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Legislatura IX - Commissione I - Verbale del 08/04/2014 pomeridiano

     

     

     

     

     

    Verbale n. 13

    Seduta dell’8 aprile 2014

     

    Il giorno 8 aprile 2014 alle ore 14,40 si è riunita presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali, convocata con nota prot. n. 14151 del 3 aprile 2014.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    LOMBARDI Marco

    Presidente

    Forza Italia - PDL

    4

    presente

    FILIPPI Fabio

    Vicepresidente

    Forza Italia – PDL

    1

    presente

    VECCHI Luciano

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    4

    presente

    BARBATI Liana

    Componente

    Italia dei Valori – Lista Di Pietro

    2

    assente

    BARBIERI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    BIGNAMI Galeazzo

    Componente

    Forza Italia – PDL

    3

    presente

    BONACCINI Stefano

    Componente

    Partito Democratico

    2

    assente

    CAVALLI Stefano

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    1

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    1

    presente

    FERRARI Gabriele

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    GRILLINI Franco

    Componente

    Gruppo Misto

    3

    presente

    MALAGUTI Mauro

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    MANFREDINI Mauro

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    3

    assente

    MAZZOTTI Mario

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MONARI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    MONTANARI Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MORICONI Rita

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MUMOLO Antonio

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    NALDI Gian Guido

    Componente

    Sinistra Ecologia Libertà - Idee Verdi

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC - Unione di Centro

    1

    assente

    PARIANI Anna

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    POLLASTRI Andrea

    Componente

    Forza Italia - PDL

    2

    presente

    SCONCIAFORNI Roberto

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    assente

     

    Il consigliere Roberto PIVA sostituisce Bonaccini, il consigliere Andrea LEONI sostituisce per parte della seduta il Filippi, il consigliere Giuseppe PARUOLO sostituisce per parte della seduta Pariani.

     

    Hanno partecipato ai lavori della commissione: Maurizio RICCIARDELLI (Resp. Serv. Affari legislativi e qualità dei processi normativi), Elena BASTIANIN, Egidia GIGANTE e Annalisa MENZANI (Serv. Affari legislativi e qualità dei processi normativi); Isabella SCANDALETTI (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale A.L.).

    Presiede la seduta: Marco LOMBARDI

    Assiste Il segretario: Adolfo ZAULI

    Resocontista: Maria Giovanna MENGOZZI


    Il presidente LOMBARDI dichiara aperta la seduta alle ore 14,40.

     

    Sono, altresì, presenti i consiglieri Barbieri, Bignami, Ferrari, Grillini, Leoni, Malaguti, Monari, Montanari, Moriconi, Piva, Pollastri e Vecchi.

     

    Escono i consiglieri POLLASTRI e LEONI.

     

    - Approvazione dei verbali n. 9, 10, 11 e 12 del 2014

     

    La Commissione all’unanimità dei presenti approva i verbali n. 9, 10, 11 e 12 del 2014, relativi rispettivamente alle sedute del 18, 20, 25 marzo e 1 aprile 2014.

     

     

    5377 - Relazione per la Sessione Comunitaria dell'Assemblea legislativa per l'anno 2014, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 16/2008.

    (Avvio dei lavori della Sessione europea per il 2014)

     

    Il presidente LOMBARDI introduce la relazione, evidenziando che la seduta odierna segna l’avvio dei lavori della sessione comunitaria regionale.

     

    Entrano i consiglieri NALDI, MAZZOTTI, MUMOLO, CAVALLI e PARUOLO.

     

    Il dr. RICCIARDELLI ricorda che la sessione comunitaria regionale è disciplinata dalla legge regionale n. 16 del 2008, considerata un modello a livello nazionale per l’efficace partecipazione della Regione alle fasi ascendente e discendente del diritto europeo.

     

    Entra il consigliere FILIPPI.

     

    La procedura ivi prevista garantisce infatti all’Assemblea legislativa una puntuale informazione sullo stato delle politiche europee, consentendole così di esprimere indirizzi, sia sulla fase ascendente, con specifico riguardo alle iniziative contenute nel programma di lavoro annuale della Commissione europea ritenute d’interesse regionale, sia sulla fase discendente, ovvero in ordine al recepimento nell’ordinamento regionale delle disposizioni europee. Pone in luce che il 2014 è un anno particolare per le istituzioni europee, in quanto la Commissione Barroso è in procinto di terminare il suo mandato, circostanza che si riflette sui contenuti del suo programma annuale di lavoro, e a maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Nel secondo semestre del 2014, inoltre, l’Italia assumerà la presidenza del Consiglio dell’Unione europea, in concomitanza con il rinnovo della maggior parte degli organismi europei. Si tratta, dunque, di un momento molto favorevole per porre in risalto i temi dell’Europa, ove si consideri che la sessione comunitaria regionale precede l’ampio dibattito che accompagnerà le elezioni europee. Quest’anno la Giunta ha peraltro deciso di avvalersi di quanto previsto dall’articolo 5, comma 2, della legge regionale n. 16 del 2008, presentando, contestualmente agli atti da cui prende avvio la sessione, il progetto di legge regionale comunitaria per il 2014, frutto degli indirizzi formulati dall’Assemblea legislativa nella sessione comunitaria dello scorso anno. In questo contesto sarà possibile affiancare all’approfondimento dei contenuti del rapporto conoscitivo elaborato dal gruppo di lavoro interdirezionale della Giunta - che individua gli aspetti relativi agli atti della fase ascendente ritenuti particolarmente rilevanti e ricostruisce lo stato delle politiche regionali rispetto all’attuazione delle politiche dell’Unione europea nei diversi settori - un dibattito sulle materie oggetto di modifica normativa in attuazione degli obblighi europei. Dopo aver precisato che l’iter del progetto di legge comunitaria procederà autonomamente rispetto alla sessione comunitaria regionale, sottolinea l’importanza dei relativi contenuti, che riguardano il recepimento di tre rilevanti direttive in materia di energia, nonché della cosiddetta direttiva servizi nei settori del commercio, dei servizi fieristici e delle agenzie di viaggio.

     

    Entra la consigliera PARIANI.

     

    Puntualizza che il termine “comunitaria”, riferito tanto alla sessione regionale, quanto all’iniziativa legislativa di recepimento degli obblighi europei, discende dalla stessa legge regionale n. 16 del 2008, di cui si prevede un aggiornamento da parte dell’Assemblea legislativa in coerenza con le novità introdotte dal Trattato di Lisbona, che ha sostituito a tale termine la dizione “europea”. Cita la recente entrata in vigore della legge n. 234 del 2012, che ha sostituito la previgente disciplina di cui alla legge n. 11 del 2005 (cosiddetta legge Buttiglione), ed evidenzia che l’efficace sistema adottato dalla Regione Emilia-Romagna per partecipare alle fasi ascendente e discendente del diritto europeo poggia sul lavoro del gruppo interdirezionale della Giunta, chiamato a elaborare il rapporto conoscitivo, nonché del gruppo di lavoro misto Giunta-Assemblea per la fase ascendente. Ai rispettivi componenti rivolge quindi un ringraziamento per il lavoro svolto. Ricorda che, ai sensi della legge regionale n. 16 e dell’articolo 38 del regolamento interno, la sessione comunitaria regionale si apre con la presentazione della relazione sullo stato di conformità al diritto comunitario dell’ordinamento regionale e del programma di lavoro annuale della Commissione europea. A tali documenti la Giunta accompagna, per prassi ormai consolidata, il rapporto conoscitivo, strumento di conoscenza per le scelte che l’Assemblea legislativa dovrà assumere su temi generali e singole materie. Recependo le sollecitazioni dello stesso legislatore regionale, per il secondo anno consecutivo sono stati inseriti nel rapporto conoscitivo grafici sul livello di conseguimento, da parte della Regione Emilia-Romagna da un lato e dell’Italia dall’altro, dei cinque grandi obiettivi indicati nella strategia Europa 2020. Grazie alla collaborazione dell’ufficio statistico regionale, cui la normativa nazionale attribuisce il ruolo di ufficio statistico ufficiale in ambito regionale, sono stati acquisiti dati interessanti, i quali, ove possibile, sono stati scorporati anche per genere, dando quindi atto dell’impatto delle diverse politiche sulla popolazione maschile e su quella femminile. Particolarmente preoccupanti sono le percentuali relative al tasso di occupazione. A fronte dell’obiettivo previsto dalla strategia Europa 2020, secondo cui il 75% delle persone in età compresa tra 20 e 64 anni dovrà avere un lavoro, target declinato per l’Italia nella forbice 67-69%, quest’ultima si attesta su una percentuale del 61%, posizionandosi al terzultimo posto della classifica europea, mentre l’Emilia-Romagna, nonostante gli effetti della crisi degli ultimi anni, si attesta sul 71%, superando così la media del 68% registrata a livello europeo. Se sulla ricerca e sviluppo la strategia europea impone che venga investito il 3% del PIL dell’Ue, target declinato per l’Italia nella misura dell’1,53%, quest’ultima si attesta sull’1,27% contro una media europea del 2%, mentre l’Emilia-Romagna registra una percentuale dell’1,44%. Con specifico riguardo alla materia ambientale, rispetto alla quale sono previsti tre sotto-obiettivi, alcuni dati sono abbastanza positivi, in particolare il dato relativo alle emissioni di CO2, che vede l’Italia avvicinarsi all’obiettivo previsto a livello europeo. Ciò si spiega, però, anche alla luce della crisi economica, che incide negativamente sulle imprese e quindi su alcune fonti inquinanti. Dati maggiormente critici si registrano in relazione alle emissioni di gas serra. Le regioni con il più alto valore di emissioni sono la Puglia e il Friuli Venezia Giulia, avendo grandi impianti chimici, mentre l’Emilia-Romagna registra un livello più elevato della media italiana. I dati relativi all’energia da fonti rinnovabili sono abbastanza positivi, ma rispetto al trend italiano l’Emilia-Romagna si colloca su un livello non particolarmente virtuoso. Questo spiega l’importanza del progetto di legge comunitaria regionale, volto ad attuare le tre direttive in materia di risparmio energetico e di efficienza energetica. In merito all’obiettivo “crescita inclusiva” rilevano il tasso di abbandono scolastico e la percentuale di giovani laureati. Rispetto al primo dato l’Italia è ancora lontana dal target europeo, posizionandosi al terzultimo posto in Europa, subito dopo il Portogallo, mentre l’Emilia-Romagna registra una percentuale di abbandono scolastico non lontana dall’obiettivo europeo. Sulla percentuale di giovani laureati, elemento fondamentale per l’evoluzione di un paese e rispetto al quale l’Europa ha fissato l’obiettivo del 40%, declinato per l’Italia nella misura del 26-27%, quest’ultima si colloca stabilmente all’ultima posizione della graduatoria europea, mentre l’Emilia-Romagna è al primo posto a livello nazionale, avendo già raggiunto l’obiettivo assegnato al paese dall’Unione europea. Particolarmente elevato è in regione il tasso di laureati di sesso femminile, che supera di gran lunga l’obiettivo italiano, attestandosi su una percentuale del 35%. Il tasso di laureati di sesso maschile è invece del 21%. Aggiunge che i dati relativi al tasso di laureati in Emilia-Romagna nell’ultimo anno sono ancora più confortanti, per entrambi i generi. I dati relativi alle persone a rischio di esclusione sociale e povertà sono invece particolarmente critici, tant’è che anche in questo caso all’Italia è stato assegnato un target più basso di quello europeo; se la situazione del paese è alquanto difficile, l’Emilia-Romagna si colloca però ai primi posti ed è preceduta soltanto dalla più piccola Valle d’Aosta. Considera molto importante la parte illustrativa del rapporto conoscitivo: osservare le politiche calate nei diversi settori e accertare il trend della Regione Emilia-Romagna nel contesto italiano ed europeo consente di comprendere dove e come occorre migliorare la situazione e il contesto da cui si parte in ciascun settore. La struttura del rapporto riprende quella tradizionale, ma dedica maggiore spazio alle tematiche più innovative emerse a livello europeo, dalle quali si evince dove e quando l’Unione europea è destinata a impattare maggiormente. Sottolinea l’importanza, per coloro che credono nella costruzione dell’Europa, di poter informare i cittadini sugli effetti positivi che le politiche europee sono in grado di determinare, al di la delle questioni meramente finanziarie e monetarie. Ricorda che nel 2014 prende avvio la nuova programmazione dei fondi strutturali, l’approvazione del nuovo bilancio europeo 2014-2020 attribuisce, infatti, all’Unione nuove carte da giocare. L’Emilia-Romagna, una delle regioni più virtuose nella gestione dei fondi della precedente programmazione, è quindi chiamata nuovamente a impegnarsi fortemente. Essendo diretti a garantire uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile, questi fondi offrono opportunità in tutti i settori. Evidenzia altresì che si sta avviando il semestre europeo e che l’Italia dovrà, quindi, presentare la strategia economico-finanziaria che intende adottare, nel rispetto delle indicazioni fornite da Bruxelles. In questo contesto è in corso di presentazione il Def da parte del Governo, che concorrerà al vaglio operato dalle istituzioni europee rispetto all’allineamento del paese sulle politiche generali. In merito alla tecnica della legislazione sottolinea che il modo di fare le leggi sta cambiando. Dopo una serie di comunicazioni europee sul punto, è stato adottato il programma Refit, diretto a mantenere il cosiddetto fitness della normativa europea, in modo da garantirle efficacia. Ricorda che nel 2013 questo programma si è concentrato sulle PMI, individuando i dieci procedimenti con maggiori criticità e adottando provvedimenti volti ad agevolare l’attività di queste imprese. Ricorda, altresì, le azioni poste in essere sui pagamenti tempestivi, non solo frutto d’iniziative nazionali e regionali (cita la delibera della Giunta n. 1521 del 2013), ma diretta attuazione della normativa europea. Evidenzia che l’80-85% della normativa italiana è figlia di quella europea e, a titolo esemplificativo, cita la legge n. 190 del 2012 sull’anticorruzione, conseguente alle raccomandazioni rivolte all’Italia dalle istituzioni europee. Richiamata l’avvenuta attuazione della direttiva sulla sanità transfrontaliera ad opera del decreto legislativo n. 39 del 2014, entrato in vigore il 5 aprile e di cui si attende il regolamento attuativo, sottolinea che il costante aggiornamento sull’evolversi delle iniziative europee è ciò che permette di recepirle puntualmente nel momento in cui diventano operative e/o vincolanti.

     

    Escono i consiglieri BIGNAMI, MALAGUTI e PIVA.

     

    Il consigliere POLLASTRI ringrazia le strutture di Giunta e di Assemblea per il lavoro svolto. Afferma di condividere diversi passaggi del rapporto conoscitivo, tra questi le considerazioni inerenti le nuove sfide dell’integrazione europea e il futuro dei giovani, nonché le azioni di snellimento amministrativo in agricoltura e la carta della mobilità. Chiede alcune delucidazioni, in particolare: sull’organo competente a nominare i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna in seno al Comitato delle regioni, nonché sulle funzioni e poteri di questa istituzione europea; sulla percentuale di risorse destinate dal nuovo quadro finanziario pluriennale 2014-2020 alla coesione sociale, sulla relativa diminuzione rispetto alla precedente programmazione e sulle ragioni e ricadute di tale scelta; sugli oneri di rendicontazione quale causa di difficoltà di accesso ai bandi europei e sulle conseguenze e responsabilità in caso di errata quantificazione dei medesimi; sull’ammontare delle risorse destinate alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito degli stanziamenti destinati alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione e gestione dei rischi da cambiamento climatico, nonché sulle modalità di ripartizione di questi da parte dello Stato.

     

    Entra il consigliere DEFRANCESCHI.

     

    Inoltre desidera chiarimenti sulla sostenibilità, dal punto di vista organizzativo, della previsione secondo cui la scheda tecnico-finanziaria, allegata a ciascun progetto di legge che importi nuovi oneri, va accompagnata da prospetto riepilogativo degli effetti finanziari; sui tempi di pagamento dei fornitori, soprattutto in sanità, che, benché migliorati, risultano ancora distanti dai trenta giorni previsti dalla normativa europea; sulle politiche climatiche ed energetiche, da contemperare con le potenzialità di sviluppo delle aziende del territorio; sulla produzione di prodotti agroalimentari, in particolare di quelli biologici e sulla certificazione di qualità; sullo sviluppo rurale 2014-2020, rispetto al quale auspica l’avvenuto superamento della logica della filiera; sulla politica dei divieti e dei blocchi in materia di trasporti per contrastare l’inquinamento, misura ritenuta inefficace; sulla navigazione interna, in particolare del fiume Po; sulle tariffe autostradali, che non devono penalizzare chi viaggia per lavoro, nonché sulle loro ricadute su trasporti e prodotti; sull’attuazione da parte della Regione del 4° pacchetto ferroviario, che prevede la separazione tra gestione della rete e imprese di trasporto, rispetto a cui lamenta la mancata partecipazione d’imprese private.

     

    Esce il consigliere NALDI.

     

    La dr.ssa ATTILI pone in luce che all’odierna illustrazione generale seguiranno gli approfondimenti relativi ai diversi settori nelle commissioni competenti nel merito. In tale contesto sono state predisposte per ciascuna commissione, su accordo con i rispettivi presidenti, bozze di parere, passibili di essere modificate e integrate su iniziativa dei consiglieri. Sulla programmazione di fondi strutturali per il periodo 2014-2020 ricorda le diverse sedute preliminari di approfondimento svolte in vista delle sessione comunitaria regionale. Precisa che è in corso il negoziato tra lo Stato e la Commissione europea sull’accordo di partenariato, all’interno del quale si definiranno i termini finanziari e di programmazione di tutti gli interventi previsti dai fondi strutturali. La Commissione europea ha presentato al riguardo le sue osservazioni, a cui le competenti strutture nazionali, previo raccordo con le regioni, stanno rispondendo. Allo stato attuale non vi è, dunque, ancora certezza sulla ripartizione di competenze tra Stato e regioni, soprattutto per quanto riguarda la programmazione degli interventi. Lo Stato prevede, infatti, di adottare una serie di programmi operativi nazionali, dai quali dipenderà a cascata la programmazione regionale. Una volta definita la programmazione, ritiene possa essere utile una seduta di approfondimento in merito all’esito dei negoziati. Chiarisce che il Comitato delle regioni é un organo consultivo delle istituzioni europee, chiamato a esprimere pareri nelle materie d’interesse degli enti territoriali. Avuto riguardo all’Italia, in virtù delle novità introdotte dalla legge 234 del 2012, parte dei componenti di questa istituzione sarà indicata dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. Segnala, altresì, che la rappresentanza degli enti territoriali all’interno del Comitato delle regioni non è caratterizzata da una corrispondenza diretta, nel senso che a ciascuna regione non viene assegnato un numero definito di rappresentanti, pertanto ogni membro di tale istituzione si fa portavoce delle esigenze dei livelli territoriali, non necessariamente di quello di appartenenza. Al momento la Regione Emilia-Romagna ha tre rappresentanti, un titolare e due membri supplenti e uno di questi ultimi è la vicepresidente Saliera.

     

    Il consigliere VECCHI ringrazia le strutture che hanno collaborato alla redazione del rapporto conoscitivo. Tale strumento consente un’utile lettura degli sforzi compiuti della Regione Emilia-Romagna nell’attuazione delle politiche europee e degli attuali meccanismi di funzionamento dell’Unione europea, conseguentemente auspica ne venga consegnata una copia ai candidati alle prossime elezioni del Parlamento europeo.

     

    Il dr. RICCIARDELLI condivide quanto affermato dal consigliere Vecchi, rilevando che scopo del rapporto conoscitivo è, appunto, fornire una fotografia della situazione della Regione Emilia-Romagna rispetto ai vari temi europei. Per i chiarimenti tecnici sui singoli settori rinvia agli approfondimenti di merito nelle singole commissioni. Il Comitato delle regioni, come già evidenziato, garantisce a livello europeo la rappresentanza dei livelli regionali e locali, ma non c’è una corrispondenza diretta tra i suoi componenti e le singole realtà rappresentate. La funzione svolta da quest’organismo consultivo è stata molto interessante, in particolare in materia di consultazioni. Ciascuna iniziativa europea è, infatti, preceduta da procedure di consultazione dei soggetti interessati e tra questi è incluso il Comitato delle regioni, chiamato a far emergere l’impatto delle singole iniziative sui livelli territoriali. Il Comitato ha peraltro istituito una rete per le consultazioni, a cui partecipano tanto la Giunta regionale quanto l’Assemblea legislativa. Per quanto riguarda la sua composizione, una delle novità introdotte dalla legge 234 del 2012 è il fatto che questa istituzione sarà composta anche da rappresentanti delle assemblee legislative regionali. In vista dell’adozione del DPCM recante i criteri e modalità di nomina, il dibattito sul punto è tutt’ora in corso.

     

    La dr.ssa ATTILI chiarisce che la partecipazione alle consultazioni del Comitato non è obbligatoria, ciò nondimeno è interesse di tutti i suoi membri parteciparvi, in quanto gli spunti così raccolti confluiscono nei pareri obbligatori che tale organismo è tenuto a fornire laddove si trattino materie di competenza regionale e locale.

     

    Il consigliere VECCHI, in qualità di membro di un organismo del Consiglio d’Europa paragonabile al Comitato delle regioni, precisa che le rappresentanze nazionali sono nominate dai governi degli Stati membri, i quali devono garantire una rappresentanza equilibrata dei diversi ambiti territoriali e delle diverse forze politiche. Ribadisce che i componenti di quest’organismo rappresentano l’insieme degli enti locali e delle regioni d’Europa, non i singoli territori di rispettiva provenienza.

     

    Esce il consigliere FILIPPI.

     

    Il dr. RICCIARDELLI afferma che il quadro finanziario pluriennale europeo stanzia per il periodo 2014-2020 una quota di 960 miliardi di euro, di cui circa il 43% è destinato alle politiche di coesione. Tale complessivo ammontare ha subito una leggera diminuzione rispetto alla precedente programmazione pluriennale 2007-2013.

     

     

    5389 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Legge comunitaria regionale per il 2014" (delibera di Giunta n. 428 del 31 03 14).

    Nomina del relatore

     

    Il presidente LOMBARDI introduce il progetto di legge comunitaria regionale per il 2014 e ricorda che la commissione deve procedere alla nomina del relatore del progetto di legge comunitaria per il 2014, ai sensi dell’articolo 50 della Statuto.

     

    Il consigliere FERRARI propone la nomina del consigliere Luciano Vecchi.

     

    Il presidente LOMBARDI accoglie la proposta di Ferrari e la pone in votazione.

     

    La commissione nomina il consigliere Luciano VECCHI relatore del pdl oggetto 5389 all’unanimità dei presenti.

     

    Il presidente LOMBARDI propone di convocare l’udienza conoscitiva sul progetto di legge comunitaria, così come previsto dall’articolo 8 della legge regionale n. 16 del 2008, il prossimo 12 maggio alle ore 14,30.

     

    La commissione concorda.

     

     

    Il presidente LOMBARDI dichiara chiusa la seduta alle ore 15,45.

     

    Approvato nella seduta del 22 aprile 2014.

     

     

     

    Il Segretario

    Il Presidente

    Adolfo Zauli 

    Marco Lombardi

     

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