Espandi Indice
Legislatura XI - Commissione III - Resoconto del 15/07/2022 pomeridiano

    Bozza

    Resoconto integrale n. 17

    Seduta del 15 luglio 2022

     

    Il giorno 15 luglio 2022 alle ore 13,00 è convocata, con nota prot. n. PG.2022.18414 del 12/7/2022, presso la sede dell’Assemblea legislativa, in Bologna, viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, ambiente, mobilità, in seduta congiunta con la Commissione Politiche economiche, in modalità mista, con la presenza, in sede, del Presidente Caliandro e dei seguenti membri per Gruppo assembleare: Costa, Fabbri (PD), Facci (Lega),  Piccinini (M5S), Taruffi (ERCEP), Zamboni (EV) nonché degli altri partecipanti in via telematica, in applicazione dell’ art. 124, comma 4 bis, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dell’ Emilia-Romagna e a seguito della delibera dell’Ufficio di Presidenza 26 maggio 2022, n. 26.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    CALIANDRO Stefano

    Presidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    7

    presente

    OCCHI Emiliano

    Vicepresidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    6

    assente

    ROSSI Nadia

    Vicepresidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    6

    presente

    BESSI Gianni

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    BULBI Massimo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    CASTALDINI Valentina

    Componente

    Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

    1

    assente

    COSTA Andrea

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    4

    presente

    DAFFADA’ Matteo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    DELMONTE Gabriele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    FABBRI Marco

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    FACCI Michele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    presente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    assente

    LISEI Marco

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    1

    assente

    MASTACCHI Marco

    Componente

    RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

    1

    presente

    MONTALTI Lia

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    PELLONI Simone

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PIGONI Giulia

    Componente

    Bonaccini Presidente

    3

    presente

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    RAINIERI Fabio

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    SABATTINI Luca

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    2

    assente

    TARUFFI Igor

    Componente

    Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

    2

    presente

    ZAMBONI Silvia

    Componente

    Europa Verde

    1

    presente

     

    Sono presenti Stefano BONACCINI, presidente della Giunta regionale, Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione.

     

    Partecipano alla seduta: Elio Ruggeri (amministratore unico di SNAM FSRU Italia S.r.l.), Gabriele Paolo Lanza (Program manager SNAM Rete Gas), Patrizia Rutigliano, (Executive Vice President Institutional Affairs, ESG, Communication & Marketing di SNAM), Mauro Libè (Consigliere ambiente SNAM), Roberta Vivenzio (Head of Media Relations SNAM), Sofia Maroudia (ESG Officer SNAM / Director of SNAM Foundation), Benedetta Pingue (ESG (Environmental, Social, Governance) SNAM).

     

    Presiede la seduta: Stefano CALIANDRO

    Assiste la segretaria: Silvia Fanti

    Funzionario estensore: Angelo Baratelli


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

    -          Audizione di SNAM FSRU Italia S.r.l. su: “Emergenza Gas – Incremento della capacità di rigassificazione. Presentazione del progetto “FSRU (Floating Storage & Regassification Unit) Ravenna e Collegamento alla Rete Nazionale Gasdotti””.

     

    Presidente RONTINI. Buon pomeriggio.

    Se ci accomodiamo, iniziamo i lavori della Commissione Politiche Economiche, che è riunita in seduta congiunta con la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità e viceversa.

    Spiego ai nostri ospiti che noi abbiamo ripreso a svolgere le sedute in forma mista; quindi, qui in aula ci sono alcuni colleghi, la maggior parte degli altri è collegata da remoto attraverso la piattaforma che utilizziamo per le sedute delle Commissioni e dell’aula.

    Abbiamo come primo adempimento formale quello dell’appello. ….

    Passo la parola al presidente Caliandro per l’appello della III Commissione.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie e buon pomeriggio.

    Mi accodo chiaramente ai saluti agli ospiti e al Presidente, oltre che ai membri di Giunta,

    Bene, direi che il numero legale ce l’abbiamo, quindi a questo punto mi unisco anch’io all’importante appuntamento che oggi ci attende e darei la parola alla collega Rontini, salvo poi riprenderla successivamente.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, presidente Caliandro.

    Insieme al collega e agli ospiti abbiamo pensato di organizzare così i nostri lavori: diamo adesso la parola all’assessore Vincenzo Colla per un inquadramento della comunicazione che poi si svolgerà all’interno di quelle che sono le politiche e le scelte energetiche che la nostra Regione sta facendo.

    A seguire, passiamo la parola a SNAM per l’oggetto della comunicazione, come da convocazione che avete trovato, ovvero l’audizione in merito al tema emergenza gas, all’incremento della capacità di rigassificazione e in particolare alla presentazione del progetto FSRU, quello che riguarda il floating storage e la regasification unit prevista a Ravenna e a quello che riguarda la parte di collegamento alla rete nazionale gasdotti.

    Ci tengo a sottolineare e a ringraziarvi per aver scelto, nello stesso giorno, di fare la medesima comunicazione sia al tavolo del Patto per il lavoro e per il clima della Regione Emilia-Romagna, che la Presidenza della Regione ha individuato come strumento di confronto con le diverse parti sociali ed economiche rispetto alle scelte strategiche per il territorio regionale, poi fare una comunicazione qui, in Commissione, nelle Commissioni Politiche economiche e Territorio, ambiente e mobilità, che abbiamo voluto riunire in maniera congiunta, e poi di spostarsi a Ravenna per incontrare il tavolo economico voluto dal sindaco Michele De Pascale.

    Lo direte certamente anche voi, ma voglio specificare ai colleghi che ci sono 120 giorni perché il Commissario si possa esprimere rispetto alla progettualità presentata; quindi, la comunicazione di oggi ci appare tempestiva. Naturalmente ci riserveremo la possibilità su questo e sulle altre progettualità che riguardano i temi energetici di potere fare degli approfondimenti, di poterlo fare anche in loco. Come ricorderanno i colleghi, durante la scorsa seduta ho annunciato la riunione di oggi perché siamo impegnati a far sì che il contributo che la Regione Emilia-Romagna darà e sta dando all’autosufficienza energetica venga fatto con cognizione di causa e con la collaborazione delle diverse forze politiche che oggi siedono in quest’aula. Quindi, grazie.

    Passo la parola per l’inquadramento all’assessore Vincenzo Colla.

     

    COLLA, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione. Grazie, presidente Rontini. Grazie, presidente Caliandro. Grazie a tutti i consiglieri e le consigliere. Non solo è un atto dovuto, ma è voluto dal commissario e presidente. Faccio ancora fatica a chiamarlo commissario, dato che è la stessa persona, però così è. Lui stesso ha preteso questa modalità, giusta, che penso sia la modalità che sempre utilizziamo, quella di fare operazione di discussione di merito preventiva, perché poi a valle si rischia di non sapere e di non conoscere, ed è sempre un problema. È la modalità. Devo dirvi che abbiamo appena finito il Patto in mattinata. C’è stata una discussione di grande serietà, di grande responsabilità, di grande condivisione e anche di grande serietà, di chi ovviamente può anche avere dei dubbi, come anche Legambiente, che ha motivato dire di conoscere meglio. Ma questa è la democrazia, è la trasparenza, è la modalità che ci siamo dati.

    Penso che sia un bene inquadrare questa decisione che abbiamo assunto dentro uno scenario che penso sia senza precedenti nella storia contemporanea, una pandemia sanitaria, che stiamo gestendo con grande responsabilità, ma che tuttora c’è, una guerra ai confini dell’Europa, una pandemia energetica, che crea una planata allo sviluppo del Paese, ma che, in realtà, mette in difficoltà, con il suo impatto, tante famiglie e tante imprese, e poi una tecnologia che, se non governata, polarizza i sistemi economici e sociali, e – permettetemelo di dire – non avremmo mai pensato di dover raggiungere anche una crisi di Governo. Questo è lo scenario in cui noi ci troviamo.

    In questo scenario, però, io vedo un fattore molto positivo. Intanto conosciamo la responsabilità del gruppo dirigente di questa Regione. L’hanno dimostrato questa mattina le rappresentanze istituzionali, accademiche, economiche, sociali e ambientali, ma conosco la responsabilità anche dei consiglieri e delle consigliere, pur nella libertà, ovviamente, e nella loro autonomia di chiedere, motivare e valutare come giustamente ritengono loro opportuno. Conosciamo anche la responsabilità di dover consegnare una discussione trasparente in questa Regione alle nostre città, a partire ovviamente dalla città di Ravenna. Era con noi il sindaco questa mattina, che ringraziamo, ovviamente, anche per la posizione molto in rapporto con la Regione dal punto di vista degli scenari, delle volontà, ma anche per la precisione di mettere a disposizione, anche lui, oggi la discussione a Ravenna di tutto il tavolo economico e, quindi, una discussione partecipata.

    Oggi viene presentato un progetto di risposta energetica indispensabile per il Paese e per tutti noi, ed è una risposta rispetto al fatto che abbiamo bisogno di avere una nostra autonomia energetica, una nostra diversificazione energetica. Non abbiamo cambiato idea su “macchine avanti tutta” sulle rinnovabili, ma abbiamo bisogno di dare una risposta a quel “tubo di Putin” che rischia di mettere in ginocchio e in discussione tutto il nostro sistema. Verrà motivato anche come funziona l’esercizio di un rigassificatore, ma anche le ragioni per cui portano a un rigassificatore. Ancora una volta l’Emilia-Romagna – penso che sia questo il tratto che dobbiamo utilizzare, penso tutti, almeno noi la sentiamo così.

    Il commissario, anche noi, l’Emilia-Romagna si mette a disposizione per aiutare il suo Paese e il suo futuro, si mette a disposizione, ovviamente, del suo Paese in questo passaggio. Devo dire, però, anche con nettezza, che qui non c’è niente di precario, non ci sono vuoti di poteri democratici.

    C’è un presidente in carica, c’è un commissario che è già stato nominato con pieni poteri per valutare in autonomia e decidere. Non ci sono vuoti di potere quindi dal punto di vista del percorso decisionale, abbiamo la legislazione e tutto quanto ci permette di agire. Ma come sempre vogliamo adottare con voi questa modalità di valutazione, di condivisione a monte, preventiva, trasparente, responsabile.

    Qui vedete schierato il gruppo dirigente di SNAM. Gli ingegneri, che si presenteranno, illustreranno il progetto del rigassificatore. Stiamo parlando di una grande società, SNAM, una società partecipata, solida, che ha grandi competenze e che si è candidata su mandato del Governo, formalmente, a gestire dall’inizio alla fine l’investimento.

    Due certezze quindi dal punto di vista procedurale, per avere idea anche che al di là del contesto c’è una responsabilità di poteri decisionali democratici. SNAM ha già presentato al commissario le caratteristiche dettagliate dell’investimento, una documentazione corposa, complessa che verrà valutata ovviamente, prima di tutto in piena autonomia dal commissario stesso. Ve lo dirà lui, il commissario, con la definizione della task- force di supporto professionale, tecnico, di consulenza: abbiamo bisogno ovviamente anche di valutare noi in autonomia tutto l’impianto. Stiamo parlando di soggetti, almeno dai primi nominativi, di grande qualità e competenza, di esperti di livello nazionale, regionale e territoriale.

    Immagino che i tempi potrebbero essere tali che il commissario già da lunedì potrà annunciare: saranno coinvolti esperti del Ministero della transizione, delle Infrastrutture, di ENEA, le migliori competenze delle nostre strutture, degli assessorati regionali della città di Ravenna. Si tratta di un’operazione quindi in grado di avere una filiera decisionale che parla, discute, che conosce il territorio, che conosce ovviamente le dinamiche procedurali nazionali. Anch’io e Davide siamo a disposizione della task-force, ovviamente.

    Provo ora a dire qual è il tratto. Ci sono stati due decreti di riferimento emanati da Draghi: quello del 17 maggio 2022, “Misure urgenti in materia di politiche energetiche” – questo era il titolo del decreto –; in particolare, l’articolo 5 prevede “la realizzazione di una nuova capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, da allocare nella rete di trasporto già esistente”. Ho letto le testuali parole del decreto, dell’articolo 5 “necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale”.

    Successivamente, altro decreto di Draghi dell’8 giugno, trasmesso al presidente regionale il 16 giugno, relativo alla nomina a commissario straordinario di governo del Presidente della Regione Emilia- Romagna. Il testo recita: “per la realizzazione delle opere strategiche di pubblica utilità indifferibili e urgenti”. Anche qui ho letto le testuali parole del decreto.

    Ora direi che la parola la passiamo a SNAM. Con le slide ci spiegheranno le caratteristiche dell’opera, l’ubicazione dell’opera, la sicurezza dell’opera, l’impatto ambientale. Il progetto di SNAM, ovviamente, dopo oggi verrà inviato a quarantatré soggetti che hanno competenza a dare formale parere, da soggetti nazionali e ministeriali, fino a soggetti territoriali. Verrà inviata quindi dal Commissario a tutti i soggetti la documentazione in suo possesso. Abbiamo chiesto, tramite il Commissario, a SNAM di consegnarci anche l’impatto economico e sociale che ha un investimento di tale portata. Certamente stiamo aiutando il nostro Paese, ma vogliamo anche conoscere le ricadute sul nostro territorio dal punto di vista dell’impatto (investimenti, lavoro), quindi avere un’idea precisa anche delle opportunità che porta un investimento di tale portata. Mi è già stata data formalmente ‒ tramite il commissario, sempre ‒ risposta positiva in tale direzione.

    Penso ci siano le condizioni per gestire il tutto con grande responsabilità. Il commissario ci ha già comunicato che vuole rispettare il decreto, i tempi che assegna dall’invio della formalizzazione di SNAM (120 giorni). Penso si faccia così.

    Oggi alle ore 15.30 saremo a Ravenna, al tavolo provinciale economico, ma per quanto ci riguarda questa riunione è molto importante, perché pensiamo che anche il tratto di conoscenza istituzionale e politica di queste Commissioni sia il fatto democratico più alto rispetto a un investimento di tale portata. Grazie.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, assessore Colla, per l’inquadramento.

    Prima di passare la parola all’ingegnere Elio Ruggeri, amministratore unico di SNAM FSRU Italia, ai fini della redazione del verbale comunico che ci ha raggiunti in aula la consigliera Catellani Maura e si è collegato il consigliere Mastacchi. Proviamo a darci come affidamento quello di consentire a SNAM, all’assessore, al sottosegretario, a chi deve andare a Ravenna di farlo in tempo utile.

    Siamo qui per confrontarci e discutere, quindi non voglio ‒ come del resto, mi pare di poter dire, succede sempre ‒ tarpare le ali delle discussioni. Vogliamo prenderci il tempo per capire, e farlo anche in sedute successive, questa progettualità.

    Ringrazio per la presenza in Commissione anche il dottor Attilio Raimondi e la dottoressa Antonella Cataldi, che fanno parte del Servizio politiche energetiche della Regione Emilia-Romagna, così come saluto anche il dottor Gabriele Paolo Lanza, Patrizia Rutigliano, Mauro Libè e Roberta Vivenzio di SNAM, che hanno diverse responsabilità all’interno della compagine.

    La parola, adesso, all’ingegnere Elio Ruggeri. Ci sono state inviate, poco prima dell’inizio dei lavori della Commissione, delle slide, quelle che anticipava l’assessore Colla, che poi, come sempre, da prassi, metteremo a disposizione dei commissari al termine della seduta, non appena la segreteria sarà in grado di farlo.

    Prego, ingegnere. Grazie.

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Grazie a voi.

    Buon pomeriggio a tutti, ai presenti e ai collegati in video.

    Partirei da un contesto di carattere generale. Stiamo vivendo la crisi energetica più grave che io ricordi. Comincio a non essere più così giovane. Dobbiamo prepararci a fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas che ogni anno ci arrivano dalla Russia. 30 miliardi sono circa il 40 per cento dei volumi che noi consumiamo in Italia.

    L’esigenza di prepararci è anche quella di diversificare, per evitare nel tempo che, anche quando auspicabilmente le tensioni si saranno risolte, possano ritornare.

    L’incarico che ci è stato dato dal Ministero della Transizione ecologica è quello di intervenire nei tempi più rapidi possibili. Intervenire nei tempi più rapidi possibili per creare nuove opportunità di importazione di gas non ha alternative rispetto all’utilizzo di soluzioni galleggianti di stoccaggio e rigassificazione. Ogni altra soluzione d’importazione, ogni altra ipotesi di importazione, che sia un terminale di rigassificazione terrestre piuttosto che un nuovo tubo di collegamento con un altro Paese fornitore, avrebbe richiesto molto più tempo. È una considerazione ovvia, questa: prendere una nave che già funziona come terminale di rigassificazione dal posto in cui opera, portarla in Italia, ormeggiarla e collegarla è certamente la soluzione più rapida. È talmente lapalissiano che hanno pensato tutti la stessa cosa. Quindi, il mercato del FSRU, delle navi di rigassificazione, è esploso a partire da febbraio e delle poche, pochissime, unità disponibili molte sono state accaparrate da Paesi europei, in particolare dalla Germania, che se ne è assicurata quattro, l’Olanda, i Paesi estoni.

    SNAM, in tempi piuttosto rapidi, è riuscita ad assicurarsene due di FSRU, due tra le migliori, due tra il nocciolo delle full optional, come dicevamo anche stamattina.

    La prima l’abbiamo acquistata il 1° giugno, ed è la Golar Tundra, destinata alla realizzazione di un impianto di rigassificazione a Piombino. La seconda l’abbiamo acquistata, abbiamo firmato il contratto di acquisto il 7 luglio. Quindi, a distanza di un mese abbiamo bloccato due delle migliori navi sul mercato.

    Contestualmente abbiamo, rispondendo anche alle disposizioni temporali del DL che è stato citato prima dall’assessore Colla, abbiamo presentato due istanze autorizzative, una per Piombino il 29 giugno e una per Ravenna l’8 luglio, che sono istanze autorizzative, lo vorrei dire subito, complete in ogni aspetto.

    Sono complete negli aspetti di carattere ambientale, negli aspetti di carattere della sicurezza, negli aspetti di carattere della concessione demaniale, l’analisi dei rischi, dell’occupazione del suolo, delle emissioni in acqua e in aria. Sono complete in ogni loro parte come SNAM è solita fare quando presenta dei progetti infrastrutturali.

    L’esigenza che noi abbiamo è chiaramente l’urgenza, cioè la capacità di mettere a terra queste FSRU nel minor tempo possibile perché averle acquistate da sole ovviamente non è una garanzia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Abbiamo bisogno di un sito dove ormeggiarle e abbiamo bisogno di una struttura in grado di collegarle alla rete di trasporto del gas. Per poterle ormeggiare rapidamente ci sono solo due opzioni, o all’interno di un porto in una banchina con caratteristiche adeguate o in mare aperto lì dove esiste già una struttura di ormeggio, perché l’idea di dover fare una nuova struttura di ormeggio ci porterebbe ben oltre i tempi che ci siamo dati come contributo alla diversificazione delle fonti.

    A Ravenna abbiamo trovato un’opportunità che ci consente in primis di stare nei tempi. Quindi, l’esistenza di una piattaforma, che è la piattaforma Petra, di fronte a Ravenna, pensata negli anni Ottanta per ospitare delle navi per importare l’olio, è un grande asset che ci consente di accelerare, attraverso lavori di adeguamento alla nuova dimensione della FSRU, la messa in esercizio della FSRU.

    A Ravenna, ovviamente, troviamo anche un ambiente imprenditoriale industriale molto vicino al nostro settore, dove speriamo di poter trovare supporto nelle fasi di realizzazione e nelle fasi di esercizio. In quest’ottica rispondo anche a una sollecitazione che arrivava dall’assessore Colla. Su indicazione della Regione abbiamo incaricato da subito una società per andare a quantificare le ricadute socioeconomiche sul territorio durante la fase di realizzazione. Fare questo adeguamento della piattaforma e le linee dei gasdotti che fra un attimo vedremo vale tra 250 e 300 milioni di euro solo di investimento, ma soprattutto durante l’esercizio. Un impianto del genere, per la durata in cui opererà, assorbe decine di milioni di euro l’anno di costi operativi. È importante per noi. Metteremo a fattor comune i risultati di questo studio non appena pronti tra qualche settimana.

    La nave che vedete qua dietro si chiama oggi, ancora oggi, BW Singapore. BW è la società da cui l’abbiamo comprata. È la nave che abbiamo acquistato e che immaginiamo di ormeggiare a Ravenna. È una nave, dicevamo prima, full optional, nel senso che è l’ultima generazione di navi da rigassificazione. Questa – è importante sottolinearlo – non nasce come nave e poi è convertita ad impianto di rigassificazione, questa nasce come impianto di rigassificazione che può anche navigare, quindi ha tutti i dispositivi, tutte le misure, tutte le apparecchiature di ultima generazione, necessarie per contenere gli impatti sull’atmosfera e garantire i massimi livelli di sicurezza.

    Dimensionalmente la nave è lunga quasi 300 metri, però se uno dice 300 metri, non se li figura, cioè è più piccola di una nave da crociera, è sensibilmente più bassa di una nave da crociera, quindi ha una dimensione che, per quanto ragguardevole, siamo abituati a vedere.

    La nave, in quanto impianto di rigassificazione, fa una cosa semplicissima e una sola, non fa processi chimici, processi complicati, fa un’unica cosa: cambia lo stato del gas da stato liquido a stato gassoso; quindi, porta il gas da gas naturale liquefatto (il gas è liquido a meno 160 gradi e a pressione atmosferica) in fase gassosa, quindi lo riscalda, non fa nient’altro che riscaldarlo e utilizza come mezzo di scambio termico l’acqua di mare.

    Preleva quindi acqua di mare, la usa per riscaldare il GNL e restituisce all’ambiente marino acqua di mare a una temperatura più bassa di 7 gradi: questa è l’unica cosa che fa l’impianto di rigassificazione, non fa nessun altro processo di trasformazione della materia, né alcun processo chimico.

    Quando parliamo di rigassificazione, stiamo parlando di un processo vecchio come la notte dei tempi, nel mondo gli impianti di rigassificazione sono quasi 200, è una tecnologia iper-testata e iper-consolidata.

    Questo è un plot dell’area di intervento, quindi, se vedete, al pallino 1 è ubicata la piattaforma Petra, che dovrà essere adeguata per ormeggiare in sicurezza la FSRU e poi ovviamente anche la LNG carrier, la nave che porterà l'LNG alla FSRU e che lo scaricherà sull'FSRU, una volta a settimana circa.

    Vedete il gasdotto off-shore, che collega la piattaforma Petra con la linea di costa. È importante osservare che il gasdotto sarà interrato lungo tutto il suo tracciato, ma l’attraversamento della linea di costa avverrà in modalità trencheless, cioè attraverso una perforazione orizzontale, quindi non ci sarà lo scavo, la posa del tubo, la chiusura dello scalo, ma ci sarà una perforazione orizzontale, che comincerà molto al largo e consentirà al tubo di passare sotto 10 o 15 metri di terreno dal livello di superficie, senza nessuna interferenza con l’ambiente sovrastante.

    Il tubo continua attraversando, con modalità identiche, quindi sempre trenchless, la pineta, e vedete che il tracciato in rosso gira intorno alla città per collegarsi al nodo di Ravenna, dove viene alimentato da rete nazionale. Questo è il progetto.

    La slide successiva mostra un foto-inserimento, vedete nella fotografia l’immagine, a destra della linea di costa, di quello che si dovrebbe vedere del FSRU, una nave lontana, all’orizzonte, in mezzo a tante altre navi, perché quella è un’area prossima ai corridoi di navigazione per l’avvicinamento e per l’allontanamento dal porto di Ravenna, dove stazionano regolarmente le navi che siete soliti inquadrare.

     

    Presidente RONTINI. Ci vuole pazienza, perché questa sala, a differenza del rigassificatore, non è nata per fare anche l’on-line, è nata prima e quindi l’abbiamo adattata. Grazie.

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Questo è il dettaglio del tracciato del gasdotto marino, dove si vede anche l’operazione di trivellazione orizzontale. Nel box in basso a destra vedete il profilo del tubo che passa a oltre dieci metri di profondità, sotto la linea di costa. Di nuovo, il percorso del gasdotto nella prima parte terrestre, con il dettaglio dell’attraversamento della pineta, di nuovo in trivellazione orizzontale e senza interferire con la superficie. Infine, il percorso della tubazione.

    Il progetto è semplice nella sua rappresentazione. I lavori, anche durante la fase di cantiere, sono molto contenuti. Ciò che conta è la tempistica. Ciò che preme è veramente la tempistica. Noi abbiamo l’impegno assoluto, ma anche – se mi consentite – un impegno morale a realizzare quest’opera il più velocemente possibile. La nostra tempistica prevede oggi un avvio delle attività commerciali, quindi la capacità di essere in grado di contribuire efficacemente alla diversificazione delle fonti, a partire dal terzo trimestre del 2024. Quindi, tra luglio e settembre è la nostra finestra di partenza di queste opere. Affinché ciò sia realizzato, è necessario cominciare a lavorare in campo per le modifiche alla piattaforma e per la posa delle tubazioni all’inizio dell’anno successivo. Quindi, sul nostro percorso critico, insieme a tutte le attività di procurement, ingegneria e realizzazione, ci sta anche l’iter autorizzativo. Quindi, cogliamo veramente con favore e siamo disponibili a ogni tipo di supporto il commissario avrà bisogno per riuscire a rispettare l’obiettivo delle autorizzazioni nei centoventi giorni previsti dal DL.

    C’è anche una lista, in fondo, come ultima slide, del pacchetto informativo che compone l’istanza. Come diceva l’assessore Colla, è completo, è dettagliato, è esaustivo. Comprende tutto ciò che è necessario per la valutazione da parte dell’Ufficio commissariale di ogni aspetto del progetto.

    Per parte di SNAM restiamo a disposizione a integrare e a rispondere ad ogni domanda, dubbio, perplessità, preoccupazione dovesse emergere nelle prossime settimane.

    Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie, dottore.

    Prima di dar seguito al dibattito, do atto della presenza dei colleghi Pelloni, Montalti, Daffadà, Mastacchi, che è già stato citato, e Sabattini. Se ci sono altre presenze, lo segnalino in chat.

    Trovo molto interessante l’illustrazione alla quale abbiamo assistito, prima dell’assessore Colla e poi del nostro ospite, e con una certa preoccupazione affronto la seduta, proprio perché rappresenta un momento nevralgico della vita del Paese e, quindi, anche della nostra regione la crisi di Governo che viviamo. L’investimento è di grande importanza e il fatto che sia stato riconosciuto al nostro presidente il ruolo di commissario ci rende ancora più centrali anche nella disponibilità e nel dovere di operare per cercare di dare qualche risposta, non solo nell’interesse evidentemente dell’Emilia-Romagna, ma anche di tutto il Paese.

    I lavori che le Commissioni congiunte dovranno fare nei prossimi mesi saranno, quindi, non soltanto di routine, ma evidentemente anche di ascolto e sollecitazione rispetto alle priorità stesse che abbiamo nell’azione di Governo. Non sarà, quindi, questa l’occasione in cui intervenire, ma le prossime settimane, i prossimi mesi, quelli in cui, invece, dovremo metterci al lavoro per dare una mano in questa questione, perché ci sia quell’equilibrio necessario, che pure è stato rappresentato, tra lo sviluppo e il rispetto dell’ambiente, altro punto di riferimento evidentemente tenuto in considerazione anche dal relatore della SNAM.

    C’è il consigliere Bessi che ci chiede di intervenire, quindi sarei per dargli la parola. Non so se ci sono altre richieste degli altri colleghi, ma se ci fossero vi invito a segnalarle, in modo tale da poter dare poi la possibilità anche per le repliche. Segno già la collega Zamboni, che vedo che ha alzato la mano.

    Do la parola al consigliere Bessi. Collega Bessi? Dalla regia, ci potete dare un segnale? Non si riesce a collegare, qual è il problema?

    Diversamente, nell’attesa che venga ripristinato il collegamento col collega Bessi, darei la parola alla collega Zamboni. Prego, collega Zamboni.

     

    Consigliera ZAMBONI. Ovviamente, ringrazio come consigliera di Europa Verde per questa illustrazione.

    Come ha detto il presidente Caliandro ci si tornerà sopra. Non posso non esimermi dal rappresentare le perplessità del mondo ambientalista e anche di Europa Verde di fronte a questa infrastruttura, pur rendendomi conto, ovviamente, che siamo in una situazione di emergenza energetica.

    Purtroppo, scontiamo il ritardo dello sviluppo delle rinnovabili e di non aver diversificato per tempo i nostri fornitori. Comunque, oggi c’è il problema.

    Della soluzione che ci viene proposta preoccupa naturalmente l’elemento sicurezza, cioè come si integra con il piano generale di sicurezza del porto di Ravenna la presenza di questo impianto, e ci preoccupa anche, e su questo chiedo una conferma a SNAM, se veramente questo impianto tratterà lo shale gas importato dagli Stati Uniti, che noi sappiamo essere uno dei prodotti, essendo un combustibile fossile, che vede un sistema di produzione tra i più inquinanti e devastanti per i territori.

    Ho una domanda specifica da fare, perché non l’ho visto nelle slide: a che distanza verrà collocato il rigassificatore rispetto alla costa, rispetto quindi all’abitato, e quanto è lunga la conduttura che da riva porterà al nodo hub il gas rigassificato?

     

    Presidente CALIANDRO. Il collega Bessi si riesce a recuperare? Proviamo a richiamare Gianni Bessi. Eccolo. Gianni, ci senti?

     

    Consigliere BESSI. Sì, ci sono. Buongiorno.

    Io condivido l’impostazione del presidente Caliandro e della presidente Rontini delle Commissioni congiunte.

    La relazione dell’assessore Colla, di presentazione non solo delle motivazioni, ma del quadro nazionale geopolitico, è convincente, non ci torno sopra.

    Io credo che proprio il tracciato del percorso del commissario, che vede compartecipare 43 istituzioni del nostro Paese ai massimi livelli pubblici, ci porterà a un resoconto, ad una decisione, ad un’autorizzazione in cui ho piena fiducia, essendo anch’io parte integrate di un’Istituzione pubblica elettiva e di controllo di questo percorso.

    Massima fiducia quindi in questa fase, giustamente con la con la decisione del Governo Draghi di procedere al percorso di commissariamento. La tempistica dei 120 giorni ci permette chiaramente di avere un respiro, di avere dei tempi certi, ma anche di capire bene tutti i vari passaggi. Non ultimo la collocazione nel mare Adriatico, di fronte a Ravenna, al distretto di Ravenna, nonché ‒ passatemelo ‒ al porto di Ravenna, al distretto e al porto dell’Emilia-Romagna. Questa, ricordiamocelo, è una collocazione geografica, però le stesse aziende, le stesse parti, il know-how è patrimonio di tutta la regione, fino a Piacenza o altre aree.

    Pur essendo anch’io di Ravenna, non guarderei a un campanilismo localistico; non solo all’urgenza e alle problematiche nazionali, ma anche alla ricchezza di tutto il sistema Paese.

    Concludo con l’augurio che ci sia anche la stessa celerità in altri passaggi che riguardano le rinnovabili, per esempio, nel progetto del parco eolico, sempre in Adriatico, e altre progettualità che il sindaco di Ravenna, visto che c’è stato un incontro e che ci sarà un incontro successivo, ha candidato a livello nazionale proprio per la Transizione energetica. Anzi, direi “le” Transizioni energetiche. Grazie. Buon lavoro.

     

    Presidente CALIANDRO. La parola al consigliere Taruffi, poi prima il consigliere Mastacchi e poi la consigliera Piccinini.

     

    Consigliere TARUFFI. Grazie, presidente. Alcune rapide considerazioni. Il contesto in cui viviamo, le difficoltà date dalla guerra in Ucraina e le conseguenze che ha portato dal punto di vista energetico e di approvvigionamento energetico sono sotto gli occhi di tutti, quindi sappiamo bene che dobbiamo intervenire, e dobbiamo farlo diversificando. Sicuramente c’è bisogno di mettere in campo diverse azioni, diverse scelte politiche, a cui bisogna dare seguito.

    Mi ricollego a quello che diceva poco fa il collega Bessi. Abbiamo necessità di diversificare l’approvvigionamento. Abbiamo diverse leve su cui insistere. Il tema del fotovoltaico, del parco eolico è un elemento per noi fondamentale. Sull’Adriatico sappiamo che vi è la possibilità di fare questi interventi. Credo che la celerità con la quale si intende procedere per il rigassificatore debba essere la stessa che poi pretendiamo e utilizziamo anche per altri interventi.

    In questa Regione ‒ come sappiamo ‒ abbiamo obiettivi che sono stati definiti dal Patto per il lavoro e per il clima, a cui dobbiamo comunque tendere e ai quali dobbiamo dare seguito, per quanto riguarda la riduzione delle emissioni climalteranti, la produzione di energia pulita al 2035.

    I temi di cui stiamo discutendo oggi non sono eludibili. Attendiamo nei prossimi mesi lo scadenzario, il timing che ci è stato prospettato ‒ se non ho capito male, quattro mesi, sostanzialmente ‒ per concludere l’iter amministrativo. L’avvio dei lavori a gennaio 2023 per andare in esercizio nell’estate del 2024 sono sicuramente tempi molto veloci. Anche se non danno una risposta immediata ‒ diciamo così ‒ al problema che avremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, sono i tempi più veloci possibili.

    In questo, la parte amministrativa, le autorizzazioni, tutta la documentazione necessaria e anche le valutazioni di carattere ambientale che dovranno essere fatte credo che dovranno richiamare la nostra attenzione, così come i lavori di queste Commissioni congiunte, politiche economiche e politiche ambientali, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. La velocità è un elemento fondamentale in questa situazione. Devono esserlo altrettanto tutte le tutele ambientali e tutti gli elementi di sicurezza che dobbiamo pretendere.

    Per noi è fondamentale ‒ credo non solo per noi, ma per tutti ‒ tenere fermi gli obiettivi che ci siamo dati con il Patto per il lavoro e per il clima, ripeto, in ordine alla riduzione delle emissioni climalteranti e della produzione di energia elettrica pulita al 2035.

    Capire bene come si innestano questi meccanismi, queste scelte che stiamo operando e di cui stiamo discutendo oggi, con quegli obiettivi è un elemento che credo sia compito principale di queste Commissioni del nostro lavoro perché, ripeto, ci siamo dati degli obiettivi, dobbiamo mantenerli e capire come tenere insieme le cose credo che sia un elemento di cui non possiamo fare a meno. Ovviamente oggi abbiamo assistito a una prima presentazione di cui ringrazio i presidenti delle Commissioni, la Giunta, il commissario, SMAM, eccetera, però credo che nelle prossime settimane avremo nuovamente bisogno di fare incontri di questo tipo, approfondire e capire, lo dico da un punto di vista più politico, come tenere insieme gli obiettivi che ci siamo dati, ripeto, con il Patto per il lavoro e il clima e le scelte che stiamo operando a partire da questo. Grazie.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, consigliere Taruffi. La parola al consigliere Marco Mastacchi, che è collegato da remoto. È presente, ne approfitto per comunicarlo, anche il consigliere Liverani, che lo ha comunicato per il tramite della chat dell’applicativo.

    Prego, consigliere Mastacchi.

     

    Consigliere MASTACCHI. Perfetto. Chiedo scusa, ma c’era il volume basso del microfono. Ringrazio i due presidenti per questa occasione importante di discussione su un argomento così strategico, non solo per noi in Emilia-Romagna, ma credo per tutto il Paese.

    C’è una preoccupazione che ha ben descritto l’assessore nella sua introduzione. Io, tenendo un pochino fede a quello che ha chiesto il presidente, quindi di rimandare la discussione vera delle date successive a quella di oggi, una domanda la devo fare perché è un elemento di preoccupazione che ha fatto sì che io presentassi nei giorni scorsi una risoluzione, la 5188, che riguarda la tecnologia utilizzata da questo rigassificatore, che concordo che debba essere assolutamente portato avanti il più rapidamente possibile, perché, comunque, come ha detto anche chi mi ha preceduto, i tempi, seppur i più brevi possibili, sono comunque lunghi. Quindi, tutto quello che può essere fatto per accelerare assolutamente deve essere visto di buon occhio. Però, la domanda che faccio, che poi è anche l’oggetto della risoluzione 5188, magari chiedo alla presidente se può essere calendarizzata in occasione di una delle discussioni che avremo nel prossimo periodo, riguarda il tema della tecnologia utilizzata. Quindi chiedo se questo rigassificatore è progettato a circuito chiuso o a circuito aperto, perché dal punto di vista dell’impatto ambientale sul mare, sull’inquinamento e sugli organismi dell’ecosistema marino, chiaramente, è una differenza molto, molto grande. Anche perché sappiamo bene che l’Adriatico ha un’economia legata alla pesca, alla itticoltura, eccetera, molto, molto importante. Su questo aspetto del circuito aperto o chiuso c’è una preoccupazione degli operatori molto forte. Per cui, chiederei, se è possibile avere una prima risposta anche telegrafica oggi su che tipo di tecnologia è prevista e poi chiedo se è possibile calendarizzare la risoluzione in occasione della discussione più ampia che faremo nei prossimi giorni.

    Grazie.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, consigliere Mastacchi.

    Prima di dare la parola alla consigliera Piccinini, da parte della Presidenza nulla osta a discuterla contestualmente in una delle sedute che faremo sul tema. Bisogna, però, che lei chieda di spostarla in Commissione, dal momento che al momento la risoluzione è iscritta ai lavori dell’Aula e non delle Commissioni.

    Prego, collega.

     

    Consigliera PICCININI. Grazie, presidenti.

    Ringrazio per questo momento di confronto importante, perché questo è un tema di cui noi leggiamo tanto e spesso sui giornali e quindi un momento appunto di approfondimento era necessario. Poi avremo modo di fare una discussione anche più ampia e approfondita.

    Ci tengo, in linea con quello che diceva peraltro anche il collega Taruffi, a ricordare che, è vero, abbiamo una crisi energetica con cui tutti quanti, evidentemente, dobbiamo fare i conti, è vero anche, però, che abbiamo anche una crisi climatica di cui non dobbiamo mai dimenticarci. Il disastro della Marmolada sta a dimostrare proprio questo. In questo senso la mia richiesta era quella di poter proseguire con un approfondimento rispetto al progetto di Agnes e avere l’occasione di confrontarci su questa progettualità che è stata presentata e viaggia parallelamente al tema del rigassificatore.

    Ne approfitto per fare una domanda telegrafica, mi scuso se in qualche modo la risposta è già stata illustrata, oggi è una giornata particolarmente convulsa dal punto di vista politico, quindi può anche darsi che mi sia sfuggito, però vorrei capire quale sarà il periodo di autorizzazione. C'è un dibattito rispetto a Piombino che abbiamo letto sui quotidiani, volevo capire per Ravenna qual è la situazione.

    Grazie.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, consigliera Piccinini.

    Ci sono altre richieste di intervento da parte dei colleghi qui in Aula o collegati da remoto? A me non pare di avere altre richieste, quindi farei dare a SNAM alcune risposte più puntuali sui termini tecnici, alcune delle cose che chiedeva la consigliera Zamboni sono contenute nelle slide, ma capisco che erano scritte in piccolo; quindi, diamo la parola di nuovo all’ingegner Ruggeri e poi all’assessore Colla per le conclusioni.

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Spero di aver segnato tutte le domande, ma, se me ne sfuggisse qualcuna, sono ovviamente a disposizione.

    La distanza della piattaforma, quindi della nave, è 8,5 chilometri. Il foto-inserimento è stato costruito ad hoc, chiaramente dov’è la piattaforma Petra si lascia, non si sposta.

    La lunghezza della tubazione a terra, dal punto di arrivo dello shore approach, fino al nodo è di 34 chilometri. Se arriverà o no shale gas, non spetta a noi stabilirlo, come SNAM saremo su questo terminale un soggetto che venderà la capacità del rigassificatore agli importatori di gas, che potranno portare il gas dove lo acquisteranno. Alcuni lo acquisteranno in Qatar, altri Nigeria, qualcun altro in Indonesia e qualcun altro probabilmente anche negli Stati Uniti, però non rientra nel nostro scopo di attività, è legato più a chi importa la molecola e non a chi, come noi, gestisce invece un’infrastruttura di rigassificazione.

    Entro fine anno faremo un’asta, in primis per Piombino e poi a ruota per Ravenna, per offrire la capacità di rigassificazione, e i soggetti del mercato dichiareranno il loro interesse e prenderanno i relativi impegni, in accordo, ovviamente, con le regole e le modalità che verranno stabilite dall’Autorità di regolazione del gas.

     

    Presidente RONTINI. Consigliera Zamboni, non è un dibattito a due, quindi lasci intervenire l’ingegner Ruggeri, anche perché ai fini della redazione del verbale dobbiamo tener conto delle domande dei consiglieri.

    Lei può eventualmente richiedere la parola dopo. Abbiamo già detto che faremo altre sedute, quelle saranno la sede per porre altre domande.

    Se vuole, chiede la parola, re interviene e l’ingegner Ruggeri, con grande disponibilità, le risponde.

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Vado avanti.

    Una domanda sulla sicurezza. Tutte le infrastrutture come questa rientrano nella direttiva Seveso sui gravi rischi da incidenti, sono soggette a un rilascio da parte del CTR, del Comitato tecnico regionale, del nulla osta di fattibilità, e questa non fa nessuna eccezione, seguirà le stesse procedure che segue ogni altro impianto caratterizzato come impianto Seveso.

    In merito al periodo di autorizzazione, noi chiederemo una concessione demaniale, perché Petra occupa una concessione demaniale, la chiederemo per venticinque anni, così come prepareremo tutte le infrastrutture, la nave, il pontile, le tubazioni, per poter operare venticinque anni. Ciò non toglie che questa è una nave. Quindi, il giorno che non dovesse più servire allo scopo, si staccano gli ormeggi, si gira la chiave, si mette in modo e la nave trova collocazione in altri mercati. Però, in questo momento l’istanza autorizzativa sarà per questa durata.

    Un’ultima osservazione in relazione alla tecnologia di rigassificazione. Questa è una nave, dicevamo prima, di ultima generazione e come nave di ultima generazione è a open-loop, quindi lo scambio termico, dicevamo, avviene con acqua di mare, quindi prendendo acqua dal mare, utilizzandola come vettore caldo che si raffredda fino a 7 gradi. Questa è la tecnologia standard nei nostri mari, e per nostri mari intendo dire tutti i mari subartici, perché la tecnologia alternativa, che, invece, è la tecnologia a closed-loop, cioè che non utilizza acqua di mare, ma utilizza il calore ottenuto dalla combustione del gas, si utilizza soltanto in quei posti dove la temperatura dell’acqua di mare si avvicina allo zero termico; quindi, ovviamente ghiaccerebbe a contatto con il GNL e non rigassificherebbe. Osservo che quegli impianti sono subottimali perché devono bruciare tantissimo gas per creare quel calore necessario a rigassificare le portate di GNL, e ovviamente quella combustione fa emissioni, e fa emissioni anche significative. Per questo è un sistema che viene utilizzato soltanto nel Mare del Nord e – lasciatemelo dire – in quegli impianti che non hanno alternative.

    Degli impianti che conosciamo, per esempio, Adriatic LNG, a Rovigo, è un impianto open-loop, quindi usa acqua di mare, Krk, di fronte a noi, in Croazia, che sostanzialmente è una FSRU molto simile a quella che abbiamo acquistato noi, è un impianto open-loop. In Germania due dei quattro impianti realizzati sono open-loop, però per funzionare prendono acqua calda dai reflui di una produzione industriale. Però, lì dove si può utilizzare l’open-loop si utilizza l’open-loop per evitare le emissioni in atmosfera e per rendere l’impianto molto più efficiente.

    C’era forse una domanda anche sui tempi. Sui tempi di installazione ho già risposto, e sono venticinque anni. Invece, sui tempi del progetto, 2024 sono i tempi minimi indispensabili. Io vorrei metterli in un contesto più noto a noi. Io lavoravo in Edison e quando si è fatto Rovigo ci abbiamo messo dodici anni, ho visto fare OLT e ce ne sono voluti undici. Quindi, riuscire a farlo in due anni, pur comprando un mezzo esistente, sarà un’impresa challenging, su cui facciamo affidamento di nuovo, come sempre, sull’unità commissariale.

     

    Presidente RONTINI. Ingegner Ruggeri, se rimane lì gentilmente, ha chiesto di reintervenire la consigliera Piccinini, alla quale passo la parola. Prego.

     

    Consigliera PICCININI. Per chiarirci, la mia domanda era rispetto al periodo di concessione o autorizzazione, perché a Piombino si parlava di venticinque anni, che poi sembra diventino tre, da quello che ho letto di sfuggita. Questo lo dico, ma è una considerazione anche politica, nel senso che, se abbiamo un’emergenza, se diventa un intervento di venticinque anni, diventa un intervento strutturale.

     

    Presidente RONTINI. C’è anche una richiesta di intervento da parte della consigliera Zamboni. Prego.

     

    Consigliera ZAMBONI. Ripeto a microfono aperto le domande che le avevo fatto. Lei ha già detto che voi venderete il servizio e che per sapere chi se ne avvarrà verrà fatta un’asta a fine anno. In aggiunta, le chiedo: siete, comunque, vincolati a fare un’asta rivolta solo a gestori del settore energetico italiano?

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Rispondo a entrambe le domande.

     

    Presidente RONTINI. Grazie.

     

    RUGGERI, amministratore unico SNAM FSRU Italia. Con riferimento alla durata, noi stiamo progettando le infrastrutture e richiedendo un’autorizzazione per una permanenza in sito di 25 anni. Quello che cercavo di dire è che se questa infrastruttura non dovesse servire, ovviamente, essendo una nave, nel momento in cui finisce l’esigenza del gas, potrà andare via prima.

    L’opera, l’iter autorizzativo e la concessione demaniale prevedono però una richiesta per 25 anni, esattamente come quella di Rovigo. Quello dei 25 anni non è un termine casuale, ma è un termine che discende dal Codice di rigassificazione. I terminali di rigassificazione italiani, cioè, siccome sono regolati, stanno in esercizio 25 anni; poi, ovviamente, non dovesse servire, di nuovo, a tempo debito si mollano gli ormeggi, si accende il motore e la nave –perché, ripeto, è una nave – se ne andrà.

    Quanto all’asta, noi non siamo titolati, in questo momento… Non sappiamo, perché l’Autorità non ci ha ancora approvato il Codice di rigassificazione sulla base del quale verrà fatta l’asta. Tale Codice sarà oggetto di consultazione e di approvazione da parte dell’Autorità di regolazione; sarà l’Autorità a porre dei vincoli. Non mi aspetto, anzi, lo escluderei, che i vincoli possano ridurre lo spettro degli utilizzatori ai soli utilizzatori italiani.

    Su questo rispondo alla sua domanda, quindi sarà aperto a tanti importatori.

     

    Presidente RONTINI. Grazie.

    L’assessore Colla voleva per qualche minuto dare un riscontro più di natura politica. Il sottosegretario Baruffi ha fatto notare che ha verificato lo stato delle autostrade, quindi, per essere in tempo per i lavori bisogna che tutto il gruppo parta verso Ravenna.

    Gli diamo velocemente la parola. Prego, assessore.

     

    COLLA, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione. Mi ha dato tutto il tempo, quindi vado velocissimo rispetto a una valutazione della consigliera Piccinini sul progetto AGNES.

    Confermo che per quanto ci riguarda, siamo pienamente disponibili e siamo anche in grado, avendo già parlato anche con la società, di presentare il progetto nelle modalità che la Commissione vorrà, perché ritengo che sia non solo giusto presentarlo… È un grande progetto, uno dei più grandi progetti in Europa di fotovoltaico galleggiante offshore, quindi è bene anche presentarlo per le caratteristiche che ha.

    Piena disponibilità quindi, quando lo riterrete, a venir qua con la società dell’impianto.

    Grazie.

     

    Presidente RONTINI. Grazie, assessore, grazie ai consiglieri, al sottosegretario, al presidente commissario e a SNAM per la disponibilità.

    Noi vogliamo rispondere positivamente alla sfida, che ha delle procedure inedite, in termini anche e soprattutto di tempo. Avete la disponibilità delle Commissioni per accompagnare il progetto, che deve andare a risultato. È imprescindibile per il fabbisogno energetico dell’Italia, ma deve avvenire in piena sicurezza, sia per l’uomo che per l’ambiente.

    Vigileremo, come è nostro compito, perché sia così. Penso che quello che diceva l’assessore Colla, e ho finito, condivisione, trasparenza, responsabilità siano i tratti del nostro impegno.

    Riconfermo che nelle prossime sedute calendarizzeremo, come ci eravamo impegnati a fare nel dialogo con la collega Piccinini, anche un approfondimento sul fotovoltaico e il solare galleggiante, così come è mia intenzione portare i Commissari in loco per capire anche il tema della ripresa delle estrazioni e dell’impianto di combustione.

    Grazie, buon pomeriggio e buon viaggio a chi parte verso Ravenna.

     

    Espandi Indice