Espandi Indice

190.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2023

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6386

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia intenzione di attivare l'acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti da bonus edilizi, al fine di dare nuovo slancio all'economia regionale. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

 

OGGETTO 6409

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi da porre in essere per consentire a cittadini e imprese di continuare ad accedere al Superbonus 110%, a fronte delle difficoltà nell'ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

 

OGGETTO 6418

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda prendere in esame un processo di acquisizione di crediti d'imposta derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi, da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

 

OGGETTO 6429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rilanciare e sbloccare il settore edilizio prevedendo misure volte all'acquisizione e compensazione dei crediti. A firma dei Consiglieri: Molinari, Zappaterra, Caliandro, Rontini, Gerace, Mumolo, Sabattini, Rossi, Daffadà, Bulbi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

PIGONI (BP)

PICCININI (M5S)

MOLINARI (PD)

CALVANO, assessore

MASTACCHI (RCPER)

PIGONI (BP)

PICCININI (M5S)

MOLINARI (PD)

 

OGGETTO 6431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'accesso a visite allergologiche pediatriche e challenge desensibilizzanti. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 6414

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere lo stato attuale dello scorrimento della graduatoria del concorso per la copertura a tempo indeterminato di 18 posti di Assistente Amministrativo, bandito dall'Azienda USL di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

DELMONTE (Lega)

DONINI, assessore

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 6430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Regione intenda assumere per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l'aumento delle tariffe a carico delle imprese di trasporto. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

COLLA, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 6420

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende adottare relativamente alla frana che ha interessato la località Villa Sasso Nero, nel comune di Monterenzio (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Francesca (PD)

PRIOLO, vicepresidente della Giunta

MARCHETTI Francesca (PD)

 

OGGETTO 6434

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta ritenga opportuno modificare il regime dei controlli interni preventivi dell'AIPo (Agenzia Interregionale del fiume Po), con l'accordo delle altre tre Regioni istitutive. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

PRIOLO, vicepresidente della Giunta

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 6415

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere a che punto sia l'elaborazione dello studio sulle rotte degli aerei da e per l'aeroporto Marconi di Bologna, commissionato a ENAV, per minimizzare i sorvoli sulla città. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 6428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere gli orientamenti della Giunta regionale circa la volontà di proseguire il percorso di autonomia differenziata intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell'articolo 116, comma III, della Costituzione sulla base della pre-intesa sottoscritta in data 28 febbraio 2018. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Delmonte, Liverani, Montevecchi, Facci, Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Bargi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 6433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda valutare la realizzazione della "Bretella Reno-Setta", quale opera strategica per la soluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria e alla sicurezza stradale oltre che per il rilancio dell'economia e del turismo dell'Appennino bolognese. A firma della Consigliera: Evangelisti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

EVANGELISTI (FdI)

TARUFFI, assessore

EVANGELISTI (FdI)

 

Cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito i territori della Turchia e della Siria e le loro famiglie

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 6412

Presa d'atto della rinuncia alla nomina da parte del componente supplente, consigliere Massimo Bulbi, nel Comitato di Monitoraggio del Complemento di Programmazione per lo sviluppo rurale del programma strategico della PAC 2023-2027 della Regione Emilia-Romagna e nomina del nuovo rappresentante. (120)

(Nomina della consigliera Palma Costi)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 6397

Decadenza, per mancata accettazione, di un membro del Collegio dei revisori dei conti ai sensi dell'art. 8 della l.r. 24/1994. (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 19 gennaio 2023, n. 9) (121)

(Approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 6150

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Ratifica dell'Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome". (62)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BESSI, relatore della Commissione

PELLONI, relatore di minoranza

ZAPPATERRA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 6108

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna". (63)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Francesca, relatrice della Commissione

DELMONTE, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 6150

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 10,00

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno.

Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 190 del giorno 14 febbraio 2023.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 24 e 25 gennaio 2023.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Hanno giustificato la loro assenza gli assessori Corsini, Lori e Mammi.

La consigliera Montalti ha informato che si collega da remoto, a norma dell’articolo 102-bis del Regolamento.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e, pertanto, le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 6386

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia intenzione di attivare l’acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti da bonus edilizi, al fine di dare nuovo slancio all’economia regionale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

OGGETTO 6409

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi da porre in essere per consentire a cittadini e imprese di continuare ad accedere al Superbonus 110%, a fronte delle difficoltà nell’ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi. A firma della Consigliera: Pigoni

 

OGGETTO 6418

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda prendere in esame un processo di acquisizione di crediti d’imposta derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi, da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni. A firma della Consigliera: Piccinini

 

OGGETTO 6429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rilanciare e sbloccare il settore edilizio prevedendo misure volte all’acquisizione e compensazione dei crediti. A firma dei Consiglieri: Molinari, Zappaterra, Caliandro, Rontini, Gerace, Mumolo, Sabattini, Rossi, Daffadà, Bulbi

 

PRESIDENTE (Petitti): Ci sarà una risposta unica per le prime quattro interrogazioni, che quindi accorpiamo e che adesso presentiamo.

Interrogazione 6386, a firma del consigliere Mastacchi, che interroga la Giunta per sapere che intenzioni abbia rispetto all’attivazione dell’acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti dai bonus edilizi.

Interrogazione 6409, a firma della consigliera Pigoni, che interroga per sapere in merito agli interventi da porre in essere per consentire a cittadini e imprese su come continuare ad accedere al Superbonus 110%.

Interrogazione 6418, a firma della consigliera Piccinini, sempre sul tema dei crediti d’imposta derivanti da Superbonus.

Interrogazione 6429, a firma dei consiglieri Molinari e Zappaterra, circa la possibilità di rilanciare e sbloccare il settore edilizio.

A questo punto presentiamo le quattro interrogazioni e partiamo dal consigliere Mastacchi. Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Buongiorno.

Parliamo del Superbonus 110%, argomento di grande… Non si sente? Cercavo anche di parlare forte. Probabilmente questo angolo non è il massimo dal punto di vista acustico. Proviamo ad alzare, grazie.

Dicevo, intanto buongiorno e grazie, presidente.

Parliamo del Superbonus 110%, argomento che negli ultimi mesi ci ha riempito di informazioni e di cambi di regole a partita aperta e che sta creando una grandissima difficoltà a tutto il mondo del settore dell’edilizia del nostro Paese.

A prescindere da come la possiamo pensare dal punto di vista dell’utilità o meno, so che ci sono pareri discordi su questo provvedimento, la realtà comunque in questo momento ci consegna una situazione molto complicata, quindi tanti interventi che sono stati realizzati, tante complicazioni burocratiche, ma in particolare una sorta di blocco derivante dal fatto che le banche hanno ormai i cassetti fiscali pieni e non sono più in grado di acquistare i crediti che le aziende hanno in pancia, il che può creare un gravissimo danno all’economia perché rischia di mettere in discussione l’esistenza stessa di queste imprese, quindi tantissime imprese sane che hanno lavorato e che hanno i crediti da cedere, ma che non riescono a cedere appunto per il problema che ho appena detto.

Tutti stanno pensando a come poter intervenire e a quali possono essere gli strumenti che possono essere utilizzati per sbloccare questa situazione. Abbiamo un precedente della Provincia di Treviso, che ha emanato un provvedimento che prevede l’acquisto di 14,5 milioni di euro da parte di questo Ente, che se fosse replicato un po’ per tutti gli Enti pubblici italiani andrebbe a creare un plafond molto importante, che darebbe una grandissima boccata d’ossigeno a tutto il sistema, sistema che, come ho detto prima, è un sistema trainante per il nostro Paese, perché di conseguenza all’edilizia sappiamo che a traino va tutta l’economia. Senza parlare del rischio che questo comporterebbe, se appunto le cose dovessero degradare, dal punto di vista sociale, quindi posti di lavoro eccetera, eccetera.

Abbiamo un ulteriore esperienza di un altro ente, credo in house, un ente semipubblico, che è l’ATS di Treviso, che è una società per i servizi idrici integrati, che è composta da 52 Comuni di quel territorio, quindi il territorio di Treviso, Belluno e Vicenza, che a sua volta ha destinato un budget di 2,5 milioni di euro per acquistare i crediti dei propri dipendenti. Quindi, è un ulteriore segnale che ci sono opportunità fino ad oggi mai percorse.

La domanda che faccio alla Giunta, quindi, è quella di chiedere se sono stati fatti studi al riguardo in Emilia-Romagna e se anche la nostra Regione intende o meno seguire l’esempio virtuoso di altre Regioni che stanno valutando di attivare l’acquisto dei crediti fiscali delle banche, al fine di sbloccare il mercato del credito, aiutare i nostri cittadini e imprenditori e, nel contempo, compensare i nostri debiti fiscali, considerando che il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni passa anche e soprattutto dall’efficientamento energetico degli edifici, ma per fare i lavori, chiaramente, occorre prima di tutto salvaguardare l’economia regionale, le imprese e i cittadini.

Poi sappiamo anche che ci sono queste ulteriori norme emanate dalla Comunità europea, norme che prevedono che gli Stati debbano emanare provvedimenti di adeguamento degli edifici da qui al 2030, pena una serie di conseguenze molto dannose per il mercato immobiliare. Il fatto di dare ancora respiro a questo mondo diciamo che darebbe un grandissimo aiuto anche da questo punto di vista, per cui percorrere queste opportunità significherebbe per la nostra Regione dare un segnale, credo, un segnale molto forte all’economia e in particolare a questo settore, appunto, trainante, che altrimenti rischia la paralisi con tutte le conseguenze che ho appena detto.

Fra le altre cose, anche dal punto di vista economico della Regione, sarebbe un provvedimento interessante perché sarebbe vantaggioso anche per i cittadini emiliano-romagnoli, che potrebbero beneficiare di una maggior spesa. Quindi, la Regione sarebbe in grado, a fronte degli sconti ricevuti dalle banche, di avere una migliore spesa per i prossimi anni. Quindi la performance potrebbe essere, appunto, migliorata. Chiedo, appunto, alla Regione come intende muoversi e se intende farlo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Anche il mio microfono credo che sia basso, però mi sentite lo stesso? Alzo un po’ la voce io. Grazie, presidente. Buongiorno a tutti. Mi ricollego ovviamente a quello che diceva il collega Mastacchi. Attualmente la cessione del credito vive un momento di stallo, perché le banche non accettano più crediti d’imposta, avendo finito la disponibilità finanziaria per compensarli con le proprie imposte, e di conseguenza tutto questo ha generato un vero e proprio blocco dei cantieri già avviati, a causa di mancanza di liquidità per portare avanti gli interventi. Questo, ovviamente è attualmente molto grave per imprese e anche per i cittadini, che vivono un momento anch’essi di stallo.

Secondo un recente studio di CNA, ammontano a oltre 5 miliardi di euro i crediti fermi nei cassetti fiscali, situazione che negli ultimi mesi si è aggravata in modo consistente, con quasi 50.000 imprese coinvolte nello smaltimento di questi crediti. Il blocco di questa massa di crediti sta provocando a cascata impatti pesanti su tutta la catena dei soggetti legati alla filiera edilizia. Oltre metà delle imprese dichiara di essere in ritardo con il pagamento dei fornitori. Oltre il 40 per cento sono i soggetti che fanno fatica a pagare le tasse e imposte, mentre il 60 per cento delle imprese sta valutando la sospensione dei cantieri in corso e l’86 per cento afferma che non aprirà nuovi cantieri.

Questi crediti in cerca di monetizzazione hanno inoltre favorito l’ingresso sul mercato di soggetti diversi dagli intermediari finanziari disponibili all’acquisto a condizioni particolarmente penalizzanti, facendo nascere una vera e propria speculazione ai danni della filiera delle costruzioni.

Secondo fonti di stampa, la maxi detrazione potrebbe subire ulteriori modifiche. In particolare, si starebbe delineando l’ipotesi per Regioni, Province e Comuni di acquistare i crediti fiscali. Alcune Regioni, tra le quali la Campania, la Sardegna e il Piemonte, secondo quanto dichiarato, stanno già valutando ipotesi di interventi al fine di affrontare la problematica riguardante la cessione del credito d’imposta legato al Superbonus per aiutare i cittadini e le imprese.

Pur considerando, lo diceva anche il collega Mastacchi, che ci sono senz’altro sensibilità differenti rispetto a questo strumento, io lo considero una misura non progressiva e con effetti dal punto di vista di energy saving limitati.

Credo tuttavia necessaria, in questo momento, un’azione che affronti la problematica riguardante la cessione del credito per tutelare i cittadini e il settore edilizio imprenditoriale che è investito, favorirne la competitività per potenziare il sistema nel suo complesso e superare le difficoltà causate dalla congiuntura economica del momento, appunto, fondamentale.

Si interroga quindi la Giunta regionale per sapere se e come intende intervenire per dare un aiuto concreto a cittadini ed imprese per continuare ad accedere al Superbonus 110%, a fronte delle difficoltà di ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Non tornerò a spiegare che cos’è il Superbonus 110%. Do per assodato che tutti noi lo conosciamo pur, come si diceva giustamente prima, nelle diverse sensibilità.

Il movimento ha sostenuto e ha ideato questa misura.

Ricordo però che la legge di bilancio dello scorso dicembre e il decreto-legge n. 6/2023, il decreto aiuti quater, hanno modificato la modalità di utilizzo del Superbonus depotenziando e aggravando la possibilità di portare a conclusione i tanti cantieri in corso per via, come si ricordava prima, delle difficoltà nell’accesso alla cessione del credito.

Si tratta di una criticità molto grave che investe pesantemente in particolare le piccole e medie imprese del settore, in particolare dell’Emilia-Romagna, Regione che, lo voglio ricordare, ha assicurato una forte adesione alla misura del 110 di qualificazione ed efficientamento edilizio.

Vorrei portare anche alcuni dati per darvi un’idea di quanto sia stata utilizzata come opportunità per la nostra Regione questa misura, perché i dati dell’ENEA al 31 gennaio di quest’anno parlano di 4,6 miliardi di euro e 4,6 miliardi è appunto l’importo ammesso a detrazione per i lavori realizzati, quindi un terzo del valore nazionale.

È particolarmente significativo il dato relativo agli edifici condominiali. In questo caso infatti abbiamo 5.584 asseverazioni depositate: gli investimenti ammessi a detrazione sono 3,117 milioni, mentre gli importi ammessi a detrazione per lavori realizzati superano i 2,4 miliardi di euro. La seconda posizione per valori assoluti diventa la prima rispetto alla popolazione esistente. Questi valori confermano non solo il ruolo che il Superbonus sta svolgendo per l’efficientamento energetico del patrimonio abitativo, ma anche la più accentuata connotazione sociale che questo strumento acquisisce in Emilia-Romagna.

Può quindi risultare particolarmente importante, efficace e utile intervenire per sbloccare questa situazione, su cui io penso il Governo ha delle responsabilità e deve dare delle risposte. C’è però una strada che si sta delineando e che sta venendo avanti anche in altre Regioni, che è quella dell’acquisizione, da parte della Regione, dei crediti di imposta derivanti da Superbonus da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni.

Questa interrogazione è quindi diretta a verificare se anche l’Emilia-Romagna vuole prendere in esame l’acquisizione dei crediti di imposta derivanti dal Superbonus, da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni, sollecitando contestualmente il Governo a procedere al più presto a una ridefinizione del sistema degli incentivi per l’efficientamento energetico e la qualificazione antisismica degli edifici stessi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Molinari, prego.

 

MOLINARI: Essendo anche un tema trasversale, non rifaccio le premesse già illustrate dai colleghi.

La misura del 110, come è anche emerso, è una misura importante, e vista la sua importanza, anche controversa. Ha generato molte aspettative; essendo comunque una legge dello Stato ha portato ad una sottoscrizione, comunque ad una risposta da parte dei committenti, quindi dei privati, da parte delle imprese, molto importante, una risposta con la quale l’amministrazione statale ha dimostrato la sua debolezza, e soprattutto anche la sua impreparazione per quanto riguarda anche la complessità di normative e di casistiche come quelle previste anche dai bonus fiscali.

La situazione ad oggi è drammatica e non credo che nessun ente locale, come è emerso anche dall’illustrazione precedente si sia svegliato con la voglia e col desiderio di intervenire dal punto di vista territoriale su un tema che dovrebbe essere gestito a livello nazionale, perché la norma è una norma nazionale. Se lo hanno fatto è perché questa situazione è una situazione ai limiti dell’inaccettabile, con potenziali conseguenze dal punto di vista economico e sociale enormi. Oggi abbiamo un sistema come quello edile che rischia in molti suoi settori di essere paralizzato, paralizzato per aver creduto in un sistema e in una normativa che, di fatto, ha rivelato tutta la sua debolezza, quindi da un lato le imprese edili, da un lato i general contractor, ma dall’altro lato soprattutto quelli che erano i committenti che hanno creduto, al di là dell’opportunità economica rappresentata dalla misura del 110, ma anche nella filosofia del 110 stesso, efficientemente energetico, recupero del patrimonio edilizio, situazioni che hanno portato, come abbiamo detto, al problema famoso del recupero e, quindi, del ritiro dei crediti.

Ciò che noi andiamo a chiedere, mi sembra in modo anche trasversale, alla Giunta è quello di affrontare in modo deciso l’argomento, di approfondire le proposte che sono sul tavolo, anche seguendo, direttamente o indirettamente, l’evolversi della situazione nelle altre Regioni o sugli altri territori, unitamente ad un fatto che sarebbe quasi scontato in un Paese normale, ovverosia ad una sollecitazione al Governo centrale affinché si intervenga per cercare di dare un’interpretazione univoca, per evitare l’anarchia amministrativa che, come al solito, in queste situazioni corre il rischio di ingenerarsi, perché ovviamente la pressione politica è tanta e a volte il rischio che magari anche gli entusiasmi da parte di un’Amministrazione regionale, piuttosto che di un’Amministrazione comunale, vengano travolti poi dalla realtà e dalla complessa macchina amministrativa. Del resto, quando parliamo di 110 e di bonus fiscali ricordiamoci che la normativa è enormemente complicata, perché soprattutto alla fine non dimentichiamoci che coinvolge anche l’Agenzia delle entrate e potenziali controlli, che ovviamente devono essere gestiti con particolare attenzione.

Quindi l’interrogazione è proprio sul ruolo che la Regione vorrà avere nell’approfondimento della tematica, ma soprattutto anche, insieme alle altre Regioni, della sollecitazione per riuscire ad avere una sorta di vademecum interpretativo in cui il Governo che ha emanato la norma dia la possibilità anche di intervenire da parte del territorio o ritenga eventualmente anche di intervenire direttamente.

Il tema c’è, è aperto e noi chiediamo alla Regione di affrontarlo in modo deciso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Molinari.

Per queste quattro interrogazioni c’è un’unica risposta e risponde l’assessore Calvano. Prego, assessore.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente. Grazie ai consiglieri che hanno posto il tema, tema di cui la Regione è a conoscenza, tenendo conto, appunto, delle problematiche che si stanno sviluppando, legate alla cessione del credito da parte delle imprese, credito relativo al Superbonus 110; problematiche che rappresentano fonte di preoccupazione per la tenuta economica delle imprese stesse e per la tenuta sociale nel suo complesso. In particolare, preoccupa lo stallo nell’accettazione di crediti da parte delle banche e del sistema finanziario, che sta determinando il blocco di centinaia di cantieri e mancanza di liquidità alle imprese stesse.

Il possibile coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna come soggetto acquirente di crediti fiscali delle banche, non delle imprese – delle banche, perché sulle imprese abbiamo vincoli enormi di intervento –, è in fase di studio, tenendo però in considerazione la complessità della materia e i vincoli a cui è sottoposta un’amministrazione pubblica nella gestione di operazioni di carattere finanziario. Nell’approfondire il tema, non possiamo non tener conto dell’incertezza della solvibilità dei crediti fiscali acquisibili da parte della Regione, ancorché certificati da istituti di credito o altri intermediari finanziari o addirittura singoli privati; tema che già in passato, purtroppo, ha fatto emergere problematiche di non scarsa rilevanza.

Al contempo, il tema potrebbe presentare elementi di carattere speculativo in quanto l’acquisizione di crediti fiscali avviene tramite procedura di offerta inferiore al valore nominale del credito ceduto. La scelta soggettiva tra offerte alternative può prefigurare aspetti di indebito arricchimento su una competenza e/o materia che potrebbe apparire non propria di un ente pubblico, ma invece sarebbe di un soggetto che svolge attività bancaria. Ad oggi, non essendoci, da un lato, puntuale chiarezza normativa e, dall’altro, non essendoci ancora una chiara espressione degli organi di controllo, nel compiere le operazioni sopra richiamate nei question time non si può non considerare la possibile necessità di dover costituire un fondo rischi, in quanto sia l’incertezza della solvibilità dei crediti acquisiti sia la presenza di margini speculativi tra il valore nominale del credito e l’effettivo prezzo scontato potrebbero determinare la necessità di accantonare quote di entrata a garanzia degli equilibri del bilancio regionale, con conseguenti ricadute sul bilancio stesso.

Inoltre, la mancata garanzia della completa copertura finanziaria a livello nazionale, qualora i crediti fiscali fossero già interamente utilizzati, così come appare confermato dalla stampa specializzata, senza ulteriori margini di utilizzo del credito fiscale, comporterebbe necessariamente minori entrate anche sul bilancio dello Stato.

Ciò detto, stiamo approfondendo la questione rispetto alla quale una previsione normativa del Governo appare indispensabile, o comunque certamente utile a sciogliere almeno in parte le questioni sopracitate. A cui si aggiunge il tema di elevati rischi di responsabilità in solido, anche di natura penale, per l’acquisto di crediti fiscali che si rivelassero, a seguito di accertamenti dell’autorità giudiziaria, viziati da illeciti.

A seguito quindi di una serie di incontri con i portatori di interesse, ci siamo attivati, insieme al collega Colla, per convocare in tempi ristrettissimi un tavolo di confronto con il sistema bancario del credito e con la rappresentanza delle imprese, al fine di valutare tutte le soluzioni possibili da mettere in atto per evitare un impatto rilevante sulla filiera edile che porterebbe al blocco di tanti cantieri a rischio di chiusura di imprese, alla perdita di posti di lavoro e al rischio di non poter far fronte ai successivi impegni del PNRR e del FESR nella nostra Regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

A questo punto diamo il tempo per le repliche. Partiamo dal consigliere Mastacchi. Prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore. Grazie per la risposta.

Intanto, due parole sul tema della solvibilità sulla realtà di questi crediti. Credo che sia importante essere consapevoli che non possiamo mescolare i crediti del Superbonus 110% con quelli oggetto delle notizie di stampa, di cui ha fatto cenno l’assessore, che sono esclusivamente, quasi esclusivamente, i bonus facciate. Ricordiamoci che questi crediti sono iper certificati, perché passano al vaglio degli asseveratori, dei commercialisti, dei certificatori delle banche e delle banche stesse. Quindi, sono crediti assolutamente iper certificati.

Io credo che sia positivo il fatto che la Regione ci stia lavorando. Chiedo che sia però necessaria velocità, perché le aziende sono in difficoltà e non hanno tempo per aspettare. Quindi, questo tavolo con le banche è assolutamente opportuno. Credo che siano loro stesse che possono dare le garanzie di cui ha fatto cenno l’assessore per garantire l’Ente pubblico.

Sull’aspetto del prezzo ribassato, essendo la Regione un Ente che spende a favore dei cittadini, credo che acquistare dei crediti a un prezzo più basso, che poi vengono reinvestiti a favore dei cittadini trovando i giusti meccanismi, sia assolutamente etico e positivo.

Per cui, chiedo appunto la massima velocità per portare a termine questo percorso.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Calvano per la puntuale risposta. Credo che sia stato assolutamente opportuno fare questo passaggio, questo tavolo con banche e imprese per capire come tutelare le imprese stesse e i cittadini che hanno scelto di investire anche grazie al Superbonus 110; sono concorde sul fatto che serva anche una previsione normativa del Governo in questo senso. Credo che sia molto importante muoversi.

Abbiamo detto spesso che la Regione Emilia-Romagna non solo è al servizio dei cittadini, ma ci tiene anche a fare la miglior figura possibile, quindi cerchiamo di essere anche noi, come stanno facendo altre Regioni del nostro Paese, in campo in questo senso per aiutare il settore.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Ringrazio l’assessore Calvano. Apprezzo la disponibilità ad approfondire l’aspetto, l’approccio serio e rigoroso. Ricordiamoci però che c’è un intero comparto che è in difficoltà e che c’è una bolla, quella dei crediti, che sta per scoppiare e che cresce ogni giorno. Serve quindi celerità, ben sapendo che anche la risposta che la Regione può mettere in campo non è una risposta risolutiva rispetto all’ammontare totale dei crediti cosiddetti incagliati.

Ci sono alcune questioni, lo ricordava l’assessore, legate alla solvibilità, alla speculazione, e ad un tema anche di ordini di controllo. Ricordo anche che le Regioni non sono tutte uguali: la Sardegna, per esempio, ha una sua finanziaria con cui sta portando avanti questa operazione.

Dall’altra parte, però, vedo Regioni che si stanno muovendo nel concreto e non vorrei che la nostra Regione rimanesse un passo indietro nel dare risposte a un problema che è reale. Di questo io sono preoccupata e mi chiedo se forse non sia necessario in questo senso aprire un’interlocuzione e con le altre Regioni e con il Governo stesso. Va bene parlare con i soggetti portatori di interesse, il sistema bancario e quant’altro, però dal mio punto di vista non è sufficiente. Se effettivamente – io non sono esperta di questioni burocratiche – c’è la necessità di una cornice più certa, che venga dal livello nazionale, allora questa interlocuzione la dobbiamo aprire, fermo restando che dall’altra parte, però, io vedo Regioni che stanno procedendo. Quindi, bisogna capire effettivamente quali sono i margini di manovra per evitare, appunto, di non dare poi risposte a un sistema che è davvero in estrema difficoltà. Quindi, io la pongo come riflessione sul tavolo, quella appunto dell’interlocuzione con il Governo e con le altre Regioni per capire nel concreto anche noi come Regione che cosa possiamo fare.

Ricordo, infine, e concludo, dato che mi è rimasto poco tempo, che il tema dell’efficientamento del patrimonio edilizio è un tema che c’è e che oggi è posto anche a livello europeo, quindi questa misura del Superbonus in qualche modo ha anticipato la direzione che anche l’Europa sta prendendo e sta perseguendo. Infatti, l’iter per giungere all’approvazione della direttiva europea sulla casa green, anche questa è una misura diretta ad innalzare gli standard energetici degli edifici, se accompagnati, però, da misure di incentivazione pubblica, che potrebbe avere riflessi positivi anche sul piano democratico proprio in ragione del ruolo che l’abitazione di proprietà riveste da noi dal punto di vista economico e culturale.

Anche in questo senso – questo è un argomento che voglio accompagnare alla discussione che stiamo facendo oggi – la nostra Regione deve essere alla guida di un processo che ha obiettivi non solo ambientali, ma anche economici e di sviluppo, in un territorio in cui si può esplicare al meglio il suo potenziale sia ambientale che democratico e sociale.

L’invito, quindi, è di fare in fretta. Approfondiamo tutto quello che c’è da approfondire, ma facciamolo in tempi celeri. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Molinari, prego.

 

MOLINARI: Innanzitutto fa piacere ogni tanto tornare anche a trattare temi concreti e che vanno a incidere realmente nella vita di tutti i giorni delle imprese e dei cittadini. Credo che noi abbiamo fatto il nostro dovere di Assemblea e di consiglieri. Il tema è aperto e riveste una rilevanza enorme per quanto riguarda il futuro del settore, come dicevamo, di tanti cittadini che si sono approcciati anche a queste tematiche, pur con le differenziazioni che giustamente faceva notare anche il collega Mastacchi tra il 110, il 90 e gli altri bonus. Ma soprattutto, secondo me, in gioco è la credibilità di un sistema, ed è il sistema che parte, come abbiamo detto, dalle decisioni prese dal Governo. Ritorniamo ai Governi precedenti, ai correttivi posti in atto già dall’allora presidente Draghi, ai correttivi successivi posti in atto da parte del Governo Meloni.

Abbiamo sollevato un tema. Dal mio punto di vista, sono soddisfatto della risposta, perché noi chiediamo questo, come ha detto l’assessore, entrare nel merito, affrontare con quella che è la serietà e anche il pragmatismo che ha sempre contraddistinto la Regione Emilia-Romagna, avere anche quello che chiediamo un po’ ogni tanto di coraggio, fatte tutte le premesse che sono state fatte e facendo gli approfondimenti anche relativi al potenziale, non dico, guadagno relativo al 110, ricordandoci che però proprio la “leggerezza” della macchina statale non ha previsto ciò che sta succedendo.

Oggi, se all’inizio i crediti venivano ritirati a 100, 103, 104, i primi fortunati, si è passati ai secondi fortunati che ricevevano un credito al 90. Oggi alcuni istituti di credito finanziario stanno osservando, aleggiando e volteggiando su imprese e su committenti come avvoltoi per arrivare a proporre anche, dati concreti, intorno al 40 e 50, ritirando crediti pari al 110.

Quindi, il tema è un tema che anche, ripeto, eticamente, se questo ogni tanto cerchiamo anche di riprenderci come concetto, comporta la necessità di una risposta il più omogenea possibile. Per questo chiediamo che la Regione agisca e intervenga anche il Governo, che non deve tirar fuori soldi né niente, ma deve assumersi la responsabilità di metterci la testa su questo tema e credo che troverà, una volta che si definiranno quelle che possono essere le azioni da porre in essere, dei territori e delle amministrazioni locali disponibili ad ascoltare e a seguire le linee, perché così il sistema è un sistema abbandonato a se stesso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’accesso a visite allergologiche pediatriche e challenge desensibilizzanti. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’interrogazione 6431: interrogazione di attualità a risposte immediate in aula circa l’accesso a visite allergologiche pediatriche e desensibilizzanti, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore. Buon San Valentino.

Le allergie sono le più frequenti malattie croniche nei bambini. Consistono in una risposta anomala del sistema immunitario, spesso successiva al contatto con una sostanza esterna normalmente innocua. Come ben sa, la corretta presa in carico dei pazienti con queste patologie richiede un’alta specializzazione, in quanto comprende manovre sanitarie complesse, che necessitano di personale esperto.

Per questo, come lei ben saprà, dal 2019 la Regione ha deciso, attraverso una delibera, di offrire un percorso integrato e di stabilire il centro di riferimento regionale della rete di allergologia e malattie respiratorie infantile dell’Emilia-Romagna, presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

Piccola premessa doverosa. Esistono diversi ambulatori e servizi di allergologia pediatrica sparsi nella Regione, sia pubblici che privati, presso i quali si possono fare visite e prick test.

Il centro di Bologna, però, ha una peculiarità, è pensato per tutti quei casi gravi e molto gravi che necessitano di un approfondimento necessario e soprattutto è, o meglio era possibile svolgere, challenge alimentari e procedure di desensibilizzazione orale per alimenti.

Spiego facendo qualche esempio, soprattutto perché è un argomento complesso e non semplice ma che, proprio perché contattata da un’associazione, mi ha molto colpito.

Un bambino allergico, per esempio alla proteina del latte, se entra in contatto con quella sostanza, con il latte, va in shock anafilattico. Non solo se ne beve un bicchiere, cosa che ovviamente chi sa di essere allergico non farà mai, ma anche se mangia un cibo contaminato, ovvero un cibo che presenta tracce anche minime di latte.

Purtroppo ogni tanto, anche recentemente nelle notizie di cronaca si sentono di casi di contaminazione letali, soprattutto in tenera età.

Con le procedure di desensibilizzazione si porta in una situazione controllata il piccolo paziente, a contatto con una minima quantità di allergizzante, in maniera gradualmente crescente, in modo tale da abituare il corpo alla sostanza per evitare una reazione estrema e, in alcuni casi, anche alla morte.

Ovviamente, la persona non sarà guarita, potrà consumare quell’alimento ma in caso di contaminazione potrà bastare assumere un antistaminico e non andrà in shock anafilattico.

Questo è un sistema fondamentale che moltissimi genitori utilizzano sin dalla tenera età proprio per salvare la vita dei propri figli.

Questa pratica va fatta chiaramente in ambienti super protetti e controllati, con una via aperta, rianimatore nella stanza e l’adrenalina già pronta. Motivo per il quale non sono presenti strutture private sul territorio regionale che offrono questo tipo di servizio anche in convenzione o a pagamento.

Bene, che cosa accade? Dal 2020 il servizio è stato sospeso, come confermato anche dai dati che mi ha fornito lei dentro la relazione sull’allergologia pediatrica di settembre 2022, e piccoli pazienti che vorrebbero accedere a questa pratica importantissima, come la desensibilizzazione, sono in “lista d’attesa”, perché non c’è una lista d’attesa, ma solo un’attesa. Altri invece si sono rivolti a centri pubblici di altre Regioni che li hanno presi in cura, con un ulteriore problema: che una ricetta fatta fuori Regione per le siringhe auto-iniettanti di adrenalina non ha la stessa valenza di una del Servizio sanitario regionale. Questi pazienti hanno bisogno di tornare ad essere presi in cura il prima possibile da un servizio regionale in maniera continuativa, con punti di riferimento certi.

Chiedo quindi quanti siano i pazienti in lista d’attesa per le visite allergologiche pediatriche, per i challenge alimentari e per le procedure di desensibilizzazione orale per alimenti presso il Centro di riferimento regionale di Allergologia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola, e quali azioni sta mettendo in atto la Giunta per permettere l’accesso a tutti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Castaldini, che ha descritto praticamente tutta la consistenza del problema e anche quello che la nostra Regione ha messo in campo da alcuni anni, con un sistema che è indubbiamente di grande rilevanza ed eccellenza, e che oggi ci richiama l’attenzione per il potenziamento dello stesso.

Ricordava la delibera approvata dalla Giunta, che come lei sa persegue obiettivi ambiziosi per il trattamento delle allergie e delle malattie respiratorie infantili, per garantire ai piccoli pazienti un percorso integrato di presa in carico, migliorando tempestività ed efficacia e mettendo a disposizione team multidisciplinari dedicati, con particolare attenzione agli aspetti informativi verso l’assistito e la famiglia, che sono importanti, in quei momenti, e al monitoraggio dei livelli di qualità delle cure prestate.

Il centro di riferimento regionale è stato quindi individuato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, a cui sono state affidate specifiche funzioni, fra cui la definizione dei PDTA e dei protocolli condivisi a livello di rete, integrando le diverse professionalità all’interno del centro e collaborando con associazioni e con altri centri di riferimento.

In realtà, quindi, quello che avviene a Bologna è una rete. L’attività terapeutica di desensibilizzazione da allergeni si svolge in ambiente protetto di day hospital e ha visto un importante incremento nell’ultimo biennio. I numeri sono quelli che lei sa: 54 sono i pazienti seguiti nel 2020, 92 sono i pazienti seguiti nel 2022, pari a 270 accessi e 273 esami. Contemporaneamente l’attività di allergologia pediatrica effettuata presso l’ambulatorio di reparto di day hospital e in reparto di degenza da fine 2020 ha subito una contrazione del personale con competenza specifica a disposizione, appunto, della struttura, passando da tre unità in servizio a gennaio 2020 a una unità dall’ottobre del 2020 ad oggi. Tuttora l’attività è pertanto garantita da un medico, che però è comunque coinvolto anche nei turni di guardia del pronto soccorso pediatrico, oltre che nell’attività ordinaria di reparto.

Attualmente l’attesa conta 174 pazienti per allergia da farmaci e 34 pazienti per desensibilizzazione orale ad alimenti, mentre le 600 visite – questo è importante riconoscerlo – in attesa a causa delle attività sospese durante la pandemia sono state tutte recuperate entro dicembre 2020. Pur nel momento di criticità in ordine alla sostenibilità del sistema sanitario regionale, crediamo necessario attivare un focus specifico per individuare le necessarie risorse finanziarie volte al reperimento di profili professionali idonei a implementare il centro di riferimento regionale di allergologia pediatrica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Grazie, assessore. Credo che questa sia un’apertura importante non solo per me, ma per le famiglie che si sono rivolti a me con bambini con allergie gravi. L’Assemblea legislativa ha in un certo senso il dovere di approfondire un tema come questo, anche perché la patologia è in aumento anche per le nuove frontiere alimentari che l’Europa ha aperto, e ci deve essere un’attenzione risvegliata su più livelli, anche a livello educativo, ad esempio negli istituti alberghieri e ITS del turismo. Chi opera nella ristorazione deve avere un’attenzione particolare per quanto riguarda, appunto, le contaminazioni.

È doveroso, è evidente anche per il senso di questa domanda, considerare le associazioni, perché molte volte, quando si tratta di malattie croniche, hanno un occhio più attento e nessun occhio è così attento come, appunto, chi segue un bambino, in questo caso pediatrico, e sa e si confronta tutti i giorni con questa malattia e con le difficoltà. In un certo senso le associazioni possono essere un grande aiuto e sarebbe anche interessante poter fare un’udienza conoscitiva su questo tema. Chiaramente oggi stesso farò richiesta per un’udienza conoscitiva con queste associazioni.

Una postilla importantissima per me. Io credo, proprio per i numeri che ha dato, un ringraziamento va a questa dottoressa che di fatto ha retto un’intera specialità all’interno del Sant’Orsola, anche con l’aiuto sicuramente delle associazioni familiari che hanno sempre sostenuto la ricerca e la possibilità appunto di avere nuovi ragazzi che potessero studiare e specializzarsi in un tema così complicato.

Per cui, grazie, grazie per la risposta e chiaramente vigilerò su questo e insieme chiederò l’udienza conoscitiva.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6414

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere lo stato attuale dello scorrimento della graduatoria del concorso per la copertura a tempo indeterminato di 18 posti di Assistente Amministrativo, bandito dall’Azienda USL di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’interrogazione 6414: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere lo stato attuale dello scorrimento della graduatoria del concorso per la copertura a tempo indeterminato di 18 posti di assistente amministrativo, bandito dall’Azienda USL di Reggio Emilia. Interrogazione a firma del consigliere Delmonte.

Prego, consigliere.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

È un question time molto, molto semplice e abbastanza tecnico che vorremmo fare all’assessore, perché dietro questo quesito in realtà c’è una volontà politica di un Ente, che è quello dell’ASL di Reggio Emilia, quindi sotto l’assessorato dalla sanità regionale, in cui vorremmo capire gli intendimenti futuri su questo concorso.

Il concorso è il 281, del 22 settembre 2021, che era un concorso pubblico per 18 posti di assistente amministrativo, categoria C, bandito non solo dall’ASL di Reggio Emilia, come dicevamo prima, ma anche dell’ASL di Piacenza, Parma, Azienda Ospedaliera universitaria di Parma, l’Azienda ASL di Modena e l’Azienda Ospedaliera universitaria di Modena.

Di fatto è stata pubblicata la delibera con la graduatoria e a distanza di otto mesi da queste graduatorie risulterebbe a noi che la parte di Modena e Parma abbia scorso questa graduatoria in maniera importante, mentre invece quella di Reggio Emilia solo su sette persone.

È un’anomalia, nel senso che c’è una particolarità differente tra le varie Province, le varie aziende sanitarie ma ad oggi alcune di quelle persone, che sono all’interno di quella graduatoria, ci segnalano come siano state contattate da un altro Ente, completamente differente, che è quello della Motorizzazione civile, quindi il Ministero dei trasporti, perché questa graduatoria, come la legge permette, ha avuto accesso un altro Ente.

Oggi queste persone in graduatoria si chiedono se devono cogliere questa opportunità, oppure sono in grado di attendere quella che è la loro sistemazione che volevano fin dall’inizio, quindi volevano andare a lavorare presso l’ASL di Reggio Emilia.

È chiaro che un’accettazione di un altro ruolo pregiudicherebbe molto probabilmente, e questo probabilmente ce lo dirà l’assessore, una possibilità di entrare presso l’ente a cui avevano fatto domanda.

Chiedevamo quindi all’assessore quale sia lo stato attuale dello scorrimento della graduatoria di Reggio Emilia; come ci sia una differenza tra quella di Parma e Modena e di altre province limitrofe; e quali siano gli intendimenti dell’azienda stessa sull’eventuale scorrimento di questa graduatoria.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Delmonte. Ovviamente, la mia è una risposta tecnica, nel senso che le scelte che ognuno delle persone in graduatoria compirà sono di natura ovviamente personale. Penso però che siano dovute alcune informazioni.

Il concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di 18 posti di assistente amministrativo, categoria C è stato gestito in forma aggregata fra le aziende dell’Area Vasta Emilia Nord. La graduatoria relativa è stata concessa all’azienda ASL di Reggio Emilia dal Ministero dei trasporti, nel rispetto di quanto previsto all’articolo 3, comma 61, legge n. 350 del 2003.

La concessione della graduatoria è stata effettuata richiamando le condizioni già previste dal bando di concorso, come indicate di seguito, cioè: il candidato che accetti una proposta di assunzione a tempo indeterminato da parte di altre amministrazioni non sarà più interpellato dall’azienda per la quale ha concorso; il candidato che rifiuti la proposta di assunzione a tempo indeterminato da parte di altra amministrazione sarà mantenuto nella graduatoria dell’azienda per la quale ha concorso; al contrario, l’assunzione a tempo determinato presso un’altra amministrazione non pregiudica l’assunzione a tempo indeterminato presso l’azienda per la quale il candidato ha concorso.

Tale concessione offre quindi ai candidati in graduatoria la possibilità di essere raggiunti da una proposta di assunzione entro i termini in vigore della stessa (cioè, ricordo, 29 giugno 2024), possibilità altrimenti non scontata.

Al momento la graduatoria è stata scorsa dell’azienda sino all’ottavo candidato compreso, nei limiti del fabbisogno del personale relativo al profilo in oggetto (ovviamente, le aziende pescano dalla graduatoria man mano che ne hanno bisogno). Lo stato di scorrimento come previsto in materia di trasparenza è pubblicato ovviamente sul sito internet aziendale. In caso di ulteriore necessità, in corso di anno si procederà con l’ulteriore scorrimento della graduatoria.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Non posso ovviamente ritenermi soddisfatto della risposta perché di fatto mi ha risposto in modo troppo tecnico. In questo caso avrei potuto fare un articolo 30, nel senso che addirittura ha risposto leggendo parte del mio testo. Quello che chiedevamo, appunto, era capire qual era oggi il fabbisogno dell’ASL, cioè se c’era speranza di scorrimento graduatorie oppure no. Questa è una risposta che non è arrivata e quindi, ovviamente, quelle cento persone che sono in attesa non sanno se sono in grado o no di poter aspettare un ruolo per l’azienda a cui avevano concorso, di fatto.

Quindi, mi dichiaro insoddisfatto della risposta e spero a questo punto che le differenze tra le varie ASL siano almeno chiare per chi le gestisce, perché evidentemente per l’assessore non lo sono.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Regione intenda assumere per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l’aumento delle tariffe a carico delle imprese di trasporto. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6430: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali azioni la Regione intenda assumere per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l’aumento delle tariffe a carico delle imprese di trasporto. L’interrogazione è a firma del consigliere Amico.

Prego, consigliere.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Questa interrogazione prende le mosse da una denuncia legata a una mobilitazione nazionale, che è stata indetta dalle organizzazioni sindacali in seguito alla decisione di destinare il personale tecnico interno degli uffici della Motorizzazione civile ad attività residuali, con il rischio di un ulteriore impoverimento dell’ambito pubblico a favore di servizi che, in prospettiva, potranno essere esternalizzati e svolti da privati, con il rischio concreto di un ulteriore aggravio di costi anche per utenti e famiglie.

È stato proclamato uno stato di agitazione nell’ufficio della motorizzazione civile di Reggio Emilia. I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso di sospendere gli straordinari, a partire dal 1° marzo, in merito all’attività di revisione di veicoli ed esame dei conducenti, chiedendo inoltre l’anticipo del pagamento dell’indennità di missione. I lavoratori, al contempo, insieme alla RSU e al sindacato, chiedono la revisione della legge del 1° dicembre 1986, n. 1.870 sulle operazioni esterne in conto privato e l’avvio di un piano straordinario di assunzioni per recuperare il mancato turnover di questi anni, che sta mettendo in forte difficoltà i lavoratori dell’ente e crea ricadute anche sui servizi per gli utenti.

Ora, secondo le disposizioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal 1° febbraio 2023 sarà possibile la revisione dei mezzi pesanti presso officine autorizzate da parte di ispettori privati e non più da parte dei tecnici della motorizzazione civile. Questo determinerà, proprio perché viene definito, un aggravio di costi, tanto che le tariffe fissate dal decreto del 16 febbraio del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sono di 500 euro, più IVA, mentre i tecnici della motorizzazione svolgevano questi controlli durante l’orario di servizio, quindi senza aggravio di costi per nessuno, utilizzando le ore straordinarie, quattro ore ogni seduta, pagate secondo la legge n. 870 del 1986, 23 euro lordi più rimborso auto. Quindi costruendo, diciamo così, una sperequazione di costi molto elevati in una fase di ritiro della presenza anche dei servizi pubblici di competenza statale progressiva.

Io faccio anche riferimento a quello che sta accadendo all’interno delle prefetture con il mancato rinnovo di una serie di contratti per persone nella gestione dei permessi di soggiorno.

Il fatto che i controlli, nel caso della motorizzazione, vengano effettuati dal servizio pubblico, serve anche a garantire l’omogeneità degli stessi su tutto il territorio nazionale e in definitiva a garantire in modo uniforme la sicurezza sulle strade.

Oltre che la sede di Reggio Emilia, la protesta coinvolge anche quelle di Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Piacenza in quanto gli organici di questi Uffici, per esempio su Bologna, vedono una presenza di 42 lavoratori su una pianta organica di 70; Modena 24, su una pianta organica di 33; a Ravenna presenza di 12 lavoratori su una pianta organica di 38. Questi sono i dati che sostanzialmente ci indicano come questi servizi siano profondamente depotenziati.

Ora, in questo senso chiediamo alla Giunta quali azioni la Regione intenda assumere per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli Uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l’aumento delle tariffe a carico delle imprese e delle imprese di trasporto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Colla. Prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, consigliere. Grazie, presidente.

In merito all’interrogazione a risposta immediata in aula n. 6430, presentata dal consigliere Amico, sono a sottolineare che si tratta di materia regolata a livello nazionale. Come riportato anche dall’interrogante, essendo di competenza il Ministero delle infrastrutture dei trasporti, infatti, gli Uffici provinciali della Motorizzazione civile hanno assegnate per legge le competenze.

Siamo a conoscenza della mobilitazione che è stata indetta dalle organizzazioni sindacali nazionali, che rappresentano i lavoratori della Motorizzazione civile, che interessa varie parti d’Italia e anche alcune sedi regionali, a conferma che il provvedimento e la conseguente vertenza riguardano tutto il territorio nazionale.

Come Assessorato regionale non siamo ad oggi stati interessati dalla vertenza, né da parte dei rappresentanti dei lavoratori, né da parte delle associazione di categoria che rappresentano gli utenti interessati dall’entrata in vigore del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 16 febbraio 2022, che stabilisce le nuove tariffe per i servizi di revisione. Rispettiamo ovviamente le loro autonomie di confronto.

Come assessorato rimaniamo eventualmente disponibili ad incontrare le rappresentanze sociali di categoria, qualora queste ritenessero utile un confronto a livello regionale, al fine di ricercare insieme azioni praticabili di nostra competenza.

Detto questo, riteniamo fondamentale in questa fase rafforzare e non depauperare tutte le strutture di servizio di Stato nel territorio, indispensabili per il sistema economico e sociale della nostra Regione e per il Paese.

Sarebbe un fatto di rafforzamento di autonomia di Stato non indifferente per i nostri territori. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Accolgo con favore la disponibilità dell’assessorato anche a incontrarle, qualora venga richiesto dalle organizzazioni sindacali, per trovare delle soluzioni a questo problema, che nello specifico di oggi riguarda la questione della Motorizzazione civile. Penso, come ha riportato anche l’assessore Colla, che ci sia una forte necessità di garantire una serie di servizi a livello ufficiale, istituzionale per quanto riguarda i cittadini su alcune questioni, che non comportino conseguentemente un aggravio di costi o l’elemento dei disservizi.

Mi ritengo quindi soddisfatto della risposta. Solleciterò anche le organizzazioni sindacali a proseguire nella loro vertenza, ma a cercare anche di aprire una interlocuzione con l’assessorato regionale, perché la pressione, il tavolo di confronto trovi anche un accordo da parte delle Regioni, proprio in virtù delle considerazioni che l’assessore Colla ha appena fatto.

Grazie.

 

OGGETTO 6420

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende adottare relativamente alla frana che ha interessato la località Villa Sasso Nero, nel comune di Monterenzio (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 6420: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni che la Regione intende adottare relativamente alla frana che ha interessato la località Villa Sasso Nero nel comune di Monterenzio, a firma dei consiglieri Marchetti Francesca e Caliandro.

Prego, consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Nella giornata di lunedì 6 febbraio una frana ha interessato la località di Villa Sasso Nero nel Comune di Monterenzio. Dai primi rilievi il bilancio dell’accaduto ha visto, così è stato riportato e così abbiamo avuto modo di verificare, l’evacuazione di circa diciotto persone, tra cui dei bambini, due immobili distrutti, due strade provinciali interrotte, la strada provinciale 35 di Villa Sasso Nero e la strada provinciale 21 della Valle del Sillaro. La frana ha coinvolto un’area dalla lunghezza di circa un chilometro. Tutto questo è avvenuto in una zona collinare decentrata, isolata e fortunatamente non si registrano feriti, come hanno fatto sapere i Vigili del fuoco, che hanno fatto evacuare, appunto, per precauzione le famiglie residenti in strutture che potrebbero aver riportato danni a causa della frana.

Sul posto immediatamente sono intervenuti i tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, insieme ai Vigili del fuoco, all’amministrazione comunale, che ha attivato il centro operativo comunale. I gestori dei servizi pubblici, in particolare Enel e Hera…

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, un po’ più di silenzio, sennò è complicato.

Prego, consigliera.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie.

Hanno proceduto alla chiusura degli allacci ritenuti potenzialmente pericolosi. È evidente che, dal primo monitoraggio, tutti gli enti coinvolti hanno evidenziato che il dissesto interessa una zona particolarmente estesa, dove si affacciano, appunto, come dicevo, alcune abitazioni, due imprese, stiamo parlando di due agriturismi, e immobili destinati a fini agricoli. In particolare è collocato qua anche un allevamento.

Nella giornata del 7 febbraio la vicepresidente Priolo, con delega alla Protezione civile, ha subito prontamente effettuato un sopralluogo e organizzato un sorvolo col drone per osservare dall’alto e delimitare esattamente la zona in frana, acquisendo così informazioni particolarmente utili per tenere monitorato l’evento.

Visto che la Giunta regionale programma e monitora gli interventi di difesa del suolo e i servizi territoriali dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, competenti per territorio, operano per la conservazione del suolo e la difesa idrogeologica, attraverso numerose azioni in merito ai movimenti franosi; tenuto conto, appunto, di queste premesse, si interroga la Giunta per sapere se ha avviato una riflessione, quali azioni la Regione intenda adottare, perché il disagio per la vallata è sicuramente enorme, visto che – faccio un inciso – per venire a Castel San Pietro devono allungare la strada e passare anche per delle strade un po’ dissestate.

Grazie.

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Vicepresidente Priolo, prego.

 

PRIOLO, vicepresidente della Giunta: Intanto do il buongiorno anche al sindaco. Visto che si parla di Monterenzio, è tra il pubblico. Peraltro, insieme al sindaco abbiamo mandato avanti tutte le attività connesse a questo evento.

Darò una prima risposta un po’ tecnica, poi come possiamo e dobbiamo procedere anche in futuro rispetto all’evento puntuale. Come ha sottolineato la consigliera, l’Agenzia ha subito attivato la propria convenzione con l’Università di Bologna e, di concerto con i geologi del dipartimento del servizio geologico regionale, ha proceduto ad eseguire sul campo un rilevamento geologico di dettaglio per verificare esattamente le dimensioni del corpo di frana, che è risultato caratterizzato da una lunghezza di circa 1,2 chilometri e da una larghezza massima al piede di circa 800 metri e di circa 400-500 metri nella parte centrale.

È probabilmente una delle frane, o la frana più grande che noi abbiamo in Provincia di Bologna ancorché interessi, per fortuna, pochi abitati. L’evento di frana al momento non ha coinvolto il torrente Sillaro, che è di stretta competenza per quanto riguarda gli interventi che l’Agenzia dovrebbe mettere in campo. Sono in corso i rilievi della scarpata al piede di frana di fronte al corso d’acqua per verificare l’eventuale presenza di evidenze di movimento. Una volta definito il corpo di frana nel suo complesso, è stato installato un sistema di monitoraggio per controllare nell’immediato i movimenti in atto e seguire il loro andamento nel tempo. Tale attività consente di dare un supporto tecnico all’Amministrazione comunale che nelle proprie attribuzioni deve emettere ordinanza di gestione del territorio e di rientro della popolazione evacuata.

Il sistema ha previsto l’installazione di tre basi GPS all’interno del corpo di frana, che dal giorno 9 febbraio stanno acquisendo h24 dati sugli spostamenti. Vengono condotte di concerto con tre geologi dell’Università, il servizio geologico regionale, i tecnici del settore di sicurezza territoriale e Protezione civile Ufficio di Bologna. Nei tre punti al momento monitorati solo quello posto a monte sta registrando spostamenti limitati nell’ordine di un millimetro al giorno. Nei prossimi giorni si amplierà il sistema di monitoraggio con l’installazione di altri punti GPS che verranno letti periodicamente dai tecnici regionali. Questi saranno ubicati nei pressi delle varie abitazioni, o delle strutture coinvolte dal movimento, e in aggiunta sarà effettuato un monitoraggio periodico nella zona del piede della frana per rilevare eventuali interferenze con il torrente Sillaro, preparando la struttura a un potenziale intervento di emergenza nel caso fosse coinvolto il corso d’acqua.

Infine, sarà installata una stazione totale automatizzata che attraverso la lettura frequente, ogni 3-6 ore di riferimento installato sul versante coinvolto dal movimento sulle abitazioni e strutture situate all’interno del corpo di frana, darà informazioni h 24 degli eventuali spostamenti, anche millimetrici, a ulteriore presidio per la sicurezza e la salvaguardia della pubblica incolumità. Nel corso delle emergenze i tecnici dell’Ufficio territoriale di Bologna hanno tenuto i contatti anche con la Prefettura di Bologna, che è stata quotidianamente informata sull’evoluzione del fenomeno e sulle azioni messe in campo per la sua gestione, e in data 9 febbraio hanno partecipato ad una riunione di coordinamento promosso dalla stessa Prefettura per fare il punto della situazione. Nel corso della riunione è stata presentata la perimetrazione del movimento franoso, e il Comune ha illustrato l’ordinanza e l’istituzione della zona rossa, dando comunicazione della riduzione del numero di sfollati a 14 persone, che nel frattempo avevano trovato da subito un’autonoma sistemazione.

Questo per dire che noi abbiamo garantito la possibilità di assistenza alla popolazione, ma non ce n’è stato bisogno, ancorché ci fosse la disponibilità economica. Il monitoraggio della frana è quello che ci deve consentire di comprendere quali sono gli interventi da mettere in campo, anche perché il suo consolidamento consente ulteriormente all’Amministrazione comunale di intervenire eventualmente sulla zona rossa.

Detto questo, all’Agenzia, quindi alla Regione, competono gli aspetti di tutela del torrente Sillaro, che in questo caso, qualora invaso dalla frana, comporterebbe un aspetto molto rilevante che noi dobbiamo prevedere, per cui sono già attive le forze del contratto che noi abbiamo in essere, qualora fosse necessario. Unitamente, non soltanto all’amministrazione comunale ma anche agli interessati, stiamo cercando di comprendere, una volta consolidato il versante di frana, quelli che potrebbero essere gli interventi di regimazione delle acque a carico dei privati, perché l’ambito interessato dalla frana non è un ambito pubblico ma è un ambito privato.

Unitamente a tutti questi aspetti stiamo lavorando insieme alla Provincia, perché le strade di cui abbiamo parlato sono strade provinciali, però la Provincia stessa, finché non c’è un consolidamento di frana, non interviene per il ripristino stradale.

Stiamo mandando avanti quindi questi monitoraggi, che sono fondamentali per tutti gli interventi necessari e conseguenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Prego, consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente. Grazie all’assessore Priolo.

Saluto anch’io il sindaco, non sapevo della sua presenza. Ringrazio l’assessore per la puntuale mappatura delle questioni aperte. La frana, lo diceva l’assessore Priolo, è la più grande della provincia di Bologna. Credo che il monitoraggio e l’aggiornamento rispetto alle preoccupazioni e alle interruzioni della viabilità, siano tutti elementi su cui, sono sicura, continuerà ad aggiornare l’Assemblea e i consiglieri, anche con questo rapporto che sta tenendo con l’amministrazione locale. Diciotto persone non sono molte, ma sono sicuramente persone che hanno subìto uno shock rispetto a un evento che li ha visti entrare in difficoltà con le proprie case, ma come dicevo, anche con le proprie attività d’impresa.

Io, quindi, sono soddisfatta dell’attenzione e della risposta puntuale che ci ha fornito la vicepresidente oggi in aula. Penso che sia utile tenere monitorato l’evolversi della situazione per andare proprio incontro alle esigenze delle persone e delle attività che risiedono in quel territorio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

 

OGGETTO 6434

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta ritenga opportuno modificare il regime dei controlli interni preventivi dell’AIPo (Agenzia Interregionale del fiume Po), con l’accordo delle altre tre Regioni istitutive. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6434: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta ritenga opportuno modificare il regime di controlli interni preventivi dell’AIPo (Agenzia Interregionale del fiume Po), con l’accordo delle altre tre Regioni istitutive, a firma della consigliera Gibertoni.

Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessora Priolo. Aspetto che si liberi l’assessora.

Il 1° febbraio 2023 la Procura della Repubblica di Parma e la Guardia di finanza di Parma hanno operato una serie di perquisizioni e sequestri a Parma, Reggio Emilia e Cremona, sia negli uffici di AIPo che di un’impresa edile della città di Parma, con cinque persone indagati dai magistrati per l’ipotesi di reato di corruzione e peculato. L’accusa di corruzione riguarda il direttore dell’AIPo, un altro dirigente dell’AIPo, i rappresentanti legali dell’azienda edile di Parma e due suoi dipendenti; mentre per il peculato è il direttore dell’AIPo che ha questa indagine. Questa accusa di peculato è legata al presunto utilizzo da parte sua, a fini personali, di una vettura dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, della quale era già stato segretario prima di assumere l’incarico di direttore dell’AIPo nel luglio 2022, cioè di essere nominato precedentemente e poi di entrare in ruolo nel luglio 2022.

All’indomani dell’accaduto, il comitato di indirizzo di AIPo, quindi formato dai quattro assessori competenti per materia delle quattro Regioni del bacino del fiume Po, aveva condiviso la decisione di chiedere le dimissioni del direttore di AIPo, dicendo che si attendeva riscontro dallo stesso nelle prossime ore; mentre lo stesso comitato di indirizzo si riservava poi di assumere, oltre a quella, ogni altra decisione in relazione all’evolversi dell’indagine. L’inchiesta era partita proprio nel 2022, quindi appena insediato praticamente questo direttore di AIPo, prendendo spunto dall’uso dell’auto di servizio, appunto, come dicevo, che secondo gli investigatori veniva utilizzata anche per le sue vacanze familiari e altre attività extra lavorative.

Nel gennaio 2023 la Guardia di finanza monitora un incontro fra il direttore dell’AIPo e l’imprenditore edile di Parma, durante il quale ci sarebbe stato lo scambio di una busta, di una tangente, con dentro 3.000 euro in contanti, busta questa che poi sarebbe stata ritrovata all’interno di un borsone nella stessa abitazione del direttore dell’AIPo. Un altro passaggio di buste simili, quindi di tangenti, sarebbe stato osservato, sempre dalla Guardia di finanza di Parma, tra lo stesso imprenditore edile, una sua dipendente e un alto dirigente di AIPo. Prima ancora gli investigatori avevano potuto vedere uno scambio dello stesso tenore avvenuto proprio nel piazzale antistante la sede dell’impresa con la partecipazione dell’altra dipendente indagata. Secondo la Guardia di finanza sarebbero comunque diversi gli episodi di corruzione di questo tipo che coinvolgono il direttore dell’AIPo, un altro dirigente dell’AIPo e la ditta edile, che sarebbe quindi stata favorita, in seguito a queste tangenti, per quanto riguarda affidamenti diretti, appalti sui lavori inerenti la pulizia degli argini del Po, al disboscamento – quindi torniamo, assessore, anche sul tema del disboscamento – dei lavori degli appalti degli affidamenti per migliorare lo scorrere del fiume.

Quindi questa impresa, grazie a queste tangenti date al direttore dell’AIPo, sarebbe stata favorita per poter avere appalti su lavori anche di disboscamento e di garanzia della sicurezza idraulica del fiume Po.

Nell’abitazione dell’altro dirigente, sempre di AIPo, la Guardia di finanza di Parma trova diverse buste, quindi tangenti, con all’interno somme dai 1.000 ai 3.000 euro per un totale di 23.000 euro.

Gli episodi corruttivi si sarebbero verificati tra il mese di febbraio 2022, ottobre 2022 e avrebbero riguardato quindi tangenti in cambio di lavori.

Considerato che il direttore dell’AIPo ha rifiutato di dimettersi, nonostante la richiesta avanzata dal Comitato di indirizzo, cioè lo stesso organo che l’aveva nominato l’anno precedente, e considerato che il Comitato di indirizzo dell’AIPo è un organo formato da assessori di quattro Regioni tra cui certamente l’Emilia-Romagna con la presidenza a rotazione di durata biennale, e che l’articolo 7, comma 2, lettera A, dell’accordo costitutivo dell’AIPo stabilisce che il Comitato di indirizzo conferisce revoca all’incarico di direttore, abbiamo comunque dovuto aspettare il 7 febbraio perché il Comitato d’indirizzo prendesse atto delle mancate dimissioni del direttore di AIPo, si riunisse nuovamente e disponesse però soltanto la sospensione cautelare. Quindi, non più le dimissioni ma si accontentasse della sospensione cautelare del direttore di AIPo. Non si comprende perché, di fronte a fatti di tale gravità, non si sia intervenuti immediatamente revocando, come era ben possibile da statuto e dall’accordo costitutivo dell’AIPo, facendo dimettere il direttore di AIPo e sospendendo con effetto immediato l’altro dirigente coinvolto.

Quindi, chiedo con questa interrogazione d’urgenza come l’Assessorato, come la Giunta intenda procedere.

Ritengo opportuno e in tempi brevi, con l’accordo delle altre Regioni, modificare il regime dei controlli interni preventivi, innanzitutto perché AIPo cessi di essere percepito, di essere nei fatti un carrozzone a volte percepito come inefficace ma adesso aggravato negli ultimi anni da una serie di fatti corruttivi, tra cui ho citato un altro del 2016, quindi non è la prima volta, altre indagini nel 2014 in seguito all’alluvione con un morto nella Provincia di Modena.

Inoltre, come mai non pretenda, avendone facoltà e avendone la possibilità, l’immediata revoca dei vertici amministrativi apicali, nel caso di gravi fattispecie come quella sopra illustrata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Vicepresidente Priolo, prego.

 

PRIOLO, vicepresidente della Giunta: Posto, consigliera, che non le consento di equiparare fatti d’indagine penali legati a delle alluvioni a fatti di indagini penali legati a corruzione. Sono due cose differenti, e la prego di tenerli in considerazione perché gli uffici che gestiscono appalti pubblici sono sempre esposti anche a indagini penali quando ci sono fatti che attengono all’incolumità delle persone.

Diverso è il fatto di corruttela, la cui gravità il Comitato d’indirizzo ha sottolineato con richiesta esplicita ed espressa delle dimensioni al direttore, il quale le ha rifiutate, comportamento da ascriversi all’etica del direttore stesso.

Dal punto di vista normativo – quando potremmo disporre di fare noi le leggi, lo faremo molto volentieri, ma non ci compete in questo momento – la revoca da questo punto di vista è consentita soltanto a seguito del contraddittorio e dell’avvio del procedimento disciplinare, perché questo prevede la norma, essendo il direttore, da questo punto di vista, legato al Contratto collettivo nazionale di lavoro a cui noi dobbiamo fare riferimento.

Ancora non abbiamo ricevuto il rinvio a giudizio del direttore stesso. Sottolineo che non abbiamo apprezzato assolutamente che il medesimo, a seguito della richiesta del Comitato di indirizzo, non si sia dimesso perché è un’etica di comportamento che noi avremmo ritenuto indispensabile.

Detto questo, dobbiamo provvedere, come dispone la legge, e così stiamo facendo. Non abbiamo perso tempo, consigliera, perché noi abbiamo appreso dei fatti il 3 febbraio. Il 4 febbraio il direttore si è reso indisponibile alle dimissioni. Il 3 febbraio stesso gliele abbiamo chieste perché ci siamo riuniti. Il 4 febbraio abbiamo appreso a mezzo stampa che il direttore non si sarebbe dimesso. Il 6 febbraio, lunedì (perché il 5 era domenica) ci siamo riuniti nuovamente e abbiamo condiviso come Comitato di indirizzo l’iter giuridico-amministrativo da mettere in campo, nonché l’individuazione del direttore vicario, perché noi avevamo l’obbligo di consentire il regolare funzionamento di AIPo, quindi in quella sede abbiamo condiviso il nominativo e abbiamo condiviso di contattare il facente funzioni, perché non potevamo imporglielo.

Il giorno dopo, cioè il 7 febbraio, abbiamo ottemperato con il provvedimento di sospensione cautelare, ma abbiamo anche detto al nuovo direttore che avrebbe dovuto sospendere il funzionario – non è un dirigente – di Cremona per le condotte che sono state rilevate, sempre a mezzo stampa. Quindi, consigliera, le posso garantire che per noi questa è una vicenda gravissima. Rispetto a questa vicenda grave avremo un comportamento molto rigoroso, però dobbiamo seguire tutto quello che la normativa ci dice di fare. Non possiamo avere atteggiamenti con abusi d’ufficio, perché non ci competono. Quindi noi procederemo senza lesinare ogni misura necessaria per difendere la buona reputazione di AIPo, per difendere la reputazione anche delle Regioni e per difendere anche la reputazione di quei dipendenti che ancora continuano a lavorare con onestà all’interno della struttura. Per cui, mi creda, sono più arrabbiata di lei e da questo punto di vista troverà in me una figura che sarà inflessibile rispetto a tutto quello che bisogna fare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Giudico questa risposta completamente insufficiente, cioè si parla di non avere avviato comunque un procedimento disciplinare, che in qualche modo avevate la possibilità. Ma non mi ha comunque risposto sulla modifica del regime dei controlli interni, non mi ha risposto sulla possibilità di appoggiarsi a una struttura di controllo autonoma e indipendente. Lei cita l’etica e questo, insomma, io l’ho citato. Ironia della sorte, il direttore dell’AIPo aveva anche una lunga e consolidata militanza politica. Cito l’etica, perché lui l’aveva scritto nel suo programma politico: etica e legalità. Era stato, infatti, già consigliere provinciale nel Consiglio provinciale di Parma per il PD, poi era stato presidente del Consiglio provinciale di Parma per il Gruppo PD, candidato alle elezioni politiche del 2013 nella lista del PD per la Camera dei deputati, candidato alle primarie del PD per le parlamentari del 2012, con un decalogo scritto da lui che al quinto punto aveva etica e legalità; per un decennio sindaco del Comune di Mezzani.

Io dicevo che quello sopra esposto non è il primo caso di corruzione verificatosi in AIPo. Quindi, quando si arriva anche fino a questo punto, vuol dire che il problema è ben più ampio. Tra l’altro, va notato che gli inquirenti sono arrivati a questo quasi per una semplice casualità, cioè indagando sulla questione dell’auto, che veniva utilizzata per le sue vacanze familiari, sembra, sono arrivati poi a scoprire ben altre cose ed è indubbio anche che queste tangenti siano legate a lavori sulla sicurezza idraulica dei nostri territori.

Quindi, ribadisco, questa vicenda di corruzione… Al di là delle parole, sui fatti non mi ha risposto. Sulle parole, dimostrare indignazione quando si amministra… L’AIPO è un’emanazione di questa Regione, oltre che delle altre tre; non è un ente separato da questa Regione, è un’emanazione di questa Regione. L’indignazione ce l’hanno i cittadini fuori, ce l’ho io, ma chi deve rispondere dovrebbe far vedere che ha già un progetto di controllo, ha già la possibilità di non farci più vedere altri fatti di questo tipo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera, la invito a chiudere perché abbiamo passato il tempo.

 

GIBERTONI: Nel 2016, tre condanne per tentata truffa e corruzione. La corruzione ha effetti deleteri anche sulla vita dei cittadini, sull’allontanamento di investitori stranieri. Quindi io credo che, per una questione di sicurezza, per una questione, appunto, di dover riconoscere che questa vicenda probabilmente dimostra un problema ben più ampio, una risposta di semplice indignazione, “vedremo, faremo”, è gravemente insufficiente, se non irresponsabile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 6415

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere a che punto sia l’elaborazione dello studio sulle rotte degli aerei da e per l’aeroporto Marconi di Bologna, commissionato a ENAV, per minimizzare i sorvoli sulla città. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6415: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere a che punto sia l’elaborazione dello studio sulle rotte degli aerei da e per l’aeroporto Marconi di Bologna per minimizzare i sorvoli sulla città. A firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, credo si debba loggare prima.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Con questa interrogazione Europa Verde riporta l’attenzione dell’Assemblea sul disagio delle migliaia di residenti del quartiere Navile di Bologna, esposti all’inquinamento acustico generato dall’attività dell’aeroporto.

Torniamo su questo tema anche a seguito del recente accordo tra Ryanair e aeroporto Marconi che porterà quindi nuove rotte. Si tratta appunto di un accordo che intensificherà probabilmente il disagio dei cittadini.

L’interrogazione in particolar modo si sofferma su due studi che erano stati promessi e che dovevano servire proprio per contrastare il disagio degli abitanti, in particolar modo del Navile.

Ricordo che il Comitato per la compatibilità aeroporto Città di Bologna, da anni denuncia gli effetti nefasti dell’attività aeroportuale sulla salute, sulla qualità di vita di circa 40.000 cittadine e cittadini residenti nell’area interessata dai sorvoli a bassa quota.

Una situazione pesante che è resa ancora più critica dalla sistematica violazione del divieto di sorvolo sulla città nella fascia oraria dalle 11 di notte alle 6 della mattina.

Basta dire che nei mesi di giugno, luglio e agosto sono stati contati ben 225 atterraggi autorizzati per motivi vari che bypassavano questo divieto di volo notturno nella fascia oraria 23-06. Quindi, una violazione sistematica che disturba anche il riposo notturno.

In occasione della Commissione aeroportuale che si era tenuta nel marzo 2022 era stato annunciato uno studio commissionato a ENAV sulle rotte per minimizzare i sorvoli sulla città, quindi utilizzando prevalentemente la traiettoria, la rotta da e per il Bargellino, quindi decolli e atterraggi che non interessavano Bologna.

Il 14 giugno 2022 l’assessore regionale Andrea Corsini, rispondendo a un’interrogazione di Europa Verde, confermava l’impegno di Aeroporto Bologna relativamente al succitato studio finalizzato a valutare i margini di massimo utilizzo delle rotte di sorvolo da e verso Bargellino, a scapito dei movimenti da e verso il centro abitato del quartiere Navile.

Nella stessa risposta – ripeto, siamo al 14 giugno 2022 – l’assessore Corsini annunciava anche un nuovo studio dell’AUSL di Bologna, dopo quello condotto nel novembre 2018, uno studio che già avevo evidenziato come nella popolazione residente in prossimità dell’aeroporto Marconi si era registrato un maggior rischio di diventare utilizzatori sistematici di farmaci per disturbi correlati all’acidità gastrica, antipertensivi, sedativi, ansiolitici, antidepressivi, farmaci da prendere in contrasto a malattie ostruttive delle vie respiratorie.

Si era detto quindi che questo nuovo studio avrebbe valutato l’impatto dell’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi sui residenti del quartiere Navile, con risultati attesi per marzo-aprile 2023. Il 19 ottobre 2022 l’assessore Corsini, rispondendo a una seconda interrogazione di Europa Verde, confermava quanto già dichiarato precedentemente, ovvero, che lo studio commissionato a ENAV sulle rotte che evitavano appunto il sorvolo della città, si sarebbe concluso entro la fine del 2022, e che i risultati sarebbero stati oggetto di condivisione in sede di Commissione aeroportuale al fine di valutare l’adozione di soluzioni migliorative delle attuali procedure antirumore.

Ora, siamo a metà febbraio 2023, ma dello studio commissionato a ENAV non c’è traccia, almeno pubblicamente. Per quello dato invece in carico all’AUSL di Bologna, ci sarebbero ancora dei margini, perché i risultati erano previsti tra marzo e aprile. Fatte tutte queste premesse quindi Europa Verde chiede alla Giunta a che punto sia l’elaborazione di entrambi gli studi, quello sulle rotte commissionato a ENAV per minimizzare i sorvoli sulla città, che doveva concludersi entro il 2022 e il nuovo studio dell’AUSL, i cui risultati, come da comunicazioni precedenti, dovrebbero essere resi noti entro marzo-aprile di quest’anno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Rispetto a quanto indicato dalla consigliera interrogante, informo che ENAV ha terminato lo studio aeronautico per l’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna, “Misurazione delle performance aeroportuali nello scenario che prevede l’utilizzo delle opposte direzioni di pista per decolli e atterraggi”.

Il giorno 27 gennaio 2023, in sede di Commissione aeroportuale convocata con nota di ENAC, ENAV ha illustrato le possibili modalità di gestione operative prese in esame dalla relazione, al fine di contenere l’impatto acustico dei voli da e per l’aeroporto di Bologna su specifiche zone all’intorno aeroportuale, in particolare sull’abitato di Bologna e in particolare: la fattibilità progettuale di modifica della quota di inizio virata dei traffici aerei che decollano dalla pista 12, le misurazioni delle performance aeroportuali nello scenario operativo che prevede l’utilizzo delle opposte direzioni di pista con avvicinamenti per la pista 12 e decolli per la pista 30. Tali possibili modalità di gestione operativa saranno ulteriormente approfondite e discusse nell’ambito di una nuova Commissione aeroportuale prevista nel mese di marzo.

Quanto, invece, allo studio dell’ASL di Bologna volto a valutare l’impatto dell’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi sui residenti del quartiere Navile, non risulta ancora terminato perché non sono scaduti i termini previsti. Quindi, sarà cura anche nostra, naturalmente, condividere queste informazioni con l’Assemblea e con la consigliera interrogante non appena disponibili. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Zamboni, prego.

ZAMBONI: Bene, mi sembra una grande notizia, peccato che sia tenuta segreta, quando appunto gli abitanti del Navile l’aspettano da mesi. Quindi, io chiedo se sia possibile fare un approfondimento di questo studio e, nel caso, appunto, mi metterò d’accordo con la Giunta e per vedere come accedere a questo studio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie a lei.

 

OGGETTO 6428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere gli orientamenti della Giunta regionale circa la volontà di proseguire il percorso di autonomia differenziata intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’articolo 116, comma III, della Costituzione sulla base della pre-intesa sottoscritta in data 28 febbraio 2018. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Delmonte, Liverani, Montevecchi, Facci, Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Bargi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6428: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere gli orientamenti della Giunta regionale circa la volontà di proseguire il percorso di autonomia differenziata intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione, sulla base della pre-intesa sottoscritta in data 28 febbraio 2018. L’interrogazione è a firma del consigliere Rancan ed altri.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Do per letta l’interrogazione e in dieci secondi dico che ovviamente questa interrogazione nasce per conoscere gli orientamenti della Giunta, viste le dichiarazioni del presidente durante la campagna congressuale del Partito Democratico, che a noi sembrano in netto contrasto con la preintesa sottoscritta nel 2018.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Vado subito al punto. Circa l’orientamento della Giunta regionale in materia di autonomia differenziata, confermo al consigliere Rancan e ai consiglieri interroganti, come questo non sia mutato. Confronti preliminari avuti con il ministro per gli affari regionali e le autonomie, all’indomani dell’insediamento dell’attuale Governo, ci hanno visto impegnati da subito a rappresentare sia i contenuti specifici della nostra proposta, per come sono stati condivisi con questa Assemblea e con il Patto per il lavoro e per il clima, sia l’approccio da noi proposto, anche facendo tesoro del percorso sviluppatosi negli ultimi cinque anni nel confronto con ben quattro esecutivi: quello presente è notoriamente il quinto. In particolare, la necessità di una legge cornice condivisa con la Conferenza delle Regioni, com’è accaduto al tempo del Governo Conte II, per procedimentalizzare l’attuazione della riforma. La necessità di prevedere anche aspetti di gradualità, come convenuti al tempo del Governo Draghi. La ministra Gelmini era stato oggetto di una comunicazione, intendimento anche da parte del presidente dell’Assemblea in quest’aula, come richiamato dal testo dell’interrogante. La necessità di valorizzare pienamente il ruolo del Parlamento che non può essere chiamato ad una mera ratifica delle intese, pena l’impossibilità di costruire, con chi dovrà approvare le intese, la condivisione necessaria per vedere andare a buon fine il progetto. La necessità di condividere preliminarmente i livelli essenziali delle prestazioni con il pieno coinvolgimento delle Regioni sia nella definizione, sia naturalmente nella garanzia del loro finanziamento. La necessità di prevedere un’adeguata perequazione della dotazione infrastrutturale del territorio, anche impiegando utilmente le risorse del PNRR, nonché della nuova programmazione del Fondo di sviluppo e coesione. Infine, come qui abbiamo fatto, la necessità di coinvolgere il sistema degli Enti locali, esplicita previsione anche del dettato costituzionale.

A tali confronti preliminari ha fatto seguito un incontro formale della Conferenza delle Regioni con il senatore Calderoli, in data 17 novembre 2022, nella quale il ministro ha avanzato una proposta, poi rubricata come appunto di lavoro, che non ha incontrato il consenso della Conferenza.

Infine, il 2 febbraio scorso il Consiglio dei ministri ha licenziato il disegno di legge richiamato dagli interroganti, del quale si è avuto conoscenza per le vie brevi e attraverso gli organi di stampa.

Appare, a nostro avviso, abbastanza evidente, ma soprattutto preoccupante la volontà del Governo di procedere in modo unilaterale su una materia di tale rilevanza e delicatezza. Le obiezioni di merito e di metodo che avevamo avanzato in sede di Conferenza non solo noi, ma la più parte delle Regioni sono state sacrificate, a quanto pare, alla volontà di ottenere un primo risultato in tempi rapidi, vien da pensare, funzionale ad una campagna elettorale in corso. Il rischio è quello che poi a questo primo risultato simbolico non ne seguano altri, nella misura in cui non si determinino, e anzi, si compromettano le ragioni di una condivisione ampia in Parlamento, con le Regioni, con gli enti locali e naturalmente nel Paese.

Lo dico perché sarebbe la quinta volta, è capitato, non sarebbe una prima volta: il rischio è della coazione a ripetere gli errori già fatti.

Per parte nostra, restano tre punti fermi, sempre rispetto agli orientamenti e agli intendimenti della Giunta: occorre dare corso ad una riforma che rafforzi il sistema delle autonomie per avvicinare le decisioni ai cittadini, per semplificare le regole e la pubblica amministrazione a vantaggio delle persone e delle imprese, per rafforzare la capacità di programmazione delle Regioni – noi parliamo della nostra, naturalmente – e per snellire e velocizzare la capacità di intervento da parte delle istituzioni, noi riteniamo, in particolare, sul fronte degli investimenti.

Occorre che tale riforma, nel rafforzare il sistema delle autonomie, rafforzi anche la capacità di superare i divari territoriali che si sono stratificati nel tempo, costituendo, questi divari, un ostacolo al pieno godimento da parte di tutti i cittadini di analoghi diritti, ma più in generale, un ostacolo anche allo sviluppo del sistema Paese nel suo insieme.

Infine, noi crediamo che sia indispensabile, anche per la buona riuscita e il successo di una riforma, costruire una riforma condivisa che non contrapponga i livelli istituzionali e i territori, ma ne valorizzi anzi la sinergia e la leale collaborazione nel rispetto dell’autonomia di ciascuno.

Su questo la Giunta regionale era ed è impegnata nell’interesse dei cittadini dell’Emilia-Romagna e del Paese nel suo insieme. Aggiungo: giacché si sono svolte nella giornata di ieri l’altro e di ieri le elezioni regionali, confido che si possa riprendere una chiave di dialogo e di confronto in seno alla Conferenza per addivenire ad un percorso condiviso.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Io credo che le accuse di campagna elettorale lanciate oggi dal sottosegretario non solo siano irricevibili, ma sono delle accuse realmente ipocrite. Spiego perché: perché la campagna elettorale sull’autonomia in questa Regione l’abbiamo fatta tutti, ma anche chi oggi è seduto nei banchi della maggioranza e della Giunta. Noi sappiamo bene quali sono state le dichiarazioni del presidente Bonaccini negli ultimi mesi e individuavano come problematiche lo strumento dei DPCM per avvenire alla questione della implementazione dell’autonomia, fissare i LEP prima dell’approvazione e quindi dell’autonomia stessa e le problematiche relative alle deleghe su istruzione e sanità. Queste sono le prime tre, le principali tre critiche che vengono fatte dal presidente.

Bene, la prima: fissare i LEP attraverso lo strumento del DPCM, cosa che viene definita bizzarra e surreale del presidente della Giunta. Io voglio, però, ricordare che i LEA della sanità vengono definiti attraverso lo strumento del DPCM per effetto di una legge dello Stato del 2001. Quindi, questa cosa è prevista in quel modo da una legge dello Stato. Prima considerazione, sulla quale probabilmente il presidente e la Giunta avrebbero fatto meglio a studiare un pochino prima di dichiarare.

Secondo punto, prima di arrivare all’autonomia bisogna definire i LEP, elevare la spesa storica ovvero, si deduce, stabilire dei costi standard. Qua andiamo a prendere la pre-intesa che noi in questa Regione abbiamo sottoscritto, ma soprattutto abbiamo votato e condiviso da parte di tutta l’aula. Se noi andiamo a vedere l’articolo 4, comma 1, lettera c di questa pre-intesa, si stabilisce nei termini un anno dalla sottoscrizione dell’intesa, entro cinque anni, per poi arrivare a determinare tutto quello che serve per la popolazione residente nel territorio regionale. Bene, questo è quello che dice la pre-intesa. Successivamente, però, se noi andiamo a prendere il DDL Calderoli, dove in realtà questa cosa viene solo accennata, quindi viene riportata, noi abbiamo quindi addirittura, e poi andremo a vedere anche su quello che dice la legge nazionale, che ciò che voi state chiedendo come parte ostativa e che rende irricevibile la proposta Calderoli è una cosa già stabilita dalla legge nazionale.

Anche qui, andiamo a prenderla la legge, che è la legge n. 197 del 2022, varata da questo Governo, dove si dice che l’attribuzione di condizioni di forme di particolare autonomia è già subordinata alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Anche qui, il presidente sul secondo punto dice che è irricevibile per questo, ma anche questo è già previsto per legge. Quindi, anche qui mancanza di studio da parte di chi dichiara.

Oltretutto, all’interno di questo, sempre nella stessa legge è previsto che vi siano intese con la Conferenza Stato Regioni e consulenze di CINSEDO. Il presidente dello Stato Regioni sappiamo che è Fedriga, ovviamente le Regioni si sentono rappresentate dal loro presidente e questo penso che sia chiaro.

Comunque, già le due obiezioni che faceva il presidente sono già state formalmente, con documenti e leggi alla mano, sconfessate.

Terza questione: l’esclusione di materie come sanità e scuola. Anche qui ci andiamo a riprendere la preintesa. La preintesa che abbiamo firmato, quando si parla dell’allegato istruzione, chiede espressamente, all’articolo 1, firmata dal presidente Bonaccini: “alla Regione spetta la programmazione dell’offerta di istruzione regionale, definendo la relativa dotazione dell’organico e l’attribuzione delle autonomie scolastiche attraverso un Piano pluriennale adottato”, eccetera. Adesso, con le dichiarazioni dei giornali, state sconfessando quello che avete firmato, oppure non avete nemmeno studiato quello che avete firmato.

Stessa cosa per la sanità, stessa identica cosa.

Sull’istruzione, oltretutto, era stata presentata una risoluzione del Partito Democratico, abbinata a una risoluzione della Lega, che poi è stata ritirata. Quindi, questa Regione, questa Assemblea, questo Governo è ancora vincolato a un parere che l’Assemblea ha dato su questa preintesa, preintesa del 2018 che probabilmente oggi è scomoda.

Il DDL Calderoli e quello che sta facendo al Governo il ministro Calderoli, la Lega e il centrodestra, è creare un DDL anche secondo quelle che sono state le preintese firmate dalla nostra Regione.

Oggi la verità è che tutto questo è scomodo perché il presidente è candidato alla Segreteria del Partito Democratico. Perché se non ci fosse stata questa candidatura, probabilmente il dibattito sarebbe stato diverso.

Perché io ricordo che questa preintesa è stata approvata, l’intesa, con un atto di indirizzo a livello unanime da questa Assemblea.

Quindi io mi chiedo, delle tre obiezioni che abbiamo visto fare a gran voce sui giornali dal presidente e la proposta Calderoli irricevibile per questi tre motivi che, dati alla mano – se volete ve li lascio, se non li avete o non li studiate non li sapete, così li avete tutti –, sono scritti. E le avete scritte voi. Sono leggi nazionali che smentiscono quello che il presidente dice sui giornali, o meglio, che il presidente oggi si rimangia prontamente.

Quindi ora mi chiedo: vogliamo prendere in giro la gente? A me sembra di sì. Agli atti, a quello che è stato negli anni scorsi, stanno continuando a seguire delle parole che hanno fatto una giravolta incredibile rispetto a due o tre mesi fa, questo solo perché c’è una segreteria di un partito… Chiedo, presidente, ancora un minuto, ché il sottosegretario ha sforato abbondantemente anche lui. Detto questo, chiedo però una presa di coscienza, se non da parte della Giunta, che ormai credo che sia solo ed esclusivamente ossessionata dalle dinamiche congressuali, dall’Assemblea, quindi dalla maggioranza, da chi compone questa Assise. Non è possibile prendere in giro in questo modo i cittadini: l’autonomia di questa Regione sta andando avanti e non per campagna elettorale. Se voi avete letto, ci sono dei tempi chiari, dei tempi precisi, dei tempi stabiliti da Calderoli, su questa partita.

La tecnica è tutta fatta. La politica, oggi, in Emilia-Romagna sta tentennando, e sta evidentemente facendo un passaggio indietro. Noi non molliamo su questa partita. Ci dispiace perché non vorremmo essere rimasti i soli, in questa Regione, a portare avanti in modo coerente la battaglia sull’autonomia. Ma non lo dovete spiegare ai nostri elettori, come li chiamate voi, o ai cittadini; dovete spiegarlo a quelli che hanno votato Bonaccini, che oggi si sentono un presidente che dice che la risposta del Governo non è accettabile, solo perché adesso tutti i mali del mondo sono colpa del Governo perché adesso governa il Centrodestra, quando questa intesa comunque è stata firmata con il Governo Gentiloni. Oggi invece tira indietro su tutto, gettando fumo negli occhi ai cittadini.

Per carità, va bene tutto; se però la segreteria del Partito democratico viene prima del bene e della concretezza dei nostri cittadini, c’è un evidente problema che noi non stiamo assolutamente ignorando, e saremo qui per ricordare ai cittadini che alle parole devono seguire i fatti, ma soprattutto, se si sono fatti dei fatti non si può pensare di prenderli in giro tornando indietro su tutta la linea.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 6433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda valutare la realizzazione della “Bretella Reno-Setta”, quale opera strategica per la soluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria e alla sicurezza stradale oltre che per il rilancio dell’economia e del turismo dell’Appennino bolognese. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

PRESIDENTE (Petitti): Ultima interrogazione, interrogazione 6433: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda valutare la realizzazione della “Bretella Reno-Setta”, quale opera strategica per la soluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria e alla sicurezza stradale, oltre che per il rilancio dell’economia e del turismo dell’Appennino bolognese. L’interrogazione è a firma della consigliera Evangelisti.

Prego, consigliera.

 

EVANGELISTI: Grazie, presidente

Trattiamo ancora una volta un tema annoso, che è quello che riguarda la viabilità nel territorio dell’Alto e Medio Reno e di un progetto che è datato, ma anche attuale. È un progetto datato perché ormai da anni si discute della cosiddetta “Bretella Reno-Setta”, un progetto di collegamento stradale, oggi di sette chilometri, che dovrebbe collegare due vallate, quella del Reno e quella del Setta, situate entrambe nell’Appennino bolognese, per dare la possibilità di accesso diretto al sistema autostradale sia alla Variante di Valico che alla storica A1.

L’opera riveste un’importanza strategica, tant’è che la Città metropolitana, a suo tempo, l’aveva inserita tra le linee guida programmatiche nel quinquennio 2016-2021. Questa bretella, appunto, colmerebbe un’assenza, una mancanza, e cioè un tratto di collegamento tra due valli, e colmerebbe anche una problematica riferita ad una viabilità che ormai risale ai primi anni del Novecento.

Un altro profilo secondo noi da non sottovalutare è che questo possibile tratto di collegamento sarebbe utile sicuramente al rilancio turistico del Medio e Alto Reno soprattutto per quanto riguarda alcune località e comuni dello stesso. Sappiamo che in quel territorio ci sono progetti ambiziosi che riguardano il comprensorio del Corno alle Scale e, quindi, il collegamento tra la vallata toscana e quella emiliana, sappiamo che c’è un progetto di rilancio del comparto termale, sappiamo che in quel territorio ci sono importanti realtà produttive, quindi questo tratto di collegamento potrebbe essere una soluzione in un comprensorio territoriale in cui la viabilità oggi è oggettivamente difficile, resa ancora più difficile dall’interruzione del ponte “Leonardo da Vinci” di Sasso Marconi.

Nel 2016, dicevamo prima, all’allora sindaco metropolitano Virginio Merola furono consegnate 2.500 firme di residenti, quindi cittadini che non erano necessariamente rappresentati da una bandiera o da un colore politico, ma che hanno deciso, appunto, di sottoscrivere una petizione a sostegno di questa opera. In seguito, numerosi sindaci di alcuni Comuni, ne citiamo alcuni, Castel d’Aiano, Gaggio Montano, Loiano, Monghidoro, Monterenzio e San Benedetto, in considerazione della strategicità dell’opera, nel 2019, in seno alla III Commissione della Regione Emilia-Romagna hanno espresso come questa opera consentirebbe a tutto il comparto dell’Alto e Medio Reno di raggiungere in tempi di percorrenza ridotti sia la città di Bologna che i centri toscani, chiedendo, appunto, l’inserimento nel PRIT 2025, che in quel momento si stava discutendo. La Regione Emilia-Romagna non ha deciso allora di inserire la cosiddetta “Bretella Reno-Setta” tra le opere prioritarie indicate nel PRIT, approvato proprio il 23 dicembre 2021.

Gli investimenti che spesso riguardano quei territori di montagna, questi territori di montagna vengono valutati applicando il paradigma benefici/costi. Noi riteniamo che non sia più possibile voler rilanciare i territori di montagna, l’Appennino in generale, pensando e dando sempre la priorità ai costi. Bisogna fare uno scatto ulteriore, uno scatto in avanti, altre valutazioni, se davvero si intende dare una boccata di ossigeno, dare una nuova prospettiva e se davvero si ha una visione rispetto a quel contesto territoriale.

Ci risulta che attualmente sia stato presentato un progetto nuovo di quel tratto. Quello originario, in effetti, era risalente nel tempo e ci risulta che alcuni sindaci abbiano proposto al Ministero dei trasporti una richiesta, appunto, per visionarlo, in quanto interessati prioritariamente a risolvere questa problematica infrastrutturale. Quindi, interroghiamo la Giunta oggi per comprendere, a fronte anche di questa nuova progettualità, se intenda valutare la realizzazione di quella che originariamente è stata denominata “Bretella Reno-Setta”, ma che può avere, appunto, qualsiasi altro nome, quale opera strategica per la risoluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria, alla sicurezza stradale, oltre che necessaria per il rilancio della economia e del turismo nell’Appennino bolognese; se intenda farlo coinvolgendo sia, appunto, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sia la Città metropolitana di Bologna e se intenda farlo, inserendo l’opera tra gli interventi prioritari da considerare nel prossimo contratto di programma ANAS o comunque da segnalare al Ministero interessato per competenza, quindi ponendo in essere anche tutte le iniziative volte alla realizzazione di quest’opera.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Evangelisti.

Risponde l’assessore Taruffi. Prego.

 

TARUFFI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Evangelisti, che ci permette di fare chiarezza su alcuni passaggi rispetto a un tema, quello, appunto, del progetto della “Bretella Reno-Setta”, intesa come il collegamento stradale che dovrebbe collegare le vallate del Reno e del Setta, partendo da una considerazione, credo importante, che questa Amministrazione, allo stato, non conosce il progetto di fattibilità che dovrebbe essere stato redatto di recente da Autostrade per l’Italia per conto del Ministero. Nessuno ci ha dato conto di quello studio di fattibilità e quindi noi non ne siamo a conoscenza. Invece, il problema infrastrutturale dell’Appennino bolognese lo conosciamo, lo conosciamo bene e siamo al lavoro già da tempo per cercare di dare una soluzione. In questo caso parliamo della strada statale 64 Porrettana. Sappiamo che c’è anche sempre la ferrovia, come altro elemento strategico di quel territorio, e lo abbiamo fatto a partire dalla delibera di Giunta del novembre 2021, novembre 2021, con cui la Regione ha finanziato lo studio che poi ANAS ha messo in campo, stipulando appunto con ANAS la compartecipazione finanziaria e le modalità per la redazione del progetto di fattibilità tecnica economica che poi abbiamo avanzato al Ministero delle infrastrutture come proposta da inserire nel prossimo contratto di programma 2021-2025.

Il progetto di ammodernamento della strada statale 64 Porrettana, nel tratto tra Sasso Marconi e Vergato, anche sulla base di un confronto che abbiamo avuto con i sindaci diretti a cui è stato illustrato il progetto e lo stadio di avanzamento del progetto di ANAS, è un progetto che prevede un intervento di 20 chilometri di messa in sicurezza dell’attuale strada statale e la presenza di alcune varianti sul tracciato che hanno l’obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza della stessa.

In particolar modo, il progetto predisposto da ANAS prevede anche la variante a Sasso Marconi prima della Rupe, quindi il passaggio dalla strada statale 64 alla strada provinciale 325 nelle vicinanze del casello autostradale snodo, quello della Rupe, risolverebbe un problema significativo di quel territorio.

Si riferisce inoltre che – questo è credo molto importante – nell’atto aggiuntivo al contratto di programma 2016-2020 fra ANAS e il Ministero delle infrastrutture, approvato il 28 dicembre 2022 con delibera CIPESS n. 43, ANAS si è impegnata a proseguire le attività di progettazione relative all’ammodernamento della statale 64.

Tutto ciò premesso per dire che la Regione è in attesa di conoscere i contenuti dello studio commissionato dal Ministero, a quanto pare, da Autostrade per l’Italia. Dico “a quanto pare”, perché al netto di alcuni elementi che sono apparsi sulla stampa a nome del Ministero, noi non abbiamo ricevuto né una comunicazione né una parola da parte di nessuno. Soprattutto, siamo in attesa di conoscere le intenzioni del Ministero delle infrastrutture per la risoluzione di questo annoso problema, perché sappiamo che è il Ministero delle infrastrutture che dovrà finanziare l’opera, quindi siamo in attesa di capire quali saranno le decisioni che assumerà il Ministero, cioè se finanziare ANAS e quindi trasferire risorse ad ANAS per la risoluzione di questo problema, oppure no.

Ovviamente, questa è la posizione che continuiamo ad assumere in stretto contatto con tutte le amministrazioni del territorio con cui ci confrontiamo quotidianamente. Ripeto: per il momento è in campo un progetto, quello commissionato dalla Regione ad ANAS. Noi su quello stiamo lavorando; siamo in attesa di capire dal Ministero di conoscere le intenzioni del Ministero su quel progetto, ed eventualmente su altri, qualora ci venissero forniti, perché ripeto, allo stato per quanto ci riguarda, dal punto di vista formale e informale dal Ministero non abbiamo avuto nessuna comunicazione di nessun tipo. Siamo quindi in attesa, pronti ovviamente a discutere di qualunque cosa, però sulla base di atti e fatti concreti. Quelli che ho citato sono atti e fatti concreti, dalla delibera di Giunta – concludo, presidente – alla delibera del CIPESS.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Evangelisti, prego.

 

EVANGELISTI: Grazie, presidente.

Non sono soddisfatta della risposta, che peraltro doveva pervenire in primis dall’assessore Corsini, poi dal sottosegretario Baruffi. Prendo atto della risposta dell’assessore Taruffi, che comunque non mi soddisfa lo stesso per diversi ordini di motivi: intanto, l’assessore non so se ha ben compreso qual era la domanda, quella se la Regione intendeva valutare o meno questa opera come strategica per la risoluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria e chiedere l’inserimento di questa opera nel contratto di programma ANAS.

L’assessore Taruffi ha approfittato per parlare di un altro tipo di progetto che non rientrava nella domanda, non era proprio contemplato. Se proprio vogliamo citare un particolare, dobbiamo dire che è stato presentato ai sindaci soltanto alla fine di gennaio, quando viene sbandierato dal 2019, e forse anche qualcosa di più, ma tant’è, ne prendiamo atto. Come prendiamo atto che una risposta non c’è stata. Perché? Perché nelle parole dell’assessore Taruffi riscontro degli elementi di gravità. Forse, la Regione Emilia-Romagna, qualora fosse stata interessata a prendere in considerazione un progetto alternativo al proprio, avrebbe potuto adottare la stessa metodologia utilizzata dai sindaci del territorio, dai quali bisogna sempre prendere esempio, o da alcuni di essi, e quindi interfacciarsi con il Ministero, inviare una semplice PEC, come hanno fatto questi sindaci, e dire: l’opera ci potrebbe interessare, quindi chiediamo di vedere il progetto. Ad oggi non risulta sia stato fatto. Risulta, invece, che il Ministero, non tramite il Gruppo Fratelli d’Italia o tramite le parole del capogruppo Evangelisti…

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera, la invito a chiudere. Siamo ampiamente…

 

EVANGELISTI: …il sottosegretario ha già espresso, per conto del Governo, la volontà di realizzare questa opera, quindi non sono atti e fatti senza fondamento, e l’affermazione è grave, e quindi se c’è interesse la Regione si poteva attivare allo stesso modo. Prendiamo atto che così non è.

Salutiamo anche l’assessore Corsini, che nel frattempo è arrivato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Abbiamo chiuso con le interrogazioni.

 

Cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito i territori della Turchia e della Siria e le loro famiglie

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghe e colleghi, prima di proseguire con i lavori della seduta di Assemblea, vorrei invitarvi tutti a un momento di raccoglimento rivolto alle vittime del terremoto che ha colpito i territori della Turchia e della Siria e le loro famiglie.

Ricordo che sono quasi 41.000 le vittime di questa catastrofica tragedia, un numero impressionante, che continua a crescere di giorno in giorno, di ora in ora, e ancora non si contano i dispersi. È un numero, quindi, destinato tragicamente ad aumentare in modo esponenziale.

Le immagini della devastazione e della disperazione violentano ogni giorno i nostri occhi e ci colpiscono tutti nel profondo, lasciandoci sgomenti di fronte a questa terribile ecatombe.

Non dimenticheremo mai gli occhi gonfi di lacrime e il terrore di quelle persone, di quelle bambine, di quei bambini, appena nati, estratti vivi da massi di macerie, dopo più di cento ore, oppressi sotto tonnellate di materiali, che solo qualche giorno fa erano le loro case.

È notizia di ieri sera di una dodicenne intrappolata per 182 ore, 182 ore passate tra la vita e la morte. Quindi, non osiamo tutti insieme immaginare la disperazione.

Il ritrovamento di persone ancora vive, però, è anche un segno di speranza, ed è solo la speranza che può aiutare quelle popolazioni e tutte e tutti noi a reagire a questa immane tragedia, continuando anche a muovere tutti insieme la macchina della solidarietà e degli aiuti.

È per questo che per tutte le vittime osserviamo un minuto di silenzio ed esprimiamo alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti il nostro cordoglio, la nostra solidarietà e la vicinanza di tutta l’Assemblea legislativa.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6412

Presa d’atto della rinuncia alla nomina da parte del componente supplente, consigliere Massimo Bulbi, nel Comitato di Monitoraggio del Complemento di Programmazione per lo sviluppo rurale del programma strategico della PAC 2023-2027 della Regione Emilia-Romagna e nomina del nuovo rappresentante. (120)

(Nomina della consigliera Palma Costi)

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo ora con l’oggetto 6412, presa d’atto della rinuncia alla nomina da parte del componente supplente, il consigliere Massimo Bulbi, nel Comitato di monitoraggio del completamento di programmazione per lo sviluppo rurale del programma strategico della PAC 2023-2027 della Regione Emilia-Romagna e nomina del nuovo rappresentante.

Dibattito generale. Chi vuole intervenire? Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente, solo per proporre la candidatura della collega Palma Costi in sostituzione del collega Bulbi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri? Dichiarazioni di voto.

A questo punto, prima di passare alla votazione, nominiamo gli scrutatori: consigliera Maletti, consigliere Daffadà e consigliera Stragliati.

Si procede, quindi, con votazione segreta tramite app, alla nomina del nuovo rappresentante.

Dichiaro aperta la votazione.

Lasciamo ancora qualche secondo per dare la possibilità a tutti di votare.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo se avete votato.

C’è un problema con il voto della Pigoni.

Gli altri hanno votato.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto dichiaro chiusa la votazione in attesa dei risultati.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Evangelisti, prego.

 

EVANGELISTI: Grazie, presidente.

Sull’ordine dei lavori: rispetto all’interrogazione a risposta immediata chiedevo di poter avere il testo della risposta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene.

Comunico l’esito del voto:

 

Votanti 30

Favorevoli 22

Schede bianche 7

Non votanti 1

 

A questo punto, risulta eletta la consigliera Palma Costi.

 

OGGETTO 6397

Decadenza, per mancata accettazione, di un membro del Collegio dei revisori dei conti ai sensi dell’art. 8 della l.r. 24/1994. (Proposta dell’Ufficio di Presidenza in data 19 gennaio 2023, n. 9) (121)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’oggetto 6397, che riguarda la decadenza, per mancata accettazione, di un membro del Collegio dei revisori dei conti ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 24 del 1994.

Qualcuno vuole intervenire a proposito?

Dichiarazioni di voto?

A questo punto, questa volta per alzata di mano, votiamo questa presa d’atto di decadenza.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvata.

 

(La delibera oggetto 6397 è stata approvata a maggioranza dei presenti)

 

OGGETTO 6150

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Ratifica dell’Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”. (62)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’oggetto 6150: progetto di legge d’iniziativa della Giunta, che riguarda la ratifica dell’intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio nella seduta dell’8 febbraio 2023.

È un progetto di legge composto da quattro articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Gianni Bessi, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Simone Pelloni, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

A questo punto apriamo la discussione e iniziamo con la relazione del relatore della Commissione, consigliere Bessi. Prego.

 

BESSI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Grazie, cari colleghi.

Il progetto di legge che andiamo in approvazione, cioè il progetto di legge per la ratifica dell’intesa per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, è in attuazione di quanto disposto dall’articolo 117, ottavo comma, della Costituzione, dagli articoli 25, comma 1, e 28, comma 4, lettera h), dello Statuto e dall’articolo 21 della legge regionale n. 16/2008. Ho citato chiaramente le fonti giuridiche, poi non le ripeterò più, ma andrò su un breve excursus storico che, secondo noi, dà l’importanza di questo passaggio che facciamo oggi, anche se i lavori della Commissione, ringraziando il collega Pelloni e tutti gli altri colleghi, hanno fatto chiaramente gli approfondimenti del caso, e oggi ci diamo come obiettivo quello della sua approvazione.

Nella seduta del 24 novembre 2022 – è un excursus storico breve, non preoccupatevi – è stato adottato dalla Conferenza uno schema di intesa avente ad oggetto la sua istituzionalizzazione e il 6 dicembre 2022 il presidente della Giunta regionale ha sottoscritto l’intesa medesima ai sensi dell’articolo della Costituzione, come del resto tutti gli altri suoi colleghi.

La storia ci aiuta a focalizzare l’importanza del tema. La Conferenza è stata costituita in sede pattizia il 15-16 gennaio 1981, per decisione unanime di tutti i presidenti delle Giunte regionali, quale Organismo di coordinamento politico tra le Regioni e le Province autonome, al fine di discutere e valutare possibili convergenze su tematiche di interesse comune e anche per il confronto con il Governo.

Poi, dieci anni più tardi, fu confermato tale impegno e nel mese di maggio 2005 la Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha cambiato denominazione in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dotandosi per la prima volta di un proprio Regolamento per disciplinare i lavori e innovare l’organizzazione, per consolidare il patto di leale collaborazione e di azione coordinata e solidale tra le Regioni, le Province autonome e chiaramente lo Stato. Questi passaggi hanno visto anche un crescere dell’importanza delle Regioni nella vita economica, sociale, politica, culturale del nostro Paese, dell’Italia repubblicana.

Il 4 agosto 2020, in occasione anche del cinquantesimo anniversario delle Regioni a statuto ordinario e in vista dell’incontro con il presidente della Repubblica, i presidenti delle Regioni e delle Province autonome si sono impegnati a valorizzare il ruolo e l’organizzazione della Conferenza che ha dimostrato, appunto in questi quarant’anni, ripeto, non c’è bisogno di ricordarcelo, di saper interpretare il ruolo non solo istituzionale assegnato, ma che è quello di delicato compositore e di mediazione politica tra gli interessi territoriali e nazionali, in una logica pragmatica e di spontanea propensione alla leale collaborazione. Credo che anche gli eventi recenti, purtroppo, dell’emergenza del Covid abbiano dimostrato tale maturità e abbiano anche, all’interno del consenso tra i cittadini, sicuramente avvicinato molto la nostra azione e il nostro ruolo in queste delicate materie.

La stessa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha da ultimo ribadito con un documento, che appunto è quello che sottoponiamo all’Assemblea, di proposte presentate al Governo in carica il 30 ottobre 2022, la fondamentale importanza che la stessa Conferenza riceva un formale riconoscimento o per mezzo di legge ordinaria o costituzionale, anche al fine di rendere stabili le sedi deputate a leale collaborazione, appunto, tra Stato, Regioni e autonomie locali, nell’ambito, cosiddetto, delle Conferenze inter istituzionali e dei riferimenti costituzionali e di legge che ho citato all’inizio.

Recentemente, anzi, a chiudere l’anno scorso, il 2022, a Monza c’è stato il festival delle Regioni, dove i presidenti hanno presentato e trattato questo tema in maniera molto più compiuta di quello che ho fatto io. Il presidente Fedriga, presidente della Conferenza, si è reso interprete, a nome, appunto, della Conferenza di fronte al presidente Sergio Mattarella, di evidenziare questo co-protagonismo, che è emerso in tutti questi, non solo, cinquant’anni, ma in particolare credo che siamo stati testimoni in questa legislatura e anche in quella precedente, almeno per quanto mi consente la divagazione personale, di aver dato un contributo credo importante non solo per i fini istituzionali dei nostri Enti ma anche, credo, qualcosa di più.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bessi.

A questo punto passo la parola al relatore di minoranza, consigliere Pelloni. Prego.

 

PELLONI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Ringrazio anch’io i colleghi, il collega Bessi e l’assessore Calvano per l’illustrazione in Commissione e anche poi tutti i colleghi delle altre Regioni, perché credo sia un punto importante oggi che va in qualche modo a certificare un organismo che è diventato sempre più importante, l’abbiamo visto per la pandemia.

Come ha fatto bene il collega Bessi, che ringrazio per la chiarezza, un excursus storico.

Oggi ci sono diverse sfide e quindi credo che la Conferenza Stato Regioni, ancora di più, possa dare un contributo fondamentale su alcune tematiche che avranno bisogno di un’attenta valutazione, un attento studio e la concretezza che le Regioni hanno avuto su tanti temi. Ricordiamo prevalentemente quello sanitario che è stato quello che ci ha riguardato più di recente, ma credo possa riguardare la futura o l’auspicata riforma del sistema elettorale delle Province, piuttosto che sulle forme del presidenzialismo altro, quindi sull’architettura dello Stato, più in generale delle forme di governo. Credo che questo organismo, diventando anche istituzione, potrà essere una voce ancora più autorevole.

L’articolato è formato da quattro articoli. Il primo, è già stato ricordato, i riferimenti normativi. A noi piace molto la piena attuazione dell’articolo 117. In questo caso parliamo del comma otto. Poc’anzi il collega Rancan parlava dell’attuazione del comma 6.

Io credo che le Regioni hanno svolto, possono svolgere e svolgeranno un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Paese anche attraverso la piena attuazione del Titolo Quinto della Costituzione.

Si ricorda anche gli altri articoli, che addirittura adesso noi appronteremo già da domani, appunto, alla Sessione europea. Già la Regione concorre al diritto dell’Unione europea, a maggior ragione deve poter concorrere alla legislazione nazionale in tutte le sue forme.

Rimane ferma la partecipazione all’articolo 3 al CINSEDO, non cambierà l’impegno economico, come mi ha detto l’assessore. L’entrata in vigore di questa legge, ovviamente sarà perfetta nel momento in cui tutte le Regioni e Province autonome ratificheranno questo progetto di legge.

Non c’è null’altro da dire. Si è parlato del passato, quindi soprattutto delle battaglie, purtroppo, legate al tema economico, a tante altre situazioni positive che hanno visto coinvolta la Conferenza Stato-Regioni ma, ripeto, questo può essere un punto, un traguardo volante, un passaggio per le future sfide, che sono tante. Le Regioni potrebbero svolgere un ruolo fondamentale di benessere e crescita.

Non vado avanti oltre. Ringrazio dell’attenzione. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Dibattito generale. Qualcuno vuole intervenire? Io non ho nessuno iscritto a parlare.

Chiedo se i relatori vogliono aggiungere qualcosa o replicare.

A questo punto passiamo all’esame dell’articolato.

 

Articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Articolo 2

Dibattito generale sull’articolo 2.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 4.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ora, prima di passare alla votazione finale del progetto di legge, chiedo se qualcuno vuole intervenire in dichiarazione di voto. Io non ho nessuno iscritto a parlare in dichiarazione di voto.

A questo punto mettiamo in votazione finale il progetto di legge. Ricordo che la votazione avviene tramite dispositivo elettronico e, ovviamente, chi partecipa da remoto vota tramite app.

Dichiaro aperta la votazione sul progetto di legge.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Io ho iscritta a parlare la consigliera Zappaterra. Prego, consigliera.

 

ZAPPATERRA: Vorrei soltanto sincerarmi che tornassero i voti, perché io e la collega Costi abbiamo votato con l’app.

 

PRESIDENTE (Petitti): Esattamente, qualcuno ha votato con l’app e li abbiamo ovviamente considerati: 39 votanti, 39 voti favorevoli. Grazie.

 

OGGETTO 6108

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna”. (63)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’oggetto 6108: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna”.

Il testo di legge è stato licenziato dalla Commissione Politiche economiche nella seduta del 9 febbraio ed è un progetto di legge composto da 17 articoli.

La relatrice della Commissione, consigliera Marchetti Francesca, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Delmonte Gabriele, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Ricordo che è pervenuto un ordine del giorno, l’ordine del giorno 6108/1, a firma dei consiglieri Cuoghi, Evangelisti, Tagliaferri, Delmonte e Francesca Marchetti.

Su tale oggetto insiste anche una proposta di emendamento a firma dell’assessore Colla.

È poi pervenuto anche un altro ordine del giorno, il 6108/2, a firma dei consiglieri Costi, Zamboni, Francesca Marchetti ed altri.

A questo punto apriamo il procedimento di discussione e passo la parola alla relatrice di maggioranza, la relatrice della Commissione, consigliera Marchetti Francesca. Prego, consigliera.

 

MARCHETTI Francesca, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Oggi arriviamo al passaggio in aula di un progetto, lo abbiamo detto più volte anche nell’iter che abbiamo fatto insieme in Commissione, di un progetto di legge unico nel panorama nazionale, su un tema innovativo quanto strategico per la nostra regione, che riguarda proprio la scoperta, l’attrazione, la valorizzazione, la permanenza dei talenti.

Lo dico perché è stato un lavoro proprio corale di condivisione avvenuto in tempi utili. Voglio ringraziare la presidente Rontini della II Commissione, perché, ripeto, in tempi rapidi siamo riusciti a svolgere tutto l’iter che riguardava, appunto, il coinvolgimento della Commissione, a partire con la seduta dell’udienza conoscitiva avvenuta il 23, dove sono stati raccolti molti spunti per una legge, come dicevo, strategica, unica sul panorama nazionale, che metta al centro il capitale umano e le competenze delle persone come ingrediente decisivo per l’attrattività e lo sviluppo del territorio regionale.

Un riconoscimento del valore di questa legge che, come dicevo, già è avvenuto durante l’udienza conoscitiva in cui abbiamo avuto modo di confrontarci con i gruppi di interesse, gli stakeholder ma anche con tutti i Gruppi di maggioranza e minoranza.

Qui voglio ringraziare proprio il relatore di minoranza, Gabriele Delmonte, per un confronto credo molto costruttivo che ha accompagnato tutto l’iter di legge, un dialogo sempre disponibile a trovare anche le formulazioni più corrette e fare sintesi sulle posizioni. Credo di poter dire che oggi vedo un testo arricchito di stimoli e contributi in cui penso che ognuno si possa riconoscere.

Dicevo, speriamo che abbia una condivisione il più possibile ampia da parte dell’Assemblea perché, l’abbiamo detto più volte e lo ha ripetuto e ripreso più volte anche l’assessore, è una legge che abbiamo definito identitaria con una dimensione valoriale che vuole, io credo, caratterizzare questa legislatura.

Ecco allora che un grazie va proprio alla Giunta, non di rito ma di sostanza, per questa proposta. In particolare all’assessore Vincenzo Colla, a Paola Salomoni, a tutti i tecnici dell’Assessorato, in primis alla direttrice, la dottoressa Diazzi Morena e il dottor Marzano Gabriele, per averci accompagnato in modo attento e puntuale, prendendo in considerazione ogni contributo proveniente dai consiglieri. Ultimo, ma non meno importante, un grazie all’Ufficio legislativo del Partito Democratico, alla dottoressa Bastianin, per me un supporto irrinunciabile in questo percorso.

Dicevo, una legge identitaria, lo abbiamo detto più volte e a mio avviso anche un fatto educativo di prospettiva culturale che si dà a questa regione, tenuto conto di importanti dati di contesto sui quale si basa la proposta. Un quadro conoscitivo, che è stato citato più volte anche durante la Commissione, della ricerca dell’Istituto Cattaneo che ha messo in rilievo come il tema della denatalità, l’inverno demografico che sta coinvolgendo anche la nostra regione, così come i fatti migratori, i flussi migratori, l’attrattività dei nostri poli universitari. Il punto caratterizzante e molto importante sul quale ritornerò è che hanno visto in questo quadro conoscitivo svilupparsi un pensiero, per il futuro della nostra Regione che oggi vediamo tradotto in questo progetto di legge. Dicevo: puntare sul capitale umano per costruire e continuare a costruire una Regione coesa, dinamica, innovativa, che vada proprio sui talenti, richiamandoli qui, o facendoli restare.

Abbiamo voluto, proprio grazie al dibattito, rimarcare l’importanza non solo di attrarli, di farli rientrare, ma anche quella di coltivarli, passatemi il termine, di scoprirli, di fornire tutti gli strumenti perché coloro che già sono nella nostra Regione possano continuare ad arricchire il proprio percorso formativo e trovare quindi un supporto nella Regione.

Credo che agevolare questo, il rientro, come dicevo, di chi ha scelto esperienze all’estero, oggi oramai indispensabili, fa parte della nostra cultura europea fare esperienza all’estero, formazione, ma anche creare tutte quelle condizioni per noi fondamentali per farli rientrare significa supportare i nostri settori di punta, dall’automotive all’agroalimentare, dal Data Valley internazionale fino ai settori creativi che hanno un grande rilievo in questo progetto di legge, dotandoli delle migliori competenze e professionalità.

Quando parliamo di Data Valley, non posso che fare un riferimento al Tecnopolo, al Centro Leonardo. Mi sento che con questo progetto di legge abbiamo dato anche una risposta a quell’appello che la ricercatrice che intervenne quel giorno, quella mattina, fece a tutti noi, alla politica: poter permettere di dare gli strumenti, di mettere in campo degli sforzi perché tutti i ricercatori e quei cervelli che erano andati all’estero potessero trovare le condizioni per ritornare nella propria terra.

Questa legge è evidentemente una grande opportunità, lo abbiamo detto più volte anche a chi ha semplificata dicendo che è una legge manifesto. Sappiamo che da domani non tutto sarà semplice e non tutto sarà fatto; ma in questa legge si ritrova la stessa filosofia del fare insieme che ha contraddistinto il Patto per il lavoro e per il clima e che proietta questa Regione nel futuro.

Perché dico che è un fatto educativo e di corresponsabilità che questa legge mette in evidenza? Perché richiama tutti alla responsabilità di trovare soluzioni per contrastare la denatalità, per migliorare quella che è un’offerta formativa, in una grande nuova alleanza, che guarda al futuro con il sistema imprenditoriale, con una grande alleanza pubblico-privato, con le Università e l’Ufficio scolastico regionale, la rete degli ITS, che esce rafforzata anche dal dibattito nel progetto di legge che abbiamo svolto. Allora, credo che questo meccanismo di dialogo non potesse che nascere in Emilia-Romagna.

Questa è una legge che credo sia utile che venga riportata in un dibattito a livello nazionale, perché è evidente che noi abbiamo aperto un tema, abbiamo posto un elemento strategico per il futuro che va ampliato in un dibattito più ampio, ma che non ci siamo sottratti a valorizzare quella regione della conoscenza che, appunto, vede che l’economia sociale è parte di un sistema economico che sa fare insieme. Quindi, scrivere un’economia nuova, un futuro nuovo per tanti ragazzi e ragazze significa dare loro un messaggio culturale molto chiaro: in questa regione possono trovare tutte le condizioni per poter veder promuovere i propri talenti e le proprie specializzazioni. Come? Innanzitutto come integrare, come vediamo che è integrata questa legge, rispetto a un impianto di provvedimenti, una coerenza che si inserisce in un impianto di provvedimenti che abbiamo assunto in questa Regione, penso al Patto per il lavoro, che ho già citato, che vede nelle competenze sicuramente uno degli elementi più importanti per l’attrattività, penso alla strategia regionale di specializzazione intelligente, così come all’Agenda 2030.

Questo, però, è un nuovo strumento che si affianca alla preziosa legge n. 14 per attrarre gli investimenti delle imprese e che mira ad ampliare una riflessione. Dopo essersi dedicata ad attrarre le imprese, ricordiamo come abbia funzionato e continui a funzionare quella legge n. 14, ma oggi diciamo una cosa nuova, e cioè che ci vogliamo occupare di trattenere, formare e valorizzare i talenti in quell’alleanza che citavo prima, con la convinzione che rendere l’Emilia-Romagna ancora più attrattiva significa dare delle risposte ai ragazzi, consolidando anche quel sistema formativo che è universalistico, quindi di nuovo una Regione che vede nel diritto alla conoscenza il suo pilastro fondamentale, un’azione di prospettiva.

Come riporta la legge, abbiamo – credo – tre elementi che caratterizzano questo fare insieme e questa strategia. Uno sicuramente è il tema del manifesto, che annualmente verrà approvato e aggiornato, quel sistema di azioni che si vogliono mettere in campo proprio con tutti gli stakeholder, così come l’importante Comitato di organo consultivo che è stato istituito per legge, che vuole sostenere iniziative, dare prospettiva ad azioni che sostengono e incentivano le imprese, ma anche e soprattutto fornire pacchetti di servizi (qui più saremo attrattivi con il sistema di welfare, più credo che anche questa legge avrà valore).

Questo con misure di accompagnamento che, anche grazie agli studi e alle analisi che l’Osservatorio dei talenti, altro elemento fondamentale di questo progetto di legge, potrà fornire, anche per rilevare criticità, nonché complessità nell’attuazione della legge. Do atto che questo è stato un elemento che ha arricchito ed è uscito dal dibattito.

Non voglio tralasciare un altro elemento fondamentale nella questione del creare una comunità regionale dei talenti, anche qui utilizzando tutte le nuove competenze e anche le nuove sfide digitali, che possono essere messe in campo e utilizzate, perché questo farà la differenza.

Tutti questi tasselli, che riusciremo a comporre durante l’attuazione della legge, credo che valorizzino questo percorso e convinca l’idea, che accompagna tutto il provvedimento, del concetto della rete.

Qui funzionerà infatti nella misura in cui tutti questi aspetti riusciranno a fare rete, daranno risposte ai soggetti e che vogliamo attrarre, a partire dall’orientamento all’università, ma anche al pacchetto di misure di welfare, quindi la qualità dell’abitare e la modalità con cui riusciremo ad accogliere e accompagnare in questo percorso ogni ragazzo, ogni ragazza, ogni giovane che vorrà rientrare. Spesso si sente dire che non siamo un Paese per giovani. Questa Regione ha dei dati sicuramente migliori rispetto alla situazione del Paese, ma credo che qui si fa un passo in più. Non solo si vuole cercare di creare delle condizioni per creare una regione per giovani, ma anche di giovani e non sarà un caso che, proprio su questo e su questa prospettiva progettuale, si inseriscono queste azioni sistemiche, che abbiamo voluto mettere nell’impianto di legge e che coinvolgono, appunto, i ragazzi e le ragazze che se ne sono andati, ma che vogliamo tenere qua, attraverso delle leve che portino a vedere nell’Emilia-Romagna una regione di giovani, perché qui i giovani possono costruire il proprio progetto di vita, il proprio futuro. Si parla sempre di una generazione perduta, di una generazione che fa fatica a sognare il proprio futuro. Ecco, io credo che in queste misure, in questi percorsi personalizzati, in questa strategia trasversale che troviamo dentro questa legge, si può fare anche la differenza e soprattutto la differenza.

Altro elemento fondamentale che non voglio trascurare è la grande alleanza con i territori e gli enti locali. Lo dicono fior di ricerche. La competitività anche delle città, la presenza di ricercatori e studenti all’interno del sistema urbano rappresentano un sismografo della qualità della vita, così come lo è quello dell’edilizia, del welfare. Allora, questo ruolo importante degli enti locali, anche queste esperienze che ci sono già, accordi di partenariato, accordi di collaborazione con la grande città, ci dicono che il benessere diffuso che questi elementi possono portare ha un impatto tangibile sulla vita di tutti.

Un’altra questione che credo sia opportuno richiamare, al di là, appunto, degli elementi e dei tratti caratterizzanti che ho elencato brevemente, il manifesto, il ruolo della rete, il dare una grande valore al lavoro insieme con tutti i partner che ci sono elencati – anche, naturalmente, l’Ufficio scolastico regionale è uscito come fondamentale in questo dibattito – riporta anche all’attenzione come questa evoluzione, questa formazione, questo cammino formativo, queste misure che si mettono in campo non vogliono altro che arrivare, certo, ad affacciarsi al mondo del lavoro e a trovare una qualità del mondo del lavoro significativa, che ha quindi come primo obiettivo quello di ostacolare, contrastare la precarietà.

Credo che questo, insieme appunto a quella demografia piatta che coinvolgerà anche di prospettiva la nostra Regione, la qualità del lavoro, il contrasto alla precarietà ma anche unita al fatto che riusciamo ad attrarre più studenti dalle altre università, quindi c’è un livello di occupazione più alto – siamo la Regione che è cresciuta di più – ecco, io credo che in questo, attrarre talenti diventerà la cifra perché regga anche nel lungo periodo un sistema economico e sociale come il nostro.

Ricordo due dati che mi hanno colpito molto, sempre appunto nella ricerca del Cattaneo, che in questa Regione 3500 persone sono andate all’estero nel 2021. Di quelli è chiaro che sono andati non coloro che hanno meno possibilità ma coloro che hanno la possibilità di fare esperienze, perché hanno possibilità economiche molto più elevate.

Io credo che anche qui, in questo progetto di legge, il tema della ricucitura delle disuguaglianze sia un obiettivo che può apparire implicito nella legge ma che invece accompagna, credo, tutte le misure e anche le questioni più di cornice, più valoriali, più filosofiche, che accompagnano appunto tutto il progetto di legge.

Brevemente, credo che la legge disegni diverse leve di attrattività, un mix di strumenti, ne ho già provate a citare alcune. Sicuramente, le agevolazioni alle imprese che assumono i giovani che rientrano dall’estero, o che sono interessati a lavorare o fare ricerche in Emilia-Romagna. Ulteriori percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione. Come dicevo, pacchetti di servizi, nidi, scuole, alloggi, la qualità dell’abitare ma anche la conciliazione dei tempi di vita e lavoro sarà fondamentale per chi viene qua e per chi viene con i propri familiari. Tra gli strumenti già esistenti io credo che le borse di studio universitario, che lo scorso anno valevano 100 milioni di euro, meritano una grande attenzione, perché è proprio stata fonte di discussione anche in questa Assemblea. Anche quella fu una scelta che si va a integrare ad altre misure che vogliono rendere sempre l’Emilia-Romagna, così come i nidi, attrattiva, che l’Emilia-Romagna metta al centro i suoi giovani e i suoi ragazzi.

Concludo dicendo che la nostra Regione, con questo progetto di legge, e con l’interazione di tutto l’ecosistema economico, istituzionale e sociale dei saperi vuole consolidare una competitività, qualificando, creando nuovi posti di lavoro, e io aggiungo, posti di lavoro stabili, con attenzione soprattutto a quei settori, come abbiamo detto, che sono un valore aggiunto, con gli investimenti di ricerca e sviluppo, con tutta la rete dei tecnopoli. Io credo che in questo momento, oggi, stiamo scrivendo una bella pagina della storia di questa Regione, e forse potremmo dire, fra qualche anno, che non parleremo più di fuga di cervelli, ma di circolazione dei cervelli, una circolazione di cervelli utile allo sviluppo economico e al sistema economico della nostra Regione, ma che è utile soprattutto perché riesce e vuole rimettere al centro come la formazione, le competenze, la scuola, l’alta qualificazione siano il vero ascensore sociale di una Regione che vuole dare a tutti le stesse opportunità.

Io credo che in questo lavoro che oggi andremo a discutere, e anche le tante sottolineature che attraverso il lavoro che i colleghi hanno fatto con gli ordini del giorno che poi discuteremo e vedremo su alcune puntualizzazioni, in particolare anche di come sarà importante un dibattito nazionale sull’aumento dei fondi dedicati agli assegni di ricerca, scriviamo una pagina importante che vuole dare all’Emilia-Romagna una prospettiva per i propri giovani, per le proprie imprese, ma soprattutto per una formazione che deve essere continua e che sviluppa e contribuisce a sviluppare il benessere e la qualità della vita di chi ci vive.

Io penso che noi ci crediamo. Spero e auspico larga condivisione da parte di tutti i Gruppi politici. Credo che sia una bella pagina, come dicevo, di una storia, quella generazione perduta che qualcuno definisce senza sogni, invece sarà in grado di ritrovare con più motivazioni e voglia di costruire il proprio futuro.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

A questo punto passiamo alla relazione del consigliere Delmonte. Prego, consigliere.

 

DELMONTE, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Ovviamente è già stata fatta una buona analisi del progetto di legge da parte della relatrice di maggioranza, consigliera Francesca Marchetti, che ringrazio per il percorso che ha svolto insieme alla Commissione e, quindi, anche al presidente Manuela Rontini e insieme a noi delle minoranze per cercare di portare avanti un progetto di legge che nella sua uscita dalla Giunta (mettiamola così) aveva, secondo noi, alcune criticità al proprio interno, soprattutto quando lo si osservava con, forse anche un po’ troppo nel nostro caso, pragmatismo, che ci ha portato a cambiare il punto di vista con cui abbiamo guardato a questo progetto di legge, cercando, come ho sempre detto, di guardarlo come una legge manifesto, più che una legge che da domani cambia effettivamente qualcosa in concreto. Lo cambia nella visione che avrà questa Regione nell’attuare le proprie leggi future, le proprie posizioni, le proprie scelte, che andranno nella direzione di cercare di coinvolgere sempre di più in un percorso quelli che nella legge sono definiti i talenti, ma che in realtà sono, di fatto, delle competenze, prima ancora dei talenti, quindi delle persone che hanno determinate competenze e sono utili allo sviluppo di questa regione e delle proprie imprese.

Quando ci siamo visti la prima volta per esaminare questo progetto di legge avevo fatto alcune osservazioni, e vorrei proprio partire da lì, perché effettivamente nel percorso che si è evoluto nelle varie sedute di Commissione e nell’udienza conoscitiva alcune di queste sono state fugate. Ad esempio, dicevamo che mancava un dettaglio su quella che è la scoperta dei talenti. Si parlava dei talenti una volta scoperti, ma non si parlava mai proprio della scoperta del percorso di crescita, del percorso di emersione del talento all’interno del nostro sistema. Mancava un chiaro riferimento a come il talento non sia quello che è già certificato, ma sia quello che in realtà è utile all’interno di un percorso aziendale, di un percorso di ricerca, di un percorso universitario. E anche se questa certificazione manca, ma è in corso di ottenimento, questo talento deve essere valorizzato e riconosciuto.

Si parlava di attrazione in alcuni punti della legge e ci si scordava un pochettino della permanenza. I tecnopoli, i percorsi personalizzati, la lingua, il gap linguistico, quindi la lingua italiana per chi viene, quindi cercare di colmare per loro il gap linguistico, ma anche i corsi di formazione nelle nostre Università che potessero essere più internazionali. Molte di queste cose, dicevo prima, tramite emendamenti, un numero corposo di emendamenti in Commissione, di cui dieci che hanno visto anche la mia firma, credo abbiano potuto portare oggi un testo di legge migliore, più completo, che vada a valorizzare meglio quel percorso che si vuole intraprendere e che si è già intrapresi in realtà, perché la nostra Regione, come veniva ricordato, insieme ad alcune altre Regioni è già abbastanza sviluppata dal punto di vista di un welfare, di una capacità di attrarre e soprattutto di riuscire a essere con le proprie imprese, soprattutto quelle più grandi, un polo di attrazione per quelle capacità, per quei talenti, per quelle persone che da noi trovano un possibile sbocco di mestiere, di carriera.

È chiaro che però bisognava partire da un grande problema iniziale: perché i cervelli fuggono dall’Italia in generale, ma anche dalla nostra Regione, e perché molti dall’estero non vengono qui, in Italia? Innanzitutto perché siamo percepiti – forse con un fondo di realtà, ma non solo – come un Paese incapace di parlare inglese in maniera fluida, che quindi ha pochi corsi in inglese, a livello di università, quindi se sto studiando all’estero e devo venire in Italia, ho delle grandissime difficoltà o almeno percepisco di avere grandissime difficoltà, non vedo l’Italia come una tra le prime nazioni in cui trasferirsi.

In secondo luogo, forse non meno importante, anzi, la bassissima retribuzione e la scarsissima messa a disposizione di strumenti per lo studio e lo sviluppo della mia competenza. Oggi non ci nascondiamo che un ricercatore, un dottorando prende 1.000-1.100 euro al mese in Italia, capiamo come questa retribuzione non possa essere degna e adeguata soprattutto per chi magari si trasferisce dall’estero e ha bisogno di tutto un sistema di welfare intorno, che non ha già costruito dalla propria famiglia o dalla propria rete qui da noi.

Guardate, non è solo un problema dall’estero, è un problema anche dalle altre Regioni. Proprio oggi, ad esempio, guardavo sulla Gazzetta di Reggio, se non sbaglio, o su Il Carlino, c’è un titolo che riguarda Reggio Emilia, che recita “UNIMORE: i fuori sede sono 3.000, i posti letto 320”. Questo è un problema, ovviamente, ed è un problema non solo per chi arriva dall’estero, è un problema anche per chi si trasferisce da un’altra città o da un’altra regione italiana, perché se voglio venire a sviluppare il mio talento qui, in Emilia-Romagna, ho bisogno prima di tutto di un posto dove vivere, un posto dove poter andare a lavorare dopo, un percorso di studi idoneo, però anche di uno stipendio che mi permetta di vivere su questo territorio. Sullo stipendio magari questa legge non poteva intervenire e difficilmente potrà farlo la Regione, perché non è una propria competenza, ma su tutto il resto, invece, c’era stata l’intenzione di lavorarci più possibile, quello che è stato fatto sugli emendamenti e quello che verrà fatto attraverso due o tre ordini del giorno successivamente. Ecco, c’è da colmare un po’ questi gap, questi gap che sono importanti oggi e che devono essere presi in considerazione se vogliamo davvero essere un polo di attrattività e se vogliamo davvero riuscire a non far scappare i nostri talenti, i nostri cervelli.

Come abbiamo fatto? Abbiamo cercato, almeno come minoranze, dico anche come Lega particolarmente, come relatore sono intervenuto su tre punti in particolare che, secondo me, erano quelli del welfare, quindi ad esempio pensando al trasporto pubblico locale. È una cosa piccola, se vogliamo, però è una competenza diretta della Regione ed è qualcosa di immediato che si può fare, quindi offrire il trasporto pubblico locale a chi si trasferisce qui.

Pensare al Comitato regionale che sia anche da osservatorio sulla burocrazia. Molto spesso chi arriva qui si trova con una burocrazia molto complessa, a maggior ragione se questa burocrazia è in una lingua che non si conosce. Quindi, cercare anche di colmare quelle differenze linguistiche e cercare di mettere la modulistica in inglese, le informazioni in tutte le lingue più importanti oltre l’italiano, pensare di avere un portale con tutti i benefit, che già oggi esiste in realtà in Regione Emilia-Romagna, per chi si trasferisce qui almeno nelle altre lingue, perché sennò diventa complicato anche solo conoscere oltre che accedervi. Quindi, cercare di inserire alcuni emendamenti che hanno portato, secondo noi, a un miglioramento di questa legge.

Altri emendamenti saranno approvati oggi, però, e chiudo molto velocemente così riusciamo anche stare nei tempi, quella che è la visione politica l’abbiamo condivisa fin dall’inizio. Quello che è un percorso attuativo lo vedremo, lo terremo monitorato sia con una clausola valutativa, che è fissata biennale, ma anche con un percorso in cui l’Osservatorio e il Comitato verranno a riferire in Commissione, tenendo ben presente, però, quello che è stato detto anche dall’assessore Colla, che ho apprezzato molto durante l’udienza conoscitiva, cioè che i percorsi non possono essere standardizzati.

Oggi abbiamo una legge, ovviamente, che fa da cappello a tutti i percorsi successivi, ma i percorsi di accoglienza, di mantenimento, di attrazione devono essere personalizzati. Ogni talento, in base a da dove proviene, alla propria storia, alle proprie capacità e alla propria specializzazione avrà delle necessità differenti e questa necessità devono essere seguite, così come devono essere eseguite differentemente, come dicevo anche nell’ultimo percorso di Commissione, tra imprese e ricercatori, ad esempio, e invece un talento estero. Sono percorsi completamente differenti, ma tutti complementari perché si crei quel tessuto economico, sociale anche, è importante, che possa far mantenere qui i talenti e invertire quel trend che oggi c’è nel Paese Italia. Soprattutto ci deve vedere protagonisti in Regione Emilia-Romagna per cercare, appunto, di invertire quel trend di fuga, cercando invece di portare o attrazione o perlomeno, almeno nella prima fase, di trattenere qui i nostri cervelli.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte.

Colleghi, sono le ore 12,55, quindi non c’è il tempo necessario per aprire la discussione generale.

A questo punto dichiaro chiusa la seduta del mattino e ci vediamo alle ore 14,30 per riprendere i lavori.

Grazie a tutti.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,55

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI; Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Luca CUOGHI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE; Marta EVANGELISTI; Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Gian Luigi MOLINARI; Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI; Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI

il sottosegretario Davide Baruffi;

 

gli assessori Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Igor TARUFFI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare gli assessori Andrea CORSINI, Barbara LORI, Alessio MAMMI.

 

Votazione elettronica

OGGETTO 6150

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Ratifica dell'Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome". (62)

 

Presenti: 37

Favorevoli: 36

Presenti non votanti: 1

Assenti: 13

 

Favorevoli:

AMICO Federico Alessandro; BARGI Stefano; BESSI Gianni; CALIANDRO Stefano; CATELLANI Maura; COSTA Andrea; CUOGHI Luca; DAFFADÀ Matteo; DELMONTE Gabriele; EVANGELISTI Marta; FABBRI Marco; GERACE Pasquale; LIVERANI Andrea; MALETTI Francesca; MARCHETTI Daniele; MARCHETTI Francesca; MOLINARI Gian Luigi; MONTEVECCHI Matteo; MORI Roberta; MUMOLO Antonio; PARUOLO Giuseppe; PELLONI Simone; PICCININI Silvia; PIGONI Giulia; PILLATI Marilena; POMPIGNOLI Massimiliano; RAINIERI Fabio; RONTINI Manuela; ROSSI Nadia; SABATTINI Luca; TAGLIAFERRI Giancarlo; ZAMBONI Silvia; MONTALTI Lia; COSTI Palma; STRAGLIATI Valentina; ZAPPATERRA Marcella

 

Presenti non votanti:

PETITTI Emma

 

Assenti:

BERGAMINI Fabio; BONACCINI Stefano; BONDAVALLI Stefania; BULBI Massimo; CASTALDINI Valentina; FACCI Michele; FELICORI Mauro; GIBERTONI Giulia; MASTACCHI Marco; OCCHI Emiliano; RANCAN Matteo; SONCINI Ottavia; TARUFFI Igor

 

Comunicazioni prescritte dall’art.68 del Regolamento interno

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

6329 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per aumentare l'orario di visita ai pazienti nei reparti ospedalieri, con particolare riguardo alle esigenze di assistenza alle puerpere. A firma della Consigliera: Stragliati

 

6330 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare affinché siano ricompresi nei finanziamenti regionali anche gli impianti per la produzione di biogas e di biometano, il cui approvvigionamento preveda l'utilizzo di prodotti agricoli da colture dedicate. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6331 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la revoca, a partire dal 1° gennaio 2023, della gratuità degli abbonamenti al trasporto pubblico locale riservati agli studenti, per l'anno scolastico 2022/23. A firma dei Consiglieri: Facci, Pompignoli, Delmonte, Pelloni, Rainieri, Occhi

 

6332 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per garantire sul territorio piacentino un numero adeguato di pediatri rispetto al totale dei bambini. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6333 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla presenza di dispositivi per eseguire la diagnosi differenziale veloce tra influenza e Covid presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6334 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la presunta chiusura del Pronto Soccorso di Vergato (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6335 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la proposta di unione delle aziende sanitarie della Città Metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6336 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche ipotizzate per l'ultimazione delle opere complementari necessarie a consentire l'apertura della palestra paralimpica di Bazzano, nel comune di Neviano degli Arduini (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

6337 -  Interrogazione a risposta scritta circa la recente demolizione di una "Casa di Manovra" del Genio Civile, che si trovava lungo il canale Navile, nei pressi della frazione Ponticelli del comune di Malalbergo (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

6338 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle azioni di contrasto alla diffusione in Emilia-Romagna della Paysandisia archon, parassita che infesta le palme, causandone il deperimento e la morte. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6339 -  Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere con Trenitalia S.p.a. per il rilancio dell'Officina Grandi Riparazioni (OGR) di Bologna e dell'Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL) di Rimini, la salvaguardia dei posti di lavoro e la convocazione di un tavolo di confronto con l'azienda. A firma dei Consiglieri: Rossi, Amico

 

6340 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'estensione della ricetta dematerializzata anche ai farmaci in distribuzione diretta, alle cure termali e alle prescrizioni per l'assistenza integrativa e protesica.

A firma dei Consiglieri: Gerace, Mori, Pillati, Sabattini, Costa, Costi, Bulbi, Rossi, Caliandro, Daffada', Mumolo, Rontini, Fabbri

 

6341 -  Interrogazione a risposta orale in commissione relativa alla riapertura a doppio senso di marcia del Nodo di Rastignano. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6342 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a un riconoscimento economico erogato dal comune di Castiglione dei Pepoli ai propri dipendenti. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6343 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle ricadute del piano "Bologna Città 30", che prevede l'abbassamento generalizzato dei limiti di velocità a 30 km orari in ambito urbano, sul trasporto pubblico locale dell'area metropolitana bolognese. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6344 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire effettivamente l'accesso all'occupazione delle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6345 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'istituzione del Registro Regionale Tumori Animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6346 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere lo stato di realizzazione o di avanzamento delle opere che costituiscono il cosiddetto Nodo di Funo e, in particolare, di quelle necessarie per risolvere la criticità dell'interconnessione tra lo svincolo di Bologna Interporto e la SP3. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Pillati, Mumolo, Caliandro

 

6347 -  Interrogazione a risposta scritta sulla formazione relativa all'utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche da parte del personale dipendente o convenzionato del sistema sanitario regionale, con priorità ai professionisti che operano nella rete delle cure palliative e nella rete per la terapia del dolore. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Mori, Zappaterra, Pillati, Costa, Costi, Caliandro, Gerace

 

6348 -  Interrogazione a risposta scritta relativa ai criteri e alle tempistiche per implementare e aggiornare i dati sulle strutture ricettive disponibili nel portale "Emilia-Romagna Welcome". A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6349 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al progetto di insediamento di un nuovo centro commerciale nella frazione di Lavino di Mezzo, nel comune di Anzola dell'Emilia (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

6350 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla realizzazione di un focus specifico sul settore logistico, nell'ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima, soprattutto alla luce della vertenza sindacale che attualmente coinvolge un magazzino della grande distribuzione di Parma.  A firma dei Consiglieri: Amico, Piccinini, Gerace

 

6351 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'attuale situazione dell'azienda Fox Bompani, anche in relazione allo stabilimento di Ostellato (FE), alla luce dello stato di mobilitazione sindacale promosso dai suoi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

6352 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da porre in atto a sostegno del Centro di medicina rigenerativa di Modena, soprattutto in relazione alla sua attività di ricerca per la cura dell'Epidermiolisi Bollosa (EB), rara malattia genetica della pelle. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6353 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare al fine di sostenere le aziende agricole emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi, Evangelisti

 

6354 -  Interrogazione a risposta scritta circa le criticità relative al rinnovo annuale dei contratti in libera professione di parte del personale del settore sanitario regionale e le ripercussioni sul diritto dell'utenza alla continuità terapeutica. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

6355 -  Interrogazione a risposta orale in commissione relativa all'ipotesi di trasformare il servizio di Pronto soccorso dell'Ospedale di Vergato in servizio di "primo intervento". A firma del Consigliere: Facci

 

6356 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'iter di insediamento di un biodigestore finalizzato allo smaltimento di rifiuti organici per la produzione di biogas e il conseguente aumento del traffico di mezzi pesanti a Castel San Giovanni (PC). A firma della Consigliera: Stragliati

 

6357 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla soppressione delle corse dei treni in orario scolastico sulla tratta Fidenza-Cremona, verificatasi nelle giornate del 30 e 31 gennaio 2023. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Rancan

 

6358 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla salvaguardia del nucleo di pavoni (Pavo cristatus) presente nell'abitato di Punta Marina Terme (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6359 -  Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da adottare per sostenere i territori delle province di Rimini e di Forlì-Cesena che hanno subito danni a causa dei recenti episodi di maltempo e per fronteggiare il peggioramento del dissesto idrogeologico dei comuni interessati. A firma dei Consiglieri: Rossi, Bulbi

 

6360 -  Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere le risultanze degli Stati Generali della Sanità della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6362 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla mancata ratifica dell'Accordo sullo sviluppo della cooperazione nel campo delle Politiche educative e formative tra Regione Emilia-Romagna ed Egitto. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli, Montevecchi

 

6364 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per giungere al superamento dei passaggi a livello di Porotto, Senetica e Stellata-Ficarolo, in località Ponti Spagna, in provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

 

6365 -  Interrogazione a risposta scritta relativa ai danni causati in diversi comuni della provincia di Rimini dalle intense nevicate del gennaio 2023. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6366 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad alcuni interventi integrativi ai lavori, attualmente in corso, per il consolidamento del movimento franoso in località Marano (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6367 -  Interrogazione a risposta scritta sul recepimento da parte della Regione Emilia-Romagna di una recente modifica della normativa nazionale, in base alla quale proprietari e conduttori di terreni agricoli sono autorizzati a partecipare ai piani di controllo dei cinghiali, solo se muniti di licenza per l'esercizio venatorio e previa frequenza dei corsi di formazione autorizzati dagli organi competenti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6368 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sull'imposta prevista dal Comune di Bologna per il trasporto delle salme dei defunti sul territorio comunale. A firma del Consigliere: Facci

 

6369 -  Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio sulle misure di contenimento della Peste Suina Africana PSA e in merito a un possibile aumento dei casi.  A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Montevecchi, Rancan, Delmonte, Catellani, Facci, Liverani

 

6370 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità rilevate sulla realizzazione del rigassificatore di Ravenna A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6371 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione della linea ferroviaria Ferrara-Porto Garibaldi–Lidi. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6372 -  Interrogazione a risposta scritta sull'opportunità di modificare la LR 24/2001, al fine di prevedere, tra i casi di decadenza dall'assegnazione di alloggi ERP, anche l'arresto o la condanna dell'assegnatario per reati di particolare gravità. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6373 -  Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di verificare l'utilizzo del PNRR anche per misure dirette all'allacciamento alla rete idrica delle "case sparse". A firma della Consigliera: Piccinini

 

6374 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se il progetto di ampliamento produttivo dell'azienda Florim nel comune di Mordano (BO) sia coerente con gli obiettivi regionali di riduzione del consumo di suolo e delle emissioni climalteranti e inquinanti in atmosfera. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6375 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere la valutazione della Giunta sul "congedo mestruale" e sul suo riconoscimento giuridico e per sapere se intenda coinvolgere l'Ufficio scolastico regionale al fine di estendere la misura del congedo mensile analogamente a quanto deciso dal Liceo Artistico "Nervi-Severini" di Ravenna. A firma dei Consiglieri: Mori, Gerace, Mumolo, Marchetti Francesca, Caliandro, Rossi, Costi, Pillati, Bulbi, Sabattini

 

6376 -  Interrogazione a risposta scritta circa la raccolta di farmaci inutilizzati e in corso di validità, a fini sociali. A firma dei Consiglieri: Gerace, Daffada', Mori, Pillati, Costa, Zappaterra, Mumolo, Rontini, Caliandro, Costi, Paruolo, Marchetti Francesca, Rossi, Bulbi, Fabbri, Sabattini, Soncini

 

6377 -  Interrogazione a risposta scritta circa le tecnologie di produzione di energia nucleare sviluppate nei centri di ricerca di Bologna e Brasimone. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6378 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa i provvedimenti da adottare per garantire la continuità dell'attività ambulatoriale del reparto di Ginecologia dell'Ospedale di Porretta Terme, in vista del prossimo pensionamento di uno dei due medici addetti, e la riapertura del suo punto nascita. A firma del Consigliere: Facci

 

6379 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto denominato #Safespace, volto a promuovere l'inclusione di giovani LGBTQI+ nelle scuole. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6380 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per incrementare il numero di visite specialistiche eseguite presso l'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6381 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla previsione da parte di Anas - Compartimento di Bologna di effettuare interventi nell'intersezione tra la SS 309 Romea e la Sp55 - Località Rotta Zambusi, volti al miglioramento della sicurezza del traffico stradale. A firma del Consigliere: Fabbri

 

6383 -  Interrogazione a risposta scritta circa le criticità segnalate nel rilascio dei passaporti. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6384 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento dell'addizionale comunale Irpef a Piacenza, a partire dal 2023. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6385 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la recente attribuzione di un incarico quinquennale di direzione operativa presso l'AUSL Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pompignoli, Montevecchi, Liverani

 

6386 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta abbia intenzione di attivare l'acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti da bonus edilizi, al fine di dare nuovo slancio all'economia regionale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6387 -  Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di garantire l'operatività dell'Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPo), anche in relazione alla gestione dei fondi del PNRR, alla luce delle indagini attualmente in corso. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6388 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi da porre in essere affinché operatori e utenti possano accedere in sicurezza alla nuova sede della camera mortuaria di Bologna, presso l'Ospedale Sant'Orsola. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6389 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa i motivi che hanno portato alla soppressione del servizio di automedica con postazione a Meldola (FC). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6390 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla conversione ecologica dei Consorzi di Bonifica e alla partecipazione dei cittadini-contribuenti alla loro governance. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6391 -  Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche previste per il rimborso, alle famiglie beneficiarie, dei bonus erogati dalla Regione per la frequenza ai centri estivi. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6392 -  Interrogazione a risposta scritta circa le criticità nelle prenotazioni di visite e prestazioni sanitarie in Romagna. A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Marchetti Daniele, Montevecchi

 

6393 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla nuova modalità di raccolta differenziata dei rifiuti che, a breve, diventerà operativa nel comune di Modena. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6394 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla nuova modalità di raccolta differenziata che, entro la fine del 2023, verrà adottata nei comuni del Distretto ceramico di Modena. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6395 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a segnalazioni di malfunzionamenti delle caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) che l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha attivato in convenzione con Poste Italiane. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi, Evangelisti

 

6396 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se è intenzione della Giunta regionale demedicalizzare il Sistema Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118 sul territorio metropolitano di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

6398 -  Interrogazione a risposta scritta circa gli indennizzi straordinari a favore dei coltivatori colpiti dai danni causati dalle alte temperature e dalla siccità durante l'estate 2022. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Caliandro, Rontini, Sabattini, Daffada', Pillati, Rossi, Bulbi, Gerace

 

6399 -  Interrogazione a risposta scritta sul mancato rinnovo della convenzione per i biglietti integrati TEP e Trenitalia-TPER sulla linea Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Rainieri

 

6400 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ai rischi per la continuità aziendale di Industria Italiana Autobus e alla opportunità di sollecitare la convocazione di un tavolo di confronto presso il Ministero competente, al fine di rilanciare il sito produttivo di Bologna e di garantire la piena operatività ad un'azienda strategica per il settore del trasporto pubblico e per la transizione ecologica. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6401 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla esternalizzazione di servizi medici nelle Aziende Sanitarie Locali emiliano-romagnole. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6402 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per sostenere i comuni della provincia di Rimini che hanno subito danni a seguito delle eccezionali nevicate del gennaio 2023. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6403 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per ampliare servizi e orari dell'ufficio postale del comune di Montecreto (MO), nonché per garantire la riapertura del suo sportello bancario. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6404 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla necessità di evitare la ratifica dell'Accordo sullo sviluppo della cooperazione nel campo delle Politiche educative e formative tra Regione Emilia-Romagna ed Egitto, alla luce della situazione dei diritti umani esistente in quella nazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6405 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al progetto denominato "Badia del vento", che prevede l'installazione di un impianto eolico industriale sul crinale appenninico, al confine tra la Toscana e l'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

6407 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere quali azioni la Regione intenda intraprendere affinché venga introdotto nel testo del nuovo Codice dei contratti pubblici un riferimento specifico per contribuire a ridurre i divari di genere, nel rispetto del Codice delle pari opportunità e in linea con gli obiettivi del PNRR. A firma del Consigliere: Amico

 

6409 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi da porre in essere per consentire a cittadini e imprese di continuare ad accedere al Superbonus 110%, a fronte delle difficoltà nell'ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi. A firma della Consigliera: Pigoni

 

6410 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al monitoraggio dell'attività di emergenza-urgenza e dei servizi sanitari nel distretto dell'Unione del Sorbara (MO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

6411 -  Interrogazione a risposta scritta circa la normativa regionale riguardante il corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6414 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere lo stato attuale dello scorrimento della graduatoria del concorso per la copertura a tempo indeterminato di 18 posti di Assistente Amministrativo, bandito dall'Azienda USL di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

 

6415 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere a che punto sia l'elaborazione dello studio sulle rotte degli aerei da e per l'aeroporto Marconi di Bologna, commissionato a ENAV, per minimizzare i sorvoli sulla città. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6416 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la sicurezza degli utenti e del personale viaggiante della società Trenitalia Tper, a fronte di reiterati casi di violenza che si sono verificati sui treni. A firma dei Consiglieri: Rancan, Occhi, Facci, Pelloni, Delmonte, Pompignoli, Rainieri

 

6417 -  Interrogazione a risposta scritta circa gli atti di indirizzo, coordinamento e vigilanza della Regione relativamente all'attività di cremazione delle salme, con particolare riferimento al recupero e al riciclo dei metalli preziosi a seguito del processo di separazione dalle ceneri. A firma del Consigliere: Facci

 

6418 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda prendere in esame un processo di acquisizione di crediti d'imposta derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi, da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso dei prossimi anni. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6420 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Regione intende adottare relativamente alla frana che ha interessato la località Villa Sasso Nero, nel comune di Monterenzio (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro

 

6421 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai provvedimenti da adottare per contrastare il fenomeno delle aggressioni contro il personale viaggiante dei treni, soprattutto alla luce dell'ultimo episodio di violenza ai danni di un capotreno sulla tratta Bologna-Vignola. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6422 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla richiesta di riconoscimento al Valore Militare per i caduti della frazione di Minozzo del Comune di Villa Minozzo (RE), vittime dell'eccidio nazi-fascista perpetrato tra il 30 luglio e il 1° agosto 1944. A firma dei Consiglieri: Soncini, Amico, Mori, Costa, Bondavalli

 

6423 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla procedura seguita dal comune di Pianoro (BO) per l'acquisto di cancelleria. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6424 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se è intenzione della Giunta regionale attivarsi per tutelare e valorizzare il mulino Ca' Gioiosa di San Pietro in Casale (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6425 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se è intenzione della Giunta regionale procedere nella realizzazione dell'Ausl unica metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6427 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai problemi logistici derivanti dall'esubero di iscrizioni che si registra in numerosi istituti scolastici presenti sul territorio regionale, con particolare riguardo alla situazione del Liceo Artistico "Francesco Arcangeli" di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6428 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere gli orientamenti della Giunta regionale circa la volontà di proseguire il percorso di autonomia differenziata intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell'articolo 116, comma III, della Costituzione sulla base della pre-intesa sottoscritta in data 28 febbraio 2018. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Delmonte, Liverani, Montevecchi, Facci, Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Bargi

 

6429 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di rilanciare e sbloccare il settore edilizio prevedendo misure volte all'acquisizione e compensazione dei crediti. A firma dei Consiglieri: Molinari, Zappaterra

 

6430 -  Interrogazione d'attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Regione intenda assumere per salvaguardare le condizioni dei lavoratori degli uffici della Motorizzazione civile e scongiurare l'aumento delle tariffe a carico delle imprese di trasporto. A firma del Consigliere: Amico

 

6431 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'accesso a visite allergologiche pediatriche e challenge desensibilizzanti. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6432 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle modalità di assunzione dei medici all'interno delle strutture sanitarie regionali. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

6433 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda valutare la realizzazione della "Bretella Reno-Setta", quale opera strategica per la soluzione dei problemi legati alla mobilità ordinaria e alla sicurezza stradale oltre che per il rilancio dell'economia e del turismo dell'Appennino bolognese. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6434 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta ritenga opportuno modificare il regime dei controlli interni preventivi dell'AIPo (Agenzia Interregionale del fiume Po), con l'accordo delle altre tre Regioni istitutive. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

RISOLUZIONI

 

6361 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere presso il Ministero della Cultura la candidatura del ballo liscio emiliano-romagnolo in tutte le sue forme e latitudini come patrimonio immateriale dell'umanità tutelato dall'Unesco. (01 02 23) A firma dei Consiglieri: Amico, Mori, Pompignoli, Bondavalli

 

6363 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a intraprendere un percorso condiviso, anche con le amministrazioni comunali, con l'obiettivo di progettare e realizzare quanto prima il miglioramento del collegamento tra Pianoro e Sasso Marconi nelle valli del Savena e Reno. (02 02 23) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6382 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in sede di Conferenza Stato-Regioni e a sollecitare il Governo e il Parlamento affinché venga ripristinata la dotazione finanziaria del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole. (06 02 23) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Zappaterra, Costa, Mori, Rossi, Caliandro, Marchetti Francesca, Gerace, Bulbi, Sabattini, Fabbri, Rontini, Daffada', Pillati

 

6406 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a riaprire gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l'Ospedale Bellaria di Bologna e nelle altre strutture della regione coinvolte nel progetto MED.IO.RER. (Medicina integrata in oncologia nella Regione Emilia-Romagna) e a intervenire in Conferenza Stato-Regioni per sollecitare l'avvio di un percorso che valuti l'inserimento dell'agopuntura nei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale. (08 02 23) A firma della Consigliera: Zamboni

 

6408 -  Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a valutare la possibilità di sostenere, anche economicamente e in via sperimentale, i Campi Scuola Alpini, affinché il modello attivato per la prima volta nel mese di luglio in provincia di Piacenza, non rimanga un caso isolato, bensì, diventi il primo di tante esperienze virtuose a livello regionale. (08 02 23) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Tagliaferri, Molinari, Rancan

 

6413 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a creare e rendere disponibile un'app per la tempestiva notifica e la gestione di situazioni di emergenza. (09 02 23) A firma della Consigliera: Castaldini

 

INTERPELLANZA

 

6419 -  Interpellanza in merito ai provvedimenti necessari per garantire l'ultimazione dei lavori del ponte sul Lamone, infrastruttura di collegamento tra le frazioni di Savarna, Torri di Mezzano e Grattacoppa (RA). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

5939 -  Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche connesse alla diffusione della popolazione di lupi sul territorio regionale con particolare riferimento alla predazione di cani domestici. A firma dei Consiglieri: Bargi, Occhi, Pompignoli, Liverani, Delmonte, Montevecchi, Rainieri, Facci, Catellani, Rancan

 

5952 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al recente accordo tra Regione Emilia-Romagna e sindacati, riguardante la prestazione lavorativa del personale medico d'emergenza territoriale convenzionato con le AUSL. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5956 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'iter procedurale seguito dal Comune di Langhirano per il progetto "Parco Galloni", al concetto di prossimità contenuto nell'articolo 53 della L.R. 24/2017, e alla competenza della valutazione ambientale all'interno di una Zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale del PTPR. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5964 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per contrastare gli attacchi di animali predatori, soprattutto lupi, ai danni di cani da caccia e di varie specie di bestiame, con particolare riguardo alle zone appenniniche del territorio regionale. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5991 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per il contenimento dei daini nella Pineta di Classe (RA). A firma del Consigliere: Liverani

 

5997 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure necessarie per garantire la pulizia del tratto del lungofiume Reno, in sinistra idraulica rispetto all'alveo, tra le località di Casalecchio di Reno e Casteldebole. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6013 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per evitare che una delle sezioni della scuola di infanzia del comune di Casumaro (FE) venga chiusa al pomeriggio, a causa della riduzione degli orari del personale scolastico. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6020 -  Interrogazione a risposta scritta sulla vicenda riguardante l'evento Tennis on the Racetrack - Imola 2023. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6030 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda sostenere cittadini e imprese danneggiati dal forte maltempo che ha di recente colpito le coste emiliano-romagnole e se ritenga necessario aumentare le risorse per la prevenzione degli eventi climatici estremi. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6032 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda assumere per prevenire criticità nel servizio agli utenti della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, in vista dell'imminente avvio del cantiere di interramento della stessa nel tratto urbano di Bologna. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Caliandro, Mumolo, Pillati, Rontini

 

6033 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda adottare per affrontare i problemi derivanti dalla riduzione della portata sorgiva del sito costituito dalle Grotte e Sorgenti pietrificanti di Labante, in provincia di Bologna e, di conseguenza, per risolvere le ricorrenti emergenze che si presentano. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6035 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al progetto "Spazzino di quartiere", avviato lo scorso luglio nel comune di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6048 -  Interrogazione a risposta scritta sul futuro del Polo Unico regionale del gesso in località Monte Tondo e sulla richiesta di ampliamento dell'area di estrazione oltre l'attuale confine definito dal Piano Infraregionale delle Attività Estrattive (PIAE) vigente. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6050 -  Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato di sicurezza all'interno di una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati sita presso l'Eremo di Ronzano (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6057 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative la Giunta intenda mettere in campo a sostegno delle strutture residenziali sociosanitarie emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6062 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla modalità di raccolta dei rifiuti che verrà adottata nel comune di Sasso Marconi da gennaio 2023. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6085 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a progetti di cooperazione internazionale in Burundi cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

6097 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per il ripristino del servizio del centro di Primo soccorso dell'Ospedale Santa Maria di Borgo Taro (PR). A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6103 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda promuovere un piano straordinario per il contenimento dei lupi sul territorio della provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6109 -  Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di collegamento stabile tra la stazione di Bologna C.le e la Fiera. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6112 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per poter dare continuità di assegnazione alle maestre di sostegno già attive nel PEI (Piano Educativo Individualizzato). A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6115 -  Interrogazione a risposta scritta sull'acquisto di autobus alimentati a idrogeno per il bacino di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6124 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano i motivi che ostacolano l'operatività dell'accordo firmato l'11 ottobre scorso, tra l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e le rappresentanze sindacali CGIL, CISL e UIL nonché le RSU del comparto Sanità. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6128 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla proposta di modifica al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, relativa all'utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6149 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'attuale situazione della Clinica Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6199 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le motivazioni che stanno portando al ridimensionamento del Primo Intervento dell'Ospedale di Cattolica, nonostante l'ampio bacino territoriale. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

6203 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibile soppressione del servizio di automedica a Rimini e a Meldola (FC). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6205 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai provvedimenti da adottare per garantire il presidio medico alla comunità di Coli (Piacenza). A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

6207 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno sollecitare Governo e Parlamento, affinché la Legge di Bilancio venga modificata, nel senso di aumentare la dotazione finanziaria del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Amico, Pillati, Sabattini, Daffada', Fabbri, Bulbi

 

6208 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla mancanza di medici di base a Coli (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6215 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire la sicurezza dei ponti e viadotti lungo la viabilità regionale, con particolare riguardo alla situazione del ponte sul Sillaro, lungo la strada provinciale SP 50 "Sant'Antonio" della Città Metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6217 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'urgenza di intervenire per tutelare la sicurezza sulla SS 568 di Crevalcore nel tratto tra Camposanto e Ravarino. A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini

 

6224 -  Interrogazione a risposta scritta circa la scelta, tramite fascicolo sanitario elettronico, di un nuovo medico di base (MMG). A firma della Consigliera: Castaldini

 

6232 -  Interrogazione a risposta scritta sulle condizioni strutturali e organizzative dell'Ospedale di Bentivoglio (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6235 -  Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che la Regione intenda intraprendere in relazione alla chiusura del servizio di automedica presso l'Ospedale di Lugo (RA). A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele, Pompignoli

 

6236 -  Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di pronta disponibilità presso i presidi sanitari di Ravenna e Lugo. A firma del Consigliere: Liverani

 

6238 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere i tempi previsti e le fonti di finanziamento per la realizzazione della Bretella stradale di Silla, infrastruttura di collegamento nella zona appenninica del medio e alto Reno. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6239 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione del servizio di automediche disposta dall'AUSL Romagna sul territorio di propria competenza, in particolare nel distretto di Rimini e Riccione. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6253 -  Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione del numero degli addetti dello sportello che si occupa della gestione del personale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (I.O.R.). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6256 -  Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere per consentire la regolare fruizione del servizio mensa ai sanitari e ai tirocinanti dell'Ausl Romagna, in forza presso l'Ospedale di Ravenna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6263 -  Interrogazione a risposta scritta sul progetto di riorganizzazione del servizio di automediche nell'AUSL Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6269 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità createsi in conseguenza della carenza di personale sanitario a Ferrara, con particolare riguardo all'Ospedale di Cona e al suo Pronto soccorso. A firma del Consigliere: Bergamini

 

In data 2 febbraio 2023 è stata data risposta orale, presso la “Commissione per la parità e per i diritti delle persone”, alla interrogazione oggetto n. 5974:

 

5974 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla "Casa Arcobaleno", recentemente istituita a Reggio Emilia e destinata ad accogliere e fornire servizi di inclusione sociale esclusivamente a giovani LGBTI+ in stato di grave marginalità. A firma dei Consiglieri: Catellani, Montevecchi, Liverani, Stragliati

 

In data 8 febbraio 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, alla interrogazione oggetto n. 6252:

 

6252 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sulla rinuncia da parte del comune di Castenaso (BO) di un contributo del PNRR per la costruzione del Centro Sportivo Federale di Sport Rotellistici. A firma della Consigliera: Castaldini

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

6383 -  Interrogazione a risposta scritta circa le criticità segnalate nel rilascio dei passaporti. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6384 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento dell'addizionale comunale Irpef a Piacenza, a partire dal 2023. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione del seguente decreto, dal 20/01/2023 al 09/02/2023

 

DPGR n. 8 del 25/01/2023

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

(Comunicazione prescritta dall’articolo 68 del Regolamento interno n. 2 prot. NP/2023/245 del 13 febbraio 2023)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

Espandi Indice