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121.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 1 FEBBRAIO 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4617

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità di effettuare sopralluoghi preventivi sugli edifici posti sopra le gallerie della linea ferroviaria Bologna-Prato, che saranno oggetto di interventi strutturali, per verificarne lo stato prima dell'esecuzione dei lavori. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

CORSINI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 4618

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le tempistiche previste per il raggiungimento dell'obiettivo di garantire a tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna una velocità di connessione internet di almeno 30 Megabit per secondo. A firma del Consigliere: Pelloni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

SALOMONI, assessora

PELLONI (Lega)

 

OGGETTO 4620

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione delle Medicine Sportive pubbliche del territorio e sul ripristino dei tempi ordinari di svolgimento dei loro servizi. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

DONINI, assessore

BONDAVALLI (BP)

OGGETTO 4621

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia la posizione della Regione in merito alla modifica della nozione di "rimborso" o "indennizzo ristorativo", riconoscibile ai donatori di sangue ed emoderivati, contenuta nel disegno di "Legge annuale per la concorrenza ed il mercato 2021", attualmente all'esame parlamentare. A firma dei Consiglieri: Daffada', Tarasconi, Costa, Caliandro, Bulbi, Pillati, Zappaterra, Rontini, Montalti, Gerace

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

DAFFADÀ (PD)

DONINI, assessore

DAFFADÀ (PD)

 

OGGETTO 4626

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione dell'attività venatoria nella penisola di Boscoforte, tra il territorio di Argenta e Comacchio (FE) all'interno del Parco del Delta del Po, e la cessione gratuita al demanio regionale dell'area, concordata nel protocollo di intesa del 2008. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 4629

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'attuale carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

DONINI, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 4630

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure necessarie per rivedere il sistema regionale delle visite in ospedale ai pazienti non Covid, al fine di garantire l'ingresso dei familiari nel rispetto delle misure igieniche ed organizzative. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

DONINI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 4631

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla carenza di personale nei reparti di pronto soccorso, con particolare riferimento alla situazione dell'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BARCAIUOLO (FdI)

DONINI, assessore

BARCAIUOLO (FdI)

 

Interrogazione oggetto 4632 (Ritirata)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4633

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali siano le tempistiche previste per la pubblicazione del Piano Regionale di Governo Delle Liste di Attesa (PRGLA) e per il recupero delle prestazioni non effettuate e non programmate a causa dell'emergenza pandemica. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 4628

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito allo stato di avanzamento dell'impegno assunto dall'Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, estendendola anche agli atti di programmazione e ai bandi regionali, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH). A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

Appello dei consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4140

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna, denominate "Case e studi degli illustri dell'Emilia-Romagna". (37)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTA, relatore della Commissione

STRAGLIATI, relatrice di minoranza

MASTACCHI (RCPER)

STRAGLIATI (Lega)

COSTA (PD)

FELICORI, assessore

PICCININI (M5S)

STRAGLIATI (Lega)

CASTALDINI (FI)

COSTA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetto 4140

Emendamenti oggetto 4140

Comunicazione ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,45

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 121 del 1 febbraio 2022.

È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la propria assenza la consigliera Catellani e l’assessore Mammi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

Prima di iniziare lo svolgimento dei nostri lavori, quindi le interrogazioni, procediamo con l’appello.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No. Esatto. Prima le interrogazioni, scusate.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dalle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4617

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità di effettuare sopralluoghi preventivi sugli edifici posti sopra le gallerie della linea ferroviaria Bologna-Prato, che saranno oggetto di interventi strutturali, per verificarne lo stato prima dell’esecuzione dei lavori. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dall’oggetto 4617: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla necessità di effettuare sopralluoghi preventivi sugli edifici posti sopra le gallerie della linea ferroviaria Bologna-Prato, che saranno oggetto di interventi strutturali, per verificarne lo stato prima dell’esecuzione dei lavori, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere Mastacchi.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Buongiorno.

Si tratta dei lavori per l’adeguamento della linea ferroviaria direttissima ai nuovi standard europei per il trasporto merci, quindi l’allargamento delle gallerie. In questo momento i lavori credo siano sospesi, però a breve dovrebbero ripartire nella parte bolognese, quindi nella zona che riguarda anche le gallerie di Pianoro, di Vado, di San Benedetto, eccetera.

In molte di queste gallerie ci sono nelle vicinanze delle abitazioni. Quando, nella trattativa ‒ diciamo così ‒ per l’avvio dei lavori si parlò con i cittadini, molti avevano il timore che durante i lavori ci potessero essere dei danni alle loro abitazioni e chiesero che le Istituzioni si attivassero affinché si potesse effettuare una sorta di perizia preventiva degli immobili, per poi verificare, nel caso di danni, la differenza pre e post attività dei lavori.

Per cui, questa interrogazione, chiaramente, diventa di attualità, perché tra pochi giorni/mesi ripartiranno questi cantieri. Si vuole, quindi, sapere se nel tavolo, nella cabina di regia, dove si concordano queste attività, sono state concordate queste perizie.

Vado a leggere il testo dell’interrogazione: “Premesso che la linea ferroviaria Bologna-Prato è al centro di importanti lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico per l’adeguamento agli standard europei per il traffico delle merci; che l’intervento a cura di Rete Ferroviaria Italiana, gruppo Ferrovie dello Stato italiane, è indispensabile per garantire il collegamento dei porti, dell’area logistica e costiera Toscana e del sistema logistico portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord Europa, ma complessivamente tutto il traffico ferroviario ne beneficerà in termini di maggiore regolarità del servizio e potenzialità della linea; visto che l’attività più complessa sarà quella di allargamento di oltre 40 chilometri di gallerie, che richiederà la fresatura delle volte, l’abbassamento del piano del ferro e l’adeguamento della linea di alimentazione elettrica dei treni; considerato che durante lo svolgimento dei lavori è stata attivata una cabina di regia per coinvolgere istituzioni locali e regionali, società ferroviarie, comitati dei pendolari, al fine di monitorare le attività e valutare eventuali azioni migliorative, e la storia ci insegna che, in occasione di lavori analoghi è già successo ai cittadini che risiedono sopra le gallerie di trovarsi nella situazione di aver subito danni ai propri edifici a causa dei lavori, danni che non sono riusciti però a dimostrare, vista l’assenza di una mappatura preventiva sullo stato degli edifici, tecnicamente per l’assenza dei cosiddetti ‘testimoniali di stato’; interroga la Giunta regionale per sapere se il protocollo di intervento è stato aggiornato recependo le richieste dei cittadini e quindi si intenda attivare sopralluoghi preventivi su tutti gli edifici posti sopra le gallerie che verranno allargate, per verificare lo stato degli stessi prima dell’esecuzione dei lavori”.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il consigliere Mastacchi, perché con la sua interrogazione ho la possibilità di fare anche il punto della situazione rispetto al tema dei lavori sulla direttissima Bologna-Prato, che, come è noto, sono finalizzati a potenziare la capacità della linea, migliorandone le prestazioni per il trasporto sia delle merci che dei passeggeri.

L’intervento è a cura ovviamente di Rete Ferroviaria Italiana ed è indispensabile per garantire il collegamento dei porti dell’area logistica costiera Toscana e del sistema logistico e portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord Europa, ma complessivamente tutto il traffico ferroviario ne beneficerà in termini di maggiore regolarità del servizio e di maggiore potenzialità della linea.

L’intervento consentirà la circolazione sulla linea dei materiali doppio piano, già previsti o di prevista acquisizione da parte delle imprese ferroviarie di Trenitalia e anche di Trenitalia TPER. Il progetto prevede, a completamento di un complessivo intervento di modernizzazione infrastrutturale tecnologica, il completo rinnovo del sistema di circolazione della linea e delle stazioni con l’incremento dei livelli di affidabilità di tutte le componenti, l’adeguamento a modulo 750 metri delle stazioni di Monzuno, Vado e di Vaiano, interventi nelle stazioni per il miglioramento delle condizioni di accessibilità, abbattimento barriere architettoniche e restyling dei fabbricati, per offrire alla clientela dei servizi regionali un livello superiore di qualità nell’accesso e nell’utilizzo del sistema ferroviario.

RFI ha aggiornato la programmazione degli interventi di fresatura delle gallerie con il seguente cronoprogramma: tratto Prato Centrale-Vernio da dicembre 2020 a dicembre 2021 già avviata, la tratta San Benedetto-Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli-Pianoro da dicembre 2022 a dicembre 2023 e infine la tratta Vernio-San Benedetto-Val di Sambro-Castiglione dei Pepoli da dicembre 2024 a dicembre 2025.

Questo cronoprogramma è in fase di revisione al fine di minimizzare ulteriormente l’impatto dei lavori sull’esercizio ferroviario, risolvendo le principali criticità emerse durante la prima fase dei lavori.

Data la complessità del cantiere, la sua durata e le ripercussioni sul servizio che interessa i viaggiatori della Regione Emilia-Romagna e della Toscana, è stata costituita una cabina di regia che coinvolge i due Enti regionali, le ferrovie e i Comuni con la finalità di monitorare l’andamento dei lavori e risolvere le criticità che si dovessero presentare.

È in fase di sottoscrizione un protocollo d’intesa tra le due Regioni e RFI che regola lo svolgimento delle attività previste. Il protocollo prevede un monitoraggio dei lavori e delle ripercussioni sul territorio tramite la cabina di regia. Recita l’articolo 3 che “le parti si impegnano a mantenere un Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’avanzamento degli interventi e la risoluzione delle criticità tramite una specifica cabina di regia promossa dalle due Regioni, che preveda la partecipazione di rappresentanti di RFI, delle imprese ferroviarie, dei Comuni nel cui territorio ricade la linea ferroviaria Bologna-Prato, della Città metropolitana di Bologna, della provincia di Prato e del Comitato Pendolari della linea”.

La cabina di regia verrà convocata con frequenza trimestrale, salvo esigenze diverse. Tra le attività in carico alla cabina si individua anche il coordinamento dell’informazione all’utenza relativamente al progressivo avanzamento dei lavori, nonché all’adeguamento dei modelli di offerta integrati ferro-gomma. Nello specifico, per quanto riguarda il potenziale impatto dei lavori RFI sui fabbricati vicini alle aree di lavorazione, che è una delle questioni poste nell’interrogazione, la stessa RFI segnala che le attività mai eseguite prima del 2021 sulla linea ferroviaria Bologna-Prato riguardano la manutenzione straordinaria delle gallerie e non la realizzazione di nuovi tracciati, con le conseguenti necessità di scavi e perforazioni. Comunque, a seguito della richiesta formulata durante la cabina di regia è stata prevista l’esecuzione dei testimoniali di stato sui fabbricati posti al di sopra delle gallerie interessati dai lavori nei prossimi anni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore.

Sono chiaramente molto soddisfatto della risposta, che prevede, appunto, che le perizie vengano realizzate. Per cui, per quanto riguarda questo è sicuramente molto positivo, credo che i cittadini di quel territorio saranno molto soddisfatti per questo.

Poi, invece, credo che sarà oggetto di discussione in cabina di regia, ma si dovrà tornare un pochino sul tema della tempistica dei lavori, anche in questo caso a seguito delle esperienze fatte nella prima parte dei cantieri, ma in particolare in conseguenza delle problematiche che abbiamo sulla viabilità. Ho già avuto modo di dire che i pullman sostitutivi che devono intervenire durante l’interruzione dei treni devono percorrere la via provinciale 325, che al momento ha le due interruzioni che conosciamo bene, quella in Gardelletta e quella del Ponte da Vinci. Fra l’altro, devono anche valicare le Ganzole, che è un altro punto molto critico. Per cui, credo che sulla tempistica e sulla modalità di lavoro ci sarà magari da ridiscuterne un attimo, ma sarà poi oggetto di discussione sicuramente da parte dei Comuni di quel territorio.

Comunque, grazie ancora.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

 

OGGETTO 4618

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le tempistiche previste per il raggiungimento dell’obiettivo di garantire a tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna una velocità di connessione internet di almeno 30 Megabit per secondo. A firma del Consigliere: Pelloni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4618: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere le tempistiche previste per il raggiungimento dell’obiettivo di garantire a tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna una velocità di connessione internet di almeno 30 Megabit per secondo, a firma del consigliere Pelloni.

Prego, consigliere.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

“Premesso che gli obiettivi e gli interventi previsti dalla Regione Emilia-Romagna e dal Governo italiano per l’infrastruttura a banda larga dell’Emilia-Romagna, i quali prevedevano il 100 per cento delle unità immobiliari con connessione a internet ad almeno 30 megabit per secondo e l’80 per cento delle unità immobiliari coperte da servizi di banda ultralarga ad almeno 100 megabit per secondo entro il 31/12/2020. Sono stati ampiamente disattesi; constatato che il 5,4 per cento delle famiglie oggi residenti in Emilia-Romagna ha accesso a una connessione internet con velocità inferiore a 2 megabit per secondo, il 23,2 per cento delle famiglie oggi residenti in Emilia-Romagna ha accesso a una connessione internet con velocità compresa tra 2 e 30 megabit per secondo, il 31,6 per cento delle famiglie oggi residenti tra i 30 e i 100 megabit, solo il 39,8 per cento delle famiglie oggi residenti in Emilia-Romagna ha accesso a una connessione internet con velocità superiore a 100 megabit per secondo; considerato che l’accesso universale a internet veloce è da ritenersi un diritto non più ignorabile, in quanto, specialmente durante i periodi di emergenza sanitaria, pregiudica l’accesso allo studio, allo smart working e a numerosi servizi essenziali della Pubblica amministrazione; interroga la Giunta regionale per sapere quando sia previsto il raggiungimento dell’obiettivo minimo di garantire a tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna una velocità di connessione internet di almeno 30 megabit per secondo”.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Risponde l’assessore Salomoni. Prego.

 

SALOMONI, assessora: Grazie, consigliere. Grazie, presidente.

La Regione Emilia-Romagna ha lavorato negli anni tramite Lepida per creare dorsali che consentano a tutti gli operatori che agiscono sul territorio di avere sufficiente banda per fornire l’accesso, come richiesto, a cittadini e imprese. La creazione delle infrastrutture di banda ultralarga ha visto il completamento delle dorsali entro il 2020 e l’estensione ad alcune ulteriori dorsali, originariamente non previste, entro il 2022.

In parallelo, per l’accesso ai cittadini, la soluzione scelta a livello nazionale è stata quella di selezionare un concessionario attraverso una gara gestita da Infratel, che è l’in-house del Ministero per lo Sviluppo economico.

Faccio questo appunto per dire che la prima scadenza che era stata identificata dalla gara nazionale prevedeva che il concessionario Open Fiber completasse la rete d’accesso entro l’aprile del 2020, usando prioritariamente la fibra ottica e, in subordine, delle tecnologie di collegamento veloce wireless.

Sebbene sia stata applicata, ove possibile, ogni semplificazione, sia attraverso le leggi nazionali sia attraverso accordi locali e, nel nostro caso, anche attraverso il supporto costante di Lepida, questa scadenza è stata evidentemente disattesa per una serie di motivazioni che non dipendono dal territorio in generale, quindi non solo dalla Regione, ma nemmeno dai Comuni e dagli Enti locali.

Successive pianificazioni avevano previsto che fosse il 2022 la scadenza prevista, attraverso una roadmap di completamenti della copertura che risulta ad oggi di nuovo ulteriormente disattesa. In riferimento a questi ulteriori ritardi, la Giunta si è attivata nuovamente nei confronti di Infratel Open Fiber e soprattutto ha cercato un accordo con il Ministero.

All’ultimo incontro con il MiSE, che risale al 12 gennaio, erano presenti anche il presidente Bonaccini e il sottosegretario Ascani, e in quella sede abbiamo sottolineato la necessità di ricevere dal Ministero una nuova pianificazione di esecuzione, che tenga conto dei bisogni dei territori e che risulti per il MiSE ufficiale e definitiva. Questo per garantire a cittadini e amministratori tempi certi e soddisfare prima possibile le giuste aspettative del territorio, così come il consigliere ha giustamente sottolineato nell’interrogazione.

Faccio presente che, oltre al Piano della BUL, di cui abbiamo parlato, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza il MiSE ha previsto ulteriori lavori per 3,7 miliardi di euro nel Piano “Italia a 1 Giga”, e in questo ambito per l’Emilia-Romagna sono previste risorse per 240 milioni, che dovrebbero toccare 450.000 numeri civici.

In questo senso, attraverso la Conferenza delle Regioni, abbiamo chiesto sempre al MiSE un coinvolgimento delle Regioni a supporto del piano, in modo da prevenire che si verifichino di nuovo le situazioni che sono avvenute nel Piano della BUL precedente.

In sostanza, l’intera pianificazione prevista dal Ministero dello sviluppo economico prevede uno scenario che, in prospettiva, risponde alle esigenze di connettività del territorio. Come Regione noi abbiamo un ruolo di supporto, che continueremo a svolgere collaborando con il Ministero e con Infratel, e, dove sia utile, anche con Open Fiber, per massimizzare l’efficacia degli interventi e ridurre, laddove possibile, gli effetti dei ritardi, che si sono accumulati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie.

Volevo riportare alcuni numeri oltre quelli che ha riportato. Li prendo dal portale, quindi adesso magari facciamo anche informazione, il portale inaugurato la scorsa estate della Regione, in cui si può vedere lo stato di avanzamento delle connessioni.

Faccio solo un esempio: su 304 aree produttive individuate, ne abbiamo solo 86 in cui sono attive; per le scuole, il 50 per cento, il 52,59 per cento dei plessi scolastici sono raggiunti con almeno un giga; dalla rete Emilia-Romagna Wi-Fi sono raggiunti solo 287 Comuni.

Oggi ci sono dei numeri ancora molto importanti da raggiungere. Io, assessore, l’ho ascoltata con attenzione. Ho capito che la tematica certamente non è semplice, come tante altre cose non lo sono, però mi aspettavo alcune tempistiche un pochino più certe, proprio perché oggi che il tema è ritornato purtroppo preponderante, il tema anche della DAD, il tema dello smart working, oggi è vitale perché i territori abbiano accesso agli stessi servizi, ma anche tanti servizi alla persona. Parliamo magari anche del fascicolo sanitario elettronico. A tanti servizi ormai si accede solo tramite la rete.

Credo che sia diventata un’infrastruttura estremamente importante e fondamentale. Visto che sia a livello governativo che a livello locale ci sono tante risorse in questo tempo su questo tema, credo che abbiamo bisogno di una concretezza importante a livello di tutte le Istituzioni, perché queste infrastrutture si possono raggiungere.

Non è la prima volta che l’Assemblea parla di questo argomento. Adesso è uscita la mia collega Pigoni, che un anno fa, più o meno di questi tempi, ha fatto un’analoga interrogazione, proprio perché è un’esigenza molto sentita e vediamo che lo stato di avanzamento dei lavori va sempre a rilento.

Anzi, abbiamo anche il paradosso che in alcuni casi, anzi in tanti casi, si è intervenuti, si è rotta la strada, magari si trova anche la strada rotta, ci sono le colonnine, poi manca comunque l’infrastruttura. Quindi, c’è stato tutto il disagio dei lavori e poi manca l’infrastruttura.

Inoltre, finiti questi, anche nei siti produttivi magari ci sarebbe da parlare di inserirne tanti altri, perché effettivamente, guardando il portale, nei siti produttivi, io ne vedo molti esclusi. Magari alcuni sono stati raggiunti dal privato, ma altri assolutamente non sono stati presi in considerazione. Quindi, anche quando raggiungeremo alcuni obiettivi, ci sarà sicuramente da porsi altri obiettivi.

Rimando al fatto che farò anche un’interrogazione, visto che non mi ritengo completamente soddisfatto, un’interrogazione più puntuale proprio per chiedere, dato che sono eletto nella Circoscrizione di Modena, alcune segnalazioni puntuali che mi sono arrivate, proprio perché le aziende e le famiglie chiedono con che tempi verrà realizzata questa importantissima infrastruttura.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

 

OGGETTO 4620

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione delle Medicine Sportive pubbliche del territorio e sul ripristino dei tempi ordinari di svolgimento dei loro servizi. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4620: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione delle medicine sportive pubbliche del territorio e sul ripristino dei tempi ordinari di svolgimento dei loro servizi. L’interrogazione è a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Io partirei da una premessa, una premessa che è sottesa all’interrogazione che presento questa mattina ed è costituita dall’importanza che lo sport riveste dal punto di vista sanitario, ma evidentemente non solo dal punto di vista sanitario, bensì anche educativo e sociale nella quotidianità delle persone. In particolare, sappiamo quanto lo sport sia determinante nella vita e nella quotidianità dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze.

Questa è una rilevanza che – lo vogliamo sottolineare – la Regione Emilia-Romagna esprime destinando costantemente azioni e risorse finanziarie significative proprio a sostegno dell’associazionismo ASD e SSD, associazionismo che promuove e assicura la pratica sportiva in ogni parte del territorio regionale, nonché delle famiglie, poiché effettivamente iscrivono i propri figli ad esperienze di sport.

La perdurante emergenza sanitaria ha richiesto – lo sappiamo evidentemente – a più riprese l’adozione, a scopo proprio di tutela e di protezione, di misure restrittive oppure addirittura di sospensione anche delle attività sportive stesse, a cui segue inevitabilmente ogni volta il tema dei passaggi prescritti sul piano del riconoscimento dell’idoneità proprio alla dimensione agonistica. A tale riguardo vorrei ricordare e sicuramente esprimere, anche qui, una soddisfazione per la recente disposizione del Ministero della salute che, facendo propria la proposta della Federazione italiana dei medici sportivi, ha ridotto per le persone positive asintomatiche guarite da Covid-19 le tempistiche del cosiddetto “return to play”, insieme a quanto richiesto dal punto di vista sanitario. Ha agito, credo, proprio in coerenza anche con le caratteristiche meno impattanti sul piano degli effetti generati dalla variante Omicron.

È chiaro che c’è una grande attenzione in questo momento, invece, alla medicina sportiva pubblica. Sappiamo che alla medicina sportiva è proprio affidato il percorso che conduce, poi, all’assegnazione del certificato di idoneità alla pratica sportiva.

Comprendo, naturalmente, che il progredire della campagna vaccinale, la gestione degli isolamenti, la gestione delle quarantenne rappresentano, giustamente, la priorità assegnata da questa Regione alle Aziende sanitarie del territorio, anche con un conseguente temporaneo spostamento di personale ad altri Dipartimenti sanitari. Non soltanto lo comprendo, ma penso sia un passaggio importante, questo, da sottolineare. Come è da sottolineare l’importante sforzo ancora messo in campo dagli operatori sociosanitari, che vanno sempre ringraziati.

È evidente, però, che accessibilità e tempi assicurati dalla medicina sportiva penso vadano attentamente monitorati. Qual è il rischio? Il rischio è che ci siano dilatazioni temporali importanti rispetto alle richieste avanzate da chi ha necessità di svolgere questo tipo di visita, con conseguenti potenziali lunghe attese per il ritorno all’attività sportiva, in particolare proprio per i più giovani. Come detto in precedenza, sappiamo che cosa rappresenta oggi per bambini, bambine, ragazzi e ragazze poter svolgere l’attività fisica scelta.

Per questo, e arrivo al dispositivo, chiedo alla Giunta come valuti la situazione delle medicine sportive presenti in ambito regionale e anche quali azioni intenda intraprendere per assicurare tempistiche adeguate allo svolgimento dei loro servizi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Bondavalli per l’interesse, innanzitutto, su un argomento molto importante e seguito in queste settimane, anche direttamente dalla Presidenza e, ovviamente, dall’Assessorato Politiche per la salute.

Questa attività risulta al momento, ovviamente, rallentata dalla carenza di personale dei servizi di medicina dello sport della Regione, dovuta anche ad alcuni pensionamenti non ancora sostituiti, ma che sostituiremo, e alla richiesta da parte delle Direzioni sanitarie di temporaneo impiego di alcuni operatori su fronti differenti per le necessità legate alla pandemia (tamponi, vaccinazioni, sorveglianza attiva, sanitaria). Speriamo che la curva in discesa possa liberare queste risorse, queste energie.

Seppure la gestione della pandemia impegni ancora molto le aziende sul territorio e diversi operatori originariamente impegnati in questo contesto, non deve, però, venire meno ‒ sono d’accordo con le sue considerazioni ‒ l’attività ordinaria e si deve far fronte alle numerose richieste per il rientro in campo degli atleti, perché sport è anche salute.

Deve essere riconosciuta, quindi, l’importanza dei sani stili di vita e della prevenzione a tutela della salute, per cui è doverosa la scrupolosa valutazione sanitaria degli agonisti, che per noi resta un obiettivo prioritario.

L’obiettivo che i servizi regionali competenti hanno condiviso con le Aziende sanitarie è quello di garantire al più presto la stabilità degli organici, penalizzati dai recenti pensionamenti, ma soprattutto dallo spostamento degli operatori sul versante pandemico, con l’obiettivo quindi prioritario di accelerare le tempistiche e sostenere le necessarie, ordinarie e straordinarie, attività della medicina sportiva.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente, grazie all’assessore Donini per questa risposta.

Da questa risposta si evince una lettura oggettiva degli attuali ritardi relativi ai tempi di effettuazione delle visite di idoneità alla pratica sportiva. Apprezzo anche il chiaro intento, esplicitato in modo molto concreto e trasparente, di destinare ai Centri di medicina sportiva pubblica personale quantitativamente adeguato, per recuperare le criticità esistenti.

Penso sia da monitorare con grande attenzione la tempistica con cui tutto ciò si verificherà, affinché il ritorno alla pratica sportiva possa avvenire in tempi ordinari e possa avvenire soprattutto anche fluidamente da questo punto di vista e per tutti.

Il mio è sicuramente un intento costruttivo e collaborativo, anche per provare a dare un contributo alla ripresa di un’attività fondamentale, che, come ricordava prima l’assessore Donini, è salute, è socialità, è benessere e soprattutto è crescita per i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4621

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia la posizione della Regione in merito alla modifica della nozione di “rimborso” o “indennizzo ristorativo”, riconoscibile ai donatori di sangue ed emoderivati, contenuta nel disegno di “Legge annuale per la concorrenza ed il mercato 2021”, attualmente all’esame parlamentare. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Tarasconi, Costa, Caliandro, Bulbi, Pillati, Zappaterra, Rontini, Montalti, Gerace

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 4621: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quale sia la posizione della Regione in merito alla modifica della nozione di “rimborso” o “indennizzo ristorativo”, riconoscibile ai donatori di sangue ed emoderivati, contenuta nel disegno di “Legge annuale per la concorrenza ed il mercato 2021”, attualmente all’esame parlamentare. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Daffadà ed altri.

Passo la parola al consigliere Daffadà.

 

DAFFADÀ: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore. Saluto la Giunta.

Vorrei affrontare in quest’aula un tema a me molto caro e che mi tocca da vicino, sia al territorio, che anche personalmente, facendo parte di questa grande comunità, la comunità dei donatori di sangue.

Il sistema trasfusionale italiano è, per legge, pubblico. La proprietà, infatti, degli emoderivati e degli emocomponenti nonché dei medicinali plasmaderivati è pubblica e la produzione può avvenire solo ed esclusivamente in conto lavoro affinché il prodotto finito, il farmaco, torni nella disponibilità del sistema sanitario pubblico e non messo liberamente sul mercato.

La raccolta del sangue e dei suoi derivati, fra cui il plasma, si fonda sull’impegno di donatori volontari e non remunerati e sull’attività costante e capillare di numerose organizzazioni di volontariato che promuovono la cultura del dono. Ad oggi, in Italia, si contano circa 2 milioni di donatori volontari, di cui 146.000 sono emiliano-romagnoli.

Bisogna, quindi, essere consapevoli che il sistema sangue italiano rappresenta, nella sua unicità, il modello più rispettoso per il donatore, per il concetto di assoluta gratuità del dono. Norme nazionali ed europee sanciscono che il corpo umano e le sue parti non debbono essere in quanto tali fonte di profitto, mettendo un punto fermo sul concetto di gratuità.

In un recente documento emanato dal Consiglio d’Europa, la raccomandazione n. 95/14, si specifica inoltre debba intendersi per donazione volontaria e non remunerata, definendo che va considerata tale quella fatta in piena libertà e che non prevede fonti di pagamento né di natura monetaria né di alcun altro tipo.

La nozione di non remunerazione non esclude, però, la possibilità di elargire eventuali ricompense di esiguo valore economico, purché non mascherino forme di pagamento, non abbiano valore monetario e non siano trasferibili ad altre persone.

Penso, ad esempio, alla colazione offerta dopo la donazione, che non può certo essere considerata una remunerazione, ma un semplice gesto di cortesia per ringraziare chi ha donato gratuitamente.

Oggi è all’esame parlamentare, all’interno della legge annuale per la concorrenza ed il mercato 2021, una revisione del sistema di produzione dei medicinali emoderivati, che amplia il ruolo delle aziende private autorizzate alla lavorazione del plasma. Tenete conto che, attualmente, il nostro sistema, così come sancito dalla legge n. 219 del 2005, prevede che la lavorazione del nostro plasma, frutto di donazioni gratuite, possa essere lavorato esclusivamente da aziende che risiedono in paesi dove vige lo stesso sistema di raccolta.

Nella relazione introduttiva della legge sulla concorrenza si parla di rimborso economico riconoscibile al donatore di plasma per la sua attività, scardinando così il principio fondamentale di gratuità e non remunerazione alla base del nostro sistema di raccolta. Capite bene che la nuova nozione di rimborso finirebbe per generare aspettative economiche da parte dei donatori, mercificandone il ruolo sociale e l’impegno profuso.

L’introduzione di meccanismi ristorativi discrezionali attiverebbe meccanismi concorrenziali fra i soggetti, associativi o privati, autorizzati alla raccolta, spingendo parte dei donatori ad affidarsi a chi abbia la maggiore disponibilità economica e, pertanto, proponga la migliore offerta di rimborso. Il sistema di raccolta del plasma che si verrebbe a generare potrebbe far scattare meccanismi volti a massimizzare la quantità, avendo un minore riguardo alla selezione del soggetto donatore e, come diretta conseguenza, alla qualità del prodotto raccolto e lavorato.

Basti pensare che l’Italia rappresenta ad oggi il settimo mercato di plasma al mondo per capire come questo cambio di rotta potrebbe generare una vera e propria gara da parte di quelle aziende che solitamente operano in regime di quote plasma a pagamento, esponendo il nostro sistema di conto lavoro a probabili bolle speculative.

Quello che chiedo all’assessore, appunto, è di far chiarezza sull’argomento e, se lo ritenga opportuno, di attivare un tavolo di confronto con la nostra rete di organizzazione di raccolta sangue e di emoderivati, che penso abbiano tutto il diritto di potersi confrontare con noi su questo tema così importante.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Daffadà.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Grazie al consigliere Daffadà, al quale do subito la disponibilità, perché la ritengo doverosa, ad un incontro con le associazioni che rappresentano i donatori di sangue proprio per rassicurarli su questo principio fondamentale, perché lo condividiamo, perché è un principio che, ovviamente, loro e noi difendiamo insieme, poiché la gratuità della donazione non è minimamente messa in discussione.

Per quello che riguarda il punto dell’interrogazione, dovremmo fare un po’ di passi indietro. Il Governo ha chiesto alla Conferenza delle Regioni di esprimere un parere sulla bozza del DDL Concorrenza 2021 e sulle varie materie da esso affrontate, compresa la revisione del sistema di produzione di medicinali emoderivati da plasma nazionale.

Il 20 dicembre la Sub-Area Servizio trasfusionale è stata convocata dal Coordinamento tecnico della Commissione Salute per esprimere un parere tecnico sull’articolo 17 del DDL, che non comporta modifiche dirette o indirette agli articoli 2 e 4 della legge n. 219/2005.

Ripeto, questo parere non comporta modifiche né indirette né dirette alla legge del 2005, quindi ai princìpi etici ‒ che condividiamo e sosteniamo ‒ della donazione di sangue volontaria, periodica, anonima, responsabile, gratuita del sangue umano e dei suoi componenti.

I contenuti delle relazioni di accompagnamento non hanno, in genere, quindi anche nel caso specifico, alcuna rilevanza giuridica, quindi non possono avere alcun impatto sugli articoli 2 e 4 della legge citata. Per queste motivazioni, la Sub-Area ha espresso un parere tecnico favorevole al provvedimento, così come fatto da molte Regioni, tra cui anche l’Emilia-Romagna.

Anche il tavolo CAO si è espresso esclusivamente sull’articolo 17 del DL Concorrenza predisposto dal Governo. Anche in questo caso non sono previste modifiche dirette o indirette agli articoli 2, 4 e 7 della legge n. 219, relativi alla gratuità del dono del sangue, e nessuna conseguenza, quindi, sulla garanzia dei princìpi etici della donazione volontaria, periodica, responsabile e non remunerata.

Le motivazioni che sono alla base della proposta che modifica l’articolo 15 della legge n. 219/2005 incrementano per il nostro Paese la possibilità di avere accesso a una pluralità di aziende, impianti di produzione di farmaci emoderivati, con un aumento della varietà dei farmaci salvavita a disposizione di molti pazienti fragili, insieme all’incremento della quantità e della qualità dei prodotti farmaceutici derivanti dalla lavorazione del plasma nazionale.

Oggi come non mai è il momento, quindi, di lavorare tutti uniti per garantire la tenuta e l’efficienza del sistema. Abbiamo già iniziato a confrontarci sul tema con tutte le realtà coinvolte e, come le ho detto all’inizio, continueremo anche con le associazioni dei donatori ad approfondire la tematica, perseguendo l’importante lavoro fatto fino a questo punto dalla Regione con le associazioni di riferimento.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Daffadà, prego.

 

DAFFADÀ: Grazie, assessore, per la risposta. Ci tengo a rimarcare come il volontariato, come il terzo settore, come i donatori, l’AVIS e le altre associazioni di raccolta del sangue abbiano fatto squadra, assieme alla Regione, in questi anni complicati, difficili.

Credo davvero che questo lavoro di squadra, questo lavoro che ci deve sempre più portare a integrarci, a capire meglio quello che si muove e, eventualmente, magari, a fare un incontro in più piuttosto che uno in meno, debba essere continuato e debba essere rafforzato perché, come ho detto all’inizio, il volontariato fa parte di tutti noi e quindi credo che sia importantissimo salvaguardarlo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4626

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione dell’attività venatoria nella penisola di Boscoforte, tra il territorio di Argenta e Comacchio (FE) all’interno del Parco del Delta del Po, e la cessione gratuita al demanio regionale dell’area, concordata nel protocollo di intesa del 2008. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4626: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la gestione dell’attività venatoria nella penisola di Boscoforte, tra il territorio di Argenta e Comacchio (FE) all’interno del Parco del Delta di Po, e la cessione gratuita al demanio regionale dell’area, concordata nel protocollo di intesa del 2008. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come ha ricordato nell’introdurre questa interrogazione, siamo nel contesto della penisola di Boscoforte, che è un’area di particolare pregio naturalistico. Questa area era ed è tuttora di proprietà della società Bonifica Valli Meridionali di Comacchio.

Nel 1997, in fase di rinnovo della concessione delle varie aziende faunistiche venatorie presenti nelle Valli di Comacchio, si era constatato che questa società non possedeva sufficiente superficie per poter richiedere l’istituzione di un’autonoma azienda faunistica venatoria, per cui l’Amministrazione provinciale di Ferrara istituì un’unica azienda valliva particolare di caccia, che per la verità è una fattispecie non prevista da alcuna legge.

Nel 2008, successivamente, l’allora sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Bertelli, firmò per la Regione, insieme al rappresentante legale della società che ho nominato, un protocollo d’intesa, che prevedeva la cessione a titolo gratuito all’Amministrazione regionale della penisola di Boscoforte, ad esclusione delle case di caccia e dello specchio d’acqua ad esso contiguo di 70 ettari.

Diciamo che la penisola di Boscoforte, per chiarire, è divisa in due aree di influenza, quella settentrionale, che comprende questo specchio d’acqua di 70 ettari, in un’area di particolare pregio naturalistico e anche con presenza di avifauna molto importante e molto differenziata, e la parte meridionale, che, stando a questo protocollo, doveva essere ceduta gratuitamente al Demanio regionale.

In un certo senso, in cambio di questa cessione gratuita si prevedeva la possibilità di modificare lo status della parte settentrionale, comprendente i 70 ettari di superficie acquatica. Effettivamente, poi, nell’aprile del 2008, l’Assemblea dei soci del Consorzio del Parco regionale del Delta del Po allora in vigore approvò un protocollo d’intesa che prevedeva, per l’appunto, di poter trasformare i suddetti 70 ettari di acqua da zona protetta ad area contigua pre-parco, perché siamo all’interno del Parco del Delta del Po.

In questo modo, con questa trasformazione, si consentiva nei 70 ettari di fare attività venatoria che fino ad allora, in quanto area di parco, era interdetta.

Siamo arrivati all’oggi. La donazione alla Regione, al Demanio regionale, di questa parte della penisola di Boscoforte non è mai stata perfezionata. Al contempo, invece, la pressione venatoria nelle Valli di Comacchio è aumentata, coinvolgendo anche questa importante area protetta di 70 ettari di acqua in pre-parco, un’area che ci dicono essere gestita come fosse una proprietà privata recintata, quindi preclusa all’effettuazione di controlli da parte delle autorità preposte al rispetto delle regole che sovrintendono all’attività venatoria, un’impossibilità di accedervi via acqua.

Nei giorni scorsi i volontari di Cittadinanzattiva Ferrara e Comacchio hanno di nuovo richiamato l’attenzione sui crescenti danni che la pratica venatoria sta recando alla conservazione delle specie ornitiche. È evidente che l’esistenza all’interno di un perimetro del parco di un’area recintata, gestita come proprietà privata, dove appunto si effettua un’attività venatoria, è molto redditizia per chi gestisce quell’area. Questo rappresenta di per sé un problema. Quindi, fatta questa presentazione del contesto, la domanda che Europa Verde rivolge alla Giunta è come intenda procedere per arrivare al perfezionamento della cessione gratuita al Demanio regionale dell’area concordata nel protocollo d’intesa del 2008, valutando anche, in questo contesto di perfezionamento della cessione gratuita della parte meridionale della penisola, la possibilità di acquisire la parte settentrionale, quella che comprende questo specchio d’acqua che ha intorno a sé un ambiente di particolare valore naturalistico per poter mettere in sicurezza e sotto tutela tutta la Penisola di Boscoforte.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

L’area della Penisola di Boscoforte, di proprietà della Bonifica Valli Meridionali di Comacchio, si estende per circa cento ettari all’interno delle Valli di Comacchio, istituita con determinazione n. 15606 del 25 agosto 2021 dal Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ferrara, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 6 della legge regionale n. 3/2020, in adeguamento alla normativa di cui all’articolo 43, legge regionale n. 8/1994, che ha mappato nel suo intervento 4 apprestamenti di caccia. Tale superficie non rientra, pertanto, nei fondi chiusi di cui all’articolo 45-bis della citata legge regionale n. 8/1994 preclusi alla caccia, in quanto parte di aziende venatorie ricadenti in aree di pre-parco cacciabile anche in caso di recinzione è sottoposta ai controlli e alla vigilanza preventiva dalla normativa e dalle direttive vigenti di cui alla delibera della Giunta regionale n. 969/2002. Nello specifico, la determinazione n. 15606/2021 di istituzione al punto 7 del dispositivo prevede quanto segue: “di dare atto che la vigilanza, ciascuno per la propria competenza, spetta al Corpo di Polizia provinciale, al Corpo di Polizia locale dei Comuni territorialmente interessati, ai Carabinieri forestali, alle Guardie giurate particolari facenti capo al Parco del Delta del Po e alle guardie volontarie aderenti al Coordinamento provinciale”.

Segnalo anche che la più parte di questa attività di controllo, lì come altrove, non avviene mai via terra, ma avviene via acqua attraverso le imbarcazioni. Questa è l’attività ordinaria di presidio.

Riguardo al mancato perfezionamento della cessione gratuita al Demanio regionale dell’area concordata nel protocollo d’intesa del 2008 cui fa riferimento l’interrogante, si fa presente che il citato protocollo non ha alcuna cogenza, in quanto non è mai stato approvato dalla Giunta regionale. Si sottolinea, inoltre, che al momento la fruizione dell’area è parzialmente ammessa grazie ad un accordo tra l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità - Ente Delta del Po e la proprietà, che prevede la possibilità di effettuare visite guidate nella porzione settentrionale basale della Penisola.

In ultimo, l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità - Ente Delta del Po non rileva danni ambientali arrecati dall’attività venatoria nella porzione settentrionale della Penisola di Boscoforte. A tal proposito si precisa che, ai fini dell’istituzione della AFV Valli di Comacchio lo STACP, il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Ferrara ha acquisito il parere favorevole di ISPRA, il quale, a seguito delle analisi dei dati dei prelievi effettuati nel periodo 2011-2019 nell’area interessata, che include la Penisola di Boscoforte, ha rilevato una significativa diminuzione dei prelievi stessi, in particolare nell’ultimo biennio 2018-2019.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Ringrazio per la risposta. Evidentemente è una risposta che dipinge un quadro completamente diverso da quello che risulta al Gruppo Europa Verde per le segnalazioni raccolte, che ci sono arrivate.

Quindi, prima di dichiararmi soddisfatta o insoddisfatta, mi riprometto di leggere con attenzione tutti i riferimenti di legge che ha citato il sottosegretario nella risposta e di fare ulteriori verifiche, perché al momento al Gruppo Europa Verde risulta ‒ ripeto ‒ una situazione completamente all’opposto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

 

OGGETTO 4629

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’attuale carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4629: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’attuale carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole, a firma del consigliere Amico.

Prego, consigliere.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Dal mese di dicembre riceviamo diverse segnalazioni in merito alla carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole. È una condizione che, pur se verificatasi in passato, non si è mai protratta così a lungo.

Da un confronto con gli operatori farmaceutici, si presume che la prima fornitura utile non arriverà prima di metà marzo, con una quantità ancora insufficiente, ottenuta, però, grazie a uno stanziamento straordinario per l’importazione, di 210.000 euro, di infiorescenze disposto a fine anno dal Ministero della salute per far fronte all’emergenza nazionale che sta lasciando senza terapia decine di migliaia di pazienti.

In generale, e lo abbiamo visto anche durante l’analisi della clausola valutativa sulla legge regionale del 2016, le forniture previste anche dal Ministero della salute sono nettamente inferiori al fabbisogno terapeutico nazionale, in quanto l’International Narcotics Control Board determina che l’Italia ha un fabbisogno di 2.980 chilogrammi di cannabis terapeutica ad uso medico, mentre le richieste sono nettamente inferiori. Sono inferiori anche quelle individuate dal Ministero della salute. Significativi sono i soli 37 chilogrammi prodotti nel 2020, a fronte di finanziamenti e autorizzazioni ministeriali, dall’impianto di Firenze.

Le attuali difficoltà di approvvigionamento di cannabis terapeutica annunciate e prevedibili hanno costretto molti pazienti a interrompere le terapie e hanno impedito ad altre persone di iniziarne.

Non si può inoltre escludere che alcuni di loro si siano rivolti al mercato illegale, una situazione molto preoccupante che si sarebbe potuta prevenire, considerato l’andamento delle importazioni degli ultimi anni.

La disponibilità di cannabis era già diminuita notevolmente tra metà del 2020 e metà del 2021, e i quantitativi importati dall’Olanda in questi anni hanno iniziato a decrescere per minore disponibilità. Nel frattempo, il fabbisogno italiano è aumentato esponenzialmente.

Secondo i dati ufficiali del Ministero della salute, lo stabilimento chimico-farmaceutico militare avrebbe prodotto e distribuito circa 60 chili di cannabis nel 2017 e circa 150 chilogrammi nel 2018. La quantità distribuita comprende anche la cannabis importata con il bando straordinario del 2019, vinto dalla società canadese Aurora, quindi effettivamente la produzione nazionale si attesta tra i 60 chili nel 2018 e i 140 del 2019 e 37 nel 2020, nemmeno il 5 per cento del fabbisogno del 2021.

La quantità permessa per la produzione di cannabis per il 2022 è stata indicata dal Ministero della salute in 400 chilogrammi, ovvero una diminuzione del 20 per cento rispetto a quanto previsto per l’anno precedente, e a novembre 2021 il Ministero aveva chiesto allo stabilimento di Firenze di aumentare le importazioni di cannabis ad uso medico, in risposta alle carenze segnalate.

Il quesito, dunque, è se la Regione, anche attraverso il gruppo di lavoro multidisciplinare istituito nel 2019, sia al corrente della carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole e se intenda promuovere un monitoraggio dei fabbisogni più puntuale delle forniture, per dare una risposta alla grave situazione che sono costretti ad affrontare migliaia di pazienti emiliano-romagnoli.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Amico, lei nella sua esposizione giustamente fa riferimento nella sua premessa ad una data, metà dicembre, in cui si registrano numerose segnalazioni in merito alla carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole.

Nel mese di giugno 2021, la nostra Regione ha contribuito a predisporre una nota inviata al Ministero della salute, attraverso il tavolo tecnico delle Regioni della farmaceutica, relativa a segnalazioni di problematiche sulla carenza di alcuni prodotti di cannabis, quindi siamo partiti anche prima come segnalazione.

Da allora non sono pervenuti alla nostra Regione ulteriori avvisi di criticità nella disponibilità dei preparati vegetali, se non casi sporadici segnalati nell’area romagnola, a seguito di specifica richiesta della Regione alle associazioni di categoria delle farmacie convenzionate con la formula degli scorsi giorni.

La carenza segnalata riguarda sia i prodotti coltivati dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze sia da importazione attribuita a ritardi nelle consegne. In merito alle attività di approvvigionamento messe in atto da parte dell’organismo centrale del Ministero della salute, competente sull’argomento, si segnala che in data 17 dicembre 2021 è stato sottoscritto un accordo tra il Ministro della salute e il Ministro della difesa per l’ampliamento della produzione nazionale, allo scopo di garantire unitarietà nell’impiego sicuro di tali prodotti ed evitare il ricorso a prodotti non autorizzati, contraffatti o illegali a pregiudizio della salute pubblica, ai quali, appunto, anche lei faceva riferimento come preoccupazione di fondo.

Dai contatti costanti con l’organismo preposto del Ministero è emersa la conferma di un prossimo coinvolgimento delle Regioni nella programmazione della produzione e gestione del percorso prescrittivo e derogativo alla luce dell’accordo di cui sopra. Quindi, avremo una sede in cui poter dinamicamente monitorare la situazione.

Teniamo presente e ringraziamo per la segnalazione su una tematica che riguarda diversi pazienti in un percorso terapeutico che in Emilia-Romagna vede una forte specializzazione delle farmacie convenzionate nell’allestimento dei preparati, accogliendo un ampio flusso di pazienti anche da altre regioni, con la necessità conseguente di monitorare con attenzione i riflessi sugli approvvigionamenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Donini. Mi ritengo soddisfatto della risposta, anche per la tempestività d’azione che l’Assessorato ha manifestato già nel giugno 2021, come riporta l’assessore.

In questo momento, tuttavia, le segnalazioni, soprattutto dalle farmacie, continuano ad arrivare. Il tema credo debba essere all’attenzione anche di questo accordo che lo scorso dicembre è stato siglato con il Ministero della salute, così come siamo al corrente anche delle notizie per le quali il Ministero dovrebbe emanare dei bandi proprio per consentire ai territori e quindi magari anche alla Regione Emilia-Romagna di procedere a fare domanda per la coltivazione sul territorio emiliano-romagnolo di cannabis terapeutica, in modo da rendersi quanto più autosufficiente nell’approvvigionamento del farmaco e, conseguentemente, sventare il più possibile questi ritardi di fornitura, che ovviamente impattano sulla salute e sul benessere delle persone che soffrono di dolori, che soffrono di patologie tale per cui l’impiego della cannabis terapeutica è sicuramente molto positivo per la loro conduzione di vita e di benessere.

Mi riservo, quindi, successivamente di procedere anche con altri atti, seguendo la vicenda e l’evoluzione sia del protocollo con il Ministero che per quanto riguarda eventuali altre segnalazioni che dovessero arrivare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4630

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure necessarie per rivedere il sistema regionale delle visite in ospedale ai pazienti non Covid, al fine di garantire l’ingresso dei familiari nel rispetto delle misure igieniche ed organizzative. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 4630: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure necessarie per rivedere il sistema regionale delle visite in ospedale a pazienti non Covid, al fine di garantire l’ingresso dei familiari nel rispetto delle misure igieniche ed organizzative. L’interrogazione è a firma del consigliere Pompignoli.

Prego, consigliere.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

L’interrogazione è mossa da una serie di segnalazioni che sono pervenute al sottoscritto di parenti che non sono riusciti a entrare in ospedale a visitare i propri cari. Da lì, appunto, si attiva questa interrogazione per comprendere e capire cosa la Regione Emilia-Romagna possa fare proprio sul tema.

L’AUSL della Romagna, infatti, come altre Aziende sanitarie di questa regione, ha stabilito, al fine appunto di ridurre il rischio della diffusione del Covid, di limitare al massimo gli accessi alle aree di degenza da parte di accompagnatori, visitatori e caregiver, anche se provvisti di certificazione verde Covid-19. Salvaguardando l’accesso ai casi eccezionali. Sebbene quella dell’AUSL della Romagna possa sembrare la scelta più corretta possibile per proteggere i pazienti, ad oggi si ritiene che non lo sia, ragionevolmente parlando, in quanto è esageratamente restrittiva. Norme di questo tipo, infatti, non sono più giustificate né giustificabili, nonostante nascano dalla volontà degli ospedali e delle Aziende sanitarie di prevenire la diffusione del virus.

Sono sempre più frequenti, infatti, le notizie di pazienti ricoverati in reparti non Covid a cui vengono negate visite da parte dei parenti per le ragioni sopracitate. Ricordiamo che la visita di un parente a un malato grave, a un anziano, a una persona in condizioni di fragilità emotiva può rivelarsi determinante nel percorso della sconfitta della malattia e rappresenta una forma di sostegno psicologico e morale insostituibile. Nonostante la diffusione dei vaccini, l’abbondante disponibilità di dispositivi di protezione e l’ordinanza di luglio del ministro della salute Speranza, secondo cui chi ha il green pass può assistere i parenti non affetti da Covid in tutti i reparti, il numero degli ospedali della nostra regione che blindano le visite ai pazienti cresce ogni giorno. Di qui l’interrogazione, per conoscere se la Giunta intenda rivedere il sistema regionale delle visite in ospedale ai pazienti non Covid, favorendo un’omogeneizzazione dei criteri di accesso ai reparti, al fine di garantire l’ingresso dei familiari nel rispetto di severe misure igieniche ed organizzative, quali ad esempio il possesso della certificazione vaccinale Covid-19, l’utilizzo di mascherine FFP2 e la previsione di accessi contingentati in determinate fasce orarie della giornata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio, ovviamente, il consigliere Pompignoli.

È sparito.

Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Pompignoli. Meglio ringraziare due volte, che no.

In ottemperanza alle disposizioni introdotte dai decreti nazionali, integrati con note regionali, la Regione Emilia-Romagna ha disciplinato l’accesso di visitatori e accompagnatori nelle strutture ospedaliere, subordinandolo alla presentazione della certificazione verde, fatti salvi casi particolari, quali soggetti accompagnatori di pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità grave, visitatori minori esclusi per età dalla campagna vaccinale, soggetti accompagnatori o caregiver di persone con disabilità fisica, psichica o cognitiva non certificata che ne richiedono il supporto, la singola persona di riferimento in sala parto per assistere la donna partoriente e tutti i casi per cui, in ragione dello scenario epidemiologico, le direzioni sanitarie delle strutture ritengano necessaria un’ulteriore temporanea limitazione degli accessi.

Come vede, è un criterio che non vieta assolutamente la visita e l’accompagnamento nelle strutture ospedaliere, ma li subordina alla presentazione della certificazione verde, però con ampie casistiche in deroga a questa possibilità.

L’obiettivo, ovviamente, resta quello di non allontanare i pazienti dai propri cari, momento fondamentale e parte del recupero del percorso terapeutico, garantendo la massima sicurezza a degenti e operatori. Le disposizioni vigenti saranno, ovviamente, monitorate ‒ e la sua interrogazione ci aiuta a farlo ‒ insieme alle Aziende sanitarie per valutare i percorsi più adeguati anche in questi prossimi mesi, nei quali speriamo la curva pandemica possa ulteriormente rallentare, quindi tornare progressivamente ad una attesa normalità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Assessore, non sono particolarmente soddisfatto della sua risposta. I casi secondo i quali si può accedere negli ospedali li conoscevamo già, sono previsti dall’ordinanza e sono quelli che lei ha ben citato, però in tutte le altre ipotesi, che non sono poche, non c’è l’accesso dei parenti ai pazienti.

Io spero che non accadono casi di cronaca, come abbiamo visto anche di recente in Toscana, di persone che muoiono da sole, senza la vicinanza dei propri parenti, questo spero che non accada mai in Regione Emilia-Romagna, ma non dovrebbe cadere mai da nessuna parte, occorre trovare un sistema diverso.

Oggi abbiamo tutele importanti tra vaccinazione, sistemi di protezione e quant’altro, io credo che, anche al di fuori delle deroghe dei casi eccezionali che lei ha citato, si possa fare un’eccezione rispetto a visite a pazienti che sono comunque in reparti non Covid, che hanno necessità di vedere i propri cari, magari contingentando gli ingressi (questa potrebbe essere anche una soluzione).

Le dico però che le segnalazioni che provengono da parenti che non riescono ad accedere agli ospedali sono veramente tante, e sul punto la Regione si deve interrogare oggi, quindi non solo queste eccezioni devono essere salvaguardate, ma occorre distribuire e rivedere il protocollo. Questo le chiedo come impegno, assessore, perché è evidente che oggi nessuno può morire da solo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

 

OGGETTO 4631

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla carenza di personale nei reparti di pronto soccorso, con particolare riferimento alla situazione dell’AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4631: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla carenza di personale nei reparti di pronto soccorso, con particolare riferimento alla situazione dell’AUSL di Modena, a firma del consigliere Barcaiuolo.

Prego, consigliere.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

L’interrogazione nasce proprio da quello che lei ha introdotto, ovvero una situazione di assoluta difficoltà per quanto riguarda la medicina d’urgenza e in modo particolare i pronto soccorso.

Risulta che appunto la difficoltà nel reperire personale sia medico che infermieristico nei pronto soccorso nella nostra regione ormai tocca dei numeri che vanno oltre quella che è una normale preoccupazione, meno il 30 per cento mi risulta il livello regionale e meno 40 per cento in provincia di Modena. Sappiamo che alcune automediche sono state, di fatto, fermate proprio per la mancanza di questo tipo di personale. Da questo punto di vista, per ora ho recepito dalla Regione soltanto la intenzione di procedere ad alcuni interventi che sono emergenziali, come quello del richiamare medici stranieri oppure del richiamare medici già andati in pensione.

Credo da questo punto di vista che servano, invece, interventi strutturali assolutamente forti per far sì che la medicina d’urgenza, che ha una sua particolarità, è il punto di primo accesso per quello che riguarda, ovviamente, spesso le cure ospedaliere derivanti da patologie magari improvvise o comunque non preventivabili, non sotto sotto cura, in altro modo, e quindi l’importanza di questa è assolutamente fondamentale. Mi risulta, altresì, che ci siano delle regole che vigono ormai da più di quindici anni, ovvero che dovrebbero definire anche corsi per quanto riguarda la medicina d’urgenza. In modo particolare, cito una normativa che è quella che deve dare idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza.

Mi risulta che l’Azienda sanitaria di Modena non organizzi questi corsi dal 1996. È chiaro che in un quadro in cui ci risulta che nell’Azienda sanitaria di Modena, all’interno del pronto soccorso, lavorano spesso, troppo spesso, i medici del 118, che hanno una formazione diversa, una retribuzione diversa e che spesso devono fungere anche al ruolo, ovviamente, del 118 e quindi qualora ci fosse ovviamente bisogno dell’ambulanza, sapete, suona il cicalino e questi medici hanno 120 secondi per andare in ambulanza.

È chiaro che da questo punto di vista, un conto è andare a tamponare situazioni assolutamente emergenziali, un conto è confondere i medici del 118 con i medici del pronto soccorso perché, ripeto, la formazione e anche tutto quello che riguarda le competenze specifiche sono competenze diverse. Quindi, la domanda è questa: come valuta la Regione – mi rivolgo direttamente all’assessore Donini – l’operato in particolare dell’Azienda di Modena circa la reiterata violazione delle prescrizioni delle norme che avrebbero probabilmente evitato o almeno limitato le gravissime conseguenze circa la mancanza cronica di personale di emergenza-urgenza.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Ovviamente la risposta è calibrata più sul territorio modenese, ma lei ha interpretato un tema che noi stiamo valutando più nel complessivo. Abbiamo già fatto una prima valutazione della situazione a livello regionale, adesso attiviamo il Tavolo dei professionisti dei pronto soccorso, in modo da cogliere tutte le sollecitazioni, tutte le indicazioni e anche le innovazioni che si possono mettere in campo per irrobustire la risposta, l’offerta. In prospettiva, dovremmo anche cercare di intercettarne la domanda, soprattutto quella non appropriata. Ma questo fa parte di una riforma più generale che approveremo nei prossimi mesi e che riguarda la medicina territoriale.

Il pronto soccorso e la medicina d’urgenza territoriali ormai da tempo accusano problemi di organico medico ed è questo, ahimè, un fenomeno di portata nazionale, perché in Emilia-Romagna ci verrebbero volentieri a lavorare molti professionisti, se ci fossero. Negli ultimi due anni, anche a causa dei numerosi pensionamenti e dell’emergenza pandemica, questa carenza si è accentuata. La dico così: ci sono pochi professionisti e ci sono professionisti che da lì se ne escono e se ne vanno in altre discipline.

La situazione non è assolutamente legata a scelte organizzative e strategiche tendenti ad un depotenziamento del servizio o a qualsiasi voglia politica di contenimento della spesa, tant’è che anche nelle difficoltà di bilancio che noi abbiamo avuto e che stiamo avendo come Regioni anche l’Emilia-Romagna ha detto che su quel versante non intende assolutamente risparmiare, cioè occorre assumere personale qualora si trovasse, ma è legata esclusivamente alla carenza cronica e generalizzata di specialisti, nonostante i numerosi sforzi attuati nei territori dalle Aziende sanitarie, tra cui anche quella di Modena.

Continuano, infatti, su questo territorio gli avvisi di pubblico concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di dirigenti di medicina d’accettazione e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, i bandi per incarichi libero-professionali ordinari legati all’emergenza Covid, dedicati anche all’emergenza-urgenza e rivolti ai medici in formazione specialistica e specialisti, la sottoscrizione di una convenzione con l’Azienda ospedaliera universitaria di Modena per lo svolgimento di attività da parte di medici in formazione (quelli a cui faceva riferimento lei), oltre alla dichiarazione di zone carenti per l’emergenza territoriale secondo la periodicità regionale prevista.

Negli ultimi anni, l’AUSL Modena ha pubblicato quasi 90 incarichi per coprire il fabbisogno di personale medico di emergenza-urgenza. Il confronto in Assessorato, ovviamente, è in corso e proprio in questi giorni, come le ho detto, sarà attivato il tavolo regionale con i sindacati sulla medicina di emergenza-urgenza, con i professionisti, condividendo la ricognizione sulla situazione odierna e le possibili azioni concrete da attuare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, signor presidente.

Ringrazio l’assessore per la risposta, che evidentemente non mi può trovare minimamente soddisfatto. Anche perché, se non mi è sfuggito, rispetto alle inadempienze dell’Azienda sanitaria di Modena io non ho ascoltato nessun tipo di risposta da parte sua. Lei mi ha fatto una carrellata rispetto a quelli che sono stati i bandi per reperire personale. Lei ha condiviso l’analisi fatta nella parte introduttiva dell’interrogazione, ma, rispetto alla domanda specifica, io risposte non ne ho sentite.

Chiaro è che ‒ perdonatemi ‒ lei ha accennato a una riforma della sanità territoriale. Vedremo. Siamo qui. Mi auguro che questa cosa possa andare in porto, utilizzando come criterio il criterio, ovviamente, di far sì che si possano dare maggiori servizi ai cittadini emiliano-romagnoli.

Dopodiché, è chiaro che va fatto un ragionamento. Se il personale manca, è chiaro che non si può aspettare che il personale cresca sotto un albero. È chiaro che, da questo punto di vista, sono state sbagliate politiche, non quest’anno, non l’anno scorso, ma anni fa, non riuscendo a guardare quella che sarebbe stata la prospettiva del fabbisogno di medici complessivamente e, in modo particolare, di medici di medicina e urgenza. Tutto questo, perdonatemi, nulla ha a che fare con l’emergenza Covid. Mi pare abbastanza lapalissiano dire che, forse, quando si era immaginato, si è immaginato, e torniamo, forse, ai tempi del ministro Zecchino, il numero chiuso a Medicina, da un lato, e la mancanza di corsi di formazione e di specializzazione per quelle specializzazioni che probabilmente erano, per svariati motivi, meno attrattive di altri, è chiaro che dovevano essere messe in atto e in campo delle politiche che potessero far sì che quei corsi di specializzazione da un lato potessero essere sicuramente più attrattivi, dall’altro, per quello che riguarda il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, è chiaro che almeno lo step di far sì che quell’asticella venisse spostata, come spesso chiesto da Fratelli d’Italia anche a livello nazionale, dopo il primo anno di corso, per evitare la selezione random di un semplice quizzone sarebbe stato ed è tuttora importante.

È chiaro che per mettere in atto queste politiche serve della visione, visione che non c’è stata evidentemente negli ultimi anni, quindi non mi riferisco esclusivamente a questa gestione, a questa Amministrazione. E non mi riferisco esclusivamente alla gestione regionale, perché da questo punto di vista c’è un grosso concorso di colpa dei Governi che negli ultimi anni si sono occupati di questo, ma è chiaro che la Regione ha delle leve così importanti in questa materia che avrebbe potuto e mi auguro possa intervenire celermente, per far sì che i cittadini emiliano-romagnoli possano avere una sanità territoriale che risponda a determinate esigenze, a determinati servizi, e che, in modo specifico per quanto riguarda la medicina urgenza, si possa implementare questa carenza, che sta veramente preoccupando tutti coloro i quali possono avere a che fare con i pronto soccorso, ovvero tutti i cittadini emiliano-romagnoli.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

 

Interrogazione oggetto 4632 (Ritirata)

 

PRESIDENTE (Petitti): Vi comunico che l’interrogazione 4632 è stata ritirata.

 

OGGETTO 4633

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali siano le tempistiche previste per la pubblicazione del Piano Regionale di Governo Delle Liste di Attesa (PRGLA) e per il recupero delle prestazioni non effettuate e non programmate a causa dell’emergenza pandemica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo a questo punto all’interrogazione 4633: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali siano le tempistiche previste per la pubblicazione del Piano Regionale di Governo Delle Liste di Attesa (PRGLA) e per il recupero delle prestazioni non effettuate e non programmate a causa dell’emergenza pandemica. Linterrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Faccio una premessa un po’ politica, nel senso che, assessore, so che frequentemente faccio domande, questa volta avevo presentato tre domande e giustamente mi è stato fatto notare che il Regolamento prevede la risposta solamente a una domanda. Io non mi aspetto la risposta alle domande esistenziali dalla politica, però tutte le tre domande che io le farò a voce temo siano fondamentali, soprattutto per poter affrontare e per uscire da un tema che ricorre, cioè la pandemia.

Spero da adesso in poi sempre di più di poter parlare della nostra sanità non partendo esclusivamente dal Covid, ma da quello che accadrà. È per quello che oggi le pongo un tema che, in realtà, è stato posto tantissime volte qua: le liste d’attesa.

Cercherò di dare un taglio un po’ diverso, affrontare la realtà e capire qual è lo svolgimento del vostro compito, con l’aiuto anche dell’opposizione, del compito che l’Emilia-Romagna ha per affrontare liste d’attesa molto impegnative.

Facciamo una premessa. Questa Regione ha due velocità: la Romagna che risponde in maniera buona, oggettivamente, e, invece, una situazione emiliana più complessa.

Vi ho stampato, ma lei sicuramente lo saprà, tutti i valori… Noi abbiamo per fortuna un report settimanale dello smaltimento delle liste d’attesa, ed è uno strumento molto efficace.

Come vede, le ultime settimane, questo è un esempio di Piacenza, molto rosso, l’esempio di Modena, l’esempio di Imola; situazioni ancora molto gravi.

Non le parlerò di questo, anche se un accenno vorrei farlo. È evidente che la pandemia ha rallentato tantissimo l’accessibilità a queste visite fondamentali, che sono state sospese, rimodulate. Praticamente tutte le prestazioni differibili e programmate in alcuni periodi e le persone un po’ per paura del contagio e un po’ perché non erano disponibili ad appuntamenti vicino a casa, hanno preferito rimandare, chiaramente. Però, le faccio un esempio.

Ad oggi, di fronte all’urgenza di alcune visite, abbiamo una situazione come Piacenza, nella quale il 23 per cento delle visite oculistiche, solo il 23 per cento, rispettano gli standard. Così a Modena, visite diabetologiche. Sappiamo che in realtà il Covid ha un’incidenza molto importante, soprattutto per questi malati, del 21 per cento. Addirittura a Imola solamente il 13 per cento delle visite pneumologiche sono eseguite nei tempi e in periodo Covid non è un’ottima notizia.

Però, la mia domanda non è esclusivamente sulla situazione delle liste d’attesa, che l’opposizione guarda sempre con molta attenzione.

Io vorrei soffermarmi su due punti. Il primo: la legge di bilancio stanzia, per fortuna, 8 milioni per rinnovare e per fare in modo che l’accreditamento dei servizi privati, accreditati, chiaramente, con la Regione possa dare, in un certo senso, sollievo a queste liste d’attesa. Qui mi piace mettere un focus su un punto politico fondamentale, ovvero l’importanza dei privati accreditati, che ci hanno aiutato molto e lungamente in questo periodo di pandemia.

Secondo punto che mi preoccupa. La legge di bilancio, in particolare l’articolo 1, comma 276, ci chiede che entro il 31 gennaio 2022 le Regioni dovranno presentare al Ministero della salute e al MEF la rimodulazione del Piano per le liste d’attesa. Assessore, il 31 gennaio era ieri. Mi piacerebbe sapere qual è la direzione che la Regione Emilia-Romagna prende, qual è questa rimodulazione, mi piacerebbe, se è possibile, che anche l’opposizione lo sapesse e anche parlarne in Commissione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Castaldini, rassicurandola del fatto che sul tema delle liste d’attesa non è solo un’attenzione delle minoranze, ma è un’attenzione prioritaria assoluta dell’Assessorato alla sanità, perché per il secondo anno consecutivo siamo chiamati ad un’azione di recupero delle prestazioni programmate a livello chirurgico e a livello ambulatoriale che si erano rallentate nei vari picchi pandemici.

Purtroppo dal 2020 ad oggi tutte le Regioni, e noi siamo fra quelle che hanno finora raggiunto livelli più performanti, in una situazione comunque critica e difficile, nei momenti in cui il Covid arretra cercano di mettere in campo tutti gli strumenti per recuperare sia le visite ambulatoriali sia gli interventi chirurgici, quelli programmati, attenzione, perché quelli urgenti e indifferibili sono, come lei sa, garantiti sempre, anche nei picchi pandemici, quando l’ondata arriva e, ahimè, finora ha comunque riempito o interessato in maniera significativa i reparti ospedalieri e anche le strutture private accreditate, che hanno dato una mano nell’accoglimento dei pazienti Covid, è chiaro che quelle prestazioni procrastinabili, quelle prestazioni ambulatoriali e chirurgiche programmate, ma non indifferibili e non urgenti, si dilazionano in periodi che, comunque, speriamo di vedere presto, perché di solito è il periodo che coincide con questi mesi, di recuperare.

La Regione Emilia-Romagna non so se è l’unica, ma sicuramente ha presentato ieri il Piano al Governo. Con la presidente della Commissione Salute ho intenzione di interloquire al più presto proprio per portare nelle prossime settimane il Piano anche all’attenzione della Commissione, come è giusto che sia, per discutere di tutte quelle strategie, di tutte quelle iniziative che saranno, anche per quest’anno, orientate a recuperare le liste d’attesa.

Relativamente all’attività ambulatoriale, le prestazioni non erogate nel corso del 2020 sono state tutte recuperate. Quindi, dobbiamo porci questo obiettivo, non uno di meno. Dobbiamo recuperare tutto ciò che ancora nel 2021 è stato in qualche modo procrastinato, con la stessa efficacia che abbiamo dimostrato nel 2020. Per fare questo sono importanti gli stanziamenti che ci dà il Governo. Per fare questo sono importanti le sinergie interdipartimentali anche tra le varie ASL. Per fare questo sono importanti le assunzioni; nonostante le difficoltà di bilancio, abbiamo assicurato anche alle rappresentanze sindacali che assolutamente non smetteranno, quindi assicurando il turnover e le stabilizzazioni. Per fare questo è importante e necessaria anche una sinergia e una collaborazione con il privato accreditato, nei limiti che ci dà la legge, sia per utilizzare le strutture del privato accreditato con i nostri professionisti sia, ovviamente, per andare nell’ambito della collaborazione consentita dalla legge.

Così come abbiamo fatto per il 2020, cercheremo di ottenere lo stesso risultato nel 2021, sperando e cercando di comprendere tutte le strategie possibili affinché nel 2022, ancora una volta, ad ondate Covid speriamo non più così intense, non ci siano di nuovo le situazioni che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Assessore, io sono felice che lei abbia onorato l’appuntamento del 31 gennaio, anche se oggi il Resto del Carlino riporta che queste linee sono ancora al lavoro. Pensavo di avere una risposta e non doverla impegnare attraverso le delibere, che sono lo strumento principale per capire qual è la direzione che la Giunta sta prendendo.

Bene. Se questo è stato fatto, in Commissione, oltre a sapere le linee guida, l’altro interesse è capire come verranno spesi questi 8 milioni, che non sono proprio nulla e sono fondamentali per ripartire e non parlare solo di Covid.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 4628

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito allo stato di avanzamento dell’impegno assunto dall’Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, estendendola anche agli atti di programmazione e ai bandi regionali, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH). A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, l’interrogazione 4628: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito allo stato di avanzamento dell’impegno assunto dall’Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, estendendola anche agli atti di programmazione e ai bandi regionali, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH). L’interrogazione è a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Prima di arrivare ad illustrare questo question-time, vorrei partire da un’agenzia che è uscita ieri, che viene dalla rete RECA degli ambientalisti e da Legambiente, in cui, per presentare i quattro progetti di legge di iniziativa popolare (qui voglio fare un inciso, perché il Movimento 5 Stelle ha già depositato una proposta di legge che riguarda le comunità energetiche), veniva espressa preoccupazione rispetto a un’impostazione che questa Regione ha secondo loro, cito “produttivista ed economicista, dove quel che conta è la crescita del PIL, senza verificare gli effetti del benessere dei cittadini e la salvaguardia delle risorse naturali”.

Verifica degli effetti della crescita verso cittadini e ambiente: questo è il punto cruciale, e qui vengo al mio question-time, perché il Movimento 5 Stelle lavora da tempo a questi aspetti, lo dimostra un ordine del giorno, il 3369, approvato nel maggio dello scorso anno, collegato alla legge europea, a cui ha fatto seguito una modifica di legge in assestamento e uno specifico impegno nel Documento di economia e finanza 2022-2024, inserito sempre grazie a un mio emendamento.

Esiste anche il principio, voluto dall’Unione europea e applicato ai fondi del PNRR, di non arrecare significativo danno all’ambiente, come dicevo applicato appunto ai progetti del PNRR, che questa Regione ha fatto proprio all’interno del FESR. È una discussione che abbiamo avuto anche in queste settimane e che avremo anche in questa sessione di aula, è applicato al FESR, ma anche applicato ai singoli bandi.

Negli atti che ho citato, cosa chiedevamo? Chiedevamo esattamente ciò che chiedono, o almeno riprendono quelle che sono le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste, chiedevamo di fare una valutazione ex ante, cioè preventiva, degli effetti ambientali che le leggi della Regione producono ed ex post rispetto alle clausole valutative. Su questo – qui vengo alla questione, al dispositivo di questo question time – chiedo, quindi, alla Giunta quale sia lo stato di avanzamento degli impegni assunti con l’ordine del giorno e con la delibera assembleare n. 50 relativamente alla valutazione preventiva delle disposizioni normative e chiedo anche se si intenda valorizzare questa metodologia che fa riferimento al principio, come dicevo prima, DNSH, ovvero quello di non arrecare significativo danno all’ambiente, con l’implementazione degli strumenti organizzativi e delle competenze a cui si è fatto ricorso nell’ambito del FESR, estendendola anche agli atti di programmazione e ai bandi regionali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Abbiamo visto il lancio di agenzia, non conosciamo ancora i testi. Li esamineremo con attenzione. Massima disponibilità al confronto, come sempre, al confronto. Nel merito, confronto con tutti, lezioni da nessuno. Quindi, credo che sarà un rapporto esigente, quello che costruiremo nel confronto di merito.

Per quanto riguarda, invece, i quesiti posti dall’interrogante, vengo al primo tema posto. Nel DEFR 2022 è indicata, tra i risultati attesi, l’analisi dell’impatto della regolamentazione ex ante in materia ambientale sulle leggi regionali che abbiano una notevole rilevanza sul tema dell’adozione di specifici strumenti procedurali per l’attuazione dell’analisi dell’impatto della regolamentazione in materia ambientale. Tra gli strumenti attuativi si indica l’inserimento nella programmazione legislativa degli ambiti nei quali effettuare l’analisi di impatto della regolamentazione cosiddetta AIR in materia ambientale. A tal proposito si segnala che è attualmente in corso la ricognizione presso tutte le Direzioni generali dei progetti di legge o di regolamento che si intendono presentare per l’approvazione della Giunta regionale entro la fine del 2022, al fine di definire la programmazione normativa dei lavori della Giunta regionale per l’anno 2022. Quindi, saranno sottoposti poi all’aula. Tale programmazione normativa è finalizzata a consentire che sui singoli progetti di legge e di regolamento possano essere svolte adeguate analisi tecnico-normative e tecnico-finanziarie di legittimità e in generale ad agevolare l’applicazione delle metodiche di analisi di impatto e di qualità della regolazione volta ad una migliore e più efficace produzione normativa. Pertanto, una volta conclusa tale raccolta, sarà possibile individuare all’interno della programmazione legislativa gli ambiti nei quali effettuare le analisi di impatto della regolamentazione in materia ambientale, coerentemente con quanto previsto nel DEFR, in cui si afferma che la Regione individua gli ambiti prioritari a cui applicarlo in riferimento alle leggi regionali che abbiano notevole rilevanza sul tema.

Rispetto al secondo punto, relativo alla possibile estensione delle metodologie per la valutazione di conformità al principio DNSH agli atti di programmazione dei bandi regionali, sottolineo anch’io come questa procedura sia stata adottata nella predisposizione dei programmi operativi del Documento strategico regionale, quindi all’esame di quest’aula nelle prossime ore, rappresentando, quindi, una modalità operativa già sperimentata, seppur applicata a un caso specifico e di derivazione comunitaria e la cui replicabilità va assoggettata a una preventiva riflessione di carattere anche e soprattutto organizzativo.

Deve rilevarsi, infatti, che allo stato attuale le strutture del settore competente in materia ambientale sono prioritariamente impegnate nel grande sforzo di dare piena attuazione alla programmazione e agli altri atti necessari ai fini dell’ottenimento dei finanziamenti del PNRR, garantendo il rispetto degli obblighi e delle tempistiche previste, adempiendovi con la necessaria qualità, efficacia, efficienza dell’adozione amministrativa.

Segnalo che i progetti del PNRR sono sottoposti allo stesso principio.

Fatte queste considerazioni, la Giunta intende completare la valutazione sopra richiamata per poi giungere a una proposta organica che tenga conto degli impegni assunti e delle esperienze maturate in termini di analisi dell’impatto, della regolazione e di definizione delle procedure volte a verificare e misurare gli effetti ambientali delle politiche messe in campo dall’Ente. Quindi, certamente anche rispetto agli atti di programmazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie.

Ringrazio il sottosegretario. Accolgo positivamente i passi avanti che si stanno facendo e che ha qui illustrato, quindi la ricognizione rispetto agli ambiti normativi su cui andare ad applicare l’analisi degli effetti ambientali. In questo senso, dicevo, è una risposta anche alle considerazioni che venivano dalle associazioni ambientaliste. Rispetto alle Comunità energetiche, anch’io auspico che ci possa essere un confronto con la Giunta, ma anche con i Gruppi assembleari, per addivenire quanto prima all’approvazione di una legge.

Detto questo, è particolarmente importante provare anche a strutturare questo metodo, quello del DNSH, da cui arrivano anche precise disposizioni ministeriali nella sua applicazione, e introdurlo, proprio a livello strutturale, all’interno dei dati di programmazione e, possibilmente, anche nei bandi.

Voglio ricordare che il DNSH, un acronimo per noi impronunciabile, viene dal Regolamento sulla tassonomia, che prevede sei punti fondamentali. Ne andrò a citare qui solo alcuni. Per esempio, si considera un’attività che reca danno significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, se conduce a significative emissioni di gas a effetto serra, o se conduce a un peggioramento degli effetti negativi del clima attuale e del clima futuro sulle persone, sulla natura e sui beni, quindi provare a prevenire certi effetti negativi alla luce anche dei cambiamenti climatici e della lotta che anche questa Regione deve condurre con forza credo che sia assolutamente necessario, provando a mettere in campo, in maniera più generalizzata possibile, questi strumenti.

Ringrazio, visto che è arrivato anche l’assessore Calvano, per la disponibilità a lavorarci e a lavorare con le strutture tecniche, so che non è un lavoro immediato e semplice, però so che c’è la volontà di fare dei passi avanti, grazie anche alla spinta del Movimento 5 Stelle credo che di questo beneficeremo tutti, ne beneficerà il nostro ambiente e ne beneficeranno le future generazioni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

A questo punto proseguiamo con l’ordine del giorno. Prima interpello i presenti, per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 13 dicembre 2021, del 20, 21, 22 e 23 dicembre 2021 e del 18 e 19 gennaio 2022.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(sono approvati)

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARGI Stefano
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONACCINI Stefano
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CASTALDINI Valentina
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. DELMONTE Gabriele
  14. FABBRI Marco
  15. FACCI Michele
  16. FELICORI Mauro
  17. GERACE Pasquale
  18. GIBERTONI Giulia
  19. LISEI Marco
  20. LIVERANI Andrea
  21. MALETTI Francesca
  22. MARCHETTI Daniele
  23. MARCHETTI Francesca
  24. MASTACCHI Marco
  25. MONTALTI Lia
  26. MONTEVECCHI Matteo
  27. MORI Roberta
  28. MUMOLO Antonio
  29. OCCHI Emiliano
  30. PARUOLO Giuseppe
  31. PELLONI Simone
  32. PETITTI Emma
  33. PICCININI Silvia
  34. PIGONI Giulia
  35. PILLATI Marilena
  36. POMPIGNOLI Massimiliano
  37. RAINIERI Fabio
  38. RANCAN Matteo
  39. RONTINI Manuela
  40. ROSSI Nadia
  41. SABATTINI Luca
  42. SONCINI Ottavia
  43. STRAGLIATI Valentina
  44. TAGLIAFERRI Giancarlo
  45. TARASCONI Katia
  46. TARUFFI Igor
  47. ZAMBONI Silvia
  48. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 48 presenti.

 

OGGETTO 4140

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna, denominate ‘Case e studi degli illustri dell’Emilia-Romagna’”. (37)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione ed esame articolato)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’ordine del giorno, più precisamente al progetto di legge 4140: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna, denominate ‘Case e studi degli illustri dell’Emilia-Romagna’”.

Ricordo che il testo è stato licenziato dalla Commissione cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità nella seduta del 13 gennaio 2022.

Il progetto di legge è composto da 11 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Costa Andrea, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

La relatrice di minoranza, consigliera Stragliati Valentina, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Ricordo anche che su questo oggetto sono state presentate sei proposte di emendamento: una a firma dei consiglieri Stragliati e Costa, una a firma del consigliere Mastacchi, uno a firma della consigliera Castaldini e tre a firma dei consiglieri Piccinini e Costa.

Su questo oggetto insiste anche una proposta di ordine del giorno a firma dei consiglieri Stragliati, Costa e Amico.

A questo punto passiamo alla relazione del relatore della Commissione, consigliere Andrea Costa. Prego, consigliere.

 

COSTA, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi, buongiorno ai componenti della Giunta.

Lo stemma della Regione Emilia-Romagna è costituito da una linea dritta, che è la via Emilia, e una linea sinuosa, che invece è il fiume Po, cioè l’elemento naturale e l’elemento antropico che convivono e sono secondo me simbolo di quel pragmatismo, figlio però di quella genialità visionaria, tipica della nostra terra, che è da sempre fucina di grandi artisti.

Le Case degli illustri che si trovano sul territorio emiliano-romagnolo sono così armonicamente inserite nel contesto in cui si trovano da non riuscire quasi a distinguere chi ha generato cosa. Sono stato l’estate scorsa, i primi giorni di agosto, a visitare la Casa dei Mandorli a Pennabilli, in provincia di Rimini, la casa di Tonino Guerra, e lì sembra quasi che perfino gli spazi vuoti di quell’edificio fossero stati concepiti in attesa che lo stesso artista li riempisse.

Mappare questi luoghi quindi, secondo me, non vuol dire soltanto creare degli itinerari culturali, che pure è elemento assolutamente importante, ma disegnare proprio una trama di emozioni, in cui i territori si riconoscono e si identificano e riescono a trasmettere a chi, approcciandosi a questi luoghi in prima battuta con lo spirito del turista, riesce poi subito dopo empatizzare con una realtà, che si è nutrita del vissuto dell’artista e riesce a restituire il concetto di casa. Ecco perché, approcciandosi a questa legge, rispetto alla quale entrerò poi nel dettaglio dei costi amministrativi, burocratici e tecnici che essa comporta, vorrei che ci avvicinassimo, piuttosto che con le lenti degli amministratori, con il cuore, perché è solo così secondo me che si comprende la necessità di questo provvedimento di legge e anche il valore.

Entrare nella casa di un artista (spero che vi sia capitato) significa entrare nell’anima di chi l’ha vissuta e cogliere anche l’ispirazione dell’opera stessa.

Sempre l’estate scorsa ho avuto la fortuna, perché i figli e la moglie me ne hanno aperto le porte, di visitare la Casa studio di Ro Marcenaro a San Martino in Rio, e tra quei quadri, tra quei libri, tra le riviste di cui Ro Marcenaro si è occupato si capiva perché avesse lavorato così: era un rapporto simbiotico di reciproca influenza tra il luogo e l’artista e tra l’artista e il luogo. Del resto, torno a citare Tonino Guerra che, proprio rispetto alla Casa dei Mandorli, diceva “è un continente, un bastimento, un luogo di memoria che permette viaggi e ricordi pur stando fermi”. È un tesoro preziosissimo quello che abbiamo a disposizione sul territorio emiliano-romagnolo. Un primo censimento dice che sono già quasi una novantina, forse un centinaio potrebbero essere, i luoghi che con questo provvedimento di legge intendiamo tutelare e valorizzare, custodire da prima tutto ciò che essi rappresentano, la testimonianza dell’opera degli artisti che le hanno vissute, provare a entrare nella loro testa attraverso ciò che vedevano affacciandosi a una finestra magari, e poi valorizzare per creare percorsi turistici che abbiano una valenza di valorizzazione dell’intero territorio nel quale le strutture insistono, non isole a sé stanti, ma tappe di percorsi, anche qui in un costante divenire di reciproca influenza tra la struttura, il luogo, l’opera dell’artista e il territorio che le ospita. Attraverso gli oggetti che si possono incontrare, i quadri, le opere, i colori, spesso si coglie la personalità di chi ha abitato quel luogo e in un certo senso si percepisce ancora presente l’artista stesso.

Il provvedimento di legge che l’assessore Felicori ci ha proposto e che ha avuto un percorso che io ho molto apprezzato in Commissione, ma su questo poi ci tornerò, ha il merito iniziale di accendere i riflettori su queste strutture, ha il pregio di non agire, come spesso ci è capitato anche a queste latitudini, in maniera verticistica, andando a scardinare, ad esempio, il rapporto che si è instaurato tra il luogo e le persone che fino adesso ne hanno avuto la responsabilità della custodia e della valorizzazione, tant’è che non distingue tra i soggetti giuridici che di questi luoghi si occupano, siano figli eredi, siano associazioni, siano Enti locali, siano fondazioni. In maniera indistinta – dice – ciascun soggetto di quei luoghi si stia occupando troverà in noi un supporto. Poi, lo fa delineando due linee sostanzialmente di intervento, una in conto capitale. Cioè, bisogna assolutamente occuparsi della salvaguardia, della manutenzione, anche della ristrutturazione, laddove dovesse essere necessario, ma anche del miglioramento delle strutture fisiche, degli edifici. Quindi, proveremo a finanziare gli interventi necessari e prioritari per mettere in sicurezza il luogo. Mentre la seconda linea di finanziamento si dedica più alla valorizzazione del patrimonio immateriale che queste case custodiscono, dell’attività dell’artista, cioè sostenendo attività di ricerca, digitalizzazione degli archivi in esse contenuti, promozione di mostre, di aperture al pubblico, sostegno nella creazione di percorsi di collaborazione tra le case stesse.

In Commissione abbiamo avuto diversi interventi. Intanto che ci sono, colgo l’occasione per ringraziare la presidente Francesca Marchetti per il ruolo di coordinamento e di regia che ci ha molto supportato, penso di poterlo dire anche a nome della collega Valentina Stragliati, relatrice di minoranza. Tra questi, l’associazione Case della memoria, che ci ha fatto riflettere, insieme all’assessore Felicori, sull’importanza della rete che tra queste strutture esiste e va implementata, va sostenuta. Se è vero ‒ come dicevo prima ‒ che non sono isole a se stanti rispetto al territorio che le ospita, è altrettanto vero che non sono isole a se stanti l’una dall’altra, ma che la sinergia tra queste strutture può diventare un ulteriore elemento di valore aggiunto rispetto all’attività di promozione che intendiamo sostenere.

Rispetto a come è entrata la legge, già molto buona, in Commissione, ne usciamo, secondo me, arricchiti. Gli emendamenti che sono arrivati in corso ancora oggi da diversi Gruppi politici, che però raccolgono in maniera trasversale l’apprezzamento per il provvedimento di cui stiamo discutendo, testimoniano l’importanza del tema e come da ciascun territorio siano arrivate sollecitazioni a intervenire e migliorare su quel testo, che risponde, quindi, a un’attesa che sui territori c’era. Questo è un terzo elemento di valore che sta a capo della proposta che ci ha fatto l’assessore Felicori.

La prima fase sarà quella della richiesta, che queste strutture dovranno fare, di riconoscimento di luoghi della memoria, luoghi che custodiscono e raccontano l’attività di persone illustri. Successivamente saranno emanati dei bandi. Su questo non ho problemi ad affrontare il tema, perché lo abbiamo fatto anche in Commissione, e da lì poi esita l’ordine del giorno che, insieme alla collega Stragliati, abbiamo depositato. C’è, poi, un tema di dote economica di cui questa legge necessita e che servirà a finanziare i bandi che saranno emanati dalla Giunta, ai quali potranno concorrere queste strutture anche in partnership tra loro tanto per finanziare quegli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quanto per finanziare quell’attività di promozione e divulgazione e di apertura al pubblico.

L’ordine del giorno che abbiamo presentato (lo dico già adesso, per evitare di togliere tempo ai colleghi successivamente), nel riconoscere la bontà del provvedimento di legge con la consapevolezza che ci sono risorse che l’assessorato, ovviamente, sta già immaginando di dedicare a questo provvedimento di legge, richiama l’attenzione nei passaggi successivi che la Giunta dovrà fare di discussione sul bilancio, affinché possano essere aggiunte risorse alla legge n. 18, che è la legge madre che sarà utilizzata per finanziare anche questo provvedimento.

È un tecnicismo, ma condivido molto l’idea che ha avuto l’assessore di non irrigidire, anche se ne abbiamo discusso, attraverso la costituzione di un apposito fondo le risorse dedicate a questa legge, per avere la possibilità, invece, di agire su più capitoli di spesa e raccogliere quanti più fonti di finanziamento possibile, aprendosi anche magari a fondi che dovessero arrivare di derivazione comunitaria piuttosto che ministeriale.

Da ultimo, sempre nei lavori in Commissione abbiamo introdotto l’elemento della clausola valutativa, a cadenza triennale, che mi sembra il lasso di tempo minimo necessario per poter addivenire a qualche riflessione utile sull’efficacia del testo e degli strumenti che da esso gemmeranno per intervenire sui territori, rimettendo la Commissione al centro del rapporto con il territorio.

È quindi un provvedimento di legge che può sembrare, ad una lettura del titolo sommaria, qualcosa di più, in realtà è qualcosa di assolutamente necessario. È un provvedimento di legge che ci servirà a meglio custodire e a fare divulgazione attorno a quello che è il DNA di questa regione, che passa anche attraverso le straordinarie rappresentanze artistiche e scientifiche della storia, che si sono distinte nel tempo, senza le quali l’Emilia-Romagna non sarebbe ciò che in realtà è, credo.

Ci sono ulteriori interventi di manutenzione al testo che abbiamo licenziato in Commissione e li introduco perché mi servono per ringraziare innanzitutto l’attitudine con cui ciascuno dei colleghi intervenuti sul testo si è approcciato a questa proposta di legge, a partire dalla collega relatrice di minoranza, consigliera Valentina Stragliati, con la quale c’è stata una sintonia immediata e una condivisione di orizzonti, il cui lavoro, tradotto attraverso alcuni emendamenti, è servito a migliorare il testo per come partiva.

Ringrazio la collega Piccinini, che ci ha sollecitato a mettere maggiormente a valore il ritorno turistico che gli interventi che questa legge potrà finanziare sulle Case delle persone illustri, che però ha capito che non doveva essere quello l’elemento prioritario, che c’è prima di tutto un obiettivo culturale, di salvaguardia dell’opera intellettuale delle persone emiliano-romagnole che si sono distinte e che la parte turistica andava assolutamente citata e inserita tra i risultati positivi che questa legge potrà generare, ma non era l’oggetto prioritario del provvedimento di legge.

Ringrazio il collega Mastacchi, che ha posto all’attenzione – lo farà poi lui – mia, della collega Stragliati, dell’Assessore e, quindi, anche dell’Assemblea oggi il tema specifico dei Premi Nobel che abbiamo in Emilia-Romagna, la cui opera va maggiormente custodita e messa a valore.

Da ultimo, perché è arrivata in corsa, ringrazio la collega Castaldini, che ci ha permesso di rendere più inclusivo, con l’emendamento che poi lei presenterà, questo provvedimento di legge.

Un ringraziamento, infine va a Gaetano Bisceglia, che è uno dei ragazzi che lavora al nostro Ufficio Legislativo, che mi ha supportato durante le settimane di gestazione in Commissione di questo provvedimento di legge e che negli ultimi giorni è a casa perché ammalato, per qualche problema di salute, ma che al telefono ‒ anche se in malattia non deve e non può lavorare ‒ non ha mancato di darmi qualche consiglio. Mi sembrava assolutamente opportuno ringraziarlo. Quei ragazzi fanno un lavoro spesso molto poco visibile, ma assolutamente essenziale. Mi sembrava giusto darne conto di fronte all’aula e ai componenti della Giunta.

Credo che questo provvedimento di legge possa fare scuola. Ho citato prima l’associazione nazionale Case della memoria: hanno guardato con grande interesse a quello che sta facendo l’Emilia-Romagna e si sono già messi a disposizione per farne divulgazione presso gli altri territori, riconoscendo, anche in questo caso, un primato di intelligenza a questa Regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Passiamo alla relazione della relatrice di minoranza, consigliera Stragliati. Prego, consigliera.

 

STRAGLIATI, relatrice di minoranza: Grazie, presidente.

Rispetto al progetto di legge in oggetto, come ho già avuto modo di rappresentare durante i vari passaggi e le varie sedute della V Commissione, valuto sicuramente positivamente...

 

PRESIDENTE (Petitti): Scusate. Chiedo solo un po’ più di silenzio in aula, sennò veramente abbiamo difficoltà ad ascoltare e seguire gli interventi. Grazie.

Prego, consigliera.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente. La ringrazio molto.

Dicevo, valuto positivamente la scelta politica della Giunta relativa all’intenzione di valorizzare le Case e gli studi degli illustri dell’Emilia-Romagna, in quanto rappresentano un tassello importante dello straordinario patrimonio artistico e culturale della nostra regione, mantenendo viva la memoria storica di personaggi illustri che hanno contribuito a scrivere la storia dell’Emilia-Romagna.

Si dice che la nostra casa parli di noi, del nostro modo di essere, delle nostre passioni. È ancor più vero per le case di personaggi famosi che tra quelle mura hanno vissuto, creato, pensato, messo a frutto il proprio ingegno, hanno realizzato opere d’arte, composto musica. Quindi, questi luoghi esprimono sicuramente la personalità di questi personaggi e sono indubbiamente strutture dal grande valore identitario.

Ci tengo ad evidenziare l’importante lavoro del Servizio patrimonio culturale della Regione, che ha censito 90 case: 39 riferite ad artisti, 13 a letterati, 8 a musicisti e cantanti, 7 a personaggi storici, 6 a scienziati e inventori, le altre cineasti, collezionisti e famiglie famose.

Nel lungo elenco emergono le case di emiliano-romagnoli famosi nel mondo. Penso a Villa di Sant’Agata di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza, del grande maestro Giuseppe Verdi, alla casa natale di Busseto, in provincia di Parma, alla casa di Ludovico Ariosto a Ferrara, ma anche al Mauriziano di Reggio Emilia. sua dimora estiva, alla casa di Giovanni Pascoli, di Giosuè Carducci, all’abitazione di Luciano Pavarotti a Modena, alla casa di Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la fisica, a Sasso Marconi (poi ne parlerà il collega Mastacchi).

Rispetto al testo presentato e portato all’attenzione della V Commissione, in veste di relatore di minoranza ho presentato alcuni emendamenti ed esprimo soddisfazione e gratitudine perché devo dire che la maggior parte degli emendamenti presentati è stata accolta. Sono stati emendamenti condivisi con i colleghi dell’opposizione, a cui si sono aggiunti altri emendamenti presentati dalla collega Castaldini, dal collega Mastacchi e dalla collega Piccinini.

Per quanto concerne gli emendamenti presentati, abbiamo chiesto come Lega di coinvolgere la Commissione competente per quanto concerne l’effettiva applicazione e messa a terra della legge regionale, oltre al coinvolgimento dell’Assemblea legislativa per quanto concerne la previsione della clausola valutativa triennale, tramite un emendamento sottoscritto con il collega Andrea Costa.

Abbiamo proposto inoltre di inserire tali strutture in circuiti di promozione e valorizzazione. Questa è un’istanza che è emersa durante l’audizione degli stakeholder in V Commissione.

Abbiamo inoltre assolutamente voluto inserire un emendamento che consentisse di inserire tali realtà culturali sui portali delle destinazioni turistiche e associazioni di promozione territoriale, in quanto siamo convinti che le Case e gli studi degli illustri rappresentino un importante volano e un’occasione di promozione turistica dei nostri bei territori.

Lo dico anche in veste di vice presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli all’estero, in quanto con il presidente Marco Fabbri stiamo ragionando rispetto a un progetto di turismo delle radici o turismo di ritorno, e ritengo che queste realtà culturali potrebbero davvero esserne parte integrante.

In ultima istanza, abbiamo chiesto che venga aggiunto e riconosciuto un criterio di premialità, coinvolgendo gli Enti locali in cui questi immobili sono situati, tramite un procedimento di compartecipazione.

Detto ciò, ribadisco il plauso all’iniziativa, alla scelta politica di valorizzare queste strutture culturali, però c’è un “ma“. Abbiamo ravvisato un vulnus in questo progetto di legge, non di poco conto, ed è peraltro un dato incontrovertibile, inoppugnabile, che riguarda la mancanza della dotazione economica che sottende questo progetto di legge. L’ha già accennato il collega relatore di maggioranza, consigliere Andrea Costa. Nonostante le mie reiterate richieste in Commissione, ad oggi non abbiamo contezza rispetto a quante risorse verranno effettivamente destinate a questo progetto di legge.

Siamo anche andati a verificare, in quanto nel testo è citata la legge n. 18/2000, finanziata nel 2021 con 4.500.000 euro, a cui sono stati aggiunti 100.000 euro in sede di assestamento, e nel corrente anno tale legge è finanziata con 5.013.000 euro, già interamente assegnati all’interno del documento tecnico di bilancio. Quindi, è evidente che probabilmente le risorse verranno sottratte da altre voci. Noi auspichiamo che ne vengano aggiunte di nuove risorse. Però, al momento non è dato sapere.

Esiste, inoltre, come ben saprete, in sede di bilancio la Missione 20, che al Programma 3 contiene il Fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti dai provvedimenti legislativi in corso di approvazione. Questo accantonamento serve a finanziare i progetti di legge, ma questa legge non è citata. Quindi, si evince che, al momento, di nuove risorse non ne sono previste.

Ritengo, quindi, che questa sia una grave carenza, in quanto le intenzioni possono essere sicuramente molto positive e lodevoli, ma senza denari non si va da nessuna parte. Peraltro, abbiamo letto nel testo di legge che questo provvedimento va a finanziare interventi sia sulla spesa corrente che in conto capitale e, come dicevo prima, le Case e gli studi degli illustri censiti sono novanta, quindi un imponente patrimonio. Quindi, veramente auspichiamo che le risorse messe a disposizione siano congrue e soprattutto che a queste risorse venga garantita una continuità nel tempo. Diversamente, si tratterà di un provvedimento spot, che al momento, però, è soltanto un provvedimento che definirei di bandiera. Ripeto, tante belle intenzioni, tante belle parole, ma non abbiamo contezza della dotazione economica.

Io inizio a ringraziare, e poi continuerò, il collega Costa, che mi ha assicurato e mi ha garantito davvero una grande disponibilità. Dopo le mie continue sollecitazioni, ha proposto di sottoscrivere assieme un ordine del giorno che impegnasse la Giunta per stanziare adeguate risorse. Io l’ordine del giorno l’ho sottoscritto, perché, come ho detto più volte, noi siamo qui per fare un’opposizione costruttiva. Non siamo qui ad opporci in maniera preconcetta alle proposte che arrivano dalla maggioranza, cosa che, invece, non è reciproca, perché molto spesso le nostre proposte vengono bocciate solo perché arrivano dai banchi dell’opposizione. Non da ultimo il nostro progetto di legge sullo psicologo delle cure primarie. E poi scopriamo, durante una risposta a un question time da parte dell’assessore Donini, che l’assessore si dichiara favorevole a questo tipo di progettualità. Forse non è stata accolta la nostra proposta proprio perché arriva dall’opposizione.

A noi le bandierine ideologiche non interessano. Quello che conta è veramente arrivare a dei risultati che diano risposte concrete agli emiliano-romagnoli. Però, talvolta, se le proposte dell’opposizione magari fossero guardate con interesse, determinati provvedimenti vedrebbero sicuramente la luce prima.

Quindi, l’ordine del giorno è stato sottoscritto. Abbiamo sottoscritto anche altri emendamenti. Auspico veramente che in futuro la Giunta vada a destinare risorse adeguate. Questo è un provvedimento lodevole, un provvedimento che merita. Però ‒ ripeto ‒ alle intenzioni devono seguire adeguati stanziamenti di risorse.

Detto ciò, voglio concludere con ringraziamenti sinceri e non formali, in primis ai colleghi della Lega, perché per me è sempre un onore poter contribuire a migliorare una proposta di legge e comunque fare il relatore di minoranza. Quindi, ringrazio i colleghi della Lega per avermi dato questa opportunità. Ringrazio i nostri collaboratori, i colleghi dell’opposizione. Ringrazio la presidente della V Commissione, Francesca Marchetti, e la Segreteria di Presidenza. Devo dire che anche le varie sedute di Commissione sono state gestite molto bene. Quindi, la ringrazio. Ringrazio l’assessore Felicori, sempre disponibile all’ascolto. Rinnovo i complimenti per la proposta.

Ringrazio il collega Andrea Costa, relatore di maggioranza. Devo dire che c’è sempre stato un confronto franco, un confronto diretto. C’è stata molta disponibilità da parte sua. Lo ringrazio perché diversi emendamenti sono stati accolti. Ripeto: noi, come Lega, siamo favorevoli al provvedimento. Preannuncio un voto di astensione relativo, sostanzialmente, a questa mancanza di dotazione economica. Ripeto, siamo assolutamente favorevoli alla proposta, al progetto di legge, però vogliamo veramente che alle intenzioni facciano seguito adeguate risorse di tipo economico. Questo è importante perché queste realtà culturali sono straordinariamente importanti e meritano di essere sostenute e valorizzate con risorse economiche congrue.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

A questo punto, apriamo il dibattito generale. Qualcuno si iscrive a parlare? Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Parto anch’io e approfitto per fare un lungo elenco di ringraziamenti, in primis all’assessore Felicori che ha pensato questa norma, perché in effetti anch’io, anche se a memoria, avrei un lungo elenco di casi da citare di personaggi illustri del territorio che io vivo e frequento, i quali hanno veramente bisogno di essere tutelati e valorizzati.

In particolare, mi concentro su un nome, su una figura, per la quale ho avuto l’intuizione assieme ai colleghi, il relatore di maggioranza Costa e la relatrice Stragliati e la presidente Marchetti, con i quali ho concordato di presentare questo emendamento e che anch’io ringrazio per la disponibilità che ho avuto da parte loro.

Si tratta di un emendamento che intende dare ulteriore rilievo agli illustri Premi Nobel della nostra Regione Emilia-Romagna. In particolare, si chiedono interventi finanziari speciali, rivolti ad una stabile valorizzazione delle loro opere, interventi che devono essere finalizzati a sostenere una tutela ed un riconoscimento stabile del patrimonio storico, scientifico e culturale connesso all’illustre, nonché a favorirne l’accessibilità.

La Regione, al fine di aumentare la forza di attrazione dei luoghi dei vincitori dei Nobel e sviluppare parallelamente un turismo a base culturale, si impegna a valutare l’acquisizione di loro opere, oggetti e collezioni.

Chiediamo che la Regione si attivi anche per promuovere e sostenere progetti in collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di fornire alle nuove generazioni un’appropriata conoscenza delle eccezionali intuizioni dei nostri Premi Nobel, per approfondirne il pensiero e le opere. Guglielmo Marconi, ad esempio, Premio Nobel per la fisica nel 1909, nato a Bologna nel 1874, per cui a breve festeggeremo il centocinquantesimo della sua nascita. Non solo fu un esimio scienziato, ma nel contempo fu anche un abile imprenditore e un capace pubblicitario di sé stesso, anticipando nella pratica quotidiana temi che ancora oggi riteniamo innovativi e necessari allo sviluppo delle economie avanzate sullo scacchiere mondiale. Marconi, infatti, rappresenta un modello unico di creatività, innovazione e ispirazione, anche per molte imprese del territorio emiliano-romagnolo. Oggi è verosimilmente il più grande inventore che l’Italia abbia mai avuto, l’imprenditore bolognese, ideatore delle comunicazioni, delle moderne – aggiungerei – comunicazioni wireless. È lui il padre della tecnologia che per prima sfruttò le onde radio scoperte a fine Ottocento, che hanno consentito l’evoluzione della comunicazione, oggi più che mai utilizzate quale risorsa fondamentale ed imprescindibile. Le sue spoglie sono custodite nella nostra regione, a Sasso Marconi, presso Villa Grifone, monumento nazionale in quanto luogo in cui Marconi svolse i suoi primi esperimenti e in cui hanno sede il museo e la fondazione a lui dedicati. All’interno della villa sono conservati un archivio documentale e una biblioteca sulla storia delle telecomunicazioni. Nel corso degli anni il successo del museo è cresciuto sia in termini di visitatori che in termini di riconoscimento della qualità del percorso offerto, arricchitosi in seguito a progetti e a donazioni di oggetti e documenti da parte di persone che hanno scelto di far “vivere“ quei materiali in quel luogo unico al mondo per la sua storia di telecomunicazioni.

Attivare interventi finanziari dedicati da parte della nostra Regione rappresenta una scelta per una stabile valorizzazione nel tempo dell’opera e dei complessi monumentali di quegli illustri, anche ai fini di una promozione del turismo. Lo diceva prima la relatrice di minoranza, consigliera Stragliati: i percorsi turistici sono assolutamente da valorizzare per tutti gli illustri della nostra regione. Parliamo, quindi, di un turismo a fini scientifico-culturali, turismo che ha ancora grandissime potenzialità inespresse e che contribuisce ad una crescita intelligente e sostenibile del territorio, preservandone l’integrità materiale, potenziando, ad esempio, l’accessibilità e il recupero di Villa Grifone con l’ampliamento del Museo Marconi ed il miglioramento dell’annesso parco, sede della Fondazione dedicata a Guglielmo Marconi. In un’ottica di gestione sostenibile dei luoghi, rappresenterebbe un modo per valorizzarla e garantire al contempo una buona vivibilità da parte dei residenti e una corretta fruizione da parte dei turisti.

Nel nostro territorio è anche presente il Museo della Comunicazione e del Multimediale “Gianni Pelagalli“, che nel 2007 ha ottenuto il riconoscimento dal Centro UNESCO di Bologna “Patrimonio per una cultura di pace“, per il quale auspichiamo un impegno regionale per aumentare la forza di attrazione per lo sviluppo turistico a base culturale, in quanto rappresenta non solo una sintesi dell’opera di Marconi, ma anche un’evoluzione che i suoi esperimenti hanno avuto e il valore che hanno rappresentato per l’odierno sviluppo tecnologico e industriale. Uno scrigno prezioso di testimonianze importanti della storia delle telecomunicazioni dalle origini al giorno d’oggi.

Mai come in questo periodo le infrastrutture per le comunicazioni si stanno rivelando di vitale importanza, unendo le persone tra loro e permettendo ai giovani di continuare i loro studi pure in situazioni di obbligato distanziamento sociale.

L’inserimento del nostro emendamento ha il fine, dunque, di rilanciare queste figure degli illustri emiliano-romagnoli attraverso iniziative che devono arrivare a tutti, giovani compresi, al fine di fornire anche al mondo della scuola un’appropriata conoscenza della vita, delle opere e delle intuizioni dei nostri premi Nobel.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Altri in dibattito generale? Prima di passare alla replica dei relatori, altri?

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, dopo le passo la parola in qualità...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, però prima...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Se ci sono, ovviamente, altri interventi. Altrimenti passo la parola alla consigliera Stragliati ed eventualmente al consigliere Costa, se vuole.

Neanche da remoto, vero? Nessuno.

A questo punto, prego, consigliera Stragliati.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente.

Volevo intervenire per esprimere un plauso nei confronti del collega Mastacchi per l’emendamento presentato. Ritengo sia importante, in quanto promuove un valore aggiunto, aggiunge, dà un valore aggiunto al provvedimento facendo riferimento agli istituti scolastici e alle nuove generazioni. Ritengo che questo sia assolutamente molto importante, in quanto davvero questi luoghi, di cui l’Emilia-Romagna è ricca, possono trasmettere tanto ai nostri ragazzi. Per cui, il coinvolgimento degli istituti scolastici ritengo sia fondamentale.

Ho apprezzato anche la relazione del collega Mastacchi, in quanto ha fatto riferimento a Guglielmo Marconi, che è veramente premio Nobel per la fisica, un genio, considerato veramente figura genialoide, che rappresenta un orgoglio non solo emiliano-romagnolo, ma nazionale, ed è molto noto anche a livello internazionale per le proprie scoperte, le proprie conoscenze, ha davvero posto le basi per la tecnologia moderna, quindi anche la citazione specifica di Guglielmo Marconi durante la discussione di questo progetto di legge ritengo sia significativa e importante.

Forse dovremmo essere tutti più orgogliosi di aver avuto nella nostra regione una mente così eccelsa e così geniale, per cui un plauso al collega che ci tenevo a ringraziare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

A questo punto, per la replica, passo la parola al consigliere Costa. Prego.

 

COSTA: Mi era sembrato si fosse prenotata la collega Castaldini... ok, volevo solo essere sicuro di non passarle davanti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Dopo, magari, sui vari articoli è possibile di nuovo intervenire come consiglieri.

Prego, Costa.

 

COSTA: Non l’ho fatto prima ed è giusto che faccia adesso un ringraziamento all’assessore Felicori per averci sollecitato la riflessione su questi luoghi attraverso la presentazione di questa proposta di legge e per la disponibilità che ha dimostrato lungo tutto il percorso di elaborazione, di rivisitazione, di integrazione del provvedimento di legge, per come era partito e per come approderà oggi, al termine della votazione di quest’aula.

Il tema economico della dote finanziaria che questo provvedimento di legge si porta dietro è un tema, perché meritorio il provvedimento di legge, alti gli obiettivi che il provvedimento stesso fissa, e di conseguenza la dote finanziaria dovrà essere adeguata per il raggiungimento di quegli obiettivi.

È il motivo per cui, al di là delle interlocuzioni formali sul tema, che con l’assessorato abbiamo già avuto e che, per quanto mi riguarda, mi rassicurano rispetto al dispiego totale delle potenzialità che questo provvedimento di legge ha, abbiamo inteso insieme alla collega Stragliati depositare un ordine del giorno che riconosce la necessità di accompagnare il provvedimento di legge nel tempo, anche magari per sostenere progetti che le strutture dei territori potessero presentare pluriennali, sostenere questo provvedimento di legge nel tempo, con la dovuta attenzione negli stanziamenti di bilancio della legge n. 18, da cui poi discenderà la disponibilità economica che l’Assessorato avrà per redigere ed emanare i bandi, ai quali dai territori ci si dovrà iscrivere per poter ottenere i finanziamenti ai progetti che saranno elaborati.

Sappiamo benissimo, e lo sappiamo perché abbiamo proposto questa legge, che il patrimonio che abbiamo è importante, che merita di essere messo a disposizione del pubblico, ma che merita anche di essere valorizzato dal punto di vista qualitativo, quindi non faremo mai mancare le risorse necessarie al conseguimento di questo duplice obiettivo. Non ci credessimo, non avremmo neanche iniziato questa discussione. E, invece, ci crediamo molto.

Chiudo con una nota personale, spiegando il motivo per cui ho chiesto di essere relatore di maggioranza di questo provvedimento in Commissione. Con i colleghi l’ho già condiviso. Quando nel 2010 sono diventato sindaco del Comune di Luzzara, paese natale di Cesare Zavattini, era già stato avviato e purtroppo in stato avanzato il percorso di alienazione da parte degli eredi della casa natale di Zavattini e trasformazione di quell’edificio, demolito e ricostruito, in farmacia. Purtroppo gli strumenti che il sindaco dell’epoca, cioè io, aveva a disposizione non gli consentivano di invertire quel processo già avviato. È una ferita per la mia comunità, è una ferita, credo, per il Paese intero, perché Cesare Zavattini è patrimonio non solo italiano, ma mondiale. Con questo provvedimento di legge non solo sano, anche se è impossibile sanare, una ferita personale nell’impossibilità a intervenire all’epoca, ma so che la mia Regione si mette dalla parte giusta per evitare che in futuro possa accadere qualcosa di simile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

A questo punto la parola alla Giunta per le conclusioni sulla discussione generale. Prego, assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Grazie.

Posso anticipare quello che penserò alla fine di tutta questa discussione, alla fine della votazione, cioè che stiamo dando un buon esempio di come deve funzionare la Regione nel rapporto fra l’Esecutivo e l’Assemblea. Noi abbiamo fatto quello che dobbiamo fare. Conoscere il territorio. Nonostante il Covid, io ho girato abbastanza e mi sono reso conto, ho avuto conferma di quello che già pensavo, cioè che noi valorizziamo poco le personalità che hanno fatto la storia della nostra regione. Quello che sapevo di Marconi, girando, l’ho scoperto di Fioravanti.

Dobbiamo prendere il corpo legislativo della Regione e tutti i giorni affinarlo, migliorarlo. Io lavoro anche con leggi che hanno vent’anni. Capite che non può funzionare un meccanismo che non si aggiorna continuamente.

Lo scopo di questa legge, quindi, è prima di tutto valorizzare le realtà della regione. Noi abbiamo Marconi, che è all’origine di questo qui. Marconi è un caso abbastanza singolare di mancata valorizzazione, se pensate che a Bologna non c’è un monumento dedicato a Marconi. Io non ho gli ultimi dati, comunque non valgono niente per il Covid. Il Museo di Villa Griffone farà 10.000 visitatori all’anno. Se facciamo la proporzione fra il nome e i numeri, vedete che c’è qualcosa che non va.

Quindi, da Marconi a Fioravanti c’è un grande lavoro da fare. Questa legge ci aiuterà a farlo.

La consigliera Stragliati, essendo piacentina, mi perdonerà se riassumo il suo discorso con il detto meridionale “senza pecunia non si canta messa”. Ha ragione. Quello è un problema. È un problema che nasce dal fatto che siamo in un momento di grande incertezza sui bilanci. Io, personalmente, sul tema del bilancio della cultura non sono quello che spinge, che piange, che si lamenta, conscio delle questioni generali, però può stare certa, consigliera, che già quest’anno si vedranno segni visibili di impegno. Dicevo, valorizzazione. Le Case degli illustri e delle illustri hanno anche di bello che sono decentrate nel territorio, normalmente la cultura si fa nei centri storici, si fa nelle zone bene della città, le Case degli illustri sono sparse nel territorio, in montagna e in pianura. È un’occasione d’oro per quella battaglia di diffusione culturale e di allargamento del pubblico della cultura, che è il primo punto di una buona politica culturale.

Infine, un chiarimento sulla questione turismo, mi rivolgo alla consigliera Piccinini in particolare, che - mi perdoni - un po’ esagera, secondo me, sul punto turismo, ha ragione, ma c’è un filino di enfasi. Noi dobbiamo occuparci di Michelangelo, di Raffaello, di Leonardo anche se non producessero un solo turista, cioè noi dobbiamo occuparci di cultura perché la cultura è un valore in sé.

Io non faccio parte di quel mondo per cui la cultura ha qualcosa di sacro e gli intellettuali sono dei sacerdoti, anzi, come chi segue le cose culturali sa, vengo abbastanza coperto di insulti da tutti quelli che ritengono che la cultura sia perfetta, non si tocchi, e sono portatore dell’idea che la cultura è anche marketing, è anche turismo, è anche valorizzazione economica del territorio, io sono portatore di una visione industriale della cultura, però anche, perché dobbiamo stare attenti che, se esageriamo in questa battaglia sacrosanta di cui sono pioniere, anzi mi considero quasi un apostolo di questa battaglia (penso di essere il più insultato da Tommaso Montanari, che è il capo della conservazione assoluta in campo culturale, il più insultato sono io, quindi ho i miei titoli al riguardo), però dobbiamo stare attenti a non dare l’idea che vale solo la cultura che ha anche una componente commerciale, proprio mentre valorizziamo questa componente, incluso quella turistica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

A questo punto passiamo all’esame dell’articolato.

Nominiamo prima gli scrutatori: consigliere Fabbri, consigliera Pigoni e consigliere Delmonte.

A questo punto passiamo, dicevo, all’esame dell’articolato. Una discussione generale che è congiunta su ciascun articolo e sugli emendamenti.

Partiamo dall’articolo 1, sul quale insiste… Prima dell’articolo 1, partiamo da un emendamento al titolo del progetto di legge, emendamento a firma Piccinini e Costa, emendamento n. 4. Mi dicono che l’emendamento n. 4 è stato distribuito. Me lo confermate? Okay.

Dibattito generale. Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Molto velocemente illustro l’emendamento, che va a specificare che gli illustri sono anche coloro che rappresentano il mondo delle arti. Probabilmente l’impostazione del progetto di legge già lo includeva, era sottinteso, ma l’ho voluto esplicitare pensando, per esempio, a Giorgio Morandi, che è un nostro pittore bolognese, protagonista della pittura italiana del Novecento. Quindi, credo che sia opportuno esplicitarlo.

Mi permetto soltanto di precisare, visto che sono stata citata, oggi non sono intervenuta perché molte delle considerazioni le abbiamo fatte anche in Commissione, che nessuno pensa che la cultura sia esclusivamente marketing, ci mancherebbe altro, però credo che non debba neanche essere fine a sé stessa. Nel momento in cui andiamo a intervenire mettendo risorse regionali, credo che l’investimento potesse essere fatto a tutto tondo e, quindi, provare in qualche modo a rendere maggiormente fruibili le Case degli illustri, nello specifico, ma molto banalmente perché il rischio è che, se questa cultura non viene anche tramandata e condivisa, si rischia poi anche di perderla. Questo è il motivo per cui avevo chiesto in Commissione di provare a promuovere le Case degli illustri attraverso le destinazioni turistiche e addirittura direttamente da APT. Penso di non aver chiesto niente di straordinario, ma semplicemente di sfruttare tutte le potenzialità che questa Regione può offrire per condividere e rendere maggiormente fruibile un investimento, tra l’altro, che come Regione giustamente andiamo a fare. Quindi, era un qualcosa in più, proprio per valorizzare ancora di più questo intervento. Non voleva mettere in contrasto le due cose, ci mancherebbe. Su questo penso che siamo d’accordo. Però, dall’altra parte, penso che davvero si potesse fare un intervento più complessivo, anche con poco sforzo, volendo.

Da questo punto di vista, la ritengo una sorta di occasione persa. Però, ci mancherebbe, questa legge la voterò perché la condivido. Per me rimane questa sbavatura, su cui penso si potesse fare un passetto in più.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto?

A questo punto, mettiamo in votazione l’emendamento n. 4, a firma Piccinini e Costa.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 42

Astenuti 1

 

È approvato.

Mettiamo in votazione il titolo della legge, così come emendato.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Votanti 42

Favorevoli 41

 

È approvato.

 

Adesso passiamo all’articolo 1.

Sull’articolo 1 insiste un emendamento, l’emendamento n. 5, a firma dei consiglieri Piccinini e Costa. Dibattito generale.

Consigliera Stragliati, prego.

 

STRAGLIATI: Scusi, presidente, ho avuto difficoltà con la votazione, quindi vorrei chiedere di inserire il voto favorevole ai due emendamenti precedenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Inseriamo i voti favorevoli della consigliera Stragliati.

Come dicevo, emendamento n. 5, che insiste sull’articolo 1. Controlliamo sempre da remoto se c’è qualcuno.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento n. 5, a firma Piccinini e Costa.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 27

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 29

Astenuti 11

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Sull’articolo 2 insiste l’emendamento n. 8, che arriva subito. Abbiamo diversi emendamenti sull’articolo 2. Partiamo dall’emendamento n. 6, a firma Piccinini e Costa. Oltre all’emendamento n. 6, abbiamo anche l’emendamento n. 8 sull’articolo 2, a firma Castaldini, e l’emendamento n. 7, a firma Costa. L’emendamento n. 3, invece, è stato ritirato.

Dibattito generale. Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Visto il tema, che unisce molto, è evidente, anche rispetto alla discussione che è stata fatta e anche ai ringraziamenti, vorrei veramente ringraziare... Sono arrivata praticamente per ultima e non ho partecipato al lavoro bello e interessante che c’è stato durante la Commissione. Non fisicamente, ma presentando un emendamento. C’ero, chiaramente, alla discussione. Ringrazio i due relatori, perché hanno fatto un lavoro evidentemente molto pregiato, e l’assessore. Tutti e tre hanno voluto accogliere questo piccolissimo emendamento.

Vorrei, però, parlare un po’ di cultura. Mi piacerebbe. Non siamo molto abituati in questo periodo. Mi piacerebbe anche parlare del ruolo delle Case delle persone illustri dell’Emilia-Romagna. Lo dico sollecitata da un intervento della consigliera Piccinini in riferimento alla casa di Morandi.

Racconto una storia. Pochi giorni fa sono tornata...

 

(interruzioni)

 

CASTALDINI: Purtroppo sì, è così. Non ce la faccio.

Pochi giorni fa sono tornata al Museo Morandi. L’ultima volta l’avevo visto, ed era bellissimo, dentro Palazzo d’Accursio. Spero che la città riprenda una discussione importante come quella della collocazione del Museo Morandi. Sono andata in un museo altrettanto bello e ho potuto riguardare tutte le opere. Sono diventata grande io e la coscienza è diversa, ma temo che non si possa capire tutta l’opera di Morandi se non andando presso la sua abitazione. La genialità di un autore passa proprio attraverso la dimora, la casa. Fare un progetto di legge come questo punta proprio a dare un’accezione a quei luoghi fondamentale, perché la casa di tutte le persone, non solo degli artisti, è un nesso con la realtà, fa capire meglio qual è il nesso tra quella persona e la realtà, come vive, come vive tutta la vita.

Partendo dalla casa di Giorgio Morandi sconvolge il fatto che lui riuscisse a vedere la realtà e la riuscisse a dipingere sempre in maniera nuova attraverso una finestra, l’unica, che dava su un giardino interno. Vedeva sempre le stesse cose, ma dipingeva sempre cose diverse. Guardava sempre gli stessi vasi e dipingeva sempre cose diverse. Una casa piccola, intima, dove lui ha vissuto solo, ha fatto la scelta di vivere da solo. Questa storia non va solamente vissuta in maniera personale, intima, ma va raccontata, tant’è che io l’ho raccontata ai miei amici e i miei amici l’hanno raccontata ad altri amici, perché passare attraverso la dimora, passare attraverso la casa vuol dire fare un’esperienza di vita, un’esperienza di realtà, comprendere per intero l’animo di un artista o l’animo di un genio, l’animo di una persona che aveva bisogno proprio di quel luogo per interpretare ancora meglio la realtà.

Allora, questo non è affatto un progetto di legge leggero, ma ha un grande intento, quello di far conoscere nel profondo l’intimità di un artista. Io ho aggiunto un piccolo pezzo, che è il pezzo della vita fuori la casa, cioè il pezzo della formazione, quindi ho proposto, in casi assolutamente speciali e nella fattispecie ho sottolineato il luogo di formazione di Verdi e in particolare la chiesa di San Michele Arcangelo di Roncole, che ha visto tutta la crescita professionale e di formazione di questo fantastico, eccellente artista, e ho chiesto in casi assolutamente speciali di valorizzare i luoghi dove la formazione, oltre le case, ha avuto una funzione fondamentale, per far capire tutti gli aspetti.

Su Verdi credo, anche rispetto al dibattito che c’è stato in aula, che si possa insieme prevedere un modo giusto per onorarlo e, passando dalla Commissione in un dibattito bello sulla cultura, si potrebbe pensare come celebrarlo degnamente.

Io ringrazio per l’enorme disponibilità politica e anche per un inizio di una discussione che sarebbe bello continuare a fare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri in dibattito generale? Consigliere Costa, prego.

 

COSTA: Molto rapidamente, perché su questo articolo, al comma b, insiste un mio emendamento, che è un’ulteriore integrazione rispetto a quella che ha appena fatto la consigliera Castaldini, in maniera molto trasparente lo potrei chiamare “l’emendamento Casa Artusi“ perché nasce dal confronto con i soggetti responsabili della gestione di quel luogo. Dicono: noi non siamo la casa in cui Artusi ha abitato, ma siamo il luogo esclusivamente dedicato all’attività di Artusi, dove ha trovato posto anche una ricostruzione degli ambienti in cui lui ha abitato, in cui c’è un impegno profondo alla divulgazione e alla valorizzazione del patrimonio di elaborazione intellettuale e culturale di Artusi, quindi vorremmo poter anche noi essere inseriti tra i luoghi che potranno beneficiare degli interventi che questa legge finanzierà.

Il comma b dell’articolo 2 io credo che già aprisse le porte anche al riconoscimento di un luogo come Casa Artusi, nella formulazione integrativa che, invece, abbiamo elaborato con l’assessore rafforziamo ancora di più la possibilità che Casa Artusi, come altri luoghi simili, possa partecipare all’istruttoria, che poi sarà in capo alla Giunta, per la definizione della mappa, il censimento di questi luoghi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto?

A questo punto mettiamo in votazione gli emendamenti che insistono sull’articolo 2. Partiamo dall’emendamento n. 6, a firma Piccinini e Costa.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento n. 8, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento n. 7, a firma del consigliere Costa.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 35

 

È approvato.

 

Passiamo al voto dell’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 36

Astenuti 5

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’emendamento n. 2, a firma del consigliere Mastacchi. L’emendamento n. 2 inserisce un nuovo articolo alla legge.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento n. 2, a firma Mastacchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 3.

Sull’articolo 3 non ci sono emendamenti.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 28

Astenuti 13

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4, su cui insiste un emendamento a firma Stragliati e Costa.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento n. 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 42

 

È approvato.

 

Passiamo alla votazione dell’articolo 4.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 29

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Passiamo, adesso, all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 5.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 29

Astenuti 12

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 28

Astenuti 13

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 36

Astenuti 5

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 8.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 45

Favorevoli 29

Astenuti 16

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 9.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 45

Favorevoli 29

Astenuti 16

 

È approvato.

 

Passiamo adesso all’articolo 10.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 10.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 37

Astenuti 4

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 11, l’ultimo articolo della legge.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 11.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 29

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Colleghi, sono le ore 12,59. Con gli ordini del giorno, le dichiarazioni di voto e la votazione sul progetto di legge nella sua interezza riprendiamo nel pomeriggio. Ci vediamo, quindi, alle ore 14,30.

Dichiaro chiusa la seduta del mattino.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 12,59

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE; Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Paola SALOMONI.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Alessio MAMMI e la consigliera Maura CATELLANI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 4140

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna, denominate "Case e studi degli illustri dell'Emilia-Romagna". (37)

 

Titolo: 4140 - EM. 4 (a firma Cons. Piccinini, Costa)

Presenti al voto:46

Favorevoli/Si:44

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:4

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina; Gerace Pasquale

 

Astenuti

Facci Michele

Non votanti

Petitti Emma;

Assenti

Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Montevecchi Matteo; Rancan Matteo;

 

 

Titolo: titolo

Presenti al voto:45

Favorevoli/Si:43

Non votanti:2

Assenti:5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina; Gerace Pasquale

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma

Assenti

Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Catellani Maura; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - EM. 5 (a firma Cons. Piccinini, Costa)

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:28

Astenuti:15

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Gerace Pasquale;

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bessi Gianni; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Montevecchi Matteo; Rancan Matteo; Rontini Manuela;

 

Titolo: 4140 - art. 1

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:30

Astenuti:12

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Gerace Pasquale;

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani

Andrea; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Catellani Maura; Facci Michele; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - EM. 6 (a firma Cons. Piccinini, Costa)

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:40

Non votanti:3

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Gerace Pasquale; Stragliati Valentina

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Tagliaferri Giancarlo; Petitti Emma

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - EM. 8 (a firma Cons. Castaldini)

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:41

Non votanti:2

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina; Gerace Pasquale;

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Taruffi Igor

 

Titolo: 4140 - EM. 7 (a firma Cons. Costa)

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:37

Non votanti:4

Assenti:9

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina; Gerace Pasquale;

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Petitti Emma;

 

Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 2

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:38

Astenuti:4

Non votanti:2

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor;

Zappaterra Marcella Stragliati Valentina Occhi Emiliano;

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Zamboni Silvia; Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - EM. 2 (a firma Cons. Mastacchi)

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:40

Non votanti:3

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Bessi Gianni; Gibertoni Giulia; Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 3

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:29

Astenuti:14

Non votanti: 1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Gerace Pasquale

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Mori Roberta; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - EM. 1 (a firma Cons. Stragliati, Costa)

Presenti al voto:45

Favorevoli/Si:43

Non votanti:2

Assenti:5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma

 

Assenti

Catellani Maura; Lisei Marco; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 4

Presenti al voto:45

Favorevoli/Si:29

Astenuti:15

Non votanti:1

Assenti:5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo;

Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 5

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:29

Astenuti:13

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano;

Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 6

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:28

Astenuti:14

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo;

 

Titolo: 4140 - art. 7

 

Presenti al voto:43

Favorevoli/Si:37

Astenuti:5

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Stragliati Valentina

 

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Occhi Emiliano; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Paruolo Giuseppe;

Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio;

 

Titolo: 4140 - art. 8

 

Presenti al voto:47

Favorevoli/Si:29

Astenuti:17

Non votanti:1

Assenti:3

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Pompignoli Massimiliano;

 

Titolo: 4140 - art. 9

 

Presenti al voto:47

Favorevoli/Si:29

Astenuti:17

Non votanti:1

Assenti:3

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Pompignoli Massimiliano;

 

Titolo: 4140 - art. 10

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:38

Astenuti:4

Non votanti:2

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Stragliati Valentina

 

Astenuti

Bargi Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Zappaterra Marcella; Petitti Emma;

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Felicori Mauro; Montevecchi Matteo; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano;

 

Titolo: 4140 - art. 11

 

Presenti al voto:45

Favorevoli/Si:29

Astenuti:15

Non votanti:1

Assenti:5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano;

 

Emendamenti

OGGETTO 4140

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità della regione Emilia-Romagna, denominate "Case e studi degli illustri dell'Emilia-Romagna". (37)

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Stragliati, Costa

«All'articolo 4 del presente progetto di legge, dopo il comma 3, è integrato il seguente comma:

"4. AI fine di garantire una continuità nella fruizione da parte della comunità del patrimonio oggetto della valorizzazione, la Regione favorisce i progetti delle Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna nei quali vi sia la compartecipazione degli enti locali ove gli immobili sono situati."»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Mastacchi

«Dopo l'Art. 2 è inserito il seguente nuovo articolo "Art 2 bis "I Premi Nobel in Emilia-Romagna"

1.La Regione si impegna ad attivare interventi finanziari speciali, finalizzati ad una stabile valorizzazione nel tempo dell'opera dei propri cittadini che hanno ricevuto un Premio Nobel, per contribuire alla realizzazione di progetti di particolare rilevanza, onde incentivarne una più approfondita conoscenza nelle giovani generazioni ed un turismo di impronta scientifica.

2.Gli interventi finanziari speciali della Regione sono destinati a sostenere una stabile tutela e valorizzazione del patrimonio storico, scientifico e culturale, connesso all'illustre, nonché a favorirne l'accessibilità.

3.La Regione si impegna a valutare l'acquisizione di opere, oggetti e collezioni connessi all'illustre, per aumentare la forza di attrazione dei luoghi dell'illustre, anche per lo sviluppo del turismo a base culturale.

4.La Regione promuove e sostiene progetti in collaborazione con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado al fine di fornire, alle nuove generazioni, un'appropriata conoscenza delle eccezionali intuizioni dei nostri Premi Nobel per approfondirne il pensiero e le opere."»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma della consigliera Castaldini

«Inserire dopo il comma 2, articolo 2 il seguente capoverso:

2bis) "Tra le strutture di cui al capoverso a) rientrano anche i luoghi della formazione qualora rispecchino un valore fondamentale per l'illustre."»

(Ritirato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini, Costa.

«Nel Titolo del progetto di legge le parole:

"degli studi di esponenti del mondo della storia e della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità" sono sostituite dalle seguenti: "degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità”.»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Piccinini, Costa.

«All'articolo 1, nel comma 1, dopo le parole:

"promuove la valorizzazione, la gestione e Ia fruizione delle "Case e studi delle persone illustri dell'Emilia-Romagna"," sono inserite le seguenti: "nonché la loro promozione a fini turistici, quali"»

(Approvato)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Piccinini, Costa.

«All'articolo 2, nel comma 1, le parole:

"importanti esponenti del mondo della cultura, della politica, della scienza e della spiritualità,"

sono inserite le seguenti:

"importanti esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità"»

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Costa.

«All'articolo 2, comma b, sono aggiunte le parole "ovvero che siano prioritariamente e totalmente dedicate alla promozione del personaggio"»

(Approvato)

 

Emendamento 8, a firma della consigliera Castaldini

«Inserire dopo il punto a) comma 2, articolo 2 il seguente capoverso: “o, in casi veramente speciali, ha avuto la propria formazione specialistica;"»

(Approvato)

 

Comunicazioni ai sensi dell’art.68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

4561 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2004 n.16 – "Disciplina delle strutture ricettive dirette all'ospitalità"". (18 01 22). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

4575 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per impedire che i lupi cosiddetti confidenti si avvicinino ai centri abitati e attacchino il patrimonio zootecnico, con particolare attenzione alla situazione dell'Appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4576 - Interrogazione a risposta scritta in merito al divieto della doppia iscrizione alla caccia al cinghiale, sia in forma di braccata che di girata, e alla presenza di distretti di caccia superiori al limite previsto, segnalati nell'ambito dell'ATCRE3 della provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4577 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da adottare in favore delle imprese agricole colpite dall'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4578 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle vaccinazioni ordinarie presso l'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4579 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per accelerare le comunicazioni delle Ausl territoriali ai cittadini interessati alle disposizioni di tracciamento scolastiche e per rendere gratuiti i tamponi nasali per gli alunni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini, Facci, Pelloni

 

4580 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per risolvere le criticità riscontrate nel sistema di raccolta dei rifiuti per i malati di Covid-19, con particolare riferimento alla frazione di Sorbara, nel comune di Bomporto (MO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4584 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla mancanza del medico di base a San Mauro Mare (FC). A firma del Consigliere: Lisei

 

4585 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire la realizzazione degli interventi di risanamento acustico nei tratti stradali della E45 già individuati da ANAS come aree critiche e inseriti pertanto nel Piano Nazionale di Contenimento e Abbattimento del Rumore. A firma del Consigliere: Lisei

 

4586 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per garantire la piena funzionalità dell'infrastruttura porta antenne realizzata in località Montosero di Bettola (PC), al fine di aumentare la copertura della rete mobile, e per realizzare tralicci di telecomunicazione di proprietà regionale nelle zone che ne sono sprovviste. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4587 - Interrogazione a risposta scritta sul protrarsi della fuoriuscita di liquami prodotti dagli effluenti di allevamenti e relativi miasmi in zone adiacenti ad abitazioni in una frazione del Comune di Casina (RE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4590 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia intenzione della Regione sostenere in sede di Conferenza Stato Regioni l'ampliamento del "bonus 110 per cento" agli impianti sportivi, nonché il ricorso alle tariffe energetiche riservate alla pubblica amministrazione per gli impianti sportivi pubblici affidati in concessione. A firma dei Consiglieri: Amico, Maletti, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Caliandro, Sabattini, Montalti, Rontini, Fabbri, Zappaterra, Bondavalli, Rossi, Bulbi

 

4591 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per garantire la sicurezza e l'attendibilità degli esiti dei tamponi rapidi per uso autodiagnostico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4593 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per aiutare le famiglie con minori disponibilità economiche a sostenere i costi per i tamponi a cui i figli si devono sottoporre per poter rientrare a scuola. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4594 - Interrogazione a risposta scritta circa i provvedimenti da adottare affinché chi vive e opera in montagna, con particolare riguardo a chi gestisce impianti sciistici regionali, possa far fronte al rincaro dei costi dell'energia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4597 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla convocazione del Comitato consultivo regionale in materia di gestione del demanio marittimo, cosiddetto "Tavolo blu". A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4598 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli impianti di risalita nel comprensorio del comune di Montecreto (Mo). A firma del Consigliere: Gibertoni

 

4600 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle problematiche relative alla didattica a distanza, con particolare riferimento alla situazione di una scuola di Castelsangiovanni (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4603 - Interrogazione a risposta scritta sulle verifiche del rilascio di nuove concessioni demaniali di aree destinate all'acquacoltura. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4605 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla proposta di modifica della L.R. 15 febbraio 1994, n. 8, concernente la protezione della fauna selvatica e l'esercizio dell'attività venatoria e alle modalità di consultazione dei soggetti interessati. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4606 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di avanzamento dell'impegno assunto dall'Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4609 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per mettere in sicurezza Via Raimondo Felletti lungo la S.P. 30 che attraversa Comacchio e per realizzare il monitoraggio dei tratti stradali più critici. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4610 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per salvaguardare il principio di assoluta gratuità delle donazioni di sangue umano e di suoi derivati. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Pompignoli, Occhi, Delmonte, Rancan, Liverani, Marchetti Daniele, Facci, Bergamini, Stragliati, Catellani, Bargi, Montevecchi

4611 - Interrogazione a risposta scritta sul diritto costituzionale alla salute, con particolare riguardo alla necessità di evitare ogni possibile discriminazione nei confronti dei pazienti anche in base al loro stato vaccinale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4612 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per prevenire e contrastare la diffusione del fenomeno delle baby gang in Emilia-Romagna, con particolare riferimento al territorio di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4614 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per garantire l'installazione di sistemi di purificazione dell'aria nelle strutture scolastiche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4616 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione organizzativa dell'Ospedale Maggiore di Parma e le tempistiche previste per procedere all'assunzione di nuovo personale sanitario. A firma del Consigliere: Occhi

 

4617 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità di effettuare sopralluoghi preventivi sugli edifici posti sopra le gallerie della linea ferroviaria Bologna-Prato, che saranno oggetto di interventi strutturali, per verificarne lo stato prima dell'esecuzione dei lavori. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4618 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le tempistiche previste per il raggiungimento dell'obiettivo di garantire a tutte le famiglie residenti in Emilia-Romagna una velocità di connessione internet di almeno 30 Megabit per secondo. A firma del Consigliere: Pelloni

 

4620 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione delle medicine sportive pubbliche del territorio e sul ripristino dei tempi ordinari di svolgimento dei loro servizi. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

4621 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia la posizione della Regione in merito alla modifica della nozione di "rimborso" o "indennizzo ristorativo", riconoscibile ai donatori di sangue ed emoderivati, contenuta nel disegno di "Legge annuale per la concorrenza ed il mercato 2021", attualmente all'esame parlamentare. A firma dei Consiglieri: Daffada', Tarasconi, Costa, Caliandro

 

4622 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla percentuale di bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinati in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4624 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per incentivare l'utilizzo del calore di scarto, al fine di far fronte ai rincari delle tariffe energetiche di luce e gas. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Delmonte, Occhi, Rainieri, Liverani, Catellani, Rancan, Pompignoli, Facci, Montevecchi

 

4626 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione dell'attività venatoria nella penisola di Boscoforte, tra il territorio di Argenta e Comacchio (FE) all'interno del Parco del Delta di Po, e la cessione gratuita al demanio regionale dell'area, concordata nel protocollo di intesa del 2008. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4627 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere la programmazione della Sanità territoriale nella media Valle del Reno per la fase post Covid e l'entità delle risorse del PNRR (Missione 6 Salute) destinate alla Sanità dell'appennino bolognese. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

4628 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito allo stato di avanzamento dell'impegno assunto dall'Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, estendendola anche agli atti di programmazione e ai bandi regionali, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4629 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'attuale carenza di cannabis terapeutica nelle farmacie emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Amico

 

4630 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure necessarie per rivedere il sistema regionale delle visite in ospedale ai pazienti non Covid, al fine di garantire l'ingresso dei familiari nel rispetto delle misure igieniche ed organizzative. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

4631 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla carenza di personale nei reparti di pronto soccorso, con particolare riferimento alla situazione dell'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4632 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Regione intenda intraprendere per far fronte all'assenza del medico di base nel comune di Monterenzio (BO) e per sensibilizzare i cittadini relativamente all'adesione alla campagna vaccinale. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

4633 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali siano le tempistiche previste per la pubblicazione del Piano Regionale di Governo Delle Liste di Attesa (PRGLA) e per il recupero delle prestazioni non effettuate e non programmate a causa dell'emergenza pandemica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PETIZIONI

 

4581 - Petizione popolare sul potenziamento dell'ospedale di Mirandola e dei servizi per il distretto sociosanitario della Bassa Modenese. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 3 del 20 01 22)

 

4582 - Petizione popolare sulla revoca della risoluzione dell'Assemblea ogg. 7158 del 18 settembre 2018. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 4 del 20 01 22)

 

RISOLUZIONI

4588 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo di opporsi all'inserimento di nucleare e gas nella "tassonomia verde", ovvero di certificarli come fonti green, di aggiornare il Piano nazionale integrato energia e clima ai nuovi obiettivi dell'Unione Europea per il 2030 e di accelerare la messa in sicurezza dell'ex centrale nucleare di Caorso (PC), confinando le scorie altamente radioattive. (21 01 22) A firma della Consigliera: Zamboni

 

4589 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché tutti i fruitori dell'energia elettrica ricevano aiuti per far fronte al rincaro delle bollette di luce e gas. (21 01 22) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4596 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le opportune iniziative affinché si possano trovare soluzioni per impedire la chiusura dello stabilimento marradese dell'azienda Ortofrutticola del Mugello s.r.l. e difendere il livello occupazionale. (25 01 22)  A firma dei Consiglieri: Rontini, Caliandro, Bessi, Sabattini, Rossi

 

4599 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre la metodologia per la valutazione ex ante degli specifici effetti climatici delle delibere e degli atti di programmazione della Regione Emilia-Romagna. (25 01 22) A firma della Consigliera: Zamboni

 

4604 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire un fondo anticrisi regionale, integrativo rispetto ai ristori nazionali, per sostenere le piccole e medie imprese maggiormente colpite dalle conseguenze generate dal rincaro delle bollette di energia e gas. (26 01 22) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4607 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valorizzare la metodologia per la valutazione di conformità al principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH) e a estendere tale principio e la relativa metodologia agli atti di programmazione e ai bandi regionali. (26 01 22) A firma della Consigliera: Piccinini

 

4608 - Risoluzione per impegnare la Giunta a integrare il regime dei LEA con l'obiettivo di consentire la remunerazione alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e a contratto della mastectomia e della istero-annessiectomia profilattica, quali strumenti di prevenzione oncologica nelle donne con mutazione genetica accertata (26 01 22) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Facci

 

4613 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere il Gender responsive public procurement (Grpp), ovvero l'introduzione nelle procedure di gara di criteri intesi a riconoscere e premiare le imprese che, al proprio interno, promuovono la parità di genere. (27 01 22) A firma della Consigliera: Zamboni

 

4619 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'inserimento di percorsi interni alla rete degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) dell'Emilia-Romagna, rivolti a ragazzi con disturbi dello spettro autistico e altre tipologie di disabilità, al fine di valorizzarne capacità e competenze. (28 01 22) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati

 

4623 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché venga garantita la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, al fine di perseguire con il massimo impegno la funzione educativa e quella didattica. (28 01 22) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4625 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire nella richiesta di una revisione urgente e tempestiva dei protocolli relativi alla popolazione scolastica; a sollecitare il Governo per applicare la misura relativa all'esecuzione gratuita di test antigenici rapidi e ad attivare urgentemente un confronto per emanare Linee Guida che possano orientare le scuole, i Comuni e le Province nella scelta di dispositivi certificati ed efficaci e a fare chiarezza sullo strumento dei congedi parentali. (31 01 22) A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Mori, Maletti, Rossi, Montalti, Caliandro, Pillati, Zappaterra, Bulbi, Sabattini, Soncini, Daffada', Costi, Bondavalli, Amico

 

INTERPELLANZA

 

4615 - Interpellanza sugli interventi effettuati nel 2019 e nel 2021 per garantire la messa in sicurezza di via Ardigò a Bologna e del relativo contesto abitativo. A firma della Consigliera: Castaldini

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

4224 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per la riapertura h24 del Centro di Primo Intervento dell'Ospedale di Santarcangelo di Romagna (RN). A firma del Consigliere: Montevecchi

 

4252 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per poter effettuare, con cadenza annuale, un controllo dell'effettiva sussistenza in vita dei titolari dei contrassegni di parcheggio per disabili, al fine di far decadere tempestivamente i permessi dei soggetti deceduti. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4256 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per mitigare il movimento franoso che insiste sulla località Senato nella frazione di Tarsogno del comune di Tornolo (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

4268 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti del previsto ampliamento di un'azienda di allevamento suinicolo a Mirandola (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4273 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai contenuti della riunione tenutasi al Ministero Salute lo scorso 25/01/2020, relativa alle tematiche di sorveglianza epidemiologica. A firma del Consigliere: Lisei

 

4292 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire alle persone con disabilità un'assistenza adeguata e inclusiva rispetto alle proprie esigenze quotidiane, in particolare in caso di guasti o malfunzionamenti di dispositivi o di ausili. A firma del Consigliere: Facci

 

4293 - Interrogazione a risposta scritta in merito al virus respiratorio sinciziale, particolarmente grave nei bambini fino a tre mesi di vita, e ai suoi eventuali effetti sui reparti pediatrici degli ospedali della regione, soprattutto in vista della quarta ondata della pandemia da COVID-19.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4296 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità riscontrate in data 22 novembre 2021 nella prenotazione della terza dose di vaccino anti-Covid. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4299 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per ripristinare l'accessibilità del binario 2 della stazione ferroviaria di San Pietro in Casale (Bo) agli utenti con disabilità. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4300 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda prevedere, nella prossima legge di bilancio, un fondo straordinario regionale di sostegno al turismo invernale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4304 - Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento di dati biometrici, comprese le immagini facciali, utilizzato da soggetti pubblici e privati nell'attività di videosorveglianza. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4313 - Interrogazione a risposta scritta circa le forme di controllo e organizzazione per i mezzi di trasporto pubblico della nostra regione che permettano di circolare in sicurezza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4316 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà riscontrate da chi ha effettuato la vaccinazione anti Covid-19 con Janssen (Johnson & Johnson) nel prenotare la dose aggiuntiva attraverso i canali telematici e telefonici. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4317 - Interrogazione a risposta scritta circa l'affidamento della convenzione di Concessione tra Regione Emilia-Romagna (RER) e Autostrada Regionale Cispadana (ARC). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni, Bergamini

 

4322 - Interrogazione a risposta scritta circa la sistemazione e riqualificazione delle strade vicinali ad uso pubblico dei Comuni del territorio regionale, in particolare di quelle ricadenti nelle aree collinari e montani, utilizzando i fondi del Programma di sviluppo rurale (2023-2027). A firma dei Consiglieri: Gerace, Bulbi, Daffada', Tarasconi, Rontini

 

4327 - Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche di somministrazione del vaccino anti-covid e, in particolare, della terza dose ai pazienti delle Ausl modenesi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4333 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad alcune opere pubbliche realizzate sul territorio del comune di Bomporto (MO), con contributi regionali. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

4341 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei lavori per la realizzazione di rotatorie sulla Strada Statale 309 (SS 309 Romea) nel tratto compreso tra il km 24+300 ed il km 55+100 ricadente all'interno dei Comuni di Comacchio, Codigoro e Mesola. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

4342 - Interrogazione a risposta scritta sulle misure necessarie per garantire la messa in sicurezza della strada provinciale 395R di Parma nel tratto da Piane di Carniglia a Santa Maria del Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

 

4343 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità presenti presso l'hub vaccinale di Carpi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4352 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori di manutenzione sulla linea ferroviaria pontremolese e in particolare alle interruzioni programmate e agli eventuali disagi per lavoratori e studenti pendolari. A firma del Consigliere: Daffada'

 

4354 - Interrogazione a risposta scritta circa i metodi utilizzati in Emilia-Romagna per contenere i danni causati alle colture dal soprannumero dei cinghiali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4355 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla futura organizzazione del servizio pediatrico di continuità nell'Ospedale di Porretta Terme (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4362 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'utilizzo, in agricoltura, delle molecole fitosanitarie Dicloropropene (1,3 D) e Cloropicrina. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pompignoli, Bargi, Facci, Catellani, Rancan, Rainieri, Occhi, Montevecchi, Liverani

 

4363 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative da intraprendere per prevenire atti criminali commessi da gruppi giovanili, con particolare riferimento alle riunioni degli organismi regionali competenti. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Marchetti Daniele, Facci, Bergamini, Stragliati

 

4371 - Interrogazione a risposta scritta sulle sanzioni comminate ad alcuni studenti della Valtrebbia, a seguito di un equivoco sul corretto utilizzo dell'abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per coprire il percorso casa-scuola, concesso dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4376 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per rendere pienamente operativo l'esercizio dei servizi svolti tramite le ambulanze da parte delle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Regionale, con particolare riferimento all'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4379 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la salvaguardia del Lupo (Canis lupus), con particolare riferimento all'elaborazione di strategie di convivenza con questa specie. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4388 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per permettere agli studenti sprovvisti di green pass base o rafforzato di ottenere il rimborso degli abbonamenti ai mezzi di TPER o SETA, per l'importo relativo al periodo compreso tra il 6 dicembre 2021 e il 15 gennaio 2022. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4389 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche che interessano la linea ferroviaria Pontremolese, con particolare riferimento alla recente sospensione di corse sulla tratta Borgo Val di Taro-Pontremoli e alla mancata predisposizione di un servizio di autobus sostitutivi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4391 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che è possibile individuare per cercare di frenare il fenomeno delle dimissioni volontarie delle lavoratrici madri. A firma dei Consiglieri: Montalti, Caliandro, Tarasconi, Daffada', Rossi, Rontini, Costi, Mori, Fabbri, Sabattini

 

4393 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla crisi del settore della pesca delle vongole. A firma della Consigliera: Montalti

 

4399 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle Linee guida per le feste in piazza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4415 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli episodi di criminalità che si sono verificati nel comune di Castel Maggiore (BO), principalmente ai danni di residenti di giovane età, e alle azioni da porre in essere per ripristinare la sicurezza e la legalità. A firma del Consigliere: Lisei

 

4416 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'introduzione di test salivari nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, al fine di monitorare la diffusione del virus e ridurre il ricorso alla didattica a distanza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4421 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di riformulare la valutazione ambientale del Piano Integrato Regionale dei Trasporti (PRIT 2025), adeguandola alla normativa nazionale in materia di Valutazione di Incidenza (VIncA), in particolare per quanto riguarda la Zona di Protezione Speciale (ZPS) "Valle del Mezzano", in provincia di Ferrara. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4422 - Interrogazione a risposta scritta sulle tempistiche previste per l'introduzione e la piena operatività del Codice identificativo di Riferimento (CIR) nel settore delle strutture ricettive extra-alberghiere e degli immobili destinati a locazioni brevi dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rontini

 

4423 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per consentire alle persone ospiti delle CRA di poter uscire dalle strutture in occasione delle festività natalizie, con particolare riferimento al territorio modenese. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

In data 17 gennaio 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche Economiche”, alla interrogazione oggetto n.4347:

 

4347 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le risorse umane destinate al supporto dei progetti regionali previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 26 gennaio 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità”, alla interrogazione oggetto n.4392:

 

4392 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo stato di avanzamento del piano di riqualificazione dell'E45, avviato nel 2016 da Anas, e sulla sistemazione della ex 3bis Tiberina, naturale alternativa all'E45 nei casi di emergenza. A firma della Consigliera: Montalti

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, comma 1, lett. i)

 

La Giunta regionale ha comunicato, ai sensi dell’art. 46, lettera j, dello Statuto di aver proposto ricorso avanti la Corte Costituzionale, tramite la deliberazione n. 32 del 17 gennaio 2022: “Costituzione nel giudizio promosso davanti la Corte Costituzionale dal Presidente del Consiglio dei Ministri per la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 16 della L.R. Emilia-Romagna 21/10/2021, n. 14 – Rep.496/2021.”

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 2 prot. NP/2022/184 del 31 gennaio 2022)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

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