Espandi Indice

127.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 8 MARZO 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4849

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ad alcune RSA che ancora rimangono chiuse o nelle quali vengono impedite le visite parentali degli ospiti, in particolare di quelli non autosufficienti. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

DONINI, assessore

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 4833

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'opportunità di modificare i bandi regionali previsti per l'erogazione di nuovi ristori, inserendo la verifica del DURC, ossia della regolarità dei pagamenti dei contributi previdenziali, in fase di liquidazione. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

CORSINI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 4847

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla riapertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Scandiano. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 4850

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tempi di accesso per le visite presso il Settore Medico Legale dell'Azienda USL Città di Bologna, competente a certificare parere favorevole al rilascio e indicazione della durata del contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 4830

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire il diritto all'interruzione di gravidanza in tutte le strutture sanitarie della regione. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

DONINI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 4834

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti la Regione intenda assumere per sostenere famiglie e imprese, interessate dal rincaro delle bollette di luce e gas. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BARCAIUOLO (FdI)

COLLA, assessore

BARCAIUOLO (FdI)

 

OGGETTO 4839

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come la Regione intenda agire per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti della storica azienda bolognese Les Copains. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Francesca (PD)

COLLA, assessore

MARCHETTI Francesca (PD)

 

OGGETTO 4842

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione della viabilità creatasi lungo la Strada Statale 63 a seguito di un incendio di autobus e della possibilità di avviare, di concerto con ANAS ed Enti Locali, un progetto strategico di ristrutturazione e intervento sui punti critici del principale collegamento tra Reggio Emilia e il Passo del Cerreto. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

DELMONTE (Lega)

CORSINI, assessore

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 4840

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda dilazionare di almeno 15 giorni il termine di restituzione dei tesserini venatori attualmente fissato al 31 marzo 2022. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

MAMMI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 4846

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'organizzazione dell'accoglienza della popolazione civile in fuga dal conflitto armato in Ucraina. A firma dei Consiglieri: Costa, Zappaterra, Rontini, Rossi, Gerace, Mumolo, Pillati, Sabattini, Daffada', Paruolo, Marchetti Francesca, Montalti, Caliandro, Mori, Bulbi, Costi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTA (PD)

PRIOLO, assessore

COSTA (PD)

 

OGGETTO 4848

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il giudizio della Regione sull'esclusione dello stand collettivo presentato da organismi ufficiali statali russi dalla Fiera del Libro per Ragazzi, in programma a Bologna dal 21 al 24 marzo, e, più in generale, sul boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte delle istituzioni culturali emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

FELICORI, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

Appello dei Consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

Sulla giornata internazionale della donna

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno e inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4857

Risoluzione per impegnare la Giunta a manifestare solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina e a sostenere il Governo affinché siano intraprese azioni condivise e necessarie per garantire una de-escalation militare. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Lisei, Pigoni, Castaldini, Piccinini, Taruffi, Mastacchi, Zamboni, Rancan

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

BARCAIUOLO (FdI)

TARUFFI (ERCEP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche: iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno e inversione dell’ordine dei lavori

Comunicazione ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,44

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno. Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 127 dell’8 marzo 2022.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 22 febbraio 2022.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la loro assenza i consiglieri Amico e Bargi e l’assessora Lori.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4849

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ad alcune RSA che ancora rimangono chiuse o nelle quali vengono impedite le visite parentali degli ospiti, in particolare di quelli non autosufficienti. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dall’interrogazione 4849: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ad alcune RSA che ancora rimangono chiuse o nelle quali vengono impedite le visite parentali degli ospiti, in particolare di quelli non autosufficienti. L’interrogazione è a firma della consigliera Pigoni.

Prego, consigliera.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti quanti.

Premesso che l’effetto combinato di vaccini importantissimi, come sappiamo, dell’immunità causata da infezioni, unito alla ridotta pericolosità di Omicron rispetto alle precedenti varianti di SARS-Covid, ha permesso di allentare le restrizioni, riprogrammare una gestione dell’evoluzione pandemica al fine di scongiurare ricadute, considerando con la massima sensibilità i soggetti più fragili, cioè gli anziani e, più in generale, i cosiddetti “fragili”.

Considerato che, oltre il durissimo lockdown, è opportuno ricordare i lunghi mesi durante i quali si impose come unica difesa per gli anziani ospiti nelle RSA l’isolamento da ogni contatto esterno, causando un dramma per le famiglie che non potevano confortare i loro parenti anziani.

Evidenziato che tutti gli anziani, i caregiver, il personale medico e paramedico hanno completato il ciclo vaccinale e sono quindi protetti dagli effetti più gravi della pandemia e della malattia Covid indotta.

Evidenziato anche il comprensibile e giustificato atteggiamento di prudenza, che andrebbe mitigato con precise regole di accesso alle visite da parte dei parenti degli ospiti delle RSA.

Si interroga la Giunta regionale per sapere quale sia la sua valutazione in merito ad alcune RSA che ancora vengono chiuse, o nelle quali vengono impedite le visite parentali degli ospiti, in particolare i non autosufficienti, che trovano un grande aiuto nel rapporto affettivo e assistenziale da parte dei propri parenti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, grazie consigliera Pigoni.

Fin dai mesi seguenti alla prima ondata, questo assessorato ha sottolineato l’importanza, che lei richiamava nella sua illustrazione, delle relazioni con i propri cari da parte degli ospiti delle strutture sociosanitarie, promuovendole nel rispetto delle misure di sicurezza anche grazie allo strumento della certificazione verde avvenuto poi in seguito.

La Regione ha sempre diffuso e monitorato ordinanze e dispositivi, promuovendone l’omogeneità di applicazione tramite le aziende ASL, che hanno realizzato attività informative anche di verifica in numerose occasioni. Però dalle sue valutazioni, magari possono scaturire ulteriori verifiche per capire se effettivamente ci sono ancora situazioni che lei richiamava.

Tutte le strutture devono garantire le visite ai familiari e devono garantire le visite lungo l’arco della giornata e della settimana. È prevista infatti la programmazione degli accessi, che sono autorizzati e registrati verificando il possesso del Green Pass, da parte dei visitatori, che si impegnano a mantenere comportamenti ovviamente corretti prima, durante e dopo la visita.

Per le uscite programmate e i rientri in famiglia, le strutture hanno previsto una specifica regolamentazione, che tiene conto delle condizioni, ovviamente, dell’ospite (la situazione clinica, innanzitutto) e anche lo stato vaccinale. Prevede la formalizzazione di un patto di reciproca responsabilità (lo chiamammo così e si chiama ancora così).

Da agosto 2021 viene garantito un monitoraggio periodico, in collaborazione con AgeNaS. Dall’ultimo aggiornamento, risalente proprio a gennaio 2022, ha aderito circa l’80 per cento delle CRA accreditate e il 100 per cento delle quali garantisce le visite dei familiari e nel 97 per cento dei casi sia la mattina che il pomeriggio, nel 50 per cento dei casi anche nei giorni festivi. Quindi da quell’80 che ha aderito al 100 cercheremo di fare ovviamente verifiche.

Per quanto riguarda la garanzia di uscite programmate degli ospiti e rientro in famiglia nel periodo indicato, sono previste dal 65 per cento delle strutture rispondenti. In questa fase della pandemia, caratterizzata da un elevato livello di copertura vaccinale tra gli ospiti e il personale delle strutture, la chiusura della struttura agli accessi deve essere evitata il più possibile, ed è prioritario favorire il mantenimento delle relazioni degli ospiti con i propri cari per questioni attinenti proprio alla qualità della vita dei degenti e anche dei familiari.

Tutta la sanità regionale, quindi, è impegnata a monitorare quello che lei adesso sottolineava, l’applicazione delle indicazioni ministeriali, sul nostro territorio, superando le situazioni di criticità che nell’ultimo periodo sono giunte a questo assessorato in forma sporadica, per fortuna, e non inerenti ad alcun territorio in particolare, seppure in caso di segnalazioni sia previsto l’immediato coinvolgimento dell’azienda territorialmente competente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Prego, consigliera Pigoni.

 

PIGONI: Ringrazio l’assessore per la puntuale risposta, sicuramente anche questa risposta potremo girarla e farla avere ai familiari che ci hanno fatto queste segnalazioni, che ritenevo opportuno portare qui in aula.

Credo che si stia operando bene in questo senso, che le nostre direttive siano molto chiare e sicuramente anche la collaborazione con le aziende sul territorio perché possa essere sempre garantita adesso, finalmente, la visita dei parenti per gli ospiti delle RSA penso che sia fondamentale per il loro percorso.

Grazie ancora.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Un attimo di pazienza, perché alcuni consiglieri hanno difficoltà per un problema di arrivo in Regione.

Procediamo con le interrogazioni.

 

OGGETTO 4833

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’opportunità di modificare i bandi regionali previsti per l’erogazione di nuovi ristori, inserendo la verifica del DURC, ossia della regolarità dei pagamenti dei contributi previdenziali, in fase di liquidazione. A firma del Consigliere: Mastacchi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’interrogazione 4833, poi recuperiamo le altre interrogazioni rivolte all’assessore Donini.

Passiamo all’interrogazione 4833: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’opportunità di modificare i bandi regionali previsti per l’erogazione di nuovi ristori, inserendo la verifica del DURC, ossia della regolarità dei pagamenti dei contributi previdenziali, in fase di liquidazione. L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie. Buongiorno, presidente. Buongiorno, assessore.

Si tratta di una interrogazione che tratta il tema dei ristori alle aziende in crisi in conseguenza del Covid e, in particolare, l’argomento della regolarità della posizione contributiva DURC.

Sappiamo che in questo periodo le aziende sono in grande difficoltà. Hanno superato un periodo di grande difficoltà a causa del Covid, ma purtroppo stanno per entrare in un’altra fase altrettanto critica in conseguenza della crisi legata al tema energetico che stiamo per affrontare, anzi che stiamo già affrontando, purtroppo.

Il 43 per cento delle imprese in questo momento è in difficoltà, appunto, a causa della situazione energetica e anche a causa del costo delle materie prime, il che in coda a quello che è successo nei due anni appena passati rischia di generare un effetto valanga. Quindi, la coda della crisi Covid si innesta in questa situazione, ragion per cui se non debitamente valutata e presi gli opportuni provvedimenti si rischia il default di gran parte dell’economia.

Venendo, invece, proprio nel merito dell’interrogazione, per sostenere le imprese in questa difficile fase la Regione Emilia-Romagna ha stanziato circa 30 milioni di euro per nuovi ristori ad alcune categorie di imprese, che hanno registrato cali di fatturato a causa delle restrizioni conseguenti all’emergenza Covid-19. I bandi prevedono che, per ottenere tale contributo, l’impresa deve essere in regola con il DURC, quindi con il pagamento dei contributi previdenziali, modalità non prevista nei ristori nazionali dall’Agenzia delle entrate.

Evidenziato che la regolarità contributiva desunta dal DURC, quindi il Documento unico di regolarità contributiva, regolare, è intesa come la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi, nonché di tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente riferita all’intera situazione aziendale, le imprese che non pagano nei tempi dovuti i contributi in questi momenti di profonda crisi non devono essere penalizzate, ma aiutate a superare questo momento difficile e i ristori dovrebbero avere, appunto, questa finalità.

Considerato che le Pubbliche Amministrazioni, anche locali, in questo periodo straordinario di pandemia, da molti definito come un periodo di guerra (purtroppo, quando ho scritto questa interrogazione, sapevamo che stavamo già vivendo questo momento, non solo in modo virtuale, ma in modo anche reale), dovrebbero modificare la normativa sulle limitazioni dei contributi dovuti a eventuali mancati pagamenti di contributi, che possono avere un senso solo nei periodi di normalità economica.

La Regione Emilia-Romagna nei pagamenti dei de minimis in agricoltura, AGREA negli interventi straordinari del settore saccarifero, di cui all’articolo 68 del decreto legislativo 25 maggio 2021, n. 73, e AGEA per tutti gli aiuti nazionali, quindi de minimis Covid autorizzati espressamente dall’Unione europea, procedono verificando il DURC non in fase di ammissione, ma in fase di liquidazione, andando eventualmente in compensazione, anche con DURC irregolare, assicurando comunque ai beneficiari un vantaggio, in quanto vengono eventualmente ridotti o azzerati i debiti INPS.

Si interroga, quindi, la Giunta per sapere se non ritenga opportuno apportare una modifica ai bandi inserendo la verifica del DURC in fase di liquidazione, come già fatto in altri settori, andando in compensazione in caso di DURC irregolare, quindi nel senso che il contributo viene comunque erogato, ma andrà versato all’INPS per la copertura del debito contributivo dell’impresa, e se il debito contributivo dell’impresa è inferiore al contributo, una parte del contributo coprirà il debito e la restante parte andrà come ristoro all’impresa.

Se invece il debito contributivo è pari o superiore al contributo, tutto il ristoro andrà a copertura del debito stesso.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche il consigliere Mastacchi. Fra l’altro, proprio in questi giorni scadono i termini per questo ultimo bando Ristori della Regione, attraverso le Camere di Commercio.

A riscontro della sua interrogazione, fornisco alcuni elementi informativi e alcune valutazioni, premettendo che i bandi ai quali viene fatto riferimento nell’interrogazione sono approvati e gestiti dall’Unione delle Camere di Commercio della Regione Emilia-Romagna sulla base dei parametri e delle risorse stabiliti con la delibera di Giunta regionale n. 2194 del 2021 e n. 81 del 2022.

La modalità collaborativa fra Regione e Unioncamere è stata definita con delibera di Giunta regionale nel 2020, con la quale è stato approvato l’accordo di programma-quadro per lo sviluppo economico del territorio regionale nel quinquennio 2021-2025.

La premessa che ho appena citato risulta fondamentale per chiarire che le modalità operative di verifica dei requisiti di legge per la concessione dei suddetti bonus una tantum è stata concertata con Unioncamere sulla base delle tempistiche operative per poter concedere il più rapidamente possibile i suddetti ristori.

Si fa inoltre presente che le risorse a favore delle imprese sono vincolate alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 26 del decreto-legge n. 41, convertito con legge nazionale n. 69, le quali hanno previsto la disciplina dei suddetti ristori in regime di quadro temporaneo degli aiuti di Stato, in scadenza al 31.12.2021, ma prorogato successivamente, in modo contestuale all’approvazione degli atti regionali che ho menzionato poco fa al 30 giugno 2022.

Pertanto, considerata la fase emergenziale, si è cercato di applicare la via più celere per giungere all’erogazione dei ristori in tempi congrui, conformemente alle suddette disposizioni.

I bandi sono stati approvati su misure diverse ed anche con tempistiche diverse. Il primo bando a favore dei gestori degli autodromi, pubblicato il 23 dicembre 2021, si è chiuso il 20 gennaio 2022. I bandi della linea A, Attività turistiche operanti nell’ambito dei comprensori sciistici, e della linea B, delle attività economiche particolarmente colpite dagli effetti della pandemia, sono stati pubblicati il 15 febbraio e si chiudono oggi, 8 marzo.

Dal punto di vista giuridico non è possibile modificare, come noto, un parametro di accesso al bando in fase di esperimento dello stesso. Si deve però far notare che nei suddetti bandi sono state inserite disposizioni per agevolare le imprese beneficiarie in relazione al tema sollevato della regolarità DURC. I bandi infatti prevedono che l’erogazione dei contributi sia condizionata alla verifica che il soggetto richiedente abbia una situazione di regolarità contributiva nei confronti di INPS e INAIL (appunto DURC), alla data del 23 giugno 2022, quindi posticipata.

Il soggetto richiedente sarà considerato in regola con gli obblighi contributivi e quindi ammissibile al contributo qualora alla suddetta data, cioè 23 giugno, Unioncamere acquisisca un DURC valido attraverso le piattaforme INPS e INAIL. Pertanto, l’impresa beneficiaria può attivare le procedure di norma, concertando la propria posizione contributiva anche con la possibilità del rateizzo.

Va inoltre considerato che le strutture menzionate nell’interrogazione, AGEA e AGREA, sono agenzie che, per norma sovraordinata, operano come organismo pagatore nell’ambito esclusivamente agricolo. Tali strutture, dedicate all’attività agricola, hanno creato sistemi diretti e uniformi alle banche dati nazionali INPS ed INAIL su specifiche direttrici del sistema agricolo, rispettivamente nazionale e regionale.

La Regione, in collaborazione con Unioncamere, ha deciso in tale situazione emergenziale di attivarsi a favore di attività economiche, ampliando il ventaglio delle imprese che possono accedere ai ristori in questione con decine di codici ATECO ammessi alla presentazione dei contributi.

Questa operazione ha comportato conseguentemente di approcciarsi con sistemi contributivi settoriali diversi, rendendo complesse le operazioni di effettuazione dei controlli di legge in regimi temporali sempre più ristretti, per rispettare le disposizioni normative di carattere nazionale e garantire un’erogazione dei ristori in tempi congrui.

La formula inserita nei bandi della presente interrogazione tiene conto delle esigenze segnalate, contemperando gli obblighi di norma e le modalità amministrative ed operative degli enti coinvolti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore.

Mi ritengo parzialmente soddisfatto, ma positivamente rispetto a quanto era in origine, in quanto la regolarità contributiva era una barriera all’ingresso, mentre, se non ho capito male, perché purtroppo il volume non era molto alto, la data di verifica sarà il 23 giugno, quindi darà la possibilità alle aziende oggi non in regola di presentare comunque la domanda e di rateizzare e sistemare le cose utilizzando, conseguentemente, anche i fondi. Per cui, è comunque una soluzione, non come da me auspicato, che si concilia con la possibilità di risolvere il problema.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4847

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla riapertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Scandiano. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4847: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla riapertura 24 ore su 24 del pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano. L’interrogazione è a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Torniamo su un argomento che abbiamo trattato più di una volta anche in questa Assemblea e, quindi, parliamo dei servizi di emergenza-urgenza e di pronto soccorso, in particolare del pronto soccorso di Scandiano, perché l’ASL di Reggio Emilia, durante la difficilissima primavera del 2020, a fronte dell’emergenza pandemica aveva trasformato l’ospedale “Cesare Magati” di Scandiano in ospedale Covid per patologia internistica. Questa è stata una decisione che ha comportato la sospensione temporanea dell’attività di diversi reparti, tra cui purtroppo anche il pronto soccorso.

Con il superamento della pandemia alcuni reparti sono stati riaperti, non però il pronto soccorso, per il quale era previsto un ampio progetto di riqualificazione nell’ambito della rete di emergenza-urgenza ospedaliera, comportando la realizzazione di lavori importanti, la cui esecuzione si è protratta nel tempo. Questo ha creato ovvi e comprensibili disagi, ma anche altrettanto comprensibili preoccupazioni, di cui si sono fatti portatori i cittadini, gli operatori sanitari e gli amministratori. Anche – e qui li voglio citare – i consiglieri del Movimento 5 Stelle a livello locale hanno più volte sollecitato la riapertura del pronto soccorso. Anche a seguito di questa richiesta, la Regione aveva indicato come possibile periodo di apertura la fine del 2021 e poi i primi mesi del 2022. Ecco, oggi siamo nei primi mesi del 2022, siamo nel mese di marzo, vale a dire quello entro il quale dovrebbero svolgersi anche le procedure per stabilizzare 57 medici impiegati a tempo determinato nei vari servizi di emergenza-urgenza in questa regione, come previsto dall’importante accordo siglato pochi giorni fa con le organizzazioni sindacali di medicina generale, dando in questo modo attuazione a specifiche disposizioni della legge n. 234/2021.

Da qui nasce questa interrogazione, che si prefigge due obiettivi. Il primo riguarda la struttura del pronto soccorso. Quindi, assessore, le chiedo di avere indicazioni precise rispetto alla riapertura del pronto soccorso, naturalmente con l’auspicio che possa riaprire h24, con i problemi che tutti sappiamo nel reperimento ‒ ne abbiamo parlato tante volte ‒ del personale specializzato.

L’altro è relativo alla distribuzione territoriale di questi 57 medici rispetto all’accordo che è stato fatto, che vanno a implementare i pronto soccorsi e, in qualche modo, a tamponare le criticità presenti sul nostro territorio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Piccinini, che ci riporta a una delle principali emergenze che stiamo affrontando nell’ambito della necessità dei servizi di emergenza-urgenza, di poter essere impiegati e aperti il più possibile, in relazione, ovviamente, alle risorse umane disponibili.

Il pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano è stato chiuso, come lei ricordava bene, il 1° marzo 2020, in concomitanza della prima ondata pandemica, ed è stato oggetto, nel corso degli ultimi due anni, di una profonda trasformazione, perché è stato inserito tra quegli interventi coerenti con le necessità di garantire percorsi adeguati in sicurezza.

Io stesso ho visitato i cantieri. Stanno procedendo i lavori e obbediscono a questi criteri di sicurezza massima per i futuri degenti e, ovviamente, anche per gli operatori sanitari. I lavori strutturali e impiantistici sono tuttora in fase di ultimazione. Raccolto l’aggiornamento dell’ASL di Reggio nella giornata proprio di ieri, quindi abbiamo atteso l’ultimo giorno utile per darle un’informazione più puntuale, si ritiene che i collaudi della nuova struttura possano concludersi entro il mese di aprile.

Successivamente, il pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano potrebbe tornare in funzione, tenendo conto, però, della forte carenza di specialisti in medicina di emergenza-urgenza e di medici dell’emergenza territoriale, che riguarda ormai tutto il Paese, e che per l’azienda ASL di Reggio conta un ammanco, in termini di risorse umane e professionali, pari a circa un 30 per cento dell’organico medico del periodo pre-pandemico, condizionando le previsioni riguardanti i futuri orari di apertura della struttura.

L’obiettivo della Giunta è finalizzato ad ampliare il reclutamento ‒ non c’è dubbio; non ci sono veti in questo senso; le assunzioni le faremo non appena possibile, nel senso di trovare persone, non certamente risorse finanziarie ‒ di personale sanitario adeguato al fabbisogno del territorio. L’AUSL di Reggio Emilia si sta adoperando per reperire nel più breve tempo possibile anche gli specialisti mancanti, reintegrando la piena dotazione organica, consentendo una graduale riapertura della struttura con un iniziale impiego orario di 12 ore giornaliere, sette giorni su sette, con l’impegno ad ampliare la fascia oraria non appena possibile. Ripeto: non c’è alcun limite di spesa, non c’è alcun orientamento a impedire la dotazione organica dei medici di emergenza-urgenza; mancano i medici di emergenza-urgenza.

Per quanto attiene alla stabilizzazione dei medici di emergenza territoriale, si segnala che in quanto procedura di stabilizzazione, non riguarda ovviamente risorse aggiuntive, ma già presenti e operanti, che avranno la possibilità di trasformare il contratto di lavoro convenzionato da tempo determinato a tempo indeterminato, come garantito dalla Regione, attuando le recenti norme nazionali e condividendo l’azione con i rappresentanti delle categorie coinvolte.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Ringrazio l’assessore per la risposta. Abbiamo una data precisa, che è quella di aprile: speriamo che sia anche quella definitiva.

È noto il problema del reperimento del personale, che è comune a tutte le altre Regioni. Anche oggi c’è una notizia della Regione Veneto: c’è stato un concorso, e sembra che i candidati per il posto di medico siano solamente la metà rispetto ai posti disponibili. Questo è un problema generalizzato, lo sappiamo. Bene quindi che ci sia una data. Non ci basta che il pronto soccorso riapra H12, anche solo perché gli utenti che non possono usufruire del pronto soccorso di Scandiano che, ricordo, copre un bacino di 80.000 cittadini, ovviamente vanno a sovraccaricare le strutture che si fanno carico di questa utenza, quindi è un problema nel problema che va risolto. Dopodiché, ribadisco una richiesta che abbiamo fatto come Movimento 5 Stelle, ormai quattro o cinque mesi fa, ovvero, provare a fare un approfondimento rispetto a tutta la Regione, perché il problema non è solo di Scandiano, ma ci sono altre criticità che riguardano il servizio di emergenza-urgenza e di pronto soccorso, nello specifico, nella nostra Regione.

Avevo avuto la disponibilità sua, assessore, glielo riconosco, però poi questa Commissione non è stata più convocata. Credo quindi sia utile a tutti avere il quadro della situazione, evitando di dover leggere e ritrovarsi notizie sui giornali, e potere in qualche modo avere il quadro complessivo delle criticità per poter anche noi sollecitare chi di dovere.

Quindi io la ringrazio per questa risposta, con la speranza ovviamente che si possa reperire il personale per poter riaprire h24 il Pronto Soccorso di Scandiano e anche gli altri.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

 

OGGETTO 4850

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tempi di accesso per le visite presso il Settore Medico Legale dell’Azienda USL Città di Bologna, competente a certificare parere favorevole al rilascio e indicazione della durata del contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’interrogazione 4850: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ai tempi di accesso per le visite presso il Settore Medico Legale dell’Azienda USL Città di Bologna, competente a certificare parere favorevole al rilascio e indicazione della durata del contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore.

Avevamo parlato di Commissioni mediche, se lei si ricorda, che attestano l’invalidità dei cittadini disabili, già a luglio 2020, ed oggi, nonostante non siamo più in emergenza pandemica, i disabili vivono la situazione come un’emergenza cronica.

Le racconterò una storia, da cui nasce questo mio question time. Comincia con una lettera raccomandata, inviata dal Comune di Bologna a fine gennaio, con la quale un cittadino viene informato che il proprio contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità sarà cessato d’ufficio nel giro di due mesi.

Il cittadino viene informato che non è possibile in alcun modo prorogare o rinnovare il permesso per disabili e che dovrà essere emesso un nuovo contrassegno, sottoponendosi alla visita del Settore Medico Legale dell’Azienda USL Città di Bologna competente e certificare parere favorevole al rilascio e indicazione della durata per prenotare la visita. Ci si può recare in qualsiasi punto CUP, escluso le farmacie.

Ecco, qui comincia il calvario, ovvero al CUP viene detto che la visita non è prenotabile, perché testualmente “non vi è capienza” (questa è la frase che viene detta) e non esiste una lista d’attesa, né si sa quando le prenotazioni verranno riprese in carico. Si può solamente tornare successivamente al CUP, nella speranza che finalmente ci sia capienza e siano riaperte le prenotazioni, e che si liberi un posto, perché qualche cittadino già prenotato, se non c’è più e succede qualcosa di brutto, evidentemente l’altro prende il posto, ma è chiaro che da una Regione come la nostra ci si aspetta una performance diversa da questa.

Come è facile capire, è un problema enorme perché un disabile non può muoversi in macchina, ma questo non voglio sottolinearlo perché immagino voi siate molto sensibili a questo aspetto, e, quando a luglio 2020 avevo sollevato la questione delle liste d’attesa per le Commissioni mediche che accertano l’invalidità, avevamo scoperto che c’erano 5.000 persone in attesa di una visita. Speravo, evidentemente, che la situazione fosse migliorata e che casi come questi non ci fossero. Per questo, chiedo perché i tempi di accesso per una visita del settore medico legale dell’Azienda USL Città di Bologna competente a certificare il parere favorevole al rilascio e l’indicazione della data del contrassegno della mobilità sono così dilazionati e incerti, e chiaramente che cosa intenda fare la Giunta, finita la pandemia, per riprendere un’attività fondamentale e necessaria per i cittadini con disabilità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Prego, assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliera Castaldini. È una problematica che, effettivamente, abbiamo condiviso anche con la Direzione dell’AUSL di Bologna, a cui lei faceva riferimento nella sua relazione. Se prima erano 5.000 nel 2020, ad oggi sono 1.056 gli utenti prenotati per la visita per contrassegno auto invalidi da qui al 31 luglio e sono state aperte anche le agende di prenotazione fino al mese di settembre. Inoltre, è in fase di reclutamento ulteriore personale medico per dedicare un numero maggiore di ambulatori dedicati alla visita per il contrassegno auto. Quindi, stiamo potenziando l’offerta.

A inizio febbraio, però, è stato concesso il parere favorevole al Comune di Bologna circa la proroga al 29 giugno di tutti i contrassegni di parcheggi per disabili con scadenza compresa tra il 19 marzo 2020 e il 28 giugno 2022. La proroga sarà presto estesa a tutti i Comuni dell’area territoriale dell’Azienda USL di Bologna. Inoltre, è intenzione dell’Azienda chiedere ai Comuni, durante il periodo di emergenza pandemica, il rilascio del contrassegno auto handicap con i Codici 7 e 16, riportati nel verbale di invalidità civile, che indicano una abilità lavorativa totale e l’età avanzata, come peraltro già avveniva in passato. Il contrassegno auto si potrà, infine, rilasciare anche con la dicitura “capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” e successivamente al 29 giugno il rilascio potrà avvenire, almeno temporaneamente, con la sola certificazione del medico di base.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Bene la proroga. Poteva arrivare prima del nostro sollecito, però su questo sono sicuramente soddisfatta. Però, faccio un’osservazione. Non ci dobbiamo occupare solo degli oltre 1.050 cittadini in lista d’attesa, ma anche di tutti quelli che fino a venerdì, quando le liste d’attesa erano chiuse, non rientravano dentro nessuna statistica, perché non si sono potuti iscrivere in nessun elenco.

Quello delle liste d’attesa è un tabù, che speriamo, tutti noi, credo sia maggioranza che opposizione, di poter finalmente far crollare, vista la nuova dirigenza generale... Il nuovo direttore generale voglia proseguire sulla linea della piena trasparenza delle liste d’attesa. Quello delle visite medico-legali e delle Commissioni mediche che accettano l’invalidità non è un indicatore che fa parte del monitoraggio dei LEA. Qui viene un po’ fuori l’inghippo. La Regione sicuramente è bravissima nel rispettare il secondo, spacca il secondo sugli standard che i LEA danno, ma quando qualcosa esce da questo contesto non c’è proprio una precisione e si rischia di far andare in situazioni molto critiche di emergenza cittadini come questi.

Grazie, assessore. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4830

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire il diritto all’interruzione di gravidanza in tutte le strutture sanitarie della regione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4830: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure da adottare per garantire il diritto all’interruzione di gravidanza in tutte le strutture sanitarie della regione. L’Interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Oggi, Giornata internazionale della donna, Europa Verde presenta questa interrogazione sull’accesso al servizio medico assistito nelle strutture sanitarie regionali di interruzione volontaria della gravidanza, a norma della legge n. 194. Da dove nasce questa interrogazione? Nasce dal fatto che, come già evidenziava un documento presentato a metà settembre del 2021 dal Ministero della salute, con la relazione 2021 sui dati consolidati per il 2019 e i dati preliminari per il 2020, il tasso di obiezione di coscienza tra il personale medico e non medico in Italia è molto alto.

Per questo ho chiesto, con una lettera del 3 novembre 2021 al Dipartimento di sanità della nostra Regione, di avere i dati sui tassi di obiezione di coscienza nelle nostre aziende sanitarie, nei distretti, nelle strutture consultoriali, con una richiesta specifica della suddivisione per figura professionale del personale obiettore e non obiettore e con indicazione delle strutture alle quali afferiscono tali figure (obiettori e non obiettori) su tutto il territorio regionale. Questo per avere una mappatura che desse contezza della presenza di obiettori, ergo degli ostacoli che le donne che affrontano questo cammino, anche con grande difficoltà, devono affrontare pure sul piano della disponibilità di un servizio.

Il 15 novembre ho ricevuto la risposta. Da questa risposta, che fa riferimento ai dati disponibili sull’obiezione di coscienza riferiti all’anno 2020, si vede che c’è un’alta percentuale di obiezione di coscienza. Ne ricordo qui qualcuno: sono dati allarmanti ed evidenziano un altissimo numero di obiettori di coscienza tra ginecologi e anestesisti in tutta la regione.

Per l’AUSL di Piacenza parliamo del 77 per cento di ginecologi; nell’AUSL di Ferrara del 69 per cento; nell’Azienda ospedaliera universitaria di Parma, del 62,5; nell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena e Ferrara del 52,9; nell’Azienda ospedaliera universitaria di Bologna del 47,5; nelle AUSL Romagna e Parma siamo intorno a una media del 43 per cento. Per quanto riguarda gli anestesisti, nell’AUSL di Piacenza è obiettore il 61,5 per cento; nell’AUSL di Parma il 64,5 per cento.

Nella domanda che avevo fatto chiedevo anche una fornitura di dati che fosse disaggregata per tipologia di struttura, in modo anche da sapere, da parte delle donne, in quali strutture c’è un addensamento di obiettori di coscienza. I dati che ho ricevuto, invece, non rispondono a questo criterio perché sono dati aggregati, anziché essere disaggregati.

Comunque, un coordinamento di associazioni che si occupano di diritti delle donne, a settembre 2021 ha presentato una propria mappatura. Da questa mappatura risulta che nelle province di Bologna e Ferrara gli ospedali con le più alte percentuali di ginecologi obiettori sono il Sant’Orsola di Bologna, dove lo è il 71,5 per cento dei ginecologi e l’ospedale di Cento, col 66,7; nella provincia di Modena, è l’Ospedale di Mirandola, dove i ginecologi obiettori sono il 60 per cento; a Pavullo e a Sassuolo sono il 50 per cento, e così via. Sono tutti dati comunque contenuti nell’interrogazione.

A partire da questo quadro allarmante, quindi, che sembra non garantire l’accesso a un servizio medico assistito, che è stato una delle conquiste del movimento delle donne – per questo porto l’interrogazione oggi 8 marzo –, è un percorso, ripeto, che per le donne non è una passeggiata, quindi doversi confrontare anche con la difficoltà dell’accesso al servizio medico garantito e assistito dopo le battaglie fatte per arrivare alla legge 194 è un aggravio della situazione.

Per questo chiedo alla Giunta, alla luce dei dati summenzionati, che indicano percentuali di ginecologi e anestesisti obiettori di coscienza che oscillano tra il 60 e il 100 per cento, come intenda garantire il diritto all’interruzione di gravidanza in tutte le strutture sanitarie della Regione, sanitarie naturalmente pubbliche o convenzionate con il pubblico per questo tipo di servizio medico, e chiedo anche a norma di legge di poter disporre – non Europa Verde singolarmente, ma tutti i cittadini di questa Regione – dei dati disaggregati per ogni singola Azienda, Università sanitaria, struttura ospedaliera e consultorio familiare autorizzati a svolgere l’interruzione volontaria di gravidanza, prendendo a modello l’AUSL di Reggio Emilia che già oggi rende disponibili tali dati in forma disaggregata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Grazie, consigliera Zamboni. Ovviamente lei ha sollevato due problematiche dentro lo stesso tema. La prima è quella di una fotografia della situazione sulle prestazioni sanitarie rivolte all’interruzione di gravidanza da parte delle donne richiedenti in Emilia-Romagna, anche alla luce della consistenza dell’obiezione di coscienza del personale medico e sanitario.

Dall’altro chiede di poter avere massima trasparenza, sarà nostra cura, ovviamente, fornire tutti i dati che abbiamo e man mano abbiamo rispetto ai vari territori.

Dai dati però pubblicati nella relazione annuale sull’interruzione volontaria di gravidanza (l’ultima disponibile risale al 2020) risulta che tutti i servizi individuati dalle Aziende sanitarie per l’esecuzione dell’interruzione volontaria di gravidanza hanno sempre erogato la prestazione, quindi nonostante il numero consistente di personale sanitario che lei dice abbia fatto obiezione di coscienza.

Inoltre, l’obiettivo sottolineato alle Aziende sanitarie riguarda la riduzione dei tempi di attesa, al fine di garantire l’accesso al servizio in tempi congrui, con il risultato di riuscire a garantire l’esecuzione dell’intervento entro quindici giorni dal rilascio del certificato al 90 per cento dei casi richiedenti. Quindi, 90 casi su 100 hanno l’esecuzione dell’intervento entro quindici giorni dal rilascio del certificato. Dopodiché, la suddivisione sulla presenza dei professionisti obiettori, ginecologi, anestesisti e personale non medico, non ha, quindi, inficiato la risposta alle richieste, in quanto l’organizzazione delle Aziende ha, comunque, garantito l’erogazione del servizio in tutti i punti presenti sul territorio. Però, l’obiettivo è condiviso, quello di rafforzare la trasparenza – ci mancherebbe altro – dei dati, anche ovviamente una volta arrivati quelli aggiornati, e la condivisione delle informazioni in merito a questa tematica così importante.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, assessore.

Dalla sua risposta prendo nota con soddisfazione che ci sarà la massima disponibilità della Regione a rendere disponibili questi dati in forma aggregata, man mano verranno fatti gli aggiornamenti, e quindi conto effettivamente che questa disponibilità poi si traduca in azione concreta, per arrivare anche a dare istruzioni alle strutture sanitarie perché questi dati li forniscano, visto che l’Azienda USL di Reggio Emilia già lo fa. Quindi, non si capisce perché le altre Aziende della nostra regione non facciano la stessa cosa.

Dalle informazioni che lei ci ha dato, nonostante l’alto tasso di obiezione, comunque le strutture interpellate hanno garantito di aver evaso tutte le richieste ricevute e che questo è avvenuto entro quindici giorni al 90 per cento delle richieste. Anche questo è importante, perché sicuramente è un’attesa psicologicamente anche difficile da affrontare.

Il fatto, quindi, che l’assessore condivida l’obiettivo di mettere a disposizione questi dati lo prendo come un elemento positivo, così come la risposta che ha dato in merito, finora, alla capacità di aver dato corso a tutte le richieste pervenute.

Resta, poi, il tema dell’informazione e di tutte le pratiche, i provvedimenti da prendere per prevenire la richiesta di interruzione di gravidanza.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

 

OGGETTO 4834

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti la Regione intenda assumere per sostenere famiglie e imprese, interessate dal rincaro delle bollette di luce e gas. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo, adesso, all’interrogazione 4834: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali provvedimenti la Regione intenda assumere per sostenere famiglie e imprese interessate dal rincaro delle bollette di luce e gas. L’interrogazione è a firma del consigliere Barcaiuolo.

Prego, consigliere.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Confesso di essere un po’ scosso dalla precedente interrogazione, ma rispetterò il Regolamento e cercherò di illustrare l’interrogazione immediata presentata oggi.

Voglio portare in aula un problema che credo sia noto a tutti, completamente trasversale sia alle famiglie che alle imprese di tutta la regione, ovvero coloro i quali si trovano, come ciascuno di noi, ad affrontare delle bollette di gas e luce assolutamente mai viste, con rincari probabilmente imprevisti, non so se imprevedibili, che passano da una media del 94 per cento per il gas al 130 per cento per l’energia, per quanto riguarda le famiglie, e con rincari addirittura dal 100 al 500 per cento per le imprese.

Purtroppo, questi dati sono precedenti alla situazione geopolitica e alla guerra in Ucraina, che probabilmente contribuirà ancora di più ad aumentare questo tipo di problema.

Quindi, al netto di tutta una serie di valutazioni che possiamo fare sul perché si è arrivati, eccetera, chiedo, oggi, qual è la soluzione-tampone che Regione Emilia-Romagna proverà a mettere in atto, cioè con quali strumenti la Regione vuole intervenire rispetto a questa problematica. Probabilmente per colpa mia, non ho notato ancora un intervento della Regione. Credo che la Regione abbia risorse e competenze per poter intervenire. È questo il quesito che pongo oggi alla Giunta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Assessore Colla, prego.

 

COLLA, assessore: Ringrazio il consigliere Barcaiuolo. Ovviamente, siamo di fronte a un fatto che nessuno poteva prevedere di tale portata rispetto all’impatto della guerra, che è sempre un fatto geopolitico che intreccia sempre i temi dell’energia.

Come evidenziato dal consigliere, la difficile congiuntura dovuta al rialzo dei prezzi delle materie prime e anche alla recrudescenza della guerra in Ucraina, con diminuzione delle forniture di gas russo, contribuiscono ad esacerbare l’emergenza economica del caro-bollette che impatta su tutte le famiglie e le imprese.

Si tratta di un problema che riguarda tutta la nostra nazione e che non può che essere affrontato a livello statale. Il Governo è intervenuto per ridurre la pressione per il caro-bollette con 1,2 miliardi nel terzo trimestre 2021, 3,5 miliardi nel quarto trimestre 2021 e 5,5 miliardi nel primo trimestre 2022.

Da ultimo, con il decreto-legge n. 17 del primo marzo scorso, il Governo ha continuato ad integrare le misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Con questo nuovo decreto vengono prorogate le misure già in essere con l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche ed alle utenze non domestiche in bassa tensione (energia elettrica), anche per gli usi di illuminazione e di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico (sono stati assegnati 3 miliardi di euro).

Il rafforzamento del bonus sociale è di 400 milioni di euro; il credito d’imposta per le imprese energivore per quanto riguarda l’energia elettrica e il gas è di 1,200 miliardi. Potrei continuare con esempi, ma ovviamente siamo di fronte a una situazione che non è in grado di tamponare l’impatto della crescita.

Sono inoltre previste semplificazioni procedurali per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili funzionali alla diminuzione della dipendenza energetica, richiesta che abbiamo fatto anche come Regione; il tema della burocrazia sugli investimenti è molto importante.

Quanto alle misure che la Giunta ha messo in campo, ricordo che in attuazione di quanto previsto nel Patto per il lavoro e Patto per il clima, ha approvato la legge sulle comunità di promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili, che arriverà anche in aula a breve, e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente. Quello è un appuntamento che permette, secondo noi, di dare risposte efficaci. La proposta di legge è anche per rispondere alle problematiche relative alla sicurezza e affidabilità degli approvvigionamenti energetici al prezzo dei combustibili fossili, alle emissioni in atmosfera di gas-serra e cambiamenti climatici, allo scopo di favorire, tramite il sostegno alle comunità energetiche rinnovabili, l’autoconsumo collettivo, la produzione distribuita dell’energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, la riduzione della povertà energetica sociale, anche attraverso la realizzazione di forme di efficientamento e di riduzione dei prelievi energetici dalla rete.

La proposta di legge prevede sostegni per l’installazione di impianto a servizio delle comunità energetiche sotto forma di contributi a fondo perduto o tramite strumenti finanziari, che stabilisce che alla copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della legge possano concorrere le risorse dei fondi strutturali europei assegnati alla Regione. Inoltre, a breve la Giunta assumerà il nuovo Piano energetico triennale (penso che sia un fatto di grande novità per collocazione anche temporale) e tre direttrici.

Pensiamo di mettere investimenti inediti sul Piano regionale, con esigibilità immediata, una traiettoria di diversificazione delle fonti, pensiamo che dobbiamo fare investimenti di prossimità (biogas, biometano, fotovoltaico), economia circolare, le tre “r”, risparmio, riciclo e riuso, ibridazione delle filiere elettrico e idrogeno, ma – diciamoci la verità – le nostre imprese e famiglie vanno KO per il costo del gas attuale, che è schizzato a livelli incredibili, la guerra non lascerà come prima il settore energetico, iniziamo a prepararci una nuova dimensione della discussione del tema energetico, energia è sempre geopolitica e poteri.

Abbiamo bisogno di progettare una nuova politica energetica, transizione, autonomia e un’idea nuova anche di politica energetica per il nostro Paese. Finisco, ma l’economia di scala efficace è un’altra. Lo dico con tutta sincerità qui: guardate, che di fronte a una dimensione di tale portata, non c’è Regione e molto probabilmente nemmeno Stato che regga, abbiamo bisogno ora di un provvedimento eccezionale, che stanno discutendo in Europa in queste ore.

Il provvedimento dell’Europa che si sta discutendo è questo: la UE, l’Europa deve fare un provvedimento urgente che permetta a tutti i Paesi la regolamentazione del prezzo del gas, determinare un fatto che i Paesi possano dire che da 500 passa a 150, e lo puoi determinare come fatto di tutti i Paesi. Questa è l’unica operazione vera che può dare una risposta immediata alle nostre imprese e alle nostre famiglie, un vincolo che venga dato in forma eccezionale, a tempo determinato, ma la guerra già fa morti, non possiamo permetterci che produca povertà economica e sociale.

Viene al pettine nel nostro Paese il vuoto delle politiche energetiche del passato. Quel provvedimento lo stiamo discutendo anche con i parlamentari europei, ci stiamo adoperando con il Governo, la taglia di quel provvedimento è fondamentale per dare la possibilità al dispiegamento anche dei provvedimenti regionali che appena vi ho detto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Prego, consigliere Barcaiuolo.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Ringrazio anche l’assessore per la risposta approfondita, che però non può trovarmi pienamente soddisfatto perché, rispetto alle azioni che la Regione pone in essere, mi ha parlato giustamente di quelle che sono le strategie anche energetiche future della Regione, nulla è stato detto per il tamponamento immediato rispetto al fatto che alcune famiglie e alcune piccole e medie imprese, ma non solo, si trovano nell’impossibilità di andare avanti. Noi ci troviamo alcuni settori produttivi che oggi preferiscono chiudere e stare fermi, perché il costo per mandare avanti la macchina sarebbe maggiore non solo del guadagno, ma sarebbe maggiore di qualsiasi altro tipo di entrata, quindi si trovano costretti a chiudere, con la ripercussione che a breve, purtroppo, avremo anche sui dipendenti.

Allora, perdonatemi, ma, parafrasando Nanni Moretti, io mi aspettavo che questa Regione potesse fare qualcosa di sinistra, ovvero aiutare chi ha bisogno, anche se, secondo me, non c’è nulla di più di destra che fare questo. Da questo punto di vista io credo che Regione Emilia-Romagna abbia le risorse per poter intervenire con le misure tampone, misure tampone che sono assolutamente necessarie in attesa, ovviamente, di misure più sistemiche e anticicliche che portino a quello che ha detto anche lei, assessore, che portino, sì, a una riduzione del prezzo del gas e che possano portare – perché no? – a scelte anche geopolitiche e di politiche energetiche completamente assenti in Italia negli ultimi dieci anni, per far sì, appunto, che l’Italia possa non dico arrivare a una completa autonomia energetica, ma che ci si possa avvicinare. Questo deve essere l’obiettivo, questo deve essere l’orizzonte.

Del resto, purtroppo le generazioni di oggi sono cresciute pensando e avendo nella loro memoria la possibilità di continuare a crescere e di stare sempre meglio delle generazioni che le hanno precedute. Purtroppo tre eventi negli ultimi anni, la crisi finanziaria del 2008, la pandemia del 2020 e la guerra per ora solo russo-ucraina, che speriamo tale resti, del 2022, vanno a cambiare completamente degli assetti che tutti noi davamo per scontati. Quindi, alcune scelte fatte negli anni precedenti che potevano essere considerate forse errori veniali o sopportabili, penso alla rinuncia del nucleare in Italia, e qualcuno dovrà spiegare ai nostri figli perché quella scelta è stata fatta, qualcuno dovrà spiegare ai nostri figli perché nel 2011 abbiamo rinunciato a un’interlocuzione privilegiata con la Libia che ha ricchezze nel proprio sottosuolo che avrebbero potuto dare all’Italia un orizzonte di quasi autonomia energetica come nessun altro.

Credo che oggi stiamo vivendo un tempo eccezionale, che ha bisogno di risposte rivoluzionarie, e queste risposte rivoluzionarie vanno messe a sistema con interventi a tampone per permettere alle piccole e medie imprese di stare in piedi, per permettere alle famiglie di poter continuare a vivere. Perché qua non siamo di fronte a una, due, tre, quattro bollette che arriveranno con costi molto maggiori di quelli a cui eravamo abituati. Qualcuno dice: si romperà il salvadanaio ‒ chi ha il salvadanaio, c’è da dire anche questo ‒ e in qualche modo rattoppiamo. No. Qua siamo di fronte a delle spese che diventeranno spese correnti costanti se non ci saranno interventi a medio-lungo termine. Gli interventi a medio-lungo termine richiedono evidentemente del tempo per colpa degli errori che sono stati fatti precedentemente.

Quindi oggi, secondo me, serve assolutamente anche un tampone sociale per le imprese e le famiglie che non riescono a sopportare questi tipi di costi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

 

OGGETTO 4839

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come la Regione intenda agire per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti della storica azienda bolognese Les Copains. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo, adesso, all’interrogazione 4839: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere come la Regione intenda agire per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti della storica azienda bolognese Les Copains, a firma della consigliera Marchetti Francesca e del consigliere Caliandro.

Prego, consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Il question time riguarda la situazione delicata e incerta dell’azienda di maglieria Les Copains, fondata a Bologna negli anni Cinquanta da Mario Bandiera, che ha fatto la storia del marchio cittadino a livello nazionale e internazionale. Il marchio di questo abbigliamento nel 2019 è passato sotto la proprietà di Super Srl, della famiglia Zambelli. Proprio lo scorso 11 febbraio la nuova proprietà ha dichiarato la messa in liquidazione della società. A rischio ci sono circa 40 dipendenti, per la maggioranza donne, occupati fra lo stabilimento di Bologna, l’outlet di Barberino del Mugello e quello sito a Noventa di Piave, in Provincia di Venezia.

Il 28 febbraio si è svolto il tavolo metropolitano di salvaguardia del patrimonio produttivo, che si è concentrato nell’individuare i percorsi per mettere in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori rispetto agli ammortizzatori sociali. Il giorno stesso una trentina di dipendenti hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli della sede di via Stendhal a Bologna per chiedere certezze sul proprio posto di lavoro e auspicare che il marchio, la produttività potesse rimanere sul territorio.

Proprio oggi, 8 marzo, è fissata un’udienza riguardante la messa in liquidazione dell’azienda e il mancato pagamento ai dipendenti delle quattro mensilità.

In questo quadro, interrogo la Giunta per capire come la Regione stia monitorando la situazione e in che modo intenda agire per salvaguardare il posto di lavoro delle lavoratrici, dei lavoratori di questa storica azienda bolognese che vede, ribadisco, anche un alto tasso di messa a rischio di occupazione femminile.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Assessore Colla, prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente, grazie alla consigliera Francesca Marchetti.

Con riferimento alla sua interrogazione, rilevo che la Regione Emilia-Romagna partecipa agli incontri convocati dalla Città metropolitana di Bologna e segue con grande attenzione gli sviluppi di questa situazione di crisi che interessa circa trenta lavoratrici e lavoratori e coinvolge un marchio molto importante qual è Les Copains. In particolare, restando all’ultimo periodo, si sono svolti due tavoli, uno in data 13 dicembre 2021, e l’ultimo in data 28 febbraio 2022.

Allo stato attuale, le lavoratrici e i lavoratori non hanno ricevuto l’erogazione della tredicesima e le mensilità di gennaio e febbraio. Le lavoratrici ed i lavoratori, con il supporto delle organizzazioni sindacali hanno presentato istanza di fallimento al Tribunale di Bologna, la cui pronuncia è attesa per oggi 8 marzo.

Super Srl (si chiama così, “super”, tra l’altro, in gergo francese, andrebbe utilizzato per “alta qualità”), con sede a Bologna, che aveva acquisito il marchio Les Copains nel 2019, ha presentato, in data 3 marzo, richiesta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di esame congiunto di cassa integrazione straordinaria per cessata attività, e all’Agenzia regionale per il lavoro Emilia-Romagna, alla Regione Toscana, alla Regione Veneto, richiesta di verbale di accordo sulle politiche attive.

Assicuriamo tutto l’impegno affinché le lavoratrici e i lavoratori siano tutelati, e allo stesso tempo perché non si verifichi il depauperamento di un marchio internazionale che ha un grande valore che supera i confini territoriali. Siamo pertanto in attesa del pronunciamento del Tribunale di Bologna, a seguito del quale la Città metropolitana di Bologna ha già manifestato l’intenzione, in accordo con noi, di convocare immediatamente un nuovo tavolo.

L’obiettivo è sempre quello di dare continuità industriale per avere la migliore soluzione ed evitare impatti sociali nelle imprese e nell’indotto. Opereremo con la Città metropolitana, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali, per trovare le migliori soluzioni per chi lavora. Non possiamo dire a quelle donne oggi “buon 8 marzo”, in questa situazione, essendoci molte donne; possiamo dire – anzi, lo diciamo – che l’8 marzo deve rappresentare il punto di partenza per un loro nuovo futuro.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Convinta dell’attenzione che questa Regione e l’assessore, come ha già dimostrato anche in altre situazioni anche di recente, continueranno a monitorare e a seguire questa situazione, credo che non ci possiamo permettere di disperdere le professionalità che queste donne e questi lavori hanno acquisito nel tempo, quindi credo che sarà utile continuare a mantenere un aggiornamento rispetto all’evoluzione di questa situazione, che credo debba richiamare l’attenzione delle Istituzioni ma continuare in quel lavoro di concertazione anche tra i livelli istituzionali, che credo l’assessore abbia ben rappresentato e dei quali mi ritengo soddisfatta.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

 

OGGETTO 4842

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione della viabilità creatasi lungo la Strada Statale 63 a seguito di un incendio di autobus e della possibilità di avviare, di concerto con ANAS ed Enti Locali, un progetto strategico di ristrutturazione e intervento sui punti critici del principale collegamento tra Reggio Emilia e il Passo del Cerreto. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso passiamo all’interrogazione 4842: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la situazione della viabilità creatasi lungo la Strada Statale 63 a seguito di un incendio di autobus e della possibilità di avviare, di concerto con ANAS ed Enti Locali, un progetto strategico di ristrutturazione e intervento sui punti critici del principale collegamento tra Reggio Emilia e il Passo del Cerreto. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Delmonte e Catellani.

Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore.

La domanda che le poniamo è ovviamente urgente sia in termini formali che in termini sostanziali, per quello che riguarda la provincia di Reggio Emilia, non dico solo l’Appennino, perché in realtà è un problema che riguarda tutta la Provincia.

Ovviamente qui ci rivolgiamo alla zona sud, al collegamento che porta da Reggio Emilia al Passo del Cerreto. Può capire anche lei, visto che l’ha percorso più volte anche recentemente, come quella strada sia fondamentale per collegare un territorio, ma soprattutto una realtà, quella dell’Appennino, che vive di turismo, vive di pendolarismo, perché ovviamente molti cittadini dell’Appennino non possono trovare lavoro in quel territorio e quindi devono lavorare nella città di Reggio Emilia o nelle città limitrofe, e hanno bisogno assolutamente di quella statale.

Purtroppo, però, giovedì 24 febbraio all’interno della galleria del seminario un autobus della compagnia Seta è andato a fuoco, probabilmente a causa di un guasto (è ancora da accertare il motivo), e questo ha provocato danni importanti alla galleria stessa, fortunatamente non ci sono stati feriti, quindi oggi parliamo solo di un danno materiale, e ANAS ha dichiarato che questa galleria dovrà restare chiusa per lavori fino al 31 marzo prossimo. Ovviamente, come dicevo, questa galleria è importante, così come è importante tutta la strada statale 63, e senza questa galleria i percorsi alternativi sono veramente molto complicati. Ma su questo mi soffermerò dopo la sua risposta.

Quello che ci tenevamo a chiarire e quello che ci tenevamo a sapere da lei è, intanto, una presa di coscienza che questa Regione ha bisogno di fare, ovvero che quella strada statale oggi non può essere l’unica soluzione, non si può avere un piano A, e basta. Purtroppo è l’unica fonte di collegamento veloce a un territorio molto vasto e che comprende anche molti abitanti, in realtà, per quanto possano sembrare pochi numericamente rispetto a una provincia intera, e che soprattutto i percorsi alternativi non sono più gestibili, non sono realmente alternativi, perché di fatto si va in piccoli paesi e in piccoli centri. Quindi, le chiediamo intanto se ha aggiornamenti da ANAS, magari se ha delle notizie per noi, se intende attivarsi presso ANAS perché rispetti questi tempi o, ancora meglio, li vada ad accorciare e se comprende l’urgenza di valutare insieme, nel medio periodo, anche nel lungo periodo, ma comunque cominciare a valutarlo già adesso, una alternativa, perché la strada statale 63 oggi non può più essere l’unica strada d’accesso all’Appennino.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio i due consiglieri che hanno proposto questa interrogazione, il consigliere Delmonte e la consigliera Catellani.

In relazione all’interrogazione riferisco queste considerazioni. La Regione ha immediatamente avviato un’interlocuzione con ANAS al fine di ottenere informazioni circa la stima dei danni causati alla struttura dall’incidente e i possibili tempi di ripristino delle infrastrutture coinvolte. In particolare, ANAS ha riferito di essersi attivata per la risoluzione delle problematiche emerse e ci ha rappresentato il seguente quadro. Il traffico veicolare è stato deviato tra lo svincolo al chilometro 77 in località Carpineti e lo svincolo al chilometro 82 in località Casina lungo la viabilità locale, quale, tra l’altro, la SP 98, e sin dalle prime ore post evento tecnici della struttura tecnica dell’Emilia-Romagna sono intervenuti sui luoghi per eseguire ispezioni tecniche al fine di accertare e stimare l’entità dei danni subiti dagli impianti, ovvero dai rivestimenti interni.

L’esito delle ispezioni ha restituito una situazione compromessa degli impianti, che in prossimità dell’incendio lungo la galleria per circa 800 metri hanno subìto effetti diretti della combustione e quelli indotti dalle alte temperature.

All’attualità si stima che i danni subiti ammontano a oltre un milione di euro, di cui è in corso il relativo finanziamento. Nel contempo, sono state avviate le attività tecniche di progettazione dei lavori per il ripristino delle condizioni ex ante. In maniera propedeutica, saranno eseguite attività per lo smontaggio degli impianti danneggiati e per il ripristino dei ricoprimenti che hanno subìto effetti del surriscaldamento.

Le procedure di affidamento di consegna lavori, rivestendo carattere di urgenza, saranno velocizzate anche mediante il ricorso a un appalto di accordo quadro attualmente in essere da parte di ANAS. L’impresa individuata ha in corso specifici sopralluoghi al fine di verificare l’effettiva consistenza di quanto da farsi, anche in relazione agli approvvigionamenti da attivare. Ad oggi, si stima che la durata degli interventi possa essere confinata in circa due mesi, con risoluzione della problematica emersa entro l’imminente primavera.

In relazione agli eventi ultimi, che tuttavia non mutano il quadro programmatico degli interventi in essere nel breve, medio e lungo periodo lungo la Strada 63 del Valico del Cerreto, di recente ultimazione sono interventi sui piani viabili e opere d’arte, per un importo complessivo di circa 1,5 milioni, mentre risultano in corso di ultimazione i lavori di adeguamento impiantistico della galleria Casina, di importo pari a circa 9 milioni. Di prossimo avvio sono ulteriori interventi sui piani viabili, per circa 2,5 milioni, mentre risultano finanziati ed è in corso l’iter progettuale di interventi impiantistici nelle gallerie Casaleo e Nauleto e di mitigazione ambientale per circa 4,4 milioni.

Ordinariamente, le condizioni di circolazione sulla statale vengono garantite da attività di manutenzione ricorrente mediante appalti di pronto intervento, riparazione barriere e ripasso di segnaletica, nonché mediante appalti di servizi per la manutenzione del verde e per trattamenti antighiaccio e sgombero neve.

Al fine di minimizzare i disagi alla circolazione, che la chiusura della strada potrà comportare, la Regione si impegna a monitorare la situazione e a coordinarsi con gli Enti locali coinvolti, Provincia, Comuni di Casina, Carpineti e Castelnovo ne’ Monti, per identificare le eventuali criticità di circolazione sulla viabilità secondaria della zona.

Per quanto riguarda il secondo punto dell’interrogazione, sottolineo che negli anni la Regione si è confrontata continuamente con l’Ente gestore ANAS e con le Amministrazioni locali interessate al fine di individuare le migliori soluzioni progettuali che potessero favorire il decongestionamento dell’asse viario e la risoluzione delle criticità in merito alla sicurezza stradale. In accordo con questo disegno pianificatorio, negli anni sono stati realizzati numerosi interventi, quali la variante di Ponte Rosso in corrispondenza dell’ingresso sud dell’abitato di Castelnovo ne’ Monti, la variante di Bocco-Canala e il primo lotto della variante di Puglianello.

Alle opere già realizzate si aggiungono le proposte avanzate dalla Regione al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’inserimento nel prossimo contratto di programma ANAS 21-25, tra le quali ricade la riqualificazione del tratto di statale 63 compreso fra Bocco di Casina e Vezzano sul Crostolo, con adeguamento della sede stradale esistente, l’allargamento della carreggiata esistente e parziali rettifiche del tracciato planimetrico per un importo complessivo di 36 milioni di euro.

In questi giorni sono riprese le attività di concertazione e di interlocuzione con il Ministero per la definizione del prossimo accordo di programma con ANAS, che prevederà risorse per l’adeguamento e il miglioramento delle strade di competenza nazionale sulla rete regionale.

La Regione è consapevole che esistono diverse altre situazioni critiche lungo questo asse viario, per le quali sarebbero necessari interventi di adeguamento. Si conferma l’impegno a mantenere attivo il confronto con ANAS per assicurare i necessari interventi di manutenzione della 63, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di circolazione lungo questa infrastruttura assolutamente strategica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Grazie, assessore, per la risposta, che va a smentire le dichiarazioni ANAS e ovviamente certifica le preoccupazioni di ogni cittadino dell’Appennino, anzi, più che preoccupazioni, le quasi certezze, ovvero, che il primo aprile non avranno la strada operativa.

Lei oggi ha parlato di due mesi dall’inizio dei lavori, quindi di una durata dei lavori di due mesi. Visto che oggi non c’era un martello che batteva all’interno della galleria, immagino che se tutto va bene, andiamo all’8 maggio, ma credo che potremmo parlare – siccome lei ha detto “entro la primavera” –, potremmo immaginare l’inizio dell’estate, a giugno, perché purtroppo sappiamo come vanno queste cose.

Comunque, prendiamo i due mesi di tempo. Questo è un problema; è un problema non solo per chi quella strada la deve percorrere, ma ad esempio, e mi soffermo un attimo su di loro, per chi vive in quei centri abitati, piccoli, e che oggi si vede attraversate le proprie strade da camion pesanti, da una mole di macchine, da un traffico ovviamente non abituale per quelle aree, e soprattutto non gestibile su quei manti stradali, su quelle curve e su quelle strade che oggi non sono state né progettate per contenere quel traffico, tantomeno sono state manutenute per avere un traffico nemmeno ordinario sopra di esse.

Sono strade non illuminate, quindi oggi abbiamo del traffico che non solo ha mezz’ora in più di tempo di percorrenza per arrivare in Appennino o in città, ma lo deve fare al buio, lo deve fare ovviamente in una questione di sicurezza precaria delle strade, abbiamo un turismo fortemente danneggiato (oggi, probabilmente, da Reggio Emilia si fa prima ad andare in Trentino che ad arrivare almeno alle nostre piste da sci) e – mi spiace dirlo – ma è inutile fare investimenti continui sul turismo se poi ogni volta ci troviamo a non avere la strada per poter accedere a quelle risorse.

Lei stesso si è impegnato, come molti sindaci del territorio, a cercare di rilanciare un turismo che per noi è vitale in quell’area, ma è chiaro che un turismo senza viabilità che ci porti le persone è veramente uno spreco di risorse e di tempo di tutti. Oggi poi abbiamo un costo della benzina che non può non impattare, ma oggi è un problema per tutti, mentre per chi vive in Appennino è un problema da sempre, voglio ricordare che basta aprire una mappa per capire che chi vive in Appennino paga sempre almeno un 10 per cento in più il carburante rispetto agli altri, quindi mezz’ora in più e chilometri in più di strada non possono che aggravare questa situazione. In più, abbiamo attività commerciali lungo la statale 63, e molte di queste attività commerciali non vedranno probabilmente clienti per i prossimi due mesi, e chi le ripagherà del lavoro che perdono? Ci metto anche un’altra cosa: voi avete chiuso un punto nascita in quel territorio e avete sempre detto fino ad oggi che non c’è problema, perché tanto in mezz’ora si arriva a Reggio, ma adesso in quanto ci si arriva a Reggio? Se non può decollare un elicottero, in quanto arrivate a Reggio? In più di un’ora, e questo che rischio può essere per una donna e per il futuro nascituro? In più, c’è un sistema di deviazione abbastanza particolare. Oggi nella deviazione definita dall’ente gestore delle strade si dovrebbe passare per Pantano e Casina facendo un percorso che allunga di 20-25 minuti il tratto normale, ma se invece imposto il navigatore, come la maggior parte delle persone fa in una situazione di chiusura, fa passare per Marola, un piccolo centro abitato che non può reggere assolutamente quel traffico, e questo è un grandissimo problema.

Chiudo prendendo atto dell’investimento che lei ha citato per 36 milioni su Borgo Vezzano, però il tema è questo: finché noi andiamo ad allargare in sede, a lavorare sulla statale 63 sul tracciato attuale, io credo che non si risolverà mai nulla per l’Appennino reggiano, che già rispetto agli Appennini delle altre province (penso a Parma, Modena, Bologna) non gode di fondovalle di autostrade, gode di una statale piena di curve e basta. O cominciamo a ripensare a un tratto alternativo, cominciamo a pensare a una viabilità davvero sostenibile e davvero utile per quel territorio, oppure, se andiamo avanti a pezze, rattoppi e allargamenti credo che possiamo dichiarare morto quel territorio, ma credo che non sia la volontà di nessuno qui dentro. Quindi, o cominciamo a ragionare a lungo periodo o credo che i montanari comincino, ancora una volta, a capire quanto questa Regione sia completamente disinteressata a quel territorio e poi prenderanno le dovute conseguenze.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

 

OGGETTO 4840

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda dilazionare di almeno 15 giorni il termine di restituzione dei tesserini venatori attualmente fissato al 31 marzo 2022. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’interrogazione 4840: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda dilazionare di almeno quindici giorni il termine di restituzione dei tesserini venatori attualmente fissato al 31 marzo 2022. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Bargi e Pompignoli.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Il tema, ovviamente, è molto chiaro: risposta secca in ragione della richiesta di proroga della consegna del tesserino, come è avvenuto già nel 2020 e nel 2021 in regime di Covid, quindi era già stato prorogato.

È un tema particolare e ricorrente, che abbiamo sollecitato più volte e chiesto alla Giunta, appunto, quali misure intenda adottare, anche in attesa di vedere, ovviamente, il calendario venatorio prossimo, che penso sia oggi sul tavolo delle associazioni venatorie per la discussione, e capire, ovviamente, la parte più importante di questa legislatura, assessore, cioè la modifica alla legge n. 8, che credo sia in programma per il prossimo trimestre, ma per noi diventa elemento fondamentale rispetto ad un tema sensibile e caro a questo movimento, ma sul quale abbiamo posto notevoli discussioni e critiche.

Oggi, però, ci fermiamo alla richiesta di comprendere se anche quest’anno vi è questa proroga di consegna dei tesserini oppure, viceversa, capire se l’Amministrazione intenda fare altri passaggi o altri passi diversi rispetto alla proroga.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Assessore Mammi, prego.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Pompignoli, per l’interpellanza che ha presentato.

Mi spiace di non poter andare incontro a questa richiesta, che è legittima e nella sostanza da parte mia condivisibile, ma purtroppo non siamo nelle condizioni di prorogare i termini entro cui presentare e riportare i tesserini venatori nei rispettivi Comuni perché il termine del 31 marzo è scritto nella legge regionale n. 8 e noi possiamo modificarlo solo ed esclusivamente modificando la legge regionale, oppure con una legge nazionale, che naturalmente ha un potere superiore alla nostra legislazione.

Si è potuto intervenire derogando all’articolo della legge n. 8, che prevede la riconsegna entro il 31 marzo 2020 e 2021, perché il Governo ha fatto dei decreti, come ricorderete, che sospendevano tutti i termini amministrativi, tutte le scadenze di tutti gli adempimenti, rinviandole. Quindi, noi ci siamo collegati a questa possibilità che un decreto nazionale ha dato.

In questo caso, il decreto non è stato fatto, perché oggi, per fortuna, il Paese è in condizioni diverse dal punto di vista epidemiologico rispetto al 2020 e al 2021. Quindi, non c’è stato nessun decreto di urgenza per dilazionare i termini. Quindi, dobbiamo mantenere quanto è previsto nell’attuale legge n. 8.

È evidente, come lei ha richiamato nella sua interrogazione, che della legge n. 8 penso sia opportuno prevedere una modifica, un miglioramento. Credo che uno dei punti sui quali si dovrà intervenire possa essere proprio questo tema del termine entro il quale riconsegnare i tesserini. Penso che scrivere in una legge regionale una data sia un irrigidimento del sistema complessivo, che forse può essere superato. Mi riservo di fare degli approfondimenti giuridici, però potrebbe eventualmente essere raggiunta tramite una delibera nel fissare questi termini e, in questo modo, avere anche quel margine di flessibilità in più rispetto, invece, a un termine fissato in una legge regionale, per modificare il quale devi cambiare la legge regionale.

Raccolgo la richiesta di proseguire il lavoro di modifica sulla legge n. 8. Abbiamo già messo insieme alcune proposte, che abbiamo iniziato a discutere, a valutare insieme all’associazionismo. Naturalmente coinvolgeremo i consiglieri, i Gruppi consiliari in questa discussione. Colgo l’occasione del suo suggerimento per intervenire anche su questo punto del termine entro il 31 marzo per modificare la legge n. 8 e fare in modo che sia la Giunta, invece, a determinarlo ogni anno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Mammi.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, assessore. Ovviamente, non sono soddisfatto della risposta che mi ha dato, tenuto conto che, è vero che non ci sono decreti nazionali che hanno prorogato o sospeso i termini amministrativi, ma è altrettanto vero che lo stato di emergenza scade il 31 marzo, proprio coincidente con la scadenza della caccia. È un problema importante per i cacciatori, che si trovano a dover consegnare il tesserino ancor prima della fine della caccia e che, quindi, perdono giornate di caccia. Questo sicuramente sarà motivo di vanto di parte della maggioranza, che ovviamente a sentire la parola “caccia” in quest’aula già inorridisce.

A prescindere, però, da quelle che saranno le sensibilità della maggioranza sulla questione della modifica della legge n. 8, che sarà sicuramente importante e sostanziale, oggi non prevedere quantomeno anche una sollecitazione ai Comuni, che saranno quelli che dovranno essere portatori di richieste del tesserino, di buonsenso rispetto a quelle che possono essere le consegne, senza applicare le sanzioni, non sarebbe male dal punto di vista della Regione Emilia-Romagna… Dare indicazioni di questo tipo non sarebbe assolutamente sbagliato.

È evidente però che abbiamo un termine scolpito nella legge; e questo sarà ovviamente uno dei temi sui quali andremo ad affrontare le modifiche prossime.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

 

OGGETTO 4846

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’organizzazione dell’accoglienza della popolazione civile in fuga dal conflitto armato in Ucraina. A firma dei Consiglieri: Costa, Zappaterra, Rontini, Rossi, Gerace, Mumolo, Pillati, Sabattini, Daffadà, Paruolo, Marchetti Francesca, Montalti, Caliandro, Mori, Bulbi, Costi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’interrogazione 4846: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’organizzazione dell’accoglienza della popolazione civile in fuga dal conflitto armato in Ucraina, a firma del consigliere Costa ed altri.

Prego, consigliere Costa.

 

COSTA: Grazie, presidente. Buongiorno. Intanto, buon 8 marzo a lei, all’assessore Priolo, alle colleghe, a chi sta seguendo da remoto, a tutte le donne in generale.

Tralascerò ogni tipo di considerazione rispetto al conflitto attualmente in corso, perché so che abbiamo calendarizzato nei lavori d’aula di oggi e di domani una risoluzione specifica, quindi mi attengo ad uno spirito il più pragmatico possibile, che sta nei question time.

Noi ci troviamo di fronte a un flusso migratorio di persone che fuggono dall’Ucraina di dimensioni eccezionali: 1,5 milioni di persone, in soli otto giorni, hanno abbandonato quel Paese, cercando la sicurezza nei Paesi limitrofi, e molti si stanno dirigendo anche sul suolo nazionale. Sono già circa 2.000 le persone che sono arrivate nel territorio regionale, e di queste circa 800 o poco più sono minorenni.

La repentinità del movimento ha fatto sì che ci fosse una reazione immediata di solidarietà, ma anche in un certo qual modo scomposta e assolutamente plausibile, e rincuora la grande risposta in termini di solidarietà che dai territori è arrivata, l’attitudine con cui le Istituzioni italiane si sono immediatamente mobilitate per l’accoglienza. È altrettanto vero che questo spontaneismo crediamo (è il motivo per cui abbiamo presentato questo question time) necessiti anche di fare il punto per dare informazioni corrette rispetto a cosa si sta facendo, ma soprattutto a cosa si può fare in maniera organizzata per garantire un’accoglienza, da una parte, per garantire tutela e presa in carico dal punto di vista sanitario di chi sta arrivando, ma anche e soprattutto (sono i due punti fondamentali del question time) come immaginare l’inserimento in attività scolastiche e non solo dei minori che stanno arrivando sul nostro territorio, considerato che, ahimè, verosimilmente la loro permanenza lontano dall’Ucraina non sarà di breve durata.

Questi ragazzi, che già fuggono da una guerra, dallo straniamento che la violenza genera, dal disfacimento delle famiglie tra chi è partito e chi resta, non devono essere ulteriormente aggravati dall’abbandono di percorsi scolastici, anzi bisogna fare in modo che tutto questo possa essere mitigato dall’inserimento in una vita di relazione quanto più possibile normale nel nostro Paese.

Dall’altro lato c’è il coinvolgimento del terzo settore, dell’associazionismo locale. Io so benissimo quello che la Regione sta già facendo, come si sia attivata attraverso le relazioni che già aveva costruito con ONG e mondo dell’associazionismo, per garantire assistenza a chi è ancora in Ucraina e ha bisogno di risorse, ma ha anche bisogno di essere allontanato in sicurezza. Vorremmo sapere che cosa si può fare in termini di coinvolgimento del terzo settore a livello locale, anche nell’ottica della costruzione di una rete sociale nel nostro territorio a favore dei profughi che dovremo ospitare, credo, per lungo tempo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Prego, assessora Priolo.

 

PRIOLO, assessora: Consigliere, avevo preparato una risposta lunghissima, proverò invece ad essere pragmatica e sintetica, provando a riassumere gli aspetti che lei ha delineato, partendo dai numeri, partendo dal fatto che, come ha detto, è un afflusso inconsueto, insolito rispetto alle emergenze che abbiamo avuto nel passato, per cui anche la gestione sta diventando particolarmente complessa dal punto di vista territoriale.

I numeri dicono che in Emilia-Romagna fino a ieri sono state ospitate fino a questo momento 2.009 persone, non 2.900, di cui 919 sono minori. È evidente che è un afflusso diverso rispetto al passato e che, quindi, la rete dell’accoglienza deve essere molto importante dal punto di vista anche dell’inserimento scolastico, proprio perché può essere una prima misura dal punto di vista anche dell’assistenza, dell’accoglienza e della ripartenza della vita di queste persone. Ovviamente, lo stato di emergenza prevede che la prima assistenza venga garantita attraverso i canali del Ministero dell’interno, quindi delle Prefetture, quindi del CAS, da una parte, e del SAI, dall’altra, ed è il canale che noi dobbiamo privilegiare perché è quello che è coperto anche finanziariamente e che prevede uno stanziamento a livello nazionale.

È evidente che di fianco a questa rete si sta affiancando la rete istituzionale dei territori che, attraverso anche i posti che possono mettere in disponibilità, possono attivare delle progettualità, ancorché non coperte come posti SAI, ma coperte con risorse SAI per quanto riguarda progetti specifici. Quindi, diventa assai importante fare in modo che ci sia la massima disponibilità.

Il sistema di protezione civile, però, è pronto in caso di un maxi-afflusso, perché potrebbero arrivare numeri che ad oggi non sono previsti, rispetto ai quali noi ci dobbiamo attivare anche nell’emergenza. Per cui, abbiamo la possibilità, per il tramite del commissario delegato del presidente, di coordinare tutte le attività per quanto riguarda l’accoglienza, a partire dal presidio sanitario, che è quello che lei sottolineava, che in questo momento è particolarmente importante, che è quello che poi ci deve consentire anche l’inserimento scolastico. Per cui, la presa in carico delle persone deve consentire poi l’inserimento attraverso gli ordinari percorsi di assistenza.

Devo dire che la sanità ha già emesso una circolare, ma ne sta emettendo un’altra, per quanto riguarda tutti gli aspetti di gestione, e da questo punto di vista sono già state tamponate e, quindi, osservate già più di 800 persone. Quindi, il sistema sta funzionando. Sapete, infatti, che noi abbiamo il compito di prendere in carico e, quindi, di fare il tampone nelle quarantott’ore successive alla notizia della permanenza nel nostro territorio.

Detto questo, rispetto all’aspetto che lei sottolinea, che è importante, sull’inserimento scolastico, abbiamo attivato un confronto già ieri pomeriggio insieme alla collega Salomoni, che sta coordinando questo tavolo, con l’Ufficio scolastico regionale, ma anche l’ANCI regionale. È già pervenuta una prima disposizione dal ministro Bianchi con cui già si mettono a disposizione anche delle risorse economiche. Ovviamente in questo momento non sono probabilmente sufficienti per questa accoglienza, ma sono il segnale del fatto che si sta già costituendo una disponibilità a livello nazionale. Parlo di un milione di euro per quanto riguarda anche i sistemi di integrazione che noi dovremmo dare agli studenti. È assai fondamentale, infatti, che questi ragazzi possano avere anche una mediazione culturale appropriata, oltre a un sostegno psicologico, che nella circolare del Ministero è previsto. Così come è previsto il fatto che i ragazzi siano il più possibile vicini alle comunità ucraine residenti in Italia e che, quindi, ci sia la possibilità, da questo punto di vista, di effettuare attività non soltanto scolastiche, ma anche extrascolastiche di coordinamento.

Abbiamo condiviso ieri, insieme all’Ufficio scolastico regionale, la necessità della presenza degli Uffici scolastici provinciali all’interno delle cabine di regia provinciali, quindi dei Prefetti, e abbiamo previsto la codifica di una procedura di inserimento, che già discuteremo domani pomeriggio nel tavolo regionale che è stato convocato per la seconda volta, perché è necessario che ci sia coerenza, da questo punto di vista, in tutti i territori per quanto riguarda l’accesso ai servizi. Questo, ovviamente, prevederà un ruolo fondamentale dei Comuni, perché sono non soltanto i gestori, in alcuni casi, dei servizi 0-6, ma sono anche i detentori della presenza degli ucraini in questo momento in Italia. Quindi, sarà necessario un raccordo molto forte tra i Comuni e i Provveditorati provinciali affinché si provveda, poi, all’inserimento, ovviamente una volta completata la profilassi sanitaria. Da questo punto di vista, è stata predisposta una seconda circolare della nostra sanità regionale, perché è necessario valutare e verificare le condizioni sanitarie dei bambini, non soltanto per quanto riguarda gli aspetti legati al Covid, ma tutta la profilassi e la normativa che anche noi abbiamo in questo momento presente nel nostro sistema Paese.

La collega Salomoni si sta facendo portatrice non soltanto dell’aspetto della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, ma anche della necessità di inserirli nei percorsi universitari, così come abbiamo fatto con gli afghani, perché è necessario ridare la possibilità di ripartire il prima possibile con una vita che possa sembrare quantomeno normale.

Per cui, stiamo attivando tutti questi percorsi. Già domani presenteremo questa procedura. La vicepresidente sta coordinando il tavolo delle politiche internazionali per quanto riguarda gli aspetti che sottolineava lei, per cui non soltanto gli aiuti dell’accoglienza legati al nostro territorio, ma il supporto che le ONG possono fare in loco, laddove in questo momento i cittadini stanno fuggendo. Quindi, sta coordinando questo progetto che prevede lo stanziamento, già stabilito ieri in Giunta, di 50.000 euro, perché è necessario portare un supporto nei territori e nei luoghi di guerra.

Nel coordinamento regionale abbiamo condiviso la necessità il più possibile di convogliare sul conto regionale... In questo momento tutti si stanno rendendo disponibili a raccogliere beni e farmaci, ma in questa fase i corridoi, non soltanto quelli umanitari, ma anche di consegna, sono assai complessi. La nostra macchina regionale, ovviamente, è attiva e operativa su tutti i versanti, sia sociale sia sanitario sia dell’accoglienza che della Protezione civile, in questo raccordo molto stretto che deve essere fatto con le Prefetture, ma anche con gli Enti locali.

Ovviamente ci renderemo disponibili a tutti gli aggiornamenti, perché, come ha sottolineato lei, i numeri sono costantemente in evoluzione, quindi l’emergenza è giorno dopo giorno attenzionata e analizzata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Priolo.

Prego, consigliere Costa.

 

COSTA: Semplicemente per dire che sono pienamente soddisfatto della risposta. Ringrazio l’assessore Priolo anche per aver raccolto in maniera trasversale gli interventi che magari afferiscono al lavoro degli altri colleghi di Giunta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4848

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il giudizio della Regione sull’esclusione dello stand collettivo presentato da organismi ufficiali statali russi dalla Fiera del Libro per Ragazzi, in programma a Bologna dal 21 al 24 marzo, e, più in generale, sul boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte delle istituzioni culturali emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, la 4848: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere il giudizio della Regione sull’esclusione dello stand collettivo presentato da organismi ufficiali statali russi dalla Fiera del Libro per Ragazzi in programma a Bologna dal 21 al 24 marzo e, più in generale, sul boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte delle istituzioni culturali emiliano-romagnole. L’interrogazione è a firma del consigliere Taruffi.

Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Come abbiamo potuto apprendere dalla stampa, nei giorni scorsi la Fiera del Libro dei Ragazzi, una delle più importanti fiere nel settore dell’editoria per l’infanzia a livello internazionale, che viene organizzata ogni anno da Bologna Fiere, ha deciso di interrompere, di chiudere le porte alle organizzazioni ufficiali russe, che non potranno quindi partecipare alla Cinquantanovesima edizione del Salone, dal 21 al 24 marzo.

Ovviamente, proseguono, si rafforzano, anzi, i rapporti di collaborazione con le associazioni di editori ucraini e le associazioni dell’editoria ucraina, proprio per dare il contributo e quello che da questo punto di vista è possibile fare, fino in fondo.

Ora, abbiamo inteso portare in aula questo tema anche alla luce di quelle che sono state più in generale le iniziative, un po’ scomposte, che sono state assunte, in generale, a livello italiano, nei confronti sul tema, che pure è un tema che va affrontato: quello delle relazioni culturali con la Russia, visto il delicatissimo, drammatico momento che stiamo vivendo in Europa.

Anche da questo punto di vista, quindi, è l’occasione, anche se attraverso uno strumento quale questo dell’interrogazione immediata, per coinvolgere anche l’Assemblea, quindi l’assessore regionale alla cultura su un tema che io credo meriti altrettanta attenzione di altri temi che pure vengono trattati quotidianamente.

Le relazioni culturali con la Russia credo debbano essere tra gli oggetti che discutiamo, quando discutiamo dei rapporti con quel Paese e con quel Governo, quindi era anche l’occasione per portare in questa sede e in quest’aula un pezzo di discussione che riteniamo assolutamente importante.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Prego, assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Grazie al consigliere Taruffi.

Rispondo così. Nei giorni scorsi, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna e le aziende collegate hanno condannato la guerra della Russia contro l’Ucraina e hanno deciso di sospendere ogni collaborazione con le organizzazioni ufficiali russe per la partecipazione alla prossima edizione della Fiera con effetto immediato.

Di contro, la Fiera continua a sostenere l’associazione degli editori ucraini e promuoverà gli editori, i libri, gli illustratori, gli autori ucraini anche quest’anno, benché purtroppo essi saranno del tutto assenti dall’evento.

La Fiera ha precisato che l’esclusione riguarda solo lo stand collettivo proposto da organismi statali ufficiali russi, sostenuto da fondi statali, e non riguarda i singoli editori, espositori, autori.

La scelta della nostra Fiera è peraltro condivisa dalla Fiera del Libro di Francoforte, dall’Associazione italiana degli editori e dalla International Publishers Association.

Condivido questa scelta sul piano politico e morale come doverosa forma di solidarietà verso il popolo, la cultura e gli intellettuali ucraini. Del resto, sono convinto che le sanzioni debbano coinvolgere in modo opportuno anche le relazioni culturali, così come sta già avvenendo per quelle sportive.

Le sanzioni sono un dolore e una mortificazione per chi le infligge, non solo per chi le subisce, ma sono purtroppo l’unica alternativa di cui l’Europa disponga all’impegno militare. Su questo tema importante e delicato, che ha visto di recente scelte impegnative da parte della Scala di Milano, della Triennale di Milano, del Macerata Opera Festival, del Festival della Fotografia di Reggio Emilia, tema purtroppo inquinato dall’iniziativa scellerata dell’Università Bicocca sulla conferenza di Paolo Nori, sarebbe certamente utile un indirizzo da parte del Governo italiano e della stessa Commissione europea visto che è a questo livello che si decide la politica estera.

Non ho, invece, notizie di episodi di boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte di istituzioni culturali emiliano-romagnole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Come ho detto prima, l’interrogazione serviva anche per fare, credo, chiarezza su un punto che deve essere sgombrato da qualsiasi equivoco. Un conto sono i rapporti con gli organismi ufficiali e statali russi, un conto sono i rapporti e le relazioni culturali complessivamente intese con la Russia o che hanno a che fare con la cultura russa. Sono due piani che credo debbano essere tenuti ben distinti. Dobbiamo essere ben consapevoli che cultura e sport sono, sono stati, saranno soprattutto e devono essere punti per avvicinare e per costruire occasioni di incontro e di conoscenza.

Ho apprezzato particolarmente che l’assessore Felicori abbia definito – condivido e sottoscrivo in pieno – scellerata la scelta dell’Università Bicocca di Milano di interrompere il corso di Paolo Nori, anche perché le relazioni, l’importanza e anche l’influsso della cultura russa e della cultura europea nei confronti della Russia sono talmente tanto profondi che sarebbe ridicolo, oltre che inutile, pensare di mettere al bando i rapporti e le relazioni culturali tra espressioni così importanti. E non importa certo aver letto Dostoevskij o Tolstoj per saperlo, anche se aiuta.

Ad ogni modo, al netto di questo, credo sia importante in questo momento mantenere il punto fermo su un aspetto: per costruire rapporti e occasioni di incontro e di pace abbiamo bisogno di costruire e conoscere ancora di più le culture e, quindi, costruire di incontro con le culture che, anche in un momento come questo, sono in grande... Di Paesi verso i quali in questo momento siamo, ovviamente, lontani mille miglia. Ribadisco che un conto sono le organizzazioni ufficiali finanziate anche con i soldi di un Paese che in questo momento si è macchiato di una infamia, perché la guerra in Ucraina è un atto infamante per chi lo ha commesso e per chi lo ha compiuto, però noi dobbiamo mantenere ferma questa distinzione, per quanto difficile, per quanto complicato. Ripeto: abbiamo bisogno di costruire momenti di incontro, momenti di conoscenza e favorire... Anzi, delle due, per quanto possibile, aumentare, in un momento in cui in Russia viene bandita di fatto la libera informazione, anche straniera, che a questo punto non può svolgere la propria funzione di racconto di quel Paese nel resto d’Europa. Abbiamo bisogno di superare e abbattere questi muri, costruendo occasioni di incontro.

Ringrazio l’assessore Felicori per la chiarezza con la quale ha preso le distanze da alcune scelte che sono state compiute da altre parti d’Italia. Credo anch’io che da questo punto di vista una parola da parte del Governo forse sarebbe utile, perché la cultura, che è anche uno strumento attraverso il quale si genera PIL, non può essere considerata in questo momento come un Dio minore.

Credo che una parola dal punto di vista dei rapporti culturali con la Russia il ministro Franceschini potrebbe e dovrebbe spenderla.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Abbiamo concluso le interrogazioni.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, partiamo dall’appello.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. BARCAIUOLO Michele
  2. BERGAMINI Fabio
  3. BESSI Gianni
  4. BONACCINI Stefano
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CASTALDINI Valentina
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. DELMONTE Gabriele
  14. FABBRI Marco
  15. FACCI Michele
  16. FELICORI Mauro
  17. GERACE Pasquale
  18. GIBERTONI Giulia
  19. LISEI Marco
  20. LIVERANI Andrea
  21. MALETTI Francesca
  22. MARCHETTI Daniele
  23. MASTACCHI Marco
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. OCCHI Emiliano
  29. PARUOLO Giuseppe
  30. PELLONI Simone
  31. PETITTI Emma
  32. PICCININI Silvia
  33. PIGONI Giulia
  34. PILLATI Marilena
  35. POMPIGNOLI Massimiliano
  36. RANCAN Matteo
  37. RONTINI Manuela
  38. ROSSI Nadia
  39. SABATTINI Luca
  40. SONCINI Ottavia
  41. STRAGLIATI Valentina
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo
  43. TARASCONI Katia
  44. TARUFFI Igor
  45. ZAMBONI Silvia
  46. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 46 presenti.

 

Sulla giornata internazionale della donna

 

PRESIDENTE (Petitti): Prima di riprendere dall’ordine del giorno e dai lavori, consigliere e consiglieri, presidente e assessori, permettetemi di spendere alcune parole in occasione della Giornata internazionale che celebra le donne e i loro diritti.

Sappiamo che la grave situazione che si sta drammaticamente consumando in Ucraina ci impone, e abbiamo scelto, di concerto con tutti i capigruppo, di aprire i lavori dell’aula con alcune considerazioni, perché questo 8 marzo è qualcosa di più di una ricorrenza, è molto di più di un’occasione per fare il punto sulle conquiste fatte e su quelle per cui le donne devono ancora lottare. Questo 8 marzo è un momento per riflettere, ma soprattutto ci chiede di agire. È il tempo, oggi, di tendere la mano a tutte quelle donne, a quelle madri, a quelle sorelle che, assieme ai loro figli, rischiano oggi di perdere tutto, la casa, il lavoro, la democrazia, la libertà, la vita. La guerra in Ucraina riguarda tutte e tutti noi e non ci può lasciare indifferenti.

L’Emilia-Romagna sta facendo la sua parte offrendo ospitalità ai tanti cittadini ucraini che in queste ore stanno lasciando il proprio Paese e oggi sono 1.300 circa i profughi accolti nella nostra regione, soprattutto donne e bambini, perché la nostra è sempre stata una terra solidale, una terra che accoglie, e anche questa volta non ci stiamo tirando indietro.

La reazione a questa guerra è stata forte. Lo vediamo dalla gente che incontriamo, dalle centinaia e centinaia di iniziative di solidarietà e di accoglienza che stiamo sviluppando in tutta la regione. E questi due anni di pandemia, tra tanto dolore, ci hanno lasciato anche un insegnamento fondamentale: ci hanno ricordato che nessuno si salva da solo. E se ne stiamo uscendo è anche perché in tanti hanno conservato senso di responsabilità e rispetto per il prossimo, non voltandosi mai dall’altra parte di fronte alle richieste di aiuto, e la tanta solidarietà di questi giorni, come dicevo, ne è un’ulteriore prova. Facciamo, perciò, tesoro di questo insegnamento, perché oggi, in questi giorni difficili, drammatici di guerra, è il momento per riaffermare insieme quei valori, dimostrare che siamo popolo, che siamo comunità, che abbiamo bisogno di unirci e riscoprirci solidali.

Non vogliamo assistere inermi alla tragedia che si sta consumando in Ucraina e che rappresenta la più grave negazione degli ideali su cui si basa la Carta dei diritti fondamentali dell’uomo, i valori universali di dignità umana, di uguaglianza e di solidarietà, valori che hanno costruito uno spazio di sicurezza e giustizia per i cittadini, basata sulla democrazia e sullo stato di diritto e anche sulla libertà di informazione, proprio quella che viene negata in Russia in queste ore. Eppure, attraverso quei media che ancora riescono a raccontare una guerra che mai avremmo pensato potesse davvero scoppiare ci arrivano immagini di profonda disperazione, ma anche di dignità e coraggio. E proprio ai tanti manifestanti russi che vengono arrestati per esprimere pacificamente e liberamente il loro “no” alla guerra e il “sì” alla pace possiamo e dobbiamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza.

Di fronte a tutto questo dolore, oggi, in questo 8 marzo così unico, credo quindi con ancora più fermezza che l’impegno delle donne e di tutti noi, nelle Istituzioni, nella vita civile e nella politica, debba essere soprattutto portatore di un messaggio di pace.

Quest’anno, nel centenario della Giornata della donna in Italia, la democrazia ha bisogno più che mai dell’impegno di pace delle donne, anche per quelle migliaia di donne ucraine che vivono e lavorano da tempo nella nostra Regione, donne che hanno fatto anni di sacrificio, svolgendo spesso lavori di cura nelle nostre famiglie.

Lasciatemi poi ricordare, in questa ricorrenza, che noi dobbiamo continuare a dare valore e ad aprire sempre più spazi alla lunga lotta di tutte le donne, per gli uguali diritti e opportunità, per la parità nella vita culturale e politica, nel lavoro, dove ancora sono tante e troppe le discriminazioni, le ingiustizie, i pregiudizi.

Sappiamo che per molte è ancora lontana la piena realizzazione dei princìpi dettati dall’articolo 3 della nostra Costituzione, a causa di quei retaggi che frustano il compito costituzionale della Repubblica, per – e cito testualmente – “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.

Ho voluto ricordarlo perché sappiamo che c’è un impegno continuo, che ha riguardato e riguarderà sempre la nostra Assemblea legislativa, una strada già scritta, con la legge quadro regionale sulla parità, la legge n. 6, che è anche dentro il nostro Statuto regionale.

Ma oggi, per le ragioni che ho condiviso finora, abbiamo fatto un’altra scelta: durante la pausa della seduta assembleare, insieme a tutti i consiglieri che vorranno partecipare, al presidente Bonaccini e alla Giunta, incontreremo le rappresentanti dell’Associazione Italia-Ucraina di Bologna per esprimere loro solidarietà e vicinanza, e per ribadire il nostro impegno concreto nel sostegno a tutte le attività utili e necessarie per supportare concretamente chi arriva nel nostro Paese in cerca di un luogo sicuro.

L’auspicio, ovviamente, è quello che questa guerra folle e insensata possa cessare al più presto, per lasciare spazio ai negoziati, alla diplomazia, per dare l’avvio a quel processo di pacificazione che tutte e tutti ci auguriamo, per un 8 marzo davvero di pace.

Grazie a tutti.

Ho iscritto a parlare il consigliere Rancan. Prego.

 

RANCAN: Scusi, presidente, ma visto l’accordo che era stato assunto nella Conferenza dei capigruppo per la presentazione e discussione di una risoluzione unitaria sulla questione guerra in Ucraina, chiedo la sospensione di circa 10-15 minuti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

Se non ci sono obiezioni, accolgo la richiesta.

Riprendiamo i lavori fra un quarto d’ora. Grazie.

 

(La seduta, sospesa alle ore 11,46, è ripresa alle ore 12,26)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i lavori.

 

Iscrizione di nuovo argomento all’Ordine del Giorno e inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): Intanto che si sta distribuendo la risoluzione, è pervenuta da parte della consigliera Zappaterra la richiesta di iscrizione e di inversione dell’ordine del giorno per trattare prioritariamente il seguente oggetto: risoluzione 4857, che impegna la Giunta a manifestare solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina e a sostenere il Governo affinché siano intraprese azioni condivise e necessarie per garantire una de-escalation militare. La risoluzione è a firma dei consiglieri Zappaterra, Lisei, Pigoni, Castaldini, Piccinini, Taruffi, Mastacchi, Rancan e Zamboni.

Ricordo che sulla richiesta di iscrizione sono possibili un intervento a favore e uno contrario.

Nominiamo i tre scrutatori: consigliere Bessi, consigliera Marchetti Francesca e consigliera Stragliati.

Non ci sono richieste di intervento.

A questo punto mettiamo in votazione la richiesta della consigliera Zappaterra di iscrizione.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvata.

 

Adesso passiamo alla votazione che riguarda l’inversione dell’ordine del giorno. Anche in questo caso, un intervento a favore e uno contro. Non ci sono richieste di intervento.

Mettiamo in votazione l’inversione dell’ordine del giorno.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 38

 

È approvata.

 

OGGETTO 4857

Risoluzione per impegnare la Giunta a manifestare solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina e a sostenere il Governo affinché siano intraprese azioni condivise e necessarie per garantire una de-escalation militare. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Lisei, Pigoni, Castaldini, Piccinini, Taruffi, Mastacchi, Zamboni, Rancan

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, procediamo alla trattazione della risoluzione iscritta. Ricordo che in Conferenza dei presidenti di Gruppo si è deciso di fare un’unica discussione, con dieci minuti a disposizione per ogni Gruppo consiliare.

Apriamo il dibattito. Chi si iscrive a parlare? In dibattito generale io non ho iscritti a parlare. Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Di fronte a una tragedia di tali proporzioni quale quella che stiamo vivendo in questi drammatici giorni non possiamo certo rimanere fermi e inermi. La guerra in Ucraina ha riportato al centro dei nostri pensieri forse il peggiore incubo di tutti i popoli, uno scenario che almeno in Europa pensavamo oramai remoto, se non impossibile, da confinare in orrende pagine di storia che cominciavano fortunatamente ad ingiallire.

Invece no, e temo che questo scenario di guerra e di estreme tensioni internazionali non avrà a breve esiti positivi, soprattutto per chi ritiene che la diplomazia dovrebbe sempre prevalere di fronte alla logica inaccettabile del carro armato e dell’invasione di un Paese sovrano, libero e democratico.

Cosa fare ora? Appare molto chiaro che il presidente Putin non si fermerà, i suoi obiettivi sono evidenti: l’annessione della parte russofona dell’Ucraina, se non di tutta, e la destituzione dell’attuale, legittimo Governo di Kiev, per sostituirlo con un regime fantoccio e compiacente: Putin non accetterà mediazioni o altre soluzioni che si allontanino dai suoi desiderata. Prepariamoci quindi ad una nuova, lunga guerra fredda, che, nella speranza di fermare la violenza presto e scongiurare il peggio, ci vedrà coinvolti come membri della NATO.

Il primo obiettivo, di fronte allo spettro di una guerra mondiale e della minaccia atomica, è ovviamente evitare in ogni modo un’escalation militare di questo conflitto, che potrebbe comportare ulteriori vite spezzate e conseguenze ad oggi imprevedibili.

Poi dovremo essere netti e chiari, si prospetta uno scenario di confronto/scontro, senza troppe vie di fuga, tra democrazie ed autocrazie, e parlo in primo luogo ovviamente di Russia e Cina. Gli appelli generici al pacifismo e le fiaccolate vanno benissimo, ma occorre definire bene da che parte del campo stiamo, senza reticenze e flirt opportunistici, determinati da simpatie personali o vantaggi economici. Stiamo con l’Unione europea, con gli Stati Uniti d’America, con la NATO.

L’Italia ha fatto bene a decidere con celerità di sostenere concretamente l’Ucraina anche con aiuti militari. Bisogna dirlo forte, pur evitando clamori e agendo sempre con accortezza e prudenza: al popolo ucraino non serve soltanto solidarietà a parole e nemmeno solo aiuti umanitari, servono anche le armi per difendersi. Al tempo stesso, come da recenti decisioni delle Istituzioni europee e americane, a tutti i livelli appare già lampante e urgente: le sanzioni contro la Russia devono essere durissime. Come ha ricordato ieri anche Ursula von der Leyen, dobbiamo fare in modo che non ci siano scappatoie e che l’effetto delle sanzioni sia massimizzato.

Le sanzioni in atto stanno già producendo turbolenze sull’economia russa, ma considerata l’evoluzione della situazione in Ucraina e l’attacco sconsiderato a cittadini, donne, bambini e uomini, si sta giustamente lavorando anche su nuove ulteriori sanzioni che colpiscano in modo ancora più impattante la Russia e anche sul piano personale gli oligarchi alleati e amici di Putin.

Lo diciamo da molto e purtroppo ora i fatti lo rendono eclatante: l’Unione europea deve essere indipendente dal punto di vista militare ed energetico; anche la totale dipendenza dagli Stati Uniti sul fronte della difesa deve essere mitigata. In questi giorni stiamo assistendo impotenti alle conseguenze nefaste di queste non scelte poco lungimiranti e che, invece, sono state perpetrate per anni.

L’Italia, oltre a diversificare con urgenza l’approvvigionamento dall’estero di energia, deve rilanciare una propria politica energetica seria e degna di questo nome, che porti ad un aumento significativo e rapido della percentuale di autosufficienza. Vuol dire che servirà a far ripartire in via provvisoria le centrali a carbone? Va fatto. Vuol dire che bisognerà realizzare i rigassificatori per accedere alla risorsa gas liquido? Va fatto anche questo. Terzo tema, più a lungo termine, che a mio avviso oggi non deve destare scandalo o polemiche interne: vanno riattivate le perforazioni nel Mediterraneo, che sappiamo avere importanti risorse di gas da estrarre.

Gli attuali costi dell’energia stanno, infatti, drammaticamente mettendo in ginocchio imprese e famiglie. Già dal 2020, a causa delle conseguenze della pandemia, l’Italia ha registrato un arretramento del benessere economico, un peggioramento delle disuguaglianze e della povertà assoluta. L’attuale impennata dei prezzi energetici e il conseguente rialzo dell’inflazione rappresentano un ulteriore nuovo forte rischio per il recupero del benessere. Dobbiamo, perciò, intervenire presto, anche a livello locale, con sostegni concreti alla popolazione in difficoltà e soprattutto dobbiamo far sì che crisi di questo genere siano scongiurate in futuro.

Non dobbiamo, però, dimenticare chi oggi sta peggio. Per questo, anche io mi unisco con convinzione al coro di sostegno e solidarietà al popolo ucraino e alle sue Istituzioni. Anche come Regione Emilia-Romagna, dobbiamo attuare azioni rapide e tempestive per fornire assistenza umanitaria, finanziaria, sanitaria ed economica ai profughi che arriveranno sul territorio regionale e che stanno già arrivando, coinvolgendo le famiglie ucraine già residenti.

Sarà importante anche istituire un coordinamento stabile interistituzionale, Regione, Prefetture, Comuni, Province, per organizzare nel migliore dei modi l’accoglienza dei profughi. La nostra comunità regionale, che ho visto molto colpita dallo scoppio della guerra, sta già fornendo una grande prova di generosità sia a livello di associazioni, che di imprese e di singoli cittadini.

Anche le Istituzioni stanno facendo la loro parte. In questa emergenza dobbiamo essere più che mai uniti ed efficienti.

In conclusione, auspicando l’immediata cessazione del conflitto, nel pieno rispetto del diritto internazionale, della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina, chiediamo anche noi che la Regione si attivi nei confronti del Governo dando il proprio contributo e fornendo la propria collaborazione per quanto di nostra competenza.

Grazie.

 

PETITTI (Presidente): Grazie, consigliera Pigoni.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Fratelli d’Italia difende e considera sacri e inviolabili i confini non solo della nostra patria, ma quelli di qualsiasi nazione sovrana, ed è il motivo per cui non si può non condannare con forza e senza alcuna reticenza l’invasione russa dell’Ucraina. Così come non si può mettere in discussione le alleanze, anche figlie di quell’articolo 11 che vedono l’Italia protagonista di organismi sovranazionali.

Questa è una collocazione chiara, precisa, che non può essere messa in discussione, ed è il motivo per il quale anche in Parlamento, anche alla Camera, abbiamo votato la risoluzione di sostegno alle azioni del Governo.

La nostra posizione patriottica, la nostra forte opposizione al Governo Draghi, al “governo dei peggiori”, non può mettere in discussione l’appoggio al fatto che la nostra azione abbia un’unica politica estera che, pur con sensibilità differenti, possa proseguire anche con il cambio dei Governi che si succedono nel tempo.

Tuttavia, alcune considerazioni vanno fatte. Vanno fatte perché? La mia insegnante di storia alle scuole medie ci insegnava che per ogni guerra era utile farci uno schemino in cui, da un lato, si mettevano i contendenti e, dall’altra parte, si segnalavano quelle che erano le cause prossime dello scoppio della guerra e le cause remote. Credo che affrontare anche questo tipo di valutazione sarebbe superficialmente inutile e rischierebbe di trasformarsi in tifosi per partito preso o per appartenenza, per partito preso perché comunque guardiamo a una narrazione – giustamente forse – univoca rispetto allo scontro in atto, per appartenenza perché è chiaro che chi vi parla si sente più italiano che europeo, più europeo che occidentale, ma sicuramente più occidentale che russo o cinese.

Vedere quello che è successo nel corso degli anni e capire perché nell’arco di pochissimi lustri si è passati da Pratica di Mare, in cui la Russia era sulla soglia della entrata nella NATO, ad oggi, evidenzia delle chiare responsabilità, e queste responsabilità, secondo noi, rispondono alle presidenze democratiche degli Stati Uniti d’America, che con le scelte espansionistiche hanno oggettivamente fatto delle politiche che sicuramente non hanno aiutato a creare quella pace secolare, di cui abbiamo bisogno con la Russia, per evitare di mandarla quasi per inerzia incontro a un nefasto abbraccio cinese, nefasto per quelli che sono i nostri interessi, nefasto per quello che deve essere il ruolo dell’Italia.

L’Italia ha una vocazione storica e finanche geografica fondamentale per poter essere un alfiere di diplomazia, per poter svolgere un ruolo fondamentale nella risoluzione delle controversie e nel mettere al centro anche il nostro interesse nazionale ed europeo.

L’Europa esce ancora una volta solo apparentemente unita rispetto alla posizione che ha avuto nel conflitto, e in quell’avverbio, apparentemente, c’è tutta la drammaticità di un’Europa che ancora una volta non riesce ad alzare la testa e ad avere un unico obiettivo, perché se il nostro alto rappresentante delle politiche estere europee Borrell si limita in maniera meschinamente tetragona a prendere Twitter e scrivere che i russi non potranno fare più shopping a Milano o fare feste a Saint Tropez, probabilmente c’è un problema forte, serio, perché se ancora una volta noi non riusciamo a far sì che anche da questo tipo di crisi vediamo le varie nazioni europee tutte condannare l’invasione di uno Stato sovrano, ci mancherebbe, ma poi già tutti a dire “sì, facciamo le sanzioni”, ma poi dividersi sulla gradualità delle sanzioni in base ai propri singoli interessi, vuol dire che ancora una volta l’Europa rinuncia a fare una politica estera, rinuncia ad avere una visione, rinuncia ad essere protagonista, rinuncia a voler scrivere una pagina di storia. Questo è ciò che più ci preoccupa rispetto a questa situazione.

Ci preoccupa anche il ruolo della diplomazia italiana, perché, oltre alla figura di Borrelli… Purtroppo siamo stati protagonisti anche noi di figure da operetta, a partire dal collaboratore del presidente Draghi che non passa il presidente Draghi al presidente ucraino dicendogli che è impegnato, per non parlare di ciò che ha fatto il nostro ministro degli esteri attaccando in maniera quasi ridicola, in pieno scoppio del conflitto, il presidente Putin, facendoci tacciare di ridicolo dal ministro degli esteri russo, raccontando quasi che il nostro ministro degli esteri vada in giro per la Russia per tornare indietro con trolley di caviale. Io credo che queste narrazioni siano comunque delle brutte pagine per la nostra nazione, che ha le possibilità e la capacità di avere un ruolo ben diverso.

Quando sento il consigliere Pigoni parlare dei rigassificatori, della possibilità di aprirci ad altri mercati, in modo particolare quello statunitense, ricordiamoci che il costo dell’estrazione del gas liquido è il triplo, il costo del trasporto è il triplo e le scelte nefaste, quelle sì, di non dotare l’Italia di rigassificatori, perché sono soltanto tre quelli presenti sul territorio nazionale, pongono che anche la riconversione dello stesso gas liquido in gas utilizzabile per la produzione di energia avrà costi tripli. Questo noi non possiamo dimenticarlo e non possiamo assolutamente pensare che il conflitto in essere ponga dei confini e dei muri invalicabili rispetto a dei rapporti commerciali futuri.

Io continuo a sognare una pace secolare con la Russia, difendendo la mia identità nella nostra diversità, facendo parte, se volete, di un altro campo, e lo difendo con forza, ma non possiamo immaginare che si arrivi al ridicolo delle estremizzazioni di cancellare, come ha detto giustamente qualcuno questa mattina in una interrogazione, la cultura russa nella nostra nazione, o altre scelte che sono oggettivamente ridicole.

Siamo ben collocati nel difendere la sovranità ucraina. Non c’è assolutamente nessun tipo di renitenza rispetto a questa posizione. Ma bisogna anche saper leggere e vedere come si svilupperà il conflitto in essere, perché il ruolo dell’Italia è fondamentale e le sanzioni, che sono giuste nel momento in cui c’è una prevaricazione del diritto internazionale, devono essere valutate in base a quelli che sono gli effetti, non solo per chi subisce le sanzioni, ma anche per chi le irroga. Se infatti fa più danno la sanzione non a chi la subisce, ma a chi la impone, forse, probabilmente, dovremmo studiare degli altri strumenti, perché sennò c’è qualcosa che tocca.

Quanto a fare sanzioni che avranno ricadute pesanti sul nostro interesse, senza che ci siano dei danni concreti e reali (o comunque marginali) a chi in maniera fortemente colpevole ha prevaricato il diritto internazionale e ha invaso uno Stato sovrano, è una riflessione che invito tutti voi a fare.

È chiaro, per questo, che siamo contenti che nella mozione siano stati richiamati alcuni auspici, alcuni obblighi che l’Italia ha assunto, ma che ancora non ha perpetuato: penso al fatto di alzare al livello del 2 per cento del PIL la spesa per la difesa, questione che le cronache di questi giorni, che questa guerra in atto ha posto in essere, come ha posto purtroppo in essere il fatto che non viviamo in un mondo in cui anche la capacità di difesa non ha un suo reale peso.

Noi restiamo quindi sempre a difesa di coloro i quali sono stati invasi, al netto di problemi geopolitici interni in Ucraina, che andrebbero anche approfonditi. La vicenda della guerra di fatto civile che si sta sviluppando nel sudest dell’Ucraina negli ultimi otto anni in Donbass è un dato di fatto; quello che è avvenuto in Crimea nel 2014, con un referendum non riconosciuto dall’ONU, ma che comunque fa parte del principio di autodeterminazione dei popoli è un dato di fatto. Ma è chiaro che questo non può minimamente né giustificare né contestualizzare l’attuale invasione russa.

Noi siamo sempre dalla parte di coloro i quali vengono aggrediti. Nel 1956 eravamo dalla parte dei ragazzi di Budapest, mentre un futuro presidente della Repubblica italiana incoraggiava quell’invasione. Oggi stiamo dalla parte di chi sta subendo l’invasione russa di Putin e con il popolo ucraino.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Altri? Io non ho altri iscritti a parlare. Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Credo che quanto abbiamo scritto e condiviso in modo unanime nella risoluzione che abbiamo sottoscritto tutti sia un passaggio importante per questa Istituzione, un passaggio dovuto, ma che voglio sottolineare.

Ovviamente, la condanna ferma e unanime dell’intervento militare russo e dell’invasione dell’Ucraina è un atto dovuto, per certi aspetti persino inevitabile, vista la gravissima violazione di cui si è reso protagonista il Governo di Putin e il presidente della Federazione Russa credo che, con gli atti che ha messo in campo, abbia definitivamente svelato la propria identità e il proprio modo di intendere anche le relazioni internazionali.

Lo dico perché, per chi ancora avesse avuto bisogno di sapere chi era e cosa fosse Putin, credo che le ultime settimane abbiano tolto qualsiasi ambiguità. Lo dico anche perché mi fa piacere sentire in quest’aula e anche nel dibattito italiano ho apprezzato che le prese di distanza e la condanna nei confronti di Putin siano state unanimi anche da parte di chi negli anni ha simpatizzato (per usare un eufemismo) con quel Governo e con quel modo di intendere il Governo, che è quello che ha messo in campo da sempre il presidente della Federazione Russa.

La condanna – dicevo – ferma e unanime non solo ovviamente di quest’aula, del Parlamento, del nostro Paese e dell’opinione pubblica nazionale e internazionale è un fatto che si auto evidenzia. Credo che a quell’atto sciagurato la comunità internazionale debba rispondere in modo altrettanto fermo. Le sanzioni economiche sono – dobbiamo dirlo con chiarezza – l’unico strumento che abbiamo, ad eccezione di un altro, che è quello che, però, va definito con altrettanta chiarezza, cioè il coinvolgimento diretto nell’intervento militare contro la Russia, che vorrebbe dire la terza guerra mondiale. Siccome l’ora è grave, io credo che tutte le parole che spendiamo in tutte le sedi istituzionali debbano essere commisurate alla serietà e alla gravità della situazione. Le democrazie occidentali e le democrazie europee non hanno alternativa che condurre sanzioni economiche dure, protratte nel tempo, che produrranno conseguenze che dobbiamo essere disponibili a pagare, perché il conflitto economico, le sanzioni economiche avranno conseguenze, soprattutto in un Paese come l’Italia, che sappiamo essere esposto per le mancate politiche energetiche che non sono state fatte in questi anni, ed essere esposto più di altri.

Sappiamo che il tema dell’importazione del gas russo è un tema che ci tocca e che toccherà le imprese, che toccherà le famiglie, che avrà delle conseguenze. Quindi, quando parliamo di sanzioni economiche dobbiamo con altrettanta chiarezza dire che questo è quello che ci attende e che è la parte che siamo disponibili a sobbarcarci per far fronte, per rispondere e per mettere in difficoltà il Governo di Putin, perché le sanzioni economiche devono essere mirate a combattere il Governo di Putin e a favorire un cambio di Governo in quel Paese, perché Putin rappresenta una minaccia e ha sempre rappresentato una minaccia per l’Europa e per la pace in Europa. Per cui sanzioni economiche, per cui una presa di distanza netta.

Allo stesso tempo credo che non possiamo archiviare con un tratto di penna quella che è stata la storia recente dell’Ucraina, perché è una storia complessa e articolata. Dal 1991 in poi, dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica in poi sono accadute tante cose in quel Paese, sono accadute vicende che non possono essere classificabili o etichettabili o ascrivibili in due parentesi. La vicenda ucraina è una vicenda complessa. Riconoscere che ci sono delle complessità e delle contraddizioni dentro quella storia io credo che ci possa aiutare a guardare al futuro, a guardare a come usciremo da questo conflitto, che, ripeto, temo sarà lungo, complesso e molto, molto difficile.

Io credo – lo dico senza nessun problema, ovviamente dando per acquisito che la nostra adesione da parte di tutti quanti ai valori della democrazia occidentale, ai valori della democrazia e della libertà sono indiscutibili, inalienabili e non possono essere mai messi in discussione – che dire che l’allargamento a est della NATO negli ultimi vent’anni non sia stato un elemento di stabilità non metta in discussione l’adesione ai valori democratici. Credo, anzi, che sia un problema quando cominciamo a entrare su quel declivio, quando cioè in un dibattito pubblico non si possono dire alcune cose senza essere tacciati di essere, in questo caso, filo-Putin.

Penso all’allargamento della NATO ai Paesi baltici, ad esempio, nel 2004, presidente degli Stati Uniti d’America era George Bush Junior, solo per dare un riferimento rispetto a quanto ho sentito prima. Credo che tra i valori occidentali, tra i valori europei, ci debba essere anche quello di riconoscere anche quali sono stati gli errori commessi dagli Stati europei. Credo che il rapporto con la Russia negli ultimi 20-30 anni sia, per certi aspetti, più che discutibile. Ma questo non toglie nulla alla ferma condanna che ovviamente abbiamo espresso, e verso la quale invochiamo le sanzioni che sosteniamo, in questo caso. Io credo che tutti quanti dobbiamo sostenere l’azione del nostro Governo. Dicevo che la presenza e l’allargamento della NATO in quel contesto non è stato un elemento di stabilità, e dobbiamo dircelo. Dobbiamo dircelo, pur sapendo e pur conoscendo la complessità degli avvenimenti che hanno contraddistinto quella parte d’Europa negli ultimi venti, trent’anni.

L’esperienza drammatica che oggi stiamo vivendo e che continueremo a vivere per i prossimi mesi, credo debba spingere tutti quanti noi a fare un salto in avanti verso quel percorso e quel processo spesso invocato e poco praticato, della costituzione degli Stati Uniti d’Europa. Io credo che oggi come non mai avremo bisogno di un esercito comune europeo; penso che oggi come non mai avremo bisogno di una politica estera comune.

Ovviamente il tema dei Paesi che vanno alla fine in ordine sparso è un problema, e penso anche che, prima di continuare a discutere sull’allargamento dell’estensione dell’Unione Europea, dovremmo riflettere bene su quello che stiamo facendo e su cosa stiamo producendo. In tutto questo le ragioni che secondo me dobbiamo tenere ben presenti possono risuonare strane o non adatte al momento che stiamo vivendo, che a poche centinaia di chilometri da qua vede persone che devono scappare da una guerra terribile, drammatica, un conflitto che per certi aspetti è ascrivibile a una storia che pensavamo dimenticata e che invece ci ritroviamo di fronte in maniera così dirompente, quindi la solidarietà nei confronti del popolo ucraino, l’accoglienza dei profughi.

Anche qui, chi scappa da una guerra, che sia nel cuore dell’Europa, che sia in Africa, che sia in Medioriente, che sia nel lontano Oriente, chi scappa da una guerra va accolto, che arrivi in Europa attraverso il mare o attraverso un corridoio stradale va accolto, perché chi scappa dalla guerra ha bisogno di essere accolto, a prescindere da tutto e da tutti, e mi fa piacere sapere ancora una volta di vivere in una regione che dell’accoglienza ha fatto una delle proprie caratteristiche fondamentali.

Solidarietà quindi al popolo ucraino, sostegno e accoglienza ai profughi che arriveranno, però non deve mai venire meno – e concludo – la consapevolezza che viviamo un’ora molto complessa, molto grave, che possiamo sperare che il conflitto possa risolversi in qualche settimana, ma temo che non sarà così, temo che sarà molto più lungo, e soprattutto – ribadisco – dobbiamo averne consapevolezza, dobbiamo spiegarlo alle nostre imprese e ai nostri cittadini e dobbiamo mettere in campo azioni per limitare i danni che sicuramente dovremo affrontare, le conseguenze economiche cui andremo incontro saranno conseguenze molto pesanti.

Quando quindi si invoca l’unica soluzione per risolvere il conflitto in Ucraina, ovviamente il punto finale non può che essere un’Ucraina neutrale, con la propria integrità e sovranità, ma neutrale dal punto di vista geopolitico, quando si invoca questo e si invocano le sanzioni come unico strumento per piegare la Russia di Putin dobbiamo sapere che abbiamo davanti a noi mesi, che saranno mesi molto, molto, molto complicati. Dobbiamo spiegarlo anche ai cittadini, dobbiamo spiegarlo alle realtà economiche, dobbiamo fare la nostra parte, ma da qui non si scappa. Non saranno giorni, ma saranno settimane e mesi molto complicati anche e soprattutto dal punto di vista economico, per la parte che riguarda noi. Ma siccome tra un costo economico e un costo di vite umane non c’è discussione, noi non possiamo che fare la nostra parte fino in fondo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Sono le ore 13,02, chiudiamo la seduta del mattino.

Ricordo che tutti i consiglieri, insieme al presidente Bonaccini, sono invitati in Sala Guido Fanti, perché tra pochi minuti simbolicamente portiamo il nostro saluto e la nostra solidarietà alle donne dell’Associazione Italia-Ucraina, sede di Bologna, che abbiamo ospitato qui oggi in Assemblea. A seguire, è stato ricordato anche nella chat dei capigruppo, c’è l’incontro dei capigruppo qui. Lascerò quest’aula aperta per il vostro successivo incontro.

Grazie.

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,02

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Michele BARCAIUOLO; Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena SCHLEIN.

Hanno comunicato di non poter partecipare l’assessora Barbara LORI e il consigliere Stefano BARGI.

 

Votazioni elettroniche

 

Titolo: Iscrizione di nuovo argomento all'ordine del giorno

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:40

Non votanti:2

Assenti:8

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma

 

Assenti

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bulbi Massimo; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Montevecchi Matteo;

 

Titolo: Inversione dell'ordine del giorno

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:38

Non votanti:2

Assenti:10

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma;

 

Assenti

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano

 

Comunicazioni ai sensi dell’art.68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

4776 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni in materia tributaria". (Delibera di Giunta n. 216 del 21 02 22)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

4783 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per superare le criticità rilevate nell'attuazione del progetto BLQ-Checkpoint, finalizzato a implementare l'offerta di test per l'HIV, attraverso l'utilizzo di test rapidi a prelievo capillare, in particolare per persone ad alto rischio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4785 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'APP dAPPERtutto 2.0, prevista per consentire il rientro al lavoro in sicurezza dei dipendenti pubblici del territorio regionale dopo l'emergenza sanitaria, con particolare riguardo all'importo ad oggi speso per la sua realizzazione, aggiornamento, manutenzione e al suo effettivo utilizzo. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4786 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle ricadute dei progetti di ricerca sui metodi alternativi all'utilizzo di animali a fini scientifici e alla possibilità di aumentare il livello dei finanziamenti, al fine di poter abbandonare o, quanto meno, ridurre la pratica della sperimentazione su animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4787 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle problematiche rilevate nell'attribuzione di ticket agli utenti presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna e alle conseguenti azioni di recupero crediti. A firma del Consigliere: Lisei

 

4790 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di dotare di "taser" anche gli agenti di Polizia Locale dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4792 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere lo stato di aggiornamento del Registro regionale tumori. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Facci

 

4793 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli atteggiamenti di Poste Italiane S.p.A. nei confronti dei propri dipendenti, con particolare riferimento al diniego a una richiesta di permesso di una portalettere. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4794 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere i motivi che hanno determinato l'interruzione delle attività degli ambulatori di medicina integrata nell'ospedale di Bazzano e nell'ospedale Bellaria di Bologna e la tempistica prevista per il loro ripristino e potenziamento. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4796 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere quale sia la posizione della Giunta in merito alla realizzazione dell'impianto di cattura e stoccaggio di CO2 di Ravenna e sulle azioni da mettere in campo per contrastare il declino dell'area offshore e del polo tecnologico energetico di Ravenna. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Catellani, Rancan, Liverani, Montevecchi, Facci, Bargi

 

4797 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere la tempistica prevista per il termine dei lavori e la successiva riapertura del pronto soccorso del San Sebastiano di Correggio (RE). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4798 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative da adottare in favore delle imprese colpite dall'eccezionale aumento dei costi dell'energia e degli altri costi primari dovuti alla guerra russo-ucraina. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4799 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla sostenibilità ambientale del progetto di nuovo insediamento di grande logistica a Crespellano, Comune di Valsamoggia, sui terreni dell'ex stabilimento "Sos Beghelli" e sulle procedure scelte per modificare la pianificazione territoriale vigente. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4802 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli accordi riguardanti la collaborazione tra Ior e Ospedale "Mazzolani-Vandini" di Argenta. A firma del Consigliere: Bergamini

 

4803 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito allo stato del settore turistico in Emilia-Romagna, con particolare riferimento all'ultimo bando regionale di cui alla DGR n. 81 del 24.1.22. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4804 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative si intendano proporre relativamente al risparmio energetico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4805 - Interrogazione a risposta scritta sul rincaro dell'energia che avrà inevitabili ripercussioni sui bilanci degli enti locali. A firma del Consigliere: Lisei

 

4806 - Interrogazione a risposta scritta sul Piano di controllo della volpe (Vulpes vulpes) nel territorio della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4809 - Interrogazione a risposta scritta in merito al mancato saldo dei lavori per la struttura di psichiatria a Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4813 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di semplificare le attuali normative per la formazione all'uso del defibrillatore. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4814 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per integrare la figura professionale dell'infermiere nell'equipaggio delle automediche in servizio nella provincia di Ravenna, al fine di garantire un sistema di emergenza omogeneo a tutti i cittadini residenti nell'Area Vasta Romagna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4816 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere al fine di procedere al recupero e alla riqualificazione dell'ex Ospedale di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Bargi

 

4817 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impossibilità segnalata da alcuni utenti della provincia di Parma ad effettuare prenotazioni di visite e prestazioni specialistiche attraverso il portale del fascicolo sanitario elettronico e le misure e le tempistiche previste per risolvere il problema. A firma del Consigliere: Occhi

 

4818 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere i dati aggiornati relativi all'attività di contrasto al bracconaggio in Emilia-Romagna, con particolare riferimento alla situazione delle aree del Delta del Po ricadenti all'interno del territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4819 - Interrogazione a risposta scritta circa i motivi che hanno determinato la parziale sospensione dell'analisi delle urine presso l'Ospedale di Baggiovara (MO) e le tempistiche stimate per il ripristino a pieno regime della prestazione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4820 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda promuovere un monitoraggio costi/benefici della raccolta di rifiuti effettuata "porta a porta", al fine di fornire gli strumenti per scelte razionali e oggettive in materia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4821 - Interrogazione a risposta scritta circa la qualità dei cibi somministrati nelle mense scolastiche. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4823 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda affidare agli enti locali un ruolo attivo di coordinamento territoriale nella mappatura e rimozione dell'amianto da tutti gli edifici scolastici e di uso pubblico e nella mappatura attiva degli edifici civili e per conoscere il quadro esatto della situazione di bonifica. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

4824 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai piani regionali di accoglienza dei civili ucraini in fuga dalla guerra. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4825 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda somministrare il vaccino anti-Covid ai profughi ucraini destinati al nostro territorio e come si ponga nei confronti di coloro che hanno ricevuto vaccini non autorizzati dall'Unione europea. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4826 - Interrogazione a risposta orale in commissione per verificare se nel rapporto di locazione passiva degli immobili di viale Aldo Moro 32, 34, 36 e 38, a Bologna, sia stato osservato il principio della corretta gestione delle risorse pubbliche e, in particolare, se siano stati rispettati gli obiettivi e le finalità della L.R. 1/2014. A firma dei Consiglieri: Facci, Pelloni

 

4827 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda sollecitare e vigilare affinché il Comune di Pianoro convochi l'incontro propedeutico, richiesto da Hera, alla realizzazione dell'allacciamento alla rete idrica pubblica della Val Zena (BO). A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri

 

4828 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riforma del catasto e all'eventuale conseguente aumento della pressione fiscale sulle famiglie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4830 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire il diritto all'interruzione di gravidanza in tutte le strutture sanitarie della regione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4831 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'introduzione di tecniche di preparazione dei pasti destinati alle mense scolastiche utili ad eliminare o ridurre il rischio di soffocamento, promuovendo inoltre percorsi formativi circa le manovre salvavita. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Facci

 

4833 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'opportunità di modificare i bandi regionali previsti per l'erogazione di nuovi ristori, inserendo la verifica del DURC, ossia della regolarità dei pagamenti dei contributi previdenziali, in fase di liquidazione. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4834 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti la Regione intenda assumere per sostenere famiglie e imprese, interessate dal rincaro delle bollette di luce e gas. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4836 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla necessità di una graduale eliminazione dei passaggi a livello sia sulla rete ferroviaria regionale che nazionale e alla situazione delle opere previste da RFI di sostituzione dei passaggi a livello esistenti sul territorio regionale e in particolare nel territorio della città metropolitana di Bologna. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Gerace, Caliandro, Pillati

 

4837 - Interrogazione a risposta scritta circa la deroga alla revoca dell'autorizzazione all'Azienda faunistico venatoria "Valli di Comacchio", con particolare riferimento alla posizione tributaria del Comune di Comacchio nei confronti della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4838 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per contenere i danni provocati alla salute umana e al patrimonio arboreo dalla proliferazione delle processionarie e alla possibilità di erogare rimborsi ai privati che ad oggi sostengono in proprio i costi della disinfestazione. A firma del Consigliere: Daffada'

 

4839 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come la Regione intenda agire per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti della storica azienda bolognese Les Copains. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

4840 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda dilazionare di almeno 15 giorni il termine di restituzione dei tesserini venatori attualmente fissato al 31 marzo 2022. A firma del Consigliere: Bargi

 

4841 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda potenziare i fondi a favore della polizia locale e per la formazione degli automobilisti anche avvalendosi dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4842 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione della viabilità creatasi lungo la Strada Statale 63 a seguito di un incendio di autobus e della possibilità di avviare, di concerto con ANAS ed Enti Locali, un progetto strategico di ristrutturazione e intervento sui punti critici del principale collegamento tra Reggio Emilia e il Passo del Cerreto. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

4843 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'utilizzo di prodotti Kaspersky Lab sui server della Regione Emilia-Romagna e negli "End Point" di Lepida e degli enti soci. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4844 - Interrogazione a risposta orale in commissione sull'attività del "Presidio Organizzativo sul Climate Change" e sull'opportunità che la Regione Emilia-Romagna predisponga una metodologia per la valutazione ex ante degli specifici effetti climatici delle delibere e degli atti di programmazione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4845 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla disponibilità e sui tempi di attesa delle visite mediche sportive per il ritorno all'attività agonistica. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Bondavalli, Fabbri, Maletti, Montalti, Costa, Costi, Zappaterra, Bulbi, Rontini, Gerace, Pillati, Sabattini, Daffada'

 

4846 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'organizzazione dell'accoglienza della popolazione civile in fuga dal conflitto armato in Ucraina. A firma dei Consiglieri: Costa, Zappaterra, Rontini, Rossi, Gerace, Mumolo, Pillati, Sabattini, Daffada', Paruolo, Marchetti Francesca

 

4847 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla riapertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Scandiano. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4848 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere il giudizio della Regione sull'esclusione dello stand collettivo presentato da organismi ufficiali statali russi dalla Fiera del Libro per Ragazzi, in programma a Bologna dal 21 al 24 marzo, e, più in generale, sul boicottaggio di esponenti della cultura russa da parte delle istituzioni culturali emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Taruffi

 

4849 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ad alcune RSA che ancora rimangono chiuse o nelle quali vengono impedite le visite parentali degli ospiti, in particolare di quelli non autosufficienti. A firma della Consigliera: Pigoni

 

4850 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tempi di accesso per le visite presso il Settore Medico Legale dell'Azienda USL Città di Bologna, competente a certificare parere favorevole al rilascio e indicazione della durata del contrassegno per la mobilità delle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

4784 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere la conoscenza e gli obiettivi della petizione a sostegno del Manifesto per il Dividendo della Pace, come contributo a favore dei provvedimenti di contrasto della pandemia, dei cambiamenti climatici e delle disuguaglianze sociali. (23 02 22). A firma della Consigliera: Zamboni

 

4788 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo affinché si adottino misure urgenti ed efficaci volte a salvaguardare tutta la filiera editoriale colpita dai rincari di carta ed energia. (24 02 22). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

4791 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Ministero della Sanità affinché venga resa attuativa l'ordinanza pilota del Tribunale di Sassari, con conseguente ingresso dei laureati in Odontoiatria nelle graduatorie territoriali. (24 02 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4795 - Risoluzione per impegnare la Giunta a esprimere in tutte le sedi istituzionali nazionali, europee ed internazionali il sostegno a una soluzione diplomatica della crisi fra Russia e Ucraina, affinché sia evitata una ulteriore escalation che aprirebbe scenari drammatici a livello internazionale. (24 02 22). A firma dei Consiglieri: Mumolo, Costa, Zappaterra, Rossi, Marchetti Francesca, Gerace, Bulbi, Mori, Tarasconi, Daffada', Montalti, Caliandro, Bondavalli, Sabattini, Soncini, Rontini, Pillati, Maletti, Fabbri

 

4807 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere una riflessione della comunità regionale per realizzare un patto socio-educativo di comunità per definire interventi mirati per dare risposte ai nuovi bisogni degli adolescenti e a sollecitare un'azione capillare di sensibilizzazione volta ad elaborare risposte efficaci e innovative per le bambine, i bambini e gli adolescenti, valutando anche la supervisione di un gruppo scientifico dell'Università. (28 02 22). A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rossi, Montalti, Tarasconi, Bulbi, Maletti, Caliandro, Sabattini, Mori, Pillati, Costi, Daffada', Zappaterra, Bondavalli, Gerace, Mumolo, Fabbri

 

4811 - Risoluzione per impegnare la Giunta a condannare l'unilaterale aggressione militare contro l'Ucraina e a creare una cabina di regia per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare le ricadute economiche che si determineranno in conseguenza della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia. (01 03 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4812 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare misure volte alla salvaguardia e alla tutela della popolazione delle api, a promuovere iniziative di sensibilizzazione sul tema della biodiversità e ad entrare a far parte della rete "comuni amici delle api". (01 03 22). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4815 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare i parlamentari eletti nelle circoscrizioni emiliano-romagnole e il Governo a presentare emendamenti migliorativi al provvedimento in materia di regolamentazione delle concessioni demaniali marittime, al fine di tutelare e riconoscere gli investimenti fatti dalle imprese che attualmente hanno in carico le concessioni. (02 03 22). A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Bessi, Costa, Rontini, Zappaterra, Pillati, Caliandro, Rossi, Fabbri, Gerace

 

4822 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere nelle sedi competenti, nell'ambito dei percorsi di Educazione Continua in Medicina (ECM), l'organizzazione di corsi di formazione obbligatori dedicati all'assistenza pediatrica, allo scopo di implementare le competenze assistenziali dei Medici di Continuità Assistenziale. (02 03 22). A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati

 

4829 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per promuovere azioni di formazione e informazione relativamente alla "Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari" (03 03 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4832 - Risoluzione per esprimere sostegno al popolo ucraino. (04 03 22). A firma della Consigliera: Piccinini

 

INTERPELLANZE

 

4789 - Interpellanza per chiedere quali motivi ostino alla cessione gratuita al demanio regionale della penisola valliva di Boscoforte (FE), concordata in un protocollo di intesa del 2008, e per sapere se la pista ciclabile che vi è stata realizzata verrà resa fruibile. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4808 - Interpellanza per chiedere alla Regione quali iniziative intenda assumere per aumentare l'attività di controllo e prevenzione degli infortuni sul lavoro e di contrasto all'illegalità, con particolare riferimento al settore dell'edilizia. A firma dei Consiglieri: Facci, Delmonte, Rainieri, Occhi, Pompignoli, Catellani, Rancan, Montevecchi, Liverani, Bargi

 

4835 - Interpellanza sul percorso di realizzazione dell'Autostrada Regionale Cispadana e sull'eventuale esistenza di un progetto alternativo di strada a scorrimento veloce. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni.

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

4305 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di conservazione del centro nuoto di Vignola e le azioni da porre in essere per il suo recupero. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4315 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla carenza di personale presso la Motorizzazione Civile di Modena e Carpi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4367 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai numerosi casi di ricoveri per bronchiolite, infezione virale acuta che colpisce lattanti e bambini di età inferiore a due anni, che si sono verificati, in particolare, nel Reparto di Pediatria dell'Ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Lisei

 

4370 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'attuale situazione del Comune di Poviglio (RE), con particolare riferimento alle rilevazioni della Corte dei Conti sulle condizioni finanziarie dell'ente e all'imminente scadenza del contratto di servizio con l'ASP per le attività di casa protetta e centro diurno. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4414 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per potenziare il sistema di tracciamento dei casi di infezione da Covid-19 in ambito scolastico, al fine di garantire agli studenti l'attività didattica in presenza, con particolare riguardo a quanto accaduto a Baricella ove si è proceduto alla chiusura di un intero plesso scolastico. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

4419 - Interrogazione a risposta scritta per sapere a quali enti di tutela degli animali siano stati affidati i cuccioli di cane e gatto sequestrati dai Servizi Veterinari dell'Azienda USL competente per territorio e dagli agenti della Polizia Stradale al casello autostradale di Pian del Voglio sulla A1, il 7 dicembre scorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4420 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per colmare la carenza di medici di base che si prospetta sul territorio del frignanese e garantire la dovuta assistenza ai cittadini dei comuni interessati, in particolare quelli del Comune di Lama Mocogno (MO). A firma della Consigliera: Costi

 

4429 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione dei servizi di Pronto Soccorso presso l'Ospedale di Fiorenzuola D'Arda. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

4447 - Interrogazione a risposta scritta al fine di conoscere gli orientamenti della Giunta in materia di programmazione dello spettacolo in riferimento alla LR 13/1999. A firma del Consigliere: Amico

 

4448 - Interrogazione a risposta scritta sulle difficoltà riscontrate nel rilascio del Green Pass in casi di avvenuta guarigione dal Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

 

4476 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle indicazioni provenienti dall'AUSL di Modena relative all'opportunità di escludere i tamponi per i cittadini con sintomatologia bassa o asintomatici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4499 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni necessarie per garantire una proroga della gratuità dei tamponi rapidi presso le farmacie convenzionate per la fascia di età 0-12 anni. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4507 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione di ferie e permessi agli operatori sanitari e alle azioni da intraprendere per avere negli organici un numero sufficiente di dipendenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4515 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per la realizzazione di una nuova linea seggioviaria nel comune di Pievepelago (MO). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

4532 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per risolvere i momentanei malfunzionamenti che impediscono l'accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico e la conseguente fruizione di servizi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4533 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di escludere la discarica di Finale Emilia (MO) dal Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate 2022-2027 (PRRB). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4575 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per impedire che i lupi cosiddetti confidenti si avvicinino ai centri abitati e attacchino il patrimonio zootecnico, con particolare attenzione alla situazione dell'Appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4576 - Interrogazione a risposta scritta in merito al divieto della doppia iscrizione alla caccia al cinghiale, sia in forma di braccata che di girata, e alla presenza di distretti di caccia superiori al limite previsto, segnalati nell'ambito dell'ATCRE3 della provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4577 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da adottare in favore delle imprese agricole colpite dall'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4585 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire la realizzazione degli interventi di risanamento acustico nei tratti stradali della E45 già individuati da ANAS come aree critiche e inseriti pertanto nel Piano Nazionale di Contenimento e Abbattimento del Rumore. A firma del Consigliere: Lisei

 

4590 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia intenzione della Regione sostenere in sede di Conferenza Stato Regioni l'ampliamento del "bonus 110 per cento" agli impianti sportivi, nonché il ricorso alle tariffe energetiche riservate alla pubblica amministrazione per gli impianti sportivi pubblici affidati in concessione. A firma dei Consiglieri: Amico, Maletti, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Caliandro, Sabattini, Montalti, Rontini, Fabbri, Zappaterra, Bondavalli, Rossi, Bulbi

 

4597 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla convocazione del Comitato consultivo regionale in materia di gestione del demanio marittimo, cosiddetto "Tavolo blu". A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4603 - Interrogazione a risposta scritta sulle verifiche del rilascio di nuove concessioni demaniali di aree destinate all'acquacoltura. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4605 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla proposta di modifica della L.R. 15 febbraio 1994, n. 8, concernente la protezione della fauna selvatica e l'esercizio dell'attività venatoria e alle modalità di consultazione dei soggetti interessati. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4606 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di avanzamento dell'impegno assunto dall'Assemblea legislativa di procedere con la valutazione ambientale ex ante (AIR) delle disposizioni normative, in conformità al principio di non arrecare danno significativo all'ambiente (DNSH). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4609 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per mettere in sicurezza Via Raimondo Felletti lungo la S.P. 30 che attraversa Comacchio e per realizzare il monitoraggio dei tratti stradali più critici. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4612 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per prevenire e contrastare la diffusione del fenomeno delle baby gang in Emilia-Romagna, con particolare riferimento al territorio di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4622 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla percentuale di bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinati in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4639 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per far fronte ai rincari dei fabbisogni energetici e agli aumenti lungo tutte le filiere produttive, in particolare intervenendo sugli extra profitti conseguiti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4642 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per mitigare gli effetti dei rincari energetici sulle famiglie a basso reddito, prevedendo opportune forme di sostegno al fine di scongiurare il distacco delle forniture. A firma dei Consiglieri: Amico, Maletti, Taruffi, Caliandro, Daffada', Rossi, Zappaterra, Montalti, Mori, Mumolo, Gerace, Soncini, Tarasconi, Costi, Sabattini, Fabbri, Bulbi, Rontini

 

4646 - Interrogazione a risposta scritta in merito al prolungamento del periodo di chiusura di discoteche e sale da ballo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4648 - Interrogazione a risposta scritta circa la corresponsione di un incentivo in busta paga al personale infermieristico dell'AUSL di Piacenza e alle modalità di recupero di somme erogate erroneamente. A firma della Consigliera: Stragliati

 

4651 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle restrizioni e ai provvedimenti messi in atto per quanto riguarda la cerca e la raccolta del tartufo per combattere la diffusione della peste suina africana. A firma dei Consiglieri: Rancan, Occhi, Catellani, Liverani, Pompignoli, Montevecchi, Delmonte, Bargi, Rainieri

 

4737 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle tempistiche previste per l'arrivo in Emilia-Romagna del vaccino Novavax e alla predisposizione di un protocollo per la sua somministrazione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4752 - Interrogazione a risposta scritta per sapere per quali motivi non siano stati riconosciuti ristori alle agenzie di viaggi, un comparto estremamente sofferente a causa della pandemia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4753 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per tutelare l'attività degli storici gestori degli stabilimenti balneari della Riviera. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

In data 24 febbraio 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità”, alla interrogazione oggetto n. 4680:

 

4680 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la marginalizzazione delle maestranze liriche di Parma, nell'ambito del Festival Verdi 2022, ed eventuali conseguenti perdite sotto il profilo occupazionale e culturale per la realtà parmense. A firma del Consigliere: Rainieri

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 18/02/2022 al 03/03/2022:

 

DPGR n. 15 del 23/02/2022

IPAB "Fondazione Colonia Agricola G. Del Bianco" con sede a Misano Adriatico (RN) – surroga di un componente del Consiglio di Amministrazione

 

DPGR n. 21 del 03/03/2022

L.R. n. 4/2017 e ss. mm.ii. – art. 4 – modifica Comitato Regionale Consumatori e Utenti

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno n. 4 prot. NP/2022/478 del 7 marzo 2022)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

Espandi Indice