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Legislatura VIII - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 3981 - Risoluzione
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Annuncio in aula: 23/09/2008
Approvato in data: 12/11/2008

Testo:

                    RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la cooperazione internazionale rappresenta un importante ed
insostituibile settore per la realizzazione di progetti di sviluppo
economico, sociale e culturale e di lotta alla povertà e alle
disuguaglianze, oltre ad essere uno strumento fondamentale per la
costruzione di relazioni durevoli con le popolazioni dei Paesi più
svantaggiati del mondo;
tanti nostri concittadini operano ogni giorno attraverso le tante
ONG italiane ed emiliano-romagnole per promuovere solidarietà,
dignità e crescita;
la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a progetti di
cooperazione internazionale interpreta appieno quei valori di
solidarietà e di socialità propri della nostra comunità regionale;
la Regione Emilia-Romagna valorizza in questo senso le esperienze
dei soggetti attivi sul territorio regionale - ed è impegnata da
tempo nell'opera di sostegno a progetti di cooperazione
internazionale, così come previsti dalla legge regionale 12 del 2002
Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di
sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà
internazionale e la promozione di una cultura di pace ;
gli interventi di cooperazione decentrata realizzati dalla Regione
Emilia-Romagna e dal sistema degli Enti locali nei Paesi in via di
sviluppo e nei Paesi in via di transizione - come definiti
dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
(OCSE) -, così come le azioni di ricostruzione nei Paesi colpiti da
calamità, si sono intensificati negli ultimi anni e hanno condotto a
risultati positivi, portando a compimento azioni ed investimenti che
hanno segnato un miglioramento delle condizioni di vita delle
persone nei luoghi oggetto dell'intervento, grazie alla
collaborazione istituzionale e col prezioso contributo del mondo del
volontariato e dei soggetti pubblici e privati del territorio
regionale con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con
le istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie competenti in
materia;
considerato che
l'impegno della Regione Emilia-Romagna e dei volontari ha assicurato
tra l'altro interventi in Chiapas, Colombia, Bosnia-Erzegovina,
Albania, Bielorussia, Eritrea, Mozambico, Brasile, Kosovo, Romania,
Serbia, regione del Saharawi, Palestina, Senegal, Marocco e Libano;
preso atto
che purtroppo a fronte di questo impegno, il Governo italiano sta
prevedendo tagli per il settore della cooperazione internazionale
che pregiudicherebbero le attività avviate, e andrebbero in
controtendenza con quanto chiesto dalla comunità internazionale, con
un calo dei fondi dai 1.330 milioni di euro della Finanziaria del
2007 a soli 500 milioni, secondo le stime delle ONG italiane;
che, qualora confermata, una simile riduzione porterebbe la
percentuale del PIL allo 0,1%. Una percentuale lontana da quanto
prevedono gli impegni internazionali (0,51% entro il 2010 e dello
0,7% entro il 2015) ed irrisoria, insufficiente per fare fronte agli
obblighi di solidarietà ed assistenza verso i Paesi meno ricchi.
Tutto ciò premesso
chiede alla Giunta regionale
di sollecitare il Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni ed in
ogni altra sede istituzionale opportuna, a rispettare gli impegni,
ad assicurare nella prossima Finanziaria risorse adeguate alla
cooperazione internazionale, evitando quel disimpegno verso i Paesi
più poveri e bisognosi nel mondo che rappresenterebbe per l'Italia
il peggior biglietto da visita, ed assicurando - all'opposto - un
protagonismo italiano nell'aiuto ai Paesi meno ricchi, nella lotta
alla povertà e nella ricerca della pace e della sicurezza
internazionale;
di proseguire l'impegno regionale, secondo quanto previsto dalla
legge 12 del 2002 anche con una conferenza regionale sulla
cooperazione internazionale, per assicurare al meglio quegli
obiettivi di pace, solidarietà e di lotta alla povertà che possono
assicurare un reale sviluppo dei Paesi in via di sviluppo e una
reale riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi più ricchi e quelli
più poveri.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 12 novembre
2008
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