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160.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 13 SETTEMBRE 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5681

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'attivazione di Assemblee di cittadini, al fine di promuovere una partecipazione pro-attiva nella elaborazione delle politiche sui temi del contrasto e dell'adattamento al cambiamento climatico e, più in generale, sulla transizione ecologica. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

CALVANO, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 5686

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'aumento dei costi di realizzazione dell'Autostrada Regionale Cispadana e sulla tempistica di inizio lavori. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

CORSINI, assessore

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 5688

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per evitare che i daini dei due nuclei di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), una volta catturati, siano destinati ad allevamenti da carne per la macellazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

MAMMI, assessore

GIBERTONI (Misto)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5687

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per far fronte alle specifiche esigenze determinate dal caro bollette per i centri di formazione professionale pubblici, in particolare per le strutture di diretta proprietà della Regione. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

COLLA, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 5690

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto, al fine di sensibilizzare le aziende e le multiutilities regionali, i cui impianti di teleriscaldamento generano calore dalla combustione di rifiuto, per favorire una differente articolazione delle tariffe orientata ai costi effettivamente sostenuti e generare così una scontistica a favore di famiglie e imprese. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

OCCHI (Lega)

COLLA, assessore

OCCHI (Lega)

 

OGGETTO 5692

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere affinché la direzione della Demm di Porretta Terme chiarisca i propri comportamenti nei confronti del personale e vengano mantenuti gli impegni assunti il 28 giugno 2018 con l'acquisto dell'azienda. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

COLLA, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 5689

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare al fine di eliminare il numero chiuso per l'ammissione alla facoltà di Medicina. A firma del Consigliere: Rancan

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

DONINI, assessore

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 5685

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione della filiera del riciclo in Emilia-Romagna e alle azioni da mettere in campo con particolare riferimento ai settori strategici della carta e dell'imballaggio. A firma dei Consiglieri: Costa, Sabattini, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTA (PD)

BARUFFI, sottosegretario

COSTA (PD)

 

OGGETTO 5691

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di sottoscrivere e applicare protocolli che prevedano l'utilizzo del criterio del "massimo ribasso" solo in casi eccezionali, con particolare riguardo alla realizzazione di opere di edilizia scolastica. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 5694

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione stia dando corso ad ogni provvedimento utile al fine di consentire ai cittadini, a fronte dell'emergenza determinata dalla guerra in Ucraina e del conseguente caro bollette, di utilizzare strumenti di riscaldamento, a prescindere dalla classificazione, quali camini, caminetti e stufe a pellet. A firma del Consigliere: Lisei

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 5695

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda promuovere un'iniziativa rivolta ai Comuni del Basso ferrarese, che, in analogia con i bandi rivolti ai territori montani, sia finalizzata a favorirne la rivitalizzazione attraverso la concessione di contributi a nuclei familiari già residenti o che trasferiscono la loro residenza per incentivare l'acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Bulbi, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

BARUFFI, sottosegretario

ZAPPATERRA (PD)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5679

Convalida dell'elezione del consigliere Gian Luigi Molinari, ai sensi dell'art. 17 della Legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 45 del 08 09 2022) (93)

(Approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5676

Nomina di due componenti effettivi e di due supplenti del Comitato di Sorveglianza del Programma regionale FSE+ Emilia-Romagna 2021-2027. (94)

(Componenti effettivi consiglieri Mori e Facci)

(Componenti supplenti consigliere Pillati e Catellani)

PRESIDENTE (Petitti)

SABATTINI (PD)

RANCAN (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5677

Nomina di due componenti effettivi e di due supplenti del Comitato di Sorveglianza del Programma regionale FESR Emilia-Romagna 2021-2027. (95)

(Componenti effettivi consiglieri Amico e Castaldini)

(Componenti supplenti consiglieri Piccinini e Mastacchi)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 5323

Comunicazione dell'assessore Calvano, ai sensi dell'art. 76 del Regolamento dell'Assemblea, sulla rendicontazione strategica al DEFR 2020-2021.

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

CALVANO, assessore

PIGONI (BP)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica – Richiesta di iscrizione di nuovo argomento

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,46

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 160 del 13 settembre 2022.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane della tornata assembleare del 25, 26 e 27 luglio 2022.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Petitti): È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la propria assenza i consiglieri Costi e Mastacchi, l’assessora Lori e l’assessora Priolo.

Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento interno, partecipa in modalità telematica la consigliera Maletti.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5681

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’attivazione di Assemblee di cittadini, al fine di promuovere una partecipazione pro-attiva nella elaborazione delle politiche sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico e, più in generale, sulla transizione ecologica. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dall’interrogazione 5681, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull’attivazione di Assemblee di cittadini, al fine di promuovere una partecipazione pro-attiva nell’elaborazione delle politiche sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico e, più in generale, sulla transizione ecologica. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

L’interrogazione fa riferimento all’aggravarsi della crisi climatica, come ci ha chiaramente dimostrato il lungo periodo di siccità che abbiamo alle spalle. Si tratta quindi di un aggravarsi che deve spingere ad accelerare i tempi della transizione fuori dalle fonti fossili, per la predisposizione di azioni di efficientamento energetico per ridurre i consumi di energia. Tra l’altro, siamo anche, come sappiamo benissimo, di fronte al tema del caro bollette, del caro energie.

Questi sono processi che comportano profondi cambiamenti non solo nei settori produttivi, energetici, dei trasporti, ma anche nella sfera dei comportamenti e dei consumi privati, quindi è molto importante trasmettere la gravità della situazione per essere sicuri che ci sia un’adesione ai progetti e alle misure per contenere il cambiamento climatico.

Del resto, sono lo stesso Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa che con il Regolamento 2021 1119 spingono ad attivare processi partecipativi per coinvolgere i cittadini. Lo stesso fa il Green Deal, che prevede delle forme originali e innovative di partecipazione per assicurare il successo di questo programma.

Va detto che la Regione Emilia-Romagna, fin dal 2018, si è dotata di una legge, che è la legge regionale n. 15, sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche, quindi è all’attenzione della Regione già da anni questo tema di coinvolgere i cittadini in maniera proattiva.

Vorrei ricordare anche che, anche su iniziativa di Europa Verde, era stato attivato il Climate Clock a giugno, come ulteriore strumento di evidenziazione dell’accelerarsi della crisi climatica, per sottolineare la necessità di prendere provvedimenti urgenti. Sempre in materia di processi partecipativi, lo scorso marzo Europa Verde ha presentato un’interrogazione per sollecitare la Giunta a definire il Regolamento di attivazione dell’inchiesta pubblica, una modalità di consultazione degli stakeholder interessati dagli eventuali impatti di progetti di opere sottoposte a VIA.

Ricordo che Extinction Rebellion è un movimento internazionale, nato nel 2018 e già presente in 81 Paesi. In questi Paesi in cui è presente chiede la realizzazione di Assemblee dei cittadini sul clima per sbloccare l’inazione dei Governi nell’affrontare l’emergenza climatica ed ecologica.

Questo strumento delle Assemblee dei cittadini su temi etici come diritti civili, aborto, eutanasia, questioni istituzionali, riforma elettorale, riforma della Costituzione è già stato adottato in tutto il mondo, in particolare in Europa. È uno strumento democratico, che ha dimostrato come i cittadini riescono a essere attori, e quindi anche ideatori di decisioni politiche che vanno al di là del loro ruolo di elettori.

Qualcosa si sta muovendo anche in Italia. Il Comitato Italiano per le Assemblee dei cittadini “PoliticiPerCaso” ha promosso una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione delle Assemblee dei cittadini e anche a Bologna ci sono novità, da questo punto di vista. Il 13 luglio scorso il Consiglio comunale ha approvato la modifica dello Statuto comunale che ha riconosciuto la tutela del clima e la transizione ecologica giusta tra gli obiettivi programmatici dell’ente, e ha previsto l’Assemblea cittadina tra gli strumenti partecipativi del Comune. Successivamente, il 29 luglio è stata approvata una modifica del Regolamento del Comune per definire i modi di indizione e funzionamento dell’Assemblea cittadina sul clima che il Comune intende convocare entro la fine di quest’anno.

Fatte tutte queste premesse, Europa Verde chiede alla Giunta regionale se alla luce dell’aggravarsi della crisi climatica non ritenga utile promuovere in prima persona, o anche presso le autorità locali, destinando fondi adeguati, forme organizzate di partecipazione diretta sul modello dell’Assemblea dei cittadini sul clima, da affiancare all’ordinaria azione di informazione e sensibilizzazione, al fine appunto, di coinvolgere i cittadini in maniera attiva nella elaborazione e definizione delle politiche e delle misure, sia sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico, sia più in generale sulla transizione ecologica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessore Calvano. Prego. assessore.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Zamboni.

La Giunta, con DGR n. 581 del 2022, ha approvato il progetto della transizione ecologica attraverso il percorso per la neutralità carbonica prima del 2050, così come previsto negli obiettivi del Patto per il lavoro e per il clima.

Nell’ambito di tale progetto è già previsto il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse a livello regionale, non solo i firmatari del Patto, ma anche tutti gli attori già coinvolti nei processi partecipativi collegati ad altre iniziative regionali attinenti, ovviamente, alle tematiche affrontate nel percorso per la neutralità carbonica prima del 2050.

Tra questi, a titolo di esempio, si cita il Forum regionale Agenda 2030, il Forum regionale giovani, il Forum regionale permanente per i cambiamenti climatici e il tavolo di lavoro Enti per la neutralità carbonica.

Le questioni poste nella sua interrogazione sono di indubbio rilievo e vedono la Giunta impegnata su molti fronti. Il mio Assessorato, in virtù della delega sull’attuazione della legge n. 15/2018, quella sulla partecipazione, fornisce strumenti e servizi di supporto alle strutture e agli Assessorati competenti per le varie materie. I nostri servizi sono già attivi anche sulla Strategia 2030 e dalla primavera scorsa hanno attivato uno spazio partecipativo sulla nuova piattaforma di E-democracy e partecipazione.

In questa fase e nei prossimi mesi uno degli obiettivi di questo percorso è proprio la coprogettazione da parte della cabina di regia, assieme a tutte le Direzioni generali, di possibili percorsi e metodologie partecipative per rendere concreto e fattivo l’impegno assunto, che vede nella partecipazione uno degli obiettivi trasversali a tutte le azioni.

La proposta che viene avanzata nella sua interrogazione, quindi, potrà certamente essere valutata all’interno della strategia, dotandosi delle misure organizzative necessarie. La costituzione di assemblee dei cittadini, come nel caso di Bologna, richiamato nell’interrogazione, richiede comunque un percorso di preparazione (tutta la fase di selezione dei cittadini e delle regole del gioco) e il supporto di specialisti che, soprattutto in metodologie come questa, dovrebbero essere terzi rispetto all’Amministrazione regionale. Pertanto, la Regione è in grado di fornire supporto in quello spirito di servizio, ma, al contempo, è necessario attuare rigore metodologico che cerchiamo sempre di garantire ai settori che decidono di intraprendere percorsi innovativi.

Inoltre, sui temi del Green Deal stiamo collaborando al progetto europeo Phoenix, lo vedrete nel programma della partecipazione, che mira a definire strumenti innovativi a partire da una fase di ascolto dei cittadini. Attraverso gli strumenti e le competenze messe a disposizione dalla legge regionale n. 15, saranno quindi attivati i processi di democrazia partecipativa con tutti gli stakeholder, con la finalità di definire e condividere obiettivi e target intermedi, nonché azioni e misure da attuare da parte della pubblica amministrazione, delle imprese e della società civile, aumentandone al contempo la consapevolezza non solo sulle tematiche, ma sull’importanza della compartecipazione nella definizione e attuazione delle azioni diffuse per la transizione ecologica.

Infine, anche nel prossimo bando “Partecipazione” saranno previste premialità a progetti volti alle politiche ambientali e, in particolare quest’anno, tra le premialità saranno aggiunti i processi di coprogettazione delle comunità energetiche.

Si conferma, pertanto, la volontà della Giunta di coinvolgere i cittadini e tutte le parti economiche e sociali proattivamente nell’elaborazione e definizione delle politiche e delle misure, sia sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico sia, più in generale, sulla transizione ecologica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Ringrazio l’assessore per questa risposta, per aver accolto positivamente la proposta implicita nell’interrogazione, che è quella che la Regione supporti la realizzazione delle assemblee dei cittadini per il clima, in particolare, ma non solo. L’assemblea dei cittadini è uno strumento che può essere attivato anche su altre tematiche.

Ovviamente, condivido quanto ha detto l’assessore, ed è il motivo anche alla base dell’interrogazione, ossia le assemblee dei cittadini richiedono la messa a punto di una... La metodologia esiste già. Richiedono la messa a punto di selezioni dei cittadini che devono poi partecipare, perché devono essere assemblee rappresentative di tutta la popolazione. È il motivo anche per cui si chiede alla Regione di mettere a disposizione dei fondi finalizzati a questo, perché le realtà più piccole non hanno la possibilità di dotarsi di questi strumenti e anche perché bisogna trovare i soggetti terzi che gestiscano l’assemblea. Non può essere l’Istituzione stessa che, in prima persona, gestisce un’assemblea che deve, in qualche modo, intervenire sulla definizione delle misure da adottare.

Ringrazio l’assessore. Spero che già in occasione dell’evento del 30 settembre, dedicato dalla Regione alle questioni della partecipazione, ci possano già essere novità in più.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 5686

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’aumento dei costi di realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana e sulla tempistica di inizio lavori. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5686: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’aumento dei costi di realizzazione dell’Autostrada Regionale Cispadana e sulla tempistica di inizio lavori. L’interrogazione è a firma della consigliera Pigoni.

Prego, consigliera.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Premesso che l’Autostrada Regionale Cispadana, opera infrastrutturale di grande rilevanza per la regione Emilia-Romagna, inserita all’interno del PRIT, è fondamentale per garantire un concreto rilancio all’attività industriale ed economica della regione e del Paese. In particolare, è un’opera necessaria ai distretti produttivi della bassa pianura padana, a partire da quello del biomedicale, fortemente votati all’export e quindi da collegare alle principali arterie ed infrastrutture logistiche verso il resto del Paese e l’Europa ed è irrinunciabile per rafforzare lo sviluppo sostenibile del territorio.

Non per ultimo, è indispensabile per sgravare i centri urbani dal traffico pesante, migliorando la qualità dell’aria e la vita di cittadini e comunità locali.

Considerato che, allo stato attuale, come appreso dai media in questi giorni, la realizzazione dell’autostrada Cispadana deve fare i conti con l’aumento e i rincari delle materie prime e dei costi energetici, che hanno modificato i calcoli originari del project di realizzazione fissati in 1,3 miliardi, cifra che è lievitata di quasi 400 milioni a causa dell’aumento spropositato sia dei materiali, sia delle fonti energetiche, i fondi da cercare a copertura finanziaria ora sono saliti a quasi 1 miliardo, visti i 400 milioni messi a disposizione dalla società Autobrennero e i 300 milioni finanziati dalla Regione.

Evidenziato che, in base al cronoprogramma del progetto, di cui si parla peraltro da decenni, il cantiere doveva essere già avviato da qualche mese, ma che la pandemia, l’iter burocratico più complicato del solito, gli sviluppi geopolitici rappresentati dalla guerra in Ucraina hanno complicato e rinviato la realizzazione dell’opera, facendo svanire anche il più ottimistico degli scenari che ipotizzava per la primavera 2024 l’avvio dei cantieri, prima dei rincari delle materie prime ed energetiche e delle difficoltà sopracitate, si calcolava un approssimativo termine dei lavori non prima del 2028, visti i 44 mesi che necessitano come minimo per realizzare l’opera, ora i tempi si dilatano ulteriormente.

Tenuto conto che, secondo quanto dichiarato recentemente dall’Assessorato regionale competente, la Regione Emilia-Romagna è disponibile ad investire ulteriori risorse tra i 50 e i 60 milioni, che andranno definite nel nuovo piano economico-finanziario. Inoltre, con una serie di interventi ad hoc si ipotizza di recuperare la cifra necessaria per assorbire i maggiori costi.

Per quanto riguarda il cronoprogramma, dalle dichiarazioni non si evincono date certe sulla Conferenza dei servizi, con la quale verrà definito il nuovo piano finanziario alla luce degli incrementi, mentre si ribadisce che non si prevedono grandi rallentamenti sui termini di inizio cantiere.

Tenuto conto anche che molte aziende credono fortemente nel progetto infrastrutturale e che l’opera programmata venga finalmente realizzata, pena il venir meno di quella crescita e sviluppo socioeconomico che ha sempre caratterizzato il nostro territorio, si interroga la Giunta regionale per sapere come intenda attivarsi concretamente, in sinergia con il Governo, con le istituzioni competenti e i soggetti coinvolti per affrontare la situazione venutasi a creare con l’aumento dei costi di materie prime ed energia per la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana, e per confermare una tempistica certa dell’inizio dei lavori di realizzazione dell’opera, in risposta alle aspettative delle imprese e dei cittadini.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche la consigliera Pigoni, che mi consente di tornare sul tema dopo alcune precisazioni che ho fatto la scorsa settimana sui quotidiani di Ferrara, di Reggio Emilia e di Modena. rispetto ad alcune notizie che erano comparse sui quotidiani e che non precisavano in maniera corretta lo stato dell’arte.

In risposta quindi al question time in oggetto, evidenzio le seguenti considerazioni: innanzitutto, tenendo conto dell’aumento dei rincari delle materie prime e dei costi energetici, che hanno inevitabilmente modificato il costo originario dell’infrastruttura, ribadisco la strategicità dell’Autostrada Regionale Cispadana quale opera fondamentale per garantire un concreto rilancio dell’attività industriale ed economica della Regione e del Paese. Confermo la disponibilità della Regione Emilia-Romagna ad investire ulteriori risorse, comprese in un range tra i 50 e i 60 milioni, da definirsi appunto nel nuovo piano economico-finanziario che attraverso ulteriori leve – poi dirò – potrà assorbire i maggiori costi discendenti dai rincari di cui sopra, garantendo la sostenibilità economico-finanziaria dell’opera.

In seguito alla riunione tenutasi a Trento il 5 agosto, alla quale era presente anche il presidente Bonaccini, oltre ai vertici della Società Autobrennero e ai due presidenti delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, è attualmente in fase di approfondimento tecnico la previsione di una serie di leve, su proposta della Regione Emilia-Romagna volte a recuperare la cifra necessaria per assorbire i maggiori costi.

Le leve sono le seguenti: uno sconto sul nuovo costo dell’opera valorizzato con prezzi aggiornati a luglio 2022, pari a circa il 17 per cento; l’incremento dell’equity da parte del concessionario, di circa ulteriori 150 milioni per arrivare a complessivi 350 milioni; il differimento di alcune opere di adduzione alla Cispadana; l’azzeramento del canone di concessione.

Le leve sopraindicate garantiscono la sostenibilità dell’opera e il riavvio rapido dell’iter procedurale. Quindi, con particolare riferimento al cronoprogramma, nel ribadire che non si prevedono grandi rallentamenti sui termini di inizio cantiere, si evidenzia che la conferenza dei servizi originariamente prevista per l’autunno dell’anno in corso, alla luce della caduta del Governo e del panorama geopolitico che ha determinato il citato aumento delle materie prime e dei costi energetici potrà essere riconvocata dopo che il Governo dichiarerà la pubblica utilità della proposta di project financing presentata dalla Società Autostrada del Brennero per ottenere la nuova concessione della A22 con la realizzazione di un corridoio verde europeo tra Modena e il Brennero.

Per queste ragioni, con una lettera a firma del presidente della Regione Emilia-Romagna, del presidente della Provincia autonoma di Bolzano e del presidente della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige, già inviata, si intende sollecitare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al fine di effettuare un incontro urgente per accelerare i tempi previsti per la dichiarazione di pubblica utilità della citata proposta di project, presupposto che fornirebbe le condizioni per definire l’equilibrio, il nuovo equilibrio economico finanziario dell’autostrada regionale Cispadana ed anche per il riavvio della conferenza dei servizi finalizzata all’approvazione del progetto definitivo della stessa e alla cantierizzazione dell’opera.

Si evidenzia che con le azioni sopraindicate il rinvio del dell’opera non subirà rilevanti rallentamenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Brevissimamente per ringraziare l’assessore. Credo che con grande serietà sia stata ribadita la strategicità di quest’opera per la nostra Regione e per il Paese intero. Mi piace sottolineare che lo stiamo facendo sia dal punto di vista dell’iter burocratico che dal punto di vista di quello che significa l’impegno economico finanziario da parte della Regione per dire questo grande sì a quest’opera che da decenni questo territorio aspetta. È certamente questo il tempo di non fare passi indietro su quelle che sono le infrastrutture, le nuove infrastrutture di cui la nostra Regione e il nostro Paese hanno bisogno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 5688

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per evitare che i daini dei due nuclei di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), una volta catturati, siano destinati ad allevamenti da carne per la macellazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5688: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure da adottare per evitare che i daini dei due nuclei di Lido di Classe e Lido di Volano, una volta catturati, siano destinati ad allevamenti da carne per la macellazione. L’interrogazione è a firma della consigliera Gibertoni.

Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore.

Così siamo arrivati al finale o così ci state dicendo, che siamo arrivati al finale. Il finale, sia ben chiaro, è che li mandate al macello. Il finale è questo; un finale, sia ben chiaro, che è stato scritto dalla Regione, scritto e diretto dalla Regione Emilia-Romagna ed eseguito dal Parco del Delta del Po; un finale che noi abbiamo anticipato già quasi due anni fa, non appena la Regione, con la sua delibera n. 140, che parlava già chiaro, ha aperto la strada al macello per i daini della pineta di Classe e di Volano.

La vostra delibera diceva già queste cose. Noi le abbiamo sollecitate più volte. Avete negato l’evidenza e ci avete detto che diffondevamo fake news. Addirittura, l’assessore Mammi, che ha sempre rivendicato la volontà da parte della Regione di utilizzare, per quanto riguarda la complessità dei nuclei dei daini di Classe e di Volano, metodi esclusivamente ecologici non cruenti, diceva a noi ‒ cito le parole dell’Assessorato ‒ che “non corrisponde al vero quanto diffuso in queste ore sui social e riportato anche da un giornale locale su presunte riunioni in Regione per un Piano straordinario di abbattimento degli animali. Si tratta di fake news che nulla hanno a che fare con la realtà. Dispiace che, proprio in un momento nel quale la Regione sta operando con un approccio nuovo e diverso per trovare soluzioni inedite, in grado di tenere in equilibrio la sicurezza del territorio e dei cittadini con la presenza della fauna selvatica, ci sia chi continui a dare informazioni sbagliate e fuorvianti”.

Io non so, assessore, chi dava le informazioni sbagliate e fuorvianti. Io so che ieri mi è stata girata una foto che mi ha molto colpito: la foto di una ragazza a mani giunte che con un sorriso (sembrava molto civile questa foto), credo a poca distanza dal presidente Bonaccini, chiedeva al presidente Bonaccini addirittura un atto di clemenza nei confronti di questi daini, chiedeva a mani giunte al presidente Bonaccini di dire una parola in difesa di questi daini. Con un sorriso, a mani giunte.

Siamo arrivati a questo punto. Le persone chiedono un atto di clemenza, una parola. Quando ho visto questa foto, io mi sono rimproverata di non aver messo in guardia per tempo queste persone dal non farsi umiliare così. Io penso che loro sbaglino. Io lo penso. Io penso che loro sbaglino nel ritenere che voi siate persone con cui si può parlare. Io lo penso. Ma se io su questo sbaglio, assessore, sarò felice di riconoscerlo pubblicamente.

Ascolto, quindi, la sua risposta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Gibertoni.

Assessore Mammi, prego.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Gibertoni, che mi dà la possibilità di ritornare su questa vicenda, della quale abbiamo parlato tante volte, in tante occasioni, anche in quest’aula.

Penso sia opportuno fare una premessa, che forse non è necessaria, visto proprio il numero di occasioni nelle quali abbiamo discusso del tema, ma penso comunque utile per ricontestualizzare le ragioni che hanno portato all’approvazione della delibera di Giunta regionale citata dalla consigliera, la n. 140 del 1° febbraio 2021, recante “Piano regionale per il controllo delle popolazioni di daino di Lido di Classe e di Lido di Volano”.

Questa delibera, che risale appunto al 1° febbraio 2021, si è resa necessaria per dare attuazione a quanto indicato e richiesto da ISPRA, che è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e che ha indicato delle linee guida per la gestione degli ungulati in tutto il Paese, linee guida che poi sono state recepite nel Piano faunistico venatorio 2018-2023, che è stato approvato, come ricorderà la consigliera, nell’Assemblea legislativa del 6 novembre 2018.

Queste linee guida che ISPRA ha indicato prevedono in modo chiaro la conservazione dei nuclei storici di daini in ambiente mediterraneo e quindi indica le tenute di San Rossore, di Castel Porziano, il Parco regionale della Maremma, e delle popolazioni maggiormente affermate presenti nell’Appennino centro-settentrionale, mentre ISPRA invita, in queste linee guida, ad occuparsi dei piccoli nuclei isolati e di quelli di recente formazione, spesso originati da fughe da recinti o da introduzioni abusive, per l’impatto che questi possono avere sull’ecosistema in cui si trovano, che non è vocato alla loro presenza.

Non vi è pertanto alcuna intenzione della Regione di accanirsi, ma la necessità di attuare quanto indicato da ISPRA e quindi di ripristinare un equilibrio che, se non governato, può produrre effetti negativi sull’habitat interessato alla presenza dei nuclei, quindi un impatto sulla vegetazione e sulle altre specie animali.

Ora non possiamo, come spesso è accaduto quando abbiamo parlato del calendario venatorio, dire che dobbiamo seguire con precisione e attenzione tutte le indicazioni di ISPRA e, quando parliamo di altre questioni, non attendere e non seguire le indicazioni che ci dà questo importante istituto nazionale di ricerca ambientale. ISPRA è un organismo tecnico-scientifico e dà delle indicazioni che devono essere seguite sempre, dal calendario venatorio fino anche alla gestione di situazioni come questa.

Questa indicazione vale su tutto il territorio nazionale e in altre parti del Paese è già stata indicata. Fatta questa premessa, però, occorre precisare anche qui nuovamente alla consigliera che, contrariamente a quanto riportato, i parchi regionali redigono i piani di controllo per i territori di propria competenza, in coerenza con quanto prescritto dalla legge n. 394 del 1991, recepita dalla legge regionale n. 6 del 2005, mentre la Regione ha approvato il proprio piano ai sensi della legge n. 157 del 1992 e della legge n. 8 del 1994 per il territorio di propria competenza.

La Regione ha competenza su circa il 5 per cento dell’area occupata dai daini, sia a Ravenna che a Ferrara. Quando parliamo del parco della Regione, quindi, parliamo di due soggetti, con riferimenti normativi diversi che fanno comprendere come i piani dei due enti gestori, Parco e Regione, abbiano quindi seguito istruttorie distinte, così come distinta si sta dimostrando l’attuazione del piano medesimo.

La Regione, che non può interferire nelle decisioni autonome del Parco, le decisioni gestionali, proprio perché la gestione è in capo al Parco, quindi anche la responsabilità che ne consegue, la nostra Regione mantiene, e lo ribadisco qui oggi, per quanto riguarda e attiene alle aree di competenza nostra quel 5 per cento a cui ho fatto riferimento.

Manteniamo l’intenzione di attuare quanto più volte ribadito, quindi la traslocazione in zone vocate, dei daini, o l’affidamento a privati, sottolineo e sottoscrivo, come ho già detto, non a scopo di macellazione o di caccia, l’abbiamo anche scritto in modo preciso e chiaro negli atti, mi dispiace che lei non l’abbia riportato; abbiamo anche deciso per la parte di nostra competenza non solo per la traslocazione ma anche di sperimentare la sterilizzazione proposta dalla LAV, consapevole, per quanto detto in precedenza, che sull’area di nostra competenza, però, naturalmente i daini sono ridotti, è un numero molto meno significativo del resto dell’area.

Quindi, intendiamo applicare metodi non cruenti, che intendono percorrere una soluzione rispettosa dell’ambiente, ma anche capaci di limitare la situazione di pericolo per l’ecosistema, per l’ambiente, capaci di rispettare e attuare le indicazioni che ISPRA ci ha dato e anche naturalmente per tutelare e prevenire la sicurezza stradale nell’area.

Proprio per quanto riguarda la messa in opera di sistemi di prevenzione si ricorda che la Regione eroga contributi per la protezione delle colture, potenzialmente danneggiabili dai daini, come previsto dalle disposizioni nazionali, mentre la protezione dei tratti stradali, la messa in opera dei sistemi sperimentati dalla Regione per la prevenzione dell’incidentalità stradale compete agli enti gestori delle strade.

Noi diamo indicazioni, abbiamo segnalato quali sono le aree sulle quali occorre monitorare ed eventualmente intervenire, ma sono gli enti proprietari e gestori delle strade che poi devono attuare gli interventi, non può essere la Regione. Il nostro Ente, quindi, proprio a seguito di specifici sopralluoghi, ha inviato ad ANAS indicazioni su quali, tra i possibili presìdi attualmente disponibili, potrebbero essere idonei nei diversi tratti attraversati dai daini e l’abbiamo indicato in modo chiaro anche con documentazione scritta che possiamo fornire, ovviamente, a tutti.

Questa è la nostra linea, la nostra impostazione, già illustrata in altre occasioni, che oggi ribadisco e che riguarda le aree di nostra competenza. Mi dispiace, però io penso che sia stata fatta anche un po’ di disinformazione rispetto ai ruoli e rispetto alle responsabilità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: A me dispiace molto, assessori, che la disinformazione l’abbiate fatta voi per due anni, evitando di gestire qualcosa che era qualcosa di complesso. Siete arrivati all’ultimo e, inspiegabilmente, senza nessun confronto, né con le associazioni ambientaliste e animaliste, né con i cittadini, né con nessuno, avete premuto il bottone della macellazione. Di fatto, aprendo, lo ribadisco, lei oggi cerca di scaricare il barile completamente, ma questo non le sarà consentito dopo due anni di dichiarazioni in cui lei ha sempre parlato della complessità di quegli animali e del numero totale di quegli animali, tra l’altro attribuendo loro colpe così enormi che noi abbiamo ogni volta smantellato, colpe così enormi da provocare quelle che saranno esecuzioni sommarie, la condanna a morte in massa di animali inermi; colpe che non ci hanno mai convinto.

Le abbiamo sempre smontate, queste colpe, con i vostri stessi dati, danni all’agricoltura pressoché inesistenti, incidenti che non c’erano, attraversamenti ferroviari di cui le Ferrovie non sapevano nulla, numeri e censimenti fatti che non si capiva da chi erano fatti e numeri che non tornavano, mancanza di iniziativa e disinteresse da parte della Regione rispetto allo studio scientifico, all’incentivare studi scientifici su quelle zone e sulla possibilità dei predatori di equilibrare quelle zone. Se gli studi non si fanno partire, è ovvio che i dati poi la Regione non li può avere. Quindi, io credo che questo stia aprendo gli occhi a molti cittadini, anche persone che pensavano fino a ieri di disinteressarsi di ambiente e animali, rispetto a un metodo che oggi riguarda i daini, ma in realtà è un metodo di governo. A questo punto è il vostro metodo di governo, perché, attenzione, lo ribadisco, il Piano di controllo dei daini è scritto, approvato e presentato a ISPRA dalla Regione Emilia-Romagna e il parco si limita ad approvarlo senza nessun tipo di modifica. Oggi poi mi si dice che ISPRA è diventata buona, ma quando ISPRA dice che non bisogna uccidere Moriglione e Pavoncella di quello che dice ISPRA possiamo far finta di niente perché vogliamo continuare fino all’anno scorso a uccidere Moriglione e Pavoncella. Se ISPRA dice che non è il caso di fare pre-aperture o post chiusure del calendario caccia, noi lasciamo correre perché, in fin dei conti, la verità è che i pareri di ISPRA sono sempre dei pareri non vincolanti. Se i pareri di ISPRA sono non vincolanti è la Regione Emilia-Romagna, la Giunta Bonaccini, che sceglie di mandare il complesso dei daini inermi, che non hanno fatto danni e niente a nessuno, al macello. Il parco ‒ come sapete ‒ mette addirittura il prezzo della carne di daino al chilo nel bando in cui ricerca operatori economici. Dice: faccio entrare i macellatori nel parco, con il vostro assenso, assessore, come dei rigattieri della morte. Gli animali li avete già tramutati in roba: chi se la viene a prendere (avete detto), a quanto se la può rivendere; venite a sgomberarci il parco dai daini; ve li potete rivendere a 4 euro al chilo; complessivamente circa 90.000-100.000 euro in tre anni.

Questo è quello che si porta avanti grazie alla Giunta Bonaccini e alla delibera n. 140, che permette al parco di fare questo. Se non ci fosse la delibera n. 140... Lei non ha risposto alla mia domanda: perché non la cambiate? Se non ci fosse quella, il parco non potrebbe assolutamente procedere con l’idea di vendere a dei macellatori parte del nostro patrimonio indisponibile. Peraltro, una grande attrattiva turistica, che state buttando completamente al massacro in questo modo.

Questo è un metodo. È un metodo di tracotanza, un metodo diseducativo, in cui si dice alla popolazione “uccido perché posso”. Questo è quello che io spero i cittadini sempre di più capiscano di voi.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Petitti): Per favore, non è possibile... Per favore. Chiedo rispetto per l’aula. Grazie.

 

OGGETTO 5687

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per far fronte alle specifiche esigenze determinate dal caro bollette per i centri di formazione professionale pubblici, in particolare per le strutture di diretta proprietà della Regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5687: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure da adottare per far fronte alle specifiche esigenze determinate dal caro bollette per i centri di formazione professionale pubblici, in particolare per le strutture di diretta proprietà della Regione, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Buongiorno, colleghi. Buongiorno, assessore.

Oggi portiamo in quest’aula un tema che, evidentemente, è di stretta attualità, ovvero il caro energia, che impatta sui cittadini, ma che impatta anche sulle imprese.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consiglieri un po’ più di silenzio in aula, per cortesia, sennò non riusciamo a sentire.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Portiamo oggi in aula ‒ dicevo ‒ un tema di attualità che impatta, evidentemente, sui cittadini e sulle imprese, ma anche, più in generale, sulla Pubblica amministrazione.

Oggi apriamo un focus su un settore specifico della Pubblica amministrazione di cui non si parla quasi mai, c’è un dibattito sicuramente a livello nazionale per far fronte a queste questioni, è evidente però che a livello regionale abbiamo, come dicevo prima, il sistema della formazione professionale che sta subendo con grande preoccupazione e reali difficoltà l’impatto economico determinato dei fortissimi incrementi dei costi dell’energia.

Voglio ricordare a questo proposito che i centri pubblici di formazione professionale costituiscono un importante asset del sistema degli Enti locali della nostra Regione. Sono presenti in quasi tutte le province con 17 sedi 8 diversi Enti gestori di proprietà di 50 Enti locali, 1 unione di Comuni e 49 Comuni, fra i quali troviamo sia grandi capoluoghi, sia centri di piccola dimensione, e sappiamo che svolgono attività fondamentali per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna e altrettanto fondamentali per i ragazzi e per le ragazze che riescono in questo modo ad assolvere all’obbligo scolastico e formativo e a prepararsi efficacemente per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Dobbiamo considerare che tutti gli Enti di gestione e di formazione professionale impegnati nell’attività IFP, sia CFP pubblici che privati accreditati, devono affrontare, oltre ai costi comuni di qualsiasi altro soggetto impegnato in attività educativa (penso alle scuole innanzitutto), anche quelli propri di strutture in cui sono operativi, macchinari e laboratori, che fanno lievitare ulteriormente i costi dei consumi energetici.

Sottolineo a questo riguardo che i corsi IFP sono delle modalità di adempimento, come dicevo prima, dell’obbligo scolastico e formativo, e conseguentemente sono servizi ai quali non è possibile rinunciare.

Gli edifici in cui hanno sede le attività dei centri pubblici professionali sono, in alcuni casi, proprietà regionale, ed è su questo che voglio concentrarmi. Penso alle strutture di Parma e di Piacenza o, nella mia provincia, quella di Bologna, nel caso di Futura, il centro e che ha sede a San Giovanni in Persiceto e a San Pietro in Casale, che ospita laboratori informatici e tecnici nel settore elettrico e meccanico per la pneumatica, l’oleodinamica e la saldatura, quindi, di conseguenza, sono edifici particolarmente energivori sia per l’esercizio dei macchinari, sia per esigenze conseguenti alla climatizzazione degli ambienti di studio e di lavoro.

In questi casi al ridurre l’impatto del caro energia sui bilanci degli Enti locali si deve aggiungere un più ampio obiettivo di efficientamento energetico del patrimonio regionale anche attraverso la realizzazione di comunità energetiche. Sappiamo bene, e lo so perché io stessa sollecito più volte l’assessore Calvano, che si sta occupando del monitoraggio e dell’efficientamento del patrimonio regionale, anche attraverso la mappatura che io mi auguro arrivi il più presto possibile, e all’interno di queste azioni è ovviamente opportuno intervenire anche sulle strutture che, dicevo, fanno parte del sistema formativo.

Da qui nasce questa interrogazione. Le chiedo quindi, assessore Colla, quali sono le misure che intende adottare la Regione, d’intesa con gli enti locali, per far fronte alle specifiche esigenze determinate dal caro-bollette per i centri di formazione professionale pubblici, in particolare per le strutture di diretta proprietà della Regione, possibilmente elencandole ed evitando in questo modo che i maggiori costi energetici ricadano sui Comuni, o direttamente sugli utenti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde l’assessore Colla. Prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Condividiamo che gli enti di formazione siano un importante asset regionale nel sistema. Ovviamente, il problema è di tutti gli enti, non solo di quelli pubblici, è evidente. Mi permetta però, consigliera: sul tema dell’energia abbiamo il problema negli ospedali, negli asili, nelle scuole, nelle ASP, quindi abbiamo un problema di monitoraggio e di tenuta generale, non solo sugli enti di formazione pubblici, pure importanti.

Stiamo valutando tutto il sistema pubblico per evitare blocchi operativi gestionali. È evidente che le scelte che si faranno sia a livello europeo, sia a livello governativo, in queste ore, e anche i decreti stessi, saranno molto importanti per andare in questa direzione. Lei sa che abbiamo fatto un’operazione di accreditamento su tutti gli enti, aiutandoli anche finanziariamente rispetto a rendere più efficienti ed efficaci le strutture, anche immobiliari.

Lei sa, consigliera, che noi non abbiamo in gestione gli enti pubblici. Abbiano dato in concessione l’immobile agli enti locali, quindi non è che direttamente siamo noi coinvolti, ma non mi sfugge il problema che lei ha posto. Mi permetta, però: lei sa, essendo stata anche prima firmataria di un ordine del giorno che stiamo rispettando in merito al sistema della formazione, al sistema pubblico, che questa Regione eroga 1,4 milioni all’anno per tre anni rispetto al sistema complessivo accreditato.

In più, continuiamo a pagare a piè di lista tutti i lavoratori dipendenti che venivano dalla Regione. Direi che bisogna guardare a tutto il sistema. In questa operazione, per quanto ci riguarda, ovviamente, faremo grande attenzione anche alle loro valutazioni e molto probabilmente a breve faremo una convocazione del sistema della formazione pubblica e privata, perché anche i privati che hanno i laboratori ci hanno già posto il problema dell’energia.

Raccogliamo la sollecitazione, ma dentro a un canovaccio di equità trasversale della discussione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Ringrazio l’assessore Colla.

È evidente che, lo dicevo in premessa, il problema è più generale e impatta su tutti i settori della nostra economia, pubblici e privati, quindi, sicuramente, come si diceva prima, anche sul sistema sanitario, sulle Case della salute, su settori dove evidentemente abbiamo anche persone più fragili e da tutelare. Questo è assolutamente in dubbio.

Oggi ho voluto porre il tema del sistema della formazione perché, come le avete avute voi, anche noi da questa parte e anche io ho ricevuto delle sollecitazioni rispetto ai costi esorbitanti. La richiesta è quella di poter continuare a garantire un servizio in maniera sostenibile.

La discussione sul caro energia, è evidente, è a più livelli. È vero che le strutture, gli edifici sono stati dati in gestione agli Enti locali, ma è anche vero che gli Enti locali fanno fatica evidentemente a far fronte già in generale perché anche loro direttamente impattati dal caro energia, e quindi è giusto che la Regione provi in qualche modo a dare delle risposte, perché questi edifici sono di nostra proprietà e, come si diceva prima, dati in gestione. Una risposta credo che sia opportuna in questo senso. Chiaramente io mi sono concentrata sui pubblici. È evidente che il sistema della formazione ha impattato in maniera orizzontale sia per i pubblici che per i privati, con la differenza che sui pubblici possiamo intervenire, evidentemente. Abbiamo, secondo me, l’onere e l’obbligo di intervenire, proprio perché sono edifici di nostra proprietà, senza dimenticarci anche della parte privata e quindi del sistema della formazione privata accreditata, non c’è dubbio. Però, su quelli pubblici io credo che abbiamo una responsabilità in più anche per in qualche modo sgravare gli Enti locali di responsabilità e di un peso che già hanno sulle loro spalle rispetto al tema dell’energia.

Anche di questo se ne è parlato più e più volte sugli organi di informazione. Quindi, è bene che la Regione provi a dare delle risposte.

Apprezzo la volontà, manifestata anche dall’assessore Colla, di chiamare a raccolta gli Enti di formazione, sia pubblici che privati, per provare a intervenire anche all’interno di quello che è un quadro più generale, che riguarda l’efficientamento degli edifici, sì, privati, ma anche quelli di proprietà diretta della Regione.

Grazie.

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5690

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto, al fine di sensibilizzare le aziende e le multiutilities regionali, i cui impianti di teleriscaldamento generano calore dalla combustione di rifiuto, per favorire una differente articolazione delle tariffe orientata ai costi effettivamente sostenuti e generare così una scontistica a favore di famiglie e imprese. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5690: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto, al fine di sensibilizzare le aziende e le multiutilities regionali, i cui impianti di teleriscaldamento generano calore dalla combustione di rifiuto, per favorire una differente articolazione delle tariffe orientata ai costi effettivamente sostenuti e generare così una scontistica a favore di famiglie e imprese. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Occhi e Rainieri.

Prego, consigliere Occhi.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Premesso che nelle cronache degli ultimi giorni è emersa la drastica decisione di IREN Spa, come esempio, di sospendere il teleriscaldamento in 54 condomini nel Comune di Parma a seguito di morosità legata all’aumento dei costi del servizio. Tali condomini e utenze nell’ultimo periodo non sono, infatti, riusciti a far fronte al pagamento dei corrispettivi. Pertanto, IREN ha provveduto al distacco delle utenze.

Osservato che nel corso degli anni si è venuta a creare una situazione di monopolio naturale sul teleriscaldamento da parte delle multiutilities nei confronti degli utenti allacciati alla rete.

Nel 2020, ad esempio, la produzione termica regionale da teleriscaldamento dai nostri termovalorizzatori è stata di circa 314.000 megawatt, corrispondente al fabbisogno di una città di circa 150.000 abitanti. La produzione di energia elettrica, sempre da termovalorizzazione, è circa 695.000 megawattora, di cui circa 375.000 assimilabili a fonte rinnovabile, equivalente a un impianto da 758 megawatt.

Dai dati del nuovo Piano regionale di gestione rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate sarebbero sette i termovalorizzatori, di cui due di IREN Ambiente, quattro di Herambiente e uno di [...] energia e ambiente. Il calore fornito alle utenze allacciate, però, è prodotto, in alcuni termovalorizzatori, due terzi dalla termovalorizzazione dei rifiuti e solo per un terzo tramite gas metano.

Il prezzo del servizio di teleriscaldamento viene definito liberamente dall’operatore, che di norma lo indicizza all’andamento del costo della fonte energetica presa come riferimento per il calcolo del costo evitato, che l’utente avrebbe sostenuto utilizzando un sistema di riscaldamento alternativo, generalmente quindi il gas.

In un numero limitato di casi, spesso per le cooperative o nell’ambito di convenzioni sottoscritte con amministrazioni locali, sono invece applicate le tariffe cosiddette cost reflective. In questi casi, eventuali variazioni del prezzo del servizio dipendono dai costi effettivamente sostenuti nella gestione della rete, comprensivi dell’approvvigionamento delle fonti energetiche utilizzate.

Per il conferimento dei rifiuti da bruciare nell’impianto per la produzione di calore ogni utenza domestica e non domestica è già tenuta al pagamento di una tassa, che copre totalmente i costi relativi al servizio di gestione rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati, ovvero allo smaltimento.

Appare chiaro che dove il calore necessario al servizio di teleriscaldamento viene prodotto prevalentemente, se non totalmente, dalla termovalorizzazione dei rifiuti, si potrebbe valutare - almeno per un periodo contenuto come quello dell’attuale caro energia - l’applicazione di un metodo di calcolo differente, più orientato ai costi effettivamente sostenuti nella gestione e nella generazione del calore.

Rilevato che, fra le altre cose, il teleriscaldamento non gode nemmeno dell’agevolazione IVA al 5 per cento come per il gas e dell’abbattimento degli oneri di sistema, interroghiamo la Giunta regionale per sapere se e quali iniziative intenda mettere in atto, al fine di sensibilizzare le aziende e le multiutilities regionali, i cui impianti di teleriscaldamento generano calore dalla combustione di rifiuto, per favorire una differente articolazione delle tariffe, orientata ai costi effettivamente sostenuti e generare così una scontistica a favore di famiglie e imprese. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Risponde l’assessore Colla. Prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Occhi.

Sulla sospensione di IREN abbiamo richiesto al coordinatore degli Enti locali e ai soci di Iren di informarci in merito alle motivazioni e alla casistica che hanno portato all’interruzione, mentre sul problema sollevato, che prende spunto da un caso specifico nella nostra Regione, che in verità interessa anche tutto il territorio nazionale, come lei sa, i vari decreti del Governo che sono intervenuti per calmierare i rincari delle diverse commodity, in particolare il prezzo del gas metano, hanno praticamente azzerato gli oneri di sistema e hanno ridotto l’IVA dal 22 al 5 per cento.

Purtroppo queste manovre fiscali non sono state adottate per il teleriscaldamento e si è determinato un vuoto legislativo, con la conseguenza che, essendo il prezzo del teleriscaldamento indicizzato rispetto al prezzo del gas metano, non solo il teleriscaldamento, anche per le rinnovabili diventa così.

Tali sistemi non hanno potuto usufruire né della riduzione degli oneri né della riduzione dell’IVA. La situazione inoltre è ancora più grave nella realtà segnalata nell’interrogazione, in quanto nel Comune di Parma solo circa il 44 per cento del calore generato dal sistema di teleriscaldamento deriva da un combustibile primario (il gas metano), mentre la maggior quota è generata dal recupero di calore derivante dalla combustione dei rifiuti, come lei ha affermato.

Questa situazione sta quindi penalizzando in maniera ingiustificata proprio i sistemi di teleriscaldamento più virtuosi. Per affrontare tale situazione, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione in legge – stiamo parlando di queste ore, naturalmente giorni – del decreto- legge 9 agosto 2022 n. 115, recante “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali industriali”, come Commissione energia il sottoscritto su nostra proposta ha posto l’accento sui vari punti da proporre al Governo, tra cui prioritariamente l’abbattimento degli oneri di sistema e l’IVA per i sistemi di teleriscaldamento.

A tal fine si è proposto uno specifico emendamento all’articolo 5 del decreto-legge n. 115, rubricato “Riduzione dell’IVA e degli oneri nel settore del gas per il quarto trimestre 2022”, inserendo la frase “nonché misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del teleriscaldamento”, e aggiungendo al comma 1, dopo le parole “decreto legislativo 26.10.1995 n. 504”, la frase “nonché le forniture di energia termica per il tramite di reti di teleriscaldamento”. La Regione si impegnerà a seguire l’evoluzione del quadro legislativo al fine di contribuire e dare soluzione ad un problema molto serio per il nostro territorio, nel quale si sono sviluppate le reti di teleriscaldamento urbano più efficienti nel nostro Paese.

Abbiamo motivo di pensare che questa non solo svista, ma questo vuoto legislativo possa essere colmato in quel decreto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Prego, consigliere Occhi.

 

OCCHI: Grazie, assessore.

La questione è proprio generata, lo diceva lei… C’è un’ingiustizia, anche sociale, direi, per il fatto che cittadini che hanno aderito al teleriscaldamento, anche sulla base di una volontà di abbattere l’inquinamento, di partecipare ad una transizione legata ad un riciclo di materia dal punto di vista energetico e che già pagano la TARI, che prevede anche lo smaltimento, e si trovano a pagare dei costi.

Non mi ha risposto, però, sul tema del cost reflective, che è una metodologia di calcolo alternativa a quella del costo evitato che le multiutilities, in alcuni casi, possono mettere in campo. È già stato fatto in altre zone d’Italia.

Sul tema, invece, degli oneri di sistema e dell’IVA esiste anche un emendamento della Lega in Senato, a firma del senatore Arrigoni, quindi spero che tutti sosterranno – anche il Partito Democratico la sosterrà in questa fase – la necessità di portare anche il teleriscaldamento come fonte quindi di riscaldamento analoga al gas, però qui devi avere gli stessi abbattimenti degli oneri di sistema e dell’IVA.

Questo perché si apre anche il discorso più ampio, e ne abbiamo parlato tante volte in quest’aula, di come a volte i cittadini vadano nella direzione di risparmio energetico o di risparmio di risorse e noi, invece, poi andiamo a colpirli mantenendo gli stessi costi e non tenendo conto della loro volontà.

Questo poi allontana anche i cittadini dalla loro attenzione sociale. In questo caso è paradossale, quindi credo che la nostra Regione debba anche andare nella direzione giustamente di influire su quelle che sono le dinamiche parlamentari in questa fase convulsa, tra l’altro, del Decreto Aiuti di conversione finale, ma che debba anche sensibilizzare le nostre multiutilities che, per quanto riguarda la Lega, sono comunque una risorsa per il nostro territorio. Le aziende sono aziende del territorio, sono aziende partecipate in gran parte ancora dalla maggioranza dei nostri Comuni e quindi, quale importante risorsa, credo che possano anche partecipare in questo momento di difficoltà per aziende e famiglie, anche dal loro punto di vista, per cercare di andare in una dimensione di generazione dei costi e delle tariffe che sia effettivamente legato ai costi effettivamente sostenuti dalla generazione del calore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

 

OGGETTO 5692

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere affinché la direzione della Demm di Porretta Terme chiarisca i propri comportamenti nei confronti del personale e vengano mantenuti gli impegni assunti il 28 giugno 2018 con l’acquisto dell’azienda. A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5692, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali azioni la Giunta intende intraprendere affinché la direzione della Demm di Porretta Terme chiarisca i propri comportamenti nei confronti del personale e vengano mantenuti gli impegni assunti il 28 giugno 2018 con l’acquisto dell’azienda, a firma del consigliere Taruffi.

Prego, consigliere.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su una vicenda che negli anni abbiamo seguito ripetutamente, per diverse ragioni. In questo caso, portiamo all’attenzione dell’Assemblea e della Giunta le vicende che si sono susseguite nelle ultime settimane in merito ai comportamenti denunciati dalle organizzazioni sindacali FIM e FIOM, come antisindacali, da parte della direzione dello stabilimento, quindi della proprietà che fa capo da giugno del 2018 al gruppo Certina. Ci risulta che si siano messi in campo azioni e provvedimenti, anche disciplinari, nei confronti di lavoratrici e lavoratori che hanno partecipato a uno sciopero indetto a seguito di una scelta unilaterale da parte dell’azienda rispetto alla gestione degli straordinari e alla richiesta di straordinari prospettata alle lavoratrici e ai lavoratori, anche rispetto alla gestione di alcune festività legate al patrono, alla gestione del patrono, della giornata relativa alla festa del patrono del Comune di Alto Reno Terme, provvedimenti che sono stati comminati alle lavoratrici e ai lavoratori.

Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto questi provvedimenti lesivi del diritto di sciopero da parte delle lavoratrici e dei lavoratori stessi, in una situazione che riteniamo utile e necessario chiarire.

Sappiamo che già l’assessore Colla ha previsto un incontro con le organizzazioni sindacali e con la proprietà. Riteniamo, quindi, sia utile accendere un ulteriore faro anche in questa sede, proprio per non lasciare che avvenimenti simili possano passare sotto silenzio.

Sappiamo anche che la realtà della Demm, che da tanti anni vive una situazione articolata, è comunque oggetto di attenzione costante da parte della Giunta, dell’assessore Colla. Per questo riteniamo utile questo passaggio anche in Assemblea e per questo abbiamo presentato l’interrogazione, per chiedere all’assessore quali passi si stanno mettendo in campo e a che punto effettivamente è la vicenda.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Assessore Colla, prego.

 

COLLA, assessore: Grazie.

In merito all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Taruffi sulla situazione creatasi alla Demm di Porretta, Comune di Alto Reno Terme, posso comunicare che, come è ben noto, questo Assessorato ha seguito la vertenza della Demm fin dal passaggio, non facile e scontato, avvenuto in occasione della gestione dell’amministrazione straordinaria del gruppo Paritel, di cui la Demm faceva parte, processo seguito inizialmente dal MISE e poi portato a termine e monitorato dall’Assessorato regionale.

L’accordo siglato per il rilancio del sito produttivo di Porretta prevedeva l’uso degli ammortizzatori sociali, il congelamento di alcune spettanze di secondo livello, un piano di riduzione del personale gestito tramite accordi sindacali per governare le uscite esclusivamente volontarie del personale, un piano di formazione del personale. Il tutto finalizzato alla ripresa produttiva del sito, accompagnato da un piano di investimenti in grado di rilanciare l’impresa e garantire l’occupazione, anche se ridimensionata, di un’impresa storica collocata nell’Appennino bolognese. Come Regione, come lei sa, abbiamo sostenuto anche finanziariamente tutto il percorso di formazione e riconversione delle maestranze.

Piano industriale che si è sviluppato lentamente e non senza inciampi, basti pensare alle ripercussioni causate a seguito dell’epidemia del Covid e alla complessità che il settore della meccanica e della componentistica sta vivendo a livello regionale, tra incremento dei costi, difficoltà della logistica a livello mondiale nel garantire le forniture, esplosione dei costi delle materie prime ed energetici.

Nonostante ciò, l’azienda ha incrementato il fatturato nell’ultimo anno e mantenuto alcuni importanti clienti storici (cito ad esempio CNH). Siamo stati tempestivamente informati sia da parte sindacale che da parte aziendale dei fatti recentemente avvenuti, che hanno portato alla rottura delle relazioni sindacali e all’impugnazione degli atti, aprendo di fatto un contenzioso giuridico, che sarà oggetto di valutazione da parte degli organismi competenti, trattandosi di materia giuslavoristica.

Si tratta di un fatto preoccupante, che si verifica in una fase di picco produttivo che l’azienda deve garantire e che può, se gestito bene, aiutare a recuperare ulteriore fatturato e fidelizzazione dei clienti. Per queste ragioni, pur non essendo titolati ad intervenire nella materia oggetto di contenzioso, abbiamo intrapreso contatti con le parti e siamo disponibili a fissare un incontro tra la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori per l’interesse, che anche in questa occasione voglio ribadire, di difendere la continuità produttiva e l’occupazione che Demm rappresenta per il territorio dell’Appennino bolognese, incontro che sarà fissato in accordo con le parti.

Ribadisco che per la Regione l’obiettivo è dare continuità produttiva al sito ed in Emilia-Romagna questo è possibile farlo solo con buone e corrette relazioni sindacali, nel rispetto dei ruoli, con il supporto delle istituzioni e l’utilizzo di strumenti pubblici, come gli ammortizzatori sociali e i finanziamenti per la formazione del personale che accompagnano i processi di rilancio delle imprese.

Voglio dire al consigliere che guardiamo con grande attenzione al tema, perché stiamo sempre parlando di un’area di montagna, e che non ci possiamo permettere di perdere asset produttivi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Ringrazio l’assessore Colla, e lo ringrazio davvero, non formalmente, per l’impegno e il lavoro che ha garantito in questi anni su tutte le vertenze che sono state oggetto del suo intervento, a partire, lo ricordo sempre, dalla vicenda Saga del Comune di Gaggio Montano, sempre Appenino bolognese.

Lo ringrazio anche per le parole che ha speso questa mattina. Bene l’incontro, ma soprattutto bene il fatto che sia stato chiarito che non possono essere condizioni straordinarie che determinano in ogni caso sempre ripercussioni su lavoratrici e lavoratori, in particolar modo su quel sito produttivo dove è vero che da anni si lavora in una condizione di difficoltà, è vero che c’è stato un incremento del fatturato, è vero che c’è una cassa integrazione ancora piuttosto significativa a cui si fa ricorso in modo continuativo da diversi anni, a maggior ragione nel momento in cui ci sono picchi produttivi come quelli a cui positivamente si sta assistendo.

Pare davvero strano, proprio in questo momento, il comportamento dell’azienda. Pare strano che i vertici dello stabilimento producano la rottura delle relazioni sindacali con comportamenti che sono più che discutibili.

Lo dico perché, e mi avvio quindi alla conclusione, siccome dovremo affrontare mesi molto complicati, e lo sappiamo, da tanti punti di vista, non vorrei che avvenimenti come quelli a cui abbiamo assistito alla Demm fossero una spia di quello che ci aspetta nel prossimo futuro, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi.

Per questo l’attenzione deve essere molto alta. Sappiamo che purtroppo, molto spesso, quasi sempre in questo Paese, a fronte dei problemi più disparati, che coinvolgono la produzione, il sistema produttivo, il sistema economico, alla fin della fiera i costi e le problematiche si scaricano sempre e solo su lavoratrici e lavoratori.

Siccome l’Emilia-Romagna è una Regione che dal Patto per il lavoro e per il clima, dalle relazioni che abbiamo intessuto, dai rapporti che ci sono anche con le organizzazioni datoriali, oltre che con le organizzazioni sindacali, io credo che sia a maggior ragione ancora più importante che proprio l’Emilia-Romagna, proprio la nostra Giunta, l’assessore e tutte le strutture svolgano un lavoro, un surplus di lavoro rispetto a queste situazioni per anticipare, in qualche modo, provare ad anticipare ed evitare che questa che abbiamo vissuto nelle settimane scorse ad Alto Reno Terme e alla Demm di Alto Reno Terme non sia la condizione naturale verso la quale ci incamminiamo, considerati i problemi che ha richiamato l’assessore, perché l’autunno sarà un autunno freddo, ma temo molto caldo dal punto di vista sociale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 5689

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare al fine di eliminare il numero chiuso per l’ammissione alla facoltà di Medicina. A firma del Consigliere: Rancan

 

PRESIDENTE (Petitti): Ritorniamo all’interrogazione 5689: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure da adottare al fine di eliminare il numero chiuso per l’ammissione alla facoltà di Medicina. L’interrogazione è a firma del consigliere Rancan.

Prego, consigliere.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Questo question time serve ed è utile per capire come si intende attuare o dare attuazione ad alcune parole che il presidente Bonaccini ha speso in modo ufficiale in conferenze sui giornali e sugli organi di stampa, anche perché è un tema ricorrente, soprattutto se pensiamo che nei giorni scorsi 65.000 ragazzi e candidati hanno svolto l’esame di ammissione per i corsi di laurea di Medicina, considerando che, però, i posti disponibili erano 15.876. Si parla, ovviamente, a livello complessivo, non solamente qui. Questo, però, pone un problema, perché tanti ragazzi vengono esclusi, tanti ragazzi, quindi, non si possono permettere magari di aspettare un anno per poter iniziare dei corsi di laurea, tanti ragazzi magari iniziano un’annualità di un’altra facoltà addirittura a volte oppure di altri corsi di laurea, e questo crea un problema, soprattutto se pensiamo che oggi vi è una carenza importante di medici e di personale sanitario.

Quindi, l’eliminazione del numero chiuso a Medicina sicuramente potrebbe dare un aiuto in più a una regione come la nostra, vista anche la carenza di medici che oggi stiamo purtroppo soffrendo. L’alternativa al numero chiuso è far sì che questi ragazzi, queste persone, questi studenti vengano valutati durante il primo anno di corso, come accade in alcuni Paesi europei già oggi e già da tempo. Ovviamente, abbiamo visto tutti sugli organi di stampa la presa di posizione del Rettore dell’Alma Mater dei giorni scorsi dove diceva che è irrealizzabile questa cosa, perché vi è un problema di spazi.

A parte che in altre Province, stanti anche i problemi che abbiamo avuto con il Covid, si sono usate delle soluzioni relativamente alla possibilità di utilizzare spazi per consentire corsi universitari, noi chiediamo, però, che la Regione dia seguito a quelle che sono state le parole del presidente Bonaccini, che a noi sono piaciute, ossia di dire: è vero, il numero chiuso a Medicina oggi è anacronistico. Ed è la posizione che la Lega sta tenendo da tempo e continua a tenere.

Però quello che serve oggi è una presa di posizione forte della Regione, che vada nella direzione di aiutare le università a trovare quegli spazi, a livello economico, a livello logistico, quindi a supportare le università per poter eliminare questo numero chiuso a livello strutturale. In questo modo, con questa disponibilità, stante il fatto che una forza come la Lega sta portando avanti questo tema, sicuramente farebbe venir meno anche il minimo ostacolo possibile per l’eliminazione del numero chiuso a Medicina.

Quindi, chiediamo alla Giunta se intende dar seguito alle dichiarazioni del presidente e come intende dotarsi per far sì che il problema degli spazi venga risolto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Spero di stare nei tempi. Grazie, presidente.

Grazie, consigliere Rancan. Intanto voglio chiarire che chiunque contesti il numero chiuso non pensa certamente a un sistema che non sia efficacemente selettivo nell’ambito del corso di laurea. Lo ha detto lei, lo pensiamo anche noi, lo pensa e lo ha detto più volte anche il presidente Bonaccini. Quindi, è lì che bisogna discutere, è su quell’ambito che bisogna, ovviamente, concentrarsi.

La programmazione per la formazione del personale sanitario nell’ultimo decennio, forse anche qualche anno più indietro, si è rivelata inadeguata, e questi sono i fatti, visto che i tagli di fondi alla sanità si sono concentrati innanzitutto sulle politiche per il personale dipendente. Gli effetti si sono fatti sentire proprio in questi anni difficili, mentre dall’inizio della pandemia ad oggi è stato iniziato un lavoro per invertire la tendenza, i cui risultati saranno visibili, però, nei prossimi anni, riducendo, anche in modo considerevole, l’imbuto formativo, altro problema che deriva dalla formazione dei medici, e per le specializzazioni dei laureati in Medicina e Chirurgia.

Tale inversione di tendenza si è potuta realizzare grazie, però, agli sforzi finanziari non solo del Governo, ma anche delle Regioni ‒ la nostra, ovviamente, in primo luogo ‒ e registra anche un aumento delle borse per la formazione dei medici di medicina generale.

Recentemente questa Regione ha confermato un investimento di quasi 2 milioni di euro, finanziando 72 borse aggiuntive, ripartite fra gli atenei di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Ferrara, che vanno ad aggiungersi a quelli finanziati dallo Stato.

Pochi giorni fa, anche davanti a questa sede, abbiamo visto le migliaia di giovani che hanno scelto di mettersi in gioco vedendo nella medicina al loro futuro professionale. È un segnale positivo che non va disperso, che va di pari passo con il sostegno da garantire agli attuali professionisti per valorizzare adeguatamente la loro competenza e la loro passione, garantendo formazione di qualità e in seguito migliori condizioni di lavoro dal punto di vista economico e organizzativo.

Le dico questo perché, mentre noi chiediamo che si cambi un sistema, non stiamo fermi, tutto quello che possiamo fare come Regione lo facciamo. Sicuramente il numero chiuso in questi anni è stato per tanti studenti una porta in faccia al loro futuro quali operatori della sanità. Se si vuole in questa fase superare la polemica del numero chiuso in attesa di un provvedimento legislativo adeguato, almeno si parta dal numero giusto, adeguando alle necessità del Sistema sanitario nazionale delle Regioni la consistenza degli studenti in medicina, in modo che non accada più un periodo come quello che stiamo vivendo, che lei ha descritto molto bene, caratterizzato da una grave carenza di personale sanitario.

Occorre poi – e chiudo - sempre a livello nazionale rimuovere quanto prima il tetto di spesa sul personale 2004, meno 1,4 per cento, e porsi l’obiettivo di remunerare in modo più adeguato gli operatori sanitari.

Anche qui, per non dire solo cosa deve fare lo Stato, noi abbiamo cominciato a utilizzare, per esempio, i decreti emergenziali per assumere, dal 2020 ad oggi, più di 6.000 professionisti, a stabilizzare tutti coloro che tra essi abbiano maturato i diritti di legge, ad assicurare dal 2020 ad oggi il 140 per cento di turnover, nel 2022 il 100 per cento del turnover nel primo semestre, abbiamo fatto un accordo con i sindacati per remunerare di più l’attività aggiuntiva dei professionisti del pronto soccorso e abbiamo affidato al Governo, promosso all’unanimità dalla Commissione nazionale salute e dalla Conferenza dei presidenti, una proposta di emendamento per rimuovere il tetto di spesa del personale anche ai fini del riconoscimento del giusto salario accessorio ai dipendenti del Sistema sanitario regionale.

Quindi quello che lei sostiene è giusto, nel senso che, mentre si propone un percorso che guardi ad un futuro in cui non manchino più le professioni sanitarie, le Regioni, la nostra in testa, e la Conferenza Stato-Regioni del presidente Fedriga sicuramente, oltre a chiedere al Governo di agire, hanno mosso i primi passi per dare riscontro alle emergenze in atto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Quelle di cui diceva l’assessore sono misure che conosciamo. Bisogna dare atto, del resto, che dopo che sono state fatte le borse di studio è sorto anche, ovviamente, il problema delle specialità mediche, un altro tema enorme sul quale bisognerà sicuramente intervenire.

La mia domanda era riferita però alla questione degli spazi. Se infatti il Rettore dell’Alma Mater ci dice che il problema sul numero chiuso non è tanto quello che è stato fatto o non è stato fatto prima, ma è per il futuro, dove si parla degli spazi – ha proprio detto, testuali parole, “mancano gli spazi” – la nostra domanda era se la Regione ha intenzione di fare un investimento, o di prevedere un investimento per reperire quegli spazi. A questa nostra domanda però non è stata data risposta.

Credo quindi che serva subito un intervento in prospettiva, anche perché sappiamo che l’eliminazione del numero chiuso a Medicina, magari si potrebbe fare domani, ma non è che abbia un’applicazione immediata, perché gli studi poi si devono fare.

Serve oggi quindi che la Regione si attivi subito per poter trovare degli spazi, cosicché, appena – speriamo – il numero chiuso verrà abolito, si possa subito andare a concretizzare, a calare sul territorio questa misura, che sicuramente sarà concreta, e sarà utile, anche con una certa prospettiva per il futuro, per i nostri cittadini, ma soprattutto per la tenuta del nostro sistema sanitario.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

 

OGGETTO 5685

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione della filiera del riciclo in Emilia-Romagna e alle azioni da mettere in campo con particolare riferimento ai settori strategici della carta e dell’imballaggio. A firma dei Consiglieri: Costa, Sabattini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5685: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla situazione della filiera del riciclo in Emilia-Romagna e alle azioni da mettere in campo, con particolare riferimento ai settori strategici della carta e dell’imballaggio. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Costa e Sabattini.

Prego, consigliere Costa.

 

COSTA: Buongiorno, presidente. Buongiorno, colleghi.

Illustro io l’interrogazione, alla quale però, tengo a dirlo, ho lavorato insieme al collega Sabattini. Non c’è economia circolare senza raccolta differenziata e riciclo. Il caro energia, però, che ahimè è diventato argomento ormai trasversale a qualsiasi attività umana in queste settimane, in questi mesi, sta mandando in crisi l’industria stessa del riciclo.

L’ascesa dei prezzi del gas, da un lato, e l’incertezza sui contratti di fornitura ai livelli dei costi energetici stanno mettendo in crisi l’intera filiera della industrializzazione dei materiali di scarto, e tra questi anche la filiera della carta; nel 2021 un settore – questo è utile dirlo – che in Italia ha utilizzato 6 milioni di tonnellate di carta da riciclare, ponendo l’Italia al secondo posto in Europa tra i Paesi ricicloni, dietro solo alla Germania.

Dentro questo risultato così importante, l’Emilia-Romagna si è distinta come Regione maggiormente virtuosa nel recupero e nel riciclo della carta, arrivando a 88,4 chili di carta recuperata per abitante. La raccolta differenziata dei nostri comuni di carta e cartone assomma quasi a 3,6 milioni di tonnellate di carta.

Con questi numeri è chiaro che se si ferma la filiera della carta noi assisteremo ad una serie di problemi, primo fra tutti quello ambientale. È il motivo per cui l’Unione nazionale imprese raccolta recupero riciclo e commercio dei maceri e altri materiali ha scritto un appello accorato al Governo chiedendo di intervenire su almeno tre fronti: da un lato, intensificare i controlli e le verifiche su eventuali attività speculative che hanno determinato l’aumento dei costi di gas, energia e di conseguenza anche reso insostenibile il ciclo del recupero e del riciclo della carta; la fissazione di un price cap sul prezzo dell’energia, ma anche, molto più prosaicamente, adottare misure temporanee volte a incrementare l’attività di stoccaggio della materia stessa. Altrimenti, noi rischieremmo che non possa più essere raccolta da strada la carta, il cartone, che i nostri cittadini, con così grande attenzione, come dimostrano i numeri che raccontavo prima, stanno facendo.

Ecco, alla luce di tutto questo, cioè delle difficoltà del settore della filiera della carta e del cartone, delle difficoltà degli operatori che si occupano della raccolta di carta e cartone stesso sul nostro territorio per conto dei Comuni e per avviarla a riciclo, chiediamo, insieme al collega Sabattini, quale sia la situazione della filiera del riciclo in Emilia-Romagna, se non si ritenga utile farsi portavoce presso il Governo della situazione di crisi che è stata riportata dalle associazioni di imprese che si occupano del riciclo e del recupero, e se si intenda sollecitare provvedimenti straordinari a sostegno della filiera, ma anche intervenire sull’ampliamento temporaneo dei depositi di stoccaggio negli impianti di trattamento autorizzati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In merito all’interrogazione in oggetto, innanzitutto preme sottolineare che la Giunta è a conoscenza della situazione critica che le imprese operanti nella filiera del recupero e del riciclo della carta stanno attraversando. Le problematiche del settore ci sono state rappresentate, ancora da ultimo, da una specifica sollecitazione di UNIRIMA, Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri e altri materiali, cui si fa cenno anche da parte degli interroganti, che ha richiesto, in deroga alle autorizzazioni rilasciate per diversi impianti, di far aumentare la loro capacità di stoccaggio.

La Giunta si è sempre adoperata per superare, anche con specifico riferimento al complesso e articolato settore della gestione dei rifiuti, le situazioni emergenziali che stiamo affrontando negli ultimi anni. Non solo con la pandemia. È capitato anche nell’anno precedente, per ragioni differenti.

Rispetto alla richiesta avanzata dall’Unione, il presupposto per soddisfare la medesima è rappresentato, come da articolo 191 del decreto legislativo n. 152/2006, inerente alle ordinanze, dal verificarsi di ‒ cito testualmente ‒ situazioni di eccezionale e urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, laddove non si possa provvedere altrimenti.

Inoltre, l’incremento della capacità di stoccaggio, sia quello istantaneo che annuo (cioè quello misurato nell’immediato e quello nella portata generale dei 365 giorni), dei vari impianti presupporrebbe il rispetto dei requisiti di capacità e di sicurezza anche in termini di normativa di prevenzione incendi, di cui ben si conoscono i risvolti e gli incidenti occorsi anche negli ultimi anni. Questa situazione, questo vincolo fondamentale non deporrebbe positivamente a favore della possibilità di un provvedimento di carattere generale, che, per alcuni casi, comporterebbe anche la violazione di altre disposizioni.

Tenuto, però, conto della ragionevole tempistica necessaria di norme e procedimenti di modifica delle autorizzazioni esistenti da parte dei servizi, autorizzazioni e concessioni di ARPAE, nonché del periodo delimitato che avrebbero le variazioni, resta comunque possibile attivare apposite istanze per l’aggiornamento delle autorizzazioni vigenti.

Parentesi: ricordo che nel 2019 ricorreremo, anche attraverso una procedura semplificata e concordata con le associazioni di impresa, a questo strumento, che pure ha limiti oggettivi.

Si evidenzia, tuttavia, che il contesto investe principalmente la competenza statale. Anche in questo frangente, il Governo sta approntando provvedimenti specifici per attenuare la crisi energetica.

Pertanto, come auspicato dai consiglieri firmatari, nell’ambito delle diverse interlocuzioni in essere con gli organismi statali, riconoscendo la situazione di emergenza, che peraltro non riguarda unicamente l’Emilia-Romagna, come Giunta sollecitiamo e solleciteremo ulteriormente iniziative rispetto alle problematiche descritte, con particolare riguardo agli impianti di trattamento delle filiere del riciclo e alla possibilità di assumere provvedimenti di natura straordinaria.

A tal fine informo anche che, in considerazione di queste criticità emerse, abbiamo già richiesto come Emilia-Romagna di inserire all’ordine del giorno della prossima CAES, che è la Conferenza degli assessori all’ambiente delle Regioni, dove vengono formulate d’intesa le proposte, la trattazione del tema relativo alla possibilità di autorizzare l’incremento della capacità di stoccaggio degli impianti di recupero dei rifiuti nella direzione richiesta anche dai consiglieri interroganti.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Costa, prego.

 

COSTA: Grazie, presidente.

Soddisfatto della risposta del sottosegretario Baruffi, almeno credo di interpretare così anche l’opinione del collega Sabatini.

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi conseguenti la Conferenza degli assessori all’ambiente.

 

OGGETTO 5691

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di sottoscrivere e applicare protocolli che prevedano l’utilizzo del criterio del “massimo ribasso” solo in casi eccezionali, con particolare riguardo alla realizzazione di opere di edilizia scolastica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 5691: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’opportunità di sottoscrivere e applicare protocolli che prevedano l’utilizzo del criterio del “massimo ribasso” solo in alcuni casi, quelli più eccezionali, con particolare riguardo alla realizzazione di opere di edilizia scolastica. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Risponderà a questa domanda il sottosegretario Baruffi. In realtà, in un certo senso leggerò poche righe, perché il tema è molto delicato e complesso, ma io credo che si debba guardare con estrema attenzione a quello che sta accadendo nella città metropolitana di Bologna, perché ci siamo domandati se questa attitudine, che dentro le norme è assolutamente concessa, poi possa prendere una strada e in un certo senso essere ribadita e riconfermata anche durante tutti i lavori che verranno messi in opera grazie al PNRR italiano.

In un certo senso, quindi, è l’inizio di un’attenzione che vorremmo porre da parte della Giunta su un tema che noi riteniamo rilevante e forse consistente nei prossimi anni.

La Città metropolitana di Bologna sta affidando tramite bando pubblico quasi tutti i lavori edilizi delle scuole del territorio, usando come unico criterio di aggiudicazione delle gare il minor prezzo, cioè tramite aste al massimo ribasso. I lavori appaltati sono talvolta piuttosto rilevanti, quali gli ampliamenti dei plessi, la costruzione di nuove aule o spazi ad uso degli studenti, o persino critici come la messa in sicurezza rispetto ad eventi franosi.

Le aziende aggiudicatarie lavorano con ribassi rispetto agli importi stabiliti dall’Amministrazione, mediamente di oltre il 25 per cento. Tale dato, però, sottosegretario Baruffi, appare evidentemente in contrasto con quanto denunciato tramite stampa dalle principali associazioni di categoria, perché è evidente che in questo momento stiamo parlando molto dell’aumento esponenziale dei costi delle materie prime. Ci si chiede quindi dov’è il risparmio possibile. Tant’è vero che le gare devono essere aperte alla giusta concorrenza, quanto è certo che questa situazione non favorisce lo sviluppo della filiera delle costruzioni emiliano-romagnole e di tutto l’indotto territoriale che ne deriva. Legacoop, ANCE, Confcooperative hanno espresso le medesime considerazioni e disappunto verso le gare bandite con questa modalità della Città metropolitana.

Per questo interrogo la Giunta: per conoscere e sapere se condivide questa modalità di indizione delle gare dell’edilizia scolastica nella Città metropolitana di Bologna, e se ritiene necessario intervenire, sia direttamente che indirettamente, attraverso l’Agenzia Intercent-ER, affinché siano sottoscritti e applicati protocolli che prevedano l’utilizzo del criterio del massimo ribasso solo in casi eccezionali, come ad esempio, evitando e scongiurando l’ipotesi che il massimo ribasso sia riferito a plessi scolastici che noi riteniamo ancora valevoli di un riguardo particolare e che hanno necessità della massima qualità. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Rispetto al quesito posto dalla consigliera interrogante, vorrei precisare in premessa come la materia della concorrenza esuli dalle competenze attribuite dalla Costituzione alle Regioni, essendo viceversa affidata allo Stato, per di più nei limiti fissati dal diritto comunitario.

Voglio quindi precisare subito che non è in alcun modo prevedibile neanche nel futuro, sic stantibus rebus, una disciplina regionale che regoli la materia e intervenga in modo imperativo sulle stazioni appaltanti presenti nel territorio dell’Emilia-Romagna in generale, e in particolare, sull’autonomia degli Enti locali.

Aggiungo che non è neanche compito istituzionale, né volontà politica della Giunta regionale sindacare circa le specifiche e autonome modalità di affidamento di lavori e servizi da parte degli enti locali. Fatta questa premessa doverosa, di diritto e politica, è di tutta evidenza come la Giunta regionale abbia da sempre auspicato, promosso e praticato ‒ per la sua parte, naturalmente, in quest’ultimo caso ‒ il ricorso a procedure di affidamento e assegnazioni in appalto di lavori, beni e servizi, di criteri che valorizzino requisiti qualitativi e reputazionali rispetto alla componente economica dell’offerta.

In questo senso, la Giunta ha agito sia sul piano politico e istituzionale che della concertazione per condividere questa impostazione ‒ questo sì ‒ con le Istituzioni e le rappresentanze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna. Ne siano prova i contenuti del Patto per il lavoro e per il clima, estremamente avanzati, che, tra le altre cose, indicano ‒ cito il virgolettato ‒ “il rilancio delle centrali uniche di committenza, il superamento della pratica al massimo ribasso negli appalti pubblici a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’applicazione dei contratti collettivi nazionali inerenti all’attività oggetto dell’appalto e delle concessioni e relativa contrattazione territoriale e di secondo livello sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente maggiormente rappresentative sul piano nazionale, anche per i subappalti, e l’applicazione, infine, della clausola sociale nei cambi d’appalto” ne abbiamo parlato poco tempo fa “e il rafforzamento dei sistemi di controllo nelle fasi esecutive degli appalti, nel rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza”.

Cito anche quest’ultimo aspetto ‒ era nel Patto ‒ che credo sia un’ulteriore prova di quanto affermato in via generale: il documento a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro approvato proprio nella giornata di ieri, nella serata di ieri, al tavolo del Patto per il lavoro e per il clima tra tutte le rappresentanze. Questo documento, che consideriamo di assoluto rilievo per portata, sarà, peraltro, oggi presentato alla stampa e poi, come anticipato nei mesi scorsi, oggetto di una iniziativa specifica della Giunta rivolta all’Assemblea. C’era un impegno in questo senso, chiuso un accordo o a venire, con una discussione in Assemblea.

In questo senso, la Giunta ha agito anche operativamente, poi, con uno specifico protocollo sottoscritto con CGIL, CISL e UIL il 23 dicembre dello scorso anno in materia di legalità e appalti, in continuità e sviluppo di quanto già previsto da analogo protocollo in materia di sanità siglato con le medesime sigle il 28 dicembre 2017. Il nuovo protocollo, in particolare, coinvolge tutte le procedure di affidamento e assegnazione in appalto di lavori, beni e servizi che verranno svolti dalla Regione Emilia-Romagna da Intercent-ER, dalle aziende ASL, dalle aziende ospedaliere o ospedaliero-universitarie della regione Emilia-Romagna. Quindi, tutte le stazioni appaltanti che rientrano nel sistema dell’Ente Regione.

Circa i contenuti specifici del protocollo, naturalmente rinvio allo stesso, che poi allego anche in copia alla presente risposta.

Tutto ciò evidenziato (è sempre bene contestualizzare il problema), è appena il caso di dire che appalti di lavori e appalti di servizi non sono la stessa cosa, così come non tutti gli appalti di lavoro hanno le stesse caratteristiche in via generale. Si tratta appunto di assumere e condividere un orientamento generale, informato ai presupposti e ai princìpi che ho provato brevemente a richiamare, e da ciò far discendere scelte coerenti che di volta in volta valorizzino quanto più possibile, come detto, la componente qualitativa sulla componente economica delle offerte, in tal modo operando per promuovere la qualità delle imprese e del lavoro, la legalità e la sicurezza.

Sono certo, naturalmente, che in via generale anche la Città Metropolitana condivida questi princìpi e operi in questo senso. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Andrò un po’ fuori la mia capacità di essere sempre abbastanza – credo - gentile e sorridente, perché temo che chi scrive le risposte al sottosegretario Baruffi non abbia ben chiaro il suo compito e il compito della politica, perché è la terza volta - mi scusi, sottosegretario - che il mio lavoro politico, fatto di fatica e di trent’anni di esperienza, viene sistematicamente sminuito con metodi che io ritengo non inaccettabili in quanto donna e tutte queste cose cui tendenzialmente, per carità, guardo con un certo fascino, ma non mi appartengono, ma sul punto.

Io pongo esclusivamente temi politici e so benissimo qual è la legislazione nazionale, quella regionale a cui faccio riferimento, per cui ringrazio i tecnici, ai quali evidentemente la prossima volta chiedo di non osare mai più sminuire la mia lunga esperienza politica e di stare sul tema politico, perché rispetto alla fantastica narrazione che, come sempre, la Regione Emilia-Romagna comunica in conferenza stampa e poi di buona grazia a noi consiglieri regionali, cosa accade? In questa comunicazione accade che viene raccontato che noi, sì, firmiamo protocolli, però è sempre questione nazionale, noi, sì, facciamo Patti per il lavoro e per il clima, però evidentemente un tema come questo non è sul tavolo della Regione Emilia-Romagna.

Tanto che io oggi ho dovuto raccontarvi che i riferimenti dentro quel Patto per il clima si lamentano dopo una denuncia sul giornale di Forza Italia che qualcosa non funziona, perché, se i prezzi sono alti, non si possono fare gare al massimo ribasso, perché evidentemente qualcosa tocca, e il problema è che noi non abbiamo tanta competenza, però firmiamo protocolli, guardiamo il Patto per il lavoro e il clima, lo presentiamo oggi alla stampa e lo firmiamo ieri, senza saperne i contenuti, perché tanto siamo tutti in campagna elettorale.

Per quanto mi riguarda io non sono in campagna elettorale, sono una persona seria, non si osi mai sminuire la mia competenza e la mia capacità di guardare dentro le cose, e vi chiedo, vi supplico di stare molto attenti a quello che sta accadendo in Emilia-Romagna. Ve lo stanno chiedendo le aziende, ve lo stanno chiedendo le cooperative, che evidentemente non sono il mio riferimento politico, perché non parlano con me, non dialogano con me, almeno in parte, ma sono, credo, patrimonio di tutta l’Assemblea legislativa.

Dico: attenzione, perché il PNRR vedrà queste cose, e ne vedrà parecchie. Per cui, dovreste dirmi “grazie”, e non “non è nostra competenza”, o che dovrei leggermi le leggi nazionali. Basta con questa modalità. È veramente fastidiosa, e credo anche non particolarmente rispettosa di quello che io rappresento in quest’aula e della mia storia politica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5694

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione stia dando corso ad ogni provvedimento utile al fine di consentire ai cittadini, a fronte dell’emergenza determinata dalla guerra in Ucraina e del conseguente caro bollette, di utilizzare strumenti di riscaldamento, a prescindere dalla classificazione, quali camini, caminetti e stufe a pellet. A firma del Consigliere: Lisei

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5694: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Regione stia dando corso ad ogni provvedimento utile al fine di consentire ai cittadini, a fronte dell’emergenza determinata dalla guerra in Ucraina e del conseguente caro bollette, di utilizzare strumenti di riscaldamento, a prescindere dalla classificazione, quali camini, caminetti e stufe, a firma del consigliere Lisei.

Prego, consigliere.

 

LISEI: Il sottosegretario è impegnato.

Le ragioni ambientali hanno prevalso da un po’ sulla storica funzione che le stufe e i caminetti assolvevano all’interno del nostro focolaio domestico e delle nostre famiglie.

Con buona pace ovviamente per Giovanni Pascoli, e per tutti i romantici che volevano godersi il piacere di sentire la legna scoppiettare nella propria casa, oggi molto più banalmente, visto che ormai siamo in una società di questo tipo, metteranno il video su YouTube e vedranno la legnetta scoppiettare felicemente, virtuale.

Il problema è questo. Se in una condizione di normalità potrebbe essere anche accettabile e comprensibile fare questo grande sacrificio emotivo, oggi non siamo in un momento di normalità. Credo che convenga e possa convenire anche la Giunta sui sacrifici che dovranno affrontare gli italiani nel prossimo inverno. Credo che possa convenire anche la Giunta rispetto, probabilmente, alle misure di restrizione che verranno adottate sull’utilizzo dell’energia elettrica, misure che oggi sono sul tavolo europeo e che molto probabilmente costringeranno a delle riduzioni significative, sicuramente utili rispetto al tema dello spreco energetico.

Converrà la Giunta che probabilmente il costo delle bollette per la gran parte dei cittadini sarà quasi insopportabile durante quest’inverno. Se conviene su tutto questo, la Giunta ci deve spiegare il motivo per il quale una normativa, che in un momento ordinario può avere un senso e una logica, oggi, in questa fase di emergenza per gli italiani, debba prevalere su un’esigenza superiore, secondo noi, ossia quella di dare un po’ di respiro alle famiglie. Perché non creare una deroga, come ha fatto anche Regione Lombardia, visto il rigido inverno che ci attende? Perché non dare una regola e mettere momentaneamente da parte le ragioni ambientali e ambientalistiche e consentire a chi ha un camino, un focolare a pallet, a legna, quello che è, di poterlo utilizzare durante quest’inverno e durante il momento di crisi energetica? Credo sia una ragione di buonsenso. Come in altre situazioni che stiamo affrontando... Tutti i Governi nazionali, tutti i Governi delle varie Nazioni d’Europa stanno ragionando su misure di emergenza in tema energetico e sul mancato rispetto di piani e di obiettivi, dal punto di vista energetico, delle riqualificabili e quant’altro, che si erano dati.

Noi abbiamo una regione, peraltro, con una parte appenninica molto importante e molto significativa, ma anche in pianura. È una regione che storicamente ha al suo interno molte abitazioni che hanno questa fonte di calore, che può essere alternativa e utilizzata. Visto che parliamo di diversificazione delle fonti energetiche, mi domando perché non abbia una logica consentirlo anche in fase di emergenza ai cittadini. Lo dico perché noi avevamo già presentato una risoluzione a marzo, che è stata bocciata dall’Assemblea, indicando che molto probabilmente questo inverno sarebbe stato necessario fare una deroga e consentire questa possibilità ai cittadini. Risoluzione che è stata bocciata. Visto che i tempi tecnici, anche per presentare delle risoluzioni, non ce ne sono, l’avremmo ripresentata volentieri in questa Assemblea, oggi chiedo alla Giunta se non stia valutando l’opportunità e la possibilità di concedere questa deroga.

Chiedo alla Giunta se per questa Giunta è prioritario, in una fase drammatica energetica come quella che sta vivendo il Paese, inseguire delle misure ambientali importanti, ma che oggi devono essere messe in secondo piano sull’economia delle famiglie e sulla possibilità che molte famiglie possano riscaldarsi durante quest’inverno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Risponderò nel merito. Spero non se ne abbia a male.

In merito all’interrogazione in oggetto voglio preliminarmente sottolineare che il PAIR 2020, nell’ambito delle azioni individuate per il settore energia, ha previsto una regolamentazione dell’utilizzo degli impianti a biomasse per uso civile in ragione dell’elevato impatto di tali dispositivi sulla qualità dell’aria, con particolare riferimento alle PM10.

Tale impatto è confermato dall’Inventario regionale delle emissioni in atmosfera realizzato da ARPAE, che attribuisce agli impianti domestici a biomassa il 99 per cento delle emissioni di PM10 prodotte dal comparto combustibile non industriale, ovvero dal riscaldamento d’uso civile, che a sua volta contribuisce al 57 per cento delle PM10. Questo è l’apporto al problema che conosciamo bene.

Le misure di limitazione degli impianti a biomasse più inquinanti e quelle relative all’installazione di nuovi impianti basati sulle classificazioni emissive di rendimento energetico stabilita dal DM n. 186/2017 sono state condivise a livello di bacino padano con la sottoscrizione nel 2017 dell’accordo, che vede coinvolte oltre all’Emilia-Romagna, come noto all’Assemblea, anche le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto.

Ricordo a questo proposito che la Regione Emilia-Romagna è chiamata a dare attuazione nel più breve tempo possibile alla sentenza di condanna della Corte di giustizia europea per il superamento del valore limite giornaliero di PM10, che costringe, in attuazione di accordi interregionali già sottoscritti, a confermare, unitamente alle altre Regioni del bacino padano, le misure generalmente in atto.

Rispetto alle azioni che abbiamo messo in campo per sostenere i cittadini a seguito delle misure sopra richiamate voglio tuttavia ricordare che la Giunta ha approvato un bando del valore di 11,5 milioni di euro, aperto dal 1 settembre 2021 fino al 31 dicembre 2023, quindi tuttora aperto, che incentiva al 100 per cento la sostituzione di tutti gli impianti a biomassa obsoleti, quindi più inquinanti, con impianti nuovi e più efficienti cosiddetti “a cinque stelle” (niente di riferito alla collega, è la classificazione degli impianti), oppure con pompe di calore.

Tale misura, che nasceva già dalla precisa volontà politica di sostenere i cittadini in questo percorso, è ancora più necessaria e utile oggi, a fronte del rialzo senza precedenti dei prezzi di gas e di energia e delle difficoltà che le famiglie stanno sperimentando, di cui siamo perfettamente consapevoli.

Il bando – ricordo ‒ è rivolto ai residenti di tutti i Comuni della pianura a cui si applicano le limitazioni all’utilizzo degli impianti. Unitamente ad altre misure nazionali, ad esempio il Bonus 110 e altri bonus a partire da quello dell’energia, costituisce pertanto una valida opportunità da diffondere e incentivare come strumento.

A tal fine stiamo rafforzando le azioni di comunicazione verso i cittadini – chiedo anche ai consiglieri, come sempre, di collaborare in questo senso –, con l’obiettivo di offrire loro, anche attraverso i Comuni interessati, un’informazione e strumenti conoscitivi sempre più capillari e adeguati alla contingenza.

Io credo che ci siano delle circostanze dove occorre scambiare anche elementi essenziali. Non staremmo discutendo in questa fase di riattivare o potenziare centrali a carbone. L’energia in questo momento è un bene finito a nostra disposizione, e dobbiamo far ricorso anche a ciò che è in contrasto con le strategie e gli obiettivi che ci siamo dati.

So che ci sono investimenti che possono essere sostenuti. Ho fatto riferimento al 110: qualsiasi valutazione ne si dia, ha l’obiettivo assolutamente positivo di permettere la rigenerazione dei nostri edifici e degli impianti, ma richiede tempo, e siamo dentro una congestione che mette in difficoltà il mercato.

In questo caso specifico c’è una leva finanziaria adeguata per sostenere la sostituzione al cento per cento dei costi degli impianti per renderli più efficienti, quindi meno costosi, che funzionino a pellet o altro, quindi non è questione ideologica, la tipologia, ma di performance. Se riusciamo a trasformare oggi questi impianti con modici investimenti, ripeto, coperti dalla Regione, otteniamo un doppio beneficio: i cittadini spendono di meno, inquiniamo di meno, quindi il cambiamento che abbiamo prodotto e che produciamo anche in questi mesi, andrà a beneficio della qualità della nostra area, oltre che dei risparmi delle famiglie che in questo momento sono un bene altrettanto prezioso della qualità dell’aria.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Io credo che una misura non escluda l’altra. Siamo a settembre, non è che abbiamo di fronte quattro o cinque mesi per sostituire le stufe, le caldaie, partecipare a bandi, aspettare la chiusura di bandi e aspettare che ci vengano erogati i finanziamenti, e nel frattempo poter fare.

Ci sono i tempi, nella vita, e i tempi fanno la differenza. Siamo a settembre. L’inverno è alle porte. I cittadini sono alla canna del gas – solo alla canna perché il gas non c’è più. Se devono aspettare i tempi della burocrazia della Regione e rimanere al freddo, credo che per quattro o cinque mesi una deroga consentirebbe di fare entrambe le cose, di raggiungere entrambi gli obiettivi: che i cittadini abbiano una fonte alternativa e stiano caldi, e nello stesso tempo che le sostituiscono, proprio perché magari riscoprono anche l’utilità di quello che non stavano utilizzando.

Mi dispiace perché, evidentemente, i portafogli dei cittadini, la crisi economica dei cittadini, la difficoltà che avranno i cittadini a riscaldarsi non è una priorità per questa Giunta o, quantomeno, è una priorità subordinata a seguire degli obiettivi che oggi con la crisi energetica sono del tutto inattuali. Sono attuali, sono importanti, ma oggi non sono la priorità. Sono la priorità della Giunta. Per noi la priorità è che le persone possano riscaldarsi durante l’inverno. Per voi, evidentemente, non è così.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5695

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda promuovere un’iniziativa rivolta ai Comuni del Basso ferrarese, che, in analogia con i bandi rivolti ai territori montani, sia finalizzata a favorirne la rivitalizzazione attraverso la concessione di contributi a nuclei familiari già residenti o che trasferiscono la loro residenza per incentivare l’acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Bulbi, Rontini

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, la 5695: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda promuovere un’iniziativa rivolta ai Comuni del Basso ferrarese, che, in analogia con i bandi rivolti ai territori montani, sia finalizzata a favorirne la rivitalizzazione attraverso la concessione di contributi a nuclei familiari già residenti o che trasferiscono la loro residenza per incentivare l’acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Zappaterra, Fabbri, Bulbi e Rontini.

Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

La Regione Emilia-Romagna, tanto nel programma di mandato 2020-2025 quanto nel Patto per il lavoro e per il clima, ha identificato tra le priorità strategiche il contrasto alle diseguaglianze territoriali, economiche, sociali e di genere, che indeboliscono la coesione e impediscono lo sviluppo equo e sostenibile.

Coerentemente con queste priorità, la Giunta regionale da tempo persegue politiche finalizzate a promuovere lo sviluppo del territorio montano attraverso diverse tipologie di interventi, alcuni dei quali volti in particolare a contrastarne lo spopolamento, oltre ai rischi e le conseguenze negative ad esso connessi. Proprio a tal fine, la Giunta ha individuato programmi specifici finalizzati a concedere contributi ai nuclei familiari già residenti o che trasferiscono la loro residenza in montagna, per incentivare l’acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale.

In particolare, a seguito del primo bando rivolto alle giovani coppie, sia per l’acquisto che per il recupero di immobili, con uno stanziamento di 10 milioni di euro, che sono stati poi raddoppiati a 20 milioni a fronte dello straordinario successo riscontrato, la Giunta ha ulteriormente finanziato quasi 700 domande.

Con un’altra delibera di Giunta è stato approvato un nuovo bando, che ha le medesime finalità, per l’acquisto dell’abitazione da parte di giovani coppie che decidano di vivere in montagna. Considerato che tutti i Comuni del territorio del Basso ferrarese interessati dalla strategia territoriale delle aree interne e montane, che, così come individuati, elenco velocemente: Codigoro, Goro, Mesola, Copparo, Riva del Po, Tresignana, Jolanda di Savoia, Fiscaglia e Lagosanto.

Riferendosi all’anno 2020, rispetto al quale sono state fatte tutte le analisi, è chiaro che risentono di un saldo demografico negativo ben più marcato rispetto al dato complessivo provinciale, con situazioni particolarmente critiche quali quelle dei Comuni di Fiscaglia e Jolanda di Savoia. Se già la provincia di Ferrara è una provincia fragile, con dati di popolazione al ribasso, questi sono Comuni sui quali i dati sono veramente preoccupanti.

L’indice di vecchiaia è un altro dato che da un lato conforta, da un lato però certamente rispetto ai progetti di sviluppo va analizzato. L’indice di vecchiaia, che è il rapporto percentuale tra il numero di persone di età superiore ai 65 anni e il numero di giovani fino a 14, in tutti i Comuni, ad eccezione di Lagosanto, presenta dei dati decisamente superiori al valore provinciale. Il calo demografico in questi Comuni del Basso Ferrarese è assolutamente in linea con le aree più fragili del territorio montano e appenninico regionale. In particolare, la variazione della popolazione riferita al periodo 2011-2021 è pari a meno 8,25 per cento, quindi del tutto allineata ai territori montani più fragili dell’Appennino, già interessati dalla strategia delle aree interne e dai bandi che ho citato prima.

Considerato che l’area del Basso Ferrarese è già inserita nella programmazione 2014-2020 nel quadro della Strategia nazionale per le aree interne proprio per gli indicatori di fragilità di tipo demografico, ma anche economico, sociale e di capacità istituzionali che ho elencato prima, ed era stata per questo individuata insieme alle altre tre aree del territorio regionale come area pilota in cui sperimentare azioni innovative di sviluppo e di coesione territoriale volte a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni declino demografico tipici delle aree interne.

Visto che anche nella programmazione 2021-2027, sempre sulla base di quegli indicatori, l’area del Basso Ferrarese è rientrata, insieme ad altre otto, tutte collocate in zone montane, tra quelle destinatarie di misure e finanziamenti sia nazionali che regionali per promuovere politiche di sviluppo e di coesione territoriale, interrogo la Giunta proprio per sapere se non intenda promuovere un’iniziativa rivolta ai Comuni del Basso ferrarese, chiaramente quelli elencati prima ed individuati nella delibera, che, in assoluta analogia con i bandi rivolti ai territori montani, sia finalizzata a favorire la rivitalizzazione attraverso la concessione di contributi a nuclei familiari già residenti, o che trasferiscono la loro residenza per incentivare l’acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Come richiamato dalla consigliera e dagli altri consiglieri firmatari del question time il contrasto degli squilibri territoriali rappresenta una priorità assunta da questa Giunta con chiarezza, nel programma di mandato, e coerentemente poi declinata attraverso obiettivi specifici, dal Patto per il lavoro e per il clima, nonché in tutti i principali strumenti di programmazione regionale.

Ricordo il lavoro che abbiamo fatto, in particolare sul DSR, e poi coerentemente nei programmi regionali dei fondi strutturali europei: prima il FSE Plus e il FESR, e ora, all’esame dell’Assemblea, il FEASR, oltre che, naturalmente, dagli strumenti di bilancio dell’ente.

In questo senso, un’attenzione particolare è stata rivolta tanto alle aree montane quanto alle aree interne, informando strumenti di strategie territoriali comuni (cioè le STAMI) con un’assegnazione specifica – io aggiungo: anche ragguardevole – di risorse.

Tra le iniziative poste sin qui, si colloca in particolare, come ricordato dall’interrogante, per le aree dell’Appennino, quella volta a sostenere l’acquisto di alloggi da parte di giovani coppie per contrastare lo spopolamento e l’invecchiamento della popolazione nei territori di montagna, nella convinzione che trattenere e attrarre giovani in montagna, azione che va accompagnata da ulteriori iniziative per sostenere servizi e lavoro rappresenti senz’altro una leva essenziale di superamento di quegli squilibri territoriali di cui ho parlato.

Gli esiti positivi del bando, che sono stati richiamati anche dai consiglieri, hanno spinto la Giunta a confermare tale iniziativa anche quest’anno. Ricordo che ne abbiamo discusso in sede di bilancio, c’è stato un ordine del giorno approvato, in questo senso, e coerentemente ci stiamo muovendo, concentrando questa volta le risorse stanziate soprattutto sull’acquisto dell’abitazione, posto che, per quanto attiene la ristrutturazione, sono già operanti incentivi particolarmente significativi disposti dal livello nazionale, così come disposto, ripeto, dalla DGR n. 1333 del 2022.

Quanto rappresentato dagli interroganti circa il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione che investe i Comuni del Basso Ferrarese corrisponde al vero. Ad un’attenta analisi emergono infatti per il Basso Ferrarese dati del tutto in linea con quanto registrato nei territori montani più fragili dell’Emilia-Romagna, in termini di spopolamento, invecchiamento della popolazione, fragilità territoriale.

Questa evidenza è stata rappresentata nel corso dei mesi scorsi anche dai sindaci di quel territorio, che hanno posto la questione tanto nel momento dell’elaborazione del Patto per Ferrara quanto nella definizione preliminare della strategia per l’area interna. Appare, quindi, coerente procedere nel senso che è stato sollecitato dai consiglieri interroganti. Rinvenendo risorse specifiche aggiuntive rispetto a quelle del bando in essere per la montagna, appare ragionevole prospettare un’iniziativa rivolta ai Comuni coinvolti nella STAMI del Basso ferrarese, così come individuati dalla DGR n. 512/2022, per sostenere l’acquisto dell’abitazione da parte di giovani coppie residenti o che decidano di trasferirsi in quel territorio.

La Giunta è fin da ora disponibile ad approfondire operativamente come risolvere il tema, concordando tempi e modi con la Commissione, con gli amministratori locali, affinché l’iniziativa risulti la più efficace e coerente rispetto a questo obiettivo.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il sottosegretario per la disponibilità. Recuperiamo, credo, un gap. Credo che la sua risposta di oggi possa tranquillizzare anche i sindaci con i quali, magari, insieme alla Commissione competente, possiamo nei prossimi giorni dare questa notizia e fare un’ulteriore valutazione per capire come farlo al meglio per il territorio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Abbiamo concluso con le interrogazioni.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Sull’ordine dei lavori, presidente, volevo intervenire. Posso?

Nell’ultima Capigruppo abbiamo avuto un appunto, che ci è stato inviato il giorno prima, con l’ordine dei lavori di questa Assemblea. Nell’ordine dei lavori che ci è stato inviato mercoledì 7 alle 15 non erano presenti due punti, il 5676 e il 5677, che erano queste due nomine. Dopodiché, nella Capigruppo si è discusso un ordine dei lavori differente, che è stato inviato dopo che è iniziata la Capigruppo, perché è stato inviato giovedì 8 alle 13,32, quando la Capigruppo era già convocata e doveva essere già partita, dove sono stati inseriti questi due punti all’ordine del giorno, punti all’ordine del giorno che non sono stati neanche discussi nella Capigruppo, come di solito facciamo rispetto alle nomine, premesso che già sarebbe stata correttezza dire “guardate che vi abbiamo mandato un nuovo appunto alla Capigruppo e un nuovo ordine dei lavori”, spiegando che c’era stata una modifica e i motivi per i quali si sono aggiunti questi due punti.

Di solito, però, all’interno della Capigruppo si dice, visto che si parla di nomine, come vengono svolte le nomine e ci si organizza un minimo su come procedere, cosa che non è stata fatta.

Premesso che secondo me non è un modo regolare di procedere, perché i documenti devono essere inviati prima che inizino le sedute, non dopo che inizino le sedute, e non distribuiti così, perché poi il tema della seduta è stato tutt’altro, premesso che credo che sarebbe stato corretto evidenziare che erano stati aggiunti questi punti, premesso che credo che sarebbe stato corretto spiegare come si sarebbero svolte le votazioni, tant’è vero che anche pochi minuti fa sono venuti dei colleghi e abbiamo deciso all’ultimo minuto come svolgere queste votazioni, secondo me – ripeto - l’inserimento di questi punti non è regolare, rimetto la valutazione ovviamente agli uffici, ma non è un modo di procedere che sia stato corretto nei confronti dei Gruppi, per quello che mi riguarda, e quantomeno come Gruppo per noi è un modo di procedere assolutamente sbagliato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Premesso che noi, prima del punto a cui lei fa riferimento, abbiamo l’oggetto 5679, che è la convalida dell’elezione del consigliere Molinari, mi sorprende  un po’ questo tema perché, tra l’altro, credo che gli uffici le abbiano già risposto, nel senso che noi abbiamo parlato, oltre che in Capigruppo e in Ufficio di Presidenza, dell’ordine del giorno dei lavori e quindi dell’integrazione con i due punti in oggetto e ovviamente facciamo riferimento al Regolamento anche per quanto concerne la votazione dei membri.

Parliamo di una cosa estremamente lineare anche da un punto di vista procedurale, nel senso che parliamo del Regolamento europeo che prevede il Comitato di sorveglianza per il FESR e per il Fondo sociale europeo, un Regolamento che, tra l’altro, è entrato in vigore nel 2022 con una delibera di Giunta che rimanda l’individuazione all’Assemblea, e noi, molto semplicemente, ci siamo attenuti alla delibera, riportando l’individuazione dei consiglieri effettivi e supplenti nell’UP e nella Capigruppo. L’abbiamo messa in oggetto e molto semplicemente si procede per dar seguito a quello che è richiesto da regolamento, e ovviamente dalla delibera, per all’attuazione della delibera.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): No, in Capigruppo ne abbiamo parlato…

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): No, è per dire che poi ne abbiamo parlato. Sicuramente abbiamo parlato complessivamente anche di altre questioni in maniera prioritaria, però non è stato occultato in Capigruppo il tema, nella maniera più assoluta, tant’è che prima dell’inizio è arrivato.

Magari poteva essere mandato qualche minuto prima, però è tutto abbastanza regolare, mi sembra.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Gli uffici saranno ancora più celeri nelle comunicazioni, però mi sembra tutto molto regolare. Nessun problema.

Mi fanno vedere che la seduta ha avuto inizio alle 13,55, infatti, da verbale, però va bene, ci siamo chiariti.

 

OGGETTO 5679

Convalida dell’elezione del consigliere Gian Luigi Molinari, ai sensi dell’art. 17 della Legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 45 del 08 09 2022) (93)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’oggetto 5679, oggetto che riguarda la convalida dell’elezione del consigliere Gian Luigi Molinari, ai sensi dell’articolo 17 della legge n. 108 del 17 febbraio 1968, e successive modifiche o integrazioni.

Qualcuno vuole intervenire? Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto?

A questo punto nomino tre scrutatori: consigliera Pillati, consigliera Rossi e consigliera Stragliati. Passiamo ora alla votazione palese relativa alla convalida per il consigliere Gian Luigi Molinari. Votazione palese e attraverso App perché abbiamo appunto…

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Palese…

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): C’è la consigliera Maletti che ha chiesto la possibilità, quindi ovviamente è stata autorizzata, essendo a casa. Abbiamo una consigliera.

Dichiaro aperta la votazione. Allora: in aula, votazione palese…

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, palese, per alzata di mano, scusate.

Votazione palese per alzata di mano. E poi c’è da casa la consigliera Maletti.

Favorevoli? Contrari?

La consigliera Maletti ha votato? Lo vedremo.

La convalida avviene all’unanimità per il consigliere Molinari.

 

OGGETTO 5676

Nomina di due componenti effettivi e di due supplenti del Comitato di Sorveglianza del Programma regionale FSE+ Emilia-Romagna 2021-2027 (94)

(Componenti effettivi consiglieri Mori e Facci)

(Componenti supplenti consigliere Pillati e Catellani)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’oggetto 5676: nomina di due componenti effettivi e dei supplenti del Comitato di sorveglianza del programma regionale Fondo Sociale Europeo Emilia-Romagna 2021-2027.

Discussione generale.

Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Buongiorno a tutti. Grazie, presidente.

Vado direttamente con le proposte della maggioranza per quello che riguarda il Comitato di sorveglianza per il Fondo Sociale Europeo. La proposta della maggioranza, come membro effettivo, è la consigliera Roberta Mori e, come membro supplente, la collega Marilena Pillati.

Per quello che riguarda, invece, il Comitato di sorveglianza per il FESR, membro effettivo il consigliere Amico e membro supplente la collega Piccinini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Per quanto riguarda le opposizioni, pensavamo di proporre come membro effettivo dell’FSE il consigliere Facci e come membro supplente la consigliera Catellani.

Per quanto riguarda il FESR, come membro effettivo la consigliera Castaldini e come membro supplente il consigliere Mastacchi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri?

Dichiarazioni di voto?

Perfetto, a questo punto procediamo. Sapete che in questo caso la votazione è segreta, tramite App, per le ragioni che dicevamo prima, perché abbiamo una consigliera collegata, quindi dobbiamo garantire le prerogative di tutti. Le dobbiamo scrivere.

Bisogna selezionarle dal menu a tendina. Due votazioni separate, nella prima possiamo votare i due nomi per i componenti effettivi, nella seconda i due nomi per i componenti supplenti.

 

RANCAN: Solo per capire, quindi sono quattro votazioni, non due.

 

PRESIDENTE (Petitti): Due per ogni oggetto.

Partiamo dal primo oggetto.

 

RANCAN: Okay, grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, perché noi adesso stiamo votando i membri del Comitato di sorveglianza del programma Fondo sociale europeo.

Partiamo con la votazione segreta per quanto riguarda i primi nomi per i componenti effettivi, i due nomi per i componenti effettivi del programma Fondo sociale europeo.

Dichiaro aperta la votazione.

Verifichiamo l’applicazione, per cortesia, diamo qualche secondo in più magari.

Prima solo effettivi.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, prima solo effettivi. È passato il tempo?

Però un attimo….

 

RANCAN: Per chiarire: è una votazione per i due membri effettivi, quindi credo che la maggioranza voti un nome e l’opposizione un nome: giusto? Quindi bisogna rifare la votazione, glielo dico già. Secondo me c’è stata confusione…

 

PRESIDENTE (Petitti): Questo però riguarda i consiglieri che hanno votato…

 

RANCAN: Comunicazione e incomprensione…

 

PRESIDENTE (Petitti): però non riguarda come doveva avvenire il voto. Il voto è diviso in due parti con la votazione dei membri effettivi e poi i supplenti.

Se mi chiedete di annullare la votazione e rifarla è un altro discorso, questo. Non che non fosse…

Consigliera Marchetti?

 

MARCHETTI Francesca: C’è stato un…

 

PRESIDENTE (Petitti): Prendiamo atto della richiesta. C’è stata un po’ di confusione nella prima votazione. Chiediamo l’annullamento di questa votazione e di preparare il sistema per la nuova votazione relativa ai due membri effettivi.

Annulliamo quindi e a breve ripartiamo.

Consigliere Molinari, aveva chiesto la parola?

 

MOLINARI: Non ho la possibilità di votare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto. Benissimo. Era per quello.

Adesso ripartiamo con la votazione. Quella di prima è stata annullata.

Si votano ‒ ricordo ‒ i primi due componenti che emergeranno con maggiori votazioni, che sono i due componenti effettivi per il programma regionale Fondo sociale europeo. Il Regolamento prevede fino a due nomi. Valuterete voi, ovviamente, come esprimere la vostra votazione.

Dichiaro aperta la votazione per l’individuazione dei due componenti effettivi.

Dichiaro chiusa la votazione.

Consigliere Bulbi in attesa dei nominativi, come per il consigliere Molinari che lo esprime al microfono o lo viene a dichiarare qui, in modo che nel conteggio finale possiamo considerare anche il suo voto.

 

Votanti 40

Consigliera Mori 25

Consigliere Facci 14

 

Abbiamo individuato i due componenti effettivi.

Adesso partiamo con la seconda votazione che riguarda i due componenti supplenti, sempre per quanto riguarda il Comitato di sorveglianza programma regionale Fondo sociale europeo.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Consigliera Pillati 26

Schede bianche 14

 

Un attimo che mi hanno dato un altro foglio.

 

Consigliera Pillati 26

Consigliera Catellani 13

 

Due membri supplenti sono stati individuati.

 

OGGETTO 5677

Nomina di due componenti effettivi e di due supplenti del Comitato di Sorveglianza del Programma regionale FESR Emilia-Romagna 2021-2027 (95)

(Componenti effettivi consiglieri Amico e Castaldini)

(Componenti supplenti consiglieri Piccinini e Mastacchi)

 

PRESIDENTE (Petitti): Finito con il Comitato di sorveglianza, per quanto riguarda il Fondo sociale europeo adesso passiamo alle altre due votazioni che riguardano il FESR, votazione a scrutinio segreto: sempre due nomi per i componenti effettivi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Consigliere Amico 26

Consigliera Castaldini 15

Consigliera Piccinini 1

 

Ora votiamo i due membri supplenti per quanto riguarda il Comitato di sorveglianza del programma regionale FESR.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Consigliera Piccinini 27

Consigliere Mastacchi 14

Consigliera Marchetti 1

 

Abbiamo quindi individuato anche i due membri componenti supplenti per quanto riguarda il Comitato FESR.

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto è arrivata una richiesta del consigliere Rancan di inversione dell’ordine del giorno, proprio in questi secondi. Il tempo, ovviamente, di condividerla e poi passo la parola al consigliere Rancan.

Bene, abbiamo fotocopiato e distribuito la richiesta del consigliere Rancan.

Come dicevo, è pervenuta una richiesta di iscrizione e inversione dell’ordine dei lavori da parte del consigliere Rancan e altri per trattare il seguente oggetto: la comunicazione da parte della Giunta sul percorso di autonomia differenziata intrapresa dalla Regione Emilia-Romagna.

A questo punto, sull’iscrizione di questo nuovo punto all’ordine del giorno chiedo un intervento a favore e uno contro. Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Credo che sia necessaria una presa di posizione chiara, ed è l’ennesima volta che lo chiediamo a questa Giunta e al Governo di questa Regione sul percorso di autonomia, sulla prosecuzione del percorso di autonomia. Intanto perché quando è stato discusso il bilancio, quindi a luglio, poco tempo fa, è stato bocciato un nostro ordine del giorno che diceva solamente di proseguire con il percorso di autonomia differenziata per la Regione Emilia-Romagna, quindi solamente quello, ed è stato bocciato dalla maggioranza.

L’11 settembre, quindi proprio un paio di giorni fa, Enrico Letta, segretario del Partito democratico, a Taranto dice di essere contro l’idea di autonomia differenziata. Questo ovviamente crea un tema e un problema politico, perché se da una parte abbiamo visto che ci viene bocciato un ordine del giorno sulla prosecuzione dell’autonomia per la nostra Regione, il Sindaco di Bologna ha già espresso più volte il suo parere sull’autonomia differenziata, il segretario del Partito democratico, Enrico Letta dice di essere contro questa idea, e non è la prima volta che lo dice. Chiedo allora che ci possa essere una comunicazione urgente in aula, da parte della Giunta e del presidente Bonaccini per chiarire la sua posizione in merito al percorso di autonomia differenziata della nostra Regione. Questo perché pensiamo che l’autonomia sia fondamentale per la ripresa e per la tenuta del nostro sistema economico, sociale e delle famiglie.

Siamo in un periodo in cui una campagna elettorale sta andando in una certa direzione e abbiamo un segretario del Partito democratico che dice. testuali parole, che è contro il percorso di autonomia differenziata. Serve quindi una presa di posizione forte, e serve oggi: è giusto chiarire subito qual è la posizione della Giunta Bonaccini su questo tema.

Noi siamo sempre stati coerenti, e sempre lo saremo. Per noi l’autonomia ci vuole, a chiare lettere e subito, ma c’è qualcuno che ha posizioni diverse, non tanto a fronte del Paese, ma al proprio interno, e questo crea dei grossi problemi.

Vogliamo quindi che venga svolta subito, in modo urgente, una comunicazione per sapere qual è chiaramente la posizione del presidente Bonaccini sulla prosecuzione del percorso di autonomia. Ripeto: perché ci è stato bocciato un nostro ordine del giorno che chiedeva la prosecuzione dell’autonomia durante la sessione di bilancio, perché il segretario del PD dice che è contro l’autonomia differenziata, e anche perché abbiamo visto altre situazioni differenti, come quella del Sindaco di Bologna, Lepore, che ha preso posizione contraria.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan, che è intervenuto, ovviamente, a favore dell’iscrizione del punto.

Qualcuno vuole intervenire contro? Io non ho iscritti a parlare contro.

A questo punto, mettiamo in votazione la richiesta di iscrizione pervenuta dal consigliere Rancan e altri consiglieri.

Favorevoli all’iscrizione?

L’App solo per chi è collegato. Come nella prima votazione, quella per il consigliere Molinari, voi vi esprimete con...

Prego.

 

RANCAN: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Petitti): Il voto elettronico è sempre, alla fine, palese e abbiamo...

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene. Facciamo il voto elettronico.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ripeto: facciamo la votazione con voto elettronico rispetto a questa richiesta pervenuta dal consigliere Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Calma, ragazzi. Vi diamo qualche secondo in più.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Con l’App, sì, perché il voto deve essere elettronico.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 24

Favorevoli 13

 

È respinta.

 

La richiesta di iscrizione, dunque, è respinta.

 

OGGETTO 5323

Comunicazione dell’assessore Calvano, ai sensi dell’art. 76 del Regolamento dell’Assemblea, sulla rendicontazione strategica al DEFR 2020-2021.

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’oggetto 5323: comunicazione dell’assessore Calvano, ai sensi dell’articolo 76 del Regolamento dell’Assemblea, sulla rendicontazione strategica al DEFR 2020-2021.

In discussione generale nella Conferenza dei Capigruppo abbiamo previsto e condiviso 10 minuti di intervento per Gruppo.

Passo la parola per la comunicazione all’assessore Calvano. Prego.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente.

La rendicontazione strategica del DEFR non è un adempimento che ci viene chiesto per legge, ma è una scelta che questa Regione ha fatto e che ha due obiettivi fondamentali. Il primo è quello che viene definito un processo di accountability, quindi di misurazione dei risultati dell’azione amministrativa. Dall’altro, legato a questo primo obiettivo e principio, c’è quello della trasparenza verso i cittadini e gli stakeholder rispetto a quello che l’Amministrazione regionale programma e poi realizza.

Con questa rendicontazione siamo anche coerenti con le scelte, fatte già nel DEFR 2020-2021, di integrare i vari documenti di programmazione strategica regionale, quindi il Patto per il lavoro e per il clima con l’Agenda 2030 con il bilancio regionale.

Rendicontare il biennio 2020-2021 significa fare i conti con un biennio fortemente condizionato dalla pandemia sia nell’andamento dell’economia, sia nell’organizzazione del lavoro e dei servizi e dell’azione amministrativa più in generale, ovviamente con...

 

PRESIDENTE (Petitti): Scusi, assessore Calvano, se la disturbo un secondo, solo perché lei, essendo nel posto di Colla, mi dicono che compare assessore Colla, ma sappiamo che lei è l’assessore Calvano, quindi tre secondi per cambiare il badge in modo corretto. Benissimo, prego.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente.

Dicevamo che rendicontare il 2020 e il 2021 significa fare i conti con un biennio fortemente condizionato dalla pandemia sia nell’andamento della situazione economica, sia nell’organizzazione del lavoro e dell’azione amministrativa e, ovviamente. anche per quanto riguarda i bilanci degli enti pubblici, compreso quello della nostra Regione.

L’economia dell’Emilia-Romagna rispetto alle previsioni che avevamo fatto in assenza di pandemia nel 2020 ha pagato un prezzo notevole, con un calo del PIL del 9 per cento, Se andiamo a quantificarlo in termini finanziari, ha avuto un impatto di 14 miliardi, di cui 11 miliardi sui consumi e 650 milioni sugli investimenti fissi lordi.

Ma grazie primariamente alla resilienza del nostro sistema produttivo, e anche grazie alle politiche messe in campo dalla nostra Regione – ricordiamo che in quel biennio il piano degli investimenti messo in campo e in corso di realizzazione è arrivato a valere 16 miliardi di euro, al netto ancora del peso che avrà il PNRR –  si è arrivati a un ciclo positivo di crescita del Prodotto interno lordo regionale del 7,3 per cento, superiore anche a quello che avevamo immaginato e previsto all’interno del DEFR 2021.

È un dato che ci ha fatto indubbiamente primeggiare nel panorama nazionale, in particolare sul versante degli investimenti, dal 2021 al 2020 c’è stata una crescita di oltre il 20 per cento.

La crisi del 2020 e la ripartenza del 2021 sono stati affrontati avendo come stella polare nella nostra azione quel Patto per il lavoro e per il clima che abbiamo sottoscritto già nel primo anno di legislatura, a cui ha fatto seguito l’approvazione, nel corso del 2021, di quelli che sono i programmi operativi del FESR e dell’FSE, tra i primi, se non tra i primissimi in Italia ad approvare questi due strumenti a cui si somma la programmazione FEASR per il biennio appena trascorso, a cui seguirà una nuova programmazione che complessivamente tra FESR, FSE e FEASR determinerà investimenti e risorse sul nostro territorio per oltre 3 miliardi di euro.

Nel DEFR 2020 e 2021 avevamo evidenziato e messo in azione 91 obiettivi che intersecano queste programmazioni: dal Patto per il lavoro e per il clima fino alla programmazione europea. Nonostante quello che abbiamo vissuto in questo biennio, sono stati raggiunti buona parte di quegli obiettivi, come emerge dalla rendicontazione, a partire proprio dalle politiche di bilancio, fiscali e tributarie.

Eravamo impegnati in un percorso di riduzione del debito, che è andato e che sta andando a buon fine. Ci eravamo impegnati sull’invarianza della pressione fiscale. E non c’è stata solo invarianza. C’è stata anche un’azione di riduzione dell’IRAP per le imprese nei territori montani. A questo si aggiunge la crescita, che abbiamo affrontato senza aumento dell’indebitamento, sugli investimenti diretti e indiretti, nonché la predisposizione nei bilanci dei cofinanziamenti europei, che ci hanno consentito di approvare i programmi operativi e ci consentiranno, ci hanno consentito già nel corso del 2022 di farli partire.

Sono solo alcuni degli indicatori, sul versante del bilancio, che dimostrano la solidità del nostro bilancio, nonostante lo sforzo che siamo stati chiamati a fare sulla sanità. E qui uso parole che ha usato, in realtà, la Corte dei conti nella parifica di bilancio che abbiamo fatto pochi mesi fa. È emerso in maniera molto chiara, anche dall’analisi della Corte dei conti, che, a fronte delle spese che abbiamo sostenuto sul Covid, i contributi statali hanno coperto quelle spese per meno del 50 per cento. Questo ha determinato sul bilancio della Regione Emilia-Romagna, al netto di quello che ci viene dato dal Fondo sanitario nazionale, un esborso di oltre 300 milioni di extracosti. Questo ha impattato sul nostro bilancio. È stato possibile, grazie alla solidità del bilancio, ma è un aspetto di cui i Governi, quello che c’è adesso e quello che ci sarà dopo, dovranno tenere necessariamente conto, alla luce del fatto che i bilanci della sanità delle Regioni sono fortemente sotto stress, sia per l’impatto che ancora il Covid ha su quei bilanci, ma soprattutto per l’aumento di quei costi energetici, che sta assumendo dimensioni, anche sulla sanità, oltre che per le imprese e i cittadini, purtroppo, davvero molto preoccupanti.

Il 2021 è stato anche un anno nel quale, su quel versante, ovviamente, abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia nell’organizzazione dei lavori, anche sanitari. Il grande sforzo che è stato messo in campo dagli operatori sanitari lo si è visto sia sui risultati ottimi e rendicontati nella gestione del Covid sia nel cercare di far sì che anche l’attività ordinaria potesse andare avanti, con buone performance, compatibilmente con il periodo, sul versante delle liste di attesa, su cui necessariamente, nel corso della fine del 2021 e già nel corso di quest’anno, si va ad agire per cercare di ulteriormente migliorare quel dato.

Così come c’è stato il grande sforzo sul Fondo regionale non autosufficienza, certificato in oltre mezzo miliardo di euro.

A tal proposito evidenzio che nel documento finale è presente ancora un refuso, che indica nel 2021 la somma di quello che è stato speso nel 2020 e nel 20, in realtà è una cifra di mezzo miliardo nel 2020 e di mezzo miliardo, milione più, milione meno, nel corso del 2021, comunque sia un impatto per oltre 1 miliardo di euro nel biennio 2020-2021.

Due anni che hanno richiesto uno sforzo straordinario anche sul versante del welfare, lo abbiamo fatto nella logica del sostegno alle famiglie, a partire dall’infanzia, con un aumento del 50 per cento delle risorse regionali per la prima infanzia, che si sommano al consolidamento del progetto Al nido con la Regione. Siamo una Regione in cui l’indicatore di presenza al nido è al 31,5 per cento, a fronte di un 28 per cento nazionale, così come abbiamo incrementato e raggiunto l’obiettivo di incrementare gli interventi emergenziali di carattere sociale, ai quali si sommano gli interventi fatti sulle politiche per la casa.

Sempre in chiave anticiclica siamo intervenuti in quel biennio 2020-2021 anche sui trasporti. Il 2020 è stato un anno difficile, viene evidenziato all’interno della rendicontazione come ci sia stato un calo dei passeggeri sul trasporto pubblico locale di oltre il 50 per cento a causa del Covid, ma mentre c’era quel calo abbiamo messo in campo politiche finalizzate al momento in cui avremmo superato quella fase e quindi sono state avviate le politiche per facilitare l’accesso al trasporto pubblico locale, rendendolo gratuito per gli studenti prima under 14 poi under 19 al di sotto di una determinata fascia ISEE. Oggi sono 200.000 gli studenti che possono godere di questa agevolazione, con un peso rilevante e importante sui redditi delle famiglie, anche per poter fronteggiare la crisi oggi e i costi aggiuntivi che oggi le famiglie purtroppo sono costrette a pagare.

Un intervento, in particolare quello sugli under 19, che ha avuto forza ed efficacia soprattutto nelle zone periferiche, nelle quali gli studenti sono costretti a prendere il mezzo pubblico per potersi recare alla scuola superiore nei centri urbani. Con l’ampliamento agli under 19 si è raggiunto anche questo ulteriore obiettivo, cioè di attenzione a quelle aree periferiche interne che in modo importante stanno entrando all’interno delle politiche che la Regione sta mettendo in campo.

Trasporti ha significato anche investimenti su ferro e sicurezza, quindi con importanti interventi sul versante della sostenibilità, dagli investimenti sull’elettrificazione, che proprio in questi giorni in alcune parti del territorio sono diventati operativi – cito il reggiano per citarne una – fino ad arrivare all’incremento del 250 per cento dei punti di rifornimento per i mezzi elettrici, al 12 per cento di chilometri in più di piste ciclabili, ai quali si sommano gli interventi che stiamo facendo di piantumazione degli alberi, nonché tutta un’altra serie di interventi legati alla sostenibilità, che stiamo mettendo in atto coerentemente con il Patto per il lavoro e per il per il clima.

Sono stati due anni importanti anche sul versante del sostegno al sistema al sistema produttivo. Ho già detto dei fondi strutturali, la cui approvazione ci consentirà a partire già dal 2022 di mettere a disposizione delle imprese, dei loro investimenti, della loro crescita e del loro sviluppo importanti risorse. Ma il biennio 20-21 è stato un biennio nel quale ci siamo concentrati per quanto riguarda le imprese, e nel rendiconto al DEFR se ne dà conto, sia della tenuta del sistema, che contemporaneamente del rilancio.

Tenuta del sistema in che modo? Investendo moltissimo sugli strumenti che andavano a garantire la liquidità delle imprese, perché soprattutto in fase Covid, il tema della liquidità è stato un tema rilevante, sul quale molti strumenti regionali hanno insistito, anche in accordo con le imprese, con il sistema dei confidi, ottenendo risultati indubbiamente importanti, anche costruendo politiche che con molta probabilità replicheremo, o che in parte già abbiamo replicato, a partire dal 2022.

Così come non sono mancati gli investimenti: mentre badavamo, anche con il sistema dei ristori, alla tenuta del sistema, quelli approntati sul rilancio dalla legge sull’attrattività per quanto riguarda il collega Colla, fino ad arrivare agli investimenti messi in campo sul versante agricolo dal collega Mammì sulle imprese agricole.

Così come, a fronte di un 2020 dove il condizionamento Covid ha reso più complicate anche le politiche di attrattività, anche in quel caso, non ci siamo fermati. È stato un biennio, così come si dimostra all’interno della rendicontazione, nel quale abbiamo investito molto, per il tramite dell’APT, sulle politiche di attrazione, così come lo abbiamo fatto per il tramite delle destinazioni turistiche. Nel 2021 la somma degli interventi messi in campo come politiche di attrazione è andata oltre i 20 milioni, a cui si sommano i grandi sforzi fatti sia durante la fase pandemica, per quello che si poteva fare, sia per la fase immediatamente successiva al periodo più critico, grandi e importanti politiche di attrazione degli eventi sul nostro territorio, da quelli sportivi a quelli di carattere culturale. È stato, quindi, un biennio, quello 2020-2021, così come si legge nella rendicontazione, fortemente condizionato dalla pandemia, ma nel quale la macchina regionale non si è fermata, anche grazie ai sistemi organizzativi che abbiamo messo in campo. Non si è fermata la macchina amministrativa e il contesto sociale ed economico creato attraverso il Patto per il lavoro e per il clima ci ha certamente consentito di mettere in campo una strategia per affrontare un biennio sicuramente molto complicato.

Il dato economico oggi sarebbe, nel corso del 2022, anche alla luce di quel biennio e di come stavamo uscendo da quel biennio, certamente più robusto, se non ci fosse, purtroppo, l’impatto di una crisi energetica che sentiamo quotidianamente e che rischia di mettere in grande difficoltà il sistema economico delle imprese e le nostre famiglie.

Ciononostante, con il DEFR 2022 ci siamo dati degli obiettivi. Anche questi li andremo a rendicontare nel corso del prossimo anno. Nonostante la situazione che stiamo affrontando, l’obiettivo è far sì che quegli obiettivi possano essere raggiunti, così come abbiamo fatto nel corso del biennio 2020-2021, chiedendo anche uno sforzo importante alle strutture della Regione Emilia-Romagna, che ringrazio perché, in una fase straordinaria, caratterizzata da shock rilevanti sul sistema economico e sociale, quali la pandemia prima e la crisi energetica oggi, sono strutture che non si sono fermate un attimo e hanno sempre cercato ‒ e sono certo che continueranno a farlo ‒ sempre la soluzione di fronte ai problemi che da parte dei cittadini e delle imprese ci venivano evidenziati.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

Altri in dibattito generale? Abbiamo ancora dieci minuti. Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

La Regione Emilia-Romagna, nonostante il percorso alquanto accidentato per cause ben note a tutti, prima di tutto ovviamente la pandemia e la guerra, in questo primo biennio ha cercato di proseguire in tutti i modi il percorso di crescita e di sviluppo sostenibile.

ad uno straordinario piano degli investimenti, pari ad oltre 16 miliardi di euro, si è voluto fortemente avviare e stimolare un ciclo positivo, che ha portato nel 2021 ad un recupero delle performances regionali, con un tasso di crescita del PIL emiliano romagnolo del 7,3 per cento. Nel panorama nazionale la nostra Regione si è quindi confermata al primo posto, insieme con il Veneto, surclassando tutte le altre.

In particolare, per quanto riguarda gli investimenti abbiamo assistito ad un significativo recupero, con un aumento dal 2020 al 2021 di quasi 20 punti percentuali, di nuovo il più alto in assoluto tra tutte le Regioni in Italia. Sono cresciuti in particolare, come ricordava l’assessore, gli investimenti per le infrastrutture, per il trasporto pubblico e ferroviario, per l’ambiente, a favore delle imprese, per le politiche abitative, per la sanità, per l’edilizia scolastica e per l’edilizia universitaria, un piano che è stato ulteriormente rafforzato dagli oltre 4 miliardi di euro derivanti dai finanziamenti del PNRR, che stanno già oggi ricadendo sul nostro territorio emiliano-romagnolo.

Partivamo, come dicevo, da una situazione oggettiva molto difficile. Sin dai primi mesi di Governo, a causa della pandemia da Covid-19, si è reso necessario adottare azioni e misure di contrasto per affrontare l’emergenza sanitaria. Il lungo periodo di lockdown ha inciso inoltre sulla produzione, sui consumi, sui posti di lavoro e sulla sopravvivenza di tante realtà economiche e non solo, rendendo necessarie ed urgenti azioni straordinarie.

Oltre alla drammatica emergenza sanitaria che ha segnato nel profondo le vite di tutti noi, a causa della Russia di Putin è scoppiato un conflitto, che ha provocato non soltanto numerose vittime e pesanti conseguenze sociali, ma ha anche fortissime ricadute sull’andamento dell’economia e del commercio internazionale, particolarmente accentuate per l’Europa per via soprattutto dei considerevoli aumenti del costo dell’energia e di altre materie prime.

Di conseguenza, nell’area euro le previsioni di crescita del PIL si sono ridotte in misura maggiore rispetto a quelle mondiali.

Il tasso di crescita 2021, fissato al 5,3 per cento, scende al 2,8 nel 2022 e al 2,3 per cento nel 2023. Nonostante questo scenario preoccupante, però, le ultime stime indicano che la ripresa economica in Emilia-Romagna sia stata già comunque più sostenuta che a livello nazionale, e il ruolo dell’Ente regionale penso sia stato decisivo.

Proprio il piano straordinario degli investimenti programmati, infatti, è stato in grado di generare incrementi rilevanti sia sul piano del valore aggiunto regionale che occupazionale, peraltro non strettamente limitati ai settori direttamente attivati.

L’analisi dei dati ha evidenziato infatti effetti moltiplicatori sul sistema produttivo regionale nel suo complesso, che si producono dagli scambi tra le imprese e per effetto dell’incremento indotto dei consumi delle famiglie.

Ricordo inoltre come questo strumento sottolinei ulteriormente l’integrazione degli obiettivi strategici con gli altri strumenti della programmazione, in particolare con il Patto per il lavoro e per il clima, l’agenda digitale, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per delineare un quadro di azione politica complessiva ed organica.

Come ha correttamente ricordato l’assessore Calvano, la finalità è quella di offrire alla nostra comunità, in modo sempre più chiaro e trasparente, tutti gli elementi per operare una valutazione delle politiche e dei risultati conseguiti dall’Amministrazione fin dai primi anni di mandato.

Questo quindi è il modus operandi che la Giunta e la maggioranza con lei hanno adoperato nell’intraprendere questa stagione di Governo regionale. Oggi siamo in grado, per ogni area tematica, assessorato per assessorato, di fare il punto della situazione in modo organico, completo, guardando con soddisfazione al lavoro svolto, che ha già permesso di raccogliere i primi frutti concreti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Sono le ore 12,56, non c’è tempo per gli altri interventi.

Dichiaro, quindi, chiusa la seduta del mattino.

Ci vediamo alle ore 14,30 per la continuazione dell’ordine del giorno.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 12,55

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Paola SALOMONI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Barbara LORI, Irene PRIOLO e i consiglieri Palma COSTI e Marco MASTACCHI.

 

Votazione elettronica

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’Ordine del Giorno

 

Presenti: 42

Favorevoli: 14

Contrari: 26

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli: 14

BERGAMINI Fabio; CASTALDINI Valentina; CATELLANI Maura; DELMONTE Gabriele; FACCI Michele; MARCHETTI Daniele, MONTEVECCHI Matteo; OCCHI Emiliano; PELLONI Simone; POMPIGNOLI Massimiliano; RAINIERI Fabio; RANCAN Matteo; STRAGLIATI Valentina; TAGLIAFERRI Giancarlo

 

Contrari:26

AMICO Federico Alessandro; BESSI Gianni; BONDAVALLI Stefania; BULBI Massimo; CALIANDRO Stefano;

COSTA Andrea; DAFFADÀ Matteo; FELICORI Mauro, GERACE Pasquale; MALETTI Francesca; MARCHETTI Francesca; MOLINARI Gian Luigi; MONTALTI Lia; MORI Roberta; MUMOLO Antonio; PARUOLO Giuseppe; PICCININI Silvia; PIGONI Giulia; PILLATI Marilena; RONTINI Manuela; ROSSI Nadia; SABATTINI Luca; SONCINI Ottavia; TARUFFI Igor; ZAMBONI Silvia; ZAPPATERRA Marcella

 

Non votanti:2

FABBRI Marco; PETITTI Emma

 

Assenti: 8

BARCAIUOLO Michele; BARGI Stefano; BONACCINI Stefano; COSTI Palma; GIBERTONI Giulia; LISEI Marco; LIVERANI Andrea; MASTACCHI Marco

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

5499 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Partecipazione all'Associazione Liberation Route Italia. Modifica alla legge regionale 3 marzo 2016 n. 3". (Delibera di Giunta n. 1282 del 25 07 22)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

5554 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'impatto sui comuni gestori di impianti fotovoltaici delle misure fiscali previste dal Decreto Legge 27 Gennaio 2022, n. 4, c.d. D.L. "Sostegni-Ter". A firma della Consigliera: Castaldini

 

5557 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ai controlli sulle autorizzazioni irrigue rilasciate dal Servizio regionale di Bacino o dal Consorzio di Bonifica, al fine di verificare l'effettivo utilizzo a fini agricoli o scientifici delle concessioni idriche, con particolare attenzione alla situazione della provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5558 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle criticità riscontrate in fase di rinnovo degli abbonamenti gratuiti al servizio di trasporto pubblico locale destinati agli studenti under 14 e under 19 residenti in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5559 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di autorizzare lo svolgimento di grandi eventi in contesti fragili, quali il Parco Urbano "Giorgio Bassani" a Ferrara. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5560 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per ripristinare la zona umida presso il Lido di Spina, in provincia di Ferrara, al fine di salvaguardare la biodiversità del Parco del Delta del Po e, in particolare, la colonia di fenicotteri rosa che vi ha nidificato. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5561 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per effettuare una verifica complessiva del ponte di San Ruffillo, nel comune di Bologna, al fine di garantire le condizioni di sicurezza del traffico veicolare. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5562 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle soluzioni da adottare per contrastare il fenomeno dell'erosione delle coste, con particolare riguardo alla situazione del litorale ferrarese. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5563 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi per risarcire coloro che sono stati colpiti dall'improvvisa e forte ondata di maltempo che si è abbattuta nella notte tra martedì 26 e mercoledì 27 luglio in provincia di Piacenza, in particolar modo in Val Tidone. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

5565 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di metodi ecologici incruenti per favorire il controllo e il contenimento della specie nutria (Myocastor coypus) sul territorio bolognese. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5566 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per la riapertura del centro prelievi di Scurano, frazione del comune di Neviano degli Arduini (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

5567 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda istituire un fondo regionale per indennizzare quanti hanno subito danni a causa della forte ondata di maltempo che ha interessato la provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5568 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione della cassa di espansione del torrente Baganza (PR), a seguito del ritrovamento di reperti archeologici nelle aree interessate dal progetto. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5569 - Interrogazione a risposta scritta per verificare se, nel rapporto di locazione passiva di viale Aldo Moro 18/20, a Bologna, immobile ad uso uffici della Regione Emilia-Romagna, sia stato osservato il principio della corretta gestione delle risorse pubbliche e, in particolare, se siano stati rispettati gli obiettivi e le finalità della L. 135/2012 e della L.R. 1/2014. A firma dei Consiglieri: Facci, Pelloni

 

5570 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le iniziative della Giunta a tutela delle acque di balneazione e dell'ecosistema della costa emiliano-romagnola, anche in relazione al progetto denominato "Adriaclim". A firma dei Consiglieri: Facci, Pompignoli, Occhi, Rancan, Rainieri, Pelloni, Delmonte, Montevecchi

 

5572 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda adottare, di concerto con le Amministrazioni comunali, un protocollo che preveda un controllo diretto delle attività destinate agli utenti dei centri estivi portatori di disabilità, al fine di garantire un servizio adeguato e la presenza di personale preparato e competente. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5573 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'attività di verifica periodicamente effettuata su tutta la riviera romagnola a tutela dei bagnanti, soprattutto a seguito dei recenti rilevamenti di Arpae (Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna) che hanno comportato un temporaneo divieto di balneazione. A firma della Consigliera: Rossi

 

5574 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per la realizzazione di nuove aree di sosta per camper e autocaravan o per la riqualificazione e l'ampliamento di quelle già esistenti. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5575 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per verificare il corretto iter della campagna vaccinale anti-Covid nelle fasce più sensibili della popolazione, con particolare riguardo all'avvenuta somministrazione di vaccini, oltre il termine previsto dopo lo scongelamento, ad alcuni bambini di Pavullo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5576 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per favorire la progressiva installazione di defibrillatori semiautomatici in ogni treno regionale, favorendo un'adeguata formazione del personale ferroviario sull'utilizzo di tale strumento e sulle principali competenze di rianimazione cardiopolmonare. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5577 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla realizzazione di un campo da golf in provincia di Ravenna e alle conseguenti ricadute sull'ambiente, relative, in particolare, al consumo di suolo e di acqua e ad alterazioni degli equilibri biologici di flora e fauna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5578 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla chiusura, dal 13 al 21 agosto prossimi, della linea ferroviaria Porrettana per lavori di manutenzione e agli eventuali conseguenti disagi per l'utenza. A firma del Consigliere: Lisei

 

5579 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla realizzazione del progetto di riqualificazione urbana, cd "Borgo dei nonni", a Lama di Reno, frazione del comune di Marzabotto (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5581 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure adottate dalla Giunta per rendere gratuiti i parcheggi degli ospedali regionali. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Facci, Bergamini

 

5582 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire idonei dispositivi di protezione individuale ai Medici di Medicina Generale di Piacenza, affinché siano messi nelle condizioni di visitare in sicurezza i pazienti a domicilio.

A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

5583 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai tempi di attesa per visite specialistiche ed esami strumentali, con particolare riguardo alla situazione dell'AUSL di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5584 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per permettere la manutenzione dei corsi d'acqua, nelle more della predisposizione e dell'approvazione dei programmi di gestione dei sedimenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5585 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure relative alla scuola contenute nel cd decreto Aiuti bis, quale l'istituzione della figura del "docente esperto", e l'individuazione delle risorse necessarie per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5586 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione di interventi di efficientamento nella CRA "Venturini" di Imola (BO), soprattutto alla luce delle recenti segnalazioni di problemi tecnici all'impianto di raffrescamento della struttura. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

5588 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'opportunità di apporre, al casello di entrata di Sasso Marconi nord, un idoneo sistema di comunicazione all'utenza circa lo stato di scorrimento e i tempi di percorrenza dell'autostrada A1 Milano-Napoli. A firma del Consigliere: Facci

 

5589 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare affinché i porti del territorio regionale, come ad esempio Porto Garibaldi, si attrezzino per smaltire i rifiuti speciali recuperati dai pescatori, prevedendo anche appositi stanziamenti per individuare i gestori delle isole ecologiche attrezzate. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5590 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di realizzare un intervento strutturale a sostegno delle imprese vitivinicole del territorio, penalizzate dalla siccità e dall'aumento generalizzato dei costi di gestione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5591 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative da adottare per ridurre e compensare l'aumento dei costi del teleriscaldamento. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5592 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla disciplina dei prelievi dalle riserve idriche e alle misure da adottare per dare sostegno alle aziende agricole che hanno subito comprovate perdite a seguito della prolungata siccità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5593 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere l'attuale situazione dell'Unità Spinale dell'Azienda Usl di Piacenza, trasferita nel 2021 dall'Ospedale di Villanova sull'Arda all'Ospedale di Fiorenzuola d'Arda, e per sapere se, nella nuova struttura, siano presenti tutti gli spazi necessari e le attrezzature riabilitative previste. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5594 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per impedire usi impropri delle spiagge, evitando danni all'habitat e alle specie protette, con particolare riferimento alla futura realizzazione della "Beach Arena" di Rimini. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5595 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'attuazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città metropolitana di Bologna e al conseguente impatto sull'ambiente, con particolare riguardo al previsto taglio di alberature esistenti.

A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5596 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla realizzazione della diga di Vetto lungo il corso del fiume Enza e alle strategie alternative per realizzare il risparmio idrico e per migliorare le capacità di adattamento dei sistemi agricoli alle mutate condizioni climatiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5598 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da attuare per fronteggiare il fenomeno degli episodi di violenza ai danni del personale viaggiante delle linee del traporto pubblico regionale, con particolare riferimento all'aggressione di una capotreno e di un macchinista, verificatasi il 9 agosto scorso sulla linea Ferrara-Suzzara. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci, Pompignoli, Pelloni, Delmonte, Occhi, Rainieri

 

5599 - Interrogazione a risposta scritta sulla mancata consegna, nei termini stabiliti, del nuovo ponte Grattacoppa, sul fiume Lamone, e sui conseguenti disagi nella circolazione stradale a Savarna (RA). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5600 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se, presso il centro per le Famiglie Savena Idice "Casa due Litri" di Ozzano dell'Emilia (BO), sono stati o saranno avviati progetti dedicati a bambini e ragazzi con disabilità fisiche o con difficoltà cognitive. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

5601 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli episodi di violenza verificatisi sui mezzi di trasporto pubblico in Emilia-Romagna e alle misure da adottare per garantire la sicurezza dell'utenza e del personale viaggiante. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5602 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si intenda ampliare il "Bando Montagna" nella sua prossima emanazione estendendolo altresì all'area interna del Basso ferrarese. A firma del Consigliere: Fabbri

 

5604 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità a livello di singole Ausl di prevedere accordi specifici sui MET (Medici di emergenza territoriale), con particolare riguardo al servizio di pronto soccorso a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5605 - Interrogazione a risposta scritta in merito al Concorso per insegnanti delle scuole secondarie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5606 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se gli ambulatori per i codici bianchi nei Pronto Soccorso dell'Emilia-Romagna, affidati ai Medici di Continuità Assistenziale, interesseranno fin da subito tutte le Aziende Sanitarie della Regione e quali strutture ospedaliere. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Stragliati, Bergamini

 

5608 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione in cui versa la Valle Mandriole a seguito delle continue intossicazioni da botulino da parte della fauna. A firma del Consigliere: Liverani

 

5609 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le misure che la Giunta intende adottare per risarcire le aziende che hanno subito danni dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi su vari comuni della Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

 

5610 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e come la Giunta intenda attivarsi a tutela degli ex lavoratori della Tozzi Sud e Tozzi srl. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5611 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto relativo all'apertura di ambulatori per i codici bianchi nei PS. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5612 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni provocati dal maltempo nel mese di agosto 2022 nell'Appennino Parmense, nella Bassa Modenese, nel Ferrarese e nella Bassa Romagna. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Sabattini, Mori, Fabbri, Rontini, Bulbi, Zappaterra, Paruolo, Costi, Gerace

 

5613 - Interrogazione a risposta scritta sugli interventi che la Regione intende attuare a sostegno dei comuni colpiti dalla forte ondata di maltempo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo .

 

5614 - Interrogazione a risposta scritta sulla realizzazione di un nuovo prosciuttificio a Langhirano. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5615 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione in cui versa lo stabile della Camera Mortuaria dell'Ospedale Maggiore di Parma. A firma del Consigliere: Occhi

 

5616 - Interrogazione a risposta scritta sulle problematiche evidenziate dal personale sanitario, con particolare riguardo alla gestione dei Pronto Soccorso e alla Medicina d'urgenza. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5617 - Interrogazione a risposta scritta circa la Valutazione d'Impatto Ambientale per la realizzazione dell'autostrada regionale Cispadana, valutata positivamente con Decreto ministeriale del luglio 2017. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5618 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Occhi, Facci, Pelloni, Pompignoli, Rainieri, Delmonte

 

5620 - Interrogazione a risposta scritta sul quantitativo di rifiuti trattati nell'inceneritore di Ferrara, in considerazione della conclusione del periodo di emergenza sanitaria. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5621 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle aggressioni e violenze, fisiche e verbali, al personale del trasporto pubblico locale e regionale, in particolare quello operante sui treni. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5622 - Interrogazione a risposta scritta sul numero di suicidi che si registrano negli istituti carcerari dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5623 - Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di personale infermieristico nel comparto sanitario regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5624 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia attualmente la situazione dei capannoni industriali e artigianali ancora rivestiti da amianto sul territorio ferrarese colpito dagli eventi atmosferici estremi. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5626 - Interrogazione a risposta scritta sulla scelta dell'Ufficio scolastico regionale di escludere l'apertura pomeridiana nella scuola materna di Marsaglia (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5627 - Interrogazione a risposta scritta sul numero degli insegnanti in servizio in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5628 - Interrogazione a risposta scritta in merito sull'opportunità di avviare una campagna di comunicazione circa l'iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5629 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato d'avanzamento del progetto Silk Faw  che prevedeva l'apertura nel Comune di Reggio Emilia di un grande stabilimento industriale per la produzione di supercar ad alimentazione elettrica. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5630 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori del Gruppo Fenix srl. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

5631 - Interrogazione a risposta scritta sull'elevato rischio di esondazione del Rio San Michele in località Campore a Salsomaggiore Terme. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

5632 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di abbandono e incuria delle aree giochi dedicate ai bambini nei parchi pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5634 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di presentare in Assemblea legislativa il progetto di realizzazione a Ravenna di un rigassificatore di nuova generazione, in modo da verificare la posizione di ogni singola forza politica sul progetto in corso. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5635 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alle notizie riportate dai media in relazione alle effettive intenzioni di investimento e sviluppo della joint venture  Silk Faw. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

5636 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito agli allagamenti avvenuti nell'ultimo periodo presso il Polo pediatrico di Parma. A firma del Consigliere: Occhi

 

5637 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla necessità di tutelare l'anguilla, considerandone la drastica diminuzione, causata anche dalla eccessiva predazione da parte del cormorano. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5638 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intesa con i sindacati dei Medici di Emergenza Territoriale (MET) in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Bergamini, Stragliati

 

5640 - Interrogazione a risposta scritta sull'indennità di disoccupazione spettante ai precari e disoccupati della scuola. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5641 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura degli istituti scolastici in zone non densamente popolate, con particolare riferimento alla chiusura della scuola dell'infanzia a San Protaso (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5642 - Interrogazione a risposta scritta sulle risorse necessarie per sostenere gli enti locali, in particolare i Comuni, nella messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole, in considerazione del forte aumento dei costi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5644 - Interrogazione a risposta scritta riguardante i casi di violenza sulle donne recentemente verificatisi. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Mori, Zappaterra, Costa, Pillati, Gerace, Marchetti Francesca, Costi, Daffadà, Bulbi, Zamboni

 

5646 - Interrogazione a risposta scritta sulla decisione di destinare i daini dei due nuclei di Classe e Volano ad allevamenti da carne e quindi al macello. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5647 - Interrogazione a risposta scritta sui disservizi registrati nella gestione del People Mover e sulla possibilità di predisporre un piano per fronteggiarli nella stagione invernale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5648 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali sono i Comuni che non hanno ancora adeguato i propri piani urbanistici, in merito alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti nel proprio contesto urbanistico territoriale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5649 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul controllo della fauna selvatica a difesa delle produzioni agricole e del territorio, con riferimento ai danni alle produzioni di girasole e da seme a causa del proliferare di colombacci, tortore e piccioni. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

5650 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura dell'unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC) dell'Ospedale di Faenza. A firma del Consigliere: Liverani

 

5651 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuale situazione normativa in merito alla concessione all'uso dei prodotti fitosanitari. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Pompignoli, Delmonte, Liverani, Catellani, Occhi, Rainieri, Facci, Montevecchi, Rancan

 

5652 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'istituzione di un tavolo di crisi per far fronte agli aumenti dei costi energetici per la prossima stagione invernale sciistica. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5653 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità evidenziate dalla nuova Tessera Sanitaria priva di microchip. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Zappaterra, Rontini, Gerace, Bulbi, Mori, Paruolo, Daffadà, Pillati, Soncini

 

5654 - Interrogazione a risposta scritta sul progetto denominato "Emergenza gas - incremento della capacità di rigassificazione: FSRU Ravenna e collegamento alla rete nazionale gasdotti". A firma della Consigliera: Piccinini

 

5655 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità applicative delle sanzioni relative alla dimenticanza dell'abbonamento mensile o annuale personale nel Trasporto Pubblico Locale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5656 - Interrogazione a risposta scritta circa i disservizi di telefonia in Valdarda (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5657 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle indicazioni del Governo per il piano di contenimento della spesa per il riscaldamento in Regione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5658 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di tutelare incolumità fisica e psicologica del personale della polizia penitenziaria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5659 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla necessità di tutelare gli utenti e il personale di Trenitalia e Trenitalia Tper dalle aggressioni che si stanno verificando sui treni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5660 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di sostenere le famiglie emiliano-romagnole, sulle quali gravano i costi del materiale scolastico, raddoppiati rispetto al 2021. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5661 - Interrogazione a risposta scritta sulla riduzione dell'utilizzo dei pesticidi in agricoltura. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5662 - Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di medici di base nei centri periferici e disagiati, con particolare riferimento alla situazione di Frassinoro (MO). A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Sabattini

 

5663 - Interrogazione a risposta scritta circa l'avviso dell'Ente Parco del Delta del Po (Emilia-Romagna) relativo ai daini che si trovano nella pineta di Classe (RA) e nell'area di Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Piccinini

 

5664 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da intraprendere per garantire la corresponsione dei buoni pasto a tutti i dipendenti della società SETA S.p.a di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5665 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere se la Giunta intenda porre in essere azioni di recupero, valorizzazione e messa in sicurezza dell'area classificata "Ex Centrale Avicola Romagnola" di Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

5666 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da intraprendere per garantire la continuità del servizio di teleriscaldamento, con particolare riferimento a quanto avvenuto di recente in alcuni condomini del comune di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Facci, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Pelloni, Liverani

 

5668 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per garantire l'accesso gratuito a farmaci e presidi per il diabete. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5669 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per realizzare un progetto organizzativo e funzionale che dia piena valorizzazione al complesso immobiliare ex Inail, sito nel comune di San Benedetto Val di Sambro (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5671 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per avviare, al più presto, la progettazione di fattibilità tecnico-economica per realizzare un nuovo invaso nella Val d'Enza. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Costa, Bulbi, Sabattini, Soncini, Gerace, Rontini, Bondavalli

 

5674 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali strumenti e misure la Giunta intenda porre in essere per garantire il coordinamento e il monitoraggio delle iniziative finanziate e la realizzazione degli interventi per la bonifica dall'amianto negli edifici pubblici, in particolare nelle scuole e negli ospedali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5678 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al bando emanato dal Parco del Delta del Po per la cattura dei daini presenti nel territorio del parco e alle misure ecologiche alternative alla soppressione menzionate da Enpa e dalla Associazione "Rete a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano". A firma della Consigliera: Zamboni

 

5680 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per ridurre i tempi di attesa per effettuare gli esami diagnostici, con particolare riguardo alle prenotazioni di colonscopie per pazienti oncologici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5681 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sull'attivazione di Assemblee di cittadini, al fine di promuovere una partecipazione pro-attiva nella elaborazione delle politiche sui temi del contrasto e dell'adattamento al cambiamento climatico e, più in generale, sulla transizione ecologica. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5683 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le fonti di finanziamento del progetto regionale che si è esplicitato nella formulazione del questionario online sulle discriminazioni e le violenze basate sull'orientamento sessuale e di genere. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Catellani, Pelloni, Montevecchi, Stragliati

 

5684 - Interrogazione a risposta scritta sull'ultimazione dei lavori inerenti la costruzione della palestra paralimpica di Bazzano nel comune di Neviano degli Arduini. A firma del Consigliere: Rainieri

 

5685 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla situazione della filiera del riciclo in Emilia-Romagna e alle azioni da mettere in campo con particolare riferimento ai settori strategici della carta e dell'imballaggio. A firma dei Consiglieri: Costa, Sabattini

 

5686 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'aumento dei costi di realizzazione dell'Autostrada Regionale Cispadana e sulla tempistica di inizio lavori. A firma della Consigliera: Pigoni

 

5687 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per far fronte alle specifiche esigenze determinate dal caro bollette per i centri di formazione professionale pubblici, in particolare per le strutture di diretta proprietà della Regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5688 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per evitare che i daini dei due nuclei di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE), una volta catturati, siano destinati ad allevamenti da carne per la macellazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5689 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare al fine di eliminare il numero chiuso per l'ammissione alla facoltà di Medicina. A firma del Consigliere: Rancan

 

5690 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in atto, al fine di sensibilizzare le aziende e le multiutilities regionali, i cui impianti di teleriscaldamento generano calore dalla combustione di rifiuto, per favorire una differente articolazione delle tariffe orientata ai costi effettivamente sostenuti e generare così una scontistica a favore di famiglie e imprese. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

5691 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di sottoscrivere e applicare protocolli che prevedano l'utilizzo del criterio del "massimo ribasso" solo in casi eccezionali, con particolare riguardo alla realizzazione di opere di edilizia scolastica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5692 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere affinché la direzione della Demm di Porretta Terme chiarisca i propri comportamenti nei confronti del personale e vengano mantenuti gli impegni assunti il 28 giugno 2018 con l'acquisto dell'azienda. A firma del Consigliere: Taruffi

 

5693 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di sviluppare progetti di convivenza delle realtà agricole e delle aree protette e della loro fauna, con particolare riguardo alla specie oca selvatica (Anser anser). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5694 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione stia dando corso ad ogni provvedimento utile al fine di consentire ai cittadini, a fronte dell'emergenza determinata dalla guerra in Ucraina e del conseguente caro bollette, di utilizzare strumenti di riscaldamento, a prescindere dalla classificazione, quali camini, caminetti e stufe a pellet. A firma del Consigliere: Lisei

 

5695 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda promuovere un'iniziativa rivolta ai Comuni del Basso ferrarese, che, in analogia con i bandi rivolti ai territori montani, sia finalizzata a favorirne la rivitalizzazione attraverso la concessione di contributi a nuclei familiari già residenti o che trasferiscono la loro residenza per incentivare l'acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Bulbi, Rontini

 

RISOLUZIONI

 

5556 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere approfondimenti e interventi legislativi sul "percento per l'arte" per il finanziamento della cultura, dell'arte e della creatività, in particolare nelle declinazioni della contemporaneità, grazie agli stanziamenti destinati alle opere pubbliche e a considerare l'impiego dei fondi strutturali europei come incentivo per le amministrazioni locali a destinare a questo scopo parte delle risorse di investimento. (29 07 22) A firma del Consigliere: Amico

 

5564 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea legislativa a sensibilizzare l'opinione pubblica in merito al processo di regolazione costituito dalla "Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia e che modifica il Regolamento (UE) 2019/942" e a prevedere azioni di monitoraggio delle perdite strutturali che si verificano negli impianti petroliferi e di gas in Emilia-Romagna. (02 08 22) A firma della Consigliera: Piccinini

 

5571 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea legislativa a richiedere al Governo e al Parlamento il rafforzamento del fondo speciale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, con l'obiettivo di perseguire la più alta copertura delle domande da parte degli interessati. (03 08 22) A firma della Consigliera: Piccinini

 

5580 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere progetti che tutelino l'ambiente e l'ecosistema e al contempo il sistema socioeconomico ed imprenditoriale locale, limitando la proliferazione del granchio reale blu (Callinectes Sapidus) e delle altre specie aliene nel Mar Adriatico e sulle coste emiliano-romagnole. (04 08 22) A firma dei Consiglieri: Rossi, Montalti, Bulbi, Zappaterra

 

5603 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad estendere la gratuità del trasporto pubblico, già prevista per le Forze dell'Ordine, anche agli appartenenti alle Forze Armate, con le medesime modalità procedurali. (12 08 22) A firma dei Consiglieri: Facci, Bargi, Stragliati, Pelloni, Pompignoli, Delmonte, Occhi, Montevecchi, Marchetti Daniele, Catellani, Bergamini, Liverani, Rancan, Rainieri

 

5607 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la realizzazione della Diga di Vetto. (17 08 22) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5619 - Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire le condizioni per la creazione di un gruppo di lavoro tecnico-scientifico, che arrivi ad un Protocollo per certificare – oltre alle sostanze organiche presenti nei terreni – i processi produttivi alla base delle lavorazioni agricole. (24 08 22) A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Pompignoli, Occhi, Delmonte, Liverani, Facci, Rainieri, Catellani, Montevecchi, Rancan

 

5625 - Risoluzione per impegnare la Giunta Regionale a sospendere per i prossimi mesi tutti i limiti imposti per il riscaldamento domestico nei comuni di pianura, affinché la popolazione possa utilizzare tutte le forme di riscaldamento possibili presenti nelle abitazioni. (26 08 22) A firma dei Consiglieri: Occhi, Pelloni, Bergamini, Catellani, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Delmonte, Stragliati, Liverani, Marchetti Daniele, Facci, Rancan, Montevecchi

 

5639 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare, di concerto con le Aziende Servizi alla Persona e i Distretti Sanitari, una ricognizione utile all'individuazione di tutte quelle strutture sociosanitarie che necessitino di interventi di riqualificazione strutturali ed energetici. (30 08 22) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Bergamini, Stragliati

 

5645 - Risoluzione per impegnare la Giunta a supportare economicamente con appositi bandi le istituzioni scolastiche che intendono proporre all'interno del percorso di studi l'acquisizione di certificazioni linguistiche riconosciute dal Miur. (31 08 22) A firma della Consigliera: Castaldini

 

5667 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare corso ad ogni provvedimento utile al fine di consentire ai cittadini, a fronte dell'emergenza in corso determinata dalla guerra in Ucraina e del conseguente caro bollette, di utilizzare strumenti di riscaldamento, a prescindere dalla classificazione, quali camini, caminetti e stufe a pellet. (06 09 22) A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

 

5672 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la realizzazione di interventi volti a rendere sempre più efficiente e capillare la rete di distribuzione irrigua, anche attraverso la separazione delle funzioni di scolo e irrigua, la realizzazione di reti in pressione e l'implementazione delle più moderne tecnologie per una gestione ottimale delle risorse idriche. (08 09 22) A firma dei Consiglieri: Bulbi, Costa, Zappaterra, Caliandro, Montalti, Gerace, Mumolo, Pillati, Mori, Rontini, Costi, Daffadà

 

5673 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo per sostenere i gestori dei servizi fondamentali, quali l'assistenza agli anziani e i servizi educativi per i bambini, che non riescono a far fronte all'aumento dei costi dell'energia e del gas, al fine di scongiurare l'aumento delle rette che, di fatto, graverebbe ulteriormente sulle famiglie. (08 09 22) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5682 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere un accordo tra le Prefetture dell'Emilia-Romagna, le Province e i Comuni al fine di attivare specifici servizi volti a prevenire gli atti di violenza e aggressione ai danni del personale del trasporto pubblico locale. (09 09 22) A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

INTERPELLANZE

 

5587 - Interpellanza per chiedere la modifica dei meccanismi premiali del bando "Montagna 2022" e l'aumento dei fondi disponibili per le finalità ivi previste. A firma del Consigliere: Facci

 

5597 - Interpellanza circa le misure da adottare per evitare la riduzione dell'orario della scuola dell'infanzia di Marsaglia e la chiusura della scuola media di Ottone, in provincia di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

5670 - Interpellanza per sapere se sarà introdotta, per le famiglie residenti in Emilia-Romagna, l'esenzione totale dalla compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie (ticket sanitario) per i figli a carico, dal terzo in poi, indipendentemente dal reddito familiare. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pelloni, Facci, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

5238 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla legittimità dell'attivazione delle "Carriere Alias" in ambito scolastico. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Stragliati, Bergamini, Liverani, Rancan

 

5239 - Interrogazione a risposta scritta sui motivi della mancata riparazione di un ascensore guasto all'interno della Casa della Salute "Regina Margherita" di Castelfranco Emilia (MO) e sugli interventi di ammodernamento e ristrutturazione della struttura. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5241 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla carenza di medici ortopedici in Emilia-Romagna e alle iniziative da adottare per far fronte a questa criticità. A firma del Consigliere: Lisei

 

5245 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per completare i lavori di tombamento del canale Dogaro e, di conseguenza, realizzare in tempi brevi l'ampliamento e la messa in sicurezza della SS 568 di Crevalcore (BO). A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini, Caliandro

 

5248 - Interrogazione a risposta scritta sui tempi d'attesa per effettuare le visite mediche per il rinnovo delle patenti speciali, con particolare attenzione al territorio di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

5249 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'esclusione di due persone over 65 con disabilità da un centro diurno e alle motivazioni che hanno determinato questa decisione. A firma del Consigliere: Paruolo

 

5255 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla situazione delle due Aziende Sanitarie che operano sul territorio di Parma, con particolare riguardo alla carenza di personale e di fondi. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Gerace

 

5263 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sperequazione nei costi sostenuti dalle imprese per l'approvvigionamento idrico, con particolare riguardo alla situazione del distretto ceramico modenese. A firma del Consigliere: Bargi

 

5265 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quante pratiche, comprese quelle precedenti al 2015, inerenti la concessione d'uso di aree demaniali ovvero la derivazione di acque superficiali e sotterranee risultano ancora inevase. A firma del Consigliere: Bargi

 

5267 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative necessarie per predisporre un piano di sicurezza e di potenziamento della presenza delle forze dell'ordine all'interno delle strutture ospedaliere, in particolare nella città di Imola, in considerazione dell'aumento dei fenomeni di violenza ai danni del personale sanitario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

5276 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intende chiedere al Governo di prorogare lo stato di emergenza per i territori colpiti dal sisma del 2012 per l'anno 2023. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5280 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle differenze riscontrate tra le diverse province della regione nel rapporto tra posti letto negli ospedali privati convenzionati e negli ospedali pubblici, ai fattori cui sono da attribuire tali differenze e all'effetto che hanno sui servizi ai cittadini. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5282 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali interventi migliorativi la Giunta intenda adottare rispetto alle criticità esistenti sulla percorribilità della SP FVS (Fondovalle Savena). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5284 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno integrare la Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna ed il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per l'impiego delle unità Carabinieri forestali nell'ambito delle materie di competenza regionale, con un apposito riferimento alle attività di contrasto al bracconaggio. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5291 - Interrogazione a risposta scritta in merito a un procedimento disciplinare a carico di un medico di medicina generale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5292 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda adottare per far fronte alle criticità emerse nell'ospedale "Mazzolani-Vandini" di Argenta (FE), con particolare riguardo alla situazione del Pronto Soccorso. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5306 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia appurato che le procedure per il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) vengano applicate in modo rigoroso, coerente e omogeneo su tutto il territorio regionale, compreso quello di Forlì, e che sia impedito il ricorso a strumenti di offesa contro cittadini indifesi in un momento di particolare fragilità e sofferenza. A firma dei Consiglieri: Amico, Bulbi, Montalti, Mumolo, Gerace, Fabbri, Caliandro

 

5312 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere l'opinione della Giunta in merito alla proposta del "Forum Giovani Emilia-Romagna" di rendere l'educazione alle tematiche legate a LGBT+ una materia obbligatoria nei programmi scolastici in tutti i gradi di scuola. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Bergamini, Liverani, Rancan, Stragliati

 

5313 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure siano allo studio per ovviare alle difficoltà ed al carico di lavoro che grava attualmente sul personale infermieristico e sociosanitario in servizio presso l'Ospedale di Cona (FE). A firma del Consigliere: Bergamini

 

5319 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda riconoscere un indennizzo alle famiglie di persone affette da disturbi dello spettro autistico, che si avvalgono dei metodi riabilitativi riconosciuti dall'Istituto Superiore di Sanità. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Bergamini, Stragliati

 

5321 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto del corretto iter di assegnazione degli alloggi ERP, con particolare riguardo alla situazione di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5324 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda adottare allo scopo di salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici che l'azienda Sicam impiega nello stabilimento di Correggio (RE). A firma del Consigliere: Amico

 

5327 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno agire nelle sedi di confronto Stato-Regioni, affinché l'intolleranza al lattosio venga inserita nell'elenco delle malattie con condizioni croniche e invalidanti. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Daffadà, Rontini, Bulbi, Soncini, Gerace, Fabbri, Pillati, Sabattini

 

5329 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla formazione degli interpreti di LIS (Lingua Italiana dei Segni), a valle delle recenti disposizioni ministeriali sui titoli necessari per poter ottenere tale qualifica. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Mori, Tarasconi, Daffadà, Costa, Fabbri, Pillati, Costi, Gerace, Bulbi, Soncini, Mumolo, Marchetti Francesca, Rontini

 

5335 - Interrogazione a risposta scritta in merito al nuovo orario ferroviario estivo per il servizio regionale, introdotto dal 13 giugno scorso, con particolare riguardo ai disagi segnalati dai pendolari della linea Parma-Suzzara. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5340 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle modalità di monitoraggio dei tempi di attesa delle visite specialistiche. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Bergamini, Pelloni

 

5343 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere la consistenza e lo stato di conservazione delle tubazioni degli acquedotti regionali realizzate in cemento-amianto e il sistema dei controlli per garantire la salubrità delle acque, anche in relazione al Piano Amianto Regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Pompignoli, Rainieri, Stragliati, Pelloni, Delmonte

 

5345 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla tempistica per il ripristino del ponte dei "Santi", situato in località Pilastri, a Bondeno (FE). A firma del Consigliere: Bergamini

 

5347 - Interrogazione a risposta scritta circa la salvaguardia della Sacca di Goro, con particolare riguardo all'attività di venericoltura, che rischia di essere compromessa dalle elevate temperature e dal lungo periodo di siccità. A firma del Consigliere: Lisei

 

5356 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di installare una cartellonistica stradale lungo il tratto dell'A14 che attraversa la Romagna con la scritta 'Benvenuti in Romagna', nell'ottica di una rinnovata strategia di marketing territoriale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Montevecchi, Pompignoli

 

5359 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se corrisponda al vero che dall'autunno prossimo, in orario notturno, il servizio di Primo Soccorso dell'Ospedale di Comunità "L. Cappelli" di Mercato Saraceno (FC) verrà chiuso o che, quantomeno, si verificherà una rimodulazione di parte del suo personale medico. A firma del Consigliere: Lisei

 

5360 - Interrogazione a risposta scritta relativa al ripristino della piena agibilità di una scuola dell'infanzia di Monterenzio (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

5364 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla realizzazione del progetto "Passante di Bologna". A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5365 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda intervenire affinché il settore agricolo e zootecnico adottino pratiche più sostenibili e con minor consumo della risorsa idrica e, in ogni caso, prevedendo fin da subito che le acque reflue siano recuperate per fini irrigui. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5367 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere i motivi del mancato incontro del sindaco di Pianoro con i residenti della Val Zena, propedeutico alla realizzazione dell'opera di allacciamento alla rete idrica pubblica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5368 - Interrogazione a risposta scritta circa l'urgente crisi di personale del Pronto Soccorso dell'Ospedale Infermi di Rimini e la cronica mancanza di professionisti della sanità nelle strutture della Regione Emilia-Romagna e di tutta Italia. A firma della Consigliera: Rossi

 

5369 - Interrogazione a risposta scritta circa l'imminente chiusura dell'istituto paritario San Vincenzo de' Paoli di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

5370 - Interrogazione a risposta scritta relativa al programma di recupero e rigenerazione dell'ex tabacchificio S.A.C.T.A. di Gambettola (FC). A firma del Consigliere: Lisei

 

5373 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per risolvere le difficoltà riscontrate da due famiglie che vivono in alloggi Acer a Baricella (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

5378 - Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento dei pedaggi autostradali, previsto dalla fine di giugno 2022. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5381 - Interrogazione a risposta scritta sul mancato ripristino della doppia riapertura settimanale dell'ufficio postale di Ghiare di Corniglio. A firma del Consigliere: Rainieri

 

5391 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie affinché il credito di imposta del 20% sugli acquisti di carburante venga esteso, per i pescherecci, anche al terzo trimestre del 2022. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Rontini, Fabbri, Bulbi

 

5393 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda promuovere per contrastare le infestazioni e ridurre la popolazione di cavallette che stanno causando danni alle produzioni delle aziende agricole della Romagna. A firma dei Consiglieri: Rontini, Rossi, Montalti, Bessi, Bulbi

 

5400 - Interrogazione a risposta scritta relativa al mancato utilizzo del bacino irriguo di Altolà, località del comune di San Cesario sul Panaro (MO). A firma del Consigliere: Bargi

 

5405 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda assumere al fine di contrastare il fenomeno delle baby gang. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5407 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per potenziare il servizio sanitario pediatrico reso nella Valmarecchia. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

5412 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla carenza di personale medico e infermieristico, con particolare riguardo alla situazione dei reparti di pronto soccorso degli ospedali di Lugo e di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

 

5414 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'attuazione del Piano quinquennale di controllo della specie storno (Sturnus vulgaris). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5416 - Interrogazione a risposta scritta relativa al procedimento di revisione della direttiva UE 2018/2011, c.d. Red II, sulla promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5417 - Interrogazione a risposta scritta per sapere con quali modalità i primi capi della specie daino (Dama dama) siano stati rilasciati nella Pineta di Classe (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5418 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità e le tempistiche con cui è stato effettuato il ripascimento in alcune spiagge ricomprese nel sito Rete Natura 2000, con particolare riguardo all'impatto sulla nidificazione dell'avifauna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5432 - Interrogazione a risposta scritta sul risanamento della rete fognaria di Roncofreddo e della frazione di Cento. A firma del Consigliere: Bulbi

 

5441 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione, di concerto con gli istituti scolastici e il Provveditorato di Modena, stia valutando delle soluzioni per garantire a tutti gli studenti di frequentare prioritariamente gli istituti scolastici della propria città, anche in caso di richiesta di cambio di scuola a seguito di bocciatura o debiti formativi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5443 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare al fine di garantire risarcimenti per i danni cagionati dai recenti eventi atmosferici avversi, con particolare riguardo al settore agricolo. A firma del Consigliere: Lisei

 

5456 - Interrogazione a risposta scritta in merito al sostegno economico alle famiglie, al fine di sostenere la più ampia partecipazione dei bambini e dei ragazzi ai centri estivi. A firma del Consigliere: Lisei

 

5471 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda attuare al fine di contribuire alla risoluzione dei problemi di viabilità nel nodo Altedo-Malalbergo. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5503 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per assicurare la piena copertura delle richieste presentate in Emilia-Romagna per l'accesso al reddito di libertà. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5507 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come sia stata calibrata la gestione del nucleo di daini della Pineta di Classe in base alla presenza dei lupi e del loro fabbisogno alimentare. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5566 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per la riapertura del centro prelievi di Scurano, frazione del comune di Neviano degli Arduini (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

In data 7 settembre 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità”, alle interrogazioni oggetti nn. 5294, 5305, 5322, 5326:

 

5294 - Interrogazione a risposta orale in commissione sull'ammodernamento e la messa in sicurezza della strada "Tosco Romagnola SS67" nel tratto di valico appenninico Forlì Firenze (ambito di Dovadola, Rocca San Casciano e Portico di Romagna). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

5305 - Interrogazione a risposta orale in Commissione sul Contratto di Programma 2021-2025 tra ANAS e Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5322 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ai tempi di emanazione dei bandi per la progettazione definitiva e per l'affidamento dei lavori dei tratti della Ciclovia del Sole di competenza della Città metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5326 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativa alla realizzazione del secondo lotto del Nodo di Rastignano – SP 65 in provincia di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 7 settembre 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, alla interrogazione oggetto n. 5557:

 

5557 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ai controlli sulle autorizzazioni irrigue rilasciate dal Servizio regionale di Bacino o dal Consorzio di Bonifica, al fine di verificare l'effettivo utilizzo a fini agricoli o scientifici delle concessioni idriche, con particolare attenzione alla situazione della provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Zamboni

 

 

In data 8 settembre 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità”, alle interrogazioni oggetti nn. 5309, 5421, 5463:

 

5309 - Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere se la Giunta sia intenzionata a collaborare anche economicamente per la costruzione di un nuovo impianto polivalente a Reggio Emilia, più facilmente raggiungibile, quindi collocato al di fuori del centro storico, e che sia idoneo per tutte le squadre sportive che dovessero avere necessità di usufruirne. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

5421 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'affidamento dei servizi socioassistenziali ed educativi dell'Azienda Speciale dell'Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino e Samoggia e all'introduzione di criteri di accreditamento per le cooperative che svolgono supporto scolastico. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5463 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle misure da adottare per garantire la continuità didattica per i corsi serali delle classi III e IV negli istituti scolastici secondari di secondo grado in provincia di Parma per l'anno scolastico 2022/2023. A firma del Consigliere: Rainieri

 

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

5628 - Interrogazione a risposta scritta in merito sull'opportunità di avviare una campagna di comunicazione circa l'iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5632 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di abbandono e incuria delle aree giochi dedicate ai bambini nei parchi pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 21/07/2022 al 08/09/2022

 

DPGR n. 116 del 29/07/2022

Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara – Nomina del Commissario Straordinario.

 

DPGR n. 117 del 29/07/2022

Azienda USL di Piacenza – Nomina del Direttore Generale.

 

DPGR n. 119 del 04/08/2022

Costituzione della Commissione Regionale per l’Artigianato e Nomina dei suoi componenti a norma della Legge regionale n. 1/2010.

 

DPGR n. 123 del 08/08/2022

IPAB "Istituto Emilio Biazzi – Struttura Protetta", con sede a Castelvetro Piacentino (PC)- Surroga di un componente del Consiglio di Amministrazione.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 14 prot. NP/2022/2102 del 12 settembre 2022)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

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