Espandi Indice
Legislatura XI - Commissione III - Resoconto del 01/12/2021 antimeridiano

    Resoconto integrale n. 30

    Seduta del 1° dicembre 2021

     

    Il giorno 1° dicembre 2021 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. PG.2021.26808 del 25/11/2021, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, ambiente, mobilità, in modalità mista, con la presenza, in sede, del presidente Stefano Caliandro, della vice presidente Nadia Rossi e dei seguenti membri per Gruppo assembleare: Bessi Gianni, Massimo Bulbi, Matteo Daffadà, Luca Sabattini(PD), Fabio Rainieri (Lega), Valentina Castaldini (FI), Silvia Piccinini (M5S), nonché degli altri partecipanti in via telematica ai sensi della deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 3 del 27 marzo 2020 e a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti dei Gruppi del 18 marzo 2021 e della successiva decisione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    CALIANDRO Stefano

    Presidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    7

    presente

    OCCHI Emiliano

    Vicepresidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    6

    assente

    ROSSI Nadia

    Vicepresidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    6

    presente

    BESSI Gianni

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    BONDAVALLI Stefania

    Componente

    Bonaccini Presidente

    1

    presente

    BULBI Massimo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    CASTALDINI Valentina

    Componente

    Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

    1

    presente

    COSTA Andrea

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    4

    presente

    DAFFADA’ Matteo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    DELMONTE Gabriele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    FABBRI Marco

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    FACCI Michele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    presente

    FELICORI Mauro

    Componente

    Bonaccini Presidente

    1

    assente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    LISEI Marco

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    1

    presente

    MASTACCHI Marco

    Componente

    RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

    1

    presente

    MONTALTI Lia

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    PELLONI Simone

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PIGONI Giulia

    Componente

    Bonaccini Presidente

    1

    presente

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    RAINIERI Fabio

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    SABATTINI Luca

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    2

    presente

    TARUFFI Igor

    Componente

    Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

    2

    presente

    ZAMBONI Silvia

    Componente

    Europa Verde

    1

    assente

     

    E’ presente: Andrea CORSINI, Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio.

     

    Partecipano alla seduta: dott.ssa Barbara NEROZZI, Servizio pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio, RER, dott. Alberto ARMUZZI, Lega Coop Produzione & Servizi Emilia-Romagna, dott. Daniele ROSSI, Presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, dott. Mario PETROSINO, Direttore operativo  Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, dott. Francesco ZANONI, Confcooperative Emilia Romagna, dott. Gianluca RUSCONI, Confindustria, dott. Cesare AZZALI, Unione Parmense degli Industriali.

     

    Presiede la seduta: Stefano CALIANDRO

    Assiste il segretario: Enzo Madonna

    Funzionario estensore: Angelo Baratelli


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

    UDIENZA CONOSCITIVA

     

    4021 -Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Proposta, ai sensi dell'art. 28 comma 4 lett. c) dello Statuto regionale, d'istituzione della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia-Romagna, corredata dal Piano di Sviluppo Strategico, ai fini della presentazione al Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell'art. 1, comma 63, della L. n. 205/2017". (Delibera di Giunta n. 1547 del 06 10 21).

    (Relatore Consigliere Bessi Gianni)

    (Relatore di minoranza Consigliere Rainieri Fabio)

     

    Presidente CALIANDRO. Buongiorno a tutti. Se non vi sono contrarietà, inizierei dal primo oggetto all’ordine del giorno: "Proposta dell’istituzione della Zona Logistica Semplificata della Regione Emilia-Romagna".

    Siamo in udienza conoscitiva. Abbiamo ricevuto numerose disponibilità a partecipare ai lavori di questa mattina e avuto la disponibilità di intervenire di una serie di rappresentanti di attori sociali.

    Nell’ordine che è stato dato a questa Presidenza, il primo è il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi.

    Intanto, quindi, si prepari a intervenire Daniele Rossi, ma prima degli interventi la procedura prevede che ci sia una brevissima illustrazione dei due relatori di maggioranza e di minoranza, nella fattispecie il consigliere Gianni Bessi e Fabio Rainieri.

    Darei, quindi, la parola a Gianni Bessi.

    Saluto l’assessore Corsini, che segue i lavori dall’aula.

    Prego, consigliere Bessi.

    Colleghi, cortesemente, accomodatevi. Intanto ci hanno raggiunto il consigliere Bulbi e la consigliera Piccinini.

     

    Consigliere BESSI. Grazie, presidente.

    Intanto saluto tutti i partecipanti, i colleghi e tutte le forze sociali che si sono iscritte, mi fa piacere che siano numerose, quindi cogliendo non solo lo spirito, ma soprattutto l’importanza dell’udienza conoscitiva, che è quella di ascoltare le parti sociali in questa procedura di partecipazione così presente che i procedimenti della Regione Emilia-Romagna si sono dati, vado a una relazione illustrativa di sintesi.

    Questo sia per favorire gli interventi di tutte le parti sociali, a partire dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale e dalle altre parti.

    La ZLS, la Zona Logistica Semplificata, è l’oggetto della nostra riunione, è un progetto strategico, finalizzato alla movimentazione delle merci in Emilia-Romagna, che coinvolge 9 nodi intermodali da Ravenna Piacenza, 12 aree produttive, 8 Province e 18 Comuni della Regione. Questo dà l’idea del lavoro che c’è stato, coordinato dall’assessore Corsini che ha tenuto in questi mesi tante riunioni che credo siano state proficue, propedeutiche, giudicate in maniera positiva sia dai territori, sia dagli stakeholder, in quanto tale lavoro ha coinciso anche con un coinvolgimento del tavolo del lavoro e per il clima, che caratterizza il nostro modo di costruire questi tipi di procedimenti.

    È istituita e prevista dalla legge nazionale n. 205 del 2017 e porta ad una serie di facilitazioni, di promozioni, di attrazione di investimenti, che passano dalla semplificazione amministrativa agli incentivi economici e agli sgravi fiscali.

    La nuova Zona Logistica Semplificata che l’Emilia-Romagna propone, secondo i parametri della legge a cui facevo riferimento, ha un’estensione di circa 4.000 ettari, che vedrà il porto dell’Emilia-Romagna con l'Autorità Portuale che ha sede a Ravenna come baricentro di un sistema di nodi intermodali regionali con le aree produttive commerciali, identificato secondo una serie di criteri che sono alla base del Piano strategico, che è allegato alla delibera che andremo a votare non solo in Commissione, ma anche in Assemblea.

    Chiaramente il tutto è funzionale con il contesto portuale, per quel concetto di intermodalità ferro gomma e acqua, che caratterizza la nostra strategia dei trasporti, ma non solo dei trasporti.

    Le tappe dell’iter normativo. La deliberazione iniziale è partita dall’Assemblea legislativa nella scorsa legislatura, nel dicembre 2018. Mi sembra di ricordare che fu votato quasi all’unanimità o comunque a stragrande maggioranza un emendamento che istituiva un fondo per iniziare la valutazione e poi la costruzione del Piano strategico, che è alla base di quanto noi stiamo valutando.

    Dopodiché, nel corso di questi due anni, come ricordavo, valutando positivamente sia il Piano strategico, sia l’azione dell’Assessore e degli uffici, credo che questa fase consultiva con i territori e con le parti sociali abbia portato allo stato in cui siamo oggi, però da settembre 2021 è stato selezionato il percorso, come ho detto, le aree, le misure, le promozioni, il coinvolgimento dei Sindaci, dei Comuni interessati, delle varie parti sociali, che ho già ripetuto.

    Oggi, oltre ad ascoltare le valutazioni delle parti sociali, delle parti coinvolte, è importante ricordare che non solo andremo a votare questa proposta all’Assemblea, ma soprattutto la dovremo presentare al Governo attraverso la nostra Regione, perché ci sia poi un'approvazione da parte del Governo e, in particolare su proposta del Ministero per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per avere questo tipo di istituto .

    Ha una durata massima di 7 anni rinnovabili, la relativa proposta del Piano di sviluppo strategico è poi costruita per questa finalità e avrà anche una sua governance, che giustamente dovrà monitorare il percorso in cui si svilupperà in questi 7 anni più 7, nel caso che il Governo dia l’approvazione alla nostra ZLS.

    Su questo - e concludo - c’è un dibattito che è emerso recentemente, sperando che sia solo un chiacchiericcio e non un'azione politica da parte del Ministero della coesione che citavo prima, perché l’anno scorso c’è stato un emendamento alla legge di bilancio che equiparava le ZLS alle ZES, le Zone Economiche Semplificate, ponendole sullo stesso piano, con gli stessi incentivi e le stesse risorse, mentre oggi c’è questo dibattito, che è uscito anche sui giornali, in particolare di Confindustria Veneto, in cui si prospetta che il Governo o parte del Governo abbia l’intenzione di proporre l’annullamento di questo tipo di provvedimento.

    Io credo che sia opportuno che come Regione Emilia-Romagna ci impegniamo perché l'eventuale annullamento di questa equiparazione non sia portato avanti, perché chiaramente depotenzierebbe non solo la nostra idea di proposta, ma proprio l’attrattività di ciò che in questo momento stiamo portando avanti.

    In questi due anni, come dicevo, c’è stato un lavoro molto dettagliato, particolareggiato da parte non solo del dell’assessore Corsini, ma anche dei tanti Sindaci, dei tanti attori che hanno partecipato, e credo che mettere a sistema in maniera intermodale acqua, ferro, gomma, e creare quel sistema emiliano-romagnolo con al centro strategico le vie d’acqua, che sono il porto dell’Emilia-Romagna sia una scelta strategica fondamentale per i prossimi anni per la nostra Regione, non solo a livello economico, ma anche a livello di crescita di tutti i nostri territori. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Collega Rainieri, prego.

     

    Consigliere RAINIERI. Grazie, presidente. Ringrazio il collega Bessi per l’illustrazione.

    Cercherò di entrare nel merito di quella che è la proposta che andremo a discutere, ascoltando poi molto attentamente le proposte che arriveranno anche dalle associazioni e dagli enti che oggi sono qui con noi.

    Inizierei quindi dicendo una cosa abbastanza scontata, ma va rimarcato il fatto che le ZLS sono un’opportunità. Oggi, in Emilia-Romagna abbiamo un grande porto, quello di Ravenna, però la nostra posizione come Emilia-Romagna geograficamente non può dimenticare il legame che ha - non direttamente, ma in modo molto ravvicinato - con l’altro mare, il mare ligure, con i due porti importanti di Spezia e Genova.

    Quello che oggi vorremmo cercare di inserire nella discussione è che l’Emilia-Romagna non si può chiudere solo sulla disponibilità di un grande porto commerciale come quello di Ravenna, ma in una strategia molto più ampia e visionaria, per un futuro sempre più vincolato alla logistica e al trasporto mare ferro gomma, non può secondo noi chiudersi esclusivamente sul nostro grande porto di Ravenna.

    Su questa strategia noi abbiamo chiesto, chiederemo in questa discussione, abbiamo discusso insieme con i colleghi, di cercare di migliorare la proposta della Giunta, ma che deve essere lungimirante e valutare il tutto nei prossimi anni e non nel presente.

    Uno dei nodi da sciogliere è che ci sono aree e imprese, soprattutto nella parte occidentale della nostra Regione, che hanno un nesso economico e funzionale rispetto ai porti del Mar Ligure di Genova e Spezia, come dicevo prima, in riferimento ai quali sono in via di costituzione delle ZLS, piuttosto che rispetto al porto di Ravenna, sul quale gravita la proposta in discussione.

    Alcune di queste aree vengono incluse nella ZLS della Regione Emilia-Romagna, andando ad esaurire però il massimale di superficie ad esse ammissibile. L’accordo con la Liguria per le ZLS del porto di La Spezia prevede che le aree emiliane ad essa interessate e non ricomprese nelle ZLS del porto di Ravenna siano assorbite nel computo della superficie massima della stessa Regione Liguria.

    Le due Regioni, però, hanno formulato un quesito al Ministero del sud e della coesione territoriale, che, come in risposta dell’assessore alla mia interrogazione della settimana scorsa, non ha ancora avuto la risposta dal Ministero.

    Il rischio è che le imprese delle aree conteggiate per le ZLS dell’Emilia-Romagna, con maggiore, o addirittura, in alcuni casi, esclusivo nesso funzionale con le ZLS di La Spezia o Genova, non possano avere gli stessi benefici di quelle che rientrano nella ZLS del porto di Ravenna. Una delle domande che ci poniamo e che, rispetto alle proposte che arriveranno stamattina, può essere più o meno condivisa, è se vi sia un’idea per evitare che alcune di queste imprese siano penalizzate rispetto a questa distribuzione.

    Un altro discorso vale anche per il coordinamento tra la ZLS dell’Emilia-Romagna e quella del porto di Genova, quindi abbiamo due grandi porti, due grandi aree, Parma e Piacenza, che sono indirizzate per posizione geografica, molto più vicine ai due porti appena menzionati, quindi vorremmo sapere quali sono in entrambi i casi le modalità che la nostra Regione con questo documento intende portare avanti.

    La Giunta, nella proposta della ZLS dell'Emilia-Romagna, prevede per le imprese che già insistono o si insedieranno nelle aree in essa ricomprese, degli incentivi e delle semplificazioni stabiliti dalla legislazione nazionale. Sono diversi benefici, tra incentivi, agevolazioni e interventi di sostegno, garanzie al credito, che comportano per la stessa Regione un impegno economico.

    Chiediamo di conoscere, perché non ci è ancora stato detto, l’ammontare di questo impegno economico nel complesso dei 7 anni, per cui è prevista la durata delle Zone Logistiche Semplificate. La Giunta ritiene quindi di garantire per le aree che non interesseranno la ZLS dell’Emilia-Romagna, ma per quelle dei porti liguri benefici di matrice regionale, che abbiano in proporzione lo stesso valore economico e possano avere lo stesso impatto socio-economico, quindi possono essere previste anche per chi non rientra in questa situazione delle agevolazioni che aiuterebbero le imprese ad entrare con maggiore interesse nelle attività produttive?

    Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti e che pongo anche alle persone che questa mattina illustreranno, secondo il loro pensiero, questo progetto e ascolteremo con attenzione e interesse, per poi discutere con il collega relatore di maggioranza e con l’assessorato il modo per far diventare questo un documento strategico per quanto riguarda tutta la Regione dell’Emilia-Romagna, e non solo un’area che, pur importantissima e legata a uno dei porti più importanti d’Europa, deve avere anche la possibilità di non chiudersi all’interno del proprio guscio, ma di aprirsi a quelle che sono ulteriori opportunità. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie, collega.

    Adesso, come dicevo in apertura di Commissione, abbiamo una serie di interventi programmati, alcuni devono essere riconfermati.

    Il primo di questi è, come anticipato, il presidente Daniele Rossi, che dovrebbe collegarsi in via telematica. Ha 7-8 minuti, prego.

     

    ROSSI, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale. Buongiorno. Ringrazio il presidente Caliandro e la Commissione per questa opportunità, credo che l’argomento sia di grande sensibilità per il porto di Ravenna, ma non solo per il porto, per il tessuto produttivo della Regione.

    Il lavoro che è stato fatto credo sia un lavoro proficuo, utile, del quale ringrazio in particolare il consigliere Gianni Bessi per l’impegno che ha messo sin dall’inizio su questa iniziativa, su questa operazione, in quanto ha saputo coinvolgere tutte le istituzioni.

    Credo che il lavoro che è stato fatto sia molto valido, un lavoro compiuto, un lavoro che ha bisogno ora di una definizione nelle sue forme attuative, che lo renda realmente efficace.

    Mi concentrerei, visto il poco tempo, su queste forme di attuazione, perché sul resto credo che l’individuazione delle gare sia corretta, sia funzionale, i 4.000 ettari individuati credo che siano....

     

    Presidente CALIANDRO. Dottore, non la sentiamo più, è andata via la sua voce. Non so se ha delle cuffie. Sul desktop della videata c’è una rondella sulla sinistra, dalla quale lei può gestire l’utilizzo del gruppo microfoni e altoparlanti.

    No, non la sentiamo. Mi dicono che una soluzione può essere quella di scollegarsi e ricollegarsi, quindi intanto farei fare il secondo intervento, così andiamo avanti con i lavori.

    Abbiamo Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop, a cui chiedo di intervenire nel frattempo. Chiaramente, quando avremo Rossi, mi fate sapere che si è ricollegato, così gli cedo la parola.

     

    ARMUZZI, presidente del Comitato regionale dell'Emilia-Romagna di Legacoop. Intanto grazie per l’opportunità che ci offre la Commissione. Rammento solo che la Regione e tutti noi stiamo trattando di un istituto, le Zone Logistiche Semplificate o le ZES, le Zone Economicamente Speciali, istituto ormai ventennale che ha fatto le fortune dei porti dei Mari del Nord e dei Paesi che li ospitano (Germania, Belgio, Olanda).

    Detto ciò, noi riteniamo ottima e condivisibile l'iniziativa della Regione, la riteniamo l’occasione da non perdere per rilanciare, consolidare e sviluppare l’economia regionale, oltre ad essere l’occasione per un lavoro comune, che va da Piacenza a Rimini, un lavoro comune con le Amministrazioni locali della Regione, le associazioni tutte e le organizzazioni sindacali. Anche perché è un’ulteriore occasione storica perché finalmente il mondo della produzione ed il comparto della logistica si stringano in un patto di rilancio e di ottimizzazione del governo dei flussi di traffico e delle merci, anche alla luce, come tutti voi sapete, di una politica di reshoring che sta gradualmente crescendo nel nostro Paese, in una logica di accorciamento della fornitura e subfornitura delle materie prime e dei semilavorati.

    Non entro quindi nel merito tecnico della proposta, che - torno a ripetere - è condivisibile, tento di prefigurare uno scenario di natura politica e strategica per questa ragione.

    Questa è un’ulteriore occasione per un rilancio del porto di Ravenna, perché ritengo si debba cominciare a citare il porto di Ravenna come il porto regionale e il porto nazionale, non il porto di una Provincia o di una ex Provincia, e che, anche per effetto del suo piano di investimenti (non so se il presidente Rossi vorrà citarli) riteniamo che si elevi sempre più al rango di scalo nazionale, se non internazionale, anche per effetto (questo non è banale e mette la Regione alla pari di Regioni del peso del nord Europa) della capacità del retroporto e degli snodi infrastrutturali regionali, che, se non erro, richiamava anche il consigliere Bessi, che non sono cose di poco conto, quindi a partire dagli interporti e dagli scali merci.

    Inoltre, la spinta propulsiva della ZLS è fondamentale per una politica regionale della mobilità delle merci, ma io direi anche delle persone, in una Regione - rammento – che, oltre ad essere una regione di transito, perché unisce Tirreno e Adriatico, come qualcuno richiamava, unisce nord e sud, unisce nord-est e nord-ovest, è anche una Regione che si caratterizza come generatrice di traffico in partenza e in arrivo, quindi un accenno, auspicando che sia oggetto, a breve, di un ulteriore approfondimento specifico, ma so che la Regione nell’assessorato trasporti mobilità ha avviato questa riflessione, a un rilancio, che riteniamo fondamentale e strategico, del Corridoio Adriatico, in un rapporto sinergico con le Regioni che si affacciano sull’Adriatico, porta naturale per le relazioni con il Far East e il nord Europa.

    Oggi, l’Adriatico è diventato centrale per effetto del raddoppio del Canale di Suez, e non è una cosa banale, oltre ad avere il Corridoio Adriatico un’ulteriore particolarità rispetto al Tirreno. Oggi la dorsale tirrenica è obsoleta, le sagome dei treni difficilmente riescono a passare per le gallerie, cosa che non è sul versante adriatico, oltre ad avere, in una linea ideale di circa un chilometro, tre modalità di trasporto su gomma, su treno e su mare, particolarità che ha solamente l’Adriatico.

    Infine, come Legacoop produzione e servizi ci siamo mossi anche sulla spinta del PNRR, e, per dare un contributo da questo punto di vista, abbiamo avviato un progetto di transizione digitale nel trasporto merci e nella logistica, lavorando perché questo sia un pezzo, se vogliamo anche importante, della piattaforma logistica nazionale che sta in capo al MIT e nello specifico a RAM S.p.A.

    Per concludere, quindi, noi condividiamo il progetto, pronti e disponibili a supportarlo in tutte le sedi, ci stiamo lavorando, questa è l’occasione veramente per dare una spinta alla Regione e al Paese. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie a voi.Proverei a ricontattare il dottor Rossi, se la regia mi dà una mano. Che succede? Interviene lei al posto del dottor Rossi? Va bene, stante l’impossibilità oggettiva, congediamo il dottor Rossi.

     

    PETROSINO, direttore operativo dell’Autorità di Sistema Portuale. Buongiorno a tutti. Si scusa il nostro presidente, ma il tempo a disposizione era poco e in questo momento sta iniziando un incontro con il viceministro alle infrastrutture a Roma e mi ha pregato di concludere il suo intervento.

    Sono Mario Petrosino, direttore operativo dell’Autorità di Sistema Portuale. Proseguendo quanto diceva il nostro presidente, porterò alcuni concetti che abbiamo cercato in questi anni di valorizzare durante la discussione, che ci ha coinvolti fin dall’inizio.

    Ovviamente, come diceva il presidente, il consigliere Gianni Bessi è stato già dalla passata legislatura uno dei promotori. Poi il lavoro è continuato, va dato atto all’assessore ai trasporti, con il nuovo assessore, Andrea Corsini, e con tutta la struttura della direzione dei trasporti e delle infrastrutture della Regione.

    Ovviamente, abbiamo partecipato fin dall’inizio alla costruzione del piano strategico. Ci sono, a nostro avviso, alcune questioni che saranno fondamentali per far sì che questo nuovo strumento importantissimo, di cui si stanno dotando praticamente tutti i porti italiani, come sapete, al sud hanno un vantaggio in più, hanno un credito d’imposta che invece i porti del centronord non possono avere. Noi quindi dovremo necessariamente fare leva, se vogliamo che funzioni questo nuovo strumento, sugli altri tipi di incentivi che dovranno essere poi costruiti. Oggi infatti è un momento, ritengo, importante, c’è una discussione politica che veniva fatta su delle scelte importanti, su cui ovviamente non entrerò. Cercherò però di dare alcuni spunti: certamente, per rendere efficace questo strumento, saranno determinanti gli incentivi che si andranno a costruire per farlo funzionare.

    Ci sono incentivi che possono essere di tipo nazionale, ovviamente, regionale, o locale. Forse però l’incentivo più importante è l’incentivo ad una sburocratizzazione, la chiamo così, delle procedure, degli atti autorizzativi che le imprese dovranno sopportare in queste aree. C’è un messaggio che il presidente ripete sempre: più che gli incentivi economici, sarebbe importante veramente riuscire a costruire alcune procedure semplificate determinanti, come sappiamo, per un investimento di un’impresa quando c’è un insediamento.

    Su questo, secondo noi, un altro punto importante della discussione, sarà poi il prossimo Comitato di indirizzo che si andrà ad insediare, previsto dalla legge. Quel Comitato di indirizzo, con persone stabilite e con compiti stabiliti, certamente diventerà, una volta definita la legge sulla ZLS della Regione Emilia-Romagna, diventerà il vero cuore che dovrà far funzionare questo strumento.

    La legge delega il presidente dell’Autorità portuale come uno dei partecipanti. Il segretario dell’Autorità portuale sarà… Certamente c’è una funzione centrale delle Autorità di sistema portuali all’interno di questi Comitati di indirizzo, dove siederanno ovviamente anche la Regione, i Comuni, eccetera. Sarà molto importante capire come farlo funzionare, quindi dargli le gambe e gli strumenti affinché, all’interno di questo Comitato, si possano poi portare avanti o comunque definire quegli incentivi che dicevo prima.

    Un’ultima considerazione importante, importantissima, su cui certamente c’è una certa chiarezza: all’interno delle Zone logistiche semplificate possono essere definite anche delle zone franche intercluse doganali. Questo è molto importante, è un aspetto da non sottovalutare assolutamente, almeno per una zona portuale, certamente, ma anche per altre zone. Proprio nei giorni scorsi è stata firmato dalla Regione, dall’Autorità di sistema portuale e dall’Agenzia delle dogane, col suo massimo direttore nazionale un protocollo d’intesa, proprio affinché si possano approfondire le tematiche relative alla costituzione di zone franche doganali all’interno del perimetro della Zona logistica semplificata, come prevede la normativa.

    Questo quindi significa Zone franche doganali e anche corridoi doganali per le merci. Corridoi doganali, attenzione, che oggi esistono già, dal porto di Ravenna verso alcune aree produttive, come dalle zone occidentali della regione verso i porti del Tirreno, come veniva ricordato.

    Questo è un aspetto importante, certamente, di approfondimento. Noi stiamo approfondendo tecnicamente con ITL, con l’Istituto di ricerca, come Autorità di sistema portuale, questi aspetti. Nei primi mesi dell’anno dovremmo avere una situazione chiara su questo. Metto all’attenzione questo perché è uno strumento da non sottovalutare all’interno di quel pacchetto di incentivi, come dicevo prima, che dovrà essere definito per rendere veramente efficace questo strumento. Potremmo anche mandare una nota con queste considerazioni, entro domani, perché giustamente il presidente purtroppo non è riuscito. Mi prenderò, assieme al presidente, l’onere di scrivere questa piccola nota, e la invierò alla Commissione. Grazie.

    Poi, se c’è qualcosa, io sono in sala.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie mille.

    Chiaramente, tutti gli interventi e i documenti che vorrete farci pervenire, li riceviamo volentieri e li distribuiremo poi ai relatori e ai membri della Commissione.

    Adesso, sempre fra gli interventi programmati avevo il dottor Zanoni, responsabile dell’Ufficio economico del territorio di Confcooperative. Prego.

     

    ZANONI, ufficio economico del territorio di Confcooperative. Buongiorno presidente, buongiorno assessore, buongiorno consiglieri. Il mio intervento sarà brevissimo.

    Innanzitutto, per dare merito alla Regione, agli uffici dell’assessorato e anche all’ITL del lavoro fatto, che ci pare assolutamente di livello. Un lavoro e un progetto molto ben confezionato, che quindi vede, anche da parte di Confcooperative, il plauso a chi ha lavorato in questa fase e a chi è riuscito a portare a compimento questa prima parte del percorso.

    Mi unisco innanzitutto alle considerazioni fatte dal collega Armuzzi di Legacoop, perché come cooperazione stiamo da sempre lavorando rispetto al potenziamento e allo sviluppo dei servizi logistici a tutto tondo in Regione, perché crediamo che il sistema economico regionale debba guardare, debba potenziare anche quest’ambito, affinché lo sviluppo e la crescita economica e sociale della Regione possano continuare.

    Crediamo quindi che l’investimento di risorse e di energie su questo progetto sia assolutamente giustificato e condivisibile. Vorrei sottolineare, senza ripetere le considerazioni di merito fatte dal collega Armuzzi, che è importante, nella fase successiva, parallelamente a quelli che saranno i prossimi passi per quanto riguarda il progetto, attenzionare e cercare di supportare anche lo sviluppo dei servizi che stanno intorno alla logistica, intesa in senso più tradizionale. Mi riferisco in particolare a tutti quei servizi che non riguardano soltanto il trasporto, ma anche quello che avviene all’interno delle unità produttive, quello che avviene all’interno dei magazzini, quindi la movimentazione merci, in particolare, e quella che è l’evoluzione di questo pezzo del sistema logistico, che in Emilia-Romagna è molto, molto importante. Pensiamo ai grandi player che sono presenti, ma noi come cooperazione rappresentiamo comunque un pezzo importante.

    Questa considerazione vorrei concluderla con una sottolineatura rispetto al tema della ricerca industriale e dello sviluppo, rispetto al tema dei servizi logistici. Faccio quindi un appello a noi stessi, come operatori economici, ma anche alla Regione, in particolare l’ITL, nel pensare anche ad un supporto al progetto della ZLS rispetto al cluster della ricerca e dell’innovazione che si è ormai istituito, che si è creato in Emilia-Romagna, all’interno della rete dell’alta tecnologia. Un cluster che riguarda la ricerca e l’innovazione nell’ambito dei servizi, che vede al proprio interno una particolare value chain che riguarda la logistica, capitanata dall’ITL, e che vorremmo che nel prossimo futuro si potenziasse anche con un occhio particolare a questo progetto.

    Semplicemente un richiamo a tutti gli operatori, e a chi si sta impegnando rispetto al progetto della ZLS, affinché anche questo aspetto, quello della ricerca e dell’innovazione possa essere, ma credo che lo sarà senz’altro, attenzionato proprio per innalzare la qualità dei servizi in generale, la professionalità e la formazione stessa degli operatori e dei vari soggetti che lavorano all’interno dell’ambito logistico.

    Vi ringrazio per l’attenzione. Ascolto con interesse i successivi interventi. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Molte grazie.

    Io adesso ho un’altra serie di interventi che si erano prenotati. Chiederei a questo punto quale disponibilità c’è tra i presenti in sala ed evidentemente chi ci segue da remoto. Chi ci segue da remoto può alzare la mano, vedete sul display che c’è la mano.

    Chiaramente, non c’è nessuna coartazione, perché è evidente che in udienza conoscitiva non c’è obbligo di intervenire, ma soltanto la disponibilità.

    Darei la parola al dottor Cesare Azzali, direttore dell’Unione parmense degli industriali. Ci sente, dottor Azzali?

     

    AZZALI, direttore dell’Unione parmense degli industriali. Mi unisco agli apprezzamenti fatti per il lavoro portato avanti fino ad ora. Aggiungo, molto sinteticamente, la sottolineatura della necessità che nel prosieguo degli approfondimenti che state realizzando venga dedicata molta attenzione agli aspetti che richiamavano molto opportunamente i rappresentanti dell’Autorità portuale di Ravenna, perché in effetti, le soluzioni che verranno trovate per dare gambe alle potenzialità di questo strumento saranno molto rilevanti per creare realmente un’incentivazione utile a fare anche di questo strumento un elemento di promozione della crescita economica del nostro territorio.

    Per quanto riguarda nello specifico, però, l’area più occidentale della nostra regione, come è stato anche sottolineato dal vicepresidente Rainieri, esiste una questione che si lega all’integrazione fra Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna e Zona logistica semplificata della Liguria. Come tutti sappiamo, infatti, la Liguria, avendo sostanzialmente due porti, e il secondo molto coordinato con quello di Massa, immaginato la creazione di una seconda Zona logistica, da questo punto di vista, il lavoro comune delle due Regioni è molto importante per arrivare a consolidare quello che, dal nostro punto di vista, è un elemento fondamentale di crescita dell’economia regionale, e cioè la creazione, in questa parte della Regione di un asse che dai porti della Liguria faccia salire sostanzialmente le merci verso il centro dell’Europa, passando non solo da Parma, ma da Verona e poi dal Brennero, e che allo stesso modo consenta l’arrivo, sul territorio italiano, di merci dal centro dell’Europa.

    Ringrazio per il lavoro fatto. È chiaro che siamo ovviamente interessati e disponibili a fornire, nella misura in cui sarà ritenuto utile, anche un nostro contributo al lavoro che mi auguro potrà essere portato avanti anche da questo punto di vista.

    Sostenere presso il Ministero la necessità di darci una risposta in tempi rapidi, mi auguro positiva è assolutamente utile per arrivare a consolidare anche questo pezzo del lavoro che si sta facendo per dare alla nostra Regione il miglior sistema possibile a sostegno della logistica come elemento fondamentale di crescita dell’economia. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie, dottore.

    Adesso avremmo l’avvocato Gianluca Rusconi, di Confindustria.

     

    RUSCONI, Confindustria Emilia-Romagna. Grazie, buongiorno a tutti.

    Mi ero riservato di intervenire o meno. Poi, alla luce del dibattito e dei contributi che sono stati rappresentati questa mattina volevamo sostanzialmente lanciare tre messaggi, cogliendo l’occasione dell’udienza conoscitiva. Il primo messaggio è ovviamente manifestare un apprezzamento per il lavoro fatto dall’assessore Corsini e dalla Giunta nel suo insieme sul documento e sulla proposta, perché è una proposta autorevole, che ha avuto un lungo percorso, che contiene un insieme di motivazioni sullo stato economico, sullo stato della nostra manifattura, sullo stato della logistica, sull’importanza di creare una rete che consenta al nostro sistema produttivo di poter crescere e svilupparsi nel prossimo futuro.

    Il primo messaggio che volevamo dare quindi è un apprezzamento per il lavoro fatto. Il secondo messaggio era legato ad un tema che un po’ è venuto fuori questa mattina, cioè sulla strategicità dei porti. È in corso, a livello mondiale, un accaparramento – scusate se uso un termine magari non corretto e non tecnico – circa gli hub portuali per il transito delle merci, e questo credo che sia di dominio pubblico.

    La nostra riflessione è quella di poter sviluppare, come ha detto anche il collega Azzali, che è intervenuto prima del sottoscritto, tutto ciò che consente alle nostre merci di poter utilizzare questo corridoio nord-ovest verso il sud dell’Europa. Noi abbiamo la fortuna, logisticamente parlando, di poter avere da un lato l’hub portuale di Ravenna e dall’altro ottime relazioni anche con i porti del Tirreno.

    Noi quindi dobbiamo cercare di far sì che questa proposta possa essere approvata dal Governo nei prossimi mesi, e che possa poi dare il via a tutta quella serie di semplificazioni che, come diceva il rappresentante dell’Autorità portuale sono l’elemento di maggior interesse per le imprese. Il pacchetto di semplificazioni amministrative inserito, cioè, nella proposta in esame, è quello di maggior interesse per le imprese del nostro territorio, forse anche un po’ più di quello economico, se posso permettermi.

    Questo si lega con il pacchetto di proposte di semplificazione che la Regione ha recentemente presentato anche all’Assemblea nell’ambito del Patto per il lavoro. Sono due temi che si collegano, stanno insieme, e vanno nella stessa direzione.

    Al riguardo, e qui arrivo all’ultima considerazione, l’invito è quello di poter trovare una formulazione nell’ambito della proposta che verrà portata all’esame dell’aula, che consenta a quelle imprese, a quelle aziende che fisicamente si ritrovano nell’ambito di uno dei Comuni che sono candidati come Zone Logistiche Semplificate, ma non nella singola area produttiva, ma che siano proprio in quel Comune, in modo tale che, pur avendo i requisiti di collegamento con il porto e anche dello scambio intermodale, possano partecipare al meccanismo delle semplificazioni previsto.

    Il nostro quindi è un appoggio sostanziale alla proposta della Regione. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Molte grazie. Adesso il Sindaco del Comune di Codigoro, Alice Zanardi. Non riesce ad attivare il microfono, ci sono problemi tecnici con il Sindaco di Codigoro, che ringraziamo.

    A questo punto chiederei all’assessore Corsini se intenda fare un breve commento, avviandoci alla conclusione dei lavori.

    Prego, assessore. Gli ultimi interventi saranno dei due relatori di maggioranza e di minoranza. Ringraziamo l’assessore Corsini perché il lavoro è grande, l’impegno è tanto, come credo anche i risultati. Prego.

     

    CORSINI, assessore. Grazie, presidente. Naturalmente non ripeto le cose che ho detto nella presentazione della proposta di Piano strategico e di delimitazione della ZLS, ma volevo solo sottolineare un aspetto, oltre a ringraziare i relatori di maggioranza e minoranza e a rimarcare il fatto che c’è stato davvero un lavoro corale, che è partito quasi due anni fa e che poi, nel corso dell’ultimo scorcio della precedente legislatura, ma soprattutto nei quasi due anni di questa nuova legislatura, è approdato a questa proposta, dopo un confronto molto intenso, per usare un eufemismo, perché abbiamo organizzato un numero di riunioni davvero molto elevato con i territori, con le associazioni di categoria, con i sindacati, con tutti quelli che ci hanno chiesto degli approfondimenti, oltre naturalmente ad un passaggio molto importante con il tavolo del Patto per il lavoro e per il clima, che ha dato avvio a tutta una serie di consultazioni più specifiche con le parti sociali.

    La proposta iniziale è stata quindi via via irrobustita, rafforzata, integrata, fino ad arrivare alla proposta attuale, che è ovviamente ancora suscettibile di qualche modifica e qualche ritocco, soprattutto dal punto di vista dell’estensione territoriale, perché esiste ancora un franco di qualche ettaro, disponibile per eventuali integrazioni.

    Volevo solo ribadire un concetto. Ci siamo mossi (non poteva essere diversamente) sulla base della normativa che istituisce le ZLS, perché ricordo(è stato detto, ma lo voglio ribadire) che noi non istituiamo nulla, la Regione Emilia-Romagna propone l’istituzione della ZLS, sulla base di una serie di criteri che sono definiti in parte dalla normativa, in parte sono stati proposti dall’Emilia-Romagna dopo il confronto con le parti sociali, le associazioni di categoria, i territori, che ha come fulcro e baricentro il porto di Ravenna.

    Questo è scritto nella legge, noi non possiamo costruire una ZLS che abbia come fulcro due porti, perché la proposta ci verrebbe bocciata. Noi siamo per l’integrazione, siamo ovviamente favorevoli a un sistema che prefiguri una collaborazione, a seconda delle vocazioni manifatturiere e anche delle collocazioni geografiche, che deve favorire i collegamenti diretti con i porti che hanno una propensione più di altri ad importare ed esportare prodotti, sulla base delle vocazioni industriali e produttive dei territori.

    Anche per questa ragione abbiamo attivato da tempo un’interlocuzione con Genova, con Venezia, con La Spezia e in parte anche con Livorno, interlocuzione che ci ha portato a definire una serie di strategie comuni, che auspichiamo il Governo possa accogliere, ma ci dobbiamo muovere nell’ambito della normativa e quindi inserire nella ZLS delle aree che abbiano un nesso funzionale ed economico solo con il porto di Ravenna e non con altri porti, come il dettato normativo ci indica.

    Dopodiché, nell’approfondimento che abbiamo fatto abbiamo riscontrato che ci sono alcune aree produttive dell’Emilia occidentale che hanno un naturale collegamento di carattere commerciale con il porto di La Spezia, che, sulla base della normativa attuale, non possiamo ricomprendere nella ZLS del porto di Ravenna, nel Piano strategico, perché non è previsto dalla normativa.

    Abbiamo chiesto, con una lettera congiunta firmata dalla Regione Liguria e dalla Regione Emilia-Romagna, al Governo di darci delle indicazioni e di chiarirci come comportarci nel caso di retroportuali che sono in una regione geograficamente, ma hanno però una relazione commerciale con il porto di un’altra Regione, siamo in attesa di questo chiarimento da parte del Ministero, che abbiamo sollecitato anche ieri, oltre ad avere formulato anche una lettera, chiedendo delucidazioni rispetto a questo tema.

    Speriamo che questo chiarimento avvenga il prima possibile, non credo ci saranno delle modifiche normative a breve, che modifichino l’impianto di costituzione della ZLS o di proposte della ZLS, naturalmente non possiamo fermarci rispetto alla proposta che l’Emilia-Romagna formulerà al Governo, e poi vedremo nelle prossime settimane se ci saranno questi chiarimenti.

    La disponibilità che abbiamo già dato a tutti i soggetti economici dei territori interessati, oltre che al porto di La Spezia e alla Regione Liguria, è quella che, nel caso in cui (questo non dipende da noi, ma dipende dalla volontà della Regione Liguria e dell’Autorità Portuale di La Spezia) si arrivi in tempi abbastanza celeri a una proposta di istituzione della ZLS del porto di La Spezia, che al momento mi pare abbastanza lontana dalla definizione, e, nel caso in cui il porto di La Spezia non abbia nelle proprie disponibilità di superficie la possibilità di ricomprendere anche i territori dell’Emilia occidentale, siamo disponibili a ricomprenderli nel nostro perimetro, ma le agevolazioni dei territori che sono presenti in Emilia-Romagna, delle aree produttive che sono presenti in Emilia-Romagna e che hanno solo una relazione con il porto di La Spezia saranno determinati dalla ZLS del porto di La Spezia, non dell’Emilia-Romagna.

    Questo però non lo diciamo noi, ma lo dice la normativa, quindi il punto di caduta potrebbe eventualmente essere quello che ho detto, però bisogna ovviamente che, prima di tutto, l’Autorità Portuale di La Spezia e la Regione Liguria chiudano il percorso che hanno avviato per la definizione della ZLS del porto di La Spezia.

    Quella di Genova esiste già, ma è stata istituita con decreto, quindi non ha seguito l’iter che stiamo seguendo noi, dopo il tragico crollo del ponte Morandi, e ci sono peraltro alcune aree, Dinazzano e Piacenza, che sono ricomprese nella nostra ZLS, ma anche in quella di Genova, però in quel caso sono state istituite per decreto, quindi c’è stato un altro iter che le ha inserite senza un percorso legislativo di carattere ordinario, come quello che stiamo seguendo noi.

    C'è quindi ovviamente tutta la nostra disponibilità a favorire e a ricomprendere in una ZLS anche queste aree produttive, che sono state evidenziate dal vicepresidente Rainieri e anche dal direttore di Unindustria Parma, seguendo però il percorso che ho delineato, che ci consente da una parte di procedere con la proposta di istituzione della ZLS dell’Emilia-Romagna porto di Ravenna, dall’altra di collaborare, come stiamo facendo da tempo, con l’Autorità Portuale di La Spezia e con la Regione Liguria per trovare una soluzione che alla fine possa ricomprendere anche alcune aree che hanno relazioni importanti con il porto di La Spezia all’interno della ZLS del Mar Ligure. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Molte grazie, assessore, per la visione che ci ha offerto.

    Darei la parola ai due relatori per una breve replica.

    Prego, consigliere Bessi.

     

    Consigliere BESSI. Ringrazio tutti i partecipanti all’interessante e importante riunione che abbiamo fatto oggi, la forma diventa anche sostanza.

    Sarò molto veloce. Credo come maggioranza di essere d’accordo con quanto ci ha detto l’assessore Corsini, sia di guardare le cose nell’ottica della norma, ma anche giustamente con pragmatismo di aspettare la risposta, ma nello stesso tempo di avere la consapevolezza di quello che stiamo facendo, quindi è importante il lavoro che faremo in questa fase e credo che anche le azioni dell’assessore con la Liguria siano molto importanti, perché la parte politica si sta muovendo, credo che questo venga riconosciuto.

    C’è poi la parte normativa che dobbiamo seguire, che determina il perimetro e il campo di gioco in cui possiamo, in questo momento, con le cose date essere, essere presenti e puntuali. Credo quindi come maggioranza di avere la stessa disponibilità e la stessa azione che proponeva l’assessore.

    Dall’altra parte, ritorno al tema che ho accennato nella relazione introduttiva, ossia che, se ci fossero delle azioni a carattere nazionale sull’abrogare l’equiparamento tra ZLS e ZES, che sono le Zone Economiche Semplificate, che sono più aree del sud Italia, sarebbe sicuramente un duro colpo al nostro lavoro e soprattutto alle prospettive che ci siamo dati e alle opportunità per aziende e imprese.

    Credo sia opportuno da parte nostra svolgere un’azione politica nei vari contesti, nella sostanza, ma anche nella forma, perché l’abrogazione depotenzierebbe anche parte dello strumento che stiamo portando avanti.

    Chiudendo e ritornando ai ringraziamenti, credo che questa formulazione, il metodo che è stato percorso sulla ZLS rappresenti, dalle decine di riunioni promosse dall’assessorato al rapporto con le parti sociali, al ruolo delle Commissioni e al ruolo di queste audizioni, sia una parte caratteristica del nostro lavoro, che, come anche oggi dimostra, è sempre importante per il nostro lavoro legislativo. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Prego, consigliere Rainieri.

     

    Consigliere RAINIERI. Grazie, presidente.

    Mi associo ai ringraziamenti per coloro che oggi ci hanno onorato della presenza e hanno dato spunti per quello che può essere un lavoro di coordinamento tra la Commissione e l’assessorato e di collaborazione con il collega Bessi

    Chiedo a coloro che sono intervenuti se possano lasciare o mandare l’intervento che hanno fatto oggi qui, in presenza, come documento su cui poter lavorare e discutere insieme al collega, mi auguro che le indicazioni che sono venute da tutti i relatori di oggi e anche l’apertura che l’assessore Corsini ha dato su alcune situazioni che sono state richieste possano essere di buon auspicio e sfociare in una collaborazione fattiva e proficua per tutti gli operatori del settore, che in questo momento è molto in espansione.

    Uno sviluppo, quindi, che può avere qualsiasi territorio della nostra Regione, da una parte o dall’altra, ma che sia comunque all’interno della discussione ambientale che anche in questa Regione stiamo facendo, che sia costruttivo e porti a livello economico e lavorativo grandi aiuti alla nostra Regione, e non solo, perché noi non siamo una Regione chiusa a livello nazionale, ma siamo una Regione che guarda molto più all’estero che non al prodotto interno.

    Ringrazio di nuovo tutti, ringrazio il presidente della Commissione, ringrazio i tecnici dell’assessorato e l’assessore, tutti i colleghi per il lavoro fatto fino ad ora, convinto che, insieme al collega Bessi, troveremo una sintesi perché questo documento possa avere il miglior risultato possibile per tutti gli operatori e quindi per la comunità emiliano-romagnola. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie. Ringrazio tutti i partecipanti per il preziosissimo contributo dato. Come sapete, queste riunioni vanno in diretta streaming, quindi ci ha seguito anche altra gente al di fuori della Commissione e degli invitati.

    I lavori della Commissione proseguiranno adesso in maniera ordinaria, quindi vi congedo, ringraziandovi ulteriormente per il contributo.

    Espandi Indice