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Legislatura XI - Commissione I - Resoconto del 14/04/2021 pomeridiano

    Resoconto n. 11

    Seduta del 14 aprile2021

     

    Il giorno 14 aprile 2021 alle ore 14,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2021.8993 dell’8/4/2021, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali in seduta congiunta con la Commissione Politiche economiche e in modalità “mista”, cioè con la presenza in sede del Presidente e di un membro per Gruppo assembleare [Bessi (PD), Bondavalli (BP), Delmonte (Lega), Pelloni (Lega), Piccinini (M5S), Sabattini (PD)] a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti dei Gruppi del 18 marzo 2021 e della successiva decisione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Presidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    5

    presente

    BARGI Stefano

    Vicepresidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    assente

    SABATTINI Luca

    Vicepresidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    9

    presente

    BESSI Gianni

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    6

    presente

    BONDAVALLI Stefania

    Componente

    Bonaccini Presidente

    1

    presente

    CASTALDINI Valentina

    Componente

    Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

    1

    presente

    CATELLANI Maura

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    COSTI Palma

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    2

    presente

    DAFFADA’ Matteo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    FABBRI Marco

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    2

    presente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    IOTTI Massimo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    2

    presente

    LISEI Marco

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    1

    assente

    MARCHETTI Daniele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    MARCHETTI Francesca

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    MASTACCHI Marco

    Componente

    RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

    1

    presente

    OCCHI Emiliano

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PELLONI Simone

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PIGONI Giulia

    Componente

    Bonaccini Presidente

    2

    presente

    RANCAN Matteo

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    2

    assente

    TARUFFI Igor

    Componente

    Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

    2

    presente

    ZAMBONI Silvia

    Componente

    Europa Verde

    1

    assente

     

    È presente il consigliere Gabriele DELMONTE in sostituzione del consigliere BARGI.

     

    È altresì presente l’assessore al Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale Paolo CALVANO.

     

    Partecipano alla seduta: G. Casadei (Associazione per la Difesa dei Consumatori e degli utenti – ADOC), L. Braggion (ADICONSUM Regionale Emilia-Romagna), L. Landro (Confconsumatori), V. Paldino (U.DI.CON Emilia-Romagna), B. Pasi (Assoutenti Emilia-Romagna), R. Soragni (Federconsumatori Emilia-Romagna), S. Nanni (CISL Emilia-Romagna), M. Zanirato (UIL Emilia-Romagna), A. Chinelli (FISAC-CGIL Emilia-Romagna), T. Bevilacqua (UGL Emilia-Romagna).

     

    Presiede la seduta: Massimiliano POMPIGNOLI

    Assiste la segretaria: Vanessa Francescon


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

    -     Audizione sul tema "Nuova disciplina bancaria in materia di default dei debitori: impatto, effetti e criticità": Associazioni dei consumatori, Sindacati firmatari del "Patto per il lavoro e per il clima

     

    Massimiliano POMPIGNOLI, presidente della Commissione I […]

    Iniziamo la Commissione congiunta che chiude oggi il ciclo delle tre audizioni che abbiamo fatto sul tema “Nuova disciplina bancaria in materia di default dei debitori: impatto, effetti e criticità”.

    Oggi verranno sentite in audizione le associazioni dei consumatori, le associazioni sindacali che hanno sottoscritto il Patto per il lavoro e per il clima, che ci daranno la loro opinione su questa nuova disciplina.

    Partirei con l’appello della I Commissione, poi passerò la parola alla presidente Rontini della II Commissione per l’appello.

    Bargi Stefano, assente.

    Sabattini Luca.

     

    Consigliere Luca SABATTINI. Buongiorno, presidente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Bessi Gianni è presente in sala.

    Bondavalli Stefania è presente in sala.

    Castaldini Valentina.

    Catellani Maura, presente, buongiorno.

    Costi Palma, presente, buongiorno.

    Daffadà Matteo.

    Fabbri Marco.

     

    Consigliere Marco FABBRI. Buongiorno, presente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Gibertoni Giulia.

    Iotti Massimo. Buongiorno, consigliere, sì la sento.

    Lisei Marco.

    Marchetti Daniele.

     

    Consigliere Daniele MARCHETTI. Presente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Marchetti Francesca.

    Mastacchi Marco.

     

    Consigliere Marco MASTACCHI. Presente, buongiorno.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Occhi Emiliano, presente, buongiorno.

    Pelloni Simone.

    Piccinini Silvia.

    Pigoni Giulia.

     

    Consigliera Giulia PIGONI. Presente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Rancan Matteo.

    Tagliaferri Giancarlo.

    Taruffi Igor.

     

    Consigliere Igor TARUFFI. Presente, buongiorno.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Presente, buongiorno.

    Zamboni Silvia.

    Chiamo anche il consigliere Delmonte, che oggi sostituisce nella Prima Commissione il consigliere Bargi.

     

    Consigliere Gabriele DELMONTE. Presente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Passo la parola alla presidente Rontini.

     

    Presidente Manuela RONTINI, presidente Commissione II. Grazie, presidente Pompignoli.

    Procedo anch’io con l’appello dei membri della Commissione Politiche economiche relativamente a coloro che non hanno risposto all’appello della I Commissione perché in molti casi non ne sono membri.

    Amico Federico.

     

    Consigliere Federico Alessandro AMICO. Presente, buongiorno.

     

    Presidente RONTINI. Buongiorno a lei.

    Barcaiuolo Michele, presente.

    Bargi Stefano abbiamo capito che non c’è e in I Commissione è sostituito dal consigliere Delmonte, che non lo può sostituire in II essendo il vicepresidente della II Commissione. Tra l’altro ne approfitto per comunicare che tra circa un’ora, purtroppo, per un precedente impegno passerò a lui la Presidenza della II Commissione. Lo ringrazio per la disponibilità, poi avrò modo di recuperare dalla registrazione gli interventi delle altre associazioni di consumatori o delle forze sindacali che non avrò modo di ascoltare direttamente.

    Bulbi Massimo. Io nell’applicazione vedo il mare. Buongiorno, consigliere Bulbi.

    Castaldini Valentina.

    Facci Michele. Buon pomeriggio, consigliere Facci.

    Gibertoni Giulia.

    Lisei Marco.

    Liverani Andrea.

    Marchetti Francesca.

    Montevecchi Matteo. Buongiorno, consigliere Montevecchi.

    Mori Roberta.

     

    Consigliera Roberta MORI. Presente.

    Presidente RONTINI. Buongiorno.

    Piccinini Silvia.

    Rainieri Fabio.

    Rancan Matteo.

    Rossi Nadia. Buongiorno, consigliera.

    Soncini Ottavia.

     

    Consigliera Ottavia SONCINI. Presente.

     

    Presidente RONTINI. Grazie anche a lei, presidente Soncini.

    Tarasconi Katia.

    Zamboni Silvia.

    Abbiamo esaurito per quanto riguarda la II Commissione, poi, come sempre, se qualcuno ci raggiungerà qui in aula o si connetterà scrivendolo anche in chat, ne daremo evidenza anche ai fini della redazione del verbale.

    Ripasso la parola al presidente Pompignoli, che ringrazio nuovamente, insieme al collega Bessi e al vicepresidente Sabattini per aver voluto coinvolgere anche la II Commissione in questo ciclo di audizioni in materia di default bancario.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie, presidente.

    Intanto è presente anche il consigliere Pelloni, ai fini del verbale.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Chiederei al consigliere Bessi di introdurre l’argomento. Vi ricordo che abbiamo tante persone che hanno fatto richiesta di intervento, per cui cerchiamo di stare brevi nei termini e di essere abbastanza sintetici nelle varie esposizioni.

    Consigliere Bessi, prego.

     

    Consigliere Gianni BESSI. Grazie, presidente. Colgo il suo invito in maniera letterale.

    L’audizione in titolo e gli allegati, cioè la risoluzione che è stata votata da questa Commissione, li darei per letti e per conosciuti dalle persone che partecipano a questa audizione e che ringrazio. Credo che sia importante, senza stare qui a introdurre un discorso su questa criticità che dal 1° gennaio è entrata in vigore con le nuove regole europee, anche senza fare il corso della storia che ha portato a questa nuova definizione del debitore in default presso il sistema bancario, definirne i contorni temporali, visto che il periodo di pandemia ha chiaramente portato a una fase di crisi caratterizzata dalla contrazione della domanda e dell’offerta nel campo economico.

    È una criticità che è stata sollevata ed evidenziata da molte categorie e associazioni e credo anche da coloro che parteciperanno oggi con il loro contributo, che per noi è molto importante perché vogliamo renderci parte attiva come Assemblea, e non è un caso che siamo qui alla I e alla II Commissione, quella del Bilancio e affari istituzionali e quella degli affari economici.

    Visti anche i contributi che ci darete grazie a queste audizioni, di cui vi ringrazio ancora in anticipo, vogliamo portare un contributo dell’Assemblea regionale sia nella prossima programmazione durante la sessione europea, quindi nella fase ascendente, per segnalare a livello europeo questa problematica e, ascoltandovi, una serie di proposte e possibili soluzioni, sia nel dibattito nazionale.

    Io, quindi, vi ringrazio ancora della vostra partecipazione. Siamo qui per ascoltarvi e sarà nostra cura aggiornarvi sui nostri prossimi passaggi. Grazie.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie, consigliere Bessi. Ora direi di partire con l’audizione, ringraziando ovviamente tutti coloro che sono e hanno fatto richiesta di essere presenti da remoto, purtroppo ancora oggi, per intervenire.

    Passerei la parola a Giorgio Casadei, ADOC, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, presidente regionale. Vediamo se è collegato.

     

    Giorgio CASADEI, presidente regionale ADOC. Adesso il mio microfono si è aperto. Buongiorno, presidente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Eccola, buongiorno. Non la vediamo a video.

     

    Dott. CASADEI. Io qua vedo tutto. Adesso dovrebbe vedermi.

     

    Presidente POMPIGNOLI. No.

     

    Dott. CASADEI. Adesso viene fuori una finestra dove dice interrompi, riprova, ignora.

    Dice che c’è un errore, ma non so quale.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Comunque la sentiamo. È importante sentire quello che lei ha da dire.

     

    Dott. CASADEI. Oggi sono qui in veste di auditore e per noi parlano Luca Braggion di Adiconsum e il dottor Zanirato di Ferrara. Per cui io vi ringrazio e starò ad ascoltare tutto quello che sarà detto.

    Mi fermo qui.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie, presidente.

     

    Presidente RONTINI. Ne approfitto per dire che ci ha raggiunti in sala la consigliera Piccinini e si è collegata la consigliera Marchetti Francesca.

    Passiamo la parola a Luca Braggion di Adiconsum Emilia-Romagna.

     

    Presidente POMPIGNOLI. È presente anche il consigliere Daffadà.

    Buongiorno, vediamo se la sentiamo.

     

    Luca BRAGGION, Adiconsum Emilia-Romagna. Buongiorno, mi sentite?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Sì. Le passo la parola. Si prepari Tommaso Calia, Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.

    Prego, Braggion.

     

    Dott. BRAGGION. Buongiorno. Ringrazio la Commissione I e la Commissione II dell’Assemblea, i presidenti Pompignoli e Rontini per l’invito. Credo che queste occasioni siano preziose e ci auguriamo, come movimento dei consumatori, che si possano rafforzare e moltiplicare queste occasioni di confronto con i consiglieri, con l’Assemblea e con le Commissioni.

    Cerco di essere molto sintetico senza addentrarmi nelle tecnicità delle normative oggetto della discussione. Mi preme rilevare che la definitiva applicazione di questa nuova normativa sul default delle imprese e dei cittadini risparmiatori interviene, come tutti sappiamo, in un momento drammatico, dove ancora l’emergenza sanitaria e sociale è ben lungi dal vedere un orizzonte di risoluzione positiva.

    Cito solo per memoria alcuni dati. L’Istat ha certificato alla fine del 2019 in Emilia-Romagna un 15,5 per cento di residenti a rischio povertà assoluta e relativa. Quindi, parliamo di una situazione pre-pandemica. A marzo del 2021 la Banca d’Italia ha certificato, rispetto a mutui e finanziamenti, qualcosa come 15 miliardi di garanzie concessi in termini di sospensioni per i cittadini italiani. La prospettiva della scadenza del blocco dei licenziamenti al 30 giugno per alcune categorie e al 31 ottobre per le restanti categorie, confermata dal Presidente del Consiglio Draghi, come potete immaginare, dà una dimensione di incertezza assoluta e di sconforto per le famiglie e per i cittadini risparmiatori.

    Questo per dire, ovviamente con le proporzioni del caso di rilevanza e di impatto, che i redditi conosceranno probabilmente una fase fortemente recessiva. L’introduzione di questa normativa non fa altro che aumentare la preoccupazione delle famiglie e dei cittadini anche per il rischio concreto, che si può verificare, di un’aumentata sofferenza dell’esposizione nei confronti degli istituti di credito e delle finanziarie.

    Quindi, ci rendiamo disponibili a sottoscrivere e a concordare con le Istituzioni dell’Emilia-Romagna, con la Regione Emilia-Romagna, con il mondo delle imprese tutte le iniziative che possono andare nella direzione di sollecitare il livello nazionale, il Governo e l’Europa, ma anche di mettere in campo tutte quelle azioni che la Regione Emilia-Romagna può mettere in campo a livello straordinario per affrontare una situazione straordinaria.

    Credo che in particolare, venendo al tema del default, di certo una informazione capillare, una campagna informativa molto forte, oltre a quella che noi già cerchiamo di svolgere tutti i giorni e che gli istituti di credito e le finanziarie immagino avranno deciso di rivolgere alla propria clientela, debba e possa essere messa in campo. L’informazione è al primo posto.

    Il dialogo tra i cittadini e gli istituti di credito è un valore fondamentale, che in tutti i modi va rafforzato, e tutte le situazioni in senso generico, in senso lato che possano essere ricondotte al termine sofferenza, a nostro avviso, dovrebbero essere oggetto di costante e continuo dialogo e reciproco affidamento tra cliente e banca sul piano individuale e forse monitorate in qualche modo a livello collettivo.

    Credo anche che la condivisione di una proroga del Governo rispetto alle condizioni debitorie, alla possibilità di sospendere mutui e finanziamenti almeno fino alla fine del 2021 possa essere una proposta concreta da sottoporre in questa sede.

    Un’ultima proposta mi sento di rivolgere, anche rispondendo alla sollecitazione di chi mi ha preceduto su proposte che possano riguardare il contesto regionale e proposte da fare in sede europea. Secondo la mia opinione, qualunque azione che possa costruire reti che rafforzino l’educazione al bilancio familiare e la prevenzione al sovraindebitamento, in questa fase, alla luce di quello che ho cercato di dire prima e delle condizioni gravissime in cui versano anche le famiglie della regione Emilia-Romagna, credo che debba essere messa in campo.

    Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie mille.

     

    Presidente RONTINI. È presente anche la consigliera Giulia Gibertoni, che lo ha comunicato sia in chat che via e-mail. La ringraziamo.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Perfetto, grazie, presidente Rontini.

    Passerei la parola, se è collegato, a Tommaso Calia. Mi dicono che non sono collegati. Allora passiamo a Confconsumatori, all’avvocato Luisa Landro. Vediamo se è presente. Eccola, buongiorno. Non la sentiamo, però. Provi a parlare.

     

    Luisa LANDRO, Confconsumatori. Mi sentite?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Sì, perfetto. Prego.

     

    Avv. LANDRO. Buongiorno a tutti. Ringrazio a nome di Confconsumatori dell’invito perché queste occasioni di dialogo sono sempre preziose. Riusciamo a portare anche la voce dei consumatori che noi rappresentiamo.

    Io, come il collega che mi ha preceduto, non voglio entrare nei tecnicismi della normativa perché immagino che siano stati sviscerati ampiamente anche nelle sedute precedenti. Semplicemente alcune riflessioni e alcuni quesiti che ci siamo posti come associazione e che sicuramente impattano sui consumatori io voglio condividerli.

    Il primo aspetto è quello dei parametri che in questo momento le banche avranno a loro disposizione per determinare il default dei risparmiatori. Il margine, che prima era maggiore perché sappiamo essere stato del 5%, viene ora ridotto all’1%, quindi la rigidità di questi parametri è ovvio che andrà a impattare sulla concessione dei crediti futuri ai risparmiatori e anche su quelle che sono le segnalazioni alle centrali rischi.

    La Banca d’Italia ha rassicurato sostenendo che in ogni caso le nuove regole non comporteranno modifiche sostanziali per la segnalazione nelle centrali rischi. Ciò è vero, però quello che ci stiamo chiedendo è che non c’è soltanto la centrale rischi, ma esistono anche altre banche dati creditizie gestite da soggetti privati, mi viene in mente il CRIF, soggetti che non sono regolamentati e non sono sotto la supervisione della Banca d’Italia.

    A questo punto vorremmo che fosse fatta chiarezza, soprattutto da parte degli istituti di credito, rispetto alle segnalazioni a questi altri soggetti, perché sappiamo che l’essere segnalato è un problema che ha grandissima rilevanza per la concessione dei crediti futuri e ovviamente ha un impatto sull’accesso al credito.

    In un momento di crisi economica, come è stato ricordato, causata dalla pandemia, che ha impattato sul bilancio di tutte le famiglie, sicuramente il fatto che un accesso futuro al credito debba essere reso più difficoltoso, anche perché non si sa, ad oggi, quali saranno le regole che governeranno le segnalazioni alle altre centrali rischi rispetto a quella della Banca d’Italia, è di non poco conto.

    Inoltre, adesso c’è una discrezionalità lasciata agli istituti di credito rispetto agli sconfinamenti in conto corrente. Anche qui cito la Banca d’Italia che ha precisato che la nuova disciplina non costituirà un divieto a sconfinare o a consentire gli sconfinamenti e che questi rimarranno a discrezione dei vari istituti di credito. Come associazione gradiremmo che fosse fatta chiarezza rispetto a quali saranno i parametri che determineranno la possibilità di sconfinamento. Avere una discrezionalità così ampia, senza conoscere quali saranno i futuri possibili parametri, ci sembra che possa essere veramente dannoso rispetto al consumatore.

    Rispetto all’educazione finanziaria, anche noi, come detto dal collega che mi ha preceduto, riteniamo che un dialogo tra i risparmiatori e gli istituti di credito che possa portare davvero a un’educazione nelle famiglie, anche rispetto a quelli che sono i finanziamenti e la condizione di indebitamento, possa sicuramente preservare i vari soggetti dal trovarsi in condizioni di sovraindebitamento.

    Ringrazio tutti per l’opportunità.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei, avvocato.

    Passiamo la parola a Vincenzo Paldino di UDiCon Emilia-Romagna. Vediamo se è collegato.

    Si prepari per Assoutenti Emilia-Romagna Barbara Pasi.

    Buongiorno. Provi ad alzare un po’ il volume perché non si sente.

     

    Vincenzo PALDINO, UDiCon Emilia-Romagna. Mi sentite adesso?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Sì, adesso la sentiamo. Prego.

     

    Dott. PALDINO. Buongiorno. Intanto ringrazio i presidenti delle Commissioni I e II per l’invito. Ritengo che queste siano occasioni fondamentali, importantissime per poter dare il nostro contributo in modo positivo a tutte le problematiche e argomentazioni […].

    Andando velocemente all’argomento che trattiamo oggi, cioè la nuova classificazione della […] del debito per quanto riguarda gli istituti bancari, io rilevo un paio di cose e ovviamente mi aggiungo a quello che è stato già detto dai colleghi che mi hanno preceduto.

    Aggiungo che in una situazione di disagio economico come quella che stiamo vivendo proprio in relazione ai fatti già noti che […] di questa pandemia, che morde ancora tantissimo soprattutto a livello economico […] il bilancio delle famiglie, è chiaro che l’applicazione e l’entrata in vigore di questa nuova classificazione può impattare negativamente sulle famiglie, soprattutto perché si vanno a inasprire quelle che sono le possibilità di segnalazione alla centrale rischi e questo ci preoccupa non poco in un momento in cui potrebbe esserci assoluto bisogno da parte delle famiglie di un accesso al credito e le stesse potrebbero vedere pregiudicata questa possibilità proprio in relazione a queste nuove regole.

    Per quanto concerne l’educazione finanziaria, noi in questi mesi come associazione […] sia regionale, ma anche di respiro un po’ più ampio nazionale, abbiamo anche condotto delle piccole indagini per capire se effettivamente c’è una campagna informativa adeguata in merito all’applicazione di questa nuova classificazione. Atteso il fatto che…

     

    Presidente POMPIGNOLI. Mi scusi, la interrompo un secondo. Può alzare un poco di più la voce, cioè l’audio, per la registrazione? Rischiamo che non venga registrata. Provi.

     

    Dott. PALDINO. Mi sentite adesso?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Come prima. Un pochino di più.

     

    Dott. PALDINO. Provo ad avvicinarmi. Mi sentite?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Meglio, grazie.

     

    Dott. PALDINO. Atteso il fatto che le banche effettivamente stanno dando l’informativa sui loro siti e stanno evidentemente anche inviando delle comunicazioni, ci sembra corretto e giusto aumentare l’impegno di informazione alla clientela, anche attraverso progetti che possono coinvolgere noi associazioni dei consumatori e, più in generale, attraverso protocolli con enti pubblici e no. Questo sarebbe fondamentale perché, in un momento in cui vengono cambiate le regole in modo così impattante, è giusto che si avvii anche una seria e adeguata educazione finanziaria.

    È chiaro che le famiglie, in questo momento, hanno bisogno di una formazione che le possa avvicinare in modo semplice a quelle che sono le nuove regole e poi c’è una situazione dettata proprio da un sovraindebitamento che in questo momento morde più che mai.

    Chiudo dicendo che noi come associazione ci siamo. Siamo a disposizione per qualsiasi iniziativa che l’Ente regionale voglia mettere in atto per sollecitare anche a livello di governo ed europeo e poter fare ogni azione utile che possa dare sostegno in questo momento ai cittadini che si trovano coinvolti nell’applicazione di questa norma.

    Io vi ringrazio. Restiamo a disposizione.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie mille a lei del contributo.

    Vediamo se è collegata Barbara Pasi di Assoutenti. Ricordo a tutti, nel frattempo, che chi volesse far pervenire delle osservazioni anche scritte lo può fare all’email dalla quale è stato mandato l’invito. Se volete, potete mandare queste osservazioni. Vediamo se Pasi Barbara è presente. Buongiorno.

     

    Barbara PASI, Assoutenti. Buongiorno.

     

    Presidente POMPIGNOLI. La sentiamo e la vediamo. Le do la parola, prego.

     

    Dott. PASI. Grazie. Innanzitutto, ringrazio per questa opportunità che mi è stata data. Io rappresento Assoutenti e confermo tutto quello che è stato detto da parte delle altre associazioni. Soprattutto sottolineo, anche da parte nostra, la disponibilità a partecipare a tutte quelle che possono essere delle iniziative volte a fare educazione finanziaria alle persone per renderle informate di tutto quello che sta accadendo e informate nella maniera giusta. L’unica cosa che posso dire è piena solidarietà a qualsiasi nuova iniziativa che possa essere promossa a livello di associazioni dei consumatori insieme con le Istituzioni.

    Non ho altro da dire perché condivido tutto quello che è stato detto finora.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie dell’intervento.

    Passerei la parola a Rino Soragni di Federconsumatori Emilia-Romagna.

     

    Rino SORAGNI, Federconsumatori Emilia-Romagna. Grazie. Mi sentite?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Sì, prego.

     

    Dott. SORAGNI. Io rinnovo i ringraziamenti per questa importante audizione che ci permette di confrontarci su un tema così delicato.

    Premetto solo che siamo in un contesto, credo che le Istituzioni e tutti voi lo sappiate, non solo di crisi economica e sociale ma, dal nostro osservatorio, anche di poca fiducia da parte degli istituti bancari, questo in un ulteriore contesto che vede in particolare le banche, anche in questi giorni, aumentare i costi sui conti correnti. Non ultima UniCredit ha aumentato di circa il 70 per cento il costo sui conti correnti, scaricando sui consumatori il problema della enorme liquidità che c’è e dei tassi negativi che le banche sono costrette a pagare alla BCE.

    Questo è aggravato ulteriormente da una situazione legata alla moratoria dei mutui, che mi auguro, e tutti noi ci auguriamo, che venga prorogata perché entro la primavera scadrà circa il 60 per cento di tutti coloro che hanno richiesto la rateizzazione dei prestiti e dei mutui, in una situazione di difficoltà attuale che potrebbe ulteriormente aggravarsi con quella che è la proroga ultimativa dei licenziamenti, che, come tutti sapete, è di giugno barra ottobre.

    In questo quadro, in questo contesto di poca fiducia negli istituti, di costi che stanno lievitando e di difficoltà ulteriori che potrebbero esserci, si colloca questa normativa. Purtroppo, è il momento peggiore nel quale si poteva intervenire, ma questo è quello che la Commissione europea ci ha chiesto di applicare con ultima data quella del 2021. Non ci possono essere ulteriori proroghe, però la nostra grossa preoccupazione è che basta veramente poco in questo contesto per andare in default.

    A questo si aggiunge non solo una situazione di difficoltà dal punto di vista del conto corrente in senso stretto, cioè se vado in rosso per 90 giorni sono in difficoltà con poche centinaia di euro, anzi si parla di 100 euro e dell’1 per cento equivalente del debito che il cliente può contrarre con la banca, ma legati a questo, come tutti noi sappiamo, ci sono i temi legati alle bollette. Il colpo, quindi, potrebbe essere doppio, cioè da una parte vengo segnalato alla CRIF e vengo messo in default e nello stesso tempo mi si bloccano le utenze (acqua, gas) aggravando ulteriormente la situazione.

    In questo contesto, in questo quadro, cosa si può fare? Il tema secondo me è questo. Innanzitutto, come i miei colleghi che mi hanno preceduto hanno già accennato, sicuramente una campagna di sensibilizzazione e di informazione di questa situazione, cioè di cosa si può andare incontro, informazione accompagnata dalla richiesta di un rapporto di conoscenza di questo tipo di situazioni che si stanno presentando nei confronti degli istituti, quindi un dialogo con gli istituti che a noi manca e per cui ci troviamo in forte difficoltà nel riuscire a interloquire, perché ognuno fa un po’ quello che vuole, ha un po’ di marginalità, ma non tanta, ogni istituto fa come crede da questo punto di vista.

    Infine, si parla di educazione finanziaria. Questo è un tema rilevante che impatta, assieme alla questione dell’indebitamento, come un ulteriore elemento di informazione e comunicazione agganciato alla questione default, perché tutti noi ci dobbiamo abituare a questo punto a controllare meglio il conto corrente, ma soprattutto a cercare di far quadrare i conti, in modo tale che la situazione non vada a peggiorare e a determinare anche la chiusura del gas, della luce o di mutui o finanziamenti in corso.

    Volevo fare queste osservazioni e considerazioni e vi ringrazio.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei per il contributo. Ora passiamo alle sigle sindacali, iniziando con la CISL, Sabrina Nanni.

     

    Presidente RONTINI. Mentre i rappresentanti delle forze sindacali prendono la parola, comunico la presenza della consigliera Katia Tarasconi.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie, buongiorno. Le lascio la parola.

     

    Sabrina NANNI, CISL. Buon pomeriggio a tutte e a tutti. Come ha detto, sono qui in rappresentanza della CISL Emilia-Romagna e provengo dalla categoria dei bancari, quindi sono un addetto ai lavori. Ringrazio i presidenti per l’invito a questa riunione a nome mio anche da parte del nostro Segretario generale, Filippo Pieri.

    Faccio un brevissimo cenno storico, che riguarda l’introduzione della nuova definizione di default, che nasce da lontano e non è cosa nuova, nel senso che è la modifica di una normativa che era già presente anche negli anni passati. In Italia, come ben sappiamo, è stata recepita nel giugno del 2019 con data previsione applicazione a gennaio del 2021, anche se alcuni istituti bancari in realtà hanno iniziato ad applicarla anche in precedenza, perché comunque c’era questa possibilità.

    Per quanto riguarda l’applicazione di questa normativa, la genesi è piuttosto chiara da capire, ovvero la necessità di un maggior controllo sulla gestione dei flussi finanziari delle famiglie e delle imprese, per evitare di tornare a situazioni, che abbiamo vissuto in passato, di rischio tenuta dell’intero sistema bancario.

    Quando è partita questa normativa, Banca d’Italia ha dato a tutte le banche la massima raccomandazione di informare la clientela sia sulla nuova normativa che sulle possibili ricadute, incentrandosi in particolare su quelli che sono i soggetti più a rischio. Dalle informazioni che abbiamo preso come sindacato di categoria, la maggior parte delle banche ha anche predisposto delle piattaforme informatiche, che consentano di mettere in campo la cosiddetta "allerta precoce", ovvero, nel momento in cui si segnalano le due anomalie previste dalla nuova normativa, il superamento della soglia relativa e della soglia assoluta per quello che riguarda lo sconfinamento o lo scaduto, il dipendente di banca che gestisce il rapporto con il cliente riceve un alert, in modo che possa immediatamente mettersi in contatto con il cliente per trovare delle soluzioni.

    Vi evito i tecnicismi che a me appassionano, ma a voi sicuramente no, però tengo a sottolineare, perché c’è un po’ di confusione, che questa nuova applicazione non significa lo stato di default per effetto di questa normativa, il passaggio automatico di segnalazione a sofferenza, che è quello che viene segnalato a centrale rischi. Questo significa che, se un cliente con la propria banca è in una temporanea difficoltà, non gli preclude la possibilità di rivolgersi comunque al sistema bancario presso un altro istituto per poter fare una richiesta di aiuto.

    Detto questo, ovviamente la situazione pandemica non aiuta, in quanto tutte le azioni poste in essere in questi mesi a sostegno dell’economia ovviamente hanno sovra indebitato in particolare le imprese e anche le famiglie, ed è quindi necessario porre in atto ulteriori misure che possano aiutare a superare questo ulteriore periodo di difficoltà, che continueremo a vivere sicuramente fino alla fine dell’anno.

    Vi do solo un dato, che è una indagine fatta da CRIF nel 2019 su 1,5 milioni di soggetti fra persone fisiche, ditte individuali, società di persone e di capitali. Hanno verificato facendo delle proiezioni che questa nuova normativa entrando in vigore avrebbe impattato sul 7,5 per cento dei soggetti, ovvero, su 1,5 milioni di soggetti analizzati, oltre 110.000 erano a rischio di entrare in una situazione di default, e tutto questo è successo nel 2019, quindi non teniamo ovviamente conto di tutti gli effetti della pandemia.

    È evidente che come sindacato confederale, che quindi segue le varie categorie, abbiamo a cuore il bene delle persone e la crescita sostenibile nel nostro territorio, quindi ci rendiamo disponibili per fare tutte le azioni unitarie che potranno portare ad una mitigazione degli impatti sull’entrata in vigore di questa normativa, in particolare per le famiglie e anche per le piccolissime e piccole imprese, che alla fine sono quelle che risentono maggiormente, perché non hanno una struttura patrimoniale che consenta loro di far fronte al momento di difficoltà.

    Mi unisco agli interventi precedenti sull’educazione finanziaria, perché anche qui vi dò un'informazione che molti di voi già avranno, ossia che il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è in evidentissimo ritardo rispetto al panorama internazionale, dal 2017 al 2020 (sono le due indagini fatte da Banca d’Italia a livello nazionale) si è registrato un lieve miglioramento, anche se il livello di alfabetizzazione bancaria, soprattutto nei giovani, è molto basso e quindi questo è preoccupante.

    Riteniamo quindi che un’azione di divulgazione della normativa con un linguaggio semplice, chiaro (devo dire che purtroppo le banche non sempre usano un linguaggio semplice e chiaro, perché utilizzano dei linguaggi sempre molto tecnici, che sono facili per gli addetti ai lavori, ma assolutamente difficili da capire per le persone che si occupano di altro) potrebbe essere molto utile e come organizzazione sindacale ovviamente siamo a disposizione per fare la nostra parte.

    Ho concluso e vi ringrazio.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei, buona giornata. Ora passiamo la parola a Massimo Zanirato della UIL. Si prepari Agnese Chinelli della CGIL.

     

    Massimo ZANIRATO, UIL. Mi sentite?

     

    Presidente POMPIGNOLI. Se può alzare la voce, l’audio…

     

    Dott. ZANIRATO. Mi sentite meglio adesso?

    Presidente POMPIGNOLI. Sì, perfetto, prego.

     

    Dott. ZANIRATO. Grazie, presidenti, buon pomeriggio, e soprattutto grazie per l’invito e anche per aver citato le organizzazioni sindacali quali firmatarie del Patto per il lavoro e per il clima. Dico questo perché dal Patto per il lavoro per il clima è scaturito quello slogan, che il presidente Bonaccini spesso dice, che in Emilia-Romagna il futuro lo costruiamo assieme. Il futuro lo costruiamo assieme anche dalle piccole cose e da cose come queste, che poi tanto piccole in realtà non sono.

    Ho fatto questa premessa per dire poche cose nei pochi minuti che mi sono concessi, non tanto e non solo per ringraziarli, ma per inquadrare questo problema all’interno di ciò che sta avvenendo. Da un anno siamo in piena pandemia, l'Italia e in particolar modo la nostra Regione sta vivendo un momento di crisi economica, che sta diventando una crisi sociale. Abbiamo problemi di liquidità con le imprese, soprattutto con le piccole imprese, ma anche con migliaia di piccoli imprenditori e soprattutto di lavoratori.

    Penso che questa normativa non sia d’aiuto e non tenga presente il contesto nel quale oggi noi stiamo vivendo, quindi vanno benissimo la presa di posizione, le proposte che ha fatto il consigliere Bessi, che sono state approvate dalla Commissione, quindi la UIL sostiene assolutamente questa proposta.

    Vi dò solamente una notizia che voi già sapete: come organizzazioni sindacali, insieme alle associazioni datoriali, domani pomeriggio proprio a quest’ora abbiamo un incontro con la Regione Emilia-Romagna e con l’Assessorato Attività produttive, per tentare di definire, ridefinire o riaggiornare quel protocollo con le banche per l’anticipo dei trattamenti di integrazione salariale ai lavoratori colpiti dalla pandemia e che quindi sono in cassa integrazione e stanno utilizzando gli ammortizzatori sociali. Da un lato proviamo a dare una risposta attraverso questi piccoli strumenti, dall’altro abbiamo invece una situazione normativa che ci crea delle difficoltà.

    Dico questo per dire dell’attualità del tema di cui stiamo parlando e dell’assoluta necessità di trovare una soluzione, seppure anche temporanea. Come ci è stato ricordato, abbiamo bisogno di parlare tutti e vogliamo parlar poco, c'è sicuramente la disponibilità a sostenere la proposta e la posizione che l’Assemblea regionale ha intenzione di mantenere, ma c’è anche la disponibilità rispetto alla formazione e all’informazione su questa vicenda, di mettere a disposizione la fitta rete di sportelli sindacali (parlo per la UIL, poi gli altri diranno, la CISL e la CGIL) anche per dare l’informazione, perché tenete presente che attraverso i nostri sportelli, attraverso i nostri patronati, attraverso i nostri servizi incontriamo in Emilia-Romagna quotidianamente decine di migliaia di persone, per cui avete non solo il sostegno, l’appoggio, ma anche la disponibilità.

    Vi ringrazio ancora, io avrei concluso.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei. Ogni intervento ovviamente è prezioso, perché faremo poi un sunto di tutti gli interventi in una prossima Commissione ed elaboreremo qualcosa per cercare di andare incontro a queste nuove norme bancarie.

    Agnese Chinelli della CGIL, buongiorno.

     

    Agnese CHINELLI, CGIL. Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per l’invito e preciso che partecipo per la prima volta questo tipo di audizioni, non ero presente a incontri precedenti, quindi mi riservo di mandare poi una nota scritta.

    Preciso che anche io sono rappresentante della categoria della FISAC, quindi CGIL dei bancari e degli assicurativi, quindi ho presente che la normativa ha sicuramente portato uno scompiglio per il fatto che è stata applicata in un momento di grande difficoltà, durante la pandemia. Se infatti è stata pensata e valutata in un momento precedente, non si poteva scegliere un momento più sbagliato per metterla in atto.

    Credo che la campagna informativa sia assolutamente necessaria, perché, se è vero che le banche hanno informato sicuramente attraverso i loro strumenti risparmiatori e imprese sull’entrata in vigore della normativa, come peraltro è doveroso e dovuto, è anche vero che esiste una certa inconsapevolezza tra i cittadini sulle conseguenze che può avere l’applicazione secca di questa norma.

    Come sindacato confederale, chiaramente siamo pronti, anche come sottoscrittori del Patto del lavoro, ad aderire a tutte le iniziative che si vorranno mettere in campo per mitigare questa normativa. Occorrerà sostenere, dove possibile, l'esigenza di poter prorogare gli effetti che questa normativa avrà, tenuto conto che dal punto di vista pratico ancora non viene applicata in maniera netta da tutti gli istituti, ci sono interpretazioni diverse, per cui nella discrezionalità di ogni istituto ancora non abbiamo visto l'effetto reale che potrà avere.

    Possiamo sicuramente condividere un cammino per la mitigazione di queste norme. Vi ringrazio.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei. Ricordo a tutti che, se volessero fare un riepilogo delle Commissioni precedenti sul tema, si può andare sul sito della Commissione, dove ci sono le trascrizioni, i verbali e le registrazioni delle audizioni precedenti, per avere il quadro complessivo e inviare eventualmente le osservazioni alla segreteria.

    Passiamo ora all’ultimo intervento di UGL, Tullia Bevilacqua.

     

    Tullia BEVILACQUA, UGL. Buongiorno. Ringrazio i presidenti delle Commissioni e, se permettete, vorrei ringraziare i tecnici della Regione per l’assistenza per scaricare il programma per poter partecipare a questa audizione.

    Le norme entrate in vigore il 1 gennaio le conosciamo tutti, non le sto a ripetere, e l’Italia si è anche precipitata a recepirle. Credo che forse qualcuno si è dimenticato che siamo in piena pandemia, quindi tanto l’Europa, quanto l’Italia e il resto del mondo sono in totale crisi, totale crisi che impatta sulle piccole e medie imprese, sulle aziende grandi, sulle famiglie, sui risparmiatori. Credo che questa norma potesse entrare in vigore in un altro momento, dando un po’ di respiro, e c’è una parte che è, a mio parere, abbastanza preoccupante, quella che recita che si esce dal default quando l’arretrato viene regolarizzato e sono trascorsi 90 giorni senza ulteriori situazioni di debito. Praticamente, se io riesco a mettere a posto la mia situazione debitoria, comunque prima di 90 giorni, mi pare di capire, non ho accesso al credito, e questa è una cosa estremamente preoccupante che forse poteva non essere scritta così o essere posticipata.

    Siamo in una fase in cui al momento è in vigore il blocco dei licenziamenti fino a giugno-ottobre (auspichiamo almeno che si arrivi fino alla fine dell’anno), ma sicuramente la tenuta sociale di questo Paese, come vediamo tutti i giorni nelle piazze, sulle strade e sulle autostrade, è veramente preoccupante.

    Credo quindi che si debba trovare un sistema per dare sostegno, per dare credito, perché la mia preoccupazione è che, laddove venisse meno l’accesso al credito, le famiglie e le aziende vadano a chiedere prestiti da altre parti, quindi la preoccupazione per le infiltrazioni mafiose per me è rilevante e anche abbastanza concreta.

    Siamo naturalmente disponibili anche alla sottoscrizione di una posizione comune, a trovare una modalità per educare finanziariamente, dare maggiori e migliori informazioni ai cittadini, rispetto a questo ci siamo.

    Non ho altro da dire perché credo di essere stata sufficientemente sintetica e aver detto quello che volevo dire, con la possibilità (non so se sia possibile) di posticipare l’entrata in vigore di queste norme, se davvero esiste una discrezionalità da parte delle banche in ordine a questa questione. Grazie e buon lavoro a tutti.

    Presidente RONTINI. Grazie davvero a tutti coloro che sono intervenuti in queste tre sedute di Commissione, in cui la I Commissione Bilancio e Affari Generali in congiunta con la II Politiche economiche ha audito appunto diversi soggetti sul tema del default bancario a seguito della sollecitazione di una risoluzione che era stata approvata in Commissione I.

    Come diceva il presidente Pompignoli, c’è la possibilità (alcuni lo hanno fatto anche dopo le scorse sedute) di far avere il testo dell’intervento o ulteriore materiale, che possa essere utile per l’ulteriore approfondimento dei consiglieri, anche per quello che sarà il lavoro che cercheremo di recepire, se non ho inteso male, anche nella risoluzione che porteremo in Aula durante la Sessione europea. Prima di terminare questo punto all’ordine del giorno e lasciar proseguire alla Commissione I i suoi lavori, chiedo se ci siano consiglieri che vogliano intervenire, posto che ci sarà modo di farlo anche nelle prossime sedute di Commissione relativamente alla Sessione europea, dove cercheremo di recepire alcune sollecitazioni.

    Non ci sono richieste di intervento. Quindi vi ringrazio, la seduta della Commissione Politiche economiche termina qui. Penso di farmi portavoce anche del presidente Pompignoli nel ringraziare anche noi i tecnici, perché soprattutto quando ci sono delle udienze conoscitive con diversi soggetti esterni che partecipano è sempre più complicato, ma in generale la gestione delle Commissioni in forma mista non è mai semplice, perché anche solo i volumi tra aula e device dei diversi consiglieri collegati in diverse parti dell’Emilia-Romagna richiedono sempre una grande disponibilità da parte dei tecnici, quindi cogliamo l’occasione per ringraziarli, unendoci ai ringraziamenti che sono arrivati dall’esterno.

    Ricordo ai membri della Commissione Politiche economiche che noi ci riuniremo martedì prossimo alle ore 14. Grazie, presidente Pompignoli, buon proseguimento a voi.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie a lei, presidente Rontini. Sospendiamo due minuti per i tempi tecnici, per riaprire poi la Commissione Affari istituzionali.

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