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Legislatura XI - Commissione III - Resoconto del 14/06/2023 antimeridiano

    Resoconto n. 16

    Seduta del 14 giugno 2023

     

    Il giorno 14 giugno 2023 alle ore 9,30 è convocata, con nota prot. n. PG.2023.14658 del 9/6/2023, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, ambiente, mobilità, in seduta ordinaria e in udienza conoscitiva, in modalità “mista”, cioè con la presenza in sede del presidente, dei vicepresidenti e dei seguenti membri per Gruppo assembleare: Amico (ERCEP); Bulbi, Costa, Dalfiume (PD); Facci, Pelloni (Lega); Mastacchi (RCPER); Piccinini (M5S); Pigoni (BP); Zamboni (EV); nonché degli altri partecipanti in via telematica, in applicazione dell’art. 124, comma 4 bis del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e della delibera dell’Ufficio di Presidenza 26 maggio 2022, n. 26 (Disposizioni per lo svolgimento in modalità telematica o mista delle sedute delle Commissioni assembleari).

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    CALIANDRO Stefano

    Presidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    7

    presente

    OCCHI Emiliano

    Vicepresidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    6

    presente

    ROSSI Nadia

    Vicepresidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    6

    presente

    AMICO Federico Alessandro

    Componente

    Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

    2

    presente

    BULBI Massimo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    CASTALDINI Valentina

    Componente

    Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

    1

    assente

    COSTA Andrea

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    4

    presente

    DAFFADA’ Matteo

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    DALFIUME Mirella

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    DELMONTE Gabriele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    EVANGELISTI Marta

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    1

    presente

    FABBRI Marco

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    FACCI Michele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    presente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    assente

    MASTACCHI Marco

    Componente

    RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

    1

    presente

    MONTALTI Lia

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    assente

    PELLONI Simone

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PIGONI Giulia

    Componente

    Bonaccini Presidente

    3

    presente

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    RAINIERI Fabio

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    SABATTINI Luca

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    2

    presente

    ZAMBONI Silvia

    Componente

    Europa Verde

    1

    presente

     

    È presente la consigliera Palma COSTI in sostituzione della consigliera Lia MONTALTI.

     

    È altresì presente la Vicepresidente e assessore alla transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile Irene PRIOLO.

     

    Partecipano alla seduta: Adriano Calzolari, Coordinatore Sviluppo Asset Energia Elettrica Inrete Distribuzione Energia S.p.A.; Riccardo Pollini, Responsabile Asset Management Inrete Distribuzione Energia S.p.A.; Luca Alfonsi, Responsabile Unità programmazione e Gestione - Area Operativa Emilia - Romagna E-distribuzione; Medea Bertolani, funzionario Confindustria Emilia-Romagna.

    Presiede la seduta: Stefano CALIANDRO

    Assiste la segretaria: Silvia Fanti

    Funzionario estensore: Angelo Baratelli

     


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

    UDIENZA CONOSCITIVA

    sull’oggetto:

     

    6746 -Progetto di legge d'iniziativa consiglieri recante: "Norme in materia di opere relative a reti ed impianti elettrici e semplificazione dei procedimenti autorizzativi riguardanti la costruzione e l'esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione elettrica e delle procedure riguardanti le reti e gli impianti di distribuzione di energia elettrica non facenti parte della rete elettrica di trasmissione nazionale. Abrogazione della legge regionale 22 febbraio 1993, n. 10". (21 04 23)

    A firma dei Consiglieri: Costi, Costa, Daffada', Zappaterra, Sabattini, Rontini, Mori, Fabbri, Bulbi, Gerace, Mumolo

    (Relatore consigliere Andrea Costa)

    (Relatore di minoranza consigliere Simone Pelloni)

     

    partecipano:

     

    ALFONSI Luca

    Responsabile Unità programmazione e Gestione - Area Operativa Emilia - Romagna E-distribuzione

    BEGA Massimiliano

    Referente Emilia-Romagna Sostenibilità e Affari Istituzionali Area Nord ENEL

    BERTOLANI Medea

    Funzionario Confindustria Emilia-Romagna

    CALZOLARI Adriano

    Coordinatore Sviluppo Asset Energia Elettrica Inrete Distribuzione Energia S.p.a.

    CHIERICI Gianluca

    E-distribuzione

    GIANNI Riccardo

    E-distribuzione

    GRAZIA Mauro

    Confabitare

    POLLINI Riccardo

    Responsabile Asset Management Inrete Distribuzione Energia S.p.a.

    RUSCONI Gian Luca

    Vicedirettore Confindustria Emilia-Romagna

    ZANELLI Michele

    Assessore all’Urbanistica - Comune di Imola

     

    Presidente Stefano CALIANDRO. Come sapete, c’è stato un passaggio al CAL rispetto a questo provvedimento, come era stato anche richiesto. Io darei la parola al consigliere Costa e al consigliere Pelloni per una breve illustrazione del provvedimento di legge di cui sono rispettivamente il relatore di maggioranza e di minoranza. Prego, collega Costa.

     

    Relatore Andrea COSTA. Buongiorno, presidente. In accordo con il collega Pelloni, che è relatore di minoranza, pensavamo di intervenire in chiusura del momento di audizione, in modo da poter commentare le richieste che dovessero arrivarci dagli ospiti che hanno chiesto di intervenire. Semplicemente volevamo dare riscontro in apertura dell’esito favorevole della seduta del CAL che si è tenuta lunedì pomeriggio e in maniera unanime il Comitato per le Autonomie locali si è espresso a favore del provvedimento di legge.

     

    Presidente CALIANDRO. Benissimo. La ringrazio, collega. Diamo seguito all’audizione, così come calendarizzata. Il primo intervento programmato è del coordinatore di Sviluppo Asset Energia Elettrica, il dottor Adriano Calzolari, in collegamento da remoto. Prego gli uffici di dare la possibilità al dottor Calzolari di intervenire. Ci sente, dottore?

     

    Adriano CALZOLARI, coordinatore Sviluppo Asset Energia Elettrica. Sì, mi vedete?

     

    Presidente CALIANDRO. La vediamo e la sentiamo. Ha dieci minuti per il suo intervento. Prego.

     

    CALZOLARI. Buongiorno a tutti. In realtà io sarò molto rapido perché lì presente in aula ci dovrebbe essere il mio dirigente responsabile, ingegner Riccardo Pollini; quindi, anche per comodità di audizione e di tutti lascerei direttamente la parola a lui. Rimango qui a supporto, nel caso avesse bisogno.

     

    Presidente CALIANDRO. Benissimo. A questo punto diamo la parola all’ingegner Riccardo Pollini, responsabile di Asset Management. Prego.

     

    Riccardo POLLINI, responsabile di Asset Management. Grazie. Buongiorno. Sono Riccardo Pollini di InRete Distribuzione Energia, società distributrice di gas ed energia elettrica del gruppo Hera.

    In linea generale, come società di distribuzione, non possiamo che manifestare un plauso e un forte apprezzamento per il lavoro svolto, che consentirà al nostro territorio di andare incontro a un quadro regolatorio tecnico-normativo efficace, definito, che consenta anche una piena applicazione dei principi definiti nel decreto interministeriale del 20 ottobre, avendo apportato allo stesso anche alcune importanti conferme e migliorie, quali per esempio l’estensione dei limiti per la realizzazione delle reti in cavo aereo e in conduttore nudo da 2 a 5 e da 5 a 10, avere ulteriormente chiarito il percorso da intraprendere per i procedimenti edilizi, avere definito anche la possibilità di ricorrere sempre all’autorizzazione unica.

    Vogliamo porre l’attenzione su alcuni spunti che, a nostro parere, potranno essere presi in considerazione ora o nelle sedi e nei momenti ritenuti più opportuni e che, a nostro parere, potrebbero costituire una ciliegina sulla torta, un completamento dell’ottimo lavoro già fatto, rendendo la legge ancora più incisiva e più chiara.

    Il primo spunto che ci permettiamo di porre all’attenzione è magari la possibilità di esplicitare un passaggio che già è presente nel decreto del 20 ottobre, ma che non è stato ribadito, come altri, nella proposta di legge regionale, ovvero che la realizzazione delle reti di media tensione in cavo interrato sia soggetta a DIL sempre, indipendentemente dall’estensione, come è presente nel decreto. Questo più che altro per chiarezza di disposizione. Poi, ci pare possibile e coerente con lo spirito del decreto anche l’inserimento nello strumento dell’autocertificazione delle attività di rinnovo e potenziamento delle linee esistenti fatte tramite realizzazione di cavo interrato, ovviamente fatto salvo il principio che non si deve generare alcun aggravio sul territorio. Questo nel caso che si vada a sostituire, come stiamo facendo noi come società nell’Appennino modenese, dove stiamo facendo molti chilometri all’anno di rifacimento di linee aeree, che sostituiamo con linee aeree in cavo elicordato, ma in tal caso, per evitare problematiche tecniche, interriamo il cavo sul medesimo percorso. Quindi, avere lo stesso strumento che ci consente di fare tutto sarebbe auspicabile, anche se c’è la DIL che non blocca le attività, ma sarebbe per noi coerente.

    Come operatore ci piacerebbe – consentitemi il termine – avere un tempo standard unico per tutti gli enti coinvolti, fatti salvi ovviamente i limiti di legge di legislazione sovraordinate, in maniera da poterci consentire una programmazione dei nostri investimenti con tempi più o meno certi. Da un lato, per assurdo, abbiamo l’autorizzazione unica che può avere dei tempi lunghi, ma certi, se ci si sposta in DIL o oggi CIL certe autorizzazioni non sono regolate da tempi certi, quindi danno una indeterminazione della programmazione. In questo momento, stante l’enorme quantità di investimenti che stiamo facendo di attività sia per l’elettrificazione dei consumi che anche per il ripristino, che faremo, di attività di danneggiamenti di questo periodo, ci farebbe gioco avere dei tempi certi. Tutto qua.

    Un’ultima cosa. Se fosse possibile, però io sono un povero ingegnere, non sono un avvocato, quindi non lo so, anche prevedere il meccanismo del silenzio-assenso alla scadenza di questi tempi certi, perché così uno avrebbe sempre una maggior capacità di programmazione. In linea generale, non riteniamo per nulla vincolanti queste proposte. Per noi il progetto di legge così come proposto è assolutamente apprezzabile, ma auspichiamo che tali riflessioni possono essere tenute in considerazione quando sarà possibile nelle sedi più opportune, perché andrebbero nella stessa direzione di agevolare il fenomeno dell’elettrificazione dei consumi. Grazie. Ho finito.

     

    Presidente CALIANDRO. La ringrazio, ingegnere. A questo punto darei la parola al dottor Luca Alfonsi, responsabile dell’Unità Programmazione e Gestione aree operative dell’Emilia-Romagna. Prego.

     

    Luca ALFONSI, responsabile Unità Programmazione e Gestione aree operative Emilia-Romagna. Buongiorno a tutti. Presidente, buongiorno. Saluto le consigliere e i consiglieri presenti in aula e in streaming. Vi ringraziamo veramente per questa opportunità di dare un nostro parere sul progetto di legge che normerà la gran parte delle attività di distribuzione sul territorio regionale da quando sarà in vigore. Mi presento velocemente. Sono Luca Alfonsi e sono responsabile della programmazione e gestione di E-Distribuzione per l’Emilia-Romagna. Con me c’è Massimiliano Bega, che è responsabile degli affari istituzionali, sempre per l’Emilia-Romagna per Enel Italia. Poi, abbiamo il piacere di avere anche alcuni colleghi che seguono le attività di progettazione e lavori, che sono Gianni Riccardo e Gianluca Chierici, che ringrazio perché ci hanno aiutato negli approfondimenti che faremo.

    Velocemente, due parole su E-Distribuzione. È la società del gruppo Enel che si occupa, come concessionario, dello sviluppo e gestione della rete elettrica in bassa e media tensione. In Emilia-Romagna E-Distribuzione è il principale operatore di rete. Gestisce qualcosa come 160 cabine primarie, che quindi trasformano dall’alta alla media tensione, quindi da 130.000 a 15.000, che ricevono energia dalla rete di alta tensione di Terna. La media tensione poi viene distribuita con 45.000 cabine di trasformazione che portano la tensione dalla media alla bassa tensione, che è un po’ la tensione di distribuzione che un po’ tutti conosciamo, che abbiamo nelle nostre case, i famosi 230 volt.

    Abbiamo qualcosa come 90.000 chilometri di linee elettriche, che forniscono energia a più di 2,5 milioni di clienti, tra cui abbiamo qualcosa come 115.000 impianti di produzione diffusi sul territorio della regione. Nella regione E-Distribuzione conta circa un migliaio di dipendenti e ha un indotto diretto di 500 persone tra imprese terze e appaltatrici.

    Devo ringraziare i colleghi e le nostre imprese per l’importante intervento che sono stati chiamati a fare nella recente emergenza in Romagna per risolvere numerosi disservizi causati dall’alluvione.

    Volevo anche esprimere un personale ringraziamento e la vicinanza di tutta l’azienda ai cittadini dei territori colpiti, perché sicuramente la nostra funzione è quella di essere vicini al territorio.

    In un momento storico in cui la transizione energetica ed ecologica rappresenta un cammino chiaro e definito, la rete è il fattore abilitante, imprescindibile, che permette e permetterà al Paese, al sistema Paese e all’Emilia-Romagna in particolare, di poter affrontare il futuro su basi solide, permettendo ai cittadini di cogliere le opportunità dell’elettrificazione dei consumi e dell’efficientamento energetico, e alle imprese, ovviamente, di potersi sviluppare in un mercato sempre più aperto, internazionale, competitivo. Sappiamo che l’Emilia-Romagna rappresenta un benchmark in questo.

    Per questo motivo E-Distribuzione ha pianificato diversi investimenti, ovviamente sulle proprie infrastrutture, che in parte anche hanno il vantaggio di avere dei fondi del PNRR e questi investimenti sono già avviati. Abbiamo numerose progettazioni esecutive. Si pensi che nei prossimi tre anni andremo a fare interventi che superano il mezzo miliardo di euro. Questi sono destinati sicuramente al potenziamento delle reti, alla connessione dei clienti e al rinnovo dell’infrastruttura. Tutto ciò serve ad ampliare la possibilità di assorbimento e di emissione di energia per tutti i nostri clienti.

    Come abbiamo avuto modo già di anticipare in alcune occasioni, abbiamo sempre segnalato come si auspicasse un adeguamento della normativa attuale, la nostra legge regionale n. 10 del 1993, anche alla luce dei cambiamenti del contesto che negli ultimi trent’anni sono stati importanti. Il vincolo è il rispetto dell’esigenza di avere una rete più resiliente, capillare, efficiente, che possa seguire la dinamica del carico sia passivo che attivo grazie alla diffusione proprio delle energie rinnovabili che citavamo poco fa. Quindi, questi impianti, che sono sia di piccola che di media taglia, sono in prospettiva lo strumento migliore per abilitare e accelerare la diffusione delle comunità energetiche.

    Per tutte queste ragioni abbiamo analizzato con grande attenzione, e ringrazio nuovamente i colleghi che ci hanno aiutato in questo, il progetto di legge. Siamo molto felici della sua architettura, perché, secondo noi, risponde pienamente alle esigenze degli operatori del settore e al territorio.

    Questo ovviamente permetterà lo sviluppo delle infrastrutture, però in armonia con quelle che saranno le richieste della nostra Regione. Sicuramente saranno una leva importante per tutti i nostri clienti, per le imprese e le Amministrazioni. Abbiamo fatto una lettura curata, diciamo così, da addetti ai lavori, e ci siamo anche spinti nel proporre alcuni interventi di miglioramento che sul progetto di legge, secondo noi, potrebbero aiutarci ulteriormente per essere ancora più rapidi nell’assecondare le aspettative del territorio.

    Vado velocemente al dettaglio. Il primo riguarda l’articolo 3, comma 3, dove viene rappresentato che la documentazione progettuale può essere sottoscritta da un progettista abilitato anche interno all’azienda che gestisce la rete. Noi proporremo la possibilità di inserire, al pari di tecnici abilitati, anche le figure tecniche interne al gestore di rete che, in qualità di procuratori dello stesso, che hanno ovviamente una grande esperienza perché gestiscono questi sviluppi di rete da anni, possono quindi contribuire in maniera autonoma anche su questo fronte della progettazione.

    L’altro punto riguarda il collaudo, articolo 5, dove, sostanzialmente, il nostro punto di vista è quello di auspicare una semplificazione delle attività di collaudo per il fatto che le stesse sono necessarie e propedeutiche proprio alla messa in esercizio degli impianti. Per essere a norma l’impianto in esercizio è, di fatto, collaudato. Questo è un po’ il nostro spunto di miglioramento. Ringrazio ancora tutta la Commissione. Rimaniamo a disposizione se servisse per qualunque esigenza. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. La ringrazio molto. Darei adesso la parola all’assessore alla sostenibilità ambientale. Non c’è? Okay, benissimo. Dottoressa Bertolani Medea, Confindustria.

     

    Medea BERTOLANI, Confindustria Emilia-Romagna. Presidente, consigliere e consiglieri, gentili partecipanti, buongiorno. Ringrazio innanzitutto i consiglieri firmatari e proponenti del progetto di legge di cui all’oggetto 6746 del 2023 in esame, che trae origine da un’iniziativa di alcuni consiglieri che hanno colto positivamente un’esigenza, ovvero quella di legiferare in un ambito molto delicato sul tema energia, come quello delle reti.

    In particolare, Confindustria Emilia-Romagna interviene nell’odierna udienza conoscitiva al fine di condividere alcune riflessioni in merito, appunto, a questo progetto di legge in materia di opere relative a reti e impianti elettrici. Il tema oggetto di analisi non può prescindere dalla considerazione preliminare, ma quanto mai centrale, che le disposizioni normative della Regione Emilia-Romagna in materia di allacciamento della rete elettrica contemplano tempistiche particolarmente lunghe, che mal si conciliano con il dinamismo del sistema degli investimenti proprio del settore elettrico ed energetico.

    Orbene, è comunque doveroso dare atto che il progetto di legge in esame contempla alcuni passaggi che sono senz’altro interessanti e condivisibili, volti a garantire semplificazione, celerità e trasparenza andando, almeno nell’intenzione, a incidere proprio sui tempi delle procedure autorizzative. Il riferimento, ad esempio, è subito all’inizio, quindi all’articolo 1, comma 1, laddove il testo evidenzia che detta ulteriori norme per l’esercizio delle funzioni amministrative, specificando proprio “al fine di assicurare semplificazione delle procedure autorizzative”, oppure al comma 3, nella parte in cui si precisa che la Regione Emilia-Romagna e gli Enti locali operano per garantire l’accesso alle procedure celeri e trasparenti.

    Tuttavia, questa udienza conoscitiva è senz’altro il luogo adatto per domandarsi se il provvedimento proposto alla Regione si pone davvero in un’ottica risolutiva del problema appena richiamato. Il quesito non è banale, soprattutto avuto riguardo agli obiettivi che i firmatari del Patto per il lavoro e per il clima hanno condiviso in sede di redazione del Patto per la semplificazione, che rappresenta un impegno, e qui cito il Patto, “volto a rafforzare e qualificare la pubblica amministrazione e a ridurre la burocrazia per aumentare la competitività e tutelare ambiente e lavoro nella legalità”.

    A ben vedere, quindi, nel testo sono tuttavia presenti degli adempimenti e delle disposizioni la cui realizzazione rischia di non cogliere, pienamente almeno, le esigenze di celerità e semplificazione di cui facevo cenno prima. Ne costituisce un esempio il passaggio del testo dove la Regione Emilia- Romagna delega l’esercizio delle funzioni amministrative all’agenzia ARPAE, senza tuttavia affiancarvi univoci e puntuali indirizzi di coordinamento delle relative attività, articolo 1, comma 2.

    Il medesimo ragionamento lo troviamo anche laddove le competenze vengono ripartite tra la Regione e gli Enti locali, salvo poi comunque notare che lo stesso provvedimento precisa che tali enti sono chiamati ad operare assicurando l’armonizzazione e l’integrazione dei compiti propri e delle funzioni, articolo 1, comma 3.

    Infine, abbiamo gli adempimenti connessi alla gestione e alla tenuta del catasto regionale delle reti e degli impianti elettrici di cui all’articolo 7. Il tutto senza contare l’indeterminatezza di alcune fattispecie presenti nel testo, che rendono l’ambito applicativo, se non incerto, quantomeno dai contorni indefiniti. Il riferimento è all’articolo 6 in materia di spostamenti per pubblico interesse. Inoltre, è doveroso ricordare che queste riflessioni in materia di semplificazione devono necessariamente essere lette in combinato disposto e quindi coordinate con quanto contenuto dalla recentissima delibera di Giunta n. 214 del 2023 in materia delle cosiddette aree idonee.

    Da quanto fin qui illustrato emerge, quindi, che il progetto di legge in esame non sembra affrontare a pieno titolo le problematiche connesse riferite alle procedure di collegamento tra gli impianti di produzione di fonti di energia rinnovabile e le reti di distribuzione. Ne consegue che, pur condividendo e apprezzando alcuni passaggi di legge, come ho detto all’inizio; tuttavia, ha avuto riguardo a elementi specifici, come, ad esempio, le tempistiche, necessarie per la realizzazione degli allacciamenti alla rete elettrica, lo sforzo del progetto di legge appare ancora timido e poco incisivo.

    Si propone quindi, a riguardo, di prevedere, ad esempio, che la successiva delibera di Giunta, quella richiamata dall’articolo 3 del progetto di legge, che quindi rimanda a interventi attuativi, preveda altresì indirizzi per disciplinare e semplificare le procedure di connessione degli impianti da fonti di energia rinnovabile con le cabine di trasformazione in media e bassa tensione.

    Inoltre, sempre in un’ottica di semplificazione, condividiamo la proposta appena illustrata da InRete, compresa quella che richiama le esigenze dei tempi certi.

    Il PDL, quindi, potrebbe meglio raggiungere i propri obiettivi di semplificazione, tra le altre cose, consentendo anche la realizzazione, sempre in un’ottica di semplificazione, di reti di media tensione in cavo aereo soggette a DIL, anche oltre i 10 chilometri a cui l’articolo 8 del progetto di legge fa riferimento, sempre in connessione con la citata delibera di Giunta delle aree idonee e quindi per meglio coordinare le normative già presenti e vigenti in Emilia-Romagna sul tema.

    Così facendo, e concludo, il legislatore regionale metterebbe in atto non solo misure di alleggerimento procedimentali, che ovviamente sono imprescindibili, ma anche una più lungimirante strategia di adattamento complessivo del dinamico sistema energetico, di cui si occupa proprio questo progetto di legge. Grazie.

     

    Presidente CALIANDRO. La ringrazio. A questo punto non ho altri interventi delle associazioni audite. Darei quindi la parola ai relatori Costa e Pelloni per le loro conclusioni. Prego, collega Costa.

     

    Relatore COSTA. Intanto do conto della presenza in Commissione anche della collega Palma Costi che ha fatto buona parte del lavoro che ci ha portato qua oggi e sta dentro a questo PDL.

    Ci sono alcuni spunti interessanti che sono arrivati da chi ha partecipato ai lavori di questa Commissione questa mattina. Alcuni degli aspetti che sono stati portati all’attenzione della Commissione tutta, come ad esempio quello della necessità di non definire un’estensione soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di cavi interrati, li avevamo valutati anche noi in fase di prima stesura di questo PDL.

    Poi, nel corso delle settimane e dei mesi di riflessione, sentendo anche le strutture tecniche non solo dell’Assemblea, ma dell’Assessorato, eravamo giunti alla formulazione contenuta in questo progetto di legge. Però, proviamo a riaprire una riflessione confrontandoci anche con tutti gli Assessorati competenti in materia per provare a farci carico della sollecitazione a eliminare l’individuazione dell’estensione delle linee per quanto riguarda i cavi interrati.

    L’aspetto riguardo ai collaudi, invece, è più di problematica definizione. Abbiamo anche la necessità di tenere insieme più punti di vista sul progetto di legge.

    Cionondimeno acquisire anche l’intervento che ha fatto Enel è assolutamente utile per provare a vedere come declinare, magari in maniera diversa, pur facendo salvi tutti gli istituti di tutela e di garanzia che nella formulazione del PDL noi abbiamo inserito, provare a vedere se si può arrivare a una formulazione dell’articolo dedicato ai collaudi più mediata.

    Assolutamente interessante è il tema della definizione di tempi certi e di risposta degli enti che non stanno sotto la Regione. Del resto, lo spirito del progetto di legge lo dichiara già all’inizio che la Regione prova a fare da soggetto di coordinamento su queste pratiche.

    Una sola perplessità, ma la dico in maniera del tutto estemporanee e diretta, riservandomi poi lo spazio di un confronto sia con il collega di minoranza sia soprattutto con la collega Palma Costi, riguarda la questione di ARPAE.

    Secondo noi, quello è un passaggio utile nell’ottica di una gestione ordinata delle istanze che ci perverranno da qui in avanti rispetto all’autorizzazione unica. Se qualcosa non lo abbiamo definito in maniera troppo puntuale nel progetto di legge rimandando al successivo intervento della Giunta è anche per andare incontro alla necessità di intervenire in maniera rapida e in evoluzione su questo particolare ambito, senza dover ricorrere a un percorso di modifica di un progetto di legge che è sicuramente più farraginoso e lungo rispetto a una modifica che può intervenire con una semplice “delibera di Giunta”.

    Ecco perché alcuni aspetti magari non li abbiamo volutamente definiti nel progetto di legge, demandando la possibilità alla Giunta di arrivare nel dettaglio su alcune questioni, perché poi su quelle stesse questioni di dettaglio la Giunta può rapidamente modificare la traiettoria a seconda dello stato di attuazione del progetto di legge e quindi di valutazione delle risultanze, che questo stesso progetto di legge maturerà.

    Tutto quello che possiamo recepire – lo dico, altrimenti non avremmo fatto un’udienza conoscitiva, che non è semplicemente un passaggio formale e dovuto, ma lo abbiamo convintamente fatto - proveremo a farcene carico. Tutto quello che non riusciremo a recepire adesso potrà comunque essere integrato e recepito perché abbiamo introdotto il tema della clausola valutativa su questo progetto di legge.

    Sarà essenziale, fondamentale - lo definisce già il progetto di legge – il monitoraggio e il parere di chi è sul campo fattivamente nella valutazione di questo progetto di legge. Non la faremo noi la clausola valutativa, la dico in maniera molto semplificata. Non la faremo noi, ma ce la faremo dare la pagella rispetto al raggiungimento o meno degli obiettivi che ci eravamo fissati con questo progetto di legge.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie, collega Costa.

    Collega Pelloni, prego.

     

    Relatore di minoranza Simone PELLONI. Grazie, presidente. Buongiorno a tutti. Grazie a chi è intervenuto. Questo tipo di Commissioni e gli interventi che sono stati fatti ci aiutano, ci agevolano nel comprendere meglio la normativa e ci aiutano a redigere e a preparare un progetto di legge o dare il nostro spunto su un progetto di legge importante, come già è stato detto.

    Si tratta di un combinato disposto di due provvedimenti. Uno è il PDL che indicava le aree sul fotovoltaico, piuttosto che le reti. Ci saranno altri provvedimenti in tema di energie rinnovabili. Questi atti ci aiutano a vincere una sfida, quella che è già stata anticipata del rinnovo della produzione di energia e quello che ovviamente serve a supportare questa transizione, quindi, come si diceva, le reti.

    Noi oggi abbiamo queste sfide da vincere. Veniamo da una normativa che viene risolta e quindi viene abrogata con questo intervento normativo. L’articolo 13 appunto.

    L’ho detto l’altro pomeriggio nella Conferenza delle Autonomie locali: non sempre si riesce a intervenire in maniera normativa, risolvendo quelle che sono le situazioni precedenti e quindi si crea stratificazione. Invece, in questo caso, c’è una normativa nuova, quadro, nazionale.

    La sfida di questa normativa di dettaglio, come è già stato detto, è bene o male presente nell’articolo 1 in premessa. Gli spunti che sono stati dati oggi credo che siano molto interessanti. A mio avviso, sicuramente, per tutto quello che è tecnicamente accoglibile, andrebbe colto proprio perché, come è già stato detto, non è semplice metterci mano tutti gli anni, tutti i mesi o in maniera semplice.

    Quindi, visto che siamo in una fase invece di promulgazione e approvazione di un provvedimento come un progetto di legge è doveroso farlo in questa fase.

    Ci sono già tanti elementi positivi di semplificazione. Oggi mi sono segnato gli interventi che sono stati fatti, poi non so se verranno messe agli atti anche le relazioni che sono state fatte, in maniera tale che abbiamo anche materiale su cui lavorare. Credo che la direzione sia questa. Ringrazio di nuovo dell’intervento perché, ripeto, ci dà modo di fare al meglio il nostro lavoro, il nostro mestiere, cioè quello di cercare di legiferare al meglio in maniera puntuale e sicuramente cercando di centrare quegli obiettivi che non rimangano solo titoli non rimangano solo magari degli enunciati o dichiarati, ma effettivamente che possono sia risolvere alcuni problemi tecnici che magari le varie leggi, le varie norme mostravano ormai l’obsolescenza, in qualche modo iniziavano a diventare vecchi alla luce delle nuove tecnologie, della nuova voglia di investire in determinati settori, come questo.

    Fa ben sperare il tema che si è detto, dei numerosi interventi che verranno fatti e quindi di un investimento importante. Sappiamo che gli investimenti si realizzano grazie alla programmazione. Quindi, anche la parte di chi è intervenuto, dove possiamo intervenire per migliorare la programmazione e soprattutto i tempi certi, credo che sia la sfida maggiore che abbiamo come legislatori e che dobbiamo assolutamente riuscire a cogliere e in qualche modo aiutare.

    Non vado avanti oltre, perché ci aspetta un po’ di lavoro. C’è già un calendario sulla discussione, ma magari con gli uffici e con l’Assessorato ci sarà, magari, spero, un momento di riflessione per far sì che questa udienza possa in qualche modo tradursi in concreto, in atti e magari in qualche emendamento, in qualche miglioria e dar seguito, oltre che alle parole, ai fatti.

    Grazie dell’attenzione.

     

    Presidente CALIANDRO. Grazie, collega Pelloni. Solo a titolo informativo, la relazione di Enel Energia è già nella carpetta a disposizione della Commissione. Tutti gli interventi faranno parte della deregistrazione e della registrazione della Commissione. Coloro i quali, intervenuti oggi, volessero farci pervenire anche un loro scritto, la cosa è ben accetta e verrà a quel punto allegata al materiale di discussione della Commissione che si riunirà nuovamente il 28 giugno per la discussione generale.

    Saranno poi dopo i relatori a valutare l’opportunità degli emendamenti. Non abbiamo altri punti all’ordine del giorno, quindi la riunione è tolta.

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