoli ospedali, ma anche tutti i professionisti della rete privata.

A livello nazionale è stata definita per la durata di due anni l’esenzione rispetto ad accessi ai Pronti soccorsi e anche a tutto un insieme di prestazioni sanitarie per i pazienti che abbiano avuto degli effetti negativi permanenti rispetto a questa patologia.

È fondamentale anche quanto approvato dalla Giunta regionale questa settimana rispetto alle linee guida per il servizio di psicologia. Anche qui è definito un insieme di prestazioni da mettere in campo rispetto alle persone che si sono ammalate, ma anche a quelle che non si sono ammalate, ma hanno avuto degli effetti negativi, un aumento delle loro fragilità psicologiche rispetto a situazioni di DAD e di mancanza di relazioni con altre persone.

Su queste due risoluzioni, come è già stato detto dalle due consigliere, è stato già avviato un insieme di azioni, di percorsi e anche di studi, che alcune nostre Aziende USL fanno in collaborazione con università e con soggetti stranieri. Oggi, però, noi chiediamo che queste azioni vengano implementate e rese maggiormente a rete, coinvolgendo sempre di più il livello sia ospedaliero che territoriale nelle nostre Province.

Per questo noi, come Partito Democratico, voteremo a favore sia dell’emendamento che della risoluzione 3591 presentata dalla consigliere Zamboni, e chiediamo per la risoluzione 3105, presentata dalla consigliera Piccinini, un voto per parti separate, dove nell’impegno alla Giunta regionale i tre primi punti, da un lato, e una votazione singola per l’ultimo punto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Maletti. Altri in dibattito generale sugli emendamenti? Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Buongiorno, presidente.

Leggevo […] abbiamo […] Era […] credo che evidenzino […] sanitaria, i due emendamenti. Già da tempo, anche in coordinamento con altre Regioni, come con la Regione Veneto, le Aziende ospedaliere universitarie di Bologna e di […] si stavano in qualche modo già muovendo, e […] assolutamente un settore scoperto, quindi meritevole […] di dover far […], soprattutto perché appunto una delle due mozioni viene dalla maggioranza, quindi da un certo punto di vista…Capisco quando arriva dalla minoranza un sollecito perché mi […] piena contezza di quello che si sta facendo, mentre da un certo punto di vista risulta un po’ più strano, un po’ più anomalo che invece […]  maggioranza sia lecito fare una cosa che in parte, dopo si è chiarito, si sta già facendo.

Certamente c’è sempre bisogno di maggiore attenzione. Noi abbiamo sempre fatto la richiesta di avere maggiore attenzione anche quando ci si sta occupando della parte successiva alla […] un periodo di uscita fase della malattia. Se vi ricordate bene, noi abbiamo presentato una risoluzione in cui chiedevamo che anche Regione Emilia-Romagna adottasse un protocollo e non aspettasse, quando vi ricorderete […] dal Consiglio di Stato… Il TAR del Lazio abolì il protocollo di AIFA anche con un protocollo e una maggior attenzione sulla cura, cosa che non fu fatta, anzi venne bocciata la nostra risoluzione.

Quindi, tutta la gestione ‒ definiamola così ‒ del Covid, dalla cura al post cura, quindi all’uscita verso una normalità è meritevole di attenzione.

Mi premeva ribadire il fatto che ancora oggi non è ben chiaro qual è la cura del Covid. La vaccinazione è tutto un altro filone, che deve andare avanti, ovviamente, parallelamente, ma nel momento in cui... Anche alla luce delle varianti che ci sono, ancora oggi non si è capito bene qual è il protocollo di cura. Per completezza dobbiamo guardare a 360 gradi un problema enorme [...].

Credo ci sia bisogno di attenzione da parte della nostra sanità, dal momento del contagio, certamente di prevenire il contagio attraverso anche la campagna vaccinale, da un sistema di cura che funzioni nel momento in cui ci dovesse essere il contagio, a una fase di post acuzie, quindi che non ci siano ulteriori [...] scritto all’interno dei documenti.

Grazie per l’attenzione. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Non ho altri in dibattito sugli emendamenti.

Chiedo se qualcuno vuole intervenire in dichiarazione di voto congiunta sulle risoluzioni e sugli emendamenti. Non abbiamo nessuno in dichiarazione di voto congiunta.

A questo punto votiamo gli emendamenti, le due proposte di emendamenti.

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo e Maletti.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 35

Favorevoli 35

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento 2, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo e Maletti.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Mettiamo in votazione le due risoluzioni.

Pongo in votazione la prima risoluzione n. 3591, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro e Mumolo.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 40

 

È approvata.

 

Mettiamo ora in votazione la risoluzione 3105, a firma della consigliera Piccinini. La votiamo in tre parti separate.

Partiamo con la prima votazione, dall’inizio della risoluzione fino a "eventuali complicanze", quindi escluso "impegna la Giunta".

Mettiamo in votazione la prima parte della risoluzione.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 36

Favorevoli 36

 

È approvata.

 

La prima parte della risoluzione è approvata.

Mettiamo in votazione la seconda parte, da "impegna la Giunta regionale" fino a "decreto legislativo 124".

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 22

Favorevoli 16

 

È respinta.

 

La seconda parte è respinta.

Votiamo adesso l’ultima parte, l’ultimo capoverso, da “garantire il coordinamento” fino “a massima sinergia” fino alla conclusione della risoluzione.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvata.

 

L’ultima parte della risoluzione è approvata.

 

OGGETTO 3213

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il confronto con il comitato per l’oasi di Torriana e Montebello e a prevedere misure dirette a valorizzare le eccellenze turistiche della Valmarecchia e del territorio del Comune di Poggio Torriana, in particolare sul piano naturalistico, ambientale e storicoartistico. A firma della Consigliera: Piccinini

(Rinvio dell’argomento in Commissione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo alla risoluzione 3213, risoluzione che impegna la Giunta a proseguire il confronto con il Comitato per l’Oasi di Torriana e Montebello e a prevedere misure dirette a valorizzare le eccellenze turistiche della Valmarecchia e del territorio del Comune di Poggio Torriana a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo di mandarla in Commissione per un approfondimento di merito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

A questo punto chiedo un intervento a favore e uno contro. In ogni caso, dobbiamo votare il rinvio proposto dalla consigliera Piccinini in Commissione. Dichiaro aperta la votazione per il rinvio della risoluzione in Commissione.

Dichiaro aperta la votazione.

C’è un piccolo problema tecnico. Tra poco partirà.

Ora è aperta.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 36

Contrari 2

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Il rinvio in Commissione, dunque, è stato approvato.

 

OGGETTO 3578

Risoluzione per invocare misure a sostegno del settore calzaturiero. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Caliandro, Rossi, Mori, Costi, Zappaterra, Tarasconi, Fabbri, Sabattini, Costa, Marchetti Francesca

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo alla risoluzione 3578, risoluzione per invocare misure a sostegno del settore calzaturiero, a firma del consigliere Bulbi e altri. Dibattito generale. Chi vuole intervenire? Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione parla di sostegno al settore calzaturiero, ma fotografa un bacino molto più ampio che gravita intorno a uno dei pilastri del sistema moda italiano. L’Italia è il primo produttore di calzature dell’Unione europea, il decimo per numero di paia al mondo, l’ottavo Paese esportatore a livello mondiale, il terzo in termini di valori ed è il secondo in valore solo con riferimento alla calzatura con tomaia in pelle.

Dietro alle oltre 4.300 aziende e più di 75.000 addetti ci sono persone, famiglie, storie di chi in tanti anni ha costruito con tenacia e con passione non solo la propria attività, ma l’immagine del made in Italy. Si tratta di un comparto che conta un fatturato annuo di 14 miliardi, per l’85 per cento destinato all’esportazione, e che genera un attivo commerciale di quasi 5 miliardi di euro. Nonostante questo buon posizionamento, la chiusura totale delle attività nella prima fase della pandemia, con i lockdown, produttivi e poi quelli commerciali, insieme a un drastico cambiamento nelle abitudini di vita e di consumo delle persone, ha avuto conseguenze drammatiche per il settore.

Secondo i dati elaborati dal Centro studi di Confindustria Moda, nel 2020 sono calati, rispetto all’anno precedente, sia il fatturato, meno 25 per cento, sia produzione made in Italy, meno 27 per cento. È di rilievo anche il decremento dell’export, sia per quanto riguarda il valore, meno 14 per cento, che le quantità, meno 17 per cento.

Ancora più gravi le prospettive per il 2021 perché sono a rischio almeno 30.000 posti di lavoro, a cui si aggiungono quelli dell’indotto a monte e a valle della filiera. Le cancellazioni di ordini accumulati nei mesi scorsi, i minimi livelli di produzione con conseguenti insoluti e incremento di magazzino, insieme alla stagionalità che caratterizza questo ramo produttivo e che ha compromesso le vendite della stagione primaverile, descrivono una crisi che si ripercuoterà, purtroppo, anche negli anni successivi. Anche il 2021, infatti, risulta compromesso in quanto le vendite della stagione primaverile sono state penalizzate dal lockdown e a cascata si è verificato un calo degli ordini della campagna di luglio-ottobre, in cui le aziende presentano le collezioni primavera-estate 2022.

Si capisce bene, purtroppo, che senza misure forti e specifiche si potrebbe arrivare alla perdita definitiva di professionalità del made in Italy e di un tassello fondamentale anche della nostra economia regionale. Questo comparto vanta, infatti, nella nostra Regione una solida tradizione.

Il cosiddetto “decreto Agosto” ha previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali pari al 30 per cento dovuti dai datori di lavoro privati, la cui sede di lavoro sia situata in alcune regioni svantaggiate: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Questa misura ha avuto, sì, effetti positivi per il settore calzaturiero, ma solo su alcune regioni del Sud, generando al contrario una forte disparità fra i territori che ospitano i distretti delle calzature. Per aiutare tutto il settore occorre, infatti, dare pari opportunità a tutti i distretti presenti sul territorio nazionale, in un’ottica di rilancio complessiva che sostenga e rilanci tutti i distretti parimenti falcidiati dalla crisi pandemica.

La nostra Regione ha sempre riservato attenzione al sistema produttivo e al sostegno fattivo alle imprese. Negli anni ha anche attuato misure concrete per supportare le imprese dei comparti moda e calzaturiero, tutelando le professionalità, incentivando il sistema del fashion nostrano nel mercato globale. Per questo motivo ritengo fondamentale che continui questa azione proficua e si faccia promotrice presso il Governo, perché adotti quanto prima strategie efficaci di azione per difendere il settore calzaturiero, abbattendo il cuneo fiscale ed estendendo la decontribuzione del 30 per cento degli oneri previdenziali a tutti i distretti, indipendentemente dall’area geografica in cui sono collocati, concedendo incentivi fiscali anche sotto forma di credito d’imposta nella misura del 30 per cento del valore delle rimanenze in magazzino.

Potenziando il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo relativamente al design ed ad ideazione estetica, concedendo un sostegno diretto per la realizzazione dei campionari e delle collezioni nei settori moda e accessorio, ammettendo l’estensione temporale fino a 20 anni di tutti i piani di rientro sui prestiti bancari, supportando la filiera nel percorso della trasformazione digitale e nello sviluppo di modelli imprenditoriali sostenibili, quali prodotti sostenibili, certificazioni ambientali.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Altri in dibattito generale? Io non ho nessuno in dibattito generale.

Dichiarazioni di voto. Nessuno in dichiarazione di voto. A questo punto, metto in votazione la risoluzione 3578. Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 40

 

È approvata.

 

OGGETTO 1796

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l’attivazione di sportelli informativi a supporto della maternità, nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Catellani

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’ultima risoluzione, la risoluzione 1796, risoluzione che impegna la Giunta a promuovere l’attivazione di sportelli informativi a supporto della maternità nei consultori all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole, a firma dei consiglieri Montevecchi e Catellani.

Apriamo il dibattito generale.

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Attraverso questa risoluzione vogliamo sottolineare l’importanza della promozione degli sportelli informativi a tutela della vita nei consultori e negli ospedali.

Esistono oggi diverse associazioni che sviluppano progetti interessanti, e che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita. Per fare un esempio, il Progetto Gemma, avviato dal Movimento per la vita ai Centri di Aiuto alla Vita, con aiuto economico mediante adozione prenatale a distanza, il servizio telefonico SOS Vita e altri.

Nelle premesse di questa risoluzione facciamo anche riferimento alla grave emergenza dei nostri tempi, ovvero le culle vuote, l’inverno demografico. Ci troviamo davanti ad una progressiva e drammatica tendenza negativa della natalità, che sta registrando i minimi storici dal 2009 fino ai nostri giorni.

Nel 2020, nel nostro Paese è stato raggiunto il record negativo delle nascite dall’Unità d’Italia ad oggi. Si tratta di un dato preoccupante, che dovrebbe interrogare tutti e far comprendere alle Istituzioni che adottare politiche e strumenti volti a incentivare la natalità è una priorità assoluta, oggigiorno.

Anche nella nostra Regione ogni anno ci sono sempre meno nascite. Nel 2019 in Emilia-Romagna si sono registrati addirittura 1.474 nati in meno rispetto al 2018. Parliamo di un drastico calo delle nascite, che si è verificato anche per quanto riguarda gli anni precedenti.

Crediamo che oggi come non mai sia davvero fondamentale informare le donne su come possono essere aiutate a proseguire la gravidanza, come del resto sostenerle nella scelta della vita, con tutto il supporto della comunità e delle Istituzioni.

La fragilità economico-sociale è ancora oggi uno dei motivi principali dell’interruzione della gravidanza. A maggior ragione riteniamo sia importante intervenire affinché possano essere rimosse queste cause, come afferma perfino anche la stessa legge 194 del 1978, quando parla espressamente di contribuire a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza, specialmente quando la richiesta di interrompere la gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche e sociali.

Quello che chiediamo in questa risoluzione è possibile ed è stato anche già portato avanti altrove, è stato già attuato. Un progetto simile è stato adottato in Regione Piemonte, dove, grazie a un bando, le associazioni di tutela materno-infantile, con idonei requisiti di professionalità e serietà, potranno operare in rete con i consultori, dove verrà affisso materiale informativo sui progetti di assistenza disponibili all’interno di appositi spazi che verranno messi a disposizione nelle strutture ospedaliere.

Per questo, con la nostra risoluzione impegniamo il presidente e la Giunta regionale a promuovere l’attivazione di sportelli informativi, consentita ad idonee formazioni sociali di base e associazioni di volontariato impegnate nell’aiuto alla vita, nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole.

Riteniamo sia semplicemente una iniziativa di buonsenso, che mira a mettere a disposizione delle donne un indispensabile servizio di sostegno in più.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Montevecchi. Consigliera Stragliati, prego.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente.

Intervengo perché questo ritengo sia un argomento molto importante. Mi sarei aspettata un pochino più di attenzione da parte dei colleghi, anche per una questione di rispetto per il relatore che interviene e soprattutto per l’argomento che viene trattato. Qui parliamo di tutela della vita, la cosa più importante.

Ritengo che questa sia una proposta di buonsenso, che va a sostenere le donne durante una fase molto importante e molto delicata della propria vita. Ritengo che promuovere l’attivazione di sportelli informativi a tutela della vita nei consultori e negli ospedali sia davvero una scelta di grande civiltà e di buonsenso, questo sia per le donne che intendono avere un figlio, per le donne in gravidanza e anche per le donne che, loro malgrado, si trovano a vivere la tragica esperienza dell’aborto spontaneo. Ad oggi, le donne che purtroppo vivono questo tragico momento spesso, sia nei consultori che negli ospedali, non hanno percorsi separati; si trovano a dover condividere gli stessi spazi delle donne che hanno la fortuna di vivere un momento bellissimo come la gravidanza.

Credetemi che, dal punto di vista psicologico, per una donna che ha perso un figlio questo è un momento difficile, un momento difficile perché comunque la sofferenza è veramente molto forte. Ritengo che anche dal punto di vista psicologico siano necessari maggiori interventi a tutela e a sostegno di queste donne, che non devono assolutamente sentirsi sole, non devono sentirsi abbandonate e, anzi, devono essere tutelate il più possibile per superare questo tragico momento.

Spesso, le spiegazioni che vengono fornite a queste donne rispetto a un aborto spontaneo sono che può capitare, che è la natura, che può succedere e quindi io ho raccolto, essendo psicologa, la sofferenza, il disagio, il senso di disorientamento di queste donne, che, credetemi, poi fanno fatica a elaborare un lutto, perché di questo si tratta, e a continuare. Anche solo immaginare di riprovare ad avere un figlio, in quel momento risulta molto difficile.

Ritengo che questa davvero sia una proposta da tenere in seria considerazione. Il collega Montevecchi ha rappresentato i dati relativi alla denatalità che riguardano il nostro Paese. Sono dati davvero poco incoraggianti, aggravati ulteriormente dalla crisi pandemica, in quanto oggi tante coppie che vorrebbero allargare la famiglia e vorrebbero avere un figlio si trovano in difficoltà, anche in difficoltà economica, e anche dal punto di vista psicologico il senso di incertezza provocato dalla pandemia spesso non incoraggia le coppie ad avere un figlio.

Perciò tutte le iniziative finalizzate a sostenere e a tutelare la vita ritengo che siano di fondamentale importanza. Ci sono già esperienze virtuose, come quella del Piemonte, che possono essere un esempio. Come la nostra Regione del resto, non abbiamo problemi a riconoscerlo, è una Regione virtuosa per altre esperienze e viene presa come esempio, così possiamo fare noi, come Regione Emilia-Romagna, rispetto ad altre esperienze virtuose già consolidate e portate avanti in altre regioni.

Convintamente ritengo che questa iniziativa, questa proposta, questa risoluzione vada sostenuta. Ringrazio i colleghi Montevecchi e Catellani per aver trasmesso questo importante messaggio. Ritengo che la vita vada sempre tutelata e ritengo che le donne debbano essere sostenute il più possibile, sostenute, aiutate e accompagnate, perché, quando si tratta di nascita di una nuova vita, quando si tratta di avere un figlio, quando si tratta anche purtroppo di dover gestire il lutto per la perdita di un figlio durante la gravidanza, i sostegni e i supporti sono assolutamente fondamentali. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente.

La risoluzione in esame pone quello della bassa natalità, che è un tema e un problema che sta a cuore a tutti in quest’Aula. Non c’è qualcuno per la vita e qualcuno che non lo è, tanto che stiamo mettendo in campo politiche, interventi, risorse inedite per promuovere lo sviluppo sociale ed economico equo, che sta alla base delle scelte di procreazione delle famiglie, degli uomini e delle donne, perché la responsabilità è sociale e individuale.

Non da oggi, nel periodo drammatico di una pandemia che ha aggravato in ogni ambito la condizione femminile (ne abbiamo parlato ampiamente, per qualcuno addirittura troppo) e ulteriormente anche i tassi di natalità e fertilità, ma da molti anni vediamo come in Europa, in Francia, in Svezia, gli andamenti delle nascite siano correlati in modo positivo ai tassi di occupazione femminile e ai servizi di sostegno sociale alla genitorialità.

Forse basterebbe davvero un senso della nostra realtà, con un mercato del lavoro, spesso ostile alla maternità, in presenza di un welfare inadeguato, che invece nella nostra Regione ha messo al centro il tema dello sviluppo dell’equità sociale proprio a supporto di una procreazione e genitorialità solida, consapevole e quindi del benessere collettivo.

Ecco perché l’impegno della nostra Regione, che sostiene con sempre maggiore incisività i percorsi di vita, di maternità, di realizzazione lavorativa, sociale e familiare liberamente scelti delle ragazze e delle donne, cerca di colmare i gap esistenti, senza però mortificare le libertà di scelta individuale e soprattutto nel rispetto di una legislazione importante a supporto di questi percorsi.

È chiaro che individuare, come fa la risoluzione proposta, nelle interruzioni volontarie di gravidanza e in una presunta carenza di informazioni e di aiuto alla vita nei consultori, la principale ragione della bassa natalità è al tempo stesso riduttivo e, a mio parere, fuorviante, paternalistico finanche nell’approccio a questa rappresentazione, che non è supportata dai dati di realtà.

Dico fuorviante perché la diminuzione delle nascite non è accompagnata da un aumento delle interruzioni volontarie di gravidanza, che vedono un calo costante. Lo abbiamo detto: c’è un rapporto preciso, negli ultimi 13 anni, di cui noi ovviamente cerchiamo ulteriormente di portare a diminuzione quelle politiche integrate di cui ho parlato.

È anche fuorviante sostenere che la Regione, nell’ambito delle attribuzioni delle competenze del Servizio sanitario regionale non attui in modo scrupoloso la legge 194. Questo perché il consultorio e le strutture sociosanitarie devono svolgere un ruolo pubblico, trovando problemi, soluzioni, dando consigli, supporti e suggerimenti, e devono essere adeguati a questa finalità, indipendentemente dai supporti, dai sostegni che possono arrivare dall’esterno.

In particolare, i nostri consultori si impegnano a garantire e consolidare, insieme a tutte le reti delle attività connesse, un sistema di cure primarie integrato nella pianificazione delle Case della salute, dell’assistenza alle famiglie, alla maternità, anche alla paternità responsabili. Questo per dire che la complessità del sistema pubblico, che si muove a sostegno di questo percorso ed è dell’obiettivo principale di questa risoluzione, non può essere rappresentato nel senso mortificante e riduttivo che è stato.

Ecco perché, in particolare sottolineando la ricchezza della rete a supporto, ci sono i centri per le famiglie che costituiscono anch’essi un’importante risorsa: ne abbiamo più di 40, con una copertura territoriale che riguarda 302 Comuni nella Regione. Cosa voglio dire? Voglio dire che i consultori sono davvero un punto di una rete integrata che perseguono un obiettivo, che svolgono una funzione molto precisa, che deve essere orientata al supporto, ma non alla compulsione delle volontà individuali e delle libertà individuali.

Ecco dunque che il volontariato e lo strumento per il coinvolgimento del volontariato è assolutamente importante. Lo strumento è un protocollo attuativo dei piani di zona per la salute, per il benessere sociale, in cui vengono specificate tutte le azioni per il raggiungimento degli obiettivi individuati nelle realtà distrettuali. Voglio dire che le forme di collaborazione con le associazioni di volontariato si esplicitano ovviamente in modi diversi, all’interno di accordi tra enti locali e aziende sanitarie, nel contesto degli accordi tra consultori familiari e centri per le famiglie e non con rapporti discontinui, informali o mediati.

Ecco dunque che la Regione, gli Enti locali e tutto il sistema di rete dei servizi a supporto e a sostegno della maternità, ma più in generale della genitorialità, della riproduttività consapevole, è in campo insieme a tutte le altre leve occupazionali e di supporto allo sviluppo per invertire la rotta della denatalità, che pregiudica il nostro futuro.

Lo facciamo, però, con uno sguardo d’insieme, nei modi propri rispettosi dei diritti e delle libertà di scelta delle persone. In questo senso, non riteniamo che l’impostazione della risoluzione siffatta possa essere accolta per questi motivi che ho cercato di spiegare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Mori.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Noi condividiamo in toto questa risoluzione, tant’è che rispecchia uno degli emendamenti che il sottoscritto aveva presentato ieri sul DEFR, rispetto all’aiuto a queste associazioni pro-life.

Riconosco nell’ultimo intervento del consigliere Mori una moderazione nei toni, pur nella distanza del risultato, rispetto ad altri suoi precedenti interventi su temi eticamente sensibili, perché comunque di questo si tratta e questo si affronta in questa risoluzione.

Credo che su questo si rispecchino, ovviamente, le visioni diverse, che è giusto si confrontino in quest’aula. È con orgoglio che rivendico il fatto che in alcune Regioni ‒ penso alla Regione Piemonte, ma anche alla Regione Marche, alla Regione Umbria ‒ si siano fatti su questo tema dei passi in avanti verso quello che per me è vita, verso quello che per me è giusto, verso quello che per me è luce. Questo non vuol dire, evidentemente, che in Emilia-Romagna si va verso il buio, la morte e l’errore sistematico. Dico, però, che evidentemente si fanno delle scelte differenti.

Quando il consigliere Mori parla delle associazioni di volontariato e del coinvolgimento delle stesse e poi la percezione reale rispetto a quello che accade su questo territorio è che alcune associazioni di volontariato vengono volutamente tenute fuori dal dibattito e dalla possibilità di interloquire con chi ha bisogno, forse lì c’è il nodo vero che si cerca di affrontare in questa risoluzione, che si è cercato di affrontare, pur non dibattendone nello specifico, nel mio emendamento al DEFR di ieri, ed è su questo che credo che, invece, bisognerebbe aprire un consenso.

È chiaro che la maggioranza l’avete voi, deciderete quello che riterrete più opportuno. E su questo, ovviamente, come sempre, vi assumerete la responsabilità delle scelte.

Però attenzione, io ho sentito dire che in questa risoluzione si parla dell’interruzione volontaria di gravidanza come il principale ostacolo alla maternità. Realmente io questa cosa non l’ho letta minimamente in questo documento. È uno, ovviamente, degli ostacoli alla maternità. Ce ne sono tanti altri ed è evidente che c’è un problema di conciliazione dei tempi di lavoro per le madri o i padri rispetto al tema di un lavoro che è sicuramente cambiato nel corso degli anni, così come è cambiata anche l’organizzazione familiare nel corso degli anni.

Ma c’è anche il tema dell’interruzione volontaria di gravidanza. C’è anche il tema del problema economico. C’è il tema di capire se le risorse debbano andare di più a chi decide di mettere al mondo un figlio e c’è invece chi ritiene, ripeto, legittimo pur non condividendolo, che invece, uti singulus, la singola persona ha diritto magari al reddito di cittadinanza o quant’altro. Io non la penso così. Penso che ci siano dei comportamenti che devono essere premiati non perché giusti in sé, ma perché fanno bene alla società in cui viviamo, perché l’Italia e quindi l’Emilia-Romagna ha interesse nel far sì che la natalità aumenti. Ha interesse non solo dal punto di vista di conservazione della specie, perché è evidente che se non ci saranno abbastanza figli gli italiani come tali e gli emiliano- romagnoli come tali sul lungo termine rischieranno l’estinzione, visto che il tasso di nascita è inferiore a 1 da parecchi anni.

C’è un tema anche di sostenibilità rispetto alla fiscalità generale, guardando la prospettiva futura. C’è un tema di socialità perché spesso le famiglie, e quindi coloro i quali hanno i figli, partecipano e sgravano ovviamente il pubblico da tutta una serie di questioni, anche per quello che riguarda l’assistenza e le assistenze economiche e anche sanitarie.

Io credo che quando noi avremo chiaro questo tipo di prospettazione, che è quello che abbiamo davanti, forse documenti come questi non verrebbero più visti come chi è contro o a favore dell’aborto perché di questo non si sta parlando.  È un dibattito che potremmo fare, per carità, ma qua si dice altro. Qua si dice perché non prendere questo mattone e metterlo insieme in una casa che può agevolare ovviamente la natalità, che resta il problema principale di questa nazione.

Chi non ha presente questo, francamente vive, secondo me, in un mondo parallelo. La natalità è qualcosa su cui tutti noi dobbiamo fare una riflessione seria e profonda perché senza questo è inutile guardare al futuro, è inutile guardare alle generazioni future, è inutile programmare quello che abbiamo programmato ieri anche in questa Regione, se non ci sarà chi potrà godere di quello che si cerca di mettere in campo.

È quindi pleonastico il voto a favore da parte di Fratelli d’Italia a questa risoluzione, credo che oggi questa risoluzione, anche rispetto a dichiarazioni della consigliera Mori, verrà respinta dall’Aula.

Invito però a non chiudere questo tipo di argomento, perché credo che abbiamo l’occasione, magari prossimamente, di trovare un punto di equilibrio, che possa permettere di dare voce a sensibilità differenti. Il tema che alcune associazioni di volontariato non abbiano questa voce in questa Regione, o quantomeno non l’abbiano nel rapporto con il pubblico al contrario di altre, resta un vulnus che va assolutamente superato, anche per amore della democrazia che queste rappresentano.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Volevo portare l’attenzione (in buona parte, rispetto a quanto ha detto la consigliera Mori, ha già risposto il consigliere Barcaiuolo) sul fatto che, rileggendo la risoluzione presentata dai miei colleghi, che condivido integralmente, diverse cose che sono state dette che si mette in relazione la denatalità ai servizi che vengono erogati sul territorio, no, però certamente il dato di fatto è che, dopo la discussione che abbiamo avuto su una precedente risoluzione che parlava della Ru 486, che ci ha portato ad approfondire e a confrontarci sull’interruzione di gravidanza, come Gruppo, in accordo con il collega Montevecchi, abbiamo fatto degli accessi agli atti per approfondire il tema, verificare effettivamente quali sono le strutture autorizzate, secondo la 194, il rapporto che per legge la Regione Emilia-Romagna dovrebbe inviare al Ministero a gennaio di ogni anno, invece vedo che non è sempre puntuale, anzi non è per nulla puntuale questo rapporto che deve essere inviato – ripeto ‒ per legge, legge 194.

Soprattutto alcuni interventi molto calorosi, quando abbiamo trattato la risoluzione precedente... Richiamava, difendeva la 194. Se la si difende, allora, però bisogna rispettarla in toto.

Vi porto alcuni dati, anche per cercare di arricchire il dibattito, per avere un approccio più di merito, soprattutto di una risoluzione rispetto a un approccio che magari è volto un po’ a rimarcare le differenze. Dobbiamo valutare cosa oggi effettivamente sta succedendo, chi richiede l’interruzione di gravidanza, e soprattutto, magari, perché.

Come emerge dall’ultimo rapporto, di 6.501 interruzioni di gravidanza, 4.600 sono pervenute da richieste dei consultori. Io credo quindi che la risoluzione del consigliere Montevecchi vada proprio ad intervenire dove c’è bisogno. Dall’interno dei consultori, cioè, parte la stragrande maggioranza di richieste di interruzione di gravidanza. Se quindi non le si vuole escludere per motivi ideologici, o per motivi politici, eccetera, potrebbe esserci veramente un supporto di associazioni che possono aiutare, che possono supportare, in qualche caso, ed effettivamente, magari rivedere alcune decisioni, certamente anche per una questione di natalità, ma al di là della natalità, per una questione umana, per una questione appunto di salvaguardia della vita, di rispetto della vita e soprattutto, come diceva bene la mia collega Stragliati, per quello che poi porta dal punto di vista degli strascichi psicologici su una persona che ha fatto richiesta di interruzione di gravidanza. La maggioranza, anche qui, di chi chiede l’interruzione di gravidanza non versa in condizioni, dal punto di vista economico, disagiate, perché di 6.501, come ripetevo prima, richieste di interruzione di gravidanza, 3.500 sono di donne occupate, non sono disoccupate, in cerca di lavoro, o in cerca di prima occupazione, magari studentesse o altro – di 6.500 sono 3.500.

È necessario quindi un aiuto psicologico, in maniera preliminare, perché forse non sono i motivi economici, forse non sono appunto motivi occupazionali.

Oggi lo vediamo dai dati anche e soprattutto con gli stranieri, gli stranieri che magari hanno una percentuale di natalità più alta rispetto agli italiani, però, dopo che sono qua qualche anno, magari hanno anche condizioni economiche migliori, anche loro si adeguano alle percentuali degli italiani.

Quindi, c’è tutta una questione di condizioni che non riguardano solo il tema economico. Da un certo punto di vista, per fortuna; dall’altro, vuol dire che bisognerà riuscire a incidere anche in maniera diversa.

Convintamente voterò questa risoluzione. Invito anche la maggioranza a fare una riflessione. Ripeto: tra le strutture autorizzate non c’è nessun consultorio [...] che non è il luogo previsto dalla legge. Anche quello che ci siamo detti, non è nei consultori, ma deve essere nelle strutture autorizzate. Ad oggi in Regione Emilia-Romagna non c’è nessun consultorio autorizzato, ma l’ospedale. La funzione propria dei consultori è quella di un aiuto, di un sostegno, di un cercare di capire perché mai si arriva all’extrema ratio di un’interruzione di gravidanza.

Invito veramente tutta la maggioranza, soprattutto [...] presi fino a ieri da emendamenti sul bilancio, quindi non abbiamo letto, magari, con particolare attenzione la risoluzione dei consiglieri Montevecchi e Catellani, invito veramente a rileggerla, perché chiede solo un coinvolgimento delle associazioni all’interno dei consultori e chiede... Lo vado proprio a rileggere, perché credo sia importante: chiede al presidente della Giunta di promuovere l’attivazione di sportelli informativi, consentita a idonee informazioni sociali di base e di associazioni del volontariato impegnate [...] nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole.

Io ho chiuso, presidente. La ringrazio. Buongiorno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Consigliera Catellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, presidente.

Sarà brevissimo il mio intervento. Seguo quello del collega Pelloni, proprio perché dà una risposta alla collega Mori.

La risoluzione è stata raccontata molto bene dal collega Montevecchi e la risposta negativa data dalla collega Mori non piace: da una parte, parla di responsabilità sociale ed individuale, di volontà di preservare la genitorialità e, dall’altra parte, dice “no” dicendo che stiamo mortificando, dicendo che siamo fuorvianti, dicendo che c’è compulsione delle libertà individuali. L’assunto, invece, della risoluzione è proprio in favore della libertà. È proprio in favore della scelta della natalità e della genitorialità. Quindi, forse ha veramente ragione il collega Pelloni. Andrebbe riletta e ben compresa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Io non ho altri.

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Volevo semplicemente sottolineare che, all’interno della mia risoluzione, nel “considerato che” scrivo: “La fragilità economico-sociale è ancora oggi uno dei motivi principali dell’interruzione della gravidanza. A maggior ragione, è importante intervenire affinché possano essere rimosse queste cause”. Questo lo traggo dalla legge n. 194. Non mi stavo riferendo, quindi, alla natalità, argomento molto importante visto che viviamo nell’era delle culle vuote e dell’inverno demografico. Nelle mie considerazioni questo era riferito, invece, alle cause dell’interruzione della gravidanza, ovvero le fragilità economiche e sociali.

[…] il focus sul tema principale della mia risoluzione perché il punto qui è stabilire e determinare se vi è, come noi riteniamo, la necessità che i Centri di Aiuto alla Vita e le associazioni di volontariato a tutela della vita possano stare dentro le strutture ospedaliere, quindi in appositi spazi in cui le donne liberamente possono accedere se hanno bisogno, oppure se non vogliamo concedere questi spazi. Noi stiamo parlando di questo. Chi vota favorevolmente a questa risoluzione segue il modello del Piemonte; chi vota contro è ostile a fornire un servizio di supporto alle donne in più.

Perciò ribadiamo il nostro voto favorevole e consiglio alla collega Mori di rileggersi meglio il testo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Io non ho altri in dibattito generale. A questo punto chiedo se ci sono interventi in dichiarazione di voto. Consigliere Montevecchi? No, niente. A questo punto metto in votazione la risoluzione 1796, a firma Montevecchi e Catellani.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 24

Favorevoli 15

Astenuti 1

 

È respinta.

 

Con questa risoluzione si conclude l’ordine del giorno di oggi e si conclude anche la tornata assembleare prevista in questa sessione, quindi noi ci rivediamo con i lavori a partire dalla prima settimana di settembre, come previsto in Capigruppo, con le Commissioni e poi con le Assemblee.

Auguro a tutti voi una piacevole pausa estiva. Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 11,36

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI,  Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Elena Ethel SCHLEIN, Vincenzo COLLA, Mauro FELICORI, Barbara LORI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Andrea CORSINI e la consigliera Ottavia SONCINI.

 

 

Votazioni elettroniche

 

 

OGGETTO 3696

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché siano predisposte misure straordinarie per il controllo delle specie di fauna selvatica la cui presenza è in esponenziale aumento sul territorio nazionale e sia introdotta nella Legge 157/1992 la figura del coadiutore volontario. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Marchetti Francesca, Pelloni, Rancan, Daffadà, Costi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Bargi, Stragliati, Catellani, Bergamini, Occhi, Delmonte, Zappaterra, Facci, Fabbri, Bulbi, Rontini, Bessi, Mori, Tarasconi, Costa, Sabattini, Montalti, Pigoni, Caliandro, Bondavalli, Gerace, Rossi, Mastacchi

 

Titolo:3696 - votazione risoluzione (controllo fauna selvatica)

 

Presenti al voto: 34

Favorevoli/Si: 28

Contrari/No: 2

Astenuti: 3

Non votanti: 1

Assenti: 16

 

Favorevoli/Si


Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Gibertoni Giulia; Zamboni Silvia


Astenuti

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Tagliaferri Giancarlo


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Taruffi Igor

 

 

 

 

OGGETTO 2812

Risoluzione in merito al regime delle zone agricole svantaggiate, con particolare riguardo alla delimitazione del Comune di Valsamoggia, località di Castello di Serravalle. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Titolo:2812 - votazione risoluzione (delimitazione comune di Valsamoggia)

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 14

Contrari/No: 23

Astenuti: 2

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Amico Federico Alessandro; Taruffi Igor


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

 

 

OGGETTO 3591

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro, Mumolo

 

Titolo:3591 - votazione EM. 1 (cons. Zamboni e altri)

 

Presenti al voto: 37

Favorevoli/Si: 35

Non votanti: 2

Assenti: 13

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Mumolo Antonio; Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Felicori Mauro;  Gerace Pasquale; Gibertoni Giulia; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia

 

 

Titolo:3591 - votazione EM. 2 (cons. Zamboni e altri)

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia

 

 

 

Titolo:3591 - votazione risoluzione (cura postumi covid-19)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia

 

 

 

OGGETTO 3105

Risoluzione sulla necessità di rendere disponibile un percorso di follow-up tale da garantire alle persone che hanno contratto il COVID-19 un servizio di assistenza e controllo successivo alla guarigione, in grado di individuare eventuali complicanze a medio e lungo termine. A firma della Consigliera: Piccinini

 

Titolo:3105 - votazione risoluzione (Covid) prima parte

 

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si: 36

Non votanti: 2

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gerace Pasquale; Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

 

Titolo:3105 - votazione risoluzione (Covid) seconda parte

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 22

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Rossi Nadia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

Contrari/No


Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia

 

 

 

Titolo:3105 - votazione risoluzione (Covid) terza parte

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco;  Montalti  Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gerace Pasquale; Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Soncini Ottavia

 

 

 

Titolo:Rinvio

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 36

Contrari/No: 2

Non votanti: 2

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi  Palma;  Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Tagliaferri Giancarlo


Non votanti

Lisei Marco; Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

 

 

OGGETTO 3578

Risoluzione per invocare misure a sostegno del settore calzaturiero. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffadà, Caliandro, Rossi, Mori, Costi, Zappaterra, Tarasconi, Fabbri, Sabattini, Costa, Marchetti Francesca, Montalti, Rontini

 

Titolo:3578 - votazione risoluzione (sostegno del settore calzaturiero)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano;  Rontini  Manuela;  Rossi  Nadia; Sabattini Luca; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia;  Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Marchetti Francesca; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina


 

 

OGGETTO 1796

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l’attivazione di sportelli informativi a supporto della maternità, nei consultori e all’interno delle strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Catellani

 

Titolo:1796 - votazione risoluzione (sportelli informativi a supporto della maternità)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 24

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Pigoni Giulia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Paruolo Giuseppe; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3591

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivare studi e programmi di sorveglianza, cura e assistenza destinati alle persone con postumi del Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro, Mumolo

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo, Maletti

«Al termine del "Considerato, inoltre, che" sono aggiunti i seguenti periodi:

-          l'Agenzia sanitaria e sociale regionale sta già da tempo analizzando, sulla base dei dati regionali e insieme alla Regione Veneto, gli esiti clinici a lungo termine di tutti i pazienti COVID-19;

-          l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna sta seguendo le coorti di pazienti COVID19 con un protocollo di verifiche cliniche a intervalli regolari;

-          l'Azienda Ospedaliera Universitario di Parma coordina in Italia lo studio (ISARIC International Severe Acute Respiratory and Emerging Infection Consortium) promosso dall'Università di Oxford in collaborazione con l'OMS.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Zamboni, Caliandro, Mumolo, Maletti

«Il dispositivo è sostituito dal seguente testo:

-          “a sollecitare il sistema sanitario pubblico regionale a implementare programmi di cura e assistenza specifici destinati alla sorveglianza e alla cura delle persone con postumi del Covid-19, ponendo particolare attenzione ai risvolti anche psicologici in coloro che sono stati ricoverati o posti in isolamento e al persistere di sintomi a carico di vari apparati, prevenendone l'aggravarsi fino alla loro cronicizzazione;

-          a incrementare le azioni di promozione e di realizzazione della campagna vaccinale."»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

RISOLUZIONI

 

3737 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo e l'Unione Europea affinché si ponga termine agli scontri attualmente in corso in Colombia, in conseguenza delle proteste dei cittadini contro le riforme governative, si garantisca il rispetto dei diritti umani e si proceda alla sospensione degli accordi UE-Colombia. A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Amico, Mori, Pillati, Zappaterra, Mumolo, Caliandro, Sabattini, Rontini, Montalti, Costa, Fabbri

 

3739 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso le autorità centrali competenti per garantire la copertura assistenziale dei medici di medicina generale nel territorio regionale, anche per far fronte a possibili situazioni emergenziali, come di recente accaduto con la pandemia di Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3740 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché vengano messe in atto tutte le azioni necessarie volte alla riduzione dell’uso del glifosato in ambito agricolo e urbano su tutto il territorio regionale, avviando la road-map verso l’”Emilia-Romagna regione glifosato free”. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3741 - Risoluzione per impegnare la Giunta a risolvere le criticità che penalizzano il ritorno alla piena funzionalità dell’Ospedale di Vergato e a ripristinare i servizi ospedalieri ivi presenti antecedentemente all’emergenza Covid. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

3745 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi portavoce presso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e presso il Governo della richiesta di modificare le condizioni per il passaggio da zona bianca a zona gialla, sostituendo il parametro dell'incidenza settimanale con quello dei ricoveri. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3747 - Risoluzione per impegnare la Giunta a definire, entro la fine del 2021, i programmi e le conseguenti azioni mirate a modificare l’assetto istituzionale di Montecatone Rehabilitation Institute. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3753 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre una integrazione alla mappatura degli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri con l'inserimento di una informazione specifica sulla presenza/assenza di barriere architettoniche per l'accesso. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3755 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere, in tutte le Aziende sanitarie della Regione, l’istituzione della figura dello Psicologo delle cure primarie. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

INTERROGAZIONI

 

3738 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del bosco in zona Maccherie-Piandelagotti all'interno del Parco Regionale Alto Appennino Modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3742 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle difficoltà nelle prenotazioni dei vaccini anticovid per la fascia di età 20-59 anni. A firma del Consigliere: Lisei

 

3743 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire atti discriminatori e di bullismo nei confronti di studenti vegetariani o vegani. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3744 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative volte a superare il disagio sulla circolazione stradale provocate dal rifacimento del ponte San Zagno sulla SP 1 che collega Ferrara ad Ostellato. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3746 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema aeroportuale regionale e lo stanziamento di fondi da destinare all'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini. A firma della Consigliera: Rossi

 

3748 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione gratuita dei tamponi antigenici per coloro che, per motivi di salute, non possono vaccinarsi e per i minori, al fine di usufruire del Green pass. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3749 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo degli anticorpi monoclonali nel trattamento dei pazienti affetti da Sars-Cov-2, da parte dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta. A firma del Consigliere: Lisei

 

3750 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione della Residenza Turistica Alberghiera "Villa Marina" ex Colonia, costruita sul litorale di Marina di Ravenna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3751 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia dello sblocco dei lavori di Anas per le due arterie strategiche per Ravenna, ossia la tangenziale, che si snoda tra la statale 309 Romea e la Ss 16 Adriatica e il tratto della statale Ravegnana che va da Classe al porto. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3752 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità emerse dagli esiti delle prove Invalsi, recentemente pubblicati, e alle strategie da adottare in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3754 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le azioni messe in campo per vaccinare tutti i docenti e gli studenti emiliano-romagnoli, in modo da garantire la ripresa delle lezioni in presenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3777 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dei risultati del piano sperimentale di contenimento delle popolazioni del gabbiano reale (Comune di Cervia), possibile suo allargamento ad altri comuni della Regione Emilia-Romagna e se alla luce dei risultati ottenuti si intenda trasformare tale piano sperimentale in misura strutturale. A firma del Consigliere: Fabbri

 

3778 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la carenza di personale infermieristico nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistite). A firma della Consigliera: Castaldini

 

3779 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione delle Unità Operative delle aree tecniche dell’Ausl Bologna e del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Lisei

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno n. 13 prot. NP/2021/2248 del 23/07/2021)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

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