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Legislatura X - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 4264 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 21/03/2017
Approvato in data: 11/04/2017

Testo:

 

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

le polemiche ed incomprensioni emerse durante le ultime settimane a causa delle PM10, con le conseguenti ordinanze che hanno vietato l’utilizzo di stufe e camini a legna e a pellet, gli allarmanti e travianti dati riportati da centraline di rilevazione inquinamento e la mancanza di coordinamento tra Associazioni di categoria, istituzioni e produttori di stufe/caminetti ha non solo causato un danno economico incalcolabile ma ha fatto anche emergere un’altra criticità: la mancanza di alcune figure professionali di rilievo e riferimento nel settore delle biomasse.

 

Un fuoco all’aperto che brucia sterpaglie inquina molta di più di un generatore di calore di ultima generazione ad elevato rendimento energetico (ŋ) che dispone di tutte le certificazioni e genera minime emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO).

 

Nei Paesi Nordici gli Stati stanno incentivando i cittadini ad investire sulle fonti di riscaldamento a biomassa di nuova generazione “CO neutre” (ossia che emettono la stessa quantità di Co bruciando altrettanto legna di quanta ne emetterebbe la stessa legna nel decomporsi naturalmente nel bosco) con emissioni di PM10 pari od inferiori alle caldaie a metano di ultima generazione.

 

In Europa e specialmente in Emilia e Romagna la forestazione negli ultimi 100 anni è aumentata del 50% nonostante nello stesso periodo la popolazione sia aumentata del 60% (vedi https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2014/12/04/watch-how-europe-is-greener-now-than-100-years-ago/) ed è quindi non solo ragionevole ma auspicabile (anche per prevenire e ridurre i dissesti idrogeologici) che gli enti locali incentivino sempre di più i cittadini a scaldarsi con nuovi apparecchi di riscaldamento a biomassa legnosa ad alto rendimento ed a bassissime emissioni.

 

Considerato che

 

secondo alcuni studi il settore della combustione delle biomasse legnose nei cosiddetti “fuochi all’aperto” risulta essere il settore che contribuisce maggiormente alle emissioni di materiale particolato primario in Valpadana.

 

Tali emissioni possono scaturire in minima parte anche dall’uso civile di apparecchi a biomassa se di modello obsoleto o usati impropriamente (biomassa umida, canne fumarie non idonee, manutenzione disattesa).

 

Tali emissioni di provenienza dal riscaldamento domestico dipendono principalmente dalla tipologia di generatore, dalle sue caratteristiche energetiche ed emissive, dal tipo di biomassa legnosa utilizzata oltre che da una corretta gestione della combustione e dalla manutenzione dell’apparecchio stesso.

 

Risulta pertanto importante introdurre, ai fini dell’applicazione di misure limitative temporanee in occasione di episodi acuti di inquinamento atmosferico, una classificazione dei generatori di calore in grado di identificare quelli caratterizzati da maggiori emissioni specifiche, nell’ottica anche di una gradualità di intervento. La classificazione assegna, quindi, ai generatori una specifica classe di qualità in relazione ai livelli prestazionali assicurati dai costruttori. Tale classificazione è finalizzata alla individuazione delle prestazioni energetiche ed emissive dei generatori di calore alimentati con biomassa legnosa, aventi una potenza termica nominale inferiore a 35 kW. Le limitazioni temporanee si applicano pertanto ai generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa individuati dalla presente classificazione.

 

Secondo un’analisi condotta da Confesercenti in occasione della seconda edizione dell’Energy Day, il costo dell’energia in Italia è tra i più alti d’Europa, con differenziali al lordo delle imposte in media fino al +25% per le imprese e il +17% per le famiglie.

 

Ridurre l’attuale alto costo energetico, grazie all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, contribuirebbe a rendere la nostra economia molto più competitiva.

 

La stessa Unione Europea ha recentemente spronato l’Italia a sviluppare energia “pulita” così da raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati in sede comunitaria.

 

Impegna la Giunta regionale

 

a predisporre una tabella di certificazione ambientale dei generatori di calore a biomassa legnosa che si basa sulla introduzione di 5 classi di qualità ambientale (da 1 stella a 5 stelle) in funzione delle emissioni inquinanti specifiche e del rendimento.

 

A sottoporre a classificazione ambientale le seguenti categorie di generatori di calore, aventi una potenza termica nominale inferiore a 35 kW, conformi alle norme UNI EN associate a ciascuna categoria ed alle successive modifiche di tali norme:

 

-     Camini chiusi, inserti a legna: UNI EN 13229 - Inserti e caminetti aperti alimentati a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova;

-     Caminetti aperti: UNI EN 13229 - Inserti e caminetti aperti alimentati a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova;

-     Stufe a legna: UNI EN 13240 - Stufe a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova;

-     Stufe ad accumulo: UNI EN 15250 - Apparecchi a lento rilascio di calore alimentati a combustibili solidi - Requisiti e metodi di prova;

-     Cucine a legna: UNI EN 12815 - Termocucine a combustibile solido - Requisiti e metodi di prova;

-     Caldaie: UNI EN 303-5 - Caldaie per riscaldamento - Parte 5: Caldaie per combustibili solidi, con alimentazione manuale o automatica;

-     Stufe, inserti e cucine a pellet – Termostufe: UNI EN 14785 - Apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati con pellet di legno - Requisiti e metodi di prova.

 

A incardinare la classificazione sui seguenti parametri: rendimento energetico (ŋ) ed emissioni di particolato primario (PP), carbonio organico totale (COT), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO). Valori Massimi per tipologia.

 

Ad individuare pertanto le seguenti classi di qualità ambientale e a consentirne l’uso in base alle seguenti criticità rilevate dalle centraline dei Comuni:

 

Classe 5 Stelle mai nessun blocco in alcun caso

Classe 4 Stelle blocchi parziali in determinate fasi critiche

Classe 3 Stelle blocco totale fino a cessato allarme inquinamento

Classe 2 Stelle blocco preventivo totale in caso di aumento soglia inquinamento

Classe 1 tutto ciò non ricompreso e quindi soggetto ad incentivo di rottamazione

 

Classificazione ambientale dei generatori di calore Classe 5 stelle

Tipo di generatore

PP

(mg/Nm3)

COT

(mg/Nm3)

NOx

(mg/Nm3)

CO

(mg/Nm3)

ŋ

(%)

Caminetti aperti

25

70

100

900

83

Camini chiusi, inserti a legna

25

70

100

900

83

Stufe a legna

25

70

100

900

83

Cucine a legna

25

70

100

900

83

Stufe ad accumulo

25

70

100

900

83

Stufe, inserti e cucine a pellet - Termostufe

15

10

100

250

88

Caldaie

15

5

150

30

88

Caldaie (alimentazione a pellet o a cippato)

10

5

120

25

92

 

 

 

 

 

 

PP = Particolato primario, COT = carbonio organico totale, NOx = Ossidi di azoto,

CO = Monossido di carbonio, ŋ = Rendimento

 

Classificazione ambientale dei generatori di calore Classe 4 stelle

Tipo di generatore

PP

(mg/Nm3)

COT

(mg/Nm3)

NOx

(mg/Nm3)

CO

(mg/Nm3)

ŋ

(%)

Caminetti aperti

30

100

160

1250

77

Camini chiusi, inserti a legna

30

100

160

1250

77

Stufe a legna

30

100

160

1250

77

Cucine a legna

30

100

160

1250

77

Stufe ad accumulo

30

100

160

1000

77

Stufe, inserti e cucine a pellet - Termostufe

20

35

160

250

87

Caldaie

20

10

150

200

87

Caldaie (alimentazione a pellet o a cippato)

15

10

130

100

91

PP = Particolato primario, COT = carbonio organico totale, NOx = Ossidi di azoto,

CO = Monossido di carbonio, ŋ = Rendimento

 

Classificazione ambientale dei generatori di calore Classe 3 stelle

Tipo di generatore

PP

(mg/Nm3)

COT

(mg/Nm3)

NOx

(mg/Nm3)

CO

(mg/Nm3)

ŋ

(%)

Caminetti aperti

40

125

200

1500

75

Camini chiusi, inserti a legna

40

125

200

1500

75

Stufe a legna

40

125

200

1500

75

Cucine a legna

40

125

200

1500

75

Stufe ad accumulo

40

125

200

1250

75

Stufe, inserti e cucine a pellet - Termostufe

30

50

200

364

85

Caldaie

30

15

150

364

85

Caldaie (alimentazione a pellet o a cippato)

20

15

145

250

90

PP = Particolato primario, COT = carbonio organico totale, NOx = Ossidi di azoto,

CO = Monossido di carbonio, ŋ = Rendimento


Classificazione ambientale dei generatori di calore Classe 2 stelle

Tipo di generatore

PP

(mg/Nm3)

COT

(mg/Nm3)

NOx

(mg/Nm3)

CO

(mg/Nm3)

ŋ

(%)

Caminetti aperti

75

150

200

2000

75

Camini chiusi, inserti a legna

75

150

200

2000

75

Stufe a legna

75

150

200

2000

75

Cucine a legna

75

150

200

2000

75

Stufe ad accumulo

75

150

200

2000

75

Stufe, inserti e cucine a pellet - Termostufe

50

80

200

500

85

Caldaie

60

30

200

500

80

Caldaie (alimentazione a pellet o a cippato)

40

20

200

300

90

PP = Particolato primario, COT = carbonio organico totale, NOx = Ossidi di azoto,

CO = Monossido di carbonio, ŋ = Rendimento

 

A facilitare l’applicazione della misura di classificazione ambientale da parte dei cittadini, pubblicando un Catalogo regionale, costruito dagli elenchi trasmessi dai diversi produttori riportanti la classificazione dei generatori, aggiornato periodicamente e pubblicato sulle pagine del sito internet regionale appositamente predisposto.

 

A sensibilizzare i costruttori a trasmettere alla Regione anche (prodotto per prodotto) la Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali e, ove presente, l'Attestato di Certificazione rilasciato dall'Organismo di Certificazione di seconda o terza parte. (La Dichiarazione delle Prestazioni Ambientali può essere predisposta dal costruttore sulla base di una autodichiarazione (ai sensi dell’art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445) che contenga, in particolare: la corrispondenza di quanto dichiarato per la specifica tipologia di prodotto agli esiti delle prove di omologazione (test report) condotte da laboratori accreditati e/o notificati secondo la norma specifica per le diverse categorie di generatori).

 

 

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana dell’11 aprile 2017.

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